Fondazione Progetto Legalit in memoria di Paolo Borsellino e di
tutte le altre vittime della mafia ONLUS BILANCIO SOCIALE
2009/10
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La Fondazione supporta le scuole offrendo loro gratuitamente
metodologie, percorsi, materiali per fare educazione alla
cittadinanza, alla Legalit, alla convivenza civile. La
partecipazione delle scuole ai percorsi del progetto cresciuta anno
dopo anno nella diffusione e nel grado di partecipazione: ha sinora
coinvolto oltre 3.500 classi di tutta Italia in percorsi di
educazione alla legalit, aperti, a partire dalla.s. 2003-2004 anche
alle scuole carcerarie, importante filone dedicato a Luca
Crescente, magistrato prematuramente scomparso, tra i fondatori del
Progetto Legalit. Questa crescita di iscritti ai percorsi della
Fondazione, molti dei quali fidelizzati negli anni, testimonia da
un lato la validit di quanto offerto alle scuole (e la continua
ricerca di miglioramenti, in risposta alle istanze che ci vengono
proposte), dallaltro indice dellimpegno della Scuola nelloffrire
unazione di supporto sociale alla formazione del cittadino. E
proprio questo che la Fondazione vuole: non lasciare la scuola da
sola e coinvolgere istituzioni, societ civile e i genitori nel
processo educativo. Tutti i percorsi del progetto prevedono una
fase di studio e una di approfondimento del tema proposto (mafia e
criminalit organizzata, racket e usura, la Costituzione, etc.), una
fase di riflessione e una di azione in cui gli alunni devono
elaborare quanto appreso. Tutti i percorsi del progetto propongono
incontri-confronto tra scuola e societ in modo da favorire uno
scambio di conoscenze e fare in modo che gli alunni abbiano la
possibilit di interrogare e confrontarsi direttamente e la societ
abbia modo di comprendere le difficolt della scuola nellaffrontare,
in solitudine, leducazione e la formazione dei giovani cittadini.
Tutti i percorsi prevedono poi il diretto coinvolgimento dei
genitori, sia chiedendo lespressa partecipazione al momento della
realizzazione degli elaborati richiesti, sia tramite questionari e
altre azioni volte e rendere la famiglia consapevole di ci che i
propri figli imparano a scuola, di quali questioni si pongono e
della valenza che il modo di rispondere assume: chi non d il buon
esempio, non pu pretenderlo dai propri figli.
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Sostenere la Fondazione: perch? Per aiutarci ad aiutare le
scuole ad aiutare le famiglie ad aiutare la societ. Pretendiamo il
buon esempio Per richiamare ciascuno, a partire dalla classe
politica, alle proprie responsabilit e a dare il proprio
contributo. Pretendiamo il buon esempio. O sei parte del problema o
sei parte della soluzione. La societ fatta da individui: il
problema ci riguarda. O sei parte del problema o sei parte della
soluzione. Per creare, in un sistema di regole condiviso, il
consenso necessario per la spinta sociale dal basso, dai cittadini,
affinch sia possibile promuovere sviluppo sociale ed economico. Per
fermare la spirale di corruzione, clientelismo, burocrazia,
raccomandazione, sopraffazione, violenza che fa da fertilizzante,
da un lato, a individualismi che ostacolano la cooperazione e la
sana competizione e, dallaltro, alla subcultura mafiosa. I
sostenitori del progetto sono invitati a confrontarsi con le
scuole, a far conoscere problemi e risorse del proprio contesto,
per contribuire a far crescere conoscenza e consapevolezza. I
sostenitori sono pubblicati sul sito nella pagina apposita.
Costituzione della Repubblica Italiana Art. 54 Tutti i cittadini
hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la
Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni
pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore,
prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
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Sostenere la Memoria: perch? Caro professore, sono un
sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno
visto ci che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas
costruite da ingegneri istruiti, bambini uccisi con veleno da
medici ben formati, lattanti uccisi da infermiere provette, donne e
bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e
universit. Diffido - quindi dellistruzione. La mia richiesta :
aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani aiutate i vostri
allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai
produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli
Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, laritmetica non sono
importanti se non servono a rendere i nostri figli pi umani.
Lettera inviata da un preside americano ai suoi insegnanti
allinizio di ogni anno scolastico - Anniek Cojean su Le Monde
29/04/1995 Les memoirs de la shoah Caro professore, non sono
sopravvissuto a una strage mafiosa. I miei occhi hanno visto ci che
nessun essere umano dovrebbe mai vedere: Morti sepolti in pilastri
di cemento armato costruiti da ingegneri istruiti, bambini sciolti
nellacido da adulti che vi avevano giocato mentre li tenevano
sequestrati, mariti, padri, fratelli, figli, uccisi da bombe
provette, donne e bambini uccisi e bruciati anche da diplomati di
scuole superiori e universit. Diffido - quindi dellistruzione. La
mia richiesta : aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani
aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi
non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici
qualificati, dei mafiosi istruiti. La lettura, la scrittura,
laritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri
figli pi umani La lettura, la scrittura, laritmetica non sono
importanti se non servono a rendere i nostri figli pi umani.
Lettera immaginaria scritta da una vittima di mafia che vorremmo
poter inviare agli insegnanti allinizio di ogni anno
scolastico
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Sostenere la Memoria: perch? Perch non possiamo dimenticare In
un primo tempo i sopravvissuti dell'apparato nazista furono altres
vittime della societ civile. Centinaia di migliaia di
sopravvissuti, liberati nel 1945, furono obbligati a rimanere con
le loro famiglie negli stessi campi dai quali erano stati liberati.
Vi rimasero cinque anni, perch nessun paese volle accoglierli. A
quel tempo nessuno poteva pi dire "Non sapevamo". Tutti sapevano
sapevano. Persino allora continuammo soltanto a provare tristezza.
Eravamo tristi perch la nostra storia non bastava come
testimonianza; nessuno voleva recepire le nostre parole parole....
eppure ancora adesso credo che la storia che essi cercarono di
raccontare, la loro storia grondante d'angoscia, non circoscritta
alla nostra sola vita. Riguarda me. Riguarda tutti noi... E ora,
abbiamo forse imparato a raccontarla quella storia? No, non ancora.
Le parole sono tuttora troppo elusive, le immagini troppo sfocate.
Non vogliamo raccontare storie tristi. Non vogliamo che vi
rattristiate. Che cosa vogliamo da voi? Che siate pi consapevoli,
pi schietti, pi sensibili sensibili. Ecco, questa la chiave giusta:
maggiore sensibilit. Quando rievoco il passato, cercando di capire
e di soppesare gli eventi che condussero a quel genocidio, ricordo
insensibilit, indifferenza. Noi morimmo perch il mondo fu
indifferente indifferente. Abbiamo appreso che l'indifferenza per
il male essa stessa male. Abbiamo appreso che se il male colpisce
un popolo e gli altri non reagiscono, il male esacerba le proprie
dinamiche. Vorrei che potessimo fermarlo. ELIE WIESEL (Premio Nobel
della pace, sullOlocausto - 27 gennaio 2004)
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Sostenere la Fondazione: come? Diffondendo i prodotti del
progetto nelle scuole e nella societ.. Facendo conoscere i percorsi
del progetto alle scuole e alle associazioni di volontariato che di
occupano di marginalit sociale. Costruendo, insieme alla
Fondazione, nuove iniziative (es. la Campagna di Promozione sociale
con Confindustria Sicilia, i quattro spot antiracket con il
Dipartimento alla Pubblica istruzione e Confindustria Sicilia, la
realizzazione di un docu-film sulle storie delle vittime di mafia
con Indiana Production, la realizzazione di un fumetto sulla storia
del pool Antimafia) Contribuendo economicamente per consentire la
sostenibilit delle attivit intraprese. Tutto ci che il progetto
riesce ad accumulare viene speso nel progetto e per la
realizzazione delle iniziative ad esso collegate.
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Sostenere la Fondazione, per esempio: Chi sostiene la
Fondazione non dona soltanto un contributo, o acquista i libri, ma
partecipa concretamente e si impegna a realizzare iniziative che
costruiamo insieme. Indiana ProductionIndiana Production produce e
dona alla Fondazione il film documentario IO RICORDO: un
lungometraggio di 84 minuti sulle storie delle vittime di mafia.
Regia di Ruggero Gabbai, con Gianfranco Jannuzzo e Pietro La Cara,
musiche di Francesco Buzzurro e Orchestra Made in Sicily.
MedusaMedusa ha ospitato in una cornice d'eccezione, le prime
nazionali di IO RICORDO a Roma presso la Sala Sinopoli (il 3
novembre) e a Milano presso il cinema Odeon 2 (il 1 dicembre). Sono
oltre 1.200 le persone che hanno cos la possibilit di vedere il
film in anteprima. A Roma stato salutato con un lunghissimo,
scrosciante, sentito, emozionante applauso che ha accompagnato fino
all'ultima sillaba i titoli di coda. Medusa Home Video distribuisce
IO RICORDO Angala Hotels - Albergo SoleAngala Hotels - Albergo Sole
ha ospitato la troupe del film documentario Io Ricordo presso la
centralissima struttura dell'Albergo Sole (c.so Vittorio Emanuele)
durante le riprese effettuate a maggio a Palermo. Alcune delle
interviste sono state fatte dalla terrazza dell'albergo che offre
uno splendido panorama del centro storico. Kursaal KhalesaKursaal
Khalesa ha offerto la cena di fine produzione del docu-film Io
Ricordo e ospitato alcune delle interviste nelle suggestive
strutture nella Tonnara dell'Arenella e presso il Kursaal Khalesa,
al Foro Italico di Palermo, un accogliente punto di riferimento e
ritrovo-libreria-caff (con libri anche per bambini) dentro lo
scrigno delle mura antiche di Palermo. Banco di Sicilia -
UnicreditBanco di Sicilia - Unicredit sostiene e diffonde
l'Officina della Memoria: una galleria di video-testimonianze per
non disperdere n dimenticare le storie personali e professionali di
siciliani vittime della mafia. L'Officina della memoria causa ed
effetto del film Io Ricordo: molte delle video interviste sono
citate nel documentario. RCS libri RCS libri - casa editrice dei
volumi Per questo mi chiamo Giovanni in versione narrativa e
illustrata contribuisce alla promozione nelle scuole delleducazione
alla legalit attraverso un accordo di fornitura dei volumi alla
Fondazione con uno sconto sul prezzo di vendita al pubblico.
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Sostenere la Fondazione, per esempio: Banca Intesa Sanpaolo
contribuisce alla diffusione del fumetto sulla storia del pool
Antimafia Banca Intesa Sanpaolo (iniziativa ancora in costruzione)
Palumbo editorePalumbo editore ha curato la redazione e pubblicato
i libri di testo della Fondazione, realizzati anche grazie al
contributo della rete di scuole che ha partecipato ai nostri
percorsi, cedendoci una maggiore quota dei diritti, proprio per
sostenere i percorsi didattici. Fondazione Banca di Credito
Cooperativo di Treviglio e Gera dAdda Fondazione Banca di Credito
Cooperativo di Treviglio e Gera dAdda finanzia un ciclo di incontri
rivolti alle scuole e alle istituzioni di una decina di Comuni
nella Provincia di Bergamo. I lavori sono iniziati a marzo e si
sono conclusi a ottobre 2008
([email protected])[email protected] Banca di credito
cooperativo Agrigentino Banca di credito cooperativo Agrigentino
nata nel 2008, la banca ha subito deciso di donare 10 euro per ogni
apertura di un Conto Giovane, un prodotto bancario dedicato ai
ragazzi dai 18 ai 26 anni che in questo modo decidono anche di
sostenere la Fondazione. Le bomboniere di Clemente e Cristina: Le
bomboniere di Clemente e Cristina: si sono sposati il 9 giugno 2008
in provincia di Novara. Hanno deciso di destinare l'importo delle
loro bomboniere all'acquisto di libri della Fondazione per le
scuole che hanno frequentato da piccoli. Le scuole hanno ricevuto i
libri con una lettera che spiega loro chi li manda e perch. A
Dicembre nache la piccola Charlotte ha contribuito con le
Bomboniere del proprio battesimo ! Ance Catania Ance Catania ha
acquistato il libro di testo "La Costituzione raccontata (d)ai
ragazzi" per donarlo a tutte le scuole della provincia di Catania,
dove partecipa a incontri con alunni. Fast People di Palermo Fast
People di Palermo Ospita la sede operativa della Fondazione.
Osservatorio Antimafia del Veneto Osservatorio Antimafia del Veneto
presso lIstituto professionale di Stato per il commercio
"Remondini" di Bassano del Grappa, ha fornito una lezione-video
registrata tre anni prima della strage di via DAmelio diventato poi
un filmato, trasmesso da Arcoiris. Il filmato stato proiettato per
la prima volta in Sicilia durante levento del 19 gennaio 2005 ed
stato successivamente diffuso alle scuole - per gentile concessione
di Arcoiris Tv. Il Giardino della memoria Il Giardino della memoria
Iniziativa promosso dallAnm Palermo e dallUnione Cronisti (Unci)
ospita e promuove le iniziative del Progetto coordinandole con le
proprie.
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Un omaggio a Paolo Borsellino. E nato cos nel 2002, nel
decennale della strage di via DAmelio, il libro "Paolo Borsellino,
Silenzi e Voci", con cui la Sezione Distrettuale di Palermo
dellAssociazione Nazionale Magistrati ha voluto ricordare Paolo
Borsellino con un percorso emozionante di foto per raccontare
l'uomo e il magistrato ma anche un pezzo della nostra storia. Il
volume ha toccato i cuori di molti, risvegliando la volont di
tentare, ancora una volta, di aprire un orizzonte esistenziale
diverso per quanti subiscono loppressione mafiosa. Da qui lesigenza
di devolvere i proventi del libro alla realizzazione di un vero e
proprio progetto per la legalit. Ecco com iniziato il "Progetto
Legalit in memoria di Paolo Borsellino.
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La bellezza del fresco profumo della libert Nel 2002-2003 con
il percorso La bellezza del fresco profumo della libert (una frase
di Paolo Borsellino) i bambini hanno disegnato ci che significava
per loro il rispetto delle regole e i ragazzi delle medie hanno
creato slogan per comunicare perch necessario ribellarsi alla
mafia. Gli studenti delle superiori, invece, si sono cimentati
nella scrittura di una sceneggiatura. Calendario della memoria 2004
263 I lavori migliori sono stati valorizzati pubblicando
ilCalendario della memoria 2004 con il quale sono state ricordate
263 vittime della mafia: era la prima volta, dopo tanti anni, che
si faceva una ricostruzione cos metodica e precisa, anche grazie al
supporto di Umberto Santino del Centro siciliano di documentazione
Giuseppe Impastato di Palermo. Sono state diffuse quasi 10.000
copie del calendario Ma cera il rischio, concreto, di non essere
riusciti a ricordare tutti e di lasciare che restassero solo dei
nomi, privi di vita cos si deciso di continuare a lavorare sulla
memoria. LA BELLEZZA DEL FRESCO PROFUMO DELLA LIBERT N classi 605 N
partecipanti 15.125 Tipologia scuole: elementari, medie, superiori
Diffusione: regionale (Sicilia)
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Le Date della memoria Nellanno scolastico 2003-04, mentre in
molte scuole era appeso il Calendario della memoria, la Fondazione
ha promosso il percorsoLe Date della memoria, chiedendo a studenti
e docenti di ricostruire la storia di quelle 263 persone. La
memoria ritrovata. Storie delle vittime della mafia raccontate
dalle scuole Da queste ricerche nato il libroLa memoria ritrovata.
Storie delle vittime della mafia raccontate dalle scuole, - anche
grazie allaiuto di Anna Puglisi, del Centro studi e documentazione
G. Impastato - un libro di testo per imparare a capire che cosa la
mafia, cosa ha fatto, come si trasformata, quali compiacenze lhanno
coltivata e quali sacrifici l hanno combattuta; per conoscere come
uomini e donne comuni, hanno fatto sino in fondo il loro dovere per
difendere la nostra comunit e i valori della nostra Costituzione
dalla violenza mafiosa. LE DATE DELLA MEMORIA N classi 737 N
partecipanti 18.425 Tipologia scuole: elementari, medie, superiori,
carcerarie Diffusione: nazionale
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Il lavoro delle scuole stato incredibile Il lavoro delle scuole
stato incredibile: hanno spulciato documenti, vecchi giornali,
raccolto testimonianze di familiari, riletto sentenze. E cos il
numero di coloro che sono caduti per mano mafiosa salito,
purtroppo, a 285, ma in tal modo stato possibile ricordare il
sacrificio della vita di altre 22 persone.
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Elenco vittime di mafia Agnone Carmelo Agosta Alfredo Agostino
Antonino Alce Giovanbattista Alfano Beppe Alfano Francesco Almerico
Pasquale Alongi Nicol Alotta Vito Altomare Eugenio Ambrosoli
Giorgio Amenduni Vincenzo Antiochia Roberto Aparo Filadelfio Asta
Giuseppe Asta Rizzo Barbara Asta Salvatore Atria Rita Azoti Nicol
Azzolina Agata Barbato Mariano Bartolotta Salvatore Basile Emanuele
Basile Filippo Battaglia Carmelo Bellissima Giovanni Bennici
Salvatore Benvegna Carmelo Biondo Giuseppe Bodenza Luigi Bologna
Salvatore Bommarito Giuseppe Bonfiglio Fiorentino Bonfiglio
Sebastiano Bongiorno Paolo Bonsignore Giovanni Borsellino Giuseppe
Borsellino Paolo (21/4/92) Borsellino Paolo (19/7/92) Boscia Donato
Boscone Mario Bottone Paolo Bubusa Carlo Antonio Burrafato Antonio
Busetta Pietro Butifar Francesco Caccia Bruno Caiola Calogero Di
Miceli Michele Di Salvo Antonio Di Salvo Filippo Di Salvo Rosario
Dicillo Rocco Domino Claudio Epifani Vittorio Falcone Giovanni Fam
Serafino Fardelli Mario Fava Giuseppe Ferrari Alessandro Ficalora
Paolo Francese Mario Franzolin Silvano Frazzetto Giacomo Frazzetto
Salvatore Gebbia Filippo Gennaro Giorgio Geraci Domenico (Mico)
Geronazzo Luigi Giacalone Antonio Giacalone Marcantonio Giaccone
Paolo Giacomelli Alberto Gioitta Iachino Nicola Giordano Gaetano
Giuliano Boris Grassi Libero Greco Emanuele Grif Giovanni Guarino
Gaetano Guazzelli Giuliano Gulino Carlo Gulino Fsco Salvatore
Ievolella Vito Impastato Giuseppe Incognito Enrico Insalaco
Giuseppe Intile Filippo Intravaia Castrense Jann Carmelo La Brocca
Giovanni La Fata Vincenzina La Franca Giuseppe La Torre Pio
Lacatena Carlo Lascari Serafino Lentini Carmelo Leonardi Vincenzo
Letizia Giuseppe Levico Vittorio Li Muli Vincenzo Li Puma Epifanio
Li Sacchi Stefano Livatino Rosario Lizzio Giovanni Lo Jacono
Vincenzo Lo Russo Antonio Loddo Armando Loi Emanuela Lombardi
Angelo Loria Pietro Macchiarella Pietro Malausa Mario Mancini
Sergio Mancuso Lenin Maniaci Giuseppe Maniscalco Francesco Marcone
Francesco Marcone Pasquale Marinaro Michele Marrara Domenico Megna
Giovanni Messina Nicola Messina salvatore Miceli Vincenzo Milisenna
Santi Millunzi Gaetano Miraglia Accursio Misuraca Giuseppe Misuraca
Mario Mondo Natale Montalbano Giuseppe Montalto Giuseppe Montalto
Rosario Montana Giuseppe Monticciolo Giuseppe Montinaro Antonio
Morici Pietro Morreale Antonio Morreale Calogero Morvillo Francesca
Moussafir Driss Muscarelli Giuseppe Musella Gennaro Nencioni
Caterina Nencioni Fabrizio Salerno Riccardo Salerno Savona Maria
Antonietta Santangelo Vincenzo Savoca Andrea Savoca Giuseppina
Scaccia Girolamo Scaglione Pietro Scalia Giuseppe Schifani Vito
Scimone Filippo Scopelliti Antonino Scuderi Antonino Setti Carraro
Emanuela Sorino Angelo Spagnuolo Giuseppe Spampinato Giovanni
Spampinato Mario Spart Antonino Spart Salvatore Spart Vincenzo
Spatola Domenico Spatola Mario Spatola Pietro Paolo Spinelli
Vincenzo Stassi Vito Stella Costantino Tasquier Giovanni Terranova
Cesare Tesauro Giuseppe Traina Claudio Trapassi Mario Triolo Ugo
Vaccaro Calogero Valarioti Giuseppe Valvola Onofrio Vecchio
Francesco Vento Vincenzo Verro Bernardino Vicari Francesco Vinci
Paolo Vitale Leonardo Zangara Giovanni Zapponi Celestino Zucchetto
Calogero Camilleri Pino Campagna Graziella Cangelosi Calogero
Cannizzaro Pietro Canzio Alfonso Capolicchio Dino Cappiello Gaetano
Carbone Giovanni Carnevale Salvatore Caronia Stefano Caruso
Vincenzo Casarrubea Giuseppe Cassar Antonino Cassar Giuseppe Cassar
Vito Castellino Giulio Castellucci Ida Castiglione Giovanni
Catalano Agostino Catanese Candeloro Chinnici Rocco Ciaccio Giorgio
Ciaccio Montalto Gian Giacomo Cicero Calogero Cinquepalmi Vitangelo
Clesceri Margherita Compagna Giuseppe Condello Antonio Corrao
Silvio Cosina Walter Costa Filippo Costa Gaetano Costantino Orazio
Cristina Cosimo Cusenza Giorgio Cutroneo Salvatore D'Aleo Mario
D'Alessandro Agostino Dalla Chiesa Carlo Alberto De Francisca
Fedele De Mauro Mauro Di Barca Luigi Di Lavore Giuseppe Di Lorenzo
Pasquale Di Maggio Lorenzo Di Matteo Giuseppe Nencioni Fiume Angela
Nencioni Nadia Nicoletti Luciano Notarbartolo Emanuele Nuccio
Pasquale Orcel Giovanni Pagano Rosario Palandrani Gabriele
Panepinto Calogero Panepinto Ignazio Panepinto Lorenzo Paoletti
Mario Pasotto Sergio Passafiume Nunzio Patti Pietro Pecoraro
Antonio Pecoraro Giorgio Pecoraro Vincenzo Pepi Francesco Petrosino
Joe Piazza Emanuele Piccini Imerio Picerno Stefano Piersanti
Mattarella Piombino Nicol Pipitone Vito Pollari Antonio Pompeo
Stefano Ponzo Pietro Prestigiacomo Anna Puglisi Giuseppe Puleo
Giacinto Puntarello Giuseppe Raia Andrea Raiti Salvatore Ranieri
Luigi Reda Quinto Reina Michele Renda Salvatore Riccobono Paolino
Rizzotto Placido Rostagno Mauro Rovetta Alessandro Rumore Giuseppe
Russo Domenico Russo Giuseppe Russo Ilario Saetta Antonino Saetta
Stefano
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La Costituzione a scuola: Oltre a specifici percorsi per
leducazione antimafia, la Fondazione avvia La Costituzione a
scuola: un percorso di conoscenza e studio della Costituzione
italiana, questa volta insieme a Libera e alla Fondazione
Caponnetto. Gli articoli sono esposti in un albero logico di 70
argomenti chiave per essere resi pi comprensibili agli studenti, e
suddivisi in 6 macroaree a partire dalle quali gli alunni sono
incentivati alla lettura e alla conoscenza della struttura che
in-forma la Costituzione. Lobiettivo far percepire la Costituzione
come uno strumento vivo di partecipazione democratica e di
riferimento per la Societ e, anche attraverso la lettura di
quotidiani e la ricerca di buoni esempi del proprio territorio,
abituare a a un'analisi critica dell'attualit. Il 28 febbraio del
2005 viene istituita laFondazione Progetto Legalit in memoria di
Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia che
eredita quanto fatto finora dal Progetto Legalit.
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La Costituzione raccontata (d)ai ragazzi Con i contributi delle
scuole abbiamo realizzato La Costituzione raccontata (d)ai ragazzi
(Palumbo editore) un testo scolastico per lEducazione alla
cittadinanza e alla convivenza civile, basato sulla Costituzione
Italiana, curatissimo con pagine vive, scritte dai ragazzi per i
ragazzi, e pieno di spunti emozionanti come quelli scritti dagli
alunni delle scuole carcerarie che spiegano ai ragazzi cosa
significhi quando viene meno la legge, la libert, la democrazia, i
diritti. La consulenza scientifica dello studio legale Galasso
(Roma - Palermo). Le illustrazioni sono di Renato Galasso. La
Costituzione a scuola Il percorso didattico La Costituzione a
scuola inizia nel 2004-05 e, a grande richiesta delle scuole, viene
mantenuto anche per il 2005-06. LA COSTITUZIONE A SCUOLA N classi
1.191 N partecipanti 29.775 Tipologia scuole: elementari, medie,
superiori, carcerarie Diffusione: nazionale
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Nel frattempo le scuole hanno continuato a lavorare con altri
due percorsi didattici, supportati anche dal Dipartimento della
Pubblica Istruzione dellAssessorato Beni culturali e Pubblica
Istruzione della Regione Sicilia, dalla Direzione Scolastica
Regionale (USR), dal Dipartimento dellAmministrazione
penitenziaria, da Confindustria Sicilia e Confindustria
Caltanissetta per riflettere su varie tematiche, spesso non
trattate dai testi scolastici ma sentite come attuali e pressanti,
come il racket dellusura e dellestorsione, la violenza ed il
bullismo, la corruzione e il clientelismo non scambiare i propri
diritti con favori per acquisire la consapevolezza che importante
non scambiare i propri diritti con favori perch alla lunga il
favore si paga caro. LIVATINOGRASSI: LA SCUOLA CONTRO RACKET E
USURA N classi 804 N partecipanti 20.100 Tipologia scuole:
elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale I
PIZZINI PER LA LEGALITA N classi 452 N partecipanti 11.300
Tipologia scuole: elementari, medie, superiori, carcerarie
Diffusione: nazionale
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La Costituzione del buon esempio: fai crescere la tua regione,
lItalia, lEuropa Il percorso aperto da settembre 2007: Lo scopo
quello di fornire dei modelli positivi per far comprendere quanta
Costituzione c nella vita di ogni giorno, promuovere la conoscenza
delle carte dei diritti (la Costituzione Italiana, la Carta di
Nizza, la Carta dei Diritti dellOnu, i Diritti dellInfanzia),
fornire metodologie e strumenti affinch i ragazzi imparino a
riconoscere i propri diritti e i propri doveri per sapere
scegliere, responsabilmente, senza delegare ad altri il proprio
futuro e comprendano perch non sostenibile scambiare i propri
diritti con i favori. LA COSTITUZIONE DEL BUON ESEMPIO dati al 12
marzo 2009 N classi 777 N partecipanti 17.875 Tipologia scuole:
elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale
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LA COSTITUZIONE DEL BUON ESEMPIO un percorso pensato per essere
flessibile e adattarsi alle esigenze dei docenti, per facilitare
loro il lavoro in classe, anche con degli incontri di aggiornamento
e confronto. Seguendo la filosofia del Progetto Legalit di lavorare
con e per le scuole (come gi fatto finora con il calendario e i
libri) da questanno possibile non solo prendere dal sito ma anche
contribuire proponendo materiali utili per il progetto. banca doc
contenitore delle buone idee Nasce cos, oltre la banca doc (che
contiene indicazioni bibliografiche, link, articoli, sentenze e
altri materiali utili) il contenitore delle buone idee che ospita
le buone prassi dei docenti per proporre laboratori e argomenti in
classe. Inoltre, inizia la fase dedicata ai docenti: oltre a
specifici incontri interistituzionali, sul sito vengono ospitati
testi, ricerche, articoli per lautoaggiornamento.
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E un percorso didattico realizzato insieme a Libera Terra
Mediterraneo, Libera Palermo e il Centro Pio La Torre. Un'occasione
di approfondimento sulla cultura antimafiosa che mette a frutto e
coniuga l'esperienza delle cooperative di Libera nate sui beni
confiscati alla mafia, l'attivit di promozione del turismo
responsabile di Libera Terra Mediterraneo, i prodotti realizzati
con e per le scuole dalla Fondazione (libri di testo, docu-film IO
RICORDO, spot antiracket, videoclip dei Combomastas e di Alessandro
Mancuso, Officina della memoria, Sconzajuoco, etc), le
videoconferenze organizzate dal Centro Pio La Torre (insieme al
volume"Memoria Nostra" con l'associazione universitaria Nuovo Atene
e il film "Pio La Torre. Il figlio della terra", di Giuliana Catamo
e Lorenzo Hendel ).IO RICORDOspot antiracketvideoclip dei
CombomastasAlessandro MancusoOfficina della memoria "Pio La Torre.
Il figlio della terra" LA MEMORIA SI FA SCUOLA IO VIAGGIO CON
GIOVANNI Patrocinio del Ministero dellInterno Dip. Pubblica
Istruzione Assessorato BB,CC,AA e PI Regione Siciliana Ministero
della Giustizia Dip. Amministrazione Penitenziaria Ministero della
Giustizia Dip. Giustizia Minorile - Sicilia UNIVERSIT DEGLI STUDI
DI PALERMO Dip. di Scienze Sociali dai luoghi della memoria ai
luoghi del fare e dell'impegno
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Educazione alla Legalit e alla cittadinanza: Incontri in
Provincia di Bergamo Il progetto si articolato in 4 step per
rivolgersi a diversi attori sociali e richiederne il coinvolgimento
e la responsabilizzazione. In tutti le fasi si deciso di puntare
sul valore dellassociazionismo e della cooperazione come rimedio
sociale: progettazione dellintervento, contenuti e materiali 10
incontri dibattito con alunni e docenti 10 workshop con
rappresentanti istituzionali, docenti, educatori e attori sociali
monitoraggio e relazione finale Lobiettivo creare un processo di
crescita che parte dal basso per supportare la formazione di una
coscienza civile e mostrare il valore che il capitale sociale
aggiunge agli sforzi fatti da forze dellordine e magistratura nel
controllo del territorio per lo sviluppo di un economia
sostenibile, attenta a una politica del reddito e dei consumi. Nel
2009 lattivit continuata con i Comuni di Castel Rozzone e Pontirolo
Nuovo creazione di un percorso partecipato fra istituzioni
pubbliche - private, volontariato, forze dellordine e liberi
cittadini per lelaborazione di politiche pubbliche inclusive per
leducazione alla cittadinanza attiva e responsabile. La Fondazione
della Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e Gera dAdda ha
finanziato e promosso un ciclo di workshop per lattivit di
educazione alla legalit e alla cittadinanza nel 2008
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A dicembre 2009 si svolto a Palermo levento conclusivo della
celebrazione del ventennale. Un calendario di iniziative, eventi,
convegni, seminari - un periodo di dodici mesi - per confrontarsi
sulle nuove frontiere della convivenza creativa, offrendo occasioni
per mettersi alla prova, per analizzare i propri vissuti,
implementando la capacit di saper leggere gli accadimenti,
interiori e del contesto, e di saper attivare i necessari
cambiamenti, sia interni che esterni. Dal 19 al 27 settembre 2008,
durante la Festa per la Legalit, stata allestita a Palermo a Villa
Filippina la mostra interattiva Conflitti, litigi e altre rotture
curata dallo psicopedagogo Daniele Novara, rivolta ai giovani
studenti det compresa tra i nove e i sedici anni, progettata e
prodotta dal Centro Psicopedagogico per la Pace e la Gestione dei
conflitti di Piacenza, organizzata dalla rete di scuole
dellOsservatorio del Centro Storico (capofila: D.D. F. Ferrara) e
patrocinata dal Dipartimento P.I. della Regione Sicilia e dalla
Fondazione Progetto Legalit Onlus. MOSTRA INTERATTIVA CONFLITTI,
LITIGI E ALTRE ROTTURE un percorso pedagogico utile per orientare i
docenti sulle strategie da adottare in classe e per stimolare negli
alunni una riflessione maieutica sulladeguatezza delle reazioni
adottate allinterno di situazioni conflittuali. assunto allinterno
del percorso da molte attivit (come il gioco dei timbrini, le
vignette sulla critica costruttiva ed efficace, il gioco degli
animali e degli agenti segreti) ha consentito ai bambini di
accostarsi con maggiore facilit a dei temi complessi, di accedere
pi consapevolmente alla dimensione emotiva propria e altrui e di
sviluppare sentimenti di amicalit e cooperativit anche nei
confronti dei compagni verso i quali avevano mostrato
precedentemente sentimenti di ostilit. della mostra stato
particolarmente apprezzato dagli alunni, i quali si sono percepiti
non come spettatori passivi, ma come protagonisti attivi invitati a
dare corpo e voce ai contenuti proposti lungo il percorso. Gli
alunni che hanno visitato la mostra sono pi di 300. Si tratta di
alunni che vivono in un contesto sociale a rischio, con modelli
familiari carenti o devianti, dove frequente lespressione del
proprio disagio con comportamenti violenti, prevaricatori, di
sopraffazione.
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Le scuole carcerarie La Fondazione ha siglato un protocollo
dintesa con il Dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria
grazie al quale i percorsi didattici sono adottati anche nelle
scuole carcerarie. Partendo dal presupposto che la rieducazione
avviata in carcere ha senso solo se diventa unoccasione di
confronto e scambio reale con il mondo esterno, i percorsi
didattici non si limitano a essere rivolti ai detenuti ma tengono
in grande considerazione i lavori da questi presentati che sono
valorizzati con pari, se non maggiore dignit. Contributi degli
alunni detenuti sono ospitati nei libri e tra i materiali dei
percorsi didattici, le buone prassi degli educatori del sistema
penitenziario sono offerte agli altri docenti, le attivit di
formazione sono rivolte a incentivare occasioni di scambio e
confronto metodologico e costituiscono una ricercatissima occasione
formativa. Luca Crescente Questa sezione di Progetto Legalit
intitolata alla memoria di Luca Crescente, magistrato tra i
promotori delliniziativa scomparso prematuramente.
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Docu-film: Io Ricordo Il 23 maggio del 2002, nel giorno del suo
decimo compleanno, il piccolo Giovanni riceve da suo padre un
regalo inaspettato: il padre ha promesso di spiegargli perch lhanno
chiamato Giovanni. Per farlo gli dedica unintera giornata in cui
padre e figlio ripercorrono i luoghi dellinfanzia di un altro
Giovanni: 10 anni prima morto Giovanni Falcone, ucciso con la
moglie e la scorta che lo proteggeva. 57 giorni dopo, il 19 luglio
1992 sar ucciso anche Paolo Borsellino, sempre insieme alla scorta.
Il piccolo Giovanni entra cos in contatto con 26 storie legate alla
storia dItalia, raccontate dai familiari di vittime della mafia. II
Film un viaggio nella memoria dei familiari delle vittime di mafia,
che con lucidit e coraggio raccontano la loro drammatica esperienza
nellaver perso un marito, un padre, un fratello per mano mafiosa.
Alcuni erano al servizio dello stato, poliziotti, magistrati altri
invece liberi professionisti o semplici cittadini, che la mafia non
ha risparmiato. regia di Ruggero Gabbai una produzione Indiana
Production Company protagonisti Gianfranco Jannuzzo Pietro La Cara
sceneggiatura Ruggero Gabbai Lisa Castagna musiche originali
Francesco Buzzurro Indiana Production ha donato ogni diritto del
film alla Fondazione per sostenerne le attivit. Il film distribuito
da Medusa Home Video e da settembre 2009 reperibile nei principali
negozi di home video.
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DataLUOGOCITTA' 25/09/2008Villa FilippinaPalermo
03/11/2008AuditoriumRoma 28/11/2008Teatro Comunale A.
TestoniCasalecchio di Reno Cinema Milano 10/12/2008Comune di
SiculianaSiculiana 15/12/2008 Procura della Repubblica di Palermo
Palermo 19/12/2008 Aula Magna - Tribunale di Palermo Palermo
16/01/2009Cinema AlbaCinisi 16/01/2009Cinema AlbaCinisi
19/01/2009Palazzo di Giustizia di PalermoPalermo 22/01/2009Centro
CivicoBologna 31/01/2009Comune di NicoteraNicotera dal 09/02/2009
Cinema Metropolitan Cinema Rouge et Noir Palermo 18/03/2009Ist.
Compr. A. Volta AcateSiracusa 28/03/2009 Livorno 22/04/2009Cinema
GloriaMilano 23/04/2009Cinema AstorAgrigento Caltanissetta
24/05/200912,45% di media ascoltiCANALE 5
17/08/2009MarettimoTrapani 19/01/2010QuirinaleRoma Docu-film: Io
Ricordo IO RICORDO ha ricevuto una Targa dal Presidente della
Repubblica Riconosciuto Progetto Speciale dalla Direzione Generale
Cinema del Ministero dei Beni Culturali Costi per la produzione e
distribuzione Acquisto di beni e servizi di produzione 104.200
Collocamento personale di produzione 104.400 Totale costi 208.600
Ricavi della produzione e distribuzione Contributo sostenitori
87.000 Contributo Indiana Production 61.600 RTI per cessione
diritti TV Italia 55.000 Altri ricavi cessione diritti 5.000 Totale
ricavi 208.600 Il film stato realizzato anche grazie al contributo
di privati, sia cittadini che Aziende che hanno sostenuto alcuni
dei costi di produzione. Con il contributo concesso dalla Direzione
Generale Cinema del Ministero dei Beni Culturali stato possibile
realizzare i sottotitoli in inglese e in italiano, produrre la
versione ridotta per le scuole elementari, stampare le copie
destinate alle scuole che partecipano ai percorsi didattici
promossi dalla Fondazione.
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Officina della Memoria dedicato ai familiari delle vittime di
mafia Officina della Memoria Officina della Memoria un progetto in
corso per dare voce alle vittime di mafia attraverso alcune
testimonianze video dei familiari raggiungibili attraverso una
mappa georeferenziata della Sicilia. Raccontano la storia personale
e professionale di chi stato ucciso per mano mafiosa: uno stimolo
per approfondire in classe la conoscenza e lo studio di una parte
della nostra storia, e fare in modo che la storia non si ripeta. Un
progetto di tutela e promozione di un bene immateriale, unico nel
suo genere: la memoria delle vittime di mafia attraverso la
realizzazione di una galleria di video-interviste ai familiari, per
ricordare il sacrificio di oltre 300 vittime che hanno perso la
vita per difendere i valori della nostra Costituzione dalla
violenza e sopraffazione mafiosa e per opporsi al racket.
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Il sistema di monitoraggio gli indicatori di realizzazione sono
i numeri le classi coinvolte, ordini di scuole, diffusione su
territorio, etc ; gli indicatori di risultato sono i prodotti
realizzati a seguito dei percorsi a scuola: i libri, gli spot, i
video, le musiche, il film e la loro diffusione; gli indicatori di
impatto sono la crescita annuale sulle adesioni ai percorsi, delle
adozioni dei libri di testo, delle presenze (in qualit e quantit)
alle manifestazioni promosse, sugli accessi al sito (da 566.333 a
3.583.625 in 4 anni), i nuovi contatti a seguito delle iniziative e
l'aumento (in qualit e quantit) della rete di partenariato attivo e
istituzionale.
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Il sistema di monitoraggio Progetto Legalit strutturato in modo
da poter verificare landamento dei percorsi didattici attivati, in
qualsiasi momento, con un sistema indipendente e automatico, il
numero delle scuole iscritte, da quali citt, quali percorsi seguono
e quali materiali scaricano Inoltre lo staff della Fondazione fa
una verifica periodica sullaccesso (reale) alle pagine, quali sono
le sezioni pi consultate e da quali siti collegati veniamo
raggiunti. Questo consente di orientare meglio la diffusione delle
notizie e il tipo di comunicazione. Il sito www.progettolegalita.it
www.progettolegalita.it conta su una media di 4.000 accessi reali
al mese! [ www.progettolegalita.it ]
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Accessi al sito: come siamo cresciuti in questi anni Il sito
risulta consultato anche da Paesi stranieri: Francia, Spagna, Gran
Bretagna, United States-Canada-Singapore-South Korea-Japan. [
www.progettolegalita.it ]
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Viaggi nella terra della legalit: scegli di venire in Sicilia
Incontri realizzati grazie anche a un contributo stanziato dalla
Fondazione Banco di Sicilia viaggi distruzionenella terra dei beni
confiscati alla mafia La Fondazione Progetto Legalit in memoria di
Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia propone
dal 2008 i viaggi distruzione nella terra dei beni confiscati alla
mafia per capire come sono nati, perch, come si pu togliere lavoro
alla mafia e darlo agli onesti, a chi non vuole pagare il pizzo, a
chi lavora in regola con le leggi sul lavoro e sulla sicurezza, a
chi rispetta lambiente e lo preserva con politiche responsabili. un
viaggio nella terra dei beni confiscati alla mafia per capire come
sono nati, perch, come si pu togliere lavoro alla mafia e darlo
agli onesti, a chi non vuole pagare il pizzo, a chi lavora in
regola con le leggi sul lavoro e sulla sicurezza, a chi rispetta
lambiente e lo preserva con politiche responsabili. Un viaggio
distruzione anche verso il mondo del lavoro, con diverse valenze:
il lavoro vero e proprio che rende produttivo un bene confiscato il
lavoro onesto che toglie manodopera alla mafia il lavoro sociale
che include nel processo produttivo anche persone a rischio
marginalit sociale (come i disabili, tossicodipendenti, etc.) il
lavoro responsabile, frutto di impegno individuale e collettivo,
con ricadute sulla comunit e il territorio di riferimento Il
programma prevede: un itinerario sviluppato insieme alle
cooperative e a un tour operator specializzato, che coniughi la
possibilit di conoscere i beni culturali, storici e paesaggistici
della Sicilia con uno spaccato di attualit: Il progetto ha gli
obiettivi di: promuovere limmagine positiva del territorio come
motore di sviluppo economico promuovere anche lesperienza
ultraventennale della Sicilia come modello per la cultura della
legalit promuovere la conoscenza del patrimonio monumentale,
artistico, culturale della regione siciliana promuovere la
conoscenza di attivit avviate nei beni confiscati alla mafia
promuovere consapevolezza e conoscenza della legislazione per i
beni confiscati alla mafia creare sostegno intorno alle attivit che
strappano manodopera alla mafia offrire modelli di sviluppo del
territorio orientati a precise scelte di legalit offrire occasioni
di confronto e buone prassi del modello cooperativo siciliano
DATATIPOLOGIALUOGOCITTAPARTECIPANTI 13.03.2008 Incontro di Progetto
Visita ai beni confiscati Cooperativa No Emarginazione Partinico
(PA) IV Circolo Didattico di Mazara del Vallo (TP) 08.05.2008
Incontro di Progetto Aula Bunker c/o Casa Circondariale Ucciardone
PA Palermo Istituto Comprensivo A. Vespucci (CT) 27.09.2008
Incontro di Progetto Aula Bunker Palermo Dirigenti Cooperativa
Adriatica 16.10.2008 Incontro di Formazione Hotel CristalPalermo
Dirigenti Cooperativa Adriatica 15.12.2008 Incontro di Progetto
Proiezione Io Ricordo Sala conferenze Procura della Repubblica PA
Palermo Liceo Scientifico Medi Leonforte (EN) 18.12.2008 Incontro
di Progetto Aula BunkerPalermo Liceo Scientifico Medi Leonforte
(EN) 21.02.2009 Incontro di Progetto Aula BunkerPalermo Liceo
Scientifico Galileo Galilei Belluno 07.03.2009 Incontro di Progetto
Aula BunkerPalermo Liceo Scientifico Falcone e Borsellino Arese
(MI) 28.03.2009Incontro di Progetto Aula BunkerPalermoII.SS. Adria
Mazzara del Vallo (TP)
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La Comunicazione Sociale
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Ritroviamo lOnore: spot antiracket Questura di Palermo La
Questura di Palermo ha appoggiato la promozione della campagna di
comunicazione sociale per sostenere il consenso civile nella lotta
al racket portata avanti con sempre maggiori successi da forze
dellordine e magistratura, insieme ad alcuni imprenditori che hanno
deciso di ribellarsi denunciano gli estorsori dando vita a un
risveglio delle coscienze, anche insieme ai ragazzi di Addiopizzo.
Zerocento srl La realizzazione della campagna stata affidata a
Zerocento srl Non pagare il pizzo una questione donore e di dignit
4 spot antiracket che hanno come protagonisti Loredana Cannata (la
madre), Marcello Mazzarella (limprenditore), Corrado Fortuna (il
figlio), e Nino Frassica nelle vesti del mafioso. Gli spot sono
stati adottati da Rainews 24, proiettati alla Festa del Primo
Maggio 2008, ospitati a Domenica In e nei principali siti web dei
quotidiani italiani e diffusi in alcuni cinema e nelle scuole
invitando i docenti a scaricarli dal nostro sito. Inoltre stato
realizzato un video appello sottroscritto da personaggi dello
spettacolo (raccolto da Rosario Fiorello, Jovanotti, Ficarra e
Picone, Ascanio Celestini, Giorgio Panariello, Roy Paci, Francesco
Mandelli, Andrea Rivera, Max Gazz, Pierfrancesco Favino).