Corso di
Riabilitazione Strutturale
POTENZA, a.a. 2018 – 2019
EDIFICI IN C.A. ESISTENTI
METODI DI ADEGUAMENTO
TRADIZIONALI
PhD Marco VONAScuola di Ingegneria - Università di Basilicata
[email protected] http://oldwww.unibas.it/utenti/vona/
CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
ADEGUAMENTO
Interventi atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle
presenti norme
Tipologia di intervento
MIGLIORAMENTO
Interventi di atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente
RIPARAZIONI O INTERVENTI LOCALI
Interventi che interessano singoli elementi isolati
ADEGUAMENTO
‒ sopraelevare la costruzione;
‒ ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente
connesse alla costruzione;
‒ apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che
comportino incrementi dei carichi globali in fondazione
Tipologia di intervento
comportino globali
superiori al 10%; resta comunque fermo l’obbligo di procedere
alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della
struttura, anche se interessano porzioni limitate della
costruzione;
‒ effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione
mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un
organismo edilizio diverso dal precedente.
3
MIGLIORAMENTO
Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi
che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di
resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate.
Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere
Tipologia di intervento
Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere
estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessate
da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo
insieme
La valutazione della sicurezza deve essere riferita allastruttura nel suo insieme, oltre che i possibili meccanismi
locali
4
EsecuzioneEsecuzione didi unun complessocomplesso didi opereopere sufficientisufficienti aa farfarconseguireconseguire all’edificioall’edificio unun maggiormaggior gradogrado didi sicurezzasicurezza neineiconfronticonfronti delledelle azioniazioni sismichesismiche
ÈÈ consentitoconsentito allealle Regioni,Regioni, tenutotenuto contoconto delladella specificitàspecificità delledelle
Tipologia di intervento
MIGLIORAMENTO
ÈÈ consentitoconsentito allealle Regioni,Regioni, tenutotenuto contoconto delladella specificitàspecificità delledelletipologietipologie costruttivecostruttive deldel proprioproprio territorio,territorio, consentire,consentire, perper gligliinterventiinterventi didi adeguamento,adeguamento, unun miglioramento controllato delladellavulnerabilità,vulnerabilità, riducendoriducendo finofino alal 6565%% ii livellilivelli didi protezioneprotezionesismicasismica ee quindiquindi l’entitàl’entità delledelle azioniazioni sismichesismiche dada considerareconsiderare..
EsempiEsempi
RicostruzioneRicostruzione postpost--sismasisma UmbriaUmbria--MarcheMarche 19971997 ee BasilicataBasilicata19981998
RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE
In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno singole
parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni
limitate della costruzione
Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere
Tipologia di intervento
Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere
riferiti ALLE SOLE PARTI E/O ELEMENTIINTERESSATI e documentare che, rispetto alla
configurazione precedente al danno, al degrado o alla
variante, NON SIANO PRODOTTE SOSTANZIALIMODIFICHE AL COMPORTAMENTO DELLE ALTREPARTI E DELLA STRUTTURA NEL SUO INSIEME e
che gli interventi comportino un miglioramento delle
condizioni di sicurezza preesistenti6
Tipo, tecnica, entità ed urgenza dell’intervento dipendonodall’esito della valutazione, tenendo conto di alcuni criteri:
• nel caso di edifici fortemente irregolari (in termini di
resistenza e/o rigidezza) l’intervento deve mirare a correggere
tale sfavorevole situazione;
Criteri per la scelta dell’intervento
• una maggiore regolarità può essere ottenuta tramite il rinforzo
di un ridotto numero di elementi o con l’inserimento di
elementi aggiuntivi;
• sono sempre opportuni interventi volti a migliorare la duttilità
locale;
• è necessario verificare che l’introduzione di rinforzi localinon riduca la duttilità globale della struttura.
L’intervento può appartenere a una delle seguenti categoriegenerali o a particolari combinazioni di esse:
• rinforzo o ricostruzione di tutti o parte degli elementi
• modifica dell’organismo strutturale
− aggiunta di nuovi elementi resistenti (pareti in
c.a., controventi in acciaio, …)
Tipo di intervento
c.a., controventi in acciaio, …)
− saldatura di giunti tra corpi di fabbrica
− ampliamento dei giunti
− eliminazione di elementi particolarmente vulnerabili
− eliminazione di eventuali piani “deboli”
• introduzione di un sistema strutturale aggiuntivo in grado di
resistere per intero all’azione sismica di progetto;
• eventuale trasformazione di elementi non strutturali in
elementi strutturali (es. incamiciatura in c.a. di pareti in
laterizio);
• introduzione di una protezione passiva mediante strutture di
L’intervento può appartenere a una delle seguenti categorie generali o a particolari combinazioni di esse:
Tipo di intervento
• introduzione di una protezione passiva mediante strutture di
controvento dissipative e/o isolamento alla base;
• riduzione delle masse;
• limitazione o cambiamento della destinazione d’uso
dell’edificio;
• demolizione parziale o totale.
Dopo l’intervento:Dopo l’intervento:
DOMANDA < DOMANDA < CAPACITÀCAPACITÀ
Strategie di intervento
0
Cond. Iniziale
I possibilità II possibilità
III possibilità
IV possibilità
Capacità
Domanda
Forza Fe
Fu: Soglia calcolata
per l’edificio
esistente
FB: Resistenza di
progetto richiesta
Fu
Criteri per la scelta dell’intervento
Spostamento
FB
Fu
δUδB
• Vita utile dell’opera• Adeguamento/miglioramento• Evento sismico recente
Riduzione del periodo diritorno del terremoto diriferimento
DeclassamentoModifica destinazione d’uso
Riduzione della domanda post-intervento
Isolamento alla base
Modifica destinazione d’uso
Modifica rigidezza
Il progetto dell’intervento deve comprendere i seguenti punti:
• scelta delle tecniche e/o dei materiali;
• dimensionamento preliminare dei rinforzi e degli eventuali
elementi strutturali aggiuntivi
Progetto dell’intervento
• analisi strutturale considerando le caratteristiche della struttura
post-intervento
Il progetto dell’intervento deve comprendere i seguenti punti:
• le verifiche della struttura post-intervento saranno eseguite:
‒ per gli elementi esistenti, riparati o rinforzati in accordo
con quanto indicato ai punti successivi
‒ per gli elementi di nuova costruzione in accordo alle
Progetto dell’intervento
‒ per gli elementi di nuova costruzione in accordo alle
prescrizioni valide per tali strutture
• nel caso in cui l’intervento consista in un isolamentosismico alla base si seguiranno, sia per l’analisi che per leverifiche, le prescrizioni contenute nella norma
• Definizione dell’azione sismica
• Raccolta delle informazioni relative alla struttura e definizione
del livello di conoscenza
• Modellazione ed analisi strutturale dell’edificio nello stato difatto
Strategia di valutazione ed intervento
• Individuazione delle DEFICIENZE STRUTTURALI E NON
STRUTTURALI
• Studio delle SOLUZIONI di intervento
• Definizione dell’intervento di adeguamento/miglioramento
OTTIMALE
fatto
• Incamiciatura in c.a.
• Placcatura e fasciatura con FRP
• Incamiciatura in acciaio
Tecniche di rinforzo locale
OBIETTIVI
Può essere applicata a pilastri o pareti e travi per conseguire tutti
o alcuni dei seguenti obiettivi:
• aumento della capacità portante verticale;
• aumento della resistenza a flessione e/o taglio;
Incamiciatura in c.a.
• aumento della resistenza a flessione e/o taglio;
• aumento della capacità deformativa;
• miglioramento dell’efficienza delle giunzioni per
sovrapposizione.
IPOTESI SEMPLIFICATIVEAi fini della valutazione della resistenza e della deformabilità
sono accettabili le seguenti ipotesi semplificative:
• l’elemento incamiciato si comporta monoliticamente, con
piena aderenza tra il calcestruzzo vecchio e il nuovo;
Incamiciatura in c.a.
piena ;
• si considera che il carico assiale agisca sull’intera sezione
incamiciata;
• le proprietà meccaniche del calcestruzzo della camicia si
considerano estese all’intera sezione se le differenze tra i due
materiali non sono eccessive.
PILASTRI: Incamiciatura parziale o totale
Incamiciatura in c.a.
1 Pilastro esistente
2 Camicia in c.a.
PILASTRI: Incamiciatura parziale
Incamiciatura in c.a.
PILASTRI: Incamiciatura totale
Incamiciatura in c.a.
PILASTRI: Incamiciatura totale
Incamiciatura in c.a.
PILASTRI: Incamiciatura totale
Incamiciatura in c.a.
TRAVI: Incamiciatura totale
Incamiciatura in c.a.
12 14 16 19
NODI: incamiciatura totale
Incamiciatura in c.a.
Incamiciatura totale di Pilastri
Incamiciatura in c.a.
CAPACITÀ DELLA SEZIONE INCAMICIATA
I valori della capacità da adottare nelle verifiche sono quelli
calcolati con riferimento alla sezione incamiciata (adottando le
ipotesi semplificative prima indicate) ridotte secondo le
espressioni seguenti:
• resistenza a taglio RR V9.0V~ =
Incamiciatura in c.a.
• resistenza a taglio
• resistenza a flessione
• deformabilità allo snervamento
• deformabilità ultima
RR
yy M9.0M~ =
yy 9.0~ θ=θ
uu
~ θ=θ
RESISTENZE DI CALCOLO DEI MATERIALI
I valori da impiegare per le resistenze dei materiali saranno:
a) per l’acciaio esistente, la resistenza ottenuta come media delle
prove eseguite in sito e da fonti aggiuntive di informazione,
divisa per il fattore di confidenza appropriato in relazione al
Incamiciatura in c.a.
per appropriato
Livello di Conoscenza raggiunto e, solo nel calcolo di ,
divisa anche per il coefficiente parziale
b) per i materiali aggiunti, calcestruzzo ed acciaio, la resistenza
di calcolo
RV~
RESISTENZE DI CALCOLO DEI MATERIALI
I valori da impiegare per le resistenze dei materiali nel calcolo
del valore di da usare per la valutazione del taglio agente
su elementi/meccanismi fragili saranno:yM
~
a) per l’acciaio esistente, la RESISTENZA MEDIA ottenuta
Incamiciatura in c.a.
a) per
dalle prove eseguite in sito e da fonti aggiuntive di
informazione, moltiplicata per il fattore di confidenza
appropriato in relazione al Livello di Conoscenza raggiunto
b) per i materiali aggiunti, calcestruzzo ed acciaio, il valore
CARATTERISTICO DELLA RESISTENZA
OBIETTIVI
Può essere applicata principalmente a pilastri o pareti per
conseguire tutti o alcuni dei seguenti obiettivi:
• aumento della resistenza a taglio;
della capacità deformativa
Incamiciatura in acciaio
• aumento della capacità deformativa;
• miglioramento dell’efficienza delle giunzioni per
sovrapposizione;
• aumento della capacità portante verticale (confinamento)
AUMENTO DELLA RESISTENZA A TAGLIO
Il contributo della camicia alla resistenza a taglio può essere
considerato aggiuntivo alla resistenza preesistente purché la
camicia rimanga interamente in campo elastico
Tale condizione è necessaria affinché essa limiti l’ampiezza delle
Incamiciatura in acciaio
Tale condizione è necessaria affinché essa limiti l’ampiezza delle
fessure e assicuri l’integrità del conglomerato, consentendo il
funzionamento del meccanismo resistente dell’elemento
preesistente
AUMENTO DELLA RESISTENZA A TAGLIOSe la tensione nella camicia è limitata al 50% del valore di
snervamento l’espressione della resistenza a taglio aggiuntiva
offerta dalla camicia vale:
ds
btfV j
ywj
25.0=
Incamiciatura in acciaio
sdove:
tj, b, s sono rispettivamente spessore, larghezza e interasse delle
bande (b/s = 1 nel caso di camicie continue)
d è l’altezza della sezione
fyw è la resistenza di calcolo a snervamento dell’acciaio
si assume la inclinazione delle lesioni per taglio pari a 45°
AZIONE DEL CONFINAMENTO
L’effetto di confinamento di una camicia in
acciaio si valuta come per le staffe, con
riferimento alla percentuale geometrica di
armatura presente in ciascuna delle
direzioni trasversali.
Incamiciatura in acciaio
CLS Confinatof ’cc
εc0Deformazione
Ten
sion
e di
com
pres
sion
e
εsp εcuεcc
Ec
Esec
f ’c
2εc0
CLS Non Confinato
CONFINAMENTO Incremento resistenza
+=
86,0
c
yccc
5,07,31
f
fff ssn ραα Resistenza del
calcestruzzo confinato fcc
− fc è la resistenza del calcestruzzo non confinato
f è la resistenza a snervamento degli elementi di armatura
Incamiciatura in acciaio
− fy è la resistenza a snervamento degli elementi di armatura
trasversale
− ρs è il rapporto volumetrico di armatura trasversale, con:
ρs = 2 (b+h) ts / (b h) nel caso di camicie continue (ts =
spessore della camicia, b e h = dimensioni della sezione)
ρs = 2 As (b+h) / (b h s) nel caso di bande discontinue (As =
area trasversale della banda, s = passo delle bande),
− αn ed αs sono, rispettivamente, i fattori di efficienza del
confinamento nella sezione e lungo l’elemento
CONFINAMENTO fattori di efficienza
( ) ( )bh
RhRbn
3
221
22 −+−−=α
)2
'1)(
2
'1(
h
s
b
ss −−=α
Incamiciatura in acciaio
− R è il raggio di arrotondamento (eventuale)
degli spigoli della sezione (in presenza di
angolari R può essere assunto pari al minore tra
la lunghezza del lato degli angolari e 5 volte lo
spessore degli stessi)
− b, h sono le dimensioni della sezione
− s’ = (s - hs), con è hs altezza delle bande
discontinue (se la camicia è continua si assume
s’ = 0)
1,5
+=
86,0
c
y
c
cc5,0
7,31f
f
f
f ssn ραα
f = 300MPa
Sezione quadrata 300x300
Sezione rettangolare 300x600
Azione di confinamento
1,0
1,1
1,2
1,3
1,4
0 50 100 150 200 250 300 350 400
s'
fcc/fc
fy = 300MPa s’=100 – 350 mm
1,5
Azione di confinamento
Sezione quadrata 300x300
Sezione rettangolare 300x600
+=
86,0
c
y
c
cc5,0
7,31f
f
f
f ssn ραα
1,0
1,1
1,2
1,3
1,4
200 250 300 350 400 450 500 550
fy
fcc/fc
fy =250 – 500 Mpas’ = 150 mm
1,5R è assunto pari al minore tra la lunghezza del lato degli angolari e 5 volte lo
Azione di confinamento
Sezione quadrata 300x300
Sezione rettangolare 300x600
+=
86,0
c
y
c
cc5,0
7,31f
f
f
f ssn ραα
1,0
1,1
1,2
1,3
1,4
1,5
15 25 35 45 55 65
R
fcc/fc
fy = 300 MPa
s’ = 150 mm
R = 20 – 60 mm
spessore degli stessi (t)
t = 5 mm
CONFINAMENTO incremento deformazione ultima
cc
yscu
5.05,0004,0
f
fsn ρααε += Deformazione ultima
calcestruzzo confinato εcu
− fcc è la resistenza del calcestruzzo confinato
− fy è la resistenza a snervamento degli elementi di armatura
Incamiciatura in acciaio
trasversale
− ρs è il rapporto volumetrico di armatura trasversale, con:
ρs = 2 (b+h) ts / (b h) nel caso di camicie continue (ts = spessore della
camicia, b e h = dimensioni della sezione)
ρs = 2 As (b+h) / (b h s) nel caso di bande discontinue (As = area
trasversale della banda, s = passo delle bande),
− αn ed αs sono, rispettivamente, i fattori di efficienza del
confinamento nella sezione e lungo l’elemento
MIGLIORAMENTO DELLE GIUNZIONI
Le camicie in acciaio possono fornire un’efficace azione di
serraggio nelle zone di giunzione per aderenza. Per ottenere
questo risultato occorre che:
• la camicia si prolunghi per una lunghezza pari almeno al 50%
della lunghezza della zona di sovrapposizione
Incamiciatura in acciaio
della lunghezza della zona di sovrapposizione
• nella zona di sovrapposizione la camicia è mantenuta aderente
in pressione contro le facce dell’elemento mediante almeno
due file di bulloni ad alta resistenza
• nel caso in cui la sovrapposizione sia alla base del pilastro, le
file di bulloni devono venire disposte una alla sommità della
zona di sovrapposizione, l’altra ad un terzo dell’altezza di tale
zona misurata a partire dalla base
Angolari e calastrelli (SJ) Angolari e nastri (CAM)
Incamiciatura in acciaio
Il rinforzo CAM viene realizzato usando 4
angolari in acciaio con spigoli arrotondati e
nastri in acciaio inox ad alta resistenza
Rinforzo con il sistema CAM
Incamiciatura in acciaio
I nastri vengono posti in
opera intorno ai 4
angolari utilizzando una
apposita macchina in
grado di fornire una pre-
trazione misurabile ai
nastri in modo da
produrre un lieve stato di
precompressione
Aumento della resistenza
dei PILASTRI
Incamiciatura in acciaio
Calastrelli da saldare agli angolari
H = 90 mm
Spessore t = 8 mm
40
Superficie omogeneizzata con malta
Trave 30x50
250
250
250
210
90
160
90
160
90
160
90
120
90
Rinforzo con angolari e
profili d’acciaioa ritiro compensato
2550
562
Trave 30x50
Angolari in acciaio posti in opera su
superficie trattata con malta a ritiro
compensato
250
250
250
250
250
250
90
160
90
160
90
160
90
160
90
160
90
160
profili d’acciaio
Aumento della resistenza
dei PILASTRI
Incamiciatura in acciaio
Rinforzo con angolari e
profili d’acciaio o nastri
Solaio
Angolari e calastrelli in acciaioo nastri in acciaio inox
profili d’acciaio o nastri
in acciaio inox
Angolari e calastrelli in acciaioo nastri in acciaio inox
Aumento della resistenza
dei PILASTRI
Incamiciatura in acciaio
Rinforzo con angolari e
profili d’acciaio o nastri
Angolari e calastrelli in acciaioo nastri in acciaio inox
Solaio
profili d’acciaio o nastri
in acciaio inox
Angolari e calastrelli in acciaioo nastri in acciaio inox
• Incamiciatura in acciaio
Tecniche di rinforzo locale
• Incamiciatura in acciaio
Tecniche di rinforzo locale
Angolari
La posizione dei bulloni e dei relativi fori
nella direzione longitudinale del profilo
deve essere decisa in opera dal D.L.
dopo aver valutato eventualmente
Angolari
dopo aver valutato eventualmente
anche mediante pacometro la posizione
delle armature longitudianli delle travisottostanti
Riempimento con malta aritiro compensato
Angolare incollato con
resina epossidica
Sezione in corrispondenza
dell'unione bullonata
Sezione in corrispondenza
dell'unione bullonata
Perforazione armata
φ 16 / 33cm
Dettagli del collegamento al passaggio tra gli impalcati
Incamiciatura in acciaio
La posizione dei bulloni e dei
relativi fori nella direzione
longitudinale del profilo deve
decisa in dal
AngolariAngolari
essere decisa in opera dal
D.L. dopo aver valutato
eventualmente anche
mediante pacometro/radar la
posizione delle armature
longitudinali delle travi
sottostanti
Angolari
Angolari saldati e bullonati
opzione 2
Angolari
Barre filettate opportunamentedimensionate
opzione 1
Dettagli del collegamento al passaggio tra gli impalcati
Incamiciatura in acciaio
trave in c.a.sezione trasversale
e angolari in acciaiocamicia con calastrelli
pilastro esistente
camicia con calastrellie angolari in acciaio
resina epossidica
fondazione in c.a.
barra filettata
Aumento della resistenza dei PILASTRI
Rinforzo con angolari e profili d’acciaio
Incamiciatura in acciaio
8 562
600
300
262
8
Riempimento con malta a ritiro compensato
TRAVI: tecnica del Beton Plaquè
Incamiciatura in acciaio
Flessione
Flessione
TaglioTaglio e flessione
TRAVI: Placcaggio con piatti/lamine in CFRP
Incamiciatura in acciaio
TRAVI: Inserimento barre d’acciaio
Incamiciatura in acciaio
TRAVI: Placcaggio con piatti e angolari d’acciaio
Incamiciatura in acciaio
100
300
200
3050
100
300
200 100 100
300
200 100
300
200 100100 100
Superficie omogeneizzata con
malta a ritiro compensato
241
Angolari in acciaio incollati
con resina epossidica
Piastre da incollare con
resina epossidica
H = 100 mm
Spessore t = 6 mm
TRAVI: Placcaggio con piatti d’acciaio
Incamiciatura in acciaio
300 Unione bullonata
Classe bullone 5.6
diametro d= 16mm 27
Sezione in corrispondenza
dell'unione bullonata Vista dal bassoPilastro
27
Riempimento con malta aritiro compensato
6241
500
2626
Angolare incollato con
resina epossidica
spessore t= 6mm
Larghezza ali L= 60mm
Superficie omogeneizzata con
malta a ritiro compensato
NODI: incamiciatura totale
Incamiciatura in acciaio
NODI: incamiciatura totale
Incamiciatura in acciaio
NODI: incamiciatura totale
Incamiciatura in acciaio
NODI: incamiciatura totale
Incamiciatura in acciaio
NODI: incamiciatura totale
Incamiciatura in acciaio
Incamiciatura in acciaio
Profilo in acciaio incollato
con resina epossidica
Profi lo 150x10
Giunzione incollata con resina
epossidica e bullonata
Piastra spessore 10
32
22
43
22
24
12
3
34
63
46
8
89
8
89
8
60
60
8
89
8
89
8
60
24
Profilo in acciaio incollato
con resina epossidica
Profilo 240x10
Profi lo in acciaio incollato
con resina epossidica
Profi lo 80x10
Profilo in acciaio incollato
con resina epossidica
Profilo 150x10
8
52
8
70
8
52
8
52
8
8
52
8
89
89
8
52
8
8
III impalcato. 755
IV impalcato (copertura). 759
8
8
52
8
8
8
8
52
52
52
52
8
52
46
8
52
8
52
8
52
8
52
8
52
Acciaio S355
Incollaggio con resine epossidiche
44
22
432
22
4
46
63
46
15
04
50
81
8
26
8
8
52
8
24
8
48
8
52
8
70
82
8
82
8
82
8
15
76
15 80 15
80 15 55
15
24
60
Profili piatti e angolari saldati tra loro
Parete Interne 13-16
Parete Interne 13'-16'
8
52
8
8
8
8
15
76 15 80 15
8
82
8
82
8
82
7680
68
15
60
15
68
15
52
52
52
52
8
46
8
52
8
52
8
8
48
24
32
Livello Fondazioni
II impalcato. 752
I impalcato. 748
11
73
25
TF3: INCAMICIATURA PARZIALE IN C.A. DELLE TRAVI FONDAZIONE
Galleria ICLA
Iniezioni delle lesioni
Interventi di riparazione
Ripristino del copriferro e trattamento delle armature
Interventi di riparazione
PILASTRI: Riparazione senza aumento di sezione
Interventi di riparazione
TRAVI: Riparazione senza aumento di sezione
Interventi di riparazione
Iniezioni delle lesioni
Interventi di riparazione
Rinforzo mediante incamiciatura della tamponatura
Interventi di rinforzo TELAI
Rinforzo con profilati d’acciaio
Interventi di rinforzo TELAI
Rinforzo con profilati d’acciaio
Interventi di rinforzo TELAI
Rinforzo con profilati d’acciaio
Interventi di rinforzo TELAI
profilo 80 x 12 saldato
L 200 x 200 x 16
profilo 80 x 12 saldato
L 200 x 200 x 16
2UNP180
UNP 300 x 10
UNP 300 x 10
filo cemento
L 200 x 200 x 16
profilo 80 x 12 saldato
120120
L 1200 x 300 x 16
Vista 1 Vista 2
144
16
144
16
144
16
144
48
60
2UNP180 NODO BNODO B
NODO CNODO C 16
66
nuova trave e rinforzo
66
L 850 x 300x 1685
lunghezza 10 mtmicropali Ø14cm
2UNP180
UNP 300 x 10
profilo 80 x 12
L 200 x 200 x 16
145
41
25
16
144
16
128
16
88
16
144
16
144
16
152
60
145
24
2506M 24/80 8.8
Lung. 4400
NODO A NODO A
NODO BNODO B
UNP 300 x 10Lung. 4400
6M 24/80 8.8
6M 24/80 8.8
F I S A M 24/290 (170)
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