Dott. Alessi Antonio DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO
PESARO E URBINO
Ministero del Lavoro Ministero del Lavoro e delle Politiche e delle Politiche
SocialiSociali
La vigilanza nei cantieri, come per le altre attività produttive, è essenzialmente uno strumento per far prevenzione.
È bene ribadire che anche per i cantieri edili l’azione di controllo è fondamentale per dare sostanza alle regole di prevenzione: senza questa azione c’è il rischio che investano in sicurezza solamente le imprese motivate culturalmente, le quali si troveranno però penalizzate sul mercato rispetto a quelle imprese che non intendono investire in sicurezza
Sarebbe velleitario attribuire all’azione di vigilanza il potere di prevenire i singoli infortuni, con l’idea che “se metto a posto quel cantiere non succede l’infortunio”. Purtroppo non è così, non fosse altro perché le situazioni di cantiere mutano in continuazione e la situazione riscontrata al momento dell’ispezione può cambiare completamente il giorno successivo
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Con un’evoluzione legislativa tesa sempre più
alla prevenzione, con la presa di coscienza che
il settore edile rimane sempre il più a rischio,
l’Organo di vigilanza non può più limitarsi alla
semplice repressione, con l’individuazione dei
reati e l’elaborazione di un verbale, se vuole
essere parte attiva di un cambiamento radicale
del sistema prevenzionale nel nostro paese
L’intervento ispettivo, quindi, deve essere sì diretto
ad eliminare le situazioni di pericolo per i lavoratori,
ma nello stesso tempo deve essere teso a cambiare
il processo culturale per la prevenzione in tutti i
soggetti obbligati e tutelati presenti in cantiere.
Vanno perciò ricercate delle strategie in
grado di superare l’intervento caso per
caso per raggiungere un obiettivo di
efficacia su tutto il comparto.
Ciò si può ottenere pensando ad un tipo di
controllo in grado di rendere positiva
l’azione preventiva dei soggetti che sono
titolari della sicurezza: i committenti, i
coordinatori, i datori di lavoro, i dirigenti, i
preposti, i lavoratori.
PERICOLI NEI LAVORI IN PERICOLI NEI LAVORI IN COPERTURACOPERTURA
Rapporto annuale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
CANTIERI ISPEZIONATI: 1933
di cui IRREGOLARI: 351
aziende con dipendenti + lavoratori autonomi oggetto di ispezione: 2271
VIOLAZIONI COMPLESSIVE: 748
datori di lavoro: 500
lavoratori autonomi: 40
committenti e/o responsabili dei lavori: 96
coordinatori per la sicurezza: 118
sequestri: 6
sospensioni per gravi e reiterate violazioni in materia di sicurezza ai sensi dell'art. 14 Dlgs 81/08: 3
VIGILANZA DIREZIONI TERRITORIALI DEL LAVORO DELLA REGIONE MARCHE
• CANTIERI ISPEZIONATI: 631• di cui IRREGOLARI: 535
• aziende con dipendenti + lavoratori autonomi oggetto di ispezione: 1206
• di cui irregolari: 792• Sospensioni ai sensi art.14 del d.lgs 81/08, per
lavoro nero: 57• SEQUESTRI PENALI: 6
committenti / responsabili lavori: 30
coordinatori per la sicurezza: 58
VIOLAZIONI COMPLESSIVE: 894
• DATORI DI LAVORO: 750
• LAVORATORI DIPENDENTI: 12
• LAVORATORI AUTONOMI: 43
• INSTALLATORI: 1
Le violazioni più frequenti sono sempre le stesse e
sono riferite ad aspetti tecnico-antinfortunistici
(cadute dall’alto, rischio elettrico, organizzazione di
cantiere, utilizzo DPI, ecc.)
La documentazione riferita agli aspetti gestionali e
di organizzazione del cantiere e delle lavorazioni
(PSC, POS, PIMUS) è spesso un mero adempimento
formale, che non tiene conto della realtà del
cantiere e della sua effettiva gestione.
Infatti, dall’esame della documentazione di
cantieri gli elaborati anticaduta si riscontra
nella quasi totalità dei casi esaminati
l’assoluta mancanza di attenzione rispetto
ai tiranti d’aria e, di conseguenza, l’assenza
assoluta di indicazioni sull’insieme di DPI
atti ad arrestare la caduta del lavoratore
prima che impatti al suolo o su di un
elemento aggettante dell’edificio.
• Ai sensi dell’art.89 comma 1 lettera h), il Piano Operativo di Sicurezza (POS) nei cantieri mobili e temporanei costituisce Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi dall’art.17
• c.1 lettera a) che il datore di lavoro è tenuto a redigere.
Pertanto, prima di svolgere lavori sulle coperture, è necessario eseguire, nell’ambito della redazione del POS, una specifica valutazione dei rischi, una specifica valutazione dei rischi, ed in particolare il rischio di caduta dall’alto, a cui risultano esposti gli operatori durante l’esecuzione di lavori sulla copertura, al fine di definire le conseguenti opere di prevenzione e protezione da adottare.
• 1. Tipologia e durata del lavoro da svolgere
• 2. Inclinazione della copertura• 3. Tipo di copertura (piana, a
falda, a shed, a volta...)• 4. Altezza di caduta massima• 5. Carichi massimi di impatto di un
corpo in fase di scivolamento/caduta (carichi
• dinamici)
6. Traiettoria di caduta di un corpo morto che rotola dalla copertura e probabile punto di impatto sul parapetto prefabbricato
7. Forma geometrica del parapetto in funzione della massima luce di passaggio di un corpo.
Qualche riflessione su alcuni punti…
Forte frammentazione dei lavori emassiccio ricorso all’uso di lavoratori autonomi, oggi utilizzata come principale forma di «lavoro flessibile»!
Qualche riflessione su alcuni punti…
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali -
Spesso manca una «regia» unicadella sicurezza: in assenza di procedure chiare spesso prevalel’improvvisazione
Qualche riflessione su alcuni punti…
Una filiera di appalti e subappalti a cascata leciti o illeciti
una carente azione di coordinamento e vigilanza delle figure preposte: capi cantiere, coordinatori della sicurezza, ecc.ecc.
Qualche riflessione su alcuni punti…
Scarsa informazione e formazione ai lavoratori.Errata valutazione dei rischi da parte di chi eseguel’intervento in copertura
In copertura salgono persone assolutamente ignare dei rischi esistenti.Mancanza di conoscenza della normativa vigente.
Qualche riflessione su alcuni punti…
Scarsa informazione e formazione ai lavoratori.Errata valutazione dei rischi da parte di chi eseguel’intervento in copertura
In copertura salgono persone assolutamente ignare dei rischi esistenti.Mancanza di conoscenza della normativa vigente.
Qualche riflessione su alcuni punti…
Chi progetta sistemi anticaduta spesso non ha la competenza né i titoli, realizzando quindi sistemi intrinsecamente non sicuri.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali -
Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna
…. con questi
risultati, purtroppo!
Grazie per l’attenzione
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