Gentilissimo Direttore,
vorrei che venga segnalata alla cittadinanza attraverso un organo di stampa come un volontario
iscritto alla Croce Rossa Italiana, venga trattato a Gioia del Colle. Sono iscritto da circa sei mesi a
questa Associazione che in ambito Nazionale rappresenta un punto di riferimento del volontariato e
della solidarietà verso il prossimo. A Gioia del Colle negli ultimi periodi le cose non vanno così
bene come in ambito nazionale.
In breve le spiego cosa è accaduto.
Quando mi sono iscritto ho fatto richiesta di ricevere una divisa di servizio, che ancor oggi non mi è
giunta. Ho chiesto e sollecitato più volte la Coordinatrice di Gioia del Colle di consegnarmene una,
ma lei ha sempre fatto finta di niente fino all’altro giorno.
In un secondo momento, alla presenza di clienti nella mia attività commerciale alla mia ennesima
richiesta di avere una divisa, mi è stato detto che dovevo comprarla. A quel punto io ho fatto
presente alla signora, che in un'altra associazione gioiese, la divisa me l’hanno consegnata al
momento della mia iscrizione gratuitamente, per poter svolgere attività. La signora a queste parole
si è infuriata intimandomi che non mi dovessi nemmeno avvicinare alla Sede della C.R.I. se avessi
ancora fatto parte di suddetta associazione di Gioia del Colle.
Ora mi chiedo in base allo stralcio dell’art.3 del Regolamento per l’Organizzazione ed il
Funzionamento delle Componenti Volontaristiche della C.R.I. di cui cita “Le Componenti operano
nei diversi livelli istituzionali con pari dignità e con le stesse prerogative. Gli Organi
dell'Associazione operanti ai vari livelli istituzionali devono assicurare, in rapporto alle risorse
economiche disponibili, gli strumenti necessari allo svolgimento delle attività delle Componenti, le
quali sono tenute a contribuire allo sviluppo ed al potenziamento dell' Associazione”.
Secondo questo articolo, ogni volontario dovrebbe essere messo in condizione di operare con pari
dignità, ma non solo secondo l’art.23 sempre dello stesso Regolamento, la mia appartenenza alle
due associazioni è compatibile ad ognuna perché non contrasta le stesse finalità della C.R.I.:
“(INCOMPATIBILITÀ) Il Volontario C.R.I. che ricopra cariche presso altra Associazione che
persegue scopi ed attività istituzionali analoghi a quelli propri della C.R.I. non è titolare del diritto
di elettorato passivo ai sensi del presente Regolamento. L’iscrizione alla Croce Rossa Italiana è
incompatibile con l’appartenenza ad associazioni che perseguono finalità in contrasto con i principi
dell’Associazione e/o che svolgano in convenzione con Enti Pubblici attività analoghe a quelle della
Croce Rossa. Tutte le cariche elettive di cui al presente Regolamento sono incompatibili tra loro”.
Poiché ultimamente la situazione si sta facendo davvero pesante, vorrei segnalare la mia situazione
alla Croce Rossa Italiana di Gioia del Colle, per porre l’accento sulla questione che questa
associazione non è di un solo individuo, ma ogni cittadino si deve sentire libero di farne parte senza
alcuna ‘padrona’ nel rispetto del Codice Etico e di Buona Condotta dei Volontari CRI.
Ringrazio la redazione per la Sua disponibilità, sperando che questa mia lettera venga pubblicata al
più presto.
Un Volontario che vorrebbe svolgere le sue attività con passione.
Top Related