GIORGIA BELTRAMILINEA D’EMOZIONE
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© per i testi, gli autori
GIORGIA BELTRAMILINEA D’EMOZIONE
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Giorgia Beltrami
Parlare di arte – ma anche di poesia,
letteratura, musica, cinema – spesso
vuol dire mettere in gioco il linguaggio
delle emozioni. Nonostante i moltepli-
ci significati e le numerose teorie che
circolano sul concetto di emozione fin
dai tempi antichi, diventa difficile circo-
scrivere questa condizione, soprattut-
to se connessa con la sfera artistica.
Prendendo in prestito la definizione di
Lorenzetti e Ambrosetti nel testo Figu-
ra, emozione, cognizione (Franco An-
geli) potremmo affermare che l’emo-
zione è una modificazione dello stato
psico-fisiologico, causata da stimoli
esterni o interni, da processi cognitivi
o da particolari circostanze o situazio-
ni. Emozione, dal latino e-movere, è
quella particolare azione che con-
sente di trasportare fuori, smuovere
e scuotere determinati stati d’animo.
Uno dei primi filosofi a porre l’emozio-
ne al centro della teoria artistica è stato
Talking about art - but also about po-
etry, literature, music and cinema –
often means drawing the language
of the emotions into play. Despite
the multiple meanings and numer-
ous theories on the concept of emo-
tion that have been circulating since
ancient times, it becomes hard to cir-
cumscribe this condition, above all if
it is connected with the artistic scene.
Borrowing Lorenzetti and Ambrosetti’s
definition in the text Figura, emozione,
cognizione (Franco Angeli) we could
affirm that emotion is a modification of
the psychophysiological state, caused
by external or internal stimuli, cogni-
tive processes or particular circum-
stances or situations. Emotion, taken
from the Latin e-movere, is that par-
ticular action that brings out, arouses
and stirs up particular states of mind.
One of the first philosophers to place
emotion at the centre of artistic theory
Seismogram of emot ionSismogrammi dell’emozionedi Chiara Canali by Chiara Canali
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Eugène Véron, il quale definisce l’arte
come “una manifestazione di un’emo-
zione che si traduce all’esterno con
combinazioni espressive di linee, di for-
me, di colori, sia con una serie di gesti,
di suoni e di parole sottostanti a ritmi
particolari. Il merito di qualsiasi opera
d’arte, può e deve prima misurarsi alla
forza con la quale si manifesta l’emo-
zione, che è causa determinante e ciò
ne costituisce l’unità intima e suprema”.
Anche Vassily Kandinsky sottolineava
l’equazione tra emozione-sentimento
dell’artista e sentimento-emozione dello
spettatore: “Due elementi costituisco-
no l’opera d’arte, l’elemento interiore e
l’elemento esteriore. Il primo, preso da
sé, è l’emozione dell’anima dell’artista.
Questa emozione possiede la capacità
di suscitare un’emozione intrinseca-
mente analoga all’anima dello spettato-
re…”. Tuttavia esiste anche un secondo,
il cosiddetto “elemento esteriore” che
appartiene alle caratteristiche formali ed
estrinseche dell’opera, e che non sem-
pre restituisce un’equivalenza tra l’emo-
zione individuata dall’artista e quella
percepita dal fruitore, perché l’opera è
portatrice di una pluralità di significati
che convivono in un solo significante
(Umberto Eco), permettendo da parte
dello spettatore una lettura differente.
È quanto accade per le opere recenti
dell’artista Giorgia Beltrami, che fanno
parte di una nuova ricerca intitolata Li-
was Eugène Véron, who defines art
as “a manifestation of an emotion that
is translated externally with expressive
combinations of lines, shapes and col-
ours, and also with a series of gestures,
sounds and words subjected to particu-
lar rhythms. The merit of any artwork
can and must first be measured against
to the force with which the emotion man-
ifests, which is the determining cause
and is its intimate and supreme unity”.
Wassily Kandinsky also highlighted the
equation between sentiment-emotion of
the artist and emotion-sentiment of the
spectator, saying that “works of art con-
sist of two elements, as in the internal
and external elements. The first, when
considered on its own, is the emotion of
the artist’s soul. This emotion possess-
es the ability to arouse an emotion that
is intrinsically similar to the spectator’s
soul…” A second emotion nevertheless
also exists, in the form of what is known
as “the exterior element” which belongs
to the work’s formal and extrinsic fea-
tures, and which does not always bring
equivalences between the emotion iden-
tified by the artist and the one perceived
by the consumer, because the work is
the bearer of a plurality of meanings
which reside together in one single sig-
nifier (Umberto Eco), allowing the spec-
tator to enjoy a different interpretation.
This is what takes place for the recent
works by artist Giorgia Beltrami, part of
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nea d’emozione: una serie di ritratti ad
acquarello su carta, di “anime, emozioni
e regine”. Non c’è nessun riferimento
preciso a persone storiche o realmente
esistenti, quanto piuttosto la suggestio-
ne di sguardi, volti ed espressioni della
memoria che contribuiscono a definire
l’impronta labile di un ricordo. Il colore
labile e fugace della materia si trasmette
sulla carta come la traccia di una sindo-
ne, reiterando su carta il processo del-
la “solarizzazione” che imprime pochi
colori sbiaditi con evidenti aloni rosati.
Alice, Cassiopea e la neve, Pegaso e
la notte non sono delle figure definite,
ma le reminiscenze dell’oscurità che si
dischiudono ai primi bagliori dell’alba,
lasciando nell’anima un senso di vibran-
te bellezza proprio perché evanescente.
Per rendere in qualche modo imperitura
questa sensazione di splendore, fasci-
no e leggerezza sono stati necessari
numerosi passaggi e aggiustamenti for-
mali che non affievolissero quel senso di
palpitante emozione destato alla vista di
un ritratto misterioso e insondabile, dal-
la bellezza ambigua ed allusiva. Come
conferma l’artista, “il lavoro è giostrato
completamente sull’emozione pura, la
ricerca della leggerezza, dell’evanescen-
za, della bellezza, e della sensazione di
piacere che ritorna dall’opera. Il lavoro
nasce proprio dal desiderio di creare
opere che migliorino lo stato d’animo”.
La trasposizione concettuale della va-
a new study entitled Linea d’emozione: a
series of watercolour on paper portraits
of “souls, emotions and queens”. There
is no clear reference to historic figures
or people who actually exist; the work
rather has a hint of looks, faces and ex-
pressions of memory which all contrib-
ute to defining the fleeting impression
of a memory. The transient, ephemeral
colour of the material is transmitted onto
the paper like traces of a holy shroud, re-
iterating on paper the process of “solari-
zation” which brands a handful of faded
colours with strong pinkish smudges.
Alice, Cassiopea e la neve and Pegaso
e la note are not clearly-defined figures.
They are recollections of darkness that
begin to reveal themselves with the
first glimmers of dawn light, leaving a
sense of vibrant beauty within the soul
simply because of their evanescence.
In order to somehow render this sen-
sation of splendour, wonderment and
lightness eternal, numerous passages
and formal adjustments were required
which did not deaden that sense of pal-
pitating emotion awakened on viewing
an ambiguously and allusively beautiful
yet mysterious, unfathomable portrait.
As the artist confirms, “the work spins
completely around pure emotion, the
study of lightness, evanescence, beau-
ty and the sensation of pleasure that
comes back from the piece. The work
was actually born of the desire to cre-
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ate works that improve state of mind”.
The conceptual transposition of vague-
ness and evanescence confirm the glit-
tering, undefined nature of this beauty
like truth in the making which contrasts
with the mere mimesis of what has al-
ready been given. The work of art in this
case exhibits that aspect of “formativity”
relating to the spectator’s perception.
These are precisely the reasons why,
if the artist’s works appear vague and
evanescent in form, they instead show
accurate underlying detailing with hun-
dreds and thousands of tiny pinholes
that create a real network of extremely
slender lines or very fine mappings,
mingling, weaving and winding all over
the surface of the physical body of the
sheet. Whereas upon close observa-
tion they appear to be separated from
one another, the entire pinhole detail-
ing converges into one single graphic
representation which forms the “emo-
tional fabric” of the work that sur-
rounds and permeates every part of
the physical body of the figure, from the
eyes to the throat and the head up to
the hair, with its intricate meandering.
As the seismograph picks up the pas-
sage of seismic waves and produces a
graphic model of the earth’s movement,
thus the artist with these dotted details
presents “seismograms of the emotions”
which record the energy lines that flow
out of those faces, bringing life to the
ghezza e dell’evanescenza conferma il
carattere cangiante e indefinito di questa
bellezza come verità in fieri che si con-
trappone alla mera mimesi del già dato.
L’opera d’arte in questo caso esibisce
quell’aspetto di “formatività” che si rap-
porta alla percezione dello spettatore.
Proprio per queste ragioni le opere
dell’artista se sono vaghe ed evane-
scenti nell’apparenza formale, presenta-
no invece una cesellatura accurata della
trama sottostante, con centinaia, miglia-
ia di piccolissimi fori che accostandosi e
intrecciandosi gli uni agli altri e tessen-
dosi sulla superficie del corpo fisico del
foglio, creano una vera e propria rete di
sottilissime linee o di finissime mappa-
ture. Se, all’osservazione, essi appaiono
separati gli uni dagli altri, l’intera trama
dei fori confluisce in un’unica rappresen-
tazione grafica che, con il suo intricato
girovagare forma il “tessuto emotivo”
dell’opera che circonda e permea ogni
parte del corpo fisico della figura, dagli
occhi alla gola, dalla testa alla chioma.
Come il sismografo rileva il passag-
gio delle onde sismiche e produce un
grafico del movimento del terreno, così
l’artista con queste trame puntinate
presenta dei “sismogrammi delle emo-
zioni” che registrano le linee di energia
che fluiscono da quei volti dando vita a
delle suggestioni emozionali che di volta
in volta, in modo diverso, solleticano le
corde emotive dello spettatore. Questi
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“sismogrammi delle emozioni” risultano
ancora più evocativi e allusivi quando si
presentano retroilluminati all’interno di
light box, apparendo come una costel-
lazione di puntini luminosi che rimanda
all’origine di alcuni titoli (Cassiopea, Pe-
gaso ecc…). In questi casi, la semplici-
tà del bello e lo stupore che suscitano,
sono connessi con l’idea di splendere e
brillare, quale eredità del pensiero antico.
La luce, infatti, è per sua natura legata al
manifestarsi di una epifania istantanea e
improvvisa che rivela il fenomeno quale
manifestazione spirituale di elevazione.
Nell’opera d’arte e nella bellezza che in
essa si esprime, l’artista auspica una
rivelazione improvvisa, estatica, di emo-
zione per l’individuo, perché in questi
ritratti non viene alla luce il soggetto ma
l’anima della persona ritratta e di quel-
la che guarda. In questo caso l’arte ha
un carattere scritturale che la fa esse-
re appunto “imponta”, “sismogramma”
dell’io involontario conferendo durata
«alle emozioni fugaci che compaiono in
modo rudimentale negli uomini quando
arrossiscono o rabbrividiscono, senza
consegnarle alla razionalità cosale del
segno corrente»1
1 Theodor W. Adorno, “Su alcune relazioni tra la musica e la pittura”, in Immagini dialettiche. Scritti musicali 1955-1965, Einaudi, Torino, 2004.
hints of emotion which tickle the emo-
tional strings of the spectator in different
ways from time to time. These “seis-
mographs of the emotions” are even
more evocative and allusive when they
are shown off with back-lighting inside
light boxes, appearing like a constella-
tion of luminous dots which recall some
of the titles (Cassiopea, Pegaso and so
forth). In these cases, the simplicity of
the beauty and the wonderment that
they arouse connects with the idea of
shining brilliantly in their being the leg-
acy of ancient teaching. Light is in fact
in its nature linked to the manifesting of
an instantaneous, unexpected epiphany
which reveals the phenomenon to be a
spiritual manifestation of elevation. In
the work of art and in the beauty which
it expresses within it the artist hopes for
an unexpected, ecstatic revelation of
emotion for the individual, because it is
not the subject but the soul of the per-
son portrayed and the onlooker which
are brought into the light in these por-
traits. In this case art has a scriptural
character that turns it into an “impres-
sion” or “seismogram” of the involuntary
ego, conferring duration “onto the fleet-
ing emotions that appear in a rudimen-
tary way in people when they go red
or shudder, without delivering it to the
material rationality of the current sign”1.
1 Theodor W. Adorno, “Su alcune relazioni tra la musica e la pittura”, in Immagini dialettiche. Scritti musicali 1955-1965, Einaudi, Turin, 2004.
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Anime17 | Nuances 2010 | acrilico su carta e cassettone in legno | cm 110x70
18 | Nuances 2010 | particolare della carta
21 | Frara 2010 | acrilico su carta e cassettone in legno con coperchio in plexiglas | cm 78x57
23 | Gaffia 2011 | acrilico su carta traforata con struttura in plexiglas, legno e perni in metallo | cm 92x72
24 | Viola 2011 | acrilico su carta traforata, legno e plexiglas | cm 99x78
25 | Cornelia 2011 | acrilico su carta traforata, legno e plexiglas | cm 99x78
26 | Cornelia 2011 | particolare della carta
31 | Alice 2010 | particolare della figura
32 | Linea d’Emozione particolare della carta
33 | Linea d’Emozione particolare della figura
35 | Nita 2011 | particolare della figura
36 | Alice. Linea d’emozione. Nella notte pegaso 2010 | acrilico su carta traforata con
struttura in plexiglas, legno e perni in metallo | cm 92x72
38 | Anon 2011 | particolare carta
40 | Fara 2011 | particolare carta
42 | Cocò 2011 | acrilico su carta e resina | cm 10x10
Sommario
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45 | Stupore 2011 | light box, acrilico su carta traforata | cm 91x71 (light box illuminato)
47 | Elevazione 2011 | Light box, acrilico su carta traforata | cm 91x71 (light box illuminato)
48 | Elevazione particolare light box spento
50 | Elevazione particolare light box spento
Emozioni
53 | Consapevolezza 2011 | light box, acrilico su carta traforata | cm 91x71 (light box illuminato)
55 | Reine 2011 | acrilico su carta e struttura in plexiglas e legno | cm 91x70
56 | Reine 2011 | particolare carta
59 | Afrai 2011 | acrilico su carta e struttura in plexiglas e legno | cm 91x70
60 | Afrai 2011 | particolare carta
65 | Regina bianca 2011 | light box, acrilico su carta traforata | cm 91x71 (light box illuminato)
66 | Regina bianca 2011 | particolare light box spento
68 | Anon particolare retroilluminato
Regine
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Anime
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38
39
40
41
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43
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Emozioni
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47
48
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50
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52
Regine
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Nata nel 1969 a Reggio Emilia. Vive e lavora a Rubiera
2011 Premio Combact, (finale di Concorso), Bottini dell’Olio, Livorno (catalogo) Cartacea, collettiva, Galleria delle Battaglie, Brescia Giorgia Beltrami, personale, Galerie Englös Dobbiaco, in collaborazione con Galleria Bianca Maria Rizzi e Comune di Dobbiaco
2010 But Women, collettiva, Galleria Nuovospazio artecontemporanea, Piacenza, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei Premio Combact, (finale di Concorso), Bottini dell’Olio, Livorno (catalogo) Premio Arte Laguna, (finale di Concorso), Arsenale di Venezia, tese di San Cristoforo, Venezia (catalogo) Artist Agency, collettiva, Assicurazioni Generali, Reggio Emilia, a cura di Luigi Borrettini (catalogo)
2009 Centoingiro, collettiva, Galleria Mandelli, Seregno MI (catalogo)
2008 Relicta, personale, Galleria delle Battaglie, Brescia, a cura di Valerio Dehò (catalogo) La luna e i falò, collettiva, Pietrasanta, Galleria Radium Artis di Reggio Emilia Premio Artemisia, vincitrice Premio Speciale (finale di Concorso), Mole Vanvitelliana, Ancona (catalogo) Premio Profilo, (finale di Concorso), Palazzo della Permanente, Milano (catalogo) Arte Contemporanea Moderna, (Fiera d’arte), Palazzo dei Congressi, Roma, con Galleria delle Battaglie, Brescia BAF, (Fiera d’arte), Bergamo, con Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano Nerazzurra, 100 artisti per 100 anni di Inter, collettiva, Galleria Mandelli, Seregno MI (catalogo) The Fab 11, collettiva, Galleria delle Battaglie, Brescia2007 I sentieri della vita, personale, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano, a cura di Chiara Canali, (catalogo) ArtVerona 07, (Fiera d’arte), Verona, con Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano
Curriculum VitaeGiorgia Beltrami
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Expoarte, (Fiera d’arte), Montichiari, con Galleria delle Battaglie, Brescia Sorsi di pace, Asta a favore dell’Associazione Emergency in Sierra Leone (catalogo) Triologia Volume III, personale, Galleria delle Battaglie, Brescia, a cura di Alberto Zanchetta (catalogo) La nuova figurazione italiana - To be continued..., collettiva, Fabbrica Borroni, Milano, a cura di Chiara Canali (catalogo) Asta Benefica a favore dell’associazione Amref, Casa d’aste Il Babuino, Roma (catalogo) Collective Thinking, collettiva, Galleria delle Battaglie, Brescia, a cura di Stefano Castelli Asta a favore dell’Associazione Montessori Internazionale (AMI) (catalogo)
2006 Personale, l’Ospitale, Rubiera, Reggio Emilia, a cura di Chiara Canali in collaborazione con Sergio e Thao Mandelli arte contemporanea, Seregno MI (catalogo) Expoarte, (Fiera d’arte), Montichiari, con Galleria delle Battaglie, Brescia Imagina (Fiera d’arte), Reggio Emilia, con Studio de Bonis, Reggio Emilia Libera Interpretazione, collettiva, Studio de Bonis, Reggio Emilia Album dei Ricordi, collettiva, Galleria Pittura Italiana, Milano, a cura di Chiara Canali (catalogo) Trasumart, collettiva, Galleria Bianca Maria Rizzi, Begonia, a cura di Chiara Canali (catalogo) Anthologhia Machon, collettiva, Galleria delle Battaglie, Brescia, a cura di Chiara Canali (catalogo) Tecnica Mista, collettiva, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano, a cura di Cecilia Antolini S.o.S., collettiva, Sala Conferenze Palazzo Magnani, Reggio Emilia, Asta a cura di Francesca Baboni Opere su carta, collettiva, Factory, Modena2005 Altre voci, altre stanze, collettiva, Catania Arte Fiera, a cura di Alessandro Riva (catalogo) Reggio Emilia, Immagina, (Fiera d’arte), con Galleria Factory ArtVerona 05, (Fiera d’arte), Verona, con Galleria Radium Artis Reggio Emilia Kairos, personale, Quando il tempo era opportuno, Galleria Radar, Mestre (VE) Continuità, personale, Sala degli Specchi, Castello di Guiglia, Guiglia (MO) Proiezioni, Galleria Via Maestra 114, Poggibonsi (SI) Giorgia Beltrami, personale, Galleria Nuova Artesegno, Udine Flash Art Fire 2005, (Fiera d’arte), Bologna, con Galleria Arte Incontri, Modena La figura umana, collettiva, Factory Fine Art, Modena 2004 Premio Arte, (finale di Concorso), Palazzo della permanente, Milano (catalogo)
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Camera a sud, collettiva, Pizia Arte, Teramo Con nuovi occhi, collettiva, Factory Fine Art, Modena Rip Arte International (Fiera d’arte), Roma, con Galleria Pizia Arte, Teramo Check Point, collettiva, Palazzo Frisacco, Tolmezzo, Udine, a cura di Enzo Santese Nuove presenze dell’arte contemporanea italiana, collettiva, Torre Medievale, Moggio Udinese (UD), a cura di Enzo Santese Spaesamenti, personale, Galleria Radium Artis, Reggio Emilia a cura di Marinella Paderni (catalogo) Presenze femminili nell’arte reggiana contemporanea, collettiva, Sala Comunale, Bibbiano (RE), a cura di Enzo Silvi (catalogo) Ritratto e dintorni, collettiva, Arte Segno Centro Arte, a cura di Enzo Santese (catalogo)2003 L’identità perduta, personale, Sala Mostre Ex Palazzo Civico, Rubiera (RE), a cura di Marinella Paderni, in collaborazione con Galleria Annovi (catalogo) Le migrazioni, i luoghi, collettiva, Università degli studi di Macerata Facoltà di Scienze Politiche, Macerata, a cura di Alberto Melarangelo (catalogo) Rip Arte International (Fiera d’arte), Roma, con Galleria Pizia Arte, Teramo Ottocentoanni, collettiva, Sala Mostre Ex Palazzo Civico, Rubiera (RE) (catalogo) Architettura Sacra nella città fortezza di Palmanova, collettiva, Polveriera Napoleonica, Palmanova (UD), a cura di Enzo Santese2002 Calendar, collettiva, Sezione arti visive Trieste Contemporanea Studio Tommaseo Trieste, a cura di Paola Bonora e Franco Jesurun Del dire, del fare, collettiva, Castello Medioevale, Montecchio Emilia (RE), a cura di Matilde Hernandez Lorente, testo di Marinella Paderni (catalogo)
GIORGIA BELTRAMI
http://www.giorgiabeltrami.com
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