Corso di
frutticoltura
biologica
Sondrio, marzo 2014 Corso di frutticoltura biologica
Villa di Tirano19 febbraio 2010
44%
14%11%
7%
5%
4%3%
3% 3%2% 1%
0,84%
0,77%
0,18%
0,03%
Assortimento varietale di mele in Italia (media 2009/2011)
Golden Delicious
Gala
Red Delicious
Fuji
Granny Smith
Braeburn
Cripps Pink
Imperatore - Rome B.
Altre varietà
Annurca
Renette
Jonagold
Stayman R. e W.
Idared
ElstarFonte: WAPA
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Villa di Tirano19 febbraio 2010
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Trend 2004-2013Questo l’andamento delle otto tipologie di operatori del biologico prese in esame dal Rapporto Bio Bank, per numero assoluto, nel corso degli ultimi dieci anni:
• Aziende con vendita diretta:+240%, da 1.184 nel 2004 a 2.837 nel 2013
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Trend 2004-2013E-commerce:+223%, da 66 a 147
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Ha raggiunto quota 120 il numero dei Farmers Market aperti dagli agricoltori di Campagna Amica in Lombardia.
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Trend 2004-2013• Mercatini: +133%, da 174 a 231
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Trend 2004-2013
• Gruppi d’acquisto solidale: +608%, da 146 a 887
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Trend 2004-2013• Negozi: +124%, da 1.030 a 1.277
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Trend 2004-2013• Agriturismi: +203%, da 772 a 1.567
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Trend 2004-2013• Ristoranti: +192%, da 182 a 350
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Trend 2004-2013• Mense scolastiche: +203%, da 608 a 1.236
• Alberghi biologici: circa 500
le strutture devono rispettare, in
modo rigoroso, semplici ma
fondamentali regole come:
• riduzione e riciclo dei rifiuti
prodotti;
• risparmio idrico ed
energetico;
• gestione sostenibile e
rispettosa dal punto di vista
ecologico;
• promozione del territorio e
dei suoi beni;
• enogastronomia
(preferibilmente biologica);
• coinvolgimento dei turisti
nella sostenibilità e nel
rispetto dell’ambiente
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…e c’è chi indice concorsi per promuovere il
consumo di prodotti biologici
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23 marzo 2014 a Verona e 31 marzo 2014 a Malles Venosta (BZ)
Partita la settimana internazionale per le alternative ai pesticidi
La "settimana per le alternative ai pesticidi" è un'iniziativa
internazionale, arrivata alla sua nona edizione, che ha lo scopo di
informare sui rischi dei pesticidi e di promuovere le alternative possibili, in
agricoltura e negli ambienti urbani. Dal 2006, anno di debutto
dell’iniziativa, l'evento è cresciuto sempre di più, fino all'edizione di
quest'anno, che ha in programma centinaia di eventi (conferenze, mostre,
proiezioni, visite guidate).
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Da un punto di vista strettamente
terminologico, tutta l'agricoltura è
'biologica', nel senso che è un'attività
basata sulla trasformazione biologica,
da parte delle piante verdi,
dell'energia solare in prodotti utili
all'uomo e in modo specifico in quei
beni fondamentali per la vita che sono
i cibi.
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Il termine "agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, presenti cioè in
natura, escludendo l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi). Agricoltura
biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell'acqua e dell'aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo.
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I due primi e principali ideatori di un'agricoltura
alternativa furono un agronomo tedesco, H.
Pfeiffer, e un agronomo inglese, A. Howard. Il
primo sviluppò il metodo biodinamico
ispirandosi alle concezioni antroposofiche di
Rudolf Steiner espresse nel 1924 che vedeva
l'essere umano come particella di un equilibrio
cosmico.
Il secondo, nel 1940, espose le sue concezioni
e le sue esperienze su un metodo di agricoltura
nuovo (sistema Howard-Balfour, diffuso in
Inghilterra) in un'opera che è stata di ispirazione
a diversi successivi metodi di agricoltura
biologica.
…. Un po’ di storia
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• 1931 A Parigi viene aperto il primo negozio di alimentazione naturale.
• 1932 Il biologo svizzero H. Muller considera l 'humus del terreno la
maggior ricchezza agricola e abbraccia il metodo dell'agricoltura biologica.
•
• 1944 Nasce la Soil Association che oggi è la più grande organizzazione
di produttori biologici inglesi.
• 1945 Un biologo svizzero, H. Müller, e un medico tedesco, H. P. Rusch,
ideano un metodo di agricoltura 'organico-biologica‘, ampiamente diffuso in
Svizzera, Germania e Austria.
• 1947 A Milano nasce la sezione italiana dell'agricoltura biodinamica.
• Nel 1962 in Germania viene fondato il movimento ANOG «dei lavoratori
per la coltivazione naturale di frutta e ortaggi" che raccoglie numerosi
produttori in Germania, Olanda, Francia, Austria, Svizzera e Italia.
Le date salienti
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• 1962 La biologa americana Rachel Carson denuncia in maniera
documentata le conseguenze dell'uso dei pesticidi sull'equilibrio della natura,
con il libro Silent spring.
• 1969 Si costituisce a Torino l'Associazione Suolo e Salute per la
certificazione dell'agricoltura biologica.
• 1972 A Parigi si costituisce la Federazione internazionale dei movimenti di
agricoltura biologica - "Ifoam, International Foundation for Organic
Agriculture”. Ancora oggi l’IFOAM rappresenta l’organizzazione globale a
livello europeo per l’alimentazione e la produzione biologica.
• 1984 Si costituisce l'Associazione di certificazione Bioagricoop.
• 1995 Viene emanato il D.L. sul sistema di controllo in materia di produzione
agricola ed agroalimentare biologica n° 220 del 17/3/95, in attuazione degli
artt. 8 e 9 del Reg. CEE 2092/91.
• 1999 La Finanziaria del 2000 nell' art. 59 attribuisce valore preminente al
fattore qualità, in sede di aggiudicazione di gara d'appalto per la refezione
scolastica ed ospedaliera, e favorisce l'introduzione dei prodotti biologici
nelle mense.
http://www.biologicadelmediterraneo.it/articolo.htm
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Obiettivi• migliorare la qualità nutritiva degli alimenti: assenza di residui di fitofarmaci,
basso contenuto di nitrati, maggior contenuto di elementi nutritivi (sostanza
secca, zuccheri, vitamine, microelementi), maggior serbevolezza, miglior
sapore, miglior digeribilità;
• migliorare la fertilità del terreno aumentandone il contenuto di humus,
vivificandone le attività biologiche, correggendone le carenze minerali,
soprattutto quelle di microelementi, adottando la pratica del sovescio e della
rotazione;
• evitare tutte le forme di inquinamento, non solo degli alimenti, ma di tutte le
componenti ambientali;
• diminuire il consumo energetico riducendo l'intensità della lavorazione del
terreno ed escludendo l'impiego di concimi azotati di sintesi;
• mantenere gli agricoltori sulla terra grazie a una miglior valorizzazione della
loro produzione, che consenta alle piccole aziende di rimanere
economicamente vitali;
• adozione di metodi di allevamento degli animali domestici che siano
conformi non solo alle esigenze fisiologiche di questi, ma anche ai principi
umanitari e quindi con esclusione degli allevamenti in batteria, in
stabulazione permanente, in eccessivo affollamento.
Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991) F. Bonciarelli
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Aspetti tecnico-pratici generali
Lavorazioni
Sia pure con diversa tolleranza, ogni metodo di agricoltura
biologica prevede lavorazioni più leggere di quelle
dell'agricoltura convenzionale, generalmente ridotte al minimo
indispensabile per interrare i sovesci e comunque da fare alla
minima profondità possibile. Nei metodi Howard e Lemaire-
Boucher è consentita la scarificatura anche piuttosto profonda,
ma non l'aratura.
Concimazioni
La concimazione è basata su apporti organici integrati da
concimi minerali naturali per mettere il terreno in condizione di
fornire alle piante, attraverso i processi fisico-chimici e
soprattutto biologici che in esso si svolgono, un'alimentazione
equilibrata.
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Concimazione organica: ha il duplice scopo di arricchire il terreno di
humus e di fornire azoto e altri elementi alle piante; si basa sull'uso di
tutti i residui colturali e di tutte le fonti di sostanza organica possibili
(liquami, con qualche limitazione; pollina; guano; panelli; sangue secco;
cornunghia; ecc.). Dominano i sottoprodotti dei macelli.
Concimazione minerale: l'impiego di concimi minerali è severamente
ristretto.
Difesa delle colture: l'agricoltura biologica mira ad avere un terreno
sano e microbiologicamente attivo, premessa indispensabile per avere
una crescita equilibrata di colture di alta qualità e con pochi problemi di
malattie, di parassiti e di erbe infestanti.
Inoltre viene fatto ricorso a tutte le possibili misure indirette atte a
prevenire o a ridurre le aggressioni: rotazioni lunghe, coltura
consociata, scelta di varietà resistenti o tolleranti, lotta biologica
favorendo i nemici naturali, ecc.
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La situazione normativa attuale:
• Regolamento CE 834/2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91.
• Regolamento CE 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento n. 834/2007.
• Regolamento CE 967/2008 recante modifica del regolamento (CE) n. 834/2007.
• Regolamento CE 1254/2008 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008.
• Regolamento CE 710/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008.
• Decreto ministeriale 18354/2009 Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008 e n. 1235/2008 e successive modifiche riguardanti
la produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici.
• Regolamento CE 203/2012 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio
in ordine alle modalità di applicazione relative al vino biologico.
• Regolamento CE 392/2013 per quanto riguarda il sistema di controllo per la produzione biologica a modifica dell’889/2008.
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Un po’ di dati nel mondo……
Gli ettari coltivati con metodo bio in tutto il mondo sono 37,5 milioni secondo i dati presentati
alla fiera internazionale del bio, a Norimberga. Secondo i dati diffusi da Ifoam (International
federation of organic agricolture movements), il fatturato mondiale è di 63,8 miliardi dollari, in
crescita del 27% dal 2008 al 2012 e sono 1,92 milioni i produttori.
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Un po’ di dati in Italia……
L’Italia si conferma tra i primi dieci Paesi per estensione a biologico (1,167,362 ettari,
+6,4% rispetto al 2011 e +3% del 2012 rispetto al 2011).
Il 61,8% degli 8077 comuni italiani presenta almeno un’azienda biologica sul proprio
territorio, con maggiore concentrazione al sud e al centro.
Sono prevalentemente localizzate in collina e montagna e hanno un’ampiezza
superiore alle aziende convenzionali; richiedono un’intensità lavorativa inferiore a
quelle convenzionali: 20,7 ha/Ula contro 14,4 ha/ula.
Il capoazienda è giovane, diplomato, attento all’innovazione, alla diversificazione
(agriturismo, attività didattiche, e-commerce…) e all’informatizzazione
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…….e in Italia
L ’Italia è tra i Paesi leader nel settore dell’agricoltura biologica, con oltre
1.000.000 di ettari e quasi 50.000 operatori certificati; il nostro Paese assume una
posizione di tutto rispetto anche in Europa.
L’Italia secondo gli ultimi dati (SINAB 2012 - su dati forniti dal MiPAAF e dagli
OdC) , si conferma il primo Paese dell’Unione Europea per numero di produttori
biologici (43.815) ed è seconda solo alla Spagna per le superfici.
È tra i primi produttori al mondo di agrumi (21.940 ettari), olive (oltre 140.000 ha),
frutta di origine temperata (18.121 ha) in particolare mele, albicocche, ciliegie,
pere, prugne, mele cotogne, frutta con nocciolo e frutta di origine temperata non
specificata, uva (52.812 ha), cereali (184.111 ha) e ortaggi (22.694 ha).
L’Italia è leader mondiale anche nella produzione di confetture e marmellate
biologiche e si conferma come il maggior esportatore mondiale di prodotti bio, per
un valore di oltre 1 miliardo di euro.
Il biologico è un comparto produttivo che attualmente viene stimato circa 3,1
miliardi di euro (incluso il fatturato relativo all’export).
Si ha una maggiore concentrazione di aziende di produzione al Sud e di
trasformatori al Nord.
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L’inizio del 2013, per le aziende
bio intervistate, non
sembra essere stato così critico
come ci si potrebbe
attendere, in quanto il canale
della filiera corta sembra
aver dato loro una spinta in più
grazie al contatto con
i consumatori.
Ciò ha fatto sentire gli
agricoltori parte di una visione
comune in cui produttori
e consumatori tendono verso
un modello concretamente
sostenibile.
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Il miglioramento genetico e le nuove frontiere
L’uomo, con la selezione genetica, ha ottenuto miglioramenti nelle capacità
produttive di piante ed animali al punto che oggi le nuove varietà
possono raggiungere risultati prima inimmaginabili.
Anche se è probabile che d’ora in avanti non saranno più possibili simili
incrementi produttivi, è verosimile invece che si possano ottenere
miglioramenti sostanziali per aspetti che riguardano la qualità del frutto e
l’impatto sull’ambiente. Alcuni tra gli aspetti qualitativi che possono essere
migliorati e che possono contribuire ad un minor impatto ambientale sono:
facilità di conservazione
resistenza agli stress
resistenza alle fitopatie
minori esigenze idriche
maggiore resistenza alle gelate tardive
minori interventi fitosanitari e di fertilizzazione
habitus vegetativi ridotti
Oltre che :
qualità sensoriali
contenuto in sostanze nutraceutiche con effetti benefici sulla salute
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Nonostante la lunga egemonia nel mondo di Golden Delicious
affermatasi nel secondo dopoguera, il panorama varietale del melo è in
costante evoluzione. Ogni anno vengono rilasciate nel mondo alcune
decine di nuove varietà, alcune delle quali, presto o tardi, compariranno
sugli scaffali dei nostri mercati.
Al tempo stesso, i gusti dei consumatori evolvono e si aprono a
nuovi mercati con nuove esigenze in termini qualitativi. Come se non
bastasse, le varietà subiscono l’evoluzione dei comuni parassiti e
l’introduzione di nuovi. È un dato di fatto l’identificazione di sempre nuovi
ceppi di Venturia inaequalis , agente della ticchiolatura, o la diffusione
anche nei nostri ambienti di Erwinia amylovora, agente del colpo di fuoco
batterico.
Tutti i lavori di miglioramento genetico si pongono l’obiettivo di ottenere
delle varietà migliorative rispetto alle esistenti.
La probabilità di riuscire ad identificare una pianta di valore è
influenzata sia dalla qualità dei genitori utilizzati negli incroci sia dal
numero di semenzali ottenuti.
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A livello mondiale sono attivi più di 60 programmi di miglioramento genetico
del melo; 38 in europa, 7 in italia e 3 nella sola regione Trentino Alto Adige.
Le origini del melo coltivato non sono note. I botanici riconoscono circa 25
specie selvatiche appartenenti al genere Malus idati morfologici e molecolari
indicano la specie Malus sieversii diffusa a livello spontaneo nell’Asia
centrale come la più simile al melo coltivato.
Si ipotizza che il melo coltivato derivi da numerose ibridazioni spontanee di
più specie e dall’opera di selezione di uomo/animali verso frutti grossi, dolci
e succosi.
Le varietà di melo descritte ad oggi sono circa 10.000, anche se solo poche
decine sono coltivate e commercializzate su scala mondiale.
La maggior parte ha un patrimonio genetico diploide, cioè possiede
due copie del corredo cromosomico di base (X = 17) per un numero di
cromosomi pari a 34 (2X = 2n = 34).
Sono presenti anche varietà triploidi (3n = 51), alcune anche
economicamente interessanti quali Baldwin, Gravenstein, Renetta del
Canada
Malus sieversii
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Con il miglioramento genetico si cercano varietà cherispondano commercialmente a requisiti di:
Qualità
Resistenza a malattie, insetti e avversità abiotiche
Produttività e costanza di fruttificazione
Conservazione del frutto e buona serbevolezza
in post-conservazione
Adattabilità all’ambiente
Ampliamento del calendario di maturazione
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All’interno di una popolazione di piante originate dall’incrocio tra due cultivar
elite di melo, il breeder deve confrontarsi con una straordinaria variabilità
nella progenie che mostra combinazioni originali di caratteri rispetto ai
genitori ed aspetti quali-quantitativi del frutto e della pianta spesso del tutto
nuovi. Per inciso, questo implica che la grande maggioranza delle
progenie di un qualunque incrocio non sia d’interesse per il breeding.
Questo è dovuto al fatto che ciascun incrocio è frutto
dell’incontro tra due genitori diversi, non c’è
autofecondazione, molti caratteri sono poligenici e
infine il processo di domesticazione non è completo e
molti geni negli incroci tendono a riassortire nella
progenie con caratteri anche negativi.
Pochi caratteri sono sotto il controllo di pochi geni, tra
questi la resistenza a ticchiolatura (Va, Vb, Vf, Vm,
Vbj,Vg).
Il miglioramento genetico classico per la resistenza alla ticchiolatura su melo è
iniziato nel 1914, negli Stati Uniti. Il breeding prevede la combinazione attraverso
incroci e la selezione genetica assistita da marcatori molecolari (MAB). Il processo
richiede molti anni, a causa del lungo periodo giovanile delle piante e del linkage
drag, cioè il rischio di un'introduzione di caratteri indesiderati associati al gene
introgresso, in quanto allocati nella stessa regione del cromosoma.
I programmi di miglioramento genetico classico necessitano di almeno
15-25 anni con la possibilità di selezionare 1 cultivar ogni 50.000-
100.000 semenzai, con costi elevati.
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semi semenzali innesti
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frutteti pionieristadio 2primi frutti
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Finora 39.109
semenzali
piantati, circa
2000 all’anno
Attualmente circa
15.000 genotipi /
M9. Nell’autunno
2012 circa 11.000
alberi fruttificanti
su M9
In totale 268 genotipi
di cui 66 già scartati
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Per superare tali difficoltà oggi si parla di cisgenesi cioè della possibilità di
isolare il gene target da una pianta donatrice e introdurlo in una cultivar
con alti standard qualitativi (trasformazione genetica), valutando le piante
cisgeniche risultanti.
Sulle mele è stato isolato il gene Vf HcrVf2, inserito nella cv Gala sensibile
a ticchiolatura; le piante cisgeniche sono state quindi innestate su M9.
In Olanda si usa la
cisgenesi per portare
il carattere «polpa
rossa» in mele di
interesse
commerciale
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Più veloce di un incrocio tradizionale: si introduce in laboratorio un gene per un carattere in una cultivar con elevati standard qualitativi come Gala, Golden Fuji ecc;
per mantenere cultivar di elevata qualità introducendo pochi geni ben noti;
è sicura;
in natura il gene esiste già: proviene dalla stessa specie (donatrice): «no strange gene in my food»;
il consumatore preferisce la cis alla trans e transgenesi (= geni estranei) perché in questo modo la gente percepisce qualcosa di non estraneo;
si riduce la vulnerabilità genetica dovuta ad un unico gene.
Perché la cisgenesi?
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Perché il miglioramento genetico è così importante per
la melicoltura biologica?
La ticchiolatura (Venturia inaequalis) è
la malattia chiave del melo
In annate predisponenti (primavere
umide) vengono effettuati fino a 20-25
trattamenti contro questo fungo
Il consumatore ama acquistare frutta
sana priva di imperfezioni
Il controllo biologico della ticchiolatura
prevede un numero di trattamenti
elevati con prodotti di origine naturale
che, sebbene non destino
preoccupazione per la salute umana,
incidono in modo rilevante sul
bilancio economico dell’azienda
agricola
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Un lavoro importante nel settore delle ticchiolatura resistenti
(TR) è quello americano, denominato PRI dal nome delle tre
università partner (Rutgers, Illinois, Indiana) che liberò il numero
maggiore di accessioni a partire dagli anni ’70, con un tipo di
resistenza dato quasi sempre dal gene Vf.
Coop 2 (Prima), 5 (Sir Prize), 13 (Redfree), 16, 22 (Jonafree), 23
(William’s Pride), 24, 25 (Scarlet O’Hara), 26, 27, 28, 29
Sundance®, 30 (Enterprise) 31, 32 (Pristine), 33 Pixie Crunch®,
34, 35, 36, 37, 38 (Gold rush) 39 (Crimson Crisp) 40, 41, 42
(Primiera), 43 (Juliet), 44,
CLR13T45, CLR9T10, CMR13T30, CMR2T13, COR10T17,
COR20T22, COR8T30, CTR10T38, D14T97, HCR23T113,
HER19T124, HER3T166, HER4T112, HER3T175,HFR22T173,
HER24T178, PAR12T101, PSER11T27.
Le cultivar e i programmi di ricerca
Coop 39*Crimson Crisp® Punti forti
- Albero di medio vigore con costante
ed elevata produttività, facile da
gestire per la facilità di allegagione
mono-corimbo;
- Frutti sferici, simmetrici con buccia
liscia, di colore rosso brillante
- Polpa soda con ottime
caratteristiche organolettiche,
croccante, succosa dal buon
sapore equilibrato; l’aroma
aumenta con l’altitudine
- Buona la conservazione fino a
marzo in AC
Punti deboli
- Moderata sensibilità all’oidio
- La tonalità del rosso può risultare
un po’ opaca in alcune annate;
- Danno da scottature da sole in
pianura;
- Si segnalano problemi di riscaldo e
untuosità della buccia, con raccolte
precoci e tardive
Raccolta -12 gg;
° Brix 13,3
Durezza 8,6 kg/cm2
Acidità 7 g/l
Sovracc. 87%
Peso 239 g
incrocio complesso PRI 1018-101 x VikingProgetto PRI -USA
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Si tratta di una varietà
self-thinning, allegano 1-2
frutti per corimbo
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Coop38* Goldrush ®Coop 17 x Golden Delicious – Programma PRI - USA
Punti forti
- Albero semispur di facile
gestione, con buona e costante
produttività;
- Buone caratteristiche
organolettiche dei frutti;
- Ottima, eccezionale
conservabilità.
Punti deboli
- Maturazione tardiva;
- Può alternare;
- Poco attraente con colorazione
grigio-verde in alcuni areali
- Sensibilità al cracking in autunni
piovosi;
- Sensibile ad oidio.
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Commento: varietà TR molto
interessante per la Valtellina
(A, PM, P, S)
Raccolta +32 gg;
° Brix 12,5
Durezza 8,3 kg/cm2
Acidità 7,7 g/l
Sovraccolore 16%
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Un secondo programma di miglioramento genetico è quello italiano
dell’Istituto Sperimentale di Frutticoltura di Trento, sotto la guida
del Prof Bergamini, che ha licenziato varietà come Golden Lasa,
Golden Orange, Golden Mira, Brina, Nova (Enova), Red Early
(Red Earlib) la cui resistenza è sempre data dal gene Vf.
Attualmente sempre in Italia sono attivi nel settore del m.g. i centri
sperimentali di Laimburg e San Michele e i vivaisti.
Nell’ambito del vivaismo, interessanti varietà TR sono state costituite
dal C.I.V. di Ferrara tra cui
Modì®CIV G 198*, Rubens®Civni* CIV323Isaaq® e le più recenti
Sweet resistant® come Fujion, Smeralda, Renoir, Gaia, Gemini
Golden Orange*
Punti forti
- Buona e costante produttività;
- Vigoria contenuta;
- Non ha problemi di rugginosità
- Frutti attraenti con
sfaccettatura rosa;
- Discrete le caratteristche
gustative.
Punti deboli
- Difficoltà di colorazione in
pianura;
- Sapore inferiore e talvolta più
acido di Golden Delicious;
- Conservabilità non sempre
ottimale.
Raccolta +12 gg;
° Brix 12
Durezza 7,5 kg/cm2
Acidità 5,9 g/l
Sovracc. 24%
Ed Gould Golden x P.R.I. 1956-6 - Italia
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Smeralda*
Punti Forti
- Albero a portamento compatto,
ramificazioni corte, molto facile da gestire;
precoce messa a frutto. Produttività
elevata e costante, non soggetto ad
alternanza.
- Resistente a ticchiolatura.
- Frutto medio grosso, buccia verde
uniforme, liscia, senza lenticelle evidenti.
- Polpa gialla, di eccellente sapore, fine,
croccante, succosa, gradevole e fresca
grazie ad una forte componente
zuccherina unita ad una elevata acidità.
- Ricorda Granny Smith (-30 gg) ma con
maggiore componente zuccherina e
aromatica.
Punti deboli
- Soggetta a butteratura, si consigliano
trattamenti adeguati.
Brix 13,5°Brix:Acidità 6,3 g/lDurezza 7,2 kg/cm2Sovraccolore 10%Peso 278 g
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Renoir
Punti forti
- vigore medio, portamento
aperto, produttività buona,
autodiradante
- Resistente a ticchiolatura
- Frutti grossi, tondi,
leggermente appiattiti,
rugginosi, colore di fondo
verde, con una leggera
sfumatura rossa.
- Polpa giallastra, dal sapore
buono, croccante, succosa,
simile a Renetta anche se
più dolce.
- Si conserva bene. Raccolta -7 gg da Renetta;
° Brix 12,4
Durezza 7,2 kg/cm2
Acidità 5,7 g/l
Sovracc. 77%
Origine: C.I.V. Centro di Innovazione varietale
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Gaia*
Punti forti
- Albero di medio vigore, portamento aperto
e di facile gestione.
- Produzione elevata e precoce messa a frutto,
fiorisce con Golden e Gala.
- Resistente a ticchiolatura e mediamente
sensibile ad oidio.
- Frutto grosso, superiore a Gala, forma
rotonda, regolare, leggermente appiattita. Non
soggetto a spaccature. Colore di fondo verde
giallo, sovraccolore rosso striato sul 70-90%
della superficie, lenticelle evidenti.
- Polpa fine color crema senza venature,
croccante e succosa. Sapore molto buono,
molto dolce, simile a Gala ma con aroma più
intenso
- Conservabilità simile a Gala.
- Poco sensibile a fisiopatie post-raccolta
Raccolta -22 gg da Golden;
° Brix 10-12
Durezza 7,2 kg/cm2
Acidità 4,5 g/l
Sovracc. 88 %
Peso 180 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Gemini*
Punti forti- Albero a vigore medio debole,
portamento aperto, facile gestione,
produzione elevata, rapida messa a
frutto.
- Resistente a ticchiolatura, scarsamente
sensibile ad oidio. Non soggetto a
cascola pre-raccolta e poco alternante.
- Frutto molto attraente, di calibro grosso,
superiore a Gala, di forma conica,
regolare. Colore di fondo verde,
sovraccolore rosso rubino brillante,
uniforme sulla quasi totalità della
superficie. Lenticelle evidenti.
- Non soggetto a spaccature (cracking)
- Polpa è di color crema, croccante, fresca
e succosa, di tessitura fine, sapore
buono, equilibrato.
- Conservabilità simile a Gala.
Pezzatura 211 g
Durezza 7.9 kg/cm2
RSR 11.8-12,5 ° Bx
Acidità 4,8-5.3 mequ/100 ml
Raccolta - 17 Golden
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CIV323 Isaaq®
Punti forti
- Albero di vigore medio,
portamento aperto,
ramificazione corta, di facile
gestione; necessita di un dirado
leggero.
- Produttiva e costante, precoce.
- Frutto medio, leggermente
allungato, di colore rosso
intenso anche sul 100% della
superficie; non suscettibile a
rugginosità.
- Polpa fine, molto croccante,
succosa, aromatica, dolce-
acidula .
- Buona la conservazione e la
shelf life.
Punti deboli
- Sensibile a oidio
Peso 142 g
Brix 10-11°
Acidità 9,2 mequ/100
Durezza 8,5 kg/cm2
raccolta + 15 gg da Gala
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
CIV323 Isaaq®
Si tratta di una mela compatta adatta ad essere consumata come snack, per
soddisfare i nuovi gusti e i nuovi cambiamenti sociali.
La mela si adatta alle porzioni piccole richieste dai bambini, dai catering, dalle
mense, da famiglie piccole (single). Anche il packaging completamente
biodegradabile risponde a queste caratteristiche.
CIV G 198* Modì ®
Punti forti
- Albero dal portamento aperto,
con buona ramificazione, dal
vigore contenuto, produttivo di
rapida messa a frutto, facile da
gestire;
- Frutti di buona pezzaura, dalla
colorazione attraente ed estesa
anche in pianura;
- Buone caratteristiche
organolettiche;
- Buona conservabilità e shelf life
Punti deboli
- Rugginosità e polimorfismo in
ambienti non vocati;
- Il colore a volte può risultare
troppo scuro;
- Si segnala cascola pre raccolta
soprattutto su impianti giovani.
Raccolta -9 gg;
° Brix 11-12
Durezza 8,5 kg/cm2
Acidità 7,5 g/l
Sovracc. 80-95 %
Gala x Liberty – Italia, varietà club
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
La polpa dei frutti
è consistente,
croccante
succosa, di
sapore
relativamente
blando
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Impianto a V con sesto 3.8 x 0.50 numero piante ad ettaro più di 5000
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Italiana, C.I.V.
Punti forti
- Albero di portamento aperto, con vigoria
media, facile da gestire. Precoce messa a
frutto e produttività elevata.
- Frutto simile a Fuji, dal colore rosso intenso,
striatura molto evidente distribuita sulla quasi
totalità della superficie. Forma rotonda
leggermente allungata, molto regolare e di
calibro più omogeneo rispetto a Fuji.
- Polpa croccante, succosa, con una
percezione di dolcezza molto intensa,
generalmente superiore a Fuji.
- Buona la conservazione
- Si raccoglie nella seconda decade di ottobre,
in soli due passaggi.
Punti deboli
- Può formare cercini peduncolari
FUJION®
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Raccolta +30 gg;
° Brix 13,2
Durezza 8,5 kg/cm 2
Acidità 4,4 mequ/100g
Sovracc. 80-90%
Peso 215 g
FUJION®
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Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
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Villa di Tirano19 febbraio 2010
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Anche la scuola di ricerca francese
ha messo a punto diverse varietà
TR, alcune con caratteristiche
interessanti, provenienti dall’unico
costitutore pubblico di Angers,
l’INRA e da diversi gruppi privati
(Delbard, Davodeau Ligonniere,
Novadi, Les Naturianes).
Tra le varietà licenziate: Baujade
(INRA), Florina (INRA), Priam
(INRA), Ariane*Les Naturianes®
(INRA), Dalinbel (INRA), Dalinred
(Elaris), Dalinette*Choupette®,
Doriane (INRA), Galarina (INRA),
Initial (INRA, 2000),
Juliet (Escande), Delorina
(Delbard), Jubilée (Delbard), Inored
Story® (Novadi), Delfloki Divine®
(Delbard).
Delfloki* Divine®
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Punti forti
- Albero con buona vigoria portamento
espanso e di facile gestione
- Frutto medio-grosso, di forma conica
regolare, attraente , di colore giallo con
sovraccolore rosso rosa e lenticelle
marcate.
- Polpa compatta di tessitura fine, dolcezza
media e moderata acidità, croccante,
succosa, dall’aroma forte e dolce.
- Resiste alla ticchiolatura.
- Matura tra Braeburn e Fuji .
Punti deboli
- Al momento l’unica produzione commerciale
è in Nuova Zelanda (Luvya).
- Suscettibile all’alternanza di produzione
Golden Delicious x Grive Rouge) x Florina - FranciaRaccolta +20 gg;
Brix 9-10°
Durezza 7,8 kg/cm 2
Acidità 3,3 mequ/100g
Peso 205 g
Sovraccolore 94%
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
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Coop 43 Juliet®
Punti forti
- Albero di media vigoria, semi spur,
aperto, molto produttivo, non
alternante, fiorisce precocemente
- Frutto di pezzatura media, tondo
ovoidale, buccia liscia, cerosa, di
spessore lieve, bicolore rosso striato
su fondo giallo verde, profumato.
- Polpa bianco crema, croccante,
succosa, di tessitura fine,
leggermente acida, zuccherina.
- Buona la conservabilità: mantiene
durezza e croccantezza al freddo per
oltre un anno. I profumi dopo 9 mesi
iniziano a diminuire.
- Resiste anche all’oidio
- Matura dopo Fuji
Punti deboliDeriva da un incrocio molto complesso fatto nel 1970 in Illinois (USA)
Raccolta +14 gg Red Del.;
° Brix 14-15
Acidità 2,24
Durezza 6,4
Peso 170 g
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Incrocio americano con marchio europeo di
protezione varietale dal 2004.
E’ la prima mela al mondo prodotta esclusivamente
in regime biologico.
Il club Les amis de Juliet mira a produrre 10.000 t
nel 2016.
Ariane*Les Naturianes®Punti forti
- Albero a vigore medio con portamento
aperto, ha un elevata richiesta di piegature
per far assumere la forma voluta alle
branchette fruttifere; esigente per il
diradamento chimico con rifinitura a mano.
Elevata produttività
- Frutti appiattiti e regolari buona estensione
del sovraccolore rosso brillante; aspetto
attraente
- Polpa croccantecon buone caratteristiche
organolettiche dei frutti per il buon
contenuto in zuccheri e acidi.
- Tollerante all’oidio.
- Buona la conservazione
Punti deboli
- Frutti piccoli di forma appiattita, con
rugginosità peduncolare;
- Esigente in cure colturali
- Segnalata la perdita di resistenza a
ticchiolatura in Francia.
Raccolta -10 gg;
° Brix 12,7
Durezza 7,5 kg/cm2
Acidità 7,7 g/l
Sovracc. 96%
Peso 163 g
P7R25A27(Florina x Prima) x P21 R4A30
(Francia)
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Dalinette* Choupette®Punti forti
- Albero produttivo di rapida messa a
frutto, autodiradante (1-2
frutti/corimbo);
- Frutto appiattito spesso irregolare,
con sovraccolore rosso vinoso,
diffuso, attraente;
- Polpa croccante, succosa, dal
sapore dolce-acidulo, molto buono;
- È tra le mele rosse TR più
apprezzate a livello europeo;
- Si raccoglie in 2 stacchi
- Buona la conservazione
- Poco sensibile all’oidio
Punti deboli
- I frutti meno esposti talvolta
difettano in colorazione.
- In pianura si osserva ruggine
peduncolare
Raccolta +24 gg;
° Brix 13,5
Durezza 8,4 kg/cm2
Acidità 6,5 g/l
Sovracc. 60-80 %
Peso 208 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Sel. X4598 x Sel. X3174, INRA (F)
Dalinsweet*
Punti forti
- Albero di buona e costante
produttività
- Frutto di grossa pezzatura, con
forma leggermente appiattita,
colore giallo con sovraccolore
rosso esteso su buona parte della
superficie;
- Polpa soda, croccante,
leggermente acida;
- Buona la conservazione
Punti deboli
- Cascola preraccolta
- Sapore mediocre
- Vitrescenza e butteratura.
Raccolta +23 gg;
° Brix 11,5
Durezza 9,5 kg/cm2
Acidità 7,6 g/l
Sovracc. 53 %
Peso 254 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Francia
Dalinsweet*
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Inored Story®
Punti forti
- Albero produttivo, facile da
gestire;
- Frutto di pezzatura media,
sovraccolore rosso vinoso,
attraente;
- Polpa dal sapore acidulo molto
buono, polpa asciutta;
- È tra le mele rosse TR più
apprezzate a livello europeo
Punti deboli
- I frutti meno esposti talvolta
difettano in colorazione.
Raccolta + 15 gg;
° Brix 15,8
Durezza 9,6 kg/cm2
Acidità 11,1 g/l
Sovracc. 100 %
Peso 210 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Pinova x X6398
InitialPunti forti
- Albero di medio vigore, rapida messa a
frutto, di buona e regolare produzione,
di facile gestione (poca irrigazione,
dirado leggero, pochi trattamenti);
- Frutto medio grande, rosso-aranciato
su fondo giallo, peduncolo lungo;
- Polpa color crema, croccante, succosa,
leggermente acidula, profumata;
- Si conserva al massimo per 3 mesi
- Poco suscettibile all’oidio
- Mela estiva Jonagold simile
Punti deboli
- Non si conserva a lungo
- In ambienti caldi può difettare di colore
- In certi ambienti caldi può essere
sensibile alla caduta dei frutti in pre-
raccolta.
Raccolta -7 gg da Gala;
° Brix 13
Durezza 6 kg/cm2
Acidità 5,4 g/l
Sovracc. 80 %
Peso 220 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Gala x Redfree, Francia
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
La Germania ha una scuola di breeding rinomata (stazione sperimentale di
Pillnititz a Dresda), ma le varietà selezionate , quasi tutte con l’impiego del
gene Vf ma anche Va e Vr, e tutte contraddistinte dal fatto di avere la R come
prima lettera del nome, non hanno avuto fortuna in Italia. Inoltre i tedeschi
hanno lavorato su resistenze multiple, non solo ticchiolatura ma anche oidio,
fireblight ecc
Villa di Tirano19 febbraio 2010
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Nell’area dell’est europeo sono impegnate nel miglioramento
genetico del melo la Polonia, Università di Varsavia e la Repubblica
Ceca (Experimental Station di Strizovice). In questi centri,
soprattutto in quello ceco, sono state ottenute:
UEB32642*Opal® (CZ)
Sawa
Topaz*
Witos
Orion (CZ)
Sirius (CZ)
Luna (CZ)
Rosalie
Solaris (CZ)
Redspring
Red Topaz (CZ)
Cactus
Merkur (CZ)
Karneval (CZ)
Resista
Heliodor
Free Redstar (Skierniewice PL)
Gold Milenium (Skierniewice PL)
ecc
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Luna*
Punti forti
- Albero di vigore e produttività simile
a Golden Delicious;
- Frutti medi, arrotondati, privi di
rugginosità, giallo verdi, talvolta con
una leggera faccetta aranciata
- Polpa color crema ,soda, croccante
e molto succosa , con un sapore
equilibrato dolce-acidulo;
- Si conserva bene fino ai primi di
aprile.
- Mediamente tollerante all’oidio
Punti deboli
- Leggermente alternante
- In panel test a paragone con
Golden può risultare inferiore
Topaz x Golden DeliciousRaccolta + 7 gg;
° Brix 12
Durezza 6,7
Acidità 6,9
Sovraccolore 22%
Peso 220 G
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Opal*Punti forti
- Albero a portamento basitono,
moderatamente vigoroso;
- Frutto medio, tondo-conico con
rugginosità peduncolare, da giallo a giallo
aranciato
- Polpa color crema ,soda, croccante e
mediamente succosa , dolce,
leggermente acidula;
- Buona la conservabilità.
- tollerante all’oidio
Punti deboli
- Leggermente alternante
- La rugginosità peduncolare talvolta può
interessare la mela
- In panel test a paragone con Golden può
non essere gradita la colorazione troppo
gialla, mentre al gusto viene preferita
Golden Delicious x Topaz
Raccolta 0 gg;
° Brix 12,5
Acidità 6 mequ/100 g
Peso 180 g
Durezza 7 kg/cm2
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Sirius
Punti forti
- Albero vigoroso, aperto, produttivo
e precoce;
- Frutto da medio a grosso, tondo
con rugginosità peduncolare, verde
giallo-giallo, occasionalmente con
una leggera faccetta rossastra
- Polpa color crema ,soda, croccante
a tessitura fine , molto succosa con
un rapporto zuccheri/acidi ben
bilanciato;
- Buona la conservabilità.
- tollerante all’oidio
Punti deboli
- Leggermente rugginosa
Golden Delicious x Topaz Raccolta +5 gg;° Brix 12-13
Acidità 7,6
Durezza 6,8 kg/cm2
Peso 235 g
Sovracc. 24%
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Orion
Punti forti
- Albero vigoroso, aperto, produttivo
e costante, semiprecoce, non
richiede interventi diradanti, molti
frutti sono singoli;
- Frutto grosso, globoso, con fine
rugginosità peduncolare e calicina,
colroe di fondo da verde giallo a
giallo, occasionalmente con una
leggera faccetta rossastra
- Polpa color crema ,soda, croccante
a tessitura fine , molto succosa con
un sapore ben distinto per la
combinazione tra zuccheri e acidi;
- Buona la conservabilità.
- tollerante all’oidio
Punti deboli
- Gusto inferiore rispetto a Golden
Golden Delicious x Otava Raccolta 0 gg;° Brix 11Acidità 6,3 g/l
Durezza 7,24 kg/cm2
Peso 242 g
Sovraccolore 15%
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
KarnevalPunti forti
- Albero di media vigoria, da eretto ad
aperto, non richiede interventi
diradanti, entra precocemente in
produzione.
- Frutto di media pezzatura, forma da
globosa a conica, buccia liscia priva
di rugginosità, colore di fondo giallo
con forti striature rosse marcate, si
distingue per l’aspetto particolare.
- Polpa bianca, succosa, finemente
acida, con un buon sapore
aromatico.
- Discreta la conservabilità, fine a fine
marzo .
- Tollerante all’oidio
- Matura a fine settembre con Topaz
ma fiorisce molto presto come P.
Lady
Punti deboli
- Una leggera rugginosità peduncolare
Vanda x Cripps Pink, Rep. CecaRaccolta +10 gg;
° Brix 14-16
Acidità 14,7 g/l
Durezza 9,1
Peso 180 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Golden Milenium
Punti forti
- Albero di media vigoria, fiorisce
come Golden
- Frutto di media pezzatura, colore
giallo con una leggera faccetta
aranciata
- Polpa soda, croccante, succosa
- In AN si conserva bene per 2-3 mesi
- Bassa suscettibilità all’oidio,
moderata al colpo di fuoco
- Matura in agosto
Punti deboli
-
Parenti sconosciuti, semi da USA, selezionata a Skierniewice in Polonia
Raccolta agosto
° Brix 11,9-12,4
Acidità 5,3-7,5 g/l
Durezza 7,5
Peso 200 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Merkur
Punti forti
- Albero di media-debole vigoria,
ramificato, aperto con molte branchette
fruttifere;
- Necessita di diradamento per prevenire
la tendenza ad andare in alternanza
- Frutto di media pezzatura (65-75 mm),
globoso piatto, picciolo medio-lungo,
colore giallo con sovraccolore rosso
porpora sul 60-90% della superficie
- Polpa giallo-arancio, mediamente soda,
succosa, croccante, dolce, aromatica,
con buon equilibrio zuccheri/acidi
- In AN si conserva per 3-4 mesi
- Tollerante all’oidio
- Matura in agosto
Punti deboli
- Debole rugginosità nella cavità
peduncolare
Topaz x Rajka in Rep. Ceca Raccolta agosto con Gala° Brix 11,5
Acidità 5 g/l
Peso 210 g
Sovraccolore 60-90%
Topaz*Punti forti
- Albero di elevata e costante
produttività;
- Frutti medio-grandi, sferici-appiattiti
- Polpa soda croccante e succosa di
elevata acidità;
- Sapore acidulo gradito dai
consumatori nord europei;
- Colorazione della buccia attraente
in ambienti alpini e pedemontani.
Punti deboli
- Difetta di colorazione in ambienti di
pianura;
- Forma piatta e a volte poco
colorata; conservabilità limitata
- Sensibilità a Phitophtora cactorum
Raccolta - 7 gg;
° Brix 12,3
Durezza 7,8 kg/cm2
Acidità 8,2 g/l
Sovracc. 62%
Peso 200 g
Rubin x Vanda – Rep. Ceca
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Villa di Tirano19 febbraio 2010
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Altre selezioni importanti nel campo delle TR sono:
Ecolette (1996 Wageningen, Olanda)
Catarina (Brasile)
Ariwa (Svizzera)
SQ159 Natyra (Olanda)
Anise (USA, Purdue University)
Lafayette (USA, Purdue University)
Romeo (USA, Purdue University)
Serie LUB Red Love®
Pitchounette (Francia, INRA)
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Ecolette*
Punti forti
- Albero vigoroso a produzione media,
alternante, necessita di un dirado
forte
- Frutti da medi a piccoli, sferici,
omogenei, buccia liscia, asciutta
spessa e mediamente brillante a
fondo giallo-verde con sovraccolore
rosso rosato sul 30-50% della
superficie
- Polpa molto soda, aromatica,
mediamente croccante, dolce
leggermente acida.
- Si conserva per 4 mesi in AC
- Mediamente sensibile ad oidio
Punti deboli
- Ruggine peduncolare
Elstar x Prima, Olanda, Wageningen, 1996
Raccolta -10 gg;
° Brix 11,2-12,5
Durezza 10-12 kg/cm2
Acidità 10 g/l
Sovraccolore 30-50%
Peso 200
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Catarina
Punti forti
- Albero vigoroso, con habitus
disordinato;
- Frutto Fuji simile, molto grosso,
striato di rosso vinoso, non
particolarmente accentuata
- Polpa soda, croccante , succosa
e di gusto prevalentemente
dolce, con acidità equilibrata
- Buona la conservabilità > 6 mesi.
Punti deboli
- Leggermente sensibile a oidio
- Alternante
- Di lenta messa a frutto
Fuji x PWR37T133 (BRA)
Raccolta +10 gg;
° Brix 13
Durezza 8 kg/cm2
Acidità 4,2 g/l
Sovraccolore 70 %
Peso 240
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Ariwa
Punti forti
- Albero di buone capacità produttive;
- Frutto medio- grosso, talvolta
irregolare, con sovraccolore rosso
su buona parte della superficie
- Polpa soda e compatta, succosa,
aromatica
- Discreta la conservabilità.
- Resistente anche all’oidio
Punti deboli
- Problemi di colorazione
- Dopo 5 mesi di conservazione
l’acidità si degrada velocemente
- Viene segnalata rugginosità diffusa
sulla buccia
Golden Delicious x A849/5 (CH)
Raccolta -4 gg;
° Brix 13,2
Durezza 7,5 kg/cm2
Acidità 6,5 g/l
Sovraccolore 70%
Peso 190
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Natyra®SQ159
Punti forti
- Albero molto debole,
caratteristica che rappresenta la
maggior sfida nella coltivazione, forse
risolvibile con portinnesti un po’ più forti
rispetto a M9.
- Matura con Braeburn
- Frutto globoso con sovraccolore
rosso brunastro.
- Polpa molto aromatica.
- Coltivazioni solo biologiche
Punti deboli
Varietà TR ancora nella fase
sperimentale Elise x parentale resistente,
Olanda
Raccolta 0 gg;
° Brix 11
Acidità 5,5 g/l
Durezza 9,7 kg/cm2
Sovracc. 82%
Peso 165 g
Varietà T.R nuovissima
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
CH 101 Galiwa
Punti forti
- Albero di vigore medio, habitus
compatto, legno a frutto vigoroso;
- Frutto di pezzatura medio-grande,
globoso, leggermente conico,
regolare, a buccia liscia;
sovraccolore rosso brillante uniforme
su fondo verde-giallo
- Polpa giallo-crema, compatta,
succosa, croccante,fragrante, dolce
e aromatica;
- Maturazione scalare, necessita di 3
passaggi 10 gg dopo Gala
- Buona la conservabilità, resiste bene
a basse temperature
Punti deboli
- Talvolta sensibile all’alternanza;
- Sensibile ad oidio e ai cancri
- Media suscettibilità al colpo di fuoco
Raccolta - 14 gg Golden;
° Brix 15°
Acidità 5
Durezza 7,4
Peso 323 g
Sovracc. 70%
Gala x K1R20A44, Svizzera 1992Raccolta - 14 gg Golden;
° Brix 15°
Acidità 5
Durezza 7,4
Peso 323 g
Sovracc. 70%
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Tells® A931 Galant
Punti forti
- Albero di vigore medio, molto
produttiva;
- Frutto di pezzatura medio-grossa,
forma leggermente allungata, rosso
arancio leggermente striato,
lenticelle molto belle
- Ha un periodo di raccolta
relativamente lungo
- Polpa compatta, con aroma più
intenso di Gala, tendente al dolce,
che sviluppa dopo un periodo di
conservazione;
Punti deboli
- Ancora in fase di studio
Rési X Delbard Jubilée, Svizzera Raccolta fine settembre (Nicolaj);
Villa di Tirano19 febbraio 2010
Serie LUB Redlove®
Trattasi di una serie iniziale di 6 ibridi prodotti da un programma di miglioramento genetico privato
svizzero, dei quali almeno 2 sono giá stati scartati e non vengono più proposti a livello
commerciale. Interessante ed innovativa nel mondo l’idea di commercializzare più ibridi sotto un
solo marchio, ovvero Redlove®.
Il carattere della polpa rossa deriva dal parentale Weirouge (semenzale casuale tedesco), le
cultivar di questa serie sono tutte resistenti visto che gli altri parentali usati sono della serie “Re”
tedesca di Pillnitz. Da notare i forti danni da freddo in conservazione, sono tuttora in fase di
studio per quanto riguarda la produttività. Le prime conclusioni sono che a livello sensoriale e di
conservabilità questa generazione di mele a polpa rossa non raggiunge i livelli dello standard
attuale. Da approfondire gli aspetti salutistici della polpa rossa
Redlove® Odysso®
Raccolta metà ottobre
° Brix 13,4
Durezza 5,8 kg/cm2
Acidità 8 g/l
Sovracc. 100%
Peso 85 g
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Redlove® Calypso®
Redlove® Circe®
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Redlove® Era®
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
Altre varietà resistenti in prova presso la Fondazione Fojanini sono
Varietà Editore Parentali Note1ABCz-10 Golden x Freedom Resistente
10A 119/06 Redlove®Gruber-Genetti Alto Adige
Polpa Rossa
11Civni* Red® CIV Ferrara Polpa Rossa
18A 26/05(Era) Redlove®Gruber-Genetti Alto Adige
Polpa Rossa
24I 11/2 KSB Topaz x GoldRush Resistente25I 185/1 KSB Topaz x Fuji Resistente26I 20/1 KSB Topaz x UEB 2732/2 Resistente27I 406/1 KSB Topaz x Cripps Pink Resistente
28I 48/1 KSBUEB 2857/3 x
GoldRushResistente
I 85/1
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11/2
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48/1
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20/1
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406/1
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181/3
Corso di frutticoltura biologicaSondrio, marzo 2014
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D9E9-76
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D9B8-49
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D9B8-49
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LB 17906
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Grazie per l’attenzione!
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