Download - CRONACHE di NAPOLI CROttualità NACHE · vedimento di compone di ben 40 articoli, suddivisi in cinque titoli. Nel Titolo I vengono apportate modifiche al codice penale: nel capo I,

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  • MILANO I clienti erano soprattutto pregiudicatiFabbrica di documenti falsi

    in una casa occupata: arrestato MILANO (Ester Castano)- Fabbricava documenti falsiin un appartamento Aleroccupato abusivamente invia Albertinelli 5 a Milano,nel quartiere popolare SanSiro. In manette il marocchi-no 37enne El KaissiRadouan, in Italia con un per-messo di soggiorno per moti-vi lavorativi. Con tre stam-panti realizzava carte d'iden-tità, tessere sanitarie, patentidi guida e attestazioni conso-lari, poi smerciate da ungruppo di nordafricani allefermate dei mezzi pubbliciAtm. I clienti della banda, perlo più mediorientali o dell'EstEuropa, erano quasi semprepregiudicati. "Sono emersicollegamenti con nominativigià noti in banca dati. Leverifiche sono in corso, nonposso dire di più", commentail vice questore aggiuntoAngelo De Simone in meritoa possibili persone legate alterrorismo internazionale trale fila degli acquirenti. Per il37enne l'accusa è possesso efabbricazione di documentidi identificazione falsi, falsitàmateriale commessa dal pri-vato in certificati e autorizza-zioni amministrative. Nelcorso dell'indagine, partita ainizio anno, sono state arre-

    state 2 persone, una terza èdenunciata e la moglie diRadouan, 33enne connazio-nale, è indagata a piede liberoin concorso col marito.Unanno fa l'uomo, lavoratorenel settore della ristorazione,aveva occupato l'apparta-mento al civico 5 di viaAlbertinelli assieme allamoglie, da cui ha avuto unabambina. Giovedì 9 marzo lapolizia ha usato l'escamotagedi un censimento degli abi-tanti e, assieme al personaleAler, si è introdotto nell'abita-zione. Nel corso della perqui-sizione domiciliare gli inve-stigatori hanno trovato trova-to e sequestrato documentiinteramente contraffatti giàpronti alla vendita, numerosisupporti di plastica, di cuialcuni muniti di microchip,equivalenti per forma edimensione a quelli originali,personal computer, due stam-panti-scanner a colori ed unastampante termica a colorispecifica per card in plastica.In una valigia erano statinascosti anche due 'laissez-passer' falsi con il medesimonumero seriale, apparente-mente rilasciati dal Consolatogenerale del Marocco a Mila-no.

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    ROMA I principi: durata ragionevole dei processi e rafforzamento delle garanzie difensive

    Ok al nuovo processo penaleROMA - Il Senato ha approvatocon 156 voti a favore, il ddl di rifor-ma del processo penale, approvandoil maxiemendamento interamentesostitutivo del ddl n. 2067, recante"*modifiche al codice penale e alcodice di procedura penale* per ilrafforzamento delle garanzie difen-sive e la durata ragionevole dei pro-cessi nonché all'ordinamento peni-tenziario per l'effettività rieducativadella pena." Nella seduta di ieri ilgoverno aveva posto la questione difiducia sull'approvazione di unmaxiemendamento sostitutivo del-l'intero ddl, che recepisce il testolicenziato dalla Commissione ealcuni emendamenti dei relatori. Macome è strutturato il testo? Il prov-vedimento di compone di ben 40articoli, suddivisi in cinque titoli.Nel Titolo I vengono apportatemodifiche al codice penale: nel capoI, che detta norme in materia diestinzione del reato per condotteriparatorie, aumenta i limiti di penaper i delitti di scambio elettoralepolitico-mafioso, furto e rapina. Ilcapo II è nodale: modifica la disci-plina della prescrizione, prevedendouna sospensione di un anno e seimesi dopo la sentenza di condanna.Nel capo III è presente una delega alGoverno per la riforma del regimedi procedibilità per alcuni reati, peril riordino di alcuni settori del codi-ce penale e per la revisione delladisciplina del casellario giudiziale.

    Il Titolo II reca invece modifiche alcodice di procedura penale: infattinel capo I sono previste modifichein materia di incapacità dell'imputa-to di partecipare al processo e fissaun termine di tre mesi per la conclu-sione delle indagini preliminari; siprevedono modifiche in materia diriti speciali, udienza preliminare,istruzione dibattimentale e strutturadella sentenza di merito, mentre ilcapo III riguarda la semplificazionedelle impugnazioni. Il Titolo III recamodifiche alle norme di attuazione,di coordinamento e transitorie delcodice di procedura penale e alla

    normativa di organizzazione dell'uf-ficio del pubblico ministero. Il Tito-lo IV, all'articolo 34, conferisce unadelega al Governo "per la riformadel processo penale e dell'ordina-mento penitenziario e, in materia diintercettazioni, fissa principi e crite-ri per garantire la riservatezza dellecomunicazioni e per ridefinire lespese per intercettazioni", comespiegato anche nelle dichiarazioni divoto dalla senatrice Filippin. Il Tito-lo V, infine, reca disposizioni finali,come la clausola di invarianzafinanziaria ed entrata in vigore).

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    di Domenico Letizia*

    DAMASCO - La Siria è al centro deldibattito geopolitico internazionale enumerose sono le problematiche “eti-che” che tale conflitto ha consegnatoalla storia dell’uomo. Vi sono alcuneOrganizzazioni che tentano di porrel’attenzione sul conflitto siriano e sullaconseguente catastrofe umanitaria. Traqueste organizzazioni abbiamo cono-sciuto la Onlus “We Are” che anchequest’anno prosegue con la denunciapolitica e con progetti umanitari per ibambini e per la popolazione siriana.Ritorniamo a dare voce ad EnricoVandini, presidente di “We Are”, suinuovi progetti del 2017 e sulle atrociparticolarità del conflitto siriano. Tra i progetti in cantiere per questonuovo anno state lavorando per con-tinuare a garantire il mantenimentodella Sala parto ambulatorio Pedia-trico e Ginecologico per aiutare ledonne siriane a partorire in un luogoadatto all’evento sia da un punto divista psicologico che igienico. Dasubito la struttura è stata dotata diuna incubatrice che, per fortuna, èstata usata solamente una volta odue. Di cosa necessitate e quali sonole difficoltà riscontrate con le auto-rità locali? Quello di cui abbiamo principalmentebisogno sono persone di buon cuoreche ci sostengano per il finanziamentodi questo progetto in cui da subitoabbiamo creduto davvero tanto. Il pro-getto sta andando avanti da anni etanti sono i bambini nati nella nostrastruttura come tante sono le donne acui viene fornita una assistenza ostetri-ca e ginecologica. Non abbiamo maiavuto problemi con le autorità locali adire il vero: gli unici problemi sonostati quelli legati all’avvicinarsi dell’I-sis alla cittadina di Azaz, dove la strut-tura è situata e abbiamo subito i dannidi un attentato, danni che abbiamo giàripristinato grazie all’aiuto dei nostrisostenitori.“We Are”, ad oggi, tenta di gestire 9classi fino alla fine dell’anno scolasti-co e avete in programma di ripren-dere il progetto a settembre-ottobre.Quale è lo stato attuale della scolariz-zazione e della formazione dei bam-bini che avete potuto riscontrare sulcampo? Di questo progetto andiamo davverofieri perché non possiamo fare tuttoquello che vorremmo per la popolazio-ne siriana, ma garantire almeno l’i-struzione ai fanciulli costretti a viverein un campo profughi ci sembrava dav-vero il minimo. Bisogna tenere conto

    che alcuni di loro non hanno nessunoal mondo e sono nati e vissuti in tempodi guerra: abbiamo sentito la necessitàdi garantire loro una scolarizzazioneper porre qualcosa di concreto al cen-tro della loro vita, perché esserecostretti alla vita in un campo profughisenza nessuna certezza circa il propriofuturo e con un passato alle spalledrammatico può generare problemiinteriori profondi. Voglio ribadire a chici legge, che ormai da 5 anni, sono imolti bambini a cui risulta impossibileandare a scuola e ciò, oltre ai grandidanni psicologici, sarà uno dei proble-mi più grandi del prossimo futuro. Rin-graziando il cielo questo progetto haavuto sin dall’inizio un grande consen-so e grazie anche alla collaborazionecon una Ong siamo riusciti a garantireil mantenimento di questo anno scola-stico. Se dopo l’estate questi bambinisaranno ancora in questo campo, etemo che sarà così, dovremmo trovarele risorse per sostenere il prossimoanno scolastico.

    Per i prossimi mesi avete intenzionedi indire un concorso di disegno tra ifanciulli che studiano nella vostrascuola e premiare i disegni più belli.Dopo una selezione degli stessi orga-nizzerete una mostra e realizzereteun piccolo book il cui ricavato ser-virà per sostenere i costi del prossi-mo anno scolastico. Quali sono iprossimi passi per il progetto e sare-ste disponibili ad una serie ditappe/presentazione in Campania enel casertano? Questo è uno dei nostri ultimi progettiper coinvolgere questi bambini e pernon farli sentire soli ed abbandonaticome di fatto il mondo li ha lasciati.Vorremmo mostrare quello che staaccadendo in questo martoriato paesetramite gli occhi dei bambini: tantisono stati gli appelli e gli studi scientifi-ci che hanno denunciato i traumi cherischiano i fanciulli siriani a causa delperdurare del conflitto, ma ad oggi nonsi sono avute reazioni interessanti daparte dell’opinione pubblica. “We Are

    Onlus” non intende mollare e mai faràmancare il proprio sostegno a questibambini. Abbiamo lanciato il progettoe ora aspettiamo i primi disegni; unavolta ricevuti creeremo una sorta dicommissione che premi i migliori e ciattiveremo per organizzare una mostracon lo scopo di sensibilizzare l’opinio-ne pubblica. Non abbiamo ancoradeciso tempi e luoghi per cui ognisegnale di disponibilità sarà da noiaccettato senza limitazioni geografi-che: tra l’altro la Campania si è dimo-strata molto generosa verso le nostreiniziative e un membro del nostro con-siglio direttivo vive in provincia diNapoli, per cui ben volentieri verremoin Campania e nel casertano. Analizziamo il contesto politico.Cosa accade nelle ultime settimanein Siria? Quali sono, dal tuo punto divista, le vere responsabilità di Rus-sia, Iran, Europa e Usa? In Siria nulla o quasi è cambiatorispetto agli ultimi 5 anni. Il regime diAssad sostenuto militarmente ed eco-

    nomicamente da Russia ed Iran stacontinuando a bombardare senza tre-gua quelli che vengono definiti impune-mente terroristi, mentre si tratta ingran parte di persone che combattonoper liberarsi dal regime sanguinario.Le responsabilità di Russia ed Iransono a dir poco palesi e mi sgomentavedere l’indifferenza della comunitàinternazionale di fronte a tanta atro-cità. La colpa più grossa dell’Europasta proprio nell’atteggiamento versoquesto dramma, come verso i migrantiin fuga da questa guerra che vienecombattuta in gran parte con armi ven-dute dal nostro continente. Vendiamoarmi e paghiamo la Turchia per tenerei profughi in condizioni che invitereichiunque a verificare di persona, senzatenere conto di leggi emanate da altrenazioni che fanno parte della comunitàEuropea che davvero suscitano in me,come credo in tutte le persone chehanno a cuore i diritti umani, una forteindignazione. Per quanto riguarda lapolitica degli Usa voglio solo ricordare

    che il Presidente Obama ha avuto unatteggiamento a dir poco vergognosolasciando carta bianca di fatto al presi-dente Russo. Viene da pensare che laquestione siriana sia usata come mercedi scambio e ciò è inaccettabile.Recentemente avete pubblicato unlibro, intitolato “We Are Syria”composto da una serie di immaginiraccolte durante le vostre missioniumanitarie in Siria. Che reazioniavete riscontrato durante le numero-se presentazioni? Che livello di cono-scenza vi è tra i cittadini italiani diquello che sta avvenendo in Siria? Questo è un altro motivo di vergognache provo verso i media, soprattuttoquelli italiani. Tra i nostri connazionalivi è una forte ignoranza verso quelloche qualcuno ha definito come “la piùgrave tragedia umanitaria dopo laseconda guerra mondiale” e non hoproblemi a dire che la colpa di questasituazione è in gran parte da attribuireai media. Del dramma siriano si parlapoco e spesso solo per parlare di Isis:in questi anni ho visto pochi reportageben fatti e mandati in onda, sempre inorari da nottambuli, ma quasi mai si èdato voce al popolo siriano e alle pro-prie motivazioni. C’è stata una appros-simazione che accompagna il drammache questo popolo sta vivendo da 5anni, nell’indifferenza mondiale. Illibro fotografico, che si può acquistaresul nostro sito, raccoglie una serie diimmagini delle nostre missioni sia inSiria che in territorio turco dove vivonotantissimi profughi siriani. Abbiamoavuto l’onore di avere la prefazione diS.E Ambasciatore Giulio Terzi diSant’Agata e un contributo da partedell’amico scrittore e giornalista ShadyHamadi. Credo che sia un bel volume ene consiglio l’acquisto considerato cheospita riflessioni e punti di vista davve-ro interessanti. Come sostenere e contribuire allacausa della Onlus “We Are”? Per sostenere i nostri progetti si posso-no elargire donazioni anche di piccolaentità, seguendo le modalità indicatenel nostro sito www.weareonlu.orgoppure seguendo la nostra paginaFacebook. Il nostro motto è guardareal il mare composto da tante gocce, percui non servono grandi cifre per dareun aiuto davvero concreto, l’importan-te è esserci anche con poco.

    (*membro del Consiglio direttivo diNessuno tocchi Caino, membro dellaLega Italiana per i diritti dell’Uomo ecomponente del Comitato italianoHelsinki per i diritti umani).

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    RomaIl Papa: chi toglie il lavoro fa peccato gravissimoROMA - "Il lavoro ci dà dignità e i responsabili deipopoli, i dirigenti, hanno l'obbligo di fare del tutto perchéogni uomo e ogni donna possa lavorare, e così avere lafronte alta, guardare in faccia gli altri, con dignità. Chiper manovre economiche, per fare negoziati non del tuttochiari chiude fabbriche, chiude imprendimenti lavorativie toglie lavoro a uomini, questa persona fa un peccatogravissimo". Lo ha detto, parlando a braccio, papa Fran-cesco dopo l'udienza generale del mercoledì.

    RomaInflazione, aggravio per le famiglie da 480 euroROMA - "Con una inflazione all'1,6% la maggiore spesa afamiglia vola a quota +480 euro su base annua". Lo affer-ma Carlo Rienzi, presidente del Codacons, commentando idati Istat. "Solo per gli alimentari, i rincari record registratia febbraio avranno un impatto pari a circa 201 euro a fami-glia", sottolinea Rienzi, parlando di "un aggravio di spesache non è certo da attribuire alla crescita dei consumi e allaripresa dell’economia, ma a fattori del tutto anomali comeil maltempo, le speculazioni e la corsa dei carburanti”.

    OlandaIl Paese sceglie il presidente, affluenza al 43%L'AIA - Olanda alle elezioni, ieri, per scegliere ilnuovo presidente. L'affluenza alle urne è più alta diquattro anni fa, con il 43% stimato alle 15.45, rispettoal 37% che fu registrato alla stessa ora nel voto del 12settembre 2012. Secondo i dati dell'agenzia Ipsos, latendenza continua a essere in aumento. Utrecht è lacittà con il dato più alto al 47%, seguita da Rotterdamal 41%. Ieri sono chiamati alle urne più di 12,6 milionidi olandesi. I seggi hanno chiuso alle 21.

    I fatti del giorno

    Intervista a Enrico Vandini, presidente della onlus ‘We Are’, sui nuovi progetti e le atroci particolarità del conflitto

    LA SANITA’ ‘TRUCCATA’

    Corruzione, nove in manetteROMA (AlessandraLemme) - Nove per-sone, tra dirigentidella Asl Roma 1 eimprenditori, sonostate arrestate stamaninella capitale, e altredieci sono indagate,nell'ambito di un'ope-razione dei carabinie-ri del Nas coordinatadal pm Corrado Fasa-nelli. Al centro del-l'inchiesta MaurizioFerraresi, dirigente

    della Asl in questionee responsabile dellaCommissione patenti,che secondo le accusesarebbe protagonistadi almeno tre episoditra corruzioni e turba-tiva d'asta. Una terzatranche dell'inchiestavede indagato l'im-prenditore e deputatodi Forza Italia Anto-nio Angelucci, edito-re di Libero e delTempo, per il reato di

    traffico di influenze,che punisce forme dilobbying illecite die-tro compenso o pro-messa di utilità.Angelucci, secondo leaccuse della procuradi Roma, avrebbe cer-cato qualcuno cheintervenisse per avereuna sentenza favore-vole in Cassazione, inmerito a un sequestropreventivo.

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    CRONACHEAAttualitàPagina 2 Giovedì 16 Marzo 2017

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    Siria, i sorrisi dei bambini senza futuro “Le responsabilità di Russia ed Iran sono palesi e la comunità internazionale è indifferente”