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CARTA DEI SERVIZI

Istituto CSS-Mendel

Viale Regina Margherita 261 - 00198 - Roma

Tel + 39 06 44160503/515 - Fax + 39 06 44160548

sito web: www.css-mendel.it

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Gentile utente,

la Carta dei Servizi è una guida per coloro che desiderano usufruire delle prestazioni

offerte dal nostro Istituto. La Carta è uno strumento per la regolamentazione del rapporto tra il

paziente e la struttura, con la quale si dichiarano pubblicamente i fini istituzionali dell’azienda, i

servizi offerti al paziente, la loro qualità, la trasparenza dei propri obiettivi. Può essere considerata,

inoltre, come uno strumento a tutela del diritto alla salute, in quanto attribuisce al Cittadino-Utente

la possibilità di un controllo effettivo sui servizi erogati e sulla loro qualità.

L’Istituto CSS-Mendel ritiene che un servizio di qualità debba essere efficiente ed efficace, erogato in

maniera equa a tutte le persone che si rivolgono alla struttura, alle quali riconosce uguali diritti alla

salute. Obiettivo dell’Istituto è quello di soddisfare le richieste del paziente, di cui gli operatori della

struttura si fanno carico con umanità e professionalità. Con la diffusione di questa Carta, CSS-Mendel

si impegna a svolgere la propria attività in modo da garantire ad ogni persona di effettuare le

proprie scelte e ad offrire la massima disponibilità ed accessibilità alle informazioni sui servizi offerti.

La “Carta dei Servizi” dell’Istituto CSS-Mendel è stata predisposta secondo quanto stabilito dal

D.P.C.M. 19 maggio 1995 (Pubblicato nella G.U. 31 maggio 1995, n. 125, S.O.). Essa è stata redatta

dall’Ufficio Qualità con il contributo della Direzione Tecnica, Direzione Scientifica, Direzione

Sanitaria ed Amministrativa, e con la collaborazione del personale dell’Istituto CSS-Mendel.

L’Istituto CSS-Mendel, con Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n.147 del 14 febbraio

2005, è stato accreditato provvisoriamente con il Sistema Sanitario Regionale del Lazio per la branca

della Genetica Medica.

L’Istituto CSS-Mendel adotta standard di qualità del servizio secondo le norme internazionali UNI

EN ISO 9001 e UNI EN ISO 15189. In particolare, il Sistema di Gestione della Qualità dell’ Istituto è

stato certificato UNI EN ISO 9001:2000, per la prima volta il 13 Aprile 2007 dall’ente Bureau

Veritas, in relazione al seguente scopo: :”Sviluppo della Ricerca scientifica, della Diagnosi (di

Citogenetica e di Genetica Molecolare) e della Consulenza clinica nell’ambito della Genetica Medica

applicata alla salute umana”( registrazione n° 214449).

Nel Maggio del 2008 è stata ottenuta anche la certificazione UNI EN ISO 15189:2007, per il

medesimo scopo (n° Registrazione 229701).

Nel corso dell’ultimo anno, l’istituto CSS-Mendel, a seguito delle verifiche annuali del Sistema

Gestione Qualità, ha conseguito la Certificazione secondo l’ultima versione UNI EN ISO 9001:2008

con l’estensione dello scopo alle attività del nuovo Servizio di Ecografia Ostetrica e Amniocentesi,

attivo dal Gennaio 2009.

La “Carta dei Servizi” dell’Istituto CSS-Mendel è soggetta a continui momenti di verifica,

miglioramenti ed integrazioni, ciò non soltanto per il modificarsi delle situazioni, ma anche per il

perseguimento dei vari obiettivi di miglioramento prefissati dall’Istituto stesso.

Le informazioni contenute nel presente documento sono, dunque, aggiornate a Ottobre 2009 e

integralmente disponibili sul sito dell’Istituto CSS-Mendel (www.css-mendel.it).

Il Direttore Tecnico dei Laboratori

Dott.ssa Rita Mingarelli

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO CSS-MENDEL

1.1 Presentazione

1.2 Organizzazione

1.3 Come raggiungere l’Istituto CSS-Mendel

2 PRINCIPI FONDAMENTALI

3. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA E SUI SERVIZI FORNITI

3.1 Tipologia delle prestazioni fornite

3.2 Modalità di accesso alle prestazioni

3.3 Elenco delle prestazioni specialistiche offerte

3.4 Modalità di accoglienza

3.4.1 Il personale

3.4.2 Diffusione delle informazioni

3.4.3 Scheda valutazione del grado di soddisfazione

3.5 Informazioni

4. MECCANISMI DI TUTELA E DI VERIFICA

4.1 Diritti e doveri degli utenti

4.2 Reclami

4.3 Verifica degli impegni e adeguamento organizzativo

5. STANDARD DI QUALITA’, IMPEGNI E PROGRAMMI

6. IL SISTEMA GESTIONE QUALITA’

7. IL SERVIZIO

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1. PRESENTAZIONE DELL’ ISTITUTO CSS-MENDEL

1.1 PRESENTAZIONE E MISSION

La Mission dell’Istituto CSS-Mendel è

Studiare, diagnosticare e prevenire le malattie rare.

L’Istituto CSS-Mendel è impegnato nella ricerca rivolta ad identificare le basi biologiche delle malattie

genetiche ed eredo-familiari, e a contribuire alla loro diagnosi e al loro controllo attraverso la

prevenzione e la terapia.

L’Istituto CSS-Mendel è stato fondato nel 1953 dal Prof. Luigi Gedda, che lo ha reso famoso per gli

studi e le ricerche nel campo della Genetica Medica e della Gemellologia. L’Istituto è divenuto un

punto di riferimento in ambito nazionale ed ha ospitato la prima sede italiana della Cattedra di

Genetica Medica. Nel 1997 l’Istituto è stato donato alla fondazione Casa Sollievo della Sofferenza di

San Giovanni Rotondo.

Le attività dell’Istituto CSS-Mendel sono rivolte allo sviluppo della ricerca scientifica, alla diagnosi e

alla consulenza clinica, nell’ambito della genetica medica.

A queste si affianca un Servizio di Ecografia Ostetrica e Amniocentesi, attivo dal Gennaio 2009,

volto a monitorare, prevedere e prevenire le patologie genetiche, e non, in gravidanza.

L’Istituto è, altresì, impegnato nella formazione di giovani medici e biologi attraverso le convenzioni

stipulate con varie Istituzioni e nell’ambito della collaborazione con Sapienza Università di Roma,

della quale ospita la Cattedra e la Scuola di Specializzazione in Genetica Medica.

L’Istituto è fortemente integrato in una rete di attività svolte in collaborazione con altri Istituti di

Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e con numerosi servizi di Genetica Medica, Pediatria,

Ostetricia e Ginecologia di diversi ospedali italiani.

La struttura dispone di una superficie di oltre 2.600 mq2, compresi circa 700 mq

2 di laboratori. Sono

presenti una biblioteca, una sala congressi, una sala riunioni, una stanza multimediale con servizi di

supporto e alcuni ambulatori.

L’Istituto è dotato di strumentazioni moderne e di alta tecnologia, per diagnosi e ricerche ad alta

specializzazione dedicate alle malattie genetiche.

L’Istituto CSS-Mendel è impegnato quotidianamente a ridurre le barriere fisiche e linguistiche che

possono ostacolare l’accesso ai servizi e l’erogazione degli stessi. In particolare la struttura ha

installato apposita segnaletica atta a facilitare l’accesso agli utenti. Per tutti i servizi è disponibile, a

richiesta, personale in grado di dialogare con il paziente in inglese o francese. In questo modo viene

facilitato anche l’orientamento degli utenti stranieri.

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1.2 ORGANIZZAZIONE

Presidente

Monsignor Michele Castoro

Vice Presidente

Dott. Domenico Crupi

Direttore Generale

Dott. Domenico Crupi

Direttore Sanitario

Dott. Domenico Di Bisceglie

Direttore Scientifico

Prof. Angelo Vescovi

Direttore Tecnico dei Laboratori

Dott.ssa Rita Mingarelli

Direttore Amministrativo

Dott. Michele Giuliani

Direttore Risorse Umane

Dott. Raffaele Ciuffreda

Responsabile del Laboratorio Diagnostico di Citogenetica

Dott. Antonio Novelli

Responsabile del Laboratorio Diagnostica di Genetica Molecolare

Dott.ssa Isabella Torrente

L’Istituto CSS-Mendel ha definito la sua struttura organizzativa in un organigramma, esposto

all’ingresso della struttura. E’ presente apposita segnaletica recante l’indicazione delle sezioni. Il

personale che opera nei diversi settori è identificato e gli elenchi del personale operativo per ogni

servizio sono esposti all’ingresso dei servizi stessi.

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1.3 COME RAGGIUNGERE L’ISTITUTO CSS-MENDEL

L’Istituto CSS-Mendel è ubicato in prossimità del Policlinico Universitario Umberto I e dei più

importanti collegamenti stradali e ferroviari.

Come raggiungere l’Istituto

In metropolitana:

Dalle stazioni Tiburtina e Termini è possibile prendere la Metro B in direzione Rebibbia o Laurentina,

scendere alla fermata “Policlinico”, proseguire su Viale Regina Margherita (in direzione di Via

Nomentana) fino al civico 261.

In aereo:

Da Fiumicino Aeroporto si può raggiungere l’Istituto per mezzo di treni che collegano l’aeroporto

con la stazione Termini (treno Leonardo Express) o con la stazione Tiburtina.

In macchina:

Dall’Autostrada (A1 e A24) raggiungere il G.R.A. (Grande Raccordo Anulare), imboccare l’uscita n.13

di Via Tiburtina, seguire in direzione “Centro/Policlinico” fino al Piazzale del Verano. Girare a destra

su Viale Regina Elena e quindi immettersi su Viale Regina Margherita fino al civico 261 (angolo con

Piazza Galeno).

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2. PRINCIPI FONDAMENTALI

L’Istituto CSS-Mendel, per la tutela dell’utente, si ispira ai principi sanciti dalla Direttiva del

Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 e dal Decreto del Presidente del Consiglio

dei Ministri del 19 maggio 1995, relativi a:

- Uguaglianza: la dignità della persona deve essere rispettata in tutti i momenti del vissuto

quotidiano, senza distinzione di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione, opinioni politiche

o condizione economica.

- Imparzialità: devono essere evitati atteggiamenti di parzialità e ingiustizia nei confronti degli

utenti, i quali hanno diritto a trattamenti obiettivi.

- Continuità: il servizio offerto dall’Istituto CSS-Mendel deve essere svolto in maniera regolare

e continuativa, tranne nei casi di astensione che rientrino negli aspetti organizzativi del

servizio o siano regolati o annunciati ufficialmente da leggi.

- Diritto di scelta: gli utenti sono liberi di scegliere sul territorio nazionale la struttura sanitaria

a cui preferiscono accedere.

- Partecipazione: deve essere assicurata l’informazione, la personalizzazione e l’umanizzazione

del servizio tutelando l’utente nell'accesso alle informazioni che lo riguardano.

- Efficienza ed efficacia: l’organizzazione e l’erogazione dei servizi si uniformano a criteri di

efficienza e efficacia.

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3. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA E SUI SERVIZI FORNITI

3.1 TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE

I servizi assistenziali previsti dall’Istituto CSS-Mendel e svolti nell’ambito del Sistema Sanitario

Nazionale sono i seguenti:

Consulenza collegata ai test genetici

Consulenza pre-concepimento

Diagnosi citogenetica (prenatale e postnatale)

Diagnosi genetica molecolare (prenatale e postatale, test diagnostici, test per

l'identificazione dei portatori, test presintomatici, test predittivi)

Diagnosi genetica su sospetto clinico

Analisi forensi (compresi i test di paternità)

Gli oneri a carico degli utenti sono quelli previsti dal tariffario della Regione Lazio.

Le prestazioni fornite in regime privatistico sono:

Consulenza genetica clinica

Amniocentesi

Ecografie ostetriche e ginecologiche

3.2 MODALITA’ DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI

I servizi offerti dall'Istituto si effettuano su prenotazione presso il Personale della Segreteria,

fornendo i propri dati anagrafici.

Per informazioni sull’Istituto CSS-Mendel contattare il numero

+39 06 44160515

Il servizio per le prenotazioni è attivo dal Lunedì al Mercoledì dalle 15.00 alle 16.30, il Giovedì e il

Venerdì dalle 8.30 alle 9.30 al numero:

+39 06 44160503 (tasto 1)

Il Servizio di prenotazione per le amniocentesi e le ecografie ostetriche e ginecologiche è attivo dal

Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dal Lunedì al Giovedì dalle 13.00 alle 15.00 al numero:

+39 06 44160524 o +39 06 44160503 (tasto 2)

Per quanto riguarda i servizi svolti in regime di accreditamento con il Sistema Sanitario Regionale, è

necessario presentare una impegnativa contenente le seguenti informazioni:

- nome, cognome, indirizzo, codice fiscale ed eventuale specifica del diritto di esenzione dal

pagamento della prestazione;

- specifica delle prestazioni richieste (con relativo codice numerico del nomenclatore, obbligatorio

per i test genetici);

- timbro e firma del medico e data della prescrizione.

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L’accesso ai servizi è subordinato alla presa in visione delle modalità di trattamento dei dati

personali e del materiale biologico e alla sottoscrizione di un modulo di consenso informato relativo

al trattamento dei dati e alla specifica indagine.

In caso di prestazioni non disponibili presso l'Istituto, il personale provvederà a indirizzare, previo

consenso, il paziente presso una struttura adatta e, in caso di indagini di laboratorio (test genetico),

a contattare il centro di riferimento identificato, a mettere in contatto il paziente con il Centro ed,

eventualmente, ad inviare il materiale biologico necessario.

Il referto e l’esito dell’indagine di laboratorio vengono consegnati al paziente e, quando necessario,

spiegati in sede di consulenza post-test.

L’Istituto CSS-Mendel offre, su richiesta, un servizio di diagnosi prenatale specifico, mirato alle

malattie rare indicate nelle pagine successive. L’Istituto CSS-Mendel garantisce che l’intero processo

viene gestito nel pieno rispetto del trattamento dei dati personali, in ottemperanza al D.Lgs. 196/03

(Codice per la Privacy).

Ritiro dei referti

I referti delle indagini diagnostiche possono essere ritirati presso l’Istituto nei giorni e negli orari

stabiliti dai laboratori. I referti possono essere ritirati:

Lunedì – Giovedì – Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 per le diagnosi prenatali

Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 per i test genetici

I tempi di consegna dei referti relativi alle diagnosi postnatali sono indicati nelle tabelle riassuntive

delle diagnosi eseguibili, riportate nelle pagine successive. I laboratori si adoperano per garantire la

consegna dei risultati nei tempi concordati in sede di consulenza, sebbene siano possibili ritardi

dovuti alla complessità di specifiche indagini. In questo caso i pazienti saranno informati

telefonicamente della durata dell’indagine.

In casi particolari i referti possono essere spediti per posta, previa autorizzazione del paziente (scritta

e firmata).

I referti relativi alle diagnosi prenatali vengono consegnati non appena disponibili (entro 21 giorni

per le indagini citogenetiche e 15 giorni per indagini molecolari su villi coriali) direttamente

all’interessata, e/o al medico di riferimento e/o al centro di invio.

Il referto può essere consegnato anche a persone diverse dal paziente stesso, purché munite di

delega firmata e fotocopia del documento, che verranno conservati, unitamente a copia del referto,

nel laboratorio di riferimento.

Per le prestazioni in regime di convenzione, i referti devono essere ritirati entro 30 giorni dal

momento della refertazione. In caso di non ritiro la struttura, a norma di legge, e’ tenuta ad

avvisare la ASL di riferimento che addebitera’ il costo dell’intera prestazione al paziente.

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Per le risposte dei test genetici e per eventuali informazioni è possibile contattare:

Genetica Clinica – Dott.ssa Rita Mingarelli – Tel 06/44160508 dal Lunedì al Mercoledì ore

8.00-10.00

Laboratorio Di Citogenetica – Dott. Antonio Novelli – Tel 06/44160554 dal Lunedì al

Venerdì ore 16.00-18.00;

Laboratorio di Genetica Molecolare – Dott.ssa Isabella Torrente – Tel 06/44160516 dal

Lunedì al Venerdì ore 13.00-15.00

3.3 ELENCO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE OFFERTE

Attività di consulenza genetica

Le indagini genetiche sono precedute da una consulenza finalizzata ad illustrare l’utilità e i limiti

delle singole analisi. È possibile effettuare le seguenti tipologie di consulenza genetica:

- prima di un’analisi genetica (pre-test);

- successivamente all’analisi (post-test o consulenza collegata ad un test genetico);

- prima del concepimento (su richiesta della coppia);

- prenatale (in corso di gravidanza);

- dismorfologica (finalizzata all’inquadramento diagnostico di una sindrome);

- teratologica (per valutare il rischio di embriopatia correlato ad un agente esterno

potenzialmente nocivo con il quale la madre è venuta a contatto durante la gravidanza).

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Attività diagnostica di laboratorio

L’Istituto CSS-Mendel offre le seguenti diagnosi genetiche, eseguite presso i due laboratori presenti

nella Struttura: il laboratorio di Genetica Molecolare e il Laboratorio di Citogenetica.

Laboratorio di Genetica Molecolare

PATOLOGIA TEST GENETICO POSTNATALE TEMPI MEDI

REFERTAZIONE

TIPOLOGIA

CAMPIONE

n. nome TEST GENETICO metodo giorni

1 Acondroplasia FGFR3-GENE PCR/SEQ 30 S.ED.

FGFR3-RE PCR/2RE (G380R) 30 S.ED.

2 Analisi forensi FOR-STRs PCR/STR 30 S.ED.

3 Angelman, Sindrome di UB3A -UPDcr15 PCR/STR 30 S.ED.

UB3A -DEL/MET MLPA 30 S.ED.

4 Atassia-teleangiectasia ATM-DEL MLPA 30 S.ED.

ATM-STRs PCR/STR 30 S.ED.

ATM-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

ATM-GENE PCR/DHPLC/SEQ 180 S.ED.

5 Atrofia muscolare spinale SMN1-DEL MLPA 30 S.ED.

SMN1-RE PCR/RE 30 S.ED.

SMN1-STRs PCR/STR 30 S.ED.

6 Beckwith-Wiedemann, Sindrome di BWS-UPDcr11 PCR/STR 30 S.ED.

BWS -DEL/MET MLPA 30 S.ED.

7 Branchio-Oto-Renale, Sindrome EYA1-GENE PCR/DHPLC/SEQ 120 S.ED.

EYA1-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

8 Disomia Uniparentale

UPDcr13/14-

STRs STR 30 S.ED.

9 Displasia OculoDentoDigitale GJA1-SEQ PCR/SEQ 30 S.ED.

GJA1-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

10 Distonia mioclonica SGCE-GENE PCR/SEQ 90 S.ED.

SGCE-MUT PCR/SEQ 30 S.ED.

11 Distonia primaria di torsione DYT1-STR PCR/STR 30 S.ED.

12 Distrofia miotonica di Steinert DMPK-STRs PCR/STR 30 S.ED.

DMPK-LONG PCR-S.BLOT 60 S.ED.

DMPK-SHORT PCR/STR 30 S.ED.

13 Distrofia muscolare dei cingoli di

CAV3-GENE PCR/SEQ 30 S.ED.

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tipo 1C

14 Ellis-Van Creveld,Sindrome di EVC1-GENE PCR/DHPLC/SEQ 90 S.ED.

EVC1-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

EVC1-STRs PCR/STR 30 S.ED.

15 Esostosi multiple ereditarie EXT1/EXT2-GENI PCR/DHPLC/SEQ 120 S.ED.

EXT1/EXT2-STR PCR/STR 30 S.ED.

EXT1-GENE PCR/SEQ 90 S.ED.

EXT1-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

EXT2-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

EXT2-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

16 Fibrosi cistica

CFTR-RDB-

17+19 PCR/REV DOT BLOT 30 S.ED.

CFTR-RDB-17 PCR/REV DOT BLOT 30 S.ED.

CFTR-RDB-19 PCR/REV DOT BLOT 30 S.ED.

CFTR-RDB- 35MUT PCR/REV DOT BLOT 30 S.ED.

CFTR-RDB-IT PCR/REV DOT BLOT 30 S.ED.

CFTR-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

17 Hallervorden-Spatz, Sindrome di PANK2-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

PANK2-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

18 Insensibilità agli androgeni AR-GENE PCR/DHPLC/SEQ 60 S.ED.

AR-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

19 Ipocondroplasia FGFR3-GENE PCR/SEQ 30 S.ED.

20 Kennedy, Malattia di AR-STR PCR/STR 30 S.ED.

21 Leopard, Sindrome di PTPN11-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

PTPN11-GENE PCR/DHPLC/SEQ 60 S.ED.

22 Martin Bell,Sindrome di FMR1-S.BLOT PCR-S.BLOT 90 S.ED.

FMR1-STR PCR/STR 30 S.ED.

FMR1-STR-Ab PCR/STR 30 S.ED.

23 Microdelezioni cromosoma Y AZFc-PCR PCR 30 S.ED.

24 Microftalmia sindromica 3 SOX2-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

25

Miotonia congenita di

Thomsen/Becker CLCN1-GENE PCR/DHPLC/SEQ 90 S.ED.

CLCN1-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

26 Neoplasie endocrine multiple tipo 2 RET-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

RET-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

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27 Neurofibromatosi tipo 1 NF1-MLPA MLPA 30 S.ED.

NF1-GENE PCR/DHPLC/SEQ 180 S.ED.

NF1-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

NF1-LINK PCR/STR 30 S.ED.

28 Noonan, Sindrome di PTPN11-GENE PCR/DHPLC/SEQ 90 S.ED.

PTPN11-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

29 Norrie, Sindrome di NDP-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

NDP-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

30 Prader Willi, Sindrome di

SNRPN/UPD-

cr15 PCR/STR 30 S.ED.

SNRPN-

DEL/MET MLPA 30 S.ED.

31 Rene policistico dell’adulto PXD1PKD2-STRs PCR/STR 60 S.ED.

32 Rene policistico infantile PKHD1-STRs PCR/STR 60 S.ED.

33 Retinite pigmentosa di tipo 2 RP2-STRs STR 60 S.ED.

RP2-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

RP2-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

34 Retinite pigmentosa di tipo 3 RPXL-STRs PCR/STR 30 S.ED.

35 Retinite pigmentosa di tipo 7 RDS-GENE PCR/SEQ 60 S.ED.

36 Silver-Russell, Sindrome di UPD-cr7 PCR/STR 30 S.ED.

SRS-DEL/MET MLPA 30 S.ED.

37 Sinpolidattilia 1 HOXD13-GENE PCR/STR 60 S.ED.

38 Sordità indotta da streptomicina MTRNR1-PYRO

PCR/PYROSEQUENCIN

G 30 S.ED.

MTRNR1-RE PCR/RE 30 S.ED.

39 Sordità neurosensoriale AR1 GJB2-GENE PCR/SEQ 30 S.ED.

GJB2-RE PCR/RE 30 S.ED.

40 Talassemia beta HBB-RDB-25 PCR-REV DOT BLOT 30 S.ED.

HBB-GENE PCR/DHPLC/SEQ 30 S.ED.

HBB-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

41 Wolfram, Sindrome di WFS-GENE PCR/DHPLC/SEQ 60 S.ED.

WFS-MUT PCR/SEQ 15 S.ED.

S.ED. 5ml sangue periferico in EDTA

Le stesse patologie sono disponibili come diagnosi prenatali, per le quali è previsto un tempo medio

di refertazione di 15 giorni su campioni di Villi Coriali o Liquido Amniotico.

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Laboratorio di Citogenetica

INDAGINI

CITOGENETICHE

Campione

Tipo Quantita’

Tempi di

Attesa

Note tecniche Valori di riferimento

Test rapido

Aneuploidie cromosomi

13, 18, 21, X, Y

mediante QFPCR

Liquido

amniotico

5 ml

48-72 ore

Identificazione delle

aneuploidie numeriche dei

cromosomi 13,18,21 e XY

mediante microsatelliti

Assenza/

Presenza di aneuploidie dei

cromosomi 13,18,21 e XY

Cariotipo su sangue

periferico (SP)

Sangue in

eparina

sodica

5 ml

28 gg.*

Identificazione di

aberrazioni cromosomiche

numeriche e strutturali

Assenza/

Presenza di aneuploidie e

aberrazioni strutturali

Cariotipo su villi coriali

(CVS)

Villi coriali 20 mg 7 gg.

Diretta

21 gg. In

coltura

Identificazione di

aberrazioni cromosomiche

numeriche e strutturali

Assenza/

Presenza di aneuploidie e

aberrazioni strutturali

Cariotipo su liquido

amniotico (LA)

Liquido

amniotico

> 16 ml

21 gg.

Identificazione di

aberrazioni cromosomiche

numeriche e strutturali

Assenza/

Presenza di aneuploidie e

aberrazioni strutturali

Cariotipo su materiale

abortivo (MA o POC)

Materiale

abortivo

Villi

20 mg

30 gg.

Identificazione di

aberrazioni cromosomiche

numeriche e strutturali

Assenza/

Presenza di aneuploidie e

aberrazioni strutturali

FISH per sindrome da

microriarrangiamenti

cromosomici

Liquido

amniotico

Villi coriali

Sangue in

eparina

sodica

5 ml

20 mg

5ml

7 gg.

7 gg.

21 gg*

Analisi di microdelezione o

microduplicazione mediante

citogenetica molecolare

(FISH)

Assenza o

Presenza di microdelezione

o microduplicazioni

FISH su preparati fissati

in paraffina

Tessuto

incluso in

paraffina

5 fettine di

inclusi in

paraffina

dallo spessore

di 20μ

cadauno

21 gg.

Analisi di microdelezione o

microduplicazione mediante

citogenetica molecolare

Assenza o

Presenza di microdelezione

o microduplicazioni

Allestimento di linee

linfoblastiche mediante

EBV (Epstein Barr Virus)

Sangue in

eparina

sodica

> 10 ml

30 gg.

Separazione dei linfociti da

sangue periferico mediante

Ficoll dopo centrifugazione

Osservazione di

proliferazione cellulare

Studio dei

riarrangiamenti

cromosomici mediante

tecnica CGH Array

(Comparative Genomic

Hybridization)

Sangue in

eparina

sodica

+

Sangue in

EDTA

5 ml

5ml

120 gg. *§

Analisi di microdelezione o

microduplicazione mediante

microarray

Assenza o

Presenza di microdelezione

o microduplicazioni

* Quando l’analisi viene eseguita in regime di URGENZA I tempi di refertazione saranno ridotti a 7 giorni di calendario

§ I tempi di refertazione potranno subire variazioni in caso di necessità di approfondimenti sul paziente o sui familiari

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3. 4 MODALITA’ DI ACCOGLIENZA

3.4.1 IL PERSONALE

Il personale dell’Istituto CSS-Mendel pone grande attenzione all’accoglienza del paziente, operando

con cortesia e disponibilità.

Il personale assiste l’utente durante tutta la sua permanenza all’interno della Struttura, dal momento

dell’accettazione, al momento della consegna del referto, con l’ottica di migliorare quotidianamente

il servizio e la funzionalità delle prestazioni erogate.

3.4.2 DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI

Curare la comunicazione e il dialogo qualifica il rapporto con l’utente e migliora l’efficienza dei

servizi offerti. A tale scopo l’Istituto CSS-Mendel promuove periodicamente lo sviluppo di adeguati

progetti di comunicazione finalizzati a garantire una migliore diffusione e accessibilità delle

informazioni sulle attività svolte e le prestazioni erogate.

3.4.3 SCHEDA VALUTAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE

Al momento dello svolgimento della consulenza o al momento del ritiro del referto viene

sottoposto all’utente un questionario anonimo di valutazione, allo scopo di acquisire il grado di

soddisfazione. Le informazioni ottenute grazie a questo strumento consentono al personale

dell’Istituto CSS-Mendel di elaborare delle statistiche utilizzate per ottimizzare e migliorare la

funzionalità e la qualità dei servizi offerti.

3.5 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP)

La missione dell’URP è assicurare all’utenza dell’Istituto CSS-Mendel l’aiuto e il supporto utili per

ogni tipo di necessità e richiesta.

Il personale dell’URP è a disposizione per:

Fornire informazioni sulle prestazioni e sui servizi assistenziali;

Garantire il diritto di essere ascoltati e di ricevere una risposta;

Ricevere osservazioni, suggerimenti e reclami;

Agevolare l’accesso e l’orientamento all’interno della struttura.

Tutte le informazioni relative alle attività dell’Istituto CSS-Mendel possono essere richieste o di

persona o contattando telefonicamente il servizio informazioni (URP), che è attivo dal lunedì al

venerdì al numero: +39 06 44160503 (tasto 5). E’ attivo anche un indirizzo di posta elettronica:

[email protected]

Ulteriori informazioni sono disponibili consultando il sito internet dell’Istituto www.css-mendel.it.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

16

4 MECCANISMI DI TUTELA E VERIFICA

4.1 DIRITTI E DOVERI DEGLI UTENTI

Diritto all’informazione

Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che riguardano il suo stato di

salute e i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutti quelli che la ricerca scientifica e la

innovazione tecnologica rendono disponibili (art. 35 Carta Europea dei diritti del malato).

La consulenza genetica è un "processo di comunicazione che concerne i problemi umani legati

all’occorrenza, o al rischio di ricorrenza, di una patologia genetica in una famiglia" (Ad hoc

Commitee on Genetic Counsiling, 1975).

A differenza di altre analisi in uso nella pratica clinica, i risultati di un test genetico possono avere

numerose implicazioni sul piano psicologico, sociale e riproduttivo, è quindi dovere del personale

informare il paziente su tutte le implicazioni e possibilità derivanti da una consulenza o da un test

genetico.

Diritto alla riservatezza e consenso informato

Il Consenso Informato è l’espressione della volontà dell’individuo i cui contenuti sono ricondotti

all’articolo 32 e 13 della Costituzione Italiana ed esprimono il diritto alla Salute e il diritto alla

Libertà individuale.

Il consenso informato al trattamento dei dati personali e/o a un test genetico è il risultato di un

processo che deve aiutare il soggetto a decidere se sottoporsi o meno a uno specifico esame.

Nell’Istituto CSS-Mendel tutti i dati sensibili, acquisiti con il consenso informato, vengono trattati in

conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003, che detta norme ben precise sulla privacy e

sull’utilizzo dei dati personali. Gli utenti, prima di accedere alle prestazioni offerte dall’Istituto CSS-

Mendel, vengono informati sull’applicazione, nella struttura, della norma sulla privacy, attraverso

un modulo di consenso informato da firmare.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Doveri degli utenti

Gli utenti, dal momento in cui hanno accesso all’Istituto CSS-Mendel, sono invitati a mantenere un

comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli

altri , con la volontà di collaborare con il personale operante nella struttura.

Pertanto, gli utenti rispetteranno le norme di ”buon comportamento” che, a titolo di esempio,

seguono:

1. esibire, all’atto dell’accettazione, un documento di identità valido;

2. impostare i cellulari in “modalità silenziosa”, onde evitare di disturbare gli altri pazienti;

3. accedere in Istituto con non più di due familiari al seguito;

4. rispettare la privacy degli altri utenti

5. non è consentito l’ingresso in ambienti diversi da quelli riservati al pubblico. In particolare, i

bambini possono accedere solo se accompagnati da almeno un adulto e, a tutela della loro

sicurezza, dovranno rimanere anch’essi solo nelle aree riservate.

Gli utenti, inoltre, possono aver accesso alle prestazioni solo dopo aver sottoscritto i Consensi

Informati al trattamento dei propri dati personali e all’esecuzione dei test genetici.

4.2 RECLAMI

L’Istituto CSS-Mendel garantisce la funzione di tutela degli utenti attraverso la possibilità, per questi

ultimi, di sporgere reclamo a seguito di disservizio, atto o comportamento che possa aver limitato o

impedito la fruibilità delle prestazioni.

I reclami possono essere presentati con lettera scritta inviata al seguente indirizzo:

Istituto CSS- Mendel - Ufficio U.R.P.

Viale Regina Margherita 261 - 00198 ROMA

e-mail: [email protected]

Entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento del reclamo l’ufficio provvederà all’eventuale istruttoria e

alla predisposizione della relativa risposta.

4.3 VERIFICA DEGLI IMPEGNI E ADEGUAMENTO ORGANIZZATIVO

L’Istituto CSS-Mendel si impegna a verificare annualmente l’attuazione degli standard, degli impegni

assunti e dei meccanismi di tutela del paziente.

Attraverso il Riesame annuale la Direzione controlla l’andamento e il costante miglioramento della

qualità dei servizi, assicurando la partecipazione degli operatori.

L’Istituto CSS-Mendel realizza una indagine sul grado di soddisfazione degli utenti attraverso la

compilazione di un questionario di valutazione anonimo. Promuove, inoltre, la diffusione di

questionari e indagini per il monitoraggio della qualità dei servizi. I risultati di tutte queste indagini

verranno resi noti sia agli operatori operanti all’interno della struttura, che agli utenti che

usufruiscono dei servizi.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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5. STANDARD DI QUALITA’, IMPEGNI E PROGRAMMI

La Carta dei Servizi è lo strumento di interfaccia tra l’Istituto CSS-Mendel e gli utenti, a cui attribuisce

un potere di controllo sulla qualità delle prestazioni erogate.

In particolare l’Istituto CSS-Mendel:

- adotta standard di qualità del servizio

- rende pubblici gli standard e i programmi di miglioramento informandone sia il personale

operante che gli utenti del servizio

- verifica il rispetto di tali standard, riconoscendo all’utente lo stesso diritto di verifica

- verifica il grado di soddisfazione dell’utente

- assicura agli utenti la possibilità di reclamare, in tutti i casi in cui siano stati lesi i diritti degli

utenti o non sia stato effettuato quanto dichiarato nella Carta dei Servizi e in tutti i casi in cui

sia possibile dimostrare che il servizio reso sia inferiore agli standard dichiarati

Gli standard di qualità, che vengono aggiornati e comunicati annualmente, rappresentano il risultato

dell’impegno dell’Istituto CSS-Mendel nei confronti della gestione dei servizi e delle relazioni con gli

utenti.

Questi standard riguardano essenzialmente le caratteristiche e le modalità di erogazione dei servizi,

privilegiando il controllo degli aspetti organizzativi, percepibili facilmente dagli utenti.

Si permette in questo modo agli utenti del Servizio Sanitario, di interagire direttamente e

concretamente con la struttura per il soddisfacimento dei propri bisogni di salute.

Per standard di qualità si intendono:

risultati dei Controlli di Qualità Interni (CQI) e Verifiche Esterne di Qualità (VEQ)

efficienza del parco macchine

formazione continua del personale

valutazione soddisfazione del paziente

monitoraggio tempi di attesa e di indagine

Risultati di CQI e VEQ

I laboratori diagnostici di Citogenetica e Genetica Molecolare dell’Istituto CSS Mendel assicurano la

qualità delle prestazioni eseguite, attraverso la partecipazione a programmi di controlli di qualità

esterni (VEQ), nazionali e internazionali. Nello stesso tempo applicano controlli di qualità interni

(CQI), registrati durante le sedute analitiche e analizzati secondo standard riconosciuti.

Per i Controlli di Qualità Interni del laboratorio di citogenetica si fa riferimento a quanto presentato

nelle Linee Guida della Società Italiana di Genetica Umana (SIGU), nelle quali vengono considerate

le percentuali di successo delle indagini, che devono essere superiori agli standard elencati nel

documento.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Per il Laboratorio di Genetica Molecolare non esistono standard universalmente riconosciuti.

L’Istituto ha quindi partecipato alla fase di sperimentazione della Certificazione SIGUCERT, specifica

per i laboratori di genetica medica, recependo e applicando le percentuali di controllo ivi espresse,

considerandole standard per i propri controlli interni di qualità della Genetica Molecolare.

I controlli di qualità esterni vengono assicurati dalla partecipazione a programmi nazionali e

internazionali, quali le VEQ dell’Istituto Superiore di Sanità e i controlli europei di EMQN (per la

Genetica Molecolare) e di CEQA (per la Citogenetica).

Nel corso dell’anno 2009 entrambi i laboratori hanno ottenuto punteggi che rispettano gli standard

richiesti.

Per quanto riguarda i controlli di qualità interni del laboratorio di citogenetica, la percentuale di

successi riscontrati nel corso delle indagini diagnostiche è risultata in linea, o superiore in alcuni casi,

a quanto previsto dalle Linee Guida della SIGU per la Citogenetica del 2007. In particolare, l’indice

di successo per le analisi di citogenetica da liquido amniotico era pari al 99.6% (contro il 98%

indicato dalle linee guida SIGU) e si attestava al 99% (contro il 98% definito nei disciplinari SIGU)

per le analisi di citogenetica molecolare su sangue periferico, come ad esempio l’analisi ad alta

specializzazione CGHarray.

Il laboratorio di Genetica Molecolare, che fa riferimento agli standard espressi nella valutazione

SIGUCERT, sta terminando l’implementazione e la registrazione dei propri controlli interni di

qualità. Per i controlli già applicati ed analizzati, le percentuali di fallimento sono risultate inferiori a

quanto previsto, rispettando quindi gli standard richiesti. Ad esempio, per i test eseguiti con il

metodo della PCR (Polymerase Chain Reaction), la percentuale dei fallimenti per anno era inferiore

al 2%, contro il 10% definito nei disciplinari SIGU.

Per la Genetica Molecolare i punteggi dei risultati delle VEQ (di EMQN) sono risultati nel range

previsto nella maggior parte dei campioni considerati, tranne che per un caso (range di valutazione:

1-2, risultato: 1,17), in cui si è riscontrato un errore di trascrizione dei dati grezzi. Nonostante gli

elevati punteggi ottenuti per l’interpretazione dei dati e per la refertazione, si sono avuti

suggerimenti per migliorare queste fasi del processo e renderle più fruibili agli utenti finali, i pazienti.

Per la Citogenetica i punteggi delle VEQ sono stati buoni per i controlli dell’Istituto Superiore di

Sanità; per i controlli del CEQA ci sono state penalizzazioni relative al parametro interpretazione,

cioè è stata richiesta, nel caso di patologia, la relazione clinica del referto di laboratorio. Le richieste

del CEQA non sono però in accordo con le linee guida italiane, per cui non sono state attivate

azioni correttive.

Negli obiettivi dell’Istituto CSS Mendel per l’anno 2010, oltre al mantenimento degli standard

prefissati, sia per i controlli interni di qualità (percentuali di successo/fallimento), che per i controlli

esterni (VEQ dell’Istituto Superiore di Sanità, controlli europei di EMQN e CEQA), sono previsti:

- controlli interlaboratorio per le analisi di Genetica Molecolare per cui non esistono

programmi di VEQ;

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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- implementazione di nuovi controlli VEQ per altre patologie inerenti alla Genetica

Molecolare;

- Richiesta di partecipazione del Laboratorio di Citogenetica alla sperimentazione per le VEQ

per l’analisi CGH Array.

Efficienza del parco macchine

La Direzione dell’Istituto CSS-Mendel assicura l’efficienza delle apparecchiature scientifiche,

necessarie allo svolgimento dell’attività assistenziale, attraverso:

la pianificazione annuale della manutenzione preventiva, in accordo con la Direzione

Sanitaria di IRCCS-CSS di San Giovanni Rotondo.

il monitoraggio costante del corretto funzionamento delle apparecchiature, che ha

consentito, per il 2009, di mantenere, pressoché costante il numero degli interventi

straordinari su attrezzature ritenute critiche per l’attività diagnostica, rispetto al 2008:

ANNO 2008 ANNO 2009

NUMERO DI INTERVENTI TECNICI

STRAORDINARI:

relativi al 24% delle apparecchiature

presenti. Di questi la metà sono stati ritenuti

critici.

NUMERO DI INTERVENTI TECNICI

STRAORDINARI:

sempre relativi al 24% delle

apparecchiature. Di questi il 45% sono stati

ritenuti critici.

Inoltre, è stata riscontrata una diminuzione nei tempi di intervento (up-time) e di

risoluzione del guasto rilevato. L’analisi statistica è disponibile presso il Servizio di Ingegneria

Clinica (SIC) di IRCCS-CSS di San Giovanni Rotondo.

adeguata modernizzazione ed ottimizzazione del parco macchine, di intesa con i responsabili

dei laboratori diagnostici ed i referenti scientifici delle apparecchiature. Infatti, anche per

l’anno 2009, l’Istituto si è dotato di nuove strumentazioni, moderne e di elevata tecnologia,

per diagnosi ad alta specializzazione, dedicate alle malattie genetiche (Nanodrop 1000,

piattaforma Affymetrix e due moderni termociclatori). E’ stato, inoltre, effettuato l’up-grade

dei sequenziatori, che ha permesso di ottimizzarne l’uso.

programmazione di Verifiche Interne, secondo la norma ISO 9001:2008, per controllare la

corretta gestione delle apparecchiature, secondo quanto definito nelle specifiche procedure

operative. I risultati di tali verifiche, sono oggetto di analisi, da parte della Direzione, per

valutare l’efficacia del sistema di gestione della qualità e individuare opportunità di

miglioramento.

Formazione continua del personale

L’Istituto CSS-Mendel garantisce che il proprio personale abbia conseguito i crediti formativi, previsti

dalla normativa vigente.

A fronte del rilevamento del fabbisogno formativo, in quanto provider accreditato presso il

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

21

Ministero della Salute, anche per il 2009, ha organizzato corsi ECM, presso l’Istituto ed ha

partecipato ad ECM organizzati presso altre sedi.

Valutazione soddisfazione del paziente

Per la Genetica Clinica:

La Direzione dell’Istituto CSS Mendel garantisce la massima attenzione verso le esigenze del cliente,

predisponendo e analizzando questionari di soddisfazione rivolti ai pazienti che accedono ai servizi

offerti dalla struttura, in particolare al servizio di genetica clinica.

Dall’analisi statistica dei questionari distribuiti nel corso dell’anno 2009 e’ emerso che i pazienti sono

particolarmente soddisfatti della prestazione ricevuta.

Per quanto riguarda le consulenze genetiche, oltre il 90% dei pazienti è altamente soddisfatto per

quanto riguarda le modalità di prenotazione e i relativi tempi di attesa, l’assistenza al momento

dell’accoglienza, il personale medico che si occupa della consulenza genetica, le informazioni fornite

e, in generale, la consulenza genetica ricevuta. Tutti i pazienti in caso di necessità si rivolgerebbero

nuovamente all’Istituto CSS Mendel. Rispetto agli anni precedenti la consulenza genetica è stata

determinante sulle scelte del paziente, per oltre il 50% delle persone che hanno compilato il

questionario. Il 70% dei pazienti ritiene che gli spazi messi a disposizione per l’attesa potrebbero

essere migliorati, anche se di poco.

Per il Servizio di Ecografia Ostetrica e Amniocentesi:

Dall’analisi dei questionari di soddisfazione distribuiti nel corso del 2009 agli utenti del Servizio di

Ecografia Ostetrica ed Amniocentesi è emerso che i pazienti sono totalmente soddisfatti della

prestazione ricevuta, sia essa una ecografia ostetrica che una amniocentesi. Gli utenti sono

notevolmente soddisfatti del personale addetto alle amniocentesi e alle ecografie, e ritengono molto

esaurienti le informazioni ricevute nel corso della prestazione.

Si potrebbero migliorare, secondo un 10% delle persone intervistate, le modalità di prenotazione

delle visite e il servizio di accoglienza, inteso sia come spazi che come personale.

Tutti gli utenti, sia per le ecografie che per le amniocentesi, si rivolgerebbero di nuovo alla struttura.

Monitoraggio dei tempi di attesa e di indagine

I tempi di attesa dichiarati (30 giorni) per le consulenze genetiche sono stati pienamente rispettati e,

in alcuni casi, ravvicinati.

Sono stati monitorati i tempi di refertazione descritti nella tabella delle analisi citogenetiche e

molecolari eseguite nei due laboratori diagnostici e sono risultati congruenti.

La Direzione dell’Istituto, in accordo con i Responsabili dei laboratori, ha posto tra gli obiettivi di

miglioramento per il 2010 l’ottimizzazione dei tempi di consegna dei referti.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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6. IL SISTEMA GESTIONE QUALITA’

L’Istituto applica le norme relative alla gestione qualità utilizzando gli otto principi cardine che

possono facilitare un'evoluzione del business verso prestazioni di "eccellenza" e che enfatizzano

l'importanza della soddisfazione delle esigenze del cliente:

Organizzazione focalizzata sul cliente: le organizzazioni dipendono dai clienti e sono tenute

a comprendere le loro esigenze presenti e future, rispettare le loro richieste e mirare a

superare le loro stesse aspettative.

Leadership: i dirigenti stabiliscono unità di intenti, indirizzi e l'ambiente interno

dell'organizzazione. Essi favoriscono l'ambiente adatto al pieno coinvolgimento del

personale nel perseguimento degli obiettivi dell'organizzazione.

Coinvolgimento del personale: le persone, a tutti i livelli, costituiscono l'essenza

dell'organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di mettere le loro abilità al

servizio dell'organizzazione.

Approccio ai processi: un risultato desiderato si ottiene con maggior efficienza quando le

relative attività e risorse sono gestite come un processo

Approccio sistemico alla gestione aziendale: identificare, capire e gestire un sistema di

processi interconnessi per perseguire determinati obiettivi contribuisce all'efficacia ed

all'efficienza dell'organizzazione.

Miglioramento continuo: il miglioramento continuo è un obiettivo permanente

dell'organizzazione.

Approccio pragmatico alla presa di decisioni: le decisioni efficaci si basano sull'analisi, logica

ed intuitiva, di dati ed informazioni reali.

Relazione mutuamente vantaggiosa con i fornitori: un rapporto di reciproco beneficio fra

l'organizzazione ed i propri fornitori migliora la capacità di entrambi a creare valore.

Secondo quanto stabilito dalle norme per una corretta gestione del Sistema Qualità, nell’istituto

sono operative procedure specifiche per:

- la gestione della documentazione e delle registrazioni

- la gestione delle Non Conformità

- le Verifiche Ispettive Interne.

Il Sistema di Gestione Qualità è infatti un sistema documentato; tutta la documentazione e la

modulistica dell’Istituto CSS-Mendel sono tenute sotto controllo e revisionate periodicamente. In

questo modo viene fornita evidenza di quanto messo in atto a garanzia della qualità dei processi e

dei prodotti/servizi forniti.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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7. IL SERVIZIO

L’Istituto CSS-Mendel eroga prestazioni di consulenza e diagnosi. Sviluppa, inoltre, attività di ricerca

nel campo della genetica medica.

A queste si affianca un Servizio di Ecografia Ostetrica e Amniocentesi, volto a monitorare, prevedere

e prevenire le patologie genetiche, e non, in gravidanza.

Tutte le attività svolte presso l’Istituto sono state analizzate come processi e inserite in apposite

procedure operative.

CONSULENZA GENETICA:

- raccolta dati/ anamnesi

- valutazione dati

- esame obiettivo e inquadramento diagnostico

è necessario

il prelievo?

PRELIEVO MATERIALE

BIOLOGICO

Il test fa parte

della nostra

lista delle

diagnosi?

ANALISI

- accettazione campione e

registrazione

- analisi

L’Istituto può dare

indicazione al paziente di

altre strutture, oppure,

mettere in contatto le due

parti, potendosi far carico

dell’invio del campione.

Interpretazione dei Risultati.

CONTATTO CON IL PAZIENTE:

- richiesta appuntamento

- raccolta delle generalità del paziente

- accettazione

RELAZIONE/REFERTO:

- Stesura

- Firma

- Consegna

- Eventuale consulenza post test

no

no

Campione

proveniente

dall’esterno

PROCESSI DI CONSULENZA E DIAGNOSI

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

24

QUALI SONO LE TAPPE DEL SERVIZIO?

1. si prenota un appuntamento per una consulenza genetica o un test diagnostico oppure un’ecografia

2. si attua una consulenza genetica

3. il campione di materiale biologico viene prelevato o proviene da strutture esterne

4. il campione viene accettato

5. il campione viene processato

6. viene compilato un referto

7. il referto viene consegnato al paziente

VISITA ECOGRAFICA

- raccolta dati/ anamnesi

- valutazione dati

- esame ecografico

CONTATTO CON IL PAZIENTE:

- richiesta appuntamento

- raccolta delle generalità del paziente

- accettazione

REFERTAZIONE:

- Stampa immagini

- Stesura

- Firma

- Consegna

PROCESSO VISITE ECOGRAFICHE

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

25

PRENOTAZIONE PRESTAZIONE

Raccolta dati paziente e assegnazione appuntamento

La Segreteria si occupa della gestione del paziente per quanto riguarda l’assegnazione degli appuntamenti per

le visite di consulenza, secondo le modalità di seguito illustrate:

1. Attraverso il contatto telefonico il Personale di Segreteria controlla se la prestazione richiesta rientra

tra quelle erogate al Mendel ed, eventualmente, procede all’assegnazione di un appuntamento, che

verrà confermato due giorni prima;

2. Richiede le generalità del paziente (nome e cognome, indirizzo e recapito telefonico) che vengono

immediatamente trascritte sulla scheda di prenotazione. Il Personale di Segreteria, inoltre, comunica le

modalità amministrative di pagamento e richiede la documentazione necessaria per la visita (es.

impegnative, cartelle cliniche, risultati di indagini precedenti,etc.).

3. Il Personale di Segreteria inserisce i dati del paziente sul software dedicato alla gestione della struttura

(SHIRE).

CONSULENZA GENETICA

Definizioni:

Test Genetico: analisi specifiche (cromosomiche o citogenetiche e molecolari), che possono accertare i difetti

genetici di molte malattie. Le analisi citogenetiche identificano le anomalie del numero o della struttura dei

cromosomi (patologie cromosomiche), mentre gli altri test genetici ricercano la presenza di eventuali

modificazioni (mutazioni) nei geni correlati con specifiche malattie, attraverso l’analisi diretta del gene-

malattia o attraverso lo studio della trasmissione nella famiglia delle regioni cromosomiche associate con la

malattia (analisi di concatenazione genica o linkage).

Consulenza Genetica: complesso atto medico che ha come finalità informare un individuo o una famiglia, che

sono o ritengono di essere a rischio di malattia genetica, sugli aspetti medici e genetici, sulla diagnosi,

prognosi, terapia della condizione e sul rischio che la malattia si manifesti nel consultando e in altri membri

della famiglia.

Malattia Genetica: patologia causata da un'alterazione del patrimonio genetico di un individuo (DNA), che

può comportare una sintomatologia clinica.

Modalità operative

L’obiettivo dell’Istituto CSS-Mendel è di soddisfare con la massima efficienza e professionalità le esigenze del

paziente. La sezione di Genetica Clinica si occupa della consulenza genetica a favore dei pazienti che accedono

all’Istituto, ai quali viene offerto e garantito un servizio altamente professionale da parte del personale

medico, selezionato per competenza e livello di formazione.

Su richiesta del paziente è disponibile personale in grado di dialogare in inglese o francese; in questo modo la

struttura facilita l’erogazione delle prestazioni anche a utenti stranieri.

Nell’Istituto CSS-Mendel vengono svolti diversi tipi di consulenza, secondo le diverse esigenze del paziente.

Possono rivolgersi all’Istituto persone che necessitano di una consulenza genetica clinica oppure pazienti che

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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hanno già ricevuto la prescrizione di un test genetico da un’ altro specialista o dal proprio medico curante e

quindi necessitano di una consulenza specifica, legata al test genetico da eseguire.

Secondo quanto previsto dalle linee guida per le attività di Genetica Medica, ogni test genetico deve essere

preceduto da una consulenza collegata al test stesso.

Consulenze disponibili:

consulenza genetica legata al test:

consulenza pre test

consulenza post test

consulenza di genetica clinica

Consulenza genetica legata al test

Il paziente o consultando, fornito di prescrizione medica, contatta direttamente la struttura e chiede un

appuntamento alla Segreteria, fornendo i propri dati e il tipo di test richiesto. Il consultando viene quindi

ricevuto per una consulenza pre-test, in cui il Medico Specialista spiega il tipo di test, a che cosa serve e che

risposte può dare. Al termine di ciascuna visita il Personale Amministrativo ha il compito di gestire il servizio di

fatturazione dei compensi dovuti dal paziente per il servizio offerto dall’Istituto.

Il giorno dell’appuntamento viene seguito il seguente iter:

1) Il paziente viene accolto dal personale di accettazione, che lo identifica attraverso un documento di

riconoscimento valido, controlla la scheda di registrazione su SHIRE e assegna un numero di chiamata.

2) Al paziente viene consegnato un questionario informativo interno (facoltativo, ma necessario per

valutare la soddisfazione relativa al servizio), l’informativa sulla privacy, con il consenso al

trattamento dei dati ed un numero, con il quale verrà chiamato. Nel caso di pazienti che dovranno

effettuare amniocentesi viene consegnato anche un modulo informativo sulla Diagnosi Prenatale (DP)

mediante amniocentesi, il Consenso Informato alla DP. ed un modello informativo riguardante i tempi

di refertazione e gli orari di consegna referti.

3) Il paziente viene accolto in consulenza e gli viene richiesto il consenso al trattamento dei dati firmato.

4) Se il paziente ha acconsentito al trattamento dei dati viene completata la scheda anagrafica presente

nel database. Il medico controlla assieme al paziente che i dati anagrafici riportati siano corretti, ed

eventualmente apporta modifiche e/o integrazioni.

5) Il Medico Genetista effettua la consulenza genetica collegata al test, finalizzata a chiarire il significato, i

limiti, l’attendibilità, la specificità del test genetico; acquisire e/o ottenere dati sull’albero genealogico;

ottenere il consenso all’esecuzione del test.

6) Il Medico chiede al paziente l’autorizzazione al prelievo, informandolo sul tipo di materiale biologico

necessario, sul trattamento a cui verrà sottoposto e sulle modalità previste per la tutela della privacy.

Se il paziente acconsente al prelievo deve firmare una autorizzazione per il trattamento del materiale

biologico.

7) Il Medico fa accomodare il paziente nella Stanza Prelievi ed effettua il prelievo (solitamente sangue

venoso periferico) utilizzando materiale monouso (p. es. guanti) e sterile (siringa, ad esempio, per

prelievi ematici). Il materiale prelevato viene introdotto in una provetta idonea, su cui

precedentemente il Medico ha applicato una etichetta identificativa.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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8) La provetta così contrassegnata viene poi consegnata dal medico ad un tecnico del laboratorio di

pertinenza assieme ad una scheda su cui sono riportate le generalità, il sospetto diagnostico o

l’indicazione al test ed il documento firmato che attesta il consenso informato del paziente al

trattamento dei dati e del materiale biologico.

9) Vengono comunicati , tramite apposito modulo, i tempi di refertazione e gli orari di consegna dei

referti.

Il campione, prelevato all’interno del nostro Istituto segue poi lo stesso iter descritto nelle procedure operative

di Diagnosi. Successivamente alla stesura del referto e quindi alla conclusione diagnostica, il paziente potrebbe

essere ricontattato per una consulenza post-test, durante la quale verrà spiegato il risultato del test diagnostico

e tratte le conclusioni.

Consulenza genetica clinica

La consulenza genetica presuppone sempre un contatto preliminare tra il paziente e il Personale di Segreteria

per l’assegnazione di un appuntamento, mentre al termine di ciascuna visita il Personale Amministrativo ha il

compito di gestire il servizio di fatturazione dei compensi, dovuti dal paziente, per il servizio offerto

dall’Istituto.

Di seguito viene riportato un elenco sintetico dell’ attività di consulenza:

1) Il paziente viene accolto dal Personale Amministrativo, che controlla la scheda di registrazione su

SHIRE e assegna un numero di chiamata.

2) Al paziente viene consegnato un questionario informativo (facoltativo ma necessario per valutare la

soddisfazione relativa al servizio) e l’informativa sulla privacy con il consenso al trattamento dei dati.

3) Il paziente viene accolto in consulenza e viene completata la scheda SHIRE precedentemente inserita

dal Personale di Segreteria nel database. Il medico controlla insieme al paziente che i dati anagrafici

riportati siano corretti, ed eventualmente apporta modifiche e/o integrazioni.

4) Il Medico Specialista raccoglie l’anamnesi familiare, fisiologica e patologica del probando ed esegue,

quando necessario, l’esame obiettivo per definire/confermare clinicamente la diagnosi.

La consulenza segue un iter diverso a seconda della valutazione effettuata dal medico specialista.

Consulenza conclusa senza prelievo di campione biologico.

1) Qualora si giunga alla diagnosi clinica senza la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti viene

redatto e consegnato al paziente un referto contenente la consulenza genetica.

2) Copia scritta del referto viene archiviata e conservata per 10 anni, mentre una copia elettronica viene

archiviata sul programma “SHIRE” per la gestione della struttura.

Diagnosi sospetta senza necessità di prelievo di materiale biologico.

1) In caso di diagnosi sospetta e di difficile definizione il medico specialista può ritenere necessario un

approfondimento mediante consulto con altri specialisti, senza che sia effettuato alcun prelievo di

materiale biologico. Di questo si rende partecipe il paziente.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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2) Successivamente un gruppo di medici si riunisce, secondo quanto comunicato dal Responsabile di

Sezione, per discutere i casi di difficile comprensione.

3) Chiarito e concluso il caso, il medico specialista redige il referto per il paziente.

4) Il paziente viene contattato dal medico di riferimento in accordo con il Personale di Segreteria per un

successivo appuntamento di consulenza, durante la quale viene spiegato il significato della diagnosi

scritta sul referto.

5) Copia scritta del referto viene archiviata e conservata nell’Archivio di Sezione per 10 anni, mentre una

copia elettronica viene archiviata in SHIRE.

Diagnosi sospetta con esigenza di prelievo di materiale biologico.

1) In alcuni casi il medico specialista ritiene opportuno eseguire approfondimenti per mezzo di specifiche

analisi di laboratorio che possono essere eseguite all’interno dell’Istituto o, se l’Istituto non effettua

l’indagine, può dare indicazione al paziente di altre strutture, oppure, se è a conoscenza di un gruppo

di lavoro/ricerca dedicato, può mettere in contatto le due parti, potendosi far carico dell’invio del

campione.

2) Si chiede al paziente l’autorizzazione al prelievo di materiale biologico.

3) Il medico spiega al paziente il trattamento a cui verrà sottoposto il materiale biologico acquisito e le

modalità previste per la tutela della privacy.

4) Se il paziente acconsente al prelievo viene preliminarmente invitato a firmare un’autorizzazione al

trattamento del materiale biologico.

5) Il Medico specialista fa accomodare il paziente nella stanza prelievi ed effettua il prelievo ematico

utilizzando materiale sterile (guanti e siringa).

6) Il sangue viene introdotto in una provetta idonea, su cui precedentemente il Medico ha posto un’

etichetta identificativa.

7) La provetta viene poi consegnata dal medico, che segue la consulenza, al laboratorio, insieme ad una

scheda su cui sono riportate le generalità, il sospetto diagnostico ed il documento firmato che attesta

il consenso informato del paziente al trattamento dei dati e del materiale biologico.

Analisi del campione

Il campione biologico viene consegnato al responsabile del laboratorio coinvolto nella specifica diagnosi

(citogenetica o genetica molecolare); le attività di laboratorio vengono realizzate da operatori incaricati

direttamente dal responsabile stesso.

Conclusione dei casi, consegna del referto ed eventuali ulteriori approfondimenti

Concluse le indagini richieste verrà redatto un referto di laboratorio, legato all’esito dei test. Per quanto

riguarda le consulenze di genetica clinica verrà redatto anche un referto di consulenza genetica che sarà

consegnato al paziente, eventualmente in allegato all’esito dei test di laboratorio.

Se il risultato è negativo, il referto, redatto dal Responsabile di laboratorio, viene consegnato al Personale di

Segreteria, per la consegna o la spedizione.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Negli altri casi, il referto viene consegnato al medico di turno, che valuta se il caso può considerarsi concluso o

se sono necessari ulteriori approfondimenti. Se non sono necessarie altre indagini un medico redige il referto e

lo consegna al paziente.

Se le analisi hanno dato esito positivo è opportuno effettuare una specifica visita di consulenza post-test, per la

consegna del referto e per l’eventuale spiegazione del risultato delle indagini di laboratorio. Il medico

specialista darà informazioni in merito alla patologia diagnosticata ed al comportamento da tenere in

relazione ai potenziali rischi correlati (trasmissione familiare della malattia, etc.).

Qualora fossero, invece, necessari ulteriori approfondimenti di laboratorio si contatta direttamente il paziente

e si concorda un nuovo appuntamento o si richiede al medico curante l’invio di altri campioni.

ANALISI

L’Istituto CSS-Mendel svolge attività di diagnosi nell’ambito della Citogenetica e della Genetica Molecolare.

I campioni di materiale biologico possono provenire da diverse fonti. Possono essere prelevati direttamente

all’interno dell’Istituto Mendel, nell’ambito delle consulenze collegate ai test o di genetica clinica, effettuate da

personale specializzato. In alternativa i campioni possono provenire da strutture esterne, previo accordo con i

Responsabili dei diversi laboratori per analizzare la fattibilità dell’analisi.

L’iter che seguono i campioni è il medesimo, a prescindere dal tipo di indagine che deve essere eseguita:

- a) ricevimento e accettazione del campione

- b) registrazione e conservazione del campione in ingresso

- c) analisi di laboratorio

- d) interpretazione dei risultati

- e) compilazione del referto e consegna

- f) archiviazione dei dati e del materiale biologico

Ogni campione segue un suo iter specifico, a seconda del laboratorio al quale è destinato.

Tutti i campioni devono essere accompagnati da un consenso informato al test, firmato dal paziente stesso e

dal Medico che ha raccolto il consenso. Secondo accordi specifici, alcune strutture possono inviare un

documento in cui dichiarano che i consensi al trattamento dei dati e del materiale biologico sono conservati

presso la struttura in cui vengono prelevati i campioni.

ATTIVITA’ DEI LABORATORI DI CITOGENETICA E

GENETICA MOLECOLARE

a) Ricevimento e accettazione del campione

I campioni di materiale biologico devono pervenire al laboratorio con i seguenti documenti allegati:

- consenso al trattamento del materiale biologico firmato dal paziente

- richiesta di prestazione diagnostica, contenente le informazioni anagrafiche ed anamnestiche del paziente, le

indicazioni relative al tipo di materiale da esaminare ed il tipo di indagine da effettuare, compilato dal medico

richiedente.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Per i campioni provenienti dalle consulenze interne tale richiesta viene prodotta dal software SHIRE durante lo

svolgimento della consulenza stessa. Per i campioni provenienti dall’esterno viene utilizzato un apposito

modello di richiesta, che riporta anche le informazioni sulle modalità di invio dei campioni e di compilazione

dell’impegnativa.

Le provette contenenti il materiale biologico del paziente devono riportare il nome del paziente con la data di

nascita, per evitare casi di omonimia.

Nel caso di campioni provenienti dall’esterno il Responsabile del Laboratorio deve

- comunicare alle strutture interessate le condizioni di conservazione e le quantità necessarie di

campione per un corretto processo diagnostico;

- inviare il modulo di richiesta analisi, che deve essere rispedito compilato insieme al campione.

Oltre alla richiesta di analisi vengono inviate alle strutture esterne anche informative sul tipo di diagnosi e i

facsimile dei questionari o consensi da far riempire ai pazienti.

Nel caso di alcune convenzioni particolari, previa comunicazione, il laboratorio può utilizzare come modulo

di richiesta analisi quello del centro di invio, con la condizione che contenga tutti i dati richiesti anche nei

moduli di richiesta specifici dell’Istituto CSS-Mendel.

I campioni devono essere trasportati utilizzando contenitori adeguati e Dispositivi di Protezione Individuale

per garantire la sicurezza dell’operatore.

I campioni possono essere accettati da personale incaricato dai Responsabili di Laboratorio. La persona che

riceve il campione deve controllarne quantità e aspetto, oltre all’integrità del contenitore. Deve inoltre

controllare tutti i dati riportati, compresa la corrispondenza con il nome presente sull’etichetta del campione

arrivato.

In caso di campione non conforme è necessario accettare il campione con riserva, specificando la Non

Conformità sulla richiesta di analisi e sul registro di arrivo.

La riserva può essere di due tipi:

- di tipo documentale

- di tipo biologico

Le richieste di analisi e tutti i documenti relativi al singolo paziente vengono conservati per un tempo illimitato

nell’archivio dell’Istituto.

b) Registrazione del campione in ingresso

Il campione in ingresso viene registrato su di un database dedicato. Ad ogni campione viene assegnato un

codice identificativo progressivo. Tale codice viene riportato anche sulla richiesta di analisi e accompagnerà il

materiale in esame durante ogni singola fase di laboratorio.

Nei diversi registri e database sono riportati: nome e cognome del paziente, la data di arrivo del campione, le

indicazioni per l’analisi e il codice assegnato al campione. Tutti gli altri dati anagrafici del paziente sono

riportati sulla scheda di richiesta.

Sulle provette che contengono il materiale biologico del paziente in esame deve essere sempre indicato il

codice identificativo assegnato al campione. In caso di campioni multipli è necessario mantenere insieme tutte

le provette relative a un singolo paziente.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Il Responsabile del Laboratorio affida l’esecuzione dell’indagine ad un biologo e/o un tecnico del laboratorio,

in base alle competenze specifiche personali.

c) Analisi di laboratorio

Le fasi di analisi del campione rappresentano i momenti più importanti e pertanto maggiormente sottoposti a

controlli. Ad ogni analisi, eseguibile dai laboratori diagnostici, corrisponde un protocollo di lavoro, validato

dalla Direzione e sottoposto a continui aggiornamenti.

Durante l’iter diagnostico ogni fase analitica deve essere documentata dall’operatore coinvolto, il quale

annota sul registro di laboratorio specifico per quella determinata richiesta:

- la data di inizio e fine del processo di analisi

- il numero identificativo del campione in esame

- il numero di lotto del materiale utilizzato (es. reagenti chimici, terreni di coltura, kit diagnostici…etc)

- le fasi critiche (secondo quanto indicato sui protocolli)

- i protocolli di lavoro utilizzati

- operatori coinvolti in ogni fase di lavoro.

d) Interpretazione dei risultati

L’interpretazione dei risultati delle indagini, eseguite dal laboratorio di Citogenetica, viene eseguita

dall’operatore che ha condotto l’analisi. Dopo il controllo della corretta esecuzione delle fasi previste dallo

specifico protocollo, il Responsabile del Laboratorio valida la diagnosi siglando il foglio di lavoro della singola

analisi e redige il referto.

Nel caso del Laboratorio di Genetica Molecolare, l’interpretazione dei risultati viene eseguita dall’operatore

che ha condotto il test insieme al Responsabile, che controlla anche la corretta esecuzione delle fasi previste

dallo specifico protocollo.

e) Compilazione e consegna del referto

Il referto da consegnare al paziente viene redatto a cura del personale specializzato responsabile della specifica

diagnosi e deve sempre riportare:

- la data di refertazione

- i dati anagrafici del paziente o dei pazienti (cognome, nome e data di nascita)

- il codice identificativo attribuito al campione analizzato

- la data di arrivo del campione e il tipo di materiale biologico utilizzato

- l’aspetto del campione all’arrivo, in caso di Liquido Amniotico, Villi Coriali e Materiale Abortivo

- metodo e analisi eseguita

- tecnica di studio

- tutti i valori di controllo e i ranges normali, dove è possibile

- medico e struttura inviante (se campione proveniente dall’esterno)

- indicazione al test (ove necessario)

- i risultati dell’indagine.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Inoltre devono essere indicati in maniera discorsiva e chiara per il paziente i risultati delle indagini e il

commento.

Il referto viene validato e firmato dal Responsabile del Laboratorio.

I referti vengono consegnati direttamente ai pazienti da parte del Personale dell’Istituto, autorizzato dalla

Direzione. La comunicazione dei risultati viene fatta seguendo quanto previsto dalle Linee Guida per i Test

Genetici.

I referti sono di norma disponibili nella serata del giorno precedente a quello previsto per la consegna,

secondo i tempi riportati nell’elenco delle indagini disponibili. I risultati vengono rilasciati solamente al

paziente a cui si è eseguita l’analisi. In alternativa il referto può essere consegnato anche a terzi purché forniti

di delega scritta firmata dal delegante e di fotocopia del documento. La consegna del referto viene registrata

sul registro delle consegne e sulla copia del referto stesso che verrà conservata nell’archivio di Sezione.

Il referto può essere:

- spedito al mittente (previa autorizzazione via fax) tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, posta

prioritaria o corriere espresso,

- consegnato, tramite un camminatore dell’Istituto, al Centro di Invio

- preso in consegna dalla Segreteria dell’Istituto, che lo custodisce secondo le disposizioni vigenti, fino

alla consegna alla paziente o ad un suo delegato.

Le consegne dei referti si effettuano unicamente il Lunedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00. In

casi particolari le consegne potranno essere eseguite secondo accordi presi di volta in volta tra il centro di

invio e il Responsabile di Sezione, sempre salvaguardando la privacy del paziente.

Nel caso in cui il referto documenti una condizione patologica la Sezione di Citogenetica mette a disposizione

dei pazienti propri specialisti in Genetica Medica, per fornire la consulenza collegata all’analisi. In caso di

necessità la consulenza può essere integrata dalla consulenza fornita dalla Sezione di Genetica Clinica

dell’Istituto.

f) Archiviazione del materiale biologico e della documentazione clinica.

Nel caso di analisi eseguite dal laboratorio di Citogenetica, i preparati allestiti e analizzati (vetrini) vengono

conservati in apposite istoteche, indicando l’anno in cui è stata eseguita l’analisi e il numero di identificazione.

Vengono quindi conservati per almeno 5 anni in caso di Diagnosi Prenatale (vetrini che provengono da

Liquido Amniotico o Villi Coriali) o almeno 2 anni in caso di vetrini che provengono da Sangue Periferico o

Materiale Abortivo. Ogni istoteca è accompagnata dall’elenco dei vetrini in essa contenuti.

Per i test di genetica molecolare, il materiale biologico viene conservato in modo idoneo e secondo le

normative vigenti.

La documentazione clinico/diagnostica di tutti i pazienti che hanno accesso ai servizi offerti dall’Istituto CSS-

Mendel, viene conservata, fino all’archivio centrale dell’Istituto Mendel, è a cura dei Responsabili dei

Laboratori diagnostici e degli Ambulatori, che la mantengono negli archivi di sezione per 10 anni.

I dati relativi alle analisi, che vengono registrati su software idonei (analizzatori di immagini e elaborazione

dati) e archiviati su supporti magnetici opportunamente contrassegnati (CD e DVD), vengono conservati

presso gli archivi elettronici dell’Istituto, a cui ha accesso solo il personale autorizzato. Il server esegue un back-

up automatico degli archivi ogni 15 minuti.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Il Direttore Tecnico è responsabile della custodia della documentazione clinica dal momento in cui perviene

all’archivio, mentre il Direttore Scientifico riveste la qualifica di responsabile del trattamento dei dati personali

sensibili.

La documentazione clinica viene conservata illimitatamente, poiché rappresenta un atto ufficiale,

indispensabile a garantire la certezza del diritto, oltre a costituire preziosa fonte documentaria per le ricerche

di carattere storico – sanitario” (Circolare Ministero della sanità 19 dicembre 1986).

g) Gestione dei prodotti chimici (approvvigionamento e magazzino), dei materiali d’uso e delle

apparecchiature

La Sezione di Citogenetica è provvista di un elenco dei prodotti chimici utilizzati per effettuare diagnosi in cui

devono essere riportati: tipologia di prodotto e luogo di ubicazione del prodotto in uso.

I materiali in uso per la Sezione Diagnosi di Genetica Molecolare sono etichettati con la dicitura DIAGNOSI,

sono ad uso esclusivo della Sezione e sono conservati nel luogo di utilizzo. I contenitori con il materiale in uso

devono riportare la data di messa in uso del prodotto stesso.

La gestione del magazzino e gli ordini dei materiali sono a carico degli operatori prescelti. Per tutte le

operazioni necessarie per l’approvvigionamento e per la gestione del magazzino si fa riferimento a quanto

prescritto nella omonima procedura gestionale.

Per quanto riguarda la gestione delle apparecchiature viene osservato quanto presentato nella Procedura per

la Gestione delle Infrastrutture. Per ogni apparecchio utilizzato nella Sezione è presente, in un apposito

raccoglitore, una scheda dell’apparecchio, il manuale delle istruzioni e le schede per le manutenzioni ordinarie.

Per la registrazione delle temperature dei frigoriferi, degli incubatori e delle stufe vengono utilizzati dei

registratori automatici, che segnalano eventuali variazioni della temperatura ottimale. I dati presenti in tali

registratori vengono scaricati mensilmente o in caso di necessità (allarme). Il settaggio dei registratori è a carico

di personale specializzato.

h) Sicurezza e Igiene

In riferimento a quanto previsto dal D.Lgs n. 81/2008 e s.i.m., il personale operante nel laboratorio, essendo

esposto a rischi di tipo biologico, chimico, elettrico e d’incendio, deve rispettare le norme di sicurezza

dell’Istituto ed è tenuto ad indossare i dispositivi di protezione individuale (guanti, camici occhiali e

mascherine) secondo quanto previsto dal Documento Aziendale Valutazione del Rischio (DAVR) e secondo

quanto gli viene spiegato durante la formazione specifica sulla sicurezza sul lavoro proposta dall’Istituto stesso.

Gli operatori devono provvedere alla pulizia del proprio luogo di lavoro prima di eseguire fasi analitiche

critiche e comunque alla fine della giornata. Per la pulizia delle aree comuni di laboratorio vengono decisi dai

responsabili di sezione e affissi dei turni di pulizia.

Per la gestione dei rifiuti si fa riferimento a quanto presentato nella Procedura Operativa Gestione del

Radioattivo e Rifiuti.

i) Addestramento del personale

In accordo con quanto previsto dalla procedura per la Gestione delle Risorse Umane, per gli operatori è

prevista la partecipazione a Congressi Nazionali e Internazionali, a Corsi di Formazione e Aggiornamento,

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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secondo quanto previsto dal programma di aggiornamento professionale annuale. Ogni Responsabile di

Laboratorio è tenuto a far pervenire all’inizio dell’anno alla Direzione il piano di aggiornamento professionale

relativo al proprio Laboratorio.

Gli operatori di nuovo ingresso devono seguire un periodo di addestramento/formazione, che deve essere

coordinato dal proprio Responsabile di Sezione e registrato sulla Scheda di Affiancamento, secondo quanto

previsto dalla procedura stessa.

Controlli di qualità intra e inter laboratorio

I controlli interni di laboratorio sono obbligatori e rappresentano un’efficace strumento per poter verificare il

corretto svolgimento delle singole fasi analitiche e garantire al paziente l’attendibilità dei risultati ottenuti.

Il Sistema Sanitario Nazionale prevede che alcuni laboratori che eseguono analisi citogenetiche e di Genetica

Molecolare effettuino anche dei controlli di qualità interlaboratorio. L’Istituto partecipa ai controlli di qualità

esterni dell’Istituto Superiore di Sanità e, per le analisi citogenetiche, ai controlli CEQA (Cytogenetic European

Quality Assessment), e EMQN (European Molecular Genetics Quality Network) per le diagnosi molecolari.

ECOGRAFIE GINECOLOGICHE ED OSTETRICHE

La paziente contatta direttamente il Personale di Segreteria del Servizio per prenotare un’ecografia;

l’appuntamento viene confermato telefonicamente 2 giorni prima.

Il giorno dell’appuntamento la paziente viene accolta ed indirizzata alla Reception del Servizio, viene

identificata (tramite documento di riconoscimento valido) e vengono verificati i dati.

Alla paziente vengono consegnati: l’informativa sulla privacy con il consenso al trattamento dei dati che deve

essere riconsegnato firmato ed un numero col quale verrà chiamata.

Successivamente viene accompagnata/ricevuta negli ambulatori, dove verranno registrati i dati e sarà

effettuato l’esame ecografico, seguendo le più aggiornate linee guida di riferimento a livello europeo.

Il Medico Ostetrico completa la refertazione, stampa le immagini dell’ecografia e le consegna in Segreteria, che

provvederà a consegnarlo alla paziente.

Processi di supporto:

GESTIONE DELLE RISORSE

RISORSE UMANE:

Il personale che si occupa delle attività che hanno influenza sul servizio offerto deve essere adeguatamente

competente per istruzione, addestramento ed esperienza. A tale scopo sono state predisposte e messe in

pratica le procedure adatte ad assicurare permanente aggiornamento e formazione del personale, mettendo a

disposizione la possibilità di partecipare a congressi e corsi di formazione e aggiornamento, sia interni che

esterni.

Per il personale di nuovo ingresso è previsto un periodo di affiancamento/addestramento, nel corso del quale

verranno fornite al lavoratore tutte le informazioni utili al corretto andamento dei processi di propria

competenza.

CARTA DEI SERVIZI Edizione 04 del 24 Febbraio 2010

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Per l’Istituto CSS-Mendel, la formazione costituisce un impegno costante nell’ambito delle politiche dello

sviluppo del personale ed è considerata un necessario strumento di supporto ai processi innovativi e di

sviluppo organizzativo.

INFRASTRUTTURE:

Devono essere gestite adeguatamente tutte le infrastrutture necessarie per il corretto svolgimento delle attività

ed il rispetto dei requisiti dichiarati.

Le infrastrutture comprendono:

- edifici, impianti e spazi di lavoro,

- attrezzature ed apparecchiature (anche software),

- servizi di supporto (trasporto, comunicazione).

Tutte le infrastrutture devono essere mantenute nelle condizioni necessarie per una corretta erogazione delle

prestazioni, sia in relazione ai requisiti di legge sia a quelli stabiliti dalla Direzione e indicati negli obiettivi per

la qualità.

La gestione delle infrastrutture dell’Istituto CSS-Mendel è sotto la responsabilità dell’Ufficio Tecnico di Casa

Sollievo della Sofferenza, di cui viene identificato un referente presso l’Istituto. Tutte le apparecchiature

dell’Istituto che hanno influenza sulla qualità della prestazione sono state identificate e inventariate. Sono

state inoltre predisposte delle modalità di gestione e manutenzione per ogni apparecchio.

APPROVVIGIONAMENTO E GESTIONE DEL MAGAZZINO

L’Istituto assicura che i prodotti/servizi acquistati corrispondono alle proprie necessità attraverso:

- valutazione dei fornitori,

- verifica della completezza delle informazioni per l’approvvigionamento,

- verifica della rispondenza del prodotto/servizio fornito a quanto richiesto.

Il tipo di verifica eseguita sul fornitore e sul prodotto approvvigionato è proporzionata agli effetti che il

prodotto può avere sull’attività di realizzazione del prodotto/servizio. L’Istituto CSS-Mendel pone la massima

attenzione nella selezione dei fornitori, sui quali compila un questionario le cui domande sono mirate a

valutarne la capacità di fornire, nel tempo, prodotti/servizi conformi a quanto concordato. I fornitori che

risultino idonei vengono inseriti in un Elenco dei Fornitori Qualificati, che viene controllato ed aggiornato

periodicamente.