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Cartesio

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Il mondo di Aristotele:• Un mondo “reale”, di sostanze• Le sostanze sono diverse qualitativamente le

une dalle altre (grazie alla forma); la natura di ogni sostanza è il principio della sua attività

• Le sostanze agiscono le une sulle altre come vere cause

• La capacità delle sostanze di agire dipende dalla loro natura specifica, ossia dalla loro essenza

• Un mondo “compatto”• Dio sta all’inizio della catena causale del moto

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La Rivoluzione Scientifica• Opposizione all’immagine aristotelica di una mondo di

essenze, qualitativamente determinate, legate tra loro da rapporto causale

• Ciò che della natura noi possiamo conoscere con sicurezza sono gli aspetti quantitativi, misurabili, non le essenze– Distinzione tra le qualità primarie dei corpi (matematizzabili) e le

qualità secondarie (soggettive)– Metodo sperimentale (sugli aspetti quantitativi delle cose è

possibile costruire esperimenti ripetibili)

• Galileo Galilei: Le leggi della natura non sono proposizioni dedotte dalle essenze delle cose, ma leggi descrittive, generalizzazioni di casi particolari, verificabili attraverso esperimenti

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Galileo Galilei (1564-1642)• Matematizzazione della fisica

– Il “filosofo” (fisico) si deve concentrare sugli aspetti quantitativi• Metodo sperimentale:

– Si suppone che un certo effetto sia prodotto da una determinata causa

– Si costruisce un esperimento in cui si applica quella causa– Se l’effetto si produce, si conclude che esso è prodotto proprio

da quella causa– Come verifica, si ripete l’esperimento per controllare se,

all’intensificarsi della causa, si ha un’intensificazione dell’effetto (es.: caduta dei gravi)

• Osservazione astronomica (cannocchiale): i cieli sono composti dalla stessa materia del mondo sublunare (contro Aristotele)

• Scoperta del principio d’inerzia (non il moto, ma solo l’accelerazione richiede una forza)

• Abbandono della visione aristotelica del mondo

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René Descartes (1596-1650)• Si può discutere se Galileo abbia proposto

una nuova concezione generale della realtà, coerente con le sue scoperte scientifiche;

• questo fu sicuramente il compito che si assegnò Cartesio: come deve essere pensato il mondo che viene conosciuto in modo così efficace dalla fisica-matematica?

• Cartesio propone un nuovo sistema del sapere

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Cartesio: caratteri della filosofia

• C. vuole presentare la sua filosofia come assolutamente nuova

• In realtà, si oppone alla tradizione aristotelica, ma riprende idee di platonici, come Agostino e Proclo (occultando questo debito)

• Vuole fondare tutto l’edificio del sapere su nuove basi, senza accettare alcun presupposto indimostrato

• Dubbio metodico

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Dubbio e prima verità1. Si deve dubitare di tutto ciò che ci ha

ingannato anche una sola volta1. Mettiamo tra parentesi i dati dei sensi2. Immaginiamo che tutta la realtà sia solo un sogno3. Immaginiamo che le evidenze matematiche siano il

frutto di un “dio ingannatore”2. Nessuna ipotesi può farmi dubitare del fatto

che io esisto: se qualsiasi mio pensiero fosse frutto di un inganno, per potermi ingannare devo comunque esistere

Esisto indubitabilmente come pensiero (cogito ergo sum)

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Il fondamento della certezza

• Pur essendo certo di esistere, posso ancora dubitare di tutto il resto, comprese le verità matematiche

• Per vincere questo dubbio, la seconda verità che deve essere dimostrata è l’esistenza di Dio: se esiste un Dio onnipotente non può esistere un “dio ingannatore”

• L’esistenza di Dio si prova a partire dall’idea di Dio che abbiamo in noi

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Cartesio: metafisica• L’idea di Dio è un’idea che l’uomo non può avere trovato

all’esterno e che non può essersi dato da solo esistono idee innate• Posso attribuire ad una cosa soltanto ciò di cui posso avere una

conoscenza chiara e distinta della natura conosco soltanto le proprietà

misurabili: estensione e moto locale

Cartesio concepisce la realtà come composta soltanto di pensiero (res cogitans)

estensione (res extensa)

Meccaniscismo: tutti i fenomeni della natura (compresa la vita animale) si spiegano come interazione meccanica tra enti estesi

Visione dualistica dell’uomo: nell’uomo si incontrano un’anima spirituale (res cogitans) e un corpo materiale (res extensa)

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L’ “Occasionalismo”• È una filosofia nata in ambiente cartesiano per

– Risolvere alcuni problemi del sistema di Cartesio– Rispondere ad esigenze di tipo religioso

• Date le difficoltà che Cartesio aveva a spiegare l’azione causale dell’estensione (materia) sullo spirito, gli occasionalisti pensano che in realtà non siano i fatti esterni a provocare le nostre conoscenze, ma sia Dio che c’invia direttamente le conoscenze relative agli eventi del mondo.

• È sempre Dio che assicura il nesso causale tra gli enti• Il mondo degli occasionalisti è un modo radicalmente

contingente (come quello di Agostino), in cui solo Dio agisce veramente

• Res cogitans e res extensa si incontrano soltanto in Dio