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Gabriele D’Annunzio

1863 - 1938

martedì 6 aprile 2010

“fare della propria vita come si fa un’opera d’arte”

1881 - 1892 l’infanzia e il periodo romano: nasce a Pescara, studia a Prato, si trasferisce a Roma dove frequenta la nobiltà

1892 - 1898 l’esordio in politica: l’anno principale è il 1895 durante il quale compie un viaggio in Grecia, collabora al giornale simbolista e antidemocratico “Il Convito”, pubblica Le vergini delle rocce

1898 - 1909 Periodo fiorentino: eletto deputato nelle file della Destra, passa all’estrema sinistra; a Settignano vive la passionale vicenda con Eleonora Duse e si dedica all’attività letteraria

1910 - 1915 in Francia: scappa all’estero in “esilio volontario” per fuggire ai creditori

1915 - 1922 la guerra e il dopoguerra: fonde l’azione e la retorica per affermare la funzione carismatica dell’artista: volo su Vienna, beffa di Buccari, impresa di Fiume e reggenza del Carnaro

1922 - 1938 il fascismo: il fascismo sfrutta i miti dannunziani del mare nostrum e della vittoria mutilata, ma emargina politicamente il poeta. Ritiro al Vittoriale

© Luca Pirola

martedì 6 aprile 2010

La poetica: modelli letterari e sensualità

© Luca Pirola

Modelli: classicismo carducciano e verismo verghiano

reinterpretati in chiave originale

sperimentalismo esasperato

punti fermi di tutta la sua produzione

ricerca di uno stile sublime

descrizione della realtà sensuale

L’evoluzione dei contenuti e dello stile procedono insieme: la ricerca

linguistica è sostenuta da un “amore sensuale per la parola”

la poesia è funzionale alla rappresentazione di infiniti aspetti di una realtà capace di dare piacere:

“la vita non è un’astrazione di aspetti e di eventi, ma è una specie di sensualità diffusa, [...] una sostanza

buona da palpare, da fiutare, da mangiare”

estetismo panismo superomismo nichilismo

martedì 6 aprile 2010

Poetica: superomismo e nichilismo

© Luca Pirola

superomismo

nichilismo

“il mondo, quale oggi appare, è un dono grandissimo largito dai pochi ai molti, dai liberi agli schiavi, da coloro che pensano e sentono a coloro che debbono lavorare”

L’intellettuale è diverso dalla massa condizione di isolato privilegio e distacco dal “grigio diluvio democratico”

L’intellettuale domina la massa, ne orienta i gusti con la forza persuasiva della parola

Il superuomo non distrugge i valori codificati (Nietzsche) ma li manipola a suo vantaggio

“non v’è scopo, non v’è meta, non v’è fine nell’universo; e non v’è Dio”

la Natura è un flusso infinito che nasce dal nulla e finisce nel nulla (Nietzsche)

la visione negativa rappresenta il contrario del vitalismo superomista

elementi che influenzano la poesia di D’Annunzio

martedì 6 aprile 2010

Poetica: panismo, estetismo, sperimentalismo

© Luca Pirola

estetismo

panismo

“fare della propria vita come si fa un’opera d’arte” “il verso è tutto o può tutto [...] può rappresentare il sopra umano, il soprannaturale, l’oltremirabile [...] può infine raggiungere l’Assoluto”

dedicare l’esistenza alla creazione e al godimento sensuale della bellezza

nella poesia nella quotidianità

esaltazione della poesia

esaltazione del piacere

ricerca dell’assaporamento di “tutti i frutti terrestri” in un’immersione totale nella vita naturale

identificazione tra poeta e Natura

estetismo

panismo

superomismo

nichilismoespressioni

dell’irrazionalismo decadente

esigenza del poeta di adeguarsi a temi e suggestioni culturali

Sperimentalismo volontà di cimentarsi con

ogni forma espressiva

martedì 6 aprile 2010

Prima fase della produzione: estetismo e panismo

poesia narrativa

© Luca Pirola

Primo vere 1879

Canto Novo 1882

Isotteo e La chimera 1886 - 1889

metrica barbara, matrice carducciana

“languidezza sensuale” e sensazioni acri e violente” per rievocare la natura goduta con pienezza di sensi

i s p i r a z i o n e s t i l n o v i s t i c a e quattrocentesca: gusto estetizzante e simbolismo

Il piacere 1889

il tema della lussuria mostra il suo risvolto di disgusto e falsità, sempre nell’ambito di una visione estetizzante

L’innocente 1893

romanzo psicologico stilisticamente ispirato ai grandi narratori russi, da cui sono ripresi anche i temi: colpa, castigo, aspirazione alla purezza.La morale è analizzata con l’occhio dell’esteta, attento a cogliere dove può nutrimento per sensazioni inconsuete e eccitanti

martedì 6 aprile 2010

I romanzi del periodo estetista

Il piacere 1889

trama: il conte Andrea Sperelli tenta di dimenticare la bellissima Elena, rifiutando la vita dedita solo al soddisfacimento dei sensi. Si allontana da Roma e incontra Mar ia Band ine l l i Fe r res , mog l i e dell’ambasciatore del Guatemala, che lo ama sinceramente. Tornato a Roma il demone della lussuria riafferra Andrea: la figura dell’antica amante si insinua nel rapporto con Maria, che si complica. Durante un amplesso Andrea invoca il nome di Elena, anninentando qualsiasi illusione d’affetto.

L’innocente 1893

© Luca Pirola

trama: Tullio Hermil, un aristocratico dissoluto, costruisce un rapporto di natura sadica con la moglie, circondandola di freddezza e scontrosa superiorità, fino ad indurla all’adulterio. La crudeltà di Tullio è connessa ad un desiderio di autopunizione e purificazione, che lo induce a assistere amorevolmente la moglie malata e incinta. Dopo il parto Tullio uccide il bambino, esponendolo al freddo di una gelida notte d’inverno. Tullio confessa il delitto, ma configura l’infanticidio come un sacrificio rituale necessario.

st i le: lunghi moment i descr i t t iv i , c o r r i s p o n d e n t i a l l a r i c e rc a d e l preziosismo, di una prosa rarefatta, compiaciuta di se stessa.

temi: incombe il mito del superuomo: Tullio dichiara “La giustizia degli uomini non mi tocca”.

martedì 6 aprile 2010

Il decennio centrale della produzione dannunziana

© Luca Pirola

il tema del decennio tra il 1894 e il 1903 è il superomismo

romanzi poesieIl trionfo della morte 1894La vergine delle rocce 1895Il fuoco 1900

riprende e fonde varie esperienze artistiche del decadentismo:• estetismo di Huysmans; percezione dei

piccoli fatti quotidiani (Verlaine); miti decadenti del sangue e della morte.

• volontà superomistica convertita in senso politico

• trasposizione allegorica di amori autobiografici (Eleonora Duse); mito della bellezza ed esaltazione dei sensi

• prosa musicale: romanzi d’atmosfera, con intreccio debolissimo; la prosa tende a riprodurre la danza con successione ritmica di immagini

Maia: poema autobiografico in strofe libere, rievocazione del viaggio compiuto in Grecia (1895). Celebrazione del superuomo, di cui è simbolo Ulisse, cioè il poeta stesso.

Elettra: il tema del superuomo si allarga a quello della super-nazione.

Alcyone: poema dell’estate; il poeta, tornato Pan sulla Terra, invoca una pausa dalla sua volontà superumana per entrare in comunione con la natura

Merope e Asterope: poemi di guerra (Libia e I guerra mondiale)

martedì 6 aprile 2010

Trama dei romanzi

© Luca Pirola

Il trionfo della morte Giorgio Aurispa, un esteta, avverte che l’amore prepotente e sensuale della sua amante, la “Nemica”, insidia la sua volontà di spiritualità e bellezza. La schiavitù ai sensisi trasforma in un desiderio di morte. In un gesto estremo Giorgio trascina la donna con sé in un precipizio, affermando sulla mediocrità comune la sua volontà di superuomo.

La vergine delle rocce Il nobile Claudio Cantelmo, disgustato dalla corruzione del governo Crispi, si ritira in Abruzzo con il progetto di riscattare il Paese. Nei suoi discorsi sostiene la necessità di combattere la volgarità delle masse attraverso gesta eroiche e guerresche. Per realizzare ciò designa il figlio venturo “re di Roma”, perciò cerca una moglie adeguata al destino della propria progenie, tra le figlie dei nobili Montaga. La famiglia seppur nobile si rivela tarata moralmente e fisicamente: Cantelmo abbandona il suo progetto.

Il fuoco Lo scrittore Stellio Effrena tiene a Venezia una conferenza in cui esalta il mito della bellezza e della creatività, auspica un rinnovamento dell’arte, che arrivi a fondere recitazione, musica e danza, così che l’artista possa esercitare la sua funzione carismatica sulla folla. Per l’aspirazione a distinguersi dalla folla Stellio e la Foscarina, sua amante, vogliono vivere il mito: la Foscarina è la musa vivente, che ispira l’arte di Stellio. Tra i due, tuttavia, si insinua un profondi senso di incomunicabilità: la Foscarina, ormai al tramonto si accorge che Stellio cerca una nuova ispirazione in una giovane cantante.

martedì 6 aprile 2010

Le ultime prose: la sconfitta del superuomo

© Luca Pirola

Forse che sì forse che no 1910 - Leda senza cigno 1913/16

celebrano il nuovo mito della macchina, vista come strumento per l’eroe di affermazione superomistica; compaiono i motivi dell’incesto e della follia (sconfitta del superuomo)

Faville del maglio

abbandono del genere del romanzo per una prosa lirica, che si esprime attraverso pagine di diario, testi brevi, appunti;temi principali: la malattia e la morte avvertite come fondamentale realtà; delusione per la vanità dei sogni superomistici

martedì 6 aprile 2010

Il linguaggio di D’Annunzio

© Luca Pirola

D’Annunzio vuole creare una lingua che esprima le idee di estetismo e superomismo.Per fare ciò segue tre strade:

1. uso di un lessico arcaico e di forme ortografiche desuete (conoscienza, conspetto, de lo belli, belli occhi, ...)

2. ricerca di una suggestione musicale e di una magia evocatrice di vocaboli e nomi propri.

3. ampliamento dell’area linguistica attraverso termini dialettali o terminologia specifica, purchè rispondenti al gusto del raro e del prezioso (ad esempio: aeroplano è sostituito da velivolo)

Le tecniche espressive di D’Annunzio rientrano nell’area del simbolismo, ma non nascono dall’esigenza di reinventare la realtà, bensì di travestirla in forme suadenti e sensibilmente appetibili attraverso “l’amor sensuale della parola”.

martedì 6 aprile 2010