Sommario:
Itine...Segni 2
Scrittori di Classe 4
Presepi 5
Giornata dell’Albero 6
Inventastorie 7
Shoah 8
Terremoto 10
Open Day 11
I Miti 12
La Posta del Cuore 13
C
O
N
C
O
R
S
O
F
O
T
O
G
R
A
F
I
C
O
Notizie di rilievo:
OPEN DAY
CONCORSO FOTOGRA-
FICO
CONCORSO PRESEPI
CONCORSO CONAD
GIORNATA
DELL’ALBERO
Febbraio 2017
La Voce dello Studente
IST IT UT O C O MPR E NS IVO
SE G NI
Anno 2, Numero 2
Pag 2-3.
In alcuni notiziari è presente una co-
lonna che viene aggiornata in ogni
numero, ad esempio per consigli, re-
censioni di libri, lettere dei lettori o un
editoriale, oppure per la presentazione
di nuovi dipendenti o nuovi clienti.
Questo brano può contenere 100-150
parole.
Gli articoli di un notiziario possono
essere di qualsiasi tipo, ad esempio
articoli sulle nuove tecnologie.
È inoltre possibile descrivere tendenze
economico-finanziarie o previsioni che
possono risultare utili ai lettori.
Se il notiziario viene distribuito inter-
namente, è possibile inserire commen-
ti sull'introduzione di nuove procedure
o informazioni sul fatturato.
La Voce dello Studente Pagina 2
“Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui una citazione o una frase tratta
dal testo.”
L'esposizione delle foto e la premiazione al concorso si è tenuta a “Palazzo
Conti” il 6 Gennaio 2017
Ecco i Vincitori:
Superpremio - “Tuffo nel Passato” -Gagliarducci Giacomo 2B “Don Cesare Ion-
ta”
3a Media
Primo Premio – “Divertirsi da bambina” - Prosperi Michela Sofia 3a A
2a Media Primo Premio - “Vista dal Ponte” - Giorgia Roazzani 2a A
Secondo Premio - “Emozioni Parco San Cintio” - Petra Massari 2a B
Terzo Premio - “Il sentiero eterno” - Emanuel Vari 2a B
1a Media
Primo Premio - “Sedersi sul passato” - Ludovica Necci 1a C
Secondo Premio - “Sport e Natura” - Matteo Marchetti 1a C
Terzo Premio - “Alba di Pensieri” - Chiara Colabucci 1a C
V Elementare
Primo Premio - “Lo sport del cuore” - Gabriele Iatomasi V C
Secondo Premio - “Guardando la Cattedrale” - Tommaso Navarra V
Terzo Premio - “Sentiero autunnale” - Lucrezia Colaiacomo V
IV Elementare
Primo Premio - “Bombe d'acqua” - Alessio Coluzzi IV C
Secondo Premio - “Una Pineta da Favola” - Cristian Murro IV A Terzo Premio - “Raggi di Sole” - Emma Volpicelli IV A
http://www.itinesegni.com
Altre volte, l'osservato-
re, non si ferma alla pri-ma apparenza ma
“scava” più a fondo nella
foto per trovare il vero
messaggio che “l'autore dell'opera” vuole comu-
nicare. Fare una foto si-
gnifica cogliere la bellez-
za del mondo in un click
… oppure... la fotografia è immortalare un preciso
momento quindi un luo-
go, un oggetto o una
persona. Lo scatto può suscitare molte emozio-
ni. Una fotografia si può
guardare sempre e an-
che dopo tanto tempo mantiene vivo il ricordo
di quel momento.
Quando si scatta una fo-
to è come se il tempo si
fermasse, la macchina fotografica riesce a co-
gliere particolari così
precisi che noi ad occhio
nudo non riusciamo a percepire. Alcune volte
quindi ci permette di
guardare il mondo con
occhi diversi, ma anche di fermarci a riflettere.
La fotografia è comuni-
cazione!
Clara Tummolo Gloria Priori
Giacomo Gagliarducci
Emanuel Vari
Tommaso Acquista
Francesco Ceccarelli Daniele Colaiacomo
2B
È tornato anche
quest'anno l'appunta-mento con il concorso
fotografico “Attraverso
l'obiettivo” giunto già al-
la seconda edizione. Quest'anno il tema scel-
to dall'associazione cul-
turale “ITINE...SEGNI”
è stato “IL POSTO DEL
CUORE”. Non è stato poi così faci-
le trovare la luce esatta,
l'inquadratura giusta e il
momento preciso, quello che…. quando scatti… ti
dà quell'emozione e
quella sensazione di a-
ver catturato l'attimo. Ma, vediamo, che cos'è
la fotografia? Sembra
facile scattare una foto,
soprattutto oggi che ab-
biamo sempre in tasca qualcosa che può im-
mortalare un momento
importante, simpatico o
divertente. Ma fare una foto con la consapevo-
lezza di capire che cosa
e come si stia facendo è
piuttosto complicato. Torniamo un attimo in-
dietro nel tempo per ca-
pire come sono cambiate
le cose fino ad oggi. Na-to nel 1765 Joseph Nié-
pce, nel 1816 comincia a
interessarsi attivamente
ai fenomeni della luce e
della camera oscura e nel 1827 scattò la sua
prima fotografia dal suo
terrazzo, fu la prima fo-
tografia della storia. In 8
ore la foto veniva svilup-pata ma, successive in-
venzioni come la pellico-
la fotografica nel 1888,
la fotografia istantanea come la polaroid nel
1937 fino ad oggi con
fotocamere digitali,
schede di memoria e po-
tenti obiettivi, hanno ac-celerato il processo di
stampa e migliorato la
qualità della foto stessa.
E per noi? Che cosa rap-
presenta una fotografia?
Sicuramente è un modo
efficace di comunicare che spesso usiamo per
“postare” un momento
triste o felice che sia.
Sono infatti Facebook,
Twitter, Instagram e WhatsApp che spesso ci
spingono a prendere il
nostro compagno telefo-
nino per immortalare quell'attimo da soli o in
compagnia.
Ma se pensiamo alla fo-tografia come a un mes-
saggio che il fotografo o
chiunque scatti una foto
vuole mandare all'osser-vatore. Alcune volte
questo messaggio vuole
solo rappresentare la
bellezza del soggetto
della foto come un pae-saggio, un animale, un
monumento o… “il posto
del cuore”.
2° Concorso Fotografico “ATTRAVERSO L'OBIETTIVO”
Pagina 3 Anno 2, Numero 2
Alcune classi della Scuola Primaria
"T.Falasca" e della Scuola Secon-
daria di Primo Grado "Don
C.Ionta" hanno aderito all'iniziativa
Scrittori di classe, il concorso vo-
luto e ideato da Conad per alimen-
tare nei ragazzi il piacere della let-
tura e della scrittura creativa. Il
tema di quest'anno è stato la sana e
corretta alimentazione.
Il progetto didattico Buona e cor-
retta alimentazione è stato svilup-
pato per Conad da Editrice Scuola
in collaborazione con l’ANDID,
Associazione nazionale dietisti
nell’ambito delle linee guida trac-
ciate dal Ministero della Pubblica
Istruzione.
E’ il segno tangibile di un forte le-
game con il territorio e le comunità
locali, un’iniziativa che è di stimolo
agli studenti, agli insegnati e alle
famiglie per par-
tecipare a quella
che ha sempre
più il carattere di
un’impresa col-
lettiva in grado
di guardare al
futuro attraverso
il gesto quotidia-
no del fare la
spesa.
Abbiamo avuto l’opportunità così
di scrivere il soggetto di un fumetto
con protagonisti i personaggi della
Walt Disney. Prendendo spunto
dagli 8 incipit preparati dagli autori
Disney,insieme ai nostri
insegnanti abbiamo
scritto, con un lavoro di
squadra, un racconto di
classe e poi abbiamo
dovuto valutare gli ela-
borati dei compagni di
tutta Italia. Le 8 migliori
storie si trasformeranno
in veri e propri fumetti
che verranno pubblicati
all’interno di originalis-
simi “libri a fumetti”.
Agli sceneggiatori e
disegnatori di Walt Disney spet-
terà il compito di trasformare in
fumetti le storie dichiarate vinci-
trici.
A partecipare sono state più di
15.000 scuole.
Anche se non siamo arrivati in
finale noi possiamo ritenerci
soddisfatti di aver raggiunto un
traguardo così importante, abbia-
mo avuto modo di pensare ad una
storia fantasiosa, di capire le dif-
ficoltà di mettere insieme idee
divergenti, e di avere la consape-
volezza dellì'importanza di un
sano stile di vita e di una corretta
alimentazione.
2B
Scrittori di classe
il concorso di scrittura creativa istituito da Conad
La Voce dello Studente Pagina 4
www.insiemeperlascuola.it
“La notte di Natale è Notte Santa, ha nato jo
Bambineglio alla capanna”.
Siamo ormai giunti all’VIII Edizione del Con-
corso di Presepi indetto e promosso
dall’Associazione Culturale Prometeo - Par-
rocchia Santa Maria Assunta, concorso che
vede coinvolto tutto il paese e a cui noi, in
qualità di scuola non possiamo mancare.
Infatti, come da sempre, partecipiamo con
soddisfazione ed entusiasmo. Il concorso
prevede per noi una sezione riservata, la
Sezione Scolastica. Il tema di quest’anno
ha voluto riprendere la Misericordia dell’ an-
no del Giubileo straordinario. In questa oc-
casione, abbiamo deciso di realizzare le
Porte Sante nel mondo, e con l’aiuto degli
insegnanti abbiamo svolto varie ricerche per
trovare quella più significa. È così che
tutte le classi prime hanno realizzato un
presepe con la Porta Santa di Bangui in
Africa, arricchito da particolari personag-
gi in legno; le classi seconde hanno ri-
prodotto la cattedrale di Calcutta con ele-
ganti personaggi in lana e stoffe prezio-
se; le classi terze sono riuscite a ripro-
durre la nostra Porta Santa, quella della
Cattedrale “Santa Maria Assunta”, con
personaggi in carta.
Il bello del lavoro è stato vedere tutti
all’opera! Collaborare tra classi parallele
per uno scopo comune ci ha permesso di
rendere questo progetto ancora più unico
perché ci ha visto uniti .
Serena Quattrino
2A
www.concorso presepi segni.it
CONCORSO PRESEPI
Pagina 5 Anno 2, Numero 2
Il 21 novembre 2016, le tre clas-
si prime della scuola media Don
Cesare Ionta si sono recate pres-
so il campo sportivo di Segni
per la piantumazione di tre albe-
ri da frutto.
Arrivate sul posto sono state ac-
colte da volontari dell'associa-
zione " La Miangola" che hanno
spiegato l'importanza degli albe-
ri dal punto di vista ecologico e
ambientale.
Poi sono state invitate a ricono-
scere a quale albero appartenes-
sero le foglie che erano poggiate
su un tavolo tra cui quelle del
castagno.
Un volontario dell'associazione
ha spiegato molto bene alcuni
particolari riguardanti la malatti-
a che sta distruggendo i caste-
gneti: "IL CINIPIDE", l'insetto
responsabile punge la gemma e
depone un uovo, la pianta,per
difendersi , produce delle cellule
intorno a quell'uovo che vanno a
formare "LA GALLA".
Per combattere questa in-
festazione è stato fatto vo-
lare sui medesimi boschi
un altro insetto che si
chiama "TORYMUS", che
dovrebbe fermare questa
malattia.
Alla fine della spie-
gazione è stata fatta
la piantumazione dei
tre alberi da frutto
,l'innaffiatura e dopo
una gradita merenda,
offerta dall'associa-
zione, le tre classi
prime sono tornate a
scuola con l'augurio
che GEORGE I ,
UGO e STUDENT'S
APPLE crescano rigogliosi.
Questi sono i nomi che
gli studenti hanno dato
ai loro alberi.
La classe Prima A
La giornata dell'albero
La Voce dello Studente Pagina 6
http://it-it.facebook.com/la.miangola
Un mulo stava portando le mele al suo padrone, lungo il tragitto
incontra un serpente il quale spavaldo gli chiede: “Puoi darmi un po'
di mele? In questa stagione gli alberi ne sono poveri”.
E il mulo rispose:“No! Sono del mio padrone, lui ha lavorato tanto
per raccoglierle ed io per portarle fin qui!
Ma il serpente insistette:”Dai!Per favore!Ho fame! In cambio ti
darò la felicità eterna”. Ma il mulo replicò:”come potrai mai fare
una cosa simile? Io non ti credo!”, e riprese il cammino.
Così il mulo visse per sempre con beni materiali senza felicità men-
tre il serpente ogni giorno che passava era sempre più felice.
Morale: I beni morali sono più importanti di quelli materiali
Un giorno un pesce di nome Roby, stanco di essere per-
seguitato dallo squalo Kamikaze, decide di andare sulla
terra ferma, ma pensò che con le sue forse non avrebbe
potuto mai farcela. Ad aiutarlo fu la foca Gelatina che
lo portò in superficie. La foca le donò un casco con dell'acqua al suo interno, fu così che potette entrare
a York City, una grandissima città. Il pesce sentì un pianto provenire da un angolo della strada, così deci-
se di andare a vedere di cosa si trattasse. Era un topo di campagna disperato perché si era perso in
quell'enorme città. Il pesce, coraggioso, lo ascoltò e lo consolò, poi lo aiutò a tornare nella sua casetta in
campagna. Giunti a destinazione il topo si girò di scatto e con una perfida risatina disse al pesce:”Non sei
intelligente come sembra, tutti sanno che sono il topo più ricercato di tutto il paese!”. Fu così che lo in-
trappolò nella sua casa e in un sol boccone lo mangiò.
Morale: Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
C'era una volta un lupo molto
affamato che viveva nel bo-
sco con il suo branco. Un gior-
no il branco venne attaccato dai cacciatori ed i lupo si perse e
divenne un lupo solitario. Girovagando arrivò in una fattoria dove
incontrò un povero gatto triste che veniva disprezzato dal padro-
ne perché pur essendo molto agile rompeva tutto ciò a cui passava
accanto. Il lupo chiese a gatto: “come mai sei così triste?” e il
gatto rispose:” sono triste perché il mio padrone non mi lascia
fare quello che voglio”. Così il lupo pensò di dire al gatto di alle-
arsi con lui per vendicarsi contro gli uomini. Fu così che al momen-
to opportuno il gatto e il lupo liberarono tutti gli animali della fat-
toria lasciando il padrone solo e abbandonato.
Morale: chi la fa la aspetti!
IL SERPENTE E IL MULO
IL PESCE E IL TOPO
LA COMBRICCOLA DEGLI ANIMALI
Pagina 7 Anno 2, Numero 2
IN … CONTINUITA’ GLI ALUNNI DELLE ELEMENTARI LAVORANO CON NOI!
Visto il successo avuto lo scorso anno scolastico, abbiamo voluto ripetere l’esperienza fatta per orientare
i bambini nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado Queste alcune delle fiabe da
loro inventante nell’ora di Italiano con la prof.ssa Alberta Boccardelli e gli alunni delle classi prime.
Il 27 gennaio, in concomitanza con la Giornata della memoria, la
nostra scuola ha promosso un cineforum affinché la realtà dello
sterminio del popolo ebraico, apparentemente distante ed estranea alla nostra quotidianità,
velata dallo scorrere del tempo, ci risulti inesorabilmente concreta e palpabile. La Shoah è
identificata quale evento terribile, scolpito nelle pagine del Ventesimo secolo, catastrofe che
ha mietuto un elevatissimo “numero” di vittime e della quale i bambini non devono venire a
conoscenza perché troppo cruda. È invece grazie all’istituzione di questa giornata che forse
le anime di quegli ebrei, che magari ancora vagano in terra tentando di instillare nell’uomo la
sete della verità, potranno placarsi e continuare a vivere nella memoria dei posteri. La scuola
Don Cesare Ionta, come ogni anno, ha voluto rinvigorirla per mezzo di film la cui caratteristi-
ca saliente è stata il fine comune: la divulgazione del dato storico e la presa di coscienza del-
la verità.
Gli alunni delle classi terze hanno potuto soddisfare la loro sete di conoscenza per mezzo
del capolavoro “Schindler’s list”.Un aspetto peculiare del film è l’impiego dell’immagine rigo-
rosamente in bianco e nero, a fomentare la disperazione che impregnava gli animi degli e-
brei, all’inizio trasferiti dalle loro abitazioni nei ghetti, in seguito deportati nei campi di concen-
tramento o di sterminio. Una nota malinconica percorre le scene del film: all’inizio sembra sia
la frenesia, l’inquietudine , successivamente la follia omicida e il progressivo annichilirsi
dell’umanità. Questa sensazione, però non è chiara se non al sopraggiungere di una scena
particolare: una bambina, vestita di un cappottino rosso, espressione non di orrore, ma di vi-
ta, attraversa la strada con un misto di innocenza e purezza scarlatta. Cammina. Apparente-
mente indifferente al terrore, si muove in strada, a testa
alta, con la speranza incastrata negli occhi, contro la
massa, contro la morte. L’Io, l’individuo: sono questi i
valori imprescindibili che in quel 1939 si erano persi,
magari tra il fruscio delle foglie, nello scorrere di un ru-
scello oppure nell’eco sorda delle bombe o forse …in
uno sgargiante cappottino rosso.
Girato nel 1993, diretto da Steven Spielberg, il film trat-
ta di un imprenditore, Oskar Schindler che, abbagliato
dagli affari e dal conseguente potere che ne scaturisce , assume molti operai ebrei, più a
buon mercato della manodopera polacca. Questa sete di ricchezza comincia ad affievolirsi
con il consolidarsi della consapevolezza del valore della vita di cui la morte è avida; la dignità
umana in agonia sembra, d’un tratto, riaffiorare, almeno nella sua fabbrica, quando Schindler
aumenta vertiginosamente il numero degli operai ebrei assunti, allo scopo di sottrarli alla de-
portazione al campo di sterminio di Auschwsitz. Il film si conclude con una sequenza a colori,
ambientata nel 1993, in cui gli attori ed alcuni degli ebrei scampati al massacro grazie
all’imprenditore depongono ossequiosamente, adempiendo alla tradizione ebraica, un sasso
sulla tomba del vero Oskar Schindler, a Gerusalemme. È quindi grazie al lume di una cande-
la, ad un cappottino rosso, a un sasso che si frappone tra la vita e la morte che viene, implici-
tamente, rivalutata la dimensione della speranza.
La memoria non può che essere sigillata dalla parola salvifica, emblema dell’essenza umana.
Per questo l’affido a quelle di Giovannino Guareschi, nella sua Favola Di Natale:
“Nella stufa il fuoco è spento e nelle stanze squallide si respira aria gelida, come ghiaccio li-
quefatto. Ma i sogni non hanno freddo perché gli basta, per scaldarsi, il tenue focherello di
una stella o un sottile raggio di luna.”
Veronica Alessio IIIC
La Giornata della Memoria
La Voce dello Studente Pagina 8
vaguardare Giosuè dalle brutture della situazione. Giosuè sopravvi-ve grazie al padre, ai suoi sforzi e alla sua allegria. La guerra finisce, si è portata via Guido, ma almeno Dora può riabbracciare il figlio. Carlo Angela e Giorgio Perlasca sono delle persone che hanno tenuto nascosto delle famiglie ebree salvandole.
Oggi, 27 Gennaio 2017, è la Gior-nata della Memoria. 72 anni fa gli Ebrei sono stati liberati dai Russi nei campi di concentramento. Dal 1939 fino al 1945 sono stati uccisi 6 milioni di Ebrei. Tutto questo è successo per colpa di Hitler che ha emanato le Leggi Razziali. Noi delle classi prime oggi a scuo-la abbiamo visto il film “LA VITA È BELLA”di Roberto Benigni. Questo film tratta proprio della deportazione degli Ebrei nei cam-pi di concentramento. Il protagoni-sta, Guido, aveva un figlio molto piccolo, di nome Giosuè. Il giorno del compleanno del bambino i
due vengono presi per essere portati nei cam-pi di concentramento. Il bambino era talmen-te piccolo che non po-teva accettare questo nuovo modo di vivere. Il papà, moto fantasioso, raccontò al figlio che quello era solo un gioco, dove si vinceva un vero carro armato e che per vincere bisognava nascondersi. Ogni e-vento, ai campi di concentramen-to, come la morte e gli omicidi, viene trasformato in qualcos'altro, ma l'unico scopo è quello di sal-
Roman Polanski racconta l 'Olocausto col suo film “THE PLNIST” (2002). Ecco la trama del film: Wladyslaw Szpilman è un pianista ebreo che vive a Varsavia con la sua famiglia durante l'occupazione tedesca.Il pianista suona per la radio di Varsavia. All'inizio è costretto a suonare in alcuni locali per soli ebrei, poi perde anche quella possibilità. Le persecuzione tedesche aumentano e la famiglia del protagonista è costretta a trasferirsi nel ghetto dove ogni notte sono uccisi dai soldati tedeschi deci-ne di ebrei senza motivo. Dopo poco tempo il pianista e la sua famiglia sono costretti a lasciare il ghetto per essere deportati nei campi di concentramento, ma Wladyslaw si salva perché un poliziotto riesce a sottrarlo alla fila di gente che è caricata sul treno per i campi di concentra-mento. Disperato il pianista cerca un rifugio per aspettare che si calmino le acque e subito dopo va a lavorare in un cantiere dove trova altri ebrei e dove cercano di attuare una piccola rivoluzione che non ha esito; allora il protagonista scappa per non essere imprigionato dai soldati tedeschi. Per il pianista inizia così un periodo in cui rischia anche di morire: prima viene nascosto da una coppia di amici, poi da un altro amico: ogni volta deve fug-gire per non essere scoperto e ucciso. Vive con poco e in condizioni pessime: poche patate al mese e riesce a stento a bere. Intanto gli alleati stanno avanzando e il pianista trova rifugio, in cattive condizioni di salute, all'in-terno di una casa distrutta dai bombardamenti nel ghetto di Varsavia, ormai deserto. Lì un ufficiale tedesco lo scopre e, invece di ucciderlo gli chiede di suonare il pianoforte. Dopo averlo sentito suonare decide di aiutarlo perché sapeva che presto la guerra sarebbe finita e non aveva più nulla da perdere. Il pianista è incredulo e
sente che la fine della guerra è vicina. Infatti, poche settimane dopo, i russi liberano Varsavia e finalmente il pianista può uscire allo sco-perto ma, inizialmente, è scambiato per un nazista per il cappotto che portava e che gli era stato regalato dal generale tedesco ma per fortuna riesce a chiarire ed è portato in salvo. Questo film è particolarmente emozionante e duro. La scena che più ci ha toccato è quella in cui il pianista crede di suo-nare e si immagina nella sua mente la melodia di Chopin che sta interpretando: in dei momenti così drammatici, lui riesce a dimentica-re tutto quello che sta passando grazie alla musica.
Classi Seconde
“Arrivederci ragazzi” è un altro film che tratta dell'amicizia tra un
ebreo nascosto dai soldati tedeschi e un francese che studiava in colle-
gio.
Un ragazzo che lavorava nella cucina del collegio viene licenziato e per
guadagnare soldi disse ai soldati che c'era un ebreo. I due amici dovet-
tero lasciarsi perché l'ebreo venne portato nei campi di concentramen-
to.
Per noi questa giornata è stata molto importante per non dimenticare
per imparare da quegli errori che sono stati fatti in passato.
Claudia Orfano - Sara Proietti
1B
SHOAH
Il Pianista
Pagina 9 Anno 2, Numero 2
Di prove di evacuazione
ne abbiamo fatte tante ma
questa volta quando il bi-
dello ha dato il suono di
allarme lo spavento e l'agi-
tazione ha generato paura
e attacchi di panico.
Era il 18-01-2017, la terra
ha iniziato a tremare di
nuovo. La prof. spiegava e
abbiamo avvertito una pri-
ma scossa verso le 10.30
ma, dubbiosi che fosse ter-
remoto, abbiamo pensato
di tenere una bottiglietta
d'acqua sul banco. Ecco
che poco dopo una scossa
più forte fa cadere la botti-
glia, fa muovere la sedia
della professoressa verso
la porta e fa tremare i ban-
chi .
In un attimo il caos! Al
suono dell'allarme noi, del
piano superiore, d'istinto
ci siamo precipitati subito
verso le scale, unico modo
per uscire da scuola e ci
siamo recati nel punto di
raccolta come ci avevano
istruito a fare.
Ci siamo ritrovati tutti lì,
c'erano anche il preside e
il personale di segreteria.
Alcuni di noi piangevano
per lo spavento e si conso-
lavano a vicenda; altri,
sempre impauriti, erano
abbracciati ai propri pro-
fessori.
Arrivata l'ordinanza del
Sindaco di chiusura tem-
poranea degli edifici sco-
lastici gli insegnanti hanno
contattato i genitori che
prontamente hanno prov-
veduto a riprenderci. Nel
pomeriggio il Comune ha
provveduto ad accertare
l'agibilità degli edifici
scolastici per riprendere
l'indomani l'attività di-
dattica.
Tutto si è risolto senza
danni ma, da un'attenta
riflessione, abbiamo pre-
so maggior
consapevolezza
dei comporta-
menti da tenere
in caso di eva-
cuazione per
terremoto e ci
siamo immede-
simati nella si-
tuazione che sta
vivendo quella
povera gente
colpita dal si-
sma.
Speriamo che la terra
smetta di tremare una
volta per tutte per dare la
possibilità alle persone
rimaste coinvolte, nelle
zone gravemente colpite,
di riprendersi la propria
vita.
2C
S.O.S. TERREMOTO: LA FUGA DA SCUOLA
La Voce dello Studente Pagina 10
dei futuri percorsi scolastici, in linea con aspirazioni ed attitudini dei ra-gazzi coinvolti. In particolare, nell’ambito matemati-co-scientifico, le attività presentate continueranno a prendere forma in: proiezioni a tema in power point; esperimenti scientifici; esposizione di plastici; dimostrazioni de gustative (come fare il pane dal lievito madre); presentazione di strumenti costruiti dai ragazzi. Variegata l’offerta in ambito umani-stico, in Italiano, Lingua Inglese e Francese, Arte, Tecnologia e Reli-gione: cortometraggi, slogans, plasti-ci e cartelloni su tematiche affrontate in Italiano; ; esperienze di scrittura creativa (copioni, poesie, giornalino scolastico, testi di canzoni); attività condivise con alunni delle scuole elementari, con interviste e giudizi; messe in scena di situazioni comuni-cative, in lingua francese ed inglese; laboratori tecnologici; laboratori arti-stici; slideshow dimostrativi sulle tecniche artistiche sperimentate. Da non dimenticare la partecipazione ad eventi sportivi e le attività musicali.
Gli Alunni della classe 2C
Appuntamento per sabato14 Gen-naio 2017, quando la nostra scuo-la ha aperto le porte per accoglie-re i genitori e tutti coloro che han-no voluto conoscere l'Istituto dall'interno. È stato il primo Open Day dell'Istituto Comprensivo Se-gni e noi, alunni delle classi se-conde ne siamo stati i protagoni-sti. La mattinata è iniziata nella sala conferenze della scuola seconda-ria di primo grado “Don Cesare Ionta” con l'incontro delle famiglie con il Dirigente Scolastico, dott. Marco Saccucci, alcuni insegnanti e il Direttore dei Servizi Ammini-strativi, che hanno reso noto il Piano dell'Offerta Formativa, sem-pre più al passo con i tempi, in rete con le agenzie del territorio e le modalità di iscrizione alle classi prime, nonché il nuovo progetto sperimentale che prevede una sezione ad indirizzo musicale. A seguire abbiamo mostrato alcune attività della scuola e gli ambienti scolastici; c'era un percorso gui-dato, accuratamente preparato, con orme e frecce che conduce-vano le persone alla visita dei locali. Noi eravamo pronti ad esibirci nel grande atrio che tutti ci invidiano; è così che a tempo di musica ab-biamo seguito passi e ritmi con
particolari strumenti musicali: i TUBOING. Questi non sono altro che tubi di plastica colorata ma hanno la particolarità di emettere suoni e note musicali. Ci siamo cimentati a suonare sui ritmi di “Tutto molto interessante” di Fa-bio Rovazzi, tormentone del mo-mento, e di “Little Swing” di Aron-chupa. Ovviamente nei giorni precedenti i nostri insegnanti, F.Valeri di musica e P.Fiore di Attività Moto-ria, si sono adoperati per prepa-rarci in modo adeguato all'even-to. Dopo a nostra esibizione gli inse-gnanti Pompa e Coluzzi hanno mostrato alcune attività da svol-gere con la L.I.M., strumento or-mai presente in tutte e classi. A
tal proposito, alcuni alunni hanno simulato una interrogazione con l'ausilio di slide in power point, spiegando le “vestigia dell'uomo”; la curiosità degli spettatori è stata tale che sono rimasti ad ascoltare fino al termine della dimostrazio-ne. È stato curioso vedere i geni-tori presi e interessati alle nostre spiegazioni tanto che quando ab-biamo affermato che il muscolo palmare lungo si contrae quando si avvicina il pollice al mignolo della mano tutti automaticamente hanno eseguito il gesto e verifica-to quanto detto: erano attenti! An-cora abbiamo mostrato il gioco Qmemo che ci ha aiutato nello studio dei numeri decimali asso-ciati alla frazione corrispondente. Per finire abbiamo mostrato con dei filmati tutti i lavori, i progetti e i concorso svolti durante lo scorso anno scolastico. La presentazione dell’offerta for-mativa, nella forma dell’Open Day, si è rivelata un’esperienza esplorativa e dinamica, che ha visto coinvolti alunni, nel ruolo di guide al percorso proposto, e ge-nitori, quali spettatori e attori par-tecipi. Questa esperienza di cono-scenza ha dato modo di dare visi-bilità ai risultati raggiunti dagli alunni nelle attività protagoniste, e orientare le famiglie nella scelta
NOI PROTAGONISTI DELL' OPEN DAY
Pagina 11 Anno 2, Numero 2
venne in mente un’idea ge-
niale. Questa idea consisteva
nell’uccidere Medusa, una
creatura che se la guardavi
negli occhi ti pietrificava. Er-
cole decapitò Medusa e prese
la sua testa, la puntò verso
l’idra e così venne pietrifica-
ta. Infine l’eroe con un colpo
di grazia scagliò contro un
grande masso e l’idra si sbri-
ciolò tutta e così ercole vinse
all’improvviso si imbizzarrì
per il veleno e travolse tutti,
allora le tre bocche presero
tre sassi e li lanciarono con-
tro Ercole, lui si ,mise a ripa-
ro sotto lo scudo di Ferro di
Forma concava, ma nello
stesso tempo lanciò la sua
spada tagliente infilsandola
nella zampa di Cerbero, non
resistette e per il dolore cad-
de a terra come un morto,
anche se non lo era. Zeus vin-
se la scommessa ed Ercole
potè far uscire Teseo dalla
gabbia.
Aurora Bozzi
CERBERO Ade era il dio dell’oltretomba,
insieme a lui a custodire il
regno c’era anche Cerbero, un
enorme cane con tre teste.
Un giorno loro catturarono
Teseo e lo imprigionarono nel
regno dei morti. Ade e Cerbe-
ro erano spietati, lo avevano
catturato perché volevano
incontrare Ercole, avevano
intenzione di ucciderlo, già
sapevano che lui era fortissi-
mo e poteva sollevare qualsi-
asi cosa. Zeus quando lo ven-
ne a sapere, radunò con se i
più forti compreso Ercole.
Zeus fece un patto con Ade,
che se Ercole avesse sconfitto
Cerbero, Teseo sarebbe poi
stato liberato. Il giorno prima
dell’incontro Ercole si allenò
duramente, finché non arrivò
il giorno dello scontro. Ecco
gli sfidanti avvicinarsi, Cer-
bero non aveva niente con se
perché era così forte che non
gli serviva altro, Ercole inve-
ce era armato di arco, frecce
avvelenate, spada molto ta-
gliente e scudo di ferro. La
battaglia cominciò con Ercole
che lanciò la prima freccia,
poi Cerbero saltò e fece tre-
mare tutta la terra. Ercole
non cadde e cominciò a scoc-
care ripetutamente tre frecce
avvelenate, ogni freccia colpì
una testa di Cerbero,
la battaglia. Arrivato
sull’Olimpo tutti lo stavano
aspettando con un abbondan-
te banchetto per festeggiare.
Così l’Eroe vinse la seconda
fatica.
Edoardo Villano
Simone Corsi
LE DODICI FATI-
CHE DI ERCOLE :
L’IDRA Nel lago di LERNA viveva
l’Idra, una creatura con nove
teste che sputava fuoco ed
aveva un potere magico quel-
lo di far ricrescere due teste
quando ne veniva tagliata
una. Ercole non riusciva ad
uccidere l’idra, quando gli
Le 12 fatiche di erco-
le: le Ninfe Esperidi
Ercole doveva recuperare le
mele d’oro regalate da Zeus a
era come Regalo nuziale.
Ercole cercò per lungo e largo
i giardini delle ninfe fino a
trovarli.
Cercò le ninfe ma incontrò il
titano atlante, che reggeva il
cielo con le sue braccia
Chiese al titano di prendere
le mele d’oro e in cambio a-
vrebbe retto il cielo e così fe-
cero. Atlante tornò con le me-
le, Ercole lo ringraziò per il
grande favore; il titano ripre-
se il cielo e così fecero.
Atlante tornò con le mele,
ercole lo ringraziò per il gran-
de favore;il titano riprese il
cielo ed, infine, l’eroe se ne
andò soddisfatto con le sue
tre mele in mano, sicuro di
portare a suo cugino Euriste-
o, l’uomo che gli aveva dato
l’incarico.
Mentre tornava inciampò su
un sasso,le mele caddero e
rotolarono verso la tana di un
cinghiale che,preso dalla fa-
me le ingoiò in un solo bocco-
ne.
Ercole, furioso, uccise il cin-
ghiale, gli tagliò la pancia e
riprese le mele d’oro ce poté
portare a Euristeo.
Ancora una volta il grande
eroe riuscì a compiere la sua
missione!!!
Proietti Sara
Priori Desiree
QUANDO LA MITOLOGIA STIMOLA LA FANTASIA
La Voce dello Studente Pagina 12
RUBRICA a cura degli alunni della 1B
TRADIMENTO RICORDO MOMENTI FELICI,
I GIOCHI SU UN PRATO VERDE,
LE CHIACCHIERE LUNGO IL FIUME,
IL CINGUETTIO DEGLI UCCELLI,
POI ALL’IMPROVVISO,
LA NATURA AMICA DIVENTA NEMICA.
I RICORDI CROLLANO,
I LUOGHI SI POPOLANO DI FANTASMI,
ED IO MI RITROVO QUI.
PERCHE’ TANTA DISTRUZIONE?
PERCHE’ TANTA SOFFERENZA?
MA NON MI ARRENDO,
QUESTA E’ LA MIA CASA…
E’ LA MIA TERRA E LO SARA’ PER SEMPRE…
UN GIORNO TORNEREMO A VIVERE SERENI.
PAULINA FRROKU
LA POSTA DEL CUORE
Pagina 13 Anno 2, Numero 2
Per la mia migliore amica:
grazie a te ho scoperto il vero significato dell’amicizia, tu mi hai insegnato tante cose:ad
amare,ad essere più dolce e gentile,ad non aver paura del giudizio delle altre persone… sei
la mia migliore amica,sei come una sorella. Non mi abbandonare,senza di te sarei persa…
E che dopo tutte quei litigi,siamo tornate,insieme,con la stessa felicità di vederci,e so che a
volte ti ho fatto arrabbiare,non succederà più. Sei stata la mia stella polare in mezzo al buio
più totale. In 5 mesi ne abbiamo passate tante:capodanno insieme,giornate insieme…
Grazie di tutto migliore amica. TI VOGLIO BENE.
Buon San Valentino DA CLAUDIA. PER SARA PROIETTI,1B.
Per ANISIA,BEATRICE,GIULIA(II c)
All'età di nove anni ho avuto la fortu-
na di conoscervi. All' inizio pensavo
che eravate persone normali ma do-
po ho capito che non era così. Mi
avete aiutato a superare molti osta-
coli, non so cosa farei senza di voi
ansi ,lo so che farei, morirei. Con voi
ho passato molti bei momenti e per
questo vi ringrazio.
Romeo e Giulietta Lei amava la vita
Lui amava la morte
Lei moriva per lui
Lui viveva per lei
SARA C.IIB
Anche quando
non ci sei,
io mi giro a cercarti Serena Q.
IIA
TI PREFERISCO ALLA NUTELLA,
E CREDIMI, NON è POCO!
DARIA E SERENA IIA
SARA IIB
ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI
Si ringraziano i docenti che
hanno collaborato a questo
numero:
Cercelletta D.
Marchetti L.
Boccardelli A.
Gagliarducci A.
Coluzzi M.
Mentuccia P.
Valeri F.
Si ricorda che chiunque voglia
inviare lavori, proposte, articoli e
quant’altro potrà liberamente farlo
contattando i docenti coordinatori
del progetto. La redazione formata
da studenti e docenti si riserva di
valutare il materiale pubblicabile
Docenti Coordinatori
del progetto:
M. Manni
E. Raviglia
F. Vari
REDAZIONE:
Maniscalco Daniela 2B
Roazzani Giorgia 2A
Quattrino Serena 2A
M. Daria 2A
Colaiacomo Sara 2B
Massari Petra 2B
Barni Filippo 1B
Kullojka Luis 1A
HANNO COLLABORATO CON
NOI:
L’Associazione Culturale
“La Miangola”
L’Associazione Culturale
“Itine...segni”
L’Associazione Culturale Prome-
teo di Segni con la collaborazione
della Parrocchia Concattedrale
Santa Maria Assunta di Segni
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