Economia e politica dell’ambiente e dell’energia
A.A. 2012-2013
Modulo VIIb La politica energetica italiana
1.La politica verso il settore elettrico
• La scelta più significativa della politica “elettrica” italiana consiste nella riforma del settore iniziata con il decreto Bersani del 1999 i cui elementi sono già stati accennati:
- Unbundling (istituzione di GRTN e più tardi di Terna)
- Liberalizzazione/privatizzazione (fine del monopolio Enel nella generazione)
- Creazione della borsa elettrica - Istituzione della AEEG
“La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani.Risultati raggiunti e agenda futura” di Boffa,F. - Cervigni,G.-D’Orazio,A.-Piacentino, D.- Poletti, C.-Spalletta,S., IEFE Research Report n. 7 2010
Il rapporto è scaricabile da http://www.iefe.unibocconi.it
La generazione
Il periodo 1999-2009 è stato segnato da: • Un considerevole aumento della capacità di
generazione (+3.8% per la termoelettrica, +5% per le rinnovabili all’anno nel decennio)
• Gli impianti di cogenerazione passano dal 22% del totale al 32%
• L’efficienza media del parco è aumentata grazie all’importanza assunta dagli impianti CCGT
• Progressivamente, si è creato un eccesso di offerta: il margine di riserva è cresciuto dal 15% al 35% in 10 anni (v.p33)
1.2.1 La “svolta” verso il gas: produzione di energia elettrica in Italia per fonte
Solidi 20%
Gas 48%
Petrolio 12%
Rinnovabili 20%
2009
Solidi 13%
Gas 19%
Petrolio 50%
Rinnovabili 18%
1995
La “svolta” verso il gas: Usi finali per fonte (Industria)
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0,4
0,45
Solidi Gas Petrolio Rinnovabili Energia Elettrica
Industria 1995
Industria 2009
La “svolta” verso il gas: Usi finali per fonte (Terziario e Residenziale)
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
Solidi Gas Petrolio Rinnovabili Energia Elettrica
Terziario e residenziale 1995
Terziario e residenziale 2009
La concorrenza
Enel 28%
Eni 10%
Edison 9% E.On
5%
Edipower 5%
Tirreno Power 4%
A2A 4%
Gdf Suez 3%
Erg 3%
Iren 2%
Sorgenia 2%
Axpo Group 2%
Saras 2%
Altri 21%
Produzione di energia elettrica per impresa, Italia 2011
Fonte: AEEG Relazione annuale 2012
• Il settore resta fortemente concentrato
• IORh: percentuale delle ore in cui un certo generatore è indispensabile per coprire la domanda (operatore residuale)
• IORq: percentuale della produzione totale che un generatore può coprire in qualità di operatore residuale (v. p. 60)
La rete
• Come è noto, la rete è gestita da Terna S.p.a , controllata essenzialmente dalla Cassa Depositi e Prestiti. Particolarmente interessante è ciò che riguarda gli investimenti. Terna propone l’investimento sulla base dell’analisi costi-benefici e il governo autorizza. L’investimento viene remunerato nell’ambito della tariffa (regolamentata) che i generatori pagano per l’utilizzo della rete, tariffa che comprende un margine di rendimento sul capitale investito.
• I benefici sono misurati sulla base del fatto che un ampliamento della rete, oltre ad aumentare la sicurezza del sistema, permette di accrescere la concorrenza (eliminando i colli di bottiglia)
• Successivamente all’autorizzazione del governo, si ha una Valutazione Ambientale Strategica e una Valutazione di Impatto Ambientale svolta da una apposita commissione. Infine gli enti locali attraversati dall’elettrodotto devono autorizzare a loro volta
(v pag 74 per i tempi di autorizzazione)
2.La sicurezza e l’indipendenza energetica 2.1 Promozione delle fonti rinnovabili
Della promozione delle fonti rinnovabili consideriamo qui soltanto gli aspetti di politica energetica e non quelli ambientali. Una fonte agile e autorevole a proposito di questi incentivi è GME-APER Fonti rinnovabili: Guida alla vendita dell’energia e agli incentivi Scaricabile da www.mercatoelettrico.org/It/MenuBiblioteca/documenti/20090423GuidaRinnovabili.pdf
In Italia esistono tre strumenti fondamentali per la promozione delle fonti rinnovabili
1. Il sistema dei certificati verdi
2. Il sistema delle tariffe onnicomprensive
3. Il conto energia
Certificati Verdi
• Viene fissata una percentuale ϑ (passata dal 2% del 2002 al 7.55% previsto per il 2013)
• Ogni produttore di energia elettrica non rinnovabile (ENR) deve consegnare un numero di certificati pari a ϑ ENR
• Può procurarsi questi certificati acquistandoli da un produttore di energia rinnovabile ER, che può emettere uno di questi certificati per ogni MWh di energia rinnovabile (ER) prodotta
• Se un generatore possiede sia impianti alimentati da energie rinnovabili che impianti convenzionali, acquisterà certificati se ER < ϑ ENR , altrimenti sarà in grado di venderli.
• Ogni MWh di energia rinnovabile è perciò remunerato dal prezzo di vendita dell’energia e dal valore del relativo certificato.
• Il rilascio dei certificati agli impianti “verdi” avviene ogni anno per 12 anni (impianti creati tra il 99 e il 2007) e 15 anni (impianti creati dal 2008)
• I certificati devono essere venduti entro tre anni dall’emissione. • Esiste una piattaforma informatica presso il GSE per lo scambio dei certificati verdi
Dopo i certificati verdi
Dopo un lungo periodo di utilizzo, il sistema dei certificati verdi verrà sostituito da un sistema di tariffe agevolate le cui caratteristiche sono ancora da definire
Tariffa Onnicomprensiva
• In alternativa ai certificati verdi, un produttore da fonte rinnovabile (diversa dal solare) può chiedere che gli venga praticata una tariffa onnicomprensiva (che esaurisce tutta la remunerazione dell’energia prodotta). Questo è evidentemente uno strumento fiscale (sussidio) che ha il pregio di essere certo (a differenza del prezzo dei certificati che si determina sul mercato giorno per giorno).
• Si applica solo agli impianti di potenza nominale media annua non superiore ad 1 MW (o non superiore a 0,2 MW per gli impianti eolici), entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007, ed ha un’entità variabile a seconda della fonte.
Sussidi e tariffe onnicomprensive
maxp sEv tEv
p s t Ev
sEvs,p
Condizione del primo ordine
Il costo per l’autorità di politica economica
Le tariffe onnicomprensive hanno però una caratteristica distintiva rispetto ad altri tipi di sussidio. Un sussidio propriamente detto funziona nel modo seguente:
maxTEv tEv
T t Ev
T pEvT
Condizione del primo ordine
Il costo per l’autorità di politica economica
I due metodi sono finanziariamente equivalenti (ponendo si ottengono gli stessi risultati). Le tariffe onnicomprensive però fanno ricadere il rischio dei prezzi di mercato sull’autorità, i sussidi sull’impresa
T p s
Il conto energia
Il conto energia è uno schema di incentivazione (basato su tariffe preferenziali) di impianti solari innovativi e connessi alla rete elettrica (p.e. non viene finanziato il solare termico destinato a scaldare l’acqua in un edificio isolato). Gran parte del “successo” del fotovoltaico si deve alle successive “ondate” del conto energia (sono stati finora approvati quattro conti energia, il più recente dei quali copre il periodo 2011-2016). I dettagli tecnici sono numerosi, ma l’idea fondamentale è avere incentivi per lunghi periodi di tempo (20 anni) il cui importo però diminuisce, riflettendo il progresso tecnico nella produzione di componenti per il fotovoltaico.
CIP6
• Questa “sigla” indica sinteticamente una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi del 1992
• Enel (allora monopolista) comprava energia elettrica a un prezzo maggiorato (Prezzo=costo evitato+incentivo) da impianti privati a fonti rinnovabili e “assimilati”.
• Gli impianti “assimilati” non avevano niente di simile alle rinnovabili, trattandosi semplicemente di impianti che utilizzavano fonti fossili non convenzionali (rifiuti non biodegrabili, gas di cokeria e di raffineria, o semplicemente impianti di cogenerazione)
• Se le assimilabili permettono di risparmiare petrolio o carbone e sono più efficienti dal punto di vista energetico, può in teoria valere la pena di incentivarle, ma non per motivi ambientali (un esempio di confusione degli obiettivi)
• Una gestione poco trasparente ha condotto ad un sistema di incentivazione costoso, prolungato nel tempo, “inflessibile” rispetto al progresso tecnico
Su questo argomento si può consultare, nell’ampia letteratura, nel volume “La sfida dell’energia pulita”, a cura di Macchiati, A.-Rossi, G. Il Mulino 2009 La prefazione di P. Ranci e il capitolo di Macchiati
Rinnovabili/assimilate
Rinnovabili "vere" 57%
Assimilate 43%
Composizione incentivi 2009
Rinnovabili "vere" 71%
Assimilate 29%
Composizione incentivi 2010
energia elettrica
rinnovabile CIP6 41%
Ritiro certificati
verdi 32%
Fotovoltaico 15%
Tariffa omnicompre
nsiva 6% Altro
6%
Composizione Incentivi 2009
energia elettrica
rinnovabile CIP6 26%
Ritiro certificati
verdi 32%
Fotovoltaico 30%
Tariffa omnicompre
nsiva 7% Altro
5%
Composizione incentivi 2010
2.Efficienza energetica
Il meccanismo dei certificati bianchi
Esiste dal 2004 (decreti attuativi di un provvedimento del 2001)
2005-2009 Primo quinquennio di attuazione
2010-2012 Rinnovo del progetto
• Soggetti Obbligati : Distributori di energia elettrica e gas con almeno 100.000 clienti (50.000 nella seconda tornata)
• Obbligo: realizzare progetti di risparmio energetico presso gli utilizzatori finali (in Mtep) (nel 2005 0,1 Mtep; nel 2009 1,6 (1,3) Mtep per l’elettricità (x il gas)
• Mercato: Possibilità di soddisfare l’obbligo mediante l’acquisto di TEE da altri operatori.
La valutazione dei risparmi
• Valutazione standardizzata( 90% dei casi): risparmio teorico dovuto all’installazione, piuttosto che una verifica dei consumi prima e dopo l’installazione- effetto rebound
• Valutazione analitica, mediante un algoritmo che considera un numero limitato di parametri
• Valutazione a consuntivo, sulla base di un metodo di misura proposto dall’investitore e accettato dall’autorità
Descrizione della tipologia di interventi Quota % al 31 mag 01 Quota % al 31 dic 10 T-IND interventi di riduzione dei fabbisogni termici nel settore industriale (es. efficientamento delle centrali termiche, recupero di cascami termici) 42% 30% GEN-IND Installazione di impianti di cogenerazione per la fornitura di calore nell’ambito di processi industriali 32% 39% E-IND interventi sugli usi elettrici nel settore industriale (es. efficientamento di sistemi per la refrigerazione, applicazione di inverter a compressori, ventilatori, ecc.) 16% 18% T-CIV riduzione dei fabbisogni termici nel settore civile (sostituzione di caldaie e scaldabagno con modelli ad alto rendimento, interventi sull’involucro edilizio, ecc.) 5% 7% GEN-CIV interventi su sistemi di produzione e distribuzione di energia in ambito civile (pannelli fotovoltaici, impianto di cogenerazione, sistemi di teleriscaldamento, ecc.) 2% 2% E-CIV interventi sugli usi elettrici nel settore civile (sostituzione di lampadine ed elettrodomestici con modelli a basso consumo, ecc.) 2% 2% IP miglioramento dell'efficienza nell'illuminazione pubblica (lampade ad alta efficienza, sistemi di regolazione automatica dei livelli di illuminazione, ecc.) 1% 2% TOTALE 100% 100%
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