DIDATTICA PER COMPETENZE
PROGETTARE PER EAS
Alessandro Sacchella
[email protected] SETTEMBRE 2017
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AMBITO 9 LOMBARDIA ISTITUTO COMPRENSIVO « Don Milani» - Rovato
TRAGUARDI FORMATIVI DIDATTICI DEL PROGETTO DI
FORMAZIONE PROGRAMMATO [BENEFICI ATTESI]:
• Comprendere cosa significa insegnare e apprendere per competenze.
Come la didattica per competenze può essere praticata quotidianamente
in classe, legandosi a una progettazione e a una valutazione che pongano
al centro il "saper fare".
Alessandro Sacchella 2
TEMI DEL PERCORSO FORMATIVO
1. Le competenze: dal costrutto alla classe
2. La didattica per competenze
3. Progettare e valutare con gli EAS
4. Fare lezione con gli EAS.
Alessandro Sacchella 3
OBIETTIVO OPERATIVO
• Il corso prevede:
1- Tre incontri in plenaria di tre ore
2- Tre incontri di due ore per attività laboratoriali ( elaborazione di un EAS).
3- Rielaborazione personale da condividere in piattaforma e attuare in classe con supervisione del tutor e formatore.
Alessandro Sacchella 4
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Alessandro Sacchella
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Alessandro Sacchella 6
Scaricabile il n° 0 gratuitamente
dal sito http://www.morcelliana.net/home
/3208-essere-a-scuola.html
Alessandro Sacchella 7
REVISIONE E COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
1. Quali sono le tre o quattro cose più importanti che
desideriamo che i nostri ragazzi apprendano, al termine della
loro esperienza a scuola?
2. Quali sono le cose che vogliamo che i nostri ragazzi portino
con sé, forse per il resto della vita, cose che non potrebbero
fare senza la cura che noi dedicheremmo loro?
T. Sergiovanni, Costruire comunità nelle scuole, LAS
Alessandro Sacchella 8
COSA FACCIAMO OGGI
1. Le competenze: dal costrutto alla classe
2. La didattica per competenze
Alessandro Sacchella 9
« Il nostro cervello funziona esattamente così: parte
da un set di informazioni che già possiede e che
sono il risultato delle sue esperienze pregresse, le
corregge sulla base delle nuove esperienze»In Rivoltella P C, La Previsione, Neuroscienze, apprendimento , didattica, La Scuola, BS, 2014, p.23
I PUNTI DI RIFERIMENTO ESSENZIALI
PER LAVORARE CON GLI EAS
COMPETENZE –PROGETTAZIONE – VALUTAZIONE
Alessandro Sacchella
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Ripensare la scuola
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Lavorare per competenze ( progettare e valutare)
Calibrare la didattica sui bisogni apprenditivi degli
alunni
Indicazioni Nazionali Direttiva B.E.S.
Apprendere competenze Personalizzare l’apprendimento
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Le Competenze “dare senso all’esperienza educativa”
Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel
quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio
apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le
curiosità,… assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi
a costruire un proprio progetto di vita. Dalle Indicazioni Nazionali 2012
12
DOVE TROVIAMO I RIFERIMENTI ALLE COMPETENZE
• Nelle Indicazioni Nazionali : I traguardi per lo sviluppo delle competenze
( prescrittivi )
• Nel Documento di Certificazione delle competenze
(obbligatorio)
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Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione nelle lingue straniere
Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Competenze sociali e civiche
Consapevolezza ed espressione culturale
LE 8 COMPETENZE CHIAVE
Acquisizioni nelle aree fondamentali
Competenze per il progetto di vita
Competenze legate all’esercizio di cittadinanza
4-Sep-17Alessandro Sacchella
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COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Competenze trasversali
Competenze disciplinari
CAMPI DI ESPERIENZA- DISCIPLINE: OBIETTIVI (CONOSCENZE E ABILITÀ)
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze disciplinari
Competenze trasversali
Competenze trasversali
CURRICOLO DI SCUOLA
EAS
Alessandro Sacchella
DIDATTICA PER COMPETENZE
Alessandro Sacchella 16
CONCETTO DI COMPETENZA – CONCETTO DI ABILITÀ
ABILITÀ
• Indicano le capacità di applicare conoscenze e
di utilizzare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi.
• Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche le abilità sono descritte come
cognitive (comprendenti l’uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) o pratiche
(comprendenti l’abilità manuale e l’uso di
metodi, materiali, strumenti)
COMPETENZA
• Comprovata capacità di utilizzare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e
personale.
• Nel contesto del Quadro europeo delle
qualifiche le competenze sono descritte in
termini di responsabilità e autonomia
Alessandro Sacchella17
DISTINZIONE CONOSCENZA-CONTENUTO
• La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di fatti , verità e
informazioni ottenute attraverso l’esperienza personale o l’apprendimento.
• La conoscenza è qualcosa di diverso dalla semplice informazione ( contenuto) .
• Entrambe si nutrono di affermazioni vere, ma la conoscenza è una particolare
forma di sapere, dotata di una sua utilità.
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DISTINZIONE CONOSCENZA-CONTENUTO
• Mentre l'informazione può esistere indipendentemente da chi la possa
utilizzare, e quindi può in qualche modo essere preservata (sui libri , in
Internet, ….), la conoscenza esiste solo in quanto c'è una mente in grado di
possederla.
• Le informazioni / i contenuti servono a promuovere conoscenza ; la scelta di
tali contenuti non è determinata a priori ma viene effettuata in relazione alle
conoscenze che si VOGLIONO promuovere in quanto utili ( es : studio di un
popolo)
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• Definirei la competenza come la capacità di interagire in una situazione data,
capacità che si fonda su alcune conoscenze, ma non si riduce ad essa
• L’approccio denominato per competenze non fa che accentuare questo
orientamento …. non rifiuta né i contenuti né le discipline, ma mette l’accento
sulla loro messa in opera
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE
• A scuola gli allievi apprendono conoscenze e tuttavia essi sanno in quali
circostanze e in quale momento applicare tali conoscenze?
• E’ dalla messa in relazione pertinente di conoscenze preliminari e di un
problema che si riconosce una competenza
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE Fhilippe Perrenoud- Tratto da Costruire competenza a partire dalla scuola - Anicia
• L’approccio per competenze comporta fare apprendere piuttosto che insegnare
• L’approccio per competenze risponde alle esigenze della centralità del soggetto in
apprendimento, della pedagogia della differenza e dei metodi attivi
• L’approccio per competenze non è del tutto nuovo, fa riferimento ai movimenti di
scuola attiva che hanno proposto attività complesse, ( Freinet. Montessori , Don
Milani, Aporti.....)
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE
• Considerare i saperi come risorsa da mobilitare
• Lavorare sistematicamente per problemi
• Inventare o ricorrere a strategie diverse di
insegnamento
• Negoziare e portare avanti dei progetti con gli
allievi
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE
• Mettere in atto ed esplicitare un nuovo
contratto didattico
• Adottare una valutazione formativa in
situazione di lavoro
• Andare verso una minore divisione
disciplinare
Approccio per competenze invita gli insegnanti a:
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
• Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
• Favorire l’esplorazione e la scoperta
• Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
• Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
• Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE
• Lavorare per situazioni problematiche … esige una grande capacità di
analizzare le situazioni, i compiti e i processi mentali dell’allievo, rafforzata dalla
capacità di decentrarsi, di dimenticare la propria erudizione per mettersi al
posto del discente, di capire cosa lo blocca
• Bisogna aggiungere che questo presuppone una forte capacità di comunicare
con l’allievo, di aiutarlo a verbalizzare ciò che lo turba o lo blocca, di incitarlo ad
una forma di Metacognizione
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE Fhilippe Perrenoud- Tratto da Costruire competenza a partire dalla scuola - Anicia
• Lavorare per situazioni problematiche …presuppone inoltre capacità di
gestione della classe in un contesto complesso : gli allievi lavorano a volte per
gruppi, la durata delle attività è difficile da prevedere e da standardizzare, gli
imprevisti metodologici si aggiungono alle dinamiche incerte del gruppo classe
• Non si ha bisogno di eserciziari o di schede a perdita d’occhio, ma di situazioni
interessanti e pertinenti che tengano conto dell’età degli allievi, del tempo di
cui si dispone, delle competenze che si intendono sviluppare
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE
Ciò richiede da parte dell’insegnante
• Capacità di instaurare diversi sistemi del sapere, di far coesistere parti dedicate alle
situazioni problema con altre più propizie alla progressione di un curricolo strutturato
o agli esercizi più convenzionali
• Capacità di fare continuamente il punto in rapporto agli obiettivi fissati per l’anno e di
regolare la scelta delle situazioni problema
• Grande libertà rispetto ai contenuti e tranquillità, controllo delle sue personali
angosce
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE Fhilippe Perrenoud- Tratto da Costruire competenza a partire dalla scuola - Anicia
Sul versante dell’identità e delle competenze del docente si ha dunque:
• Capacità di incoraggiare e guidare l’incertezza
• Accettazione degli errori come fonti essenziali di regolazione e di avanzamento a condizione che
vengano analizzati e compresi
• Valorizzazione della cooperazione tra gli alunni nei compiti complessi
• Capacità di chiarire e adattare il contratto didattico
• Capacità di coinvolgersi personalmente nel lavoro senza restare perennemente nella posizione di
arbitro o di valutatore, senza tuttavia divenire un pari
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DIDATTICA DELLE COMPETENZE Fhilippe Perrenoud- Tratto da Costruire competenza a partire dalla scuola - Anicia
APPRENDERE PER COMPETENZE - sfide per la didattica
Promuovere nello studente la capacità di affrontare i problemi che la sua
esperienza di vita gli può presentare mobilitando le proprie risorse interne e
agendo funzionalmente in un contesto complesso
connettere le esperienze di apprendimento scolastico con le situazioni di vita
lavorare sui legami piuttosto che sulle fratture tra scuola e vita
294-Sep-17Alessandro Sacchella
APPRENDERE PER COMPETENZE - sfide per la scuola
DOMANDE :
Come agganciare la scuola alla vita?
Come orientare la propria azione verso un apprendimento profondo e
capace di trasferirsi alle situazioni di realtà, un apprendimento che non
smarrisca mai il collegamento con l’esperienza reale del soggetto?
304-Sep-17Alessandro Sacchella
APPRENDIMENTO E COMPETENZE
Alessandro Sacchella 31
DEFINIZIONE DI APPRENDIMENTO
• L’apprendimento è un processo
volontario e attivo che implica da
parte del bambino/a una precisa
disposizione e responsabilità;
senza una precisa motivazione
questo non si realizza.
• L’apprendimento non è il risultato
speculare dell’insegnamento, non si
trasmette, ma si costruisce nel soggetto
con la sua attiva partecipazione a partire
dal proprio mondo delle idee
(conoscenze ed esperienze precedenti) e
coinvolge la sfera profonda dell’essere
del soggetto stesso.
Alessandro Sacchella 32
DEFINIZIONE DI APPRENDIMENTO
• “L’apprendimento è un processo naturale con cui l’individuo
persegue obiettivi per lui significativi; è attivo, volontario e
mediato internamente, è un processo di scoperta e di
costruzione del significato dell’informazione e dell’esperienza,
filtrato attraverso le percezioni, i pensieri, e i sentimenti
individuali dell’allievo”. McCombs e Whisler
Alessandro Sacchella 33
PROPRIETA’ DI UN APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO-( JONASSEN – 95)
Alessandro Sacchella 34
Insegnare Apprendere
Un allievo apprende se:
• ha senso e dà senso a cio che impara
• sta bene fisicamente e psicologicamente
questo vuol dire molte cose: ha un’immagine positiva di sé, ha capacità di relazione ecc.ecc.
Un insegnante deve garantire che:
• tutti stiano bene in classe e tutti capiscano
• tutti si possano esprimere
• ogni persona venga valorizzata, crei un suo stile e si orienti al futuro
Alessandro Sacchella 35
INSEGNARE E APPRENDERE PER COMPETENZE
L’insegnamento tradizionale
La conoscenza come prodotto predefinito
La conoscenza frammentata in parti per facilitare l’assimilazione
Lo studente riproduce la conoscenza
Organizzato intorno a contenuti
Strutturato e uniforme
Prevede un percorso linea
Usa il libro come strumento principe
Procede in modo individualistico
L’insegnamento per COMPETENZE
La conoscenza come processo elaborativo
La conoscenza vista nelle sue reciproche
relazioni
Lo studente produce la conoscenza
Organizzato intorno a problemi
Differenziato e regolato sulla persona
Prevede un percorso ricorsivo
Usa fonti e materiali diversi
Procede in modo cooperativo
Alessandro Sacchella 36
• l’insegnamento è un’azione che si esercita sopra l’oggetto culturale e sopra il soggetto in apprendimento. ( E. Damiano)
CHE COSA FA IL DOCENTE CHE COSA FA L’ALUNNO
colui che da’ le consegne, Svolge i compiti assegnati , recupera ciò che sa e che
sa già fareE’ colui che provoca le situazioni utilizzando il livello di
“sfida ottimale”
utilizza , riorganizza quello che già possiede
E’ il regista che contestualizza e accompagna Ascolta, legge e comprende, segue, esegue
Colui che predispone il design (Diana Laurillard,) esplora, ricerca ,predispone, organizza…
Il suggeritore di domande nella ZSP discute, negozia s.ti , fissa nuove conoscenze
Utilizza il pensiero ad alta voce Si confronta e condivide
Costruisce lo scaffolding Si aggrappa e integra
Sostiene sul piano motivazionale e personalizza Sviluppa riflessione e metacognizione
Definisce tempi e modi di realizzazione delle attività,
…. Valuta
si autovaluta
RUOLO DEL DOCENTE
Alessandro Sacchella 37
COMPETENZE
La competenza non si trasmette … Ma si mobilità con l’attività
LE COMPETENZE
(saper usare la conoscenza in situazione per uno scopo)
NON eliminano, NON sostituiscono, NON si aggiungono soltanto
MA si integrano con
• le conoscenze, i processi cognitivi ed epistemologici (saperi essenziali, sapere cosa)
• le abilità e le procedure (saper applicare, saper fare)
• il pensiero finalizzato (autonomo, critico, rielaborativo, responsabile)
soggetto che decide di attivarsi
comportamento
intenzionale e funzionale
compito
Mi interessa ?Mi serve? Posso agganciarmi ?Posso usare quello che so? Ecc.
Un problema da risolvere non un esercizio
Capisco che vale la pena di impegnarmi e mi attivo
LA COMPETENZA PER ATTIVARSI NECESSITA DI TRE ELEMENTI
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Alessandro Sacchella
La competenza : un processo a più strati
Abilità e conoscenze
Competenze trasversali
Competenze disciplinari ( traguardi)
Competenze chiave di cittadinanza
Applicazione in altre situazioni /Transfert
Uso guidato /esecutivo
Uso generalizzato/acquisito
Uso consapevole
Utilizzo in situazioni complesse /in interazione
Uso responsabile
Uso originale, critico, creativo, autonomo
40Alessandro Sacchella
IN SINTESI…LA COMPETENZA
• Va oltre i contenuti/ le conoscenze
• È costruita-attivata dalla persona (non trasmessa), l’attivazione dipende dalla persona
• E’ interiorizzata
• È riflessiva/ metacognitiva
• Non è mai completa
PERMETTE DI AGIRE IN SITUAZIONE DI INCERTEZZA
Alessandro Sacchella 41
PROGETTARE E VALUTARE CON GLI EAS
Alessandro Sacchella 42
DEFINIZIONE DI EAS
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EAS è un’attività di insegnamento e apprendimento ( T.L.A.)
contenuto circoscritto
agire contestualizzato
sviluppo temporale ridotto
Si propone come forma di insegnamento efficace e opportunità di apprendimento significativo
EAS –LE BASI TEORICHE
1. “INSEGNAMENTO COME DESIGN”, ( Trasposizione – Regolazione-
Valutazione
2. “APPRENDERE FACENDO”, ( Lavorare insieme – laboratorio)
3. “FLIPPED TEACHING” ( Lezione a posteriori)
4. “GENERAZIONE NELLA ZONA DI INTERSEZIONE TRA LE NEUROSCIENZE
E LA DIDATTICA”. ( Semplessità)
Alessandro Sacchella 44
“INSEGNAMENTO COME DESIGN”,
Trasposizione cioè individuare e selezionare le conoscenze da trasferire, di scegliere i mediatori adatti, di costruire il percorso attraverso il quale renderle accessibili
Regolazione All’insegnante e agli alunni è richiesto di “regolare” la propria azione di insegnamento e di apprendimento, di prevedere, selezionare e progettare o riprogettare attività e di verificare, in itinere, conoscenze, abilità e competenze.
Valutazione - l’acquisizione e la rielaborazione personale e soggettiva attraverso il confronto e la riflessione metacognitiva.
“La scuola deve tornare ad essere il luogo dove si produce cultura e non semplicemente uno spazio di stanca trasmissione di informazioni”.
Alessandro Sacchella 45
“ apprendere in modo attivo, costruttivo, intenzionale, autentico e collaborativo.” (Jonassen et al. 2007, ).
EAS PROPONE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI
• ATTIVO : l’alunno è impegnato nella costruzione della sua conoscenza mediante la manipolazione di oggetti, l’osservazione e l’interpretazione dei risultati dei suoi interventi. In questo modo si verifica il principio del “learning by doing” (imparare facendo).
• COSTRUTTIVO: l’alunno integra le nuove conoscenze ( che creano dissonanze) con quelle già possedute
• INTENZIONALE : l’alunno è consapevole di aver scelto un compito e di volerlo eseguire per…; l’intenzionalità richiede la consapevolezza dello scopo.
• AUTENTICO : il compito è collocato all’interno di situazioni e di contesti reali, basato su problemi
complessi e aperti che richiedono un forte coinvolgimento degli studenti nei contesti concreti.
• COLLABORATIVO : presuppone una dimensione cooperativa di ricerca, di scambio , di confronto e
di dialogo per una co-costruzione dei significati. ( attenzione alla differenza tra collaborativo/cooperativo)
Alessandro Sacchella 46
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• Vi è un momento nel quale si viene a contatto con le informazioni ( trova) e
criticamente se ne producono appropriazioni ( comprendi) , segue un momento
in cui le informazioni servono a sostenere una produzione ( elabora, smonta,
rimonta, agisci) infine occorre che quanto elaborato a partire dalle informazioni
di cui si dispone sia sottoposto a verifica metacognitiva ( rifletti) attraverso la
condivisione ( condividi) e la pubblicazione ( pubblica)
RITMO TERNARIO DELLA DIDATTICA
TROVA- ELABORA -CONDIVIDI
SMONTA – RIMONTA PUBBLICA
COMPRENDI – AGISCI-RIFLETTI
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VALORE DELL’EAS
L’EAS è costruito SULL’ESPERIENZA, sia nel momento anticipatorio sia in quello operatorio, ma “la
sola attività non costituisce esperienza. è dispersiva, centrifuga, dissipante” [DEWEY].
IL MODELLAMENTO opera in tutti e tre i momenti strutturali dell’EAS: nel momento
ANTICIPATORIO, grazie agli esempi delle situazioni-stimolo, nel momento OPERATORIO, grazie alle
attività collaborative o cooperative, che nella RISTRUTTURAZIONE grazie alle indicazioni di sintesi
dell’insegnante o alle considerazioni dei compagni.
la RIPETIZIONE svolge un’importante funzione nel passaggio dalla memoria a breve termine a
quella a lungo termine. le tecnologie aiutano nel rendere accettabile la ripetizione.
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• EAS è una ATTIVITÀ SEMPLESSA, cioè consente di agire in modo rapido ed efficace di fronte a
un problema. In questo modo di fronte ad una realtà sempre più complessa non possiamo
semplificare, in quanto banalizza la complessità, ma trovare strategie di fronteggiamento della
complessità.
L’EAS LAVORA A DUE LIVELLI:
1.1 Consente allo studente di ritornare ricorsivamente sullo stesso concetto, nel lavoro
domestico, nell’attività, nel debriefing.
2.2. Nella presentazione/condivisione in classe la discussione permette di tornare più volte sullo
stesso problema, favorendone la persistenza.
VALORE DELL’EAS
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L’EAS si costruisce su tre principi operatori efficaci.
• Creazione per inibizione- producendo qualche cosa, vuol dire operare per decisioni
anticipatorie e non mediante l’applicazione di un apprendimento già insegnato ed
esplicitamente appreso
• La rapidità – EAS ha lo spazio di una lezione o di una sua porzione.
• La selezione – cioè la capacità di individuare tra le informazioni disponibili solo quelle
pertinenti al suo mondo pensato come l’insieme degli indicatori che nella realtà che lo
circondano hanno senso per lui.
VALORE DELL’EAS
IN SINTESI – EAS
EAS è una TLA( attività di insegnamento – apprendimento) scandita in tre fasi, ciascuna
riconducibile a specifiche azioni dell’insegnante e dello studente e iscrivibili in una precisa logica
didattica.
1. E’ un EPISODIO in quanto rappresenta un’ipotesi di declinazione didattica della semplessità,
in particolare del principio di rapidità e allo stesso tempo della microlezione.
2. È SITUATO i quanto centrato sul contesto in funzione degli apprendimenti .
EAS mira a sviluppare apprendimenti significativi ( privilegia la profondità all’ampiezza , nella
consapevolezza che trattare molti argomenti comporta solo una comprensione superficiale.
Alessandro Sacchella 51
04/09/2017Alessandro Sacchella 52
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