SPECIAL REPORT “Come scegliere i Fiori di Bach in maniera certa ed autonoma”Autore: Matteo Pasqualini www.testfioridibach.it
COME SCEGLIERE
I FIORI DI BACH IN MANIERA
CERTA ED AUTONOMA
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• Tutti i metodi e test per la selezione dei fiori per Te
appropriati
• 7 “step” per arrivare a scegliere autonomamente i Tuoi
Fiori di Bach
• Scelta esatta e non per tentativi
• Scelta priva di rischi rispetto alle possibili “crisi di
coscienza”
• Riappropriandoti della gioia di vivere attraverso l'uso
dei Fiori di Bach
• Un metodo innovativo ed efficace per sceglierti
personalmente i Fiori di Bach
SOMMARIOPremessa...............................................................................................................................................3Metodi “tradizionali” di scelta dei Fiori di Bach..................................................................................8Matteo e i Fiori di Bach......................................................................................................................15Fiori di Bach: si ma con certezza nella scelta!...................................................................................18Limiti dei metodi “tradizionali” di scelta...........................................................................................22La mia “soluzione”.............................................................................................................................25Conclusioni: perchè e come seguirmi.................................................................................................30Se vuoi saperne di più su come scegliere personalmente i Fiori di Bach per Te appropriati ed iniziare con me il tuo cammino:.........................................................................................................31
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Premessa
Intanto un cordiale saluto da Matteo Pasqualini.
Lo scopo di questo “special report” è quello di introdurti alle principali
tecniche, metodi e test di selezione dei Fiori di Bach.
Obiettivo è di renderti autonoma/o nella scelta dei fiori ma soprattutto di
arrivare a farlo in maniera certa, senza cioè avere dubbi se il fiore o
meglio i fiori che hai scelto siano corretti rispetto alla situazione psico-
emotiva che stai vivendo.
Ti condurrò attraverso questo percorso di “combinazione” in
“combinazione” di fiori attraverso 7 moduli didattici di studio e
applicazione pratica, con l'unico e solo obiettivo di indicarti la strada per
riappropriarti dei tuoi speciali doni che ti sono stati assegnati alla nascita
e che, come capita un po' a tutti noi, puoi aver smarrito per strada.
Li avevo smarriti io e anche tu, se sei arrivata/o a leggere queste righe,
probabilmente ne sei alla ricerca.
Sono tuoi ricordalo ed è giusto che tornino a te.
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Questi doni ce li ha indicati in maniera molto precisa lo stesso Edward
Bach; si chiamano:
QUIETE
FERMEZZA
TOLLERANZA
GENTILEZZA
AMORE
COMPRENSIONE
GIOIA
POTERE
PERDONO
SAGGEZZA
CORAGGIO
SIMPATIA
Una o più di queste caratteristiche sono tipiche della personalità positiva
e ricordati ci appartengono. Sono nostre. Magari non ce ne ricordiamo.
Non ricordiamo per esempio che eravamo persone “simpatiche”, oppure
“amorevoli” ed ancora “sagge”.
Magari ora potremmo esser visti, nella loro accezione opposta, come
esseri “introversi”, talvolta “odiosi” e nei casi estremi “poco avveduti”.
Ma tu non sei questo; hai solo perso la “memoria” di Chi Eri.
Come ti dicevo anch'io avevo smarrito per strada i miei doni, le mie
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caratteristiche positive di base, date scelte personali errate di vita
oppure influenze esterne che mi erano piovute tra capo e collo e che in
tutta sincerità non avevo richiesto....quanti danni possono fare spesso
anche i nostri genitori, i cosiddetti “amici” ed altre persone più o meno a
noi “vicine”!!!
All'età di 30 anni quando sono entrato in contatto con lo splendido e
affascinante mondo dei Fiori di Bach ero veramente una persona che
aveva smarrito la propria strada, la propria missione di vita.
Ognuno ricorda ha la propria indistintamente.
Da parte mia, anche grazie ai Fiori di Bach ho ripreso il sentiero giusto.
Attenta/o però. I Fiori di Bach tracciano la strada: i passi ce li deve
mettere tu.
Troppo facile sarebbe.
Se sei arrivata/o ad essere una persona “triste” o “apatica” che ha
smarrito la gioia di vivere, il percorso per tornare a riappropriarti delle
tue caratteristiche di base, nello specifico della “gioia”, ti avverto sarà in
salita e non privo di ostacoli.
Ma avrai un grande alleato dalla tua parte: appunto i Fiori di Bach.
Ognuno dei 38 fiori contraddistinto dal proprio elemento di riequilibrio
instillerà in te la forza per reagire, per illuminare l'ombra dei dubbi e
ridarti serenità nelle scelte.
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Piccola digressione: sai come si fa a capire se stai percorrendo la strada
corretta che ti è stata assegnata. Se cioè stai rispettando il compito per il
quale sei venuta/o a questo mondo: semplice, molto semplice.
L'entusiasmo, la gioia di vivere e il riuscire “a fare” senza alcuno
sforzo.
Questa è la cartina tornasole.
Chiaro tutti viviamo giornate più o meno gradevoli, con sbalzi di umore
che naturalmente rientrano nell'ordine delle cose. Non saremmo
altrimenti esseri umani...
Ciò che fa la differenza però è il filo conduttore del nostro progetto di
vita che non viene mai scalzato ne dalle influenze esterne ne da
momentanei errori di percorso dovuti a scelte errate.
Se stai percorrendo la strada, se sei sul sentiero giusto, credimi, sarà “la
strada” stessa a ridarti quell'entusiasmo e quella gioia di fare, creare,
ecc. che è tipica solo di coloro che stanno realizzando ciò per cui sono
venuti a questo mondo.
Se al contrario il tuo filo conduttore è l'umore nero, l'eterna
insoddisfazione come se ti mancasse sempre qualcosa per essere sereno
e propositivo, allora devi veramente rimetterti in gioco e chiederti cosa
devi fare per riappropriarti di quei doni che sono tipici della tua indole
positiva così come ti era stata assegnata alla nascita.
Un po' come ci insegnava Edward Bach quando asseriva che i fiori ci
aiutano a tornare ….”dal non essere del tutto se stessi” ad “essere del
tutto se stessi”....e questo a prescindere se la problematica da risolvere
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fosse stata di tipo preventivo (cioè la malattia fisica non si era ancora
manifestata ma era mutato il nostro umore di base) oppure se al
contrario la problematica psico-emotiva si era andata a cronicizzare
creando dei primi problemi di natura fisica.
Anche in quest'ultimo caso Edward Bach parlava un gran bene delle
possibilità terapeutiche dei “suoi” fiori anche per ristabilire o comunque
migliorare la sintomatologia fisica. Lo faceva scrivendo: “...così nei casi
che durano da lungo tempo, appena i vari stati d'animo, depressione,
paura, ecc. svaniscono, i pazienti stanno meglio con se stessi, più simili
al loro sé reale, e con questo se ne va pure la malattia, e non ha alcuna
importanza di cosa può trattarsi.....”.
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Metodi “tradizionali” di scelta dei Fiori di Bach
I metodi per arrivare alla scelta dei Fiori di Bach sono veramente tanti
ma, a mio avviso, non tutti ugualmente efficaci!
Te li indico di seguito, salvo tornare, negli altri capitoli di questo “special
report”, a parlare di quelli che a mio avviso ti daranno la pressoché totale
certezza che i fiori da te scelti siano veramente quelli corretti.
Ti indico perciò i principali metodi di selezione che ritrovi anche
pubblicati nel mio blog www.testfioridibach.it .
Vediamoli riepilogati sinteticamente uno ad uno:
Il metodo di scelta “fai da te”: le schede dei Fiori di Bach
Il metodo di scelta attraverso la lettura delle schede dei
Fiori di Bach è il metodo iniziale che molti di noi hanno
applicato. Si acquista un libro con all’interno le schede che
descrivono i 38 Fiori di Bach. Si inizia a leggere scheda dopo
scheda annotando su di un foglio i fiori che, dalla lettura, ci
sembrano più appropriati per noi. Alla luce dei miei studi e
prove empiriche effettuate nel corso degli anni, non lo considero un metodo di
procedere corretto (a meno che per te questa sia solo una fase di
apprendimento giusto per comprendere cosa trattano nello specifico i Fiori di
Bach).
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Il metodo razionale: il questionario
Il metodo di scelta dei Fiori di Bach attraverso il
questionario è in assoluto il metodo più usato sia in
autodiagnosi che da parte di terapeuti ed altri operatori
appartenenti al settore della medicina alternativa.
Anche se il più usato allo stesso modo non si può dire che
esso sia anche il più efficace.
Almeno questo il mio parere personale.
L’ho usato nei primi tempi quando non mi ero ancora appropriato di tecniche
più avanzate per la selezione dei fiori.
Non ti nego che da subito, una volta conclusa l’anamnesi, mi trovavo con una
grande confusione in testa e mi rendevo subito conto che qualche risposta da
questionario non era proprio ritagliata su misura rispetto al mio effettivo stato
d’animo.
Il metodo astrologico per la scelta dei Fiori di
Bach
Paradossalmente è proprio con il metodo astrologico (per
chi ci crede naturalmente, in caso contrario passa
direttamente agli altri metodi più “scientifici”) che si
pongono i primi veri tasselli per definire alcuni fiori che
durante la “cura” potrebbero fare al caso nostro.
Attenta/o però: mai alle prime combinazioni di fiori per te corretti. Questo
metodo ti può tornare utile grossomodo dalla terza combinazione in poi. Per
ora accontentati di accettare questa mia indicazione e se puoi di fidarti.
In merito al presente metodo, ti posso aggiungere, che Edward Bach si è
espresso dando solo delle indicazioni di massima ma comunque tracciandone la
strada.
Ha riferito in una lettera di suo pugno scritta, che l’astrologia può venir in
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soccorso nella scelta dei fiori per ciascuno di noi, specificando però che allo
stato delle conoscenze di allora non poteva esprimersi attraverso un parere
definitivo.
Il metodo di scelta attraverso le carte:
L’uso delle carte per predire il futuro risale alla notte
dei tempi visto che molte civiltà, compresa quella
egizia, facevano grande affidamento su questo
strumento divinatorio.
Nella “floriterapia” non è il metodo più diffuso per la
scelta dei Fiori di Bach e va comunque annoverato tra i metodi “intuitivi”; non
certo razionali.
Personalmente ho fatto qualche tentativo, che però poi ho deciso di non
continuare in quanto non sentivo tale metodo di scelta a me vicino.
Questo tuttavia non vuol dire che sia un metodo da non prendere in
considerazione anche dal punto di vista didattico.
Anzi ho molte informazioni da darti in futuro in proposito.
Il metodo di scelta con il pendolo
Scegliere i Fiori di Bach mediante l’uso del pendolo
non è metodo tra i più diffusi ma chi lo fa ne parla
un gran bene.
Questo metodo viene annoverato tra quelli intuitivi e
la tecnica di indagine è di tipo radioestesico; quindi
metodo molto antico e, come per le carte, molto
utilizzato già dalle civiltà tribali.
Dal punto di vista operativo è necessario chiedere al
pendolo di darci un segnale operativo per
interpretare le domande che saranno da li a poco effettuate.
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Il metodo Kinesiologico per la scelta dei Fiori
di Bach
Il metodo kinesiologico per la scelta dei Fiori di Bach è
un test muscolare che classificherei tra quelli di bio-
risonanza vibrazionale.
Operativamente parlando il terapeuta chiede al
paziente di tenere disteso un braccio nella cui mano
stringe la boccetta con il contenuto del fiore che va
testato.
Il terapeuta a questo punto cercherà di abbassare con forza il braccio.
La perdita di forza del muscolo del paziente sta a significare che il fiore va
assunto o comunque selezionato.
Il fiore infatti o meglio la vibrazione che lo lo contraddistingue, va ad alterare il
campo vibrazionale del soggetto modificandone anche la resistenza muscolare.
Il metodo di scelta con due dita
Il metodo di scelta con due dita, è un classico metodo
chinesiologico un po’ più “spartano” rispetto ai classici
metodi chinesiologici applicati dai terapeuti; ma non
per questo meno efficace anzi direi molto intuitivo e di
facile applicazione.
Lo trovo infatti molto interessante perchè a differenza degli altri metodi
chinesiologici che richiedono comunque sempre l’intervento di un terapeuta,
nel caso del metodo con le due dita, lo stesso può esser applicato in
autodiagnosi.
Specifico meglio: è necessaria la presenza di un’altra persona senza però che
la stessa debba necessariamente avere le conoscenze di un terapeuta.
Può infatti essere un amico, un’amica, un genitore, ecc. ecc. senza specifiche
conoscenze in materia.
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Il colloquio come metodo di scelta dei Fiori
di Bach
Il colloquio è il primo, più importate e più utilizzato
sistema per la scelta dei Fiori di Bach con terapeuta.
In molte letture viene indicato come il sistema in
assoluto più efficace per la corretta scelta dei fiori. A conforto di tale tesi c’è chi
asserisce che il terapeuta diventa uno specchio per i nostri disagi emotivi e che
attraverso una figura che ci fa da interlocutore e consigliere, rispetto la
corretta scelta, ci risulterebbe impossibile barare; con lui e soprattutto con noi
stessi. Il colloquio viene eseguito da parte del terapeuta spesso utilizzando un
questionario o comunque una serie di domande pre-confezionate per sondare
l’animo del paziente.
Il metodo basato sull'analisi degli organi
Il metodo basato sull’analisi degli organi per
selezionare i Fiori di Bach è quello che più
difficilmente può avere un’applicazione concreta
nella definizione dei Fiori di Bach da utilizzare per
risolvere stati emotivi negativi.
Al limite da esso potrai avere delle indicazioni di
massima sul fiore da scegliere.
Questo perchè la problematica, partita dalla nostra
psiche a causa di disarmonie emotive, una volta
raggiunto il nostro corpo purtroppo ha già prodotto i suoi effetti concreti e
quindi non può più essere prevenuta.
Ti ricordo infatti che i Fiori di Bach hanno soprattutto una funzione “preventiva”
e non curativa rispetto alle problematiche fisiche.
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Il metodo basato sull'analisi delle zone cutanee
Il metodo di selezione dei Fiori di Bach attraverso
le zone cutanee è da attribuire in tutto e per tutto
all’enorme ed importante lavoro svolto da
Dietmar Kramer ed Helmut Wild alla fine degli
anni ‘80.
Dal mio punto di vista è quanto di meglio e più
riuscito si possa trovare come prosecuzione del
lavoro svolto da Edward Bach. Almeno sino ad
oggi.
Anzi direi di più: a partire dal lavoro di Edward Bach forse è stato proprio
Kramer con l’aiuto di alcuni suoi validi collaboratori, in primis appunto Wild, a
portare i primi veri e significativi contribuiti aggiuntivi ed innovativi a quanto di
straordinario era stato creato dallo scopritore del metodo cioè Edward Bach.
Questo metodo di utilizzo “zone cutanee e fiori di Bach” a scopo terapeutico va
collocato a livello di piano “eterico” e non fisico o se vuoi, più precisamente, tra
il piano eterico e quello fisico.
Anche in questo caso, come quello dell’analisi degli organi interni, con questo
metodo non si agisce più sul piano preventivo, come usualmente si utilizzano
invece i Fiori di Bach (i fiori curano infatti stati emotivi “deviati”), bensì su
quello eterico/fisico.
Per far questo Kramer e i suoi collaboratori hanno definito delle zone cutanee
topografiche dove ad ogni centimetro della nostra pelle corrisponde uno
specifico e determinato Fiore di Bach.
Le zone cutanee possono essere attive oppure mute.
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Come vedi sono molti i metodi per sceglierti i Fiori di Bach.
A seconda di quale sia anche il tuo approccio (razionale, intuitivo,
energetico, scientifico, ecc.) ti potrai trovare più in sintonia con uno
anziché con l'altro.
Tuttavia è fondamentale la scelta CERTA ed ESATTA dei Fiori di
Bach perchè questi ti possano apportare effettivo giovamento.
E' innegabile infatti che se la selezione non avviene correttamente, i
fiori scelti non apporteranno in Te alcun beneficio psico-emotivo
(o comunque questo sarà molto più limitato).
Cioè i fiori non corretti non risolveranno o non ti metteranno sulla
buona strada per risolvere i “classici problemi” psico-emotivi che, ormai
è dimostrato e riconosciuto anche dalla medicina ufficiale, i Fiori di Bach
sono in grado di affrontare ed armonizzare.
Ebbene alcuni dei metodi che ti ho illustrato presentano, a mio
avviso e secondo il parere di molti terapeuti e naturopati, alcune
controindicazioni e difetti di base.
Prima di elencarteli, offrirti la mia soluzione ed entrare perciò nella parte
centrale di questo “special report”, ti voglio parlare un attimo di me e di
quale sia stato il mio cammino di avvicinamento al “mondo dei Fiori di
Bach”....
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Matteo e i Fiori di BachIntanto chi non sono:
non sono un terapeuta, non sono un accademico, non sono naturopata,
ne un medico.
Chi sono:
sono un grande appassionato di Fiori di Bach che ha incrociato all'età di
30 anni (cioè più di dieci anni fa) questo splendido metodo terapeutico
riequilibratore delle nostre distonie psico-emotive.
Quello è stato l'inizio, un inizio dettato da sofferenze e disarmonie
emotive che producevano in me piccole e grandi sofferenze nell'anima e
nel fisico.
E' stato proprio allora che la vita mi ha riservato questo magico incontro:
da prima alcuni familiari ed amici che avevo “spinto” ad usare i fiori di
Bach grazie ai consigli ricevuti da un erborista a me amico (seppur io
non li avessi mai presi in considerazione da inguaribile “uomo razionale”;
così ero almeno allora!).
Poi sulla scia degli strabilianti risultati ottenuti (anche a livello fisico e
quindi non solo emotivo) da parte di queste persone che in definitiva
avevo obbligato a fare da “cavia”, compresi che era giunto il mio
momento.
La “pentola a pressione” delle mie “tensioni emotive” infatti stava per
esplodere e l'incontro sincronico con un terapeuta che usava un metodo
particolare di scelta dei Fiori di Bach fece il resto.
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La prima boccetta di Fiori di Bach per me appositamente scelti fu
semplicemente liberatoria!!! Solo dopo molti mesi compresi il perchè...
In altre parole tutta una serie di paure, fisime, stati di tensione mentale
e corporeo, se ne andarono proprio come la neve si scioglie alle luce del
sole.
Questo stato di beatitudine perdurò per alcune settimane e con mia
meraviglia anche dopo l'assunzione della prima boccetta.
Nel frattempo però fecero capolino altre problematiche di natura emotiva
nelle quali assolutamente non mi riconoscevo.
Decisi perciò di proseguire nella “cura” e mi sottoposi alla scelta di altre
boccette con nuovi composti di Fiori di Bach.
Mano mano che andavo avanti anche la mia personalità cambiava o
meglio mi accorgevo che alcune caratteristiche del mio carattere, rimaste
sopite nel corso degli anni, stavano riemergendo con prepotenza.
Mi stavo riappropriando lentamente ma costantemente della mia indole
positiva di base e con essa si riaccendeva forza e vitalità che non
ricordavo nemmeno lontanamente di avere.
A quel punto decisi che quei Fiori di Bach che assumevo dovevano avere
da me maggiore considerazione e iniziai perciò un cammino, che dura
ancor oggi, volto a comprendere i meccanismi di funzionamento di
questo rimedio “floriterapico”.
Cominciai così a leggere i primi libri sui Fiori di Bach (a cui ne seguirono
molti altri nel corso degli anni...una vera biblioteca!!!) a partecipare a
corsi e tavole rotonde sul tema. Molto in voga allora così come oggi.
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Ogniqualvolta apprendevo un nuovo metodo di selezione lo mettevo
subito in pratica, su me e su chi me lo chiedeva, andandolo a confrontare
con quelli già appresi.
Parimenti decisi che ora ero in grado di selezionarmi personalmente gli
stessi senza dovermi più rivolgere ad alcun terapeuta. E così feci
andando ad affinare un mio personalissimo metodo di selezione dei
fiori che racchiudeva caratteristiche di altri metodi di scelta appresi ma
che al contempo ne integrava nuove e, a mio avviso, anche di più
efficaci.
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Fiori di Bach: si ma con certezza nella scelta!
Come avrai notato sin qui ho dato grande rilievo al fatto di scegliere con
certezza i Fiori di Bach che possono darti un aiuto (ed anche più di un
aiuto) ad affrontare blocchi e problemi di natura psico-emotiva.
Se così infatti non viene fatto, cioè se il metodo che stai utilizzando
non è efficace per la scelta, i Fiori che scaturiranno dalla stessa
non risulteranno efficaci nella loro azione di riequilibrio psico-
emotivo.
Quindi non ti aiuteranno a risolvere i classici problemi di distonia emotiva
che Edward Bach suddivise in sette gruppi fondamentali quali:
– Paura
– Incertezza
– Mancanza di interesse per il presente
– Solitudine
– Ipersensibilità alle influenze e alle idee
– Scoraggiamento e disperazione
– Eccessiva preoccupazione per il benessere altrui
o più concretamente in:
– stati d'ansia
– situazioni di panico
– stanchezza mentale
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– sovraffollamento mentale
– situazioni di tristezza (e in taluni casi anche stati depressivi)
– disperazione totale per causa esterna
– paura e terrore
– shock psichici (specie se avuti nell'infanzia)
– richiesta eccessiva alle proprie energie e forze vitali
– paura del cambiamento
– disperazione totale per causa interna
– paure vaghe ed indefinibili
– eccessivo senso del dovere e male interpretato altruismo
– rabbia e gelosia
– sensi di colpa
– incertezza nel prendere decisioni
– azioni troppo egoistiche
– affanno inconcludente
– eccessivo idealismo
– mania di precisione e perfezionismo portato agli eccessi
– eterno pessimismo
– vittimismo
– apatia e distacco immotivato
– orgoglio
– errori ripetuti
– arroganza
– eccessiva sensibilità
– comportamento iperattivo
– paura di perdere il controllo e, in casi estremi, di impazzire
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– impazienza e frenesia
– paura di perdere persone a noi care ed eccessiva preoccupazione
per gli altri
– vivere nel passato ed essere quindi poco radicati nel nostro
presente
– timidezza e insicurezza
– eccessivo bisogno di parlare ed esporsi in pubblico
– testa continuamente tra le nuvole
– sentirsi sempre e comunque inferiori agli altri
– paura di non riuscir a parlare in pubblico
– e molti altri stati distonici relativi alle nostre emozioni.
Io stesso ricordo quanto “limitato” fossi prima di iniziare il percorso
attraverso l'uso dei Fiori di Bach; cioè quanto fossi condizionato nella mia
vita da piccole e grandi paure che mi trascinavo chissà da quanto tempo
e che proprio “grazie” al trascorrere del tempo si erano cronicizzate nel
mio essere.
Solo dopo compresi perchè, durante la cura, alcune situazioni di blocco
emotivo si erano rivelate così difficoltose da affrontare e risolvere.
Il fatto che sopra di esse si fossero sedimentati stati emotivi inizialmente
superficiali, aggravatisi e modificatisi nel corso del tempo sino a
diventare cronici, avevano reso più difficile il cammino a ritroso per
portarmi a riappropriare delle caratteristiche positive della mia
personalità così come ricevute alla nascita.
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Ma a distanza di tempo non posso che ringraziare anche quei momenti
difficili che altro non erano stati se non il mio “lavoro” accompagnato da
nuove scelte di vita effettuate e agevolate dal lavoro sinergico “offerto”
sul mio essere dai Fiori di Bach.
Loro infatti mi stavano tracciando la strada per tornare in possesso dei
miei speciali doni.
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Limiti dei metodi “tradizionali” di scelta
Riprendo ora la parte centrale di questo special report.
Quindi ti parlo del perchè alcuni metodi “tradizionali” di scelta a mio
avviso non siano proprio infallibili nella scelta dei fiori mentre “altri” (che
ti indicherò nel prossimo capitolo) si avvicinino di molto alla quasi
pressoché totale perfezione.
Per fare questo ti indico i classici sette limiti dei metodi tradizionali di
scelta:
LIMITE n° 1: l'eccessivo numero di fiori selezionati
Metodi quali la lettura delle schede dei fiori, il questionario e, in taluni
casi, il colloquio portano quasi inevitabilmente alla scelta di un gran
numero di Fiori di Bach. Questo perchè ti riconoscerai in molti degli stati
emotivi descritti dalle schede o letti nel questionario. Ad operare sarà
infatti la tua mente e non il tuo intuito.
Questo non va bene in quanto c'è un numero oltre il quale è meglio non
andare nelle somministrazione dei fiori in unica soluzione. In caso
contrario rischi di creare un cosiddetto “rumore vibrazionale” se decidi di
assumere un gran numero di fiori contemporaneamente;
LIMITE n° 2: la lettura è “super partes”?
Soprattutto nella lettura delle schede dei fiori si rischia di leggere
“coinvolti emotivamente”. Cioè non si è obiettivi con se stessi. Si mente a
noi stessi perchè spesso è scomodo dirci: siamo tristi piuttosto che
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depressi, egoisti ecc. Difficilmente ci “auto giudichiamo” negativamente.
LIMITE n° 3: la possibilità di incorrere in “reazioni radicali”
altresì dette “crisi di coscienza”
Devi sapere che ci sono alcuni Fiori di Bach che nelle prime fasi della
terapia non vanno assolutamente presi.
Questo semplicemente perchè possono mettere alla luce troppo
velocemente stati emotivi che si erano sedimentati sotto altri stati
emotivi più superficiali che stiamo or ora vivendo e che, se scoperchiati
improvvisamente, possono mettere a nudo fragilità che non siamo
ancora in grado di accettare come nostre.
LIMITE n° 4: metodi troppo “razionali” per sondare le nostre
emozioni
Colloquio, lettura personale delle schede ma soprattutto questionario
sono metodi che per essere eseguiti, necessitano dell'attivazione della
nostra parte razionale.
Poiché penso sia innegabile che per sondare il mondo delle emozioni la
razionalità non sia proprio la strada più indicata, ritengo che questi
metodi non siano da annoverarsi tra i più efficaci per far centro nella
scelta dei fiori da assumere.
E' infatti “oggettivamente” difficile rispondere a domande da questionario
o da “intervistatore” che ci chiedono se viviamo di paure, incertezze,
angosce, ecc. ecc. Chi non le vive al giorno d'oggi? Come differenziarle le
une dalle altre? Chi non sarebbe disposto a mentire a se stesso pur di
non sentirsi dire che soffre di certe patologie psico-emotive? La mente
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“che mente” razionale interverrà pressoché sempre fuorviando le tue
risposte e dicendoti cosa è meglio per te sentirti dire....da te stesso
naturalmente.
LIMITE n° 5: metodi che necessitano di capacità “innate”
Metodo delle carte, metodo con il pendolo, cioè i classici metodi intuitivi,
e il metodo relativo alle zone cutanee, per essere eseguiti necessitano di
una serie di capacità che oserei dire innate. O meglio, se non possedute
dalla nascita, possono essere apprese o riattivate ma attraverso corsi
appropriati che esulano dalle metodologie di selezione dei Fiori di Bach e
quindi dallo scopo di questo cammino che ti sto tracciando.
LIMITE n° 6: rischi di contaminazione “eterica”
Metodo delle due dita e il metodo Kinesiologico principalmente possono
determinare una cosiddetta contaminazione eterica soprattutto da parte
di chi sta eseguendo la terapia (anche se non sottovaluterei dei possibili
travasi energetici tra terapeuta e paziente se non vengono presi alcuni
accorgimenti emotivi e fisici di difesa reciproca; quindi anche il paziente
potrebbe non essere immune da contaminazioni).
LIMITE n° 7: metodi che non agiscono sul piano delle emozioni
Vi sono alcuni metodi, come quello dell'analisi degli organi e delle zone
cutanee, che agiscono rispettivamente sul piano fisico ed eterico ma non
sul piano astrale che è quello tipico delle nostre emozioni. Risultano
perciò meno efficaci a livello di riequilibrio psico-emotivo. Infatti la
problematica partita dalla nostra psiche, a causa di disarmonie emotive,
una volta raggiunto il nostro corpo purtroppo ha già prodotto i suoi
effetti concreti e quindi non può più esser prevenuta.
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La mia “soluzione”A partire dai limiti sopra esposti, il mio obiettivo è quello di trasferirti le
conoscenze e la “sensibilità” necessaria per arrivare a sceglierti
personalmente, così come oramai faccio io da molti anni a questa parte,
I FIORI CORRETTI PER IL TUO ATTUALE STATO EMOTIVO.
Il tutto evitando possibili “reazioni radicali” indotte dalla terapia o
possibili “crisi di coscienza” che in ultima analisi potrebbero determinare
un blocco terapeutico.
Ti preannuncio che l'ultimo dei metodi in “autodiagnosi”,
precedentemente non indicato, lo chiamo “IL MIO METODO” ma è
assolutamente un metodo “vibrazionale” da me adattato che con un po'
di pratica e affinando la tua sensibilità ti consentirà di scegliere con
pressoché assoluta certezza la giusta combinazione di fiori.
Intanto cos'è un metodo vibrazionale e perchè alla luce dei miei studi,
corsi e attività pratica, lo considero il miglior metodo di scelta dei fiori.
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METODI VIBRAZIONALI DI SCELTA
I metodi di selezione dei Fiori di Bach mediante test vibrazionale sono
molteplici.
Possono essere eseguiti in autodiagnosi (quindi personalmente) oppure
mediante aiuto di un terapeuta. Per entrambi comunque sono necessari
doti di sensitività per riconoscere distonie vibrazionali rispetto all’energia
eterica ed “aurica” emanata dalla persona.
Il “mio metodo” di selezione dei Fiori di Bach è un metodo vibrazionale le
cui caratteristiche di sensitività, ovviamente necessarie, possono essere
“bypassate” grazie ai segnali che ci sono forniti dal nostro corpo e in
particolare dalle nostre mani.
Così mentre per il metodo delle zone cutanee la lettura dell’aura può
esser fatta solo se sei in grado di testare la stessa vedendola
effettivamente e/o avvertendo cambiamenti in termini di calore, zone
fredde oppure sue rientranze, con il “mio metodo” non ti saranno
necessarie questi tipi di abilità.
Sarà infatti il tuo corpo a fornirti i segnali necessari a comprendere che
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quel fiore che stai testando è appropriato o meno per il tuo attuale stato
psico-emotivo.
Il principio sul quale si basa questo metodo è di risonanza vibrazionale.
Ogni fiore infatti ha una sua frequenza vibratoria determinata da una
combinazione tra un elemento elettrico ed un altro magnetico così da
determinarne una sua ben identificata frequenza elettromagnetica di
base.
I Fiori di Bach contengono frequenze vibrazionali che armonizzano.
Quindi frequenze benefiche.
Spesso infatti si pensa, in maniera errata, che il Fiore di Bach non sia
altro che una sostanza fisica (una specie di olio essenziale) ottenuto
attraverso uno dei metodi di lavorazione per l’ ottenimento del
preparato.
Nella realtà, specie attraverso il metodo solare, nell’acqua ogni fiore
lascia la propria frequenza vibratoria. Null’altro. Nell’acqua viene perciò
impresso il tono vibratorio del fiore in questione.
Attraverso l’assunzione del fiore immettiamo in noi la sua frequenza
vibratoria. E’ questa che armonizza.
Tornando allo schema consolidato di sviluppo di una determinata
problematica psico-emotiva a partire da una caratteristica positiva della
nostra personalità, dal punto di vista del concetto vibrazionale questo
altro non vorrà dire se non mutare la frequenza vibrazionale da
armoniosa in altra distonica.
Finché questa resta sul piano astrale o mentale i disagi saranno di tipo
psico-emotivo e non fisici.
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Quando però la distonia si aggrava scendendo di piano sino a quello
eterico prima e fisico poi i disagi e disturbi saranno percepiti anche
fisicamente.
Prima che la distonia scenda sul piano fisico, i Fiori di Bach, se
correttamente selezionati, vanno ad instillare in noi quella frequenza
vibrazionale positiva che è mancata andando a ripristinare la situazione
vibrazionale iniziale.
Se tuttavia la causa iniziale del problema non viene rimossa
definitivamente sviluppando, come insegna Edward Bach la virtù opposta
al difetto, la distonia vibrazionale andrà in seguito a riformarsi.
In tal caso il fiore aiuta la persona a riavvicinarsi alla guarigione; ne crea
i presupposti e la base. Ma senza poi uno scatto di consapevolezza finale
dell’individuo, la causa ancora presente, continuerà a produrre i suoi
effetti negativi su psiche prima e soma poi.
Il fiore corretto “pulirà” un’altra volta, quando assunto, ma senza la
rimozione (anzi comprensione) della causa iniziale lo “sporco
vibrazionale” si produrrà nuovamente.
Del resto è provato anche scientificamente come ogni nostro organo
interno abbia una sua frequenza vibrazionale ben definita. La si può
misurare in Hz o altra unità di misura. Alcuni organi hanno un
andamento della frequenza veloce altri più lenta a seconda anche delle
funzioni svolte da ciascuno di essi.
Quando un’emozione negativa si sviluppa nel nostro essere è dimostrato
come il cambiamento incide anche sulla frequenza vibrazionale di singoli
nostri organi andandone ad alterare la loro base vibratoria. Alla lunga un
alterazione della loro base vibratoria crea danni fisici all’organo
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medesimo.
Da li le cause psicosomatiche di tante nostre malattie.
Nel caso in cui a far uso di uno dei metodi vibrazionali per la corretta
scelta dei Fiori di Bach sia un terapeuta il principio sarà lo stesso cioè
quello di bio-risonanza vibrazionale.
Questa volta è però il terapeuta a testare i Fiori di Bach che entrano con
te in risonanza. Non lo farai tu di persona.
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Conclusioni: perchè e come seguirmi
1) Semplicemente perchè penso di avere qualcosa da insegnare in
questo campo, qualcosa che è di vitale importanza nella vita di
ciascuno di noi e che Edward Bach ci ha trasferito in maniera
semplice e alla portata di tutti.
2) Perchè star male e soffrire non è un “dovere” di nessuno.
3) Perchè l'unico tuo diritto è quello di vivere in pienezza, gioia e
assaporare momenti di vera felicità;
4) Perchè i Fiori di Bach sono uno degli strumenti “naturali” che con
maggior forza possono aiutarci a riprendere il giusto cammino
eliminando progressivamente i dolori causati dalle influenze esterne
a noi non imputabili togliendo le spine conficcate nella nostra
anima;
5) Perchè se hai optato, secondo i dettami del tuo libero arbitrio, di
fare scelte che ti hanno portato verso situazioni di sconforto,
tristezza, disperazione, ecc. i Fiori di Bach accenderanno
nuovamente in te la luce togliendoti dall'oblio delle tenebre e
tracciando distintamente la strada che dovrai percorrere per
tornare alla salute emotiva;
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6) Perchè come tutti noi anche tu hai dei doni “divini”, delle
caratteristiche positive della tua personalità che magari hai
smarrito per strada. Perchè solo riappropriandoti dei tuoi doni
potrai trovare nuovamente la pienezza di vita rispetto alla missione
per la quale sei venuta/o a questo mondo;
7) Perchè il metodo di studio teorico e pratico che ti sto per proporre
mi ha consentito di tornare ad “essere” in pienezza, fermezza e
gioia di vita; un metodo che è alla portata di tutti perchè proviene
da dettami di facile applicazione che Edward Bach ci ha trasmesso
grazie alla sua estrema sensibilità e profondità d'animo e che altri
studiosi poi hanno completato.
8) Perchè trasferendoti, queste informazioni, questo metodo di studio
e schema pratico di uso dei fiori, anche tu riuscirai a riappropriarti
della gioia di vivere andando a mitigare o ancora meglio eliminare i
tuoi i disagi di vita, piccoli o grandi che siano.
Matteo Pasqualini
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