Fig. 1. Prodotto Interno Lordo (variazioni % medie annue* )
2008 2009 20102001-2010
MediaAnnua Cumulata
Mezzogiorno -1,7 -4,6 0,2 0,0 -0,3
Centro-Nord -1,2 -5,4 1,7 0,3 3,5
Italia -1,3 -5,2 1,3 0,2 2,5
Sicilia -1,1 -2,3 0,1 0,4 4,3
*Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Fig. 2. Tassi di crescita annuali del prodotto in termini reali (%)
Paesi 2008 2009 2010Variazione cumulata2008-2010
Mezzogiorno -1,7 -4,6 0,2 -6,1
Centro-Nord -1,2 -5,4 1,7 -4,9
Italia -1,3 -5,2 1,3 -5,2
UE (27 paesi) 0,5 -4,3 1,8 -2,0
Area Euro (17 paesi) 0,4 -4,2 1,8 -2,0
Germania 1,0 -4,7 3,6 -0,1
Spagna 0,9 -3,7 -0,1 -2,9
Francia -0,1 -2,7 1,5 -1,3
Sicilia -1,1 -2,3 0,1 -3,3
Fig. 3. Prodotto interno lordo delle regioni italiane nel periodo 2008-2010, nel 2010 e nel 2011 (variazioni %) (a)
Regioni e Ripartizioni
2008-2010 2010 2011*
(m.a.)
Italia -1,8 1,3 0,6
Mezzogiorno -2,1 0,2 0,1
Centro-Nord -1,7 1,7 0,8
Abruzzo -1,4 2,3 0,5
Molise -2,2 -0,6 0,1
Campania -2,8 -0,6 0,1
Puglia -2,0 -0,2 0,3
Basilicata -3,3 -1,3 0,5
Calabria -2,3 1,0 -0,1
Sicilia -1,1 0,1 0,0
Sardegna -2,8 1,3 0,0
* Previsioni SVIMEZ - IRPET
Paesi 2011**
UE (27 paesi) 1,7
Area Euro (17 paesi) 1,6
Germania 2,7
Spagna 0,8
Francia 1,7
** Previsioni FMI
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Fig. 4.
Nel quadriennio 2008-2011, il Mezzogiorno ha subìto più del Centro-Nord le conseguenze della crisi ed ha maggiori difficoltà ad uscirne, smentendo quanti ritenevano che la debolezza sui mercati esteri avrebbe protetto l’economia meridionale dagli effetti di una crisi “esterna”.
Entrambe le aree hanno subito una riduzione del prodotto superiore alla media dei paesi Ue e ugualmente debole è il recupero nel 2010-2011.
Ciò conferma la profonda integrazione economica e il comune destino delle due aree. Il sistema produttivo meridionale è profondamente dipendente dalle sub-forniture delle imprese del Centro-Nord che, a loro volta, non possono prescindere, per crescere dal contributo del mercato meridionale.
Fig. 5.
Il processo di declino potrà essere interrotto solo in presenza di una adeguata domanda privata e pubblica che attenui gli effetti di breve periodo della crisi indotti dai processi di ristrutturazione e, nel medio periodo, favorisca una ripresa duratura della produzione e la creazione di posizioni lavorative stabili e efficienti.
Il pericolo è che, mancando tale stimolo, la perdita di tessuto produttivo diventi permanente, aggravando i divari territoriali già marcati nel Paese.
Fig. 6. Prodotto per abitante del Mezzogiorno e sue componenti (indici: Centro-Nord = 100)
Prodotto per abitanteProdotto per
unità di lavoro Unità di lavoro per abitante
Euro correnti (a) (a)
2000 13.934,4 56,1 82,3 68,2
2001 14.721,8 56,8 81,9 69,3
2002 15.260,2 57,0 81,5 69,9
2003 15.621,5 57,1 82,1 69,6
2004 16.091,7 57,0 82,4 69,2
2005 16.500,1 57,5 82,6 69,6
2006 17.167,6 58,1 83,2 69,8
2007 17.691,1 58,0 83,6 69,3
2008 17.813,1 58,1 84,3 69,0
2009 17.311,8 58,8 85,3 69,0
2010 17.466,4 58,5 85,2 68,7
(a) Calcolato su valori a prezzi correnti
Fig. 7. Prodotto per abitante delle regioni del Mezzogiorno (Indici: Centro-Nord = 100) (a)
Regioni e Ripartizioni 2001 2009 2010
Abruzzo 72,8 71,4 72,2
Molise 61,6 67,2 66,3
Campania 54,1 55,6 54,8
Puglia 55,9 57,3 56,7
Basilicata 58,3 61,5 60,3
Calabria 53,0 55,6 55,8
Sicilia 54,7 58,9 58,6
Sardegna 65,0 65,1 65,5
Mezzogiorno 56,8 58,8 58,5 Centro-Nord 100,0 100,0 100,0Italia 84,5 85,8 85,7
(a) Calcolati su valori a prezzi correnti
Fig. 8. Andamenti nel periodo 2001-2010 (variazioni % medie annue*)
Regioni e Ripartizioni PIL Popolazione PIL per abitante
Mezzogiorno 2,4 0,2 2,3
Centro-Nord 2,7 0,9 1,9
Italia 2,7 0,6 2,0
Sicilia 2,8 0,1 2,7
* Su valori correnti
Fig. 9. Variazioni % del valore aggiunto per settore e ripartizione (a)
Settori di attività
Mezzogiorno Sicilia Centro-
NordMezzogiorno Sicilia Centro-
NordMezzogiorno Sicilia Centro-
Nord
2009 2010 2008-2010
Agricoltura -4,6 -3,4 -0,8 1,4 0,0 0,7 -3,3 -4,0 2,4
Industria -13,3 -13,4 -13,9 -0,3 -1,0 3,5 -17,3 -15,9 -13,7
In s.s. -15,5 -15,6 -15,6 2,3 1,8 5,3 -17,3 -15,3 -14,1
Costruzioni -9,0 -8,7 -7,2 -5,0 -6,6 -2,9 -17,3 -17,2 -12,0
Servizi -2,4 0,4 -2,7 0,4 0,6 1,2 -2,9 0,6 -1,7
Totale -4,7 -2,1 -5,9 0,3 0,2 1,8 -5,9 -2,6 -5,2
(a) Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Fig. 10. Variazione degli occupati totali e dell'industria in senso stretto tra il 2008 ed il 2010
Regioni e RipartizioniTotale
di cui: Industria in senso stretto
Totaledi cui: Industria in senso stretto
Variazioni assolute Variazioni percentuali
Abruzzo -24,4 -10,7 -4,7 -9,9
Molise -5,8 -0,1 -5,1 -0,7
Campania -96,6 -53,7 -5,8 -21,3
Puglia -63,7 -21,4 -4,9 -10,6
Basilicata -10,6 -5,1 -5,4 -15,8
Calabria -21,7 -4,6 -3,6 -9,6
Sicilia -40,1 -16,9 -2,7 -12,2
Sardegna -17,5 -7,0 -2,9 -10,5
Mezzogiorno -280,4 -119,5 -4,3 -13,8 Centro-Nord -251,9 -284,5 -1,5 -6,9Italia -532,4 -404,0 -2,3 -8,1
Fig. 11. PIL, consumi e investimenti (tassi annui di variazione %*)
2001-2007 2008 2009 20102001-2010
Media Annua
MezzogiornoPIL 0,9 -1,7 -4,6 0,2 0,0Consumi finali interni 0,8 -0,9 -1,5 0,1 0,3 Consumi finali delle famiglie 0,4 -1,5 -2,7 0,4 -0,1
Consumi finali delle AAPP e delle ISP 1,8 0,6 1,0 -0,5 1,4
Investimenti fissi lordi 1,6 -3,8 -8,1 0,9 -0,1
Centro-NordPIL 1,2 -1,2 -5,4 1,7 0,3Consumi finali interni 1,1 -0,5 -1,1 0,8 0,7 Consumi finali delle famiglie 0,9 -0,8 -1,8 1,3 0,5
Consumi finali delle AAPP e delle ISP 2,1 0,5 1,0 -0,6 1,6
Investimenti fissi lordi 1,9 -3,8 -13,1 3,1 -0,2
* Calcolate su valori concatenati – anno di riferimento 2000
Mezzogiorno Centro-Nord
Totale Alimentare Totale Alimentare
2009 -2,7% -4,9% -1,8% -2,1%
2010 0,4% -0,4% 1,3% 0,3
Fig. 12. I consumi delle famiglie
2008 - 2010
-281.000al SUD
-252.000al NORD
30% occupati53% perdite
70% occupati47% perdite
Fig. 13. Il mercato dl lavoro
- 40.000 in Sicilia
6,3% occupati7,5% perdite
-533.000In ITALIA
Fig. 14. Variazioni degli occupati totali nel 2010 e nel primo semestre 2011
Regioni e Ripartizioni 2010 2011* 2010 2011*
Variazioni assolute Variazioni percentuali
Abruzzo -0,6 15,2 -0,1 3,1Molise -2,2 -3,8 -2,0 -3,5Campania -27,9 -12,0 -1,7 -0,8Puglia -14,5 22,8 -1,2 1,9Basilicata -5,4 5,0 -2,8 2,7Calabria -12,7 -15,9 -2,2 -2,8Sicilia -24,4 9,0 -1,7 0,6Sardegna 1,1 3,8 0,2 0,6
Mezzogiorno -86,6 24,2 -1,4 0,4 Centro-Nord -66,1 77,2 -0,4 0,5Italia -152,7 101,4 -0,7 0,4
* Da gennaio a giugno 2011
Fig. 15. La diversa copertura degli ammortizzatori
Variazione degli occupati (2008-2010) ed occupati equivalenti in CIG in media all’anno
L’assenza di paracadute per troppi
Sicilia Mezzogiorno Centro-Nord-400
-300
-200
-100
0
100
200
300
400
-40
-280 -252
765
290
Riduzione occupazione Occupati equivalenti in CIG
Fig. 16. La fuga dal mercato del lavoro “formale” nel Mezzogiorno
Inattivi e persone in cerca di occupazione
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 20106,000
6,100
6,200
6,300
6,400
6,500
6,600
6,700
6,800
6,900
7,000
800
900
1,000
1,100
1,200
1,300
1,400
1,500
inattivi 15 - 64 anni - scala di sinistra Persone in cerca di occupazione - scala di destra
Fig. 16bis. La fuga dal mercato del lavoro “formale” in Sicilia
Inattivi e persone in cerca di occupazione
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 20101,400
1,450
1,500
1,550
1,600
1,650
1,700
200
250
300
350
400
450
inattivi 15 - 64 anni - scala di sinistra Persone in cerca di occupazione - scala di destra
Mezzogiorno Centro-Nord Sicilia
Disoccupati espliciti (1) 958 1.144 248
Tasso di disoccupazione ufficiale 13,4 6,4 14,7
Disoccupati impliciti (2) 1.051 417 326
Virtuali in CIG (3) 66 284 7
Disoccupazione corretta 1+2+3 2.075 1.846 582
Tasso di disoccupazione corretto 25,3 10,1 28,9
Fig. 17. La disoccupazione esplicita e la disoccupazione implicita. Anno 2010
Se teniamo conto anche di coloro che pur non facendo azioni dirette di ricerca di occupazione sono disponibili a lavorare, il tasso di disoccupazione cresce di oltre 10 punti nel Mezzogiorno e di 4 nel Centro-Nord
Fig. 18. Composizione % della popolazione 15-64 anni per condizione sul mercato del lavoro – Mezzogiorno, Centro-Nord e Sicilia
Sicilia
Mezzogiorno
Centro-Nord
ESCLUSIONE DAI PROCESSI DI SVILUPPO
dei GIOVANI al SUD
RIDUZIONE ISCRITTI UNIVERSITA’
CRESCITA DELLA INOCCUPAZIONE
FUGA DEI TALENTI LO SPRECO DEI TALENTI
Fig. 19.
Fig. 20. Tasso di occupazione 15-34 anni
Ripartizioni2009 2010
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Mezzogiorno 42,1 24,2 33,3 39,9 23,3 31,7
Centro-Nord 62,8 50,2 56,6 60,7 48,1 54,5
Italia 54,8 40,0 47,5 52,6 38,4 45,6
Sicilia 41,2 21,4 31,4 38,8 20,6 29,8
Mezzogiorno Centro-Nord Sicilia
15-34 anni -14,7% -11,0% -10,9%
35 anni e oltre 0,3% 2,6% 0,7%
Totale -4,3% -1,5% -2,7%
Fig. 21. Occupazione per classi di età 2008-2010
Mezzogiorno Centro-Nord Sicilia
Val. Ass. 167.000 197.000 37.000
quota popolazione della stessa età 30,7% 16,1% 31,3%
variazione % rispetto al 2008 9,3% 25,7% 5,2%
Un laureato su tre al Sud è fuori dal mercato del lavoro e dal sistema formativo
Fig. 22. Giovani NEET di 15-34 anni con laurea nel 2010
Fig. 23. Tasso di passaggio dalle scuole superiori all’università
Sic
ilia
Mez
zog
iorn
o
Cen
tro
-No
rd
Ital
ia
Ue
27
Ger
man
ia
Sp
agn
a
Fra
nci
a
Reg
no
Un
ito
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
14.6 15.6
22.419.8
33.629.8
40.643.5 43.0
Troppi laureati?.. Molti meno che negli altri Paesi Ue
Fig. 24. 30-34enni (%) con almeno un titolo di studio terziario
Target EU 2020
Fig. 25. Numero medio di figli per donna: il sorpasso del Nord
1950 1960 1970 1980 1990 2000 20100.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
3.5
4.0
Centro-Nord Mezzogiorno Sicilia
Il tasso di occupazione femminile 25-34 anni è il
34% al Sud, il 68% al Centro-Nord e il 31% in
Sicilia
0-29anni
30-74anni
75 e piùanni
-3,000
-2,000
-1,000
0
1,000
2,000
3,000
4,000
5,000
-571 -652
472
-2,331
-2,616
2,154
818
-1,228
4,473
Sicilia Mezzogiorno Centro-Nord
Fig. 26. Lo tsunami demografico
Variazione assoluta (.000) della popolazione residente
per classi di età al 2051
Cambi di residenza (anno 2009):
Mezzogiorno: 18.200 (+10% rispetto al 2004)
Sicilia: 3.600 (+51,8% rispetto al 2004)
Pendolari di lungo raggio (anno 2010):
Mezzogiorno: 40.000 - un pendolare di lungo raggio su tre è laureato
Sicilia: 7.000 – circa un pendolare di lungo raggio su quattro è laureato
Fig. 27. Laureati che migranoal Nord
Il risultato di questi cambiamenti rischia quindi di essere un vero e proprio “tsunami” demografico: da un’area giovane e ricca di menti e di braccia il Mezzogiorno si trasformerà nel corso del prossimo quarantennio in un’area spopolata, anziana, ed economicamente sempre più dipendente dal resto del Paese a sua volta invecchiato
Fig. 28.
Fig. 29. Distribuzione territoriale dei costi delle manovre
Mezzogiorno Centro-Nord
Maggiori entrate 24% 76%
Minori spese 35% 65%
Totale 29% 71%
Peso % di ciascuna area sul PIL nazionale
Mezzogiorno 23,5%Centro-Nord 76,5%
Fig. 30. Incidenza delle manovre del 2010 e 2011 sul PIL delle due macroaree italiane
Mezzogiorno Centro-Nord
2011 1,1 1,0
2012 3,2 2,4
2013 2,1 1,4
Effetto cumulato al 2013 6,4 4,8
Fig. 31. Spesa pubblica in conto capitale della P.A. (quote % Mezzogiorno su Italia)
Totale Ordinaria
2000 39,1 26,8
2001 40,4 22,0
2002 38,5 26,2
2003 36,7 26,1
2004 35,9 23,5
2005 35,9 23,0
2006 36,8 23,9
2007 35,0 20,5
2008 35,9 22,4
2009 35,4 27,1
2010 38,0 23,1
Fig. 32. QSN 2007-2013. Stato di attuazione dei Programmi Operativi dell’obiettivo Convergenza. Situazione al 31 maggio 2011, (milioni di euro)
Programmi operativi Convergenza
Quota FESR
Quota FSE
Cofinanziamento
nazionale
Contributo pubblico totale (a)
Attuazione finanziaria
Impegni (b)
Pagamenti (c)
Impieghi (b/a)(%)
Pagamenti (c/a)(%)
PO finanziati dal FESR 17.883 - 18.033 35.916 11.862 3.693 33,03 10,28
PO finanziati dal FSE - 3.756 3.926 7.683 2.614 1.078 34,03 14,04
Totale 17.883 3.756 21.959 43.599 14.477 4.771 33,20 10,94
Fig. 33. QSN 2007-2013. Stato di attuazione dei Programmi Operativi delle regioni dell’obiettivo Convergenza FESR. Situazione al 31 maggio 2011, (milioni di euro)
Programmi operativi Convergenza
Contributo totale
2007-2013 (a)
Attuazione finanziaria
Impiegni (b)Pagamenti
(c)Impieghi (b/a)(%)
Pagamenti (c/a)(%)
PO FESR Campania 6.865 1.931 530 28,13 7,73
PO FESR Puglia 5.238 2.116 531 40,41 10,13
PO FESR Basilicata 752 283 138 37,60 18,38
PO FESR Calabria 2.998 931 297 31,05 9,89
PO FESR Sicilia 6.540 2.414 525 36,91 8,03
Totale 22.393 7.675 2.021 34,28 9,03
Fig. 34. Una prima selezione di opere prioritarie da realizzare nel Mezzogiorno: stima dei fabbisogni finanziari (milioni di euro)
Infrastrutture strategicheCosto
previsto Finanziamenti
disponibili
Ulteriori finanziamenti
necessari
Autostrada Salerno-Reggio Calabria 10.065,9 7.487,9 2.578,0
Strada Statale 106 Jonica 15.129,2 1.806,3 13.322,9
Autostrada Palermo-Agrigento 1.068,8 296,4 772,3
Autostrada Messina-Siracusa-Gela 980,9 954,4 26,4
Strada Agrigento-Caltanissetta 1.489,6 1.425,5 64,1
Strada Ragusa-Catania 815,4 815,4 -
Totale Strade ed Autostrade 29.549,6 12.785,9 16.763,8
Ponte sullo Stretto 6.100,0 1.650,0 4.450,0
Altre opere connesse al Ponte 1.739,0 9,0 1.730,0
Totale 7.839,0 1.659,0 6.180,0
Linea AV AC Napoli-Bari 4.730,0 1.493,0 3.237,0
Asse ferroviario Selerno-Reggio Calabria-Palermo-Catania 17.383,0 1.906,0 15.477,0
di cui:
Quadruplicamento Salerno – Battipaglia 1.855,0 52,0 1.803,0
Raddoppio linea Messina – Catania 1.970,0 59,0 1.911,0
Raddoppio linea Palermo-Messina: 4.865,0 960,0 3.905,0
Nuovo collegamento Palermo – Catania 2.847,0 104,0 2.743,0
Totale reti ferroviarie 22.113,0 3.399,0 18.714,0
Totale porti ed interporti 1.214,3 611,0 603,3
Totale 60.715,9 18.454,8 42.261,1
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