Il bicchiere mezzo vuoto“In un solo secolo la popolazione è più che triplicata. Sono
passate diecimila generazioni per arrivare a 2 miliardi di essere umani. Oggi siamo 6 miliardi e mezzo; e tra 50 anni potremmo essere 9 miliardi. Follia. Si risponde che ci salverà la tecnologia. Forse. Ma forse no. (…) Ammettiamo –ottimisticamente – che la tecnologia ci possa salvare. Ma questa speranza è sottoposta a una condizione tassativa: fermare, e anzi fare retromarcia, sulla crescita della popolazione. Volendo, è l’intervento più facile e indolore: basta promuovere con risolutezza l’uso dei contraccettivi. (…) Non volere i contraccettivi equivale a condannare, nei prossimi decenni, due miliardi di persone a morire di sete, e un altro miliardo a morire di fame. Anche se queste sono stime all’ingrosso, sono stime attendibili. A fronte delle quali non ci dovrebbero essere tabù (religiosi o emotivi) che tengano. Invece tengono. Ci siamo fregiati del titolo di homo sapiens sapiens. Ma un’umanità che non sa salvare se stessa da se stessa merita semmai il titolo di homo stupidus stupidus”.
(Giovanni Sartori, Agosto 2007)
Il bicchiere mezzo pieno“Vediamo i fatti. Alla Conferenza demografica dell’Onu di Bucarest
(1974) si lanciò l’allarme del boom demografico; ma già alla Conferenza seguente di Città del Messico (l984) il discorso fu diverso: i Paesi ricchi invecchiano e frenano lo sviluppo dell’economia mondiale, mancano giovani, manca il gusto del rischio, mancano le realizzazioni di grandi progetti (come la diga sul basso corso del Congo che darebbe elettricità a venti Paesi africani). L’India, che ha favorito la democrazia, l’istruzione e l’agricoltura, è passata da 390 milioni di abitanti nel 1947 al miliardo attuale. Era il Paese delle carestie, oggi esporta cereali in Medio Oriente e Africa. La crescita di produttività agricola è passata dallo 0,5% annuale nel 1950 al 3,5% oggi, mentre la crescita demografica è diminuita dal 3,1% al 2,1%. Il Terzo Mondo non soffre per troppi abitanti o per scarse risorse, ma per mancanza di istruzione, di libertà, di pace, di ragionevoli scelte politiche a favore di campagne, agricoltura, e non delle élite e dei militari.”
(Paolo Mieli, Giugno 2002)
Un italiano che la sapeva lunga“E che queste inondazioni, pesti e fami venghino,
non credo sia da dubitarne (…). Quando tutte le provincie sono ripiene di abitatori, in modo che non possono vivere, né possono andare altrove per essere occupati e pieni tutti i luoghi (…), conviene di necessità che il mondo si purghi per uno de’ tre modi; acciocché gli uomini essendo divenuti pochi e battuti, vivano più comodamente, e diventino migliori”.
Nicolò Machiavelli, cap. 5 dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, inizio del XVI secolo
Il modello di Malthus1. La popolazione cresce più rapidamente delle risorse;
2. Poiché le risorse diventano scarse, i prezzi aumentano più dei salari;
3. La povertà fa scattare i freni preventivi (aumento dell’età al matrimonio e della proporzione di celibi e nubili), e/o i freni repressivi (aumento della mortalità);
4. La popolazione diminuisce più rapidamente delle risorse;
5. Poiché le risorse diventano abbondanti, i salari aumentano più dei prezzi;
6. Poiché la povertà diminuisce, i freni maltusiani si allentano (aumenta la nuzialità e diminuisce la mortalità);
7. La popolazione torna ad aumentare più rapidamente delle risorse, e il ciclo si ripete.
Che Malthus riposi in pacePerché Malthus è poco utile per interpretare la demografia
contemporanea?
Due meccanismi non previsti:
• Vorticoso affermarsi di sempre nuove tecnologie, che permettono alle risorse di crescere più rapidamente della popolazione.
• Lo sviluppo sostenuto e continuativo – se coniugato con il mutamento della mentalità individuale e collettiva dovuto all’alfabetizzazione – spinge verso il basso la natalità. Le coppie si accorgono che per poter cogliere le nuove opportunità di ascesa sociale, partecipando da protagonisti al banchetto della vita (per utilizzare un’espressione dello stesso Malthus), non è conveniente viaggiare sotto il peso di troppi figli.
L’incremento straordinario delle rese agricole
Rese del mais in Italia:
1861 9 quintali a ettaro
1911 12 quintali a ettaro
1961 25 quintali a ettaro
2011 100 quintali a ettaro
Più cibo o più popolazione?
Cibo
Popolazione
Cibo per abitante
100
150
200
250
300
350
1961 1971 1981 1991 2001 2011
Crescita del cibo e della popolazionefra il 1961 e il 2011 (dati UN e FAO)
I tempi del cambiamento
Paesi oggi ricchi:
• Sfasatura relativamente contenuta fra declino della mortalità e della fecondità
• Valvola di sfogo delle migrazioni
I tempi del cambiamento
Paesi oggi poveri:
• Sfasatura molto ampia fra declino della mortalità e della fecondità
• Non ci sono più territori “vergini” disponibili
39
12
0
10
20
30
40
50
60
1952 1957 1962 1967 1972 1977 1982 1987 1992 1997 2002 2007
NaturalgrowthRate:27 perthousand
Birth rate
Death rate
HIV effect
Natural growth rate
Birth and death rate (per thousand)Kenya 1950‐2010
Few migrations
Demographic rates (per thousand) during demographic transition in Europe
Comparing with Kenya
-10
0
10
20
30
40
50
60
1800 1820 1840 1860 1880 1900 1920 1940 1960 1980 2000
Birth rate
Death rate
Migration rate
Birth rate in Kenya (1960‐2000)
Death rate in Kenya (1960‐2000)
0
10
20
30
40
50
60
1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020
KENYA population 1950-2020From 6 to 52 millions in 70 years only!!!
UN Pop.Forecast
1950 ‐ 6 million10 people per km2
1972 ‐ 12 million20 people per km2
1992 ‐ 24 million40 people per km2
2010 ‐ 41 million70 people per km2
2012 ‐ 48 million80 people per km2
Mondo
Paesi ricchi
Paesi poveri esclusa Cina
Cina
0
1
2
3
4
5
6
7
1950
-195
5
1955
-196
0
1960
-196
5
1965
-197
0
1970
-197
5
1975
-198
0
1980
-198
5
1985
-199
0
1990
-199
5
1995
-200
0
2000
-200
5
2005
-201
0
2010
-201
5
2015
-202
0
2020
-202
5
2025
-203
0
2030
-203
5
2035
-204
0
2040
-204
5
2045
-205
0
2050
-205
5
2055
-206
0
2060
-206
5
2065
-207
0
2070
-207
5
2075
-208
0
2080
-208
5
2085
-209
0
2090
-209
5
2095
-210
0
Convergenza del numero mediodi figli per donna
(calcoli e stime della PopulationDivision delle Nazioni Unite)
BangladeshPakistan
Indonesia
Iran
France
USA
Italy
0
1
2
3
4
5
6
7
1950-1955
1955-1960
1960-1965
1965-1970
1970-1975
1975-1980
1980-1985
1985-1990
1990-1995
1995-2000
2000-2005
2005-2010
Convergenza del numero medio difigli per donna
Democrazia, sviluppo … e tutto il resto
Declino analfabetismo
Declino mortalità infantile
Declino fecondità
Richiestademocrazia
Il ritorno del reverendo Malthus?(1) Per i paesi più ricchi, legame positivo fra sviluppo umano e fecondità
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