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La diocesi ortodossa ro-mena d’Italia - parrocchia Ortodossa Romena “San-ti Apostoli Pietro e Paolo” in Asti organizza l’incontro “Le icone su vetro di Tran-silvania e il museo di Sibiel”, prospett ive religiose e cul-turali di una Romania da scoprire, a cura del giornali-sta Giovanni Ruggeri.

E’ una testimonianza del-le coloratissime icone su ve-tro della Transilvania, capo-lavori di arte popolare reli-giosa realizzati in Romania tra il ‘700 e il ’900 ad opera di anomini contadini.

Una straordinaria storia di arte e religiosità, custo-dita nel museo delle icone su vetro “Zosim Oancea” di Sibiel (Sibiu) sarà presen-tata nel corso di questo ap-puntamento, venerdì 1° di-cembre, ore 19. Dopo il “Te Deum” la presentazione con proiezione di immagini (in-gresso libero); segue rinfre-sco off erto dalla parrocchia

ortodossa presso la chiesa di Santa Maria Nuova.

Info: Padre Marius Lucian Trifi na tel. 328/21.70.628.

Destinato dal papa al servizio diplomatico in Bolivia, ordinato vescovo dal Segretario di Stato con dieci vescovi

Calliano, mons. Accattino è il Nunzio più alto del mondo

Gazzetta d’Asti | 1 dicembre 2017 _________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________________________________ 21

Sabato 25 novembre 2017 resterà un giorno memorabile per Calliano, perché in quel giorno mons. Angelo Accatt ino è di-ventato Arcivescovo e Nunzio Apostolico in Bolivia, ricevendo proprio nella chiesa parrocchiale del suo paese, in cui aveva avu-to il batt esimo nel 1966 e l’ordinazione sa-cerdotale nel 1994, l’ordinazione episcopa-le. A presiedere il solenne rito è stato nien-temeno che il Segretario di Stato della San-ta Sede, il cardinale Pietro Parolin, con una decina di Vescovi, tra cui ben quatt ro casa-lesi: i due conconsacranti, il nuovo vescovo di Casale Gianni Sacchi e l’emerito Alceste Catella, e poi l’Arcivescovo Luigi Bianco, Nunzio in Etiopia e Gibuti e Delegato apo-stolico in Somalia, nativo di Montemagno; e infi ne Luciano Pacomio, vescovo di Mon-dovì, che lascerà questo incarico il 9 dicem-bre dopo l’ingresso del suo successore.

«Sarai il nunzio più alto del mondo, poiché La Paz si trova a 4 mila metri. Da quella al-tezza, tra cielo e terra, potrai alzare lo sguardo ulteriormente verso l’alto per benedire tutt a la Bolivia. La Vergine di Copacabana, la Vergine di Crea e Sant’Evasio ti assistano e ti accom-pagnino nel tuo cammino perché sia fecondo di opere buone».

E’ stata questa la bella immagine con cui il cardinale Pietro Parolin ha concluso la sua elevata omelia, rivolgendosi a monsignor Angelo Accatt ino, durante il rito dell’ordi-nazione episcopale che si è svolta nella pre-gevole chiesa parrocchiale di Calliano, inti-tolata al Santissimo Nome di Maria.

Tra i vescovi intervenuti, c’erano anche il vescovo di Biella Gabriele Mana, il vescovo di Ivrea, l’astigiano Edoardo Cerrato, quello di Smirne, il domenicano Lorenzo Pirett o, il vicario ausiliare di Istanbul, Ruben Tier-rablanca, e l’armeno Levon Zekyan, con una quarantina di sacerdoti, tra cui da Asti

il vicario generale don Marco Andina, il ret-tore del Seminario interdiocesano di Ales-sandria, don Vitt orio Croce, docente del Sit in cui si è formato mons.Accatt ino, molti offi ciali della Segreteria di Stato e amici del Nunzio, tra i quali l’astigiano mons. Sergio Aumenta.

Il capo della diplomazia vaticana ha ricor-dato le tappe della preparazione e della car-riera del neonunzio, nato 51 anni fa ad Asti. Diplomato all’Artom di Asti e dopo gli stu-di teologici nel Sit di Alessandria, venne or-dinato sacerdote nel 1994 dal vescovo Car-lo Cavalla, proseguendo poi i corsi accade-mici in Diritt o canonico alla Lateranense e alla Pontifi cia Accademia ecclesiastica fi no ad entrare nel 1999 nella diplomazia della Santa Sede prestando servizio nelle nunzia-ture di Trinidad e Tobago, Colombia, Perù e in Segreteria di Stato, qindi negli Stati Uni-ti e, negli ultimi anni, in Turchia, fi no alla nomina a Nunzio in Bolivia fatt a da papa Francesco il 12 luglio di quest’anno. Pro-prio dalla Turchia c’era una folta delegazio-ne, cos+ come non mancavano i diplomati-ci, fra cui l’ambasciatore boliviano presso la Santa Sede, il rett ore dell’Ordine di Malta in Bolivia e il Console del Cile in Turchia. E poi il sindaco di Calliano Belluardo che ha lasciato un simpatico saluto da compae-sano con l’invito a non dimenticare il dia-lett o monferrino, il sindaco di Moncalvo Fara, rappresentanti della Provincia di Asti, il comandante provinciale dei Carabinieri Vagnoni, molti ex compagni di studi e ami-ci di lunga data. La simpatia, la bontà, la di-screzione e la grande competenza di Ange-lo Accatt ino nel servizio alla Chiesa in tan-ti paesi, unite alla sua semplicità e umiltà, hanno portato a Calliano signifi cative e cor-diali presenze da tutt o il mondo. Nel primo banco, con gli zii, la mamma Carla, felice e

commossa insieme.Il gagliardett o degli alpini di Calliano con

un bel gruppo di penne nere ed ex commili-toni della Taurinense, hanno manifestato la gioia per l’amico alpino diventato Nunzio con la dignità di Arcivescovo della sede ti-tolare di Sabiona. E da Sabiona, l’antichissi-ma diocesi del Tirolo originalmente suff ra-ganea del Patriarcato di Aquileia, soppressa alla fi ne del X secolo e trasferita a Bressano-ne, è giunto il devoto omaggio augurale del-la Badessa del Monastero benedett ino, lett o dal Vicario Generale casalese mons. Giam-pio Devasini.

Signifi cativi i momenti della solennissi-ma celebrazione, cominciando dall’osten-sione della nomina pontifi cia fatt a dal can-celliere can. Davide Mussone, cui sono se-guiti i riti consacratori e poi l’imposizione della mitria e la consegna del Vangelo e del bastone pastorale.

La liturgia, ben spiegata nel bel libret-to stampato per l’occasione, è stata ott ima-mente guidata dal cerimoniere episcopa-le don Andrea Tancini, coadiuvato da don Igor Peruch, parroco di Cocconato, e don Francesco Mombello.

Al termine della celebrazione, durata due ore e mezza, al termine mons. Angelo ha ri-volto i ringraziamenti a chi è giunto dalla Turchia, dal Canadà, dal Vaticano e da tan-te sedi in cui ha operato fi no ad ora, non tra-lasciando un aff ett uoso ricordo per l’indi-menticato parroco della sua gioventù don Luigi Venesia, a Calliano per 37 anni. Mor-to sett e anni fa, musicò famosi canti liturgici sulle parole del compagno don Felice Mo-scone, e a Calliano fu animatore del famoso corett o che ebbe successi nazionali con Ro-berta Mogliott i, poi Andrea Mirò. Un par-ticolare apprezzamento ha avuto per il gio-vane amico att uale parroco don Samuele

Batt istella, che ha tanto lavorato per questo evento e poi si è fatt o da parte perché risul-tasse il lavoro di gruppo.

Per la buona riuscita della celebrazione e del successivo rinfresco si è mobilitato l’in-tero paese. Si è formato un comitato, ma si sono att ivati anche il Comune, con il sin-daco Paolo Belluardo, la Pro loco, la Cro-ce Rossa e la Protezione civile. Il parroco nei quatt ro mesi di preparazione all’evento ha disposto la comunità parrocchiale per-ché esprimesse la propria piena partecipa-zione alla celebrazione. La cantoria, i mini-stranti, i lett ori, hanno mostrato che anche da un piccolo paese l’impegno ott iene ott i-mi risultati.

L’indomani, domenica 26, nella chie-sa parrocchiale c’è stata la Messa gran-de con due Nunzi: Mons. Angelo e Mons. Luigi Bianco, che poi è subito ripartito per l’Etiopia. Il neo arcivescovo ha confi dato agli amici che spera di restare a Calliano an-cora qualche sett imana prima di trasferir-si in Bolivia, dalla collina posta a 258 me-tri s.l.m. tra la Valle Versa e la Valle Grana all’altitudine di 4.000 metri di La Paz.

> p.b.- c.v.

La comu-nità del-la Cat-tedra le di asti aspet-ta gli a m i -ci sordi per la messa comunitaria di do-menica 10 dicembre alle 10.30 con la traduzione in segni di Silvia Bosia.Domenica 14 gennaio 2018 sempre alle 10.30 la messa sarà interamente tradotta in lingua dei segni italiana.Ritrovo alle 10.20 all’en-trata laterale del duomo in piazza Cattedrale.

MESSA CON I SEGNIPER I NON VEDENTIMESSA CON I SEGNIPER I NON VEDENTI

Stasera con la diocesi rumena

Le icone su vetro di Sibiela Santa Maria Nuova

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SEGUE DALLA PRIMA - SEGUE DALLA PRIMA - SEGUE DALLA PRIMA - SEGUE DASEGUE DALLA PRIMA - SEGUE DALLA PRIMA - SEGUE DALLA PRIMA - SEGUE DA

Il volontariato verso i più poveri è un’opportunità pre-ziosa per off rire alle nuove generazioni degli interroga-tivi sul senso dell’esistenza, un’esperienza importante per educare ai valori della gratui-tà, della solidarietà e dell’im-pegno. Si tratt a di esperienze che non si esauriscono in un servizio, ma off rono ai parte-cipanti uno stimolo ad uscire dall’indiff erenza e dalla rasse-gnazione per vivere un senso nuovo dell’esistenza nella vi-cinanza ai più poveri, nel se-gno della condivisione, della partecipazione, della passio-ne per le grandi cose.

La Caritas diocesana pro-pone alle comunità parroc-chiali nel tempo di Avvento esperienze di volontariato da svolgersi nelle diverse ope-re segno: Comunità di acco-glienza per donne e bambini “Le querce di Mamre” • Em-

porio della solidarietà “Sa-repta” • Centro diurno per senza dimora “II Samarita-no”.

Evidenza in particolare la necessità di aumentare il nu-mero dei volontari del Cen-tro diurno per senza dimora al fi ne di poter tenere aperto, almeno in inverno il centro anche al sabato, unico giorno rimasto ancora scoperto.

Propone inoltre a tutt e le famiglie di invitare a pran-zo o a cena, almeno una vol-ta nel periodo di Avvento un povero: donna in diffi coltà, richiedente asilo, senza di-mora, anziano solo, ecc. al fi ne di tessere relazioni signi-fi cative con i poveri.

Durante lo scorso inverno la Caritas diocesana ha evita-to di lasciare sulla strada cin-que senza tett o e li ha inseri-ti in appartamenti insieme a richiedenti asilo. Successi-vamente ha dedicato un ap-partamento in Asti per l’ac-

coglienza dei senza tett o che stanno vivendo, att raverso l’inserimento nel lavoro con tirocini in azienda, l’espe-rienza della fuoriuscita dal-la grave situazioni di emar-ginazione in cui sono fi ni-ti. Si chiede a tutt e le comu-nità parrocchiali, di esprime-re quale segno di condivisio-ne, un contributo per soste-nere le spese di tale apparta-mento.

Mercoledì 6 dicembre alle ore 21 ad Asti, Chiesa del Sa-cro Cuore: incontro di pre-ghiera con tutt i i volonta-ri Caritas presieduto da don Giovanni Perini, dirett ore della Caritas di Biella e de-legato regionale delle Cari-tas del Piemonte e della Val-le d’Aosta.

Una bancarella con i pro-dott i preparati nel Centro diurno per senza dimora sarà itinerante in citt à per sensi-bilizzare sull’importanza di non essere indiff erenti a chi

vive in povertà assoluta e per raccogliere off erte. L’itinera-rio è il seguente: domenica 3 dicembre: Don Bosco - do-menica 10 dicembre: Catt e-drale - Domenica 17 dicem-bre: Santa Caterina - Dome-nica 24 dicembre: San Pie-tro.

La Caritas di Valfenera ha att ivato un laboratorio di tes-situra dal titolo “II telaio soli-dale”. Si propone di realizzare qualche regalo di Natale ac-quistando qualche prodott o.

Al fi ne di sostenere la na-scita della prima Caritas Vi-cariale in Avvento sarà att i-vato un corso di formazione “I lunedì della Caritas” a Du-sino San Michele alle ore 21 nelle seguenti date: 4, 11 e 18. Il giorno di Natale, come lo scorso anno, i senza dimo-ra saranno invitati a pranzo nella parrocchia di Santa Ca-terina.

Buon cammino, verso il Natale!

Per offerte: causale Avvento/Natale 2017 (precisando Avvento 2017)bonifi co bancario a favore della Caritas Diocesana di Asti:

Codice IBAN IT17S0623010320000046398437Cariparma, Corso Alfi eri n. 213, Asti

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