EVOLUZIONE NORMATIVA
DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA
R.D. 21 NOVEMBRE 1929 N° 2330:
ISTITUZIONE SCUOLE CONVITTO
per Infermiere prof.li, Assistenti sanitarie e corsi per l’Abilitazione funzioni direttive
SCOPO: impartire alle allieve con indirizzo e metodo scientifico le nozioni teoriche e pratiche necessarie per esercitare e dirigere l’opera di assistenza agli infermi al fine di mutare e migliorare il livello assistenziale sia in ambito ospedaliero che extra
Corsi per “Assistente sanitaria e Caposala” hanno la durata di un ulteriore anno
R.D. 1310 1940 N°124
MANSIONARIO
Si definiscono le funzioni e la metodologia dell’assistenza sanitariaCon lo stesso decreto si enuncia in merito ai corsi per Infermieri Generici come figure a supporto .
1954COLLEGI IPASVI
-Estensione personale maschile- Abolizione del “convittamento”
-Elevazione livello culturale a 5 anni post elementari e 17 anni di età (ridotto a 16 anni con legge 30 aprile 76)
-Riqualificazione infermieri generici: ammessi al 2° anno del corso infermieri prof.li previo superamento esame e in possesso del diploma scuola media 1° grado e almeno 3 anni di anzianità
1946 NASCITA PRIME ASSOCIAZIONI NAZIONALI
Sono di ispirazione Laico - Religiosa
CNAIOSS CNAI ACIOSA ACOS FIRO
Finalità: Promuovere e favorire lo standard formativo di assistenza
1960PRIMO CODICE DEONTOLOGICO IPASVI
Con Impronta cattolica
LEGGE 132 - 1968RIFORMA OSPEDALIERA
Istituisce Enti Ospedalieri in sostituzione delle “Opere Pie” e di enti Assistenziali e di Beneficenza
D.M. 1969- 1968RIFORMA OSPEDALIERA
Aumentano i luoghi di diagnostica dove l’infermiere può prestare servizio
LEGGE 25 FEBBRAIO 1971 N°124
-Estensione personale maschile- Abolizione del “convittamento”
-Elevazione livello culturale a 5 anni post elementari e 17 anni di età (ridotto a 16 anni con legge 30 aprile 76)
-Riqualificazione infermieri generici: ammessi al 2° anno del corso infermieri prof.li previo superamento esame e in possesso del diploma scuola media 1° grado e almeno 3 anni di anzianità
N° 795 - 1973RATIFICA ACCORDO DI STRASBUSGO
Bisogna adeguarsi alla CEE. Il corso di 2 anni e il tirocinio di 4600 oreAccesso: diploma scuola media superiore
D.P.R. 225 - 1974AMMODERNAMENTO MANSIONARIO DEL 1940
Le attività dell’infermiere sono:
•Organizzazione del lavoro•Promozione e attuazione dei piani lavorativi
•Istruzione del personale •Educazione Sanitaria
•Lavoro di gruppo•Ricerca
1977SECONDO CODICE DEONTOLOGICO IPASVI
Le esigenze dell’assistenza infermieristica e quindi la cura della salute sono improntate su prevenzione e riabilitazione. Da ciò è ovvio che la sua figura debba essere permeata su questo nuovo modello.
Legge 833 - 1978PRIMA RIFORMA SANITARIA - ISTITUSIONE S.S.N.
Principi ispiratori:
•Globalità delle prestazioni•Universalità dei destinatari•Eguaglianza di trattamento•Libertà delle persone
Si parla di SERVIZIOSERVIZIO al cittadino e non di MUTUA.MUTUA.Lo stato delega autonomia di poteri in materia, a livello regionale, provinciale, comunale
•Istituzione USL USL •Primi PIANI SANITARI REGIONALIPIANI SANITARI REGIONALI parlano di indirizzi, organizzazione servizi, formazione personale, corsi regionali, aggiornamento professionale
D. Lgs 502 - 1992II ^ RIFORMA DELLE DISCIPLINE IN MATERIA SANITARIA
•Convenzioni tra USL e Università per attivazione dei Diplomi universitari infermieri
•Soppressione corsi regionali•Aziendalizzazione USL
•Costante aggiornamento e definizione dei temi formativi ECMECM•Definizione dei LEA LEA livelli essenziali di assistenza
D.M. 739 - 1994DEFINIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE
•Questo decreto segna una svolta nell’evoluzione del profilo che si deve aggiornare ai cambiamenti giuridico, sociale e scientifico. Si preme su alcuni aspetti fondamentali:
•Formazione – Autonomia – Responsabilità
•Finalità: il soddisfacimento dei bisogni globali dell’assistito.
COMMA 1 ART.1 IL PROFILO
Operatore sanitario con laurea triennale e iscrizione all’albo IPASVI
COMMA 2 ART.1 TIPOLOGIA DELL’ASSISTENZA
Assistenza preventiva, palliativa, curativa, e di natura tecnica, relazionale ed educativa
COMMA 3 ART.1 PROCESSO DI NURSING
Partecipa – Identifica – Pianifica – Garantisce – Agisce - Svolge
COMMA 4 ART.1 FORMAZIONE A SUPPORTO
Contribuisce alla formazione di altro personale sanitario ad ausilio
COMMA 5 ART.1 FORMAZIONE PERSONALE
Tramite corsi post-base in aree specifiche
COMMA 6 ART.1 ULTERIORI FORMAZIONI
Qualora si creino emergenze specifiche
COMMA 7 ART.1 PERCORSO FORMATIVO
Rilascio di attestati in funzioni specifiche
COMMA 1 ART. 2 IL DIPLOMA UNIVESITARIO
Disciplinato dalla 502/92
COMMA 2 ART. 3 EQUIPOLLENZA DEI DIPLOMI
Validità dei diplomi del precedente ordinamento a quello universitario della 502/92
12 – 5 1996PATTO INFERMIERE - CITTADINO
Carta dei valori infermieristici e patto con l’utenza
Andrà ad integrare il successivo Codice Deontologico IPASVI
IO MI IMPEGNO CON TIO MI IMPEGNO CON TÈ…È…
1999III^ CODICE DEONTOLOGICO IPASVI
•Và ulteriormente ad aggiornare e a definire l’insieme di comportamenti etico-morali sulla base delle esigenze correnti:
Rapporto INFERMIERE – CLIENTE
INFERMIERE – INFERMIERE
ABUSI DI PROFESSIONE
FIDUCIA
Maggiore attenzione alla persona e alla professione come forza di coesione
LEGGE 42 1999DISPOSIZIONE IN MATERIA DI PROFESSIONI SANITARIE
•Equipollenza dei diplomi
•Abbandono del concetto di AUSILIARIETÁ
•Abrogazione del Mansionario
LEGGE 509 1999RIFORMA UNIVERSITARIA – FORMAZIONE DEI CORSI
•Comparsa dei CFU Laurea 1^ liv. 3 anni 180 CFU
•Piano di studi Laurea 2^ liv. 2 anni 120 CFU
•Ordinamento didattico Dottorato di ricerca 180 CFU
Master 1^ Liv. 60 CFU dopo la laurea 1^ liv (Coordinatore)
Master 2^ Liv. 60 CFU dopo la laurea 2^ liv. (Perfezionamenti)
D. Lgs. 229 1999III^ RIFORMA SANITARIA DETTA “ter”
•Vengono approfonditi gli argomenti della precedente riforma del ‘92 L. 502
•Ribaditi i principi di uguaglianza e universalità
•Regioni possono avanzare modifiche al PIANO SANITARIO NAZIONALE
•Viene previsto un Servizio Infermieristico con a capo un dirigente infermiere
LEGGE 251 2000ISTITUZIONE QUALIFICA A DIRIGENTE INFERMIERE
•Sulla base della precedente riforma si stabilisce che l’accesso alle cariche di dirigente è aperto a chi esercita già la professione
•Le Aziende USL possono inserirli nel loro organicotramite concorso e per una durata di 3 anni
•Questa figura è responsabile della gestione del servizio infermieristico
•Richiesta al Ministero della Sanità di decretare specifici corsi di Laurea
MURST 2001DETERMINAZIONE DELLE CLASSI DI LAUREA NELLE PROF. SANITARIE
•Adeguamento standard europeo
•Il diploma universitario diventa CORSO DI LAUREA triennale
•Si distinguono 4 classi di laurea
Corso principale Tipo di professionista
Professione sanit. Infermieristica e ostetrica
•Infermiere•Ostetrica•Infermiere pediatrico
Professione sanit. Riabilitazione
Professione sanit.Tecniche
Professione sanit.Della prevenzione
L. 1 2002DISPOSIZIONI URGENTI IN AMBITO DI PERSONALE SANITARIO
•Principi enunciati a favore del personale infermieristico, e non, già inserito nel S.S.N. :
•Possono Svolgere autonomamente la professione
Insegnare ai corsi O.S.S.
Supportare infermiere professionale
Accedere ai master e corsi post-base
2002ECM DIVENTANO OBBLIGATORI PER OGNI OPERATORE SANITARIO
•Crediti da 10 iniziali a 50 nel 2010
2004D.M. 9/7 INIZIO CORSI DI LAUREA
•Modalità e contenuti dei test di ammissione
•D.M. 1/10 MODIFICA DEL PRECEDENTE
•Accesso al corso di laurea diretto senza test per:
•Direttori di assistenze infermieristiche?
•Direttori o coordinatori di corsi per infermieri
•Direttori di servizi infermieristici
LEGGE N. 43 2006Obbligatorietà di iscrizione collegi IPASVI
•Obbliga il collegio nazionale a trasformarsi in Ordine
•Obbligatorietà del master 1^ livello per i coordinatori – caposala
•Riconoscimento di chi ha il titolo di un master clinico della qualifica di “Infermiere specializzato”
2009III^ CODICE DEONTOLOGICO IPASVI
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