17/6/2014 L'Arena Clic - CRONACA - Stampa Articolo

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I platani a rischio di abbattimento lungoviale Galliano| Sono già comparsi cartelliper difendere gli alberi FOTOMARCHIORI

domenica 15 giugno 2014 – CRONACA – Pagina 14

Comitato, ultimi tentativi per salvarei platani di viale Galliano

Per la sorte degli alberi di viale Galliano, viale Colombo e dintorni, iprossimi giorni saranno decisivi.Il Comitato sorto a difesa di questa quindicina di grandi piante chel'amministrazione comunale intende sacrificare in nome di unaviabilità più veloce e meno congestionata - un progetto diallargamento della strada - non intende mollare. E all'inizio dellasettimana incontrerà alcuni esponenti del Pd per capire se e qualimargini di trattativa ancora ci siano per salvare gli alberi di questaparte della città, già molto inquinata.In particolare, si cerca di stabilire la reale fattibilità del progettopresentato dall'architetto Alberto Ballestriero di Italia Nostra, cheaveva proposto sì di allargare le corsie ma con un piano diverso:mantenendo gli alberi come una sorta di spartitraffico tra lecarreggiate. «Siamo a disposizione. Ma l'intervento è davveroimminente e i lavori ormai al cantiere: bisogna vedere, tra l'altro,anche la disponibilità ad eventuali modifiche al progetto da partedella ditta che si è aggiudicata l'appalto», spiega MicheleBertucco, capogruppo del Partito democratico in Consigliocomunale. «L'anno scorso, quando è stato votato il progettoavevamo fatto ben presente il problema degli alberi tanto checome minoranza in Consiglio, Pd, Sel, M5S, abbiamo chiesto eottenuto che a fronte del taglio di questi alberi ne venganopiantumati 150: ora rimane da decidere solo dove e quando», aggiunge Bertucco.Intanto, contro «questo inutile accanimento del Comune contro il patrimonio arboreo cittadino», si èschierata ufficialmente anche Legambiente, che chiede di rivedere il progetto e invita la competenteSovrintendenza a rimeditare ogni posizione che lo assecondi. «L'amministrazione comunale considera,evidentemente, gli alberi come semplici "cose" inerti e ingombranti, senza considerare nè la lorovalenza estetica e paesaggistica, nè, soprattutto, la loro efficace funzione di filtro all'inquinamentoatmosferico», spiega Lorenzo Albi, presidente provinciale dell'associazione ambientalista, che appoggiail progetto dell'architetto Ballestriero.I.N.