IL MEDIOEVO
a.s. 2011-2012
POTERI E STRUTTURE MEDIEVALI (476-800)
Forte calo demografico
Perdita d’importanza delle città che cessarono
d’essere centri amministrativi e che avevano un
numero d’abitanti modesto
Si cessò di coniare monete in oro che non venne
più usato come mezzo di scambio
Economia agricola di sussistenza e scarsamente
produttiva
VIII secolo: la cavalleria divenne l’arma superiore
Il cavaliere ha bisogno di una consistente
attrezzatura che costava molto: si ebbe una
rivoluzione sociale poiché l’esercito divenne
un’occupazione elitaria
La società medievale si divise nettamente in:
Signori proprietari terrieri
Contadini
I signori armati formarono le loro compagnie
armate che mantenevano regolarmente
Ai compagni armati , chiamati vassalli, veniva
concesso il beneficio, poi chiamato feudo
Il feudo era un contratto di reciproca fedeltà che
comportava un valore morale supremo
IL SACRO ROMANO IMPERO
Nel 775 Carlo Magno dominava un territorio
esteso in Europa centro settentrionale: sembrava
che il regno dei cesari fosse ricostituito (Teodosio,
Costantino)
Nella notte di Natale dell’anno 800 fu consacrato
imperatore a Roma da papa Leone III
Il papa deteneva il potere spirituale, l’Imperatore
quello temporale: il problema sarà
l’interpretazione dei due differenti ruoli e la loro
preminenza nella cristianità (ambiguità)
L’impero di Carlo si disgregò presto e l’ereditarietà
dei grandi feudi (Carlo il Calvo, capitolare di
Quierzy, 877) cambiò i rapporti di forza nella
società feudale: il beneficio non era più revocabile
e diventava una proprietà ereditabile
I sovrani avevano sempre più un’autorità più
formale che sostanziale sui loro vassalli: dovevano
dunque rafforzare il proprio prestigio e il proprio
potere, ad esempio derivando il loro ruolo e la loro
autorità dalla diretta consacrazione divina
(sacralità)
962, Ottone I si proclama imperatore del sacro
impero romano germanico, dunque anche capo
della Chiesa che può eleggere/deporre i pontefici,
investire i vescovi del titolo di conte (anche perché
questi non avrebbero mai avuto figli legittimi
maschi in grado di ereditare i feudi)
In Francia si arrivò a proclamare il re capace di
operare guarigioni miracolose sulle scrofole: si
riconosceva il potere supremo di protezione dei
sudditi
1066 Guglielmo di Normandia invade l’Inghilterra
e continuò la tradizione dei re taumaturghi
LA LOTTA PER LE INVESTITURE
Lo scontro che oppose il papato all’impero, e alle
monarchie, per il primato nella cristianità
1059 papa Nicolò II proclama la non ingerenza
laicale nell’elezione del papa, azione esclusiva dei
cardinali (popolo romano e resto del clero);
condannò l’investiture imperiale dei vescovi. Era
rifiutato il carattere sacro della monarchia, che
restava laica nonostante l’unzione alla
consacrazione
1073, Gregorio VII: Dictatus papae (1075) – il papa rivendica ogni potere spirituale e temporale
Può nominare e deporre i vescovi, dunque è loro superiore, come monarca della Chiesa
Il Papa diviene fonte del diritto e dunque pone sotto di sé i Concili vescovili
Lo scontro fu inevitabile con l’imperatore Enrico IV che fece deporre il papa da un gruppo di vescovi a lui fedeli (1076, Worms)
Gregorio VII scomunicò Enrico IV che fu dunque isolato
1079 umiliazione pubblica dell’imperatore a Canossa
1073, Gregorio VII: Dictatus papae (1075) – il papa rivendica ogni potere spirituale e temporale
Può nominare e deporre i vescovi, dunque è loro superiore, come monarca della Chiesa
Il Papa diviene fonte del diritto e dunque pone sotto di sé i Concili vescovili
Lo scontro fu inevitabile con l’imperatore Enrico IV che fece deporre il papa da un gruppo di vescovi a lui fedeli (1076, Worms)
Gregorio VII scomunicò Enrico IV che fu dunque isolato
1079 umiliazione pubblica dell’imperatore a Canossa
1080 seconda scomunica dell’imperatore
1084 occupazione di Roma da parte
dell’imperatore e creazione di un antipapa
1081 lettera di Gregorio: la sacralità appartiene
solo a chi celebra i sacramenti, dunque ai
sacerdoti; il re è semplice laico
Il celibato sacerdotale discosta ancora di più i
sacerdoti dai laici (guerra e sessualità)
1122 Concordato di Worms: l’imperatore
rinunciava all’investitura del vescovo
RIVOLUZIONI ECONOMICHE DEL XII SECOLO
Dal IX secolo lento ma costante incremento
demografico; solo nel XII sec. L’agricoltura riuscì a
far fronte a tale incremento
XI sec. Almeno 8 carestie generalizzate;
infestazione della segale con fungo tossico
(segale cornuta, fuoco di S. Antonio)
Angoscia e disagio psicologico nelle popolazioni
Allargare lo spazio delle colture: dissodamenti e
disboscamenti
Maggiore disponibilità di attrezzi in ferro
Abitudine di ferrare gli animali
Aratro pesante, detto carruca, con le ruote con
vomere e versoio in ferro
Rotazione triennale per aumentare la resa della
terra (maggese, grani primaverili, cereali invernali)
che passò dal 2/1 al 4/1
Utilizzo del cavallo nel lavoro dei campi (collare a
spalla)
LA CROCIATA
1095, Concilio di Clermont: Urbano II chiama la
cristianità latina alla mobilitazione contro i
mussulmani per dimostrare la sua supremazia
spirituale e temporale. Non si mossero infatti né
imperatore né re e la liberazione di Gerusalemme
non era all’inizio nemmeno menzionata
Nella predicazione alle masse la crociata divenne
uno scontro escatologico e i poveri che si misero
in cammino finirono miseramente
I cavalieri che vi si avventurarono lo fecero per
cercar fortuna
Nel 1099 Gerusalemme venne conquistata con
enorme spargimento di sangue
Lopez definirà questo evento in terra santa come
ciò che diede avvio al decollo dell’Occidente
definito come la rivoluzione commerciale del
Medioevo
XI sec. Apogeo di Amalfi, poi conquistata dai
Normanni nel 1073 (nel 1040 avevano
conquistato la Sicilia e l’Italia meridionale)
Emerse poi Venezia grazie ala commercio con
l’Oriente
Alla fine del secolo emersero Genova e Pisa
Le città marinare di Venezia, Pisa e Genova
possedevano nel Levante importanti basi
commerciali ed avevano regolari commerci di
spezie
Esse usavano la galea: vela latina, remi, un solo
ponte. Il costo delle navi era elevatissimo per cui
se ne fece carico lo stato o associazioni.
Importante era la commenda: associazione tra un
comandante di nave e un uomo d’affari di breve
durata
I commercianti diversificavano i loro investimenti
per sfuggire ai rischi: naufragio per tempesta e/o
pirati
LA RINASCITA DELLE CITTÀ
Fondamentale fu il risveglio delle città italiane
centro- settentrionali che mai erano venute meno
dopo la caduta dell’Impero romano e che
riuscirono dunque a inserirsi nel circuito del
rinnovato sviluppo demografico e commerciale tra
XI e XII secolo
Crebbero i sobborghi e si resero necessari lavori
di allargamento delle mura romane
Le città italiane conobbero un importante
rinnovamento istituzionale
Divennero comuni, togliendo il potere al vescovo o
al conte locale,
Inizialmente si usò lo strumento dei consoli
affiancati da un Consiglio e raramente dall’Arengo
di tutti i cittadini
I Comuni estesero il loro potere sul contado per
motivazioni politiche ed economiche
I Comuni furono lacerati da lotte intestine interne,
capitanate dalle diverse fazioni contendentesi il
potere
Si ricorse allora alla figura del podestà
proveniente da fuori città per garantirne
l’imparzialità, competente nel campo militare e
amministrativo: restava in carica 1 anno
Ci fu poi il comune del popolo, espressione delle
Arti, formatosi per estromettere dal potere i nobili
(magnati)
Ma anche il popolo era diviso: popolo grasso e
popolo minuto si contrastavano e portarono al
potere i Signori nel XIV secolo
L’IMPERO GERMANICO
Il Concordato di Worms del 1122 indebolì
ulteriormente il potere imperiale in Germania e in
Europa, costringendo l’Imperatore ad elaborare
nuove strategie per garantirsi il potere
Federico I di Svevia (1152-1190) nel 1158, nella
Dieta di Roncaglia, rivendicò i diritti regali contro i
comuni italiani che li esercitavano
autonomamente (amministrare la giustizia,
esercitare il potere armato, riscuotere i tributi)
I comuni erano divisi tra loro
1162 Milano venne assediata ed espugnata
1176 sconfitta dell’esercito imperiale a Legnano
da parte delle truppe della Lega lombarda, che
aveva il sostegno del papa
1183, Pace di Costanza, ampia autonomia
concessa ai comuni italiani
1186, Federico fece sposare a suo figlio Enrico
Costanza d’Altavilla, erede dei territori normanni
1190, Federico muore guidando la crociata contro
il Saladino
Enrico VI e poi suo figlio Federico II nel 1197
(aveva 2 anni) erano sovrani di Germania e di
Sicilia
1209 Ottone IV (guelfo) diviene imperatore
vincendo la resistenza ghibellina
Innocenzo III sosteneva la teoria delle due spade
(Bernardo di Chiaravalle) o del sole e della luna
1199, nuova Crociata, sorretta dal papa, parte da
Venezia
Venezia per farsi pagare il trasporto in Oriente
impone di riconquistare Zara e nel 1204 persino
Costantinopoli venne conquistata e saccheggiata
(non la Terra Santa).
Venezia divenne arbitra incontrastata in Medio
Oriente
LE MONARCHIE NAZIONALI
Con Enrico II il Plantageneto (1154-1189) la
monarchia inglese controllava la Normandia,
l’Aquitania e la contea d’Angiò: dunque la maggior
parte del territorio francese soggetto al re di
Francia
Enrico accentuò il suo carattere sacrale entrando
in contrasto con la Chiesa e assassinando nel
1170 Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury
Gli succedettero Riccardo Cuor di Leone (1189-
1199) e Giovanni Senza Terra
1214, Battaglia di Bouvines tra il re di Feancia e il
re d’Inghilterra, sostenuto dall’imperatore Ottone
IV. La vittoria fu francese e determinò la vita dei
due stati contendenti nei secoli a seguire.
In Franca il re consolidò il suo potere , divenendo
garante della giustizia e protettore dei deboli.
Amministrava il regno attraverso balivi di nomina
regia, togliendo i poteri di banno ai signori locali.
Dopo Filippo Augusto divenne re Luigi IX (1226-
1270) che godette di enorme popolarità presso il
popolo. Dunque il re consolidò notevolmente il
carattere sacro del suo potere.
In Inghilterra i baroni approfittarono della sconfitta
di Giovanni Senza Terra per rivoltarsi
denunciando il re per aver leso gli accordi
concordati con il patto feudale. Il contratto
bilaterale tipico del feudalesimo si scontrava con
la visione della regalità sacra. Si voleva porre
termine agli abusi di Giovanni.
1215 Magna Charta Libertatum: si posero limiti al
potere del re in nome del diritto feudale. Ii re era
obbligato a concordare con i baroni i servizi o i
nuovi contributi richiesti.
1258, Provvisioni di Oxford: primo nucleo della
camera dei Lords
1275, primo nucleo della Camera dei Comuni in
un’assemblea convocata da Edoardo I
1297 viene sancito il principio secondo il quale il
re non poteva introdurre nuove tasse senza il
consenso dei rappresentanti del regno
Alla fine del Duecento il Parlamento inglese ha
assunto una precisa fisionomia come organo
dello stato.
Nell’Impero Ottone IV perse il potere che fu
ripreso da Federico II di Svevia
Egli volle consolidare il proprio potere assoluto in
Italia, la corte era a Palermo – vedi la scuola
siciliana della poesia d’amore - attraverso le
Costituzioni di Melfi (1231).
In Germania invece promulgò la Costituzione in
favore dei principi (1231) che sancì anche
formalmente la fine di ogni autorità imperiale nei
territori tedeschi.
La politica di Federico II in Italia sembra simile a
quella del Barbarossa (sottomettere comuni e
papato),ma in realtà egli sapeva benissimo che la
Germania era ormai persa e voleva conquistare la
ricca Italia per farne uno stato accentrato e
centralizzato nelle sue mani
Dopo la vittoria di Cortenuova (1237) e la sua
scomunica, il papato alla sua morte (1250)
richiese l’aiuto dei francesi (Carlo d’Angiò) che
sconfisse Manfredi a Benevento nel 1266.
1282 i siciliani si rivoltarono contro i francesi
(Vespri siciliani) e chiamarono i sovrani d’Aragona
a governare (1302)
LA RELIGIOSITÀ MEDIEVALE
Malessere religioso più acuto che generò o
movimenti ereticali o nuove esperienze
eccezionali nella Chiesa cattolica
Molti contadini emigrarono nelle città andando ad
ingrossare le file dei miseri, dei poveri e dei
lebbrosi: questa situazione strideva con il
Vangelo, che molti più leggevano direttamente, e
con la Chiesa che appariva ricca e assetata di
potere
Pietro Valdo, mercante, decise di osservare
fedelmente il vangelo e iniziò a criticare il clero e
la chiesa. I valdesi si allontanarono sempre più
dalla Chiesa.
L’eresia catara si diffuse nella Francia del sud
(catari, forse dal latino catus; perfetti perché
chiaramente eretici e veri nemici della Chiesa).
Erano turbati profondamente dal problema del
male e credevano che dio creasse solo l’anima,
mentre il diavolo la imprigionava nel corpo. Cristo
non aveva la duplice natura e la sua passione non
era stata reale. I suoi insegnamenti erano capaci
di riportare le anime in cielo.
La Chiesa combatté aspramente l’eresia catara,
Innocenzo III bandì una vera e propria crociata in
cui promise il paradiso ai partecipanti morti in
battaglia e i beni degli eretici quale bottini
legittimo
Vi parteciparono i signori del nord della Francia e
l’intervento del re pose fine alla guerra nel 1229
1233 istituzione del tribunale dell’Inquisizione
1244 il re di Francia conquista della fortezza di
Montségur
La Chiesa represse l’eresia ma iniziò anche una
vigorosa campagna dal punto di vista dottrinale:
rivalutazione della passione reale di Cristo,
esaltato come il crocifisso. Divenne fondante la
dottrina circa la presenza reale di Cristo
nell’eucarestia
In contemporanea si accentuarono le misure
repressive verso gli ebrei (1215, Concilio
Lateranense IV)
Significative due esperienze:
Domenico di Guzman (1170-1221) che fondò nel
1216 i domenicani
Francesco d’Assisi (1181-1226) che diede vita
all’ordine francescano in cui però si ebbe ben
presto lo scontro tra spirituali e conventuali; i
secondi trionfarono quando divenne guida
dell’ordine nel 1257 Bonaventura da Bagnoregio
(vedi affreschi di Giotto nella basilica superiore di
Assisi)
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