CORSO RSPP – MODULO B
Docente: Ing. Avanzi Pietro
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CORSO: RSPP-ASPP - MODULO B
CORSO DI FORMAZIONE PER RESPONSABILI E ADDETTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE
(ai sensi Accordo Stato‐Regioni 07/07/2016 e art. 32 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
UNITA’ DIDATTICA 11 – Rischi connessi ad attività particolari
Ferrara, 20/03/2018
Docente: ing. Pietro Avanzi
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❖Contenuti
✓ Rischi connessi ad attività particolari:
▪ ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento,
▪ attività su strada,
▪ gestione rifiuti
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Ambiente confinato
Si intende uno spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso eda una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un eventoincidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, inpresenza di agenti chimici pericolosi (ad. es. gas, vapori, polveri) o in carenza diossigeno.
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Ambiente confinato
Alcuni esempi di ambienti confinati:
1. Serbatoi e recipienti2. Fogne e tombini3. Locali interrati4. Cisterne su autocarri5. Cisterne interrate6. Vasche di raccolta (acque piovane o altri reflui)7. Vasche di raccolta liquami8. Silos9. Stive di imbarcazioni
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Ambiente confinato
Ambienti che potrebbero diventare confinati:
1. camere con aperture in alto;2. vasche;3. depuratori;4. camere di combustione nelle fornaci e simili;5. canalizzazioni varie;6. camere non ventilate o scarsamente ventilate etc.
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I lavori in ambiente confinato: alcuni esempi
Tipologia dei lavori principali in ambienti confinati:
• pulizia, rimozione di rifiuti o di fanghi (serbatoi, depuratori, fognature, vasche);• ispezione di impianti ed attrezzature (reattori, miscelatori, cavidotti);• pulizia e riempimento di serbatoi interrati (benzinai)• installazione di pompe, motori o di altre apparecchiature (impianti chimici,
vasche, reattori, miscelatori, ecc…);• manutenzione, sabbiatura, applicazione rivestimenti;• lettura di strumenti o quadranti;• riparazione (saldatura o taglio);
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Situazioni a rischio in ambiente confinato
1. Non adeguata rimozione di azoto (N2) o di altro agente a seguito di attività dibonifica in serbatoi.
2. Decomposizione di sostanze organiche con produzione di anidride carbonica(CO2), metano (CH4), idrogeno solforato (H2S) se presenti composti solforati.
3. Processi di combustione con riduzione del tasso di O2 sotto il 19% circa.4. Reazioni di ossidazione all’interno di serbatoi di acciaio e recipienti (formazione
di ruggine).
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Situazioni a rischio in ambiente confinato
5. Reazioni tra rifiuti e ossigeno atmosferico.6. Reazioni di sostanze contenute all’interno di stive di navi, autobotti, cisterne, e
simili, con l’ossigeno.7. Dispersione di agenti estinguenti o refrigeranti come l’anidride carbonica, azoto
o agenti alogenati (halon, freon, argon) in ambienti non aerati.8. Ambienti o recipienti in aziende vitivinicole CO2, SO2 N2.
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Ambiente confinato (D.lgs. 81/08)
Il D.lgs. 81/08, al di là del concetto più ampio di valutazione del rischio che imponeai datori di lavoro di valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori,disciplina in modo specifico gli obblighi legati alle lavorazioni che si svolgono inambienti sospetti di inquinamento o confinati.
In particolare:✓ Art. 66 e art. 121: ambienti sospetti di inquinamento:✓ Allegato IV - punto 3: ambienti confinati
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Ambienti sospetti di inquinamento (D.lgs. 81/08 - art. 66)
È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse,gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove siapossibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertatal’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovverosenza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei.Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devonoessere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, oveoccorra, forniti di apparecchi di protezione. L’apertura di accesso a detti luoghi deveavere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo disensi.
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Ambienti sospetti di inquinamento (D.lgs. 81/08 - art. 66)
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Presenza di gas negli scavi (D.lgs. 81/08 - art. 121)
1) Quando si eseguono lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere,devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenzadi gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapportoalla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi,raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti econdutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose.
2) Quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o lairrespirabilità dell’aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficienteaerazione ed una completa bonifica, i lavoratori devono essere provvisti diidonei dispositivi di protezione individuale delle vie respiratore, ed essere munitidi idonei dispositivi di protezione individuale collegati ad un idoneo sistema disalvataggio, che deve essere tenuto all’esterno dal personale addetto allasorveglianza. Questo deve mantenersi in continuo collegamento con gli operaiall’interno ed essere in grado di sollevare prontamente all’esterno il lavoratorecolpito dai gas.
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Presenza di gas negli scavi (D.lgs. 81/08 - art. 121)
3) Possono essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di autorespiratori,solo quando, accertate la natura e la concentrazione dei gas o vapori nocivi oasfissianti, esse offrano garanzia di sicurezza e sempre che sia assicurata unaefficace e continua aerazione.
4) Quando si sia accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi, deveprovvedersi alla bonifica dell’ambiente mediante idonea ventilazione; deveinoltre vietarsi, anche dopo la bonifica, se siano da temere emanazioni di gaspericolosi, l’uso di apparecchi a fiamma, di corpi incandescenti e di apparecchicomunque suscettibili di provocare fiamme o surriscaldamenti atti ad incendiareil gas.
5) Nei casi previsti dal commi 2, 3 e 4, i lavoratori devono essere abbinatinell’esecuzione dei lavori.
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Presenza di gas negli scavi (D.lgs. 81/08 - art. 121)
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Presenza di gas negli scavi (D.lgs. 81/08 - art. 121)
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D.P.R. 177/2011: Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomioperanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati
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Il cantiere stradale è un ambiente di lavoro complesso che presenta unamolteplicità e variabilità di rischi sia per chi ci lavora, sia per coloro che vengono inqualche modo a contatto con l’area dei lavori. La conoscenza dei rischi, laprevenzione, l’informazione e la formazione sono elementi fondamentali per unacultura della sicurezza che consenta di ridurre concretamente il fenomenoinfortunistico.
Rischi connessi alle attività su strada
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Rischi connessi alle attività su strada (D.lgs. 81/08 - art.18)
Obblighi dei Datori di Lavoro e del Dirigente:
• adottare ed aggiornare le misure di prevenzione ai fini della salute e sicurezzadel lavoro
• affidare a ciascun lavoratore compiti confacenti alla sua salute e capacità• fornire idonei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuali)• informare e formare ciascun lavoratore sui rischi specifici presenti in cantiere
utilizzando gli strumenti informativi (POS, manuale d’uso e manutenzione dellemacchine, ecc.)
• designare preventivamente i lavoratori incaricati del primo soccorso, dellemisure di prevenzione incendi e dell’evacuazione dai luoghi di lavoro.(nominativi da inserire nel POS).
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Rischi connessi alle attività su strada (D.lgs. 81/08 - art.19)
Obblighi dei preposti (capocantiere – caposquadra – capoturno):
• vigilare sull’osservanza da parte dei lavoratori degli obblighi normativi, delledisposizioni aziendali, delle procedure di sicurezza contenute nei documenti dicantiere (PSC, POS, Piano delle demolizioni, PIMUS), dell’uso dei D.P.I edell’esposizione della tessera di riconoscimento. In caso di persistenteinosservanza riferire ai propri superiori.
• […]• verificare che solamente i lavoratori che hanno ricevuto una specifica
formazione accedano a zone che li espongono a rischi gravi• segnalare al Datore di Lavoro o al Dirigente le deficienze dei mezzi, attrezzature
di lavoro, dei D.P.I. ed ogni altra situazione di pericolo nell’ambito dellaformazione ricevuta
• frequentare i corsi di formazione.
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Rischi connessi alle attività su strada (D.lgs. 81/08 - art.20)
Obblighi dei Lavoratori:
• prendersi cura della propria sicurezza e salute e di quella delle altre personepresenti sul luogo di lavoro, sulle quali ricadono gli effetti delle sue azioni odomissioni
• osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e daipreposti in materia di salute e sicurezza sul lavoro e protezione collettiva edindividuale
• utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze pericolose, i mezzidi trasporto ed i D.P.I. resi disponibili
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Rischi connessi alle attività su strada (D.lgs. 81/08 -art.20)
Obblighi dei Lavoratori:
• segnalare ogni deficienza che interessi mezzi e dispositivi al preposto, aldirigente o al datore di lavoro
• non rimuovere o modificare senza specifica autorizzazione i dispositivi disicurezza, controllo e segnalazione
• non compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di propriacompetenza
• partecipare ai programmi di informazione e formazione e sottoporsi ai controllisanitari disposti dal medico competente
• esporre la tessera di riconoscimento fornita dal proprio datore di lavoro
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Rischi connessi alle attività su strada – individuazione fasi di lavoro
Esame delle fasi di lavoro:
1. Individuazione delle fasi di lavoro2. Suddivisione della fase in singole attività3. Individuazione dei luoghi4. Valutazione della forza lavoro necessaria5. Individuazione delle macchine e attrezzature necessarie6. Previsione del tempo necessario7. Previsione del periodo di esecuzione8. Valutazione dei rischi dei luoghi di lavoro con riferimento a: spazi disponibili -
visibilità - illuminazione – microclima – passaggi e vie di esodo lay-out
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Rischi connessi alle attività su strada – individuazione dei rischi
Alcuni rischi coinvolgono anche persone esterne al cantiere, come ad esempio lecadute dall’alto, le cadute in piano, la caduta di materiale dall’alto, le polveri, ilrumore; per tali rischi le misure di tutela delle persone esterne sono analoghe aquelle previste per la tutela dei lavoratori che operano in cantiere.
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Rischi connessi alle attività su strada – individuazione dei rischi
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Rischi connessi alle attività su strada – DPI
Il Capo II del Titolo III del D.Lgs. 81/08 riguarda l’uso dei D.P.I. e rimanda all’AllegatoVIII relativamente ai criteri per la loro individuazione rispetto al rischio consideratoe al loro uso.ll D.P.I. è qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dallavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi.Il D.P.I. è fornito dal datore di lavoro quando il rischio non può essere evitato osufficientemente ridotto dalle misure di prevenzione tecniche-collettive e nel POSsono indicati i DPI necessari per ogni fase di lavoro.Il datore di lavoro valuta con la collaborazione del medico competente l’adozionedei D.P.I. anche in funzione dei livelli di esposizione (ad esempio: rumore).Il lavoratore ha l’obbligo di utilizzare i dispositivi previsti.
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Rischi connessi alle attività su strada – DPI
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Rischi connessi alla gestione dei rifiuti
La caratteristica principale dei rifiuti è che sono sostanze od oggetti privid’interesse per chi li detiene.
Qualunque disciplina dei rifiuti, pertanto, deve prevedere il divieto di abbandono,in assenza del quale ogni altra disposizione sarebbe totalmente priva di efficacia, acominciare dall’obbligo di provvedere o fare in modo che si provveda al recupero osmaltimento controllato.
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La gestione dei rifiuti – valutazione del rischio
La valutazione del rischio viene effettuata suddividendo l’intero ciclo di lavorazionein differenti fasi ed individuando, per ciascuna di esse, le fonti di pericolo.
Al fine di evidenziare eventuali anomalie nella gestione della sicurezza dal punto divista tecnico, organizzativo e procedurale, oltre alle possibili interazioni tra uomo emacchina/attrezzatura che intervengono durante lo svolgimento delle operazioni, èfondamentale valutare le possibili conseguenze in base all’ ambiente di lavoro.
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La gestione dei rifiuti – valutazione del rischio
Sono importanti per la sicurezza:• il lavoro in determinati ambienti;• le interazioni con macchine e attrezzature;
Riguarda la salute la presenza di:• agenti biologici;• agenti fisici (MMC, vibrazioni, rumore);• agenti chimici.
Infine, anche lo stress e la fatica possono influenzare la sicurezza e salute degliaddetti. Le situazioni di rischio individuate sono spesso associate a scelteorganizzative non fondate su una solida progettazione del servizio, le cuiconseguenze si rispecchiano in carenze nella pianificazione delle attività, spessosvolte in condizioni di emergenza, e in comportamenti non corretti dei lavoratori.
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La gestione dei rifiuti – alcuni esempi di rischi nella gestione di particolari rifiuti
Rischio raccolta rifiuti urbani:
Gli infortuni sono legati alla particolarità ed unicità dell’ambiente di lavoro: lastrada. Sia le attività manuali (porta a porta, spazzamento di piccole aree), sia leoperazioni meccanizzate (mezzi di raccolta con compattatore a caricamento lateraleo posteriore, mezzi lavastrade, spazzamento di grandi aree) o meccanizzate conausilio di operatori (raccolta con compattatore a caricamento posteriore,spazzamento) sono svolte in aree che non rispondono al significato di luogo dilavoro così come definito dalla legislazione o nell’accezione comune.
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La gestione dei rifiuti – alcuni esempi di rischi nella gestione di particolari rifiuti
Rischi da interazioni con macchine e attrezzature
Le tipologie di infortunio connesse con il rischio meccanico da uso delle attrezzature,delle macchine e dei dispositivi possono essere infortuni dovuti ad interazioni conl’attrezzatura (impigliamento, schiacciamento, colpi/urti, ecc), soprattutto durante ilsollevamento meccanico dei contenitori e/o la loro movimentazione.
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La gestione dei rifiuti – alcuni esempi di rischi nella gestione di particolari rifiuti
Rischio dovuto allo smaltimento di rifiuti pericolosi:
Per rifiuti pericolosi a rischio infettivo si devono intendere i rifiuti in cui simanipolano agenti biologici (p.es. rifiuti sanitari), mentre per rifiuti pericolosi arischio chimico si devono intendere quelli che contengono determinati agentichimici (p.es. residui di olii)
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La gestione dei rifiuti – alcuni esempi di rischi nella gestione di particolari rifiuti
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La gestione dei rifiuti – alcuni esempi di rischi nella gestione di particolari rifiuti
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La gestione dei rifiuti – alcuni esempi di rischi nella gestione di particolari rifiuti
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Rischi per la salute dei lavoratori dovuti alla presenza di rifiuti in cantiere:
• Esposizione a sostanze tossiche, corrosive, irritanti, cancerogene/mutagene;• Incendio;• Formazione di miscele esplosive.
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Docente: Ing. Avanzi Pietro
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44121 - Ferrara (Italy)Tel 0532 247713 (r.a.) Fax 0532 215574
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Grazie per l’attenzione
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