Professione: Designer
Per me fare design è prima di tutto un mestiere; un mestiereinvadente, affascinante, rigoroso ma che deve sottostare a dellelimitazioni. Se dovessi definire la mia professione, la potreiindividuare più nel disegno dei progetti industriali che in quellopuramente discorsivo. Un design di apertura che vuole affermarsicome opposto della metodologia; esso significa sperimentare, faredomande, capire ciò che permette di concepire con molto rigore glioggetti “leggibili”. Abbandonare quindi la figura del designer-shamanoche, frequentando assiduamente gli spiriti della creatività, depositavai frutti delle sue visioni nelle gallerie e nei musei, tempi sacri deldesign.
Ho un’abilitazione professionale in disegno industriale e in tornitura-fresatura; ciò significa che sono prima di tutto un ingegnere che sioccupa di produzione. Il mio lavoro si basa, spesso in modostrutturale, sulla conoscenza dei materiali, degli strumenti e deiprocessi produttivi. Prima di cominciare a creare oggetti, attraversola tecnica ho imparato come ridisegnare i limiti del possibile.
All’età di vent’anni mi avventurai nello studio del design a Parigi pressol’École Supérieure du Design Industriel, dove ho completato la miaformazione scoprendo che i limiti del possibile possono essere estesiproprio grazie al design.
E’ stata la seduta The Rainbow, presentata al Salone del Mobile diParigi nel 2000, a darmi risonanza professionale e mediatica. Tutt’altroche inattivo, avevo già mosso i primi passi professionali nella mondodella creazione di oggetti e della scenografia, le due arti complementaridel design. The Rainbow fu notata da Giulio Cappellini che laprodusse l’anno successivo. Questa tipologia di sedute è un passaggioessenziale e ricorrente nella carriera di qualsiasi designer indipendente.Sia rottura, poiché propone una contro-offerta alla predominanteanoressia formale, che evoluzione di un periodo socio-estetico, lasedia The Rainbow risponde agli stimoli edonistici di un’epoca chesi interroga non solo sui suoi diritti ma anche sui suoi doveri neiconfronti del piacere.
Questo successo mi ha fatto accedere ad una nuova dimensionedella professione del designer indipendente. Sono passato dallacreazione di oggetti e dall’allestimento di mostre, più o meno semprecasuali, alla ricerca di collaborazioni continuative. Un contratto tra undesigner e una società è principalmente uno scambio tra dueidentità. Il prodotto o la scenografia che ne deriva non può essereridotto a semplice sintesi degli imperativi tecnici e commerciali; perquesto esistono parecchie agenzie di design e uffici di progettazione.Il problema di ogni nuovo incontro è creare una collaborazioneduratura e affinché ciò si verifichi, bisogna iniziare con il prodottogiusto, che si adegui alle necessità di mercato e ai mezzi produttividisponibili. Non ci si può accontentare di un satellite. E’ li che si trovala differenza tra l’oggetto spettacolo e l’oggetto industriale. L’oggettospettacolo non è mai un fine in sé, ma rappresenta uno strumentoprofessionale indispensabile per passare dalla produzione di immaginidi comunicazione al lavoro di designer industriale.
Tutto ciò rappresenta una lotta contro la frenesia dei tempi per ridarevalore ad ogni istante; l’istante del piacere di sedersi su una poltronacomoda e bella allo stesso tempo; l’istante duraturo; l’istante giusto.Il ruolo del designer indipendente è anche quello di calmare i tempi.
Profession: Designer
In my opinion design is first of all a profession; an intrusive fascinatingrigorous profession but subjected to many constraints. If I have todefine my work, it could be more like industrial design than discoursedesign. A design based on the concept of opening in contrast withthe concept of method. So it wants to test, ask questions, recognizewhich “readable” objects can be understood with rogour; forgettingthe idea of the shaman-designer who, after having frequently metcreative minds, deposits the fruits of his visions in galleries andmuseums, the sacred temples of design.
I got the qualification as industrial draughtsman and in lathing-milling;it means that above all I am a production engineer. My trade isbased, and offen structured, on my knowledge about materials,productive tools and processes. Before dreaming about objects, Ilearnt how to widen the limits of what is possible, using technicalmeans.
When I was 20 I ventured into the study of design at the ÉcoleSupérieure du Design Industriel in Paris, where I completed mytraining and discovered that the limits of what is possible can alsobe extended by design.
With The Rainbow chair, presented in Paris at the Salon du Meubleexhibition in 2000, my fame grew amongst professionists and media.At that time I was not a lazy person, in fact I had taken the firststeps into the world of creativity and of scenography, twocomplementary parts of design. The Rainbow was spotted by GiulioCappellini, who produced it the following year. These kind of chairsare an essential recurrent step in the career of any freelance designer.Both a breaking concept, offering a counter-proposition to theprevailing formal anorexia, both an evolution of a socio-aesthetic period,this chair responds to the hedonistic urges of a period which ispondering its rights but also its duty about pleasure.
After this success I reached a new dimension as freelance designer.I shifted from the accidental activities of producing objects andarranging exhibitions to lasting encounters. A contract between adesigner and a company is above all an exchange between twoidentities. The resulting object or exhibition cannot be simply reducedto technical and commercial imperatives; for this reason there are alot of design agencies and offices. The problem of any newencounter is to create a lasting collaboration which is possible if itstarts with the right product. It must conform to the market necessitiesand to the available productive means. A satellite can be enough.This emphasizes the difference between a show-object and anindustry-object. The show-object never represents an end in itself butit is an essential professional instrument through which the switchfrom producing communication images to work as an industrialdesigner becomes possible.
All this represents a fight against this frantic time, giving the right valueto every moment; the moment of pleasure of sitting in an armchair,comfortable and appealing at the same time; the lasting moment; theright moment.A freelance designer must calm times.
Patrick Norguet
Mono'Noke'
Norguet
It is a collection of sanitaryware designed by Patrick Norguet composed of wc, bidet and bench or wall-hung basins in three different sizes. MONO’,characterized by important volumes, great thickness and round shapes, can be chosen for every kind of architecture and combined with all Flaminiaproducts. This line is completed by NOKE’, a tap range with its original oval section and compact lines.
Collezione di sanitari disegnata da Patrick Norguet composta da lavabo appoggio o sospeso in tre dimensioni, piccolo, medio, grande, e da vasoe bidet. MONO’ è caratterizzata da forme piene, spessori importanti e linee arrotondate. La classica contemporaneità di MONO’ permettel’inserimento di questa collezione nelle più diverse architetture e la possibile ambientazione con altri elementi della collezione Flaminia. La serieMONO’ è completata dai rubinetti NOKE’, dalla inedita sezione ovale e dalle forme compatte.
Lavabo Mono’ 74, Miscelatore Lavabo Noke’Mono’ 74 Washbasin, Noke’ Basin Mixer
Lavabo Mono’ 54, Miscelatore Lavabo Noke’Mono’ 54 Washbasin, Noke’ Basin Mixer
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Lavabo Mono’ 100, Miscelatore Lavabo Noke’Mono’ 100 Washbasin, Noke’ Basin Mixer
Lavabo Mono’ 74, Miscelatore Lavabo Noke’Mono’ 74 Washbasin, Noke’ Basin Mixer
UNA, un sistema architettonico per la stanza da bagno disegnato da Romano Adolini che,a seconda dei materiali e delle conformazioni, assume aspetti differenti risolvendo l’arredosia di piccoli ambienti anche nei luoghi dell’ospitalità, che di grandi stanze dedicate albenessere del corpo.UNA si propone come un vero e proprio sistema al servizio del progettista, che componendoi moduli strutturali con i sanitari ad incasso può creare un ambiente personalizzato. Modulicon base a terra che contengono vaso e bidet si mixano con moduli sospesi o mensole aforte spessore che contengono il lavabo. I moduli UNA possono perfettamente integrarsicon tutti gli accessori e complementi d’arredo della collezione Ceramica Flaminia.
UNA, by Romano Adolini, is an architectural system for bathroom which, according to materialsand sizes, creates different solutions for both small and large spaces dedicated to wellness.UNA is a real system at designers’ disposal; infact they can customize each room matchingthe various structures and the semi-inset sanitaryware. Back to wall cases for wc and bidetcan be mixed with wall hung cases or thick shelves for basin. UNA cases perfectly suit allfurniture and accessories of Ceramica Flaminia collection.
Legno, marmo, mosaico, pietraluce in diversi colori sono i materiali in cui si possonorealizzare i moduli UNA, conferendo forte personalizzazione all’ambiente bagno.
UNA cases can be realized in wood, marble, mosaic and pietraluce in different colours,giving to bathroom a great customized aspect.
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Moduli a terra, moduli sospesi, grandi mensole personalizzabili nelle dimensioni, fanno diUNA un vero e proprio sistema di architettura per il bagno.
UNA back to wall or wall hung cases and large shelves, customized in lenght, create a realarchitectural system for bathroom.
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Vaso, bidet, lavabo ad incasso di generose dimensioni conferiscono ad UNA un aspetto pratico,nuovo ed elegante.
Semi-inset wc, bidet, basin of large dimensions, give UNA line a useful, new, elegantaspect.
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Diverse dimensioni dei moduli UNA permettono di risolvere l’arredo sia di piccoli bagni chedi grandi stanze.
Furnishing both small and large bathrooms is simple using UNA cases in various dimensions.
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Materiali e colori caldi, contrapposti a materiali e colori più freddi, definiscono e personalizzanociascun ambiente bagno realizzato con UNA.
Warm materials and colours, in contrast with colder ones, define and customize eachbathroom furnished with UNA.
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Composizioni in linea oppure ad angolo fanno di UNA un sistema di arredo per il bagnonuovo ed inedito.
With its linear or angle compositions, UNA is a new and innovative furnishing system forbathroom.
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Con la linea UNA Flaminia propone una soluzione alternativa per l’arredo del bagno.
Si presenta all’attenzione del professionista come composizione flessibile dello spazio, idonea per l’arredo
funzionale di ambienti ristretti, puntando sulla possibilità di sfruttamento al centimetro dello spazio disponibile, ma
anche come soluzione architettonica per superfici più ampie e più difficili da gestire.
Un ottima idea per ambienti domestici e contract.
La caratteristica principale della linea disegnata da Romano Adolini è l’integrazione di elementi in ceramica con
mobili contenitore ed accessori, in grado di garantire soluzioni adeguate ad esigenze diverse.
I sanitari, tutti a semincasso, includono due lavabi da 75 e 90 cm, un vaso e un bidet con coperture avvolgenti
per entrambi. Il bidet presenta inoltre una soluzione originale per l’erogazione dell’acqua: un comando miscelatore
da installare liberamente sul piano con l’erogatore posizionato sul lato anteriore del bacino.
Ma il sistema UNA persegue un progetto più ambizioso: rispondere in modo efficace ad esigenze di arredo molto
diverse tra loro; da qui la necessità di completare l’offerta con mensole e contenitori in formati altamente flessibili.
Per il lavabo viene studiata una mensola di forte spessore disponibile nelle tre essenze legno e nei sei colori
lucidi della pietraluce, con la possibilità di personalizzarne la lunghezza in misure a partire da 100 fino a 240 cm.
Sempre per il lavabo, mobili con uno, due o senza vani, anche questi realizzabili in tutte le finiture Flaminia e
personalizzabili in lunghezza fino a 240 cm.
Un mobile nello stesso formato è poi stato realizzato per alloggiare il sanitario singolo o la coppia vaso - bidet,
anche questo definibile dal progettista entro una dimensione massima di 240 cm, in tutte le varie finiture.
Ad aumentare la flessibilità del sistema, contribuisce la possibilità di fornire gli stessi mobili in legno multistrato
fenolico da abbinare a tutti i più comuni rivestimenti (con spessori fino a 25 mm).
Tutte le mensole ed i mobili sono corredati degli elementi per la corretta installazione. I sanitari includono le
connessioni ed i fissaggi necessari.
Infine la linea UNA offre come accessori opzionali un set porta rotolo, porta scopino, porta sapone in ottone cromato,
integrabile ad incasso all’interno dei mobili ed il comando miscelatore per il bidet.
UNA di Romano Adolini: una linea completa e flessibile in grado di presentare, in modo sobrio ed elegante, una
soluzione alle più disparate esigenze di arredo dell’ambiente bagno.
With UNA Flaminia presents an alternative solution for bathrooms.
It is a flexible instrument used by designers for the furnishing of every kind of space, suitable both for small
areas, where each centimeter can be customized, and for complicated larger surfaces.
A great idea for houses and contract. The main element of this line designed by Romano Adolini is the fusion of
ceramic pieces with cases and accessories, which permits to satisfy everyone’s taste.
It is made up of semi-inset sanitaryware: washbasins in two sizes, 75 and 90 cm, wc and bidet with their wrapping
seat & covers. The bidet shows an original solution for water spouting: the mixer is installed on the case while
the water comes out through the spout placed at the front of the bidet.
UNA is an architectural system with an ambitious purpose: furnishing every necessity. For this reason this range
is completed with shelves and cases, customizing in length.
For UNA basins thick shelves and cases were designed that can be customized in length: shelves from 100 up to 240
cm and cases, with one, two or without openings, up to 240 cm, available in three wood finishes and six pietraluce
polished colours. Moreover the same case was created for a single or coupled sanitaryware which can be realized
up to 240 cm, in all Flaminia finishes.
This system is meant to be flexible because it also offers the opportunity to match these cases, in multilayer wooden
structures, with the most common covering materials (up to 25 mm of thickness).
Shelves and cases are provided with everything needed for their correct installation. Sanitaryware include drainage
connectors and fixing kit.
UNA line has some optional accessories such as a chromed set, made up of paper-, brush- and soap holders
which can be placed in cases and the bidet mixer.
UNA by Romano Adolini: a complete flexible bathroom line that can always find, with its elegant linear elements,
a solution for every different necessities.
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ceramica flaminia s.p.a.s.s. flaminia km. 54,630
01033 civita castellana (vt) italytel. 0039-0761-542030fax 0039-0761-540069
thanks to
antolini luigi & C.
cappellini
valsir
concept giulio cappellini
photo roberto costantini
printing telligraf srl
Settembre 2006
UNI EN ISO 9001: 2000 N.3991-AUNI EN ISO 14001: 2004
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