di Sergio Marino
Il Preside Gabriele Vincenzo adorava questo giornalino. L’ultima volta che lo vidi mi disse: “...l’ultimo numero a colori
del giornalino mi piace moltissi-
mo”. Sono queste le ultime parole che gli ho sentito pro-nunciare.
Quando una persona cara non è più con noi rimangono i ricordi e le foto che ritagliano scampoli di vita. Il dolore, e forse anche la rabbia per l’improvvisa e pre-matura perdita, è difficile da raccontare, perché le parole sembrano non essere mai suffi-cienti.
Non mi sarei mai immaginato di dedicare un numero del giorna-lino alla sua memoria; ma i suoi “ragazzi” hanno raccontato così bene il proprio disagio che mi è sembrato ovvio raccogliere le loro lettere, ed i post di face book, e fissarli per sempre nel numero 9 del giornalino.
Il 9 è un numero importante, nella Vita Nova Dante lo identi-
P O S T D A F A C E B O O K
I S T I T U T O I S T I T U T O I S T I T U T O I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V OO M N I C O M P R E N S I V OO M N I C O M P R E N S I V OO M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R )“ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R )“ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R )“ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) S C U O L A E L L ’ I N F A N Z I A P R I M A R I A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O L I C E O S C I E N T I F I C O V I A S A N F R A N C E S C O 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )
Il Liceale di Cirò Il Liceale di Cirò
D A T A 9 F E B B R A I O 2 0 1 3 A N N O I I I - N U M E R O 9
Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR)
L ’ E D I T O R I A L E
Lettera di Peppe Lamazza
Crucoli 29 gennaio 2013.
“Oggi, prima dell’Alba il cielo piangeva sommessamente, lontano dal fragore dei giorni di tempesta. Poi, salendo a Cirò, qualcuno mi faceva no-tare che il cielo coperto, ma-linconicamente annunziava tristi racconti. Intorno alle dieci un sole di verità, dolce e luminoso, squarciava la mesti-zia delle bigie nuvole. Il cielo era felice di irradiare di luce la marea umana che accompa-gnava per l’ultimo saluto un uomo, un compagno, un ami-co, il dirigente scolastico Ga-briele Vincenzo, il “Beluzzo” degli affetti e della lealtà, amico del Bene e del Vero –è con queste parole che inizia la lettera di Peppe Lamazza dopo la scomparsa del dirigente. Erano in tantissimi; c'erano tutti: gli studenti con uno striscione "fatto a mano" recante la scritta "Ciao Preside"; tanti politici; sindaci dei Comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa; i rappresentanti dell'Ufficio scolastico regiona-le; Angela Mazzeo e Silvana Iiritale dell'ATP di Crotone; gli amici – colleghi dirigenti scola-stici Maria, Annibale, Ma-rio,Peppino, Gennaro, Silletta, Ciccio Nicastri, Pino Alessio, Rita, Umile, Rosanna, Gianni-no e Giovino, Ida, Peppe Virar-di, Franco Rizzuti ed Antonella Romeo, Alberto e Diana , An-na Curatola; docenti, ammini-strativi, tecnici e ausiliari dell'area del ciromarinese; giovani, donne, anziani di Cru-
(Continua a pagina 12)
www.illicealediciro.altervista.org ioliliociro.it
fica come la massima espressio-ne dell'amore divino, in quanto esso ha come radice quadrata proprio il numero tre, sacro per i cristiani come simbolo della santissima trinità.
La numerologia definisce il 9 come il guardiano della soglia in quanto nell’aver raggiunto il massimo, proprio il culmine, lascia spazio ad una nuova pos-sibilità di ricominciare liberan-dosi di quei lacci che legano alla materia.
Nove sono i mesi necessari affinché una nuova vita nasca.
Sei andato via il 27 la cui somma fa 9.
Sarà l’ultimo messaggio che il Preside ha voluto misteriosa-mente lasciarci, sarà una sempli-ce coincidenza, una cosa è cer-ta: il numero 10 racconterà un’altra storia.
Questo breve, ma intenso nu-mero 9 è dedicato a te…
Preside buono.
Ciao...Preside! Lettere e messaggi dedicati al Dirigente Gabriele Vincenzo
NiNi Amodeo
Non ti dirò Addio ma bensì CIAO...si pro-
prio un ciao perchè non ti stai allontanando, tu sei qui vicino ad ognuno di noi...sembra stra-no essere qui e realizzare che la tua scomparsa è vera...non ci credevo e tutt’ora non voglio crederci...eri importante per tutti noi, ci hai aiutato nel mo-mento del bisogno...ci hai dato consigli...ci hai CRESCIUTI co-me dei figli...figli che ti amano e che ti ameranno per sempre...è un dolore immen-so...inspiegabile...nessuno mai si dimenticherà della tua bontà e della tua saggezza...ora da lassù ci potrai proteggere più di quan-to lo facevi qui...CIAO SEI IL
NOSTRO GRANDE PAPA'...
Michela Greco
E' stato un fulmine a ciel sereno per tutti.. come per tutti penso
sia difficile, se non impossibile, crederci.. e quante volte mi hai detto "Ma semp girann si Mi-chè?" Quante volte? Ormai il liceo è la nostra casa e tu ci hai fatto da figura paterna, nella buona e nella cattiva sorte.. Oltre a ciò, ci hai sopportati prima a Praga, una bella e diver-tente settimana, e poi a Londra, quando ci lasciasti l'ultimo week end libero di girare.. E stasera cosa dobbiamo dire noi liceali? Che da qualche ora la nostra scuola non sarà più la stessa, noi
non saremo più gli stessi!
Manchi un sacco... già... a tutti
Preside :(
P A G I N A 2
Sergio Marino
RAGAZZI....SIETE FANTASTICI.
Avrei voluto esprimere la mia
sofferenza per l'improvvisa perdi-
ta del nostro caro AMICO PRESI-
DE...ma i vostri post mi hanno
sempre preceduto. Avete espres-
so con profondità d’animo il vuo-
to che il Preside Gabriele ha la-
sciato…un vuoto che brucia ma-
ledettamente… ma è solo un
vuoto fisico. Le vostre parole
dimostrano come il Preside abbia,
invece, lasciato il nostro "essere"
PIENO di positività, di buoni pro-
positi, di ricchezza interiore…di
AMORE.
Nella sua posizione di Dirigente
avrà anche dovuto prendere delle
decisioni impopolari, ma dietro a
quella grande scrivania c’era un
uomo che stava sempre dalla
vostra parte.
Era un uomo di grande esperien-
za…un grande condottiere. Ama-
va la sua famiglia, il suo lavoro, la
sua scuola, i suoi RAGAZZI. Il suo
progetto era portare il Liceo ad
essere una scuola dell’eccellenza
…ed anche se contingenze e con-
testo non sempre giocavano a suo
favore, lui coltivava il suo SO-
GNO con tenacia.
Amava valorizzare tutte le risorse
disponibili ad essere coinvolte e lo
faceva non con costrizioni o sug-
gerimenti esterni, ma solo con la
sua grande capacità di leadership,
con quella sua capacità (forse
ereditata dal calcio) di sapersi
costruire una squadra vincente;
anche se la scuola (in generale)
non è una squadra di calcio, non è
un’azienda privata, è invece un
carrozzone trascinato da una
normativa farraginosa, mentre
costruirsi una squadra vincente
è un’impresa molto ardua.
E’ anche grazie al Preside che la
Vostra scuola ha ereditato un
valore aggiunto che non tutte le
scuole hanno: una collaudata
sinergia tra le risorse (un corpo
docente eccezionale ed uno
staff amministrativo organizzato
e diretto con grande maestria e
professionalità).
Tutto questo consentirà alla
Vostra scuola di proseguire le
attività senza problemi.
Per cui….anche se non avete
studiato alla perfezione quanto
c’era da studiare…ritornate
PIENI di entusiasmo…voi siete
le nuove energie di questo ter-
ritorio…dobbiamo uscire da
una situazione di stallo che ci
perseguita da tanto tempo…
perché era questa l’idea del
nostro AMATO PRESIDE.
F A C E B O O K
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 3
Giorgia Trifirò
Non abbiamo perso un
preside, abbiamo perso un
GRANDE AMICO. UN AMICO
che vivrà sempre dentro di noi...il
mio non è un addio...chi ci lascia
fondamentalmente non muore
mai! Sei e sarai sempre con noi!♥
Federica Virzì
Sono sempre stata un
po’ tarda nell' esprime-
re i miei sentimenti perciò ti chie-
do scusa per il ritardo, ma si dice
meglio tardi che mai…giusto?
Anche se mi imbarazza esprimer-
mi lo farò per te preside ...ogni
persona ha il suo cammino da fare
ma il tuo si e' interrotto brusca-
mente qualche giorno fa senza un
vero perchè te ne sei andato, così
senza darci il tempo di ringraziarti
per averci accompagnati, guidati e
riportati sulla giusta direzione
quando stavamo sbagliando perciò
ti diciamo grazie adesso per tutte
le volte che ci hai incoraggiato nei
nostri piccoli progetti , per tutte
le battaglie che ci hai fatto vincere
anche quando sapevi che avevamo
torto, grazie per averci sostenuti,
difesi senza mai dubitare di noi ,
grazie per averci considerati come
dei piccoli grandi adulti, ma grazie
anche per i rimproveri , e per
averci insegnato che nella vita non
si può sempre vincere, ma che a
volte si deve accettare la sconfitta
con classe e con un sorriso sulle
labbra, quel sorriso che avevi
sempre stampato in faccia anche
quando combinavamo dei guai,
quel sorriso che avevi anche quan-
do non c 'era nulla per cui sorri-
dere, grazie per le battute, le risa-
te, e le prese in giro, non ti arrab-
biavi mai quando ti prendevamo in
giro per le tue svariate e sgargianti
cravatte dalle mille fantasie e colo-
F A C E B O O K
ri, o quando imitavamo la tua
voce, sei sempre stato molto dol-
ce cn tt qnt era questo k ci piace-
va di te , che nn riuscivi a essere
cattivo nemmeno quando lo meri-
tavamo, grazie x averci preso la
mano e dato parole di conforto
nei momenti tristi e gioito con noi
x quelli felici ...e infine grazie per-
ché sei stato un amico, un preside
ma soprattutto un padre.... arrive-
derci preside... ah quasi dimentica-
vo ci si vede sulle stelle… un baci-
o affettuoso come qll che mi davi
tu!! Riposa in pace…
Giuseppe Peppe Giardino
Negli ultimi mesi, quan-
do rientravo da Firenze, era il
primo motivo per cui tornavo
puntualmente subito a scuola
"salutare il preside" ... Per quanto
mi riguarda, per quanto io sia
affezionato a tante persone che
ormai "sono il Liceo" , tornare e
andare al Liceo non avrà più lo
stesso significato!... In fin dei conti,
era sempre il nostro adorato
"Beluzzu" !! Troppi pensieri, ma
poche parole per esprimerli!...
Francesco Pucci
Il dolore è difficile da
esprimere, si ha sempre il dubbio
che non vi siano parole adeguate
per esprimere la sincerità, l'inten-
sità o la profondità dei nostri sen-
timenti. Ciò vale soprattutto nel
caso della morte!
Quando una persona che amiamo
ci lascia ci sentiamo come se a
lasciare il mondo fossimo stati noi
stessi, ma non dobbiamo lasciarci
andare ... il nostro caro preside
che non è più con noi vorrebbe
solo che noi continuassimo a vive-
re!
E' giusto soffrire, ricordarlo pian-
gendo, siamo esseri con un cuore
e dei sentimenti ... ma dobbiamo
accettare ... farcene una ragio-
ne ....
Non può esserci vita senza la
morte, è il nostro destino bisogna
andarsene ricchi e poveri, io sono
sicuro che il nostro preside è
sempre vicino a noi!
Da qualche parte ci rimane la
forza di continuare, sorridere,
vivere tutte cose che ci ha inse-
gnato lui, è molto difficile accetta-
re la sua scomparsa ... credo che
l'importante sia andare avanti e
portare sempre nel cuore la per-
sona che ci ha lasciato ...
Ti sono vicino ... ♥
Oreste Sabatino
Oggi non se ne va il
preside, se ne va un
amico, un compagno, un maestro
di vita, se ne va l'icona dell'Adori-
sio e dell'Omnicomprensivo. Tanti
sono i ricordi e gli insegnamenti
che porterò sempre con me. Ad-
dio Preside, guardaci tutti da lassù!
Maria Teresa
Parrilla
Facebook non riporta in
vita nessuno ovviamente .... ma è
da questo social network che
posso solo esprimere il mio stato
d'animo, cosi...., spiazzato, triste e
commosso, da una notizia che fino
a poco fa era delle più improbabi-
li ... non posso nemmeno porgerle
il mio ultimo saluto, data la lonta-
nanza, ma sappia preside che lei è
stato una persona importantissima
per ognuno di noi, colonna por-
tante del nostro liceo, non la di-
menticherò mai !!!!! Ancora non
posso crederci... con il cuore e
con il pensiero, mi aggrego a tutti
coloro che la saluteranno nel suo
nuovo cammino grazie per i suoi
insegnamenti di vita.... !!!!! Arrive-
derci PRESIDE
Rossella Calabretta
Di solito ho sempre
avuto parole x e-
sprimere il dolore che ho
dentro, ma stavolta no, non
riesco ad esprimere ciò che
provo... È un dolore immenso,
inspiegabile. Ma io di voi voglio
ricordare sempre il sorriso
stampato in volto e la bontà
con cui ci avete accompagnato
fin'ora... Resterete un esempio
x noi tutti. Ciao preside ♥
Andrea Senatore
Non ci voglio cre-
dere ... E pazzesco
quanto la vita possa essere
fragile .... di sicuro ci manche-
rai :( ... Ci mancheranno le tue
gridate nei corridoi dicendoci
di andare in classe ... Le tue
tirate d'orecchie.... Ma soprat-
tutto la tua figura paterna che
ci faceva sentire parte di un
un'unica grande famiglia ...
Addio grande uomo :'(
Giuseppe Fratto
Incredibile..non
riesco ancora a
realizzare che sia successa una
cosa del genere, il nostro caro
preside non era solo "il presi-
de" per i suoi studenti..era un
punto di riferimento...una
persona con cui discutere ,
scherzare, confrontarsi..tanto
che entrando a scuola si aveva
la sensazione di essere a ca-
sa...questo credo che sia un
ricordo comune a tutti i suoi
studenti..altre parole sarebbe-
ro inutili..posso solo dire:
GRAZIE Sig. Preside..
Dario Dell'Aquila
Purtroppo la vita è
la cosa più impre-
vedibile che possa esistere..
Un giorno scherziamo ridiamo
e gioiamo e un altro possiamo
dissolverci in aria come una
nuvola.. Aveva ragione Vasco
che la vita è un brivido che
vola via.. Non dimenticheremo
mai chi per noi ha dato tutto! (Continua a pagina 5)
Pasquale Sculco
Dopo aver trascor-so molto tempo
della mia vita adole-
scenziale, dalla scuola media fino alla maturità, con il no-
stro dirigente. Oggi purtrop-
po, con gli occhi umidi di tristezza e commozione sin-
cera mi viene di far volare un
semplice saluto alla guida del nostro umile liceo. Un ab-
braccio grande preside, da un alunno che ti è stato sempre
vicino per la semplice ambi-
zione di far crescere la nostra realtà cirotana.... Le nostre
preghiere terranno vivo il tuo
ricordo come "IL PRESIDE DEGLI ALUNNI".....riposi in
pace...
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 4
Il Preside degli alunni
F A C E B O O K
P A G I N A 5
Addio signor preside! Voi eravate
più di un semplice preside! Eravate
un amico , un compagno e soprat-
tutto un padre ! Faccio le mie più
sincere e sentite condoglianze a
tutta la famiglia ... La vostra anima
continuerà a vivere nel nostro
cuore! Addio a un uomo di bontà
eccezzionale , addio a un uomo
dal cuore d'oro!
Alessandro Pucci
Caro amico, caro presi-
de, caro papà, non ho la
forza di scrivere in questo mo-
mento ma per te è il minimo, per
tutti noi hai lasciato il più bel ri-
cordo di noi, i tuoi ragazzi, hai
dato tutto alla scuola ai colleghi ai
ragazzi, tuoi figli, purtroppo la vita
ti ha ripagato così, chi se lo sareb-
be mai aspettato proprio nel bel
mezzo di una splendida carrie-
ra,carissimo volevo solo dirti che
per tutti i tuoi ragazzi e per tutti i
professori ed il liceo sei stato tu il
protagonista non ti dimentichere-
(Continua da pagina 4) mo mai ciao PRESIDE un abbrac-
cio,
Sergio Marino
Voglio condividere con
Voi questo bellissimo
messaggio inviatomi da
una collega conosciuta a Londra:
"Dear Sergio,
I am so, so sad to read this messa-
ge...I have posted a card of condolen-
ces to you yesterday, and would
kindly ask whether you would be so
good and pass it on to Mr Vincenzo's
family.
As I am travelling for the moment,
please forgive me for being so brief; I
shall write to you again after we
return home sometime around the
middle of the next week.
My heart is heavy and I don't have
the right words to express myself -
when I go to church I shall light a
candle for Mr Gabriele and pray for
his eternal peace. He was a good
man who carried a very heavy bur-
den of responsibility in his life, and
whose love for his school and stu-
dents was very apparent during our
all too short meeting in Greenwich.
I shall remember him with much
fondness -
Thank you, dear Sergio, for sharing
this sad message with me... I appre-
ciate it very much.
A hug from afar,
Martine"
Questo è invece il messaggio di
cordoglio del Direttore della
scuola LLC di Londra:
“Dear Mrs Padula & Mr Marino
Today I have learnt about the sud-
den and indeed poignant passing
away of Preside Gabriele Vincenzo.
We still have very vivid memories of
him while at LLC last November, and
were hoping to see yourselves him
this year again.
I would like to convey our sincere
condolence to your school and his
immediate family.
REQUIESCAT IN PACE
Regards
Roman”
F A C E B O O K
Di Anna Marino
Caro preside, Ricordi. Tanti ricordi, ri-cordi bellissimi sono quelli che ci restano, ricordi con cui già, noi vecchi studenti avevamo imparato a convi-vere, ricordi di un liceo, di una scuola, di una famiglia che non sarà mai più la stessa. Ma i ricordi, questi ricordi non ce li porterà via nes-suno. Preside, lei è così presen-te, che non può semplice-mente essere un ricordo, deve essere di più di que-sto. Lei è il consiglio che ci ha accompagnato negli anni difficili del liceo ed il consi-glio che porteremo con noi negli anni dell’università. Lei è l’opportunità che ci ha donato un’esperienza e la stessa esperienza che ci ha resi grandi. Lei è l’ammonimento che ci ha resi maturi, è la tena-cia che ci ha fatto andare
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 6
Lettera di Anna Marino
Grazie Preside C’è un po' di lei in ognuno di noi
L E T T E R E
avanti, è la forza che ci ha fatto vincere la fragilità. Lei è la determinazione delle nostre scelte, è il perdono dei nostri errori, è l’umiltà che ci ha ricor-dato quanto possa essere facile sbagliare, ma anche quanto sia importante ri-mediare. Lei è l’orgoglio con cui ogni volta difendevamo quello che ci apparteneva. Adesso la voglio immagina-re li, seduto nel suo ufficio, dietro la sua scrivania, co-me sempre pronto ad una grande battaglia. In effetti Lei la battaglia la combatteva ogni giorno. Ogni giorno era una conti-nua lotta per mandare avanti un grande apparato, così come un padre ogni giorno si sveglia per man-dare avanti la propria fami-glia. Oggi posso dire che Lei quella battaglia l’ha vinta, anzi la vinceva ogni giorno, ma il giorno successivo, quello che aveva vinto il giorno precedente, per noi le sembrava troppo poco, allora andava avanti, non si fermava mai, non si ferma-va ad un singolo effimero successo, ma ne cercava altri e altri ancora. E’ così che Lei diventò anche i posti che abbiamo visto per la prima volta, diventò le persone con cui abbiamo condiviso qualco-sa di speciale, diventò l’occasione che ci ha per-messo di puntare in alto, diventò le lingue che abbia-mo imparato, diventò le nuove culture con cui ci siamo confrontati.
Diventò tutto questo, per il semplice fatto che noi diventammo per Lei il mo-tivo che la spingeva a darci sempre di più, ed è così che diventò anche gratitu-dine, responsabilità, matu-rità e consapevolezza. Le esperienze che ci ha donato sono ricordi, ma non quello che abbiamo imparato da queste, quelle non sono ricordi, sono più vive che mai, ed in ognuna di esse c’è Lei. Ha costruito una seconda casa per tutti, un posto in cui sentirmi al sicuro, un posto che mi rendeva feli-ce, un posto in cui potevo rifugiarmi perché sapevo di poter trovare sempre qualcuno disposto a crede-re in me. Adesso sono pronta ad affrontare tutto da sola, grazie a Lei ed a tutto quello che è stato in grado di creare, adesso prosegui-rò portando dentro me ogni singola parola, ogni singolo consiglio, ogni sin-golo sbaglio. Siamo quello che ci ha insegnato; c’è un po’ di lei in ognuno di noi, è nelle nostre menti e nel nostro cuore, è nelle cose che viviamo ogni giorno. Una grande struttura na-sce da fondamenta solide, è quello che ci ha dato e se ci abbatteranno riparti-remo da quelle, e non lo dimenticheremo perché in ogni singolo tentativo Lei sarà con noi. Grazie Preside!
“Siamo quello che
ci ha insegnato;
c’è un po’ di lei in
ognuno di noi, è
nelle nostre menti
e nel nostro
cuore, è nelle
cose che viviamo
ogni giorno.”
P A G I N A 7 L E T T E R E
Di Michela Greco
Caro preside, le prime parole, per quanto poche possano essere, sono parole banali. Parole che difficilmente esprimono il nostro stato d’animo in que-sto momento. Parole che non sanno, non vogliono, non riescono a far trasparire il dolore per una perdita così. Come è potuto acca-dere? Come? Come è potu-to succedere che, nel tempo d’un battito d’ali, la persona che ha reso il nostro Liceo una casa, non c’era più. E non ci sarà mai più. Cos’è una nave senza l’albero maestro? Ancora è vivo nei nostri cuori il ricordo di tanti gior-ni a scuola, tanti momenti, e anche tante urla: “Ragà an-date in classe, non girate per i corridoi! E’ suonata!!” Co-me faremo senza sentire la vostra voce, i vostri moniti, i vostri rimproveri, i vostri consigli? La scuola non ha perso solo una persona: il liceo senza di voi non sarà più il “Liceo di Cirò”, sarà solo un mucchio di mura e cemento armato con all’interno tanti ragazzi e professori disorientati, senza una guida e un punto di rife-rimento. Sicuramente non avreste voluto questa lette-ra... o forse non ve la sare-ste neanche aspettata, da quella che, a sentito dire, era una delle “peggiori dell’Istituto”. Ma è stato il vostro sorriso, che da ieri, è rimasto vivo nei nostri oc-chi, a spingerci a scrivere queste poche righe. Righe rivolte a vostra moglie Lu-crezia, e alle vostre figlie, Giovanna e Menella, che
Lettera della Quarta A “Vi vogliamo, vi volevamo e vi vorremo sempre bene”
hanno perso quanto di più caro vi è sulla terra. Oggi noi ci stringiamo attorno a loro e cercheremo di colma-re, per quanto sia possibile, il vuoto che avete lasciato . E come vedrete sicuramente da lassù e, ne siamo certi, ne gioirete un sacco, ci siamo proprio tutti. Non sarà la morte a dividervi da noi, ci è bastato un attimo per dirvi addio, ma è il tempo con cui
dovremmo conviverci che ci spaventa. E ricordate, la 4^ porta a destra in segreteria sarà sempre la “vostra” por-ta, la porta del preside, la porta al quale ci affacciava-mo sicuri di trovare un caro vecchio padre pronto a prenderci per le orecchie o per consolarci e venirci in-contro. Avete scelto un giorno importante per an-darvene, il 27 Gennaio. Una
data già molto significativa, ma che da oggi, per l’”Istituto Omnicomprensi-vo” di Cirò Superiore diver-rà l’anniversario di quando il cuore pulsante di un paese ha smesso di battere e una stella improvvisamente si è spenta nel cielo. Vi vogliamo, vi volevamo e vi vorremo sempre bene.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P A G I N A 8
Lettera della 5^ B e 5^C a.s. 2011-12 “...una preghiera per il Preside degli alunni”
"Caro preside,
ci addolora scriverle questa
lettera, è difficile trovare le
parole. Sono spesso le lacri-
me ed un terribile nodo in
gola a dipingere fatali ed im-
provvise situazioni come que-
ste.
Ma, pur essendo la maggior
parte di noi lontani dalla
scuola, ci tenevamo a ringra-
ziarla e onorarla per la sua
grande disponibilità, per la
sua amicizia. Perché in fondo
per noi ragazzi non è stato
solo un preside ma anche un
amico, una persona cara, una
persona pronta ad aiutarci.
Negli anni di scuola che ab-
biamo trascorso con lei come
guida, abbiamo apprezzato
sempre la disponibilità che
aveva nel difenderci anche
quando eravamo nel torto.
Ci ha insegnato che sono la
passione e l'umiltà con cui si
svolge il proprio dovere a
rendere un uomo veramente
importante.
Nei nostri cuori ha lasciato un
vuoto incolmabile, è difficile
accettare la crudeltà della vita
e sarà ancora più difficile ac-
cettare l'idea di non poter più
incontrala, ridere e scherzare
più insieme.
Nel lungo percorso di questi
anni da liceali, ha contribuito a
rendere le nostre giornate
piacevoli, ci ha insegnato a vi-
vere pienamente e ad affronta-
re questa vita, con le sue conti-
nue sfide, con coraggio. I suoi
insegnamenti ci accompagne-
ranno per il resto dei nostri
anni, per questo futuro che,
come diceva lei, è nelle nostre
mani.
Le sue parole per noi son state
lezioni di vita. E' per questo
che noi ragazzi con un ingenuo
sorriso, vogliamo dirle grazie
per i suoi consigli da uomo
maturo e grazie per averci
fatto capire che si può essere
ragazzi, sempre! Anche quando
si è adulti. Vogliamo, perciò,
onorarla con una sentita pre-
ghiera "PRESIDE DEGLI A-
LUNNI", eterno ragazzo degli
anni settanta in una scuola del
2000: riposi in pace per sem-
pre nella lontana dimora del
Dio vivente!
Arrivederci caro Preside, caro
amico, cara guida.
Con affetto: 5°B, 5°C
2011/2012
I L L I C E A L E D I C I R Ò
L E T T E R E
P A G I N A 9 L E T T E R E
Al nostro caro Dirigente
Questa è una lettera che voglia-mo dedicare con il cuore al no-stro caro Dirigente che ci ha lasciati tristi nel suo ricordo.
Vi ricorderemo sempre come un uomo che teneva al futuro dei suoi studenti e ha dato molto per noi, ed è per questo che vi dedichiamo queste parole.
Siete stato per noi un grande esempio anche se il più delle volte abbiamo sbagliato nei con-fronti, non solo vostri, ma anche della scuola, lei era sempre lì a sostenerci e a difenderci.
Ripensando a pochi giorni fa
I L L I C E A L E D I C I R Ò
quando venivate in classe a par-larci sull’importanza della scuola e di quanto ci tenevate al nostro futuro e ora chi avremo come punto di riferimento?
E’ davvero difficile accettare il fatto che alcune persone possano volare via così, da un giorno all’altro.
Grazie per il vostro appoggio ed i vostri insegnamenti.
Sarà sempre in una parte del nostro cuore e non la dimenti-cheremo MAI!!!!
Porgiamo le nostre sentite con-doglianze a tutta la famiglia.
Dalla 3^B
Lettera della 3^B della secondaria di I grado “Siete stato per noi un grande esempio”
Al nostro caro Dirigente
Vi scriviamo queste semplici parole per esprimere il nostro
dolore.
Siete stato una persona meravi-gliosa e sempre presente che ci
teneva molto al lavoro, che ama-va i suoi alunni e metteva il cuore
in tutto ciò che faceva.
Appena saputo della notizia non riuscivamo a crederci, non sape-
vamo cosa fare. Siete stato una
persona che si faceva voler bene, una persona solare e umile.
La vita ci riserva cose belle e
brutte...la vostra scomparsa è stata come una spada nel cuore.
Resterete per sempre con noi
anche se non fisicamente ma spiritualmente.
Grazie di tutto Preside.
Addio e riposa in pace.
Dalla 3^A
Lettera della 3^A della secondaria di I grado
Con costernazione profonda
abbiamo ricevuto la notizia
della morte improvvisa di Ga-
briele Vincenzo. Per noi è diffi-
cile pensare che lui non è più
tra di noi.
In gennaio 2012, quando ci
siamo incontrati per la prima
volta a Vaduz (Principato di
Liechtenstein), Gabriele ha
fatto subito un’impressione
indimenticabile su di noi. Am-
miravamo il suo umore, il suo
spirito vigile e stimavamo la sua
gentilezza e cordialità.
Malgrado la nostra conoscenza
durava pochi anni e i nostri
incontri non erano numerosi,
siamo diventati amici veri.
Non dimenticheremo mai il
nostro soggiorno a Cirò, soprat-
tutto la generosità e l’ospitalità
di Gabriele e di Lucrezia ed
anche quella di Carmelina,
Filomena, Francesco, Nicode-
mo, Annamaria e tutti i miei
amici di Cirò.
Gabriele ha cercato di lasciarci
capire come funzionavano le
cose in Calabria. Si è occupato
di noi giorno e notte, ci ha
fatto cedere città, la scuola, il
paesaggio, la gente.
Stare in compagnia, mangiare,
bere, raccontare: Gabriele ci ha
ricordati queste cose essenziali.
Non dimenticheremo mai Ga-
briele, mai il suo messaggio.
Requiescat in pace.
Cara Lucrezia, abbiamo perso
un vero amico. Ti portiamo le
nostre condoglianze.
Fritz, Franz, Karin, Josef e fami-
glie.
Progetto Comenius SOL
P A G I N A 1 0
ROSSANO martedì 05 febbraio 2013 L’associazione europea Otto Torri sullo Jonio ricorda con affetto, pur avendolo cono-sciuto soltanto da poco e per poco tempo, la figura del diri-gente scolastico dell’omnicomprensivo di Ci-rò, prof. Gabriele Vincenzo. Il suo attaccamento alla scuola, la sua capacità di saper intera-gire con le diverse generazio-ni e con l’intera comunità scolastica, la sua passione genuina per l’apertura e l’ampliamento delle occasioni di crescita della scuola nel confronto con altre esperien-ze sono state caratteristiche tanto distintive da essere percepite subito, al primo incontro ed anche soltanto ascoltando i commenti degli alunni. È stata comunque,
questa, l’impressione colta e condivisa tra i soci di Otto Torri in occasione del riusci-tissimo “Simposio Internazio-nale “Cultura e culture del divertimento: tra festa, eroti-smo e umore” organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale guidata da Mario Caruso ed ospitato, nella sua prima tap-pa, nel Liceo Scientifico Ilio Adorisio proprio grazie alla disponibilità ed alla sensibilità dimostrate sin da subito e quasi istintivamente dal prof. Vincenzo. Nei giorni scorsi, informati della triste e prema-tura scomparsa dello stimato dirigente calabrese, analoghi sentimenti e valutazioni hanno condiviso insieme a noi anche i 5 docenti dell’Università di Malaga Maria Jose Berlanga Palomo, Maria Jesus Martinez
Silvente, Giovanni Caprara, David Moreno Olalla e Blanca Montalvo Gallego i quali, in quella speciale giornata di ap-profondimento e scambio cul-turale (30 novembre 2012), molto apprezzata e vissuta dagli studenti partecipanti alla lezione ed al dibattito, hanno avuto modo di apprezzare la giovialità, la particolare sensibi-lità e lo spirito intelligente di apertura ed accoglienza dimo-strata, dall’inizio alla fine di quel riuscito esperimento, dal Prof. Vincenzo, più di altri. Per il sodalizio europeo che ormai dal 1998 intrattiene con il mondo della scuola territo-riale un rapporto privilegiato e di intensa e proficua interazio-ne, con un piede in Calabria e lo sguardo sempre proteso alla conoscenza ed alle opportunità dello scambio europeo ed in-ternazionale, questa triste cir-costanza offre comunque l’occasione, valorizzando pub-blicamente con convinzione e vicinanza ad amici e familiari la figura e l’approccio dell’amato dirigente scomparso, per indi-care in quel suo metodo laico e spontaneo di ricercato con-fronto con il mondo e con culture e stimoli differenti, la più autentica chiave di lettura di una comunità scolastica, come quella da lui guidata fino a qualche giorno fa, sicuramen-te meno provinciale ed autore-ferenziale perché più vivace, brillante ed europea.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
N O T I Z I A R I O N L I N E
Un dirigente che ha lasciato traccia di
se e del suo operato, sarebbe
giusto ricordarlo ai posteri intitolando
gli ad esempio, il plesso Sant’Elia
della scuola primaria, a cui era
molto legato. Il Sindaco e i dirigenti dell’omnicomprensi
vo se ne dovrebbero fare
carico, lo devono ai
cirotani tutti.
Da “www.ilcirotano.it”
L’Associazione europea “Otto Torri sullo Jonio” ricorda il Dirigente Gabriele L’apprezzamento dei soci e dei docenti spagnoli. Otto Torri sullo Jonio: “In lui ap-proccio giusto per scuola europea”
P A G I N A 1 1
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo per-
ché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
I L L I C E A L E D I C I R Ò
P O E S I A
La morte non è niente Sant’Agostino
voi che sta continuando. Rimarrete per sempre nel mio♥ Grazie". Tanti altri messaggi addolorati per il deces-so improvviso del Preside, come Gior-gia “Non abbiamo perso un presi-de, abbiamo perso un Grande Ami-co. Un Amico che vivrà sempre dentro di noi…il mio non è un addi-o…chi ci lascia fondamentalmente non muore mai!…sei e sarai sem-pre con noi!♥”; come Rossella "Di solito ho sempre avuto parole x esprimere il dolore che ho dentro, ma stavolta no, non riesco ad espri-mere ciò che provo… È un dolore immenso, inspiegabile.. Ma io di voi voglio ricordare sempre il sorriso stampato in volto e la bontà con cui ci avete accompagnato fin’ora… Resterete un esempio x noi tutti.. Ciao preside”; Federica“grazie x averci considerati come dei piccoli grandi adulti, ma grazie anche x i rimproveri , e x averci insegnato che nella vita nn si può sempre vin-cere, ma che a volte si deve accet-tare la sconfitta con classe e con un sorriso sulle labbra…”; come Ange-la “Un esempio da seguire, la co-lonna portate della nostra scuola, un Uomo che ci ha difesi Sempre, sostenuti e rimproverati quando il nostro comportamento non era corretto.. Addio preside, per sem-pre con noi!♥”.
Nico, Federica, Gian Paolo, Michela, Rosalba, Ninì, Francesca, Gilda, Da-rio, Ginuzzo, Francesco, tutti i liceali hanno affidato al social network la disperazione e pure la speranza del pianto di un cuore ch’ “accende il fuoco” del futuro. In Chiesa poi… la sublimazione della pietà cristiana
coli e di Cirò e di Cirò Marina. La celebrazione dei funerali del prof. Gabriele è stata preceduta dal tam-tam "pietoso" dei social network, dove i "vecchi" diplomati dell'Ilio Adorisio, appresa la notizia della morte del "loro" preside, hanno com-mentato, come Luca “Se ne va una persona degna di essere ricordata per ciò che ha fatto e per ciò che dato ad ognuno di noi; se ne va un preside, un amico e un padre, che con i suoi modi di fare , la sua sim-patia e il suo sorriso ha conquistato la fiducia e il rispetto di tutti…”; come Maria Teresa“… sono stata mezza nottata a piangere !!! Non ci posso credere …. sto malissimo al pensiero che non potrò esserci ai funerali di Beluzzo, però è come se ci fossi: con il cuore e con la mente rivolti ai tempi da liceale passati in un tripudio di affetti …”; come Ore-ste“…Sono sconvolto e senza paro-le; non se ne va il preside, se ne va un amico, un compagno; se ne va l’icona dell’Adorisio e dell’Omnicomprensivo.Tanti sono i ricordi e gli insegnamenti che por-terò sempre con me”; come Giusy“Rimini 2010. Una delle più belle esperienze trascorse in 5 stu-pendi anni di liceo e questo solo ed esclusivamente grazie a voi Signor Preside: non dimenticherò mai tutto quello che ci avete regalato in questi anni di liceo ma anche alle scuole medie, perché si può dire che la mia esperienza scolastica è iniziata con voi ed è anche grazie a
(Continua da pagina 1)
verso un’anima, quella di Gabriele, che in cielo si ricongiunge a Dio, per cantare tra le schiere dei Cherubini un canto di gioia nelle anime delle “sentinelle del domani”: i liceali dell’Adorisio!! Maria Lettieri, Maria Frangone, Anna Palmieri, Pasquale Sculco, l’ottimo Mario Caruso, Fran-cesco Siciliani, con i loro interventi, ricordando che la “vita non è un brivido che vola via… e che ha un senso nella fede in Dio”, il "Tu" confidenziale, con cui ci si rivolgeva a Beluzzo, hanno fatto da corona all'o-melia ispirata di Don Serafino, re-sponsabile scuola dell'Arcidiocesi di Crotone, che ha "fatto vedere" come la città di Dio, oltrepassando il cielo "morale", arriva sulla terra per diven-tare capanna e tenda; per diventare famiglia e persona; per dare un senso ai comportamenti del mite, degli ope-ratori di giustizia, dei politici, della gente comune, che – nel bailamme di lustrini e paillettes – vuole e riesce a scegliere il Bene. Funerali di stato, insomma per il prof. Gabriele: di uno stato – comunità, che si è stretto at-torno al suo cadavere per gridargli, in fondo a quel viale che porta al "mare tranquillo del (suo) tramonto", un Grazie per essere stato un ottimo docente e un compagno di vita; per essere stato un eccellente dirigente scolastico. E Beluzzo lo meritava. Insegnante di scuola primaria, che a memoria dei suoi colleghi di allora, riusciva a vivere la professione come missione; più volte collaboratore vica-rio e componente dei comitati di Va-lutazione del servizio degli insegnanti; membro delle giunte esecutive dei Consigli di Circolo succedutisi in quel di Crucoli fino al termine dell'anno scolastico 2003/2004, viene incaricato dal 1 settembre 2004, dirigente scola-stico dell'Istituto comprensivo di Cirò, dove con un team di docenti instan-cabili (Vittoria Nicastri, Gino Scarpel-li, Caterina Pesce) colloca le sue scuole tra le "preziosità" della Provin-cia di Crotone. Dal 1 settembre 2009 la "costruzione" dell'Istituto Omni-comprensivo di Cirò ha rappresentato la scommessa vincente – implementa-ta con la forte spinta del sindaco di Cirò, avvocato Mario Caruso – per organizzare un tipo di educazione, che, euritmicamente accompagna il bambino-alunno-studente dalla scuo-la dell'infanzia alle soglie dell'Univer-sità. Risultati di eccellenza unanime-mente riconosciuti. Risultati apprez-zatissimi – conclude Lamazza – specie dal contesto ambientale, conseguiti negli anni grazie al "suo" staff di se-greteria e ai suoi "vicari": Vittoria Nicastri, Maria Lettieri , Silvana De Fine, Perlita Brasacchio, Michele De Luca e Mena Caruso, che, quasi sem-pre piangendo, ha guidato la "perfezione" della cerimonia funebre
del suo – nostro Dirigente scolastico".
Il liceale di Cirò Giornalino scolastico
Coordinatore :
Prof. Sergio Marino
Ufficio di redazione:
Direttore Responsabile:
Michela Greco
I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) I S T I T U T O O M N I C O M P R E N S I V O “ L . L I L I O ” C I R Ò ( K R ) ---- V I A S A N V I A S A N V I A S A N V I A S A N F R A N C E S C O F R A N C E S C O F R A N C E S C O F R A N C E S C O ---- 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R ) 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R ) 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R ) 8 8 8 1 3 C I R Ò ( K R )
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L’editoriale di Peppe Lamazza
Redattori:
Michela Greco, Anna Marino, Ninì Amodeo, Federica Virzì, Francesco Pucci, Maria Teresa Parrilla, Oreste
Sabatino, Giuseppe Giardino, Pasquale Sculco, Rossella
Calabretta, Dario Dell’Aquila, Andrea Senatore, Giuseppe Fratto,
gli alunni delle scuole medie.
Si ringraziano per la collaborazione:
Il D.S.G.A. Luigi Ruggiero, l’A.T. Michele
Sirianni, gli A.T.A., i Collaboratori scolastici, i Docenti.
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