T
TIPOLOGIA D
COM
Aggi
OGGETTO:
DEI LAVORI:
MMITTENTE:
CANTIERE:
Fase:
iornamento:
Data:
CON
S
Verifica di A
Allegato IV
con potenz
REVAMPING
IDROELETT
Impianto di p
CONSORZIO
Comune di M
Progetto di p
N° 00 –
Teramo, 14/
IL PROGET
DOTT. ING
Il R.U.P.
ING. SABAT
NSORBacin
Sede Ammi
STUD
Assoggettab
V punto 2 le
za installata
G ENERGET
RICA DI S. LU
produzione d
O DI BONIFICA
Morro d’Oro,
preliminare
/10/2014
TTISTA
. FIORENZO
TINO FALAS
RZIO no del Trinistrativa
Tel 0861-C.F. e P
DIO DI PRE
bilità alla VI
ettera m) “im
superiore a
TICO MEDIA
UCIA.
di energia da
A NORD
fr.ne Pagliar
O QUARANT
SCA (Ufficio
DI BOronto-Tobivio di Pu-286321 Faartita IVA
EFATTIBIL
A ai sensi d
mpianti per
a 100 kW”
ANTE RIFAC
fonti rinnova
re
TA
Tecnico Con
ONIFordino e utignano – 6ax 0861 287
009716706
LITA’ AMB
dell’art. 32 d
la produzio
CIMENTO PA
bile
nsortile)
FICA e Voman64100 TER
7853 674
BIENTALE
del D.Lgs. n.
one di ener
ARZIALE DE
NORDo
RAMO
E
152/06 e s.
rgia idroele
ELLA CENT
D
m.i.
ttrica
RALE
1 PREMESSA Il Consorzio di Bonifica Nord – Bacino Vomano e Tordino ha in uso una centralina idroelettrica
denominata “Santa Lucia” sita in f.ne Pagliare di Morro D’Oro. Tale manufatto risulta ormai a fine
vita tecnologica ed il predetto Consorzio intende realizzarne il rifacimento parziale al fine di
conseguire un miglioramento dello sfruttamento energetico e della producibilità di energia elettrica
derivante dall’utilizzo della portata derivabile. Tutto ciò data l’esigenza dell’ente di compensare gli
elevati consumi di energia che il sistema irriguo comporta per il proprio funzionamento oltre che di
ricavare degli introiti da reinvestire nel miglioramento della rete irrigua e dei servizi prestati. La
presente vale quale relazione di prefattibilità ambientale facente parte del progetto preliminare.
Tale opera risulta inquadrarsi come Revamping tecnologico della centrale esistente pertanto i
parametri caratteristici di esercizio non risulteranno assolutamente variati.
2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO L’area oggetto di intervento è ubicata nel territorio del Comune di Morro D’Oro ed individuata,
catastalmente al Foglio 30 part. 173.
L’acqua, derivata mediante una condotta forzata dalla vasca di carico sita in c.da Colle di Mezzo
viene attualmente turbinata dalla centrale idroelettrica di Santa Lucia e successivamente restituita
al fiume mediante un canale in calcestruzzo, di dimensioni 2,0x2,0 metri, sottostante una strada
interpoderale contornata da terreni agricoli.
Figura 1: Vista Aerea della Zona di Intervento
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
3
Figura 2: vista della centrale di S.Lucia
3 INQUADRAMENTO TERRITORIALE L’area oggetto dell’intervento è situata nella frazione di Pagliare nel Comune di Morro D’Oro in
all’interno dell’area di proprietà del Consorzio ove è ubicata la centrale idroelettrica di Santa Lucia.
Il P.R.G. del Comune di Morro D’Oro identifica l’area oggetto dell’intervento con destinazione
funzionale F8
CONSULTAZIONE DESTINAZIONE URBANISTICA
COMUNE DI MORRO D’ORO
PIANO REGOLATORE GENERALE
Foglio Mappale Ricade Strumento Zona Norma
30 173 100,00% Piano Regolatore Esecutivo F8 Art. 16.8 N.T.A.
Zona “F” Attrezzature pubbliche ed impianti di interesse generale (Sottozona F8 - Attrezzature
tecnologiche)
Tale sottozona e' destinata alla installazione e gestione di impianti di depurazione, serbatoi idrici,
cabine e impianti di captazione o di sollevamento, impianti tecnologici quali cabine e centrali
ENEL, centrali SIP.
E' fatto obbligo creare, a margine delle aree di pertinenza di tali impianti delle barriere
di verde alberato al fine di attenuare l'impatto ambientale.
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
4
"Relativamente alle reti distributive dell'energia elettrica, delle comunicazioni
telefoniche, televisive del gas, dell'acqua (potabile e per uso irriguo), per le esigenze
strettamente connesse con i programmi di potenziamento e di ammodernamento di tali
reti distributive da parte delle aziende erogatrici (Enel, Sip, Societa' del gas, Rai,
Consorzi di bonifica, Acquedotti) e' consentito, nell'ambito di tutto il territorio Comunale,
previo assenso del Consiglio Comunale ed autorizzazione o Permesso di Costruire del
Sindaco, la costruzione di: linee distributive a rete, cabine, camere di decompressione,
centraline, serbatoi di accumulo, antenne e tralicci".
Foglio Mappale Ricade Strumento Zona Norma
30 173 100,00% P.S.A. - Ambiti compatibili con
l'utilizzazione turistica rurale E1.af Areale E1.af
Piano di Settore Agricolo - Zona agricola normale ambito fluviale.
Foglio Mappale Ricade Strumento Zona Norma
30 173 100,00% Ambiti P.R.P. 8 Ambito 8
Ambito 8 P.R.P. - Fiumi Tordino e Vomano
Foglio Mappale Ricade Strumento Zona Norma
30 173 100,00% P.R.P. - Tutela e valorizzazione C1 C1
Trasformazione condizionata
Complesso di prescrizioni relative a modalità di progettazione, attuazione e gestione di interventi di
trasformazione finalizzati ad usi ritenuti compatibili con i valori espressi dalle diverse componenti
ambientali.
Foglio Mappale Ricade Strumento Zona Norma
30 173 100,00% P.T.P. - Sistema Insediativo B.9.2 Art. 24 P.T.P.
Provincia di Teramo
Aree agricole di rilevante interesse economico. Art. 24 P.T.P. Provincia di Teramo (si rimanda
l'esplicazione della norma al testo vigente)
4 PROIl progetto
- Sm
- Sm
- App
ele
aut
- Mo
civi
Come è p
portate infe
generazion
S
OGETTprevede la
montaggio de
maltimento d
prontament
ttrico, trasf
tomazione).
ontaggio ele
ili per l’adeg
Porta
Salto
Poten
Poten
n° gir
Veloc
Veloc
possibile os
eriori a 205
ne in grado
- Revam
Stralcio PRG
TO realizzazio
egli appara
dei predetti;
to delle nuo
formatore
.
ettromeccan
guamento d
ta
Motore Lo
nza Utile Ma
nza Utile Me
ri caratteris
cità Nomina
cità di fuga
sservare, la
50 l/sec. A t
di sfruttare
mping della Ce
- Studio
G area di Int
ne delle seg
ti elettrome
ove appare
di potenza
nico delle p
delle sedi di
ordo
assima
edia
stici
ale
a macchina
tal proposito
e regimi di e
Centrale di S.L
di Prefattibil
5
teresse del
guenti oper
eccanici attu
ecchiature e
a, quadri d
parti di nuo
montaggio
a attualmen
o si intende
efflusso più
Lucia – Morro
lità Ambienta
Comune di
re:
uali;
elettromecca
di controllo
ova fornitura
o.
2050 410
82,8 8
3070
2220
192
760 . .
1230 . .
nte installat
e installare
bassi (porta
o D’Oro -
ale -
Morro D’O
aniche (turb
, quadri d
a con even
00 /
7,8
.
.
a non cons
una macch
ate inferiori
Oro
bina, gener
di potenza
ntuali lavora
sente prod
hina idraulic
ai 2000 l/s
ratore
e di
azioni
duzione per
ca di nuova
sec) così da
r
a
a
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
6
massimizzare la energetica.
5 OPERE OGGETTO DI INTERVENTO L’Intervento ha come obiettivo il rinnovo delle apparecchiature elettromeccaniche il tutto finalizzato
al miglioramento del rendimento dell’impianto di produzione. L’intervento in questione riguarderà la
sostituzione degli apparati elettromeccanici in particolare l’intervento sostituiti:
Turbina
Generatore
Moltiplicatore
Centraline oleodinamiche di raffreddamento impianto
Quadri di media e bassa tensione
Quadri di controllo della macchina
Trasformatori MT/MT e MT/BT
Per quanto concerne le opere civili esse saranno di piccola entità e legate principalmente
all’installazione delle nuove apparecchiature all’interno dell’edificio esistente
6 OPERE NON OGGETTO DI INTERVENTO La centrale idroelettrica esistente viene alimentata attraverso da condotta forzata da Φ 1600 di
lunghezza di 2027,0 metri in acciaio derivata da una vasca di carico denominata vasca di Pagliare
sita a 117 m.l.m. Tale vasca viene a sua volta alimentata da una condotta Φ 2000 che parte
dall’opera di presa si sulla traversa di Villa Vomano a quota 129,5° è caratterizzata da una portata
di 4.100,0 l/sec. La vasca ha una capacità utile di 72.000,0 mc con fondo quota 117 m.l.m. e
coronamento a quota 122,50 m.l.m.
La restituzione delle acque, una volta turbinate, avviene per mezzo di un diffusore di scarico che
convoglia le acque in una vasca di calma di dimensioni 10,50x5 e h= 1,60 la cui quota del pelo
libero può oscillare fra 64,20 ed i 34,60 m.l.m . Dalla vasca di calma l’acqua passa per
tracimazione al canale di restituzione il quale ha quota di fondo 33,04 m.l.m ed un tirante d’acqua
massimo di 1,15 m. La pendenza longitudinale del canale è del valore del 1% ed ha sezione
trapezia con lato di fondo 2,0 m. di larghezza e sponde con pendenza 2/l la lunghezza del canale
di restituzione e circa 1065 metri.
Le opere sopra citate non subiranno variazioni rispetto all’esistente.
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
7
7 OPERE DI SMANTELLAMENTO/RIPRISTINO/
RECUPERO Gli impianti idroelettrici per loro natura sono destinati ad un lungo periodo di esercizio, in quanto
sono opere di importanza strategica e di pubblica utilità. Infatti la loro peculiarità è quella di
produrre energia elettrica da fonte rinnovabile in modo continuativo con la necessità di
manutenzioni minime. Si pensi che i primi impianti idroelettrici costruiti dal ENEL nei primi anni del
900 sono ancora oggi in funzione e danno il loro contributo energetico alla nostra nazione. Inoltre il
fatto che siano costituiti da macchine meccanicamente ed elettricamente molto semplici rende
facilmente intuibile che la vita media di un impianto non può essere considerata inferiore ai 50 anni
Andando ad analizzare l’ipotesi dello smantellamento, dobbiamo considerare i seguenti interventi
la cui esecuzione richiederà un tempo stimabile in circa 150 giorni/anno e l’impiego di mezzi
adeguati ed impiegati qualificati.
Opera di Presa
L’opera di presa è costituita da una traversa che rappresenta a tutti gli effetti una briglia in
subalveo capace di captare i deflussi superficiali. Nel caso di sospensione definitiva della sua
attività non è pensabile prevedere la demolizione dell’opera edilizia, infatti una volta cessata la sua
funzione di captazione rimangono valide le sue mitigazioni delle caratteristiche idrauliche-
morfologiche del corso d’acqua come le azioni erosive e la presenza della paratoia alla camera di
carico comunque impedirà il deflusso delle acque nell’ impianto.
Condotta Forzata
La condotta forzata, componente dell’impianto idroelettrico indispensabile per il suo
funzionamento, verrebbe a risultare completamente inutile al momento della cessazione dell’
attività di produzione dell’ energia.
Gli scavi ed eventuali rinterri necessari per estrarla dal terreno avrebbero un impatto non
trascurabile sull’ habitat circostante mentre il mantenerla nello stato di progetto come previsto dal
revamping energetico, non crea alcuna variazione allo stato attuale dei luoghi e di conseguenza
impatti ambientali. Nell’eventualità di un intervento di ripristino dello stato originale dei luoghi (nel
caso di dismissione della centrale), si dovrà provvedere al recupero della tubazione in ferro
secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Fabbricato Centrale
L’edifico che rappresenta la centrale vera e propria è costituito da un fabbricato a pianta
rettangolare, è di dimensioni in pianta di m 20,80x18,0. Da un punto di vista architettonico riprende
le caratteristiche delle strutture presenti nella zona. Il rivestimento esterno è costituito da materiale
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
8
lapideo, il tetto che presenta una struttura da solai prefabbricati con infissi in alluminio.
Visto il suo inserimento nel territorio è contemplato nel progetto di revamping il mantenimento del
fabbricato stesso che potrà essere utilizzato per altre finalità compatibili con le altre strutture
circostanti. Risulta necessario nell’ambito del progetto di cui all’oggetto, il solo smantellamento
delle macchine idrauliche ed elettriche, ormai a fine vita tecnologica, la cui sostituzione apporta un
beneficio sostanziale alla ottimizzazione del rendimento globale di produzione e
conseguentemente un miglioramento dello sfruttamento idrico. La turbina ed i suoi accessori
potrebbero essere riciclati dal fornitore della nuova macchina per essere oggetto di revisione e
possibile reinstallazione in altri siti, lo stesso sarà per gli elementi elettrici quali il trasformatore, i
quadri elettrici di automazione, l’interfaccia di rete e quant’altro.
Cabina di trasformazione MT/BT
La cabina MT, necessaria per garantire il punto di consegna dell’energia, risulta idonea all’utilizzo
previsto nel progetto di revamping. Dovrà essere adeguata nelle componenti elettriche di potenza
ed elettroniche di protezione alla normativa vigente. Tale operazione non creerà alcuna alterazione
nell’ambiente circostante. In conclusione dal punto di vista del ripristino ambientale complessivo
dell’ area interessata dai lavori, ci troviamo di fronte ad un intervento facilmente attuabile e con
costi relativamente contenuti.
8 MISURE DI MITIGAZIONE; Emissioni nell’aria
Il processo produttivo (idroelettrico) non comporta alcuna emissione, sporadica o continuativa, in
atmosfera, in quanto la turbina viene avviata, e funziona in attività, con l’acqua proveniente dalla
derivazione fluviale attraverso la condotta idraulica in pressione e vasca di calma a cielo aperto.
La collocazione dell’impianto all’interno di edificio destinato proprio a tale ed esclusivo uso non
prevede altra strumentazione fonte di emissione come impianti di riscaldamento di uffici gestionali
e/o gruppi elettrogeni.
Scarichi idrici e rilasci delle acque
L’articolo 40 del decreto legislativo 152/99 sottrae la restituzione delle acque impiegate nella
produzione di energia elettrica alla disciplina generale degli scarichi, attribuendo poi alle singole
Regioni la prerogativa di disciplinare la gestione di queste acque in funzione della corretta gestione
della qualità dei corpi idrici.
Di conseguenza gli unici scarichi idrici presenti nell’area sono da ricondursi alle acque reflue
derivanti dalla precipitazioni atmosferiche: la possibilità che tali acque meteoriche, durante il loro
percorso superficiale verso i collettori naturali, funzionino da ricettori di eventuali inquinanti
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
9
derivanti dall’attività produttiva è praticamente nulla in quanto non vengono svolte attività operative
all’aperto che siano fonte di possibile inquinamento; non sono presenti inoltre scarichi di natura
domestica, in quanto non presente personale operativo, o scarichi di natura industriale.
Per quanto riguarda il rilascio delle acque, o per meglio dire, la restituzione delle acque turbinate
disciplinate dall’art. 40 sopra menzionato, queste vengono restituite tal quali al collettore principale
dal quale vengono derivate (dal fiume Vomano). L’acqua così utilizzata durante il processo
produttivo dell’energia elettrica, captata tramite l’opera di presa di progetto, viene impiegata nella
turbina e infine restituita al corso d’acqua senza alcuna alterazione o manomissione.
Il processo di azionamento delle turbine verrà realizzato, monitorato e gestito in modo da non
introdurre modifiche di carattere fisico e/o chimico alle acque utilizzate; pertanto la risorsa idrica
impiegata viene restituita al corso d’acqua così come prelevata, nelle caratteristiche e nelle
quantità in cui si trova al momento della derivazione.
In questo contesto progettuale, l’autorizzazione dell’impianto come progettato non altera ne lo
stato di fatto ne alcuno degli obiettivi di qualità ambientale previsti per il Fiume Vomano.
Produzione e smaltimento dei rifiuti
Per la tipologia di attività in discussione non si registrano processi di produzione di rifiuti; tali
situazioni infatti non si registrano anche grazie alla assenza di personale durante i processi
produttivi e di personale di presenza altresì di centraline elettroniche di controllo).Eventuale
produzione di rifiuti, quali per esempio materiali plastici, metallici, imballaggi ecc., con necessità di
smaltimento e/o eventuale recupero dei materiali recuperabili, si potrà registrare durante le attività
di manutenzione ordinaria e straordinaria derivanti dal mantenimento a regime del ciclo produttivo.
Questa attività sarà tuttavia provvisoria, temporanea o comunque occasionale e totalmente sotto il
diretto controllo del personale intervenuto.
Sversamenti e contaminazione del terreno
Il rischio di eventuali sversamenti e contaminazione del terreno da parte delle strutture produttive
durante l’attività della turbina e delle altre parti della struttura sono alquanto rari; eventualmente si
possono avere sversamenti di oli lubrificanti e isolanti in caso di incidente e/o in condizioni
anomale: tali perdite, comunque piccole in quantità, interesserebbero solo la struttura di alloggio
delle macchine produttive, le cui superfici saranno pavimentate e facilmente pulibili.
L’edificio produttivo, comunque, sarà predisposto di centraline elettroniche di controllo a distanza
in modo da avere chiara visione in tempo reale della situazione e degli eventuali piccoli problemi
che si potranno venire a creare con la turbina.
Non sono presenti altre possibili fonti di inquinamento e altre situazioni attraverso le quali si
possono registrare sversamenti e possibili contaminazioni del terreno.
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
10
Rischio incendio
Il rischio di incendio nella struttura idroelettrica, oggetto di valutazione ai sensi del Decreto
Legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e del D.M. 10 marzo 1998, è indicato come prevalentemente
“basso”.
Impatto acustico e visivo
Le immissioni acustiche da parte della nuova turbina idroelettrica e delle apparecchiature da
sostituirsi, alloggiate all’interno di edificio esistente, sarà inferiore ai limiti di Legge (D.P.C.M.
1/3/1991) per questo tipo di territorio in quanto le apparecchiature predette risultano sostitutive di
omologhe più impattanti e conformi alle normative tecniche vigenti all’atto dell’installazione.
La pressione acustica di riferimento da non superare dovrà essere pari a circa 80 decibel ad 1 m
di distanza sia durante le ore diurne, sia durante le ore notturne, in quanto la struttura funzionerà a
pieno regime durante le 24 ore
Dal punto di vista visivo, trattandosi di una manutenzione straordinaria delle apparecchiature
elettromeccaniche, non sarà alterato in alcun modo lo stato di fatto.
Impatto biologico e naturalistico
Dal punto di vista biologico non emerge nessun impatto che possa rimanere significativo durante i
lavori di revamping della centrale, in quanto non verrà utilizzato alcun prodotto o sostanza di
natura biologica che possa anche accidentalmente essere dispersa nel corso dei lavori o
dell’esercizio della centrale. Non sono previsti scarichi provvisori o duraturi di reflui biologici
(domestici) dall’impianto.
In chiave paesaggistica e naturalistica, l’area dell’impianto non risulta interessata da impatti
significativi, né tantomeno compromessa, perché non ci sono pregi particolari o specifici influenti
sugli interventi ad eccezione dei vincoli legati all’ex Decreto Galasso Bis (ex D.L. 431/85)
limitatamente alla fascia adiacente l’alveo.
Nessuna zona protetta o sito di interesse è presente in corrispondenza o in vicinanza dell’impianto.
Campi elettrici e magnetici
La centrale attualmente è collegata alla rete dell’Enel per mezzo di un elettrodotto di 20 metri
interrato che si attesta alla cabina di consegna Enel sita all’ingresso della centrale idroelettrica. La
linea Enel è una linea aerea in conduttori nudi in rame Cu 35 mmq. Il tutto risulta esistente e non
oggetto di modifiche.
9 CARLa zona è
10 CA La zona fa
è classifica
Il Piano Te
Economic
RATTEclassificata
ARATT
a parte dell
ata come z
erritoriale P
o”.
- Revam
RISTICa sismica in
TERIST
l’ambito flu
zona C1 a “
Provinciale
mping della Ce
- Studio
CHE dizona sismic
TICHE D
viale del V
“Trasforma
classifica l
Figura
Centrale di S.L
di Prefattibil
11
SISMca 2 della n
DEL PA
Vomano am
azione Cond
a zone in B
a 3: Stralcio
Lucia – Morro
lità Ambienta
ICITA’nuova class
AESAG
mbito 8 del
dizionata” d
B.9.2 “Aree
P.T.P.
o D’Oro -
ale -
’ DELLificazione s
GIO
Piano Reg
dallo stesso
e Agricolo a
LA ZONsismica.
ionale Pae
o piano.
a Rilevante
NA
esistico ed
Interesse
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
12
Figura 4: Stralcio Piano Regionale Pesistico
In entrambi gli strumenti , stando comune alla necessità di acquisire l’idoneo parere è ammesso
l’uso tecnologico connesso all’attività irrigua/agricola.
11 VINCOLI DI CARATTERE AMBIENTALE Non si rilevano la presenza di vincoli di carattere ambientale si tipo idrogeologico che (PAI e
PSDA) sia rispetto ad ambiti di rispetto dai corsi d’acqua.
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
13
Figura 5: Piano Stralcio di Bacino per difesa Alluvioni
Figura 8: Piano Assetto Idrogeologico
Figura 6: Interrogazione Database SITAP
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
14
12 Effetti significativi sulle componenti ambientali L'incidenza che l’intervento avrà sulle componenti ambientali può essere valutata con
riferimento alla fase di cantiere ed alla successiva fase di esercizio; la prima è transitoria e durerà il
tempo necessario alla realizzazione dei lavori, la seconda invece è permanente e va quindi
valutata con maggiore approfondimento.
Le azioni e i fattori di pressione che il progetto comporta sono i seguenti:
1. azioni:
a. realizzazione del cantiere;
b. installazione delle nuove apparecchiature elettromeccaniche;
2. fattori di pressione:
a. aumento della pressione antropica: non rilevabile;
b. aumento del traffico: non rilevabile;
c. aumento rumorosità: non rilevabile;
d. sottraizone di suolo agricolo: assente;
Nel seguito vengono analizzati gli effetti che le azioni e i fattori di pressione possono
determinare sulle componenti ambientali.
12.1 Realizzazionediuncantiere
La fase di cantiere che interessa il Progetto durerà per il tempo necessario all’installazione delle
nuove apparecchiature elettromeccaniche e relative prove di messa in esercizio. Al fine di
identificare gli impatti sull’ambiente sono state individuate la principali attività che verranno svolte
durante la fase di cantiere:
Smontaggio e Montaggio Apparati Elettromaccanici
Il giudizio per le attività con potenziale impatto sull’ambiente è stato espresso verificando se ad
esse sono associati miglioramenti delle condizioni ambientali o se, invece, il loro manifestarsi
comporta un decadimento delle condizioni ambientali.
Per quanto riguarda l’accezione pedologica della risorsa suolo, i possibili impatti in fase di cantiere
si ricollegano alla sottrazione o all’occupazione del terreno all’interno dell’area interessata,
occupazione e sottrazione che possono essere temporanee o permanenti. Durante la fase di
cantiere NON verranno prodotti rifiuti costituiti dalle terre e dagli inerti.
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
15
Non si rilevano impatti a carico della componente ambientale acqua, in quanto non vi
saranno sversamenti durante la fase di cantiere.
Per quanto riguarda il comparto aria, si può ritenere che le fasi di installazione hanno un
lievissimo impatto in termini di produzione di polveri, che comunque risulta reversibile nei tempi
di conclusione del cantiere.
Gli eventuali effetti sulla flora, sulla fauna e sulla biodiversità imputabili a questa fase, si
potrebbero riscontrare nelle opere di taglio e rimozione della vegetazione esistente nell’area di
intervento, all’emissione di gas combusti (legati esclusivamente al traffico indotto) e di polveri
derivanti dalle operazioni di scavo e movimentazione terra. Per quanto riguarda l’emissione di gas
combusti e di polveri, esse sono limitate nel tempo e nello spazio in qaunto l’area è già
urbanizzata e non vi è vegetaizone da rimouovere.
Nell’area d’interesse non sono presenti specie floristiche e faunistiche di rilievo.
Non si rilevano impatti sui fattori climatici, in termini di clima acustico; i lievi impatti
risultano comunque reversibili nei tempi di conclusione del cantiere.
Per quanto riguarda la componente paesaggio, le principali attività di cantiere non
generano, come impatto, un’intrusione visiva a carattere temporaneo, poiché non saranno
presenti scavi, cumuli di terre e materiali da costruzione.
Non si rilevano impatti sul patrimonio culturale archeologico e ambientale, mentre si
rilevano impatti molto positivi sulla crescita di occupazione diretta ed indotta che il progetto
comporta, con indiscussi benefici socio-economici.
12.2 Aumentodellapressioneantropica
La centrale sarà dotata di telecontrollo e l’intervento degli operatori si limiterà alle fasi di
controllo giornaliero. Quindi non si prevede una aumento della pressione antropica sul sito.
12.3 Produzioneesmaltimentodeirifiuti
La produzione di rifiuti sarà limitata alla fase di cantiere e verrà effettuato lo smaltimento in
secondo le normative di carattere nazionale.
13 CONCLUSIONI Il presente progetto, in linea con le più moderne ed avanzate direttive in misura di
salvaguardia del contesto paesaggistico, segue una filosofia di minimizzazione l’impatto
ambientale, difatti tutte le opere previste saranno, una volta ultimate, completamente
integrate e perfettamente inserite nel territorio ospitante.
Pertanto, l’analisi svolta nella redazione dello Studio di Prefattibilità Ambientale ha mostrato
l’assenza di impatti significativi sull’ambiente derivanti dalle opere oggetto della presente.
- Revamping della Centrale di S.Lucia – Morro D’Oro -
- Studio di Prefattibilità Ambientale -
16
DOTT. ING. FIORENZO QUARANTA (Progettista)
DOTT. ING. SABATINO FALASCA (Responsabile del procedimento)
Top Related