Prof. Francesco RagusaUniversità degli Studi di Milano
Anno Accademico 2016/2017
Elettromagnetismo
Distribuzioni di caricaPotenziale elettrostatico
Lezione n. 3 – 7.10.2016
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 42
Visualizzazione del Campo Elettrico
?
• Si potrebbe dare una definizione analitica delle linee di campo• Un breve accenno e un esempio si trovano nel testo di Mazzoldi, Nigro, Voci• Non ci addentreremo nella descrizione analitica delle linee di campo• Potreste utilizzare il vostro computer e le tecniche di programmazione dei
laboratori di informatica per rappresentare graficamente alcuni campi elettrici
• È bene tenere presente alcune proprietà delle linee di campo• In ogni punto la tangente alla linea dà la
direzione del campo elettrico• La densità locale delle linee di campo è
maggiore dove il campo elettrico è più intenso• In pratica si disegnano un numero di linee proporzionale al valore delle cariche positive• Termineranno sulle cariche negative o all'infinito
• Le linee di campo non si incrociano mai• Se si incrociassero nel punto di incrocio il campo elettrico avrebbe due direzioni simultaneamente
impossibile
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 43
Visualizzazione del Campo Elettrico• Le linee di campo originano dalle cariche positive
e terminano su quelle negative• Oppure possono partire o terminare all'infinito
• Il numero di linee che originano da una carica (o terminano su una carica) è proporzionale alla grandezza della carica• Caso particolare: in un sistema con due cariche uguali tutte le linee che originano dalla carica positiva terminano sulla carica negativa• Eventualmente passando per l'infinito
• Anche per sistemi con più di una carica, a distanze molto piccole dalle cariche puntiformi le linee di campo sono radiali
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 44
Distribuzioni di carica• Fino ad ora abbiamo considerato solo cariche puntiformi• Particelle cariche di dimensioni trascurabili• Matematicamente punti senza dimensione• Risulta tuttavia conveniente generalizzare il concetto di carica e ammettere che la carica possa essere una sorta di sostanza continua caratterizzata da una densità volumetrica di carica ρ ( Coulomb/m3)• Un volume dV = dxdydz contiene una carica dq
• Abbiamo già visto che la materia contiene dell'ordine di 1023 elettroni per cm3
• Un numero estremamente elevata che giustifica la trattazione continua• Almeno finché dV è piccolo ma sempre di dimensioni macroscopiche, non atomiche
• Naturalmente la densità di carica è, in generale, una funzione della posizione• Accanto alla densità volumetrica si usano anche
• La densità superficiale σ: dq = σ dS
• La densità lineare λ: dq = λ dl
dq dVρ=
dq dSσ=
dq dlλ=
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 45
Distribuzioni di carica• Richiamiamo la formula scritta per il calcolo del campo elettrico• Per una data configurazione di cariche puntiformi
• La formula può essere generalizzata al caso di distribuzioni continue di carica• Consideriamo un oggetto con una generica
distribuzione di carica descritta dalla funzione ρ(r)• Individuiamo un volume dV = dxdydz ≡ d3r all'interno• La sua carica è ρ(r)d3r• È la generalizzazione di qj
• La somma è sostituita da un integrale• Il campo in r0 è
• Il versore punta dalla carica al punto r0
• L'integrale è esteso a tutto il volume dell'oggetto
( )0 02100
1ˆ
4
Nj
jj
j
q
πε =
=−
∑E r rr r
3
1
N
jj V
q dρ=
→∑ ∫ r
x
y
z
r0
r
( ) ( ) 3
0 20 0
1ˆ
4V
dρ
πε=
−∫r r
E r ur r
0
0
ˆ−
=−
r ru
r r
u
( ) ( )jq q dVρ→ =r r
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 46
Campo generato da un anello• Consideriamo un anello di carica Q e di raggio r.Calcolare il campo elettrico in un generico punto sull'asse• Supponiamo che le dimensioni trasversali
dell'anello sia trascurabili rispetto al raggio r• Possiamo modellizzarlo come una distribuzionelineare di carica di densità λ = Q/(2πr)
• Consideriamo un elemento di carica sull'anello• La lunghezza dell'elemento è dl = r dθ• La carica dell'elemento è dQ = λdl• Consideriamo un punto ad altezza h dal piano che contiene l'anello di carica• La distanza del punto considerato dall'elemento di carica è d• Il modulo del campo elettrico è dE• Il campo elettrico generato dall'elemento forma un angolo α con l'asse z• La proiezione lungo l'asse zdel campo è dEz = dE cosα• La proiezione perpendicolare all'asse z si elide con il contributo dell'elemento sull'anello posto ad un angolo θ + π
• Il campo elettrico totale si trova integrando Ez su θ• Per z < 0 il campo cambia segno• Sufficiente considerare h con segno
2 2 2 20
14zrd h
dEr h r h
λ θπε
=+ +
x
y
z
θ
h α2 2d r h= +
20
14rd
dEd
λ θπε
=
coshd
α =
2
2 20 2 20
2 14z zr h
E dEr h r h
π πλπε
= =+ +
∫
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 47
Campo all'interno di un guscio sferico• Calcolare il campo elettrico all'interno di un guscio sferico cavo di raggio R e carica totale Q distribuita uniformemente sulla superficie• Il guscio può essere modellizzato come una distribuzione
di carica superficiale uniforme σ = Q/4πR2
• Consideriamo un generico punto P all'interno del guscio, a distanza c dal centro• Non si perde generalità nella soluzione se si
considera il punto P sull'asse z• Il problema può adesso essere risolto suddividendo ilguscio in tanti anelli e utilizzare la soluzione trovataper il campo generato da un anello (sull'asse)• Un generico anello è individuato dall'angolo polare θ• E dalla sua estensione trasversale infinitesima dθ• La superficie dell'anello è
• La carica dell'anello è
• L'altezza (con segno) del punto P sul piano dell'anello
x
y
z
RPc
P
θ
c
c2 sinda R Rdπ θ θ= 22 sinR dπ θ θ= dθ
dq daσ= 22 sinR dσ π θ θ=
cosh c R θ= −
θ0
0cos cosh R Rθ θ= −
sinr R θ=
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 48
Campo all'interno di un guscio sferico• Riepilogando
• Il campo generato dall'anello è
• Sostituendo
θc
dθ θ0
( )0cos cosh R θ θ= −22 sindq R dσ π θ θ=
02 2 22
14z
r
hd
r hh
qE
πε ++=
( )( )
( )22 2 2
022 2 20
0
0
2
sin cos co
14 sin cos c
cos co2 si
s os
snzdE
R RR R
RR dσ π θ θ θ
πε θ θ
θ
θ θ θ θ=
+ −+ −
−
( )( )
( )0
2 22 20 0 0
cos cos2 sin 14 sin cos cos sin cos cos
zd
dEθ θσ π θ θ
πε θ θ θ θ θ θ
−=
+ − + −
( )32
0
20 20
cos cossin2
sin cos cosz
ddE
θ θσ θ θε
θ θ θ
−=
⎡ ⎤+ −⎢ ⎥⎣ ⎦
sinr R θ=
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 49
Campo all'interno di un guscio sferico
• Pertanto
• Operiamo un cambio di variabile
• I limiti di integrazione diventano• Sostituendo (cambiando l'ordine di integrazione)
( )32
0
20 20
cos cossin2
sin cos cosz
ddE
θ θσ θ θε
θ θ θ
−=
⎡ ⎤+ −⎢ ⎥⎣ ⎦
( )32
0
20 200
cos cossin2
sin cos cosz
dE
πθ θσ θ θ
εθ θ θ
−=
⎡ ⎤+ −⎢ ⎥⎣ ⎦
∫( )
32
10
20 210
21
x xdx
x x x
σε
+
−
−=
⎡ ⎤− + −⎢ ⎥⎣ ⎦
∫
32
10
2010 0
2 1 2z
x xE dx
x x x
σε
+
−
−=
⎡ ⎤+ −⎢ ⎥⎣ ⎦∫
dx dy= −0x x y− =
01 1x− → + 01 1x+ → −
( )
0
32
0
1
20 10 0 0
2 1 2
x
zx
yE dy
x x x y
σε
+
−
=⎡ ⎤+ − −⎢ ⎥⎣ ⎦
∫0
32
0
1
20 10 0
2 1 2
x
x
ydy
x x y
σε
+
−
=⎡ ⎤− +⎢ ⎥⎣ ⎦
∫
cosx θ=
0 0cosx θ=
sindx dθ θ= −
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 50
Campo all'interno di un guscio sferico
• L'integrale si trova nelle tabelle di integrali• Posto
• Nel nostro problema
• Calcoliamo esteso fra gli estremi di integrazione
0
32
0
1
20 10 0
2 1 2
x
zx
yE dy
x x y
σε
+
−
=⎡ ⎤− +⎢ ⎥⎣ ⎦
∫
( )1122X a bx= +
12
3 12 2
2
2xdx aX
bX X
⎛ ⎞⎟⎜ ⎟= +⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠∫20 01 2a x b x= − =
12X
( )1122 2
0 01 2X x x x= − +
( )( ) ( )1 112 22
0
2 20 0 0 0 0 0
11 2 1 1 2 1
x xX x x x x x x
= −= − + − = + − = −
( )( ) ( )1 112 22
0
2 20 0 0 0 0 0
11 2 1 1 2 1
x xX x x x x x x
= += − + + = + + = +
0012
3 12 2
0 0
11 20
21 0 1
12
4
xx
x x
xxdxX
xX X
++
− −
⎛ ⎞− ⎟⎜ ⎟⎜= + ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠∫2 20 0
0 020 00
1 121 1
1 14
x xx x
x xx
⎡⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎤− −⎟ ⎟⎜ ⎜⎢ ⎥⎟ ⎟⎜ ⎜= + + − − +⎟ ⎟⎜ ⎜⎢ ⎥⎟ ⎟⎟ ⎟⎜ ⎜+ −⎝ ⎠ ⎝ ⎠⎢ ⎥⎣ ⎦
( ) ( )0 0 0 020
21 1 1 1
4x x x x
x⎡ ⎤= + + − − − + +⎣ ⎦ ( )
20
12 2 0
2x= − =
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 51
Il potenziale elettrico• Abbiamo visto che la forza elettrica è conservativa• Il lavoro che una forza meccanica in equilibrio
con la forza elettrica compie su una carica non dipende dalla traiettoria ma solo dai punti di partenza e di arrivo
• Ad ogni istante Fm = −Fel
• Abbiamo inoltre visto che la forza elettrica è• Quindi, indipendentemente dal percorso, per spostare una carica da A a B si compie un lavoro
• Il lavoro meccanico che scompare può essere recuperato compiendo il percorso opposto
• Pertanto WBA definisce l'energia potenziale UBA che la carica q acquista nel campo elettrico E spostata da A a B
x
y
A
B
11 mCW d= ⋅∫ F s
C2
C1
22 mCW d= ⋅∫ F s 1 2W W=
el q=F E
m
B
BA AW d= ⋅∫ F s
B
Aq d= − ⋅∫ E s
B
BA AU q d= − ⋅∫ E s
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 52
Il potenziale elettrico• Il campo elettrico è generato da un sistema di cariche arbitrario• La cosa importante è conoscere E(r)• Il campo elettrico modifica lo spazio• In analogia a quanto fatto per il campo elettrico (forza per unità di carica) èconveniente definire una energia potenziale per unità di carica• Il potenziale elettrico
• Più correttamente VBA è definito come differenza di potenziale fra B e A• Naturalmente la proprietà dell'integrale di essere indipendente dal cammino vale anche per il campo elettrico E• Questa proprietà viene espressa dicendo che l'integrale lungo un cammino
chiuso è nullo
x
y
A
B
C2
C1
BBA
BA B AA
UV d V V
q= = − ⋅ ≡ −∫ E s
1Cd⋅∫ E s
2Cd= ⋅∫ E s
1 2
0C C
d d⋅ − ⋅ =∫ ∫E s E s
2 2C Cd d
−− ⋅ = ⋅∫ ∫E s E s
1 2
0C C
d d−
⋅ + ⋅ =∫ ∫E s E s
0d⋅ =∫ E s
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 53
Il potenziale elettrico
• L'equazione appena trovata stabilisce un'importantissima proprietà del campo elettrostatico• Il campo elettrostatico è conservativo• Vedremo che questo non sarà più vero per campi variabili nel tempo• Induzione elettromagnetica • Si tratta di una equazione integrale• La riscriveremo in forma differenziale• È un caso particolare di una delle 4 equazioni di Maxwell• Nel caso statico (campi non variabili nel tempo)• Espressa in forma integrale• Per finire le unità di misura del campo elettrico e del potenziale• Dimensioni V: Energia per unità di carica [V] = ML2T−2Q−1
• L'unità di misura è il Volt (V)• Dimensioni: E forza per unità di carica [E] = MLT−2Q−1
• L'unità di misura è il Volt/metro (V/m)
0d⋅ =∫ E s
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 54
Il potenziale elettrico• Ricordiamo ancora l'equazione fondamentale
• Il fatto che l'integrale dipenda solo dai punti A e Bimplica che deve esistere una funzione φ(r) tale che
• L'equazione precedente esprime anche la circostanza che solo differenze di potenziale hanno un senso fisico• Tuttavia si può decidere di associare ad ogni punto dello spazio il valore di
una funzione scalare φ(r) (campo scalare) rispetto ad un potenziale arbitrario di un punto rA scelto come punto di riferimento
• Di solito il potenziale di riferimento φ(rA) è posto uguale a zero: φ(rA) = 0
1 2C Cd d⋅ = ⋅∫ ∫E s E s0d⋅ =∫ E s
x
y
A
B
C2
C1
( ) ( )B
B AAd φ φ− ⋅ = −∫ E s r r
( ) ( )B
B AAdφ φ= − ⋅ +∫r E s r
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 55
Il potenziale elettrico• Chiariamo meglio questo punto• Calcoliamo la differenza di potenziale fra i punti r1 e r2
• Possiamo scegliere una traiettoria arbitraria• Da r1 a rA e successivamente da rA a r2
• Otteniamo evidentemente
• Se scegliamo rA come punto di riferimento,in accordo con la definizione di potenziale, abbiamo
• È evidente che il risultato è indipendentedal valore del potenziale di riferimento φ(rA)
y
z
Ar
1r2r
2
121V d= − ⋅∫
r
rE s
2
121V d= − ⋅∫
r
rE s 2
1 A
Add⋅ −− ⋅= ∫ ∫
r
r
r
rE sE s
( ) ( )1
1A
Adφ φ= − ⋅ +∫r
rr E s r ( ) ( )
11
A
Ad φ φ− ⋅ = −∫r
rE s r r
( ) ( )2
2A
Ad φ φ− ⋅ = −∫r
rE s r r( ) ( )2
2A
Adφ φ= − ⋅ +∫r
rr E s r
( ) ( ) ( ) ( )221 1A AV φ φ φ φ⎡ ⎤+− − ⎦= ⎣r r rr ( ) ( )121 2V φ φ= −r r
x
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Il potenziale elettrico• Illustriamo i concetti appena introdotti con un esempio• Il potenziale di una carica puntiforme q• Abbiamo visto che il campo elettrico di una carica puntiforme è
• Calcoliamo il potenziale rispetto ad un punto all'infinito che assumiamo a potenziale nullo• Scegliamo una traiettoria semplice: radiale• Abbiamo già fatto questo calcolo
( )2
0
1ˆ
4q
rπε=E r r
( ) ( )B
B AA
dφ φ= − ⋅ +∫r E s r
y
z
q
A = ∞r
B =r r
( ) ( )2
0
1ˆ
4
rq
dr
φ φπε
∞
= − ⋅ + ∞∫r r s2
04r
q dr
rπε
∞
= ∫0
14 r
qrπε
∞⎡ ⎤⎢ ⎥= −⎢ ⎥⎣ ⎦ 0
14qrπε
=
( )0
14q
rr
φπε
=
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 57
Energia potenziale• Sottolineiamo che il potenziale è stato definito come l'energia potenziale per unità di carica• Pertanto se φ(r) è il potenziale generato dalla carica q1
posta nell'origine ….• …. L'energia potenziale del sistema che si ottiene ponendo
una carica q2 a distanza d è
• Questo ragionamento può essere esteso a N cariche• L'energia potenziale del sistema si trova sommando
l'energia potenziale di tutte le coppie
• Il fattore ½ tiene conto che nella somma ogni termine compare 2 volte• Infine, tornando all'energia U12 notiamo che essa rappresenta il lavoro che è stato fatto dalla forza esterna per portare la carica dall'infinito a d• È anche il lavoro che farebbe la forza elettrica per portare la carica da d
all'infinito
x
y
z
r
( )0
14q
rr
φπε
=
( ) 1 212 2
0
14
q qU q d
dφ
πε= =
014
12
1N
i jN
iji j
q qU
rπε≠ =
= ∑
d
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 58
Energia potenziale• Notiamo che se le cariche hanno lo stesso segno U12 è positiva• Se le cariche hanno lo stesso segno la forza è repulsiva• Nello spostamento da d all'infinito il campo elettrico compie lavoro sul
sistema esterno• Cede energia
• Viceversa, se le cariche hanno segno opposto U12 è negativa• Se le cariche hanno segno opposto la forza è attrattiva• Nello spostamento da d all'infinito il campo elettrico "assorbe" lavoro dal
sistema esterno• Assorbe energia
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 59
Il potenziale elettrico• Come nel caso del campo elettrico, noto il valore e la posizione delle cariche che compongono un sistema elettrostatico il potenziale può essere facilmente calcolato• Utilizzando il principio di sovrapposizione
• Notiamo che il calcolo del potenziale è meno laborioso del calcolo del campo elettrico• È una funzione scalare; ha una sola componente• Infine sottolineiamo che stiamo considerando un sistema in cui le posizioni
delle cariche sono fisse• Analogamente, se abbiamo un sistema in cui la carica ha una distribuzione continua ρ(r)
( )0 0210 0
1ˆ
4
Nj
jj
j
q
πε =
=−
∑E r rr r
( )010 0
14
Nj
j j
qV
πε =
=−∑r
r r
( ) ( ) 3
0
14
V
dV
ρ
πε
′ ′=
′−∫r r
rr r
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 60
Superfici equipotenziali• Il potenziale elettrico è una funzione scalare• Per un dato potenziale la relazione seguente definisce, al variare di c,
una famiglia di superfici
• Le superfici prendono il nome di superfici equipotenziali• Il valore del potenziale è lo stesso (φ = c) in ogni punto delle superficie
• Esaminiamo, ad esempio, le superfici equipotenziali del potenziale di una caricapuntiforme
• La relazione che definisce la superficie equipotenziale è
• Pertanto le superfici equipotenziali sono delle sferecentrate sulla posizione della carica
• Al variare della costante c cambia la superficie• Una famiglia infinita di sfere concentriche
( ) ( ), ,x y z cφ φ≡ =r
( )0
14q
rr
φπε
=
( )r cφ = 2 2 2cr x y z R= + + =
04cq
Rcπε
=
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 61
Superfici equipotenziali• La rappresentazione delle superfici equipotenziali è complicata• Si preferisce rappresentare le "sezioni" delle superfici• Intersezioni delle superfici equipotenziali con opportuni piani• Ad esempio, consideriamo le superfici equipotenziali di una carica puntiforme
• Ovviamente le sezioni delle superfici equipotenziali sono delle circonferenze• Consideriamo anche altri due esempi• Una carica positiva e una negativa di uguale valore (dipolo)• Due cariche positive uguali• Notiamo che vicino alle cariche le sezioni diventano circolari• Notiamo anche che linee di campo e superfici equipotenziali sono perpendicolari
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 62
Superfici equipotenziali• La circostanza che il campo elettrico sia perpendicolare alle superfici equipotenziali non è limitata agli esempi considerati• Ha una motivazione fisica ben precisa• Consideriamo una superficie equipotenziale arbitraria• Per definizione tutti i punti di questa superficie si
trovano allo stesso potenziale• Consideriamo uno spostamento infinitesimo ds che giaccia sulla superficie a partire da un punto arbitrario r• I vettori ds giacciono sul piano tangente alla
superficie nel punto r• La variazione di potenziale per uno
spostamento ds sulla superficie è
• Questa variazione deve essere nulla altrimenti due punti sulla superficie avrebbero potenziale differente• Pertanto deve essere
• Il campo elettrico è perpendicolare alla superficie
x
y
z
E
r ds
0d dφ = − ⋅ =E s d⊥E s
d dφ = − ⋅E s
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 63
Il campo elettrico come gradiente• Definiremo adesso un importantissimo operatore differenziale• Preliminarmente alcune definizioni• In un sistema cartesiano definiamo i tre versori
• Un generico vettore si può scrivere come
• In particolare, due importanti vettori
• Una espressione equivalente vale anche per il differenziale di r• Per finire ricordiamo il prodotto scalare di due vettori
x
y
z
r1
ˆ 00
x
⎛ ⎞⎟⎜ ⎟⎜ ⎟≡ = ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠u i
0ˆ 1
0y
⎛ ⎞⎟⎜ ⎟⎜ ⎟≡ = ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠u j
0ˆ 0
1z
⎛ ⎞⎟⎜ ⎟⎜ ⎟≡ = ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎟⎜⎝ ⎠u k
x y zw w w= + +w i j k
x y z= + +r i j k 1 0 00 1 00 0 1
xx y z y
z
⎛ ⎞ ⎛ ⎞ ⎛ ⎞ ⎛ ⎞⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎟ ⎟ ⎟ ⎟= + + =⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠ ⎝ ⎠r
d dx dy dz= + +r i j k
x y zE E E= + +E i j k
x x y y z zw v w v w v⋅ = + +w v
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 64
Il campo elettrico come gradiente• Abbiamo visto come noto il campo elettrico si può sempre definire un potenziale attraverso la relazione integrale
• L'integrando è il differenziale del potenziale dφ = − E⋅dr
• Dall'analisi sappiamo calcolare il differenziale di una arbitraria funzione delle coordinate (una funzione continua)
• Il differenziale dφ (uno scalare) può essere visto come il risultato del prodotto scalare di due vettori
• Confrontando con l'integrando dell'integrale del potenziale
( ) ( )B
B AAdφ φ= − ⋅ +∫r E r r ( ) dφ = − ⋅∫r E ro anche come
integrale indefinito
( ) ( ), ,x y zφ φ≡r d dx dy dzx y zφ φ φ
φ∂ ∂ ∂
≡ + +∂ ∂ ∂
d dx dy dz= + +r i j kx y zφ φ φ∂ ∂ ∂
= + +∂ ∂ ∂
X i j k d dφ = ⋅X r
= −E Xx y zφ φ φ∂ ∂ ∂
= − − −∂ ∂ ∂
E i j k
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 65
Il campo elettrico come gradiente
• Abbiamo così trovato la relazione "inversa" che ci permette di passare dal potenziale al campo elettrico• Si dice che il campo elettrico è uguale al gradiente del potenziale
cambiato di segno• Esiste anche un simbolo, ormai un po' obsoleto ma ancora usato
• Una notazione più diffusa utilizza l'operatore vettoriale "del"
• Si tratta di un operatore differenziale• Il campo elettrico si scrive
x y zφ φ φ∂ ∂ ∂
= − − −∂ ∂ ∂
E i j k
φ= −E grad
x y z∂ ∂ ∂
= + +∂ ∂ ∂
i j k∇
φ= −E ∇
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 66
Il campo elettrico come gradiente• La relazione fra potenziale e campo elettrico appena trovata consente una strategia conveniente per il calcolo del campo elettrico• Data una distribuzione di cariche si calcola il potenziale elettrico• È una quantità scalare; è un calcolo più semplice• Trovato il potenziale si calcola il campo elettrico
come gradiente del potenziale• Illustriamo il metodo con un semplice esempio• Il campo di una carica puntiforme nell'origine
• Calcoliamo la derivata rispetto a x
x
y
z
r
( )0
14q
rr
φπε
=
2 2 2r x y z= + +
( )122 2 2
04q
x y zx xφ
πε
−∂ ∂= + +
∂ ∂( )
322 2 2
0
12
4 2q
x y z xπε
−⎛ ⎞⎟⎜= − + +⎟⎜ ⎟⎜ ⎟⎝ ⎠
( ) ( )12
12 2 2 2 2 2
04qx y z x y z x
πε
− −= − + + + +
20
14q x
rrπε= −
1r 2
1
r
Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 67
Il campo elettrico come gradiente
• Per la simmetria dell'espressione le derivate rispetto alle altre coordinate sono
• Riconosciamo l tre componenti del versore
• Richiamiamo la definizione
• Otteniamo
20
14q x
x rr
φπε
∂= −
∂
20
14q y
y rr
φπε
∂= −
∂ 20
14q z
z rr
φπε
∂= −
∂
xxr
= r yyr= r z
zr= r
r
φ= −E ∇x y zφ φ φ∂ ∂ ∂
= − − −∂ ∂ ∂
E i j k
20
1ˆ
4q
rπε=E r
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