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7/17/2019 Eritrea ONU

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primopiano   VENERDÌ28AGOSTO2015ILSECOLOXIX   3

 VENERDÌ28AGOSTO2015ILSECOLOXIX   3

«AbbiamoapertolanaveconleasceIcorpieranoinacquaatestaingiù»I raccontideisoccorritoridelbarcone:52cadaverinellastiva

LATRAGEDIADI PALERMO

no invece finiti in un contai-nerfrigoriferosullanavesve-dese Poseidon.Glialtri, i vivi,si sono sistemati a poppa delPoseidon e non hanno piùspiccicato parola.

Un’ennesima strage, dun-que. Gli svedesi, inseriti neldispositivo europeo Frontexche da qualche mese pattu-gliail Mediterraneo centrale,

hannocapitosubitocheleco-se nonandavano bene.Eranoarrivati a tutta forza, su indi-cazione della sala operativaitaliana, ma quando hannoavvicinatoilbarconeelancia-to una passerella, a bordoc’era il panico. Da sotto pre-mevano per uscire. Si senti-vano urla. Ma c’era troppagentepuresopracoperta,tut-ti stretti come sardine, e lapresenza di quelli di sopraimpedivafisicamentel’uscitaa quelli di sotto. Lentamente,comunque,conlapauranegliocchi, con la disperazionesulle labbra, la folla dei nau-fraghihacominciatoascorre-

re. Epperò il barcone degliscafisti non si svuotava mai.Appena si creava uno spazio,immediatamenteerariempi-to da quelli di sotto che pre-mevano.

Soltanto quando i vivi era-no finalmente tutti a bordodelPoseidon,ederanoin450,i soccorritori sono riusciti ascendere nella stiva, hannocapito: nella pancia del bar-cone, uno spazio angusto e

chiuso, alto 1 metro e mezzonel punto massimo, figurarsineipuntipiùbassi,nellanottedi luned ì gli scafisti avevanoinzeppato più di duecentopersone. Li avevano stipaticomesifaconlesardine.Tuttimaschi: giovanottoni africa-nie piccoli pakistani,magris-simi egiziani e snelli somali,uno stretto all’altro, spallacontro spalla, accovacciatiperché non c’era modo di al-zarsiinpiedi,equandolospa-zio è finito hanno chiuso ilportelloneehannocomincia-toafarsalirequellidelsecon-dolivello,i fortunati, sifa perdire,che avrebberoviaggiato

all’aperto.Quando finalmente il bar-coneèpartito,chieraabordosi è raccomandato alsuo Dio.Era marted ì mattina. C’è vo-lutoungiornoeunanotteperpercorrere40 miglia di mare,finché hanno chiamatoRomacon un telefono satellitareper chiederesoccorso.

Senz’aria, fra escrementiDentro quella stiva, intanto,

montava l’inferno del caldo,dellapuzza,dell’urinae degliescrementichenonc’eramo-do di buttare fuori,delleesa-lazioniprovenientidaimoto-ri. Inesorabilmente l’ossige-no ha cominciato a scarseg-

giare e l’asfissia ha fatto leprime vittime. Non c’è nulladafare,però, seil tuocompa-gno di sventura sviene, ha leconvulsioni, muore, e nonpuoinemmenoscostartiper-ché lo spazio non c’è. Eranopartiti spalla contro spalla ecos ì sonorimastifino all’ulti-mo. Negli occhi la morte delvicino, nel cuore la convin-zionedi nonfarcela.

Uno dopo l’altro, in 52 noncel’hannofatta.Eppureilbar-cone andava avanti, nessunoda sopra rispondeva alle im-plorazioni di quelli di sotto,mac’è ancheda dire cheera-no talmente tanti che nonavrebbero saputo come farepercreareunpo’dispazioagli

sventurati.Entrava pure acqua. Glisvedesi hanno trovato unapompadi sentinacollegata almotore, ma insufficiente.Perfarepresto,con leasce hannodiveltounabuonapartedellacoperta,hannomessoinazio-ne una pompasupplementa-re, si sono precipitati a tirarefuoriquellichegalleggiavanonell’oscurità. Ma per i 52 di-sgraziatiormai eratardi.

LanavePoseidon   ANSA

SECONDOIDATIDELVIMINALEIMIGRANTIPROVENIENTIDALL’EXCOLONIASONOLAMAGGIORANZA

«Eritrei inItalia, fugadalle carceri-lager»L’ultimodossier(dimenticato)dell’Onu:il regimetorturaesparaancheaibambini

MATTEOINDICE

A SETTEMBRE dell’anno scorso13ragazzini(«settemaschieseifemmine») «vengono abbattutida militari al confine con il Su-dan,nellazonadiKarora».Pochimesi prima «quaranta personesonouccise a fucilatenel tenta-tivo di raggiungere di nuovo ilSudan: del gruppo sopravvivo-no,eriesconoascappare,insei...Unsoldatoasuavoltarifugiatosi

inEtiopiaracconta:“Glialtiuffi-ciali, che agiscono su mandatodiretto del presidente, ci hannodatolafacoltàdisparareaibam-bini,sesiritienechestianoten-tando di lasciare il Paese”». C’èunrapportodell’Onucheinpo-chissimisisonopresilabrigadileggere,nelleultimesettimane.

Nemmeno quelli che d’immi-grati e profughi (stra)parlanospesso,magariperchésenede-vonooccuparegovernandocit-tà,regioniopartiti.

DaAsmaraa VentimigliaÈundossierdi484pagineredat-todoponovemesid’inchiestadaquattroframembrieconsulentidel Consiglio per i diritti umanidelleNazioniUnite:MikeSmith(Australia), Victor Dankwa(Ghana), Sheila B. Keetharurth(Isole Mauritius): lo hannoillu-strato a Ginevra a fine giugno,maèfinitoinfrettaneldimenti-

catoio.Eppureèlaprimaindagi-neadampiospettrodiun’istitu-zione internazionale - dopo itentativi di “Amnesty Interna-tional” - sulla dittatura in Eri-trea, ex colonia italiana del-l’Africaorientaledacuiprovienelamaggioranzadiuominiedon-nesbarcatinel2015sullenostre

costeetalvoltadirottativersolaLiguria. I dati del Viminale ag-giornati all’altro ieri parlanochiaro: su 111.354 migrantigiuntidalprimogennaio,lagranparte sono eritrei (29.019), poinigeriani (13.788), somali(8.559),sudanesi(6.745)esiria-

ra»:noncisonomaistateelezio-ni, nel ‘97 doveva essere pro-mulgata una costituzione manon è accaduto, i ministri svol-gonounruolopocopiùchesim-bolicoeilveropotereèdetenutodai generali che riferiscono di-rettamente al capo dello Stato.Lasicurezzainternaè un’osses-sione; ma mentre a polizia edesercito è delegatala bassama-novalanza, e i soldati sono am-massati al confine con l’Etiopianel delirantetimore d’unanuo-vaguerrachenoncisaràmai,lo«strapotere»èdel NationalSecu-rityOffice ,squadrapoliticaden-

trocuisononateleforzespecialiUnit72,allequalièconcessotut-to.Vige«unaleggedifatto»,igiu-dici sono confinati «a mansioniburocratiche» ed è stata creataunaSpecialCourt «cheincludeinprevalenzamilitarienonperso-ne esperte di diritto».Avvengo-no «omicidi extragiudiziali», gliarresti «sono spesso arbitrari enoncomunicatiaifamiliari»,ba-satisulsemplicesospettodidis-sidenza.Ilsistemadispionaggioè«capillare».Epoichélascarsitàdifondietecnologiainibiscepa-recchio le intercettazioni, si ar-ruolano miglia di adolescenticheoriglianoepedinano.

«Tutti spiano tutti»Nessuno rifiuta di fare la spia,

«altrimenti si può essere arre-stati, torturati o uccisi... Tutticontrollano tutti - precisanoquindi Smith, Dankwa e Keeta-ruth, citando letteralmente de-cine di resoconti personali -:nellefamiglieifiglinonsifidanodeipadriodeifratelli».

Sono censite 95prigioni,«do-vecondizioniigienichespaven-tosepossonoportarea malattiedilungadurataoallamorte».Sièdetenuti perlopiù «in dieci oventi nei container all’aperto ointerrati».Dueleformeditortu-ra praticateper estorcereinfor-mazioni o confessioni false:«L’incaprettamento e la “posi-zionedell’elicottero”».«Hovistoun mio commilitone -raccontaunsoldatopoiriparatoall’estero

-cuisonostatescuoiatelemanipoiché aveva tentato di andar-sene.Lohannomostratoalrestodellatruppa conun cartelloap-peso al collo: “Io ho provato ascappare”». Ed è proprio perquesto che lo fanno comunque.Basterebbe studiare un po’, percomprenderlo, anziché parlarea vanvera di storie e posti chenonsi [email protected]

©RIPRODUZIONERISERVATA

ni (6.324). Nigeria, Somalia,Su-dan e Siria sono straziati daguerre civili e terrorismo. L’Eri-trea no. Ma allora perché in5.000 ogni mese fuggono, ri-schiando d’essere falciati dal-l’esercito, e consapevoli che «il25-30%» di quelli che dribblanole pallottole morirà   comunqueattraversandoinSinaioilMedi-terraneo?Larispostaèinquestodossier,scritto avalledi550in-tervistea ex carcerieri o vittimedelregimedelsedicentemarxi-sta Isaias Afewerki, l’uomo chehavintolaguerrad’indipenden-zadall’Etiopianel1991ehapro-gressivamente trasformato lasua nazione in un lager a cieloaperto, con l’economia paraliz-

zata. Dove la leva obbligatoriainiziaa14anniehaduratainde-finita, le donne-soldato sonosottomesse e violentate daica-pi, gli oppositori politici incar-cerati e torturati, si commetto-no «sospetti crimini control’umanità»; dovenonc’èlavoro,speranza, nulla. E ad attraver-sarlaunpo’sirimanesenzafiatoperchél’Eritreaè(anche)unrot-tame d’Italia,con leinsegne deicinema in italiano, i pochi barche sanno fare il cappuccino e icannelloni, i camion Iveco vec-chidi oltremezzosecolo ancorainmarcia.

Gliaguzzini dell’Unità72GliispettoriOnuspieganosubi-tochel’Eritreanonhapermesso

di entrare. E i colloqui sono av-venutineglistatidovea migliaiahanno cercato la salvezza(357mila i rifugiati alla primaverascorsa suddivisi fra una decinadinazioninelmondo,parial10%della popolazione residente)oppure«insegreto», frachièri-masto, grazie a intermediari. Ilgoverno Afewerki, che puremantiene buoni rapporti conRomae varie aziende italiane,èdefinito un «regime della pau-

ILCASO

LAPRIGIONEdiMaiSerwa,nellevicinanzedellacapitaleAsmara.Nell’immaginesatellitare(ri-salenteal 25maggioscorso)alle-gataal rap-portoOnu,sonoeviden-ziati gruppidicontainer alsoleneiqualisonodetenutie torturatide-cinedi presuntioppositori odisertori:nelpaeseci sono95carceri

Polizia inpiazzanellacapitaleAsmara   FORNETTI

 SISTEMADEL TERRORE

I superiori dicevanoche chiunquescappipuòessereabbattuto a fucilate

EXMILITARE

interrogato dagli ispettori Onu

I GENERALI STUPRANO

Ilmio capomiviolentava, non potevodirlo: sareistata emarginata

EXDONNASOLDATOinterrogata dagli ispettori Onu

UNBARCONEcon circa 200migranti a bordo è affonda-toal largodi Zuwara, in Li-bia. I morti sono almeno 10.Losi apprende dallaguardiacostieralibica. In tardasera-taeranostatitratti in salvosolo20-30migranti.