Carlo Fedele SavioSociologia ed etica
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QUESTO E-BOOK
TITOLO Sociologia ed eticaAUTORE Savio Carlo FedeleTRADUTTORE CURATORE NOTE si trova in formato immagine PDF quihttpwwwopalunitoitpsixsitedefaultaspxCODICE ISBN E-BOOK n d
DIRITTI DAUTORE no
LICENZA questo testo egrave distribuito con la licenzaspecificata al seguente indirizzo Internethttpwwwliberliberitonlineoperelibrilicenze
COPERTINA n d
TRATTO DA Sociologia ed etica nozioni ad uso deilicei Carlo Fedele Savio - Torino Tipogra-fia e Libreria Salesiana 1891 - XV 348 p 21cm
CODICE ISBN FONTE n d
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 19 dicembre 2019
2
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TRATTO DA Sociologia ed etica nozioni ad uso deilicei Carlo Fedele Savio - Torino Tipogra-fia e Libreria Salesiana 1891 - XV 348 p 21cm
CODICE ISBN FONTE n d
1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL 19 dicembre 2019
2
INDICE DI AFFIDABILITA 1 0 affidabilitagrave bassa 1 affidabilitagrave standard 2 affidabilitagrave buona 3 affidabilitagrave ottima
SOGGETTOSTU026000 SUPPORTI DIDATTICI Guide allo Studio
DIGITALIZZAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
REVISIONERaffaele Fantazzini raffaelefantazzinigmailcom
IMPAGINAZIONEPaolo Alberti paoloalbertiiolit
PUBBLICAZIONECatia Righi catia_righitinit
3
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Liber Liber
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4
Indice generale
Liber Liber4PREFAZIONE10INDICE11LA SCIENZA MORALE28PSICOLOGIA MORALE30
PREAMBOLO30CAPITOLO IDellappetito34CAPITOLO IIDellistinto40CAPITOLO IIIDel sentimento49CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni60CAPITOLO VDella volontagrave67CAPITOLO VIDella libertagrave75CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana88CAPITOLO VIIIDel carattere morale96
NOMOLOGIA105CAPITOLO IDefinizione della legge morale105
5
Indice generale
Liber Liber4PREFAZIONE10INDICE11LA SCIENZA MORALE28PSICOLOGIA MORALE30
PREAMBOLO30CAPITOLO IDellappetito34CAPITOLO IIDellistinto40CAPITOLO IIIDel sentimento49CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni60CAPITOLO VDella volontagrave67CAPITOLO VIDella libertagrave75CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana88CAPITOLO VIIIDel carattere morale96
NOMOLOGIA105CAPITOLO IDefinizione della legge morale105
5
CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della legge na-turale110CAPITOLO IIIDel supremo principio morale117CAPITOLO IVDel raziocinio morale127
SOCIOLOGIA134CAPITOLO IDella societagrave umana134CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave140CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione142CAPITOLO IVDella autoritagrave147CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica159CAPITOLO VIDella societagrave civile178CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile184CAPITOLO VIIIFine dello Stato202CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individuiOpinioni su questi rapporti209CAPITOLO X
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CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della legge na-turale110CAPITOLO IIIDel supremo principio morale117CAPITOLO IVDel raziocinio morale127
SOCIOLOGIA134CAPITOLO IDella societagrave umana134CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave140CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione142CAPITOLO IVDella autoritagrave147CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo storico Varii rapporti della societagrave domestica159CAPITOLO VIDella societagrave civile178CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile184CAPITOLO VIIIFine dello Stato202CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individuiOpinioni su questi rapporti209CAPITOLO X
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Delle forme di governo222CAPITOLO XII Poteri dello Stato232
sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO234sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO240sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO244
CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penalein particolare252CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale262CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre formedi societagrave275
DOVERI E DIRITTI279CAPITOLO IDei doveri in generale279CAPITOLO IIDoveri religiosi284CAPITOLO IIIDoveri individuali295
1deg Dovere della propria conservazione2982deg Doveri di perfezionamento3033deg Dovere di conservare la propria dignitagrave persona-le306
CAPITOLO IVDoveri sociali310CAPITOLO VDel Diritto331
7
Delle forme di governo222CAPITOLO XII Poteri dello Stato232
sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO234sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO240sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO244
CAPITOLO XIIDella legislazione e del diritto penalein particolare252CAPITOLO XIIIDella Societagrave internazionale262CAPITOLO XIVRapporti dello Stato con altre formedi societagrave275
DOVERI E DIRITTI279CAPITOLO IDei doveri in generale279CAPITOLO IIDoveri religiosi284CAPITOLO IIIDoveri individuali295
1deg Dovere della propria conservazione2982deg Doveri di perfezionamento3033deg Dovere di conservare la propria dignitagrave persona-le306
CAPITOLO IVDoveri sociali310CAPITOLO VDel Diritto331
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CAPITOLO VIDiritti naturali336CAPITOLO VIIDella personalitagrave umanae diritti inerenti338CAPITOLO VIIIDiritti domestici348CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave352CAPITOLO XDiritti positivi369CAPITOLO XIDiritti civiliCenno sul Codice Civile Italiano370CAPITOLO XIIDiritti politici375CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale376CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentativeLa monarchia costituzionale italiana386CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativodel regno italiano405CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano409
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CAPITOLO VIDiritti naturali336CAPITOLO VIIDella personalitagrave umanae diritti inerenti338CAPITOLO VIIIDiritti domestici348CAPITOLO IXDel diritto di proprietagrave352CAPITOLO XDiritti positivi369CAPITOLO XIDiritti civiliCenno sul Codice Civile Italiano370CAPITOLO XIIDiritti politici375CAPITOLO XIIIIdea dello Stato liberoDiritto costituzionale376CAPITOLO XIVCostruzioni rappresentativeLa monarchia costituzionale italiana386CAPITOLO XVOrganismo politico ed amministrativodel regno italiano405CAPITOLO XVIDiritti politici dellItaliano409
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CARLO FEDELE SAVIO
SOCIOLOGIA ED ETICANOZIONI
AD USO DEI LICEI
Secondo gli ultimi Programmi governativi
e le recenti loro modificazioni
9
CARLO FEDELE SAVIO
SOCIOLOGIA ED ETICANOZIONI
AD USO DEI LICEI
Secondo gli ultimi Programmi governativi
e le recenti loro modificazioni
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PREFAZIONE
Sulle basi del puro Empirismo si tenta oggidigrave rico-strurre la scienza delluomo sociale Ma se essa si trovain armonia colla Psicologia assai spesso fa divorzio dal-la Morale
Nutriamo invece ferma convinzione che nella Moralesi contenga lelemento di vita per la societagrave Allorquan-do i problemi sociologici le questioni sociali ed econo-miche agitate e discusse da tutti i partiti e con tutti imetodi avranno moltiplicate le opinioni la scienza mo-rale additeragrave nelle idee dellonesto e del giusto e nellavirtugrave che le concreta le sorgenti del benessere sociale lasalute dellumanitagrave Resta cosigrave spiegato il titolo accop-piato che reca in fronte loperetta che presento a mieigiovani amici
C F SAVIO
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PREFAZIONE
Sulle basi del puro Empirismo si tenta oggidigrave rico-strurre la scienza delluomo sociale Ma se essa si trovain armonia colla Psicologia assai spesso fa divorzio dal-la Morale
Nutriamo invece ferma convinzione che nella Moralesi contenga lelemento di vita per la societagrave Allorquan-do i problemi sociologici le questioni sociali ed econo-miche agitate e discusse da tutti i partiti e con tutti imetodi avranno moltiplicate le opinioni la scienza mo-rale additeragrave nelle idee dellonesto e del giusto e nellavirtugrave che le concreta le sorgenti del benessere sociale lasalute dellumanitagrave Resta cosigrave spiegato il titolo accop-piato che reca in fronte loperetta che presento a mieigiovani amici
C F SAVIO
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INDICE
PREFAZIONELA SCIENZA MORALE
Necessitagrave della scienza morale ndash Definizione ndash Divi-sione
PSICOLOGIA MORALEPREAMBOLO
Il primo problema etico ndash Gli elementi materiali della morali-tagrave ndash Un equivoco del naturalismo ndash Lerrore dellHobbes edella teoria penale che pone la forza irresistibile ndash Classifi-cazione delle potenze pratiche ndash Morale e psicologia ndash Attiumani e atti delluomo
Capitolo I ndash DellappetitoI nervi motori ndash Le azioni riflesse ndash Divisione dellappetito ndash
Cagioni determinanti lappetito ndash Efficacia della immagina-zione ndash La ragione e larte governano lappetito ndash Necessi-tagrave delleducazione materna
Capitolo II ndash DellistintoDescrizione degli atti istintivi ndash Genesi dellistinto ndash Lorga-
nizzazione ndash Lereditagrave e la selezione naturale ndash Il Darwini-
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INDICE
PREFAZIONELA SCIENZA MORALE
Necessitagrave della scienza morale ndash Definizione ndash Divi-sione
PSICOLOGIA MORALEPREAMBOLO
Il primo problema etico ndash Gli elementi materiali della morali-tagrave ndash Un equivoco del naturalismo ndash Lerrore dellHobbes edella teoria penale che pone la forza irresistibile ndash Classifi-cazione delle potenze pratiche ndash Morale e psicologia ndash Attiumani e atti delluomo
Capitolo I ndash DellappetitoI nervi motori ndash Le azioni riflesse ndash Divisione dellappetito ndash
Cagioni determinanti lappetito ndash Efficacia della immagina-zione ndash La ragione e larte governano lappetito ndash Necessi-tagrave delleducazione materna
Capitolo II ndash DellistintoDescrizione degli atti istintivi ndash Genesi dellistinto ndash Lorga-
nizzazione ndash Lereditagrave e la selezione naturale ndash Il Darwini-
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smo non spiega la genesi dellistinto ndash Neppure il Positivi-smo psicologico ndash Necessitagrave dellIntelligenza Suprema ndashSe nelluomo siavi istinto
Capitolo III ndash Del sentimentoDefinizione del sentimento ndash Un detto di Socrate ndash Divisione
dei sentimenti ndash I sentimenti animali ndash Lo stimolo del bi-sogno ndash Il sentimento morale ndash Suo valore ndash Genesi delsentimento morale ndash Opinioni varie ndash I tentativi dellascuola positivista ndash Il sentimento estetico ndash Missione dellearti belle ndash Il bello ed il bene ndash Definizione del bello ndashLorgano del sentimento
Capitolo IV ndash Degli affetti e delle passioniLaffetto ndash Partizione del Kant ndash La passionendash Elementi della
passione ndash Classificazione delle passioni avuto riguardo alsentimento allappetito alla societagrave alla loro origine ndash Inqual rapporto le passioni stanno colla Morale ndash Opinionedegli Stoici e dei Socialisti ndash Processo psicologico dellapassione ndash Come si governi dalla ragione e dalla volontagrave
Capitolo V ndash Della volontagraveLattivitagrave spirituale delluomo ndash La riflessione psicologica ne
prova lesistenza ndash Concetto della volontagrave umana ndash Lattovolontario ndash Specie del volontario ndash Lignoranza la pas-sione la violenza ed il timore impedimenti del volontario ndashCome essi variino le condizioni dellatto amano ndash La vo-lontagrave soggetto della moralitagrave
Capitolo VI ndash Della libertagraveLa libertagrave egrave una proprietagrave della volontagrave ndash Una obbiezione ndash
Agire con libertagrave non vuol dire agire senza ragione ndash Defi-nizione della libertagrave ndash Sue specie ndash Per essere libero egrave ne-
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smo non spiega la genesi dellistinto ndash Neppure il Positivi-smo psicologico ndash Necessitagrave dellIntelligenza Suprema ndashSe nelluomo siavi istinto
Capitolo III ndash Del sentimentoDefinizione del sentimento ndash Un detto di Socrate ndash Divisione
dei sentimenti ndash I sentimenti animali ndash Lo stimolo del bi-sogno ndash Il sentimento morale ndash Suo valore ndash Genesi delsentimento morale ndash Opinioni varie ndash I tentativi dellascuola positivista ndash Il sentimento estetico ndash Missione dellearti belle ndash Il bello ed il bene ndash Definizione del bello ndashLorgano del sentimento
Capitolo IV ndash Degli affetti e delle passioniLaffetto ndash Partizione del Kant ndash La passionendash Elementi della
passione ndash Classificazione delle passioni avuto riguardo alsentimento allappetito alla societagrave alla loro origine ndash Inqual rapporto le passioni stanno colla Morale ndash Opinionedegli Stoici e dei Socialisti ndash Processo psicologico dellapassione ndash Come si governi dalla ragione e dalla volontagrave
Capitolo V ndash Della volontagraveLattivitagrave spirituale delluomo ndash La riflessione psicologica ne
prova lesistenza ndash Concetto della volontagrave umana ndash Lattovolontario ndash Specie del volontario ndash Lignoranza la pas-sione la violenza ed il timore impedimenti del volontario ndashCome essi variino le condizioni dellatto amano ndash La vo-lontagrave soggetto della moralitagrave
Capitolo VI ndash Della libertagraveLa libertagrave egrave una proprietagrave della volontagrave ndash Una obbiezione ndash
Agire con libertagrave non vuol dire agire senza ragione ndash Defi-nizione della libertagrave ndash Sue specie ndash Per essere libero egrave ne-
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cessario non essere intrinsecamente determinato a volere ndashLatto necessario e latto libero della volontagrave ndash I quattro ele-menti dellatto libero ndash La libertagrave consiste nella elezioneossia nella facoltagrave di eleggere ndash I termini della elezione ndashRadice della libertagrave ndash Lantecedente dellatto libero ndash Lesi-stenza della libertagrave egrave ampiamente dimostrata ndash I sistemicontrarii alla libertagrave il Determinismo mistico psicologicosociale il Panteismo il Materialismo il Fatalismo la pre-scienza divina
Capitolo VII ndash Del bene ossia del fine delloperazioneumanaChe cosa sia il bene ndash Il bene egrave il fine delle azioni umane ndash I
beni sono molteplici ma il fine delluomo egrave un solo ndash De-terminazione del bene umano ndash Il piacere o lutile non sonoassolutamente beni ndash Il bene ed il male morale ndash Il bene fi-nale ndash Opinioni principali dei filosofi rispetto al bene fina-le ndash Leudemonia secondo il concetto di Aristotele ndash Carat-tere del bene ultimo ndash Difficoltagrave cui vanno incontro i filo-sofi che statuiscono la felicitagrave nella perfezione delle poten-ze ndash La filosofia cristiana scioglie il problema
Capitolo VIII ndash Del carattere moraleLabitudine ndash Il temperamento ndash Divisione dei temperamenti
ndash Lindole ndash Formazione del carattere individuale ndash Il ca-rattere morale ndash Labitudine ndash Forme del carattere moralendash Le virtugrave ndash Le virtugrave dianoetiche ed etiche ndash Le virtugrave car-dinali ndash In medio stat virtus ndash Qual sia la medietagrave(microεσότης) che si richiede per la virtugrave
NOMOLOGIALa legge egrave lelemento formale della moralitagrave ndash Oggetto della
Nomologia
13
cessario non essere intrinsecamente determinato a volere ndashLatto necessario e latto libero della volontagrave ndash I quattro ele-menti dellatto libero ndash La libertagrave consiste nella elezioneossia nella facoltagrave di eleggere ndash I termini della elezione ndashRadice della libertagrave ndash Lantecedente dellatto libero ndash Lesi-stenza della libertagrave egrave ampiamente dimostrata ndash I sistemicontrarii alla libertagrave il Determinismo mistico psicologicosociale il Panteismo il Materialismo il Fatalismo la pre-scienza divina
Capitolo VII ndash Del bene ossia del fine delloperazioneumanaChe cosa sia il bene ndash Il bene egrave il fine delle azioni umane ndash I
beni sono molteplici ma il fine delluomo egrave un solo ndash De-terminazione del bene umano ndash Il piacere o lutile non sonoassolutamente beni ndash Il bene ed il male morale ndash Il bene fi-nale ndash Opinioni principali dei filosofi rispetto al bene fina-le ndash Leudemonia secondo il concetto di Aristotele ndash Carat-tere del bene ultimo ndash Difficoltagrave cui vanno incontro i filo-sofi che statuiscono la felicitagrave nella perfezione delle poten-ze ndash La filosofia cristiana scioglie il problema
Capitolo VIII ndash Del carattere moraleLabitudine ndash Il temperamento ndash Divisione dei temperamenti
ndash Lindole ndash Formazione del carattere individuale ndash Il ca-rattere morale ndash Labitudine ndash Forme del carattere moralendash Le virtugrave ndash Le virtugrave dianoetiche ed etiche ndash Le virtugrave car-dinali ndash In medio stat virtus ndash Qual sia la medietagrave(microεσότης) che si richiede per la virtugrave
NOMOLOGIALa legge egrave lelemento formale della moralitagrave ndash Oggetto della
Nomologia
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Capitolo I ndash Definizione della legge moraleNozione della legge morale desunta dalla etimologia ndash Espo-
sizione analitica del concetto di legge morale ndash La necessi-tagrave morale ndash La moralitagrave ndash Le forme della bontagrave morale ndashLa rettitudine la legittimitagrave e la legalitagrave ndash La legge naturalee la legge positiva
Capitolo II ndash Cognizione esistenza e caratteri della leg-ge moraleLa legge morale naturale non egrave una semplice astrazione ndash Il
Positivismo falsograve il concetto della legge morale ndash Necessitagravedi riconoscere un termine superiore che si impone ad un ter-mine inferiore ndash Lindipendente assoluto e luniverso dipen-dente ndash Necessitagrave di ammettere un ordinamento delle mentie delle libertagrave umane ndash La negazione della legge morale sirisolve in un doppio assurdo ndash La coscienza individuale e ilconsenso universale dei popoli provano lesistenza dellalegge naturale ndash Il Creatore ebbe un intento nellopera sua ndashCome si acquisti la notizia dellintento del Creatore ndash Lalegge naturale egrave universale immutabile oggettiva ed indi-pendente dallumano arbitrio ndash La ragione autonoma delKant
Capitolo III ndash Del supremo principio moraleIl primo etico e limperativo categorico ndash Importanza della
questione ndash Il Soggettivismo nella Morale ndash Classe 1a deiSistemi soggettivi il Materialismo il Sensismo il Positivi-smo il Sentimentalismo la teoria della forza lEdonismolUtilitarismo ndash Classe 2a dei Sistemi soggettivi SocratelAccademia lIdealismo trascendentale ndash Classe 3a dei Si-stemi soggettivi il principio della libertagrave o della volontagrave lalegge positiva ndash I Sistemi oggettivi ndash Distinzione dellordi-ne logico e dellordine ontologico ndash Il primo etico nellordi-
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Capitolo I ndash Definizione della legge moraleNozione della legge morale desunta dalla etimologia ndash Espo-
sizione analitica del concetto di legge morale ndash La necessi-tagrave morale ndash La moralitagrave ndash Le forme della bontagrave morale ndashLa rettitudine la legittimitagrave e la legalitagrave ndash La legge naturalee la legge positiva
Capitolo II ndash Cognizione esistenza e caratteri della leg-ge moraleLa legge morale naturale non egrave una semplice astrazione ndash Il
Positivismo falsograve il concetto della legge morale ndash Necessitagravedi riconoscere un termine superiore che si impone ad un ter-mine inferiore ndash Lindipendente assoluto e luniverso dipen-dente ndash Necessitagrave di ammettere un ordinamento delle mentie delle libertagrave umane ndash La negazione della legge morale sirisolve in un doppio assurdo ndash La coscienza individuale e ilconsenso universale dei popoli provano lesistenza dellalegge naturale ndash Il Creatore ebbe un intento nellopera sua ndashCome si acquisti la notizia dellintento del Creatore ndash Lalegge naturale egrave universale immutabile oggettiva ed indi-pendente dallumano arbitrio ndash La ragione autonoma delKant
Capitolo III ndash Del supremo principio moraleIl primo etico e limperativo categorico ndash Importanza della
questione ndash Il Soggettivismo nella Morale ndash Classe 1a deiSistemi soggettivi il Materialismo il Sensismo il Positivi-smo il Sentimentalismo la teoria della forza lEdonismolUtilitarismo ndash Classe 2a dei Sistemi soggettivi SocratelAccademia lIdealismo trascendentale ndash Classe 3a dei Si-stemi soggettivi il principio della libertagrave o della volontagrave lalegge positiva ndash I Sistemi oggettivi ndash Distinzione dellordi-ne logico e dellordine ontologico ndash Il primo etico nellordi-
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ne ontologico egrave Dio ndash Nellordine logico egrave il generale pro-nunziato laquofa il beneraquo
Capitolo IV ndash Del raziocinio moraleLa coscienza e limputazione ndash La sinderesi ndash La coscienza
antecedente e la coscienza conseguente ndash Altre specie della co-scienza ndash Forme della imputazione ndash La sanzione morale ndash Ilmerito ed il demerito ndash La sanzione divina ndash Limputazione sem-plice e la imputazione efficace
SOCIOLOGIADefinizione ed oggetto della Sociologia
Capitolo I ndash Della societagrave umanaLunitagrave numerica e lunitagrave specifica ndash Dal concetto di unitagrave
specifica fra attivitagrave ragionevoli spunta il concetto di socie-tagrave ndash Definizione della societagrave ndash La societagrave egrave anteriore allaconvenzione ndash La teorica del contratto sociale ndash I bisognidelluomo provano che esso egrave naturalmente socievole ndash Lalegge naturale e non giagrave lutilitagrave e la libertagrave induce fra gliuomini la societagrave
Capitolo II ndash Elementi analitici della societagraveGli elementi analitici della societagrave sono quattro ndash La materia e
la forma ndash Dal fine si desume la specie di una societagrave ndashLautoritagrave ha ragione di mezzo rispetto al fine
Capitolo III ndash Della societagrave particolare e sua divisioneNecessitagrave di un fatto umano che determini una societagrave in parti-
colare ndash Legge della societagrave particolare ndash Le societagrave si di-stinguono per ispecie e per numero ndash Gli individui possonoessere membri di piugrave societagrave diverse ndash La societagrave necessa-ria e la societagrave libera ndash Lassociazione semplice ndash Proprietagrave
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ne ontologico egrave Dio ndash Nellordine logico egrave il generale pro-nunziato laquofa il beneraquo
Capitolo IV ndash Del raziocinio moraleLa coscienza e limputazione ndash La sinderesi ndash La coscienza
antecedente e la coscienza conseguente ndash Altre specie della co-scienza ndash Forme della imputazione ndash La sanzione morale ndash Ilmerito ed il demerito ndash La sanzione divina ndash Limputazione sem-plice e la imputazione efficace
SOCIOLOGIADefinizione ed oggetto della Sociologia
Capitolo I ndash Della societagrave umanaLunitagrave numerica e lunitagrave specifica ndash Dal concetto di unitagrave
specifica fra attivitagrave ragionevoli spunta il concetto di socie-tagrave ndash Definizione della societagrave ndash La societagrave egrave anteriore allaconvenzione ndash La teorica del contratto sociale ndash I bisognidelluomo provano che esso egrave naturalmente socievole ndash Lalegge naturale e non giagrave lutilitagrave e la libertagrave induce fra gliuomini la societagrave
Capitolo II ndash Elementi analitici della societagraveGli elementi analitici della societagrave sono quattro ndash La materia e
la forma ndash Dal fine si desume la specie di una societagrave ndashLautoritagrave ha ragione di mezzo rispetto al fine
Capitolo III ndash Della societagrave particolare e sua divisioneNecessitagrave di un fatto umano che determini una societagrave in parti-
colare ndash Legge della societagrave particolare ndash Le societagrave si di-stinguono per ispecie e per numero ndash Gli individui possonoessere membri di piugrave societagrave diverse ndash La societagrave necessa-ria e la societagrave libera ndash Lassociazione semplice ndash Proprietagrave
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dellassociazione semplice ndash La societagrave perfetta ndash La so-cietagrave onesta e la rea ndash La concordia ed il conflitto
Capitolo IV ndash Della autoritagraveDefinizione ndash Necessitagrave ndash Egrave un diritto che si svolge da un of-
ficio sociale ndash Un esempio del Gerdil ndash Il soggettodellautoritagrave ndash Condizioni richieste per lidoneitagrave del sog-getto ndash Un fatto contingente lo determina ndash La superioritagravedi fatto e la superioritagrave di diritto ndash Sentenza di Aristotele edosservazione del Guizot ndash Lusurpazione e la prescrizionendash Differenza fra autoritagrave e proprietagrave ndash Lautoritagrave egrave perpetuaed immanente nella societagrave ndash Non puograve nascere da conven-zione alcuna non emerge da semplici contingenze ndash Laquestione della genesi della autoritagrave ndash Due distinti aspettidella questione ndash Nelluomo non cegrave principio alcuno di au-toritagrave ndash Il Diritto divino il Cesarismo medioevale concettopolitico di Dante nella sua Monarchia ndash Come lautoritagrave siada Dio ndash In qual senso lautoritagrave venga dal popolo
Capitolo V ndash Della famiglia sua origine e sviluppo sto-rico Varii rapporti della societagrave domesticaConcetto della famiglia ndash La societagrave coniugale ndash Sua materia
e sua forma ndash Psicologia delluomo e della donna ndash Lamo-re ndash Il matrimonio come atto e come stato ndash Definizionedata dal Diritto Romano ndash Lindissolubilitagrave ndash La societagraveconiugale non avrebbe valore etico se potesse cessare coldivorzio ndash Svolgimento della famiglia ndash Forma etica dellafamiglia secondo la civiltagrave ndash Immoralitagrave della poligamia edella poliandria ndash Leggi del coniugio ndash La societagrave parenta-le ndash Processo psicologico ed etico della societagrave parentale ndashLa proprietagrave nella famiglia ndash Origine della ereditagrave ndash La so-cietagrave erile ndash Natura di questa ndash La storia e la preistoria del-la famiglia ndash Teoria evoluzionistica dello Spencer ndash La
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dellassociazione semplice ndash La societagrave perfetta ndash La so-cietagrave onesta e la rea ndash La concordia ed il conflitto
Capitolo IV ndash Della autoritagraveDefinizione ndash Necessitagrave ndash Egrave un diritto che si svolge da un of-
ficio sociale ndash Un esempio del Gerdil ndash Il soggettodellautoritagrave ndash Condizioni richieste per lidoneitagrave del sog-getto ndash Un fatto contingente lo determina ndash La superioritagravedi fatto e la superioritagrave di diritto ndash Sentenza di Aristotele edosservazione del Guizot ndash Lusurpazione e la prescrizionendash Differenza fra autoritagrave e proprietagrave ndash Lautoritagrave egrave perpetuaed immanente nella societagrave ndash Non puograve nascere da conven-zione alcuna non emerge da semplici contingenze ndash Laquestione della genesi della autoritagrave ndash Due distinti aspettidella questione ndash Nelluomo non cegrave principio alcuno di au-toritagrave ndash Il Diritto divino il Cesarismo medioevale concettopolitico di Dante nella sua Monarchia ndash Come lautoritagrave siada Dio ndash In qual senso lautoritagrave venga dal popolo
Capitolo V ndash Della famiglia sua origine e sviluppo sto-rico Varii rapporti della societagrave domesticaConcetto della famiglia ndash La societagrave coniugale ndash Sua materia
e sua forma ndash Psicologia delluomo e della donna ndash Lamo-re ndash Il matrimonio come atto e come stato ndash Definizionedata dal Diritto Romano ndash Lindissolubilitagrave ndash La societagraveconiugale non avrebbe valore etico se potesse cessare coldivorzio ndash Svolgimento della famiglia ndash Forma etica dellafamiglia secondo la civiltagrave ndash Immoralitagrave della poligamia edella poliandria ndash Leggi del coniugio ndash La societagrave parenta-le ndash Processo psicologico ed etico della societagrave parentale ndashLa proprietagrave nella famiglia ndash Origine della ereditagrave ndash La so-cietagrave erile ndash Natura di questa ndash La storia e la preistoria del-la famiglia ndash Teoria evoluzionistica dello Spencer ndash La
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vita dellorda e la promiscuitagrave primitiva ndash I fatti accidentalinon somministrano elementi ad una Induzione nel sensodellEvoluzionismo ndash Il concetto soggettivo della famigliaegrave variabile ndash Trionfo del concetto etico ndash Metodo criticodel Vico ndash Esempi di siffatto metodo nella presente que-stione
Capitolo VI ndash Della societagrave civileFormazione della societagrave civile ndash Definizione ndash La tribugrave no-
made Il borgo e la cittagrave ndash Lo Stato ndash Il concetto dello Sta-to va separandosi dal concetto della poli ndash La materia delloStato non egrave meccanica ma organica ndash Ha da essere inoltredissimile ndash Il Centralismo ed il Comunismo ndash La formadella societagrave civile
Capitolo VII ndash Origine della societagrave civileVarii aspetti del problema ndash Lipotesi dello stato di natura ndash
La filosofia dellHobbes sue assurditagrave e conseguenze ndashEsame della teorica Rousseau ndash Lo Psicologismo delloSpencer ndash Evoluzione della societagrave secondo il Positivismondash Le analogie organiche ndash La Logica dellEvoluzionismo siriduce ad una tautologia ndash Una difficoltagrave contro la teoriaevoluzionistica derivata dalla legge dellimpotenza umanaammessa dallo Spencer ndash Lo Spencer rende levoluzione af-fatto impossibile ndash La genesi dello Stato spiegata mediantela propagazione della famiglia ndash Neppure questa sentenza egravescientificamente accettabile ndash La Scuola giuridica fa nasce-re la societagrave politica dal consenso espresso e tacito degli as-sociati ndash Il libero consenso non basta per segrave solo prescin-dendo dal dovere a fornire lelemento giuridico della socie-tagrave politica legittima ndash Esposizione della dottrina del Tappa-relli
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vita dellorda e la promiscuitagrave primitiva ndash I fatti accidentalinon somministrano elementi ad una Induzione nel sensodellEvoluzionismo ndash Il concetto soggettivo della famigliaegrave variabile ndash Trionfo del concetto etico ndash Metodo criticodel Vico ndash Esempi di siffatto metodo nella presente que-stione
Capitolo VI ndash Della societagrave civileFormazione della societagrave civile ndash Definizione ndash La tribugrave no-
made Il borgo e la cittagrave ndash Lo Stato ndash Il concetto dello Sta-to va separandosi dal concetto della poli ndash La materia delloStato non egrave meccanica ma organica ndash Ha da essere inoltredissimile ndash Il Centralismo ed il Comunismo ndash La formadella societagrave civile
Capitolo VII ndash Origine della societagrave civileVarii aspetti del problema ndash Lipotesi dello stato di natura ndash
La filosofia dellHobbes sue assurditagrave e conseguenze ndashEsame della teorica Rousseau ndash Lo Psicologismo delloSpencer ndash Evoluzione della societagrave secondo il Positivismondash Le analogie organiche ndash La Logica dellEvoluzionismo siriduce ad una tautologia ndash Una difficoltagrave contro la teoriaevoluzionistica derivata dalla legge dellimpotenza umanaammessa dallo Spencer ndash Lo Spencer rende levoluzione af-fatto impossibile ndash La genesi dello Stato spiegata mediantela propagazione della famiglia ndash Neppure questa sentenza egravescientificamente accettabile ndash La Scuola giuridica fa nasce-re la societagrave politica dal consenso espresso e tacito degli as-sociati ndash Il libero consenso non basta per segrave solo prescin-dendo dal dovere a fornire lelemento giuridico della socie-tagrave politica legittima ndash Esposizione della dottrina del Tappa-relli
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Capitolo VIII ndash Fine dello StatoLa questione del fine non egrave indifferente ndash Il fine dello Stato
secondo le leggi delle XII Tavole ndash Il Socialismo riduce ilgoverno alleconomia domestica ndash Sentenza del Rosmini ndashEsposizione della teorica del Kant ndash Lo Stato secondo ilKant egrave un postulato del principio di coesistenza ndash Confuta-zione del Kant ndash Qual sia il fine dello Stato ndash Esso non egraveproposto dallo Stato ma dalla natura ndash Con quali mezzi loStato ottenga il suo fine I mezzi hanno da essere imposti inmodo obbligatorio ndash Nel Governo incombe il dovere dellaprovvidenza sociale ndash Legge fondamentale del Governodata dal Romagnosi ndash Qualrsquoegrave quella organizzazione delloStato che favorisce maggiormente il conseguimento del finesociale
Capitolo IX ndash Rapporti dello Stato cogli individui Opi-nioni su questi rapportiLa condizione sociale degli individui varia a seconda della or-
ganizzazione dello Stato come il loro modo di aversi ri-spetto al Governo varia a seconda della forma di questo ndash Itipi delle organizzazioni sociali ndash Idealismo ed EmpirismoSocialismo ed Individualismo ndash Definizione de due oppo-sti sistemi ndash LIndividualismo esagerato di Epicuro diHobbes del Bentham del Mill e dello Spencer ndash DannidellIndividualismo esagerato ndash Esposizione dei sistemi so-cialistici ndash Platone e la sua Repubblica ndash Altri idealisti pla-tonici ndash Le costituzioni ideali riescono in pratica sempreperniciose ndash Il Socialismo battagliero ndash Scopo dellodiernoSocialismo ndash La questione sociale ndash La lotta fra capitale elavoro ndash La gerarchia del Saint-Simon ndash Il falanstero delFourier ndash La societagrave cooperativa dellOwen ndash Critica delleidee fondamentali del Fourier e dellOwen ndash I tentativi so-cialistici del Cabet nel Texas e nellIllinois ndash Il Socialismo
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Capitolo VIII ndash Fine dello StatoLa questione del fine non egrave indifferente ndash Il fine dello Stato
secondo le leggi delle XII Tavole ndash Il Socialismo riduce ilgoverno alleconomia domestica ndash Sentenza del Rosmini ndashEsposizione della teorica del Kant ndash Lo Stato secondo ilKant egrave un postulato del principio di coesistenza ndash Confuta-zione del Kant ndash Qual sia il fine dello Stato ndash Esso non egraveproposto dallo Stato ma dalla natura ndash Con quali mezzi loStato ottenga il suo fine I mezzi hanno da essere imposti inmodo obbligatorio ndash Nel Governo incombe il dovere dellaprovvidenza sociale ndash Legge fondamentale del Governodata dal Romagnosi ndash Qualrsquoegrave quella organizzazione delloStato che favorisce maggiormente il conseguimento del finesociale
Capitolo IX ndash Rapporti dello Stato cogli individui Opi-nioni su questi rapportiLa condizione sociale degli individui varia a seconda della or-
ganizzazione dello Stato come il loro modo di aversi ri-spetto al Governo varia a seconda della forma di questo ndash Itipi delle organizzazioni sociali ndash Idealismo ed EmpirismoSocialismo ed Individualismo ndash Definizione de due oppo-sti sistemi ndash LIndividualismo esagerato di Epicuro diHobbes del Bentham del Mill e dello Spencer ndash DannidellIndividualismo esagerato ndash Esposizione dei sistemi so-cialistici ndash Platone e la sua Repubblica ndash Altri idealisti pla-tonici ndash Le costituzioni ideali riescono in pratica sempreperniciose ndash Il Socialismo battagliero ndash Scopo dellodiernoSocialismo ndash La questione sociale ndash La lotta fra capitale elavoro ndash La gerarchia del Saint-Simon ndash Il falanstero delFourier ndash La societagrave cooperativa dellOwen ndash Critica delleidee fondamentali del Fourier e dellOwen ndash I tentativi so-cialistici del Cabet nel Texas e nellIllinois ndash Il Socialismo
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di Stato del Blanc ndash Lanarchia del Proudhon ndash Lenciclo-pedia socialistica del Leroux ndash Il Socialismo si ostina a tra-sportare alla societagrave la responsabilitagrave che nega agli indivi-dui ndash Esso sacrifica la libertagrave alleguaglianza ndash Il Sociali-smo nellordine economico morale filosofico e religioso ndashQuale debba essere la condizione degli individui nella so-cietagrave
Capitolo X ndash Delle forme di governoCome si determinino le forme di governo ndash Le due forme tipi-
che Monarchia e Poliarchia ndash Le forme semplici e le mi-ste ndash Specie di Monarchia ndash Aristocrazia ndash Democrazia ndashConfronti fra la repubblica aristocratica e la repubblica de-mocratica ndash Corruzione della forma politica secondo Plato-ne ed Aristotile ndash Anarchia ed oclocrazia ndash Rivoluzione ndashEgrave un pericolo e un danno ndash Quando sia lecita ndash Esame cri-tico delle forme di governo ndash La forma rappresentativa ndashLa questione della miglior forma di governo ndash Cinque ri-sposte al quesito ndash Sentenze del Tapparelli o del Burlamac-chi ndash Che cosa importi sovrattutto per il buon andamentodella cosa pubblica
Capitolo XI ndash I poteri dello StatoIl potere dello Stato ndash I diritti del governo sorgono dalla misu-
ra de suoi doveri ndash I tre poteri legislativo giudiziario edesecutivo ndash Possono conferirsi a soggetti distinti ndash sect 1 Po-tere legislativo ndash Definizione ndash Necessitagrave ndash La legge ndashNon egrave una ragione o volontagrave personale ndash Limitazioni ndashMateria e forma della legge ndash Condizioni per parte dellamateria e della forma ndash Per qual ragione la legge possa odebba abrogarsi o mutarsi ndash Labrogazione la derogazionela mutazione la dispensa e lepicheia ndash Queste sono talvol-ta richieste dal bene generale ndash Vantaggio particolare delle
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di Stato del Blanc ndash Lanarchia del Proudhon ndash Lenciclo-pedia socialistica del Leroux ndash Il Socialismo si ostina a tra-sportare alla societagrave la responsabilitagrave che nega agli indivi-dui ndash Esso sacrifica la libertagrave alleguaglianza ndash Il Sociali-smo nellordine economico morale filosofico e religioso ndashQuale debba essere la condizione degli individui nella so-cietagrave
Capitolo X ndash Delle forme di governoCome si determinino le forme di governo ndash Le due forme tipi-
che Monarchia e Poliarchia ndash Le forme semplici e le mi-ste ndash Specie di Monarchia ndash Aristocrazia ndash Democrazia ndashConfronti fra la repubblica aristocratica e la repubblica de-mocratica ndash Corruzione della forma politica secondo Plato-ne ed Aristotile ndash Anarchia ed oclocrazia ndash Rivoluzione ndashEgrave un pericolo e un danno ndash Quando sia lecita ndash Esame cri-tico delle forme di governo ndash La forma rappresentativa ndashLa questione della miglior forma di governo ndash Cinque ri-sposte al quesito ndash Sentenze del Tapparelli o del Burlamac-chi ndash Che cosa importi sovrattutto per il buon andamentodella cosa pubblica
Capitolo XI ndash I poteri dello StatoIl potere dello Stato ndash I diritti del governo sorgono dalla misu-
ra de suoi doveri ndash I tre poteri legislativo giudiziario edesecutivo ndash Possono conferirsi a soggetti distinti ndash sect 1 Po-tere legislativo ndash Definizione ndash Necessitagrave ndash La legge ndashNon egrave una ragione o volontagrave personale ndash Limitazioni ndashMateria e forma della legge ndash Condizioni per parte dellamateria e della forma ndash Per qual ragione la legge possa odebba abrogarsi o mutarsi ndash Labrogazione la derogazionela mutazione la dispensa e lepicheia ndash Queste sono talvol-ta richieste dal bene generale ndash Vantaggio particolare delle
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forme rappresentative quanto alla opportunitagrave ed utilitagrave del-le leggi ndash Come si formi la consuetudine ndash Suo valore ndashLa deliberazione ndash sect 2 Potere giudiziario ndash Definizione enecessitagrave ndash Sua distinzione in civile e criminale ndash Il pro-cesso ndash La sentenza ndash Lesecuzione ndash La lite e laccusa ndashIl codice di procedura ndash I testimoni ndash Se il reo debba con-fessarsi colpevole ndash La tortura ndash Il carcere preventivo ndashLa difesa ndash Lappello ndash sect 3 Potere esecutivo ndash Definizio-ne e necessitagrave ndash Distinzione fra governo e sovranitagrave ndash Og-getto del governo civico ndash Gli impiegati ndash Lo stipendio ndashConsiderazioni in proposito ndash La ricchezza sociale ndashLeconomia politica ndash Suoi fini secondo A Smith ndash Comesi protegga la attivitagrave privata ndash La libera concorrenza ndashCome si soccorra lattivitagrave privata ndash Le contribuzioni diret-to ed indirette ndash La proporzione dellimposta ndash Il DebitoPubblico ndash La forza pubblica
Capitolo XII ndash Della legislazione e del diritto penale inparticolareChe cosa egrave la legislazione per la Filosofia della Storia e per la
Giurisprudenza ndash Classificazione delle leggi ndash I codici civi-li ndash Le leggi amministrative ndash Le leggi penali ndash Il Dirittopenale ndash Definizione del reato ndash Materia del diritto penalenaturale ndash Come i Moralisti definiscano il delitto ndash Ele-menti nozionali dei delitto ndash I motivi di scusa e le aggra-vanti ndash Dovere di prevenire i delitti ndash Definizione dellapena ndash Condizioni richieste per la quidditagrave della pena ndashCome la pena sia un bene morale ndash Fini della pena indicatida Seneca ndash Devessere medicinale riparatrice esemplarendash Quando la pena sia legittima ndash La pena di morte ndash Fon-damenti razionali del diritto punitivo ndash Tre scuole principa-li di diritto penale
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forme rappresentative quanto alla opportunitagrave ed utilitagrave del-le leggi ndash Come si formi la consuetudine ndash Suo valore ndashLa deliberazione ndash sect 2 Potere giudiziario ndash Definizione enecessitagrave ndash Sua distinzione in civile e criminale ndash Il pro-cesso ndash La sentenza ndash Lesecuzione ndash La lite e laccusa ndashIl codice di procedura ndash I testimoni ndash Se il reo debba con-fessarsi colpevole ndash La tortura ndash Il carcere preventivo ndashLa difesa ndash Lappello ndash sect 3 Potere esecutivo ndash Definizio-ne e necessitagrave ndash Distinzione fra governo e sovranitagrave ndash Og-getto del governo civico ndash Gli impiegati ndash Lo stipendio ndashConsiderazioni in proposito ndash La ricchezza sociale ndashLeconomia politica ndash Suoi fini secondo A Smith ndash Comesi protegga la attivitagrave privata ndash La libera concorrenza ndashCome si soccorra lattivitagrave privata ndash Le contribuzioni diret-to ed indirette ndash La proporzione dellimposta ndash Il DebitoPubblico ndash La forza pubblica
Capitolo XII ndash Della legislazione e del diritto penale inparticolareChe cosa egrave la legislazione per la Filosofia della Storia e per la
Giurisprudenza ndash Classificazione delle leggi ndash I codici civi-li ndash Le leggi amministrative ndash Le leggi penali ndash Il Dirittopenale ndash Definizione del reato ndash Materia del diritto penalenaturale ndash Come i Moralisti definiscano il delitto ndash Ele-menti nozionali dei delitto ndash I motivi di scusa e le aggra-vanti ndash Dovere di prevenire i delitti ndash Definizione dellapena ndash Condizioni richieste per la quidditagrave della pena ndashCome la pena sia un bene morale ndash Fini della pena indicatida Seneca ndash Devessere medicinale riparatrice esemplarendash Quando la pena sia legittima ndash La pena di morte ndash Fon-damenti razionali del diritto punitivo ndash Tre scuole principa-li di diritto penale
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Capitolo XIII ndash Della societagrave internazionaleNecessitagrave dei rapporti internazionali ndash Principio universale di
giustizia ndash La nazione e lo Stato ndash Lunitagrave nazionale prepa-ra lunitagrave politica ndash Lindipendenza nazionale ndash Le aspira-zioni nazionali in un popolo politicamente dipendente ndashGravi parole di Pio IX ndash La giustizia vuole mantenute lenazionalitagrave nella loro specifica distinzione ndash Inviolabilitagravedello Stato del suo territorio e della sua ricchezza ndash Lono-re egrave tra i beni dello Stato ndash I trattati diplomatici ndash I rappre-sentanti ed i legati delle potenze estere ndash La difesa del di-ritto internazionale violato ndash Definizioni della guerra ndash Laguerra vuol essere pubblica ragionevole giusta efficacemoderata ndash Lingrandimento e la neutralitagrave di uno Statonon sono per segrave titoli ad una giusta guerra ndash Dovere dellabeneficenza internazionale ndash Libero scambio delle cogni-zioni e dei prodotti dellindustria ndash La mediazione e il nonintervento ndash Le alleanze ndash LEtnarchia non egrave ancora un fat-to positivo e giuridico ndash Esempio di etnarchia nel MedioEvo ndash Le odierne tendenze etnarchiche ndash Il Diritto interna-zionale
Capitolo XIV ndash Rapporti dello Stato con altre forme disocietagraveLassociazione semplice ndash Sue condizioni morali ndash Egrave ben so-
vente un bisogno ndash La libertagrave di associazione ndash Diritti dellaassociazione di fronte allo Stato ndash Riconoscimento giuridi-co ndash La societagrave religiosa quando sia indipendente dalla ci-vile ndash La destinazione della Chiesa egrave tale che non impedi-sce lo svolgimento della societagrave politica
DOVERI E DIRITTICapitolo I ndash Dei doveri in generale
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Capitolo XIII ndash Della societagrave internazionaleNecessitagrave dei rapporti internazionali ndash Principio universale di
giustizia ndash La nazione e lo Stato ndash Lunitagrave nazionale prepa-ra lunitagrave politica ndash Lindipendenza nazionale ndash Le aspira-zioni nazionali in un popolo politicamente dipendente ndashGravi parole di Pio IX ndash La giustizia vuole mantenute lenazionalitagrave nella loro specifica distinzione ndash Inviolabilitagravedello Stato del suo territorio e della sua ricchezza ndash Lono-re egrave tra i beni dello Stato ndash I trattati diplomatici ndash I rappre-sentanti ed i legati delle potenze estere ndash La difesa del di-ritto internazionale violato ndash Definizioni della guerra ndash Laguerra vuol essere pubblica ragionevole giusta efficacemoderata ndash Lingrandimento e la neutralitagrave di uno Statonon sono per segrave titoli ad una giusta guerra ndash Dovere dellabeneficenza internazionale ndash Libero scambio delle cogni-zioni e dei prodotti dellindustria ndash La mediazione e il nonintervento ndash Le alleanze ndash LEtnarchia non egrave ancora un fat-to positivo e giuridico ndash Esempio di etnarchia nel MedioEvo ndash Le odierne tendenze etnarchiche ndash Il Diritto interna-zionale
Capitolo XIV ndash Rapporti dello Stato con altre forme disocietagraveLassociazione semplice ndash Sue condizioni morali ndash Egrave ben so-
vente un bisogno ndash La libertagrave di associazione ndash Diritti dellaassociazione di fronte allo Stato ndash Riconoscimento giuridi-co ndash La societagrave religiosa quando sia indipendente dalla ci-vile ndash La destinazione della Chiesa egrave tale che non impedi-sce lo svolgimento della societagrave politica
DOVERI E DIRITTICapitolo I ndash Dei doveri in generale
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Distinzione fra obbligazioni o permissione ndash Che sia il dove-re ndash Definizione del dovere considerato soggettivamente ndashIdea e divisione del dovere tolta dalla relazione fra debitoree creditori ndash Dio genitori e patria termini dei doveri prin-cipali ndash Gli altri doveri nascono da relazioni posteriori ndashDistribuzione dei doveri avuto riguardo alla origine loro ndashDivisione ripetuta dal soggetto del dovere ndash Divisioneadottata
Capitolo II ndash Doveri religiosiReligione ndash Sue definizioni ndash Il culto ndash I riti ndash I dogmi ndash
Non tutte le religioni sono vere ndash Dovere morale di profes-sare la vera ndash La Conoscenza di Dio fondamento dei doverireligiosi ndash Dovere di adorazione ndash Il culto esterno ndash Lasocietagrave religiosa ndash La Gerarchia ndash Il dovere della cono-scenza e della fede ndash Il dovere dellamore ndash La preghierail voto ed il giuramento ndash Idolatria ed empietagrave ndash La scien-za delle religioni e lEvoluzionismo ndash Origine del senti-mento religioso secondo lo Spencer ndash Non si confondalorigine della superstizione o di una forma speciale di cultocollorigine razionale della religione ndash Il sentimento reli-gioso si svolge dalla sola idea di Dio ndash Considerazioni sulfeticismo
Capitolo III ndash Doveri individualiCome si possano dare doveri verso se stesso ndash La ragione me-
tafisica dei doveri individuali la loro forza obbligatoria nonsi deriva dal benessere soggettivo ndash Fare il nostro bene egravequanto compire in noi lintento della ragione suprema ndash Di-visione dei doveri individuali ndash 1deg Dovere della propriaconservazione ndash Oggetto di questo dovere ndash Egrave un doverenegativo ndash Il suicidio importa una violenza irragionevoleed innaturale ndash Egrave unoffesa contro la societagrave ndash Il suicida
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Distinzione fra obbligazioni o permissione ndash Che sia il dove-re ndash Definizione del dovere considerato soggettivamente ndashIdea e divisione del dovere tolta dalla relazione fra debitoree creditori ndash Dio genitori e patria termini dei doveri prin-cipali ndash Gli altri doveri nascono da relazioni posteriori ndashDistribuzione dei doveri avuto riguardo alla origine loro ndashDivisione ripetuta dal soggetto del dovere ndash Divisioneadottata
Capitolo II ndash Doveri religiosiReligione ndash Sue definizioni ndash Il culto ndash I riti ndash I dogmi ndash
Non tutte le religioni sono vere ndash Dovere morale di profes-sare la vera ndash La Conoscenza di Dio fondamento dei doverireligiosi ndash Dovere di adorazione ndash Il culto esterno ndash Lasocietagrave religiosa ndash La Gerarchia ndash Il dovere della cono-scenza e della fede ndash Il dovere dellamore ndash La preghierail voto ed il giuramento ndash Idolatria ed empietagrave ndash La scien-za delle religioni e lEvoluzionismo ndash Origine del senti-mento religioso secondo lo Spencer ndash Non si confondalorigine della superstizione o di una forma speciale di cultocollorigine razionale della religione ndash Il sentimento reli-gioso si svolge dalla sola idea di Dio ndash Considerazioni sulfeticismo
Capitolo III ndash Doveri individualiCome si possano dare doveri verso se stesso ndash La ragione me-
tafisica dei doveri individuali la loro forza obbligatoria nonsi deriva dal benessere soggettivo ndash Fare il nostro bene egravequanto compire in noi lintento della ragione suprema ndash Di-visione dei doveri individuali ndash 1deg Dovere della propriaconservazione ndash Oggetto di questo dovere ndash Egrave un doverenegativo ndash Il suicidio importa una violenza irragionevoleed innaturale ndash Egrave unoffesa contro la societagrave ndash Il suicida
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non ottiene lo scopo che egrave quello di fuggire le pene e lesofferenze ndash Il suicida non puograve annientare la propria animain cui ha sede il dolore ndash Dagrave prova di viltagrave ndash Si ribella aDio ndash La nettezza ligiene la ginnastica lordine e la so-brietagrave ndash Leconomia ed il risparmio ndash 2deg Doveri di perfe-zionamento ndash Lintelligenza delluomo trova la sua perfe-zione nella scienza ndash Questa deve avere un fine morale ndashLeducazione la esperienza e la virtugrave perfezionano la volon-tagrave ndash Come si rinvigorisca la volontagrave e nasca nelluomo lacoscienza di potere ndash 3deg Dovere di conservare la propria di-gnitagrave personale ndash La dignitagrave naturale delluomo in quantopersona ndash Sua dignitagrave morale in quanto egrave onesto ndash Si of-fende lunitagrave e dignitagrave personale collingiusta aggressione ndashQuando sia lecita luccisione dellingiusto aggressore ndash Ladignitagrave morale della persona si offende collingiuria ndash Se ilduello sia mezzo onorevole di riparazione dellonore ndash Ilduello non egrave difesa negrave giusta ndash Assurditagrave del duello ndash Egravebiasimevole anche quando non egrave micidiale
Capitolo IV ndash Doveri socialiDivisione dei doveri sociali ndash I doveri universali si distinguo-
no in negativi e positivi detti altrimenti i primi giuridici isecondi morali ndash Divisione dei doveri di giustizia ndash Qualedebba essere la beneficenza e come si eserciti ndash La gratitu-dine ndash Lincivilimento ndash Doveri sociali particolari ndash Dop-pio fine della societagrave coniugale ndash Leggi morali che ne deri-vano ndash Doveri reciproci dei coniugi ndash Doveri dei genitorindash Il coacutempito della educazione fisica intellettuale e moralendash Le difficoltagrave ndash Importanza di questo dovere ndash Doveri deifigli ndash Rispetto ai vecchi ndash I doveri fraterni descritti da Sil-vio Pellico ndash Prescrizioni del Codice Civile ndash Doveri frapadroni e servi ndash Solidarietagrave della famiglia ndash Luomo egrave indovere verso la societagrave politica cui appartiene la propria fa-
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non ottiene lo scopo che egrave quello di fuggire le pene e lesofferenze ndash Il suicida non puograve annientare la propria animain cui ha sede il dolore ndash Dagrave prova di viltagrave ndash Si ribella aDio ndash La nettezza ligiene la ginnastica lordine e la so-brietagrave ndash Leconomia ed il risparmio ndash 2deg Doveri di perfe-zionamento ndash Lintelligenza delluomo trova la sua perfe-zione nella scienza ndash Questa deve avere un fine morale ndashLeducazione la esperienza e la virtugrave perfezionano la volon-tagrave ndash Come si rinvigorisca la volontagrave e nasca nelluomo lacoscienza di potere ndash 3deg Dovere di conservare la propria di-gnitagrave personale ndash La dignitagrave naturale delluomo in quantopersona ndash Sua dignitagrave morale in quanto egrave onesto ndash Si of-fende lunitagrave e dignitagrave personale collingiusta aggressione ndashQuando sia lecita luccisione dellingiusto aggressore ndash Ladignitagrave morale della persona si offende collingiuria ndash Se ilduello sia mezzo onorevole di riparazione dellonore ndash Ilduello non egrave difesa negrave giusta ndash Assurditagrave del duello ndash Egravebiasimevole anche quando non egrave micidiale
Capitolo IV ndash Doveri socialiDivisione dei doveri sociali ndash I doveri universali si distinguo-
no in negativi e positivi detti altrimenti i primi giuridici isecondi morali ndash Divisione dei doveri di giustizia ndash Qualedebba essere la beneficenza e come si eserciti ndash La gratitu-dine ndash Lincivilimento ndash Doveri sociali particolari ndash Dop-pio fine della societagrave coniugale ndash Leggi morali che ne deri-vano ndash Doveri reciproci dei coniugi ndash Doveri dei genitorindash Il coacutempito della educazione fisica intellettuale e moralendash Le difficoltagrave ndash Importanza di questo dovere ndash Doveri deifigli ndash Rispetto ai vecchi ndash I doveri fraterni descritti da Sil-vio Pellico ndash Prescrizioni del Codice Civile ndash Doveri frapadroni e servi ndash Solidarietagrave della famiglia ndash Luomo egrave indovere verso la societagrave politica cui appartiene la propria fa-
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miglia ndash Doveri verso la patria divisi in civili e politici ndashLamor di patria ndash Fonti del medesimo ndash Le rimembranzesi connettono ai luoghi e destano il patriottismo ndash Causadellemigrazione ndash Quando le rimembranze locali diventinopatrimonio comune della nazione ndash I monumenti destanolamor patrio per via delle rimembranze comuni ndash Lo spiri-to nazionale ndash La letteratura conserva e perpetua lio dellanazione ndash Reciproca efficacia dellamor patrio e della liber-tagrave politica ndash Obbedienza alle leggi e rispetto alla morale ndashLobbedienza alle leggi si puograve ottenere colla forza pubblicama lo scadimento dei sentimenti religiosi e morali preparauna orribile reazione ndash Lezioni dellesperienza ndash La fedeltagravealle istituzioni politiche ndash La rivolta ndash La questione delladeposizione del tiranno e del regicidio ndash Opinione delloSpedalieri ndash Sentenza di san Tommaso ndash Il tiranno perde ildiritto politico ndash Sentenze di Rousseau di Spedalieri diLeibnitz di De-Maistre di Hobbes e di Bossuet ndash Chi malgoverna non perde il diritto di governar bene ndash La solida-rietagrave politica ndash I benemeriti della patria
Capitolo V ndash Del dirittoSignificati del vocabolo ndash Il diritto egrave di soli enti morali ndash Ele-
menti nozionali del diritto ndash Il diritto non egrave la stessa cosache lautoritagrave ndash Fondamento del diritto ndash Definizione ndash Idiritti si dividono in assoluti e relativi ndash Si dividono ezian-dio in naturali e positivi ndash Divisione data dai giureconsulti
Capitolo VI ndash Diritti naturaliDivisione dei diritti naturali ndash Limitazione del diritto ndash Colli-
sione dei diritti ndash Luso
Capitolo VII ndash Della personalitagrave umana e diritti inerenti
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miglia ndash Doveri verso la patria divisi in civili e politici ndashLamor di patria ndash Fonti del medesimo ndash Le rimembranzesi connettono ai luoghi e destano il patriottismo ndash Causadellemigrazione ndash Quando le rimembranze locali diventinopatrimonio comune della nazione ndash I monumenti destanolamor patrio per via delle rimembranze comuni ndash Lo spiri-to nazionale ndash La letteratura conserva e perpetua lio dellanazione ndash Reciproca efficacia dellamor patrio e della liber-tagrave politica ndash Obbedienza alle leggi e rispetto alla morale ndashLobbedienza alle leggi si puograve ottenere colla forza pubblicama lo scadimento dei sentimenti religiosi e morali preparauna orribile reazione ndash Lezioni dellesperienza ndash La fedeltagravealle istituzioni politiche ndash La rivolta ndash La questione delladeposizione del tiranno e del regicidio ndash Opinione delloSpedalieri ndash Sentenza di san Tommaso ndash Il tiranno perde ildiritto politico ndash Sentenze di Rousseau di Spedalieri diLeibnitz di De-Maistre di Hobbes e di Bossuet ndash Chi malgoverna non perde il diritto di governar bene ndash La solida-rietagrave politica ndash I benemeriti della patria
Capitolo V ndash Del dirittoSignificati del vocabolo ndash Il diritto egrave di soli enti morali ndash Ele-
menti nozionali del diritto ndash Il diritto non egrave la stessa cosache lautoritagrave ndash Fondamento del diritto ndash Definizione ndash Idiritti si dividono in assoluti e relativi ndash Si dividono ezian-dio in naturali e positivi ndash Divisione data dai giureconsulti
Capitolo VI ndash Diritti naturaliDivisione dei diritti naturali ndash Limitazione del diritto ndash Colli-
sione dei diritti ndash Luso
Capitolo VII ndash Della personalitagrave umana e diritti inerenti
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Nozione della sostanza ndash Perchegrave luomo egrave persona ndash Ricono-scimento pratico della personalitagrave umana ndash Rispettare lapersona umana nella sua libertagrave ndash Libertagrave ed indipendenzandash Lindipendenza individuale e lindipendenza politica ndash Inche consiste la libertagrave morale ndash La libertagrave di culto di paro-la di stampa dinsegnamento e di coscienza ndash Schiarimentisu queste libertagrave e loro limitazioni ndash Il dovere della veraci-tagrave ndash Leguaglianza di natura e lrsquoeguaglianza giuridica ndash Leguaglianza politica e sociale ndash Leguaglianza individualedel socialismo ndash La schiavitugrave ndash La ragione la condanna ndashEgrave abuso della forza ndash Reazione delle masse ndash La Chiesatoglie la schiavitugrave ndash Come la schiavitugrave offende la libertagrave in-dividuale e leguaglianza sociale cosigrave il despotismo offendela libertagrave morale e la eguaglianza giuridica o politica ndash Ildiritto di difesa e di risarcimento
Capitolo VIII ndash Diritti domesticiLibertagrave di contrarre matrimonio ndash Impedimenti dirimenti ndash
Diritto di eguaglianza ndash Il divorzio ndash La patria podestagrave ndashDisposizioni del Codice Civile ndash La libertagrave di educazione
Capitolo IX ndash Del diritto di proprietagraveLa proprietagrave nel suo significato generale ed etimologico ndash Di-
visioni della proprietagrave ndash Essa egrave materia di un diritto ndash Mo-menti e forme del diritto di proprietagrave ndash Il diritto astratto e ildiritto concreto ndash Definizione del diritto di proprietagrave ndash Ilpossesso ndash La proprietagrave stabile o luso ndash I Comunisti e iSocialisti ndash Il fondamento razionale del diritto di proprietagravendash Opinioni dellHobbes del Montesquieu del Rousseau delGrozio del Bentham e del Beccaria ndash Fatali conseguenzedei loro sistemi ndash Appunti alla teoria dellAhrens ndash Il Kante il principio delloccupazione ndash Gli Economisti ndash Il Sua-rez e la divisione primitiva ndash Il titolo remoto del diritto di
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Nozione della sostanza ndash Perchegrave luomo egrave persona ndash Ricono-scimento pratico della personalitagrave umana ndash Rispettare lapersona umana nella sua libertagrave ndash Libertagrave ed indipendenzandash Lindipendenza individuale e lindipendenza politica ndash Inche consiste la libertagrave morale ndash La libertagrave di culto di paro-la di stampa dinsegnamento e di coscienza ndash Schiarimentisu queste libertagrave e loro limitazioni ndash Il dovere della veraci-tagrave ndash Leguaglianza di natura e lrsquoeguaglianza giuridica ndash Leguaglianza politica e sociale ndash Leguaglianza individualedel socialismo ndash La schiavitugrave ndash La ragione la condanna ndashEgrave abuso della forza ndash Reazione delle masse ndash La Chiesatoglie la schiavitugrave ndash Come la schiavitugrave offende la libertagrave in-dividuale e leguaglianza sociale cosigrave il despotismo offendela libertagrave morale e la eguaglianza giuridica o politica ndash Ildiritto di difesa e di risarcimento
Capitolo VIII ndash Diritti domesticiLibertagrave di contrarre matrimonio ndash Impedimenti dirimenti ndash
Diritto di eguaglianza ndash Il divorzio ndash La patria podestagrave ndashDisposizioni del Codice Civile ndash La libertagrave di educazione
Capitolo IX ndash Del diritto di proprietagraveLa proprietagrave nel suo significato generale ed etimologico ndash Di-
visioni della proprietagrave ndash Essa egrave materia di un diritto ndash Mo-menti e forme del diritto di proprietagrave ndash Il diritto astratto e ildiritto concreto ndash Definizione del diritto di proprietagrave ndash Ilpossesso ndash La proprietagrave stabile o luso ndash I Comunisti e iSocialisti ndash Il fondamento razionale del diritto di proprietagravendash Opinioni dellHobbes del Montesquieu del Rousseau delGrozio del Bentham e del Beccaria ndash Fatali conseguenzedei loro sistemi ndash Appunti alla teoria dellAhrens ndash Il Kante il principio delloccupazione ndash Gli Economisti ndash Il Sua-rez e la divisione primitiva ndash Il titolo remoto del diritto di
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proprietagrave egrave il dovere della propria conservazione ndash Un fattoumano concreta il diritto ndash Condizioni del fatto umano ndashLoccupazione ndash Le opposizioni socialistiche ndash Legua-glianza e la proprietagrave ndash La nazionalizzazione della proprie-tagrave ndash Il Lassalle e il Marx ndash Il Socialismo favorito dagli er-ronei principii delleconomista Ricard ndash La legge del valo-re ndash La ferrea legge del salario ndash Critica delle promessesocialistiche ndash La difficoltagrave del problema sociale ndash Le so-cietagrave cooperative
Capitolo X ndash Diritti positiviSi distribuiscono in civili e politici ndash Differenza fra gli uni e
gli altri
Capitolo XI ndash Diritti civili Cenno sul Codice civile ita-lianoI diritti civili ed il Codice civile italiano ndash Un po di storia ndash
Esame del Codice civile ndash Il Codice di commercio
Capitolo XII ndash Diritti politiciI diritti politici in senso generale ed in senso piugrave ristretto ndash La
libertagrave politica
Capitolo XIII ndash Idea dello stato libero Diritto costitu-zionaleLe societagrave politiche nello stato dinfanzia ndash Le societagrave politi-
che adulte ndash Condizioni giuridiche richieste per lrsquoesistenzadi uno Stato libero ndash Il diritto costituzionale ndash Concetto delgoverno rappresentativo ndash Le libertagrave di stampa di petizio-ne e di associazione ndash La pubblicitagrave degli atti governativi ndashLa partecipazione dei cittadini ai tre poteri dello stato ndash Di-visione dei poteri ndash Condizioni necessarie allo stabilimento
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proprietagrave egrave il dovere della propria conservazione ndash Un fattoumano concreta il diritto ndash Condizioni del fatto umano ndashLoccupazione ndash Le opposizioni socialistiche ndash Legua-glianza e la proprietagrave ndash La nazionalizzazione della proprie-tagrave ndash Il Lassalle e il Marx ndash Il Socialismo favorito dagli er-ronei principii delleconomista Ricard ndash La legge del valo-re ndash La ferrea legge del salario ndash Critica delle promessesocialistiche ndash La difficoltagrave del problema sociale ndash Le so-cietagrave cooperative
Capitolo X ndash Diritti positiviSi distribuiscono in civili e politici ndash Differenza fra gli uni e
gli altri
Capitolo XI ndash Diritti civili Cenno sul Codice civile ita-lianoI diritti civili ed il Codice civile italiano ndash Un po di storia ndash
Esame del Codice civile ndash Il Codice di commercio
Capitolo XII ndash Diritti politiciI diritti politici in senso generale ed in senso piugrave ristretto ndash La
libertagrave politica
Capitolo XIII ndash Idea dello stato libero Diritto costitu-zionaleLe societagrave politiche nello stato dinfanzia ndash Le societagrave politi-
che adulte ndash Condizioni giuridiche richieste per lrsquoesistenzadi uno Stato libero ndash Il diritto costituzionale ndash Concetto delgoverno rappresentativo ndash Le libertagrave di stampa di petizio-ne e di associazione ndash La pubblicitagrave degli atti governativi ndashLa partecipazione dei cittadini ai tre poteri dello stato ndash Di-visione dei poteri ndash Condizioni necessarie allo stabilimento
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ed allo sviluppo del governo costituzionale o rappresentati-vo ndash Ostacoli alla sua esistenza ndash Vantaggi e difetti di que-sta forma di governo
Capitolo XIV ndash Costruzioni rappresentative La monar-chia costituzionale italianaLa monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare ndash
Concetto e definizione della monarchia costituzionale ndashSua storia Testo dello Statuto italiano ndash Le disposizioniprincipali dello Statuto
Capitolo XV ndash Organismo politico ed amministrativodel regno italianoIl Re ndash Il Parlamento ndash I Ministri ndash Il Consiglio di Stato e la
Corte dei Conti ndash Le Provincie i Prefetti ed i Consigli diPrefettura ndash I Circondari i Mandamenti ed i Comuni ndash Or-ganismo dellamministrazione della giustizia
Capitolo XVI ndash Diritti politici dellitalianoPartecipazione al potere legislativo ndash Il diritto di elettorato e
la legge elettorale ndash Il diritto di petizione ndash Partecipazioneal potere amministrativo-esecutivo ndash La legge sullammini-strazione comunale e provinciale ndash Partecipazione al poteregiudiziario ndash Listituzione del giurigrave
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ed allo sviluppo del governo costituzionale o rappresentati-vo ndash Ostacoli alla sua esistenza ndash Vantaggi e difetti di que-sta forma di governo
Capitolo XIV ndash Costruzioni rappresentative La monar-chia costituzionale italianaLa monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare ndash
Concetto e definizione della monarchia costituzionale ndashSua storia Testo dello Statuto italiano ndash Le disposizioniprincipali dello Statuto
Capitolo XV ndash Organismo politico ed amministrativodel regno italianoIl Re ndash Il Parlamento ndash I Ministri ndash Il Consiglio di Stato e la
Corte dei Conti ndash Le Provincie i Prefetti ed i Consigli diPrefettura ndash I Circondari i Mandamenti ed i Comuni ndash Or-ganismo dellamministrazione della giustizia
Capitolo XVI ndash Diritti politici dellitalianoPartecipazione al potere legislativo ndash Il diritto di elettorato e
la legge elettorale ndash Il diritto di petizione ndash Partecipazioneal potere amministrativo-esecutivo ndash La legge sullammini-strazione comunale e provinciale ndash Partecipazione al poteregiudiziario ndash Listituzione del giurigrave
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LA SCIENZA MORALE
Poco giova la scienza se non migliora luomo e se nonlo armonizza seco stesso co suoi simili col principio diogni esistenza che egrave Dio
Scopo dellesistenza e dellattivitagrave umana non egrave solo ilsapere ma il sapere per vivere il vivere per il bene
Il bene egrave limpulso finale la tendenza suprema la ra-gione ultima dellattivitagrave umana Ma il bene ha attinenzegenerali che importa investigare affinchegrave luomo lo co-nosca lo voglia e lo attui nella sua vita e individuale esociale Donde una scienza che mira a far vivere luomosecondo la propria natura e conforme al proprio fine
Chiamiamo Etica o Morale quella scienza che ha peroggetto i costumi umani da dirigersi al bene
Essa suppone un soggetto ossia unattivitagrave libera attaad essere informata dal bene la possibilitagrave cioegrave per par-te delluomo di diventare onesto
Suppone una norma da seguirsi dalluomo affinchegraveesso si mantenga nellordine della propria natura e seguala propria destinazione
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LA SCIENZA MORALE
Poco giova la scienza se non migliora luomo e se nonlo armonizza seco stesso co suoi simili col principio diogni esistenza che egrave Dio
Scopo dellesistenza e dellattivitagrave umana non egrave solo ilsapere ma il sapere per vivere il vivere per il bene
Il bene egrave limpulso finale la tendenza suprema la ra-gione ultima dellattivitagrave umana Ma il bene ha attinenzegenerali che importa investigare affinchegrave luomo lo co-nosca lo voglia e lo attui nella sua vita e individuale esociale Donde una scienza che mira a far vivere luomosecondo la propria natura e conforme al proprio fine
Chiamiamo Etica o Morale quella scienza che ha peroggetto i costumi umani da dirigersi al bene
Essa suppone un soggetto ossia unattivitagrave libera attaad essere informata dal bene la possibilitagrave cioegrave per par-te delluomo di diventare onesto
Suppone una norma da seguirsi dalluomo affinchegraveesso si mantenga nellordine della propria natura e seguala propria destinazione
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Di qui le due prime parti del nostro studio la Psico-logia morale e la Nomologia la prima ha per oggettolattivitagrave umana elemento materiale della moralitagrave laseconda i principii formali e costitutivi dellonesto os-sia la legge morale
Siccome poi luomo non egrave soltanto una attivitagrave mona-stica ma vive in relazione co suoi simili sotto limperodella legge morale perciograve unaltra parte si deve aggiun-gere alle anzidette la Sociologia che tratta dellumanasocietagrave
Finalmente alla Sociologia fa seguito la trattazionedel Dovere e del Diritto amendue effetti della leggemorale e norme costanti dei rapporti sociali
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Di qui le due prime parti del nostro studio la Psico-logia morale e la Nomologia la prima ha per oggettolattivitagrave umana elemento materiale della moralitagrave laseconda i principii formali e costitutivi dellonesto os-sia la legge morale
Siccome poi luomo non egrave soltanto una attivitagrave mona-stica ma vive in relazione co suoi simili sotto limperodella legge morale perciograve unaltra parte si deve aggiun-gere alle anzidette la Sociologia che tratta dellumanasocietagrave
Finalmente alla Sociologia fa seguito la trattazionedel Dovere e del Diritto amendue effetti della leggemorale e norme costanti dei rapporti sociali
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PSICOLOGIA MORALE
PREAMBOLO
Il primo problema etico che si affaccia al nostro spiri-to puograve essere cosigrave esposto Luomo egrave egli capace di mo-ralitagrave In altri termini Luomo ha egli attitudine a diven-tare buono o malvagio
La risposta al quesito proposto ci guida naturalmentea trattare di quelle attitudini o potenze pratiche le qualiconsiderate in se stesse e nei loro atti indipendentemen-te dai principicirc etici non hanno alcun valore morale Illoro carattere ha da essere perciograve lindifferenza rispetto aquelle condizioni che impartiscono loro la proprietagrave dibuone o malvagie
Benchegrave cotali potenze sieno naturali e indispensabilialluomo tuttavia il fatto della loro esistenza non puograveancora servire di norma alla Morale Esse costituiscono
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PSICOLOGIA MORALE
PREAMBOLO
Il primo problema etico che si affaccia al nostro spiri-to puograve essere cosigrave esposto Luomo egrave egli capace di mo-ralitagrave In altri termini Luomo ha egli attitudine a diven-tare buono o malvagio
La risposta al quesito proposto ci guida naturalmentea trattare di quelle attitudini o potenze pratiche le qualiconsiderate in se stesse e nei loro atti indipendentemen-te dai principicirc etici non hanno alcun valore morale Illoro carattere ha da essere perciograve lindifferenza rispetto aquelle condizioni che impartiscono loro la proprietagrave dibuone o malvagie
Benchegrave cotali potenze sieno naturali e indispensabilialluomo tuttavia il fatto della loro esistenza non puograveancora servire di norma alla Morale Esse costituiscono
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la materia soltanto della moralitagrave non la producononon la formano bensigrave vengono a quella informate
Quindi si scorge lequivoco che potrebbe presentareuna norma morale cosigrave esposta laquovivi conformementealla tua naturaraquo Un tal pronunciato nulla significhereb-be se non si spiega di qual natura si intenda parlare Edappoichegrave per natura presa soggettivamente potrebberointendersi le potenze umane e linclinazione loro do-vremmo rinunziare in sul ben principio alla Scienza Mo-rale come quella che sarebbe destituita di ragioni supre-me universali certe immutabili e oggettive
Si potrebbero infatti invocare le esigenze della naturaper legittimare qualsivoglia tendenza malvagia LHob-bes cadde in siffatto disordine di idee allorquando aven-do notato che luomo si sente inclinato a dominare af-fermograve che egli ne ha pure il diritto siccome vi cadonopur anco gli educatori vincolati dal pregiudizio che nonsi debbano contrariare le inclinazioni dei fanciulli i cri-minalisti i quali col dato di una forza irresistibile chespingerebbe i delinquenti al delitto pretendono di smi-nuirne o toglierne affatto la reitagrave i naturalisti i quali dalfatto dellumana libertagrave inferiscono esser lecito anzi didiritto tutto ciograve che si puograve fare liberamente Questi prin-cipii troverebbero unapplicazione pratica in un ragiona-mento di tal fatta laquoho il potere fisico di togliermi divita sono libero dunque lo posso fare liberamenteraquo
La ragione adunque il buon senso dimostra che lefacoltagrave pratiche non somministrano di per segrave una nor-ma oggettiva di operare che anzi vanno riguardate esse
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la materia soltanto della moralitagrave non la producononon la formano bensigrave vengono a quella informate
Quindi si scorge lequivoco che potrebbe presentareuna norma morale cosigrave esposta laquovivi conformementealla tua naturaraquo Un tal pronunciato nulla significhereb-be se non si spiega di qual natura si intenda parlare Edappoichegrave per natura presa soggettivamente potrebberointendersi le potenze umane e linclinazione loro do-vremmo rinunziare in sul ben principio alla Scienza Mo-rale come quella che sarebbe destituita di ragioni supre-me universali certe immutabili e oggettive
Si potrebbero infatti invocare le esigenze della naturaper legittimare qualsivoglia tendenza malvagia LHob-bes cadde in siffatto disordine di idee allorquando aven-do notato che luomo si sente inclinato a dominare af-fermograve che egli ne ha pure il diritto siccome vi cadonopur anco gli educatori vincolati dal pregiudizio che nonsi debbano contrariare le inclinazioni dei fanciulli i cri-minalisti i quali col dato di una forza irresistibile chespingerebbe i delinquenti al delitto pretendono di smi-nuirne o toglierne affatto la reitagrave i naturalisti i quali dalfatto dellumana libertagrave inferiscono esser lecito anzi didiritto tutto ciograve che si puograve fare liberamente Questi prin-cipii troverebbero unapplicazione pratica in un ragiona-mento di tal fatta laquoho il potere fisico di togliermi divita sono libero dunque lo posso fare liberamenteraquo
La ragione adunque il buon senso dimostra che lefacoltagrave pratiche non somministrano di per segrave una nor-ma oggettiva di operare che anzi vanno riguardate esse
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stesse siccome capevoli di bontagrave o di malizia Sonoadunque principii totalmente indeterminati e indifferentirispetto alla moralitagrave quantunque coefficienti di unazio-ne che per altra ragione potragrave chiamarsi morale
Le potenze pratiche vanno distribuite in due classisecondochegrave riguardano la vita sensitiva o la vita razio-nale delluomo
Alla prima appartengono lappetito e per coloro chelo ammettono anche listinto alla seconda la volontagrave ela libertagrave
Vi sono poi nelluomo alcuni stati psichici i qualibenchegrave sieno il risultato di forze fisiche o intellettuali erientrino per conseguenza nella serie degli effetti pro-creati dallesercizio delle anzidette facoltagrave nondimenohannosi pure a tenere in conto come quelli che imparti-scono agli atti delluomo una nota particolare Tali sonoil sentimento e il carattere In cotesti stati psicologici egravedato scoprire un misto di sensitivitagrave e di volontagrave per cuipossiamo collocare il sentimento e il carattere fra le fa-coltagrave operative miste
Siccome luomo egrave il soggetto unico operante le azionida lui compiute possono tutte chiamarsi delluomoNondimeno potendo queste azioni essere proprie di unadeterminata sua attivitagrave o potenza senza intervento dellealtre i Moralisti convennero di distribuirle in due classiChiamano atti delluomo tutte le azioni che si compionosenza intervento della ragione e della libera volontagrave attiumani quelle che procedono dalluomo in quanto perlessere suo si specifica da ogni altro ente Or luomo es-
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stesse siccome capevoli di bontagrave o di malizia Sonoadunque principii totalmente indeterminati e indifferentirispetto alla moralitagrave quantunque coefficienti di unazio-ne che per altra ragione potragrave chiamarsi morale
Le potenze pratiche vanno distribuite in due classisecondochegrave riguardano la vita sensitiva o la vita razio-nale delluomo
Alla prima appartengono lappetito e per coloro chelo ammettono anche listinto alla seconda la volontagrave ela libertagrave
Vi sono poi nelluomo alcuni stati psichici i qualibenchegrave sieno il risultato di forze fisiche o intellettuali erientrino per conseguenza nella serie degli effetti pro-creati dallesercizio delle anzidette facoltagrave nondimenohannosi pure a tenere in conto come quelli che imparti-scono agli atti delluomo una nota particolare Tali sonoil sentimento e il carattere In cotesti stati psicologici egravedato scoprire un misto di sensitivitagrave e di volontagrave per cuipossiamo collocare il sentimento e il carattere fra le fa-coltagrave operative miste
Siccome luomo egrave il soggetto unico operante le azionida lui compiute possono tutte chiamarsi delluomoNondimeno potendo queste azioni essere proprie di unadeterminata sua attivitagrave o potenza senza intervento dellealtre i Moralisti convennero di distribuirle in due classiChiamano atti delluomo tutte le azioni che si compionosenza intervento della ragione e della libera volontagrave attiumani quelle che procedono dalluomo in quanto perlessere suo si specifica da ogni altro ente Or luomo es-
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sendo costituito nella sua essenza specifica non dallaanimalitagrave dal suo organismo soltanto ma dalla ragionee libera volontagrave sue note differenziali ne segue che di-consi umani tutti i suoi atti intellettivi volontarii e libe-ri Questi cadono propriamente sotto il dominio dellaMorale quantunque per altri rispetti costituiscanologgetto proprio della Psicologia mentre gli attidelluomo abbracciano tutte quelle azioni vuoi sponta-nee vuoi meccaniche che si propongono esclusivamen-te allo studio della Psicologia ovvero anche della Fisio-logia Quando perograve la coscienza e la volontagrave intervengo-no o conferiscano loro unentitagrave che di per segrave nonavrebbero essi pure vengono contemplati dalla Moralecosigrave che questa scienza si connette colla Psicologia ecolla Fisiologia
Ciograve posto giova assistere allo svolgimento dellattivi-tagrave umana considerandola dapprima in quegli elementinello studio de quali il Moralista si incontra collo Psico-logo e questi col Fisiologo Mentre potremo formarci ungiusto concetto dellatto umano distinguendolo esatta-mente da ogni altra azione pertinente alla sola vita sen-sitiva scorgeremo eziandio come le azioni delle potenzepratiche condizionate dalla sola sensazione venganotratte a moralitagrave dalla libera volontagrave e come ci sia e cidebba essere un graduale sviluppo delle facoltagrave umanedai primi dati della vita sensitiva agli ultimi principii di-rigenti della vita razionale e morale
Pertanto diremo anzitutto dellappetito e dellistinto
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sendo costituito nella sua essenza specifica non dallaanimalitagrave dal suo organismo soltanto ma dalla ragionee libera volontagrave sue note differenziali ne segue che di-consi umani tutti i suoi atti intellettivi volontarii e libe-ri Questi cadono propriamente sotto il dominio dellaMorale quantunque per altri rispetti costituiscanologgetto proprio della Psicologia mentre gli attidelluomo abbracciano tutte quelle azioni vuoi sponta-nee vuoi meccaniche che si propongono esclusivamen-te allo studio della Psicologia ovvero anche della Fisio-logia Quando perograve la coscienza e la volontagrave intervengo-no o conferiscano loro unentitagrave che di per segrave nonavrebbero essi pure vengono contemplati dalla Moralecosigrave che questa scienza si connette colla Psicologia ecolla Fisiologia
Ciograve posto giova assistere allo svolgimento dellattivi-tagrave umana considerandola dapprima in quegli elementinello studio de quali il Moralista si incontra collo Psico-logo e questi col Fisiologo Mentre potremo formarci ungiusto concetto dellatto umano distinguendolo esatta-mente da ogni altra azione pertinente alla sola vita sen-sitiva scorgeremo eziandio come le azioni delle potenzepratiche condizionate dalla sola sensazione venganotratte a moralitagrave dalla libera volontagrave e come ci sia e cidebba essere un graduale sviluppo delle facoltagrave umanedai primi dati della vita sensitiva agli ultimi principii di-rigenti della vita razionale e morale
Pertanto diremo anzitutto dellappetito e dellistinto
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CAPITOLO IDellappetito
Quando un nervo egrave eccitato alla sua estremitagrave perife-rica lirritazione periferica trasmettendosi lungo il nervofa capo ai centri nervosi quinci propagandosi di manoin mano ridiscende nei nervi motori per trasmettersi aimuscoli che si contraggono Cosigrave ad una eccitazioneesteriore lanimale risponde con un movimento
Un tal fenomeno dimostra lesterno apparire di unatendenza psichica causata dallimpressione stessa e chevien diretta dal tono piacevole o doloroso di una sensa-zione Questa tendenza piglia il nome generico di appe-tito
Il movimento muscolare provocato dai centri nervosiche furono alla loro volta stimolati da un agente esternoegrave quello che dai moderni Fisiologi vien chiamato azioneriflessa Noi lo chiameremo meccanico quanto al modocon cui si compie spontaneo quanto al principio ovve-ro attivitagrave intrinseca dellanimale che naturalmente sen-za impero della volontagrave lo compie
Tutti gli atti spontanei non dimandano per segrave di essereaccompagnati da coscienza sono inconscienti quantun-que determinati ad un fine a cessare cioegrave un dolore o aprocurare un piacere Il loro principio non essendo negravelintelletto negrave la volontagrave devessere qualche altra poten-za Questa poi non puograve essere che sensitiva perchegrave gliatti spontanei sono immanenti allorganismo vivente
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CAPITOLO IDellappetito
Quando un nervo egrave eccitato alla sua estremitagrave perife-rica lirritazione periferica trasmettendosi lungo il nervofa capo ai centri nervosi quinci propagandosi di manoin mano ridiscende nei nervi motori per trasmettersi aimuscoli che si contraggono Cosigrave ad una eccitazioneesteriore lanimale risponde con un movimento
Un tal fenomeno dimostra lesterno apparire di unatendenza psichica causata dallimpressione stessa e chevien diretta dal tono piacevole o doloroso di una sensa-zione Questa tendenza piglia il nome generico di appe-tito
Il movimento muscolare provocato dai centri nervosiche furono alla loro volta stimolati da un agente esternoegrave quello che dai moderni Fisiologi vien chiamato azioneriflessa Noi lo chiameremo meccanico quanto al modocon cui si compie spontaneo quanto al principio ovve-ro attivitagrave intrinseca dellanimale che naturalmente sen-za impero della volontagrave lo compie
Tutti gli atti spontanei non dimandano per segrave di essereaccompagnati da coscienza sono inconscienti quantun-que determinati ad un fine a cessare cioegrave un dolore o aprocurare un piacere Il loro principio non essendo negravelintelletto negrave la volontagrave devessere qualche altra poten-za Questa poi non puograve essere che sensitiva perchegrave gliatti spontanei sono immanenti allorganismo vivente
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perchegrave essa egrave organica in tutte le sue manifestazioni Avero dire il principio degli atti spontanei non egrave che lastessa energia vitale la forza motrice chiamandola ap-petito si vuole indicare la forma che essa piglia susse-guentemente ad una sensazione
Pertanto lanimale ha una doppia relazione col mondoesteriore Da una parte le impressioni dal di fuori deter-minano nellorganismo le sensazioni colle quali lanima-le si adatta allambiente o al mezzo dallaltra parte le ec-citazioni interiori in cui si convertono le sensazioni su-scitano moti psichici co quali lessere sensitivo si sfor-za di adattare a se stesso lambiente o il mezzo
Ogni qualvolta questo sforzo egrave in armonia colle con-dizioni del suo organismo si aumenta il piacere che for-ma il colorito di quella sensazione che lo desta alloralanimale tenta conservarlo In tale caso lappetito pigliail nome di concupiscibile Se poi lanimale prova mole-stia o dolore dapprima applica la propria energia a su-perarlo quindi tornando inutili i suoi sforzi e aumen-tando il dolore esso si ribella si irrita e tenta liberarse-ne rientrando in altro ambiente producendo cioegrave unaserie di movimenti i quali giungano a procurargli nellospazio e nel tempo quella sensazione che lo ristori In talcaso lappetito piglia nome di irascibile
Lappetito si connette ad un oggetto ed a questo sivolge o lo avversa in forza dellassociazione compiutasinaturalmente fra la sensazione e lagente che la destograveNon sempre il tono di una sensazione presente ne egrave lo
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perchegrave essa egrave organica in tutte le sue manifestazioni Avero dire il principio degli atti spontanei non egrave che lastessa energia vitale la forza motrice chiamandola ap-petito si vuole indicare la forma che essa piglia susse-guentemente ad una sensazione
Pertanto lanimale ha una doppia relazione col mondoesteriore Da una parte le impressioni dal di fuori deter-minano nellorganismo le sensazioni colle quali lanima-le si adatta allambiente o al mezzo dallaltra parte le ec-citazioni interiori in cui si convertono le sensazioni su-scitano moti psichici co quali lessere sensitivo si sfor-za di adattare a se stesso lambiente o il mezzo
Ogni qualvolta questo sforzo egrave in armonia colle con-dizioni del suo organismo si aumenta il piacere che for-ma il colorito di quella sensazione che lo desta alloralanimale tenta conservarlo In tale caso lappetito pigliail nome di concupiscibile Se poi lanimale prova mole-stia o dolore dapprima applica la propria energia a su-perarlo quindi tornando inutili i suoi sforzi e aumen-tando il dolore esso si ribella si irrita e tenta liberarse-ne rientrando in altro ambiente producendo cioegrave unaserie di movimenti i quali giungano a procurargli nellospazio e nel tempo quella sensazione che lo ristori In talcaso lappetito piglia nome di irascibile
Lappetito si connette ad un oggetto ed a questo sivolge o lo avversa in forza dellassociazione compiutasinaturalmente fra la sensazione e lagente che la destograveNon sempre il tono di una sensazione presente ne egrave lo
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stimolo immediato talvolta lappetito nasce in virtugrave del-le sole leggi dellassociazione
Valga ad esempio il tremare che fa il cane dinnanzi alpadrone che alza la sferza in atto di colpirlo quellazio-ne riflessa egrave prodotta dal ridestarsi della sensazione deldolore associata alla sensazione visiva della sferza chealtra volta lo ha colpito Cosigrave pure quando si solleticaun ragazzo questi ride ma lazione riflessa del ridere siripete anche quando si fa solo le viste di solleticarlo ciograveegrave dovuto alla memoria del fatto che egrave imminente
Conviene eziandio notare che molti atti spontanei eriflessi nelluomo non hanno sempre per efficiente pri-mo una sensazione vuoi esterna vuoi interna dappoichegraveunidea vale a destare una vivacissima rappresentazioneche alla sua volta desta un concitato appetito Cosigraveluomo che ha compreso il significato ingiurioso di unaparola si irrita in questo caso egrave unintellezione che dagrave laragione del moto appetitivo Se dallalto di una torreguardando al basso siamo colti da vertigine si producein noi unazione riflessa un brividigraveo dovuto bensigrave allarappresentazione di una precipitosa caduta ma questarappresentazione egrave dovuta essa stessa ad un rapido ra-ziocinio
Nondimeno anche negli accennati ed altri simili casi imovimenti compiuti sono affatto involontarii benchegravecongiunti ad una conoscenza dello stimolo che li produ-ce o ad un rapido raziocinio mediante il quale lintelli-genza riunisce la causa ad un effetto che non si compieche nella immaginazione
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stimolo immediato talvolta lappetito nasce in virtugrave del-le sole leggi dellassociazione
Valga ad esempio il tremare che fa il cane dinnanzi alpadrone che alza la sferza in atto di colpirlo quellazio-ne riflessa egrave prodotta dal ridestarsi della sensazione deldolore associata alla sensazione visiva della sferza chealtra volta lo ha colpito Cosigrave pure quando si solleticaun ragazzo questi ride ma lazione riflessa del ridere siripete anche quando si fa solo le viste di solleticarlo ciograveegrave dovuto alla memoria del fatto che egrave imminente
Conviene eziandio notare che molti atti spontanei eriflessi nelluomo non hanno sempre per efficiente pri-mo una sensazione vuoi esterna vuoi interna dappoichegraveunidea vale a destare una vivacissima rappresentazioneche alla sua volta desta un concitato appetito Cosigraveluomo che ha compreso il significato ingiurioso di unaparola si irrita in questo caso egrave unintellezione che dagrave laragione del moto appetitivo Se dallalto di una torreguardando al basso siamo colti da vertigine si producein noi unazione riflessa un brividigraveo dovuto bensigrave allarappresentazione di una precipitosa caduta ma questarappresentazione egrave dovuta essa stessa ad un rapido ra-ziocinio
Nondimeno anche negli accennati ed altri simili casi imovimenti compiuti sono affatto involontarii benchegravecongiunti ad una conoscenza dello stimolo che li produ-ce o ad un rapido raziocinio mediante il quale lintelli-genza riunisce la causa ad un effetto che non si compieche nella immaginazione
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Lesame degli atti riflessi ci conduce a rilevare leffi-cacia della immaginazione nella genesi dellappetito se-condo le due specie con cui si manifesta inclinazione oavversione Lappetito si svolge fatalmente dalleserciziodella vita sensitiva importa una necessitagrave nelle sue ma-nifestazioni tanto luomo come il bruto sono soggettialla legge dellappetito Luomo ben potragrave dirigerlo erendersene superiore ad un certo punto ma non mai im-pedire di provarlo
Ma appunto perchegrave lappetito questo principio demovimenti esteriori animali ossia delle azioni riflessepresenta il carattere della fatalitagrave cioegrave vegrave sempre ovun-que si ha una sensazione o una rappresentazione essocade sotto il dominio della ragione e dellarte
La ragione puograve dominare lappetito e dargli una dire-zione ragionevole volgendo ad un fine le sensazioni ole rappresentazioni la volontagrave domina lappetito susci-tando moti alla ragione conformi il che importa la so-spensione di tutte quelle azioni esteriori che indipenden-temente da lei giagrave si producono in stato rudimentalenellorganismo
I risultati della propria individuale esperienza accre-sciuti dai frutti dellesperienza secolare hanno sommini-strato alla ragione umana le norme per la scelta di quellesensazioni le quali sono atte a destare gli appetiti che sivogliono dirigere ad un fine inteso Donde lartedelleducazione Essa applicata alle bestie egrave un onestopassatempo applicata a segrave stesso o ai nostri simili egrave un
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Lesame degli atti riflessi ci conduce a rilevare leffi-cacia della immaginazione nella genesi dellappetito se-condo le due specie con cui si manifesta inclinazione oavversione Lappetito si svolge fatalmente dalleserciziodella vita sensitiva importa una necessitagrave nelle sue ma-nifestazioni tanto luomo come il bruto sono soggettialla legge dellappetito Luomo ben potragrave dirigerlo erendersene superiore ad un certo punto ma non mai im-pedire di provarlo
Ma appunto perchegrave lappetito questo principio demovimenti esteriori animali ossia delle azioni riflessepresenta il carattere della fatalitagrave cioegrave vegrave sempre ovun-que si ha una sensazione o una rappresentazione essocade sotto il dominio della ragione e dellarte
La ragione puograve dominare lappetito e dargli una dire-zione ragionevole volgendo ad un fine le sensazioni ole rappresentazioni la volontagrave domina lappetito susci-tando moti alla ragione conformi il che importa la so-spensione di tutte quelle azioni esteriori che indipenden-temente da lei giagrave si producono in stato rudimentalenellorganismo
I risultati della propria individuale esperienza accre-sciuti dai frutti dellesperienza secolare hanno sommini-strato alla ragione umana le norme per la scelta di quellesensazioni le quali sono atte a destare gli appetiti che sivogliono dirigere ad un fine inteso Donde lartedelleducazione Essa applicata alle bestie egrave un onestopassatempo applicata a segrave stesso o ai nostri simili egrave un
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dovere unopera di perfezionamento un mezzo ad ac-quistare la felicitagrave
Ne primi anni della sua esistenza luomo ha da essereeducato affinchegrave goda tosto dei benefizi di quellespe-rienza che non si acquista se non dopo ripetute proveprove il piugrave sovente fatali Il bambino non si governache collappetito e le leggi dellappetito si risolvononellegoismo Egli incapace ancora di comprendere ildovere e il diritto non conosce che ciograve che ha relazionecolla propria sensitivitagrave Larte delleducazione consiste-ragrave adunque nella scelta di quelle impressioni capaci diridestare appetiti sentimenti ed affetti i quali siero con-formi alle leggi morali conosciute dalla madre Egrave duopoche la madre voglia ciograve che non puograve volere il bimbo emoderi in lui quegli appetiti che potrebbero generare af-fezioni o abitudini fatali al suo organismo ed alla futuramoralitagrave cui deve gradatamente essere preparato
Imperocchegrave il dovere e il diritto il giusto e lingiustoil bene ed il male non sono in quelletagrave conoscibili senon per lapplicazione di una misura superiore che qua-lifichi gli atti moralmente nella stessa guisa che il con-fronto degli oggetti col benessere fisico li fa giudicarepiacevoli o utili Questa misura superiore non si trovacertamente nella sensazione e tanto meno nellappetitoNon egrave lio o il soggetto che la dagrave La norma morale devevenire dal non me dalloggetto Non perograve da qualsivo-glia oggetto ma da un ente superiore ed intelligente ilquale si opponga al soggetto per mantenerlo per rego-larlo con intelletto di amore
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dovere unopera di perfezionamento un mezzo ad ac-quistare la felicitagrave
Ne primi anni della sua esistenza luomo ha da essereeducato affinchegrave goda tosto dei benefizi di quellespe-rienza che non si acquista se non dopo ripetute proveprove il piugrave sovente fatali Il bambino non si governache collappetito e le leggi dellappetito si risolvononellegoismo Egli incapace ancora di comprendere ildovere e il diritto non conosce che ciograve che ha relazionecolla propria sensitivitagrave Larte delleducazione consiste-ragrave adunque nella scelta di quelle impressioni capaci diridestare appetiti sentimenti ed affetti i quali siero con-formi alle leggi morali conosciute dalla madre Egrave duopoche la madre voglia ciograve che non puograve volere il bimbo emoderi in lui quegli appetiti che potrebbero generare af-fezioni o abitudini fatali al suo organismo ed alla futuramoralitagrave cui deve gradatamente essere preparato
Imperocchegrave il dovere e il diritto il giusto e lingiustoil bene ed il male non sono in quelletagrave conoscibili senon per lapplicazione di una misura superiore che qua-lifichi gli atti moralmente nella stessa guisa che il con-fronto degli oggetti col benessere fisico li fa giudicarepiacevoli o utili Questa misura superiore non si trovacertamente nella sensazione e tanto meno nellappetitoNon egrave lio o il soggetto che la dagrave La norma morale devevenire dal non me dalloggetto Non perograve da qualsivo-glia oggetto ma da un ente superiore ed intelligente ilquale si opponga al soggetto per mantenerlo per rego-larlo con intelletto di amore
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Lessere umano non puograve evoluzionarsi svilupparsiperfezionarsi sotto una forma qualunque senza che lecause esterne vuoi materiali vuoi intelligenti vi concor-rano e vi partecipino fino ad un certo punto Come nellanatura nulla si fa dun tratto ma ogni cosa egrave preparata inciograve che la precede e lannunzia prima che si manifesticosigrave nel bambino giagrave si ravvisano gli indizi della sua in-telligenza e libertagrave Giova pertanto concorrere allo svi-luppo graduato di tutte le sue potenze e farle convergeread un fine morale La madre che presiede nella primaetagrave allo sviluppo delluomo essa che lo inizia alla vitaintellettuale e morale imprime nellanima del bimbo laforma dellanima propria
Leducazione materna egrave tanto piugrave richiesta in quantoche il bambino egrave destituito di quella particolare facoltagravedi cui sono forniti gli enti irragionevoli sensitivi facoltagravecoordinatrice di tutte le sensazioni e di tutti gli appetitiad un fine costante che egrave la conservazione dellindivi-duo e della specie facoltagrave la quale chiamasi istinto
Noi opiniamo che negli esseri ragionevoli non si diaistinto propriamente detto tuttavia siccome i filosofidella scuola sperimentale ne trattano diffusamente quasidi un sostituito della ragione egrave pregio dopera dirne al-cunchegrave Lo studio che ne faremo ci condurragrave a taluneconclusioni che non saranno affatto inutili per la Mora-le
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Lessere umano non puograve evoluzionarsi svilupparsiperfezionarsi sotto una forma qualunque senza che lecause esterne vuoi materiali vuoi intelligenti vi concor-rano e vi partecipino fino ad un certo punto Come nellanatura nulla si fa dun tratto ma ogni cosa egrave preparata inciograve che la precede e lannunzia prima che si manifesticosigrave nel bambino giagrave si ravvisano gli indizi della sua in-telligenza e libertagrave Giova pertanto concorrere allo svi-luppo graduato di tutte le sue potenze e farle convergeread un fine morale La madre che presiede nella primaetagrave allo sviluppo delluomo essa che lo inizia alla vitaintellettuale e morale imprime nellanima del bimbo laforma dellanima propria
Leducazione materna egrave tanto piugrave richiesta in quantoche il bambino egrave destituito di quella particolare facoltagravedi cui sono forniti gli enti irragionevoli sensitivi facoltagravecoordinatrice di tutte le sensazioni e di tutti gli appetitiad un fine costante che egrave la conservazione dellindivi-duo e della specie facoltagrave la quale chiamasi istinto
Noi opiniamo che negli esseri ragionevoli non si diaistinto propriamente detto tuttavia siccome i filosofidella scuola sperimentale ne trattano diffusamente quasidi un sostituito della ragione egrave pregio dopera dirne al-cunchegrave Lo studio che ne faremo ci condurragrave a taluneconclusioni che non saranno affatto inutili per la Mora-le
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CAPITOLO IIDellistinto
Finora ci siamo limitati a studiare i movimenti destatida una sensazione o da una sua ripresentazione mnemo-nica
Sonvi perograve certi atti i quali non hanno proporzionecollintensitagrave di una eccitazione periferica Cotale eccita-zione o non cegrave o egrave insignificante mentre i movimenticompiuti dallanimale sono considerevoli e distribuiti inuna serie complicata aventi solo una relazione ben lon-tana colle circostanze nelle quali si producono Luccelloche con una perizia giammai preceduta da esperienzasceglie la materia atta a fabbricare il suo nido e forma-tolo con ammirabile struttura vi depone le uova e lecova lape la formica il ragno sigrave industriosi nelle loroopere non sono per certo determinati dalla sola influen-za delle sensazioni esterne Tutti questi atti complicatimultipli aventi incontrastabilmente uno scopo per cuici paiono opere di natura intelligente si manifestanobensigrave congiunti a qualche sensazione ma il loro com-plesso non egrave dovuto allammaestramento di una prece-dente esperienza
Noi chiamiamo cotesti atti istintivi ed istinto la forzache li produce Ma che cosa egrave esso stesso listinto
Lo Spencer lo definisce laquounazione riflessa compo-staraquo Se non che la definizione vale piuttosto per lazio-
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CAPITOLO IIDellistinto
Finora ci siamo limitati a studiare i movimenti destatida una sensazione o da una sua ripresentazione mnemo-nica
Sonvi perograve certi atti i quali non hanno proporzionecollintensitagrave di una eccitazione periferica Cotale eccita-zione o non cegrave o egrave insignificante mentre i movimenticompiuti dallanimale sono considerevoli e distribuiti inuna serie complicata aventi solo una relazione ben lon-tana colle circostanze nelle quali si producono Luccelloche con una perizia giammai preceduta da esperienzasceglie la materia atta a fabbricare il suo nido e forma-tolo con ammirabile struttura vi depone le uova e lecova lape la formica il ragno sigrave industriosi nelle loroopere non sono per certo determinati dalla sola influen-za delle sensazioni esterne Tutti questi atti complicatimultipli aventi incontrastabilmente uno scopo per cuici paiono opere di natura intelligente si manifestanobensigrave congiunti a qualche sensazione ma il loro com-plesso non egrave dovuto allammaestramento di una prece-dente esperienza
Noi chiamiamo cotesti atti istintivi ed istinto la forzache li produce Ma che cosa egrave esso stesso listinto
Lo Spencer lo definisce laquounazione riflessa compo-staraquo Se non che la definizione vale piuttosto per lazio-
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ne compiuta per istinto della quale per lappunto diman-diamo la causa
A rendere ragione delle azioni riflesse composte si ri-corse alla organizzazione dellanimale Egrave un fatto checiascun essere vivente in virtugrave della sua stessa organiz-zazione egrave disposto a rispondere in questo o in quel datomodo ad una eccitazione periferica Ogni animale ha lasua maniera di essere e quindi la sua maniera di agireFu detto della filosofia peripatetica laquooperatio sequituresseraquo Per tutti gli animali il mondo esteriore egrave lo stessosono tutti soggetti agli stessi agenti luminosi termicimeccanici ecc ma il modo loro di reagire egrave diversoquanto alla forma come egrave varia la loro organizzazionecioegrave il vario congegno dei loro nervi e dei loro muscolio tessuti
Ma fu avvertito che lorganizzazione non basta a spie-gare tutto il complesso seriale e la finalitagrave delle azioniistintive e allora si procacciograve sciogliere la questionedella genesi dellistinto mediante il concorso di due fat-tori lereditagrave e la selezione naturale Il Lamark vagheg-giograve la teoria della trasmissione ereditaria il Darwin viaggiunse del suo col favorito principio della selezionenaturale
La selezione naturale fa sigrave che lindividuo il quale hameglio adattato se stesso e le sue funzioni alle necessitagravevitali resista meglio ai principii di distruzione che locircondano Lereditagrave fa sigrave che le proprietagrave o modifica-zioni individuali acquisite si trasmettano a discendentisicchegrave dopo una serie immensa di generazioni e dirograve
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ne compiuta per istinto della quale per lappunto diman-diamo la causa
A rendere ragione delle azioni riflesse composte si ri-corse alla organizzazione dellanimale Egrave un fatto checiascun essere vivente in virtugrave della sua stessa organiz-zazione egrave disposto a rispondere in questo o in quel datomodo ad una eccitazione periferica Ogni animale ha lasua maniera di essere e quindi la sua maniera di agireFu detto della filosofia peripatetica laquooperatio sequituresseraquo Per tutti gli animali il mondo esteriore egrave lo stessosono tutti soggetti agli stessi agenti luminosi termicimeccanici ecc ma il modo loro di reagire egrave diversoquanto alla forma come egrave varia la loro organizzazionecioegrave il vario congegno dei loro nervi e dei loro muscolio tessuti
Ma fu avvertito che lorganizzazione non basta a spie-gare tutto il complesso seriale e la finalitagrave delle azioniistintive e allora si procacciograve sciogliere la questionedella genesi dellistinto mediante il concorso di due fat-tori lereditagrave e la selezione naturale Il Lamark vagheg-giograve la teoria della trasmissione ereditaria il Darwin viaggiunse del suo col favorito principio della selezionenaturale
La selezione naturale fa sigrave che lindividuo il quale hameglio adattato se stesso e le sue funzioni alle necessitagravevitali resista meglio ai principii di distruzione che locircondano Lereditagrave fa sigrave che le proprietagrave o modifica-zioni individuali acquisite si trasmettano a discendentisicchegrave dopo una serie immensa di generazioni e dirograve
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cosigrave di tentativi esse diventino caratteristiche di unadata specie arricchita del patrimonio dellesperienza se-colare
Valga ad esempio labitudine acquisita dal gufo fem-mina di deporre le uova nei nidi altrui Labitudine nac-que dal fatto che il gufo femmina ne comprese i vantag-gi derivantisi Diffatti esso dispensato dalle fatiche edai danni di lunga incubazione gode di piugrave lunga vitache non gli altri volatili della sua specie lascia i suoipennuti piugrave numerosi e piugrave forti Questa disposizionenaturale dovuta dapprima ad un caso e dappoi ad unaripetizione del medesimo atto egrave trasmessa per ereditagravealle generazioni venture La selezione naturale elimina apoco a poco gli individui gufi che non hanno acquistatala detta abitudine cosigrave che dopo un certo tempo questofatto bizzarro egrave diventato essenziale allorganizzazionedel gufo non meno che il becco e le penne Cosigrave ragionail Darwinismo
Non neghiamo che certe abitudini si trasmettano la-sciando una disposizione fisica nellindividuo che ha ri-cevuto la materia del suo essere dalla materia di un al-tro materia in questo modificata ammettiamo che la se-lezione e la ereditagrave bastino a conservare le variazioni or-ganiche una volta acquistate ma come nascono questestesse variazioni
Le variazioni che nellipotesi produrrebbero abitudi-ni divenute ereditarie e quindi istintive possono esseredi due maniere interne o esterne
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cosigrave di tentativi esse diventino caratteristiche di unadata specie arricchita del patrimonio dellesperienza se-colare
Valga ad esempio labitudine acquisita dal gufo fem-mina di deporre le uova nei nidi altrui Labitudine nac-que dal fatto che il gufo femmina ne comprese i vantag-gi derivantisi Diffatti esso dispensato dalle fatiche edai danni di lunga incubazione gode di piugrave lunga vitache non gli altri volatili della sua specie lascia i suoipennuti piugrave numerosi e piugrave forti Questa disposizionenaturale dovuta dapprima ad un caso e dappoi ad unaripetizione del medesimo atto egrave trasmessa per ereditagravealle generazioni venture La selezione naturale elimina apoco a poco gli individui gufi che non hanno acquistatala detta abitudine cosigrave che dopo un certo tempo questofatto bizzarro egrave diventato essenziale allorganizzazionedel gufo non meno che il becco e le penne Cosigrave ragionail Darwinismo
Non neghiamo che certe abitudini si trasmettano la-sciando una disposizione fisica nellindividuo che ha ri-cevuto la materia del suo essere dalla materia di un al-tro materia in questo modificata ammettiamo che la se-lezione e la ereditagrave bastino a conservare le variazioni or-ganiche una volta acquistate ma come nascono questestesse variazioni
Le variazioni che nellipotesi produrrebbero abitudi-ni divenute ereditarie e quindi istintive possono esseredi due maniere interne o esterne
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Se poniamo che una variazione interna del vivente loha indotto a piegarsi di preferenza a quelle condizioniossia a porre quegli atti che gli tornano piugrave vantaggiosisiamo costretti ad accordare a tutti i viventi lintelligenzae la libera elezione dappoichegrave nulla nellorganizzazionefisica dellorganismo impone fatalmente una determina-zione la quale sia indipendente dalle circostanze esterne
Per essere coerente a se stesso il Darwinismo non hache una risorsa raccogliersi cioegrave in quelle che sonochiamate variazioni accidentali esterne e spiegare il bi-sogno e lorigine di ciascuna delle nuove determinazionidalle quali esordisce labitudine complessa che dicesiistinto col concorso di cause esterne agenti sullorgani-smo Ma in tal caso di nuovo ci troviamo di fronte aduna attivitagrave la quale fra tutte le variazioni di cui lorgani-smo subisce gli effetti si accomoda di preferenza a quel-le che gli sono piugrave vantaggiose che stabilisce unarmo-nia fra linterne ed esterne condizioni che nel conflittodegli eventi egrave sempre pronta a scegliere loccasione fa-vorevole con una saggezza di cui non ha coscienzaEcco ciograve che devono ammettere coloro che rigettano unpiano provvidenziale eseguito inconsapevolmente dagliorganismi concepito e voluto da una intelligenza supe-riore
A togliere di mezzo lIntelligenza Suprema nella ge-nesi dellistinto dal Positivismo si suppone un fatto in-telligente minimo che si trasmette per ereditagrave e si fissain abitudine inconsciente tale sarebbe loriginedellistinto e cosigrave sarebbe spiegata la sua finalitagrave Di
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Se poniamo che una variazione interna del vivente loha indotto a piegarsi di preferenza a quelle condizioniossia a porre quegli atti che gli tornano piugrave vantaggiosisiamo costretti ad accordare a tutti i viventi lintelligenzae la libera elezione dappoichegrave nulla nellorganizzazionefisica dellorganismo impone fatalmente una determina-zione la quale sia indipendente dalle circostanze esterne
Per essere coerente a se stesso il Darwinismo non hache una risorsa raccogliersi cioegrave in quelle che sonochiamate variazioni accidentali esterne e spiegare il bi-sogno e lorigine di ciascuna delle nuove determinazionidalle quali esordisce labitudine complessa che dicesiistinto col concorso di cause esterne agenti sullorgani-smo Ma in tal caso di nuovo ci troviamo di fronte aduna attivitagrave la quale fra tutte le variazioni di cui lorgani-smo subisce gli effetti si accomoda di preferenza a quel-le che gli sono piugrave vantaggiose che stabilisce unarmo-nia fra linterne ed esterne condizioni che nel conflittodegli eventi egrave sempre pronta a scegliere loccasione fa-vorevole con una saggezza di cui non ha coscienzaEcco ciograve che devono ammettere coloro che rigettano unpiano provvidenziale eseguito inconsapevolmente dagliorganismi concepito e voluto da una intelligenza supe-riore
A togliere di mezzo lIntelligenza Suprema nella ge-nesi dellistinto dal Positivismo si suppone un fatto in-telligente minimo che si trasmette per ereditagrave e si fissain abitudine inconsciente tale sarebbe loriginedellistinto e cosigrave sarebbe spiegata la sua finalitagrave Di
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guisa che luccello avendo fatto con coscienza il suo pri-mo nido o una parte della sua costruzione abbia tra-smesso questo tipo a suoi discendenti cotalchegrave dopopiugrave generazioni sparita lintelligenza rimase il tipo dicostruzione
La soluzione del problema perograve manca anche in talcaso di dati positivi manca cioegrave loggetto di osservazio-ne sul quale dovremmo potere appoggiarsi per elevarsiad una induzione Se togliamo a materia di osservazionegli animali inferiori questi non presentano traccia di in-telligenza e di libera scelta Il dire laquonoi ignoriamo se visia in loro intelligenza ben potrebbe darsiraquo egrave un con-fessare che finora lintelligenza non fu in loro constatatae che quindi non possono questi esseri inferiori porgerefondamento ad induzione scientifica Se poi togliamo adoggetto di osservazione gli enti intelligenti ben lungidal poterci questi fornire materia alla induzione sopra-detta la distruggono affatto Infatti lesperienza ci dimo-stra che la intelligenza e listinto stanno fra di loro in ra-gione inversa la ragione si manifesta colagrave appunto dovenon cegrave istinto e cresce dove listinto diminuisce Vha dipiugrave carattere proprio dellatto intellettivo egrave questo dinon essere trasmissibile per ereditagrave Tizio sa leggere manon puograve trasmettere questa qualitagrave al proprio figlio negravegiammai segrave veduto un atto intellettuale dei genitori di-ventare istintivo nella loro prole
Eppure considerando le azioni istintive cegrave dato sco-prire come tutte hanno una finalitagrave Sappiamo che gli es-seri viventi paiono avere una missione di vivere e ripro-
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guisa che luccello avendo fatto con coscienza il suo pri-mo nido o una parte della sua costruzione abbia tra-smesso questo tipo a suoi discendenti cotalchegrave dopopiugrave generazioni sparita lintelligenza rimase il tipo dicostruzione
La soluzione del problema perograve manca anche in talcaso di dati positivi manca cioegrave loggetto di osservazio-ne sul quale dovremmo potere appoggiarsi per elevarsiad una induzione Se togliamo a materia di osservazionegli animali inferiori questi non presentano traccia di in-telligenza e di libera scelta Il dire laquonoi ignoriamo se visia in loro intelligenza ben potrebbe darsiraquo egrave un con-fessare che finora lintelligenza non fu in loro constatatae che quindi non possono questi esseri inferiori porgerefondamento ad induzione scientifica Se poi togliamo adoggetto di osservazione gli enti intelligenti ben lungidal poterci questi fornire materia alla induzione sopra-detta la distruggono affatto Infatti lesperienza ci dimo-stra che la intelligenza e listinto stanno fra di loro in ra-gione inversa la ragione si manifesta colagrave appunto dovenon cegrave istinto e cresce dove listinto diminuisce Vha dipiugrave carattere proprio dellatto intellettivo egrave questo dinon essere trasmissibile per ereditagrave Tizio sa leggere manon puograve trasmettere questa qualitagrave al proprio figlio negravegiammai segrave veduto un atto intellettuale dei genitori di-ventare istintivo nella loro prole
Eppure considerando le azioni istintive cegrave dato sco-prire come tutte hanno una finalitagrave Sappiamo che gli es-seri viventi paiono avere una missione di vivere e ripro-
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dursi tutte le disposizioni anatomiche tutte le funzionifisiologiche come tutti gli atti complicati dellanimaleconcorrono ad accrescere e prolungare la vita Non egraveuna semplice teoria ma un fatto di osservazione positi-va che alla formazione degli esseri nelle loro particolari-tagrave e nel loro assieme soprassiede una intelligenza straor-dinaria la quale fa costantemente volgere le operazioniistintive al fine della conservazione dellindividuo e del-la specie
E nondimeno listinto non egrave facoltagrave intellettiva Se perintelligenza sintendesse la memoria non esiteremmo aconcedere agli enti dotati di istinto un certo grado dimemoria che perograve non sarebbe da confondersi collistin-to stesso ma per intelligenza intendiamo ben altro essasuppone la conoscenza del fine cui debbono coordinarsile operazioni Per quanto la costruzione di un nido appa-risca razionale quanto al fine di rassicurare la vita delpulcino tuttavia lintelligenza delluccello non vi entraper nulla Esso compie atti di una fatalitagrave inesorabilenon comprende ciograve che fa negrave vi reca alcuna perfezionein lui nessuna comparazione col passato niuna previ-denza dellavvenire niuna possibilitagrave di sottrarsi allaesecuzione dellatto tutti gli uccelli della stessa speciecostruiscono il nido allo stesso modo senza che siasirealizzato un progresso senza che essi dieno segno di li-bera scelta
Dunque l intelligenza non egrave nellanimale che agisceistintivamente non egrave in lui negrave fu ne suoi antenati per-chegrave nessuno di loro ha mai pensato al fine cui erano or-
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dursi tutte le disposizioni anatomiche tutte le funzionifisiologiche come tutti gli atti complicati dellanimaleconcorrono ad accrescere e prolungare la vita Non egraveuna semplice teoria ma un fatto di osservazione positi-va che alla formazione degli esseri nelle loro particolari-tagrave e nel loro assieme soprassiede una intelligenza straor-dinaria la quale fa costantemente volgere le operazioniistintive al fine della conservazione dellindividuo e del-la specie
E nondimeno listinto non egrave facoltagrave intellettiva Se perintelligenza sintendesse la memoria non esiteremmo aconcedere agli enti dotati di istinto un certo grado dimemoria che perograve non sarebbe da confondersi collistin-to stesso ma per intelligenza intendiamo ben altro essasuppone la conoscenza del fine cui debbono coordinarsile operazioni Per quanto la costruzione di un nido appa-risca razionale quanto al fine di rassicurare la vita delpulcino tuttavia lintelligenza delluccello non vi entraper nulla Esso compie atti di una fatalitagrave inesorabilenon comprende ciograve che fa negrave vi reca alcuna perfezionein lui nessuna comparazione col passato niuna previ-denza dellavvenire niuna possibilitagrave di sottrarsi allaesecuzione dellatto tutti gli uccelli della stessa speciecostruiscono il nido allo stesso modo senza che siasirealizzato un progresso senza che essi dieno segno di li-bera scelta
Dunque l intelligenza non egrave nellanimale che agisceistintivamente non egrave in lui negrave fu ne suoi antenati per-chegrave nessuno di loro ha mai pensato al fine cui erano or-
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dinati i proprii atti Niuno di loro poteva pensarlo per-chegrave dallesperienza non aveva ancora ricevuto il dettamepratico che fa nascere e risentire il bisogno di opporsi inquesta piuttosto che in quella maniera alla distruzionedellindividuo e della specie
Tanto meno lintelligenza egrave nella legge della selezionenaturale che sembra metodicamente conseguire lo sco-po finale laquoil trionfo degli organismi perfezionatiraquo Que-sta legge non egrave altro che la formola ideale del fatto ossiadel modo con cui si svolge la vita inconsciente dellindi-viduo e della specie Essa anzi egrave una concezione di unaragione superiore
Per altra parte la semplice complicazione di atti rifles-si automatici non basta a render ragione della loro fina-litagrave e del loro accordo Neppure lorganizzazione vale aspiegare il complesso e la finalitagrave delle operazioni istin-tive La egrave questa una parola comoda ma nello stessotempo una confessione di ignoranza sul principio che dagravealle organizzazioni diverse funzioni mirabilmente ap-propriate alla natura dellanimale
Dunque allaccordo alla successione allordinamentodegli atti istintivi presiede incontrastabilmente unIntel-ligenza distinta dagli esseri organici unintelligenza su-prema la quale abbia dato loro la virtugrave di compiere in-conscientemente quegli atti che armonizzando da unaparte colle condizioni dellorganismo fossero costante-mente coordinati dallaltra a quel fine di cui lanimale egraveinconscio
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dinati i proprii atti Niuno di loro poteva pensarlo per-chegrave dallesperienza non aveva ancora ricevuto il dettamepratico che fa nascere e risentire il bisogno di opporsi inquesta piuttosto che in quella maniera alla distruzionedellindividuo e della specie
Tanto meno lintelligenza egrave nella legge della selezionenaturale che sembra metodicamente conseguire lo sco-po finale laquoil trionfo degli organismi perfezionatiraquo Que-sta legge non egrave altro che la formola ideale del fatto ossiadel modo con cui si svolge la vita inconsciente dellindi-viduo e della specie Essa anzi egrave una concezione di unaragione superiore
Per altra parte la semplice complicazione di atti rifles-si automatici non basta a render ragione della loro fina-litagrave e del loro accordo Neppure lorganizzazione vale aspiegare il complesso e la finalitagrave delle operazioni istin-tive La egrave questa una parola comoda ma nello stessotempo una confessione di ignoranza sul principio che dagravealle organizzazioni diverse funzioni mirabilmente ap-propriate alla natura dellanimale
Dunque allaccordo alla successione allordinamentodegli atti istintivi presiede incontrastabilmente unIntel-ligenza distinta dagli esseri organici unintelligenza su-prema la quale abbia dato loro la virtugrave di compiere in-conscientemente quegli atti che armonizzando da unaparte colle condizioni dellorganismo fossero costante-mente coordinati dallaltra a quel fine di cui lanimale egraveinconscio
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La discussione della genesi dellistinto ci ha condottiad escludere tutte le ipotesi che danno una soluzione insenso materialistico nel problema e ad affermare lesi-stenza di una Intelligenza Suprema profonda previden-te dei danni divinante lavvenire preparante la salutedelle generazioni future premurosa di far risparmiareagli animali ogni lavoro sterile ed abbreviare ogni lorosforzo Essa dispone che gli animali sieno in guisa orga-nizzati da provare singolari bisogni secondo i momentidello spazio e del tempo Stimolato dal bisogno lanima-le svolge la propria attivitagrave in una maniera determinatagiagrave a priori a quei fatti che si trovano ordinati ad un finecostante che egrave la conservazione dellindividuo e dellaspecie
Ora rispondiamo ad una dimanda nelluomo si dagraveistinto
Se per istinto si intendesse la spontaneitagrave di un atto olinclinazione naturale di una qualsivoglia potenza allo-ra tutte le facoltagrave sarebbero riducibili allistinto poichegraveluomo naturalmente sente naturalmente intende vuoleecc ma per istinto noi intendiamo una facoltagrave che di-spone e determina il vivente a compiere certe azionicomplicate e aventi una finalitagrave senza lammaestramen-to di una precedente esperienza Cosigrave listinto determinail ragno a tendere la sua tela lape a costrurre le celleesagonali il castoro a fabbricare le dighe ecc Or benenelluomo non cegrave istinto di sorta ed egrave questa la ragioneper cui ignoriamo tuttora lessenza intima di questa fa-coltagrave sorprendente negli animali bruti
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La discussione della genesi dellistinto ci ha condottiad escludere tutte le ipotesi che danno una soluzione insenso materialistico nel problema e ad affermare lesi-stenza di una Intelligenza Suprema profonda previden-te dei danni divinante lavvenire preparante la salutedelle generazioni future premurosa di far risparmiareagli animali ogni lavoro sterile ed abbreviare ogni lorosforzo Essa dispone che gli animali sieno in guisa orga-nizzati da provare singolari bisogni secondo i momentidello spazio e del tempo Stimolato dal bisogno lanima-le svolge la propria attivitagrave in una maniera determinatagiagrave a priori a quei fatti che si trovano ordinati ad un finecostante che egrave la conservazione dellindividuo e dellaspecie
Ora rispondiamo ad una dimanda nelluomo si dagraveistinto
Se per istinto si intendesse la spontaneitagrave di un atto olinclinazione naturale di una qualsivoglia potenza allo-ra tutte le facoltagrave sarebbero riducibili allistinto poichegraveluomo naturalmente sente naturalmente intende vuoleecc ma per istinto noi intendiamo una facoltagrave che di-spone e determina il vivente a compiere certe azionicomplicate e aventi una finalitagrave senza lammaestramen-to di una precedente esperienza Cosigrave listinto determinail ragno a tendere la sua tela lape a costrurre le celleesagonali il castoro a fabbricare le dighe ecc Or benenelluomo non cegrave istinto di sorta ed egrave questa la ragioneper cui ignoriamo tuttora lessenza intima di questa fa-coltagrave sorprendente negli animali bruti
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Nelluomo sonvi appetiti che si destano in seguito asensazioni sonvi movimenti riflessi automatici e spon-tanei che manifestano il prodursi degli interiori appetitimovimenti voluti e premeditati ma non troviamo in luiquella serie di atti complicati necessarii incoscientiistintivi che si scoprono nei pesci negli uccelli e negliinsetti
I movimenti compiuti dalluomo involontariamentenon sono che spontanei e dovuti allintensitagrave delle sensa-zioni non sono fisiologicamente parlando che azioniriflesse semplici Quando queste azioni riflesse sintrec-ciano e si distribuiscono in serie ordinate ad un fine in-terviene sempre la ragione e la volontagrave a proporli e adimpiegarli col soccorso delle potenze corporee Tale egravelatto di un naufrago che si aggrappa ad una tavola pernon andare sommerso egli impiega in quel punto tuttele sue forze fisiche sensitive ed intellettuali al fine disalvare la vita Amando ragionevolmente segrave stesso essoperciograve compie una serie di atti complicati in cui inter-viene la ragione benchegrave non si eserciti la riflessione psi-cologica ossia la coscienza Neppure si dagrave nelluomoquellistinto che dicesi della propria conservazione im-perocchegrave essendo proprio carattere dellistinto la fatalitagraveluomo sarebbe talmente determinato a cercare la pro-pria conservazione da non potere anche volendolo pri-varsi della vita
Dellistinto dicemmo piugrave di quello importasse al no-stro soggetto veniamo alle potenze pratiche che sonopiugrave proprie delluomo
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Nelluomo sonvi appetiti che si destano in seguito asensazioni sonvi movimenti riflessi automatici e spon-tanei che manifestano il prodursi degli interiori appetitimovimenti voluti e premeditati ma non troviamo in luiquella serie di atti complicati necessarii incoscientiistintivi che si scoprono nei pesci negli uccelli e negliinsetti
I movimenti compiuti dalluomo involontariamentenon sono che spontanei e dovuti allintensitagrave delle sensa-zioni non sono fisiologicamente parlando che azioniriflesse semplici Quando queste azioni riflesse sintrec-ciano e si distribuiscono in serie ordinate ad un fine in-terviene sempre la ragione e la volontagrave a proporli e adimpiegarli col soccorso delle potenze corporee Tale egravelatto di un naufrago che si aggrappa ad una tavola pernon andare sommerso egli impiega in quel punto tuttele sue forze fisiche sensitive ed intellettuali al fine disalvare la vita Amando ragionevolmente segrave stesso essoperciograve compie una serie di atti complicati in cui inter-viene la ragione benchegrave non si eserciti la riflessione psi-cologica ossia la coscienza Neppure si dagrave nelluomoquellistinto che dicesi della propria conservazione im-perocchegrave essendo proprio carattere dellistinto la fatalitagraveluomo sarebbe talmente determinato a cercare la pro-pria conservazione da non potere anche volendolo pri-varsi della vita
Dellistinto dicemmo piugrave di quello importasse al no-stro soggetto veniamo alle potenze pratiche che sonopiugrave proprie delluomo
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CAPITOLO IIIDel sentimento
Lappetito e listinto sono dinamici il sentimento in-vece egrave statico
Il sentimento in genere egrave laquouno stato psichico posterio-re ad unazioneraquo
Quando luomo esercita le sue facoltagrave muta psicolo-gicamente di stato differenziato sensitivamente da dilet-to o molestia il cui grado e varietagrave dipende or dalle con-dizioni dellorganismo or dallesercizio delle facoltagravestesse or dalle proprietagrave delloggetto loro
Luomo puograve agire per sentimento sia quando desideraprovarlo sia quando provandolo egrave spinto ad operarePerciograve anche il sentimento quantunque non sia per segraveche uno stato psichico egrave un principio pratico di cui egrave datener conto nellanalisi dellatto umano
Ogni sentimento viene costituito sempre in una delledue specie contrarie del piacere o del dolore benchegrave su-bitaneo sia il passaggio dalluna allaltra maniera di sen-tire Cosicchegrave ben potegrave dire Socrate nel Fedone di Plato-ne laquoA primo aspetto pare che il piacere sia lopposto deldolore perchegrave niuna cosa puograve essere nel tempo stesso epiacevole e spiacevole ma perograve egrave impossibile perveniread una delle due sensazioni senza aver prima immedia-tamente provata laltra sembrando per cosigrave dire cheluna e laltra si tocchino alle due estremitagraveraquo
I sentimenti si possono distribuire in quattro classi
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CAPITOLO IIIDel sentimento
Lappetito e listinto sono dinamici il sentimento in-vece egrave statico
Il sentimento in genere egrave laquouno stato psichico posterio-re ad unazioneraquo
Quando luomo esercita le sue facoltagrave muta psicolo-gicamente di stato differenziato sensitivamente da dilet-to o molestia il cui grado e varietagrave dipende or dalle con-dizioni dellorganismo or dallesercizio delle facoltagravestesse or dalle proprietagrave delloggetto loro
Luomo puograve agire per sentimento sia quando desideraprovarlo sia quando provandolo egrave spinto ad operarePerciograve anche il sentimento quantunque non sia per segraveche uno stato psichico egrave un principio pratico di cui egrave datener conto nellanalisi dellatto umano
Ogni sentimento viene costituito sempre in una delledue specie contrarie del piacere o del dolore benchegrave su-bitaneo sia il passaggio dalluna allaltra maniera di sen-tire Cosicchegrave ben potegrave dire Socrate nel Fedone di Plato-ne laquoA primo aspetto pare che il piacere sia lopposto deldolore perchegrave niuna cosa puograve essere nel tempo stesso epiacevole e spiacevole ma perograve egrave impossibile perveniread una delle due sensazioni senza aver prima immedia-tamente provata laltra sembrando per cosigrave dire cheluna e laltra si tocchino alle due estremitagraveraquo
I sentimenti si possono distribuire in quattro classi
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1a Sentimenti animali i quali non sono altro che lesensazioni interne considerate nel loro intimo rapportocolla vita organica e sensitiva
2a Sentimenti intellettivi tali sono il diletto prove-niente dalla cognizione del vero e il disgusto che provia-mo nel non veder coronati da felice esito i tentativi dellaragione nellindagine della veritagrave costretti a rimanerenel dubbio nella incertezza nellerrore
3a Sentimenti morali tali sono la gioia che in noiridonda dalla pratica della virtugrave o quella soddisfazioneche proviamo nel vederla da altri praticata il disprezzoche in noi si ingenera per i vili e i facinorosi il disgustoche sentiamo nel vedere il malvagio prosperare e il vir-tuoso oppresso
4a Sentimenti estetici talegrave lemozione che si provaalla contemplazione del bello
I sentimenti animali precedono lintelligenza e la vo-lontagrave e sono occasioni e stimolo dello sviluppo dellepotenze razionali I sentimenti intellettivi e morali allemedesime tengono dietro come conseguenze ossia na-scono in noi dipendentemente dal retto o disordinatoloro esercizio
Dei sentimenti animali sono operativi quelli special-mente la cui causa occasionale egrave un bisogno il qualepotrebbe definirsi uno stimolo ad agire procreato dauna sensazione spiacevole Il piacere diffatti esclude so-vente il desiderio perchegrave ove si prolunghi trae seco lasazietagrave e con questa il disgusto mentre quando luomo
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1a Sentimenti animali i quali non sono altro che lesensazioni interne considerate nel loro intimo rapportocolla vita organica e sensitiva
2a Sentimenti intellettivi tali sono il diletto prove-niente dalla cognizione del vero e il disgusto che provia-mo nel non veder coronati da felice esito i tentativi dellaragione nellindagine della veritagrave costretti a rimanerenel dubbio nella incertezza nellerrore
3a Sentimenti morali tali sono la gioia che in noiridonda dalla pratica della virtugrave o quella soddisfazioneche proviamo nel vederla da altri praticata il disprezzoche in noi si ingenera per i vili e i facinorosi il disgustoche sentiamo nel vedere il malvagio prosperare e il vir-tuoso oppresso
4a Sentimenti estetici talegrave lemozione che si provaalla contemplazione del bello
I sentimenti animali precedono lintelligenza e la vo-lontagrave e sono occasioni e stimolo dello sviluppo dellepotenze razionali I sentimenti intellettivi e morali allemedesime tengono dietro come conseguenze ossia na-scono in noi dipendentemente dal retto o disordinatoloro esercizio
Dei sentimenti animali sono operativi quelli special-mente la cui causa occasionale egrave un bisogno il qualepotrebbe definirsi uno stimolo ad agire procreato dauna sensazione spiacevole Il piacere diffatti esclude so-vente il desiderio perchegrave ove si prolunghi trae seco lasazietagrave e con questa il disgusto mentre quando luomo
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si sente fortemente eccitato ad agire si trova in preda adun sentimento piuttosto penoso che gradevole Se i sen-timenti animali alimentati da piacere sono pur anco ope-rativi non lo sono mai indipendentemente da un doloreprecedente da cui si svolge lappetito Coadiuvato questoda quella grata sensazione che egrave inseparabile dal mode-rato e ordinario esercizio degli organi va man manocrescendo finchegrave soddisfatto il piacere cessa il deside-rio Talvolta allatto dellappetito concupiscibile tien to-sto dietro un atto dellirascibile e lanimale passa da unoallaltro sentimento opposto Cosigrave il sentimento dellafame produce il desiderio ossia un atto appetitivo que-sto cresce dintensitagrave nellatto che si soddisfa pel piacereche si prova nel far cessare il dolore della fame man-giando ma diminuendo il bisogno man mano cessa ilpiacere e sottentra talvolta il sentimento della nauseache al cibo ci rende ribelli
Fra tutti i sentimenti sono maggiormente degni diconsiderazione il sentimento morale e il sentimentoestetico
Il sentimento morale propriamente parlando egrave con-seguente ad una nostra azione regolata dalla legge e simanifesta e colla soddisfazione e col rimorso ma puograveeziandio considerarsi come antecedente allazione nostrae conseguente in noi dalla percezione dellaltrui morali-tagrave in questo caso il sentimento morale si specifica in ap-provazione o disapprovazione e viene riguardato comecriterio o mezzo per distinguere dovegrave lobbligazionemorale
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si sente fortemente eccitato ad agire si trova in preda adun sentimento piuttosto penoso che gradevole Se i sen-timenti animali alimentati da piacere sono pur anco ope-rativi non lo sono mai indipendentemente da un doloreprecedente da cui si svolge lappetito Coadiuvato questoda quella grata sensazione che egrave inseparabile dal mode-rato e ordinario esercizio degli organi va man manocrescendo finchegrave soddisfatto il piacere cessa il deside-rio Talvolta allatto dellappetito concupiscibile tien to-sto dietro un atto dellirascibile e lanimale passa da unoallaltro sentimento opposto Cosigrave il sentimento dellafame produce il desiderio ossia un atto appetitivo que-sto cresce dintensitagrave nellatto che si soddisfa pel piacereche si prova nel far cessare il dolore della fame man-giando ma diminuendo il bisogno man mano cessa ilpiacere e sottentra talvolta il sentimento della nauseache al cibo ci rende ribelli
Fra tutti i sentimenti sono maggiormente degni diconsiderazione il sentimento morale e il sentimentoestetico
Il sentimento morale propriamente parlando egrave con-seguente ad una nostra azione regolata dalla legge e simanifesta e colla soddisfazione e col rimorso ma puograveeziandio considerarsi come antecedente allazione nostrae conseguente in noi dalla percezione dellaltrui morali-tagrave in questo caso il sentimento morale si specifica in ap-provazione o disapprovazione e viene riguardato comecriterio o mezzo per distinguere dovegrave lobbligazionemorale
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Perograve questo criterio non puograve fondare una norma per lacoscienza perchegrave il sentimento morale questa specie distato psichico che partecipa della ragione e della sensi-vitagrave egrave il risultato non il principio della nozione del benee del male contenuto nelle nostre azioni Lungi anzidallessere un criterio infallibile del carattere morale de-gli atti umani il sentimento morale ci inducerebbe so-vente in errore se noi lo prendessimo a nostra unica gui-da Lesperienza dimostra che il sentimento morale variada uno allaltro individuo da unetagrave allaltra esso puogravefortificarsi o affievolirsi e talvolta ancora cessare in co-loro che hanno fatto labito al delitto Per questo caratte-re di variabilitagrave il sentimento morale non puograve essere uncriterio certo di moralitagrave
Alcuni filosofi scambiarono il senso o sentimentomorale con la coscienza la quale si fonda sulla distin-zione del bene e del male Ne negarono perograve tutta leffi-cacia mentre sostennero altri che tanto il senso moralequanto la distinzione del bene e del male egrave il risultatodelleducazione e dellinsegnamento altri che egrave una in-venzione umana altri che egrave un acquisto del ragionamen-to e dellesperienza
Noi rispondiamo ai primi che leducazione non po-trebbe giammai infondere il senso o sentimento moralese non ci fosse la distinzione del giusto e dellingiustodel bene e del male distinzione che vien supposta dalsentimento stesso negrave leducazione giungerebbe a far pe-netrare cotesta distinzione nelle menti infantili se nonesistessero ragioni oggettive che quella nozione forni-
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Perograve questo criterio non puograve fondare una norma per lacoscienza perchegrave il sentimento morale questa specie distato psichico che partecipa della ragione e della sensi-vitagrave egrave il risultato non il principio della nozione del benee del male contenuto nelle nostre azioni Lungi anzidallessere un criterio infallibile del carattere morale de-gli atti umani il sentimento morale ci inducerebbe so-vente in errore se noi lo prendessimo a nostra unica gui-da Lesperienza dimostra che il sentimento morale variada uno allaltro individuo da unetagrave allaltra esso puogravefortificarsi o affievolirsi e talvolta ancora cessare in co-loro che hanno fatto labito al delitto Per questo caratte-re di variabilitagrave il sentimento morale non puograve essere uncriterio certo di moralitagrave
Alcuni filosofi scambiarono il senso o sentimentomorale con la coscienza la quale si fonda sulla distin-zione del bene e del male Ne negarono perograve tutta leffi-cacia mentre sostennero altri che tanto il senso moralequanto la distinzione del bene e del male egrave il risultatodelleducazione e dellinsegnamento altri che egrave una in-venzione umana altri che egrave un acquisto del ragionamen-to e dellesperienza
Noi rispondiamo ai primi che leducazione non po-trebbe giammai infondere il senso o sentimento moralese non ci fosse la distinzione del giusto e dellingiustodel bene e del male distinzione che vien supposta dalsentimento stesso negrave leducazione giungerebbe a far pe-netrare cotesta distinzione nelle menti infantili se nonesistessero ragioni oggettive che quella nozione forni-
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scono nella stessa guisa che leducazione e listruzionenon potrebbe dare le nozioni del colore e del sapore semancassero allinfante i sensi fisici e la nozione dellapropria personalitagrave se esso fosse privo di coscienza Ilsenso morale come ogni altra facoltagrave dellanima sisvolge e si perfeziona col sussidio delleducazione maleducazione non lo crea
La stessa risposta puograve darsi a coloro che pretendonoche la distinzione del bene e del male e per conseguen-za il senso morale sia distituzione umana Gli uominiavrebbero convenuto di chiamar buone quelle azioni cheservono alleconomia generale della vita individuale esociale malvagie quelle che vi si oppongono in confor-mitagrave di questo apprezzamento sociale si porrebbe la co-scienza dellindividuo la quale man mano diventandoabitudine si risolve in un sentimento incosciente Ma intal caso bisogna pur dire che le convenzioni umane do-vettero ancor esse venir motivate da ragioni dalle co-scienze indipendenti dappoichegrave le leggi morali sono sigraveassolute ed universali Daltronde le convenzioni ossiail libero consenso degli uomini ne loro giudizi non egravetale da spiegare come e perchegrave certe azioni hanno laproprietagrave di suggerire sigrave costantemente ed unanimemen-te gli stessi sentimenti di soddisfazione di stima di am-mirazione o di rimorso di disprezzo e di orrore
Quanto a coloro che dichiarano il sentimento moraleun acquisto del ragionamento e dellesperienza noi loconsentiamo purchegrave lindividual ragionamento e la sog-gettiva esperienza che hanno determinato il sentimento
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scono nella stessa guisa che leducazione e listruzionenon potrebbe dare le nozioni del colore e del sapore semancassero allinfante i sensi fisici e la nozione dellapropria personalitagrave se esso fosse privo di coscienza Ilsenso morale come ogni altra facoltagrave dellanima sisvolge e si perfeziona col sussidio delleducazione maleducazione non lo crea
La stessa risposta puograve darsi a coloro che pretendonoche la distinzione del bene e del male e per conseguen-za il senso morale sia distituzione umana Gli uominiavrebbero convenuto di chiamar buone quelle azioni cheservono alleconomia generale della vita individuale esociale malvagie quelle che vi si oppongono in confor-mitagrave di questo apprezzamento sociale si porrebbe la co-scienza dellindividuo la quale man mano diventandoabitudine si risolve in un sentimento incosciente Ma intal caso bisogna pur dire che le convenzioni umane do-vettero ancor esse venir motivate da ragioni dalle co-scienze indipendenti dappoichegrave le leggi morali sono sigraveassolute ed universali Daltronde le convenzioni ossiail libero consenso degli uomini ne loro giudizi non egravetale da spiegare come e perchegrave certe azioni hanno laproprietagrave di suggerire sigrave costantemente ed unanimemen-te gli stessi sentimenti di soddisfazione di stima di am-mirazione o di rimorso di disprezzo e di orrore
Quanto a coloro che dichiarano il sentimento moraleun acquisto del ragionamento e dellesperienza noi loconsentiamo purchegrave lindividual ragionamento e la sog-gettiva esperienza che hanno determinato il sentimento
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e il carattere morale dellindividuo non venga tolto a cri-terio universale della moralitagrave negrave sia il sentimento stes-so il principio unico sul quale si fondi la distinzione delbene e del male
I filosofi della scuola positivista hanno recato una sot-tilissima analisi sullorigine del sentimento morale Chesi dia un senso di tal fatta egrave fuor di dubbio come pareposto fuori contesa che esso sia il risultato di un apprez-zamento e di unabitudine che da cosciente passograve allostato di incosciente Diffatti dapprima cera un giudizioun raziocinio intorno ad unazione e poi la sua approva-zione o disapprovazione in seguito non apparisce trac-cia di ragionamento formato il sentimento questo si de-sta al solo percepire unazione umana qualunque Cosigraveessi i positivisti pei quali lincoscienza pare esserelultimo termine dello svolgimento intellettuale di un es-sere Ma qual egrave quellapprezzamento primitivo sul qualesi forma quel sentimento che dicesi morale Lutilitagrave co-mune si risponde si approvano e si dagrave la qualifica dimorali a quelle azioni le quali ridondano non giagravenellutile proprio ma nellutile altrui Affinchegrave unazionedicasi morale si vuole che giovi agli altri e sia accom-pagnata dallintenzione di giovare Cotesto criterio solle-va alla dignitagrave di sentimento morale la simpatia cioegravequel sentimento per cui si partecipa ad uno stato psichi-co de nostri simili In virtugrave della simpatia luomo sipone al luogo degli altri e prova quei sentimenti che inloro si suscitano in seguito ad unazione umana che ri-donda o non ridonda in loro utilitagrave Tutti questi senti-
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e il carattere morale dellindividuo non venga tolto a cri-terio universale della moralitagrave negrave sia il sentimento stes-so il principio unico sul quale si fondi la distinzione delbene e del male
I filosofi della scuola positivista hanno recato una sot-tilissima analisi sullorigine del sentimento morale Chesi dia un senso di tal fatta egrave fuor di dubbio come pareposto fuori contesa che esso sia il risultato di un apprez-zamento e di unabitudine che da cosciente passograve allostato di incosciente Diffatti dapprima cera un giudizioun raziocinio intorno ad unazione e poi la sua approva-zione o disapprovazione in seguito non apparisce trac-cia di ragionamento formato il sentimento questo si de-sta al solo percepire unazione umana qualunque Cosigraveessi i positivisti pei quali lincoscienza pare esserelultimo termine dello svolgimento intellettuale di un es-sere Ma qual egrave quellapprezzamento primitivo sul qualesi forma quel sentimento che dicesi morale Lutilitagrave co-mune si risponde si approvano e si dagrave la qualifica dimorali a quelle azioni le quali ridondano non giagravenellutile proprio ma nellutile altrui Affinchegrave unazionedicasi morale si vuole che giovi agli altri e sia accom-pagnata dallintenzione di giovare Cotesto criterio solle-va alla dignitagrave di sentimento morale la simpatia cioegravequel sentimento per cui si partecipa ad uno stato psichi-co de nostri simili In virtugrave della simpatia luomo sipone al luogo degli altri e prova quei sentimenti che inloro si suscitano in seguito ad unazione umana che ri-donda o non ridonda in loro utilitagrave Tutti questi senti-
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menti sono quelli che vengono detti morali Ad esempioveggo soccorrere un indigente per mezzo della simpatiapartecipo alla sua gratitudine considero la limosinacome se fosse fatta a me ed ecco che si desta in me unsentimento il quale si fonda sullutilitagrave dellazione Ilconcetto della sua utilitagrave si deriva dalla relazione cheavrebbe lazione rispetto a me cui gioverebbe ove fossiin pari circostanze dellindigente ma avendomi la sim-patia fatto partecipare al sentimento altrui non puograve que-sto essere scompagnato da ciograve che si richiede per condi-zionare la sua moralitagrave imperocchegrave al postutto ho pro-vato un sentimento il quale si fonda sullutilitagrave che ad al-tri egrave derivata da unazione
Cosigrave lorigine del sentimento morale sarebbe secondola mente di alcuni dovuta ad un complesso di associa-zioni fra rappresentazioni ed emozioni e il loro ridestar-si sarebbe dovuto alla legge psicologica dellassociazio-ne
Se non che per quanto sia ingegnosa la spiegazionedata tuttavia manca lelemento oggettivo che impartiscemoralitagrave propriamente detta al sentimento dettato persimpatia Lutilitagrave comune non puograve essere lelemento ri-chiesto Per provare che il bene e il male morale si iden-tificano col piacere e col dolore collutile e col nocivobisognerebbe stabilire che i vocaboli esprimenti i con-cetti di piacere e di virtugrave di dolore e di vizio di utile edi onesto hanno la stessa significazione bisognerebbedimostrare che la loro associazione o piuttosto la loroassimilazione egrave costante Ora il fatto contradice a queste
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menti sono quelli che vengono detti morali Ad esempioveggo soccorrere un indigente per mezzo della simpatiapartecipo alla sua gratitudine considero la limosinacome se fosse fatta a me ed ecco che si desta in me unsentimento il quale si fonda sullutilitagrave dellazione Ilconcetto della sua utilitagrave si deriva dalla relazione cheavrebbe lazione rispetto a me cui gioverebbe ove fossiin pari circostanze dellindigente ma avendomi la sim-patia fatto partecipare al sentimento altrui non puograve que-sto essere scompagnato da ciograve che si richiede per condi-zionare la sua moralitagrave imperocchegrave al postutto ho pro-vato un sentimento il quale si fonda sullutilitagrave che ad al-tri egrave derivata da unazione
Cosigrave lorigine del sentimento morale sarebbe secondola mente di alcuni dovuta ad un complesso di associa-zioni fra rappresentazioni ed emozioni e il loro ridestar-si sarebbe dovuto alla legge psicologica dellassociazio-ne
Se non che per quanto sia ingegnosa la spiegazionedata tuttavia manca lelemento oggettivo che impartiscemoralitagrave propriamente detta al sentimento dettato persimpatia Lutilitagrave comune non puograve essere lelemento ri-chiesto Per provare che il bene e il male morale si iden-tificano col piacere e col dolore collutile e col nocivobisognerebbe stabilire che i vocaboli esprimenti i con-cetti di piacere e di virtugrave di dolore e di vizio di utile edi onesto hanno la stessa significazione bisognerebbedimostrare che la loro associazione o piuttosto la loroassimilazione egrave costante Ora il fatto contradice a queste
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conclusioni Soventi noi giudichiamo che unazione egravebuona o malvagia senza sapere se essa sia utile o noci-va imperocchegrave il senso morale si sviluppa ben prima diquella esperienza che ci abilita a prevedere il risultatodelle nostre azioni rapporto al nostro interesse e al no-stro benessere esperienza propria che in ogni ipotesi egraverichiesta per aver coscienza dellutile altrui Soventi noicondanniamo e disapproviamo unazione che pure sareb-be utile e vantaggiosa soventi approviamo come moral-mente buona unazione che giudichiamo dover tornaredannosa al suo autore Non puograve dunque essere la ragio-ne di utilitagrave quella che impartisca la moralitagrave ai senti-menti come non la dagrave per segrave sola alle azioni
In conclusione il sentimento morale non puograve consi-derarsi come criterio assoluto della morale esso egrave bensigraveprincipio di azione come qualsivoglia altro sentimentoma la sua moralitagrave va desunta da ben altri principii chenon sieno il piacere e lutilitagrave sia propria sia comuneche anzi la sua moralitagrave egrave variabile secondo che egrave o nonegrave conforme alle ragioni che la impartiscono alle azioniumane che si compiono in forza del sentimento o di cuiesso stesso non egrave che una conseguenza
Fra i piugrave nobili sentimenti egrave fuor di dubbio il senti-mento estetico esso pare il privilegio di coloro che han-no ricevuto una coltura intellettuale ed una delicata edu-cazione del cuore Al racconto di belle azioni in presen-za dei capolavori dellarte si sentono nobili impulsi su-perbi allora di appartenere allumana natura noi credia-mo di poterla ben anche onorare Cosigrave gli effetti del bel-
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conclusioni Soventi noi giudichiamo che unazione egravebuona o malvagia senza sapere se essa sia utile o noci-va imperocchegrave il senso morale si sviluppa ben prima diquella esperienza che ci abilita a prevedere il risultatodelle nostre azioni rapporto al nostro interesse e al no-stro benessere esperienza propria che in ogni ipotesi egraverichiesta per aver coscienza dellutile altrui Soventi noicondanniamo e disapproviamo unazione che pure sareb-be utile e vantaggiosa soventi approviamo come moral-mente buona unazione che giudichiamo dover tornaredannosa al suo autore Non puograve dunque essere la ragio-ne di utilitagrave quella che impartisca la moralitagrave ai senti-menti come non la dagrave per segrave sola alle azioni
In conclusione il sentimento morale non puograve consi-derarsi come criterio assoluto della morale esso egrave bensigraveprincipio di azione come qualsivoglia altro sentimentoma la sua moralitagrave va desunta da ben altri principii chenon sieno il piacere e lutilitagrave sia propria sia comuneche anzi la sua moralitagrave egrave variabile secondo che egrave o nonegrave conforme alle ragioni che la impartiscono alle azioniumane che si compiono in forza del sentimento o di cuiesso stesso non egrave che una conseguenza
Fra i piugrave nobili sentimenti egrave fuor di dubbio il senti-mento estetico esso pare il privilegio di coloro che han-no ricevuto una coltura intellettuale ed una delicata edu-cazione del cuore Al racconto di belle azioni in presen-za dei capolavori dellarte si sentono nobili impulsi su-perbi allora di appartenere allumana natura noi credia-mo di poterla ben anche onorare Cosigrave gli effetti del bel-
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lo presentano affinitagrave cogli effetti del buono essi catti-vano gli animi li rendono migliori e piugrave felici Il senti-mento estetico sublima luomo e lo allontana da queivani progetti da quei neri sospetti che agitano e corrom-pono le moltitudini Il sentimento estetico si traducenellamore delle arti e questo serve eziandio alla virtugraveQuando la societagrave si corrompe quando il desideriodinteresse le basse passioni fermentano nel senodelluomo larte puograve ancora preservarlo dal contagio
Larti belle hanno quindi per scopo di alimentare ilsentimento estetico e piegarlo alla onestagrave delle azioniLamor di patria e della gloria si sviluppa dal seno delsentimento estetico quando questo venga conservato ededucato nel tempio dellarte
Il bello ridesta idee morali e il desiderio del bene allasua volta lonesto pare abbia la missione di mantenere ilbello animando il genio e limmaginazione dellartistaQuando questi si proponga per fine de suoi lavori il pia-cere o lutile larte egrave in decadenza si falsa il sentimentoestetico che rientra man mano e sparisce nel piacere fi-sico
I filosofi in ogni tempo tentarono una definizione delbello senza che mai potessero accordarsi ad assegnare ilsuo elemento costitutivo Sarebbe fuor dopera entrare inquesta discussione che egrave oggetto dellEstetica tuttaviadiremo ancor noi la nostra opinione
Ci pare che il bello debba collocarsi in quella forzaattrattiva che presenta un concetto di perfezione in rela-zione ad una rappresentazione fantastica ad unopera
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lo presentano affinitagrave cogli effetti del buono essi catti-vano gli animi li rendono migliori e piugrave felici Il senti-mento estetico sublima luomo e lo allontana da queivani progetti da quei neri sospetti che agitano e corrom-pono le moltitudini Il sentimento estetico si traducenellamore delle arti e questo serve eziandio alla virtugraveQuando la societagrave si corrompe quando il desideriodinteresse le basse passioni fermentano nel senodelluomo larte puograve ancora preservarlo dal contagio
Larti belle hanno quindi per scopo di alimentare ilsentimento estetico e piegarlo alla onestagrave delle azioniLamor di patria e della gloria si sviluppa dal seno delsentimento estetico quando questo venga conservato ededucato nel tempio dellarte
Il bello ridesta idee morali e il desiderio del bene allasua volta lonesto pare abbia la missione di mantenere ilbello animando il genio e limmaginazione dellartistaQuando questi si proponga per fine de suoi lavori il pia-cere o lutile larte egrave in decadenza si falsa il sentimentoestetico che rientra man mano e sparisce nel piacere fi-sico
I filosofi in ogni tempo tentarono una definizione delbello senza che mai potessero accordarsi ad assegnare ilsuo elemento costitutivo Sarebbe fuor dopera entrare inquesta discussione che egrave oggetto dellEstetica tuttaviadiremo ancor noi la nostra opinione
Ci pare che il bello debba collocarsi in quella forzaattrattiva che presenta un concetto di perfezione in rela-zione ad una rappresentazione fantastica ad unopera
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esterna o ad una azione umana che nel suo complesso egraveimmediatamente ordinata ad esprimerlo
Che il bello sia forza attrattiva niuno egrave che nol veggalo spirito si riposa nel contemplarlo e quasi dirogravenellassaporarlo sicchegrave gli altri oggetti non valgano a ri-chiamare la sua attenzione e a distorlo da quello stato diestasi cui accompagna un sentimento di diletto e di am-mirazione
Che poi loggetto di sifatta contemplazione sia pro-priamente un concetto di perfezione un ideale che nellasua unitagrave sintetizza una rappresentazione o fantastica oesternata ci consta pure da ciograve che ove non si colga unconcetto ove lo spirito non si elevi ad unidea le scenedella natura le opere di arte le azioni umane non diran-nosi mai belle Egrave lidea che deve animare la rappresenta-zione e darle unitagrave nel suo assieme questa idea devesorgere spontanea dallordine di tutte le sue parti
Il bello esercita piacevolmente la fantasia il senti-mento e la ragione perciograve si suol dividere in bello diimmagine che piacevolmente dagrave nella fantasia in bellodi sentimento che dilettica le passioni in bello di ragio-ne che soavemente appaga lintelletto
Il supremo grado del bello dicesi sublime tutta la vir-tugrave di questo consiste nelle idee e il suo carattere egrave lele-vatezza e la vastitagrave delle immagini che colpiscono lamente conquidono il cuore ci sorprendono ci rapisco-no
Dicesi sublime dimmagine ciograve che ha potenza di ri-svegliarci lidea di una grandezza superiore alla com-
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esterna o ad una azione umana che nel suo complesso egraveimmediatamente ordinata ad esprimerlo
Che il bello sia forza attrattiva niuno egrave che nol veggalo spirito si riposa nel contemplarlo e quasi dirogravenellassaporarlo sicchegrave gli altri oggetti non valgano a ri-chiamare la sua attenzione e a distorlo da quello stato diestasi cui accompagna un sentimento di diletto e di am-mirazione
Che poi loggetto di sifatta contemplazione sia pro-priamente un concetto di perfezione un ideale che nellasua unitagrave sintetizza una rappresentazione o fantastica oesternata ci consta pure da ciograve che ove non si colga unconcetto ove lo spirito non si elevi ad unidea le scenedella natura le opere di arte le azioni umane non diran-nosi mai belle Egrave lidea che deve animare la rappresenta-zione e darle unitagrave nel suo assieme questa idea devesorgere spontanea dallordine di tutte le sue parti
Il bello esercita piacevolmente la fantasia il senti-mento e la ragione perciograve si suol dividere in bello diimmagine che piacevolmente dagrave nella fantasia in bellodi sentimento che dilettica le passioni in bello di ragio-ne che soavemente appaga lintelletto
Il supremo grado del bello dicesi sublime tutta la vir-tugrave di questo consiste nelle idee e il suo carattere egrave lele-vatezza e la vastitagrave delle immagini che colpiscono lamente conquidono il cuore ci sorprendono ci rapisco-no
Dicesi sublime dimmagine ciograve che ha potenza di ri-svegliarci lidea di una grandezza superiore alla com-
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prensione del nostro immaginare sublime di sentimentolespressione di uno straordinario movimento dellanimosino a fartelo parere divino sublime di azione e dinami-co quando una rappresentazione o un fatto desta il con-cetto di una potenza straordinaria
Il sentimento destato dal bello egrave un diletto severo egrave eccitato dal sublime egrave sempre accompagnato dauna agitazione Quando il bello oltre al diletto ottiene unsorriso quando non incanta ma ricrea allora piglia ilnome di grazioso Il sublime il bello e il grazioso sonoadunque le tre sorgenti dei sentimenti estetici i quali inquanto operativi promuovono il culto delle arti belle equeste poi alla loro volta conservano nella societagrave i prin-cipii dellonestagrave glorificandoli e si fanno elementi di ci-viltagrave
Per sentire e per esprimere il bello occorrono il crite-rio e il gusto Il criterio egrave quella facoltagrave onde lingegnoumano puograve discernere il vero bello dal falso e conosce-re ed estrarre dal bello stesso le parti migliori Il gusto egravequella facoltagrave per cui lo spirito prova la piacevole im-pressione del bello e ne distingue il carattere Il gusto siperfeziona e col gusto il sentimento estetico studiandonella natura e nelle opere piugrave perfette dellarte
Egrave indizio dingegno il trasporto per tutto ciograve che portain segrave limpronta del bello ma non egrave perciograve indizio dionestagrave giacchegrave ben si puograve gustare il bello nel buono edapprovarlo senza perograve che efficacemente si voglia quelbene che pur si apprezza e si ammira
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prensione del nostro immaginare sublime di sentimentolespressione di uno straordinario movimento dellanimosino a fartelo parere divino sublime di azione e dinami-co quando una rappresentazione o un fatto desta il con-cetto di una potenza straordinaria
Il sentimento destato dal bello egrave un diletto severo egrave eccitato dal sublime egrave sempre accompagnato dauna agitazione Quando il bello oltre al diletto ottiene unsorriso quando non incanta ma ricrea allora piglia ilnome di grazioso Il sublime il bello e il grazioso sonoadunque le tre sorgenti dei sentimenti estetici i quali inquanto operativi promuovono il culto delle arti belle equeste poi alla loro volta conservano nella societagrave i prin-cipii dellonestagrave glorificandoli e si fanno elementi di ci-viltagrave
Per sentire e per esprimere il bello occorrono il crite-rio e il gusto Il criterio egrave quella facoltagrave onde lingegnoumano puograve discernere il vero bello dal falso e conosce-re ed estrarre dal bello stesso le parti migliori Il gusto egravequella facoltagrave per cui lo spirito prova la piacevole im-pressione del bello e ne distingue il carattere Il gusto siperfeziona e col gusto il sentimento estetico studiandonella natura e nelle opere piugrave perfette dellarte
Egrave indizio dingegno il trasporto per tutto ciograve che portain segrave limpronta del bello ma non egrave perciograve indizio dionestagrave giacchegrave ben si puograve gustare il bello nel buono edapprovarlo senza perograve che efficacemente si voglia quelbene che pur si apprezza e si ammira
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Lorgano del sentimento egrave il cuore secondo che lespe-rienza ci ammaestra Diffatti si nota una perpetua corri-spondenza fra i sentimenti e le modificazioni che subi-sce il cuore sotto il loro impulso il cuore si agita si di-lata e si restringe si commuove ritarda o accelera i suoibattiti secondochegrave varii affetti ci commuovono
CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni
Il sentimento va considerato come una maniera di es-sere che induce una maniera di operare propria quindisi suol distinguere dallaffetto che si potrebbe chiamarelaquocommozione del sentimentoraquo
Le subite emozioni dellanimo si rendono visibili atutti per certi singolari effetti che si producono nel voltoe nelle membra Il Kant osservograve che molti affetti produ-cono sollevamento di forza e li chiamograve stenici altri in-vece producono abbattimento e li chiamograve astenici Iltipo dei primi egrave la collera dei secondi il timore
Quando si egrave provato piugrave volte uno stesso affetto ov-vero quando un sentimento ebbe una certa durata unacerta intensitagrave allora si forma quello stato psichico chedicesi passione
Secondo la forza del vocabolo passione (da πάϑοςpena o sofferenza) suona laquodisposizione a ricevere im-pressioneraquo e si dice in genere di tutte le azioni conside-
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Lorgano del sentimento egrave il cuore secondo che lespe-rienza ci ammaestra Diffatti si nota una perpetua corri-spondenza fra i sentimenti e le modificazioni che subi-sce il cuore sotto il loro impulso il cuore si agita si di-lata e si restringe si commuove ritarda o accelera i suoibattiti secondochegrave varii affetti ci commuovono
CAPITOLO IVDegli affetti e delle passioni
Il sentimento va considerato come una maniera di es-sere che induce una maniera di operare propria quindisi suol distinguere dallaffetto che si potrebbe chiamarelaquocommozione del sentimentoraquo
Le subite emozioni dellanimo si rendono visibili atutti per certi singolari effetti che si producono nel voltoe nelle membra Il Kant osservograve che molti affetti produ-cono sollevamento di forza e li chiamograve stenici altri in-vece producono abbattimento e li chiamograve astenici Iltipo dei primi egrave la collera dei secondi il timore
Quando si egrave provato piugrave volte uno stesso affetto ov-vero quando un sentimento ebbe una certa durata unacerta intensitagrave allora si forma quello stato psichico chedicesi passione
Secondo la forza del vocabolo passione (da πάϑοςpena o sofferenza) suona laquodisposizione a ricevere im-pressioneraquo e si dice in genere di tutte le azioni conside-
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rate nellente che le riceve In questo senso dicesi pas-sione il riscaldarsi dellacqua il sentire e lintenderedelluomo
In senso generale adunque sono passioni tutti i senti-menti e tutti gli affetti tutte le disposizioni psichicheprocreate dal sentimento o dallaffetto perchegrave luomonon le forma o le crea ma le esperimenta cioegrave va sog-getto alla fatalitagrave de loro impulsi
Pertanto ogni emozione ogni affetto sarebbe passio-ne e infatti come sinonimi si pigliano per lo piugrave questidue ultimi vocaboli Nondimeno affetto dal verbo affi-cere (toccare fare impressione) indica semplicementeuna maniera qualunque di venir modificato e di agiresubitamente dietro un impulso o eccitazione mentre lapassione implica una maggiore durata una maggior in-tensitagrave dellaffetto il quale si mostra sempre suscettibiledi diversi gradi e si trasforma man mano in passioneCosigrave dapprima lamore non era che un semplice affettopoi diventograve una fiera passione
Secondo la definizione tradizionale cui ci atteniamoegrave una passione laquoqualsivoglia moto prodotto dallanimaallorchegrave egrave modificata dal piacere o dal dolore nel senti-re o immaginare un oggettoraquo Dissi moto dellanima peresprimere analogicamente lazione che fa lanimo o ilprincipio movente dellanimale solleticato dal piacere odal dolore Donde si scorge essere passioni tutti i motidellappetito sensitivo questi si distinguono per la loroqualitagrave o per la loro quantitagrave nel primo caso pigliano
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rate nellente che le riceve In questo senso dicesi pas-sione il riscaldarsi dellacqua il sentire e lintenderedelluomo
In senso generale adunque sono passioni tutti i senti-menti e tutti gli affetti tutte le disposizioni psichicheprocreate dal sentimento o dallaffetto perchegrave luomonon le forma o le crea ma le esperimenta cioegrave va sog-getto alla fatalitagrave de loro impulsi
Pertanto ogni emozione ogni affetto sarebbe passio-ne e infatti come sinonimi si pigliano per lo piugrave questidue ultimi vocaboli Nondimeno affetto dal verbo affi-cere (toccare fare impressione) indica semplicementeuna maniera qualunque di venir modificato e di agiresubitamente dietro un impulso o eccitazione mentre lapassione implica una maggiore durata una maggior in-tensitagrave dellaffetto il quale si mostra sempre suscettibiledi diversi gradi e si trasforma man mano in passioneCosigrave dapprima lamore non era che un semplice affettopoi diventograve una fiera passione
Secondo la definizione tradizionale cui ci atteniamoegrave una passione laquoqualsivoglia moto prodotto dallanimaallorchegrave egrave modificata dal piacere o dal dolore nel senti-re o immaginare un oggettoraquo Dissi moto dellanima peresprimere analogicamente lazione che fa lanimo o ilprincipio movente dellanimale solleticato dal piacere odal dolore Donde si scorge essere passioni tutti i motidellappetito sensitivo questi si distinguono per la loroqualitagrave o per la loro quantitagrave nel primo caso pigliano
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se vuolsi il nome di affetto nel secondo ritengono quel-lo di passioni
Egrave facile ravvisare nelle passioni lintervento di variielementi di cui i principali sono limmaginazione ilsentimento e lappetito si richiede cioegrave una rappresenta-zione fantastica dominante gli altri stati psichici ed as-sociata ad un sentimento il quale attiva lappetito sensi-tivo nelluno o nellaltro suo modo che egrave propensione oavversione
Le passioni si possono anzi tutto classificare secondola natura del sentimento dominante Perciograve vi sono 1degpassioni animali dovute allesigenze della vita sensitivao animale e troppo spesso al predominio dei sensi sullaragione 2deg passioni razionali quali sono linclinazionealla potenza alla gloria al sapere alla societagrave allamici-zia 3deg passioni morali come linclinazione alla benevo-lenza alla onestagrave alla giustizia alla religione 4deg pas-sioni estetiche le quali per ordinario conducono luomoalla scelta degli stati di vita alla cultura delle arti e rav-vivano con nobili propositi le azioni dellindividuo inseno alla societagrave
Siccome poi nelle passioni dobbiamo notare non solouno stato perdurabile di sentimento ma eziandio gli attidellappetito cosigrave esse si distribuiscono pure secondo laragione delle tendenze sensitive Quindi altre concerno-no lappetito concupiscibile e sono quelle passioni incui predomina il desiderio (concupiscentia) altre ri-guardano lirascibile e sono quelle che nascono dal con-trasto contro le difficoltagrave che impediscono il benessere
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se vuolsi il nome di affetto nel secondo ritengono quel-lo di passioni
Egrave facile ravvisare nelle passioni lintervento di variielementi di cui i principali sono limmaginazione ilsentimento e lappetito si richiede cioegrave una rappresenta-zione fantastica dominante gli altri stati psichici ed as-sociata ad un sentimento il quale attiva lappetito sensi-tivo nelluno o nellaltro suo modo che egrave propensione oavversione
Le passioni si possono anzi tutto classificare secondola natura del sentimento dominante Perciograve vi sono 1degpassioni animali dovute allesigenze della vita sensitivao animale e troppo spesso al predominio dei sensi sullaragione 2deg passioni razionali quali sono linclinazionealla potenza alla gloria al sapere alla societagrave allamici-zia 3deg passioni morali come linclinazione alla benevo-lenza alla onestagrave alla giustizia alla religione 4deg pas-sioni estetiche le quali per ordinario conducono luomoalla scelta degli stati di vita alla cultura delle arti e rav-vivano con nobili propositi le azioni dellindividuo inseno alla societagrave
Siccome poi nelle passioni dobbiamo notare non solouno stato perdurabile di sentimento ma eziandio gli attidellappetito cosigrave esse si distribuiscono pure secondo laragione delle tendenze sensitive Quindi altre concerno-no lappetito concupiscibile e sono quelle passioni incui predomina il desiderio (concupiscentia) altre ri-guardano lirascibile e sono quelle che nascono dal con-trasto contro le difficoltagrave che impediscono il benessere
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animale e delle quali laudacia e lira sono le forme su-preme
Inoltre altre riguardano unicamente noi stessi e di-consi egoistiche altre hanno relazione coi nostri similie diconsi sociali
Da quel sentimento di noia e di pena che si prova nel-la solitudine nasce il bisogno naturale e il desiderio del-la vita sociale questo si accresce e fortifica con letagraveper il piacere e i vantaggi che procura la societagrave e ci di-spone a tutte le passioni sociali Queste sono riducibilialla simpatia alla benevolenza e allamore
Dapprima gli affetti sociali sono ristretti alla famigliae quando hanno raggiunto il grado piugrave elevato del lorosviluppo suppongono labnegazione ossia lincompati-bilitagrave con legoismo Lamore materno rappresenta que-sto grado piugrave elevato del sentimento e delle passioni do-mestiche
Ma luomo non tarda ad entrare in relazione cogliestranei alla famiglia ed allora i sentimenti e gli affettisociali pigliano la forma di amicizia di riconoscenza dimisericordia e di clemenza Lamicizia suppone una cer-ta convenienza di carattere una affinitagrave morale un ac-cordo di sentimenti e di idee e si fonda sulla stima esulla confidenza La riconoscenza ci lega agli altri permemoria dei benefizi ricevuti la misericordia per il de-siderio di sollevare i loro mali la clemenza col perdonodelle ingiurie
Le passioni sociali in quanto si estendono a tutti indi-stintamente gli uomini entrano nella categoria di quei
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animale e delle quali laudacia e lira sono le forme su-preme
Inoltre altre riguardano unicamente noi stessi e di-consi egoistiche altre hanno relazione coi nostri similie diconsi sociali
Da quel sentimento di noia e di pena che si prova nel-la solitudine nasce il bisogno naturale e il desiderio del-la vita sociale questo si accresce e fortifica con letagraveper il piacere e i vantaggi che procura la societagrave e ci di-spone a tutte le passioni sociali Queste sono riducibilialla simpatia alla benevolenza e allamore
Dapprima gli affetti sociali sono ristretti alla famigliae quando hanno raggiunto il grado piugrave elevato del lorosviluppo suppongono labnegazione ossia lincompati-bilitagrave con legoismo Lamore materno rappresenta que-sto grado piugrave elevato del sentimento e delle passioni do-mestiche
Ma luomo non tarda ad entrare in relazione cogliestranei alla famiglia ed allora i sentimenti e gli affettisociali pigliano la forma di amicizia di riconoscenza dimisericordia e di clemenza Lamicizia suppone una cer-ta convenienza di carattere una affinitagrave morale un ac-cordo di sentimenti e di idee e si fonda sulla stima esulla confidenza La riconoscenza ci lega agli altri permemoria dei benefizi ricevuti la misericordia per il de-siderio di sollevare i loro mali la clemenza col perdonodelle ingiurie
Le passioni sociali in quanto si estendono a tutti indi-stintamente gli uomini entrano nella categoria di quei
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sentimenti che direbbonsi di umanitagrave mentre conside-rate nella loro attinenza colle idee di nazionalitagrave acqui-stano maggior intensitagrave e costituiscono il patriottismo
Le passioni antisociali si manifestano collorgogliolantipatia la diffidenza la crudeltagrave lingratitudine lavendetta ecc
Ciascuna etagrave ancora ha la sua passione predominantenella infanzia predomina la ghiottornia nella adolescen-za lamore nella virilitagrave lambizione nella vecchiaialavarizia
Finalmente per rapporto alle loro genesi delle pas-sioni altre sono elementari e primitive le quali imme-diatamente si svolgono dal sentimento animale Altre di-consi secondarie e miste e sono quelle che pullulanonon dalla sensivitagrave soltanto ma vengono causate dallaragione di tal fatta sono ad es linvidia la compassio-ne il pudore ecc
In qual rapporto stanno le passioni colla MoraleFu opinione degli Stoici essere le passioni di loro na-
tura malvagie e doversi rimuovere del tutto onde procu-rare quellἀπαθείαν nella quale riponevano la virtugrave e lafelicitagrave I Socialisti invece con a capo il Fourier fannoobbligo di soddisfarle come chegrave legittime e buone in segravestesse e voci della natura Perciograve costoro vagheggianouno stato della societagrave umana nel quale provveduti tuttii mezzi atti a soddisfare ogni passione non potragrave piugravemancare la felicitagrave
Quanto alla prima opinione distinguo Se le passionisi considerano in segrave stesse non hanno negrave bontagrave negrave mali-
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sentimenti che direbbonsi di umanitagrave mentre conside-rate nella loro attinenza colle idee di nazionalitagrave acqui-stano maggior intensitagrave e costituiscono il patriottismo
Le passioni antisociali si manifestano collorgogliolantipatia la diffidenza la crudeltagrave lingratitudine lavendetta ecc
Ciascuna etagrave ancora ha la sua passione predominantenella infanzia predomina la ghiottornia nella adolescen-za lamore nella virilitagrave lambizione nella vecchiaialavarizia
Finalmente per rapporto alle loro genesi delle pas-sioni altre sono elementari e primitive le quali imme-diatamente si svolgono dal sentimento animale Altre di-consi secondarie e miste e sono quelle che pullulanonon dalla sensivitagrave soltanto ma vengono causate dallaragione di tal fatta sono ad es linvidia la compassio-ne il pudore ecc
In qual rapporto stanno le passioni colla MoraleFu opinione degli Stoici essere le passioni di loro na-
tura malvagie e doversi rimuovere del tutto onde procu-rare quellἀπαθείαν nella quale riponevano la virtugrave e lafelicitagrave I Socialisti invece con a capo il Fourier fannoobbligo di soddisfarle come chegrave legittime e buone in segravestesse e voci della natura Perciograve costoro vagheggianouno stato della societagrave umana nel quale provveduti tuttii mezzi atti a soddisfare ogni passione non potragrave piugravemancare la felicitagrave
Quanto alla prima opinione distinguo Se le passionisi considerano in segrave stesse non hanno negrave bontagrave negrave mali-
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zia morale se poi si considerano sotto limpero della ra-gione e della volontagrave sono buone o malvagie secondoluso onesto o turpe delle medesime Le passioni hannobensigrave da moderarsi dalla volontagrave e da dirigersi dalla ra-gione affinchegrave non tralignino ma che sarebbedelluomo e della societagrave senza di esse Lumanitagrave nonconterebbe i suoi grandi potentemente eccitati dallamo-re della gloria la vita sarebbe senza i suoi confortilattivitagrave senza i suoi stimoli si cesserebbe laquodi vivereprima di essere mortiraquo come felicemente si esprime ilLafontaine Sono adunque le passioni malattie dellani-mo animi morbus come le chiamarono gli Stoici allorasoltanto quando la ragione non le dirige negrave le moderacontenendole colla forza della volontagrave entro quei confiniche prescindono egualmente e dal difetto e dalleccesso
Quanto ai Socialisti si risponde che le passioni deb-bono essere governate dalla ragione e ciograve perchegrave essenon sono che cieche inclinazioni le quali nei bruti ven-gono fisicamente limitate dallistinto nel tempo e nelmodo del loro esercizio mentre invece nelluomo sepure egrave cieca linclinazione loro egrave perograve noto il fine cuitendono Luomo non dee ignorare a qual fine la passio-ne lo trascinerebbe ove non se ne servisse secondolordine della retta ragione
E ciograve tanto piugrave se si consideri che nelluomo perlinflusso della parte intellettiva loggetto della passioneprende una certa indefinita estensione e durata per cuise le si lascia libero il freno non solo lordine moralema la vita stessa animale si dissolve e perisce La pas-
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zia morale se poi si considerano sotto limpero della ra-gione e della volontagrave sono buone o malvagie secondoluso onesto o turpe delle medesime Le passioni hannobensigrave da moderarsi dalla volontagrave e da dirigersi dalla ra-gione affinchegrave non tralignino ma che sarebbedelluomo e della societagrave senza di esse Lumanitagrave nonconterebbe i suoi grandi potentemente eccitati dallamo-re della gloria la vita sarebbe senza i suoi confortilattivitagrave senza i suoi stimoli si cesserebbe laquodi vivereprima di essere mortiraquo come felicemente si esprime ilLafontaine Sono adunque le passioni malattie dellani-mo animi morbus come le chiamarono gli Stoici allorasoltanto quando la ragione non le dirige negrave le moderacontenendole colla forza della volontagrave entro quei confiniche prescindono egualmente e dal difetto e dalleccesso
Quanto ai Socialisti si risponde che le passioni deb-bono essere governate dalla ragione e ciograve perchegrave essenon sono che cieche inclinazioni le quali nei bruti ven-gono fisicamente limitate dallistinto nel tempo e nelmodo del loro esercizio mentre invece nelluomo sepure egrave cieca linclinazione loro egrave perograve noto il fine cuitendono Luomo non dee ignorare a qual fine la passio-ne lo trascinerebbe ove non se ne servisse secondolordine della retta ragione
E ciograve tanto piugrave se si consideri che nelluomo perlinflusso della parte intellettiva loggetto della passioneprende una certa indefinita estensione e durata per cuise le si lascia libero il freno non solo lordine moralema la vita stessa animale si dissolve e perisce La pas-
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sione che piglia possesso dellanima umana diventa unamalattia la fa da padrona assoluta si impone qual fineagli atti della mente e della volontagrave perverte il giudizioed impedisce che luomo si rivolga ad altra azione chenon sia quella che da lei viene suggerita e continuamen-te rappresentata Cosigrave luomo dominato dallamoredallodio dalla vendetta dallambizione dallavariziapostergata ogni altra cura vive per un fine solo per lasua passione In sulle prime la passione veniva attivatadal sentimento ma poi nel suo corso se ne stacca ac-quista una oggettivitagrave e pare indipendente da ogni senti-mento Luomo occupato da una immaginazione conti-nua a questa pazzamente consacra tutta la propria atti-vitagrave Cosigrave quella che fu data a stimolo a belle ed utiliimprese diventa linfausta cagione di quella lotta cheluomo deve impegnare con segrave stesso e che egli puograve glo-riosamente sfidare usando della ragione e della liberavolontagrave
Adunque nella rappresentazione fantastica egrave da rin-tracciarsi il germe latente della passione e siccome daquella si svolge fatalmente il sentimento laffetto elazione secondo la legge psicologica laquoogni rappresen-tazione tende a tramutarsi in azioneraquo1 cosigrave lopera perfe-zionatrice delluomo morale il governo delle propriepassioni si riduce alla direzione alla scelta delle rappre-sentazioni al governo della immaginazione sotto i detta-
1 A ben comprendere la teoria dellappetito dellistinto delsentimento e delle passioni gioveragrave che il lettore rivegga linteroCapitolo II della mia laquoPsicologia Descrittivaraquo
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sione che piglia possesso dellanima umana diventa unamalattia la fa da padrona assoluta si impone qual fineagli atti della mente e della volontagrave perverte il giudizioed impedisce che luomo si rivolga ad altra azione chenon sia quella che da lei viene suggerita e continuamen-te rappresentata Cosigrave luomo dominato dallamoredallodio dalla vendetta dallambizione dallavariziapostergata ogni altra cura vive per un fine solo per lasua passione In sulle prime la passione veniva attivatadal sentimento ma poi nel suo corso se ne stacca ac-quista una oggettivitagrave e pare indipendente da ogni senti-mento Luomo occupato da una immaginazione conti-nua a questa pazzamente consacra tutta la propria atti-vitagrave Cosigrave quella che fu data a stimolo a belle ed utiliimprese diventa linfausta cagione di quella lotta cheluomo deve impegnare con segrave stesso e che egli puograve glo-riosamente sfidare usando della ragione e della liberavolontagrave
Adunque nella rappresentazione fantastica egrave da rin-tracciarsi il germe latente della passione e siccome daquella si svolge fatalmente il sentimento laffetto elazione secondo la legge psicologica laquoogni rappresen-tazione tende a tramutarsi in azioneraquo1 cosigrave lopera perfe-zionatrice delluomo morale il governo delle propriepassioni si riduce alla direzione alla scelta delle rappre-sentazioni al governo della immaginazione sotto i detta-
1 A ben comprendere la teoria dellappetito dellistinto delsentimento e delle passioni gioveragrave che il lettore rivegga linteroCapitolo II della mia laquoPsicologia Descrittivaraquo
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mi della retta ragione Egrave qui ove massimamente si ravvi-sa lazione della volontagrave
CAPITOLO VDella volontagrave
Luomo agisce non solo in virtugrave di impressioni ester-ne e di stati psicologici interni Vha una serie di opera-zioni nelle quali interviene la attivitagrave spirituale a presie-dere la vita sensitiva
Cotesta attivitagrave ora si manifesta come conoscitiva edirigente ora come impulsiva e determinante tutti i sen-timenti e gli affetti e lesercizio delle facoltagrave sensitiveTalvolta invece pare liberarsi dallaffetto ed agire per ra-gione soltanto
Lattivitagrave di cui favelliamo non puograve essere unaffe-zione organica dappoichegrave essa si libera dalla materiacolle sue astrazioni e concepisce luniversale che in na-tura non ha esistenza concreta Negrave sempre riceve deter-minazione dallappetito che anzi colagrave specialmente simanifesta dove imprime una direzione arbitraria alle po-tenze che sono necessitate ad unazione da una prece-dente passione Locchio a cagion desempio vede natu-ralmente ciograve che fa impressione sulla sua retina ma seloggetto veduto rattrista lanimale in forza del senti-mento che in quel momento lanimale sperimentalocchio si chiude o diverge ad altro Ma luomo puograve
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mi della retta ragione Egrave qui ove massimamente si ravvi-sa lazione della volontagrave
CAPITOLO VDella volontagrave
Luomo agisce non solo in virtugrave di impressioni ester-ne e di stati psicologici interni Vha una serie di opera-zioni nelle quali interviene la attivitagrave spirituale a presie-dere la vita sensitiva
Cotesta attivitagrave ora si manifesta come conoscitiva edirigente ora come impulsiva e determinante tutti i sen-timenti e gli affetti e lesercizio delle facoltagrave sensitiveTalvolta invece pare liberarsi dallaffetto ed agire per ra-gione soltanto
Lattivitagrave di cui favelliamo non puograve essere unaffe-zione organica dappoichegrave essa si libera dalla materiacolle sue astrazioni e concepisce luniversale che in na-tura non ha esistenza concreta Negrave sempre riceve deter-minazione dallappetito che anzi colagrave specialmente simanifesta dove imprime una direzione arbitraria alle po-tenze che sono necessitate ad unazione da una prece-dente passione Locchio a cagion desempio vede natu-ralmente ciograve che fa impressione sulla sua retina ma seloggetto veduto rattrista lanimale in forza del senti-mento che in quel momento lanimale sperimentalocchio si chiude o diverge ad altro Ma luomo puograve
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quando gli piaccia o non vedere o continuare a vedereimpiegando unattivitagrave che si oppone alle determinazioniricevute da una passione o da un sentimento prevalenteLanimale obbedirebbe necessariamente a questo senti-mento luomo invece puograve contrariarlo o reprimerlo Ne-gli animali ciograve avverrebbe quando si ridestasse in forzadella legge di associazione un sentimento piugrave gagliardoma luomo si sottrae talvolta a questa legge psicologicala governa e la dirige a suo talento anzi egli puograve agiresenza intervento di un affetto per puro dovere
Poniamo ad esempio un cultore di Matematica puograveavvenire che questi dopo aver atteso un certo tempo allasoluzione di un problema si senta affievolite le forzeche il capo gli rechi molestia che un irritazione nervosasi propaghi per tutte le membra incapaci di piugrave oltre te-nersi in quellinerzia di un uomo seduto puograve avvenireche lo studio per lui in quel momento non presenti alcu-na attrattiva per larduitagrave del problema eppure il mate-matico resiste a tutti questi ostacoli e persevera ad appli-care la sua intelligenza allindagine dei principii che glidovranno somministrare la soluzione aspettata
Vha dunque nelluomo non solo una facoltagrave che di-scerne e scopre le ragioni delle cose vo dire la intelli-genza ma una facoltagrave eziandio la quale ci abilita a se-guire gli intendimenti della ragione
Essa imprime una direzione costante alle operazioniumane e benchegrave talvolta le secondi soventi perograve si ri-bella alle affezioni momentanee e alle determinazioni
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quando gli piaccia o non vedere o continuare a vedereimpiegando unattivitagrave che si oppone alle determinazioniricevute da una passione o da un sentimento prevalenteLanimale obbedirebbe necessariamente a questo senti-mento luomo invece puograve contrariarlo o reprimerlo Ne-gli animali ciograve avverrebbe quando si ridestasse in forzadella legge di associazione un sentimento piugrave gagliardoma luomo si sottrae talvolta a questa legge psicologicala governa e la dirige a suo talento anzi egli puograve agiresenza intervento di un affetto per puro dovere
Poniamo ad esempio un cultore di Matematica puograveavvenire che questi dopo aver atteso un certo tempo allasoluzione di un problema si senta affievolite le forzeche il capo gli rechi molestia che un irritazione nervosasi propaghi per tutte le membra incapaci di piugrave oltre te-nersi in quellinerzia di un uomo seduto puograve avvenireche lo studio per lui in quel momento non presenti alcu-na attrattiva per larduitagrave del problema eppure il mate-matico resiste a tutti questi ostacoli e persevera ad appli-care la sua intelligenza allindagine dei principii che glidovranno somministrare la soluzione aspettata
Vha dunque nelluomo non solo una facoltagrave che di-scerne e scopre le ragioni delle cose vo dire la intelli-genza ma una facoltagrave eziandio la quale ci abilita a se-guire gli intendimenti della ragione
Essa imprime una direzione costante alle operazioniumane e benchegrave talvolta le secondi soventi perograve si ri-bella alle affezioni momentanee e alle determinazioni
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sensitive o appetitive le quali succedono nella serie del-lo spazio e del tempo Cotesta facoltagrave egrave la volontagrave
Tuttavia la volontagrave si manterrebbe in uno stato dirogravecosigrave di apatia ove non fosse accompagnata dalla intel-ligenza o dalla ragione Nelluomo ove non fosse intel-ligenza vi sarebbero tendenze spontanee appetitive ov-vero anche istintive ma non volontagrave Per altra partepoco gioverebbe alluomo essere ragionevole se eglinon potesse applicare lintelligenza a conoscere ciograve chegli egrave necessario o utile negrave potesse impiegare tutte le sueforze a conseguire i fini che gli vengono dalla ragioneindicati La volontagrave egrave quella facoltagrave che dagrave alluomo sif-fatto potere
La volontagrave non egrave da confondersi collappetito ecollistinto Conviene collappetito in quanto amenduesono principii interiori dazione ne differisce in quantoegrave tendenza razionale mentre lappetito egrave tendenza sensi-tiva Conviene collistinto in quanto amendue operanoper un fine ne differisce in ciograve che nellistinto il fine egraveproposto dalla natura ed egrave accompagnato da inconsape-volezza mentre nella volontagrave il fine egrave un bene avvisatoo giudicato come tale
La volontagrave si potragrave pertanto definire laquofacoltagrave di tende-re a ciograve che egrave conosciuto dalla ragioneraquo oppure laquofacoltagravedi operare conformemente alla ragioneraquo
Qualsivoglia azione delluomo la quale si compiasotto il potere della volontagrave dicesi volontaria Donde sicomprende come possa essere volontario un atto intel-lettivo un affetto un sentimento una sensazione un
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sensitive o appetitive le quali succedono nella serie del-lo spazio e del tempo Cotesta facoltagrave egrave la volontagrave
Tuttavia la volontagrave si manterrebbe in uno stato dirogravecosigrave di apatia ove non fosse accompagnata dalla intel-ligenza o dalla ragione Nelluomo ove non fosse intel-ligenza vi sarebbero tendenze spontanee appetitive ov-vero anche istintive ma non volontagrave Per altra partepoco gioverebbe alluomo essere ragionevole se eglinon potesse applicare lintelligenza a conoscere ciograve chegli egrave necessario o utile negrave potesse impiegare tutte le sueforze a conseguire i fini che gli vengono dalla ragioneindicati La volontagrave egrave quella facoltagrave che dagrave alluomo sif-fatto potere
La volontagrave non egrave da confondersi collappetito ecollistinto Conviene collappetito in quanto amenduesono principii interiori dazione ne differisce in quantoegrave tendenza razionale mentre lappetito egrave tendenza sensi-tiva Conviene collistinto in quanto amendue operanoper un fine ne differisce in ciograve che nellistinto il fine egraveproposto dalla natura ed egrave accompagnato da inconsape-volezza mentre nella volontagrave il fine egrave un bene avvisatoo giudicato come tale
La volontagrave si potragrave pertanto definire laquofacoltagrave di tende-re a ciograve che egrave conosciuto dalla ragioneraquo oppure laquofacoltagravedi operare conformemente alla ragioneraquo
Qualsivoglia azione delluomo la quale si compiasotto il potere della volontagrave dicesi volontaria Donde sicomprende come possa essere volontario un atto intel-lettivo un affetto un sentimento una sensazione un
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atto fisico delluomo per es stendere un braccio cam-minare ecc purchegrave la volontagrave intervenga come princi-pio determinante le potenze a compiere gli atti rispetti-vamente proprii Aristotele definisce il volontariolaquounazione procedente da interno principio con cogni-zione del fineraquo Chiama interno principio la forza intrin-seca operante conscientemente
Il volontario si distingue in elicito ed imperato Dice-si volontario elicito latto immanente della volontagrave cioegravequello che si compie da lei ed in lei questo si chiama al-trimenti volere o volizione Dicesi imperato latto che sicompie da unaltra potenza sotto il dominio della volon-tagrave e g studiare leggere camminare Mentre gli atti eli-citi sono sempre interni gli imperati possono essere ointerni od esterni secondochegrave o non sono o sono ester-namente osservabili e fuori dellagente conoscibili
Inoltre il volontario dicesi diretto se latto egrave immedia-tamente inteso e voluto dallagente dicesi indiretto selatto non fu inteso e voluto se non nella causa posta av-vertitamente sotto questo rapporto sono volontarii glieffetti di unazione o di unomissione
I Moralisti dagravenno altre divisioni del volontario di cuice ne passiamo comechegrave poco importanti
Non si deve confondere il volontario collo spontaneoe col naturale quantunque ogni azione volontaria siaanche spontanea e naturale Sono spontanee tutte leazioni immanenti di qualsivoglia facoltagrave sono naturalitutte le azioni esenti da violenza e procedenti dalla pro-pria attivitagrave del soggetto Se la volontagrave concorre ed ag-
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atto fisico delluomo per es stendere un braccio cam-minare ecc purchegrave la volontagrave intervenga come princi-pio determinante le potenze a compiere gli atti rispetti-vamente proprii Aristotele definisce il volontariolaquounazione procedente da interno principio con cogni-zione del fineraquo Chiama interno principio la forza intrin-seca operante conscientemente
Il volontario si distingue in elicito ed imperato Dice-si volontario elicito latto immanente della volontagrave cioegravequello che si compie da lei ed in lei questo si chiama al-trimenti volere o volizione Dicesi imperato latto che sicompie da unaltra potenza sotto il dominio della volon-tagrave e g studiare leggere camminare Mentre gli atti eli-citi sono sempre interni gli imperati possono essere ointerni od esterni secondochegrave o non sono o sono ester-namente osservabili e fuori dellagente conoscibili
Inoltre il volontario dicesi diretto se latto egrave immedia-tamente inteso e voluto dallagente dicesi indiretto selatto non fu inteso e voluto se non nella causa posta av-vertitamente sotto questo rapporto sono volontarii glieffetti di unazione o di unomissione
I Moralisti dagravenno altre divisioni del volontario di cuice ne passiamo comechegrave poco importanti
Non si deve confondere il volontario collo spontaneoe col naturale quantunque ogni azione volontaria siaanche spontanea e naturale Sono spontanee tutte leazioni immanenti di qualsivoglia facoltagrave sono naturalitutte le azioni esenti da violenza e procedenti dalla pro-pria attivitagrave del soggetto Se la volontagrave concorre ed ag-
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giunge la propria virtugrave alla virtugrave dellattivitagrave che natural-mente produce unazione allora questa che per altro ri-spetto dirassi appetitiva sensitiva meccanica intelletti-va avragrave pure come suo proprio il predicato volontarioQuindi si comprende come tutte le azioni delluomosono in potenza ad essere volontarie
Unazione puograve essere involontaria o per difetto di co-gnizione della mente o per difetto di inclinazione daparte della volontagrave
I Moralisti fra quelli che chiamano impedimenti delvolontario noverano lignoranza la passione il timore ela violenza Di questi impedimenti hassi da tener contoper giudicare della imputabilitagrave degli atti umani dappoi-chegrave concorrono in varia guisa a rendere latto piugrave omeno involontario
Il difetto di cognizione chiamasi ignoranza la qualesuole distinguersi in antecedente e conseguente
Dicesi conseguente lignoranza volontaria (conse-guente ad una volizione) e si suddivide in affettata se siprocura direttamente e in supina o crassa quando egrave ef-fetto di volontaria negligenza rispetto a ciograve che si devefare od omettere Cotesta ignoranza non toglie il volon-tario essendo giagrave volontaria la ignoranza stessa lazionequindi che si pone per siffatta ignoranza saragrave un volon-tario indiretto o in causa
Lignoranza antecedente precede ogni atto della vo-lontagrave e versa sopra ciograve che non si farebbe se ci fosse lacognizione Questa quando sia invincibile e sotto ognirispetto involontaria toglie ogni ragione di volontario
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giunge la propria virtugrave alla virtugrave dellattivitagrave che natural-mente produce unazione allora questa che per altro ri-spetto dirassi appetitiva sensitiva meccanica intelletti-va avragrave pure come suo proprio il predicato volontarioQuindi si comprende come tutte le azioni delluomosono in potenza ad essere volontarie
Unazione puograve essere involontaria o per difetto di co-gnizione della mente o per difetto di inclinazione daparte della volontagrave
I Moralisti fra quelli che chiamano impedimenti delvolontario noverano lignoranza la passione il timore ela violenza Di questi impedimenti hassi da tener contoper giudicare della imputabilitagrave degli atti umani dappoi-chegrave concorrono in varia guisa a rendere latto piugrave omeno involontario
Il difetto di cognizione chiamasi ignoranza la qualesuole distinguersi in antecedente e conseguente
Dicesi conseguente lignoranza volontaria (conse-guente ad una volizione) e si suddivide in affettata se siprocura direttamente e in supina o crassa quando egrave ef-fetto di volontaria negligenza rispetto a ciograve che si devefare od omettere Cotesta ignoranza non toglie il volon-tario essendo giagrave volontaria la ignoranza stessa lazionequindi che si pone per siffatta ignoranza saragrave un volon-tario indiretto o in causa
Lignoranza antecedente precede ogni atto della vo-lontagrave e versa sopra ciograve che non si farebbe se ci fosse lacognizione Questa quando sia invincibile e sotto ognirispetto involontaria toglie ogni ragione di volontario
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Un atto posto con tale ignoranza sia interno sia esternonon egrave suscettibile di moralitagrave Lignoranza poi dicesi in-vincibile quando non lascia neppure il sospetto chelazione p e possa essere malvagia
La passione ancor essa si distingue in antecedente econseguente egrave antecedente se previene la volontagrave e laspinge allatto conseguente se segue la volontagrave ossia sesi destograve per suo comando La passione antecedente ac-cresce il volontario in quanto aumenta le forze della vo-lontagrave ma diminuisce la libertagrave diminuendo lindifferen-za della ragione richiesta per la libera determinazioneLa passione conseguente invece accresce la ragione delvolontario senza sminuire quella del libero perchegrave egravevoluta e cercata liberamente
Il timore egrave laquouna trepidazione ossia unagitazione checi coglie lorchegrave ci rappresentiamo al vivo un pericolosovrastante a noi o a quelli cui siamo legati con specialivincoli di affettoraquo Il pericolo rappresentato puograve riferirsio alla vita o ai beni puograve essere grave o leggiero puograve es-sere giusta pena di una colpa o minacciato ingiustamen-te o un fatto fisico qualsiasi Ma ciograve poco importa alcaso nostro
La violenza potrebbe essere definita laquouna forzaestrinseca una coazione la quale ci toglie il potere fisi-co di realizzare esteriormente le determinazioni della li-bera volontagrave e ci fa compiere atti fisici esteriori da noinon volutiraquo Donde si scorge che il carattere distintivodella violenza consiste nel contrasto fra la forza esternae lattivitagrave intrinseca dellindividuo Dove adunque non
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Un atto posto con tale ignoranza sia interno sia esternonon egrave suscettibile di moralitagrave Lignoranza poi dicesi in-vincibile quando non lascia neppure il sospetto chelazione p e possa essere malvagia
La passione ancor essa si distingue in antecedente econseguente egrave antecedente se previene la volontagrave e laspinge allatto conseguente se segue la volontagrave ossia sesi destograve per suo comando La passione antecedente ac-cresce il volontario in quanto aumenta le forze della vo-lontagrave ma diminuisce la libertagrave diminuendo lindifferen-za della ragione richiesta per la libera determinazioneLa passione conseguente invece accresce la ragione delvolontario senza sminuire quella del libero perchegrave egravevoluta e cercata liberamente
Il timore egrave laquouna trepidazione ossia unagitazione checi coglie lorchegrave ci rappresentiamo al vivo un pericolosovrastante a noi o a quelli cui siamo legati con specialivincoli di affettoraquo Il pericolo rappresentato puograve riferirsio alla vita o ai beni puograve essere grave o leggiero puograve es-sere giusta pena di una colpa o minacciato ingiustamen-te o un fatto fisico qualsiasi Ma ciograve poco importa alcaso nostro
La violenza potrebbe essere definita laquouna forzaestrinseca una coazione la quale ci toglie il potere fisi-co di realizzare esteriormente le determinazioni della li-bera volontagrave e ci fa compiere atti fisici esteriori da noinon volutiraquo Donde si scorge che il carattere distintivodella violenza consiste nel contrasto fra la forza esternae lattivitagrave intrinseca dellindividuo Dove adunque non
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cegrave contrasto come ad es quando la volontagrave acconsen-te oppure quando non cegrave volontagrave non essendo lindivi-duo consapevole di quello che fa in virtugrave dellagenteestrinseco in questi due casi non si dagrave violenza
Quando la violenza non lascia allenergia fisicadelluomo la possibilitagrave dellopposto cioegrave quando la vo-lontagrave per quanto voglia non vale a liberare i movimentiorganici del nostro corpo dalla violenza esteriore lazio-ne esteriore cosigrave compiuta egrave involontaria Essa perograve to-glie soltanto la ragione di volontario ad atti imperatipoichegrave negli atti eliciti non si dagrave violenza
Il timore invece non toglie la spontaneitagrave dellattogiacchegrave non agisce precisamente come causa efficientedellazione ma piuttosto come ragione di una libera de-terminazione o come inclinazione appetitiva incon-sciente sviluppatasi colla rappresentazione di un perico-lo
Le azioni fatte per timore non sono volontarie ogniqualvolta la rappresentazione del pericolo egrave tale da de-stare una cieca tendenza dellappetito sensitivo senzache vi sia per parte dellintelletto riflessione di sortaLuomo in tali casi agitato dal timore ben puograve ricevereun impulso ad agire anche intellettualmente ravvisandociograve che gli torna necessario a scansare il pericolo madel rapido suo raziocinio dellazione che compie egrave altutto inconsapevole
Fuori di questo caso lazione fatta per timore egrave un mi-sto di volontario e di involontario Egrave volontaria nel casoconcreto cioegrave nelle circostanze di fatto egrave involontaria
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cegrave contrasto come ad es quando la volontagrave acconsen-te oppure quando non cegrave volontagrave non essendo lindivi-duo consapevole di quello che fa in virtugrave dellagenteestrinseco in questi due casi non si dagrave violenza
Quando la violenza non lascia allenergia fisicadelluomo la possibilitagrave dellopposto cioegrave quando la vo-lontagrave per quanto voglia non vale a liberare i movimentiorganici del nostro corpo dalla violenza esteriore lazio-ne esteriore cosigrave compiuta egrave involontaria Essa perograve to-glie soltanto la ragione di volontario ad atti imperatipoichegrave negli atti eliciti non si dagrave violenza
Il timore invece non toglie la spontaneitagrave dellattogiacchegrave non agisce precisamente come causa efficientedellazione ma piuttosto come ragione di una libera de-terminazione o come inclinazione appetitiva incon-sciente sviluppatasi colla rappresentazione di un perico-lo
Le azioni fatte per timore non sono volontarie ogniqualvolta la rappresentazione del pericolo egrave tale da de-stare una cieca tendenza dellappetito sensitivo senzache vi sia per parte dellintelletto riflessione di sortaLuomo in tali casi agitato dal timore ben puograve ricevereun impulso ad agire anche intellettualmente ravvisandociograve che gli torna necessario a scansare il pericolo madel rapido suo raziocinio dellazione che compie egrave altutto inconsapevole
Fuori di questo caso lazione fatta per timore egrave un mi-sto di volontario e di involontario Egrave volontaria nel casoconcreto cioegrave nelle circostanze di fatto egrave involontaria
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fuori di queste in altre circostanze possibili Ma sicco-me le circostanze possibili restano eliminate dal fattostesso poichegrave lindividuo egrave condotto a determinarsiallazione in presenza del pericolo temuto cosigrave egrave da dirsiessere lazione umana nel caso presente semplicementevolontaria come quella che si egrave posta con piena delibe-razione e libertagrave In altre parole ciograve che si fa per timoreconsiderato in se stesso non egrave volontario ma si rendevolontario nel caso cioegrave per evitare un male che siteme Che se le leggi positive dichiarano invalidi o re-scindibili i contratti fatti per timore grave ciograve avvienenon giagrave perchegrave lazione non sia volontaria ma perchegravenon egrave volontaria a quel modo che la legge richiede persalvare la libertagrave umana dovendo unobbligazione co-stante assumersi in condizioni normali e con pieno con-senso
La bontagrave e la malvagitagrave delle azioni si applica piugravepropriamente alla volontagrave come quella che compie lattoumano incominciato dallintelletto Perograve la valutazionemorale delle azioni umane richiede da parte del soggettola padronanza degli atti proprii richiede cioegrave che la vo-lontagrave sia libera di porre o non porre il proprio atto Diquesta proprietagrave adunque della volontagrave umana dobbiamooccuparci
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fuori di queste in altre circostanze possibili Ma sicco-me le circostanze possibili restano eliminate dal fattostesso poichegrave lindividuo egrave condotto a determinarsiallazione in presenza del pericolo temuto cosigrave egrave da dirsiessere lazione umana nel caso presente semplicementevolontaria come quella che si egrave posta con piena delibe-razione e libertagrave In altre parole ciograve che si fa per timoreconsiderato in se stesso non egrave volontario ma si rendevolontario nel caso cioegrave per evitare un male che siteme Che se le leggi positive dichiarano invalidi o re-scindibili i contratti fatti per timore grave ciograve avvienenon giagrave perchegrave lazione non sia volontaria ma perchegravenon egrave volontaria a quel modo che la legge richiede persalvare la libertagrave umana dovendo unobbligazione co-stante assumersi in condizioni normali e con pieno con-senso
La bontagrave e la malvagitagrave delle azioni si applica piugravepropriamente alla volontagrave come quella che compie lattoumano incominciato dallintelletto Perograve la valutazionemorale delle azioni umane richiede da parte del soggettola padronanza degli atti proprii richiede cioegrave che la vo-lontagrave sia libera di porre o non porre il proprio atto Diquesta proprietagrave adunque della volontagrave umana dobbiamooccuparci
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CAPITOLO VIDella libertagrave
La volontagrave inchina ad eseguire ciograve che lintellettoconcepisce laquoinclinatio ad agendum quod intellectuconceptum est pertinet ad voluntatemraquo Cosigrave S Tom-maso Tuttavia la volontagrave egrave fornita di una proprietagrave es-senziale la libertagrave
Lasciando in disparte i capoccia della pretesa Rifor-ma le cui recriminazioni contro lumana libertagrave nonhanno valore di sorta rispetto alla filosofia2 notiamo giagravefin dora che molti filosofi hanno sostenuto indispensa-bile la determinazione del volere per mezzo di motivied hanno quindi impugnata lesistenza della libertagrave
Vi appellate alla coscienza hanno detto costoro eb-bene che cosa vi attesta la coscienza Vi attesta che sevolete una cosa potete farla Son seduto voglio alzarmie mi alzo ma per qual motivo abbiate voluto alzarvi nonsempre la coscienza puograve attestarvelo e quando voi sieteben chiari dellorigine della vostra volizione egrave indubita-to che un motivo lha preceduta La vostra volontagrave nonpuograve sottrarsi alla legge universale della causalitagrave che ri-chiede per ogni effetto una causa efficiente quindi unmotivo cegrave sempre anche quando non ne siete consape-voli
2 Lutero insegnograve aver luomo perduto il libero arbitrio dopo ilpeccato originale In tale pessima ipotesi Dio punirebbe luomodel peccato che questi non potegrave evitare
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CAPITOLO VIDella libertagrave
La volontagrave inchina ad eseguire ciograve che lintellettoconcepisce laquoinclinatio ad agendum quod intellectuconceptum est pertinet ad voluntatemraquo Cosigrave S Tom-maso Tuttavia la volontagrave egrave fornita di una proprietagrave es-senziale la libertagrave
Lasciando in disparte i capoccia della pretesa Rifor-ma le cui recriminazioni contro lumana libertagrave nonhanno valore di sorta rispetto alla filosofia2 notiamo giagravefin dora che molti filosofi hanno sostenuto indispensa-bile la determinazione del volere per mezzo di motivied hanno quindi impugnata lesistenza della libertagrave
Vi appellate alla coscienza hanno detto costoro eb-bene che cosa vi attesta la coscienza Vi attesta che sevolete una cosa potete farla Son seduto voglio alzarmie mi alzo ma per qual motivo abbiate voluto alzarvi nonsempre la coscienza puograve attestarvelo e quando voi sieteben chiari dellorigine della vostra volizione egrave indubita-to che un motivo lha preceduta La vostra volontagrave nonpuograve sottrarsi alla legge universale della causalitagrave che ri-chiede per ogni effetto una causa efficiente quindi unmotivo cegrave sempre anche quando non ne siete consape-voli
2 Lutero insegnograve aver luomo perduto il libero arbitrio dopo ilpeccato originale In tale pessima ipotesi Dio punirebbe luomodel peccato che questi non potegrave evitare
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Costoro non hanno un concetto esatto della libertagraveEssi confusero i motivi delle nostre azioni con la causache li produce Luomo perchegrave ragionevole opera sem-pre per qualche motivo ma questo non lo determinanon lo costringe tantochegrave se il volesse potrebbe ancheoperare contro qualunque motivo fosse pure gravissi-mo Al postutto il motivo non egrave altro che la conoscenzache lente ragionevole ha della propria azione e del fineper cui opera Agire con libertagrave non egrave un agire arbitra-riamente nel senso di irragionevolmente altrimenti sa-rebbero liberi i soli stolti
Che cosa adunque egrave la libertagraveEssere libero egrave volere una cosa col potere anche di
non volerla epperograve la libertagrave si puograve definire laquofacoltagrave dieleggereraquo La definizione egrave universalissima e riguardaogni specie di libertagrave3
Questa si specifica anzitutto in libertagrave di esercizio ein libertagrave di esecuzione La prima egrave lintimo atto del vo-lere la seconda latto imperato La libertagrave di esercizio egrave
3 La libertagrave si suole distinguere in fisica morale civile e poli-tica
La libertagrave fisica ossia naturale egrave il potere di fare o non fareunazione sia essa buona o malvagia e da alcuni si restringe a si-gnificare la libertagrave di agire esente da violenza La libertagrave morale egraveil potere di far ciograve che la legge morale non vieta La libertagrave civileil potere di fare ciograve che non vieta la legge positiva La libertagrave po-litica egrave il potere piugrave o meno esteso accordato al popolo di parteci-pare alla discussione od alla formazione delle leggi dello Stato
Noi trattiamo della libertagrave naturale prescindendo da qualsivo-glia considerazione morale
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Costoro non hanno un concetto esatto della libertagraveEssi confusero i motivi delle nostre azioni con la causache li produce Luomo perchegrave ragionevole opera sem-pre per qualche motivo ma questo non lo determinanon lo costringe tantochegrave se il volesse potrebbe ancheoperare contro qualunque motivo fosse pure gravissi-mo Al postutto il motivo non egrave altro che la conoscenzache lente ragionevole ha della propria azione e del fineper cui opera Agire con libertagrave non egrave un agire arbitra-riamente nel senso di irragionevolmente altrimenti sa-rebbero liberi i soli stolti
Che cosa adunque egrave la libertagraveEssere libero egrave volere una cosa col potere anche di
non volerla epperograve la libertagrave si puograve definire laquofacoltagrave dieleggereraquo La definizione egrave universalissima e riguardaogni specie di libertagrave3
Questa si specifica anzitutto in libertagrave di esercizio ein libertagrave di esecuzione La prima egrave lintimo atto del vo-lere la seconda latto imperato La libertagrave di esercizio egrave
3 La libertagrave si suole distinguere in fisica morale civile e poli-tica
La libertagrave fisica ossia naturale egrave il potere di fare o non fareunazione sia essa buona o malvagia e da alcuni si restringe a si-gnificare la libertagrave di agire esente da violenza La libertagrave morale egraveil potere di far ciograve che la legge morale non vieta La libertagrave civileil potere di fare ciograve che non vieta la legge positiva La libertagrave po-litica egrave il potere piugrave o meno esteso accordato al popolo di parteci-pare alla discussione od alla formazione delle leggi dello Stato
Noi trattiamo della libertagrave naturale prescindendo da qualsivo-glia considerazione morale
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la sola cui competa propriamente il nome di libertagrave poi-chegrave in essa sola risiede la facoltagrave di eleggere essa vienchiamata dai Latini optio e da Aristotele προαίρεσιςossia elezione4
Per la elezione si richiede che luomo non sia deter-minato intrinsecamente o estrinsecamente a volere onon volere ma che latto del volere o non volere sia insuo potere Quindi alla libertagrave di esercizio si oppone lanecessitagrave che trae seco limpossibilitagrave degli opposti ter-mini della elezione
Alla libertagrave di esecuzione si oppone la violenza o coa-zione la quale ha luogo quando luomo egrave impedito ester-namente dallagire o costretto a fare o ad omettereunazione contro limpero della propria volontagrave
Affinchegrave sia possibile la elezione si richieggono al-meno due termini di confronto Ove manchi lalternativanon cegrave libertagrave quantunque ci sia volontagrave Or siccome lavolontagrave non puograve che volere il bene in genere ossia la fe-licitagrave rispetto ad essa non egrave libera
Viene quindi distinto nella volontagrave latto necessario elatto libero secondo che egrave o non egrave posto in potere dellavolontagrave
4 Aristotele distingue la βούλησις e la προαίρεσις Ed ecconela differenza Ἡ microἐν βούλησις τῶν τέλου ἐστί microᾶλλον ἡ δὲπροαίρεσις τῶν πρὸς τὸ τέλος Questultima poi definisce ϰαὶ ἡπροαίρεσις ἂν εἴη βουλευτιϰὴ ὄρεξις τῶν ἐφrsquo ἡmicroῖν Le cose chesono in nostro potere sono quelle che possiamo fare o non fare ἐνοἷς ἐφrsquo ἡmicroῖν τὸ πράττειν ϰαὶ τὸ microὴ πράττειν (Eth Nic IV e V)
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la sola cui competa propriamente il nome di libertagrave poi-chegrave in essa sola risiede la facoltagrave di eleggere essa vienchiamata dai Latini optio e da Aristotele προαίρεσιςossia elezione4
Per la elezione si richiede che luomo non sia deter-minato intrinsecamente o estrinsecamente a volere onon volere ma che latto del volere o non volere sia insuo potere Quindi alla libertagrave di esercizio si oppone lanecessitagrave che trae seco limpossibilitagrave degli opposti ter-mini della elezione
Alla libertagrave di esecuzione si oppone la violenza o coa-zione la quale ha luogo quando luomo egrave impedito ester-namente dallagire o costretto a fare o ad omettereunazione contro limpero della propria volontagrave
Affinchegrave sia possibile la elezione si richieggono al-meno due termini di confronto Ove manchi lalternativanon cegrave libertagrave quantunque ci sia volontagrave Or siccome lavolontagrave non puograve che volere il bene in genere ossia la fe-licitagrave rispetto ad essa non egrave libera
Viene quindi distinto nella volontagrave latto necessario elatto libero secondo che egrave o non egrave posto in potere dellavolontagrave
4 Aristotele distingue la βούλησις e la προαίρεσις Ed ecconela differenza Ἡ microἐν βούλησις τῶν τέλου ἐστί microᾶλλον ἡ δὲπροαίρεσις τῶν πρὸς τὸ τέλος Questultima poi definisce ϰαὶ ἡπροαίρεσις ἂν εἴη βουλευτιϰὴ ὄρεξις τῶν ἐφrsquo ἡmicroῖν Le cose chesono in nostro potere sono quelle che possiamo fare o non fare ἐνοἷς ἐφrsquo ἡmicroῖν τὸ πράττειν ϰαὶ τὸ microὴ πράττειν (Eth Nic IV e V)
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Latto libero si esercita circa i beni particolari che nonsono necessariamente connessi colla nostra felicitagrave
Nellatto libero abbiamo quattro elementi1deg Intenzione (intentio tendenza) del fine ultimo Egrave
questa immanente essenziale congenita alla volontagrave ene costituisce lattivitagrave radicale Da lei procede il motivodi deliberare
2deg Consiglio Intendendo la volontagrave il fine ultimoapplica lintelletto a cercare i mezzi se lintelletto giagravenon li porge Lintelletto esamina questi mezzi ne rico-nosce v gr la facilitagrave e lutilitagrave ecc e giudica il tal mez-zo potersi o doversi agli altri preferire egrave questa la deli-berazione
3deg Elezione La volontagrave dei mezzi che lintellettoha giudicato potersi o doversi adoperare ne piglia uno elascia gli altri
4deg Esecuzione Egrave come sopra accennammolapplicazione delle altre facoltagrave a quello che la volontagraveha determinato di fare
Ora la libertagrave non consiste nella intenzione del fineultimo poichegrave vi egrave necessitagrave di volizione per rispetto albene in genere non nella deliberazione che egrave attodellintelletto non nella esecuzione che egrave piuttosto effet-to della presa determinazione adunque consiste nellaelezione
Considerando che i termini dellelezione possono es-sere 1deg contradditorii p es amare o non amare 2deg con-trarii ad es amare od odiare 3deg diversi per es scrivereo leggere abbiamo nelluomo una triplice possibilitagrave di
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Latto libero si esercita circa i beni particolari che nonsono necessariamente connessi colla nostra felicitagrave
Nellatto libero abbiamo quattro elementi1deg Intenzione (intentio tendenza) del fine ultimo Egrave
questa immanente essenziale congenita alla volontagrave ene costituisce lattivitagrave radicale Da lei procede il motivodi deliberare
2deg Consiglio Intendendo la volontagrave il fine ultimoapplica lintelletto a cercare i mezzi se lintelletto giagravenon li porge Lintelletto esamina questi mezzi ne rico-nosce v gr la facilitagrave e lutilitagrave ecc e giudica il tal mez-zo potersi o doversi agli altri preferire egrave questa la deli-berazione
3deg Elezione La volontagrave dei mezzi che lintellettoha giudicato potersi o doversi adoperare ne piglia uno elascia gli altri
4deg Esecuzione Egrave come sopra accennammolapplicazione delle altre facoltagrave a quello che la volontagraveha determinato di fare
Ora la libertagrave non consiste nella intenzione del fineultimo poichegrave vi egrave necessitagrave di volizione per rispetto albene in genere non nella deliberazione che egrave attodellintelletto non nella esecuzione che egrave piuttosto effet-to della presa determinazione adunque consiste nellaelezione
Considerando che i termini dellelezione possono es-sere 1deg contradditorii p es amare o non amare 2deg con-trarii ad es amare od odiare 3deg diversi per es scrivereo leggere abbiamo nelluomo una triplice possibilitagrave di
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eleggere e quindi la libertagrave di nuovo si specifica in 1deglibertagrave di contraddizione 2deg libertagrave di contrarietagrave 3deg li-bertagrave di specificazione o di disparitagrave
E qui egrave duopo avvertire che se lelezione costituiscelessenza della libertagrave umana non ne segue che questadebba farsi tra il bene ed il male ma puograve essere tra benee bene quindi la libertagrave di contrarietagrave egrave bensigrave indizio dilibertagrave ma non parte necessaria della stessa Essa egrave piut-tosto una imperfezione avuto riguardo alla finita ragio-ne delluomo la quale spesso non serba lordine della na-tura anteponendo ad un bene oggettivo un bene soggetti-vo
Radice della libertagrave egrave la ragione Essendo la volontagraveuna tendenza razionale segue loggetto a quel modo chedalla ragione le viene proposto Laonde ogni qualvoltala ragione propone alla volontagrave oggetti che non sono lafelicitagrave negrave colla medesima necessariamente connessi ilmoto della volontagrave rimane indifferente circa laccoglierlio il rigettarli Poichegrave dalla ragione si giudica potersi faretanto luno quanto laltro apparendo dalluna e dallaltraparte un motivo abile ad attrarre o respingere il deside-rio Dal lato che loggetto presenta bontagrave vegrave un motivoche alletta ma dal lato che questa stessa bontagrave vien mo-strata come finita e difettiva loggetto si offre come nonnecessario e tale che si possa ragionevolmente trasanda-re ed anche aborrire se egrave congiunto con alcun male Lavolontagrave non egrave tratta necessariamente da oggetti siffatti equindi se li elegge li elegge perchegrave determina se stessaa volerli o a non volerli mentre dalluna e dallaltra par-
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eleggere e quindi la libertagrave di nuovo si specifica in 1deglibertagrave di contraddizione 2deg libertagrave di contrarietagrave 3deg li-bertagrave di specificazione o di disparitagrave
E qui egrave duopo avvertire che se lelezione costituiscelessenza della libertagrave umana non ne segue che questadebba farsi tra il bene ed il male ma puograve essere tra benee bene quindi la libertagrave di contrarietagrave egrave bensigrave indizio dilibertagrave ma non parte necessaria della stessa Essa egrave piut-tosto una imperfezione avuto riguardo alla finita ragio-ne delluomo la quale spesso non serba lordine della na-tura anteponendo ad un bene oggettivo un bene soggetti-vo
Radice della libertagrave egrave la ragione Essendo la volontagraveuna tendenza razionale segue loggetto a quel modo chedalla ragione le viene proposto Laonde ogni qualvoltala ragione propone alla volontagrave oggetti che non sono lafelicitagrave negrave colla medesima necessariamente connessi ilmoto della volontagrave rimane indifferente circa laccoglierlio il rigettarli Poichegrave dalla ragione si giudica potersi faretanto luno quanto laltro apparendo dalluna e dallaltraparte un motivo abile ad attrarre o respingere il deside-rio Dal lato che loggetto presenta bontagrave vegrave un motivoche alletta ma dal lato che questa stessa bontagrave vien mo-strata come finita e difettiva loggetto si offre come nonnecessario e tale che si possa ragionevolmente trasanda-re ed anche aborrire se egrave congiunto con alcun male Lavolontagrave non egrave tratta necessariamente da oggetti siffatti equindi se li elegge li elegge perchegrave determina se stessaa volerli o a non volerli mentre dalluna e dallaltra par-
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te non crsquoegrave ragione alcuna atta a determinare lassensocon invincibile necessitagrave5
Perciograve lantecedente dellatto libero non egrave che lindif-ferenza la quale importa che luomo sia immune daqualsivoglia necessitagrave o determinazione cosigrave luomolaquodiffert ab aliis irrationabilibus in hoc quod est domi-nus suorum actuumraquo6 egrave padrone dersquo suoi atti sicchegravepossa porli e non porli od anche porre un atto contrarioDi qui nasce la nozione dellimputabilitagrave cioegrave laquoquella
5 Egrave la dottrina di S Tommaso laquoNelle cose contingenti e prati-che il giudizio della ragione non egrave determinato ad una cosa piut-tosto che ad unaltra Se il giudizio della ragione fosse in tal mododeterminato noi tutti giudicheremmo nelle stesse condizioni allastessa maniera e per una conseguenza inevitabile alla stessa ma-niera opereremmo Ciograve che accade negli animali governatidallistinto Pro tanto necesse est quod homo sit liberi arbitrii exhoc ipso quod rationalis estraquo
Nelluomo la tendenza al bene come la tendenza al vero egrave illi-mitata ed universale Cotal tendenza egrave la condizione essenzialedellatto della volontagrave Di qui avviene che la volontagrave si porti aquelle cose che si comprendono sotto la ragione di bene ma inpari tempo non potendo queste se finite soddisfare lillimitazio-ne della potenza rispetto alle medesime la volontagrave non egrave attrattanecessariamente Quindi egrave che luomo non si appaga delle ric-chezze perchegrave hanno soltanto ragione di utile del piacere delcorpo perchegrave transitorio e rovinoso della sola virtugrave perchegrave non egravemai quaggiugrave negrave pura negrave inammissibile Questa considerazione hacondotti i filosofi a dimostrare lesistenza dellInfinito termineoggettivo e reale di tutte le tendenze umane
6 S TOMMASO Summa 2 2 q 1 a 1
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te non crsquoegrave ragione alcuna atta a determinare lassensocon invincibile necessitagrave5
Perciograve lantecedente dellatto libero non egrave che lindif-ferenza la quale importa che luomo sia immune daqualsivoglia necessitagrave o determinazione cosigrave luomolaquodiffert ab aliis irrationabilibus in hoc quod est domi-nus suorum actuumraquo6 egrave padrone dersquo suoi atti sicchegravepossa porli e non porli od anche porre un atto contrarioDi qui nasce la nozione dellimputabilitagrave cioegrave laquoquella
5 Egrave la dottrina di S Tommaso laquoNelle cose contingenti e prati-che il giudizio della ragione non egrave determinato ad una cosa piut-tosto che ad unaltra Se il giudizio della ragione fosse in tal mododeterminato noi tutti giudicheremmo nelle stesse condizioni allastessa maniera e per una conseguenza inevitabile alla stessa ma-niera opereremmo Ciograve che accade negli animali governatidallistinto Pro tanto necesse est quod homo sit liberi arbitrii exhoc ipso quod rationalis estraquo
Nelluomo la tendenza al bene come la tendenza al vero egrave illi-mitata ed universale Cotal tendenza egrave la condizione essenzialedellatto della volontagrave Di qui avviene che la volontagrave si porti aquelle cose che si comprendono sotto la ragione di bene ma inpari tempo non potendo queste se finite soddisfare lillimitazio-ne della potenza rispetto alle medesime la volontagrave non egrave attrattanecessariamente Quindi egrave che luomo non si appaga delle ric-chezze perchegrave hanno soltanto ragione di utile del piacere delcorpo perchegrave transitorio e rovinoso della sola virtugrave perchegrave non egravemai quaggiugrave negrave pura negrave inammissibile Questa considerazione hacondotti i filosofi a dimostrare lesistenza dellInfinito termineoggettivo e reale di tutte le tendenze umane
6 S TOMMASO Summa 2 2 q 1 a 1
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proprietagrave per cui lazione o lomissione si attribuisce adalcuno come a vero autore e causa della medesimaraquo
Or di cotestagrave libertagrave di arbitrio o di indifferenza dob-biamo dimostrare lesistenza
Eccone sommariamente le proveA) Dalla ragione la quale ci dimostra che la sola feli-
citagrave puograve trarre necessariamente la volontagrave mentre deibeni particolari si danno piugrave concetti di guisa che la vo-lontagrave non viene spinta piugrave dalluno che dallaltro a porrelatto proprio
B) Dalla coscienza la quale ci attesta1deg Che noi scegliamo bene spesso fra le nostre vo-
lizioni ed eleggiamo ad arbitrio fra bene e bene fra benee male fra il dovere e il piacere fra la virtugrave e il vizio
2deg Che nello stesso tempo in cui facciamo la sceltasappiamo di scegliere di moto proprio e ritenendonellatto stesso di volere la facoltagrave di volere diversa-mente Sentit animus cosigrave Cicerone se moveri quodcum sentit illud simul unacirc sentit se vi suacirc non alienamoveri
3deg Che quella cotal forza efficiente che egrave in noipuograve volere una tal cosa in tal maniera senza avere altraragione a dare della propria decisione che la propria de-cisione stessa
4deg Che sappiamo qual differenza corra fra gli attinecessarii e gli atti liberi sappiamo cioegrave p es che benaltrimenti vogliamo la felicitagrave e una passeggiata in giar-dino
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proprietagrave per cui lazione o lomissione si attribuisce adalcuno come a vero autore e causa della medesimaraquo
Or di cotestagrave libertagrave di arbitrio o di indifferenza dob-biamo dimostrare lesistenza
Eccone sommariamente le proveA) Dalla ragione la quale ci dimostra che la sola feli-
citagrave puograve trarre necessariamente la volontagrave mentre deibeni particolari si danno piugrave concetti di guisa che la vo-lontagrave non viene spinta piugrave dalluno che dallaltro a porrelatto proprio
B) Dalla coscienza la quale ci attesta1deg Che noi scegliamo bene spesso fra le nostre vo-
lizioni ed eleggiamo ad arbitrio fra bene e bene fra benee male fra il dovere e il piacere fra la virtugrave e il vizio
2deg Che nello stesso tempo in cui facciamo la sceltasappiamo di scegliere di moto proprio e ritenendonellatto stesso di volere la facoltagrave di volere diversa-mente Sentit animus cosigrave Cicerone se moveri quodcum sentit illud simul unacirc sentit se vi suacirc non alienamoveri
3deg Che quella cotal forza efficiente che egrave in noipuograve volere una tal cosa in tal maniera senza avere altraragione a dare della propria decisione che la propria de-cisione stessa
4deg Che sappiamo qual differenza corra fra gli attinecessarii e gli atti liberi sappiamo cioegrave p es che benaltrimenti vogliamo la felicitagrave e una passeggiata in giar-dino
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5deg Che siamo gli autori delle nostre azioni di guisache a seconda del loro esito proponiamo di farle o nonfarle in avvenire ciograve che sarebbe impossibile se luomofosse determinato dalla natura a porle necessariamente
6deg Che ritenendoci autori delle proprie azioni nesentiamo la responsabilitagrave abbiamo la certezza di avereo bene o male meritato proviamo contentezza o penti-mento
7deg Che quando lo spirito egrave nel dubbio e la volontagrave egravesospesa lio pesando e apprezzando i motivi opposticomprende benissimo chegli puograve anche contro il buonsenso la ragione e la legge resistere al piugrave forte e termi-nare la crisi con motu proprio
C) Dal consenso del genere umano Diffatti1deg La nozione di libertagrave si trova presso tutti presso
coloro stessi che la impugnano Donde questa nozionenon dagli esseri che circondano luomo o che operanocon leggi costanti per necessitagrave di natura luomo adun-que non ebbe lidea di libertagrave dalle cose che stanno fuoridi lui ma la dovette trarre dal fondo della propria co-scienza Se luomo non fosse libero non avrebbe potutofarsi il concetto di attivitagrave libera
2deg Tutti gli uomini riconoscono una grande diffe-renza fra le doti naturali e le virtugrave morali fra i difetti na-turali ed i vizi fra gli atti indeliberati e gli atti deliberatifra gli atti di un fanciullo o di un pazzo e i delitti di unfacinoroso fra le operazioni delluomo e quelle del bru-to Questo divario egrave riposto nella presenza o nellassenzadella libertagrave
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5deg Che siamo gli autori delle nostre azioni di guisache a seconda del loro esito proponiamo di farle o nonfarle in avvenire ciograve che sarebbe impossibile se luomofosse determinato dalla natura a porle necessariamente
6deg Che ritenendoci autori delle proprie azioni nesentiamo la responsabilitagrave abbiamo la certezza di avereo bene o male meritato proviamo contentezza o penti-mento
7deg Che quando lo spirito egrave nel dubbio e la volontagrave egravesospesa lio pesando e apprezzando i motivi opposticomprende benissimo chegli puograve anche contro il buonsenso la ragione e la legge resistere al piugrave forte e termi-nare la crisi con motu proprio
C) Dal consenso del genere umano Diffatti1deg La nozione di libertagrave si trova presso tutti presso
coloro stessi che la impugnano Donde questa nozionenon dagli esseri che circondano luomo o che operanocon leggi costanti per necessitagrave di natura luomo adun-que non ebbe lidea di libertagrave dalle cose che stanno fuoridi lui ma la dovette trarre dal fondo della propria co-scienza Se luomo non fosse libero non avrebbe potutofarsi il concetto di attivitagrave libera
2deg Tutti gli uomini riconoscono una grande diffe-renza fra le doti naturali e le virtugrave morali fra i difetti na-turali ed i vizi fra gli atti indeliberati e gli atti deliberatifra gli atti di un fanciullo o di un pazzo e i delitti di unfacinoroso fra le operazioni delluomo e quelle del bru-to Questo divario egrave riposto nella presenza o nellassenzadella libertagrave
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3deg Presso tutte le genti vi sono le nozioni del giustoe dellingiusto delle virtugrave e dei vizi del merito e del de-merito del diritto e del dovere dellobbligazione moralee della legge naturale Tutte queste nozioni includono ilconcetto di libertagrave e la persuasione del libero arbitrio Setutti non convengono nella estimazione morale di taluneazioni tutti i popoli perograve convengono nellaffermare laresponsabilitagrave dellagente e nelloperare in conformitagrave diquesto giudizio
4deg La stessa persuasione dimostrano le leggi i pre-cetti i consigli le preghiere le esortazioni le promessele minaccie i premi e le pene Tutte queste cose sareb-bero assurde se luomo agisse soltanto per necessitagrave ine-luttabile e se non avesse il potere di determinarsi a se-conda delle leggi consigli promesse ecc Se i movi-menti delluomo sono necessarii egrave follia volerlo illumi-nare colla parola crudeltagrave il punirlo di quello che non egraveposto in suo arbitrio
D) Finalmente una prova in favore dellumana libertagraveci viene somministrata
1deg Dal fatto dellumano progresso perocchegrave unacostante osservazione ci fa toccar con mano come ilprogresso sia un privilegio esclusivo della nostra specieNelluomo a differenza dei bruti larte varia secondo itempi i luoghi gli individui segno manifesto che in es-solui il progresso non egrave altrimenti lo svolgimento dina-mico di unintima forza che si esplichi ed operi fatal-mente e ciecamente in un modo invariabile e costantema egrave il frutto di libera riflessione e di libero arbitrio
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3deg Presso tutte le genti vi sono le nozioni del giustoe dellingiusto delle virtugrave e dei vizi del merito e del de-merito del diritto e del dovere dellobbligazione moralee della legge naturale Tutte queste nozioni includono ilconcetto di libertagrave e la persuasione del libero arbitrio Setutti non convengono nella estimazione morale di taluneazioni tutti i popoli perograve convengono nellaffermare laresponsabilitagrave dellagente e nelloperare in conformitagrave diquesto giudizio
4deg La stessa persuasione dimostrano le leggi i pre-cetti i consigli le preghiere le esortazioni le promessele minaccie i premi e le pene Tutte queste cose sareb-bero assurde se luomo agisse soltanto per necessitagrave ine-luttabile e se non avesse il potere di determinarsi a se-conda delle leggi consigli promesse ecc Se i movi-menti delluomo sono necessarii egrave follia volerlo illumi-nare colla parola crudeltagrave il punirlo di quello che non egraveposto in suo arbitrio
D) Finalmente una prova in favore dellumana libertagraveci viene somministrata
1deg Dal fatto dellumano progresso perocchegrave unacostante osservazione ci fa toccar con mano come ilprogresso sia un privilegio esclusivo della nostra specieNelluomo a differenza dei bruti larte varia secondo itempi i luoghi gli individui segno manifesto che in es-solui il progresso non egrave altrimenti lo svolgimento dina-mico di unintima forza che si esplichi ed operi fatal-mente e ciecamente in un modo invariabile e costantema egrave il frutto di libera riflessione e di libero arbitrio
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2deg La stessa conclusione si deriva dal fatto del re-gresso che non si ravvisa nei bruti nersquo quali vegrave determi-nazione di natura sigrave bene nelluomo arbitro delle sueazioni
3deg Listruzione e leducazione provano la libertagraveumana Non si istruisco un uomo senza di lui o lui mal-grado istruire vuol dire insegnare a distinguere la veritagravedallerrore ciograve che suppone libertagrave di spirito Educarevuol dire formare la volontagrave darle cioegrave una buona dire-zione abituandola a gustare il bene Se luomo non puogravescegliere fra il bene e il male se luomo non egrave liberoleducazione non serve
Dopo le convinzioni della coscienza e individuale euniversale si comprende che abbiasi a pensare delle ne-gazioni della libertagrave
Determinismo si chiama ogni sistema che impugni lalibertagrave della volontagrave esso piglia forme e nomi diversi
Il Determinismo mistico degli eretici schiaccia il libe-ro arbitrio sotto il peso della grazia invincibile che essiconfondono colla volontagrave onnipotente di Dio7
7 Qui trovano luogo il Protestantismo il Giansenismo il Quie-tismo Colla dottrina de servo arbitrio i Protestanti antichi prete-sero che dopo il peccato originale luomo egrave incapace di un benequalsivoglia perchegrave egrave sotto il giogo di Satana e necessariamenteportato al male la sola fede puograve riabilitarlo e cosigrave bene che sonoinutili anzi nocive alla salute eterna le opere buone La Chiesacondannograve queste mostruositagrave nel Concilio di Trento Il Gianseni-smo rinnovograve sotto altre forme lerrore degli antichi ManicheiMentre costoro pongono nelluomo azioni fatalmente prodotte dadue opposti principii il principio del bene e quello del male i
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2deg La stessa conclusione si deriva dal fatto del re-gresso che non si ravvisa nei bruti nersquo quali vegrave determi-nazione di natura sigrave bene nelluomo arbitro delle sueazioni
3deg Listruzione e leducazione provano la libertagraveumana Non si istruisco un uomo senza di lui o lui mal-grado istruire vuol dire insegnare a distinguere la veritagravedallerrore ciograve che suppone libertagrave di spirito Educarevuol dire formare la volontagrave darle cioegrave una buona dire-zione abituandola a gustare il bene Se luomo non puogravescegliere fra il bene e il male se luomo non egrave liberoleducazione non serve
Dopo le convinzioni della coscienza e individuale euniversale si comprende che abbiasi a pensare delle ne-gazioni della libertagrave
Determinismo si chiama ogni sistema che impugni lalibertagrave della volontagrave esso piglia forme e nomi diversi
Il Determinismo mistico degli eretici schiaccia il libe-ro arbitrio sotto il peso della grazia invincibile che essiconfondono colla volontagrave onnipotente di Dio7
7 Qui trovano luogo il Protestantismo il Giansenismo il Quie-tismo Colla dottrina de servo arbitrio i Protestanti antichi prete-sero che dopo il peccato originale luomo egrave incapace di un benequalsivoglia perchegrave egrave sotto il giogo di Satana e necessariamenteportato al male la sola fede puograve riabilitarlo e cosigrave bene che sonoinutili anzi nocive alla salute eterna le opere buone La Chiesacondannograve queste mostruositagrave nel Concilio di Trento Il Gianseni-smo rinnovograve sotto altre forme lerrore degli antichi ManicheiMentre costoro pongono nelluomo azioni fatalmente prodotte dadue opposti principii il principio del bene e quello del male i
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Il Determinismo psicologico se razionalistico vuolela necessitagrave nellatto della volontagrave in presenza del moti-vo piugrave forte se positivo esige la necessitagrave delle volizioniparticolari ricorrendo ora alle leggi dellassociazioneora allatavismo
Il Determinismo sociale degli Statisti sottopone leazioni umane a leggi stabili e a forze meccaniche la cuiazione egrave tanto irresistibile quanto meno egrave sospettata laquoIdelitti ci dicono si riproducono di anno in anno e sopralo stesso tratto di territorio con proporzioni numerichepressochegrave eguali nel loro complesso nelle singole spe-cie e persino nel modo di esecuzione Un numero pres-sochegrave eguale di condanne e di assoluzioni si mantiene inrapporto costante eccraquo Ma gli Statisti non avvertonocome le condizioni sociali e leducazione esercitanobensigrave influenza sugli affetti delluomo ma che cotestainfluenza non dissimile a quella esercitata dagli appetitie passioni sulla volontagrave non le toglie il potere di resi-stervi Gli Statisti colle loro osservazioni provano sol-tanto che vegrave ordine nello svolgimento sociale ma nonprovano che la causa del medesimo sia la necessaria de-terminazione delle volontagrave a compirlo
Giansenisti mettono lanima nella necessitagrave di cedere o alla graziao alla concupiscenza secondochegrave questa o quella egrave preponderan-te Il Quietismo poi insegna che lanima per giungere a non soqual grado di perfezione ha da mantenersi in uno stato assoluto dipassivitagrave e lasciare che tutto in lei operi Dio La preghiera le egraveinutile vi basta la contemplazione Questi due ultimi sistemi sidiffusero in Francia al secolo XVII
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Il Determinismo psicologico se razionalistico vuolela necessitagrave nellatto della volontagrave in presenza del moti-vo piugrave forte se positivo esige la necessitagrave delle volizioniparticolari ricorrendo ora alle leggi dellassociazioneora allatavismo
Il Determinismo sociale degli Statisti sottopone leazioni umane a leggi stabili e a forze meccaniche la cuiazione egrave tanto irresistibile quanto meno egrave sospettata laquoIdelitti ci dicono si riproducono di anno in anno e sopralo stesso tratto di territorio con proporzioni numerichepressochegrave eguali nel loro complesso nelle singole spe-cie e persino nel modo di esecuzione Un numero pres-sochegrave eguale di condanne e di assoluzioni si mantiene inrapporto costante eccraquo Ma gli Statisti non avvertonocome le condizioni sociali e leducazione esercitanobensigrave influenza sugli affetti delluomo ma che cotestainfluenza non dissimile a quella esercitata dagli appetitie passioni sulla volontagrave non le toglie il potere di resi-stervi Gli Statisti colle loro osservazioni provano sol-tanto che vegrave ordine nello svolgimento sociale ma nonprovano che la causa del medesimo sia la necessaria de-terminazione delle volontagrave a compirlo
Giansenisti mettono lanima nella necessitagrave di cedere o alla graziao alla concupiscenza secondochegrave questa o quella egrave preponderan-te Il Quietismo poi insegna che lanima per giungere a non soqual grado di perfezione ha da mantenersi in uno stato assoluto dipassivitagrave e lasciare che tutto in lei operi Dio La preghiera le egraveinutile vi basta la contemplazione Questi due ultimi sistemi sidiffusero in Francia al secolo XVII
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Il Panteismo considerando luomo come un modo diessere della sostanza assoluta distrugge la personalitagrave econ essa la libertagrave umana
Il Materialismo nega la libertagrave ripetendo tutti gli attidelluomo e pensieri e determinazioni da leggi inflessi-bili che reggono le molecole della materia delle qualisoltanto ammette lesistenza Considerando essonelluomo unicamente lorganizzazione era necessarioche togliesse via ogni funzione eminentemente spiritua-le qual egrave quella dellarbitrio che in niun modo si rivelanellorganismo
Ai Materialisti appartengono pure quei Sensisti chenon ammettendo alcunaltra facoltagrave conoscitivaallinfuori della sensazione non ammisero per conse-guente alcunaltra facoltagrave pratica allinfuori dellistinto
Nel numero dei Materialisti poniamo pure i Frenologie i Fisiologi pei quali la determinazione del volere di-pende dalla configurazione del cervello dal tempera-mento dallabitudine ecc Costoro non sogliono tenerconto della parte spirituale delluomo e cadono quindinella confusione delloggetto e del soggetto del beneche il soggetto abbia tendenze soggettive si concede mache la tendenza ponga necessariamente latto e loggettointorno cui versa nego Loggetto viene proposto dallaragione e la volontagrave applica le forze inferiori delluomonella assecuzione del medesimo ecco tutto Se poi qual-che azione si compia inconsapevolmente in forza delledisposizioni naturali cotale azione si potragrave considerare
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Il Panteismo considerando luomo come un modo diessere della sostanza assoluta distrugge la personalitagrave econ essa la libertagrave umana
Il Materialismo nega la libertagrave ripetendo tutti gli attidelluomo e pensieri e determinazioni da leggi inflessi-bili che reggono le molecole della materia delle qualisoltanto ammette lesistenza Considerando essonelluomo unicamente lorganizzazione era necessarioche togliesse via ogni funzione eminentemente spiritua-le qual egrave quella dellarbitrio che in niun modo si rivelanellorganismo
Ai Materialisti appartengono pure quei Sensisti chenon ammettendo alcunaltra facoltagrave conoscitivaallinfuori della sensazione non ammisero per conse-guente alcunaltra facoltagrave pratica allinfuori dellistinto
Nel numero dei Materialisti poniamo pure i Frenologie i Fisiologi pei quali la determinazione del volere di-pende dalla configurazione del cervello dal tempera-mento dallabitudine ecc Costoro non sogliono tenerconto della parte spirituale delluomo e cadono quindinella confusione delloggetto e del soggetto del beneche il soggetto abbia tendenze soggettive si concede mache la tendenza ponga necessariamente latto e loggettointorno cui versa nego Loggetto viene proposto dallaragione e la volontagrave applica le forze inferiori delluomonella assecuzione del medesimo ecco tutto Se poi qual-che azione si compia inconsapevolmente in forza delledisposizioni naturali cotale azione si potragrave considerare
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spontanea o naturale che si ammette nelluomo del pariche la libera
Il Fatalismo sotto qualsiasi forma si appiatti essosaragrave sempre uno specioso concepimento senza base ra-zionale8
Finalmente una obbiezione ci viene pure lanciata daalcuni che atteggiandosi a Teologi ci pongono lalterna-tiva di negare o la libertagrave o la prescienza di Dio E Cice-rone infatti per salvare la libertagrave negograve la prescienza divi-na per ciograve che concerne i futuri liberi Altri invece di-mostrando che non puograve negarsi la prescienza divinavorrebbero tolta la libertagrave Dio prevede tutte le nostreazioni dicono essi poichegrave adunque Dio non puograve ingan-narsi egrave evidente che le nostre operazioni fannosi neces-sariamente sigrave e come Dio le ha prevedute e che per con-seguenza noi non siamo liberi Rispondiamo In Dio nonsi dagrave successione di sorta non si dagrave quindi prescienza
8 Il Fatalismo sottomette tutte le cose al destino o nemesi chedomina sigrave gli Dei che la volontagrave umana La volontagrave da questa po-tenza arcana finisce per essere soggiogata malgrado il coraggiolintelligenza e la costanza tale egrave lidea fondamentale della trage-dia antica Appartiene a questa forma di Determinismo anche ilSabeismo o Astrologia giudiziaria la quale prevalse nel Medio-Evo Si pensava che il mondo siderale avviluppando il mondo so-lare lo penetrasse colle sue irradiazioni in modo da esercitareunazione decisiva sulla terra e che ogni individuo venendo almondo sotto linfluenza di una stella o nella congiunzione di pia-neti ricevesse la predeterminazione necessaria di sua esistenza edel suo destino da cui fatalmente dipendeva lo svolgersi della suavita avvenire
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spontanea o naturale che si ammette nelluomo del pariche la libera
Il Fatalismo sotto qualsiasi forma si appiatti essosaragrave sempre uno specioso concepimento senza base ra-zionale8
Finalmente una obbiezione ci viene pure lanciata daalcuni che atteggiandosi a Teologi ci pongono lalterna-tiva di negare o la libertagrave o la prescienza di Dio E Cice-rone infatti per salvare la libertagrave negograve la prescienza divi-na per ciograve che concerne i futuri liberi Altri invece di-mostrando che non puograve negarsi la prescienza divinavorrebbero tolta la libertagrave Dio prevede tutte le nostreazioni dicono essi poichegrave adunque Dio non puograve ingan-narsi egrave evidente che le nostre operazioni fannosi neces-sariamente sigrave e come Dio le ha prevedute e che per con-seguenza noi non siamo liberi Rispondiamo In Dio nonsi dagrave successione di sorta non si dagrave quindi prescienza
8 Il Fatalismo sottomette tutte le cose al destino o nemesi chedomina sigrave gli Dei che la volontagrave umana La volontagrave da questa po-tenza arcana finisce per essere soggiogata malgrado il coraggiolintelligenza e la costanza tale egrave lidea fondamentale della trage-dia antica Appartiene a questa forma di Determinismo anche ilSabeismo o Astrologia giudiziaria la quale prevalse nel Medio-Evo Si pensava che il mondo siderale avviluppando il mondo so-lare lo penetrasse colle sue irradiazioni in modo da esercitareunazione decisiva sulla terra e che ogni individuo venendo almondo sotto linfluenza di una stella o nella congiunzione di pia-neti ricevesse la predeterminazione necessaria di sua esistenza edel suo destino da cui fatalmente dipendeva lo svolgersi della suavita avvenire
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ma piuttosto scienza Questa poi richiede che le nostreazioni succedano certamente in quel modo che Dio leprevede o meglio le vede ma non che succedano neces-sariamente Or bene la certezza di unazione non si op-pone per nulla alla libertagrave della medesima Dio non puograveingannarsi nelle sue previsioni ora appunto quegli attiche Dio prevede liberi non possono a meno di farsi libe-ramente
CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana
Ragione di ogni nostro operare di ogni nostro volereegrave il bene
Ma che cosa egrave il bene Aristotele lo definigrave lente ap-petibile laquobonum est quod omnia appetuntraquo Laonde di-cesi bene tutto ciograve che egrave atto a soddisfare un bisognotutto ciograve che torna al perfezionamento di un essere e del-le sue facoltagrave Diciamo poi perfetta qualsivoglia entitagravecui nulla manchi di ciograve che le egrave necessario per il suocompimento e perfezione quella realtagrave essenziale o nonessenziale di che lente abbisogna
Ora noi veggiamo che tutti gli enti sprovveduti di ra-gione tendono con forze fatali ad effettuare lordine uni-versale che si perpetua con leggi costanti che gli esseriorganici e sensitivi tendono colle loro potenze vitali adasseguire ciograve che manca al proprio soggetto che luomo
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ma piuttosto scienza Questa poi richiede che le nostreazioni succedano certamente in quel modo che Dio leprevede o meglio le vede ma non che succedano neces-sariamente Or bene la certezza di unazione non si op-pone per nulla alla libertagrave della medesima Dio non puograveingannarsi nelle sue previsioni ora appunto quegli attiche Dio prevede liberi non possono a meno di farsi libe-ramente
CAPITOLO VIIDel bene ossia del fine delloperazione umana
Ragione di ogni nostro operare di ogni nostro volereegrave il bene
Ma che cosa egrave il bene Aristotele lo definigrave lente ap-petibile laquobonum est quod omnia appetuntraquo Laonde di-cesi bene tutto ciograve che egrave atto a soddisfare un bisognotutto ciograve che torna al perfezionamento di un essere e del-le sue facoltagrave Diciamo poi perfetta qualsivoglia entitagravecui nulla manchi di ciograve che le egrave necessario per il suocompimento e perfezione quella realtagrave essenziale o nonessenziale di che lente abbisogna
Ora noi veggiamo che tutti gli enti sprovveduti di ra-gione tendono con forze fatali ad effettuare lordine uni-versale che si perpetua con leggi costanti che gli esseriorganici e sensitivi tendono colle loro potenze vitali adasseguire ciograve che manca al proprio soggetto che luomo
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stesso ha fuori di lui uno scopo che lintelligenza gli di-mostra e cui tende la sua volontagrave
Chiamando pertanto bene il termine di tutte le forze edi tutte le potenze egrave facile comprendere come sia unbene lordine un bene la perfezione un bene ciograve cheluomo mira a possedere collinnata propensione dellesue potenze
Quindi ogni atto delluomo ed ogni atto umano ha unaragione sufficiente in ciograve che dicesi bene questo va con-cepito come fine ossia come motivo esterno delle poten-ze al quale esse tendono a congiungersi per dirograve cosigravecompletarsi e rendere piugrave perfetto luomo sotto laspettofisico intellettuale e morale
Luomo soltanto come quegli che conosce i rapportidelle cose conosce nel bene la ragione di fine
Ora qual egrave per luomo il fine lo scopo cioegrave della suavita
Il bene egrave molteplice giacchegrave tante sono le tendenze ole inclinazioni di un essere tanti sono i beni di cui egrave ca-pace Se un ente fosse semplicissimo una sola sarebbela sua attivitagrave uno solo per conseguenza sarebbeloggetto il bene il fine della stessa se poi lente fosseperfettissimo non potrebbe avere altro bene ed altrofine che se stesso Nelluomo che egrave incontrastabilmenteun composto la cosa non egrave cosigrave Vi sono adunque perluomo tante specie di beni e nondimeno non si puograve af-fermare che il fine delluomo di tutto luomo sia il benedi una potenza sola
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stesso ha fuori di lui uno scopo che lintelligenza gli di-mostra e cui tende la sua volontagrave
Chiamando pertanto bene il termine di tutte le forze edi tutte le potenze egrave facile comprendere come sia unbene lordine un bene la perfezione un bene ciograve cheluomo mira a possedere collinnata propensione dellesue potenze
Quindi ogni atto delluomo ed ogni atto umano ha unaragione sufficiente in ciograve che dicesi bene questo va con-cepito come fine ossia come motivo esterno delle poten-ze al quale esse tendono a congiungersi per dirograve cosigravecompletarsi e rendere piugrave perfetto luomo sotto laspettofisico intellettuale e morale
Luomo soltanto come quegli che conosce i rapportidelle cose conosce nel bene la ragione di fine
Ora qual egrave per luomo il fine lo scopo cioegrave della suavita
Il bene egrave molteplice giacchegrave tante sono le tendenze ole inclinazioni di un essere tanti sono i beni di cui egrave ca-pace Se un ente fosse semplicissimo una sola sarebbela sua attivitagrave uno solo per conseguenza sarebbeloggetto il bene il fine della stessa se poi lente fosseperfettissimo non potrebbe avere altro bene ed altrofine che se stesso Nelluomo che egrave incontrastabilmenteun composto la cosa non egrave cosigrave Vi sono adunque perluomo tante specie di beni e nondimeno non si puograve af-fermare che il fine delluomo di tutto luomo sia il benedi una potenza sola
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Imperocchegrave fra le tendenze delluomo sonvi grada-zioni dovute a vicendevoli rapporti di subalternazione edi eccellenza le potenze vegetative mirano a conservaresano il suo organismo e servono alle sensitive e questealle razionali Havvi nelluomo un ordine delle attivitagraveche la ragione egrave destinata a percepire e a mantenere col-la volontagrave affinchegrave lesercizio delle potenze venga coor-dinato ad un fine unico e generale
Pertanto ci deve essere un ordine fra i beni una pro-gressione specifica finchegrave si giunga ad un termine uno egenerale Ogni altro bene saragrave particolare avuto riguar-do alla relativitagrave delle potenze singole ed alla subordina-zione di questo al bene generale
Il bene generale poi ha questo di proprio che nondeve essere qualunque oggetto cui tenda una qualche fa-coltagrave isolata ma quello a cui tende la natura delluomoconsiderato nella sua unitagrave sostanziale Cotal bene otti-mamente si puograve chiamare bene umano come quello cheegrave richiesto dalla economia generale della vita umananon della vita soltanto che appartiene allorganismo madi quella eziandio e sopratutto che ha attinenza colla so-cietagrave e colla immateriale attivitagrave dello spirito
Per conseguenza il bene umano cioegrave il vero benedelluomo non deve misurarsi su ciograve che sarebbe ogget-to di quelle facoltagrave che luomo ha di comune cogli altriesseri a lui inferiori ma commisurarsi a ciograve che egli hadi differenziale di specifico di proprio
Laonde non possiamo riporre il fine adeguato il benegenerale delluomo nella semplice conservazione della
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Imperocchegrave fra le tendenze delluomo sonvi grada-zioni dovute a vicendevoli rapporti di subalternazione edi eccellenza le potenze vegetative mirano a conservaresano il suo organismo e servono alle sensitive e questealle razionali Havvi nelluomo un ordine delle attivitagraveche la ragione egrave destinata a percepire e a mantenere col-la volontagrave affinchegrave lesercizio delle potenze venga coor-dinato ad un fine unico e generale
Pertanto ci deve essere un ordine fra i beni una pro-gressione specifica finchegrave si giunga ad un termine uno egenerale Ogni altro bene saragrave particolare avuto riguar-do alla relativitagrave delle potenze singole ed alla subordina-zione di questo al bene generale
Il bene generale poi ha questo di proprio che nondeve essere qualunque oggetto cui tenda una qualche fa-coltagrave isolata ma quello a cui tende la natura delluomoconsiderato nella sua unitagrave sostanziale Cotal bene otti-mamente si puograve chiamare bene umano come quello cheegrave richiesto dalla economia generale della vita umananon della vita soltanto che appartiene allorganismo madi quella eziandio e sopratutto che ha attinenza colla so-cietagrave e colla immateriale attivitagrave dello spirito
Per conseguenza il bene umano cioegrave il vero benedelluomo non deve misurarsi su ciograve che sarebbe ogget-to di quelle facoltagrave che luomo ha di comune cogli altriesseri a lui inferiori ma commisurarsi a ciograve che egli hadi differenziale di specifico di proprio
Laonde non possiamo riporre il fine adeguato il benegenerale delluomo nella semplice conservazione della
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vita organica negrave nel possesso di quegli oggetti i qualiatti a guarentirci da quelle vicissitudini che traggonoseco gli infortunii e le molestie negrave nellappagamento diquei sentimenti o affetti che si sviluppano dalla sorgentede nostri appetiti Tutti questi saranno beni particolaridi loro natura ordinati a qualche bene maggiore e ri-spetto al quale hanno ragione di mezzo
Quale adunque saragrave il bene umano Quello che puograveessere solo conosciuto dalla facoltagrave che specifica e dif-ferenzia la natura umana vorsquo dire dallintelligenza e chedevessere per conseguenza loggetto proprio della vo-lontagrave Tutti gli altri beni non sono loggetto proprio dellavolontagrave per la semplice ragione che sono il termine dialtre tendenze
Or bene noi colla ragione conosciamo ciograve che egrave con-venevole alluomo in quanto uomo conosciamo cioegravelonesto tale egrave il bene cui tende la volontagrave umana il finecui luomo in quanto ragionevole ha da effettuare collesue potenze
Tutto ciograve che ha semplice ragione di mezzo che cioegravedi natura sua egrave ordinato allonesto dicesi utile tutto ciograveche egrave conseguenza naturale dellesercizio di una potenzaed affetta lanima procurandole diletto dicesi piacere Egraveappetibile il piacere appetibile lutile ma non per segrave ilpiacere e lutile non sono adunque prescindendodallonestagrave ciograve che possa appagare luomo il suo fine
Lonestagrave conviene assolutamente alluomo in qualsiasiipotesi ed in qualsivoglia tempo e condizione della suavita Invece lappetibilitagrave del piacere e dellutile egrave varia-
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vita organica negrave nel possesso di quegli oggetti i qualiatti a guarentirci da quelle vicissitudini che traggonoseco gli infortunii e le molestie negrave nellappagamento diquei sentimenti o affetti che si sviluppano dalla sorgentede nostri appetiti Tutti questi saranno beni particolaridi loro natura ordinati a qualche bene maggiore e ri-spetto al quale hanno ragione di mezzo
Quale adunque saragrave il bene umano Quello che puograveessere solo conosciuto dalla facoltagrave che specifica e dif-ferenzia la natura umana vorsquo dire dallintelligenza e chedevessere per conseguenza loggetto proprio della vo-lontagrave Tutti gli altri beni non sono loggetto proprio dellavolontagrave per la semplice ragione che sono il termine dialtre tendenze
Or bene noi colla ragione conosciamo ciograve che egrave con-venevole alluomo in quanto uomo conosciamo cioegravelonesto tale egrave il bene cui tende la volontagrave umana il finecui luomo in quanto ragionevole ha da effettuare collesue potenze
Tutto ciograve che ha semplice ragione di mezzo che cioegravedi natura sua egrave ordinato allonesto dicesi utile tutto ciograveche egrave conseguenza naturale dellesercizio di una potenzaed affetta lanima procurandole diletto dicesi piacere Egraveappetibile il piacere appetibile lutile ma non per segrave ilpiacere e lutile non sono adunque prescindendodallonestagrave ciograve che possa appagare luomo il suo fine
Lonestagrave conviene assolutamente alluomo in qualsiasiipotesi ed in qualsivoglia tempo e condizione della suavita Invece lappetibilitagrave del piacere e dellutile egrave varia-
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bile a seconda delle circostanze essi dunque assoluta-mente parlando non sono beni
Elevare un sentimento a massima di condotta propor-si cioegrave il piacere (sentimento che conseguita lazione) afine delloperare non egrave certo un agire da uomo il qualedeve interrogare la ragione e questa manifestandogliche il piacere egrave relativo mutabile vario gli suggeriscenon doversi questo proporre per fine
Volere il bene onesto ma per il vantaggio che ci pro-caccia egrave un pervertire lordine e proporsi per oggettolutile
Il piacere e lutile sono beni condizionati sono beni inquanto partecipano dellonesto cui sono ordinati questocome mezzo quello come effetto ma condizionati per-chegrave la ragione di bene loro deriva dallonesto In quantobeni possono essere cerchi dalla volontagrave in quanto con-dizionati non sono per lei il vero bene
Pertanto il vero bene umano si determina collesamedelle inclinazioni della natura delluomo essendochegraveesso ha da trovarsi in corrispondenza con tutto luomocolluomo dico in quanto cegrave in lui ordine ossia moltipli-citagrave ricondotta ad unitagrave di principio
Il non avere sufficientemente studiata la natura umanaquale deve essere secondo ragione il non avere abba-stanza considerato lordine degli atti e i termini varii del-le sue operazioni in quanto egli egrave ragionevole fu cagio-ne che i Moralisti si dividessero in opposte sentenze in-torno al principio estrinseco o al fine delle azioni uma-ne Platone non riconobbe altro fine che la scienza gli
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bile a seconda delle circostanze essi dunque assoluta-mente parlando non sono beni
Elevare un sentimento a massima di condotta propor-si cioegrave il piacere (sentimento che conseguita lazione) afine delloperare non egrave certo un agire da uomo il qualedeve interrogare la ragione e questa manifestandogliche il piacere egrave relativo mutabile vario gli suggeriscenon doversi questo proporre per fine
Volere il bene onesto ma per il vantaggio che ci pro-caccia egrave un pervertire lordine e proporsi per oggettolutile
Il piacere e lutile sono beni condizionati sono beni inquanto partecipano dellonesto cui sono ordinati questocome mezzo quello come effetto ma condizionati per-chegrave la ragione di bene loro deriva dallonesto In quantobeni possono essere cerchi dalla volontagrave in quanto con-dizionati non sono per lei il vero bene
Pertanto il vero bene umano si determina collesamedelle inclinazioni della natura delluomo essendochegraveesso ha da trovarsi in corrispondenza con tutto luomocolluomo dico in quanto cegrave in lui ordine ossia moltipli-citagrave ricondotta ad unitagrave di principio
Il non avere sufficientemente studiata la natura umanaquale deve essere secondo ragione il non avere abba-stanza considerato lordine degli atti e i termini varii del-le sue operazioni in quanto egli egrave ragionevole fu cagio-ne che i Moralisti si dividessero in opposte sentenze in-torno al principio estrinseco o al fine delle azioni uma-ne Platone non riconobbe altro fine che la scienza gli
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Stoici altro bene non ammisero che la virtugrave affermando-la sufficiente premio a se stessa gli Epicurei ed i Mate-rialisti vollero che luomo agisca solo per il piacere gliUtilitari misurano lonestagrave sul vantaggio personale o so-ciale Tutti costoro falsano il concetto del bene morale
Chiamasi bene morale laquolonestagrave che si richiede negliatti umaniraquo ossia laquolazione umana secondo ragioneraquo
Quando la volontagrave vuole lonesto per segrave non per luti-le o il piacere che procaccia oppure vuole il piacere elutile subordinatamente allonesto allora essa dicesibuona Latto della volontagrave conforme allordine fa sigrave chesieno eziandio oneste o buone le operazioni che sottolimpero di lei si compiono dalle potenze inferiori cosigraveonesto diviene il sentimento laffetto la passione
Lazione che non egrave secondo la retta ragione dicesimale morale Considerato in astratto il male morale egrave laprivazione del bene in concreto non puograve verificarsi chein un soggetto capace di moralitagrave capace cioegrave di cono-scere lordine e di effettuarlo in se stesso Oggettivamen-te cioegrave astrazion fatta da un soggetto il male moralenon esiste
Vegrave una norma per distinguere il bene dal male mora-le o piuttosto sulla quale luomo ha da ordinare le suepotenze affine di essere onesto e questa egrave la legge mo-rale della quale a suo tempo
Il bene onesto ha da effettuarsi dicemmo dalluomostesso colla sua libera volontagrave ma a qual fine Esso adifferenza del piacere e dellutile conviene a tutti ep-perciograve egrave un bene generale tuttavia non egrave un bene finale
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Stoici altro bene non ammisero che la virtugrave affermando-la sufficiente premio a se stessa gli Epicurei ed i Mate-rialisti vollero che luomo agisca solo per il piacere gliUtilitari misurano lonestagrave sul vantaggio personale o so-ciale Tutti costoro falsano il concetto del bene morale
Chiamasi bene morale laquolonestagrave che si richiede negliatti umaniraquo ossia laquolazione umana secondo ragioneraquo
Quando la volontagrave vuole lonesto per segrave non per luti-le o il piacere che procaccia oppure vuole il piacere elutile subordinatamente allonesto allora essa dicesibuona Latto della volontagrave conforme allordine fa sigrave chesieno eziandio oneste o buone le operazioni che sottolimpero di lei si compiono dalle potenze inferiori cosigraveonesto diviene il sentimento laffetto la passione
Lazione che non egrave secondo la retta ragione dicesimale morale Considerato in astratto il male morale egrave laprivazione del bene in concreto non puograve verificarsi chein un soggetto capace di moralitagrave capace cioegrave di cono-scere lordine e di effettuarlo in se stesso Oggettivamen-te cioegrave astrazion fatta da un soggetto il male moralenon esiste
Vegrave una norma per distinguere il bene dal male mora-le o piuttosto sulla quale luomo ha da ordinare le suepotenze affine di essere onesto e questa egrave la legge mo-rale della quale a suo tempo
Il bene onesto ha da effettuarsi dicemmo dalluomostesso colla sua libera volontagrave ma a qual fine Esso adifferenza del piacere e dellutile conviene a tutti ep-perciograve egrave un bene generale tuttavia non egrave un bene finale
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o ultimo dellattivitagrave umana Si potrebbe diffatti sempredimandare perchegrave luomo ha da essere onesto Lonestagraveegrave per luomo nullaltro che una condizione per la sua fe-licitagrave inseparabile da questa il bene morale vi egrave ordina-to come a fine ultimo
Cosigrave leudemonia o felicitagrave rappresenta lo scopo su-premo di tutte le aspirazioni umane Ma in che ella con-siste Si puograve realmente acquistare dalluomo Il proble-ma fu posto dallantica filosofia la quale si affaticograve in-darno a risolverlo
Platone ripose la felicitagrave nella scienza ossia nella con-templazione delle idee Zenone nellapatia Epicuro nelpiacere duraturo Aristotele distingue la felicitagrave in teore-tica e politica la prima vagheggiata da Platone egrave pro-pria dei cultori del sapere la seconda si cerca dalluomonella societagrave
Nella societagrave civile lindividuo cerca diffatti ciograve chemanca a se stesso e ciograve che non puograve ottenere nella fami-glia Quando lonestagrave fosse da tutti i cittadini praticatanon potrebbe mancare quella felicitagrave che si puograve speraresu questa terra La felicitagrave politica sarebbe per lappuntocollocata nella somma di tutti i beni di anima e di corponella partecipazione cioegrave de piaceri degli utili del sa-pere dellonore mediante lamicizia e la giustizia socia-le Tale egrave il concetto di Aristotele
Se non che la felicitagrave politica egrave bensigrave lo scopo o finedella societagrave ma non lo egrave del pari dellindividuo la so-cietagrave ha per lindividuo ragione di mezzo non di fine
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o ultimo dellattivitagrave umana Si potrebbe diffatti sempredimandare perchegrave luomo ha da essere onesto Lonestagraveegrave per luomo nullaltro che una condizione per la sua fe-licitagrave inseparabile da questa il bene morale vi egrave ordina-to come a fine ultimo
Cosigrave leudemonia o felicitagrave rappresenta lo scopo su-premo di tutte le aspirazioni umane Ma in che ella con-siste Si puograve realmente acquistare dalluomo Il proble-ma fu posto dallantica filosofia la quale si affaticograve in-darno a risolverlo
Platone ripose la felicitagrave nella scienza ossia nella con-templazione delle idee Zenone nellapatia Epicuro nelpiacere duraturo Aristotele distingue la felicitagrave in teore-tica e politica la prima vagheggiata da Platone egrave pro-pria dei cultori del sapere la seconda si cerca dalluomonella societagrave
Nella societagrave civile lindividuo cerca diffatti ciograve chemanca a se stesso e ciograve che non puograve ottenere nella fami-glia Quando lonestagrave fosse da tutti i cittadini praticatanon potrebbe mancare quella felicitagrave che si puograve speraresu questa terra La felicitagrave politica sarebbe per lappuntocollocata nella somma di tutti i beni di anima e di corponella partecipazione cioegrave de piaceri degli utili del sa-pere dellonore mediante lamicizia e la giustizia socia-le Tale egrave il concetto di Aristotele
Se non che la felicitagrave politica egrave bensigrave lo scopo o finedella societagrave ma non lo egrave del pari dellindividuo la so-cietagrave ha per lindividuo ragione di mezzo non di fine
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Essa quindi egrave insufficiente alluomo le cui facoltagrave spiri-tuali travalicano lo spazio ed il tempo
Il bene ultimo per conseguenza deve essere illimitatoaffinchegrave la felicitagrave che consiste nel suo possesso sia an-cor essa tale chaltra non si possa dare maggiore
Altri Moralisti come lAhrens e il Damiron riposeroil fine supremo delluomo nello svolgimento completodelle sue facoltagrave Ma come puograve avverarsi che tutte le fa-coltagrave delluomo si perfezionino compiutamente in questavita mentre a ciograve mancano e il tempo e le forze elopportunitagrave E per altro qual sarebbe il principio fina-le loggettivo cioegrave di questo crescente svolgimento
La filosofia cristiana finalmente dimostra Dio essereil bene sommo accessibile allanima umana nel posses-so del quale egrave la vera felicitagrave I principii sui quali si fon-da cotesta conclusione sono lassoluto della causa primae la convertibilitagrave del bene nellente laquoens et bonum con-vertunturraquo Dio come egrave sommo ente cosigrave egrave pure il som-mo bene come poi nella creazione del mondo non pote-va avere altro fine che se stesso cosigrave luomo cui la ra-gione rivela gli intenti del creatore non poteva essereragionevolmente ordinato che a Dio siccome a fine ulti-mo
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Essa quindi egrave insufficiente alluomo le cui facoltagrave spiri-tuali travalicano lo spazio ed il tempo
Il bene ultimo per conseguenza deve essere illimitatoaffinchegrave la felicitagrave che consiste nel suo possesso sia an-cor essa tale chaltra non si possa dare maggiore
Altri Moralisti come lAhrens e il Damiron riposeroil fine supremo delluomo nello svolgimento completodelle sue facoltagrave Ma come puograve avverarsi che tutte le fa-coltagrave delluomo si perfezionino compiutamente in questavita mentre a ciograve mancano e il tempo e le forze elopportunitagrave E per altro qual sarebbe il principio fina-le loggettivo cioegrave di questo crescente svolgimento
La filosofia cristiana finalmente dimostra Dio essereil bene sommo accessibile allanima umana nel posses-so del quale egrave la vera felicitagrave I principii sui quali si fon-da cotesta conclusione sono lassoluto della causa primae la convertibilitagrave del bene nellente laquoens et bonum con-vertunturraquo Dio come egrave sommo ente cosigrave egrave pure il som-mo bene come poi nella creazione del mondo non pote-va avere altro fine che se stesso cosigrave luomo cui la ra-gione rivela gli intenti del creatore non poteva essereragionevolmente ordinato che a Dio siccome a fine ulti-mo
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CAPITOLO VIIIDel carattere morale
Discussa la teleologia delluomo egrave duopo rintracciarein qual modo ei debba ordinare se stesso al fine
Egli egrave evidente che luomo ha da fare il bene moralesempre cioegrave vivere onestamente con costanza ed effica-cia nel che consiste la virtugrave
Generalmente parlando si dagrave il nome di virtugrave al per-fezionamento inerente alle nostre facoltagrave e di vizio alladegradazione dei nostri sentimenti sigrave luna che laltroappartengono alla categoria delle abitudini ovvero dellequalitagrave modificatrici del soggetto
In forza dellabitudine luomo egrave disposto ad agire piut-tosto in questo che in quel determinato modo e viene apigliare un atteggiamento speciale rispetto al bene o almale morale un modo cioegrave di aversi che dicesi caratte-re morale
Il carattere di un individuo puograve benissimo esplicarsiin base a disposizioni psichiche naturali perograve la morali-tagrave gli deriva dallenergia razionale soltanto in quantoquesta conforma o non conforma tutto lessere ad one-stagrave Egrave necessario che la ragione e la libertagrave intervenganonella formazione del carattere altrimenti esso nonavrebbe valore etico
Fra le disposizioni elementari psicologiche dobbiamoricordare quelle che derivano dal temperamento
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CAPITOLO VIIIDel carattere morale
Discussa la teleologia delluomo egrave duopo rintracciarein qual modo ei debba ordinare se stesso al fine
Egli egrave evidente che luomo ha da fare il bene moralesempre cioegrave vivere onestamente con costanza ed effica-cia nel che consiste la virtugrave
Generalmente parlando si dagrave il nome di virtugrave al per-fezionamento inerente alle nostre facoltagrave e di vizio alladegradazione dei nostri sentimenti sigrave luna che laltroappartengono alla categoria delle abitudini ovvero dellequalitagrave modificatrici del soggetto
In forza dellabitudine luomo egrave disposto ad agire piut-tosto in questo che in quel determinato modo e viene apigliare un atteggiamento speciale rispetto al bene o almale morale un modo cioegrave di aversi che dicesi caratte-re morale
Il carattere di un individuo puograve benissimo esplicarsiin base a disposizioni psichiche naturali perograve la morali-tagrave gli deriva dallenergia razionale soltanto in quantoquesta conforma o non conforma tutto lessere ad one-stagrave Egrave necessario che la ragione e la libertagrave intervenganonella formazione del carattere altrimenti esso nonavrebbe valore etico
Fra le disposizioni elementari psicologiche dobbiamoricordare quelle che derivano dal temperamento
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Nellorganismo corporeo entrano varii elementicome ad esempio il sangue la linfa la bile ecc che pi-gliano nome di umori i quali diversamente abbondandoo prevalendo luno sullaltro costituiscono il tempera-mento Una tal prevalenza fa sigrave che lindividuo sia perquesta parte piugrave eccitabile e che quindi i relativi senti-menti acquistino una maggiore intensitagrave
Il Kant distribuisce in due classi i temperamenti altridiconsi di sentimento e ci inclinano verso di noi stessialtri di attivitagrave e ci portano a rivolgerci fuori di noiCiascuno di questi egrave accentuato da eccitazione oppureda atonia o depressione Quindi i quattro tradizionalitemperamenti vengono cosigrave distribuiti due tempera-menti di sentimento laquoil sanguigno ed il melanconicoraquo ilprimo reca eccitazione il secondo depressione due tem-peramenti di attivitagrave laquoil collerico ed il flemmaticoraquo ilprimo egrave dotato di eccitabilitagrave laltro di depressione
Ognuno di questi temperamenti ammette perograve grada-zioni e combinazioni infinitamente varie per cui nascein ciascheduno unindole diversa
Lindole adunque non egrave che disposizione naturale cherisulta dal vario accordo di quegli elementi che costitui-scono un cotal determinato temperamento
La complessione organica egrave forse la causa del variaredellindole o del temperamento Rispondiamo ben puograveesserne la causa ma non sempre Il piugrave delle volte non egraveche temmirio vale a dire segno di ciograve che si passanellanima Lindole ed il temperamento sono di fattomodificabili sotto linfluenza delleducazione e possono
97
Nellorganismo corporeo entrano varii elementicome ad esempio il sangue la linfa la bile ecc che pi-gliano nome di umori i quali diversamente abbondandoo prevalendo luno sullaltro costituiscono il tempera-mento Una tal prevalenza fa sigrave che lindividuo sia perquesta parte piugrave eccitabile e che quindi i relativi senti-menti acquistino una maggiore intensitagrave
Il Kant distribuisce in due classi i temperamenti altridiconsi di sentimento e ci inclinano verso di noi stessialtri di attivitagrave e ci portano a rivolgerci fuori di noiCiascuno di questi egrave accentuato da eccitazione oppureda atonia o depressione Quindi i quattro tradizionalitemperamenti vengono cosigrave distribuiti due tempera-menti di sentimento laquoil sanguigno ed il melanconicoraquo ilprimo reca eccitazione il secondo depressione due tem-peramenti di attivitagrave laquoil collerico ed il flemmaticoraquo ilprimo egrave dotato di eccitabilitagrave laltro di depressione
Ognuno di questi temperamenti ammette perograve grada-zioni e combinazioni infinitamente varie per cui nascein ciascheduno unindole diversa
Lindole adunque non egrave che disposizione naturale cherisulta dal vario accordo di quegli elementi che costitui-scono un cotal determinato temperamento
La complessione organica egrave forse la causa del variaredellindole o del temperamento Rispondiamo ben puograveesserne la causa ma non sempre Il piugrave delle volte non egraveche temmirio vale a dire segno di ciograve che si passanellanima Lindole ed il temperamento sono di fattomodificabili sotto linfluenza delleducazione e possono
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anzi giungere a variarsi sotto la potenza della libera vo-lontagrave Ad ogni modo il temperamento non importa unaineluttabile necessitagrave ma piuttosto una disposizione psi-chica cui ben si puograve resistere
Pertanto sotto linfluenza delle abitudini delle pas-sioni delle cognizioni delle credenze dei casi dellavita del corso delletagrave della convivenza sociale lindoleviene a modificarsi e dagrave origine al carattere individuale
Il carattere egrave adunque prodotto dallulteriore sviluppodellumana attivitagrave egrave una modificazione acquisita dalsoggetto e che si connette col fondo naturale dellindolepropria superandola dirograve cosigrave giacchegrave suppone leser-cizio della libertagrave e della volontagrave la quale egrave piugrave potenteche il temperamento
Perograve il carattere individuale che per segrave non egrave altro senon il risultato di disposizioni naturali e di elementi ac-quisiti ottiene un nuovo valore e diventa morale quan-do dinota labitudine di operare secondo una massimastabilita quando cioegrave lazione delluomo egrave coerente adun principio che professa
Siccome il carattere morale implica una certa costan-za nellrsquooperare in una data maniera ossia una certa coe-renza nelle azioni amorali egrave duopo che luomo acquistilabitudine Per abito Aristotele intende laquouna prontezzaed una facilitagrave di operare acquistata con lesercizio dellafacoltagrave ossia con atti ripetutiraquo Quindi si comprendecome possa non esservi nellindividuo una disposizionenaturale pronunciata ma la frequente disposizione diatti la crei ed induca nelluomo un carattere suo proprio
98
anzi giungere a variarsi sotto la potenza della libera vo-lontagrave Ad ogni modo il temperamento non importa unaineluttabile necessitagrave ma piuttosto una disposizione psi-chica cui ben si puograve resistere
Pertanto sotto linfluenza delle abitudini delle pas-sioni delle cognizioni delle credenze dei casi dellavita del corso delletagrave della convivenza sociale lindoleviene a modificarsi e dagrave origine al carattere individuale
Il carattere egrave adunque prodotto dallulteriore sviluppodellumana attivitagrave egrave una modificazione acquisita dalsoggetto e che si connette col fondo naturale dellindolepropria superandola dirograve cosigrave giacchegrave suppone leser-cizio della libertagrave e della volontagrave la quale egrave piugrave potenteche il temperamento
Perograve il carattere individuale che per segrave non egrave altro senon il risultato di disposizioni naturali e di elementi ac-quisiti ottiene un nuovo valore e diventa morale quan-do dinota labitudine di operare secondo una massimastabilita quando cioegrave lazione delluomo egrave coerente adun principio che professa
Siccome il carattere morale implica una certa costan-za nellrsquooperare in una data maniera ossia una certa coe-renza nelle azioni amorali egrave duopo che luomo acquistilabitudine Per abito Aristotele intende laquouna prontezzaed una facilitagrave di operare acquistata con lesercizio dellafacoltagrave ossia con atti ripetutiraquo Quindi si comprendecome possa non esservi nellindividuo una disposizionenaturale pronunciata ma la frequente disposizione diatti la crei ed induca nelluomo un carattere suo proprio
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La virtugrave e il vizio sono le due forme universali del ca-rattere morale secondochegrave luomo ha labitudine di agireper dovere oppure si prefigge un sentimento contrarioalla legge morale a norma della sua vita
Dissi essere la virtugrave ed il vizio le due forme universalidel carattere morale giacchegrave nelle circostanze specialiin cui si concreta la vita dellindividuo il carattere rive-ste forme singolari determinate e dalla natura di quelladata virtugrave o di quel dato vizio e dalle circostanze stesseIl romanzo psicologico coglie il carattere in questo se-condo aspetto e lo descrive Sono celebri nella repubbli-ca letteraria i Caratteri di Teofrasto e di La Bruyegravere
La virtugrave puograve essere definita laquoabitudine elettiva di ope-rare rettamenteraquo ossia laquouna buona qualitagrave dellanimoche in esso persiste ed inclina le potenze a rettamenteoperareraquo
La chiamiamo abitudine elettiva onde si scorga ri-chiedersi esercizio di libera volontagrave nellacquisto dellavirtugrave Aristotele per provare che la virtugrave egrave un abito dopoaver distinte tre cose attinenti allazione le potenze lepassioni e gli abiti cosigrave argomenta laquoPare che la virtugraveappartenendo allazione debba essere una potenza o unapassione o un abito ma non egrave negrave una potenza negrave unapassione dunque egrave un abito Se la virtugrave fosse una poten-za o una passione ne seguirebbe che tutti gli uomini sa-rebbero virtuosi perocchegrave tutti hanno le potenze e lepassioni eppure non tutti hanno virtugrave Oltre che gli uo-mini si lodano per la virtugrave negrave alcuno viene lodato peravere la potenza di intendere o del volere poichegrave tutti
99
La virtugrave e il vizio sono le due forme universali del ca-rattere morale secondochegrave luomo ha labitudine di agireper dovere oppure si prefigge un sentimento contrarioalla legge morale a norma della sua vita
Dissi essere la virtugrave ed il vizio le due forme universalidel carattere morale giacchegrave nelle circostanze specialiin cui si concreta la vita dellindividuo il carattere rive-ste forme singolari determinate e dalla natura di quelladata virtugrave o di quel dato vizio e dalle circostanze stesseIl romanzo psicologico coglie il carattere in questo se-condo aspetto e lo descrive Sono celebri nella repubbli-ca letteraria i Caratteri di Teofrasto e di La Bruyegravere
La virtugrave puograve essere definita laquoabitudine elettiva di ope-rare rettamenteraquo ossia laquouna buona qualitagrave dellanimoche in esso persiste ed inclina le potenze a rettamenteoperareraquo
La chiamiamo abitudine elettiva onde si scorga ri-chiedersi esercizio di libera volontagrave nellacquisto dellavirtugrave Aristotele per provare che la virtugrave egrave un abito dopoaver distinte tre cose attinenti allazione le potenze lepassioni e gli abiti cosigrave argomenta laquoPare che la virtugraveappartenendo allazione debba essere una potenza o unapassione o un abito ma non egrave negrave una potenza negrave unapassione dunque egrave un abito Se la virtugrave fosse una poten-za o una passione ne seguirebbe che tutti gli uomini sa-rebbero virtuosi perocchegrave tutti hanno le potenze e lepassioni eppure non tutti hanno virtugrave Oltre che gli uo-mini si lodano per la virtugrave negrave alcuno viene lodato peravere la potenza di intendere o del volere poichegrave tutti
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lhanno dunque la virtugrave non consiste in una potenza emolto meno in una passione poichegrave niuno si loda peressere iracondo o timido Dunque egrave un abitoraquo
La virtugrave esprime cosigrave una certa perfezione delle po-tenze le quali essendo ordinate agli atti allora sono per-fette quando vi tenderanno con ordinata costanza
Le virtugrave secondo Aristotele vanno distinte in dia-noetiche o intellettuali ed etiche o morali le prime per-fezionano lintelletto speculativo nella cognizione delvero le seconde lintelletto pratico e le altre potenzeconcorrenti allatto onesto
Fra le virtugrave intellettuali va annoverata la scienza abi-to mentale di dedurre dai principii le conclusioni e lasapienza che si confonde colla professione della filoso-fia teoretica
Le virtugrave morali sono molte ma quattro sono le cardi-nali e sopra queste quattro si fermano le altre comeporte sui cardini La distinzione delle virtugrave cardinali siappoggia su quella delle quattro facoltagrave che esse muovo-no a ben operare
Queste quattro facoltagrave onde luomo egrave fornito per potervivere bene sono lintelletto pratico la volontagrave e lappe-tito distinto in concupiscibile che ha per oggetto ilbene in quanto egrave semplicemente appetibile ed in irasci-bile che ha per oggetto il bene in quanto egrave arduo a con-seguirsi causa gli ostacoli che lo involgono Secondoquesta distribuzione delle facoltagrave pratiche abbiamo lequattro virtugrave cardinali
100
lhanno dunque la virtugrave non consiste in una potenza emolto meno in una passione poichegrave niuno si loda peressere iracondo o timido Dunque egrave un abitoraquo
La virtugrave esprime cosigrave una certa perfezione delle po-tenze le quali essendo ordinate agli atti allora sono per-fette quando vi tenderanno con ordinata costanza
Le virtugrave secondo Aristotele vanno distinte in dia-noetiche o intellettuali ed etiche o morali le prime per-fezionano lintelletto speculativo nella cognizione delvero le seconde lintelletto pratico e le altre potenzeconcorrenti allatto onesto
Fra le virtugrave intellettuali va annoverata la scienza abi-to mentale di dedurre dai principii le conclusioni e lasapienza che si confonde colla professione della filoso-fia teoretica
Le virtugrave morali sono molte ma quattro sono le cardi-nali e sopra queste quattro si fermano le altre comeporte sui cardini La distinzione delle virtugrave cardinali siappoggia su quella delle quattro facoltagrave che esse muovo-no a ben operare
Queste quattro facoltagrave onde luomo egrave fornito per potervivere bene sono lintelletto pratico la volontagrave e lappe-tito distinto in concupiscibile che ha per oggetto ilbene in quanto egrave semplicemente appetibile ed in irasci-bile che ha per oggetto il bene in quanto egrave arduo a con-seguirsi causa gli ostacoli che lo involgono Secondoquesta distribuzione delle facoltagrave pratiche abbiamo lequattro virtugrave cardinali
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La buona qualitagrave che inclina lintelletto pratico a bengiudicare dietro a superiori principii intorno a cosa danoi agibile dicesi prudenza virtugrave che aiuta tutte le altrevirtugrave morali anzi entra in esse a congiungerle e a darviforma Si distingue in privata economica e politica ocivile secondochegrave dirige e governa lazione delluomoin quanto o individuo o membro della famiglia o citta-dino
Alla prudenza spettano come parti integranti la me-moria che ricordando le cose passate serve di maestraalle presenti la previdenza che porta a considerare il fu-turo dal quale alle volte si prende norma di operare lacircospezione che egrave attenzione alle circostanzedellazione sono queste i tre occhi ondegrave figurata la pru-denza dallAlighieri9 Vi si accoppiano anche la precau-zione che consiste nel sapere quali sieno gli ostacoliallazione da doversi rimuovere la docilitagrave che fa teso-ro de buoni consigli la solerzia che coglie opportuna-tamente e prontamente i mezzi conducenti al fine propo-sto
La buona qualitagrave che inclina rettamente il voleredelluomo rispetto agli altri enti ragionevoli piglia ilnome generale di giustizia Quindi rientra nella giustiziaqualsivoglia virtugrave segnata da rapporti fra enti moralicome ad esempio la religione la pietagrave lamicizia la be-neficenza la clemenza ecc
9 Purg XXIX 132
101
La buona qualitagrave che inclina lintelletto pratico a bengiudicare dietro a superiori principii intorno a cosa danoi agibile dicesi prudenza virtugrave che aiuta tutte le altrevirtugrave morali anzi entra in esse a congiungerle e a darviforma Si distingue in privata economica e politica ocivile secondochegrave dirige e governa lazione delluomoin quanto o individuo o membro della famiglia o citta-dino
Alla prudenza spettano come parti integranti la me-moria che ricordando le cose passate serve di maestraalle presenti la previdenza che porta a considerare il fu-turo dal quale alle volte si prende norma di operare lacircospezione che egrave attenzione alle circostanzedellazione sono queste i tre occhi ondegrave figurata la pru-denza dallAlighieri9 Vi si accoppiano anche la precau-zione che consiste nel sapere quali sieno gli ostacoliallazione da doversi rimuovere la docilitagrave che fa teso-ro de buoni consigli la solerzia che coglie opportuna-tamente e prontamente i mezzi conducenti al fine propo-sto
La buona qualitagrave che inclina rettamente il voleredelluomo rispetto agli altri enti ragionevoli piglia ilnome generale di giustizia Quindi rientra nella giustiziaqualsivoglia virtugrave segnata da rapporti fra enti moralicome ad esempio la religione la pietagrave lamicizia la be-neficenza la clemenza ecc
9 Purg XXIX 132
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In particolare perograve la giustizia egrave quella virtugrave che ordi-na la volontagrave rispetto ai diritti altrui Si suole distinguerein commutativa che si fonda sui rapporti di parte a partesociale e regola specialmente il commercio e i contrattidi cambio in legale che basa sul rapporto delle parti altutto ossia ordina i privati a rendere allo Stato ciograve che egravedi legge in distributiva che ordina il tutto alle particioegrave induce il potere sociale a distribuire con proporzio-ne e i pesi e i vantaggi i premi e le pene fra i sudditi
La buona qualitagrave che rattiene lappetito concupiscibileentro i limiti dellonestagrave acciograve non esca in immoderateappetizioni del bene sensibile piglia il nome di tempe-ranza
Si annoverano fra le specie di temperanza la sobrie-tagrave che modera luso dei cibi e delle bevande la castitagraveche infrena la libidine e se si adopera a toglierle ogniprecedente incentivo chiamasi pudicizia la mansuetudi-ne abituale disposizione a tener lanimo immune da irala modestia che regola gli atti esteriori della persona vg gli occhi i detti il portamento ecc cui si avvicinaleutrapelia che tempera le gioconditagrave ed il divertimen-to acciograve non vada in buffonerie ed eccessi
La buona qualitagrave che rinforza lappetito irascibile ac-ciograve non venga meno dinanzi alle difficoltagrave impedienti ilbene ragionevole dicesi fortezza Intorno a lei si raccol-gono quelle virtugrave che si distinguono tra loro dalle diver-se difficoltagrave contro le quali dobbiamo armarci Contro lagravezza degli infortunii che contrastano lacquisto delbene sta la pazienza alla loro diuturnitagrave si oppone la
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In particolare perograve la giustizia egrave quella virtugrave che ordi-na la volontagrave rispetto ai diritti altrui Si suole distinguerein commutativa che si fonda sui rapporti di parte a partesociale e regola specialmente il commercio e i contrattidi cambio in legale che basa sul rapporto delle parti altutto ossia ordina i privati a rendere allo Stato ciograve che egravedi legge in distributiva che ordina il tutto alle particioegrave induce il potere sociale a distribuire con proporzio-ne e i pesi e i vantaggi i premi e le pene fra i sudditi
La buona qualitagrave che rattiene lappetito concupiscibileentro i limiti dellonestagrave acciograve non esca in immoderateappetizioni del bene sensibile piglia il nome di tempe-ranza
Si annoverano fra le specie di temperanza la sobrie-tagrave che modera luso dei cibi e delle bevande la castitagraveche infrena la libidine e se si adopera a toglierle ogniprecedente incentivo chiamasi pudicizia la mansuetudi-ne abituale disposizione a tener lanimo immune da irala modestia che regola gli atti esteriori della persona vg gli occhi i detti il portamento ecc cui si avvicinaleutrapelia che tempera le gioconditagrave ed il divertimen-to acciograve non vada in buffonerie ed eccessi
La buona qualitagrave che rinforza lappetito irascibile ac-ciograve non venga meno dinanzi alle difficoltagrave impedienti ilbene ragionevole dicesi fortezza Intorno a lei si raccol-gono quelle virtugrave che si distinguono tra loro dalle diver-se difficoltagrave contro le quali dobbiamo armarci Contro lagravezza degli infortunii che contrastano lacquisto delbene sta la pazienza alla loro diuturnitagrave si oppone la
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perseveranza contro gli ardui ostacoli sorge quella virtugraveche dicesi magnanimitagrave mentre la magnificenza spingea grandi opere per mezzo di ingenti spese
Aristotele collocograve la virtugrave nel giusto mezzo che stalontano egualmente dalleccesso e dal difetto dalliper-bole e dallelissi La virtugrave cosigrave egli egrave una ἔξιςπροαιρετιϰὴ ἐν microεσότητι δύο ϰαϰιῶν τῆς microὲν ϰαθὑπερβολὴν τῆς δὲ ϰατ ἔλλειψιν Di qui il celebre effatolaquoin medio stat virtusraquo
Con ciograve non si intende che la virtugrave debba essere unamediocritagrave quasi luomo ad essere p e giusto debbaavere una giustizia mediocre La medietagrave aristotelicanon consiste nella virtugrave stessa ossia in un fatto soggetti-vo ma in un che oggettivo che si concepisce siccomemisura comune degli atti umani e delle abitudini acqui-site e da cui dipende il valore etico dei sentimenti degliaffetti delle abitudini
Gli affetti e le abitudini per segrave non meritano negrave lodenegrave biasimo dalla retta ragione dal rapporto loro allalegge naturale rapporto scientemente voluto dalluomodipende lestimazione morale dei medesimi Entro certilimiti in una certa misura lazione diventa virtuosa aldi lagrave di questi limiti di questa misura lazione diventaviziosa Cosigrave p e la prudenza sallontana egualmentedalla stoltezza e dallastuzia perograve lessere della pruden-za la ragione cioegrave per cui essa egrave una virtugrave non si derivatanto dal fatto soggettivo in forza del quale lazioneumana si mantiene lungi dalleccesso e dal difetto quan-to da un che oggettivo e razionale Il fatto soggettivo egrave
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perseveranza contro gli ardui ostacoli sorge quella virtugraveche dicesi magnanimitagrave mentre la magnificenza spingea grandi opere per mezzo di ingenti spese
Aristotele collocograve la virtugrave nel giusto mezzo che stalontano egualmente dalleccesso e dal difetto dalliper-bole e dallelissi La virtugrave cosigrave egli egrave una ἔξιςπροαιρετιϰὴ ἐν microεσότητι δύο ϰαϰιῶν τῆς microὲν ϰαθὑπερβολὴν τῆς δὲ ϰατ ἔλλειψιν Di qui il celebre effatolaquoin medio stat virtusraquo
Con ciograve non si intende che la virtugrave debba essere unamediocritagrave quasi luomo ad essere p e giusto debbaavere una giustizia mediocre La medietagrave aristotelicanon consiste nella virtugrave stessa ossia in un fatto soggetti-vo ma in un che oggettivo che si concepisce siccomemisura comune degli atti umani e delle abitudini acqui-site e da cui dipende il valore etico dei sentimenti degliaffetti delle abitudini
Gli affetti e le abitudini per segrave non meritano negrave lodenegrave biasimo dalla retta ragione dal rapporto loro allalegge naturale rapporto scientemente voluto dalluomodipende lestimazione morale dei medesimi Entro certilimiti in una certa misura lazione diventa virtuosa aldi lagrave di questi limiti di questa misura lazione diventaviziosa Cosigrave p e la prudenza sallontana egualmentedalla stoltezza e dallastuzia perograve lessere della pruden-za la ragione cioegrave per cui essa egrave una virtugrave non si derivatanto dal fatto soggettivo in forza del quale lazioneumana si mantiene lungi dalleccesso e dal difetto quan-to da un che oggettivo e razionale Il fatto soggettivo egrave
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un fenomeno psicologico posto dalle facoltagrave umane egraveunabitudine che lanima ha contratta la quale ottenutauna prima condizione per la moralitagrave dalla libera elezio-ne riceve poi bontagrave o malizia dalla legge morale cui siconforma o non si conforma la libera volontagrave Laonde lalegge morale egrave appunto quella misura comune degli attiumani e delle abitudini la quale limitando loperazioneumana la mantiene nel giusto mezzo Quando adunquesi dice che la medietagrave (microεσότης) dagrave forma alla virtugrave egravequanto dire che la legge morale misura comune degliatti umani dagrave alle abitudini il valore etico di virtugrave
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un fenomeno psicologico posto dalle facoltagrave umane egraveunabitudine che lanima ha contratta la quale ottenutauna prima condizione per la moralitagrave dalla libera elezio-ne riceve poi bontagrave o malizia dalla legge morale cui siconforma o non si conforma la libera volontagrave Laonde lalegge morale egrave appunto quella misura comune degli attiumani e delle abitudini la quale limitando loperazioneumana la mantiene nel giusto mezzo Quando adunquesi dice che la medietagrave (microεσότης) dagrave forma alla virtugrave egravequanto dire che la legge morale misura comune degliatti umani dagrave alle abitudini il valore etico di virtugrave
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NOMOLOGIA
Ciograve che dagrave forma ad una operazione qualsivogliadelluomo e la solleva al valore di atto umano egrave la liberavolontagrave sono atti umani tutte le azioni libere delluomoPerograve latto umano non rappresenta che lelemento mate-riale della moralitagrave la cui cagione formale egrave la leggemorale per conseguenza egrave unazione morale quella cheegrave conforme o non conforme alla legge etica
Noi pertanto svolgeremo il concetto della legge mora-le le prove piugrave comuni della sua esistenza la questionedel supremo principio etico il processo della moralitagravenellindividuo in altrettanti distinti capi
CAPITOLO IDefinizione della legge morale
La legge morale egrave in generale una norma che sommi-nistra alluomo i principii per discernere il bene dal male
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NOMOLOGIA
Ciograve che dagrave forma ad una operazione qualsivogliadelluomo e la solleva al valore di atto umano egrave la liberavolontagrave sono atti umani tutte le azioni libere delluomoPerograve latto umano non rappresenta che lelemento mate-riale della moralitagrave la cui cagione formale egrave la leggemorale per conseguenza egrave unazione morale quella cheegrave conforme o non conforme alla legge etica
Noi pertanto svolgeremo il concetto della legge mora-le le prove piugrave comuni della sua esistenza la questionedel supremo principio etico il processo della moralitagravenellindividuo in altrettanti distinti capi
CAPITOLO IDefinizione della legge morale
La legge morale egrave in generale una norma che sommi-nistra alluomo i principii per discernere il bene dal male
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morale ed alla quale dee conformarsi la sua volontagrave peressere buona
La nozione della legge morale si puograve derivare per eti-mologia dai verbi latini legere eligere e ligare ciascu-no de quali somministra un elemento di definizione
La legge a legendo egrave una norma oggettiva che lamente percepisce e dirograve cosigrave legge per conoscere la di-rezione da dare alle azioni umane egrave il tipo cioegrave da tra-dursi in azione va quindi concepita come un che ossiauna ragione distinta dal soggetto Essa ab eligendo egravenorma secondo la quale la libertagrave dee eleggere fra le va-rie volizioni Finalmente a ligando egrave norma obbligato-ria ossia atto di una volontagrave sovrana che si impone aisoggetti liberi in modo ragionevole
Raccogliendo in una sola definizione men genericatutti gli elementi nozionali della legge morale essa puograveesporsi cosigrave laquouna norma pratica imposta da una ragionee volontagrave superiore ad enti ragionevoli e liberi per diri-gerli al loro fine che egrave il bene comuneraquo
Dicemmo 1deg una norma pratica vale a dire ordineda seguirsi nelloperare 2deg imposta da una ragione evolontagrave superiore ad un soggetto Lordine infatti suppo-ne per sua causa una intelligenza ordinatrice Sotto talerispetto la legge egrave una concezione che ha sede nellamente sia del legislatore che la dagrave sia dellente ragione-vole che la riceve
La legge come atto di sovranitagrave implica necessaria-mente un doppio termine luno superiore laltro inferio-re perocchegrave egrave ordine di essere e di operare il quale vie-
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morale ed alla quale dee conformarsi la sua volontagrave peressere buona
La nozione della legge morale si puograve derivare per eti-mologia dai verbi latini legere eligere e ligare ciascu-no de quali somministra un elemento di definizione
La legge a legendo egrave una norma oggettiva che lamente percepisce e dirograve cosigrave legge per conoscere la di-rezione da dare alle azioni umane egrave il tipo cioegrave da tra-dursi in azione va quindi concepita come un che ossiauna ragione distinta dal soggetto Essa ab eligendo egravenorma secondo la quale la libertagrave dee eleggere fra le va-rie volizioni Finalmente a ligando egrave norma obbligato-ria ossia atto di una volontagrave sovrana che si impone aisoggetti liberi in modo ragionevole
Raccogliendo in una sola definizione men genericatutti gli elementi nozionali della legge morale essa puograveesporsi cosigrave laquouna norma pratica imposta da una ragionee volontagrave superiore ad enti ragionevoli e liberi per diri-gerli al loro fine che egrave il bene comuneraquo
Dicemmo 1deg una norma pratica vale a dire ordineda seguirsi nelloperare 2deg imposta da una ragione evolontagrave superiore ad un soggetto Lordine infatti suppo-ne per sua causa una intelligenza ordinatrice Sotto talerispetto la legge egrave una concezione che ha sede nellamente sia del legislatore che la dagrave sia dellente ragione-vole che la riceve
La legge come atto di sovranitagrave implica necessaria-mente un doppio termine luno superiore laltro inferio-re perocchegrave egrave ordine di essere e di operare il quale vie-
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ne imposto a soggetto cosigrave fatto che non puograve essere diper segrave negrave puograve operare entro a certe condizioni se unente superiore non gli dia e lessere e non determini ilmodo intrinseco delloperare e le condizioni estrinsecheper le quali lazione venga compresa sotto quella ragionespecifica che si richiede rispetto a certe conseguenze Ilsoggetto irragionevole realizza la legge per determina-zione di natura cioegrave in forza di attivitagrave necessitata a par-ticolari effetti Il soggetto ragionevole e libero conoscela legge e senza essere intrinsecamente necessitato a vo-lerla ha la coscienza di doverla ragionevolmente prati-care
Perciograve diciamo 3deg imposta ad enti ragionevoli e libe-ri esprimendo cosigrave la differenza fra la legge fisica e lamorale La prima egrave il modo costante con cui una causaopera leffetto e si traduce in un fatto necessario ordi-nato al fine dalla mente creatrice compreso dalla ragio-ne umana per via dellosservazione e quindi per via diinduzione trasportato nel campo della scienza sotto for-ma di una proposizione generale la seconda non egrave tantoil fatto quanto il da farsi secondo ragione
Colle parole finalmente per dirigerli al loro fine indi-chiamo leffetto della legge morale Essa per una partecollega gli uomini fra loro determinando i loro doveri ei loro diritti per laltra li coordina al fine comune
Il coordinamento al fine negli enti irragionevoli si faper via di determinazione che dicesi necessitagrave fisica ospontaneitagrave Gli enti cosigrave fatti non saprebbero mai farealtrimenti e lordine dei loro atti ha termine allecono-
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ne imposto a soggetto cosigrave fatto che non puograve essere diper segrave negrave puograve operare entro a certe condizioni se unente superiore non gli dia e lessere e non determini ilmodo intrinseco delloperare e le condizioni estrinsecheper le quali lazione venga compresa sotto quella ragionespecifica che si richiede rispetto a certe conseguenze Ilsoggetto irragionevole realizza la legge per determina-zione di natura cioegrave in forza di attivitagrave necessitata a par-ticolari effetti Il soggetto ragionevole e libero conoscela legge e senza essere intrinsecamente necessitato a vo-lerla ha la coscienza di doverla ragionevolmente prati-care
Perciograve diciamo 3deg imposta ad enti ragionevoli e libe-ri esprimendo cosigrave la differenza fra la legge fisica e lamorale La prima egrave il modo costante con cui una causaopera leffetto e si traduce in un fatto necessario ordi-nato al fine dalla mente creatrice compreso dalla ragio-ne umana per via dellosservazione e quindi per via diinduzione trasportato nel campo della scienza sotto for-ma di una proposizione generale la seconda non egrave tantoil fatto quanto il da farsi secondo ragione
Colle parole finalmente per dirigerli al loro fine indi-chiamo leffetto della legge morale Essa per una partecollega gli uomini fra loro determinando i loro doveri ei loro diritti per laltra li coordina al fine comune
Il coordinamento al fine negli enti irragionevoli si faper via di determinazione che dicesi necessitagrave fisica ospontaneitagrave Gli enti cosigrave fatti non saprebbero mai farealtrimenti e lordine dei loro atti ha termine allecono-
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mia particolare della loro esistenza e a quella generaledella conservazione del Cosmo
Invece negli agenti liberi essendo il principio effi-ciente dellazione affatto indifferente al fare o non farein conformitagrave della legge la determinazione non si fache per via di ragione luomo cioegrave comprende la neces-sitagrave di agire piuttosto in questa che in quellaltra manierase vuol essere onesto Cotesta necessitagrave di conformarsiin qualche modo alla legge e che vincola la libertagrave se-condo ragione dicesi morale La morale necessitagrave egrave as-soluta se la legge comanda e vieta incondizionatamenteegrave ipotetica se la legge non imponendo latto sempre eovunque lo richiegga perograve rispetto a determinati effettiNel primo caso nasce lobbligazione nel secondo si hala permissione luna e laltra si considerano siccome duedistinti effetti della legge morale
Ogni relazione che puograve avere unazione colla leggedicesi moralitagrave la quale egrave di due specie bontagrave o onestagravee malizia secondochegrave cegrave relazione di convenienza onon conformitagrave
Tre sono le forme della bontagrave morale il lecito il do-vere e il diritto
Lazione dicesi lecita se la sua relazione di convenien-za col principio morale che linforma non egrave stata ordina-ta in modo assoluto se cioegrave la legge morale concedaalla libertagrave il potere di piegarsi ad una azione conformealla legge stessa perchegrave da questa non vietata Se poilazione egrave imposta come assolutamente necessaria alfine allora diventa un dovere Che se la legge morale
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mia particolare della loro esistenza e a quella generaledella conservazione del Cosmo
Invece negli agenti liberi essendo il principio effi-ciente dellazione affatto indifferente al fare o non farein conformitagrave della legge la determinazione non si fache per via di ragione luomo cioegrave comprende la neces-sitagrave di agire piuttosto in questa che in quellaltra manierase vuol essere onesto Cotesta necessitagrave di conformarsiin qualche modo alla legge e che vincola la libertagrave se-condo ragione dicesi morale La morale necessitagrave egrave as-soluta se la legge comanda e vieta incondizionatamenteegrave ipotetica se la legge non imponendo latto sempre eovunque lo richiegga perograve rispetto a determinati effettiNel primo caso nasce lobbligazione nel secondo si hala permissione luna e laltra si considerano siccome duedistinti effetti della legge morale
Ogni relazione che puograve avere unazione colla leggedicesi moralitagrave la quale egrave di due specie bontagrave o onestagravee malizia secondochegrave cegrave relazione di convenienza onon conformitagrave
Tre sono le forme della bontagrave morale il lecito il do-vere e il diritto
Lazione dicesi lecita se la sua relazione di convenien-za col principio morale che linforma non egrave stata ordina-ta in modo assoluto se cioegrave la legge morale concedaalla libertagrave il potere di piegarsi ad una azione conformealla legge stessa perchegrave da questa non vietata Se poilazione egrave imposta come assolutamente necessaria alfine allora diventa un dovere Che se la legge morale
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guarentisca lesercizio delle potenze umane rispetto aquelle azioni che vengono dichiarate obbligatorie o leci-te in tal caso nasce il diritto o facoltagrave morale
Il dovere ed il diritto implicano relazione fra enti ra-gionevoli e sono particolarmente i vincoli co quali simantiene la societagrave
Se si riguarda lintenzione dellagente la bontagrave moralepiglia il nome di rettitudine se si attende piuttostoallelemento oggettivo ossia alla legge in quanto estrin-secamente si manifesta nellatto abbiamo la legittimitagrave ela legalitagrave
La legittimitagrave ha luogo nelle azioni conformi alla leg-ge naturale la legalitagrave in quelle conformi alla legge po-sitiva sebbene assai volte si voglia indicare con talivoci il differente carattere che unazione presenta allor-quando vha dissidio fra la legge naturale e la positivapotendo benissimo unazione legale essere destituita dionestagrave e legittimitagrave perchegrave contraria ai principii immu-tabili della giustizia naturale
La legge morale si distingue in naturale e positivaQuella egrave superiore ad ogni volontagrave umana si contiene inalcuni dettati universali ed immutabili risplendenti allaragione delluomo ed egrave la misura comune non solo diogni operazione ma di ogni disposizione emanatadallautoritagrave sociale
La legge positiva umana egrave quella che viene stabilitadal potere pubblico della societagrave vuoi religiosa vuoi ci-vile essa in tanto puograve denominarsi morale in quanto ri-
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guarentisca lesercizio delle potenze umane rispetto aquelle azioni che vengono dichiarate obbligatorie o leci-te in tal caso nasce il diritto o facoltagrave morale
Il dovere ed il diritto implicano relazione fra enti ra-gionevoli e sono particolarmente i vincoli co quali simantiene la societagrave
Se si riguarda lintenzione dellagente la bontagrave moralepiglia il nome di rettitudine se si attende piuttostoallelemento oggettivo ossia alla legge in quanto estrin-secamente si manifesta nellatto abbiamo la legittimitagrave ela legalitagrave
La legittimitagrave ha luogo nelle azioni conformi alla leg-ge naturale la legalitagrave in quelle conformi alla legge po-sitiva sebbene assai volte si voglia indicare con talivoci il differente carattere che unazione presenta allor-quando vha dissidio fra la legge naturale e la positivapotendo benissimo unazione legale essere destituita dionestagrave e legittimitagrave perchegrave contraria ai principii immu-tabili della giustizia naturale
La legge morale si distingue in naturale e positivaQuella egrave superiore ad ogni volontagrave umana si contiene inalcuni dettati universali ed immutabili risplendenti allaragione delluomo ed egrave la misura comune non solo diogni operazione ma di ogni disposizione emanatadallautoritagrave sociale
La legge positiva umana egrave quella che viene stabilitadal potere pubblico della societagrave vuoi religiosa vuoi ci-vile essa in tanto puograve denominarsi morale in quanto ri-
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ceve un valore etico dalla sua conformitagrave colla legge na-turale
CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della
legge naturale
Unadeguata nozione della legge naturale egrave troppo ne-cessaria dappoichegrave essa si confonde facilmente con no-zioni empiriche e astrazioni mentali Collinduzioneluomo giunge a pigliar cognizione delle leggi fisiche epsicologiche si osservano fatti e si generalizzano ma lamente che ha fatta unastrazione egrave essa stessa autricedella legge No Il fatto egrave avvenuto e dee avvenire indi-pendentemente da lei in forza di cause ordinate a pro-durre certi determinati effetti da una ragione superiore
Che se per opera del raziocinio io mi elevo alla cono-scenza di una ragione superiore prescindendo e dal ra-ziocinio e dal fatto io non ho che una pura astrazioneunidea generica che esprime il rapporto percepito frauna causa e leffetto in un fatto materiale e concretoQuando la nozione della legge naturale si ottenesse coninduzione di questo genere quando per legge morale siintendesse un qualsivoglia modo di agire degli enti libe-ri non si avrebbe che una semplice astrazione incapacedi diventare una norma direttrice ed obbligatoria Tutto
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ceve un valore etico dalla sua conformitagrave colla legge na-turale
CAPITOLO IIDella cognizione esistenza e caratteri della
legge naturale
Unadeguata nozione della legge naturale egrave troppo ne-cessaria dappoichegrave essa si confonde facilmente con no-zioni empiriche e astrazioni mentali Collinduzioneluomo giunge a pigliar cognizione delle leggi fisiche epsicologiche si osservano fatti e si generalizzano ma lamente che ha fatta unastrazione egrave essa stessa autricedella legge No Il fatto egrave avvenuto e dee avvenire indi-pendentemente da lei in forza di cause ordinate a pro-durre certi determinati effetti da una ragione superiore
Che se per opera del raziocinio io mi elevo alla cono-scenza di una ragione superiore prescindendo e dal ra-ziocinio e dal fatto io non ho che una pura astrazioneunidea generica che esprime il rapporto percepito frauna causa e leffetto in un fatto materiale e concretoQuando la nozione della legge naturale si ottenesse coninduzione di questo genere quando per legge morale siintendesse un qualsivoglia modo di agire degli enti libe-ri non si avrebbe che una semplice astrazione incapacedi diventare una norma direttrice ed obbligatoria Tutto
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si ridurrebbe a spiegare come e perchegrave luomo abbia agi-to in tale o talaltra maniera o se si vuole a ricercare lecause psicologiche o biologiche del fatto stesso Ma laquestione egrave diversa si dimanda se luomo poteva mo-ralmente o doveva agire in questa o quellaltra maniera
Si generalizzi pure un fatto umano dove sarebbe lalegge morale Egli egrave evidente che i fatti umani essendoliberi epperograve molteplici e varii non sono tali da espri-mere nella loro ragione formale il principio oggettivo eduniversale cui ha da conformarsi la libera volontagravedelluomo che perciograve si richiede una norma alla liberavolontagrave stessa la quale non potendo venir necessitata fi-sicamente egrave solo capace di un vincolo o di una obbliga-zione morale
Quindi per legge morale non si intende la formaastratta di un fatto qualsivoglia materiale e concreto chegravealtrimente tornerebbe inutile il trattarne giacchegrave i fattisempre e ovunque si compiono in una data maniera econ una data proporzione fra la causa e leffetto
Il positivismo falsograve appunto il concetto della leggemorale allorchegrave la considerograve siccome espressione di unfatto umano di un fenomeno psicologico il cui valoreetico si desume dalleconomia generale della vita o dalsuo rapporto alla societagrave nella quale si vive
Se non che alleconomia generale della vita piuttostoche la legge morale provvede ligiene La societagrave poi cosuoi apprezzamenti e giudizi non dagrave la moralitagrave ai fattiumani ma piuttosto essa stessa ha da essere governatane suoi giudizi da principii indipendenti dalla propria
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si ridurrebbe a spiegare come e perchegrave luomo abbia agi-to in tale o talaltra maniera o se si vuole a ricercare lecause psicologiche o biologiche del fatto stesso Ma laquestione egrave diversa si dimanda se luomo poteva mo-ralmente o doveva agire in questa o quellaltra maniera
Si generalizzi pure un fatto umano dove sarebbe lalegge morale Egli egrave evidente che i fatti umani essendoliberi epperograve molteplici e varii non sono tali da espri-mere nella loro ragione formale il principio oggettivo eduniversale cui ha da conformarsi la libera volontagravedelluomo che perciograve si richiede una norma alla liberavolontagrave stessa la quale non potendo venir necessitata fi-sicamente egrave solo capace di un vincolo o di una obbliga-zione morale
Quindi per legge morale non si intende la formaastratta di un fatto qualsivoglia materiale e concreto chegravealtrimente tornerebbe inutile il trattarne giacchegrave i fattisempre e ovunque si compiono in una data maniera econ una data proporzione fra la causa e leffetto
Il positivismo falsograve appunto il concetto della leggemorale allorchegrave la considerograve siccome espressione di unfatto umano di un fenomeno psicologico il cui valoreetico si desume dalleconomia generale della vita o dalsuo rapporto alla societagrave nella quale si vive
Se non che alleconomia generale della vita piuttostoche la legge morale provvede ligiene La societagrave poi cosuoi apprezzamenti e giudizi non dagrave la moralitagrave ai fattiumani ma piuttosto essa stessa ha da essere governatane suoi giudizi da principii indipendenti dalla propria
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ragione e volontagrave Tutto il coacutempito della ragione indivi-duale e sociale rispetto alla legge dei costumi del pariche per le leggi fisiche egrave quello di scoprirla e formolar-la
La legge dicemmo egrave lintento di un superiore mani-festato ai sudditi per obbligarli ossia per necessitarli se-condo ragione ad operare rettamente Essa quindi co-mincia dove vi ha un termine inferiore soggetto ad untermine superiore quello dipendente questo indipen-dente
Lindipendenza assoluta non appartiene che a Diosolo il quale non avendo ente superiore a segrave non ricevelegge alcuna ed egrave la sorgente di ogni dovere e di ognidiritto Lrsquouniverso invece attesta la sua dipendenza dauna intelligenza suprema sia col fatto della sua esisten-za sia colla costanza dellordine Vegrave dunque una leggeprima una applicazione di una ragione o di una volontagravecreatrice alla creatura Come vegrave nella natura fisica unordinamento degli esseri cosigrave vi egrave e vi devessere un or-dinamento delle menti e delle libertagrave umane Lunicadifferenza fra la legge fisica e la morale si deriva dalladiversa natura del soggetto dovendo lagente fisico ne-cessariamente rispondere ai fini del creatore lagente ra-gionevole invece corrispondervi consapevolmente e li-beramente il che ove non faccia cade tosto sotto la leg-ge della penalitagrave
Negare pertanto lesistenza della legge morale egrave quan-to affermare o che luomo non abbia destinazione alcu-
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ragione e volontagrave Tutto il coacutempito della ragione indivi-duale e sociale rispetto alla legge dei costumi del pariche per le leggi fisiche egrave quello di scoprirla e formolar-la
La legge dicemmo egrave lintento di un superiore mani-festato ai sudditi per obbligarli ossia per necessitarli se-condo ragione ad operare rettamente Essa quindi co-mincia dove vi ha un termine inferiore soggetto ad untermine superiore quello dipendente questo indipen-dente
Lindipendenza assoluta non appartiene che a Diosolo il quale non avendo ente superiore a segrave non ricevelegge alcuna ed egrave la sorgente di ogni dovere e di ognidiritto Lrsquouniverso invece attesta la sua dipendenza dauna intelligenza suprema sia col fatto della sua esisten-za sia colla costanza dellordine Vegrave dunque una leggeprima una applicazione di una ragione o di una volontagravecreatrice alla creatura Come vegrave nella natura fisica unordinamento degli esseri cosigrave vi egrave e vi devessere un or-dinamento delle menti e delle libertagrave umane Lunicadifferenza fra la legge fisica e la morale si deriva dalladiversa natura del soggetto dovendo lagente fisico ne-cessariamente rispondere ai fini del creatore lagente ra-gionevole invece corrispondervi consapevolmente e li-beramente il che ove non faccia cade tosto sotto la leg-ge della penalitagrave
Negare pertanto lesistenza della legge morale egrave quan-to affermare o che luomo non abbia destinazione alcu-
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na negrave appartenenza allordine universale oppure che ilCreatore nelle opere sue non abbia avuto un intento
Alla prima affermazione contraddice la coscienzaalla seconda la ragione
La coscienza di ognuno attesta lesistenza di un ordi-ne morale Ciascuno infatti egrave consapevole dellesistenzadi talune veritagrave le quali talmente si impongono al liberoarbitrio che lanima comprende la necessitagrave di ricono-scerle praticamente Ove luomo nelle sue azioni siacoerente con tali veritagrave o dettami di ragione esperimen-ta entro segrave una tranquillitagrave ed una gioia che non labban-dona mai negrave anche in mezzo alle persecuzioni piugrave cru-deli ed ai rovesci ed ai dolori piugrave gravi mentre egrave obbli-gato suo malgrado a disapprovare ed a sentire i perni-ciosi effetti della trasgressione di quellordine che eglipoteva e doveva mantenere
Negrave solo la coscienza individuale ma eziandio il con-senso universale dei popoli conferma solennementelesistenza dellordine morale Non havvi nazione quan-tunque barbara e selvaggia la quale non abbia resa onon renda colle sue leggi testimonianza ai principii uni-versali della giustizia e che non faccia distinzione frabene e male morale laquoGettate lo sguardo dice il Rous-seau sopra tutte le nazioni del mondo svolgete tutte lestorie in mezzo a tanti culti crudeli e bizzarri in mezzotanta varietagrave di costumi e di caratteri voi troverete perogni dove le stesse idee di giustizia e di onestagrave da pertutto le medesime nozioni del bene e del male Lanticopaganesimo imaginograve e produsse degli deacutei abbominevoli
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na negrave appartenenza allordine universale oppure che ilCreatore nelle opere sue non abbia avuto un intento
Alla prima affermazione contraddice la coscienzaalla seconda la ragione
La coscienza di ognuno attesta lesistenza di un ordi-ne morale Ciascuno infatti egrave consapevole dellesistenzadi talune veritagrave le quali talmente si impongono al liberoarbitrio che lanima comprende la necessitagrave di ricono-scerle praticamente Ove luomo nelle sue azioni siacoerente con tali veritagrave o dettami di ragione esperimen-ta entro segrave una tranquillitagrave ed una gioia che non labban-dona mai negrave anche in mezzo alle persecuzioni piugrave cru-deli ed ai rovesci ed ai dolori piugrave gravi mentre egrave obbli-gato suo malgrado a disapprovare ed a sentire i perni-ciosi effetti della trasgressione di quellordine che eglipoteva e doveva mantenere
Negrave solo la coscienza individuale ma eziandio il con-senso universale dei popoli conferma solennementelesistenza dellordine morale Non havvi nazione quan-tunque barbara e selvaggia la quale non abbia resa onon renda colle sue leggi testimonianza ai principii uni-versali della giustizia e che non faccia distinzione frabene e male morale laquoGettate lo sguardo dice il Rous-seau sopra tutte le nazioni del mondo svolgete tutte lestorie in mezzo a tanti culti crudeli e bizzarri in mezzotanta varietagrave di costumi e di caratteri voi troverete perogni dove le stesse idee di giustizia e di onestagrave da pertutto le medesime nozioni del bene e del male Lanticopaganesimo imaginograve e produsse degli deacutei abbominevoli
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che si sarebbero puniti quaggiugrave come scellerati e che al-tro non presentavano quale immagine della felicitagrave su-prema fuorchegrave misfatti da commettere e passioni dasoddisfare Ma il vizio armato di sacra autoritagrave indarnoscendeva dal celeste soggiorno listinto morale respin-gevalo dal cuore umano Intanto che si celebravano ledissolutezze di Giove ammiravasi la continenza di Se-nocrate la casta Lucrezia adorava Venere impudicalintrepido Romano sacrificava alla paura invocava ilDio che mutilograve il proprio padre e senza muovere la-mento moriva per mano del suo Le piugrave spregevoli divi-nitagrave ebbero ossequio dagli uomini piugrave grandi la santavoce della natura piugrave forte di quella degli Dei facevasirispettare sulla terra e pareva confinasse nel cielo il de-litto insieme coi colpevoli Vha dunque in fondodellanima un principio innato di giustizia e di virtugrave sulquale malgrado le nostre proprie massime giudichiamole nostre azioni e le altrui come buone o malvageraquo
Che poi lAutore della natura non abbia avuto un in-tento nellopera sua egrave unassurditagrave pari a quella della ne-gazione dellesistenza di Dio
Cicerone cosigrave redarguisce coloro che nel mondo nonsanno ravvisare una intenzione di arte e di pensiero negravesanno sollevarsi alla cognizione dellintelligenza supre-ma Quae natura mentis et rationis expers haec efficerepotuit quae non modo ut fierent ratione eguerunt sedintelligi qualia sint sine summa ratione non possuntAut quis hunc hominem dixerit qui ea casu fieri dicat
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che si sarebbero puniti quaggiugrave come scellerati e che al-tro non presentavano quale immagine della felicitagrave su-prema fuorchegrave misfatti da commettere e passioni dasoddisfare Ma il vizio armato di sacra autoritagrave indarnoscendeva dal celeste soggiorno listinto morale respin-gevalo dal cuore umano Intanto che si celebravano ledissolutezze di Giove ammiravasi la continenza di Se-nocrate la casta Lucrezia adorava Venere impudicalintrepido Romano sacrificava alla paura invocava ilDio che mutilograve il proprio padre e senza muovere la-mento moriva per mano del suo Le piugrave spregevoli divi-nitagrave ebbero ossequio dagli uomini piugrave grandi la santavoce della natura piugrave forte di quella degli Dei facevasirispettare sulla terra e pareva confinasse nel cielo il de-litto insieme coi colpevoli Vha dunque in fondodellanima un principio innato di giustizia e di virtugrave sulquale malgrado le nostre proprie massime giudichiamole nostre azioni e le altrui come buone o malvageraquo
Che poi lAutore della natura non abbia avuto un in-tento nellopera sua egrave unassurditagrave pari a quella della ne-gazione dellesistenza di Dio
Cicerone cosigrave redarguisce coloro che nel mondo nonsanno ravvisare una intenzione di arte e di pensiero negravesanno sollevarsi alla cognizione dellintelligenza supre-ma Quae natura mentis et rationis expers haec efficerepotuit quae non modo ut fierent ratione eguerunt sedintelligi qualia sint sine summa ratione non possuntAut quis hunc hominem dixerit qui ea casu fieri dicat
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quae quanto consilio gerantur nullo consilio assequipossumus
Largomento calza noi onoriamo i genii del sapere enondimeno molte pagine ci restano ancora sconosciutedella scienza del mondo negrave senza lunghi ed ostinati stu-di senza potenti sforzi di ingegno possiamo giungere aspiegare i fenomeni piugrave comuni e molto meno a percepi-re lassieme armonico di tutto il creato Se adunque cele-briamo lingegno e riconosciamo la supremazia delloscienziato vorremmo dire che alla evoluzione del Co-smo allordine universale non soprassiede unintelligen-za suprema
Chi poi ammette una intelligenza operante dee am-mettere necessariamente un fine per cui operi E la leggedella finalitagrave si ravvisa diffatti in tutti gli enti dappertut-to troviamo una proporzione dei mezzi al fine propor-zione determinata evidentemente da entitagrave superiore eche prova avere di fatto il Creatore avuto un intentonellopera sua
Or la notizia dellintento del Creatore in due modi puograveaversi come la notizia dellintento di ogni altro ente ra-gionevole cioegrave per una espressa comunicazione o permezzo della considerazione del suo operare La notiziaavuta nel primo modo sarebbe una rivelazione e di que-sta da noi non si tratta Lesistenza di una rivelazione di-vina dipende non tanto dalla sua possibilitagrave che egrave sem-pre ipotetica quanto dalle prove o argomenti di fattoResta adunque che luomo considerando le opere del
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quae quanto consilio gerantur nullo consilio assequipossumus
Largomento calza noi onoriamo i genii del sapere enondimeno molte pagine ci restano ancora sconosciutedella scienza del mondo negrave senza lunghi ed ostinati stu-di senza potenti sforzi di ingegno possiamo giungere aspiegare i fenomeni piugrave comuni e molto meno a percepi-re lassieme armonico di tutto il creato Se adunque cele-briamo lingegno e riconosciamo la supremazia delloscienziato vorremmo dire che alla evoluzione del Co-smo allordine universale non soprassiede unintelligen-za suprema
Chi poi ammette una intelligenza operante dee am-mettere necessariamente un fine per cui operi E la leggedella finalitagrave si ravvisa diffatti in tutti gli enti dappertut-to troviamo una proporzione dei mezzi al fine propor-zione determinata evidentemente da entitagrave superiore eche prova avere di fatto il Creatore avuto un intentonellopera sua
Or la notizia dellintento del Creatore in due modi puograveaversi come la notizia dellintento di ogni altro ente ra-gionevole cioegrave per una espressa comunicazione o permezzo della considerazione del suo operare La notiziaavuta nel primo modo sarebbe una rivelazione e di que-sta da noi non si tratta Lesistenza di una rivelazione di-vina dipende non tanto dalla sua possibilitagrave che egrave sem-pre ipotetica quanto dalle prove o argomenti di fattoResta adunque che luomo considerando le opere del
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Creatore ne comprenda lintento e ne deduca un praticodettame
Or conoscendo luomo perchegrave ragionevole lordinefisico il principio e le conseguenze degli atti proprii laposizione che secondo la natura esso occupa rispettoagli altri enti non puograve a meno di comprendere eziandiola necessitagrave di riconoscere col fatto ciograve che la ragione glidimostra In tal guisa sullordine fisico si misura lordinemorale e sulla notizia dellintento del Creatore si appog-gia quella del principio di obbligazione Cosigrave lesistenzadella legge morale la sua efficacia la sua universalitagraveintimamente si connette collesistenza di Dio siccomeautore della natura
Di qui si comprendono quali sieno le proprietagrave dellalegge naturale
Essa egrave universale in ogni tempo in ogni luogo e pertutti egrave la stessa perchegrave una sola egrave per tutti la Ragionesuprema dellordine universale Egrave immutabile perchegrave lavolontagrave suprema conservando immutabili le essenze del-le cose vuole immutabili i rapporti e le relazioni di or-dine che ne emergono Egrave oggettiva ed indipendentedallumano arbitrio perchegrave per una parte la ragioneumana non produce quellordine naturale in cui luomosi trova collocato per laltra la libertagrave non puograve esserenorma a se stessa che anzi la indeterminazione del vo-lere esige appunto la legge affinchegrave luomo secondo lapropria natura ottenga quel fine che gli egrave stato impostodallEnte supremo Negrave luomo puograve evitare lidea di unsupremo imperante dappoichegrave la contingenza del pro-
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Creatore ne comprenda lintento e ne deduca un praticodettame
Or conoscendo luomo perchegrave ragionevole lordinefisico il principio e le conseguenze degli atti proprii laposizione che secondo la natura esso occupa rispettoagli altri enti non puograve a meno di comprendere eziandiola necessitagrave di riconoscere col fatto ciograve che la ragione glidimostra In tal guisa sullordine fisico si misura lordinemorale e sulla notizia dellintento del Creatore si appog-gia quella del principio di obbligazione Cosigrave lesistenzadella legge morale la sua efficacia la sua universalitagraveintimamente si connette collesistenza di Dio siccomeautore della natura
Di qui si comprendono quali sieno le proprietagrave dellalegge naturale
Essa egrave universale in ogni tempo in ogni luogo e pertutti egrave la stessa perchegrave una sola egrave per tutti la Ragionesuprema dellordine universale Egrave immutabile perchegrave lavolontagrave suprema conservando immutabili le essenze del-le cose vuole immutabili i rapporti e le relazioni di or-dine che ne emergono Egrave oggettiva ed indipendentedallumano arbitrio perchegrave per una parte la ragioneumana non produce quellordine naturale in cui luomosi trova collocato per laltra la libertagrave non puograve esserenorma a se stessa che anzi la indeterminazione del vo-lere esige appunto la legge affinchegrave luomo secondo lapropria natura ottenga quel fine che gli egrave stato impostodallEnte supremo Negrave luomo puograve evitare lidea di unsupremo imperante dappoichegrave la contingenza del pro-
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prio essere gli dimostra la dipendenza propria dallasso-luto Per questo verso errava il Kant allorquando procla-mava la ragione umana autonoma ponendo la legge inuna forma soggettiva ossia in un modo qualsivoglia dipensare cui luomo si renda coerente nellagire Cosigraveegli confondeva la legge colla massima e la moralitagravecolla coerenza del carattere individuale
CAPITOLO IIIDel supremo principio morale
Molti sono i precetti della legge morale secondo lavarietagrave dei rapporti delluomo e le circostanze di fattodalle quali emerge la necessitagrave di unazione determinataOra siccome nelle veritagrave pertinenti allordine speculativovha un nesso logico in virtugrave del quale tutte possono es-sere ricondotte ad un principio superiore cosigrave pure leveritagrave pratiche espresse in proposizioni o giudizi sonocomprese sotto lestensione di una proposizione univer-salissima la quale ordinariamente viene cosigrave espressafa il bene
Cotal proposizione piglia il nome di imperativo cate-gorico se si presenta sotto forma imperativa di primoetico se sotto la forma enunciativa laquosi dee fare il beneraquoPerograve questa distinzione non si fa da tutti i Moralisti iquali col nome di supremo principio morale intendonoquando il principio o la ragione della moralitagrave quando
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prio essere gli dimostra la dipendenza propria dallasso-luto Per questo verso errava il Kant allorquando procla-mava la ragione umana autonoma ponendo la legge inuna forma soggettiva ossia in un modo qualsivoglia dipensare cui luomo si renda coerente nellagire Cosigraveegli confondeva la legge colla massima e la moralitagravecolla coerenza del carattere individuale
CAPITOLO IIIDel supremo principio morale
Molti sono i precetti della legge morale secondo lavarietagrave dei rapporti delluomo e le circostanze di fattodalle quali emerge la necessitagrave di unazione determinataOra siccome nelle veritagrave pertinenti allordine speculativovha un nesso logico in virtugrave del quale tutte possono es-sere ricondotte ad un principio superiore cosigrave pure leveritagrave pratiche espresse in proposizioni o giudizi sonocomprese sotto lestensione di una proposizione univer-salissima la quale ordinariamente viene cosigrave espressafa il bene
Cotal proposizione piglia il nome di imperativo cate-gorico se si presenta sotto forma imperativa di primoetico se sotto la forma enunciativa laquosi dee fare il beneraquoPerograve questa distinzione non si fa da tutti i Moralisti iquali col nome di supremo principio morale intendonoquando il principio o la ragione della moralitagrave quando
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quel giudizio primitivo ed universale sul quale si forma-no i giudizi morali particolari
La questione del supremo principio egrave vitale nella filo-sofia morale dappoichegrave si tratta di determinare qual siail criterio della moralitagrave Tutti convengono nellafferma-re che per le operazioni umane ha da esservi una normama ove si tratti di determinarla e di esprimerla in unprincipio il dissidio tra i filosofi si manifesta siffatta-mente che da molti si distrugge persino ogni moralitagrave
Tale egrave il vizio comune di tutti quei sistemi che diconsisoggettivi perchegrave desumono lobbligazione morale dalsoggetto umano
Il Soggettivismo in morale piglia diverse forme se-condo che ripone il principio originario della moralitagrave edella obbligazione ora nel sentire ora nellintendere oranel volere delluomo
Abbiamo pertanto tre classi di sistemi soggettivi cor-rispondenti agli elementi essenziali dellente umano ilsentire lintendere il volere
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quel giudizio primitivo ed universale sul quale si forma-no i giudizi morali particolari
La questione del supremo principio egrave vitale nella filo-sofia morale dappoichegrave si tratta di determinare qual siail criterio della moralitagrave Tutti convengono nellafferma-re che per le operazioni umane ha da esservi una normama ove si tratti di determinarla e di esprimerla in unprincipio il dissidio tra i filosofi si manifesta siffatta-mente che da molti si distrugge persino ogni moralitagrave
Tale egrave il vizio comune di tutti quei sistemi che diconsisoggettivi perchegrave desumono lobbligazione morale dalsoggetto umano
Il Soggettivismo in morale piglia diverse forme se-condo che ripone il principio originario della moralitagrave edella obbligazione ora nel sentire ora nellintendere oranel volere delluomo
Abbiamo pertanto tre classi di sistemi soggettivi cor-rispondenti agli elementi essenziali dellente umano ilsentire lintendere il volere
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Classe 1a ndash I Sensisti i Frenologi10 e in generale iMaterialisti non riconoscono altro criterio di moralitagraveche una cotal facoltagrave sensitiva residente in certe fibredel cervello e la chiamano senso morale Questo sicco-me afferma il Robinet varia secondo lorganismo cui egraveinerente ha relazione col senso della vista e delludito edimostra alluomo ciograve che gli sia e quando convenientenella stessa guisa che il gusto dirige istintivamente lani-male nella scelta del cibo Questo sistema che possiamochiamare Sensismo morale riesce al fatalismo toglieogni moralitagrave ponendo fra il bene una distinzione soltan-to relativa e racchiude lassurdo di una facoltagrave organicache giudica e pensa
10 I Frenologi suppongono che le facoltagrave umane e il loro svi-luppo sieno fisicamente determinate dalle condizioni del sistemanervoso e da certe protuberanze e conformazioni del cervello esiccome queste si rendono in qualche guisa sensibili nel craniocosigrave il Gall fece lapplicazione della Frenologia alla CraniologiaDal semplice esame di un cranio si vorrebbero conoscere le capa-citagrave intellettuali e le condizioni morali di un individuo Altricome il Lombroso annette molta importanza anche al peso delcervello Siffatto genere di studi egrave coltivato particolarmentecollintento di promuovere il Materialismo cioegrave di abbattere laspiritualitagrave dellanima Se non che le conclusioni del Materialismofuorviano dal soggetto delle proprie ricerche negrave sono consentitedalla limitazione del metodo I fatti sui quali esso calcola benlungi dal provare lidentitagrave dellanima e del corpo dello spirito edella materia provano semplicemente lunione sostanziale di en-trambi nel composto umano
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Classe 1a ndash I Sensisti i Frenologi10 e in generale iMaterialisti non riconoscono altro criterio di moralitagraveche una cotal facoltagrave sensitiva residente in certe fibredel cervello e la chiamano senso morale Questo sicco-me afferma il Robinet varia secondo lorganismo cui egraveinerente ha relazione col senso della vista e delludito edimostra alluomo ciograve che gli sia e quando convenientenella stessa guisa che il gusto dirige istintivamente lani-male nella scelta del cibo Questo sistema che possiamochiamare Sensismo morale riesce al fatalismo toglieogni moralitagrave ponendo fra il bene una distinzione soltan-to relativa e racchiude lassurdo di una facoltagrave organicache giudica e pensa
10 I Frenologi suppongono che le facoltagrave umane e il loro svi-luppo sieno fisicamente determinate dalle condizioni del sistemanervoso e da certe protuberanze e conformazioni del cervello esiccome queste si rendono in qualche guisa sensibili nel craniocosigrave il Gall fece lapplicazione della Frenologia alla CraniologiaDal semplice esame di un cranio si vorrebbero conoscere le capa-citagrave intellettuali e le condizioni morali di un individuo Altricome il Lombroso annette molta importanza anche al peso delcervello Siffatto genere di studi egrave coltivato particolarmentecollintento di promuovere il Materialismo cioegrave di abbattere laspiritualitagrave dellanima Se non che le conclusioni del Materialismofuorviano dal soggetto delle proprie ricerche negrave sono consentitedalla limitazione del metodo I fatti sui quali esso calcola benlungi dal provare lidentitagrave dellanima e del corpo dello spirito edella materia provano semplicemente lunione sostanziale di en-trambi nel composto umano
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Il Darwin lo Spencer e tutto il Positivismo odiernoaccetta il senso morale siccome facoltagrave organica o senti-mento indotto accidentalmente rinnegandone loriginerazionale
Meno irragionevoli dei precedenti i filosofi Senti-mentalisti posero un senso morale ma spirituale cui ap-partenga un discernimento istintivo del bene e del maleLipotesi del senso anzidetto come facoltagrave distinta dallaragione e direttrice delloperazione umana fu ideatadallHutcheson e raccolta dal Reid dallo Steward e datutta la scuola Scozzese Altri poi volendo spiegare lanatura di cotal sentimento lo identificarono or collasimpatia come lo Smith or colla benevolenza universa-le come il Cumberland Tutti costoro respingono la ra-gione dalla morale e ponendo a quella vece cieche pro-pensioni distruggono il principio stesso dellobbligazio-ne imperocchegrave non essendovi sentimento per quantoonesto che non si possa attutire e perdere del tutto lamaggior parte de malvagi non avrebbero norma alcunadi moralitagrave Il sentimento morale non precede non egrave in-dipendente dalla ragione ma la concomita e le segue
Altri sistemi soggettivi mirarono a favorire lo svilup-po delle potenze sensitive considerando particolarmenteluomo ne suoi rapporti sociali e sono quelli che dellaforza del piacere e dellutile fanno la regola e la sorgen-te del giusto e dellonesto
Il principio della forza cosigrave formolato id aequiusquod validius fu professato teoricamente dallHobbes edallo Spinoza Ma la ragione segue a far distinzione fra
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Il Darwin lo Spencer e tutto il Positivismo odiernoaccetta il senso morale siccome facoltagrave organica o senti-mento indotto accidentalmente rinnegandone loriginerazionale
Meno irragionevoli dei precedenti i filosofi Senti-mentalisti posero un senso morale ma spirituale cui ap-partenga un discernimento istintivo del bene e del maleLipotesi del senso anzidetto come facoltagrave distinta dallaragione e direttrice delloperazione umana fu ideatadallHutcheson e raccolta dal Reid dallo Steward e datutta la scuola Scozzese Altri poi volendo spiegare lanatura di cotal sentimento lo identificarono or collasimpatia come lo Smith or colla benevolenza universa-le come il Cumberland Tutti costoro respingono la ra-gione dalla morale e ponendo a quella vece cieche pro-pensioni distruggono il principio stesso dellobbligazio-ne imperocchegrave non essendovi sentimento per quantoonesto che non si possa attutire e perdere del tutto lamaggior parte de malvagi non avrebbero norma alcunadi moralitagrave Il sentimento morale non precede non egrave in-dipendente dalla ragione ma la concomita e le segue
Altri sistemi soggettivi mirarono a favorire lo svilup-po delle potenze sensitive considerando particolarmenteluomo ne suoi rapporti sociali e sono quelli che dellaforza del piacere e dellutile fanno la regola e la sorgen-te del giusto e dellonesto
Il principio della forza cosigrave formolato id aequiusquod validius fu professato teoricamente dallHobbes edallo Spinoza Ma la ragione segue a far distinzione fra
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la giustizia e la forza si ribella alla forza destituita didritto negrave riconosce in lei altro imperativo che quello deldespota
Il principio del piacere id honestum quod iucundumdiegrave corpo alledonismo di Aristippo e di Epicuro Nulladi piugrave esiziale alle aspirazioni razionali delluomo nulladi piugrave egoistico
Il principio dellutilitagrave id honestum quod utile animatutto il sistema sociale del Bentham il piugrave dispiegatopatrocinatore dellUtilitarismo sebbene nellUtilitarismosi risolvano tutti i sistemi soggettivi di anzi accennatiGiacchegrave per tutti un solo egrave il criterio del Diritto lutilequantunque diverso per gli uni e per gli altri sia il crite-rio della Morale
Secondo il Bentham lutilitagrave egrave la proprietagrave ossia latti-tudine di unazione o di un oggetto ad aumentare la som-ma dei beni o a diminuire una somma di mali siadellindividuo sia dellente collettivo Sono utili perciogravequelle azioni che giusta un calcolo si comprendono attea produrre la piugrave grande somma possibile di felicitagraveDallesito poi viene desunta la distinzione morale fra leazioni dicendosi buone quelle che di fatto giovano se-condo le circostanze malvagie quelle che nuocono
Egli egrave manifesto come in siffatto sistema la morale di-venti un calcolo quando il risultato finale egrave ben calcola-to havvi moralitagrave quando invece il calcolo egrave fallito vegraveimmoralitagrave Come mai si potrebbe dimandare lutilitagravepuograve indurre obbligazione Nella collisione degli interes-si quale dee e con qual ragione prevalere Perchegrave deb-
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la giustizia e la forza si ribella alla forza destituita didritto negrave riconosce in lei altro imperativo che quello deldespota
Il principio del piacere id honestum quod iucundumdiegrave corpo alledonismo di Aristippo e di Epicuro Nulladi piugrave esiziale alle aspirazioni razionali delluomo nulladi piugrave egoistico
Il principio dellutilitagrave id honestum quod utile animatutto il sistema sociale del Bentham il piugrave dispiegatopatrocinatore dellUtilitarismo sebbene nellUtilitarismosi risolvano tutti i sistemi soggettivi di anzi accennatiGiacchegrave per tutti un solo egrave il criterio del Diritto lutilequantunque diverso per gli uni e per gli altri sia il crite-rio della Morale
Secondo il Bentham lutilitagrave egrave la proprietagrave ossia latti-tudine di unazione o di un oggetto ad aumentare la som-ma dei beni o a diminuire una somma di mali siadellindividuo sia dellente collettivo Sono utili perciogravequelle azioni che giusta un calcolo si comprendono attea produrre la piugrave grande somma possibile di felicitagraveDallesito poi viene desunta la distinzione morale fra leazioni dicendosi buone quelle che di fatto giovano se-condo le circostanze malvagie quelle che nuocono
Egli egrave manifesto come in siffatto sistema la morale di-venti un calcolo quando il risultato finale egrave ben calcola-to havvi moralitagrave quando invece il calcolo egrave fallito vegraveimmoralitagrave Come mai si potrebbe dimandare lutilitagravepuograve indurre obbligazione Nella collisione degli interes-si quale dee e con qual ragione prevalere Perchegrave deb-
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bo astenermi da talune azioni che per altro non sonopunto contrarie al mio benessere personale Se lutile siidentifica collonesto in tal caso il piugrave abbietto egoista egraveil piugrave virtuoso ed onestuomo del mondo mentre la vitti-ma del dovere sarebbe da compiangersi siccome luomopiugrave irragionevole e piugrave immorale
Neppure lutilitarismo sociale schiva le ree conse-guenze dellindividuale imperocchegrave se lutile pubblicosi cerca solo in una particolare nazione si consacra ilprincipio della forza a terminare le collisioni di tutti gliinteressi se poi per interesse generale sintende quellodellintera umanitagrave si impone allindividuo un sacrifiziocontinuo per la specie senza unevidente ragione oggetti-va
Classe 2a ndash A questa sono riducibili tutti i sistemi cheposero a criterio della moralitagrave vuoi la scienza comeSocrate vuoi lopinione o la probabilitagrave come lAccade-mia di Arcesilao vuoi la ragione trascendentale comegli Idealisti della Germania I principii morali relativi asiffatti sistemi sarebbero i seguenti opera consapevol-mente segui il tuo proprio parere attua collrsquoassolutaindipendenza della ragione lidea impersonale Impera-tivi cotesti che non possono fondare niuna obbligazioneper lindividuo e molto meno costituire un vincolo so-ciale
Classe 3a ndash In cotesta possono raccogliersi quei siste-mi che elevarono a primo etico la volontagrave vuoi privatavuoi pubblica
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bo astenermi da talune azioni che per altro non sonopunto contrarie al mio benessere personale Se lutile siidentifica collonesto in tal caso il piugrave abbietto egoista egraveil piugrave virtuoso ed onestuomo del mondo mentre la vitti-ma del dovere sarebbe da compiangersi siccome luomopiugrave irragionevole e piugrave immorale
Neppure lutilitarismo sociale schiva le ree conse-guenze dellindividuale imperocchegrave se lutile pubblicosi cerca solo in una particolare nazione si consacra ilprincipio della forza a terminare le collisioni di tutti gliinteressi se poi per interesse generale sintende quellodellintera umanitagrave si impone allindividuo un sacrifiziocontinuo per la specie senza unevidente ragione oggetti-va
Classe 2a ndash A questa sono riducibili tutti i sistemi cheposero a criterio della moralitagrave vuoi la scienza comeSocrate vuoi lopinione o la probabilitagrave come lAccade-mia di Arcesilao vuoi la ragione trascendentale comegli Idealisti della Germania I principii morali relativi asiffatti sistemi sarebbero i seguenti opera consapevol-mente segui il tuo proprio parere attua collrsquoassolutaindipendenza della ragione lidea impersonale Impera-tivi cotesti che non possono fondare niuna obbligazioneper lindividuo e molto meno costituire un vincolo so-ciale
Classe 3a ndash In cotesta possono raccogliersi quei siste-mi che elevarono a primo etico la volontagrave vuoi privatavuoi pubblica
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Nella volontagrave individuale il Cousin considerava piut-tosto la proprietagrave della libertagrave allorchegrave proponeva que-sto principio laquosei libero resta liberoraquo Il Kant invececonsiderando la forza imperativa del volere stabiliscequesto imperativo categorico opera in guisa che la leg-ge da cui fai reggere la tua volontagrave possa valere comenorma generale di tutti gli uomini Concepisce poi lavolontagrave come unattivitagrave indipendente affatto da ogni al-tra cosa che non sia se stessa di maniera che debba dirsimorale quellazione che si compie a priori nella qualecioegrave venga espressa lautonomia del volere ogni altraazione che si faccia per un motivo empirico o che versiintorno ad un oggetto diverso da se stessa egrave dal Kantcondannata come immorale
Ma il filosofo tedesco rendeva perciograve la Morale im-possibile imperocchegrave i motivi i fini e le circostanze en-trano sempre nelle determinazioni della volontagrave questanon egrave siffattamente autonoma che non operi congiunta-mente con altre potenze e non abbisogni di oggetto in-torno a cui versi la volizione Immaginando intorno allavolontagrave un vuoto assoluto non egrave possibile pur un attosolo di lei lesperienza e il concetto della umana volontagravelo dimostrano
Neppure la volontagrave pubblica puograve costituire il criteriosupremo della moralitagrave Essa puograve esprimersi o nella co-stituzione civile o nel codice dello Stato o nelle con-suetudini nazionali o nei plebisciti delle maggioranzema la coscienza non vi attribuisce forza morale se nonallorquando la pubblica volontagrave egrave ragionevole e giusta
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Nella volontagrave individuale il Cousin considerava piut-tosto la proprietagrave della libertagrave allorchegrave proponeva que-sto principio laquosei libero resta liberoraquo Il Kant invececonsiderando la forza imperativa del volere stabiliscequesto imperativo categorico opera in guisa che la leg-ge da cui fai reggere la tua volontagrave possa valere comenorma generale di tutti gli uomini Concepisce poi lavolontagrave come unattivitagrave indipendente affatto da ogni al-tra cosa che non sia se stessa di maniera che debba dirsimorale quellazione che si compie a priori nella qualecioegrave venga espressa lautonomia del volere ogni altraazione che si faccia per un motivo empirico o che versiintorno ad un oggetto diverso da se stessa egrave dal Kantcondannata come immorale
Ma il filosofo tedesco rendeva perciograve la Morale im-possibile imperocchegrave i motivi i fini e le circostanze en-trano sempre nelle determinazioni della volontagrave questanon egrave siffattamente autonoma che non operi congiunta-mente con altre potenze e non abbisogni di oggetto in-torno a cui versi la volizione Immaginando intorno allavolontagrave un vuoto assoluto non egrave possibile pur un attosolo di lei lesperienza e il concetto della umana volontagravelo dimostrano
Neppure la volontagrave pubblica puograve costituire il criteriosupremo della moralitagrave Essa puograve esprimersi o nella co-stituzione civile o nel codice dello Stato o nelle con-suetudini nazionali o nei plebisciti delle maggioranzema la coscienza non vi attribuisce forza morale se nonallorquando la pubblica volontagrave egrave ragionevole e giusta
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Al di sopra della legge positiva sta la legge naturale aldi sopra della utilitagrave comune la giustizia
Se la pubblica legislazione si informa al solo arbitriodel sovrano abbiamo il despotismo e la negazione dellapersonalitagrave del cittadino se alla sola volontagrave delle mag-gioranze qualunque questa sia si sostituisce alla ragio-ne il numero e la forza giacchegrave la maggioranza per segravesola egrave il numero la quantitagrave la forza
Quando poi il potere legislativo prendesse per normail principio proclamato dalle XII Tavole Salus populisuprema lex esto non meno funesto sarebbe lerroreDappoichegrave ove questo principio si interpreti nel sensoche la salute della patria sia lunica anzi suprema regoladelle leggi e delle azioni umane non vi sarebbe delitto ilquale non si possa e debba talvolta consigliare per lesi-genza del pubblico bene mentre pure la coscienza co-mune afferma con Cicerone Sunt quaedam adeo foedaadeo flagitiosa ut ea ne conservandae quidem patriaecausa sapiens facturus sit11
Coloro che non ammettono altra legge che la positivaed il codice debbono necessariamente ridurre ogni one-stagrave alla civile ed esteriore e rendere lecite per conse-guenza quelle azioni che si nascondono nei penetralidella coscienza o che in qualsivoglia maniera sfuggonoalla giustizia del potere costituito E giacchegrave lastuziapuograve felicemente congegnarsi colla onestagrave civile questa
11 CICERO De Officiis I 45
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Al di sopra della legge positiva sta la legge naturale aldi sopra della utilitagrave comune la giustizia
Se la pubblica legislazione si informa al solo arbitriodel sovrano abbiamo il despotismo e la negazione dellapersonalitagrave del cittadino se alla sola volontagrave delle mag-gioranze qualunque questa sia si sostituisce alla ragio-ne il numero e la forza giacchegrave la maggioranza per segravesola egrave il numero la quantitagrave la forza
Quando poi il potere legislativo prendesse per normail principio proclamato dalle XII Tavole Salus populisuprema lex esto non meno funesto sarebbe lerroreDappoichegrave ove questo principio si interpreti nel sensoche la salute della patria sia lunica anzi suprema regoladelle leggi e delle azioni umane non vi sarebbe delitto ilquale non si possa e debba talvolta consigliare per lesi-genza del pubblico bene mentre pure la coscienza co-mune afferma con Cicerone Sunt quaedam adeo foedaadeo flagitiosa ut ea ne conservandae quidem patriaecausa sapiens facturus sit11
Coloro che non ammettono altra legge che la positivaed il codice debbono necessariamente ridurre ogni one-stagrave alla civile ed esteriore e rendere lecite per conse-guenza quelle azioni che si nascondono nei penetralidella coscienza o che in qualsivoglia maniera sfuggonoalla giustizia del potere costituito E giacchegrave lastuziapuograve felicemente congegnarsi colla onestagrave civile questa
11 CICERO De Officiis I 45
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colleludere la vigilanza del potere si risolve ad un siste-ma comodo per ingannare e soppiantare gli onesti
La coscienza e il senso comune riconoscono la esi-stenza di una legge naturale distinta dalla positiva i cuidettami sono anteriori alle disposizioni legislative lone-stagrave e limperativo di queste non egrave che la conseguenza diprincipii superiori
Dato un breve cenno dei sistemi soggettivi ci restadire alcuna cosa de sistemi oggettivi
Chiamansi oggettivi quei sistemi di Morale che desu-mono lobbligazione da un che distinto dal soggetto estabiliscono per principio morale lordine universale del-la natura formolando la massima conforma la tua libe-ra volontagrave allordine universale degli esseri oppure se-gui lordine oggettivo della natura
A questa categoria appartengono i principii moraliproposti dal Gerdil dal Gioberti dal Boncompagni dalJouffroy dal Martini dal Vico dal Rosmini
Certamente lonestagrave consiste nelleseguire il pensierodi Dio manifestato nellordine delluniverso nelleffet-tuare e mantenere lordine voluto da Dio nel riconosce-re praticamente la propria superioritagrave rispetto agli entiirragionevoli luguaglianza rispetto ai proprii simili ladipendenza rispetto allente supremo Tutto ciograve egrave verosi richiede per la moralitagrave ma i sistemi oggettivi qualpiugrave qual meno inciampano nella difficoltagrave di conciliareinsieme lordine logico collordine ontologico assegnan-do un principio che li esprima entrambi Se a norma deigiudizi pratici si propone soltanto un giudizio universa-
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colleludere la vigilanza del potere si risolve ad un siste-ma comodo per ingannare e soppiantare gli onesti
La coscienza e il senso comune riconoscono la esi-stenza di una legge naturale distinta dalla positiva i cuidettami sono anteriori alle disposizioni legislative lone-stagrave e limperativo di queste non egrave che la conseguenza diprincipii superiori
Dato un breve cenno dei sistemi soggettivi ci restadire alcuna cosa de sistemi oggettivi
Chiamansi oggettivi quei sistemi di Morale che desu-mono lobbligazione da un che distinto dal soggetto estabiliscono per principio morale lordine universale del-la natura formolando la massima conforma la tua libe-ra volontagrave allordine universale degli esseri oppure se-gui lordine oggettivo della natura
A questa categoria appartengono i principii moraliproposti dal Gerdil dal Gioberti dal Boncompagni dalJouffroy dal Martini dal Vico dal Rosmini
Certamente lonestagrave consiste nelleseguire il pensierodi Dio manifestato nellordine delluniverso nelleffet-tuare e mantenere lordine voluto da Dio nel riconosce-re praticamente la propria superioritagrave rispetto agli entiirragionevoli luguaglianza rispetto ai proprii simili ladipendenza rispetto allente supremo Tutto ciograve egrave verosi richiede per la moralitagrave ma i sistemi oggettivi qualpiugrave qual meno inciampano nella difficoltagrave di conciliareinsieme lordine logico collordine ontologico assegnan-do un principio che li esprima entrambi Se a norma deigiudizi pratici si propone soltanto un giudizio universa-
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lissimo non si esprime sufficientemente il principio su-premo dellobbligazione che egrave la ragione e la volontagrave di-vina se questa ancora si vuol compresa nel principioallora nasce il difetto della semplicitagrave e della immediataevidenza richiesta per un principio logico perocchegrave Dionon egrave immediatamente conosciuto
Distinguiamo adunque lordine ontologico dallordinelogico
Nellordine ontologico la ragione ultima di ogni one-stagrave ed obbligazione non puograve essere che lente supremoche vuole ogni ente nellordine in cui fu posto da lui edoperante secondo la propria natura Cosigrave Dio egrave il primoimperativo il primo etico egrave la ragione divina non cegravelegge ove non ci sia autoritagrave personale
Nellordine invece della scienza morale si ricerca qualsia il principio logico delle conclusioni pratiche ossia lamaggiore costante ed universalissima del raziocinioper mezzo della quale la ragione forma il giudizio prati-co Ora ogni giudizio morale si fonda sullevidentissimoe comunissimo principio laquofa il beneraquo il quale egrave perconseguenza il primo nellordine della nostra scienzaLEtica diffatti non egrave altro che la scienza del bene deveperciograve avere un principio che ne esprima loggetto pro-prio la determinazione poi di quel bene che egrave loggettoproprio dellEtica viene di per segrave allorquando si sia di-stinta lEtica dalle altre scienze e dalle altre facoltagraveumane la volontagrave cui essa mira a dirigere e perfeziona-re
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lissimo non si esprime sufficientemente il principio su-premo dellobbligazione che egrave la ragione e la volontagrave di-vina se questa ancora si vuol compresa nel principioallora nasce il difetto della semplicitagrave e della immediataevidenza richiesta per un principio logico perocchegrave Dionon egrave immediatamente conosciuto
Distinguiamo adunque lordine ontologico dallordinelogico
Nellordine ontologico la ragione ultima di ogni one-stagrave ed obbligazione non puograve essere che lente supremoche vuole ogni ente nellordine in cui fu posto da lui edoperante secondo la propria natura Cosigrave Dio egrave il primoimperativo il primo etico egrave la ragione divina non cegravelegge ove non ci sia autoritagrave personale
Nellordine invece della scienza morale si ricerca qualsia il principio logico delle conclusioni pratiche ossia lamaggiore costante ed universalissima del raziocinioper mezzo della quale la ragione forma il giudizio prati-co Ora ogni giudizio morale si fonda sullevidentissimoe comunissimo principio laquofa il beneraquo il quale egrave perconseguenza il primo nellordine della nostra scienzaLEtica diffatti non egrave altro che la scienza del bene deveperciograve avere un principio che ne esprima loggetto pro-prio la determinazione poi di quel bene che egrave loggettoproprio dellEtica viene di per segrave allorquando si sia di-stinta lEtica dalle altre scienze e dalle altre facoltagraveumane la volontagrave cui essa mira a dirigere e perfeziona-re
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CAPITOLO IVDel raziocinio morale
Il supremo principio morale laquosi deve fare il beneraquonon egrave che la premessa universalissima di una serie digiudizi ossia di un raziocinio la cui conclusione pigliail nome ora di coscienza ora di imputazione secondo-chegrave la premessa fu posta in modo imperativo o in modoindicativo
Nel raziocinio della coscienza supposta la libertagrave siha di mira la sola moralitagrave in quello dellimputazionesupposta talvolta o trasmessa la moralitagrave si ha riguardospecialmente alla libertagrave
Nella serie dei giudizi che elementano il sillogismoaccennato quella proposizione che egrave la premessa mag-giore immediata del giudizio della coscienza egrave dai Mo-ralisti attribuita alla sinderesi Questa non egrave altro che laragione in quanto afferma i precetti generali della leggemorale e giudica in astratto delle cose se o no sieno leci-te Appartengono pertanto alla sinderesi tutti i pronun-ziati della legge morale emergenti dal primo principiodee farsi il bene applicato ad una specie di azione p esonora i genitori fa agli altri quello che ragionevolmentevorresti fosse fatto a te ecc
Dal giudizio astratto della sinderesi che manifesta inmodo generico la bontagrave o la reitagrave di unopera si passa adun giudizio concreto che nasce dallapplicazione del pre-detto giudizio astratto ad unazione o fatto singolare e
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CAPITOLO IVDel raziocinio morale
Il supremo principio morale laquosi deve fare il beneraquonon egrave che la premessa universalissima di una serie digiudizi ossia di un raziocinio la cui conclusione pigliail nome ora di coscienza ora di imputazione secondo-chegrave la premessa fu posta in modo imperativo o in modoindicativo
Nel raziocinio della coscienza supposta la libertagrave siha di mira la sola moralitagrave in quello dellimputazionesupposta talvolta o trasmessa la moralitagrave si ha riguardospecialmente alla libertagrave
Nella serie dei giudizi che elementano il sillogismoaccennato quella proposizione che egrave la premessa mag-giore immediata del giudizio della coscienza egrave dai Mo-ralisti attribuita alla sinderesi Questa non egrave altro che laragione in quanto afferma i precetti generali della leggemorale e giudica in astratto delle cose se o no sieno leci-te Appartengono pertanto alla sinderesi tutti i pronun-ziati della legge morale emergenti dal primo principiodee farsi il bene applicato ad una specie di azione p esonora i genitori fa agli altri quello che ragionevolmentevorresti fosse fatto a te ecc
Dal giudizio astratto della sinderesi che manifesta inmodo generico la bontagrave o la reitagrave di unopera si passa adun giudizio concreto che nasce dallapplicazione del pre-detto giudizio astratto ad unazione o fatto singolare e
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che determina alluomo nella tal circostanza di tempo edi luogo un suo dovere individuale La egrave questa la mino-re di quel sillogismo che conclude praticamente lobbli-gazione individuale di fare o non fare Ad esempio Egravedovere del soldato il combattere per la patria ma iosono soldato e questa guerra egrave per la patria dunque iodebbo combattere adesso
Latto con cui si determina il dovere individuale (iodebbo) ossia il giudicare che fa la ragione della morali-tagrave e dellobbligazione di una azione singolare dicesi co-scienza morale Essa adunque non egrave altro che la ragionepratica in quanto determina concretamente in questa oquellaltra circostanza il da farsi
La coscienza si distingue dalla sinderesi e dalla pru-denza essendochegrave non detta alluomo in astratto i suoidoveri morali come fa la sinderesi negrave consiste nel sapergiudicare concretamente se una data azione che lo ri-sguarda cada nella categoria di questi doveri ciograve che egraveproprio della prudenza ma si manifesta mediante ungiudizio conclusionale che nasce come effetto delluno edellaltro dei precedenti giudizi quasi concludens scien-tia
La coscienza quale fu da noi considerata intimalesecuzione dellazione e piglia il nome di antecedenteSe il giudizio intorno alla moralitagrave dellazione si facessedopo lazione stessa la coscienza direbbesi conseguen-te
La sola coscienza antecedente egrave norma direttiva e pra-tica delle azioni umane singolari
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che determina alluomo nella tal circostanza di tempo edi luogo un suo dovere individuale La egrave questa la mino-re di quel sillogismo che conclude praticamente lobbli-gazione individuale di fare o non fare Ad esempio Egravedovere del soldato il combattere per la patria ma iosono soldato e questa guerra egrave per la patria dunque iodebbo combattere adesso
Latto con cui si determina il dovere individuale (iodebbo) ossia il giudicare che fa la ragione della morali-tagrave e dellobbligazione di una azione singolare dicesi co-scienza morale Essa adunque non egrave altro che la ragionepratica in quanto determina concretamente in questa oquellaltra circostanza il da farsi
La coscienza si distingue dalla sinderesi e dalla pru-denza essendochegrave non detta alluomo in astratto i suoidoveri morali come fa la sinderesi negrave consiste nel sapergiudicare concretamente se una data azione che lo ri-sguarda cada nella categoria di questi doveri ciograve che egraveproprio della prudenza ma si manifesta mediante ungiudizio conclusionale che nasce come effetto delluno edellaltro dei precedenti giudizi quasi concludens scien-tia
La coscienza quale fu da noi considerata intimalesecuzione dellazione e piglia il nome di antecedenteSe il giudizio intorno alla moralitagrave dellazione si facessedopo lazione stessa la coscienza direbbesi conseguen-te
La sola coscienza antecedente egrave norma direttiva e pra-tica delle azioni umane singolari
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Se le premesse del raziocinio morale sieno vere lacoscienza saragrave retta sigrave circa il diritto che viene espressodalla maggiore sigrave circa il fatto espresso dalla minore Egraveerronea invece la coscienza nel diritto se lerrore cadenella premessa generale nel fatto se nella singolareCosigrave lo spadaccino che sfida a duello dicendo laquolonoremi obbliga a battermi per lavarmi da questa ingiuriaraquoesprime un giudizio di coscienza erronea conseguenzadi queste due premesse laquolonore obbliga a lavar lingiu-ria col sangueraquo laquoquesta egrave uningiuriaraquo La prima certa-mente egrave falsa perchegrave non si puograve affermare con evidenzaoggettiva ed egrave errore nel jus la seconda molte volte egravefalsa anchessa ed allora cegrave lerrore nel fatto
Se poi dubbia e probabile saragrave almeno una delle pre-messe dubbia e probabile nasceragrave la coscienza impe-rocchegrave la coscienza egrave giudizio conseguente negrave puograve avermaggior forza della piugrave debole fra le due premesse
Luomo deve seguire la propria coscienza dappoichegraveei dee dirigersi secondo la legge morale negrave altrimenti lamoralitagrave delle azioni singolari gli si manifesta che per lapropria coscienza Ancorchegrave la coscienza sia erronea hada essere seguita purchegrave non sia volontario lerrore Mala coscienza dubbia non egrave coscienza propriamente dettanegrave puograve essere norma dellazione poichegrave luomo dee se-guire ciograve che certamente sa essere lecito o che almenoha probabilitagrave di esserlo quando non si puograve ottenerecertezza
Affine alla coscienza conseguente egrave limputazionemorale
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Se le premesse del raziocinio morale sieno vere lacoscienza saragrave retta sigrave circa il diritto che viene espressodalla maggiore sigrave circa il fatto espresso dalla minore Egraveerronea invece la coscienza nel diritto se lerrore cadenella premessa generale nel fatto se nella singolareCosigrave lo spadaccino che sfida a duello dicendo laquolonoremi obbliga a battermi per lavarmi da questa ingiuriaraquoesprime un giudizio di coscienza erronea conseguenzadi queste due premesse laquolonore obbliga a lavar lingiu-ria col sangueraquo laquoquesta egrave uningiuriaraquo La prima certa-mente egrave falsa perchegrave non si puograve affermare con evidenzaoggettiva ed egrave errore nel jus la seconda molte volte egravefalsa anchessa ed allora cegrave lerrore nel fatto
Se poi dubbia e probabile saragrave almeno una delle pre-messe dubbia e probabile nasceragrave la coscienza impe-rocchegrave la coscienza egrave giudizio conseguente negrave puograve avermaggior forza della piugrave debole fra le due premesse
Luomo deve seguire la propria coscienza dappoichegraveei dee dirigersi secondo la legge morale negrave altrimenti lamoralitagrave delle azioni singolari gli si manifesta che per lapropria coscienza Ancorchegrave la coscienza sia erronea hada essere seguita purchegrave non sia volontario lerrore Mala coscienza dubbia non egrave coscienza propriamente dettanegrave puograve essere norma dellazione poichegrave luomo dee se-guire ciograve che certamente sa essere lecito o che almenoha probabilitagrave di esserlo quando non si puograve ottenerecertezza
Affine alla coscienza conseguente egrave limputazionemorale
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Per imputazione morale si intende lattribuzione chesi fa dellatto libero al soggetto che vi si determinograve essapiglia forma di un giudizio conseguente allazione mora-le nostra o altrui
Questo giudizio che costituisce lessenza dellimputa-zione puograve prescindere dalla moralitagrave o includerla Sipuograve giudicare per es che Tizio egrave stato il libero autoredi unazione oppure giudicare del valore moraledellazione compiuta da Tizio e attribuire a Tizio la qua-lifica morale dellazione stessa Nel primo caso si affer-ma la responsabilitagrave dellagente nel secondo la imputa-bilitagrave dellazione e le conseguenze morali della medesi-ma12 Lun giudizio egrave connesso collaltro per esempioTizio egrave responsabile perchegrave libero egrave colpevole e devesubire le conseguenze dellazione sua perchegrave questa fuposta liberamente e consapevolmente contro la legge
Limputazione veste essa pure come la coscienza laforma di un sillogismo di cui la proposizione maggiorecontiene la libertagrave o la legge la minore contiene lazio-ne la conclusione finalmente contiene il giudizio dellaresponsabilitagrave o della moralitagrave
Il giudizio della moralitagrave dellagente si specifica instima o disprezzo le parole con cui tal giudizio si espri-
12 Sono imputabili eziandio le azioni altrui quando il loro me-rito o la colpa ricade su colui che senza esserne direttamentelautore pure vi ha efficacemente cooperato
I modi della cooperazione sono ricordati nei versiIussio consilium consensus palpo recursus
Participans mutus non obstans non manifestans
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Per imputazione morale si intende lattribuzione chesi fa dellatto libero al soggetto che vi si determinograve essapiglia forma di un giudizio conseguente allazione mora-le nostra o altrui
Questo giudizio che costituisce lessenza dellimputa-zione puograve prescindere dalla moralitagrave o includerla Sipuograve giudicare per es che Tizio egrave stato il libero autoredi unazione oppure giudicare del valore moraledellazione compiuta da Tizio e attribuire a Tizio la qua-lifica morale dellazione stessa Nel primo caso si affer-ma la responsabilitagrave dellagente nel secondo la imputa-bilitagrave dellazione e le conseguenze morali della medesi-ma12 Lun giudizio egrave connesso collaltro per esempioTizio egrave responsabile perchegrave libero egrave colpevole e devesubire le conseguenze dellazione sua perchegrave questa fuposta liberamente e consapevolmente contro la legge
Limputazione veste essa pure come la coscienza laforma di un sillogismo di cui la proposizione maggiorecontiene la libertagrave o la legge la minore contiene lazio-ne la conclusione finalmente contiene il giudizio dellaresponsabilitagrave o della moralitagrave
Il giudizio della moralitagrave dellagente si specifica instima o disprezzo le parole con cui tal giudizio si espri-
12 Sono imputabili eziandio le azioni altrui quando il loro me-rito o la colpa ricade su colui che senza esserne direttamentelautore pure vi ha efficacemente cooperato
I modi della cooperazione sono ricordati nei versiIussio consilium consensus palpo recursus
Participans mutus non obstans non manifestans
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me sono lode o biasimo gli atti esterni onore o disono-re che se il giudizio si moltiplichi ed acquisti pubblici-tagrave dicesi gloria o infamia
Il giudizio dellimputazione per le azioni proprie egrave ac-compagnato da un sentimento intimo di pace di benes-sere di speranza effetto del bene morale oppure da unturbamento interiore dal rimorso dal timore effetto deldisordine della volontagrave
Ciograve prova che la legge morale egrave dotata di sanzione eche la forza imperativa della legge ha tratto successivo
Chiamasi sanzione laquoil bene o il male eudemonologi-co ossia il premio e la pena annessa allosservanza oalla violazione della leggeraquo
Chiamasi premio la retribuzione dovuta al meritopena la retribuzione dovuta al demerito il merito per-ciograve racchiude lesigenza del premio come il demeritoquella della pena
I concetti del merito e del demerito sono relativiesprimono cioegrave lazione in quanto ha la relazione moralerispetto alla ricompensa o alla punizione Il giudizio in-torno alla loro entitagrave si fa in ragione composta della leg-ge e del soggetto libero operante
Da ciograve si raccoglie come luomo non solo dinanzialla propria coscienza ma eziandio dinanzi a Dio ed allasocietagrave sia responsabile delle proprie azioni e come que-ste acquistino un valore rispetto alleudemonia presenteo avvenire Responsabile dinanzi a Dio egli dovragrave pro-vare gli effetti della sanzione divina dappoichegrave Dio nonpuograve essere indifferente alla osservanza e alla violazione
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me sono lode o biasimo gli atti esterni onore o disono-re che se il giudizio si moltiplichi ed acquisti pubblici-tagrave dicesi gloria o infamia
Il giudizio dellimputazione per le azioni proprie egrave ac-compagnato da un sentimento intimo di pace di benes-sere di speranza effetto del bene morale oppure da unturbamento interiore dal rimorso dal timore effetto deldisordine della volontagrave
Ciograve prova che la legge morale egrave dotata di sanzione eche la forza imperativa della legge ha tratto successivo
Chiamasi sanzione laquoil bene o il male eudemonologi-co ossia il premio e la pena annessa allosservanza oalla violazione della leggeraquo
Chiamasi premio la retribuzione dovuta al meritopena la retribuzione dovuta al demerito il merito per-ciograve racchiude lesigenza del premio come il demeritoquella della pena
I concetti del merito e del demerito sono relativiesprimono cioegrave lazione in quanto ha la relazione moralerispetto alla ricompensa o alla punizione Il giudizio in-torno alla loro entitagrave si fa in ragione composta della leg-ge e del soggetto libero operante
Da ciograve si raccoglie come luomo non solo dinanzialla propria coscienza ma eziandio dinanzi a Dio ed allasocietagrave sia responsabile delle proprie azioni e come que-ste acquistino un valore rispetto alleudemonia presenteo avvenire Responsabile dinanzi a Dio egli dovragrave pro-vare gli effetti della sanzione divina dappoichegrave Dio nonpuograve essere indifferente alla osservanza e alla violazione
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della legge naturale e dobbiamo riconoscere eminente-mente in lui quella giustizia distributiva che desideria-mo nel governo delle societagrave umane Alla sapienza diDio conviene la scelta dei mezzi acconci a fare osserva-re gli eterni suoi decreti ora i premi e le pene sono ap-punto quei mezzi efficaci pei quali gli uomini si indu-cono ad operare Dappoichegrave piuttosto che le ragioni me-tafisiche entrano le eudemonologiche nelle deliberazio-ni della volontagrave Negrave basta il sapere che losservare lalegge egrave bene e trasgredirla egrave male conviene ancora chesi sappia non potersi la legge trasgredire impunementeed un vantaggio non potersi ricavare dalladempimentodi quella Cosigrave vha una sanzione divina della legge na-turale ed un merito o demerito dinanzi a Dio I Teologidai principii della sapienza santitagrave giustizia e onnipo-tenza di Dio e dal fatto che nella vita presente la sanzio-ne della legge egrave inadeguata e insufficiente dappoichegrave ilmerito vi egrave troppo spesso o ignorato o misconosciuto negravevi si puograve dare compenso adeguato alla virtugrave argomenta-no la necessitagrave di una sanzione avvenire e per conse-guenza limmortalitagrave dellanima umana
Responsabile in faccia alla societagrave luomo deve ri-spondere di tutti gli effetti dellazione sua negrave puograve ridi-ventare onesto se non riparando i danni cagionati e ri-storando lordine col pentimento e col buon esempio
Finalmente se si riguarda il soggetto dellimputazioneossia lente che forma il giudizio questa si distingue insemplice ed efficace La prima si limita al giudizio sullamoralitagrave o sul merito o demerito delloperante laltra vi
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della legge naturale e dobbiamo riconoscere eminente-mente in lui quella giustizia distributiva che desideria-mo nel governo delle societagrave umane Alla sapienza diDio conviene la scelta dei mezzi acconci a fare osserva-re gli eterni suoi decreti ora i premi e le pene sono ap-punto quei mezzi efficaci pei quali gli uomini si indu-cono ad operare Dappoichegrave piuttosto che le ragioni me-tafisiche entrano le eudemonologiche nelle deliberazio-ni della volontagrave Negrave basta il sapere che losservare lalegge egrave bene e trasgredirla egrave male conviene ancora chesi sappia non potersi la legge trasgredire impunementeed un vantaggio non potersi ricavare dalladempimentodi quella Cosigrave vha una sanzione divina della legge na-turale ed un merito o demerito dinanzi a Dio I Teologidai principii della sapienza santitagrave giustizia e onnipo-tenza di Dio e dal fatto che nella vita presente la sanzio-ne della legge egrave inadeguata e insufficiente dappoichegrave ilmerito vi egrave troppo spesso o ignorato o misconosciuto negravevi si puograve dare compenso adeguato alla virtugrave argomenta-no la necessitagrave di una sanzione avvenire e per conse-guenza limmortalitagrave dellanima umana
Responsabile in faccia alla societagrave luomo deve ri-spondere di tutti gli effetti dellazione sua negrave puograve ridi-ventare onesto se non riparando i danni cagionati e ri-storando lordine col pentimento e col buon esempio
Finalmente se si riguarda il soggetto dellimputazioneossia lente che forma il giudizio questa si distingue insemplice ed efficace La prima si limita al giudizio sullamoralitagrave o sul merito o demerito delloperante laltra vi
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aggiunge eziandio e vi applica il premio o castigo meri-tato Quella si puograve fare da tutti gli uomini purchegrave abbia-no la scienza necessaria questa egrave propria del legislatoreo del potere sovrano di tal natura egrave limputazione che sifa per sentenza del giudice Limputazione efficace sipuograve fare soltanto imperfettamente dagli uomini perchegraveessi non possono negrave tutte negrave a fondo conoscere le nostreazioni negrave tutte premiarle o punirle secondo il merito odemerito quindi egrave che al solo Dio siccome ad autoredella legge naturale ed a vindice dellordine universalespetta una imputazione efficace perfetta il che egrave quantodire che la legge naturale avragrave per volontagrave di Dio unasanzione adeguata e completa
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aggiunge eziandio e vi applica il premio o castigo meri-tato Quella si puograve fare da tutti gli uomini purchegrave abbia-no la scienza necessaria questa egrave propria del legislatoreo del potere sovrano di tal natura egrave limputazione che sifa per sentenza del giudice Limputazione efficace sipuograve fare soltanto imperfettamente dagli uomini perchegraveessi non possono negrave tutte negrave a fondo conoscere le nostreazioni negrave tutte premiarle o punirle secondo il merito odemerito quindi egrave che al solo Dio siccome ad autoredella legge naturale ed a vindice dellordine universalespetta una imputazione efficace perfetta il che egrave quantodire che la legge naturale avragrave per volontagrave di Dio unasanzione adeguata e completa
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SOCIOLOGIA
La Sociologia o scienza delluomo sociale studia lagenesi la costituzione le condizioni dellesistenza edellazione delle societagrave umane
Ciograve che egrave ciograve che fu la societagrave umana ciograve che do-vrebbe o potrebbe essere qual egrave la sua attivitagrave sonoqueste le generali questioni della cui soluzione si occu-pa la sociologia
Contenendo lestensione di questa scienza entro certiconfini andremo progressivamente svolgendo la teoricasociale con quella parsimonia che esigono i Programmidellinsegnamento pubblico
CAPITOLO IDella societagrave umana
I metafisici distinguono una unitagrave e identitagrave numericaed una unitagrave e identitagrave specifica quella dicesi degli enti
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SOCIOLOGIA
La Sociologia o scienza delluomo sociale studia lagenesi la costituzione le condizioni dellesistenza edellazione delle societagrave umane
Ciograve che egrave ciograve che fu la societagrave umana ciograve che do-vrebbe o potrebbe essere qual egrave la sua attivitagrave sonoqueste le generali questioni della cui soluzione si occu-pa la sociologia
Contenendo lestensione di questa scienza entro certiconfini andremo progressivamente svolgendo la teoricasociale con quella parsimonia che esigono i Programmidellinsegnamento pubblico
CAPITOLO IDella societagrave umana
I metafisici distinguono una unitagrave e identitagrave numericaed una unitagrave e identitagrave specifica quella dicesi degli enti
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compiuti e per segrave sussistenti ad es Socrate egrave numerica-mente uno ed identico a segrave questa dicesi di tutto ciograve cheegrave compreso sotto la medesima classe o specie Tale egravelunitagrave o identitagrave che per natura si scorge in tutti gli uo-mini Alla prima si oppone la distinzione numerica allaseconda la distinzione specifica
Or bene gli uomini sono bensigrave numericamente distin-ti siccome individui dotati ciascuno di vita propria maper natura non vha piugrave distinzione vha unitagrave e identitagravedi guisa che ogni uomo colla sua intelligenza trova segravestesso ripetuto negli altri e trovando in altri segrave stessocomprende dover volere agli altri quel bene che vuole edesidera a segrave
Di qui spunta il concetto di societagrave Quella unitagravequella relazione intima che si concepisce esistere fra gliesseri aventi caratteri comuni e che allorquando si con-sidera negli enti irragionevoli direbbesi genere specieclasse categoria ecc negli uomini fra i quali i vicen-devoli rapporti di natura sono conosciuti e ritenuti comenorma della convivenza ununitagrave siffatta dicesi societagraveSi puograve senza dubbio pensare la totalitagrave degli uomini sot-to un concetto metafisico o logico di unitagrave e cotal con-cetto assai bene si distingue da quello di societagrave comela localitagrave degli uomini e la loro coesistenza non si ha daconfondere colla loro morale unione ma trattandosi diattivitagrave intelligenti la unione morale fra loro quellele-mento cioegrave richiesto per lidea di consociazione e di co-mune cospirazione non puograve mai mancare Imperocchegravequantunque molti e varii sieno i fini particolari che libe-
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compiuti e per segrave sussistenti ad es Socrate egrave numerica-mente uno ed identico a segrave questa dicesi di tutto ciograve cheegrave compreso sotto la medesima classe o specie Tale egravelunitagrave o identitagrave che per natura si scorge in tutti gli uo-mini Alla prima si oppone la distinzione numerica allaseconda la distinzione specifica
Or bene gli uomini sono bensigrave numericamente distin-ti siccome individui dotati ciascuno di vita propria maper natura non vha piugrave distinzione vha unitagrave e identitagravedi guisa che ogni uomo colla sua intelligenza trova segravestesso ripetuto negli altri e trovando in altri segrave stessocomprende dover volere agli altri quel bene che vuole edesidera a segrave
Di qui spunta il concetto di societagrave Quella unitagravequella relazione intima che si concepisce esistere fra gliesseri aventi caratteri comuni e che allorquando si con-sidera negli enti irragionevoli direbbesi genere specieclasse categoria ecc negli uomini fra i quali i vicen-devoli rapporti di natura sono conosciuti e ritenuti comenorma della convivenza ununitagrave siffatta dicesi societagraveSi puograve senza dubbio pensare la totalitagrave degli uomini sot-to un concetto metafisico o logico di unitagrave e cotal con-cetto assai bene si distingue da quello di societagrave comela localitagrave degli uomini e la loro coesistenza non si ha daconfondere colla loro morale unione ma trattandosi diattivitagrave intelligenti la unione morale fra loro quellele-mento cioegrave richiesto per lidea di consociazione e di co-mune cospirazione non puograve mai mancare Imperocchegravequantunque molti e varii sieno i fini particolari che libe-
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ramente gli uomini possono proporsi il fine della natu-ra moltiplicata dirograve cosigrave nei singoli individui egrave un solouna sola perciograve egrave la direzione delle intelligenze e dellevolontagrave rispetto al fine generale dogni attivitagrave umanaed un solo essendo lintento non puograve mancare laccordoil volere comune
Breve la societagrave in genere puograve definirsi laquounione mo-rale di uominiraquo o piugrave esattamente laquocospirazione di entimorali al conseguimento comune di un bene da tutti co-nosciuto e volutoraquo
Cosigrave intesa la societagrave egrave una condizione una necessitagravenaturale dellesistenza stessa delluomo Quando pure gliuomini giagrave non vivessero in societagrave tuttavia natural-mente la societagrave si formerebbe essendovi gli uomini or-dinati sotto pena ove altrimenti fosse di rinunziare allavita Luomo come essere fisico intellettuale e moralenon egrave possibile se non alla condizione che egli coopericon un altro uomo al fine umano della vita In altre pa-role luomo egrave naturalmente socievole
Il fondamento naturale ed originario della societagrave sivolle da alcuno riporre nella convenzione degli uominie sorse cosigrave la scuola del Contratto sociale ossia delpatto primitivo La naturale ed eguale libertagrave dei singoliindividui si disse dai partigiani del patto sociale nonpermette che alcuno possa essere costretto a cooperarecon un suo simile al conseguimento di un fine comunePerchegrave adunque la cooperazione effettiva di piugrave indivi-dui sia legittima egrave duopo che la loro libera e concordevolontagrave intervenga e si stipuli un patto di unione con
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ramente gli uomini possono proporsi il fine della natu-ra moltiplicata dirograve cosigrave nei singoli individui egrave un solouna sola perciograve egrave la direzione delle intelligenze e dellevolontagrave rispetto al fine generale dogni attivitagrave umanaed un solo essendo lintento non puograve mancare laccordoil volere comune
Breve la societagrave in genere puograve definirsi laquounione mo-rale di uominiraquo o piugrave esattamente laquocospirazione di entimorali al conseguimento comune di un bene da tutti co-nosciuto e volutoraquo
Cosigrave intesa la societagrave egrave una condizione una necessitagravenaturale dellesistenza stessa delluomo Quando pure gliuomini giagrave non vivessero in societagrave tuttavia natural-mente la societagrave si formerebbe essendovi gli uomini or-dinati sotto pena ove altrimenti fosse di rinunziare allavita Luomo come essere fisico intellettuale e moralenon egrave possibile se non alla condizione che egli coopericon un altro uomo al fine umano della vita In altre pa-role luomo egrave naturalmente socievole
Il fondamento naturale ed originario della societagrave sivolle da alcuno riporre nella convenzione degli uominie sorse cosigrave la scuola del Contratto sociale ossia delpatto primitivo La naturale ed eguale libertagrave dei singoliindividui si disse dai partigiani del patto sociale nonpermette che alcuno possa essere costretto a cooperarecon un suo simile al conseguimento di un fine comunePerchegrave adunque la cooperazione effettiva di piugrave indivi-dui sia legittima egrave duopo che la loro libera e concordevolontagrave intervenga e si stipuli un patto di unione con
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cui deliberino di associarsi insieme e un patto di costi-tuzione col quale si provveda allorganamento della so-cietagrave alla determinazione del suo vero carattere del suofine e dei mezzi acconci a conseguirlo
Questa teorica che informograve la filosofia specie del se-colo XVIII e della quale si conservano ancora le tracciein molti scrittori de nostri giorni si fonda essenzialmen-te sopra un errore essa cioegrave confonde la societagrave in gene-re originaria fra gli uomini colle forme speciali chelassociazione potegrave rivestire nei tempi e nei luoghi diver-si Essa suppone che la libertagrave moralmente preceda il di-ritto che senza lesione della libertagrave non si possa volereda tutti un fine comune quasi che il fine comune consi-sta solo nel bene altrui e non anzi nel proprio quasi cheil bene generale ragione ultima di tutta lattivitagrave umanae della societagrave universale di tutti gli uomini talmente ap-partenga agli uni che volendolo non lo si voglia ezian-dio per gli altri
Lesistenza e la conservazione della societagrave umananon dipende punto da un fatto contingente ed arbitrario13
delluomo poichegrave questi egrave essenzialmente socievoleEd in veritagrave lassoluto bisogno che luomo ha di vive-
re in societagrave egrave provato dal fatto che egli non puograve senzaaiuto e soccorso umano negrave conservare la propria vita negrave
13 Diciamo arbitrario o libero a scansare lequivoco in cui ca-drebbe chi affermasse che la societagrave non egrave un fatto volontario Lasocietagrave egrave volontaria non giagrave nel senso che sia libero alluomolesserne parte o no ma nel senso che essa egrave conforme alle natura-li tendenze della volontagrave
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cui deliberino di associarsi insieme e un patto di costi-tuzione col quale si provveda allorganamento della so-cietagrave alla determinazione del suo vero carattere del suofine e dei mezzi acconci a conseguirlo
Questa teorica che informograve la filosofia specie del se-colo XVIII e della quale si conservano ancora le tracciein molti scrittori de nostri giorni si fonda essenzialmen-te sopra un errore essa cioegrave confonde la societagrave in gene-re originaria fra gli uomini colle forme speciali chelassociazione potegrave rivestire nei tempi e nei luoghi diver-si Essa suppone che la libertagrave moralmente preceda il di-ritto che senza lesione della libertagrave non si possa volereda tutti un fine comune quasi che il fine comune consi-sta solo nel bene altrui e non anzi nel proprio quasi cheil bene generale ragione ultima di tutta lattivitagrave umanae della societagrave universale di tutti gli uomini talmente ap-partenga agli uni che volendolo non lo si voglia ezian-dio per gli altri
Lesistenza e la conservazione della societagrave umananon dipende punto da un fatto contingente ed arbitrario13
delluomo poichegrave questi egrave essenzialmente socievoleEd in veritagrave lassoluto bisogno che luomo ha di vive-
re in societagrave egrave provato dal fatto che egli non puograve senzaaiuto e soccorso umano negrave conservare la propria vita negrave
13 Diciamo arbitrario o libero a scansare lequivoco in cui ca-drebbe chi affermasse che la societagrave non egrave un fatto volontario Lasocietagrave egrave volontaria non giagrave nel senso che sia libero alluomolesserne parte o no ma nel senso che essa egrave conforme alle natura-li tendenze della volontagrave
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portare a perfezione le proprie facoltagrave e potenze e rag-giungere cosigrave quella felicitagrave cui del continuo aspira
Se lo riguardate nel fisico egli ha avuto principio dalconsenso di due enti intelligenti uniti appunto da questointento di dargli lesistenza e formanti la piugrave naturale lapiugrave elementare delle societagrave Nato appena continua a vi-vere in famiglia e viene assistito ed alimentato crescen-do fra i lari paterni Debole e sprovveduto egli non du-rerebbe a campare tre giorni se dalla natura non fosseraccomandato alla societagrave
Senza la societagrave luomo non potrebbe punto soddisfa-re a suoi bisogni intellettuali e morali Che sarebbe dilui senza leducazione Ora che cosa egrave altro leducazio-ne che unazione sociale un rappresentarsi cioegrave della co-scienza di uno alla coscienza dellaltro per informarlaalla virtugrave ed un cooperare di questa alla benigna in-fluenza di quella Quale sarebbe lo svolgimento dellaragione umana quale sarebbe la scienza senza quellatrasmissione del sapere che si fa per via dellinsegna-mento in seno della societagrave Il sapere egrave opera di innu-merevoli generazioni ciascuna delle quali ha lavoratosui trovati precedenti Perciograve la scienza frutto di sforziconcordi opera della societagrave non si riceve per ordinarioche nella societagrave stessa questa trasmette allindividuo ilretaggio scientifico de secoli passati comunicando allespeculazioni umane quella continuitagrave per la quale si ren-de possibile il progresso e facile il perfezionamento in-tellettuale Chi vuole adunque che luomo non sia socia-bile per natura o lo vuole nato alla ignoranza ed alla
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portare a perfezione le proprie facoltagrave e potenze e rag-giungere cosigrave quella felicitagrave cui del continuo aspira
Se lo riguardate nel fisico egli ha avuto principio dalconsenso di due enti intelligenti uniti appunto da questointento di dargli lesistenza e formanti la piugrave naturale lapiugrave elementare delle societagrave Nato appena continua a vi-vere in famiglia e viene assistito ed alimentato crescen-do fra i lari paterni Debole e sprovveduto egli non du-rerebbe a campare tre giorni se dalla natura non fosseraccomandato alla societagrave
Senza la societagrave luomo non potrebbe punto soddisfa-re a suoi bisogni intellettuali e morali Che sarebbe dilui senza leducazione Ora che cosa egrave altro leducazio-ne che unazione sociale un rappresentarsi cioegrave della co-scienza di uno alla coscienza dellaltro per informarlaalla virtugrave ed un cooperare di questa alla benigna in-fluenza di quella Quale sarebbe lo svolgimento dellaragione umana quale sarebbe la scienza senza quellatrasmissione del sapere che si fa per via dellinsegna-mento in seno della societagrave Il sapere egrave opera di innu-merevoli generazioni ciascuna delle quali ha lavoratosui trovati precedenti Perciograve la scienza frutto di sforziconcordi opera della societagrave non si riceve per ordinarioche nella societagrave stessa questa trasmette allindividuo ilretaggio scientifico de secoli passati comunicando allespeculazioni umane quella continuitagrave per la quale si ren-de possibile il progresso e facile il perfezionamento in-tellettuale Chi vuole adunque che luomo non sia socia-bile per natura o lo vuole nato alla ignoranza ed alla
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malvagitagrave o lo mette nellimpossibilitagrave di soddisfare asuoi bisogni morali di nutrire la mente col vero e il sen-timento col bene
Anche il linguaggio mostra necessaria alluomo la so-cietagrave fuori di questa la favella sarebbe affatto inutile edallora a che avrebbe egli avuto dalla natura la facoltagrave diparlare a che fine sentirebbe il bisogno di manifestare iproprii pensieri e sentimenti se non potesse comunicarliad altri enti capaci di intenderlo negrave potesse congiunger-si con loro in un solo intento
Il bisogno costante che luomo prova dellaiuto altruiper la sua conservazione e per il suo perfezionamentolorrore che sente per lisolamento la pena che gli cagio-na il silenzio al quale sia condannato nonchegrave il fatto ac-certato dalla storia dalle tradizioni e dalle credenze ditutti i tempi della contemporanea esistenza delluomo edella societagrave la civiltagrave cui certamente luomo egrave ordinatoavuto riguardo alla perfettibilitagrave delle sue potenze pro-vano che esso egrave naturalmente un essere sociale ossianato per lo stato di societagrave
Di diritto adunque la societagrave deriva dalla natura eluomo non fa che sottostare ad una legge di natura al-lorquando seguendo la spontaneitagrave de suoi sentimentiriconosce le relazioni sociali che esso ha con tutti indi-stintamente i suoi simili
Non egrave dunque la socialitagrave un mercato di servigi scam-bievoli come la considerano gli utilitari ovvero unaspecie di transazione con cui si sacrifica il minimo peravere gli altrui sussidii collintento di sempre far preva-
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malvagitagrave o lo mette nellimpossibilitagrave di soddisfare asuoi bisogni morali di nutrire la mente col vero e il sen-timento col bene
Anche il linguaggio mostra necessaria alluomo la so-cietagrave fuori di questa la favella sarebbe affatto inutile edallora a che avrebbe egli avuto dalla natura la facoltagrave diparlare a che fine sentirebbe il bisogno di manifestare iproprii pensieri e sentimenti se non potesse comunicarliad altri enti capaci di intenderlo negrave potesse congiunger-si con loro in un solo intento
Il bisogno costante che luomo prova dellaiuto altruiper la sua conservazione e per il suo perfezionamentolorrore che sente per lisolamento la pena che gli cagio-na il silenzio al quale sia condannato nonchegrave il fatto ac-certato dalla storia dalle tradizioni e dalle credenze ditutti i tempi della contemporanea esistenza delluomo edella societagrave la civiltagrave cui certamente luomo egrave ordinatoavuto riguardo alla perfettibilitagrave delle sue potenze pro-vano che esso egrave naturalmente un essere sociale ossianato per lo stato di societagrave
Di diritto adunque la societagrave deriva dalla natura eluomo non fa che sottostare ad una legge di natura al-lorquando seguendo la spontaneitagrave de suoi sentimentiriconosce le relazioni sociali che esso ha con tutti indi-stintamente i suoi simili
Non egrave dunque la socialitagrave un mercato di servigi scam-bievoli come la considerano gli utilitari ovvero unaspecie di transazione con cui si sacrifica il minimo peravere gli altrui sussidii collintento di sempre far preva-
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lere il proprio interesse Nulla di piugrave opposto al concettodi societagrave che il porre legoismo dellinteresse a fattoredella stessa Neppure egrave il prodotto di un patto primitivodi cui non si ha traccia presso le tradizioni dei popoliun tal patto ad ogni modo sarebbe sempre un che acci-dentale e libero e potrebbe sempre quando piaccia re-scindersi mentre la societagrave egrave relazione necessaria egrave unfatto costante ed indipendente dallarbitrio delluomo ilquale non egrave libero di appartenere o no al genere umanoOra fra tutti gli individui appartenenti al genere umanoesiste precisamente quella relazione intima che egrave dovutaalla unitagrave di natura ed in forza della quale nasce dappri-ma il sentimento e poi la coscienza di dover fare il benedegli altri come il proprio di cospirare cioegrave ad un benecomune
Cotesta societagrave originaria universale degli uomini egrave ilfondamento razionale de patti con cui gli individui van-no successivamente creando fra di loro speciali societagravele quali sono dirograve cosigrave altrettante figlie ed emanazionidella societagrave primitiva
CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave
Gli elementi analitici della societagrave si derivano dalladefinizione che ne demmo nel capitolo precedente Essisono quattro
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lere il proprio interesse Nulla di piugrave opposto al concettodi societagrave che il porre legoismo dellinteresse a fattoredella stessa Neppure egrave il prodotto di un patto primitivodi cui non si ha traccia presso le tradizioni dei popoliun tal patto ad ogni modo sarebbe sempre un che acci-dentale e libero e potrebbe sempre quando piaccia re-scindersi mentre la societagrave egrave relazione necessaria egrave unfatto costante ed indipendente dallarbitrio delluomo ilquale non egrave libero di appartenere o no al genere umanoOra fra tutti gli individui appartenenti al genere umanoesiste precisamente quella relazione intima che egrave dovutaalla unitagrave di natura ed in forza della quale nasce dappri-ma il sentimento e poi la coscienza di dover fare il benedegli altri come il proprio di cospirare cioegrave ad un benecomune
Cotesta societagrave originaria universale degli uomini egrave ilfondamento razionale de patti con cui gli individui van-no successivamente creando fra di loro speciali societagravele quali sono dirograve cosigrave altrettante figlie ed emanazionidella societagrave primitiva
CAPITOLO IIElementi analitici della Societagrave
Gli elementi analitici della societagrave si derivano dalladefinizione che ne demmo nel capitolo precedente Essisono quattro
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Per la societagrave si richiede1deg Una moltitudine di uomini il cui numero puograve esse-
re illimitato o limitato secondo la natura ed il fine dellasocietagrave
2deg La loro morale congiunzione3deg Il fine cui tendono4deg I mezzi atti a conseguirloPerciograve non si dagrave societagrave possibile senza enti intelli-
genti che ne costituiscano la materia senza un accordoun vincolo morale che congiunga le loro volontagrave senzaun fine cui cospirare e la possibilitagrave di ottenerlo conmezzi acconci questi tre ultimi elementi ne costituisco-no la forma
Lelemento principale di ogni societagrave egrave il fine dap-poichegrave i mezzi non hanno valore alcuno indipendente-mente dal fine essi non derivano il loro essere chedallattitudine che hanno al fine la cooperazione poi nonegrave possibile ove si prescinda dal fine la moltitudine nonrappresenta che la materia ordinabile ossia lattivitagrave chesi consocia dirigendosi ad un sol fine
La natura la specie di una societagrave qualsivoglia non sidesume altrimenti che dal suo fine
Infatti determinare lessenza di una cosa egrave assegnareuna nota un carattere intrinseco ed immutabile che lesia esclusivamente proprio Ora la pluralitagrave degli indivi-dui e la loro unione morale egrave comune a tutte le societagrave imezzi non hanno determinazione se si prescinda dalfine questo solo adunque egrave la nota intrinseca ed immu-tabile delle singole societagrave Per conseguenza il fine di-
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Per la societagrave si richiede1deg Una moltitudine di uomini il cui numero puograve esse-
re illimitato o limitato secondo la natura ed il fine dellasocietagrave
2deg La loro morale congiunzione3deg Il fine cui tendono4deg I mezzi atti a conseguirloPerciograve non si dagrave societagrave possibile senza enti intelli-
genti che ne costituiscano la materia senza un accordoun vincolo morale che congiunga le loro volontagrave senzaun fine cui cospirare e la possibilitagrave di ottenerlo conmezzi acconci questi tre ultimi elementi ne costituisco-no la forma
Lelemento principale di ogni societagrave egrave il fine dap-poichegrave i mezzi non hanno valore alcuno indipendente-mente dal fine essi non derivano il loro essere chedallattitudine che hanno al fine la cooperazione poi nonegrave possibile ove si prescinda dal fine la moltitudine nonrappresenta che la materia ordinabile ossia lattivitagrave chesi consocia dirigendosi ad un sol fine
La natura la specie di una societagrave qualsivoglia non sidesume altrimenti che dal suo fine
Infatti determinare lessenza di una cosa egrave assegnareuna nota un carattere intrinseco ed immutabile che lesia esclusivamente proprio Ora la pluralitagrave degli indivi-dui e la loro unione morale egrave comune a tutte le societagrave imezzi non hanno determinazione se si prescinda dalfine questo solo adunque egrave la nota intrinseca ed immu-tabile delle singole societagrave Per conseguenza il fine di-
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verso fa sigrave che le societagrave sieno diverse essenzialmenteladdove quelle che hanno lo stesso fine non si distinguo-no che per numero cioegrave sono ripetizioni della stessa so-cietagrave
Il fine che rappresenta il principio di unione fra isoci non puograve essere che un bene giacchegrave lattivitagrave uma-na non si spiega che in vista dun bene Siccome poi ilsolo bene onesto egrave ragione di un vincolo morale cosigrave lasocietagrave non egrave legittima non egrave capace di valore etico senon si fonda sullonestagrave
Fra i mezzi che la societagrave deve avere per raggiungereil fine principalissimo ed indispensabile egrave lautoritagravedella quale a suo tempo
CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione
Si egrave dimostrato essere la societagrave una proprietagrave essen-ziale dellumana natura Luomo egrave in societagrave ogni qual-volta egrave in relazione cogli altri uomini cotesta relazionegli egrave fisicamente e moralmente necessaria ed egrave anterioread ogni sua libera determinazione Tuttavia se da unaqualche relazione non si puograve prescindere questa piutto-sto che quellaltra relazione non viene dalla natura indi-vidualmente determinata Occorre pertanto un fattoumano che la determini
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verso fa sigrave che le societagrave sieno diverse essenzialmenteladdove quelle che hanno lo stesso fine non si distinguo-no che per numero cioegrave sono ripetizioni della stessa so-cietagrave
Il fine che rappresenta il principio di unione fra isoci non puograve essere che un bene giacchegrave lattivitagrave uma-na non si spiega che in vista dun bene Siccome poi ilsolo bene onesto egrave ragione di un vincolo morale cosigrave lasocietagrave non egrave legittima non egrave capace di valore etico senon si fonda sullonestagrave
Fra i mezzi che la societagrave deve avere per raggiungereil fine principalissimo ed indispensabile egrave lautoritagravedella quale a suo tempo
CAPITOLO IIIDella societagrave particolare e sua divisione
Si egrave dimostrato essere la societagrave una proprietagrave essen-ziale dellumana natura Luomo egrave in societagrave ogni qual-volta egrave in relazione cogli altri uomini cotesta relazionegli egrave fisicamente e moralmente necessaria ed egrave anterioread ogni sua libera determinazione Tuttavia se da unaqualche relazione non si puograve prescindere questa piutto-sto che quellaltra relazione non viene dalla natura indi-vidualmente determinata Occorre pertanto un fattoumano che la determini
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Dal fatto umano nasce cosigrave la societagrave in concreto os-sia una societagrave particolare
Il fatto umano si riduce ad una cognizione e ad unavolizione di un fine sia questo assolutamente obbligato-rio comechegrave imposto dalle esigenze naturali sia liberocioegrave suggerito da ragioni di utilitagrave Quando adunque siricerca lorigine di una societagrave in concreto e la sua spe-cie si viene in ultima analisi a ricercare quali sieno que-gli intenti per cui gli uomini si trovano uniti ovvero siuniscono fra di loro E giacchegrave i fini principii generatorie specifici delle societagrave singole vengono il piugrave spesso osuggeriti o imposti dalle circostanze negrave essendo questealtro che gli antecedenti de fatti umani ovvero ragioniche li spiegano cosigrave potremo stabilire come prima leggedella societagrave particolare laquoche ogni societagrave egrave il risulta-mento di fatti antecedentiraquo
Giusta queste considerazioni la divisione delle societagraveparticolari si potragrave ripetere eziandio dagli antecedentinondimeno anche in tal caso si vuol considerare lordinenecessario o accidentale chessi hanno al fine
Pertanto un fine specificativamente distinto fa unasocietagrave specificativamente distinta dalle altre se vi sonoinvece piugrave societagrave aventi lo stesso fine queste si distin-gueranno solo numericamente La cosa egrave manifesta se ilfine egrave diverso diversi hanno da essere i mezzi diversele operazioni diversa la missione che incombe ai singolimembri diverso perciograve il potere costituito nella societagravee a lei necessario Chiamansi pari o simili le societagrave chenon si distinguono per il fine impari o dissimili quelle
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Dal fatto umano nasce cosigrave la societagrave in concreto os-sia una societagrave particolare
Il fatto umano si riduce ad una cognizione e ad unavolizione di un fine sia questo assolutamente obbligato-rio comechegrave imposto dalle esigenze naturali sia liberocioegrave suggerito da ragioni di utilitagrave Quando adunque siricerca lorigine di una societagrave in concreto e la sua spe-cie si viene in ultima analisi a ricercare quali sieno que-gli intenti per cui gli uomini si trovano uniti ovvero siuniscono fra di loro E giacchegrave i fini principii generatorie specifici delle societagrave singole vengono il piugrave spesso osuggeriti o imposti dalle circostanze negrave essendo questealtro che gli antecedenti de fatti umani ovvero ragioniche li spiegano cosigrave potremo stabilire come prima leggedella societagrave particolare laquoche ogni societagrave egrave il risulta-mento di fatti antecedentiraquo
Giusta queste considerazioni la divisione delle societagraveparticolari si potragrave ripetere eziandio dagli antecedentinondimeno anche in tal caso si vuol considerare lordinenecessario o accidentale chessi hanno al fine
Pertanto un fine specificativamente distinto fa unasocietagrave specificativamente distinta dalle altre se vi sonoinvece piugrave societagrave aventi lo stesso fine queste si distin-gueranno solo numericamente La cosa egrave manifesta se ilfine egrave diverso diversi hanno da essere i mezzi diversele operazioni diversa la missione che incombe ai singolimembri diverso perciograve il potere costituito nella societagravee a lei necessario Chiamansi pari o simili le societagrave chenon si distinguono per il fine impari o dissimili quelle
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che hanno fine diverso ad es lo Stato e la famiglia sonodue societagrave impari due Stati invece qualunque sia il nu-mero dei soci sono due societagrave pari rispetto al fine cheegrave il bene pubblico nel tempo e nello spazio Perograve due opiugrave societagrave pari potranno ancora distinguersi le une dallealtre vuoi per lelemento materiale vuoi per il modo di-verso di ottenere lo scopo della consociazione sotto ilprimo aspetto la societagrave civile italica si distingue dallagermanica sotto il secondo uno stato monarchico si di-stingue da uno stato repubblicano Nondimeno appartie-ne solo alla Storia il distinguere le societagrave numerica-mente mentre la divisione logica vuole sempre ripetersidal fine o dallordinamento dei mezzi al fine
Lelemento materiale di una societagrave puograve benissimoentrare come elemento materiale eziandio di altra socie-tagrave distinta di specie giacchegrave non ripugna che lo stessoindividuo abbia piugrave fini a conseguire e concorra insiemecon altri al loro conseguimento Non egrave dunque unoffesacontro una societagrave lessere un individuo che le appartie-ne eziandio membro di unaltra quando il fine non siaopposto ma solo diverso e disparato puograve il cittadinoessere ad un tempo membro della societagrave civile e dellasocietagrave religiosa o della Chiesa perchegrave il fine di questanon egrave il fine di quella e neppure le egrave opposto nella stes-sa guisa che lo stesso cittadino egrave contemporaneamentemembro della societagrave domestica il cui fine benchegrave di-verso non esclude il fine politico
Rispetto ai fatti anteriori allassociamento degli indi-vidui se essi impongono agli individui una relazione re-
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che hanno fine diverso ad es lo Stato e la famiglia sonodue societagrave impari due Stati invece qualunque sia il nu-mero dei soci sono due societagrave pari rispetto al fine cheegrave il bene pubblico nel tempo e nello spazio Perograve due opiugrave societagrave pari potranno ancora distinguersi le une dallealtre vuoi per lelemento materiale vuoi per il modo di-verso di ottenere lo scopo della consociazione sotto ilprimo aspetto la societagrave civile italica si distingue dallagermanica sotto il secondo uno stato monarchico si di-stingue da uno stato repubblicano Nondimeno appartie-ne solo alla Storia il distinguere le societagrave numerica-mente mentre la divisione logica vuole sempre ripetersidal fine o dallordinamento dei mezzi al fine
Lelemento materiale di una societagrave puograve benissimoentrare come elemento materiale eziandio di altra socie-tagrave distinta di specie giacchegrave non ripugna che lo stessoindividuo abbia piugrave fini a conseguire e concorra insiemecon altri al loro conseguimento Non egrave dunque unoffesacontro una societagrave lessere un individuo che le appartie-ne eziandio membro di unaltra quando il fine non siaopposto ma solo diverso e disparato puograve il cittadinoessere ad un tempo membro della societagrave civile e dellasocietagrave religiosa o della Chiesa perchegrave il fine di questanon egrave il fine di quella e neppure le egrave opposto nella stes-sa guisa che lo stesso cittadino egrave contemporaneamentemembro della societagrave domestica il cui fine benchegrave di-verso non esclude il fine politico
Rispetto ai fatti anteriori allassociamento degli indi-vidui se essi impongono agli individui una relazione re-
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ciproca ossia se questi sono tali da ordinare gli enti mo-rali al fine indipendentemente dalla loro volontagrave allorala societagrave che ne nasce saragrave necessaria tale egrave la societagravepaternale giacchegrave non egrave libero al figlio di non trovarsiin relazione naturale col padre la societagrave religiosa cioegravequella che ha luogo fra gli uomini e Dio dal qualeluomo non egrave mai indipendente la societagrave politica che sirichiede per la tutela dellindividuo e della famiglia Egravelibera invece ogni societagrave in cui le circostanze esterneabbiano soltanto suggerita una determinazione della vo-lontagrave tali sono quelle che si fondano sullutile ed ognialtra la quale non sia assolutamente imposta dal doverecome la coniugale Le societagrave libere nel loro principiostrette che sieno inducono il vincolo del dovere ciascu-na secondo la sua natura giacchegrave una societagrave senza vin-coli morali non egrave concepibile Per conseguenza piugrave so-cietagrave compatibili di cui lo stesso individuo sia membrorivestono per costui la natura di altrettante obbligazionimorali
Una societagrave la quale sia ordinata non a tutto un finema ad una parte soltanto del medesimo dicesi imperfet-ta e piglia il nome di associazione collegio o consorzio
Propriamente parlando il consorzio egrave parte di una so-cietagrave maggiore ed avente un fine che egrave parte soltanto delfine che si propone la societagrave maggiore Il fine adunquedella societagrave maggiore e quello del consorzio sono sottoil medesimo genere Una societagrave operaia per es egrave unconsorzio dello Stato un ordine religioso egrave un consorziodella Chiesa
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ciproca ossia se questi sono tali da ordinare gli enti mo-rali al fine indipendentemente dalla loro volontagrave allorala societagrave che ne nasce saragrave necessaria tale egrave la societagravepaternale giacchegrave non egrave libero al figlio di non trovarsiin relazione naturale col padre la societagrave religiosa cioegravequella che ha luogo fra gli uomini e Dio dal qualeluomo non egrave mai indipendente la societagrave politica che sirichiede per la tutela dellindividuo e della famiglia Egravelibera invece ogni societagrave in cui le circostanze esterneabbiano soltanto suggerita una determinazione della vo-lontagrave tali sono quelle che si fondano sullutile ed ognialtra la quale non sia assolutamente imposta dal doverecome la coniugale Le societagrave libere nel loro principiostrette che sieno inducono il vincolo del dovere ciascu-na secondo la sua natura giacchegrave una societagrave senza vin-coli morali non egrave concepibile Per conseguenza piugrave so-cietagrave compatibili di cui lo stesso individuo sia membrorivestono per costui la natura di altrettante obbligazionimorali
Una societagrave la quale sia ordinata non a tutto un finema ad una parte soltanto del medesimo dicesi imperfet-ta e piglia il nome di associazione collegio o consorzio
Propriamente parlando il consorzio egrave parte di una so-cietagrave maggiore ed avente un fine che egrave parte soltanto delfine che si propone la societagrave maggiore Il fine adunquedella societagrave maggiore e quello del consorzio sono sottoil medesimo genere Una societagrave operaia per es egrave unconsorzio dello Stato un ordine religioso egrave un consorziodella Chiesa
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Egrave proprio del consorzio il non potere condurre gli in-dividui al fine inteso senza entrare a far parte di una so-cietagrave maggiore e perfetta di quella cioegrave al cui fine vienricondotto il fine del consorzio Laonde lesistenza giuri-dica di un consorzio egrave affatto dipendente dalla volontagravedella societagrave maggiore rispettiva La societagrave maggiorepiglia il nome di protarchia la minore che ne egrave partedicesi deutarchia
La societagrave dicesi perfetta quando ha in segrave tutto ciograveche si richiede al conseguimento del fine Essa puograve defi-nirsi laquoegrave societagrave perfetta quella che non egrave parte di unaltrae non ha un fine ordinato al fine di unaltra essendo nelsuo genere indipendente e in segrave completaraquo Quindi la so-cietagrave perfetta ha da essere indipendente nellessere enelloperare cioegrave sui juris per tutto ciograve che riguarda ilsuo proprio fine Le societagrave perfette sono tre la fami-glia lo Stato e la societagrave religiosa Ciascuna di esse egravedeterminata nella sua esistenza ed azione da un fine di-verso e deve avere un potere proprio Benchegrave distinteed in segrave complete benchegrave luna non sia ordinata allaltratuttavia si prestano un aiuto scambievole a felicitare tut-to luomo soddisfando a suoi veri bisogni Bisogni po-chi ma continui rendono necessaria la prima bisognimolti ma rari la seconda bisogni di indole affatto spiri-tuale la terza
Se si riguardino i mezzi di cui si valgono le societagraveciascuna secondo la propria specie esse si potrebberodistinguere in materiali e spirituali Secondo la quantitagravedei mezzi altre sono eguali altre disuguali
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Egrave proprio del consorzio il non potere condurre gli in-dividui al fine inteso senza entrare a far parte di una so-cietagrave maggiore e perfetta di quella cioegrave al cui fine vienricondotto il fine del consorzio Laonde lesistenza giuri-dica di un consorzio egrave affatto dipendente dalla volontagravedella societagrave maggiore rispettiva La societagrave maggiorepiglia il nome di protarchia la minore che ne egrave partedicesi deutarchia
La societagrave dicesi perfetta quando ha in segrave tutto ciograveche si richiede al conseguimento del fine Essa puograve defi-nirsi laquoegrave societagrave perfetta quella che non egrave parte di unaltrae non ha un fine ordinato al fine di unaltra essendo nelsuo genere indipendente e in segrave completaraquo Quindi la so-cietagrave perfetta ha da essere indipendente nellessere enelloperare cioegrave sui juris per tutto ciograve che riguarda ilsuo proprio fine Le societagrave perfette sono tre la fami-glia lo Stato e la societagrave religiosa Ciascuna di esse egravedeterminata nella sua esistenza ed azione da un fine di-verso e deve avere un potere proprio Benchegrave distinteed in segrave complete benchegrave luna non sia ordinata allaltratuttavia si prestano un aiuto scambievole a felicitare tut-to luomo soddisfando a suoi veri bisogni Bisogni po-chi ma continui rendono necessaria la prima bisognimolti ma rari la seconda bisogni di indole affatto spiri-tuale la terza
Se si riguardino i mezzi di cui si valgono le societagraveciascuna secondo la propria specie esse si potrebberodistinguere in materiali e spirituali Secondo la quantitagravedei mezzi altre sono eguali altre disuguali
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Dal fine inoltre nasce che alcune societagrave sieno onesteed altre ree Una societagrave rea non ha diritto di sussisterenegrave i suoi membri hanno il dovere di rimanervi ancorchegraveastretti da giuramento imperocchegrave non si dagrave diritto negravedovere senza moralitagrave Ogni societagrave rea egrave unoffesa allasocietagrave universale una guerra a tutti gli uomini fra iquali le idee di onestagrave e di giustizia sociale sono costantied inalterabili
Finalmente due societagrave possono trovarsi in stato diconcordia o in stato di conflitto questultimo ha luogoquando una societagrave non puograve conseguire il proprio finesenza recare ostacolo alla libera operazione dellaltra Intal caso prevale qui fortior est jure
CAPITOLO IVDella autoritagrave
Fra le condizioni necessarie per lesistenza della so-cietagrave ponemmo lautoritagrave che la governa e la dirige ver-so il conseguimento del suo scopo
Lautoritagrave puograve definirsi laquoil diritto di obbligare i soci inordine al conseguimento del fine socialeraquo Essa quindiappartiene alla categoria dei diritti di cui egrave una specie esi distingue dalla forza destituita di efficacia moralequando egrave scompagnata dal diritto
Che in ogni societagrave esista lautoritagrave ce lo dice il fattoUn fenomeno accompagna costantemente lo stato socia-
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Dal fine inoltre nasce che alcune societagrave sieno onesteed altre ree Una societagrave rea non ha diritto di sussisterenegrave i suoi membri hanno il dovere di rimanervi ancorchegraveastretti da giuramento imperocchegrave non si dagrave diritto negravedovere senza moralitagrave Ogni societagrave rea egrave unoffesa allasocietagrave universale una guerra a tutti gli uomini fra iquali le idee di onestagrave e di giustizia sociale sono costantied inalterabili
Finalmente due societagrave possono trovarsi in stato diconcordia o in stato di conflitto questultimo ha luogoquando una societagrave non puograve conseguire il proprio finesenza recare ostacolo alla libera operazione dellaltra Intal caso prevale qui fortior est jure
CAPITOLO IVDella autoritagrave
Fra le condizioni necessarie per lesistenza della so-cietagrave ponemmo lautoritagrave che la governa e la dirige ver-so il conseguimento del suo scopo
Lautoritagrave puograve definirsi laquoil diritto di obbligare i soci inordine al conseguimento del fine socialeraquo Essa quindiappartiene alla categoria dei diritti di cui egrave una specie esi distingue dalla forza destituita di efficacia moralequando egrave scompagnata dal diritto
Che in ogni societagrave esista lautoritagrave ce lo dice il fattoUn fenomeno accompagna costantemente lo stato socia-
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le lesistenza cioegrave di una persona o di unassemblea incui egrave il potere di obbligare
Senza un tal potere richiesto come mezzo necessarioalla vita sociale qualsivoglia consociazione egrave impossi-bile Diffatti la societagrave egrave il concorde aspirare di molte li-bere intelligenze ad un fine comune ma come possonoqueste acquistare un tal moto concorde Hanno esse egravevero nel fine comune un principio dellunitagrave sociale maquesto fine non egrave sigrave strettamente legato a tale o tal altromezzo che tutti gli intelletti concordino sempre nel rav-visare necessario luno a preferenza di ogni altro anzi laragione non meno che lesperienza ci dimostra difficilis-simo riunire in tal materia i pareri Ora la perfezione so-ciale esige per necessitagrave coordinazione di mezzi esigeaccordo di volontagrave laccordo poi egrave possibile soltanto aquesta condizione che le singole intelligenze le singolevolontagrave associate sieno obbligate ad uniformarsi ad unaragione e ad una volontagrave determinata la quale abbiaperciograve il diritto di agire e come norma generale e comeforza motrice
Lautoritagrave col suo imperativo essendo quella che con-nette i mezzi al fine dirigendo le menti e legando mo-ralmente le volontagrave nelluso de mezzi stessi si concepi-sce come forza compaginatrice o formatrice della socie-tagrave donde il significato del suo nome quasi auctrix so-cietatis
Come esigenza della societagrave essa egrave anteriore ad ognivolere umano ad ogni patto ed esiste di diritto ovunquevha una associazione Perocchegrave essa egrave in ultima analisi
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le lesistenza cioegrave di una persona o di unassemblea incui egrave il potere di obbligare
Senza un tal potere richiesto come mezzo necessarioalla vita sociale qualsivoglia consociazione egrave impossi-bile Diffatti la societagrave egrave il concorde aspirare di molte li-bere intelligenze ad un fine comune ma come possonoqueste acquistare un tal moto concorde Hanno esse egravevero nel fine comune un principio dellunitagrave sociale maquesto fine non egrave sigrave strettamente legato a tale o tal altromezzo che tutti gli intelletti concordino sempre nel rav-visare necessario luno a preferenza di ogni altro anzi laragione non meno che lesperienza ci dimostra difficilis-simo riunire in tal materia i pareri Ora la perfezione so-ciale esige per necessitagrave coordinazione di mezzi esigeaccordo di volontagrave laccordo poi egrave possibile soltanto aquesta condizione che le singole intelligenze le singolevolontagrave associate sieno obbligate ad uniformarsi ad unaragione e ad una volontagrave determinata la quale abbiaperciograve il diritto di agire e come norma generale e comeforza motrice
Lautoritagrave col suo imperativo essendo quella che con-nette i mezzi al fine dirigendo le menti e legando mo-ralmente le volontagrave nelluso de mezzi stessi si concepi-sce come forza compaginatrice o formatrice della socie-tagrave donde il significato del suo nome quasi auctrix so-cietatis
Come esigenza della societagrave essa egrave anteriore ad ognivolere umano ad ogni patto ed esiste di diritto ovunquevha una associazione Perocchegrave essa egrave in ultima analisi
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un officio sociale Per rendere piugrave chiaro il nostro pen-siero ci serviremo di un esempio che togliamo al Ger-dil
Poniamo che alcuni naufraghi approdino ad unaspiaggia deserta e che uno di essi vada travagliando isuoi compagni di sventura Evidentemente tutti hanno ildiritto di difendersi di soccorrersi scambievolmente e diresistere uniti al comune nemico Se lopera di qualche-duno egrave necessaria alla comune salvezza gli altri hannoil diritto di obbligarlo a prestarla Ecco dunque in queinaufraghi un diritto sociale quello di obbligare esseriintelligenti a concorrere per un fine comune Di qui sicomprende che il diritto sociale in altri termini lautori-tagrave egrave una condizione di ogni societagrave un mezzo costante-mente necessario per la sua esistenza
Lautoritagrave richiede un soggetto in cui risieda o in cuisi concreti altrimenti non egrave che una pura astrazione undiritto inattivo
A lato quindi del concetto astratto di autoritagrave sorgelidea del potere effettivo e concreto che impera nelle va-rie societagrave
Affinchegrave una persona vuoi individua vuoi collettivao morale sia idoneo soggetto dellautoritagrave conviene chepresenti tre condizioni gli abbisogna il sapere il voleree il potere sapere ciograve che importa al fine della societagravevolerlo seguendo le norme dellonestagrave e della giustiziapoter ottenere efficacemente il rispetto e lobbedienzaossia la cooperazione de soci Tuttavia queste condizio-ni non dagravenno ancora a tal persona il diritto di avere o
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un officio sociale Per rendere piugrave chiaro il nostro pen-siero ci serviremo di un esempio che togliamo al Ger-dil
Poniamo che alcuni naufraghi approdino ad unaspiaggia deserta e che uno di essi vada travagliando isuoi compagni di sventura Evidentemente tutti hanno ildiritto di difendersi di soccorrersi scambievolmente e diresistere uniti al comune nemico Se lopera di qualche-duno egrave necessaria alla comune salvezza gli altri hannoil diritto di obbligarlo a prestarla Ecco dunque in queinaufraghi un diritto sociale quello di obbligare esseriintelligenti a concorrere per un fine comune Di qui sicomprende che il diritto sociale in altri termini lautori-tagrave egrave una condizione di ogni societagrave un mezzo costante-mente necessario per la sua esistenza
Lautoritagrave richiede un soggetto in cui risieda o in cuisi concreti altrimenti non egrave che una pura astrazione undiritto inattivo
A lato quindi del concetto astratto di autoritagrave sorgelidea del potere effettivo e concreto che impera nelle va-rie societagrave
Affinchegrave una persona vuoi individua vuoi collettivao morale sia idoneo soggetto dellautoritagrave conviene chepresenti tre condizioni gli abbisogna il sapere il voleree il potere sapere ciograve che importa al fine della societagravevolerlo seguendo le norme dellonestagrave e della giustiziapoter ottenere efficacemente il rispetto e lobbedienzaossia la cooperazione de soci Tuttavia queste condizio-ni non dagravenno ancora a tal persona il diritto di avere o
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esercitare lautoritagrave la rendono tuttal piugrave abile ad acqui-starla in determinanti contingenze Essendo gli uominiper natura eguali e per altra parte lautoritagrave importandouna prevalenza ciascun vede la determinazione del sog-getto non potersi ripetere dalla natura a priori ma daqualche fatto contingente che puograve riguardarsi comecausa disponente o determinante il soggetto dellautoritagravesociale
Or qual saragrave cotal fatto contingenteIn ogni societagrave gli stessi soci risentono il bisogno di
determinare il soggetto di quellautoritagrave che egrave richiestadallindole dalla natura dal fine cioegrave della societagrave stes-sa Laonde riunitisi assieme parecchi amici per un viag-gio sorge spontanea la dimanda chi ci faragrave da capo e isuffragi si collocano sul piugrave capace Cosigrave lelezione egravelunico mezzo di determinare il soggetto dellautoritagravenelle societagrave libere Ma lelezione egrave essa stessa atto dinatura ragionevole negrave sarebbe tale se una ragione og-gettiva non le prestasse un fondamento Cotal ragione egravesempre o devessere sempre la maggior capacitagrave o abilitagravedel soggetto egrave insomma una superioritagrave relativa al finesociale una superioritagrave di fatto dellindividuo
La superioritagrave di diritto ossia lautoritagrave naturalmentetende sempre a collocarsi ove si ha la superioritagrave di fattopiugrave omogenea al fine proprio di una data societagrave Perconseguenza in una societagrave convulsa ossia in predaallanarchia la superioritagrave di fatto puograve determinare quel-la del diritto ed esigere dai soci una cooperazione dove-rosa puograve imporre cioegrave alle volontagrave associate il dovere di
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esercitare lautoritagrave la rendono tuttal piugrave abile ad acqui-starla in determinanti contingenze Essendo gli uominiper natura eguali e per altra parte lautoritagrave importandouna prevalenza ciascun vede la determinazione del sog-getto non potersi ripetere dalla natura a priori ma daqualche fatto contingente che puograve riguardarsi comecausa disponente o determinante il soggetto dellautoritagravesociale
Or qual saragrave cotal fatto contingenteIn ogni societagrave gli stessi soci risentono il bisogno di
determinare il soggetto di quellautoritagrave che egrave richiestadallindole dalla natura dal fine cioegrave della societagrave stes-sa Laonde riunitisi assieme parecchi amici per un viag-gio sorge spontanea la dimanda chi ci faragrave da capo e isuffragi si collocano sul piugrave capace Cosigrave lelezione egravelunico mezzo di determinare il soggetto dellautoritagravenelle societagrave libere Ma lelezione egrave essa stessa atto dinatura ragionevole negrave sarebbe tale se una ragione og-gettiva non le prestasse un fondamento Cotal ragione egravesempre o devessere sempre la maggior capacitagrave o abilitagravedel soggetto egrave insomma una superioritagrave relativa al finesociale una superioritagrave di fatto dellindividuo
La superioritagrave di diritto ossia lautoritagrave naturalmentetende sempre a collocarsi ove si ha la superioritagrave di fattopiugrave omogenea al fine proprio di una data societagrave Perconseguenza in una societagrave convulsa ossia in predaallanarchia la superioritagrave di fatto puograve determinare quel-la del diritto ed esigere dai soci una cooperazione dove-rosa puograve imporre cioegrave alle volontagrave associate il dovere di
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secondarla ogni qualvolta non si potrebbe altrimenti ot-tenere la salute pubblica E in vero in una moltitudineche aspira al bene comune tutti hanno il dovere di im-piegare ciascuno la propria attivitagrave a tale intento in gui-sa che piugrave debba colui che piugrave puograve nascendo per ciogravestesso il dovere negli altri di secondarlo di non impedir-lo e di seguirne la direzione saggia e giusta Secondoquesti principii le nazioni operano legittimamente allor-quando sotto la condotta di esperti capi escono dallaloro abbiezione e dallanarchia per costituirsi giuridica-mente
Perciograve ben diceva Aristotele laquoColoro che maggior-mente conferiscono al bene della societagrave hanno maggiordirittoraquo E il Guizot trova naturale la prevalenza e linge-renza del clero nelle societagrave che andavano man manoformandosi nel Medio Evo il clero in quei tempi era ilpiugrave capace di dirigere la cosa pubblica ed a lui sponta-neamente e liberamente si affidavano i popoli
Del resto una prevalenza secondo ragione qual egravequella che si ravvisa nel marito e nei genitori basta adaccordare a quello ed a questi una superioritagrave di dirittoo vogliam dire lautoritagrave nella societagrave coniugale e nellaparentale Negrave la moglie negrave i figli potrebbero ragione-volmente epperograve moralmente negare al marito o ai ge-nitori quella riverenza e quella cooperazione che egrave ri-chiesta e dalla prerogativa della superioritagrave di fatto edalla condizione speciale del loro ufficio
Se non che la superioritagrave di fatto da cui si vuol condi-zionata la spontanea determinazione del soggetto
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secondarla ogni qualvolta non si potrebbe altrimenti ot-tenere la salute pubblica E in vero in una moltitudineche aspira al bene comune tutti hanno il dovere di im-piegare ciascuno la propria attivitagrave a tale intento in gui-sa che piugrave debba colui che piugrave puograve nascendo per ciogravestesso il dovere negli altri di secondarlo di non impedir-lo e di seguirne la direzione saggia e giusta Secondoquesti principii le nazioni operano legittimamente allor-quando sotto la condotta di esperti capi escono dallaloro abbiezione e dallanarchia per costituirsi giuridica-mente
Perciograve ben diceva Aristotele laquoColoro che maggior-mente conferiscono al bene della societagrave hanno maggiordirittoraquo E il Guizot trova naturale la prevalenza e linge-renza del clero nelle societagrave che andavano man manoformandosi nel Medio Evo il clero in quei tempi era ilpiugrave capace di dirigere la cosa pubblica ed a lui sponta-neamente e liberamente si affidavano i popoli
Del resto una prevalenza secondo ragione qual egravequella che si ravvisa nel marito e nei genitori basta adaccordare a quello ed a questi una superioritagrave di dirittoo vogliam dire lautoritagrave nella societagrave coniugale e nellaparentale Negrave la moglie negrave i figli potrebbero ragione-volmente epperograve moralmente negare al marito o ai ge-nitori quella riverenza e quella cooperazione che egrave ri-chiesta e dalla prerogativa della superioritagrave di fatto edalla condizione speciale del loro ufficio
Se non che la superioritagrave di fatto da cui si vuol condi-zionata la spontanea determinazione del soggetto
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dellautoritagrave egrave lantecedente soltanto in quelle societagravenelle quali nessuno egrave ancora entrato nella superioritagrave didiritto A che voler determinare il soggetto del poteredove esiste precisamente il soggetto determinato del po-tere In tale condizione di cose un partito che prevalgacolla forza ed opprima viene perciograve stesso destituito diogni diritto di fronte agli oppressi presso i quali anzisorge la superioritagrave di diritto e la forza morale che legit-tima a sua volta luso della forza fisica per reagire
Storicamente il fatto per il quale vien determinato ilsoggetto dellautoritagrave sociale nelle consociazioni politi-che potegrave essere anche unusurpazione in tal caso se nonsuffraga al soggetto presunto del potere lusurpazione diquesto gli torna perograve favorevole la prescrizione la qua-le ha luogo quando non si puograve reintegrare lo spodestatonel suo diritto senza turbare gravemente lordine pubbli-co Lautoritagrave infatti al postutto egrave un officio sociale negraveha altro fine che quello stesso della societagrave quandoadunque cegrave il buon governo cegrave la tranquillitagrave cegravelordine nella societagrave non si vede ragione perchegrave il pub-blico potere debba trasferirsi ad altro soggetto Egrave veroche trattandosi di proprietagrave lusurpazione non puograve maifornire al ladro un titolo di legittimo possesso negrave la suamala fede induce prescrizione di sorta La proprietagrave puogravesempre restituirsi al padrone e giovare al padrone es-sendo per lappunto questo il fine naturale ossia la desti-nazione delle proprietagrave Se uno si lascia rubare lorolo-gio il giudice potendo glielo fa restituire e se quel tra-scurato se lo lascia rubare una seconda una terza volta
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dellautoritagrave egrave lantecedente soltanto in quelle societagravenelle quali nessuno egrave ancora entrato nella superioritagrave didiritto A che voler determinare il soggetto del poteredove esiste precisamente il soggetto determinato del po-tere In tale condizione di cose un partito che prevalgacolla forza ed opprima viene perciograve stesso destituito diogni diritto di fronte agli oppressi presso i quali anzisorge la superioritagrave di diritto e la forza morale che legit-tima a sua volta luso della forza fisica per reagire
Storicamente il fatto per il quale vien determinato ilsoggetto dellautoritagrave sociale nelle consociazioni politi-che potegrave essere anche unusurpazione in tal caso se nonsuffraga al soggetto presunto del potere lusurpazione diquesto gli torna perograve favorevole la prescrizione la qua-le ha luogo quando non si puograve reintegrare lo spodestatonel suo diritto senza turbare gravemente lordine pubbli-co Lautoritagrave infatti al postutto egrave un officio sociale negraveha altro fine che quello stesso della societagrave quandoadunque cegrave il buon governo cegrave la tranquillitagrave cegravelordine nella societagrave non si vede ragione perchegrave il pub-blico potere debba trasferirsi ad altro soggetto Egrave veroche trattandosi di proprietagrave lusurpazione non puograve maifornire al ladro un titolo di legittimo possesso negrave la suamala fede induce prescrizione di sorta La proprietagrave puogravesempre restituirsi al padrone e giovare al padrone es-sendo per lappunto questo il fine naturale ossia la desti-nazione delle proprietagrave Se uno si lascia rubare lorolo-gio il giudice potendo glielo fa restituire e se quel tra-scurato se lo lascia rubare una seconda una terza volta
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altrettante gli egrave restituito se si puograve E questo perchegravelorologio non ha diritto di sorte veruna il solo che neabbia egrave il proprietario per trascurato che sia Ma sugliuomini la egrave potestagrave e non proprietagrave e la potestagrave egrave legataa condizioni di tuttaltro genere delle quali una princi-palissima egrave questa che voglia efficacemente e possa ef-fettivamente mantenersi Se adunque anche lo spodesta-to ha il dovere di volere il bene pubblico che ottima-mente si ottiene senza di lui evidentemente ha il doveredi non usare della forza o di altri mezzi immorali per larivendicazione di un diritto che spetta piuttosto alla so-cietagrave in favore della quale unicamente si richiede
Lautoritagrave come esigenza sociale egrave indipendente dalvolere vuoi de soci vuoi del soggetto in cui risiedeperchegrave sebbene sia libero alluomo scegliere queste oquelle relazioni sociali non puograve tuttavia far sigrave che costi-tuita una societagrave non siavi chi ordini e chi sia tenuto asecondare limpulso regolatore Per conseguenza collasuccessione e colla abdicazione non si trasmette preci-samente il potere ma si compie un fatto che secondo lefondamentali leggi di una nazione o scritte o tradiziona-li determina il soggetto del potere Coteste leggi hannovigore di un patto che per la sua importanza la giusti-zia e lordine vogliono mantenuto
Concludendo lautoritagrave egrave un diritto immanente dellasocietagrave la natura della societagrave esige assolutamentelautoritagrave Errano pertanto coloro che ebbero a riporre labase razionale dellautoritagrave nella convenzione ossia nelpatto sociale considerandola come una cessione che gli
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altrettante gli egrave restituito se si puograve E questo perchegravelorologio non ha diritto di sorte veruna il solo che neabbia egrave il proprietario per trascurato che sia Ma sugliuomini la egrave potestagrave e non proprietagrave e la potestagrave egrave legataa condizioni di tuttaltro genere delle quali una princi-palissima egrave questa che voglia efficacemente e possa ef-fettivamente mantenersi Se adunque anche lo spodesta-to ha il dovere di volere il bene pubblico che ottima-mente si ottiene senza di lui evidentemente ha il doveredi non usare della forza o di altri mezzi immorali per larivendicazione di un diritto che spetta piuttosto alla so-cietagrave in favore della quale unicamente si richiede
Lautoritagrave come esigenza sociale egrave indipendente dalvolere vuoi de soci vuoi del soggetto in cui risiedeperchegrave sebbene sia libero alluomo scegliere queste oquelle relazioni sociali non puograve tuttavia far sigrave che costi-tuita una societagrave non siavi chi ordini e chi sia tenuto asecondare limpulso regolatore Per conseguenza collasuccessione e colla abdicazione non si trasmette preci-samente il potere ma si compie un fatto che secondo lefondamentali leggi di una nazione o scritte o tradiziona-li determina il soggetto del potere Coteste leggi hannovigore di un patto che per la sua importanza la giusti-zia e lordine vogliono mantenuto
Concludendo lautoritagrave egrave un diritto immanente dellasocietagrave la natura della societagrave esige assolutamentelautoritagrave Errano pertanto coloro che ebbero a riporre labase razionale dellautoritagrave nella convenzione ossia nelpatto sociale considerandola come una cessione che gli
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individui associati fanno di tutti o di parte dei loro dirittial capo dellassociazione Se il contratto fosse il fonda-mento razionale di tutte le autoritagrave come potrebbesigiustificare e spiegare la podestagrave dei genitori che presie-dono alla societagrave domestica Neppure il potere di obbli-gare dipende da convenzione tacita in questo senso chei cittadini liberamente consentono di obbedire sia per-chegrave molti obbediscono di mala voglia molti ricusandolobbedienza toglierebbero per ciograve stesso il potere di ob-bligare vale a dire lautoritagrave Inoltre non dovrebbero es-ser tenuti tutti quelli che ignorano lesistenza di quelcontratto primitivo che si presume e cui non furonopresenti Questa teoria del contratto sociale falsa il con-cetto di autoritagrave
Se si fa dipendere lautoritagrave dalluomo si conculca ladignitagrave del suddito perchegrave lo si fa dipendere da un suoeguale se la si fa dipendere solo da un fatto contingen-te lautoritagrave sarebbe soltanto un che avventizio ed acci-dentale alla societagrave non richiesta perograve dalla sua essenzanecessariamente
Quale egrave adunque lorigine dellautoritagraveLa questione fu diversamente risolta secondo i princi-
pii piugrave o meno filosofici supposti a spiegare loriginedella societagrave specie della politica colla quale origineintimamente si connette quella pure dellautoritagrave
Noi avremo campo di ritornarvi a suo tempo per oraci basteragrave distinguere due modi diversi di porre la que-stione stessa e che per non essere stati ben distinti ca-gionarono confusione nel soggetto della nostra tesi
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individui associati fanno di tutti o di parte dei loro dirittial capo dellassociazione Se il contratto fosse il fonda-mento razionale di tutte le autoritagrave come potrebbesigiustificare e spiegare la podestagrave dei genitori che presie-dono alla societagrave domestica Neppure il potere di obbli-gare dipende da convenzione tacita in questo senso chei cittadini liberamente consentono di obbedire sia per-chegrave molti obbediscono di mala voglia molti ricusandolobbedienza toglierebbero per ciograve stesso il potere di ob-bligare vale a dire lautoritagrave Inoltre non dovrebbero es-ser tenuti tutti quelli che ignorano lesistenza di quelcontratto primitivo che si presume e cui non furonopresenti Questa teoria del contratto sociale falsa il con-cetto di autoritagrave
Se si fa dipendere lautoritagrave dalluomo si conculca ladignitagrave del suddito perchegrave lo si fa dipendere da un suoeguale se la si fa dipendere solo da un fatto contingen-te lautoritagrave sarebbe soltanto un che avventizio ed acci-dentale alla societagrave non richiesta perograve dalla sua essenzanecessariamente
Quale egrave adunque lorigine dellautoritagraveLa questione fu diversamente risolta secondo i princi-
pii piugrave o meno filosofici supposti a spiegare loriginedella societagrave specie della politica colla quale origineintimamente si connette quella pure dellautoritagrave
Noi avremo campo di ritornarvi a suo tempo per oraci basteragrave distinguere due modi diversi di porre la que-stione stessa e che per non essere stati ben distinti ca-gionarono confusione nel soggetto della nostra tesi
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Dimandando quale sia lorigine dellautoritagrave si puograveegualmente intendere 1deg quale sia la ragione o piuttostoda chi venga fatto che una data persona sia capo dellasocietagrave 2deg da chi venga lautoritagrave formalmente presaossia qual sia quel principio supremo dal quale il poterepiglia la sua forza imperativa
Presa in questo ultimo significato lautoritagrave non puogravevenire che da Dio quale supremo ordinatore degli esse-ri e da cui viene che lordine sociale esiga un potere di-rettivo
Che cosa egrave infatti il potere di cui si tratta se non unasuperioritagrave Dico una superioritagrave di diritto che si vuoleappunto per circoscrivere gli effetti delle superioritagrave na-turali o di fatto E come mai trovare negli uomini ilprincipio di questa superioritagrave In alcuni con che ragio-ne In tutti egrave un assurdo
Neppure lautoritagrave puograve derivare al soggetto del poteredalla volontagrave degli uomini stessi ai quali comanda quasipossa essere costituita dalla somma di quelle porzioni didiritto e di autoritagrave che ciascuno dei sudditi ha sopra sestesso e che cede al sovrano Il diritto e la autoritagrave pro-pria degli uomini sugli altri uomini egrave zero ed uninfinitagravedi zeri messi insieme non fanno che zero
Se per la forza che dagrave al comando lautoritagrave si volesseintendere lautoritagrave della forza la quale intimorendo ideboli li persuade a seguire per il loro minor male lavolontagrave dei piugrave forti noi comprendiamo benissimocome siffatta autoritagrave possa ad uno venire dalla concor-renza di piugrave uomini nel suo stesso volere e come cresca
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Dimandando quale sia lorigine dellautoritagrave si puograveegualmente intendere 1deg quale sia la ragione o piuttostoda chi venga fatto che una data persona sia capo dellasocietagrave 2deg da chi venga lautoritagrave formalmente presaossia qual sia quel principio supremo dal quale il poterepiglia la sua forza imperativa
Presa in questo ultimo significato lautoritagrave non puogravevenire che da Dio quale supremo ordinatore degli esse-ri e da cui viene che lordine sociale esiga un potere di-rettivo
Che cosa egrave infatti il potere di cui si tratta se non unasuperioritagrave Dico una superioritagrave di diritto che si vuoleappunto per circoscrivere gli effetti delle superioritagrave na-turali o di fatto E come mai trovare negli uomini ilprincipio di questa superioritagrave In alcuni con che ragio-ne In tutti egrave un assurdo
Neppure lautoritagrave puograve derivare al soggetto del poteredalla volontagrave degli uomini stessi ai quali comanda quasipossa essere costituita dalla somma di quelle porzioni didiritto e di autoritagrave che ciascuno dei sudditi ha sopra sestesso e che cede al sovrano Il diritto e la autoritagrave pro-pria degli uomini sugli altri uomini egrave zero ed uninfinitagravedi zeri messi insieme non fanno che zero
Se per la forza che dagrave al comando lautoritagrave si volesseintendere lautoritagrave della forza la quale intimorendo ideboli li persuade a seguire per il loro minor male lavolontagrave dei piugrave forti noi comprendiamo benissimocome siffatta autoritagrave possa ad uno venire dalla concor-renza di piugrave uomini nel suo stesso volere e come cresca
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in lui a proporzione del numero de suoi aderenti Ma laforza quantunque moltiplicata non egrave mai autoritagrave Negravelefficacia chessa esercita sullaltrui volontagrave piacessepur dirla lautoritagrave della forza puograve mai equivalere aquella che vi esercita il diritto e che suol dirsi la forzadellautoritagrave Questa produce il dovere propriamente det-to quella produce il timore ed il timore varia e finiscesecondochegrave allintimidito vien meno la circospezione ecresce collaiuto altrui lastuzia o laudacia Se allauto-ritagrave morale si sostituisce il concetto della forza la com-pagine sociale ruina poichegrave la societagrave egrave anzi tutto unio-ne di uomini ragionevoli Lautoritagrave adunque presa for-malmente non puograve aversi dalluomo
Ma appunto si dice appunto perchegrave non cegrave negli uo-mini un principio di superioritagrave cegrave negli uomini il prin-cipio delluguaglianza col mezzo e per opera della qualesi crea poi una superioritagrave di diritto Ma che La supe-rioritagrave e luguaglianza sono oggetti sigrave diversi ed oppostiche mettere negli uomini il principio tanto dellunaquanto dellaltra egrave in ultima analisi un medesimo erro-re Per concepire come gli uomini avessero in loro que-sto principio duguaglianza bisognerebbe poter concepi-re che ogni uomo fosse lautore di se medesimo E nonsi potendo questo bisogna pur riconoscere che gli uomi-ni non possono essere uguali se non in quanto abbianougualmente ricevuto se non dipendentemente da chi liabbia costituiti tali e perchegrave e fin dove li abbia voluti ecostituiti tali Quindi non che questa uguaglianza sia unprincipio non puograve essa medesima avere la sua ragione
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in lui a proporzione del numero de suoi aderenti Ma laforza quantunque moltiplicata non egrave mai autoritagrave Negravelefficacia chessa esercita sullaltrui volontagrave piacessepur dirla lautoritagrave della forza puograve mai equivalere aquella che vi esercita il diritto e che suol dirsi la forzadellautoritagrave Questa produce il dovere propriamente det-to quella produce il timore ed il timore varia e finiscesecondochegrave allintimidito vien meno la circospezione ecresce collaiuto altrui lastuzia o laudacia Se allauto-ritagrave morale si sostituisce il concetto della forza la com-pagine sociale ruina poichegrave la societagrave egrave anzi tutto unio-ne di uomini ragionevoli Lautoritagrave adunque presa for-malmente non puograve aversi dalluomo
Ma appunto si dice appunto perchegrave non cegrave negli uo-mini un principio di superioritagrave cegrave negli uomini il prin-cipio delluguaglianza col mezzo e per opera della qualesi crea poi una superioritagrave di diritto Ma che La supe-rioritagrave e luguaglianza sono oggetti sigrave diversi ed oppostiche mettere negli uomini il principio tanto dellunaquanto dellaltra egrave in ultima analisi un medesimo erro-re Per concepire come gli uomini avessero in loro que-sto principio duguaglianza bisognerebbe poter concepi-re che ogni uomo fosse lautore di se medesimo E nonsi potendo questo bisogna pur riconoscere che gli uomi-ni non possono essere uguali se non in quanto abbianougualmente ricevuto se non dipendentemente da chi liabbia costituiti tali e perchegrave e fin dove li abbia voluti ecostituiti tali Quindi non che questa uguaglianza sia unprincipio non puograve essa medesima avere la sua ragione
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di essere che in un principio superiore in ciograve appuntodi cui si vorrebbe far a meno
Adunque lultimo principio dellautoritagrave non puograve esse-re che Dio siccome ultima ragione di ogni legge ed egraveper legge di natura veramente non per umana conven-zione che sorge la necessitagrave dellautoritagrave sociale
Negrave la nostra teoria ha nulla che fare con quella cosigravedetta del Diritto divino e colla quale si suole indicarelinammissibilitagrave del potere in una dinastia o in una for-ma speciale di governo quasi questa abbia ricevuto unaconsecrazione divina e quella una specie di bolla disti-tuzione inviata dal cielo Cotal dottrina si dovrebbe piut-tosto chiamare Cesarismo medioevale giacchegrave fu pro-fessata dai giuristi dei tempi di mezzo appoggiati aduna falsa interpretazione del testo laquonon est potestas nisia Deoraquo14 Essi insegnavano limpero romano esseredistituzione divina uno ed indivisibile i suoi diritti nonpotersi menomare limperatore esser legge vivente e su-periore ad ogni legge chiamarsi sempre Augusto perchegraveegrave proprio dellimperatore augmentare limpero15 Dante
14 Ad Rom XIII 1 S Giovanni Crisostomo (Hom XIII in epad Rom) commentando questo passo fa vedere come la questio-ne di principe o dinastia sia riservata
15 Cosigrave Baldo di Perugia e Giovanni di ParigiLapoteosi del sacro romano impero e la teocrazia dellimpera-
tore veniva dai legisti di quel tempo formulata nei seguenti versiche risalgono al secolo XIII
Caesar lex viva stat regibus imperativaLegeque sub viva sunt omnia jura dativa
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di essere che in un principio superiore in ciograve appuntodi cui si vorrebbe far a meno
Adunque lultimo principio dellautoritagrave non puograve esse-re che Dio siccome ultima ragione di ogni legge ed egraveper legge di natura veramente non per umana conven-zione che sorge la necessitagrave dellautoritagrave sociale
Negrave la nostra teoria ha nulla che fare con quella cosigravedetta del Diritto divino e colla quale si suole indicarelinammissibilitagrave del potere in una dinastia o in una for-ma speciale di governo quasi questa abbia ricevuto unaconsecrazione divina e quella una specie di bolla disti-tuzione inviata dal cielo Cotal dottrina si dovrebbe piut-tosto chiamare Cesarismo medioevale giacchegrave fu pro-fessata dai giuristi dei tempi di mezzo appoggiati aduna falsa interpretazione del testo laquonon est potestas nisia Deoraquo14 Essi insegnavano limpero romano esseredistituzione divina uno ed indivisibile i suoi diritti nonpotersi menomare limperatore esser legge vivente e su-periore ad ogni legge chiamarsi sempre Augusto perchegraveegrave proprio dellimperatore augmentare limpero15 Dante
14 Ad Rom XIII 1 S Giovanni Crisostomo (Hom XIII in epad Rom) commentando questo passo fa vedere come la questio-ne di principe o dinastia sia riservata
15 Cosigrave Baldo di Perugia e Giovanni di ParigiLapoteosi del sacro romano impero e la teocrazia dellimpera-
tore veniva dai legisti di quel tempo formulata nei seguenti versiche risalgono al secolo XIII
Caesar lex viva stat regibus imperativaLegeque sub viva sunt omnia jura dativa
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nella sua Monarchia accettograve le dottrine cesaree di queltempo ed abborracciando assieme argomenti filosofici eteologici mal digesti volle provare che lumanitagrave nondevessere governata che da un solo che la pluralitagrave depriacutencipi espone i popoli a continui conflitti che per con-seguenza a mantenere lordine e la pace egrave necessario unsuperiore unico che il solo impero romano ha il dirittoalla dominazione universale Sono curiosi gli argomentiche Dante reca a provare questultimo assunto Ei pre-tende che limpero romano avesse avuto il diritto di con-quistare il mondo perchegrave diffatti imprese a conquistar-lo ciograve che non avrebbe potuto senza manifesta ordina-zione divina Anzi crede persino di dimostrare seria-mente che se limpero romano non egrave legittimo il peccatodi Adamo non egrave stato espiato da Cristo16 Nel secoloXVII cotesta autocrazia del sovrano favorita dal pretesoDiritto divino veniva a rappresentarsi nel celebre dettodi Luigi XIV laquoLo Stato sono ioraquo
Allorquando adunque noi collochiamo in Dio il prin-cipio di autoritagrave intendiamo ripetere unicamente dalla
Lex ea castigat solvit et ipsa ligatConditor est legis neque debet lego teneriSed sibi complacuit sub lege libenter haberiQuidquid is placuit juris ad instar erit
Godfr Viterb Cron
Coerentemente a questi principii Federico faceva chiamare dalsuo cancelliere tutti gli altri re del mondo re provinciali e sestesso legge vivente ndash V Michaud Stor d Crociate
16 Dante De Monarchia c 1
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nella sua Monarchia accettograve le dottrine cesaree di queltempo ed abborracciando assieme argomenti filosofici eteologici mal digesti volle provare che lumanitagrave nondevessere governata che da un solo che la pluralitagrave depriacutencipi espone i popoli a continui conflitti che per con-seguenza a mantenere lordine e la pace egrave necessario unsuperiore unico che il solo impero romano ha il dirittoalla dominazione universale Sono curiosi gli argomentiche Dante reca a provare questultimo assunto Ei pre-tende che limpero romano avesse avuto il diritto di con-quistare il mondo perchegrave diffatti imprese a conquistar-lo ciograve che non avrebbe potuto senza manifesta ordina-zione divina Anzi crede persino di dimostrare seria-mente che se limpero romano non egrave legittimo il peccatodi Adamo non egrave stato espiato da Cristo16 Nel secoloXVII cotesta autocrazia del sovrano favorita dal pretesoDiritto divino veniva a rappresentarsi nel celebre dettodi Luigi XIV laquoLo Stato sono ioraquo
Allorquando adunque noi collochiamo in Dio il prin-cipio di autoritagrave intendiamo ripetere unicamente dalla
Lex ea castigat solvit et ipsa ligatConditor est legis neque debet lego teneriSed sibi complacuit sub lege libenter haberiQuidquid is placuit juris ad instar erit
Godfr Viterb Cron
Coerentemente a questi principii Federico faceva chiamare dalsuo cancelliere tutti gli altri re del mondo re provinciali e sestesso legge vivente ndash V Michaud Stor d Crociate
16 Dante De Monarchia c 1
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divina ordinazione il principio della obbligazione mora-le che induce nei soci limperativo della legge ossia lavolontagrave che governa secondo giustizia
Se poi la questione si riguarda nellaltro aspetto se cidimandiamo cioegrave donde avvenga che una persona si tro-vi fornita di autoritagrave allora dicemmo piugrave sopra egraveduopo un fatto determinante il soggetto Trattandosi disocietagrave civili non si nega il valore della volontagrave nazio-nale sia quanto alla scelta delle forme di governo siaquanto alla scelta del soggetto del potere richiesto dallindole di una forma determinata In questo senso egrave veroche il potere delle societagrave politiche viene dal popolo
Quindi si comprende come i sovrani possano intito-larsi Re per la grazia di Dio e per la volontagrave della na-zione
CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo stori-co Varii rapporti della societagrave domestica
La famiglia o societagrave domestica egrave lunione di piugrave per-sone sotto lo stesso capo dirigente il lavoro ed ammini-strante il guadagno di ognuno avendo per fine il mante-nimento leducazione il perfezionamento e il benessereindividuale di tutti quelli che vi appartengono
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divina ordinazione il principio della obbligazione mora-le che induce nei soci limperativo della legge ossia lavolontagrave che governa secondo giustizia
Se poi la questione si riguarda nellaltro aspetto se cidimandiamo cioegrave donde avvenga che una persona si tro-vi fornita di autoritagrave allora dicemmo piugrave sopra egraveduopo un fatto determinante il soggetto Trattandosi disocietagrave civili non si nega il valore della volontagrave nazio-nale sia quanto alla scelta delle forme di governo siaquanto alla scelta del soggetto del potere richiesto dallindole di una forma determinata In questo senso egrave veroche il potere delle societagrave politiche viene dal popolo
Quindi si comprende come i sovrani possano intito-larsi Re per la grazia di Dio e per la volontagrave della na-zione
CAPITOLO VDella famiglia sua origine e sviluppo stori-co Varii rapporti della societagrave domestica
La famiglia o societagrave domestica egrave lunione di piugrave per-sone sotto lo stesso capo dirigente il lavoro ed ammini-strante il guadagno di ognuno avendo per fine il mante-nimento leducazione il perfezionamento e il benessereindividuale di tutti quelli che vi appartengono
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Le specialitagrave che distinguono la societagrave domesticadalle altre societagrave perfette di cui parleremo sono cheessa non consta propriamente parlando di altre societagraveminori ma si compone immediatamente di individuisebbene ve ne possano essere fra essi di quelli che ab-biano fra loro e col capo di famiglia relazioni specialiche altri non hanno che in essa vegrave una sola amministra-zione della proprietagrave comune e del frutto sigrave di essa chedelle fatiche di ognuno che il governo domestico devemirare al bene di tutti i membri non solo nellinteressegenerale della famiglia ma direttamente nel bisogno diciascuno individuo in particolare Quindi la direzionepiugrave che per leggi comuni vegrave fatta per precetti
La famiglia fu la prima forma del consorzio umanoRisalendo alle origini del genere umano egrave facile com-
prendere come il bisogno della propagazione della proleabbia costituita una societagrave coniugale resa duratura dal-la necessitagrave di educare la prole
La natura pose la materia di questo primo consorzioin individui distinti per sesso lamore il bene della vitacercato nella unione di entrambi un reciproco consensodi due volontagrave ne fu la forma La procreazione e ledu-cazione dei figli consolidograve in seguito questa societagrave pri-mitiva e le diede maggior sviluppo
Nella genesi pertanto della famiglia si debbono consi-derare elementi materiali ed elementi formali
Lo svolgimento incessante della vita e la conservazio-ne della specie egrave ottenuta mediante la destinazione reci-proca dei due sessi Luomo e la donna presentano carat-
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Le specialitagrave che distinguono la societagrave domesticadalle altre societagrave perfette di cui parleremo sono cheessa non consta propriamente parlando di altre societagraveminori ma si compone immediatamente di individuisebbene ve ne possano essere fra essi di quelli che ab-biano fra loro e col capo di famiglia relazioni specialiche altri non hanno che in essa vegrave una sola amministra-zione della proprietagrave comune e del frutto sigrave di essa chedelle fatiche di ognuno che il governo domestico devemirare al bene di tutti i membri non solo nellinteressegenerale della famiglia ma direttamente nel bisogno diciascuno individuo in particolare Quindi la direzionepiugrave che per leggi comuni vegrave fatta per precetti
La famiglia fu la prima forma del consorzio umanoRisalendo alle origini del genere umano egrave facile com-
prendere come il bisogno della propagazione della proleabbia costituita una societagrave coniugale resa duratura dal-la necessitagrave di educare la prole
La natura pose la materia di questo primo consorzioin individui distinti per sesso lamore il bene della vitacercato nella unione di entrambi un reciproco consensodi due volontagrave ne fu la forma La procreazione e ledu-cazione dei figli consolidograve in seguito questa societagrave pri-mitiva e le diede maggior sviluppo
Nella genesi pertanto della famiglia si debbono consi-derare elementi materiali ed elementi formali
Lo svolgimento incessante della vita e la conservazio-ne della specie egrave ottenuta mediante la destinazione reci-proca dei due sessi Luomo e la donna presentano carat-
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teri fisiologici e psicologici speciali che determinano laloro posizione rispettiva nel coniugio Vegrave in loro un piugravee un meno rispettivo dalla cui congiunzione risulta lacombinazione armonica di entrambi e il complemento diciascuno
La forza espansiva predomina nelluomo e si trova intutti i modi della sua esistenza egli ha bisogno di lavo-ro di movimento di esercizio sia nellordine fisico chenellordine intellettuale In confronto della donna il suocorpo egrave piugrave vigoroso piugrave vivace la sua intelligenza piugraveestese le sue cognizioni Gli appartiene quindi il domi-nio esteriore egli egrave per natura capo dellassociazione na-turale Ma in ragione della sua attivitagrave esteriore luomoha minore sensibilitagrave minore perseveranza nellaffettoSe non che le asprezze del suo carattere vengono rad-dolcite dalla societagrave colla donna Cosigrave la forza moraledellaffetto e della bellezza domina la forza fisica la di-sciplina opponendovi per parte della donna una resi-stenza passiva che man mano sinsinua nel cuoredelluomo e lo modifica lo migliora
La forza attrattiva predomina invece nella donna e de-termina la sua maniera di essere caratterizzando la suapersona I suoi sentimenti sono piugrave portati a concentrar-si che ad espandersi la sua volontagrave ha maggior intensi-tagrave che estensione la sua ragione suole esercitarsi in cer-chia piugrave angusta Ciograve fa sigrave chessa sia piugrave atta alleduca-zione del sentimento e alla direzione strettamente eco-nomica Essa piega dinnanzi alla forza ma non cede ecolla sua pazienza giunge a sottometterla esercitando
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teri fisiologici e psicologici speciali che determinano laloro posizione rispettiva nel coniugio Vegrave in loro un piugravee un meno rispettivo dalla cui congiunzione risulta lacombinazione armonica di entrambi e il complemento diciascuno
La forza espansiva predomina nelluomo e si trova intutti i modi della sua esistenza egli ha bisogno di lavo-ro di movimento di esercizio sia nellordine fisico chenellordine intellettuale In confronto della donna il suocorpo egrave piugrave vigoroso piugrave vivace la sua intelligenza piugraveestese le sue cognizioni Gli appartiene quindi il domi-nio esteriore egli egrave per natura capo dellassociazione na-turale Ma in ragione della sua attivitagrave esteriore luomoha minore sensibilitagrave minore perseveranza nellaffettoSe non che le asprezze del suo carattere vengono rad-dolcite dalla societagrave colla donna Cosigrave la forza moraledellaffetto e della bellezza domina la forza fisica la di-sciplina opponendovi per parte della donna una resi-stenza passiva che man mano sinsinua nel cuoredelluomo e lo modifica lo migliora
La forza attrattiva predomina invece nella donna e de-termina la sua maniera di essere caratterizzando la suapersona I suoi sentimenti sono piugrave portati a concentrar-si che ad espandersi la sua volontagrave ha maggior intensi-tagrave che estensione la sua ragione suole esercitarsi in cer-chia piugrave angusta Ciograve fa sigrave chessa sia piugrave atta alleduca-zione del sentimento e alla direzione strettamente eco-nomica Essa piega dinnanzi alla forza ma non cede ecolla sua pazienza giunge a sottometterla esercitando
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ove non sia malvagia una benigna influenza sul maritopersuadendolo cioegrave assai volte per via del sentimento aciograve chei deve fare Tuttavolta lattrazione ha i suoi ec-cessi donde quellegoismo della donna depravata che ifrancesi chiamano coquetterie Allorchegrave essa egrave malva-gia lo egrave sempre piugrave delluomo perchegrave essa attira ed as-sorbe piugrave profondamente il male Mentre allorquando egravebuona lo egrave eminentemente perchegrave senza restrizione sidedica al bene e ne egrave lo strumento piugrave efficace Basta ilricordare la madre la sorella quali furono educate dalCristianesimo e leroismo della Suora di Caritagrave e dellePiccole Suore de poveri
Tali sono i tratti piugrave salienti della psicologiadelluomo e della donna
Perograve luomo e la donna non costituiscono che la mate-ria del coniugio Ma la loro condizione reciproca prestafondamento ad un sentimento di simpatia ad un affettoche si sviluppa in seno de due organismi Essi tendonoa completarsi a vicenda a convenire insieme in un soloproposito in un solo fine Essi aspirano al bene dellavita rappresentato nellunione di entrambi cotesta aspi-razione si appella amore ed il consenso delle due vo-lontagrave in questo fine comune egrave ciograve che dicesi matrimo-nio
Il matrimonio considerato come atto riveste la naturadi un contratto considerato come stato o condizione egraveuna vera societagrave per la vita
Esso fu assai bene definito dal Diritto romano laquocon-junctio viri et mulieris individuam vitae consuetudinem
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ove non sia malvagia una benigna influenza sul maritopersuadendolo cioegrave assai volte per via del sentimento aciograve chei deve fare Tuttavolta lattrazione ha i suoi ec-cessi donde quellegoismo della donna depravata che ifrancesi chiamano coquetterie Allorchegrave essa egrave malva-gia lo egrave sempre piugrave delluomo perchegrave essa attira ed as-sorbe piugrave profondamente il male Mentre allorquando egravebuona lo egrave eminentemente perchegrave senza restrizione sidedica al bene e ne egrave lo strumento piugrave efficace Basta ilricordare la madre la sorella quali furono educate dalCristianesimo e leroismo della Suora di Caritagrave e dellePiccole Suore de poveri
Tali sono i tratti piugrave salienti della psicologiadelluomo e della donna
Perograve luomo e la donna non costituiscono che la mate-ria del coniugio Ma la loro condizione reciproca prestafondamento ad un sentimento di simpatia ad un affettoche si sviluppa in seno de due organismi Essi tendonoa completarsi a vicenda a convenire insieme in un soloproposito in un solo fine Essi aspirano al bene dellavita rappresentato nellunione di entrambi cotesta aspi-razione si appella amore ed il consenso delle due vo-lontagrave in questo fine comune egrave ciograve che dicesi matrimo-nio
Il matrimonio considerato come atto riveste la naturadi un contratto considerato come stato o condizione egraveuna vera societagrave per la vita
Esso fu assai bene definito dal Diritto romano laquocon-junctio viri et mulieris individuam vitae consuetudinem
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retinensraquo Perocchegrave egrave societagrave che si fonda sul bene dellavita e deve quindi durare quanto dura la vita Lindisso-lubilitagrave del matrimonio egrave pertanto richiesta piugrave che dal-le leggi positive dalla ragione stessa
Luomo e la donna si accordano con un patto solennea vivere la stessa vita a fare un solo intimo consorzio avoler partecipare cioegrave la stessa sorte Se questa unione egravemorale se egrave giusta perchegrave non deve essere mantenutaNon si puograve comprendere questa unitagrave morale di due per-sone se non sintende la loro unione dotata di perennitagraveLamore reciproco che nello stato di natura pura ravvi-cina le due persone egrave illimitato incondizionato negrave lospazio negrave il tempo entrano nelle determinazioni delconsenso reciproco il solo benessere di entrambi perlintera vita egrave stato loggetto prossimo ed immediato delconsenso Negrave luna negrave laltra parte vorrebbero ammettereuna sigrave intima comunione di affetti una sigrave assoluta parte-cipazione della sorte e dei beni della vita se luna elaltra parte non intendessero di doversi appartenere persempre Se il matrimonio potesse disciogliersi sarebbeingiusto latto col quale si inizia mancando luguaglian-za del contratto giacchegrave la condizione o delluno odellaltro si renderebbe peggiore Vha di piugrave nel con-cetto comune la societagrave coniugale fa sigrave che di due per-sone ne risulti una sola fa sigrave che luna sussista nellaltrae il concetto comune in tal caso risponde esattamenteallordine della natura meravigliosamente espresso inquella sentenza del Genesi Erunt duo in carne una Diqui si comprende che debba pensarsi del divorzio pro-
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retinensraquo Perocchegrave egrave societagrave che si fonda sul bene dellavita e deve quindi durare quanto dura la vita Lindisso-lubilitagrave del matrimonio egrave pertanto richiesta piugrave che dal-le leggi positive dalla ragione stessa
Luomo e la donna si accordano con un patto solennea vivere la stessa vita a fare un solo intimo consorzio avoler partecipare cioegrave la stessa sorte Se questa unione egravemorale se egrave giusta perchegrave non deve essere mantenutaNon si puograve comprendere questa unitagrave morale di due per-sone se non sintende la loro unione dotata di perennitagraveLamore reciproco che nello stato di natura pura ravvi-cina le due persone egrave illimitato incondizionato negrave lospazio negrave il tempo entrano nelle determinazioni delconsenso reciproco il solo benessere di entrambi perlintera vita egrave stato loggetto prossimo ed immediato delconsenso Negrave luna negrave laltra parte vorrebbero ammettereuna sigrave intima comunione di affetti una sigrave assoluta parte-cipazione della sorte e dei beni della vita se luna elaltra parte non intendessero di doversi appartenere persempre Se il matrimonio potesse disciogliersi sarebbeingiusto latto col quale si inizia mancando luguaglian-za del contratto giacchegrave la condizione o delluno odellaltro si renderebbe peggiore Vha di piugrave nel con-cetto comune la societagrave coniugale fa sigrave che di due per-sone ne risulti una sola fa sigrave che luna sussista nellaltrae il concetto comune in tal caso risponde esattamenteallordine della natura meravigliosamente espresso inquella sentenza del Genesi Erunt duo in carne una Diqui si comprende che debba pensarsi del divorzio pro-
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priamente detto che vuole lo scioglimento del matrimo-nio
Sebbene il matrimonio sia dalla natura ordinato allapropagazione del genere umano nella intenzione perogravedella prima coppia non entrava per anco questo fine Lagenerazione consolidograve lunione contratta rafforzandoneed imponendo nuovi motivi alla indissolubilitagrave Il figliodiventograve cosigrave un nuovo vincolo di unione la vita de co-niugi allora si rallegrograve di nuove speranze si svolsenellarmonia di novelli affetti di cure e del lavoro comu-ne
Luomo e la donna che si erano proposti a vicenda afine della vita delluno la vita dellaltro come modellodella coscienza delluno la coscienza dellaltro comeguida della volontagrave delluno la volontagrave dellaltro com-prendono che questa unitagrave di vita di coscienza e di vo-lontagrave allora piugrave che mai si rende indispensabile quandoegrave necessario informare la prole imprimere cioegrave lo stam-po del proprio spirito della propria vitalitagrave in colui chela generazione diede qual frutto della loro unione Ilconcetto del dovere si va allora sempre piugrave formandonella coscienza comune e cosigrave nasce un vero organismoetico la famiglia
La famiglia pertanto piglia nel concetto comune unaforma etica la si riguarda cioegrave come uno stato una con-dizione di essere una societagrave vincolata dal dovere Ilprimo impulso egrave stato lamore il secondo momento fuun atto di libertagrave lessere emergente egrave una unione perso-
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priamente detto che vuole lo scioglimento del matrimo-nio
Sebbene il matrimonio sia dalla natura ordinato allapropagazione del genere umano nella intenzione perogravedella prima coppia non entrava per anco questo fine Lagenerazione consolidograve lunione contratta rafforzandoneed imponendo nuovi motivi alla indissolubilitagrave Il figliodiventograve cosigrave un nuovo vincolo di unione la vita de co-niugi allora si rallegrograve di nuove speranze si svolsenellarmonia di novelli affetti di cure e del lavoro comu-ne
Luomo e la donna che si erano proposti a vicenda afine della vita delluno la vita dellaltro come modellodella coscienza delluno la coscienza dellaltro comeguida della volontagrave delluno la volontagrave dellaltro com-prendono che questa unitagrave di vita di coscienza e di vo-lontagrave allora piugrave che mai si rende indispensabile quandoegrave necessario informare la prole imprimere cioegrave lo stam-po del proprio spirito della propria vitalitagrave in colui chela generazione diede qual frutto della loro unione Ilconcetto del dovere si va allora sempre piugrave formandonella coscienza comune e cosigrave nasce un vero organismoetico la famiglia
La famiglia pertanto piglia nel concetto comune unaforma etica la si riguarda cioegrave come uno stato una con-dizione di essere una societagrave vincolata dal dovere Ilprimo impulso egrave stato lamore il secondo momento fuun atto di libertagrave lessere emergente egrave una unione perso-
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nale in cui lamore diventograve un dovere e latto della liber-tagrave piglia una forma duratura
Prima condizione adunque della moralitagrave domesticaanzi della civiltagrave stessa egrave la stabilitagrave dei coniugi negrave sta-bilitagrave ci puograve essere se il vago sentimento dellamore nonviene mediante il consenso legittimo della volontagrave sol-levato alla necessitagrave del dovere
Tale egrave il concetto della famiglia nello svolgersi dellaciviltagrave Egrave vero che la societagrave coniugale non egrave tutta la fa-miglia ne egrave perograve lorigine e il fondamento La famigliaintera costituita di genitori e di figli non ha piugrave ragionedi sussistere come organismo etico ove vacilli il fonda-mento
La famiglia si discioglie non solo quando il divorziola discerpa ma anche allorquando manca la moralitagravenellunitagrave fondamentale E questa vien meno se la socie-tagrave coniugale non egrave monogamica
La societagrave coniugale pertanto vuol essere monogami-ca luomo non deve avere piugrave mogli negrave la donna piugravemariti Il primo caso dicesi poligamia il secondo po-liandria
Se la donna avesse piugrave mariti la prole non sarebbecerta i figli non sarebbero quindi pegno di accordo pro-dotto comune de coniugi La poligamia non compro-mette la certezza della prole ma neppure essa egrave moral-mente sostenibile Imperocchegrave onde luguaglianza si os-servi nel patto maritale egrave mestieri che tutta una personasi dia a tutta unaltra tanto vuole la legge della giustiziaNella poliandria la donna non dagrave se stessa intera nella
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nale in cui lamore diventograve un dovere e latto della liber-tagrave piglia una forma duratura
Prima condizione adunque della moralitagrave domesticaanzi della civiltagrave stessa egrave la stabilitagrave dei coniugi negrave sta-bilitagrave ci puograve essere se il vago sentimento dellamore nonviene mediante il consenso legittimo della volontagrave sol-levato alla necessitagrave del dovere
Tale egrave il concetto della famiglia nello svolgersi dellaciviltagrave Egrave vero che la societagrave coniugale non egrave tutta la fa-miglia ne egrave perograve lorigine e il fondamento La famigliaintera costituita di genitori e di figli non ha piugrave ragionedi sussistere come organismo etico ove vacilli il fonda-mento
La famiglia si discioglie non solo quando il divorziola discerpa ma anche allorquando manca la moralitagravenellunitagrave fondamentale E questa vien meno se la socie-tagrave coniugale non egrave monogamica
La societagrave coniugale pertanto vuol essere monogami-ca luomo non deve avere piugrave mogli negrave la donna piugravemariti Il primo caso dicesi poligamia il secondo po-liandria
Se la donna avesse piugrave mariti la prole non sarebbecerta i figli non sarebbero quindi pegno di accordo pro-dotto comune de coniugi La poligamia non compro-mette la certezza della prole ma neppure essa egrave moral-mente sostenibile Imperocchegrave onde luguaglianza si os-servi nel patto maritale egrave mestieri che tutta una personasi dia a tutta unaltra tanto vuole la legge della giustiziaNella poliandria la donna non dagrave se stessa intera nella
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poligamia luomo non dagrave intero se stesso entrambe per-ciograve queste istituzioni contraddicono al concetto dellagiustizia della persona e della libertagrave umana
Vha di piugrave la poliandria egrave seguita al piugrave sovente dasterilitagrave e si oppone perciograve al fine naturale del coniugioLa poligamia se non si oppone a questo fine toglie perogravesempre la uguaglianza nel patto e la perfetta congiunzio-ne di due personalitagrave in lui sol tutto morale Se essamoltiplica i figli moltiplica eziandio le gelosie ed i ran-cori quindi il germe della divisione nella famiglia dovele unitagrave passive si ribellano allautoritagrave paterna Non puogravedunque la poligamia avere un valore etico non puograve es-sere vincolo morale
Evidentemente nella poligamia simultanea non cegravevero coniugio non vi si trovano gli elementi di un mu-tuo accordo cioegrave due esseri ragionevoli in possesso del-la loro libertagrave e della loro persona che si danno lunoallaltro volontariamente e con coscienza La donna di-venta una proprietagrave delluomo e siccome questi non habisogno del suo consenso per possederla cosigrave essa non egravenegrave nella condizione negrave nella dignitagrave dellunione coniu-gale Essa quindi la poligamia non egrave in uso che pressopopoli degradati che generano figli peggiori ancora Epoichegrave la nazione nasce dalla famiglia cosigrave il dispoti-smo paterno si riproduce nel sovrano che pretenderagraveparimente trattare i popoli come proprietagrave con pieno di-ritto di vita e di morte disponente ad arbitrio de lorobeni e persone sedicente fonte unica del diritto e dellagiustizia Perciograve la poligamia sparisce a misura che pre-
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poligamia luomo non dagrave intero se stesso entrambe per-ciograve queste istituzioni contraddicono al concetto dellagiustizia della persona e della libertagrave umana
Vha di piugrave la poliandria egrave seguita al piugrave sovente dasterilitagrave e si oppone perciograve al fine naturale del coniugioLa poligamia se non si oppone a questo fine toglie perogravesempre la uguaglianza nel patto e la perfetta congiunzio-ne di due personalitagrave in lui sol tutto morale Se essamoltiplica i figli moltiplica eziandio le gelosie ed i ran-cori quindi il germe della divisione nella famiglia dovele unitagrave passive si ribellano allautoritagrave paterna Non puogravedunque la poligamia avere un valore etico non puograve es-sere vincolo morale
Evidentemente nella poligamia simultanea non cegravevero coniugio non vi si trovano gli elementi di un mu-tuo accordo cioegrave due esseri ragionevoli in possesso del-la loro libertagrave e della loro persona che si danno lunoallaltro volontariamente e con coscienza La donna di-venta una proprietagrave delluomo e siccome questi non habisogno del suo consenso per possederla cosigrave essa non egravenegrave nella condizione negrave nella dignitagrave dellunione coniu-gale Essa quindi la poligamia non egrave in uso che pressopopoli degradati che generano figli peggiori ancora Epoichegrave la nazione nasce dalla famiglia cosigrave il dispoti-smo paterno si riproduce nel sovrano che pretenderagraveparimente trattare i popoli come proprietagrave con pieno di-ritto di vita e di morte disponente ad arbitrio de lorobeni e persone sedicente fonte unica del diritto e dellagiustizia Perciograve la poligamia sparisce a misura che pre-
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domina la vita intellettuale e morale ed a misura che vadiffondendosi lo spirito di uguaglianza inculcato dalVangelo base oggimai del vivere sociale
Alle leggi della monogamia e della indissolubilitagraveche riguardano il matrimonio come stato se ne aggiun-gono due altre che si riferiscono allatto con cui si iniziala societagrave coniugale Esso vuole essere libero e pubbli-co
Devessere libero perchegrave patto morale che ingaggiadue enti ragionevoli con mutuo consenso Pubblicocioegrave alla societagrave deve rendersi noto il patto stipulato af-finchegrave la societagrave vegli alla conservazione della famigliaed allosservanza de mutui doveri Egrave infatti interesse ge-nerale che la famiglia si formi si conservi sia difesa nesuoi diritti e rimanga fedele alladempimento di quegliufficii che sono richiesti dal suo fine La sanzione socia-le puograve essere religiosa che lo dichiara atto morale o ci-vile se lo Stato lo pone sotto il patrocinio della leggepositiva
Nella famiglia vha unaltra relazione da considerarequella che passa fra genitori e figli e dagrave luogo ad una so-cietagrave che dicesi parentale
La generazione ne egrave stata la cagione i genitori e i fi-gli ne sono la materia il rapporto delle volontagrave la forma
Nella societagrave parentale la coscienza de genitori si tra-sfonde per via della educazione nei figli e la volontagrave diquesti si modella si uniforma sulla volontagrave di quelli Igenitori ritrovano la propria esistenza nella vita dei figliquesti trovano la loro volontagrave in quella dei genitori e ri-
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domina la vita intellettuale e morale ed a misura che vadiffondendosi lo spirito di uguaglianza inculcato dalVangelo base oggimai del vivere sociale
Alle leggi della monogamia e della indissolubilitagraveche riguardano il matrimonio come stato se ne aggiun-gono due altre che si riferiscono allatto con cui si iniziala societagrave coniugale Esso vuole essere libero e pubbli-co
Devessere libero perchegrave patto morale che ingaggiadue enti ragionevoli con mutuo consenso Pubblicocioegrave alla societagrave deve rendersi noto il patto stipulato af-finchegrave la societagrave vegli alla conservazione della famigliaed allosservanza de mutui doveri Egrave infatti interesse ge-nerale che la famiglia si formi si conservi sia difesa nesuoi diritti e rimanga fedele alladempimento di quegliufficii che sono richiesti dal suo fine La sanzione socia-le puograve essere religiosa che lo dichiara atto morale o ci-vile se lo Stato lo pone sotto il patrocinio della leggepositiva
Nella famiglia vha unaltra relazione da considerarequella che passa fra genitori e figli e dagrave luogo ad una so-cietagrave che dicesi parentale
La generazione ne egrave stata la cagione i genitori e i fi-gli ne sono la materia il rapporto delle volontagrave la forma
Nella societagrave parentale la coscienza de genitori si tra-sfonde per via della educazione nei figli e la volontagrave diquesti si modella si uniforma sulla volontagrave di quelli Igenitori ritrovano la propria esistenza nella vita dei figliquesti trovano la loro volontagrave in quella dei genitori e ri-
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danno dirograve cosigrave ai parenti la vita naturale che sta permancare dopo avere da loro ricevuta la vita del corpo equella dello spirito mediante la generazione e la educa-zione Cosigrave i frutti della scienza e della esperienza deiconiugi hanno una finalitagrave del pari che la distinzionedei sessi tutto egrave ordinato alla continuazione della vitaumana sulla terra sotto il triplice aspetto fisico intellet-tuale e morale
In virtugrave di questintima comunione di vita il figlio ri-ceve il nome paterno un sentimento spontaneo di grati-tudine si desta verso i genitori che pensano a lui vi sicongiunge il concetto di una naturale dipendenza que-sto sentimento e questo concetto producono nella volon-tagrave movimenti analoghi che pigliano nome di obbedien-za riverenza e affetto figliale
La proprietagrave riveste nella famiglia un carattere specia-le viene cioegrave ad avere una destinazione domestica I ge-nitori che in quanto tali rappresentano se stessi nellaprole attendono allacquisto di beni co quali assicurarelesistenza propria e quella de figli Quindi nella loro in-tenzione e nella loro volontagrave la proprietagrave acquistata oconservata viene ad essere ordinata alla figliuolanza
Lanalisi psicologica ci convince di questo fatto ap-poggiati al quale non pochi Sociologi hanno opinato chela proprietagrave stabile si introducesse solo col nascere dellafamiglia come esigenza non tanto dellindividuo quantodella famiglia Se costoro hanno errato nello stabilire ilprincipio ossia la ragione dello stabile dominio nellacontinuazione della famiglia quasi che indipendente-
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danno dirograve cosigrave ai parenti la vita naturale che sta permancare dopo avere da loro ricevuta la vita del corpo equella dello spirito mediante la generazione e la educa-zione Cosigrave i frutti della scienza e della esperienza deiconiugi hanno una finalitagrave del pari che la distinzionedei sessi tutto egrave ordinato alla continuazione della vitaumana sulla terra sotto il triplice aspetto fisico intellet-tuale e morale
In virtugrave di questintima comunione di vita il figlio ri-ceve il nome paterno un sentimento spontaneo di grati-tudine si desta verso i genitori che pensano a lui vi sicongiunge il concetto di una naturale dipendenza que-sto sentimento e questo concetto producono nella volon-tagrave movimenti analoghi che pigliano nome di obbedien-za riverenza e affetto figliale
La proprietagrave riveste nella famiglia un carattere specia-le viene cioegrave ad avere una destinazione domestica I ge-nitori che in quanto tali rappresentano se stessi nellaprole attendono allacquisto di beni co quali assicurarelesistenza propria e quella de figli Quindi nella loro in-tenzione e nella loro volontagrave la proprietagrave acquistata oconservata viene ad essere ordinata alla figliuolanza
Lanalisi psicologica ci convince di questo fatto ap-poggiati al quale non pochi Sociologi hanno opinato chela proprietagrave stabile si introducesse solo col nascere dellafamiglia come esigenza non tanto dellindividuo quantodella famiglia Se costoro hanno errato nello stabilire ilprincipio ossia la ragione dello stabile dominio nellacontinuazione della famiglia quasi che indipendente-
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mente da questa non potesse aversi stabile proprietagravehanno perograve compreso in qual modo entrasse nella fami-glia e quale destinazione ricevesse nella famiglia la pro-prietagrave
In forza di cotale destinazione il figlio succede al pa-dre nella proprietagrave paterna e lhaeres diventa una conti-nuazione del herus
Tale egrave lorigine ed il concetto primitivo della ereditagraveessa non egrave altro che la proprietagrave paterna considerata nel-la sua destinazione giusta lintenzione e la volontagrave delpadre E giacchegrave non era lecito al padre il non provvede-re alla famiglia cosigrave lereditagrave ha acquistato un valore eti-co che legittima la successione dei figli Il concetto co-mune conferma cotesta origine primitiva della ereditagrave ilvolgo infatti trova convenevole che il padre risparmi perla famiglia mentre invece non sa concepire come abbiaragione di sempre capitalizzare chi ha rinunziato alla fa-miglia
Ma siccome tutta la forza dellereditagrave dipende dallavolontagrave e dalla intenzione del padre prescindendo daquesta i figli non avrebbero diritto alla medesima perquanto abbia avuto il padre il dovere di provvedere allafamiglia La proprietagrave infatti non dimanda per segrave di ser-vire piuttosto alluno che allaltro le sole facoltagrave umanene spiegano come vedremo lorigine esse sole per con-seguenza determinano la sua appartenenza Il concettoperciograve di proprietagrave concretata di diritto e di fatto in unindividuo non egrave conciliabile col concetto di un dirittochaltri possa avere sulla stessa Per affermare che i figli
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mente da questa non potesse aversi stabile proprietagravehanno perograve compreso in qual modo entrasse nella fami-glia e quale destinazione ricevesse nella famiglia la pro-prietagrave
In forza di cotale destinazione il figlio succede al pa-dre nella proprietagrave paterna e lhaeres diventa una conti-nuazione del herus
Tale egrave lorigine ed il concetto primitivo della ereditagraveessa non egrave altro che la proprietagrave paterna considerata nel-la sua destinazione giusta lintenzione e la volontagrave delpadre E giacchegrave non era lecito al padre il non provvede-re alla famiglia cosigrave lereditagrave ha acquistato un valore eti-co che legittima la successione dei figli Il concetto co-mune conferma cotesta origine primitiva della ereditagrave ilvolgo infatti trova convenevole che il padre risparmi perla famiglia mentre invece non sa concepire come abbiaragione di sempre capitalizzare chi ha rinunziato alla fa-miglia
Ma siccome tutta la forza dellereditagrave dipende dallavolontagrave e dalla intenzione del padre prescindendo daquesta i figli non avrebbero diritto alla medesima perquanto abbia avuto il padre il dovere di provvedere allafamiglia La proprietagrave infatti non dimanda per segrave di ser-vire piuttosto alluno che allaltro le sole facoltagrave umanene spiegano come vedremo lorigine esse sole per con-seguenza determinano la sua appartenenza Il concettoperciograve di proprietagrave concretata di diritto e di fatto in unindividuo non egrave conciliabile col concetto di un dirittochaltri possa avere sulla stessa Per affermare che i figli
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abbiano un formale diritto sulla proprietagrave paterna dopola morte del genitore converrebbe poter dimostrare cheessi indipendentemente dalla volontagrave paterna prima an-cora della morte ne fossero stati investiti Nondimenoperchegrave il padre deve provvedere alla conservazione suc-cessiva della prole e la pubblica moralitagrave il bene socia-le lo esige la legge positiva giustamente interviene nellesuccessioni ereditarie disponendo che i figli abbiano otutta o una parte almeno dellasse paterno ove fossemancata una volontagrave pubblica manifestata per testamen-to oppure questa volontagrave non sia stata ragionevole
Laumentarsi della proprietagrave la necessitagrave di dividereil lavoro di rendere fruttifere le terre cui non bastavanoi membri della famiglia introdusse in lei un nuovo ele-mento i servi
Quindi sorge nella famiglia una nuova relazione chevien denominata societagrave erile
La societagrave erile egrave in sostanza o dovrebbe essere unasocietagrave di interesse volontaria Non potendo luomo alie-nare o perdere in qualsiasi modo la propria personalitagravenon si puograve dire che la volontagrave del servo appartenga alpadrone negrave che la sua persona sia ordinata a quella delpadrone Questi adunque saragrave padrone non della perso-na ma dellopera del servo essendochegrave la sola opera egravecapace di destinazione volontaria
La relazione fra padrone e servo non meriterebbe ilnome di societagrave ove non ci fosse il reciproco riconosci-mento della personalitagrave e della libertagrave perchegrave ogni so-cietagrave egrave fra esseri ragionevoli e liberi Perciograve la schiavitugrave
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abbiano un formale diritto sulla proprietagrave paterna dopola morte del genitore converrebbe poter dimostrare cheessi indipendentemente dalla volontagrave paterna prima an-cora della morte ne fossero stati investiti Nondimenoperchegrave il padre deve provvedere alla conservazione suc-cessiva della prole e la pubblica moralitagrave il bene socia-le lo esige la legge positiva giustamente interviene nellesuccessioni ereditarie disponendo che i figli abbiano otutta o una parte almeno dellasse paterno ove fossemancata una volontagrave pubblica manifestata per testamen-to oppure questa volontagrave non sia stata ragionevole
Laumentarsi della proprietagrave la necessitagrave di dividereil lavoro di rendere fruttifere le terre cui non bastavanoi membri della famiglia introdusse in lei un nuovo ele-mento i servi
Quindi sorge nella famiglia una nuova relazione chevien denominata societagrave erile
La societagrave erile egrave in sostanza o dovrebbe essere unasocietagrave di interesse volontaria Non potendo luomo alie-nare o perdere in qualsiasi modo la propria personalitagravenon si puograve dire che la volontagrave del servo appartenga alpadrone negrave che la sua persona sia ordinata a quella delpadrone Questi adunque saragrave padrone non della perso-na ma dellopera del servo essendochegrave la sola opera egravecapace di destinazione volontaria
La relazione fra padrone e servo non meriterebbe ilnome di societagrave ove non ci fosse il reciproco riconosci-mento della personalitagrave e della libertagrave perchegrave ogni so-cietagrave egrave fra esseri ragionevoli e liberi Perciograve la schiavitugrave
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che assoggetta al solo vantaggio del padrone e la perso-na e lopera del servo non ha valore etico
Il padrone si giova dellopera del servo mediante uncompenso che ridonda in vantaggio di costui ma il bi-sogno puograve essere maggiore in chi paga che in chi operaquindi nella societagrave erile cegrave una dipendenza reciprocaed una indipendenza che salva la dignitagrave personale dientrambi
Egrave perograve da notarsi come non ogni servitugrave riveste laforma di societagrave erile propriamente detta Vegrave la servitugravedella gleba che si incontra giagrave sintende nella Russiavegrave il servo che dicesi colono quello che dicesi operaioe quello che dicesi particolarmente famiglio La denomi-nazione di societagrave erile egrave riservata ad indicare le relazio-ni che si stabiliscono fra il capo di casa ed i famiglicioegrave quei servi che sono ammessi fra i membri della fa-miglia come inquilini della stessa casa e partecipi dellosesso consorzio Quindi questa societagrave puograve definirsi laquounconsorzio domestico che di libera volontagrave si stabiliscefra il capo di una famiglia ed un estraneo mediante unpatto che versa intorno ad un officio domestico e unamercede giustaraquo
Il patto col quale vien costituita una simile societagrave vaad essere in sostanza un contratto oneroso della speciedi quelli che dai Giuristi sono detti innominati e chevengono compresi in queste forme do ut des facio utfacias do ut facias facio ut des La differenza perograve del-la societagrave erile da un semplice contratto di detto genereegrave che in essa non si affitta lopera propria per un lavoro
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che assoggetta al solo vantaggio del padrone e la perso-na e lopera del servo non ha valore etico
Il padrone si giova dellopera del servo mediante uncompenso che ridonda in vantaggio di costui ma il bi-sogno puograve essere maggiore in chi paga che in chi operaquindi nella societagrave erile cegrave una dipendenza reciprocaed una indipendenza che salva la dignitagrave personale dientrambi
Egrave perograve da notarsi come non ogni servitugrave riveste laforma di societagrave erile propriamente detta Vegrave la servitugravedella gleba che si incontra giagrave sintende nella Russiavegrave il servo che dicesi colono quello che dicesi operaioe quello che dicesi particolarmente famiglio La denomi-nazione di societagrave erile egrave riservata ad indicare le relazio-ni che si stabiliscono fra il capo di casa ed i famiglicioegrave quei servi che sono ammessi fra i membri della fa-miglia come inquilini della stessa casa e partecipi dellosesso consorzio Quindi questa societagrave puograve definirsi laquounconsorzio domestico che di libera volontagrave si stabiliscefra il capo di una famiglia ed un estraneo mediante unpatto che versa intorno ad un officio domestico e unamercede giustaraquo
Il patto col quale vien costituita una simile societagrave vaad essere in sostanza un contratto oneroso della speciedi quelli che dai Giuristi sono detti innominati e chevengono compresi in queste forme do ut des facio utfacias do ut facias facio ut des La differenza perograve del-la societagrave erile da un semplice contratto di detto genereegrave che in essa non si affitta lopera propria per un lavoro
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determinato ma tutta labilitagrave si mette a disposizione delconducente per tutti i servigi che a lui piacesse esigereo per tutto un servigio di un dato genere Avuto riguardoalla natura del servigio il famiglio viene ammesso nellafamiglia diventandone un membro
Abbiamo pertanto incontrate nella famiglia tre distin-te relazioni tre specie di dipendenza che i membri diuna famiglia hanno fra loro e col capo di casa La socie-tagrave domestica considerata distintamente sotto alcuno de-gli aspetti anzidescritti piglia il nome o di societagrave coniu-gale o di societagrave parentale o di societagrave erile di ciascu-na esamineremo in seguito le leggi ed i doveri
Se non che noi trattammo finora della famiglia sottolaspetto psicologico ed etico diciamo ora alcunchegrave del-la sua storia
La storia della famiglia si confonde con quella dellaumanitagrave stessa e di ogni societagrave civile di cui essa ponela materia organizzabile Non potrebbe quindi essere de-scritta a priori con ipotesi o con studiate induzioni chefacilmente si adattino poi ai fatti I moderni sociologihanno preso questo vezzo di generalizzare e di trasferirea tutta lumanitagrave quei fatti che tuttal piugrave non hanno ri-scontro che in societagrave decadute e quando si fa loro os-servare lerrore di metodo rispondono la nostra se nonegrave storia egrave preistoria Il che vale a confessare che nonsempre le loro conclusioni sono storicamente accettabi-li17
17 I Sociologi che si ispirano al Positivismo sogliono fare del-
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determinato ma tutta labilitagrave si mette a disposizione delconducente per tutti i servigi che a lui piacesse esigereo per tutto un servigio di un dato genere Avuto riguardoalla natura del servigio il famiglio viene ammesso nellafamiglia diventandone un membro
Abbiamo pertanto incontrate nella famiglia tre distin-te relazioni tre specie di dipendenza che i membri diuna famiglia hanno fra loro e col capo di casa La socie-tagrave domestica considerata distintamente sotto alcuno de-gli aspetti anzidescritti piglia il nome o di societagrave coniu-gale o di societagrave parentale o di societagrave erile di ciascu-na esamineremo in seguito le leggi ed i doveri
Se non che noi trattammo finora della famiglia sottolaspetto psicologico ed etico diciamo ora alcunchegrave del-la sua storia
La storia della famiglia si confonde con quella dellaumanitagrave stessa e di ogni societagrave civile di cui essa ponela materia organizzabile Non potrebbe quindi essere de-scritta a priori con ipotesi o con studiate induzioni chefacilmente si adattino poi ai fatti I moderni sociologihanno preso questo vezzo di generalizzare e di trasferirea tutta lumanitagrave quei fatti che tuttal piugrave non hanno ri-scontro che in societagrave decadute e quando si fa loro os-servare lerrore di metodo rispondono la nostra se nonegrave storia egrave preistoria Il che vale a confessare che nonsempre le loro conclusioni sono storicamente accettabi-li17
17 I Sociologi che si ispirano al Positivismo sogliono fare del-
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Di tal genere sono le teorie evoluzionistiche delloSpencer secondo il quale negli esordii della societagraveumana propriamente non si incontra ancora la famigliaquesta sarebbe andata costituendosi e svolgendosi manmano col tempo sotto limpero delle circostanze sareb-be emersa cioegrave da semplici contingenze Secondo lEvo-
la famiglia e la storia e la preistoriaNella storia distinguono il periodo orientale il periodo classi-
co ed il periodo medioevale considerandoli perograve siccome altret-tanti stadii di quella evoluzione che condusse la famiglia alla for-ma giuridica attuale Per noi la morale si distingue dalla storia unfatto storico non egrave sempre un fatto onesto ecco tutto Ammettia-mo poi ma a lato del concetto etico assoluto della famiglia unconcetto variabile presso i diversi popoli secondo le idee domi-nanti le abitudini le istituzioni civili e religiose Per esempiopresso i Romani egrave sacra la legislazione illimitato il rispetto allalegge e la autoritagrave del padre vi egrave assoluta Presso i Germani egrave inonore la sola forza militare e quivi la famiglia si riduce ad un uf-ficio di tutela degli inermi al mundium delluomo libero sulla spo-sa e sui figli Presso gli Ebrei egrave assai accentuato lo spirito nazio-nale e la famiglia egrave perciograve da loro riguardata unicamente siccomeun mezzo atto a perpetuare sigrave la razza che la religione a questipregiudizi hanno da servire gli individui Presso i Cristiani sonoelevati alla dignitagrave del dovere i sentimenti di umanitagrave e presso diloro egrave sacro e reso duraturo siccome vincolo dellunione coniuga-le lamore Presso i varii popoli vi egrave un modo speciale di conside-rare or il matrimonio or lautoritagrave paterna come vi sono costu-manze diverse Di queste accidentalitagrave non ci occupiamo sebbenelerudizione storica non sia disdicevole al moralista I nostri lettoriricorderanno assai bene quali sieno state nei diversi momenti sto-rici le condizioni della famiglia senza che noi ci pigliamo la no-iosa ed inutile briga di fare della storia
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Di tal genere sono le teorie evoluzionistiche delloSpencer secondo il quale negli esordii della societagraveumana propriamente non si incontra ancora la famigliaquesta sarebbe andata costituendosi e svolgendosi manmano col tempo sotto limpero delle circostanze sareb-be emersa cioegrave da semplici contingenze Secondo lEvo-
la famiglia e la storia e la preistoriaNella storia distinguono il periodo orientale il periodo classi-
co ed il periodo medioevale considerandoli perograve siccome altret-tanti stadii di quella evoluzione che condusse la famiglia alla for-ma giuridica attuale Per noi la morale si distingue dalla storia unfatto storico non egrave sempre un fatto onesto ecco tutto Ammettia-mo poi ma a lato del concetto etico assoluto della famiglia unconcetto variabile presso i diversi popoli secondo le idee domi-nanti le abitudini le istituzioni civili e religiose Per esempiopresso i Romani egrave sacra la legislazione illimitato il rispetto allalegge e la autoritagrave del padre vi egrave assoluta Presso i Germani egrave inonore la sola forza militare e quivi la famiglia si riduce ad un uf-ficio di tutela degli inermi al mundium delluomo libero sulla spo-sa e sui figli Presso gli Ebrei egrave assai accentuato lo spirito nazio-nale e la famiglia egrave perciograve da loro riguardata unicamente siccomeun mezzo atto a perpetuare sigrave la razza che la religione a questipregiudizi hanno da servire gli individui Presso i Cristiani sonoelevati alla dignitagrave del dovere i sentimenti di umanitagrave e presso diloro egrave sacro e reso duraturo siccome vincolo dellunione coniuga-le lamore Presso i varii popoli vi egrave un modo speciale di conside-rare or il matrimonio or lautoritagrave paterna come vi sono costu-manze diverse Di queste accidentalitagrave non ci occupiamo sebbenelerudizione storica non sia disdicevole al moralista I nostri lettoriricorderanno assai bene quali sieno state nei diversi momenti sto-rici le condizioni della famiglia senza che noi ci pigliamo la no-iosa ed inutile briga di fare della storia
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luzionismo positivo lumanitagrave avrebbe esordito collavita dellorda Gli uomini si presentano dapprima distri-buiti in orde numerose in cui i due sessi vivono promi-scuamente i figli appartengono allorda non agli indivi-dui In seguito gli uomini escono da questo stadio i fi-gli cominciano ad essere riconosciuti di certe madri e lamaternitagrave diventa il primo nucleo della famiglia stabilePiugrave tardi il piugrave forte de sessi prevale colla violenza al-lora la paternitagrave diventa il principio dellassociazione diunitagrave minori formate da piugrave madri co loro figli Cosigrave loSpencer trova un progresso ascendente dalla promiscui-tagrave alla poliandria da questa alla poligamia da cui final-mente si fa passaggio alla monogamia ultima formadellevoluzione domestica favorevole egualmente allapropagazione della specie e al benessere dellindividuo
A questa teoria troppi sono i biasimi che si potrebberoinfliggere Non pare verosimile lipotesi della promi-scuitagrave primitiva le leggi psicologiche vietano la possibi-litagrave di un tal fatto Che se presso alcune societagrave i figli fu-rono considerati dello Stato ciograve non avvenne perchegrave loStato abbia ritratto alcune proprietagrave evolutive dellorda
Quanto alla preistoria narrata con singolare abilitagrave dai Socio-logi della scuola positiva diciamo semplicemente che essa egrave uncattivo prodotto di una peggiore induzione Essi trasportano aitempi primitivi quei disordini morali che sono proprii soltanto diepoche di decadenza e ciograve per il partito preso di voler ad ognimodo trovare alla culla della civiltagrave linconscienza e lassenza diquelle idee morali che vi concedono tuttal piugrave siccome il risulta-to di una lunga evoluzione
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luzionismo positivo lumanitagrave avrebbe esordito collavita dellorda Gli uomini si presentano dapprima distri-buiti in orde numerose in cui i due sessi vivono promi-scuamente i figli appartengono allorda non agli indivi-dui In seguito gli uomini escono da questo stadio i fi-gli cominciano ad essere riconosciuti di certe madri e lamaternitagrave diventa il primo nucleo della famiglia stabilePiugrave tardi il piugrave forte de sessi prevale colla violenza al-lora la paternitagrave diventa il principio dellassociazione diunitagrave minori formate da piugrave madri co loro figli Cosigrave loSpencer trova un progresso ascendente dalla promiscui-tagrave alla poliandria da questa alla poligamia da cui final-mente si fa passaggio alla monogamia ultima formadellevoluzione domestica favorevole egualmente allapropagazione della specie e al benessere dellindividuo
A questa teoria troppi sono i biasimi che si potrebberoinfliggere Non pare verosimile lipotesi della promi-scuitagrave primitiva le leggi psicologiche vietano la possibi-litagrave di un tal fatto Che se presso alcune societagrave i figli fu-rono considerati dello Stato ciograve non avvenne perchegrave loStato abbia ritratto alcune proprietagrave evolutive dellorda
Quanto alla preistoria narrata con singolare abilitagrave dai Socio-logi della scuola positiva diciamo semplicemente che essa egrave uncattivo prodotto di una peggiore induzione Essi trasportano aitempi primitivi quei disordini morali che sono proprii soltanto diepoche di decadenza e ciograve per il partito preso di voler ad ognimodo trovare alla culla della civiltagrave linconscienza e lassenza diquelle idee morali che vi concedono tuttal piugrave siccome il risulta-to di una lunga evoluzione
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ma piuttosto pare essere ciograve avvenuto vuoi per legge oconvenzione positiva in alcune caste vuoi per la conti-nuitagrave o influenza di istituzioni le quali avevano la lororagione di essere nel regime patriarcale Diffatti mentrenel regime patriarcale le idee di famiglia e di diritto sipresentano come se fossero un rapporto esclusivamentepersonale al capo la casta ha questo di proprio chessatende a combattere lindividualitagrave de membri conver-tendoli in rappresentanze e strumenti delle idee e de vo-leri suoi essa non puograve sussistere e durare che seguendole leggi di una solidarietagrave compatta trasferendo cioegravenellintera casta tutti i diritti di ciascuno i suoi membriCosigrave i Nairi del Malabar nei figli considerano i dirittidella casta piuttosto che quelli dei genitori gli Spartaniordinati a guisa di casta predominante i Laconi e gli Ilo-ti nelle mani dello Stato riposero il quasi dominio dellefamiglie e dei patrimonii privati Del pari il bisogno didare un fondamento giuridico allautoritagrave civile ha potu-to far sigrave che questa si considerasse come una emanazio-ne od estensione dellautoritagrave paterna cosigrave nacquero leprime societagrave patriarcali nelle quali va spegnendosi ilconcetto della famiglia come unitagrave elementare appuntoperchegrave non se ne riconosce che una sola
Non egrave nostro coacutempito discutere largamente la evolu-zione della famiglia ci basti aver accennato il problemala cui soluzione egrave oggidigrave tentata non veggo con qualeprobabilitagrave di esito e utilitagrave di scopo dal punto di vistapuramente sperimentale
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ma piuttosto pare essere ciograve avvenuto vuoi per legge oconvenzione positiva in alcune caste vuoi per la conti-nuitagrave o influenza di istituzioni le quali avevano la lororagione di essere nel regime patriarcale Diffatti mentrenel regime patriarcale le idee di famiglia e di diritto sipresentano come se fossero un rapporto esclusivamentepersonale al capo la casta ha questo di proprio chessatende a combattere lindividualitagrave de membri conver-tendoli in rappresentanze e strumenti delle idee e de vo-leri suoi essa non puograve sussistere e durare che seguendole leggi di una solidarietagrave compatta trasferendo cioegravenellintera casta tutti i diritti di ciascuno i suoi membriCosigrave i Nairi del Malabar nei figli considerano i dirittidella casta piuttosto che quelli dei genitori gli Spartaniordinati a guisa di casta predominante i Laconi e gli Ilo-ti nelle mani dello Stato riposero il quasi dominio dellefamiglie e dei patrimonii privati Del pari il bisogno didare un fondamento giuridico allautoritagrave civile ha potu-to far sigrave che questa si considerasse come una emanazio-ne od estensione dellautoritagrave paterna cosigrave nacquero leprime societagrave patriarcali nelle quali va spegnendosi ilconcetto della famiglia come unitagrave elementare appuntoperchegrave non se ne riconosce che una sola
Non egrave nostro coacutempito discutere largamente la evolu-zione della famiglia ci basti aver accennato il problemala cui soluzione egrave oggidigrave tentata non veggo con qualeprobabilitagrave di esito e utilitagrave di scopo dal punto di vistapuramente sperimentale
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Il concetto della famiglia ha potuto variare da popoloa popolo e sotto laspetto puramente soggettivo o sottolaspetto etico il concetto giuridico cioegrave la famigliaconsiderata come associazione sotto il patrocinio di unalegge o convenzione positiva ha potuto trovarsi in op-posizione col concetto etico possono essere stati pressoalcune nazioni misconosciuti o calpestati i diritti dellafamiglia ma questa ha sempre lottato per la sua esisten-za ed indipendenza morale i suoi membri hanno sempretentato di disvincolarsi da quelle relazioni positive in-trodotte cioegrave da convenzioni o leggi che essi non rico-nobbero per ragionevoli La Storia lo attesta e la ragionelo comprova La costituzione della famiglia come laesige la civiltagrave non sarebbe stata possibile ove non sifossero mantenuti immutabili anche in epoche di deca-denza morale quei principicirc che illuminando le coscien-ze dei singoli condussero al trionfo della famiglia inquanto organismo etico quale cioegrave la ragione e la giusti-zia reclamano dover essere
La gran mente del Vico apriva agli ingegni un ampioorizzonte un vasto campo ove esercitarsi allorquandonella Filologia nella Mitologia nella Legislazione enella Storia additava alla Critica le sorgenti donde attin-gere la conoscenza delle idee morali di un popolo Se-guendo questo metodo nei suoi Principi di Scienza Nuo-va egli trova col soccorso della Mitologia la religionee la pudicizia nei primitivi matrimoni da lui definitilaquocarnali congiungimenti pudichi fatti col timore di qual-che Divinitagraveraquo siccome trova col soccorso della Filolo-
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Il concetto della famiglia ha potuto variare da popoloa popolo e sotto laspetto puramente soggettivo o sottolaspetto etico il concetto giuridico cioegrave la famigliaconsiderata come associazione sotto il patrocinio di unalegge o convenzione positiva ha potuto trovarsi in op-posizione col concetto etico possono essere stati pressoalcune nazioni misconosciuti o calpestati i diritti dellafamiglia ma questa ha sempre lottato per la sua esisten-za ed indipendenza morale i suoi membri hanno sempretentato di disvincolarsi da quelle relazioni positive in-trodotte cioegrave da convenzioni o leggi che essi non rico-nobbero per ragionevoli La Storia lo attesta e la ragionelo comprova La costituzione della famiglia come laesige la civiltagrave non sarebbe stata possibile ove non sifossero mantenuti immutabili anche in epoche di deca-denza morale quei principicirc che illuminando le coscien-ze dei singoli condussero al trionfo della famiglia inquanto organismo etico quale cioegrave la ragione e la giusti-zia reclamano dover essere
La gran mente del Vico apriva agli ingegni un ampioorizzonte un vasto campo ove esercitarsi allorquandonella Filologia nella Mitologia nella Legislazione enella Storia additava alla Critica le sorgenti donde attin-gere la conoscenza delle idee morali di un popolo Se-guendo questo metodo nei suoi Principi di Scienza Nuo-va egli trova col soccorso della Mitologia la religionee la pudicizia nei primitivi matrimoni da lui definitilaquocarnali congiungimenti pudichi fatti col timore di qual-che Divinitagraveraquo siccome trova col soccorso della Filolo-
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gia negli stessi la monogamia e la indissolubilitagrave ve-nendo infatti il matrimonio ritenuto presso i Romaniquale laquoomnis vitae consortiumraquo18
Dal coniugio nascono i figli che quasi frutto di amorereciproco cosigrave vengono denominati da φιλεω collosvolgersi della famiglia si forma la tribugrave φυλῆ La ne-cessitagrave di salvare la vita dalle insidie dei violenti spinse ideboli a rifuggirsi presso tribugrave e capi piugrave potenti fraquali era in onore la virtugrave questi ricevettero i rifuggitisotto la loro protezione servendo costoro ai capi nellacoltivazione delle terre Dalla fama φήmicroη e dalla glo-ria ϰλέος che godevano i potenti virtuosi presso i rifug-giti vennero questi appellati famuli o clienti Cosigrave ilVico
18 laquoI matrimonii dovettero incominciare non solo con unasola donna come fu serbato darsquo Romani e Tacito ammira tal co-stume nei Germani antichi che serbavano come i Romani intie-re le prime origini delle loro nazioni e ne danno luogo di conget-turare lo stesso di tutte le altre ne loro principii ma anco in per-petua compagnia di lor vita come restograve in costume a moltissimipopoli onde appo i Romani furono definite le nozze per questaproprietagrave individua vitae consuetudo e appo gli stessi assai tardisintrodusse il divorzioraquo VICO Principi di Scienza Nuova lib IIDella Morale poetica
La pudicizia vegliava sui primitivi matrimonii come prova ilcostume di velare le donne costume conservato presso tutte lenazioni e che spiega il vocabolo nozze nuptiae a nubendo chevuol dire coprire VICO Ibid Ciograve dimostra come le idee moralidegli antichi non erano molto diverse dalle nostre e come non siapunto storica la promiscuitagrave primitiva
177
gia negli stessi la monogamia e la indissolubilitagrave ve-nendo infatti il matrimonio ritenuto presso i Romaniquale laquoomnis vitae consortiumraquo18
Dal coniugio nascono i figli che quasi frutto di amorereciproco cosigrave vengono denominati da φιλεω collosvolgersi della famiglia si forma la tribugrave φυλῆ La ne-cessitagrave di salvare la vita dalle insidie dei violenti spinse ideboli a rifuggirsi presso tribugrave e capi piugrave potenti fraquali era in onore la virtugrave questi ricevettero i rifuggitisotto la loro protezione servendo costoro ai capi nellacoltivazione delle terre Dalla fama φήmicroη e dalla glo-ria ϰλέος che godevano i potenti virtuosi presso i rifug-giti vennero questi appellati famuli o clienti Cosigrave ilVico
18 laquoI matrimonii dovettero incominciare non solo con unasola donna come fu serbato darsquo Romani e Tacito ammira tal co-stume nei Germani antichi che serbavano come i Romani intie-re le prime origini delle loro nazioni e ne danno luogo di conget-turare lo stesso di tutte le altre ne loro principii ma anco in per-petua compagnia di lor vita come restograve in costume a moltissimipopoli onde appo i Romani furono definite le nozze per questaproprietagrave individua vitae consuetudo e appo gli stessi assai tardisintrodusse il divorzioraquo VICO Principi di Scienza Nuova lib IIDella Morale poetica
La pudicizia vegliava sui primitivi matrimonii come prova ilcostume di velare le donne costume conservato presso tutte lenazioni e che spiega il vocabolo nozze nuptiae a nubendo chevuol dire coprire VICO Ibid Ciograve dimostra come le idee moralidegli antichi non erano molto diverse dalle nostre e come non siapunto storica la promiscuitagrave primitiva
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Ci basti laver dato un saggio dei problemi che vengo-no oggidigrave tentati dalla filosofia e lavere in pari tempoindicato sulla scorta del grande pensatore italiano il me-todo vero da seguire nella ricerca storica della primitivaciviltagrave de popoli
CAPITOLO VIDella societagrave civile
Le prime necessitagrave della vita spiegano il formarsi del-la societagrave coniugale parentale ed erile ma la societagrave do-mestica evidentemente non puograve bastare a se stessa Son-vi bisogni cui le famiglie non valgono a provvederesenza una cospirazione comune di qui la necessitagrave diformare associazioni di famiglie
Se i bisogni in forza dei quali si egrave compiuta la nuovaassociazione sono continui cotesta piglia il nome di so-cietagrave civile o politica
La divisione del lavoro lo scambio incessante deprodotti per il vitto quotidiano la difesa dei nemici tut-to ciograve insomma che puograve rassicurare e la formazione elesistenza e lo svolgimento pacifico della famiglia en-tra fra i motivi di siffatta unione Naturalmente essa sicompiegrave di preferenza fra coloro che giagrave per comunanzadi origine per unitagrave di linguaggio per vicinanza di terri-torio si trovavano disposti a cospirare insieme per i so-pradetti fini Per ciograve che concerne lattuazione dei mezzi
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Ci basti laver dato un saggio dei problemi che vengo-no oggidigrave tentati dalla filosofia e lavere in pari tempoindicato sulla scorta del grande pensatore italiano il me-todo vero da seguire nella ricerca storica della primitivaciviltagrave de popoli
CAPITOLO VIDella societagrave civile
Le prime necessitagrave della vita spiegano il formarsi del-la societagrave coniugale parentale ed erile ma la societagrave do-mestica evidentemente non puograve bastare a se stessa Son-vi bisogni cui le famiglie non valgono a provvederesenza una cospirazione comune di qui la necessitagrave diformare associazioni di famiglie
Se i bisogni in forza dei quali si egrave compiuta la nuovaassociazione sono continui cotesta piglia il nome di so-cietagrave civile o politica
La divisione del lavoro lo scambio incessante deprodotti per il vitto quotidiano la difesa dei nemici tut-to ciograve insomma che puograve rassicurare e la formazione elesistenza e lo svolgimento pacifico della famiglia en-tra fra i motivi di siffatta unione Naturalmente essa sicompiegrave di preferenza fra coloro che giagrave per comunanzadi origine per unitagrave di linguaggio per vicinanza di terri-torio si trovavano disposti a cospirare insieme per i so-pradetti fini Per ciograve che concerne lattuazione dei mezzi
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ordinati a raggiungere i loro fini gli uomini hanno do-vuto sottomettersi alla direzione di un capo questi poipotegrave essere una persona individua o una persona collet-tiva cioegrave unassemblea o un consiglio sapremo Potero-no venire riconosciuti per capi o per capo i padri o il pa-dre di famiglia piugrave anziano e i suoi discendenti oppurelelezione ha potuto determinare il soggetto del pubblicopotere
Di qui una societagrave diversa dalla domestica sebbeneassai spesso ordinata a guisa di famiglia societagrave diversaquanto allo scopo e quanto allimpiego dei mezzi nellaquale luomo contrae nuove relazioni morali e giuridi-che
Cotesta societagrave venne detta civile o politica perchegravedapprincipio si limitava come a sua forma piugrave perfettaalla civitas o πόλις e man mano si estese poi ad abbrac-ciare piugrave cittagrave ed un territorio piugrave vasto Essa si puograve de-finire in genere laquounione di famiglie assieme cospirantial conseguimento di quei beni che sono onestamentesufficienti alla felicitagrave umanaraquo
La definizione data vale per ogni societagrave nella qualela famiglia cerchi vuoi la tutela de suoi diritti vuoi lasomma di quei vantaggi morali e fisici che risultanodallunanime concorso Per conseguenza egrave societagrave civilenon solo lo Stato che vuolsi considerare come il gradosupremo e piugrave perfetto dellassociazione politica maeziandio sono da chiamarsi civili le societagrave che rispon-dono a varii periodi di evoluzione rappresentandonecome altrettanti stadii
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ordinati a raggiungere i loro fini gli uomini hanno do-vuto sottomettersi alla direzione di un capo questi poipotegrave essere una persona individua o una persona collet-tiva cioegrave unassemblea o un consiglio sapremo Potero-no venire riconosciuti per capi o per capo i padri o il pa-dre di famiglia piugrave anziano e i suoi discendenti oppurelelezione ha potuto determinare il soggetto del pubblicopotere
Di qui una societagrave diversa dalla domestica sebbeneassai spesso ordinata a guisa di famiglia societagrave diversaquanto allo scopo e quanto allimpiego dei mezzi nellaquale luomo contrae nuove relazioni morali e giuridi-che
Cotesta societagrave venne detta civile o politica perchegravedapprincipio si limitava come a sua forma piugrave perfettaalla civitas o πόλις e man mano si estese poi ad abbrac-ciare piugrave cittagrave ed un territorio piugrave vasto Essa si puograve de-finire in genere laquounione di famiglie assieme cospirantial conseguimento di quei beni che sono onestamentesufficienti alla felicitagrave umanaraquo
La definizione data vale per ogni societagrave nella qualela famiglia cerchi vuoi la tutela de suoi diritti vuoi lasomma di quei vantaggi morali e fisici che risultanodallunanime concorso Per conseguenza egrave societagrave civilenon solo lo Stato che vuolsi considerare come il gradosupremo e piugrave perfetto dellassociazione politica maeziandio sono da chiamarsi civili le societagrave che rispon-dono a varii periodi di evoluzione rappresentandonecome altrettanti stadii
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Fra queste ultime va ricordata la tribugrave nomade chenoi incontriamo fra i popoli non ancora ridotti a civiltagravequesti si uniscono a gruppi per la caccia la pesca e lapastorizia hanno i loro capi e i loro guerrieri per gua-rentire la loro indipendenza e difendersi dalle tribugrave ne-miche Presso questi popoli troviamo il potere esercitatoda una federazione dei padri di famiglia formando cosigraveuna specie di aristocrazia oppure da un solo capo supre-mo dando cosigrave luogo al dominio reale In alcune tribugraveindigene dellAmerica si suole eleggere per capo o ca-cicco chi ha preso maggior numero di capigliature ed haucciso piugrave bisonti A misura che viene apprezzato il me-rito morale la scelta cado su coloro che si distinguononon solo per coraggio ma anche per azioni generose esimili doti morali
Altri popoli invece prendono stabile dimora in un ter-ritorio sia per pascolarvi numerosi armenti sia per ren-dere piugrave ubertosa la terra costringendola col lavoro asomministrare piugrave ampiamente i suoi frutti Cosigrave sorseroi borghi e man mano collaccrescere del numero delleabitazioni e delle famiglie col moltiplicarsi delle operedi pubblica utilitagrave e degli ordinamenti e istituzioni capa-ci di rendere sempre piugrave perfetta la comunione delle fa-miglie o piugrave complicate le relazioni reciproche si for-marono le cittagrave costituendosi sotto una direzione unicadegli affari comuni
Allorchegrave una cittagrave sia per il numero de suoi abitantisia per lordinamento interno sia per la sua forza rispet-to agli estranei giunge a bastare a segrave completamente
180
Fra queste ultime va ricordata la tribugrave nomade chenoi incontriamo fra i popoli non ancora ridotti a civiltagravequesti si uniscono a gruppi per la caccia la pesca e lapastorizia hanno i loro capi e i loro guerrieri per gua-rentire la loro indipendenza e difendersi dalle tribugrave ne-miche Presso questi popoli troviamo il potere esercitatoda una federazione dei padri di famiglia formando cosigraveuna specie di aristocrazia oppure da un solo capo supre-mo dando cosigrave luogo al dominio reale In alcune tribugraveindigene dellAmerica si suole eleggere per capo o ca-cicco chi ha preso maggior numero di capigliature ed haucciso piugrave bisonti A misura che viene apprezzato il me-rito morale la scelta cado su coloro che si distinguononon solo per coraggio ma anche per azioni generose esimili doti morali
Altri popoli invece prendono stabile dimora in un ter-ritorio sia per pascolarvi numerosi armenti sia per ren-dere piugrave ubertosa la terra costringendola col lavoro asomministrare piugrave ampiamente i suoi frutti Cosigrave sorseroi borghi e man mano collaccrescere del numero delleabitazioni e delle famiglie col moltiplicarsi delle operedi pubblica utilitagrave e degli ordinamenti e istituzioni capa-ci di rendere sempre piugrave perfetta la comunione delle fa-miglie o piugrave complicate le relazioni reciproche si for-marono le cittagrave costituendosi sotto una direzione unicadegli affari comuni
Allorchegrave una cittagrave sia per il numero de suoi abitantisia per lordinamento interno sia per la sua forza rispet-to agli estranei giunge a bastare a segrave completamente
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talchegrave abbia e possa mantenere lindipendenza daunaltra diventa uno Stato che puograve definirsi laquosocietagravepolitica perfetta ed indipendenteraquo
Nei primordii della civiltagrave nellepoca che immediata-mente succede al periodo delle rivoluzioni etniche ilconcetto di Stato non si distingue ancora da quello dicittagrave ma a misura che una cittagrave potente acquista un pre-dominio sulle sue vicine i due concetti si vanno distin-guendo Le relazioni che si stabiliscono cosigrave fra moltecittagrave sono di indole diversa per cui non possono bastaregli ordinamenti ed il potere ristretto ad una sola
Quindi allato al potere ed agli ordinamenti propriiesclusivamente delle singole cittagrave e delle singole asso-ciazioni sorge un potere unico ed indipendente ed ordi-namenti capaci di congiungere assieme le forze di quellee farle convergere alla sicurezza allindipendenza al be-nessere di tutta lintera associazione sorge insomma loStato come societagrave suprema avente per iscopo la tuteladei diritti e il benessere comune Perciograve il concetto delloStato va separandosi dal concetto della poli e nasceeziandio la distinzione fra istituzioni civili e istituzionipolitiche quelle sono proprie delle cittagrave queste delloStato
Nello Stato lautoritagrave piglia il nome di sovranitagrave e so-vrano dicesi quella persona vuoi individua vuoi colletti-va che egrave investita del potere supremo
In qualsivoglia societagrave civile vuolsi distinguere lamateria e la forma
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talchegrave abbia e possa mantenere lindipendenza daunaltra diventa uno Stato che puograve definirsi laquosocietagravepolitica perfetta ed indipendenteraquo
Nei primordii della civiltagrave nellepoca che immediata-mente succede al periodo delle rivoluzioni etniche ilconcetto di Stato non si distingue ancora da quello dicittagrave ma a misura che una cittagrave potente acquista un pre-dominio sulle sue vicine i due concetti si vanno distin-guendo Le relazioni che si stabiliscono cosigrave fra moltecittagrave sono di indole diversa per cui non possono bastaregli ordinamenti ed il potere ristretto ad una sola
Quindi allato al potere ed agli ordinamenti propriiesclusivamente delle singole cittagrave e delle singole asso-ciazioni sorge un potere unico ed indipendente ed ordi-namenti capaci di congiungere assieme le forze di quellee farle convergere alla sicurezza allindipendenza al be-nessere di tutta lintera associazione sorge insomma loStato come societagrave suprema avente per iscopo la tuteladei diritti e il benessere comune Perciograve il concetto delloStato va separandosi dal concetto della poli e nasceeziandio la distinzione fra istituzioni civili e istituzionipolitiche quelle sono proprie delle cittagrave queste delloStato
Nello Stato lautoritagrave piglia il nome di sovranitagrave e so-vrano dicesi quella persona vuoi individua vuoi colletti-va che egrave investita del potere supremo
In qualsivoglia societagrave civile vuolsi distinguere lamateria e la forma
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Materia egrave la moltitudine in quanto ordinabile maquesta moltitudine consta di un numero piugrave o menogrande di famiglie fornite de loro diritti consta cioegrave diindividui che o sono parti di famiglia o potrebberoquandochessia con pieno diritto accedere ad una societagravevuoi naturale vuoi artificiale Per conseguenza gli ele-menti materiali della societagrave civile hanno unattivitagrave loropropria della quale non si spogliano contraendo relazio-ni politiche essi continueranno a far uso delle propriefacoltagrave che certamente non hanno ricevuto dalla cittagrave odallo Stato e potranno perciograve mettere insieme le scam-bievoli loro forze per conseguire fini particolari chenon sieno in opposizione col fine generale Laonde lamoltitudine sociale non egrave meccanica cioegrave tale da doverricevere ogni ragione di operare ogni impulso e motoogni direzione e diritto dallo Stato e dal potere politicoma essa egrave eminentemente organica Per conseguenza lavitalitagrave sociale della moltitudine non dimanda di venirsoggiogata ma coordinata non assorbita ma ricono-sciuta
Inoltre la moltitudine sociale nelle societagrave civili ha daessere dissimile Siccome lindividuo cerca nella polilautarchia (direbbe Aristotele) che non puograve ancora tro-vare nella famiglia egrave necessario che questa sufficienzasorga dal concorso di molti donde si abbia ciograve che nonpuograve avere una sola famiglia Si richiede perciograve che glielementi materiali del civile consorzio sieno dissimiliper sesso per beni di fortuna per esercizio di arte
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Materia egrave la moltitudine in quanto ordinabile maquesta moltitudine consta di un numero piugrave o menogrande di famiglie fornite de loro diritti consta cioegrave diindividui che o sono parti di famiglia o potrebberoquandochessia con pieno diritto accedere ad una societagravevuoi naturale vuoi artificiale Per conseguenza gli ele-menti materiali della societagrave civile hanno unattivitagrave loropropria della quale non si spogliano contraendo relazio-ni politiche essi continueranno a far uso delle propriefacoltagrave che certamente non hanno ricevuto dalla cittagrave odallo Stato e potranno perciograve mettere insieme le scam-bievoli loro forze per conseguire fini particolari chenon sieno in opposizione col fine generale Laonde lamoltitudine sociale non egrave meccanica cioegrave tale da doverricevere ogni ragione di operare ogni impulso e motoogni direzione e diritto dallo Stato e dal potere politicoma essa egrave eminentemente organica Per conseguenza lavitalitagrave sociale della moltitudine non dimanda di venirsoggiogata ma coordinata non assorbita ma ricono-sciuta
Inoltre la moltitudine sociale nelle societagrave civili ha daessere dissimile Siccome lindividuo cerca nella polilautarchia (direbbe Aristotele) che non puograve ancora tro-vare nella famiglia egrave necessario che questa sufficienzasorga dal concorso di molti donde si abbia ciograve che nonpuograve avere una sola famiglia Si richiede perciograve che glielementi materiali del civile consorzio sieno dissimiliper sesso per beni di fortuna per esercizio di arte
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A queste due condizioni della materia sociale si op-pongono i riprovevoli sistemi del Centralismo e del Co-munismo Nel Centralismo le cittagrave vengono destituite diogni forza spontanea e non si concepiscono altrimentiche come ruote ed inerti strumenti per ricevere ed ese-guire il moto impresso loro dal governo centrale NelComunismo non si vorrebbe riconoscere differenza al-cuna fra le condizioni sociali e si vorrebbe abolita laproprietagrave e la famiglia quella perchegrave produce la divisio-ne degli interessi questa perchegrave vi aggiunge la divisionede sentimenti
La forma poi della societagrave civile si riduce allordinepubblico e consiste nelle relazioni di giustizia e di ami-cizia (o amor patrio) che mantengono il vincolo socialeOgni societagrave civile si dissolve ove venga meno luno olaltro di questi rapporti morali
Siccome perograve i rapporti sociali sono oggetto imme-diato della costituzione e del potere cosigrave tanto questoche quella vengono considerate a guisa di forme dellacivil societagrave Per costituzione infatti intendiamo il modocaratteristico con cui una societagrave egrave organizzata o ordina-ta per potere o governo la forza che la mantiene nel suoessere e la dirige nel suo operare secondo il fine
Avuto riguardo a questultimo elemento formale la so-cietagrave politica puograve definirsi lunione di fatto di famiglie ecittagrave governate dallo stesso potere supremo
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A queste due condizioni della materia sociale si op-pongono i riprovevoli sistemi del Centralismo e del Co-munismo Nel Centralismo le cittagrave vengono destituite diogni forza spontanea e non si concepiscono altrimentiche come ruote ed inerti strumenti per ricevere ed ese-guire il moto impresso loro dal governo centrale NelComunismo non si vorrebbe riconoscere differenza al-cuna fra le condizioni sociali e si vorrebbe abolita laproprietagrave e la famiglia quella perchegrave produce la divisio-ne degli interessi questa perchegrave vi aggiunge la divisionede sentimenti
La forma poi della societagrave civile si riduce allordinepubblico e consiste nelle relazioni di giustizia e di ami-cizia (o amor patrio) che mantengono il vincolo socialeOgni societagrave civile si dissolve ove venga meno luno olaltro di questi rapporti morali
Siccome perograve i rapporti sociali sono oggetto imme-diato della costituzione e del potere cosigrave tanto questoche quella vengono considerate a guisa di forme dellacivil societagrave Per costituzione infatti intendiamo il modocaratteristico con cui una societagrave egrave organizzata o ordina-ta per potere o governo la forza che la mantiene nel suoessere e la dirige nel suo operare secondo il fine
Avuto riguardo a questultimo elemento formale la so-cietagrave politica puograve definirsi lunione di fatto di famiglie ecittagrave governate dallo stesso potere supremo
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CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile
Coloro che per i primi posero il problema laquocome nac-que la societagraveraquo non hanno ben distinto tutti gli aspettisotto i quali la stessa questione puograve essere proposta Sipuograve infatti intendere per societagrave la domestica o la civilela incivilita o la barbara Si puograve inoltre dimandare qualesia il fatto che pone la materia e quale quello che ponela forma Si puograve dare una soluzione seguendo la storia oprescindendo da questa ricorrendo ai motivi psicologicidi ragione o di sentimento Finalmente si puograve portare laquestione sul campo giuridico Quindi si comprendequanto facilmente il problema siasi complicato per nonavere ben distinti tutti i soggetti cui esso si estende
Noi abbiamo a suo tempo dimostrato essere la societagraveuno stato naturale alluomo perchegrave questi vi trova laperfezione propria e vi egrave portato dalle sue condizionipsichiche Ma la genesi dello Stato non fu perciograve meno-mamente spiegata
Or come nacque la societagrave civile in generale e lo Sta-to in particolare
Per spiegare lorigine dello Stato anzi di qualsivogliasocietagrave alcuni filosofi supposero uno stato di natura an-teriore a quello di societagrave19 Altri propongono cotesto
19 Lo stato di natura egrave descritto come etagrave delloro da Ovidio eda Virgilio altrimenti presentato da Orazio e da Cicerone Questiha laquoFuit quoddam tempus cum in agris homines passim bestia-
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CAPITOLO VIIOrigine della societagrave civile
Coloro che per i primi posero il problema laquocome nac-que la societagraveraquo non hanno ben distinto tutti gli aspettisotto i quali la stessa questione puograve essere proposta Sipuograve infatti intendere per societagrave la domestica o la civilela incivilita o la barbara Si puograve inoltre dimandare qualesia il fatto che pone la materia e quale quello che ponela forma Si puograve dare una soluzione seguendo la storia oprescindendo da questa ricorrendo ai motivi psicologicidi ragione o di sentimento Finalmente si puograve portare laquestione sul campo giuridico Quindi si comprendequanto facilmente il problema siasi complicato per nonavere ben distinti tutti i soggetti cui esso si estende
Noi abbiamo a suo tempo dimostrato essere la societagraveuno stato naturale alluomo perchegrave questi vi trova laperfezione propria e vi egrave portato dalle sue condizionipsichiche Ma la genesi dello Stato non fu perciograve meno-mamente spiegata
Or come nacque la societagrave civile in generale e lo Sta-to in particolare
Per spiegare lorigine dello Stato anzi di qualsivogliasocietagrave alcuni filosofi supposero uno stato di natura an-teriore a quello di societagrave19 Altri propongono cotesto
19 Lo stato di natura egrave descritto come etagrave delloro da Ovidio eda Virgilio altrimenti presentato da Orazio e da Cicerone Questiha laquoFuit quoddam tempus cum in agris homines passim bestia-
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stato come un fatto reale altri come una finzione scien-tificamente richiesta altri affermano quello stato primi-tivo essere sotto tutti gli aspetti infelicissimo altri inve-ce lo reputano preferibile allo stato sociale I patrocina-tori dello stato di natura negando addirittura la socialitagraveprimitiva delluomo ritengono che la societagrave umana ingenere e lo Stato in ispecie (quantunque luno e laltroconcetto sia da loro confuso) sieno un avvenimento ac-cidentale uno stato fattizio Cosigrave la pensano Hobbes eRousseau
La filosofia dellHobbes si riduce ad un grossolanosensismo sul quale nondimeno egli costruisce la suateoria giuridica e sociale Principio di ogni attivitagrave uma-na egrave la sensazione la quale egrave inseparabile da piacere oda dolore questo poi rapporto al sentito diventa amore oodio ed il sentito rispetto alluno o allaltro di questi mo-vimenti psichici si appella bene o male La volontagrave nonegrave che la prevalenza di un desiderio cioegrave di un trasportosensitivo verso il sensibile Cotesti trasporti sono neces-sarii luomo non puograve a meno di provarli Egli dunqueseguendo limpulso sensitivo agisce con ragione congiustizia Di guisa che sempre secondo lHobbes il di-ritto sarebbe riposto nellinclinazione naturale di una fa-coltagrave
Ciograve posto egli osserva che nelluomo cegrave piuttosto latendenza a dominare che ad ubbidire e che esso nellorum more vagabantur et sibi victu ferino vitam propagabant necratione animi quidquam sed pleraque viribus corporis administra-bantraquo (De inv 1)
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stato come un fatto reale altri come una finzione scien-tificamente richiesta altri affermano quello stato primi-tivo essere sotto tutti gli aspetti infelicissimo altri inve-ce lo reputano preferibile allo stato sociale I patrocina-tori dello stato di natura negando addirittura la socialitagraveprimitiva delluomo ritengono che la societagrave umana ingenere e lo Stato in ispecie (quantunque luno e laltroconcetto sia da loro confuso) sieno un avvenimento ac-cidentale uno stato fattizio Cosigrave la pensano Hobbes eRousseau
La filosofia dellHobbes si riduce ad un grossolanosensismo sul quale nondimeno egli costruisce la suateoria giuridica e sociale Principio di ogni attivitagrave uma-na egrave la sensazione la quale egrave inseparabile da piacere oda dolore questo poi rapporto al sentito diventa amore oodio ed il sentito rispetto alluno o allaltro di questi mo-vimenti psichici si appella bene o male La volontagrave nonegrave che la prevalenza di un desiderio cioegrave di un trasportosensitivo verso il sensibile Cotesti trasporti sono neces-sarii luomo non puograve a meno di provarli Egli dunqueseguendo limpulso sensitivo agisce con ragione congiustizia Di guisa che sempre secondo lHobbes il di-ritto sarebbe riposto nellinclinazione naturale di una fa-coltagrave
Ciograve posto egli osserva che nelluomo cegrave piuttosto latendenza a dominare che ad ubbidire e che esso nellorum more vagabantur et sibi victu ferino vitam propagabant necratione animi quidquam sed pleraque viribus corporis administra-bantraquo (De inv 1)
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stato di natura dovette agire seguendo questo impulsoIn tale stato di cose la societagrave era impossibile imperoc-chegrave doveva necessariamente imperversare una guerra vi-cendevole la quale non poteva aver fine attesa linegua-glianza delle forze nelle parti belligeranti I violenti usa-vano della forza fisica ma i meno validi supplivanocollastuzia e con la frode alla loro nativa debolezza
Ma la guerra egrave un tumulto non cegrave in lei sicurezzaquindi luomo provograve il bisogno di escirne E tanto fecerogli uomini primitivi formando la societagrave un patto cioegravelimitante i loro diritti Senza la societagrave il diritto sarebbenegli uomini una potenza senza misura Cedettero per-tanto ciascuno i loro diritti sottomettendosi alla potenzavale dire al diritto di una persona fisica o morale dirittoche stando al concetto di Hobbes non conosce limiti oriserva di sorta Cosigrave nacque con la societagrave la sovranitagraveindipendente da ogni legge egoismo individuale che siimpone ai cittadini ridotti alla condizione di semplicipotenze passive privi del diritto persino di giudicaredella moralitagrave delle azioni essendochegrave se qualcosa essipossono lo debbono allautoritagrave pubblica
Dello stato naturale primitivo lHobbes vuole ricono-scere alcune traccie nelluso dei viandanti di portar secoarmi difensive dei cittadini di chiudere le porte dellecase della potestagrave civile di avere soldati e bargelli
Noi non staremo a far rilevare tutte le assurditagrave e lepessime conseguenze della teoria hobbesiana Non sicomprende come possa darsi un diritto di tutti a tuttovale a dire un diritto cui niuno egrave tenuto a rispettare e
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stato di natura dovette agire seguendo questo impulsoIn tale stato di cose la societagrave era impossibile imperoc-chegrave doveva necessariamente imperversare una guerra vi-cendevole la quale non poteva aver fine attesa linegua-glianza delle forze nelle parti belligeranti I violenti usa-vano della forza fisica ma i meno validi supplivanocollastuzia e con la frode alla loro nativa debolezza
Ma la guerra egrave un tumulto non cegrave in lei sicurezzaquindi luomo provograve il bisogno di escirne E tanto fecerogli uomini primitivi formando la societagrave un patto cioegravelimitante i loro diritti Senza la societagrave il diritto sarebbenegli uomini una potenza senza misura Cedettero per-tanto ciascuno i loro diritti sottomettendosi alla potenzavale dire al diritto di una persona fisica o morale dirittoche stando al concetto di Hobbes non conosce limiti oriserva di sorta Cosigrave nacque con la societagrave la sovranitagraveindipendente da ogni legge egoismo individuale che siimpone ai cittadini ridotti alla condizione di semplicipotenze passive privi del diritto persino di giudicaredella moralitagrave delle azioni essendochegrave se qualcosa essipossono lo debbono allautoritagrave pubblica
Dello stato naturale primitivo lHobbes vuole ricono-scere alcune traccie nelluso dei viandanti di portar secoarmi difensive dei cittadini di chiudere le porte dellecase della potestagrave civile di avere soldati e bargelli
Noi non staremo a far rilevare tutte le assurditagrave e lepessime conseguenze della teoria hobbesiana Non sicomprende come possa darsi un diritto di tutti a tuttovale a dire un diritto cui niuno egrave tenuto a rispettare e
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che tutti senza danno della giustizia possono conculcarenon si comprende perchegrave lHobbes abbia tenuto contosoltanto di alcuni sentimenti egoistici alla dominazioneche possono trovarsi in pochi individui e non abbiapiuttosto riconosciuto la forza della simpatia e dellamo-re che egli avrebbe potuto facilmente scoprire nella psi-che umana e che gli avrebbe fornito lelemento di unaben diversa teorica non si comprende come possa per-durare costantemente il fatto della umana societagrave che alpostutto sarebbe innaturale perchegrave contrario allo statoprimitivo di natura non si comprende come egli abbiapotuto misconoscere la dignitagrave delle personalitagrave umaneconsiderandole come un aggregato di atomi uniti perpaura sotto un dispotismo che non ha legge
Poco altrimenti il Roussean descrive lo stato di natu-ra Gli uomini primitivi vivevano isolati ma liberi eraquello uno stato di felicitagrave assoluta di innocenza e dibenessere Volontariamente essi se ne dipartirono me-diante un contratto sociale Ed ecco come Gli uomininon possono alienare la loro libertagrave allorchegrave adunqueconvennero in societagrave questa non potegrave legittimamentecostituirsi se non mantenendo illesa la libertagrave Or questanon poteva mantenersi tutta intera se non alla condizio-ne che luomo sottomettendosi alla societagrave non si sotto-mettesse ad altri che a se stesso A tal fine fu necessariauna cessione assoluta di tutti i diritti fatta allintera so-cietagrave in virtugrave di questa cessione ciascun socio essendoegual parte del corpo sociale simpadronisce di egualparte della somma formata dei diritti e del potere de sin-
187
che tutti senza danno della giustizia possono conculcarenon si comprende perchegrave lHobbes abbia tenuto contosoltanto di alcuni sentimenti egoistici alla dominazioneche possono trovarsi in pochi individui e non abbiapiuttosto riconosciuto la forza della simpatia e dellamo-re che egli avrebbe potuto facilmente scoprire nella psi-che umana e che gli avrebbe fornito lelemento di unaben diversa teorica non si comprende come possa per-durare costantemente il fatto della umana societagrave che alpostutto sarebbe innaturale perchegrave contrario allo statoprimitivo di natura non si comprende come egli abbiapotuto misconoscere la dignitagrave delle personalitagrave umaneconsiderandole come un aggregato di atomi uniti perpaura sotto un dispotismo che non ha legge
Poco altrimenti il Roussean descrive lo stato di natu-ra Gli uomini primitivi vivevano isolati ma liberi eraquello uno stato di felicitagrave assoluta di innocenza e dibenessere Volontariamente essi se ne dipartirono me-diante un contratto sociale Ed ecco come Gli uomininon possono alienare la loro libertagrave allorchegrave adunqueconvennero in societagrave questa non potegrave legittimamentecostituirsi se non mantenendo illesa la libertagrave Or questanon poteva mantenersi tutta intera se non alla condizio-ne che luomo sottomettendosi alla societagrave non si sotto-mettesse ad altri che a se stesso A tal fine fu necessariauna cessione assoluta di tutti i diritti fatta allintera so-cietagrave in virtugrave di questa cessione ciascun socio essendoegual parte del corpo sociale simpadronisce di egualparte della somma formata dei diritti e del potere de sin-
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goli e colla sua cessione non perde nulla In questa gui-sa nasce nella societagrave leguaglianza e la volontagrave genera-le risultato di tutte le volontagrave particolari e che ha ragio-ne di sommo impero Esso non puograve separarsi dalla colle-zione de cittadini e nella totalitagrave di questi risiede perciogravela sovranitagrave Il popolo sovrano delega lesercizio del po-tere che perograve sempre ritiene radicalmente ad un indivi-duo o ad unassemblea Coloro per conseguenza che nel-la societagrave esercitano lautoritagrave non sono che semplicimandatari del popolo sovrano
La teoria del Rousseau egrave irragionevole sotto parecchiaspetti sia perchegrave parte da un falso principio quellocioegrave di uno stato primitivo non sociale sia perchegrave nondistingue fra la societagrave originaria ed universale e le for-me speciali che lassociazione potegrave rivestire nellordinepolitico sia perchegrave conculca la libertagrave individuale men-tre pure vorrebbe salvarla Giacchegrave da una parte stabili-sce come fondamento del patto sociale che la libertagrave in-dividuale sia inalienabile dallaltra vuole la cessione as-soluta di questa medesima libertagrave al corpo morale ab-bandonando le facoltagrave dei singoli allassoluto potere del-la pluritagrave In questa guisa Rousseau riesciva a risultatianaloghi a quelli dellHobbes giacchegrave se per luno la so-vranitagrave egrave la conseguenza della cessione completa di tuttii diritti al corpo sociale e per laltro egrave la conseguenza diuna rinunzia dei diritti naturali illimitati rimanendoquesti intatti ed assoluti in colui che quinci innanzi avragravela sovranitagrave nelluno e nellaltro pari egrave lassolutismo e ildespotismo del potere Hobbes consacra il despotismo
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goli e colla sua cessione non perde nulla In questa gui-sa nasce nella societagrave leguaglianza e la volontagrave genera-le risultato di tutte le volontagrave particolari e che ha ragio-ne di sommo impero Esso non puograve separarsi dalla colle-zione de cittadini e nella totalitagrave di questi risiede perciogravela sovranitagrave Il popolo sovrano delega lesercizio del po-tere che perograve sempre ritiene radicalmente ad un indivi-duo o ad unassemblea Coloro per conseguenza che nel-la societagrave esercitano lautoritagrave non sono che semplicimandatari del popolo sovrano
La teoria del Rousseau egrave irragionevole sotto parecchiaspetti sia perchegrave parte da un falso principio quellocioegrave di uno stato primitivo non sociale sia perchegrave nondistingue fra la societagrave originaria ed universale e le for-me speciali che lassociazione potegrave rivestire nellordinepolitico sia perchegrave conculca la libertagrave individuale men-tre pure vorrebbe salvarla Giacchegrave da una parte stabili-sce come fondamento del patto sociale che la libertagrave in-dividuale sia inalienabile dallaltra vuole la cessione as-soluta di questa medesima libertagrave al corpo morale ab-bandonando le facoltagrave dei singoli allassoluto potere del-la pluritagrave In questa guisa Rousseau riesciva a risultatianaloghi a quelli dellHobbes giacchegrave se per luno la so-vranitagrave egrave la conseguenza della cessione completa di tuttii diritti al corpo sociale e per laltro egrave la conseguenza diuna rinunzia dei diritti naturali illimitati rimanendoquesti intatti ed assoluti in colui che quinci innanzi avragravela sovranitagrave nelluno e nellaltro pari egrave lassolutismo e ildespotismo del potere Hobbes consacra il despotismo
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della Monarchia e dellAristocrazia Rousseau quellodelle masse e della Democrazia pura20
Lo stato di natura come negazione di ogni societagrave oalmeno di ogni civiltagrave e la susseguente formazionedellassociazione politica per libera convenzione egrave pureil punto di partenza delle teorie sociali e giuridiche diGrozio di Puffendorf e di Locke Tutti costoro conven-gono nel detto laquonullum imperio sine pactoraquo e suppongo-no perciograve un patto originario da cui sia nata e la societagravee il potere che ne costituisce dirograve cosigrave la forma
20 Per dispotismo intendiamo lesercizio del potere che non ri-conosce limiti di sorta professandosi teoricamente o praticamenteindipendente dalla legge morale di giustizia Laonde il despoti-smo non si dee confondere col governo monarchico che dicesiassoluto per la mancanza di un temperamento che ne circoscrivale funzioni
Rousseau svolse la teoria della sovranitagrave popolare nella suaoperetta laquoContratto socialeraquo Linfluenza di questo libro andograve cre-scendo dal 1764 al 1789 in guisa che si puograve dire senza tema diesagerare che egrave il Contratto sociale che ha determinato lo scop-pio della rivoluzione francese E ciograve tanto egrave vero che nei discorsidi Mirabeau e di Meunier si trovano affollati i pensieri le parolestesse e le formole stesse di G G Rousseau Che anzi gli atti pri-mitivi gli atti solenni i piugrave essenziali ed irrevocabili della rivolu-zione francese quelli che separarono affatto il nuovo dallanticoordine di cose quali furono il giuramento del Jeu de Paume lanotte del 4 agosto 1789 e la dichiarazione dei diritti sono applica-zione di puro fatto particolare al senso delle dottrine dettate daRousseau Lopera quindi di lui la sua dottrina resa popolare dascrittori volgari e poco avvezzi a riflettere egrave giudicata severa-mente da tutti gli onesti
189
della Monarchia e dellAristocrazia Rousseau quellodelle masse e della Democrazia pura20
Lo stato di natura come negazione di ogni societagrave oalmeno di ogni civiltagrave e la susseguente formazionedellassociazione politica per libera convenzione egrave pureil punto di partenza delle teorie sociali e giuridiche diGrozio di Puffendorf e di Locke Tutti costoro conven-gono nel detto laquonullum imperio sine pactoraquo e suppongo-no perciograve un patto originario da cui sia nata e la societagravee il potere che ne costituisce dirograve cosigrave la forma
20 Per dispotismo intendiamo lesercizio del potere che non ri-conosce limiti di sorta professandosi teoricamente o praticamenteindipendente dalla legge morale di giustizia Laonde il despoti-smo non si dee confondere col governo monarchico che dicesiassoluto per la mancanza di un temperamento che ne circoscrivale funzioni
Rousseau svolse la teoria della sovranitagrave popolare nella suaoperetta laquoContratto socialeraquo Linfluenza di questo libro andograve cre-scendo dal 1764 al 1789 in guisa che si puograve dire senza tema diesagerare che egrave il Contratto sociale che ha determinato lo scop-pio della rivoluzione francese E ciograve tanto egrave vero che nei discorsidi Mirabeau e di Meunier si trovano affollati i pensieri le parolestesse e le formole stesse di G G Rousseau Che anzi gli atti pri-mitivi gli atti solenni i piugrave essenziali ed irrevocabili della rivolu-zione francese quelli che separarono affatto il nuovo dallanticoordine di cose quali furono il giuramento del Jeu de Paume lanotte del 4 agosto 1789 e la dichiarazione dei diritti sono applica-zione di puro fatto particolare al senso delle dottrine dettate daRousseau Lopera quindi di lui la sua dottrina resa popolare dascrittori volgari e poco avvezzi a riflettere egrave giudicata severa-mente da tutti gli onesti
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Anche lo Spencer col suo psicologismo tentograve il pro-blema della genesi della societagrave Lo Stato come la socie-tagrave egrave per lui un prodotto dellevoluzione organicadelluomo primitivo
Le dottrine dello Spencer non meriterebbero un cennospeciale se oggidigrave non fossero diventate cosigrave celebriche non pochi scrittori si credono in dovere di accettar-le Diciamone pertanto alcunchegrave
Per il Positivismo e per lo Spencer in particolareluomo primitivo si trovava in uno stato non diverso daquello degli animali anche sotto laspetto fisico esso eranotabilmente inferiore alluomo civilizzato Soggiogatodai sentimenti i piugrave opposti alla mercegrave degli impulsi delmomento incapace di un desiderio costante impazienteed imprevidente non poteva legarsi con una promessaSviluppo estremo de sensi esterni assenza di ogni ri-flessione incapacitagrave di libera scelta indifferenza assolu-ta rispetto a qualsiasi investigazione delle cause resi-stenza invincibile a tutto ciograve che si allontana dalle cre-denze e dagli usi ereditarii tali sono i tratti intellettualidelluomo primitivo Gli uomini allora vivevano rag-gruppati in orde in istato di societagrave inconsciente delpari che certe specie di animali ma i vincoli sociali era-no minacciati del continuo da passioni subite ed irresi-stibili Se non che la necessitagrave di opporsi alle cause didistruzione il bisogno che luomo ne sentiva fegrave sorgereman mano la simpatia verso gli inoffensivi accompa-gnata perograve dal timore rispetto ai violenti Sotto limpulsodi questi due sentimenti si mantiene la societagrave la quale
190
Anche lo Spencer col suo psicologismo tentograve il pro-blema della genesi della societagrave Lo Stato come la socie-tagrave egrave per lui un prodotto dellevoluzione organicadelluomo primitivo
Le dottrine dello Spencer non meriterebbero un cennospeciale se oggidigrave non fossero diventate cosigrave celebriche non pochi scrittori si credono in dovere di accettar-le Diciamone pertanto alcunchegrave
Per il Positivismo e per lo Spencer in particolareluomo primitivo si trovava in uno stato non diverso daquello degli animali anche sotto laspetto fisico esso eranotabilmente inferiore alluomo civilizzato Soggiogatodai sentimenti i piugrave opposti alla mercegrave degli impulsi delmomento incapace di un desiderio costante impazienteed imprevidente non poteva legarsi con una promessaSviluppo estremo de sensi esterni assenza di ogni ri-flessione incapacitagrave di libera scelta indifferenza assolu-ta rispetto a qualsiasi investigazione delle cause resi-stenza invincibile a tutto ciograve che si allontana dalle cre-denze e dagli usi ereditarii tali sono i tratti intellettualidelluomo primitivo Gli uomini allora vivevano rag-gruppati in orde in istato di societagrave inconsciente delpari che certe specie di animali ma i vincoli sociali era-no minacciati del continuo da passioni subite ed irresi-stibili Se non che la necessitagrave di opporsi alle cause didistruzione il bisogno che luomo ne sentiva fegrave sorgereman mano la simpatia verso gli inoffensivi accompa-gnata perograve dal timore rispetto ai violenti Sotto limpulsodi questi due sentimenti si mantiene la societagrave la quale
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si riduce ad una funzione organica di adattamentoallambiente Passando essa dallo stato inconsciente alcosciente diventa societagrave civile Quindi lo Stato non egraveche un prodotto dellattivitagrave umana esso ritrae tutte lefunzioni degli organismi e comincia ad apparire neltempo quando i rapporti fra gli individui pigliano formadi cooperazione intelligente Cosigrave levoluzionedelluomo sociale egrave relativa allevoluzione organica e lasocietagrave ne ritiene tutte le forme tutti gli acquisti Cegrave ilsistema nutritivo rappresentato dalla produzione indu-striale il sistema distributivo analogo al sistema circo-latorio degli animali prodotto dalle vie di comunicazio-ne il sistema regolatore o nervomotore nelle istituzionigovernative e militari In tal modo la psicologiadellindividuo si riflette nella societagrave Siccome sonvi di-versi tipi individuali cosigrave sonvi diversi tipi di societagraveLo Stato si organizza ora a seconda del tipo militare orasul tipo industriale Nel primo caso la nazione diventalarmata e il potere egrave rigorosamente concentrato nellemani di un solo la religione persino diventa militante eprescrive le vendette Prevalendo invece il tipo indu-striale vien proclamata la libertagrave di opinione e di stam-pa pari al diritto di libero scambio
Per fermo le analogie che si scoprono fra le formesociali e i caratteri psicologici delluomo possono accet-tarsi purchegrave non si ammettano quelle come fenomenitagravefatalmente determinate da questi Non egrave certamentelistinto che veglia alla formazione delle societagrave civili lequali sono eminentemente laquocospirazioni di enti intelli-
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si riduce ad una funzione organica di adattamentoallambiente Passando essa dallo stato inconsciente alcosciente diventa societagrave civile Quindi lo Stato non egraveche un prodotto dellattivitagrave umana esso ritrae tutte lefunzioni degli organismi e comincia ad apparire neltempo quando i rapporti fra gli individui pigliano formadi cooperazione intelligente Cosigrave levoluzionedelluomo sociale egrave relativa allevoluzione organica e lasocietagrave ne ritiene tutte le forme tutti gli acquisti Cegrave ilsistema nutritivo rappresentato dalla produzione indu-striale il sistema distributivo analogo al sistema circo-latorio degli animali prodotto dalle vie di comunicazio-ne il sistema regolatore o nervomotore nelle istituzionigovernative e militari In tal modo la psicologiadellindividuo si riflette nella societagrave Siccome sonvi di-versi tipi individuali cosigrave sonvi diversi tipi di societagraveLo Stato si organizza ora a seconda del tipo militare orasul tipo industriale Nel primo caso la nazione diventalarmata e il potere egrave rigorosamente concentrato nellemani di un solo la religione persino diventa militante eprescrive le vendette Prevalendo invece il tipo indu-striale vien proclamata la libertagrave di opinione e di stam-pa pari al diritto di libero scambio
Per fermo le analogie che si scoprono fra le formesociali e i caratteri psicologici delluomo possono accet-tarsi purchegrave non si ammettano quelle come fenomenitagravefatalmente determinate da questi Non egrave certamentelistinto che veglia alla formazione delle societagrave civili lequali sono eminentemente laquocospirazioni di enti intelli-
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gentiraquo tuttavia le facoltagrave rappresentative entrano senzadubbio a fornire gli elementi di quellidea che si attuanellorganizzazione vale a dire nella costituzione di unoStato Lasciando in disparte le analogie testegrave ricordatenoi ci dimandiamo levoluzione egrave essa capace di darcilo scioglimento finale della genesi dello Stato
No nella stessa guisa che essa egrave incapace di spiegarcilorigine del pensiero della libera volontagrave della religio-ne del senso morale problemi tutti chessa ha vanamen-te tentati per quanto le sue teorie sieno ingegnose ed as-sai divertenti
LEvoluzionismo positivo pretende seguire in tutte lefasi i movimenti che abbiano potuto guidare i popolidallo stato selvaggio alla civiltagrave senza menomamentepreoccuparsi della realtagrave dei dati che suppone come fatticerti esso ha il grande ed imperdonabile difetto di tra-sportare alla realtagrave ciograve che non egrave al postutto che il ri-sultato di uninduzione erronea dallindividuo alla spe-cie dallo stato selvaggio allo stato civile negrave sempre lalogica egrave da esso rispettata Ecco a che si riduce il ragio-namento dellEvoluzionismo Luomo oggidigrave egrave civiledunque in un tempo primitivo dovette esser stato selvag-gio la societagrave oggidigrave egrave costituita in una determinata for-ma secondo ragione dunque dovette precedere un lungoperiodo dirograve cosigrave di incubazione donde nacque la so-cietagrave odierna Ma perchegrave dovette esserci stato prima queltempo quello stato primiero Per tutta risposta essi nonricorrono alla storia ma invocano la loro teorica stessaDovette precedere rispondono quello stato e quel tem-
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gentiraquo tuttavia le facoltagrave rappresentative entrano senzadubbio a fornire gli elementi di quellidea che si attuanellorganizzazione vale a dire nella costituzione di unoStato Lasciando in disparte le analogie testegrave ricordatenoi ci dimandiamo levoluzione egrave essa capace di darcilo scioglimento finale della genesi dello Stato
No nella stessa guisa che essa egrave incapace di spiegarcilorigine del pensiero della libera volontagrave della religio-ne del senso morale problemi tutti chessa ha vanamen-te tentati per quanto le sue teorie sieno ingegnose ed as-sai divertenti
LEvoluzionismo positivo pretende seguire in tutte lefasi i movimenti che abbiano potuto guidare i popolidallo stato selvaggio alla civiltagrave senza menomamentepreoccuparsi della realtagrave dei dati che suppone come fatticerti esso ha il grande ed imperdonabile difetto di tra-sportare alla realtagrave ciograve che non egrave al postutto che il ri-sultato di uninduzione erronea dallindividuo alla spe-cie dallo stato selvaggio allo stato civile negrave sempre lalogica egrave da esso rispettata Ecco a che si riduce il ragio-namento dellEvoluzionismo Luomo oggidigrave egrave civiledunque in un tempo primitivo dovette esser stato selvag-gio la societagrave oggidigrave egrave costituita in una determinata for-ma secondo ragione dunque dovette precedere un lungoperiodo dirograve cosigrave di incubazione donde nacque la so-cietagrave odierna Ma perchegrave dovette esserci stato prima queltempo quello stato primiero Per tutta risposta essi nonricorrono alla storia ma invocano la loro teorica stessaDovette precedere rispondono quello stato e quel tem-
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po affinchegrave fosse possibile levoluzione ndash Dunque voiammettete a priori levoluzione ndash No ci soggiungononoi linduciamo dalla presente civiltagrave che si svolse evi-dentemente da quello stato primitivo il quale ha il suoriscontro nei fanciulli e nei selvaggi dellOceaniadellAfrica e dellAmerica
Ebbene se la cosa egrave cosigrave e se luomo primitivo si sup-pone privo di ogni elemento razionale come lo voglionoi Positivisti non si comprende come possa aver avutoluogo levoluzione
Come mai luomo primitivo di sensibilitagrave ottusissi-ma ha potuto provare il bisogno di rendere la propriacondizione migliore Il progresso non era punto possibi-le Spencer stesso lo riconosce e formola in questi ter-mini la legge di questa impotenza laquoquanto maggiori era-no gli ostacoli tanto minori erano i mezzi di cui luomopoteva disporre per trionfarne quanto piugrave importavaprogredire tanto meno possibile era lesito del progres-soraquo
Adunque come si compiegrave levoluzione che condusselumanitagrave allo stato attuale Se lo Spencer ed i Positivistiammettessero la ragione nelluomo non giagrave come il ri-sultato di evoluzioni precedenti ma come facoltagrave essen-ziale ed originaria il progresso egrave presto spiegato Nep-pure in tal caso sono necessarii dei secoli a questo lavo-ro perfezionatore dellumanitagrave un uomo solo basta adare limpulso alla societagrave e porla sulla via del progres-so Ma la difficoltagrave sta qui che luomo primitivo nelconcetto positivo non ha negrave ragione negrave libertagrave esso di-
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po affinchegrave fosse possibile levoluzione ndash Dunque voiammettete a priori levoluzione ndash No ci soggiungononoi linduciamo dalla presente civiltagrave che si svolse evi-dentemente da quello stato primitivo il quale ha il suoriscontro nei fanciulli e nei selvaggi dellOceaniadellAfrica e dellAmerica
Ebbene se la cosa egrave cosigrave e se luomo primitivo si sup-pone privo di ogni elemento razionale come lo voglionoi Positivisti non si comprende come possa aver avutoluogo levoluzione
Come mai luomo primitivo di sensibilitagrave ottusissi-ma ha potuto provare il bisogno di rendere la propriacondizione migliore Il progresso non era punto possibi-le Spencer stesso lo riconosce e formola in questi ter-mini la legge di questa impotenza laquoquanto maggiori era-no gli ostacoli tanto minori erano i mezzi di cui luomopoteva disporre per trionfarne quanto piugrave importavaprogredire tanto meno possibile era lesito del progres-soraquo
Adunque come si compiegrave levoluzione che condusselumanitagrave allo stato attuale Se lo Spencer ed i Positivistiammettessero la ragione nelluomo non giagrave come il ri-sultato di evoluzioni precedenti ma come facoltagrave essen-ziale ed originaria il progresso egrave presto spiegato Nep-pure in tal caso sono necessarii dei secoli a questo lavo-ro perfezionatore dellumanitagrave un uomo solo basta adare limpulso alla societagrave e porla sulla via del progres-so Ma la difficoltagrave sta qui che luomo primitivo nelconcetto positivo non ha negrave ragione negrave libertagrave esso di-
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pende dalle circostanze esterne contro le quali ha soloqualche attivitagrave per reagire o alle quali conviene cheadatti la propria attivitagrave tutto egrave in lui determinatodallesterno
In qual modo adunque luomo primitivo sigrave abbiettopotegrave senza il soccorso di una specie superiore senzaesempio senza ragione salire verso i cieli
Ripetiamo levoluzione non puograve spiegarlo essa non egraveuna causa essa egrave tuttal piugrave il concetto di un fatto ipote-tico il fatto idealizzato che rimane a spiegare Or beneun tal fatto suppone un soggetto ed un principio di evo-luzione Lo Spencer trova questo soggetto laquoluomoraquo manon ne riconosce nellintelligenza il principio Egli per-ciograve non spiega il fatto Anzi lo rende impossibile collo-cando il proprio soggetto in condizioni tali per cui nonsi scorge come il soggetto potragrave iniziare la propria evo-luzione e neppure come potragrave conservare fisicamente sestesso21
21 La storia mitica se si vuole ci addita alla culla di ogni po-polo gli Dei e gli Eroi Il commercio cogli Dei egrave sempre fra le pri-me tradizioni Ciograve indica ci pare un tempo di benessere e di ci-viltagrave da cui gli uomini decaddero conservando perograve gli elementicapaci di rialzarli e il tipo ideale della perfezione da asseguireInoltre la storia ci fa vedere che la civiltagrave di un popolo incolto o ilprogresso di un popolo civile proviene costantemente dal contat-to che questo ebbe con un altro piugrave avanzato in civiltagrave Cotestalegge a primo aspetto pare favorisca il determinismo dellEvolu-zione pur tuttavia trasportata agli uomini primitivi aumenta ledifficoltagrave del problema
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pende dalle circostanze esterne contro le quali ha soloqualche attivitagrave per reagire o alle quali conviene cheadatti la propria attivitagrave tutto egrave in lui determinatodallesterno
In qual modo adunque luomo primitivo sigrave abbiettopotegrave senza il soccorso di una specie superiore senzaesempio senza ragione salire verso i cieli
Ripetiamo levoluzione non puograve spiegarlo essa non egraveuna causa essa egrave tuttal piugrave il concetto di un fatto ipote-tico il fatto idealizzato che rimane a spiegare Or beneun tal fatto suppone un soggetto ed un principio di evo-luzione Lo Spencer trova questo soggetto laquoluomoraquo manon ne riconosce nellintelligenza il principio Egli per-ciograve non spiega il fatto Anzi lo rende impossibile collo-cando il proprio soggetto in condizioni tali per cui nonsi scorge come il soggetto potragrave iniziare la propria evo-luzione e neppure come potragrave conservare fisicamente sestesso21
21 La storia mitica se si vuole ci addita alla culla di ogni po-polo gli Dei e gli Eroi Il commercio cogli Dei egrave sempre fra le pri-me tradizioni Ciograve indica ci pare un tempo di benessere e di ci-viltagrave da cui gli uomini decaddero conservando perograve gli elementicapaci di rialzarli e il tipo ideale della perfezione da asseguireInoltre la storia ci fa vedere che la civiltagrave di un popolo incolto o ilprogresso di un popolo civile proviene costantemente dal contat-to che questo ebbe con un altro piugrave avanzato in civiltagrave Cotestalegge a primo aspetto pare favorisca il determinismo dellEvolu-zione pur tuttavia trasportata agli uomini primitivi aumenta ledifficoltagrave del problema
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Concludendo lEvoluzionismo incapace di darci lagenesi delluomo come essere ragionevole e colto nonpuograve neppure sciogliere il problema della genesi delloStato
Altri filosofi respingendo con forti ragioni la ipotesidello stato di natura e del contratto sociale dimostranoche la natura delluomo richiede la vita sociale ma trat-tandosi di spiegare la genesi dello Stato ricorsero al fat-to della propagazione delle famiglie da uno stesso stipi-te ed asserirono dover questo essere il fatto naturale dalquale prende origine in concreto la societagrave civile
Per certo se la societagrave nasce tosto che piugrave uomini tro-vansi uniti stabilmente per cospirare ad un fine a trovarlorigine della societagrave basta rinvenire il fatto primitivoche dovette riunire piugrave uomini stabilmente in un intentoOra non si puograve dare fatto piugrave primitivo che lesistenza diuna prima famiglia da cui sieno discesi quei piugrave da as-sociarsi
Ma se ben si avverte dal fatto di essersi piugrave famigliepropagate da un solo stipite non ne viene per conse-guenza chesse debbano formare assieme una societagrave ci-vile uno Stato Cegrave differenza fra il fatto che pone lamateria del civile consorzio e il fatto che ne pone la for-ma le famiglie si vanno propagando questo egrave il primoelemento esse concertano di valersi di alcuni mezzi perprovvedere ai bisogni comuni difendere le proprie ra-gioni godere scambievolmente e stabilmente di aiutoecco lelemento formale Colla propagazione ossia collagenerazione non si pone che il primo
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Concludendo lEvoluzionismo incapace di darci lagenesi delluomo come essere ragionevole e colto nonpuograve neppure sciogliere il problema della genesi delloStato
Altri filosofi respingendo con forti ragioni la ipotesidello stato di natura e del contratto sociale dimostranoche la natura delluomo richiede la vita sociale ma trat-tandosi di spiegare la genesi dello Stato ricorsero al fat-to della propagazione delle famiglie da uno stesso stipi-te ed asserirono dover questo essere il fatto naturale dalquale prende origine in concreto la societagrave civile
Per certo se la societagrave nasce tosto che piugrave uomini tro-vansi uniti stabilmente per cospirare ad un fine a trovarlorigine della societagrave basta rinvenire il fatto primitivoche dovette riunire piugrave uomini stabilmente in un intentoOra non si puograve dare fatto piugrave primitivo che lesistenza diuna prima famiglia da cui sieno discesi quei piugrave da as-sociarsi
Ma se ben si avverte dal fatto di essersi piugrave famigliepropagate da un solo stipite non ne viene per conse-guenza chesse debbano formare assieme una societagrave ci-vile uno Stato Cegrave differenza fra il fatto che pone lamateria del civile consorzio e il fatto che ne pone la for-ma le famiglie si vanno propagando questo egrave il primoelemento esse concertano di valersi di alcuni mezzi perprovvedere ai bisogni comuni difendere le proprie ra-gioni godere scambievolmente e stabilmente di aiutoecco lelemento formale Colla propagazione ossia collagenerazione non si pone che il primo
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Se si vuole che la societagrave civile non risulti che dallapropagazione o moltiplicazione di una prima famigliaconverrebbe pur poter dimostrare che il padre sia di di-ritto sovrano oppure che il potere civile non sia altroche una estensione o derivazione o trasformazione dellapotestagrave economica mentre pure luna e laltra societagrave ladomestica e la politica luno e laltro potere differisco-no essenzialmente di specie22
Nella genesi delle societagrave politiche la Scuola giuridi-ca distingue il fatto dal diritto Riconosce che le originidi fatto delle societagrave politiche poterono essere e furonoveramente diverse nei varii tempi e nei varii luoghi Lagraveove niun nuovo elemento venne a turbare il naturalesvolgimento del principio di associazione la societagrave po-litica sorse per il successivo esplicarsi della famiglia laquale andograve gradatamente trasformandosi in tribugrave ingens e quindi prese stabile assetto di politico consorzioPerograve cotesto svolgimento potegrave venire alterato da avveni-menti di varia natura Talora un individuo audace si facentro di riunione di parecchi compagni e forma conessi di primo getto una societagrave talvolta le persecuzionipolitiche o religiose inducono alcuni privati a riunirsi in-sieme ed a gettare le basi di un politico ordinamento talaltra volta il successivo dilatarsi della proprietagrave di unprivato rende a poco a poco dipendenti e soggetti i colti-vatori ed i proprietari vicini finalmente la colonizzazio-
22 Ex vi solius iuris naturae non est debitum progenitori utetiam sit rex suae posteritatis (SUAREZ De Legibus 1 III 2)
196
Se si vuole che la societagrave civile non risulti che dallapropagazione o moltiplicazione di una prima famigliaconverrebbe pur poter dimostrare che il padre sia di di-ritto sovrano oppure che il potere civile non sia altroche una estensione o derivazione o trasformazione dellapotestagrave economica mentre pure luna e laltra societagrave ladomestica e la politica luno e laltro potere differisco-no essenzialmente di specie22
Nella genesi delle societagrave politiche la Scuola giuridi-ca distingue il fatto dal diritto Riconosce che le originidi fatto delle societagrave politiche poterono essere e furonoveramente diverse nei varii tempi e nei varii luoghi Lagraveove niun nuovo elemento venne a turbare il naturalesvolgimento del principio di associazione la societagrave po-litica sorse per il successivo esplicarsi della famiglia laquale andograve gradatamente trasformandosi in tribugrave ingens e quindi prese stabile assetto di politico consorzioPerograve cotesto svolgimento potegrave venire alterato da avveni-menti di varia natura Talora un individuo audace si facentro di riunione di parecchi compagni e forma conessi di primo getto una societagrave talvolta le persecuzionipolitiche o religiose inducono alcuni privati a riunirsi in-sieme ed a gettare le basi di un politico ordinamento talaltra volta il successivo dilatarsi della proprietagrave di unprivato rende a poco a poco dipendenti e soggetti i colti-vatori ed i proprietari vicini finalmente la colonizzazio-
22 Ex vi solius iuris naturae non est debitum progenitori utetiam sit rex suae posteritatis (SUAREZ De Legibus 1 III 2)
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ne di un territorio una lega una vittoria poterono esserecause dirette di origine di altrettante societagrave politiche
La conoscenza lindagine di questi fatti appartienealla Storia La Filosofia ricerca invece quale sia loriginedi diritto cioegrave qual sia quellelemento di ragione per cuiquesta o quella origine debba dirsi legittima
La Scuola giuridica afferma il principio imprimentecarattere di legittimitagrave alla societagrave politica non essere al-tro che il consenso espresso o tacito degli associati
E in vero lidea di una particolare forma di societagrave im-plica il concetto di un patto volontario Se si eccettui lasocietagrave universale la quale proviene direttamente da unavolontagrave superiore e provvidenziale che impressenelluomo il carattere di essere socievole qualunque al-tra societagrave particolare egrave un fatto volontario delluomoCosigrave la societagrave coniugale nasce dal consenso de coniu-gi nella parentale si ha il consenso dapprima tacitamen-te presunto dei figli poscia tacitamente emergente dalfatto della volontaria loro coabitazione coi genitori Lastessa societagrave religiosa egrave informata allo stesso principioil credente o direttamente o per mezzo de suoi rappre-sentanti presta il suo consenso nellatto in cui entra a farparte della societagrave Ora lorigine ed il fondamento giuri-dico della societagrave politica non possono essere diversiTutti gli uomini nascono ugualmente liberi nessunopertanto puograve costringer gli altri a formare con lui unaparticolare associazione per quanto legittimo ne sia ilfine ad assumere speciali doveri a riconoscere una spe-ciale autoritagrave senza ledere il principio di libertagrave e di
197
ne di un territorio una lega una vittoria poterono esserecause dirette di origine di altrettante societagrave politiche
La conoscenza lindagine di questi fatti appartienealla Storia La Filosofia ricerca invece quale sia loriginedi diritto cioegrave qual sia quellelemento di ragione per cuiquesta o quella origine debba dirsi legittima
La Scuola giuridica afferma il principio imprimentecarattere di legittimitagrave alla societagrave politica non essere al-tro che il consenso espresso o tacito degli associati
E in vero lidea di una particolare forma di societagrave im-plica il concetto di un patto volontario Se si eccettui lasocietagrave universale la quale proviene direttamente da unavolontagrave superiore e provvidenziale che impressenelluomo il carattere di essere socievole qualunque al-tra societagrave particolare egrave un fatto volontario delluomoCosigrave la societagrave coniugale nasce dal consenso de coniu-gi nella parentale si ha il consenso dapprima tacitamen-te presunto dei figli poscia tacitamente emergente dalfatto della volontaria loro coabitazione coi genitori Lastessa societagrave religiosa egrave informata allo stesso principioil credente o direttamente o per mezzo de suoi rappre-sentanti presta il suo consenso nellatto in cui entra a farparte della societagrave Ora lorigine ed il fondamento giuri-dico della societagrave politica non possono essere diversiTutti gli uomini nascono ugualmente liberi nessunopertanto puograve costringer gli altri a formare con lui unaparticolare associazione per quanto legittimo ne sia ilfine ad assumere speciali doveri a riconoscere una spe-ciale autoritagrave senza ledere il principio di libertagrave e di
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giuridica eguaglianza de suoi simili Ma poichegrave nellasocietagrave politica si verificano appunto questi particolarieffetti si tratta cioegrave di individui che oltre il vincolo ge-nerale comune che collega tutti gli uomini altro ne con-traggono speciale da cui derivano particolari diritti edoveri perciograve il fatto giuridico che vale a legittimarequestassociazione non puograve essere che il consenso ossiala volontagrave di coloro che la compongono siasi esso con-senso manifestato con un patto espresso ovvero inclusoin una tacita adesione che gli uomini prestano al natura-le svolgimento della loro associazione Cosigrave la ragionala Scuola Giuridica23 con Rosmini Romagnosi Albiniecc
Cotesta teoria differisce da quella del contratto socia-le o patto primitivo perchegrave ammette che luomo egrave essen-zialmente socievole e che le origini storiche delle variesocietagrave politiche poterono essere e furono infatti diverseTuttavia noi non dobbiamo nascondere le ruinose conse-guenze cui essa darebbe luogo ove si supponga affattovolontario e libero moralmente il sopradetto consenso
Certamente il consenso delle volontagrave si richiede sen-za di esso non si dagrave societagrave che egrave cospirazione di intelli-genze e di volontagrave Il consenso si riduce ad un atto di li-bera volontagrave ma lrsquouomo egrave esso moralmente libero didare o non dare il suo consenso Non vi sono forse deicasi ne quali luomo deve volere in concorso con altridando cosigrave origine ad una societagrave in concreto La libertagrave
23 MATTIROLO Filosofia del Diritto
198
giuridica eguaglianza de suoi simili Ma poichegrave nellasocietagrave politica si verificano appunto questi particolarieffetti si tratta cioegrave di individui che oltre il vincolo ge-nerale comune che collega tutti gli uomini altro ne con-traggono speciale da cui derivano particolari diritti edoveri perciograve il fatto giuridico che vale a legittimarequestassociazione non puograve essere che il consenso ossiala volontagrave di coloro che la compongono siasi esso con-senso manifestato con un patto espresso ovvero inclusoin una tacita adesione che gli uomini prestano al natura-le svolgimento della loro associazione Cosigrave la ragionala Scuola Giuridica23 con Rosmini Romagnosi Albiniecc
Cotesta teoria differisce da quella del contratto socia-le o patto primitivo perchegrave ammette che luomo egrave essen-zialmente socievole e che le origini storiche delle variesocietagrave politiche poterono essere e furono infatti diverseTuttavia noi non dobbiamo nascondere le ruinose conse-guenze cui essa darebbe luogo ove si supponga affattovolontario e libero moralmente il sopradetto consenso
Certamente il consenso delle volontagrave si richiede sen-za di esso non si dagrave societagrave che egrave cospirazione di intelli-genze e di volontagrave Il consenso si riduce ad un atto di li-bera volontagrave ma lrsquouomo egrave esso moralmente libero didare o non dare il suo consenso Non vi sono forse deicasi ne quali luomo deve volere in concorso con altridando cosigrave origine ad una societagrave in concreto La libertagrave
23 MATTIROLO Filosofia del Diritto
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adunque benchegrave richiesta non basta per segrave sola prescin-dendo dal dovere a fornirci lelemento giuridico che sidesidera Il diritto vuole essere fondato sul dovere
Il Tapparelli propone una teoria che merita di veniresposta per il concetto morale che vi domina e con que-sta noi concludiamo il presente capitolo24
Tutti gli uomini formano una societagrave di uguali fonda-ta sulla identitagrave di natura Tutti e ciascuno hanno dirittodi valersi di quei mezzi che sono ordinati al benedelluomo e la ragione che concede alluno il potere diadoperare a tal fine quante forze ha impone altrui il do-vere di rispettare luso ragionevole di quelle forze Que-sto diritto e questo dovere egrave in tutti eguale giacchegrave na-sce da natura eguale Ma le forze non sono in tutti egua-li negrave uguale egrave in tutti lassiduitagrave nelladoperarle egrave que-sto un dato di osservazione da cui deriva una disugua-glianza indefinita mantenuta dalla uguale indipendenzala quale siccome mi dagrave diritto a valermi del mio senzaesserne da verun altro disturbato cosigrave mi serba intattitutti quegli acquisti che usando lecitamente le mie for-ze andrograve facendo Con tali acquisti puograve luomo accre-scere e le terre e la famiglia e il credito e divenire po-tente saggio valoroso sigrave che altri abbisogni del suo sus-sidio e con lui si associi per ottenerlo Questi ben potragraveescludere dai suoi benefizi chi non si regola secondo gliordini ragionevolmente da lui stabiliti Cosigrave in lui la su-
24 TAPPARELLI Saggio teoretico di diritto naturale I Diss 2 cXI
199
adunque benchegrave richiesta non basta per segrave sola prescin-dendo dal dovere a fornirci lelemento giuridico che sidesidera Il diritto vuole essere fondato sul dovere
Il Tapparelli propone una teoria che merita di veniresposta per il concetto morale che vi domina e con que-sta noi concludiamo il presente capitolo24
Tutti gli uomini formano una societagrave di uguali fonda-ta sulla identitagrave di natura Tutti e ciascuno hanno dirittodi valersi di quei mezzi che sono ordinati al benedelluomo e la ragione che concede alluno il potere diadoperare a tal fine quante forze ha impone altrui il do-vere di rispettare luso ragionevole di quelle forze Que-sto diritto e questo dovere egrave in tutti eguale giacchegrave na-sce da natura eguale Ma le forze non sono in tutti egua-li negrave uguale egrave in tutti lassiduitagrave nelladoperarle egrave que-sto un dato di osservazione da cui deriva una disugua-glianza indefinita mantenuta dalla uguale indipendenzala quale siccome mi dagrave diritto a valermi del mio senzaesserne da verun altro disturbato cosigrave mi serba intattitutti quegli acquisti che usando lecitamente le mie for-ze andrograve facendo Con tali acquisti puograve luomo accre-scere e le terre e la famiglia e il credito e divenire po-tente saggio valoroso sigrave che altri abbisogni del suo sus-sidio e con lui si associi per ottenerlo Questi ben potragraveescludere dai suoi benefizi chi non si regola secondo gliordini ragionevolmente da lui stabiliti Cosigrave in lui la su-
24 TAPPARELLI Saggio teoretico di diritto naturale I Diss 2 cXI
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perioritagrave di fatto produce una superioritagrave di diritto edegli diviene depositario di quellautoritagrave che in ogni so-cietagrave deve guidare gli individui al retto uso dei mezziCiograve che si dice di un individuo si dica pure di parecchii quali sieno capaci di ordinare la moltitudine di gover-narla e di difenderla
Dopo avere cosigrave esplicata la genesi della societagrave civi-le siccome forma della societagrave universale e ad un tem-po quella dellautoritagrave concreta il Tapparelli fa notaredarsi de casi nei quali il dovere obbliga a legarsi in so-cietagrave e a rimanervi25 Ogni qualvolta il non legarsi aduna determinata societagrave o il non rimanervi egrave violazionedellordine luomo egrave obbligato in questi casi a quella so-cietagrave
Ora questordine puograve nascere e dal sistema stesso dinatura fisica e dai diritti altrui e dal nostro libero volerealtrui manifestato Sono questi tre fatti che si possonochiamare associanti
In altri termini luomo egrave per natura legato da un gene-ral dovere di societagrave che lo obbliga a cospirare cogli uo-mini tutti al bene comune e ciograve non solo negativamentecol non opporvisi ma anche positivamente quando lecircostanze per necessitagrave lo esigono Questa necessitagravepuograve nascere e in me e negli altri o dallordine fisico o dalmorale giacchegrave luomo egrave un composto di corpo e di spi-rito ed ha doveri e bisogni rispetto alluno e allaltroPosso dunque essere obbligato ad entrare o rimanere in
25 TAPPARELLI l c Diss 3 c 1
200
perioritagrave di fatto produce una superioritagrave di diritto edegli diviene depositario di quellautoritagrave che in ogni so-cietagrave deve guidare gli individui al retto uso dei mezziCiograve che si dice di un individuo si dica pure di parecchii quali sieno capaci di ordinare la moltitudine di gover-narla e di difenderla
Dopo avere cosigrave esplicata la genesi della societagrave civi-le siccome forma della societagrave universale e ad un tem-po quella dellautoritagrave concreta il Tapparelli fa notaredarsi de casi nei quali il dovere obbliga a legarsi in so-cietagrave e a rimanervi25 Ogni qualvolta il non legarsi aduna determinata societagrave o il non rimanervi egrave violazionedellordine luomo egrave obbligato in questi casi a quella so-cietagrave
Ora questordine puograve nascere e dal sistema stesso dinatura fisica e dai diritti altrui e dal nostro libero volerealtrui manifestato Sono questi tre fatti che si possonochiamare associanti
In altri termini luomo egrave per natura legato da un gene-ral dovere di societagrave che lo obbliga a cospirare cogli uo-mini tutti al bene comune e ciograve non solo negativamentecol non opporvisi ma anche positivamente quando lecircostanze per necessitagrave lo esigono Questa necessitagravepuograve nascere e in me e negli altri o dallordine fisico o dalmorale giacchegrave luomo egrave un composto di corpo e di spi-rito ed ha doveri e bisogni rispetto alluno e allaltroPosso dunque essere obbligato ad entrare o rimanere in
25 TAPPARELLI l c Diss 3 c 1
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societagrave per bene or mio or altrui sigrave di ordine fisicocome di ordine morale
Coerentemente a questi principii il Tapparelli dimo-stra poter un individuo essere membro di una societagrave pernecessitagrave di ordine fisico ad es dal bisogno naturaledel figlio il padre egrave obbligato a vivere col figlio per dar-gli assistenza ed il figlio col padre per riceverla da ne-cessitagrave pure di ordine fisico un individuo puograve essere ob-bligato a entrare nella societagrave erile fuor della quale nonpossa assolutamente campare la vita Dal diritto un po-polo vinto in guerra giusta viene ad essere legato in so-cietagrave col vincitore Da consenso libero finalmente nascela societagrave coniugale e talvolta una determinata societagravecivile
Non si nega pertanto che la societagrave civile possa na-scere da consenso volontario vale a dire da un patto maqual egrave quel principio che la rende permanente dandoleun carattere morale Egrave sempre il duplice legame del do-vere e del diritto Le parti erano libere e nello stato direciproca indipendenza naturale eguali nelle forze comesi suppone talchegrave niuna delle due poteva senza ingiusti-zia legare la controparte Ma dal momento che recipro-camente assentirono alla stabile convivenza non posso-no fallire al contratto senza violare il diritto altrui equesto diritto nasce dal dovere della veracitagrave della leal-tagrave In questa guisa avviene che quelle societagrave che origi-nariamente furono volontarie acquistino un carattereetico permanente cotalchegrave a niuno sia lecito attentarealla loro esistenza non ai primi concorrenti e tanto
201
societagrave per bene or mio or altrui sigrave di ordine fisicocome di ordine morale
Coerentemente a questi principii il Tapparelli dimo-stra poter un individuo essere membro di una societagrave pernecessitagrave di ordine fisico ad es dal bisogno naturaledel figlio il padre egrave obbligato a vivere col figlio per dar-gli assistenza ed il figlio col padre per riceverla da ne-cessitagrave pure di ordine fisico un individuo puograve essere ob-bligato a entrare nella societagrave erile fuor della quale nonpossa assolutamente campare la vita Dal diritto un po-polo vinto in guerra giusta viene ad essere legato in so-cietagrave col vincitore Da consenso libero finalmente nascela societagrave coniugale e talvolta una determinata societagravecivile
Non si nega pertanto che la societagrave civile possa na-scere da consenso volontario vale a dire da un patto maqual egrave quel principio che la rende permanente dandoleun carattere morale Egrave sempre il duplice legame del do-vere e del diritto Le parti erano libere e nello stato direciproca indipendenza naturale eguali nelle forze comesi suppone talchegrave niuna delle due poteva senza ingiusti-zia legare la controparte Ma dal momento che recipro-camente assentirono alla stabile convivenza non posso-no fallire al contratto senza violare il diritto altrui equesto diritto nasce dal dovere della veracitagrave della leal-tagrave In questa guisa avviene che quelle societagrave che origi-nariamente furono volontarie acquistino un carattereetico permanente cotalchegrave a niuno sia lecito attentarealla loro esistenza non ai primi concorrenti e tanto
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meno agli individui posteriori i quali per certo non deb-bono offendere il diritto che hanno gli associati di tende-re concordemente al fine comune
La soluzione del problema della genesi della societagravecivile non puograve darsi sotto laspetto morale con maggiorchiarezza e piugrave scientificamente
CAPITOLO VIIIFine dello Stato
Se luomo possedesse tutto il bene avrebbe giagrave conse-guito il fine cui aspira negrave piugrave abbisognerebbe di societagravepurchegrave non gli piacesse comunicarlo agli altri in talcaso la societagrave sarebbe comunicazione di bene
Ma siccome fe notare Aristotele egrave appunto il difettodel bene e linsufficienza individuale a conseguirloquella che spinge luomo alla societagrave egli cerca nellasocietagrave lautarchia
Perciograve la societagrave non puograve trovarsi fra gli uomini chein stato di tendenza al bene da tutti i singoli cercato concooperazione concorde essa non egrave statica ma deve es-sere dinamica ha un coacutempito cioegrave da ottenere colle sueforze col suo potere colle sue leggi
Or qual egrave il coacutempito il fine dello Stato La questionenon egrave indifferente essendochegrave dal fine viene determina-ta la maniera di essere la misura del potere i doveridella societagrave
202
meno agli individui posteriori i quali per certo non deb-bono offendere il diritto che hanno gli associati di tende-re concordemente al fine comune
La soluzione del problema della genesi della societagravecivile non puograve darsi sotto laspetto morale con maggiorchiarezza e piugrave scientificamente
CAPITOLO VIIIFine dello Stato
Se luomo possedesse tutto il bene avrebbe giagrave conse-guito il fine cui aspira negrave piugrave abbisognerebbe di societagravepurchegrave non gli piacesse comunicarlo agli altri in talcaso la societagrave sarebbe comunicazione di bene
Ma siccome fe notare Aristotele egrave appunto il difettodel bene e linsufficienza individuale a conseguirloquella che spinge luomo alla societagrave egli cerca nellasocietagrave lautarchia
Perciograve la societagrave non puograve trovarsi fra gli uomini chein stato di tendenza al bene da tutti i singoli cercato concooperazione concorde essa non egrave statica ma deve es-sere dinamica ha un coacutempito cioegrave da ottenere colle sueforze col suo potere colle sue leggi
Or qual egrave il coacutempito il fine dello Stato La questionenon egrave indifferente essendochegrave dal fine viene determina-ta la maniera di essere la misura del potere i doveridella societagrave
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Presso i Romani il fine dello Stato veniva concretatoin quella celebre formola che si leggeva nelle leggi delleXII Tavole salus populi suprema lex est Ma potendoavere questo principio due interpretazioni diverse se-condochegrave la salute pubblica viene proposta a normadelloperazione sociale conformemente allordine moraleo prescindendo da questo perciograve altre sentenze venneroprofessate dai filosofi
Il Socialismo trasforma il governo politico in una spe-cie di economia domestica mentre vorrebbe che lo Sta-to debba provvedere a tutti i singoli cittadini in guisache ciascuno possa soddisfare tutto le sue potenze inparticolare le sensitive esso dice allindividuo hai dirit-to di godere mentre sei vivo la societagrave quale oggidigrave egravecostituita egrave una violazione permanente del tuo dirittodappoichegrave essa non deve avere altro fine che quello disomministrare la maggior copia de beni par la felicitagravedel tempo e dello spazio
Presenta molta ambiguitagrave la sentenza del Rosmini ilquale stabiligrave il fine della societagrave nella quiete dellanimosoddisfatto lappagamento egli dice egrave il fine essenzialedella societagrave di diritto e di fatto Come pure qualcosa divago che porge il destro a false interpretazioni hanno lesentenze di coloro che ripongono il fine dello Stato onella comune felicitagrave o nella tutela de diritti o nella si-curezza interna ed esterna o nel progresso dellumanitagraveo nella copia de beni esterni
Noi non neghiamo che tutti cotesti intenti dieno difat-to luogo a varie istituzioni sociali negrave che lo Stato non
203
Presso i Romani il fine dello Stato veniva concretatoin quella celebre formola che si leggeva nelle leggi delleXII Tavole salus populi suprema lex est Ma potendoavere questo principio due interpretazioni diverse se-condochegrave la salute pubblica viene proposta a normadelloperazione sociale conformemente allordine moraleo prescindendo da questo perciograve altre sentenze venneroprofessate dai filosofi
Il Socialismo trasforma il governo politico in una spe-cie di economia domestica mentre vorrebbe che lo Sta-to debba provvedere a tutti i singoli cittadini in guisache ciascuno possa soddisfare tutto le sue potenze inparticolare le sensitive esso dice allindividuo hai dirit-to di godere mentre sei vivo la societagrave quale oggidigrave egravecostituita egrave una violazione permanente del tuo dirittodappoichegrave essa non deve avere altro fine che quello disomministrare la maggior copia de beni par la felicitagravedel tempo e dello spazio
Presenta molta ambiguitagrave la sentenza del Rosmini ilquale stabiligrave il fine della societagrave nella quiete dellanimosoddisfatto lappagamento egli dice egrave il fine essenzialedella societagrave di diritto e di fatto Come pure qualcosa divago che porge il destro a false interpretazioni hanno lesentenze di coloro che ripongono il fine dello Stato onella comune felicitagrave o nella tutela de diritti o nella si-curezza interna ed esterna o nel progresso dellumanitagraveo nella copia de beni esterni
Noi non neghiamo che tutti cotesti intenti dieno difat-to luogo a varie istituzioni sociali negrave che lo Stato non
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debba tutelare le persone i beni i diritti de cittadinidare impulso a tutto ciograve che pone lumanitagrave sulle vie delprogresso favorire il commercio e la ricchezza naziona-le Epperograve tutte coteste opinioni si potranno agevolmen-te conciliare a condizione che i sopradetti fini non sienointesi dallo Stato luno esclusivamente dallaltro e siaposto in salvo lordine morale
E dallordine morale non si puograve mai prescindere es-sendochegrave la societagrave deve essere associazione morale e ivincoli sociali quali sono il dovere ed il diritto sono an-zitutto vincoli morali
Il Kant che di professo trattograve la nostra questione ripo-se il fine della societagrave politica e il principio del dirittopubblico e privato in quello che egli chiama principiodi coesistenza il quale puograve essere cosigrave dichiarato laquoope-ra in modo che la tua libertagrave non sia in contrasto colla li-bertagrave degli altriraquo
La teoria kantiana per la sua originalitagrave merita uncenno speciale La ragione delluomo cosigrave il Kant egrave as-soluta e libera ed assolutamente libera devessere la suavolontagrave luomo non sarebbe ragionevole se nel volere enelloperare ricevesse impulso dallesperienza negrave vera-mente libero se la volontagrave non si dispiegasse con quellaindipendenza che egrave propria della ragione Luomo adun-que ha una piena libertagrave di volere richiesta dalla libertagraveed indipendenza della ragione Ora gli impulsi speri-mentali sono di due sorta interni ed esterni i primisono gli incitamenti delle passioni e degli affetti i se-condi gli impedimenti che gli uomini pongono alle no-
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debba tutelare le persone i beni i diritti de cittadinidare impulso a tutto ciograve che pone lumanitagrave sulle vie delprogresso favorire il commercio e la ricchezza naziona-le Epperograve tutte coteste opinioni si potranno agevolmen-te conciliare a condizione che i sopradetti fini non sienointesi dallo Stato luno esclusivamente dallaltro e siaposto in salvo lordine morale
E dallordine morale non si puograve mai prescindere es-sendochegrave la societagrave deve essere associazione morale e ivincoli sociali quali sono il dovere ed il diritto sono an-zitutto vincoli morali
Il Kant che di professo trattograve la nostra questione ripo-se il fine della societagrave politica e il principio del dirittopubblico e privato in quello che egli chiama principiodi coesistenza il quale puograve essere cosigrave dichiarato laquoope-ra in modo che la tua libertagrave non sia in contrasto colla li-bertagrave degli altriraquo
La teoria kantiana per la sua originalitagrave merita uncenno speciale La ragione delluomo cosigrave il Kant egrave as-soluta e libera ed assolutamente libera devessere la suavolontagrave luomo non sarebbe ragionevole se nel volere enelloperare ricevesse impulso dallesperienza negrave vera-mente libero se la volontagrave non si dispiegasse con quellaindipendenza che egrave propria della ragione Luomo adun-que ha una piena libertagrave di volere richiesta dalla libertagraveed indipendenza della ragione Ora gli impulsi speri-mentali sono di due sorta interni ed esterni i primisono gli incitamenti delle passioni e degli affetti i se-condi gli impedimenti che gli uomini pongono alle no-
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stre azioni e in forza de quali lazione non si puograve com-piere o si compie altrimenti Amendue queste specie diimpulsi hanno da essere rimossi onde luomo operi libe-ramente Le leggi hanno questo scopo altre proteggonola libertagrave interna ed importano coazione da esercitarsidalluomo sopra segrave stesso altre impongono coazioneagli altri affinchegrave non cimpediscano di operare con li-bertagrave Le prime costituiscono lordine morale le secondelordine giuridico
Perograve la libertagrave esterna non avrebbe limite ed ove gliuomini agissero indipendentemente a seconda della li-bertagrave assoluta della ragione il conflitto sarebbe inevita-bile A togliere il dissidio non cegrave altro mezzo che re-stringere la libertagrave di ciascuno in modo che essa possacoesistere colla libertagrave degli altri Di qui la necessitagravedello Stato che si riduce ad un postulato del principiodi coesistenza Esso non ha altro coacutempito se non la li-mitazione armonica della libertagrave di ciascuno in quanto egraverichiesto allesercizio della libertagrave di tutti
Egrave facile scorgere i vizi che presenta la teoria metafisi-ca di Kant
Ei suppone che la volontagrave umana non abbia altra leg-ge che la libertagrave del pensiero e che la ragione sia assolu-tamente indipendente mentre pure luomo a voler essereragionevole deve riconoscere la sua dipendenzadallEnte Assoluto ed a volere operare moralmente deveconformarsi alla legge naturale Suppone che tutte le de-terminazioni e motivi sperimentali sieno privi di morali-tagrave il che egrave quanto fare delluomo un essere astratto e te-
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stre azioni e in forza de quali lazione non si puograve com-piere o si compie altrimenti Amendue queste specie diimpulsi hanno da essere rimossi onde luomo operi libe-ramente Le leggi hanno questo scopo altre proteggonola libertagrave interna ed importano coazione da esercitarsidalluomo sopra segrave stesso altre impongono coazioneagli altri affinchegrave non cimpediscano di operare con li-bertagrave Le prime costituiscono lordine morale le secondelordine giuridico
Perograve la libertagrave esterna non avrebbe limite ed ove gliuomini agissero indipendentemente a seconda della li-bertagrave assoluta della ragione il conflitto sarebbe inevita-bile A togliere il dissidio non cegrave altro mezzo che re-stringere la libertagrave di ciascuno in modo che essa possacoesistere colla libertagrave degli altri Di qui la necessitagravedello Stato che si riduce ad un postulato del principiodi coesistenza Esso non ha altro coacutempito se non la li-mitazione armonica della libertagrave di ciascuno in quanto egraverichiesto allesercizio della libertagrave di tutti
Egrave facile scorgere i vizi che presenta la teoria metafisi-ca di Kant
Ei suppone che la volontagrave umana non abbia altra leg-ge che la libertagrave del pensiero e che la ragione sia assolu-tamente indipendente mentre pure luomo a voler essereragionevole deve riconoscere la sua dipendenzadallEnte Assoluto ed a volere operare moralmente deveconformarsi alla legge naturale Suppone che tutte le de-terminazioni e motivi sperimentali sieno privi di morali-tagrave il che egrave quanto fare delluomo un essere astratto e te-
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ner conto soltanto dello spirito Le conseguenze poi chederivano da siffatti supposti per quanto logiche nel suosistema non cessano di essere dannevoli Imperocchegrave selo Stato e il potere politico non ha altro scopo chelimporre per mezzo della coazione esterna limiti alla li-bertagrave sfrenata deve per ciograve stesso abbandonare a se me-desime le forze de singoli di coloro cioegrave alla cui libertagravesono stati tolti quegli impedimenti che provenivano dal-la malizia altrui sicchegrave ciascuno opereragrave siccome esi-stenza separata senza alcuna meta comune In tal casomanca quella cooperazione comune che nasce dallinten-to di ottenere qualcosa di positivo Se poi la ragione so-ciale vorragrave affermare la propria indipendenza del pariche lindividuale allora il despotismo egrave inevitabile Vhadi piugrave quando tutti i cittadini fossero onesti manche-rebbe il fine della societagrave politica negrave lo Stato avrebbepiugrave diritto di sussistere a meno che per sostenersi nonvolesse continuamente impedire il progresso de cittadi-ni nella onestagrave
Escludendo pertanto lidealismo del Kant e racco-gliendo in una formola il dovere e il diritto che competealla societagrave politica secondo la determinazione del finediciamo che il fine dello Stato egrave quello di laquoagevolareagli individui associati collordine esterno il consegui-mento della felicitagrave naturaleraquo
Lo Stato perciograve non propone esso stesso il fine agliindividui ciascuno di questi lo riceve dalla natura Lasocietagrave egrave direbbe il Romagnosi una macchina di aiutoha ragione di mezzo rispetto al fine naturale
206
ner conto soltanto dello spirito Le conseguenze poi chederivano da siffatti supposti per quanto logiche nel suosistema non cessano di essere dannevoli Imperocchegrave selo Stato e il potere politico non ha altro scopo chelimporre per mezzo della coazione esterna limiti alla li-bertagrave sfrenata deve per ciograve stesso abbandonare a se me-desime le forze de singoli di coloro cioegrave alla cui libertagravesono stati tolti quegli impedimenti che provenivano dal-la malizia altrui sicchegrave ciascuno opereragrave siccome esi-stenza separata senza alcuna meta comune In tal casomanca quella cooperazione comune che nasce dallinten-to di ottenere qualcosa di positivo Se poi la ragione so-ciale vorragrave affermare la propria indipendenza del pariche lindividuale allora il despotismo egrave inevitabile Vhadi piugrave quando tutti i cittadini fossero onesti manche-rebbe il fine della societagrave politica negrave lo Stato avrebbepiugrave diritto di sussistere a meno che per sostenersi nonvolesse continuamente impedire il progresso de cittadi-ni nella onestagrave
Escludendo pertanto lidealismo del Kant e racco-gliendo in una formola il dovere e il diritto che competealla societagrave politica secondo la determinazione del finediciamo che il fine dello Stato egrave quello di laquoagevolareagli individui associati collordine esterno il consegui-mento della felicitagrave naturaleraquo
Lo Stato perciograve non propone esso stesso il fine agliindividui ciascuno di questi lo riceve dalla natura Lasocietagrave egrave direbbe il Romagnosi una macchina di aiutoha ragione di mezzo rispetto al fine naturale
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Ora come potragrave la societagrave agevolare alluomo il con-seguimento della felicitagrave naturale Pretendere che loStato prescinda dallordine morale egrave quanto dire cheesso non debba avere riguardo alla giustizia negrave tenerconto della condizione morale delluomo pretendere chelo Stato debba somministrare allindividuo inerte il vittoil vestito lalloggio egrave ingiustizia pure che il Socialismoha elevato a teoria26
Per conseguenza lo Stato rispettando la moralitagrave e la-sciando che ogni individuo provveda a segrave colluso delleproprie forze interverragrave ogni qualvolta il cittadino nonpuograve bastare a se stesso
I mezzi per provvedere a molteplici bisogni dellindi-viduo ed alla tutela de suoi diritti della sua attivitagravesono varii e molteplici cegrave la legislazione la giudicatu-ra lesercito listruzione limposte
Ora da chi debbono essere imposti in modo obbliga-torio i mezzi Qual saragrave il principio che imprime unitagraveal dinamismo sociale Principio di unitagrave sociale si egravedetto egrave lautoritagrave Senza di questa la moltitudine nonpuograve operare socialmente mancherebbe cioegrave quellopera-zione concorde che proviene dal concentrarsi delle men-ti e delle volontagrave in una mente in una volontagrave esprimen-te il concetto e il desiderio di un bene comune
26 Si noti lequivoco delle frasi socialiste Potendosi egual-mente sotto nome di Stato intendersi e il governo e la moltitudinesi concede che nella societagrave lindividuo trovi i mezzi per camparela vita si nega che esso debba tutto aspettarsi dal governo
207
Ora come potragrave la societagrave agevolare alluomo il con-seguimento della felicitagrave naturale Pretendere che loStato prescinda dallordine morale egrave quanto dire cheesso non debba avere riguardo alla giustizia negrave tenerconto della condizione morale delluomo pretendere chelo Stato debba somministrare allindividuo inerte il vittoil vestito lalloggio egrave ingiustizia pure che il Socialismoha elevato a teoria26
Per conseguenza lo Stato rispettando la moralitagrave e la-sciando che ogni individuo provveda a segrave colluso delleproprie forze interverragrave ogni qualvolta il cittadino nonpuograve bastare a se stesso
I mezzi per provvedere a molteplici bisogni dellindi-viduo ed alla tutela de suoi diritti della sua attivitagravesono varii e molteplici cegrave la legislazione la giudicatu-ra lesercito listruzione limposte
Ora da chi debbono essere imposti in modo obbliga-torio i mezzi Qual saragrave il principio che imprime unitagraveal dinamismo sociale Principio di unitagrave sociale si egravedetto egrave lautoritagrave Senza di questa la moltitudine nonpuograve operare socialmente mancherebbe cioegrave quellopera-zione concorde che proviene dal concentrarsi delle men-ti e delle volontagrave in una mente in una volontagrave esprimen-te il concetto e il desiderio di un bene comune
26 Si noti lequivoco delle frasi socialiste Potendosi egual-mente sotto nome di Stato intendersi e il governo e la moltitudinesi concede che nella societagrave lindividuo trovi i mezzi per camparela vita si nega che esso debba tutto aspettarsi dal governo
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Lautoritagrave essa stessa non egrave che unastrazione se nonsi concepisce attuata in una persona vuoi individuavuoi collettiva Tutto adunque il coacutempito della tutela edella provvidenza sociale incombe al soggetto od ai sog-getti dellautoritagrave i quali in quanto compiono questuffi-cio sociale appellansi il Governo
Il Governo saragrave tanto piugrave saggio quanto piugrave terragraveconto della natura degli uomini associati Perciograve saragraveretto luso dellautoritagrave quando non solo avragrave per oggettoil bene comune ma per mezzo oltre il comando chepiega col diritto la volontagrave anche il convincimento chepiega lintelletto e il bene sensibile che colle sue im-pressioni muove gli appetiti Cosigrave lutilitarismo subordi-nato alla giustizia puograve benissimo somministrare al go-verno le norme delloperare
Tutte le leggi fondamentali dellottimo governo sonodal Romagnosi compendiate in questa formola laquocome lesocietagrave sono fatte per gli uomini cosigrave i governi per lesocietagraveraquo Il che vuol dire che la ragione di stato deveservire come mezzo alla ragione comune Questa for-mola puograve essere tradotta piugrave chiaramente in questaltrache esprime quale sia il rapporto sociale fra il governo ela moltitudine associata laquolessere e loperare politico fa-vorisca lessere e loperare civileraquo Quando uno Statoconserva e perfeziona la propria unitagrave e forza esso ope-ra nellordine politico quando della propria unitagrave e forzasi vale a formare il bene degli individui associati operanellordine civile
208
Lautoritagrave essa stessa non egrave che unastrazione se nonsi concepisce attuata in una persona vuoi individuavuoi collettiva Tutto adunque il coacutempito della tutela edella provvidenza sociale incombe al soggetto od ai sog-getti dellautoritagrave i quali in quanto compiono questuffi-cio sociale appellansi il Governo
Il Governo saragrave tanto piugrave saggio quanto piugrave terragraveconto della natura degli uomini associati Perciograve saragraveretto luso dellautoritagrave quando non solo avragrave per oggettoil bene comune ma per mezzo oltre il comando chepiega col diritto la volontagrave anche il convincimento chepiega lintelletto e il bene sensibile che colle sue im-pressioni muove gli appetiti Cosigrave lutilitarismo subordi-nato alla giustizia puograve benissimo somministrare al go-verno le norme delloperare
Tutte le leggi fondamentali dellottimo governo sonodal Romagnosi compendiate in questa formola laquocome lesocietagrave sono fatte per gli uomini cosigrave i governi per lesocietagraveraquo Il che vuol dire che la ragione di stato deveservire come mezzo alla ragione comune Questa for-mola puograve essere tradotta piugrave chiaramente in questaltrache esprime quale sia il rapporto sociale fra il governo ela moltitudine associata laquolessere e loperare politico fa-vorisca lessere e loperare civileraquo Quando uno Statoconserva e perfeziona la propria unitagrave e forza esso ope-ra nellordine politico quando della propria unitagrave e forzasi vale a formare il bene degli individui associati operanellordine civile
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Siccome lessere e loperare politico egrave ordinato allaonesta e felice convivenza civile siccome lo Stato nonper altro deve mantenersi in unitagrave e perfezionarsi cheper potere poi formare il bene sociale in qual modo sidimanda potragrave esso piugrave efficacemente ottenere il suoscopo Il fine dello Stato e quanto allessere politico equanto allessere civile potragrave conseguirsi piugrave agevol-mente quando il governo si concentri nelle mani di unsolo o quando esso risulti dalla compartecipazione mol-teplice Qual egrave quella organizzazione o vogliam direordinamento costituzionale dello Stato nel quale ilbene comune vien meglio assicurato avuto riguardo allemolteplici esigenze degli individui
Questi problemi ci aprono la via a trattare degli orga-nismi sociali e politici e delle forme di governo
CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individui
Opinioni su questi rapporti
Quando si cercano i rapporti dello Stato collindivi-duo egrave quanto un dimandare quale sia o quale dovrebbeessere la condizione sociale degli individui ossia qualeil loro modo di aversi rispetto al governo
La condizione sociale delle moltitudini varia a secon-da della organizzazione ossia della costituzione dello
209
Siccome lessere e loperare politico egrave ordinato allaonesta e felice convivenza civile siccome lo Stato nonper altro deve mantenersi in unitagrave e perfezionarsi cheper potere poi formare il bene sociale in qual modo sidimanda potragrave esso piugrave efficacemente ottenere il suoscopo Il fine dello Stato e quanto allessere politico equanto allessere civile potragrave conseguirsi piugrave agevol-mente quando il governo si concentri nelle mani di unsolo o quando esso risulti dalla compartecipazione mol-teplice Qual egrave quella organizzazione o vogliam direordinamento costituzionale dello Stato nel quale ilbene comune vien meglio assicurato avuto riguardo allemolteplici esigenze degli individui
Questi problemi ci aprono la via a trattare degli orga-nismi sociali e politici e delle forme di governo
CAPITOLO IXRapporti dello Stato cogli individui
Opinioni su questi rapporti
Quando si cercano i rapporti dello Stato collindivi-duo egrave quanto un dimandare quale sia o quale dovrebbeessere la condizione sociale degli individui ossia qualeil loro modo di aversi rispetto al governo
La condizione sociale delle moltitudini varia a secon-da della organizzazione ossia della costituzione dello
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Stato il loro modo di aversi rispetto allautoritagrave gover-nativa dipende dalla forma del governo
Le organizzazioni sociali si possono studiare nel fat-to e questa indagine appartiene alla Storia civile oppu-re nella idea o forma tipica che dovrebbe rivestire unoStato affine di conseguire perfettamente il suo fine LaSociologia e la Storia della Filosofia si occupano di que-sta seconda parte della questione
I concetti o tipi di organizzazione sociale si sono mol-tiplicati a seconda dei metodi seguiti dai cultori dellaSociologia dei principii da loro dati alla societagrave dei finiimpostile
Per esempio lIdealismo procedendo a priori ai con-cetti della mente vorrebbe informate le istituzioni politi-che lEmpirismo invece procedendo a posteriori pervia di osservazione e di comparazione cerca di adattarleal tempo e al luogo cui debbono servire Il rappresentan-te della prima scuola egrave Platone della seconda AristoteleLIdealismo si traduce nel Socialismo mentre nellEmpi-rismo domina lIndividualismo
Chiamasi Individualismo quella dottrina giuridica esociale in cui predomina il concetto delluomo in con-creto co suoi diritti co suoi doveri colla sua naturaleattivitagrave Il Socialismo invece considera la societagrave comeun ente astratto prescrive alla medesima un intentoideale ed in base a questo determina lufficio da attri-buirsi agli individui ed alle classi diverse che entrano acostituirla In questo ultimo sistema gli individui sonoconsiderati per nulla o tuttal piugrave quali potenze passive
210
Stato il loro modo di aversi rispetto allautoritagrave gover-nativa dipende dalla forma del governo
Le organizzazioni sociali si possono studiare nel fat-to e questa indagine appartiene alla Storia civile oppu-re nella idea o forma tipica che dovrebbe rivestire unoStato affine di conseguire perfettamente il suo fine LaSociologia e la Storia della Filosofia si occupano di que-sta seconda parte della questione
I concetti o tipi di organizzazione sociale si sono mol-tiplicati a seconda dei metodi seguiti dai cultori dellaSociologia dei principii da loro dati alla societagrave dei finiimpostile
Per esempio lIdealismo procedendo a priori ai con-cetti della mente vorrebbe informate le istituzioni politi-che lEmpirismo invece procedendo a posteriori pervia di osservazione e di comparazione cerca di adattarleal tempo e al luogo cui debbono servire Il rappresentan-te della prima scuola egrave Platone della seconda AristoteleLIdealismo si traduce nel Socialismo mentre nellEmpi-rismo domina lIndividualismo
Chiamasi Individualismo quella dottrina giuridica esociale in cui predomina il concetto delluomo in con-creto co suoi diritti co suoi doveri colla sua naturaleattivitagrave Il Socialismo invece considera la societagrave comeun ente astratto prescrive alla medesima un intentoideale ed in base a questo determina lufficio da attri-buirsi agli individui ed alle classi diverse che entrano acostituirla In questo ultimo sistema gli individui sonoconsiderati per nulla o tuttal piugrave quali potenze passive
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che tutto ricevono dallo Stato famiglia proprietagrave dirit-ti felicitagrave La professione teorica o pratica di questa dot-trina piglia il nome di statolatria la sua esecuzione egravesempre una tirannia anche allorquando i cittadini godo-no pace e sicurezza perchegrave misconosce e vilipendelindividualitagrave e la personalitagrave umana Allorquando ungoverno si ispira al Socialismo riguardando pratica-mente come appartenenti allo Stato le persone e i benidei cittadini allora si va introducendo nelle masse lideadi quel Socialismo distruttore che in questi ultimi tempiha avuto i suoi apologisti ed ha fatto i suoi tentativi
Le istituzioni sociali possono ispirarsi or alluno orallaltro de sopradetti sistemi per esempio la libertagravedinsegnamento trova fautori negli Individualisti listru-zione obbligatoria egrave unapplicazione del SocialismoNondimeno luno e laltro elemento lindividuale ed ilsociale possono a vicenda compenetrarsi e contempe-rarsi salvando cosigrave la ragione civile e la ragione di Sta-to
I rappresentanti dellIndividualismo esagerato appar-tengono alla Scuola utilitaria di quella cioegrave che ponelutile a motivo di ogni attivitagrave umana tali sono EpicurolHobbes il Bentham il Mill lo Spencer ed in generaleda tutti i sensisti e materialisti
Nel sistema di Hobbes gli individui sono antisocievo-li ma vengono contenuti nellunitagrave dalla forza dispoticaPer contro Geremia Bentham ripudia il despotismo evuole che i cittadini godano della maggior libertagrave ripo-nendo egli la felicitagrave nella maggior copia dei diritti poli-
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che tutto ricevono dallo Stato famiglia proprietagrave dirit-ti felicitagrave La professione teorica o pratica di questa dot-trina piglia il nome di statolatria la sua esecuzione egravesempre una tirannia anche allorquando i cittadini godo-no pace e sicurezza perchegrave misconosce e vilipendelindividualitagrave e la personalitagrave umana Allorquando ungoverno si ispira al Socialismo riguardando pratica-mente come appartenenti allo Stato le persone e i benidei cittadini allora si va introducendo nelle masse lideadi quel Socialismo distruttore che in questi ultimi tempiha avuto i suoi apologisti ed ha fatto i suoi tentativi
Le istituzioni sociali possono ispirarsi or alluno orallaltro de sopradetti sistemi per esempio la libertagravedinsegnamento trova fautori negli Individualisti listru-zione obbligatoria egrave unapplicazione del SocialismoNondimeno luno e laltro elemento lindividuale ed ilsociale possono a vicenda compenetrarsi e contempe-rarsi salvando cosigrave la ragione civile e la ragione di Sta-to
I rappresentanti dellIndividualismo esagerato appar-tengono alla Scuola utilitaria di quella cioegrave che ponelutile a motivo di ogni attivitagrave umana tali sono EpicurolHobbes il Bentham il Mill lo Spencer ed in generaleda tutti i sensisti e materialisti
Nel sistema di Hobbes gli individui sono antisocievo-li ma vengono contenuti nellunitagrave dalla forza dispoticaPer contro Geremia Bentham ripudia il despotismo evuole che i cittadini godano della maggior libertagrave ripo-nendo egli la felicitagrave nella maggior copia dei diritti poli-
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tici di cui goda la moltitudine Cosigrave pure Stuart Mill ri-tiene che per il prosperamento della convivenza socialesia mestieri lasciare alle individualitagrave il maggior svilup-po possibile per lui lautoritagrave ha lo scopo della difesa enon delliniziativa essa deve intervenire solo quando gliindividui sono in lotta fra di loro ed interromponolarmonia Herbert Spencer egrave originale come semprenelle teorie sociali opina che lautoritagrave debba scemare amisura che gli individui si adattano alla convivenza so-ciale Per conseguenza suppone che lautoritagrave sia unmale ma un male necessario richiesto dalle condizionidegli individui ancora renitenti alla socialitagrave i doveri e idiritti del potere diminuiscono o tutt al piugrave si riduconoallufficio di difesa tostochegrave gli individui si sono adatta-ti a convivere insieme
LIndividualismo esagerato non egrave meno dannevole inpratica che il Socialismo dappoichegrave ove si prescindadallordine morale lutile non puograve fornire siffattamenteuna ragione oggettiva ed universale alloperazione co-mune da favorire tutte indistintamente le classi socialiPer conseguenza lIndividualismo esagerato egrave ben lonta-no da salvare la libertagrave e luguaglianza degli individuideve anzi aumentare i dissidii fra gli abbienti ed i nonabbienti impedendo che questi con qualche rivolgimen-to ottengano il loro intento e disturbino gli altri affine dimantenere cosigrave lo stato quo della societagrave Questi princi-pii penetrati nella legislazione inglese hanno informatalistituzione del pauperismo legale
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tici di cui goda la moltitudine Cosigrave pure Stuart Mill ri-tiene che per il prosperamento della convivenza socialesia mestieri lasciare alle individualitagrave il maggior svilup-po possibile per lui lautoritagrave ha lo scopo della difesa enon delliniziativa essa deve intervenire solo quando gliindividui sono in lotta fra di loro ed interromponolarmonia Herbert Spencer egrave originale come semprenelle teorie sociali opina che lautoritagrave debba scemare amisura che gli individui si adattano alla convivenza so-ciale Per conseguenza suppone che lautoritagrave sia unmale ma un male necessario richiesto dalle condizionidegli individui ancora renitenti alla socialitagrave i doveri e idiritti del potere diminuiscono o tutt al piugrave si riduconoallufficio di difesa tostochegrave gli individui si sono adatta-ti a convivere insieme
LIndividualismo esagerato non egrave meno dannevole inpratica che il Socialismo dappoichegrave ove si prescindadallordine morale lutile non puograve fornire siffattamenteuna ragione oggettiva ed universale alloperazione co-mune da favorire tutte indistintamente le classi socialiPer conseguenza lIndividualismo esagerato egrave ben lonta-no da salvare la libertagrave e luguaglianza degli individuideve anzi aumentare i dissidii fra gli abbienti ed i nonabbienti impedendo che questi con qualche rivolgimen-to ottengano il loro intento e disturbino gli altri affine dimantenere cosigrave lo stato quo della societagrave Questi princi-pii penetrati nella legislazione inglese hanno informatalistituzione del pauperismo legale
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Le teorie sociali dianzi ricordate si ispirano al sensi-smo il Socialismo per contro si abbandona di soverchioallidealismo
Gli inizi del Socialismo si trovano nella filosofia gre-ca Platone partendo dalla preeminenza del sapere pro-ponendo per fine dello Stato la filosofia portograve alle ulti-me conseguenze il principio dellassoluta autonomia del-lo Stato La sua repubblica non egrave che una piccola aristo-crazia di filosofi perpetuata dalla promiscuitagrave e depura-ta dallinfanticidio Essi sono la mente dello Stato iguerrieri ne sono la forza la classe de mercenarii ossiail popolo industriale non fa che vivere sotto limpulsodelle due prime e rappresenta il senso e lappetito cheva regolato dalla ragione e temperato dalla forza Tuttoin questa repubblica si compie per volere dello Stato ilmatrimonio egrave rimpiazzato da unioni annuali concertatedai magistrati i figli non conoscono i loro parenti maappartengono allo Stato il quale dagrave loro uneducazionecomune servendosi alluopo delle madri trasformate innutrici pubbliche Sono condannati alla morte tutti i fi-gli che incorreggibili o mal disposti fisicamente nonsono per tornare utili allo Stato Tale egrave lideale che Pla-tone svolge nella sua Πολιτεία27
Gli ideali platonici rivestiti di nuova forma furonocaldeggiati da Tommaso Moro nella sua Utopia da Do-menico Campanella nella sua Cittagrave del Sole da Harring-ton nellOceana da Feacutenelon nella Salento e da altri uto-
27 Vedi la nostra Storia della Filosofia
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Le teorie sociali dianzi ricordate si ispirano al sensi-smo il Socialismo per contro si abbandona di soverchioallidealismo
Gli inizi del Socialismo si trovano nella filosofia gre-ca Platone partendo dalla preeminenza del sapere pro-ponendo per fine dello Stato la filosofia portograve alle ulti-me conseguenze il principio dellassoluta autonomia del-lo Stato La sua repubblica non egrave che una piccola aristo-crazia di filosofi perpetuata dalla promiscuitagrave e depura-ta dallinfanticidio Essi sono la mente dello Stato iguerrieri ne sono la forza la classe de mercenarii ossiail popolo industriale non fa che vivere sotto limpulsodelle due prime e rappresenta il senso e lappetito cheva regolato dalla ragione e temperato dalla forza Tuttoin questa repubblica si compie per volere dello Stato ilmatrimonio egrave rimpiazzato da unioni annuali concertatedai magistrati i figli non conoscono i loro parenti maappartengono allo Stato il quale dagrave loro uneducazionecomune servendosi alluopo delle madri trasformate innutrici pubbliche Sono condannati alla morte tutti i fi-gli che incorreggibili o mal disposti fisicamente nonsono per tornare utili allo Stato Tale egrave lideale che Pla-tone svolge nella sua Πολιτεία27
Gli ideali platonici rivestiti di nuova forma furonocaldeggiati da Tommaso Moro nella sua Utopia da Do-menico Campanella nella sua Cittagrave del Sole da Harring-ton nellOceana da Feacutenelon nella Salento e da altri uto-
27 Vedi la nostra Storia della Filosofia
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pisti i quali confidando nellonnipotenza del potere so-vrano credettero che col mettere in atto questo o quelloideale di organizzazione sociale si potesse effettivamen-te recare un rimedio ai mali che affliggono la societagraveumana28
Il danno delle costituzioni ideali egrave grande se dal soli-tario gabinetto dello scienziato scendono nella strada esi vogliono applicare alla societagrave Ne fecero lesperienzagli Stati Uniti quando Locke dettograve per la Carolina quel-la costituzione feudale che non vi potegrave durare un giornoperchegrave in assoluta opposizione colla natura del paesecol numero colle tradizioni col carattere colle idee coibisogni degli abitanti Piugrave terribile esperienza ne fece laFrancia quando la rivoluzione volle applicare le idee diRousseau ed ordinare lo Stato secondo i principii delContratto sociale
Gli uomini non si appagano di enunciare ideali quin-di a lato del Socialismo che potrebbe nomarsi metafisi-co e che fu iniziato da Platone ne troviamo un altro bat-tagliero che cerca di abbattere lordinamento attuale Egravequesto il socialismo pratico
Il Socialismo attuale fu in singolare maniera diffusodagli scritti del Saint-Simon del Fourier dellOwen delBlanc del Leroux e del Proudhon Dalla Francia essopassograve nella Germania dove assunse un carattere specia-le e si organizzograve a partito politico
28 SUDRE Hist du Communisme
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pisti i quali confidando nellonnipotenza del potere so-vrano credettero che col mettere in atto questo o quelloideale di organizzazione sociale si potesse effettivamen-te recare un rimedio ai mali che affliggono la societagraveumana28
Il danno delle costituzioni ideali egrave grande se dal soli-tario gabinetto dello scienziato scendono nella strada esi vogliono applicare alla societagrave Ne fecero lesperienzagli Stati Uniti quando Locke dettograve per la Carolina quel-la costituzione feudale che non vi potegrave durare un giornoperchegrave in assoluta opposizione colla natura del paesecol numero colle tradizioni col carattere colle idee coibisogni degli abitanti Piugrave terribile esperienza ne fece laFrancia quando la rivoluzione volle applicare le idee diRousseau ed ordinare lo Stato secondo i principii delContratto sociale
Gli uomini non si appagano di enunciare ideali quin-di a lato del Socialismo che potrebbe nomarsi metafisi-co e che fu iniziato da Platone ne troviamo un altro bat-tagliero che cerca di abbattere lordinamento attuale Egravequesto il socialismo pratico
Il Socialismo attuale fu in singolare maniera diffusodagli scritti del Saint-Simon del Fourier dellOwen delBlanc del Leroux e del Proudhon Dalla Francia essopassograve nella Germania dove assunse un carattere specia-le e si organizzograve a partito politico
28 SUDRE Hist du Communisme
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Proponendosi per fine recar rimedio ai mali che af-fliggono la societagrave quasi che questi mali sieno gli effettidelle istituzioni e non piuttosto delle umane passioni ilSocialismo lavora alla distruzione dellordinamento pre-sente della societagrave per ricostituirla su nuove basi Laquestione sociale si presenta a vero dire oggidigrave piugrave im-periosa che mai e dimanda una soluzione la quale tantopiugrave si rende malagevole ad ottenersi sul terreno dellagiustizia e della pubblica onestagrave quanto piugrave aumenta ilNaturalismo in fatto di religione lUtilitarismo in fattodi morale e quanto piugrave le odierne libertagrave politiche favo-riscono le democrazie
Sotto nome di questione sociale si intende laquoil com-plesso dei problemi che presenta lordinamento socialein unepoca determinataraquo Presso ogni popolo in ognitempo si levarono censure contro lordinamento socialee si fecero progetti di riforma La questione sociale per-ciograve si presenta sotto varii aspetti per es di questioneagraria in Roma antica di home rule nellIrlanda ecc
Oggidigrave la condizione delloperaio ha richiamatalattenzione universale e il Socialismo mira appunto amigliorarla e pretende assicurare alloperaio lesistenzae la dignitagrave
Avendo la Rivoluzione francese proclamata laboli-zione delle corporazioni di arti e mestieri e per conse-guenza la libertagrave del lavoro ne avvenne che una classenumerosissima di persone la classe lavoratrice primadipendente da altre e sicura del pane ora invece si trovilibera abbandonata a se stessa ed incerta dellavvenire
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Proponendosi per fine recar rimedio ai mali che af-fliggono la societagrave quasi che questi mali sieno gli effettidelle istituzioni e non piuttosto delle umane passioni ilSocialismo lavora alla distruzione dellordinamento pre-sente della societagrave per ricostituirla su nuove basi Laquestione sociale si presenta a vero dire oggidigrave piugrave im-periosa che mai e dimanda una soluzione la quale tantopiugrave si rende malagevole ad ottenersi sul terreno dellagiustizia e della pubblica onestagrave quanto piugrave aumenta ilNaturalismo in fatto di religione lUtilitarismo in fattodi morale e quanto piugrave le odierne libertagrave politiche favo-riscono le democrazie
Sotto nome di questione sociale si intende laquoil com-plesso dei problemi che presenta lordinamento socialein unepoca determinataraquo Presso ogni popolo in ognitempo si levarono censure contro lordinamento socialee si fecero progetti di riforma La questione sociale per-ciograve si presenta sotto varii aspetti per es di questioneagraria in Roma antica di home rule nellIrlanda ecc
Oggidigrave la condizione delloperaio ha richiamatalattenzione universale e il Socialismo mira appunto amigliorarla e pretende assicurare alloperaio lesistenzae la dignitagrave
Avendo la Rivoluzione francese proclamata laboli-zione delle corporazioni di arti e mestieri e per conse-guenza la libertagrave del lavoro ne avvenne che una classenumerosissima di persone la classe lavoratrice primadipendente da altre e sicura del pane ora invece si trovilibera abbandonata a se stessa ed incerta dellavvenire
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Nella nostra epoca presero incremento le industrie si in-grossograve la classe de lavoratori e si iniziograve una nuova lottaquella che suolsi chiamare lotta fra capitale e lavoro Afarla cessare i Socialisti non trovano di meglio che con-centrare tutti i beni nelle mani dello Stato non perograve delpresente ma di quello da costituirsi secondo il loro con-cetto
E varii furono i concetti socialisti da Saint-Simon inpoi nel secolo XIX
Enrico de Saint-Simon vuole che la societagrave si orga-nizzi sotto limpero di una specie di gerarchia incaricatadi retribuire ciascun individuo secondo la sua capacitagrave ele sue opere In questa societagrave fra i tre elementi in cui sisviluppa lattivitagrave umana e che sono cosigrave egli la scien-za lrsquoindustria e la religione deve dominare il principioindustriale come quello che egrave piugrave capace di migliorarematerialmente la sorte della classe piugrave numerosa e piugravepovera Sono aboliti tutti i privilegi di nascita e di fortu-na egrave soppressa lineguaglianza risultante dai servigi resie dai diversi gradi delle intelligenze non piugrave successioniereditarie dissolubili i coniugi tutto appartiene allo Sta-to che distribuisce le funzioni secondo la capacitagrave delleforze fisiche ed intellettuali Lunitagrave e leguaglianza so-ciale egrave mantenuta da un gran sacerdote regolatore su-premo questi distribuisce le ricchezze e dirige leduca-zione La societagrave egrave formata da sacerdoti da scienziati eda industriali e godragrave di un triplice mezzo di progressocontinuo lamore lintelligenza e la forza
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Nella nostra epoca presero incremento le industrie si in-grossograve la classe de lavoratori e si iniziograve una nuova lottaquella che suolsi chiamare lotta fra capitale e lavoro Afarla cessare i Socialisti non trovano di meglio che con-centrare tutti i beni nelle mani dello Stato non perograve delpresente ma di quello da costituirsi secondo il loro con-cetto
E varii furono i concetti socialisti da Saint-Simon inpoi nel secolo XIX
Enrico de Saint-Simon vuole che la societagrave si orga-nizzi sotto limpero di una specie di gerarchia incaricatadi retribuire ciascun individuo secondo la sua capacitagrave ele sue opere In questa societagrave fra i tre elementi in cui sisviluppa lattivitagrave umana e che sono cosigrave egli la scien-za lrsquoindustria e la religione deve dominare il principioindustriale come quello che egrave piugrave capace di migliorarematerialmente la sorte della classe piugrave numerosa e piugravepovera Sono aboliti tutti i privilegi di nascita e di fortu-na egrave soppressa lineguaglianza risultante dai servigi resie dai diversi gradi delle intelligenze non piugrave successioniereditarie dissolubili i coniugi tutto appartiene allo Sta-to che distribuisce le funzioni secondo la capacitagrave delleforze fisiche ed intellettuali Lunitagrave e leguaglianza so-ciale egrave mantenuta da un gran sacerdote regolatore su-premo questi distribuisce le ricchezze e dirige leduca-zione La societagrave egrave formata da sacerdoti da scienziati eda industriali e godragrave di un triplice mezzo di progressocontinuo lamore lintelligenza e la forza
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I progetti di riforma sociale sognati dal Saint-Simonvennero adottati da noti pochi giornalisti che ne diffuse-ro le dottrine si lavorograve alacremente la setta guadagnogravedanaro e proseliti finchegrave perdette il credito dinanzi allaCorte dAssise nel 1832
Carlo Fourier (1768-1837) propone la formazione difalangi o riunioni di circa due mila persone di ogni etagrave edi ogni sesso viventi in un vasto edificio che chiamafalanstero Quivi si esercitano tutte le professioni utilialla societagrave e ciascuno partecipa ai benefizi del prodottoin proporzione del suo capitale e del suo lavoro Comeprincipio di unione sociale e legge suprema del falanste-ro non vuole negrave il dovere negrave il codice vi basta lattra-zione delle passioni (attraction passionneacutee) Si rendacosigrave egli la libertagrave alle passioni ed esse si svolgerannospontanee ravvicinando gli individui lequilibrio nasce-ragrave di per segrave giacchegrave lequilibrio e lordine allora soltantosi viola quando le passioni impedite di manifestarsi rea-giscono
In questa guisa il Fourier invece di organizzare la so-cietagrave organizzava il libertinaggio ciograve che fece dire alProudhon Il falanstero egrave lultimo sogno della crapula indelirio
Roberto Owen ideograve un piano di Societagrave cooperativaBase fondamentale della sua dottrina egrave questa formolalaquoluomo non egrave responsabile delle sue azioniraquo perchegrave asuo avviso luomo non egrave libero ma determinato ad agiree internamente dagli stati del proprio organismo e ester-namente da circostanze cui non vale a modificare Alla-
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I progetti di riforma sociale sognati dal Saint-Simonvennero adottati da noti pochi giornalisti che ne diffuse-ro le dottrine si lavorograve alacremente la setta guadagnogravedanaro e proseliti finchegrave perdette il credito dinanzi allaCorte dAssise nel 1832
Carlo Fourier (1768-1837) propone la formazione difalangi o riunioni di circa due mila persone di ogni etagrave edi ogni sesso viventi in un vasto edificio che chiamafalanstero Quivi si esercitano tutte le professioni utilialla societagrave e ciascuno partecipa ai benefizi del prodottoin proporzione del suo capitale e del suo lavoro Comeprincipio di unione sociale e legge suprema del falanste-ro non vuole negrave il dovere negrave il codice vi basta lattra-zione delle passioni (attraction passionneacutee) Si rendacosigrave egli la libertagrave alle passioni ed esse si svolgerannospontanee ravvicinando gli individui lequilibrio nasce-ragrave di per segrave giacchegrave lequilibrio e lordine allora soltantosi viola quando le passioni impedite di manifestarsi rea-giscono
In questa guisa il Fourier invece di organizzare la so-cietagrave organizzava il libertinaggio ciograve che fece dire alProudhon Il falanstero egrave lultimo sogno della crapula indelirio
Roberto Owen ideograve un piano di Societagrave cooperativaBase fondamentale della sua dottrina egrave questa formolalaquoluomo non egrave responsabile delle sue azioniraquo perchegrave asuo avviso luomo non egrave libero ma determinato ad agiree internamente dagli stati del proprio organismo e ester-namente da circostanze cui non vale a modificare Alla-
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to alla non responsabilitagrave pone leguaglianza assolutadegli uomini quella presta fondamento alla benevolenzauniversale unica legge dellassociazione questa egrave otte-nuta collabolizione di ogni distinzione vuoi giuridicavuoi morale
Or che sarebbe di una societagrave retta da principii taliquali il Fourier e lOwen proclamano contenere il germedi ogni felicitagrave Non sono forse le passioni quelle chetrasmodando sconvolgono la societagrave e cagionano queimali a cui pure si vorrebbe recare rimedio E come sipotrebbero esse rattenere nei giusti limiti come anzi egravepossibile uno spontaneo contemperamento delle stessese per una parte luomo non egrave responsabile e per laltrale passioni non debbono ricevere quel governo quel fre-no quella direzione che per essere le medesime incon-sapevoli del proprio moto e del proprio termine hannoda ricevere dalla retta ragione
Benchegrave irragionevole ne suoi fondamenti il Sociali-smo non cessograve dal produrre sempre nuovi concetti e si-stemi facendoli sprigionare come per incanto dalle rovi-ne di ogni religione della morale di tutto il passato Negravemancarono gli esperimenti
Stefano Cabet (1788-1857) col suo romanzo Voyageen Icariee rese popolari le ruinose idee del SocialismoImpaziente di affrettare lavvenire tenta realizzare la suarepubblica democratica nel Texas sulle rive del FiumeRosso poi nellIllinois ma i suoi tentativi fallirono mi-seramente
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to alla non responsabilitagrave pone leguaglianza assolutadegli uomini quella presta fondamento alla benevolenzauniversale unica legge dellassociazione questa egrave otte-nuta collabolizione di ogni distinzione vuoi giuridicavuoi morale
Or che sarebbe di una societagrave retta da principii taliquali il Fourier e lOwen proclamano contenere il germedi ogni felicitagrave Non sono forse le passioni quelle chetrasmodando sconvolgono la societagrave e cagionano queimali a cui pure si vorrebbe recare rimedio E come sipotrebbero esse rattenere nei giusti limiti come anzi egravepossibile uno spontaneo contemperamento delle stessese per una parte luomo non egrave responsabile e per laltrale passioni non debbono ricevere quel governo quel fre-no quella direzione che per essere le medesime incon-sapevoli del proprio moto e del proprio termine hannoda ricevere dalla retta ragione
Benchegrave irragionevole ne suoi fondamenti il Sociali-smo non cessograve dal produrre sempre nuovi concetti e si-stemi facendoli sprigionare come per incanto dalle rovi-ne di ogni religione della morale di tutto il passato Negravemancarono gli esperimenti
Stefano Cabet (1788-1857) col suo romanzo Voyageen Icariee rese popolari le ruinose idee del SocialismoImpaziente di affrettare lavvenire tenta realizzare la suarepubblica democratica nel Texas sulle rive del FiumeRosso poi nellIllinois ma i suoi tentativi fallirono mi-seramente
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Con Luigi Blanc si iniziograve il Socialismo cosigrave detto diStato per il quale lo Stato sarebbe lunico intraprendito-re industriale e regolatore della produzione
Piugrave audace di tutti fu il Proudhon Per questo scrittorela felicitagrave non egrave che unequazione le passioni sono tanteincognite che bisogna derivare e svolgere ed ogni rela-zione sociale puograve venir determinata con formole mate-matiche Respinge lattuale sistema della proprietagrave per-chegrave si riduce a disparitagrave di trattamento respinge del pariil Comunismo che pone allo stesso livello il genio e lamediocritagrave loperositagrave e lindolenza E sulle rovine deidue sistemi va costituendo il suo che consiste nel sosti-tuire alla proprietagrave il possesso e nel fondare una bancadel popolo che fornirebbe gratuitamente il necessario alpossessore e al proletario Quanto alla forma da darsialla societagrave avvenire il Prondhon si dichiara apertamen-te per lanarchia affermando senza ambagi je suis anar-chiste
Pietro Leroux ritorna a principii piugrave o meno metafisi-ci e concepisce un vasto sistema che abbraccia la filoso-fia la religione leconomia sociale e la politica In filo-sofia questo sistema si riduce alla negazione della di-stinzione dellanima e del corpo e della personalitagrave uma-na assorbita dalla ragione e volontagrave generale in religio-ne al panteismo ed alla metempsicosi in economia so-ciale al comunismo organizzato secondo le idee sansi-moniane finalmente in politica alleguaglianza assolutaed alla democrazia spinta fino allanarchia Attraversoalle teorie bizzarre e fantastiche e ad una erudizione in-
219
Con Luigi Blanc si iniziograve il Socialismo cosigrave detto diStato per il quale lo Stato sarebbe lunico intraprendito-re industriale e regolatore della produzione
Piugrave audace di tutti fu il Proudhon Per questo scrittorela felicitagrave non egrave che unequazione le passioni sono tanteincognite che bisogna derivare e svolgere ed ogni rela-zione sociale puograve venir determinata con formole mate-matiche Respinge lattuale sistema della proprietagrave per-chegrave si riduce a disparitagrave di trattamento respinge del pariil Comunismo che pone allo stesso livello il genio e lamediocritagrave loperositagrave e lindolenza E sulle rovine deidue sistemi va costituendo il suo che consiste nel sosti-tuire alla proprietagrave il possesso e nel fondare una bancadel popolo che fornirebbe gratuitamente il necessario alpossessore e al proletario Quanto alla forma da darsialla societagrave avvenire il Prondhon si dichiara apertamen-te per lanarchia affermando senza ambagi je suis anar-chiste
Pietro Leroux ritorna a principii piugrave o meno metafisi-ci e concepisce un vasto sistema che abbraccia la filoso-fia la religione leconomia sociale e la politica In filo-sofia questo sistema si riduce alla negazione della di-stinzione dellanima e del corpo e della personalitagrave uma-na assorbita dalla ragione e volontagrave generale in religio-ne al panteismo ed alla metempsicosi in economia so-ciale al comunismo organizzato secondo le idee sansi-moniane finalmente in politica alleguaglianza assolutaed alla democrazia spinta fino allanarchia Attraversoalle teorie bizzarre e fantastiche e ad una erudizione in-
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digesta e fastidiosa si scopre di leggieri il vuoto elimpotenza del pensiero che il Leroux invano potegrave dis-simulare e che prova ancora unaltra volta che il Socia-lismo non egrave che unutopia
Presso tutti i Socialisti si incontra sempre la stessa ac-cusa mossa alla societagrave odierna di essere essa la causadei vizi e della miseria per loro la responsabilitagrave noncade mai sugli individui ma sullordine sociale se il cit-tadino imprevidente vive nella miseria se luomo abu-sando della sua libertagrave si dagrave al delitto la colpa egrave dellasocietagrave Gli egrave perciograve che cotali dottrine non possono tro-vare favore che presso coloro i quali calpestando i do-veri sociali si argomentano di sfuggire alle pene per-suadendo a se stessi di non essere loro i colpevoli
Lerrore capitale delle dottrine socialiste consiste nelsacrificare la libertagrave alleguaglianza quasi che questanon sia la conseguenza di quella Allorchegrave luomo riflet-tendo sopra se stesso riconosce in segrave uninnata energiauna forza spontanea ed autonoma afferma la propria vo-lontagrave libera Libero pertanto agli occhi della psicologia edella morale siccome gli attesta la propria coscienzaluomo vuole rimanere libero nellordine politico Eccopertanto un diritto che reclama una garanzia per partedella societagrave Ma questo diritto egrave simile per tutti nessu-no puograve venirne spogliato a profitto altrui Di qui la no-zione della eguaglianza politica essenzialmente subordi-nata a quella della libertagrave o piuttosto della personalitagravePertanto lo Stato rispettando in tutti egualmente la li-bertagrave deve lasciare a ciascuno il pieno ed intero eserci-
220
digesta e fastidiosa si scopre di leggieri il vuoto elimpotenza del pensiero che il Leroux invano potegrave dis-simulare e che prova ancora unaltra volta che il Socia-lismo non egrave che unutopia
Presso tutti i Socialisti si incontra sempre la stessa ac-cusa mossa alla societagrave odierna di essere essa la causadei vizi e della miseria per loro la responsabilitagrave noncade mai sugli individui ma sullordine sociale se il cit-tadino imprevidente vive nella miseria se luomo abu-sando della sua libertagrave si dagrave al delitto la colpa egrave dellasocietagrave Gli egrave perciograve che cotali dottrine non possono tro-vare favore che presso coloro i quali calpestando i do-veri sociali si argomentano di sfuggire alle pene per-suadendo a se stessi di non essere loro i colpevoli
Lerrore capitale delle dottrine socialiste consiste nelsacrificare la libertagrave alleguaglianza quasi che questanon sia la conseguenza di quella Allorchegrave luomo riflet-tendo sopra se stesso riconosce in segrave uninnata energiauna forza spontanea ed autonoma afferma la propria vo-lontagrave libera Libero pertanto agli occhi della psicologia edella morale siccome gli attesta la propria coscienzaluomo vuole rimanere libero nellordine politico Eccopertanto un diritto che reclama una garanzia per partedella societagrave Ma questo diritto egrave simile per tutti nessu-no puograve venirne spogliato a profitto altrui Di qui la no-zione della eguaglianza politica essenzialmente subordi-nata a quella della libertagrave o piuttosto della personalitagravePertanto lo Stato rispettando in tutti egualmente la li-bertagrave deve lasciare a ciascuno il pieno ed intero eserci-
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zio delle sue facoltagrave sempre che esse non offendano negravela giustizia negrave la pubblica moralitagrave Tale egrave il vero con-cetto delleguaglianza politica Il Socialismo vorrebbesostituirvi il concetto della eguaglianza di fatto ma que-sta eguaglianza assoluta non si trova negrave riesce possibilerecarla in atto senza leccidio della libertagrave senza annul-lare lindividuo o renderlo schiavo di una legge inflessi-bile il cui dispotismo si risolve fatalmente nella domi-nazione tirannica di pochi Ostili tutti allautoritagravedellautoritagrave nondimeno non possono liberarsi noi tro-viamo diffatti in tutti i sistemi socialistici un capo o uncentro dellamministrazione
Nellordine economico cotesti riformatori disconosco-no la libertagrave del lavoro e dellindustria Nellordine mo-rale falsano il concetto della libertagrave negandola alla vo-lontagrave e trasferendola alle passioni Nellordine filosoficoper loro non esiste lo spirito il quale certamente perchegraveimmateriale ha aspirazioni superiori ed unesistenza chesi prolunga al di lagrave della tomba per loro non esiste veri-tagrave alcuna tradizionale non esiste sanzione religiosa dellalegge morale non la legge morale stessa da loro delcontinuo vilipesa Nellordine religioso finalmente il So-cialismo moderno egrave ateismo spudorato e cinico scettici-smo
Pertanto quale deve essere lente sociale quale insom-ma la condizione degli individui nella societagrave quale laforma organica di questa
Non altra che quella in cui la persona umana conser-va la dignitagrave inviolabile della sua natura ed in cui egrave ri-
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zio delle sue facoltagrave sempre che esse non offendano negravela giustizia negrave la pubblica moralitagrave Tale egrave il vero con-cetto delleguaglianza politica Il Socialismo vorrebbesostituirvi il concetto della eguaglianza di fatto ma que-sta eguaglianza assoluta non si trova negrave riesce possibilerecarla in atto senza leccidio della libertagrave senza annul-lare lindividuo o renderlo schiavo di una legge inflessi-bile il cui dispotismo si risolve fatalmente nella domi-nazione tirannica di pochi Ostili tutti allautoritagravedellautoritagrave nondimeno non possono liberarsi noi tro-viamo diffatti in tutti i sistemi socialistici un capo o uncentro dellamministrazione
Nellordine economico cotesti riformatori disconosco-no la libertagrave del lavoro e dellindustria Nellordine mo-rale falsano il concetto della libertagrave negandola alla vo-lontagrave e trasferendola alle passioni Nellordine filosoficoper loro non esiste lo spirito il quale certamente perchegraveimmateriale ha aspirazioni superiori ed unesistenza chesi prolunga al di lagrave della tomba per loro non esiste veri-tagrave alcuna tradizionale non esiste sanzione religiosa dellalegge morale non la legge morale stessa da loro delcontinuo vilipesa Nellordine religioso finalmente il So-cialismo moderno egrave ateismo spudorato e cinico scettici-smo
Pertanto quale deve essere lente sociale quale insom-ma la condizione degli individui nella societagrave quale laforma organica di questa
Non altra che quella in cui la persona umana conser-va la dignitagrave inviolabile della sua natura ed in cui egrave ri-
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spettata la legge morale Una societagrave ove la personalitagravee i diritti dellindividuo sieno riconosciuti e rispettati edove la morale informi i codici si mantiene perciograve stessolungi dai due riprovevoli sistemi del Socialismo edellIndividualismo smodato de quali il primo convertelindividuo in un cieco strumento del meccanismo socia-le il secondo rompe ogni vincolo di societagrave sostituendoal vincolo del dovere legoismo
CAPITOLO XDelle forme di governo
Si dagravenno diverse forme di governo secondo la diversi-tagrave del soggetto in cui risiede lautoritagrave e la differenza deldiritto che ad esso si attribuisce in ordine alla direzionesociale
Qualunque sieno le differenze accidentali ed il carat-tere particolare da cui sono improntati presso i varii po-poli i governi si presentano universalmente sotto duetipi costanti secondochegrave egrave uno o molteplice il soggettodel potere Nel primo caso si ha la monarchia nel se-condo la poliarchia o repubblica alla quale vanno ri-condotte le due forme dellaristocrazia e della democra-zia
Le suddette tre forme diconsi semplici per distinguer-le dalle composte o miste le quali risultano dallunioneo di tutte o di due soltanto delle semplici A questa spe-
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spettata la legge morale Una societagrave ove la personalitagravee i diritti dellindividuo sieno riconosciuti e rispettati edove la morale informi i codici si mantiene perciograve stessolungi dai due riprovevoli sistemi del Socialismo edellIndividualismo smodato de quali il primo convertelindividuo in un cieco strumento del meccanismo socia-le il secondo rompe ogni vincolo di societagrave sostituendoal vincolo del dovere legoismo
CAPITOLO XDelle forme di governo
Si dagravenno diverse forme di governo secondo la diversi-tagrave del soggetto in cui risiede lautoritagrave e la differenza deldiritto che ad esso si attribuisce in ordine alla direzionesociale
Qualunque sieno le differenze accidentali ed il carat-tere particolare da cui sono improntati presso i varii po-poli i governi si presentano universalmente sotto duetipi costanti secondochegrave egrave uno o molteplice il soggettodel potere Nel primo caso si ha la monarchia nel se-condo la poliarchia o repubblica alla quale vanno ri-condotte le due forme dellaristocrazia e della democra-zia
Le suddette tre forme diconsi semplici per distinguer-le dalle composte o miste le quali risultano dallunioneo di tutte o di due soltanto delle semplici A questa spe-
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cie appartiene il governo monarchico rappresentativonel quale il re non possiede piena autoritagrave di formare leleggi ma si esige il concorso di una o due assembleerappresentanti la volontagrave della nazione
Monarchia (microόνος solo ἀρχή principato) dicesi quellaforma di governo in cui la somma del potere risiede inun solo Si distingue in assoluta e temperata secondo-chegrave lautoritagrave del sovrano non egrave limitata da alcuna leggefondamentale o statuto oppure venga circoscritta entrodeterminati limiti La monarchia assoluta non si deveconfondere colla dispotica in quella la ragione in que-sta domina la sola volontagrave del sovrano mutando il go-verno in padronanza e i cittadini in servi Inoltre la mo-narchia egrave ereditaria o elettiva
Aristocrazia (da ἄριστος ottimo e ϰράτος potere go-verno degli ottimati) egrave quella forma di governo poliardi-co nel quale la somma del potere egrave affidata ad una solaclasse di persone Puograve essere ereditaria se il potere su-premo egrave riservato ai membri od ai capi di alcune deter-minate famiglie nelle quali il diritto politico si conside-ra come un patrimonio trasmissibile ai discendenti egraveelettiva invece quando i soggetti del potere vengonoscelti (ma sempre fra quellunica classe di persone eleg-gibili) o dallassemblea stessa degli ottimati o dal popo-lo
Se finalmente tutti indistintamente i cittadini abbianogli stessi diritti politici di guisa che o per Dritto Pubbli-co i capi di famiglia o per suffragio comune i deputatidel popolo godano del supremo potere adunati in assem-
223
cie appartiene il governo monarchico rappresentativonel quale il re non possiede piena autoritagrave di formare leleggi ma si esige il concorso di una o due assembleerappresentanti la volontagrave della nazione
Monarchia (microόνος solo ἀρχή principato) dicesi quellaforma di governo in cui la somma del potere risiede inun solo Si distingue in assoluta e temperata secondo-chegrave lautoritagrave del sovrano non egrave limitata da alcuna leggefondamentale o statuto oppure venga circoscritta entrodeterminati limiti La monarchia assoluta non si deveconfondere colla dispotica in quella la ragione in que-sta domina la sola volontagrave del sovrano mutando il go-verno in padronanza e i cittadini in servi Inoltre la mo-narchia egrave ereditaria o elettiva
Aristocrazia (da ἄριστος ottimo e ϰράτος potere go-verno degli ottimati) egrave quella forma di governo poliardi-co nel quale la somma del potere egrave affidata ad una solaclasse di persone Puograve essere ereditaria se il potere su-premo egrave riservato ai membri od ai capi di alcune deter-minate famiglie nelle quali il diritto politico si conside-ra come un patrimonio trasmissibile ai discendenti egraveelettiva invece quando i soggetti del potere vengonoscelti (ma sempre fra quellunica classe di persone eleg-gibili) o dallassemblea stessa degli ottimati o dal popo-lo
Se finalmente tutti indistintamente i cittadini abbianogli stessi diritti politici di guisa che o per Dritto Pubbli-co i capi di famiglia o per suffragio comune i deputatidel popolo godano del supremo potere adunati in assem-
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blea allora si ha la Democrazia (da δῆmicroος popolo eϰράτος) Affinchegrave ci sia una vera democrazia egrave duopoche gli associati abbiano tutti almeno il diritto di suffra-gio altrimenti si avragrave una piugrave o meno ampia aristocra-zia Si distingue in democrazia diretta e in democraziaindiretta o rappresentativa la prima puograve avere luogosoltanto nei piccoli Stati e si confonde col Comune es-sendochegrave la sovranitagrave vi si esercita da tutti i cittadini laseconda affida la sovranitagrave ad una rappresentanza nazio-nale
La repubblica democratica si distingue dallaristocra-tica per piugrave capi
Per quella la volontagrave della maggioranza egrave la volontagravedella nazione questa bada piuttosto alla qualitagrave dellepersone e si risolve perciograve in un governo di minoranzaNella democrazia le funzioni e le dignitagrave pubbliche sonoaccessibili a tutti nellaristocrazia solo ai piugrave distinti Lademocrazia ama ufficiali o magistrati mutabili tratti asorte o elettivi laristocrazia li vuole autorevoli e stabilia vita od ereditarii La democrazia difende la libertagrave ditutti laristocrazia difende sopratutto lonore e la libertagravedelle classi che sono al governo Coteste tendenze diver-se temperate opportunamente nelle forme miste a mo-narchia riescono feconde di benessere individuale e diprogresso generale
La storia ci ricorda quattro tipi di repubblica aristo-cratica nelle costituzioni sociali di Sparta Roma Vene-zia e Berna Atene e i Comuni italiani del Medio-Evo ciforniscono esempi di democrazia pura e diretta La re-
224
blea allora si ha la Democrazia (da δῆmicroος popolo eϰράτος) Affinchegrave ci sia una vera democrazia egrave duopoche gli associati abbiano tutti almeno il diritto di suffra-gio altrimenti si avragrave una piugrave o meno ampia aristocra-zia Si distingue in democrazia diretta e in democraziaindiretta o rappresentativa la prima puograve avere luogosoltanto nei piccoli Stati e si confonde col Comune es-sendochegrave la sovranitagrave vi si esercita da tutti i cittadini laseconda affida la sovranitagrave ad una rappresentanza nazio-nale
La repubblica democratica si distingue dallaristocra-tica per piugrave capi
Per quella la volontagrave della maggioranza egrave la volontagravedella nazione questa bada piuttosto alla qualitagrave dellepersone e si risolve perciograve in un governo di minoranzaNella democrazia le funzioni e le dignitagrave pubbliche sonoaccessibili a tutti nellaristocrazia solo ai piugrave distinti Lademocrazia ama ufficiali o magistrati mutabili tratti asorte o elettivi laristocrazia li vuole autorevoli e stabilia vita od ereditarii La democrazia difende la libertagrave ditutti laristocrazia difende sopratutto lonore e la libertagravedelle classi che sono al governo Coteste tendenze diver-se temperate opportunamente nelle forme miste a mo-narchia riescono feconde di benessere individuale e diprogresso generale
La storia ci ricorda quattro tipi di repubblica aristo-cratica nelle costituzioni sociali di Sparta Roma Vene-zia e Berna Atene e i Comuni italiani del Medio-Evo ciforniscono esempi di democrazia pura e diretta La re-
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pubblica rappresentativa si egrave sviluppata specialmentenelle colonie americane mentre in Francia si presentasotto un aspetto suo proprio e si mantiene con poco ono-re la Svizzera prese ad imitare nella sua federazione gliStati-Uniti di America
Ciascuna delle tre forme principali si corrompe e de-genera per labuso del potere Platone osserva ogni go-verno mutarsi quando piugrave non si accorda con segrave stessocioegrave quando il soggetto dellautoritagrave non personifica piugravein segrave quel concetto politico secondo il quale esso egrave chia-mato a reggere la societagrave Cosigrave nelle Aristocrazie diceegli non si dagrave buon governo ogniqualvolta gli ottimatieducati allambizione questa si prefiggano a ragione diStato se poi dal maggior censo si ripete il titolo al go-verno la ricchezza saragrave pure il termine de desideri degliuomini governanti e il rispetto alla virtugrave decresceragrave inragione del rispetto verso i ricchi In cotal guisa si dupli-ca la repubblica e sorge la guerra civile
Aristotele dopo aver distinte le forme di governo inpure o legittime ed in degenerate rileva come propriocarattere delle prime il servire esse allinteresse generalesotto le norme di una rigorosa giustizia delle seconde ilmirare soltanto al benessere individuale de governantiQueste ultime cosigrave egli tengono del potere delluomosullo schiavo mentre la poli egrave unassociazione di uominiliberi Tra le forme pure Aristotele ricorda la βασιλείαla ἀριστοϰρατία e la πολιτεία le deviazioni di cotestigoverni sono la tirannide (τυραννίς) per il regno la oli-garchia (ὀλιγαρχία) per laristocrazia o governo della
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pubblica rappresentativa si egrave sviluppata specialmentenelle colonie americane mentre in Francia si presentasotto un aspetto suo proprio e si mantiene con poco ono-re la Svizzera prese ad imitare nella sua federazione gliStati-Uniti di America
Ciascuna delle tre forme principali si corrompe e de-genera per labuso del potere Platone osserva ogni go-verno mutarsi quando piugrave non si accorda con segrave stessocioegrave quando il soggetto dellautoritagrave non personifica piugravein segrave quel concetto politico secondo il quale esso egrave chia-mato a reggere la societagrave Cosigrave nelle Aristocrazie diceegli non si dagrave buon governo ogniqualvolta gli ottimatieducati allambizione questa si prefiggano a ragione diStato se poi dal maggior censo si ripete il titolo al go-verno la ricchezza saragrave pure il termine de desideri degliuomini governanti e il rispetto alla virtugrave decresceragrave inragione del rispetto verso i ricchi In cotal guisa si dupli-ca la repubblica e sorge la guerra civile
Aristotele dopo aver distinte le forme di governo inpure o legittime ed in degenerate rileva come propriocarattere delle prime il servire esse allinteresse generalesotto le norme di una rigorosa giustizia delle seconde ilmirare soltanto al benessere individuale de governantiQueste ultime cosigrave egli tengono del potere delluomosullo schiavo mentre la poli egrave unassociazione di uominiliberi Tra le forme pure Aristotele ricorda la βασιλείαla ἀριστοϰρατία e la πολιτεία le deviazioni di cotestigoverni sono la tirannide (τυραννίς) per il regno la oli-garchia (ὀλιγαρχία) per laristocrazia o governo della
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minoranza la democrazia o piuttosto la demagogia nelsenso moderno della parola per il governo della mag-gioranza o repubblica
Allorchegrave in una societagrave politica viene a mancare il go-verno essa si trova nello stato di anarchia
Lanarchia suol essere accompagnata dalla licenza edalla oclocrazia Licenza si chiama quella sfrenata liber-tagrave di agire per la quale perduto ogni rispetto alla leggeed ogni sentimento del dovere tutto si fa ad arbitrio sen-za badare ai diritti altrui Loclocrazia egrave la tirannide dellaplebe corrotta che simpone violentemente agli onesti epretende dar loro la legge
Se manca la forza pubblica che tenga in dovere i faci-norosi ogni governo si riduce in breve allanarchia e daquesta passa alla tirannide dei violenti
Che se un governo manchi di forza morale se le aspi-razioni nazionali vi vengano del continuo represse se idiritti dei cittadini non vi sieno saggiamente tutelati al-lora la reazione latente dapprima prepara lopinionepubblica e le masse battagliere e quindi irrompe e simanifesta in vaste proporzioni formando ciograve che dicesirivoluzione
Nondimeno il vocabolo rivoluzione si piglia in dop-pio senso in quello di rivolta o sedizione preparata giagravein silenzio nelle congiure e perpetrata poi con atti di vio-lenza ed in quello di pacifico o legale rivolgimento po-litico promosso dagli onesti in bene della patria conperseveranza di intento e costanza nelluso de mezzi le-citi
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minoranza la democrazia o piuttosto la demagogia nelsenso moderno della parola per il governo della mag-gioranza o repubblica
Allorchegrave in una societagrave politica viene a mancare il go-verno essa si trova nello stato di anarchia
Lanarchia suol essere accompagnata dalla licenza edalla oclocrazia Licenza si chiama quella sfrenata liber-tagrave di agire per la quale perduto ogni rispetto alla leggeed ogni sentimento del dovere tutto si fa ad arbitrio sen-za badare ai diritti altrui Loclocrazia egrave la tirannide dellaplebe corrotta che simpone violentemente agli onesti epretende dar loro la legge
Se manca la forza pubblica che tenga in dovere i faci-norosi ogni governo si riduce in breve allanarchia e daquesta passa alla tirannide dei violenti
Che se un governo manchi di forza morale se le aspi-razioni nazionali vi vengano del continuo represse se idiritti dei cittadini non vi sieno saggiamente tutelati al-lora la reazione latente dapprima prepara lopinionepubblica e le masse battagliere e quindi irrompe e simanifesta in vaste proporzioni formando ciograve che dicesirivoluzione
Nondimeno il vocabolo rivoluzione si piglia in dop-pio senso in quello di rivolta o sedizione preparata giagravein silenzio nelle congiure e perpetrata poi con atti di vio-lenza ed in quello di pacifico o legale rivolgimento po-litico promosso dagli onesti in bene della patria conperseveranza di intento e costanza nelluso de mezzi le-citi
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Generalmente per rivoluzione si suole designare unperiodo di tempo in cui la societagrave scuote il giogo del go-verno reso intollerabile Ove manchi nella societagrave con-vulsa una mente direttrice un potere costituente la rivo-luzione si risolve in unanarchia altrimenti si puograve consi-derare come unepoca di transizione durante la quale icittadini attendono o preparano un nuovo ordinamentodella societagrave
La rivoluzione nel significato di rivolta o tumulto so-ciale egrave sempre illecita quanto ai mezzi che impiega Inqualsivoglia ipotesi essa egrave sempre un pericolo ed undanno Un pericolo quanto allesito poichegrave puograve condur-re egualmente al dispotismo di un solo o al trionfo dellalicenza un danno perchegrave durante la medesima la pace ela sicurezza pubblica corrono grande rischio Dovere deicittadini nelle rivoluzioni egrave quello di schierarsi fra gliuomini di ordine ricevendo una saggia direzione dai po-tenti amici della legittimitagrave del potere convulso E ciogravenellatto della sedizione
Che se si tratti di regimi democratici in tale caso benpossono gli onesti cittadini promuovere un rivolgimentosociale purchegrave siccome avverte San Tommaso la cau-sa sia giusta e sappiano e possano efficacemente darealla societagrave un ordinamento che favorisca il bene comu-ne impedito dalle prevalenti fazioni demagogiche Anziegrave dovere dei piugrave potenti per ingegno ed aderenza sorgerea difesa dellordine ma il dovere massimamente incom-be ai capi militari ai capi di famiglia alla stampa a tuttigli onesti
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Generalmente per rivoluzione si suole designare unperiodo di tempo in cui la societagrave scuote il giogo del go-verno reso intollerabile Ove manchi nella societagrave con-vulsa una mente direttrice un potere costituente la rivo-luzione si risolve in unanarchia altrimenti si puograve consi-derare come unepoca di transizione durante la quale icittadini attendono o preparano un nuovo ordinamentodella societagrave
La rivoluzione nel significato di rivolta o tumulto so-ciale egrave sempre illecita quanto ai mezzi che impiega Inqualsivoglia ipotesi essa egrave sempre un pericolo ed undanno Un pericolo quanto allesito poichegrave puograve condur-re egualmente al dispotismo di un solo o al trionfo dellalicenza un danno perchegrave durante la medesima la pace ela sicurezza pubblica corrono grande rischio Dovere deicittadini nelle rivoluzioni egrave quello di schierarsi fra gliuomini di ordine ricevendo una saggia direzione dai po-tenti amici della legittimitagrave del potere convulso E ciogravenellatto della sedizione
Che se si tratti di regimi democratici in tale caso benpossono gli onesti cittadini promuovere un rivolgimentosociale purchegrave siccome avverte San Tommaso la cau-sa sia giusta e sappiano e possano efficacemente darealla societagrave un ordinamento che favorisca il bene comu-ne impedito dalle prevalenti fazioni demagogiche Anziegrave dovere dei piugrave potenti per ingegno ed aderenza sorgerea difesa dellordine ma il dovere massimamente incom-be ai capi militari ai capi di famiglia alla stampa a tuttigli onesti
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I moralisti fanno questione se possa legittimarsiluccisione dei tiranni ne parleremo a suo tempo
Ciascuna delle tre forme semplici di governo presentaincontestabilmente da una parte vantaggi non dubbi percui tutte e singole possono conferire al bene comunedallaltra parte recano seco vizi organici che le rendonomeno conformi al fine dello Stato Cotali vizi nasconoper fatto umano egrave vero ma egrave pur vero che essi soglionomanifestarsi in tale o tal altra forma per imperfezionedel suo proprio organismo
La monarchia pare piugrave atta a mantenere lunione so-ciale giacchegrave il potere gode di maggior unitagrave e forzaquando si concentra nelle mani di un solo perograve se egraveereditaria cegrave pericolo che gli inetti sieno chiamatiallimpero e il sovrano diventi zimbello di pessimi con-siglieri se egrave elettiva alla morte del re terranno dietro ledissensioni e i partiti e lo Stato non avragrave solida base
Laristocrazia vuole al governo le persone agiate ecolte come quelle dalle quali egrave da aspettarsi maggiorsenno e maggior disinteresse nella direzione dei pubbli-ci affari ma pare che si fondi sopra un privilegio se egraveereditaria sopra uneccezione se egrave elettiva
La democrazia pretende guarentire la societagrave dalle ri-voluzioni e dalla tirannide accordando a tutti la parteci-pazione al potere e tutti interessando per il bene comu-ne tuttavia bene spesso si risolve in un altercarsi e sosti-tuirsi di partiti prevalenti a vicenda oppressi e oppres-sori
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I moralisti fanno questione se possa legittimarsiluccisione dei tiranni ne parleremo a suo tempo
Ciascuna delle tre forme semplici di governo presentaincontestabilmente da una parte vantaggi non dubbi percui tutte e singole possono conferire al bene comunedallaltra parte recano seco vizi organici che le rendonomeno conformi al fine dello Stato Cotali vizi nasconoper fatto umano egrave vero ma egrave pur vero che essi soglionomanifestarsi in tale o tal altra forma per imperfezionedel suo proprio organismo
La monarchia pare piugrave atta a mantenere lunione so-ciale giacchegrave il potere gode di maggior unitagrave e forzaquando si concentra nelle mani di un solo perograve se egraveereditaria cegrave pericolo che gli inetti sieno chiamatiallimpero e il sovrano diventi zimbello di pessimi con-siglieri se egrave elettiva alla morte del re terranno dietro ledissensioni e i partiti e lo Stato non avragrave solida base
Laristocrazia vuole al governo le persone agiate ecolte come quelle dalle quali egrave da aspettarsi maggiorsenno e maggior disinteresse nella direzione dei pubbli-ci affari ma pare che si fondi sopra un privilegio se egraveereditaria sopra uneccezione se egrave elettiva
La democrazia pretende guarentire la societagrave dalle ri-voluzioni e dalla tirannide accordando a tutti la parteci-pazione al potere e tutti interessando per il bene comu-ne tuttavia bene spesso si risolve in un altercarsi e sosti-tuirsi di partiti prevalenti a vicenda oppressi e oppres-sori
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Ad impedire 1abuso del potere o il disordine socialesonvi i temperamenti dovuti alle costituzioni o leggifondamentali dello Stato ma le leggi per segrave sole non go-vernano Egrave duopo che lo Stato si regga col concorso de-gli onesti che laccordo venga ispirato dal bene comuneda tutti compreso che il sentimento dei doveri reciprociporti il suo contributo alla felicitagrave comune che insommasulla base del comune benessere vengano ad incontrarsii varii interessi dei cittadini Di qui le forme mistelaquoQuando si vuole che uno Stato duri cosigrave Aristotele famestieri interessare tutti alla sua conservazione e farlaloro desiderareraquo29
Appartiene alle forme miste quella specie di governoche suolsi chiamare rappresentativo e si distingue inmonarchia costituzionale adottata oggidigrave da tutte le na-zioni Europee eccetto la Russia ed in repubblica parla-mentare Del regime costituzionale rappresentativo dire-mo in seguito
Di tutte le forme di governo qual egrave la migliore Laquestione egrave assai agitata presso i Politici ha preoccupa-to la maggior parte dei pensatori e fu cagione dei piugravegrandi interni rivolgimenti per gli Stati
Le risposte sono parecchie1deg Di fronte allanarchia ed alla oclocrazia egrave mi-
gliore un governo di forma qualunque perchegrave ad ognimodo un governo qualsivoglia egrave necessario
29 Pol II 6 9
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Ad impedire 1abuso del potere o il disordine socialesonvi i temperamenti dovuti alle costituzioni o leggifondamentali dello Stato ma le leggi per segrave sole non go-vernano Egrave duopo che lo Stato si regga col concorso de-gli onesti che laccordo venga ispirato dal bene comuneda tutti compreso che il sentimento dei doveri reciprociporti il suo contributo alla felicitagrave comune che insommasulla base del comune benessere vengano ad incontrarsii varii interessi dei cittadini Di qui le forme mistelaquoQuando si vuole che uno Stato duri cosigrave Aristotele famestieri interessare tutti alla sua conservazione e farlaloro desiderareraquo29
Appartiene alle forme miste quella specie di governoche suolsi chiamare rappresentativo e si distingue inmonarchia costituzionale adottata oggidigrave da tutte le na-zioni Europee eccetto la Russia ed in repubblica parla-mentare Del regime costituzionale rappresentativo dire-mo in seguito
Di tutte le forme di governo qual egrave la migliore Laquestione egrave assai agitata presso i Politici ha preoccupa-to la maggior parte dei pensatori e fu cagione dei piugravegrandi interni rivolgimenti per gli Stati
Le risposte sono parecchie1deg Di fronte allanarchia ed alla oclocrazia egrave mi-
gliore un governo di forma qualunque perchegrave ad ognimodo un governo qualsivoglia egrave necessario
29 Pol II 6 9
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2deg Egrave migliore quel governo nel quale si osserva lagiustizia sociale e si sanciscono buone leggi
3deg Egrave migliore quel governo che meglio rispondeallindole alle abitudini alle tradizioni di un popolo laquoIlgoverno cosigrave il Montesquieu che risponde piugrave alla na-tura egrave quello che a preferenza degli altri si adatta me-glio alle disposizioni del popolo pel quale viene istitui-toraquo30
4deg Per ordinario torna piugrave utile quel governo cheha piugrave di diritto in suo appoggio ed a cui il popolo si egravepiugrave adattato In questo senso disse il De Maistre laquobuonoessere ogni governo allorchegrave egrave anticoraquo La legittimitagrave elantichitagrave conciliano infatti al governo lamore del po-polo il quale non cerca mutazione allorchegrave gode pace eprosperitagrave
5deg Migliore egrave sempre quel governo che non si puogravemutare senza ingiustizia
Il Tapparelli trattando la questione col solito acumepone questo principio la miglior forma di governo egravequella che meglio congiunge unitagrave ed efficacia unitagrave difine di autoritagrave di armonia efficacia di spirito pubbli-co di legislazione di forza materiale
Lunitagrave del fine che consiste nellintento di governarecon giustizia si puograve trovare in tutti i governi Lunitagrave diautoritagrave senza dubbio egrave maggiore nella monarchiaLarmonia invece tra governanti e governati sembramaggiore nella poliarchia
30 Lesprit des lois I 1 c 3
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2deg Egrave migliore quel governo nel quale si osserva lagiustizia sociale e si sanciscono buone leggi
3deg Egrave migliore quel governo che meglio rispondeallindole alle abitudini alle tradizioni di un popolo laquoIlgoverno cosigrave il Montesquieu che risponde piugrave alla na-tura egrave quello che a preferenza degli altri si adatta me-glio alle disposizioni del popolo pel quale viene istitui-toraquo30
4deg Per ordinario torna piugrave utile quel governo cheha piugrave di diritto in suo appoggio ed a cui il popolo si egravepiugrave adattato In questo senso disse il De Maistre laquobuonoessere ogni governo allorchegrave egrave anticoraquo La legittimitagrave elantichitagrave conciliano infatti al governo lamore del po-polo il quale non cerca mutazione allorchegrave gode pace eprosperitagrave
5deg Migliore egrave sempre quel governo che non si puogravemutare senza ingiustizia
Il Tapparelli trattando la questione col solito acumepone questo principio la miglior forma di governo egravequella che meglio congiunge unitagrave ed efficacia unitagrave difine di autoritagrave di armonia efficacia di spirito pubbli-co di legislazione di forza materiale
Lunitagrave del fine che consiste nellintento di governarecon giustizia si puograve trovare in tutti i governi Lunitagrave diautoritagrave senza dubbio egrave maggiore nella monarchiaLarmonia invece tra governanti e governati sembramaggiore nella poliarchia
30 Lesprit des lois I 1 c 3
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Lefficacia dello spirito pubblico deve essere necessa-riamente maggiore nelle Repubbliche dove la coscienzadei doveri politici moltiplicandosi moltiplica le forzedella nazione Lefficacia delle leggi quanto alla giusti-zia puograve aversi in qualsivoglia governo Perograve quanto allaesecuzione delle leggi egrave necessaria forza attivitagrave e co-stanza nelle monarchie abbiamo piugrave forza nelle poliar-chie piugrave attivitagrave la costanza vien meno nelle monarchieper la morte che tronca i disegni del sovrano ma ezian-dio nelle poliarchie ove il succedersi delle volontagrave arre-sta lesecuzione delle leggi
Il commercio prende sviluppo nelle repubbliche lelettere e le scienze nelle monarchie perograve questa leggenon si avvera sempre matematicamente nella storia Senon egrave precisamente la forma del governo nella quale siincontra il progresso della civiltagrave quella che produce ilprogresso tuttavia una forma puograve favorirlo meglio diunaltra
Il Burlamacchi decide la questione a favore del go-verno misto appoggiandone la soluzione a questo prin-cipio laquoottimo egrave quel governo che bandisce la licenzasenza dar luogo alla tiranniaraquo Concedendo le sue partial monarca si impedisce che ecceda larbitrio del popo-lo ed affidando a questo parte del governo si tiene afreno la volontagrave personale del sovrano
Se non che lequilibrio non egrave sempre durevole Se laforza del governo si libera dal freno della coscienza edella pubblica onestagrave o della opinione pubblica saremonellalternativa o di averla debole a reprimere la licenza
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Lefficacia dello spirito pubblico deve essere necessa-riamente maggiore nelle Repubbliche dove la coscienzadei doveri politici moltiplicandosi moltiplica le forzedella nazione Lefficacia delle leggi quanto alla giusti-zia puograve aversi in qualsivoglia governo Perograve quanto allaesecuzione delle leggi egrave necessaria forza attivitagrave e co-stanza nelle monarchie abbiamo piugrave forza nelle poliar-chie piugrave attivitagrave la costanza vien meno nelle monarchieper la morte che tronca i disegni del sovrano ma ezian-dio nelle poliarchie ove il succedersi delle volontagrave arre-sta lesecuzione delle leggi
Il commercio prende sviluppo nelle repubbliche lelettere e le scienze nelle monarchie perograve questa leggenon si avvera sempre matematicamente nella storia Senon egrave precisamente la forma del governo nella quale siincontra il progresso della civiltagrave quella che produce ilprogresso tuttavia una forma puograve favorirlo meglio diunaltra
Il Burlamacchi decide la questione a favore del go-verno misto appoggiandone la soluzione a questo prin-cipio laquoottimo egrave quel governo che bandisce la licenzasenza dar luogo alla tiranniaraquo Concedendo le sue partial monarca si impedisce che ecceda larbitrio del popo-lo ed affidando a questo parte del governo si tiene afreno la volontagrave personale del sovrano
Se non che lequilibrio non egrave sempre durevole Se laforza del governo si libera dal freno della coscienza edella pubblica onestagrave o della opinione pubblica saremonellalternativa o di averla debole a reprimere la licenza
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o tiranna ad opprimere la giustizia Il gran mezzo di so-ciale sicurezza egrave dunque la coscienza o almeno la socia-le onestagrave
Concludendo limportante per il buon andamento del-la cosa pubblica non egrave la forma di governo che un popo-lo sceglie ma quelleducazione morale e civile che soladispone a ben governare e ad essere ben governati
CAPITOLO XII Poteri dello Stato
Qualunque sia la forma del governo o lorganizzazio-ne dello Stato lautoritagrave suprema vi deve esercitare fun-zioni diverse come principio motore del corpo socialeIl diritto di esercitare cotali funzioni egrave quello che dicesiPotere dello Stato
Ordinato al bene sociale non avendo altro fine che ilbene degli associati lo Stato deve godere di quellattivi-tagrave che egrave necessaria a conseguirlo Cotesta attivitagrave appli-cata alla moltitudine associata si concreta dicemmo nelgoverno che egrave la mente e la forza della societagrave
Ad ottenere il fine dellautoritagrave vale a dire affinchegrave siabbia la pubblica tutela e la felicitagrave da conseguirsicollincessante perfezionamento delle potenze umanenei limiti dellordine e della onestagrave il governo deve ave-re quei diritti che sorgono necessariamente dalla misurade suoi doveri
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o tiranna ad opprimere la giustizia Il gran mezzo di so-ciale sicurezza egrave dunque la coscienza o almeno la socia-le onestagrave
Concludendo limportante per il buon andamento del-la cosa pubblica non egrave la forma di governo che un popo-lo sceglie ma quelleducazione morale e civile che soladispone a ben governare e ad essere ben governati
CAPITOLO XII Poteri dello Stato
Qualunque sia la forma del governo o lorganizzazio-ne dello Stato lautoritagrave suprema vi deve esercitare fun-zioni diverse come principio motore del corpo socialeIl diritto di esercitare cotali funzioni egrave quello che dicesiPotere dello Stato
Ordinato al bene sociale non avendo altro fine che ilbene degli associati lo Stato deve godere di quellattivi-tagrave che egrave necessaria a conseguirlo Cotesta attivitagrave appli-cata alla moltitudine associata si concreta dicemmo nelgoverno che egrave la mente e la forza della societagrave
Ad ottenere il fine dellautoritagrave vale a dire affinchegrave siabbia la pubblica tutela e la felicitagrave da conseguirsicollincessante perfezionamento delle potenze umanenei limiti dellordine e della onestagrave il governo deve ave-re quei diritti che sorgono necessariamente dalla misurade suoi doveri
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Proporre in modo obbligatorio le norme delloperaresociale che egrave quanto dire stabilire le leggi applicarlesecondo il senso dirimendo le questioni che tra i mem-bri della societagrave potessero insorgere circa i diritti che leleggi dagravenno o guarentiscono a ciascuno esigere la coo-perazione de cittadini alla ragione sociale usando quan-do sia duopo la forza tali sono le funzioni i doveri e inpari tempo i diritti del governo
Abbiamo pertanto nel governo un triplice coacutempitoche dagrave al medesimo indipendentemente da ogni volon-tagrave un triplice potere Dissi indipendentemente dalla vo-lontagrave della moltitudine perchegrave non egrave per volontagrave dellastessa che nasce nel governo la necessitagrave e quindi il di-ritto dellautoritagrave In virtugrave di questa indipendenza essopuograve imporsi alla ragione e alla volontagrave dei cittadini
Ma essendo i cittadini persone umane esseri cioegrave in-telligenti e liberi esso il governo nellesercizio del suopotere dovragrave tener conto della natura delluomo per dar-gli quella direzione morale di cui solo egrave capace e chenon offende la sua dignitagrave
La direzione morale puograve essere proposta alle intelli-genze associate vuoi mediante la pubblicazione o pro-mulgazione delle leggi vuoi mediante la loro interpreta-zione donde il potere legislativo e il potere giudiziarioEssa stessa puograve ragionevolmente imporsi alle volontagraveassociate onde queste cooperino alla benefica azionedel governo vuoi mediante un organismo amministrati-vo vuoi mediante una forza pubblica colla quale ven-
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Proporre in modo obbligatorio le norme delloperaresociale che egrave quanto dire stabilire le leggi applicarlesecondo il senso dirimendo le questioni che tra i mem-bri della societagrave potessero insorgere circa i diritti che leleggi dagravenno o guarentiscono a ciascuno esigere la coo-perazione de cittadini alla ragione sociale usando quan-do sia duopo la forza tali sono le funzioni i doveri e inpari tempo i diritti del governo
Abbiamo pertanto nel governo un triplice coacutempitoche dagrave al medesimo indipendentemente da ogni volon-tagrave un triplice potere Dissi indipendentemente dalla vo-lontagrave della moltitudine perchegrave non egrave per volontagrave dellastessa che nasce nel governo la necessitagrave e quindi il di-ritto dellautoritagrave In virtugrave di questa indipendenza essopuograve imporsi alla ragione e alla volontagrave dei cittadini
Ma essendo i cittadini persone umane esseri cioegrave in-telligenti e liberi esso il governo nellesercizio del suopotere dovragrave tener conto della natura delluomo per dar-gli quella direzione morale di cui solo egrave capace e chenon offende la sua dignitagrave
La direzione morale puograve essere proposta alle intelli-genze associate vuoi mediante la pubblicazione o pro-mulgazione delle leggi vuoi mediante la loro interpreta-zione donde il potere legislativo e il potere giudiziarioEssa stessa puograve ragionevolmente imporsi alle volontagraveassociate onde queste cooperino alla benefica azionedel governo vuoi mediante un organismo amministrati-vo vuoi mediante una forza pubblica colla quale ven-
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gano riconosciute le ragioni dellordine di qui il potereesecutivo
Ai tre poteri fondamentali dello Stato si suole aggiun-gere il potere coattivo e il potere amministrativo maquesti non sono che forme diverse del potere esecutivo
I tre accennati poteri sono tra loro logicamente con-nessi ciograve nondimeno il loro esercizio puograve commettersi adistinti soggetti come difatto vengono distinti nelle for-me rappresentative Occorre perograve in tali casi medianteuna costituzione guarentire al governo quella soliditagrave equella forza che risulta dalla loro armonia e dallordinataloro applicazione altrimenti la compagine sociale sareb-be destituita di quellelemento conservatore che ispiranei cittadini la fiducia rispetto al governo e lascia lorocampo di svolgere liberamente la propria attivitagrave collasicurezza di venir tutelati nei loro interessi e nei loro di-ritti
sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO
Fra le prerogative del potere supremo di una societagravecivile tiene il primo luogo la potestagrave legislativa Tuttoanzi si riduce ad essa perchegrave gli atti del potere esecuti-vo sarebbero meri atti di forza e quelli del potere giudi-ziario semplici opinamenti se il potere legislativo nondesse loro autoritagrave e non inducesse ne sudditi lobbligodi sottostarvi
Il potere legislativo si puograve definire laquofacoltagrave di dirigeresocialmente le intelligenze e le volontagrave associateraquo ossia
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gano riconosciute le ragioni dellordine di qui il potereesecutivo
Ai tre poteri fondamentali dello Stato si suole aggiun-gere il potere coattivo e il potere amministrativo maquesti non sono che forme diverse del potere esecutivo
I tre accennati poteri sono tra loro logicamente con-nessi ciograve nondimeno il loro esercizio puograve commettersi adistinti soggetti come difatto vengono distinti nelle for-me rappresentative Occorre perograve in tali casi medianteuna costituzione guarentire al governo quella soliditagrave equella forza che risulta dalla loro armonia e dallordinataloro applicazione altrimenti la compagine sociale sareb-be destituita di quellelemento conservatore che ispiranei cittadini la fiducia rispetto al governo e lascia lorocampo di svolgere liberamente la propria attivitagrave collasicurezza di venir tutelati nei loro interessi e nei loro di-ritti
sect 1 ndash POTERE LEGISLATIVO
Fra le prerogative del potere supremo di una societagravecivile tiene il primo luogo la potestagrave legislativa Tuttoanzi si riduce ad essa perchegrave gli atti del potere esecuti-vo sarebbero meri atti di forza e quelli del potere giudi-ziario semplici opinamenti se il potere legislativo nondesse loro autoritagrave e non inducesse ne sudditi lobbligodi sottostarvi
Il potere legislativo si puograve definire laquofacoltagrave di dirigeresocialmente le intelligenze e le volontagrave associateraquo ossia
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egrave la facoltagrave di produrre un atto di ragione e di volontagrave inmodo che leghi gli individui associati e li guidi con mo-rale impulso al loro fine
Latto del potere legislativo chiamasi legge che puogravedefinirsi laquoproposizione di un mezzo conducente al benesociale fatta dal potere supremo con volontagrave espressa diobbligare i sudditiraquo
Il potere legislativo non egrave giagrave facoltagrave e diritto di co-mandare qualunque cosa neppure egrave una ragione o vo-lontagrave personale che si impone agli inferiori con intentoprivato Essendo esso richiesto dal bene sociale nonavendo esso altro fine che quello della societagrave stessanon potragrave perciograve prescrivere che quanto ha necessariaattinenza al fine comune e dovragrave quindi rappresentarela volontagrave generale
Oltre i limiti naturali che il potere legislativo ricevedalle leggi universali di giustizia esso puograve ancora essereristretto dalla costituzione dello Stato e dalle istituzionitradizionali o consuetudini legittime In tali casi viensottratta la materia cui naturalmente dovrebbe estendersiil potere civile considerato in astratto Pertanto il poterelegislativo non puograve variare la costituzione di uno Stato eneppure trasgredire quei confini che gli furono dalla me-desima assegnati
Nella legge si suol distinguere la materia e la formaMateria di legge egrave tutto ciograve che puograve venir proposto a
norma delloperare sociale Essa poi riveste la forma dilegge quando venga di fatto proposta come ragione co-mune ossia quando il potere legittimo la comunica ai
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egrave la facoltagrave di produrre un atto di ragione e di volontagrave inmodo che leghi gli individui associati e li guidi con mo-rale impulso al loro fine
Latto del potere legislativo chiamasi legge che puogravedefinirsi laquoproposizione di un mezzo conducente al benesociale fatta dal potere supremo con volontagrave espressa diobbligare i sudditiraquo
Il potere legislativo non egrave giagrave facoltagrave e diritto di co-mandare qualunque cosa neppure egrave una ragione o vo-lontagrave personale che si impone agli inferiori con intentoprivato Essendo esso richiesto dal bene sociale nonavendo esso altro fine che quello della societagrave stessanon potragrave perciograve prescrivere che quanto ha necessariaattinenza al fine comune e dovragrave quindi rappresentarela volontagrave generale
Oltre i limiti naturali che il potere legislativo ricevedalle leggi universali di giustizia esso puograve ancora essereristretto dalla costituzione dello Stato e dalle istituzionitradizionali o consuetudini legittime In tali casi viensottratta la materia cui naturalmente dovrebbe estendersiil potere civile considerato in astratto Pertanto il poterelegislativo non puograve variare la costituzione di uno Stato eneppure trasgredire quei confini che gli furono dalla me-desima assegnati
Nella legge si suol distinguere la materia e la formaMateria di legge egrave tutto ciograve che puograve venir proposto a
norma delloperare sociale Essa poi riveste la forma dilegge quando venga di fatto proposta come ragione co-mune ossia quando il potere legittimo la comunica ai
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membri della societagrave esprimendo la volontagrave di obbliga-re
Quanto alla materia si richiede che questa 1deg sia ra-gionevole cioegrave onesta e conforme allordine 2deg sia con-ducente al fine proprio della societagrave La prima condizio-ne fa sigrave che possa crearsi la legge la seconda che debbacrearsi
Una legge destituita di onestagrave ossia ingiusta non im-pone obbligazione alcuna poichegrave luomo non puograve gui-darsi che secondo ragione Se poi una legge mancassedella seconda condizione non sarebbe utile alla societagraveUna legge egrave nulla per difetto di materia quando non in-tervengono luna e laltra delle due sopradette condizio-ni Egrave nulla poi per difetto di forma quando non sia statasufficientemente promulgata ossia resa nota alla molti-tudine oppure se fu proposta per modo di consiglio ov-vero se venne emanata da chi non ne ha il diritto
Una legge la quale sia stata per un tempo ragionevo-le in quelle circostanze nelle quali cessa di essere one-sta ed utile non solo puograve ma deve abrogarsi o mutarsi
Si abroga la legge quando vien revocata o annullatadal potere legislativo si deroga quando vien dallo stes-so potere diminuita la sua forza o in parte abolita simuta quando vien sostituita da unaltra cessa di per segravequando diventa evidentemente ingiusta Quando poi in-terviene un atto del potere supremo a togliere in tutto oin parte il vincolo della legge per qualche caso singola-re cotal atto dicesi dispensa ed appartiene al potere ese-
236
membri della societagrave esprimendo la volontagrave di obbliga-re
Quanto alla materia si richiede che questa 1deg sia ra-gionevole cioegrave onesta e conforme allordine 2deg sia con-ducente al fine proprio della societagrave La prima condizio-ne fa sigrave che possa crearsi la legge la seconda che debbacrearsi
Una legge destituita di onestagrave ossia ingiusta non im-pone obbligazione alcuna poichegrave luomo non puograve gui-darsi che secondo ragione Se poi una legge mancassedella seconda condizione non sarebbe utile alla societagraveUna legge egrave nulla per difetto di materia quando non in-tervengono luna e laltra delle due sopradette condizio-ni Egrave nulla poi per difetto di forma quando non sia statasufficientemente promulgata ossia resa nota alla molti-tudine oppure se fu proposta per modo di consiglio ov-vero se venne emanata da chi non ne ha il diritto
Una legge la quale sia stata per un tempo ragionevo-le in quelle circostanze nelle quali cessa di essere one-sta ed utile non solo puograve ma deve abrogarsi o mutarsi
Si abroga la legge quando vien revocata o annullatadal potere legislativo si deroga quando vien dallo stes-so potere diminuita la sua forza o in parte abolita simuta quando vien sostituita da unaltra cessa di per segravequando diventa evidentemente ingiusta Quando poi in-terviene un atto del potere supremo a togliere in tutto oin parte il vincolo della legge per qualche caso singola-re cotal atto dicesi dispensa ed appartiene al potere ese-
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cutivo La ragionevole presunzione di uneccezionesempre che si tratti di caso particolare dicesi epicheja
Labrogazione la derogazione la mutazione la cessa-zione la dispensa e lepicheia sono ben spesso richiestedal bene generale E difatto le condizioni di un popolosono doppiamente mutabili mutabili per il progresso dicui la ragione ordinatrice egrave capace mutabili per le vi-cende cui vanno soggetti gli individui ordinati Se la ra-gione ordinatrice egrave perfettibile potragrave rinvenire ordina-menti migliori se il popolo egrave soggetto a mille vicendealteratrici i migliori ordinamenti potrebbero diventare ovani o nocivi Perciograve quantunque la legge di per segrave deb-ba essere costante ed universale costante per la suaonestagrave e universale per la sua utilitagrave relativamente perograveagli individui andragrave soggetta a mutazione o eccezione Amutazione costante se altra legge apparisce piugrave conve-nevole alla societagrave ad eccezione se egrave piugrave convenevoleallindividuo e alla societagrave una sospensione momenta-nea La mutazione essendo una direzione novella im-pressa alla societagrave intera non puograve venire che dal poterecostituito laddove la momentanea sospensione puograve es-sere richiesta da caso sigrave urgente che non permetta di in-terpellarne la suprema autoritagrave in tal caso lindividuo ra-gionevolmente presume il consenso del legislatore e sisottrae dallosservanza della legge per epicheia
Ciograve che dicemmo intorno allopportunitagrave ed alla va-riabilitagrave delle leggi rende manifesto il vantaggio chepresentano sopra le altre le forme rappresentative di go-verno In queste dalla libera discussione nelle Camere e
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cutivo La ragionevole presunzione di uneccezionesempre che si tratti di caso particolare dicesi epicheja
Labrogazione la derogazione la mutazione la cessa-zione la dispensa e lepicheia sono ben spesso richiestedal bene generale E difatto le condizioni di un popolosono doppiamente mutabili mutabili per il progresso dicui la ragione ordinatrice egrave capace mutabili per le vi-cende cui vanno soggetti gli individui ordinati Se la ra-gione ordinatrice egrave perfettibile potragrave rinvenire ordina-menti migliori se il popolo egrave soggetto a mille vicendealteratrici i migliori ordinamenti potrebbero diventare ovani o nocivi Perciograve quantunque la legge di per segrave deb-ba essere costante ed universale costante per la suaonestagrave e universale per la sua utilitagrave relativamente perograveagli individui andragrave soggetta a mutazione o eccezione Amutazione costante se altra legge apparisce piugrave conve-nevole alla societagrave ad eccezione se egrave piugrave convenevoleallindividuo e alla societagrave una sospensione momenta-nea La mutazione essendo una direzione novella im-pressa alla societagrave intera non puograve venire che dal poterecostituito laddove la momentanea sospensione puograve es-sere richiesta da caso sigrave urgente che non permetta di in-terpellarne la suprema autoritagrave in tal caso lindividuo ra-gionevolmente presume il consenso del legislatore e sisottrae dallosservanza della legge per epicheia
Ciograve che dicemmo intorno allopportunitagrave ed alla va-riabilitagrave delle leggi rende manifesto il vantaggio chepresentano sopra le altre le forme rappresentative di go-verno In queste dalla libera discussione nelle Camere e
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dallonesto esercizio della libertagrave politica emergono icriteri a quali deve ispirarsi il potere legislativo ondegiudicare dellutilitagrave comune delle sue ordinazioni Dan-do campo alla libera manifestazione delle aspirazioninazionali alla rappresentazione de bisogni eventuali pervia della stampa e del giornalismo in particolare nonche delle petizioni al Parlamento si ottiene che le leggiriescano piugrave conformi ai bisogni del popolo e in paritempo viene assicurata la cooperazione dei cittadiniallautoritagrave sociale
E in vero le leggi sono il risultato dei bisogni sentitidalla nazione il bisogno egrave la potenza determinatrice del-la legge e questa egrave lespressione di quella maniera concui il bisogno si soddisfa Di qui avviene che ogni qual-volta manchi un provvedimento legislativo ad un biso-gno sociale la necessitagrave stessa delle cose introduce fragli onesti costanti maniere di operare in tali e tali altrecircostanze le quali alla loro volta servono di normanon solo agli individui ma anche al governo stesso perle deliberazioni sue Cosigrave si forma e diventa legge laconsuetudine Essa si ribellerebbe ad ogni contrarioprovvedimento legislativo che non troverebbe consenti-mento nelle moltitudini assuefatte a regolarsi onesta-mente ed utilmente in quelle circostanze che hanno fattonascere la consuetudine stessa perciograve il potere col ri-spettarla e collispirarsi alla stessa nelle determinazionilegislative dagrave alla medesima il valore di legge
Egrave in forza della consuetudine che alcuni principii dilegislazione vengono considerati necessarii per il vinco-
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dallonesto esercizio della libertagrave politica emergono icriteri a quali deve ispirarsi il potere legislativo ondegiudicare dellutilitagrave comune delle sue ordinazioni Dan-do campo alla libera manifestazione delle aspirazioninazionali alla rappresentazione de bisogni eventuali pervia della stampa e del giornalismo in particolare nonche delle petizioni al Parlamento si ottiene che le leggiriescano piugrave conformi ai bisogni del popolo e in paritempo viene assicurata la cooperazione dei cittadiniallautoritagrave sociale
E in vero le leggi sono il risultato dei bisogni sentitidalla nazione il bisogno egrave la potenza determinatrice del-la legge e questa egrave lespressione di quella maniera concui il bisogno si soddisfa Di qui avviene che ogni qual-volta manchi un provvedimento legislativo ad un biso-gno sociale la necessitagrave stessa delle cose introduce fragli onesti costanti maniere di operare in tali e tali altrecircostanze le quali alla loro volta servono di normanon solo agli individui ma anche al governo stesso perle deliberazioni sue Cosigrave si forma e diventa legge laconsuetudine Essa si ribellerebbe ad ogni contrarioprovvedimento legislativo che non troverebbe consenti-mento nelle moltitudini assuefatte a regolarsi onesta-mente ed utilmente in quelle circostanze che hanno fattonascere la consuetudine stessa perciograve il potere col ri-spettarla e collispirarsi alla stessa nelle determinazionilegislative dagrave alla medesima il valore di legge
Egrave in forza della consuetudine che alcuni principii dilegislazione vengono considerati necessarii per il vinco-
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lo obbligatorio o per la pubblicitagrave delle leggi Cosigrave pres-so tutti i popoli le leggi antiche si tengono in conto diobbligatorie anche per i posteri e fra le nazioni civili siesige che la promulgazione delle leggi si faccia periscritto e seguendo alcune formalitagrave che per altro ragio-nevolmente si richiedono a conciliar loro efficacia Talisono il premettere i motivi che ne consigliano la osser-vanza e le ragioni che esprimono la prudenza e il matu-ro consiglio con cui si regolograve il legislatore E con ragio-ne perocchegrave le nazioni formate di uomini liberi si meri-tano bene quel rispetto che egrave dovuto alla loro dignitagrave
Affinchegrave le leggi ottengano il loro scopo si rende ne-cessaria nei legislatori non solo la onestagrave limparzialitagravee il buon volere ci vuole inoltre capacitagrave e lumi A talfine la ragione esige che vengano conosciute le condi-zioni dei cittadini e che la deliberazione preceda la for-mazione delle leggi La deliberazione poi esige il soc-corso dei migliori e piugrave illuminati cittadini che dovreb-bero sempre formare il consiglio di Stato de sovraninelle monarchie e leletta dei rappresentanti della nazio-ne nelle poliarchie rappresentative31
31 Si fa questione se il sovrano o il legislatore sia tenuto alleproprie leggi Evidentemente il coacutempito del legislatore egrave quello distabilire buone leggi fuori di questo caso esso non egrave legislatore ecade sotto limpero della legge Poichegrave la legge egrave ordinamento so-ciale e per certo il sovrano non egrave posto fuori della societagrave Si puogravequindi affermare assolutamente che la legge obbliga tutti nellecircostanze da lei contemplate Dal che si deduce darsi casi in cuiil sovrano non sia tenuto alla propria legge perchegrave o non trovasi
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lo obbligatorio o per la pubblicitagrave delle leggi Cosigrave pres-so tutti i popoli le leggi antiche si tengono in conto diobbligatorie anche per i posteri e fra le nazioni civili siesige che la promulgazione delle leggi si faccia periscritto e seguendo alcune formalitagrave che per altro ragio-nevolmente si richiedono a conciliar loro efficacia Talisono il premettere i motivi che ne consigliano la osser-vanza e le ragioni che esprimono la prudenza e il matu-ro consiglio con cui si regolograve il legislatore E con ragio-ne perocchegrave le nazioni formate di uomini liberi si meri-tano bene quel rispetto che egrave dovuto alla loro dignitagrave
Affinchegrave le leggi ottengano il loro scopo si rende ne-cessaria nei legislatori non solo la onestagrave limparzialitagravee il buon volere ci vuole inoltre capacitagrave e lumi A talfine la ragione esige che vengano conosciute le condi-zioni dei cittadini e che la deliberazione preceda la for-mazione delle leggi La deliberazione poi esige il soc-corso dei migliori e piugrave illuminati cittadini che dovreb-bero sempre formare il consiglio di Stato de sovraninelle monarchie e leletta dei rappresentanti della nazio-ne nelle poliarchie rappresentative31
31 Si fa questione se il sovrano o il legislatore sia tenuto alleproprie leggi Evidentemente il coacutempito del legislatore egrave quello distabilire buone leggi fuori di questo caso esso non egrave legislatore ecade sotto limpero della legge Poichegrave la legge egrave ordinamento so-ciale e per certo il sovrano non egrave posto fuori della societagrave Si puogravequindi affermare assolutamente che la legge obbliga tutti nellecircostanze da lei contemplate Dal che si deduce darsi casi in cuiil sovrano non sia tenuto alla propria legge perchegrave o non trovasi
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sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO
La seconda funzione che dicemmo propria del poteresupremo di una civile societagrave egrave quella di dirimere lequestioni che potrebbero insorgere fra i membri del cor-po sociale intorno alle cose od ai diritti che ciascunovuole a segrave conservati Ciograve importa il potere di applicarela legge proposta dallautoritagrave legislativa con una dichia-razione ossia con giudizio che abbia forza di obbligareQuesta facoltagrave del potere supremo dicesi giudiziariaperchegrave il suo esercizio si compie vuoi mediante un giu-dizio interpretativo della legge vuoi mediante un giudi-zio che versa sulla conformitagrave o dissonanza dellazioneparticolare rispetto alla legge
Ogni cittadino puograve giudicare delle proprie azioni secioegrave sieno o no conformi alle leggi ogni cittadino puogravesvolgere la legge in tutti i casi possibili in cui essa tro-verebbe unapplicazione ma i suoi giudizi sono del tuttoprivati mancano cioegrave di quella forza e autoritagrave per laquale possano accettarsi dagli altri Perciograve si rende ne-cessario un potere sociale il quale formi giudizi e deci-sioni superiori tali cioegrave che dichiarino non soltanto ildiritto o il dovere particolare ma lo impongano con for-za obbligatoria Senza una tale autoritagrave le opinioni va-rierebbero intorno alle leggi a seconda degli interessi in-
nelle circostanze dalla legge contemplate o trovasi in altre che fa-rebbero lecita anche per un suddito la dispensa dalla legge
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sect 2 ndash POTERE GIUDIZIARIO
La seconda funzione che dicemmo propria del poteresupremo di una civile societagrave egrave quella di dirimere lequestioni che potrebbero insorgere fra i membri del cor-po sociale intorno alle cose od ai diritti che ciascunovuole a segrave conservati Ciograve importa il potere di applicarela legge proposta dallautoritagrave legislativa con una dichia-razione ossia con giudizio che abbia forza di obbligareQuesta facoltagrave del potere supremo dicesi giudiziariaperchegrave il suo esercizio si compie vuoi mediante un giu-dizio interpretativo della legge vuoi mediante un giudi-zio che versa sulla conformitagrave o dissonanza dellazioneparticolare rispetto alla legge
Ogni cittadino puograve giudicare delle proprie azioni secioegrave sieno o no conformi alle leggi ogni cittadino puogravesvolgere la legge in tutti i casi possibili in cui essa tro-verebbe unapplicazione ma i suoi giudizi sono del tuttoprivati mancano cioegrave di quella forza e autoritagrave per laquale possano accettarsi dagli altri Perciograve si rende ne-cessario un potere sociale il quale formi giudizi e deci-sioni superiori tali cioegrave che dichiarino non soltanto ildiritto o il dovere particolare ma lo impongano con for-za obbligatoria Senza una tale autoritagrave le opinioni va-rierebbero intorno alle leggi a seconda degli interessi in-
nelle circostanze dalla legge contemplate o trovasi in altre che fa-rebbero lecita anche per un suddito la dispensa dalla legge
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dividuali interminabili sarebbero le questioni e i dissi-dii
Egrave vero che fra gli onesti puograve bastare un semplice ar-bitrato ossia un giudizio pronunziato da cittadini espertie scelti con reciproco consenso ma appunto perchegrave lasola libertagrave presiede alla scelta ed alla delegazione degliarbitri il bene comune vuole che intervenga un poterepubblico ove lonestagrave e la giustizia rimarrebbero senzadifesa e la libertagrave si ribellerebbe alle ragioni dellordine
Officio del potere giudiziario non egrave solamente defini-re di chi sia il diritto ma decidere altresigrave intorno al ri-sarcimento del diritto violato Di qui la distinzione delpotere giudiziario in civile ed in criminale Civile si dicein quanto dirime le questioni intorno ai diritti che sem-brano essere in collisione fra loro Criminale quando di-chiara la colpa commessa nella violazione di un dirittoaltrui e condanna il reo alla pena meritata e determinatadalle leggi Questa parte del potere giudiziario suole an-che chiamarsi diritto penale
Ogni operazione del potere giudiziario viene compiu-ta per tre atti distinti che ne sono come le parti il pro-cesso la sentenza e lesecuzione
Il processo che in materia civile chiamasi piuttostodiscussione serve ad informare il giudice del vero statodelle cose su cui versa il giudizio Egrave un esame che inmateria civile serve a far conoscere i titoli o le ragioniche ciascuno adduce in suo favore in materia criminalea far conoscere la vera natura del reato e chi ne sia ve-ramente lautore
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dividuali interminabili sarebbero le questioni e i dissi-dii
Egrave vero che fra gli onesti puograve bastare un semplice ar-bitrato ossia un giudizio pronunziato da cittadini espertie scelti con reciproco consenso ma appunto perchegrave lasola libertagrave presiede alla scelta ed alla delegazione degliarbitri il bene comune vuole che intervenga un poterepubblico ove lonestagrave e la giustizia rimarrebbero senzadifesa e la libertagrave si ribellerebbe alle ragioni dellordine
Officio del potere giudiziario non egrave solamente defini-re di chi sia il diritto ma decidere altresigrave intorno al ri-sarcimento del diritto violato Di qui la distinzione delpotere giudiziario in civile ed in criminale Civile si dicein quanto dirime le questioni intorno ai diritti che sem-brano essere in collisione fra loro Criminale quando di-chiara la colpa commessa nella violazione di un dirittoaltrui e condanna il reo alla pena meritata e determinatadalle leggi Questa parte del potere giudiziario suole an-che chiamarsi diritto penale
Ogni operazione del potere giudiziario viene compiu-ta per tre atti distinti che ne sono come le parti il pro-cesso la sentenza e lesecuzione
Il processo che in materia civile chiamasi piuttostodiscussione serve ad informare il giudice del vero statodelle cose su cui versa il giudizio Egrave un esame che inmateria civile serve a far conoscere i titoli o le ragioniche ciascuno adduce in suo favore in materia criminalea far conoscere la vera natura del reato e chi ne sia ve-ramente lautore
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La sentenza in materia civile definisce e denunzia alpubblico di chi sia il diritto contestato nel criminale di-chiara se laccusato sia reo e statuisce quanta sia stata lasua colpa giuridica nel fatto commesso contro la leggee quale la pena che gli egrave dovuta
Lesecuzione egrave il concorso o lopera della forza pub-blica che mette colui che ha avuto ragione nel giudiziocivile al possesso della cosa o alluso del proprio dirittooppure fa subire al reo condannato nel giudizio crimi-nale la pena che gli egrave stata inflitta Questultimo atto egravepiuttosto un esercizio del potere esecutivo
La materia intorno a cui versa il giudizio chiamasicausa essa egrave una lite in materia civile una accusa inmateria criminale Il complesso delle leggi positive chedagravenno ai giudici le norme per ben esercitare il loro pote-re suole denominarsi codice di procedura
Per la formazione del processo il potere giudiziario hail diritto di chiamare i cittadini a rendere testimonianzasulla veritagrave dei fatti de quali esso deve prendere cono-scenza I testimoni compiono perciograve un dovere socialeallorchegrave prestano quella parte dellopera loro che egrave ri-chiesta dallordine della giustizia
Non cosigrave pare debba dirsi dellimputato egli non egravestrettamente obbligato a confessare il suo delitto Il giu-dice ha tutto il diritto di interrogarlo ma non segue cheesso abbia lobbligo di denunziarsi colpevole perchegrave seil pubblico bene richiede che sieno inquisiti i rei e con-dannati alla pena affinchegrave limpunitagrave non moltiplichi i
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La sentenza in materia civile definisce e denunzia alpubblico di chi sia il diritto contestato nel criminale di-chiara se laccusato sia reo e statuisce quanta sia stata lasua colpa giuridica nel fatto commesso contro la leggee quale la pena che gli egrave dovuta
Lesecuzione egrave il concorso o lopera della forza pub-blica che mette colui che ha avuto ragione nel giudiziocivile al possesso della cosa o alluso del proprio dirittooppure fa subire al reo condannato nel giudizio crimi-nale la pena che gli egrave stata inflitta Questultimo atto egravepiuttosto un esercizio del potere esecutivo
La materia intorno a cui versa il giudizio chiamasicausa essa egrave una lite in materia civile una accusa inmateria criminale Il complesso delle leggi positive chedagravenno ai giudici le norme per ben esercitare il loro pote-re suole denominarsi codice di procedura
Per la formazione del processo il potere giudiziario hail diritto di chiamare i cittadini a rendere testimonianzasulla veritagrave dei fatti de quali esso deve prendere cono-scenza I testimoni compiono perciograve un dovere socialeallorchegrave prestano quella parte dellopera loro che egrave ri-chiesta dallordine della giustizia
Non cosigrave pare debba dirsi dellimputato egli non egravestrettamente obbligato a confessare il suo delitto Il giu-dice ha tutto il diritto di interrogarlo ma non segue cheesso abbia lobbligo di denunziarsi colpevole perchegrave seil pubblico bene richiede che sieno inquisiti i rei e con-dannati alla pena affinchegrave limpunitagrave non moltiplichi i
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delitti al pubblico bene non nuoce che resti impunito undelitto di cui non potegrave trovarsi lautore
Se il reo non confessa perchegrave non vuole il propriodelitto saragrave forse lecito ricorrere a mezzi coercitiviCosigrave si credette un tempo e la tortura fu consideratacome una precauzione per assicurarsi della colpa primadi infliggere una condanna Egrave evidentemente ingiustopunire prima della condanna ancorchegrave si abbia il fine dipremunirsi contro il pericolo di condannare ad uningiu-sta pena
Le ragioni che dimostrano la ingiustizia della torturamilitano in qualche modo contro il carcere preventivocontro limprigionamento cioegrave di alcuno compiuto per ilsolo sospetto chegli possa essere lautore di un misfattoEgrave sempre un punire prima di giudicare chi non egrave prova-to colpevole deve supporsi innocente e linnocente nonpuograve punirsi ora la cattura e la detenzione si riducono aduna punizione Se non che puograve avvenire che militi con-tro un cittadino sospetto grave presunzione vi possonoessere indizi tali che la prudenza consigli il potere adimpadronirsi di lui e il bene pubblico lo reclami allorala cattura diventa un bene sociale negrave potragrave essereunoffesa recata allinnocente giacchegrave egli saragrave postosotto la protezione del potere giudiziario che mira altrionfo di ogni diritto
Affinchegrave il potere giudiziario nelle sue deliberazioniproceda col senno e colla prudenza richieste dalla deli-catezza del suo coacutempito egrave duopo lasciar al cittadino lalibertagrave di addurre le sue ragioni in discolpa qualora ne
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delitti al pubblico bene non nuoce che resti impunito undelitto di cui non potegrave trovarsi lautore
Se il reo non confessa perchegrave non vuole il propriodelitto saragrave forse lecito ricorrere a mezzi coercitiviCosigrave si credette un tempo e la tortura fu consideratacome una precauzione per assicurarsi della colpa primadi infliggere una condanna Egrave evidentemente ingiustopunire prima della condanna ancorchegrave si abbia il fine dipremunirsi contro il pericolo di condannare ad uningiu-sta pena
Le ragioni che dimostrano la ingiustizia della torturamilitano in qualche modo contro il carcere preventivocontro limprigionamento cioegrave di alcuno compiuto per ilsolo sospetto chegli possa essere lautore di un misfattoEgrave sempre un punire prima di giudicare chi non egrave prova-to colpevole deve supporsi innocente e linnocente nonpuograve punirsi ora la cattura e la detenzione si riducono aduna punizione Se non che puograve avvenire che militi con-tro un cittadino sospetto grave presunzione vi possonoessere indizi tali che la prudenza consigli il potere adimpadronirsi di lui e il bene pubblico lo reclami allorala cattura diventa un bene sociale negrave potragrave essereunoffesa recata allinnocente giacchegrave egli saragrave postosotto la protezione del potere giudiziario che mira altrionfo di ogni diritto
Affinchegrave il potere giudiziario nelle sue deliberazioniproceda col senno e colla prudenza richieste dalla deli-catezza del suo coacutempito egrave duopo lasciar al cittadino lalibertagrave di addurre le sue ragioni in discolpa qualora ne
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abbia Quindi presso tutte le nazioni civili prima dellasentenza si fa luogo alla difesa
La difesa prima della sentenza come lappello a tri-bunale superiore prima dellesecuzione giovano nonsolo a tutelare la dignitagrave del cittadino accusato maeziandio conferiscono al fine al quale dee ispirarsi il po-tere giudiziario Il quale fine non egrave altrimenti che quellodi far trionfare il diritto a chiunque appartenga
sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO
Nello Stato tre elementi si trovano assieme congiuntiper dare al medesimo esistenza e conservazione la so-vranitagrave lamministrazione e la cittadinanza La costitu-zione definisce il numero la qualitagrave e le attribuzioni del-le persone investite della sovranitagrave lamministrazioneaffidata ai magistrati eseguisce ed applica la legge infi-ne la cittadinanza si spiega obbediente e cooperatricedelle istituzioni La forza pubblica assiste lamministra-zione secondo il volere del potere sovrano senza di essalamministrazione sarebbe inefficace nelluso dei mezzi
Ora il potere motore delle azioni sociali determinantela cooperazione de cittadini egrave quello che dicesi esecuti-vo e puograve definirsi laquoautoritagrave di applicare agli individui inconcreto le generali disposizioni legislativeraquo Esso peruna parte egrave amministrativo per laltra coattivo
Le leggi da segrave sole non governano negrave dagravenno vita allasocietagrave se il potere esecutivo non vegli alla loro osser-
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abbia Quindi presso tutte le nazioni civili prima dellasentenza si fa luogo alla difesa
La difesa prima della sentenza come lappello a tri-bunale superiore prima dellesecuzione giovano nonsolo a tutelare la dignitagrave del cittadino accusato maeziandio conferiscono al fine al quale dee ispirarsi il po-tere giudiziario Il quale fine non egrave altrimenti che quellodi far trionfare il diritto a chiunque appartenga
sect 3 ndash POTERE ESECUTIVO
Nello Stato tre elementi si trovano assieme congiuntiper dare al medesimo esistenza e conservazione la so-vranitagrave lamministrazione e la cittadinanza La costitu-zione definisce il numero la qualitagrave e le attribuzioni del-le persone investite della sovranitagrave lamministrazioneaffidata ai magistrati eseguisce ed applica la legge infi-ne la cittadinanza si spiega obbediente e cooperatricedelle istituzioni La forza pubblica assiste lamministra-zione secondo il volere del potere sovrano senza di essalamministrazione sarebbe inefficace nelluso dei mezzi
Ora il potere motore delle azioni sociali determinantela cooperazione de cittadini egrave quello che dicesi esecuti-vo e puograve definirsi laquoautoritagrave di applicare agli individui inconcreto le generali disposizioni legislativeraquo Esso peruna parte egrave amministrativo per laltra coattivo
Le leggi da segrave sole non governano negrave dagravenno vita allasocietagrave se il potere esecutivo non vegli alla loro osser-
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vanza mettendo in moto le forze sociali in armonia colfine comune
Il potere esecutivo considerato in tutta la sua esten-sione comprende anche il potere giudiziario non essen-do questo a vero dire che un modo speciale di applica-re la legge Considerato in concreto non egrave che lo stessogoverno nelle sue molteplici relazioni coi cittadini vi-venti giagrave sotto una costituzione ed una legislazione de-terminata Nelle forme rappresentative il governo egrave affi-dato a ministri distinti di numero secondo i varii ramidella pubblica amministrazione Cosigrave verrebbe a distin-guersi il governo dalla sovranitagrave quello si esercita daindividui delegati dal sovrano questa rappresenta launitagrave e il principio o fonte del governo stesso
Le forme adunque del potere esecutivo vengono spe-cificate dai diversi officii del governo rispetto ai cittadi-ni gli officii poi vengono determinati dal diverso stato ocondizione dei cittadini stessi
Gli officii del governo civico (cosigrave chiamiamo il go-verno considerato rispetto alla cittadinanza) si risolvononella tutela e nella perfezione sociale La tutela ha daesercitarsi vuoi rispetto alle persone vuoi rispetto allecose vuoi nellordine fisico vuoi nel morale Cosigrave pureil perfezionamento sociale si ottiene moralmente intel-lettualmente e fisicamente Per conseguenza al potereesecutivo spettano atti diversi che danno origine a di-stinte istituzioni amministrative colle quali lo Stato eser-cita efficacemente la sua provvidenza
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vanza mettendo in moto le forze sociali in armonia colfine comune
Il potere esecutivo considerato in tutta la sua esten-sione comprende anche il potere giudiziario non essen-do questo a vero dire che un modo speciale di applica-re la legge Considerato in concreto non egrave che lo stessogoverno nelle sue molteplici relazioni coi cittadini vi-venti giagrave sotto una costituzione ed una legislazione de-terminata Nelle forme rappresentative il governo egrave affi-dato a ministri distinti di numero secondo i varii ramidella pubblica amministrazione Cosigrave verrebbe a distin-guersi il governo dalla sovranitagrave quello si esercita daindividui delegati dal sovrano questa rappresenta launitagrave e il principio o fonte del governo stesso
Le forme adunque del potere esecutivo vengono spe-cificate dai diversi officii del governo rispetto ai cittadi-ni gli officii poi vengono determinati dal diverso stato ocondizione dei cittadini stessi
Gli officii del governo civico (cosigrave chiamiamo il go-verno considerato rispetto alla cittadinanza) si risolvononella tutela e nella perfezione sociale La tutela ha daesercitarsi vuoi rispetto alle persone vuoi rispetto allecose vuoi nellordine fisico vuoi nel morale Cosigrave pureil perfezionamento sociale si ottiene moralmente intel-lettualmente e fisicamente Per conseguenza al potereesecutivo spettano atti diversi che danno origine a di-stinte istituzioni amministrative colle quali lo Stato eser-cita efficacemente la sua provvidenza
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Affinchegrave lapplicazione delle leggi venga assicurataper quanto si puograve egrave mestieri che le molteplici funzionidel potere esecutivo vengano distribuite non solo fra co-loro che diconsi ministri ma eziandio fra impiegati su-balterni i quali la ragione vuole sieno forniti dellabilitagravenecessaria al disimpegno delle loro funzioni I meriti ac-quistati in faccia alla nazione la prova di sapere data inpubblico esperimento o concorso congiunta ad una one-stagrave civile di cui consti alla societagrave oppure ad una garan-zia sono questi i criteri co quali si dovrebbe procederealla provvigione degli impieghi
La societagrave in pro della quale il pubblico funzionariospende il tempo e le fatiche sottraendole ai proprii inte-ressi a lui deve un sostentamento e un compenso chetale egrave lo stipendio
Gli stipendi si traggono dalla ricchezza sociale nondovrebbero dunque eccedere il merito delle funzioni e ilbisogno e la ricchezza della societagrave Saragrave piugrave perfettolorganismo della pubblica amministrazione quanto piugravescarso a paritagrave di lavoro il numero degli uffici e degliimpiegati Che dunque dovragrave dirsi di quei governi cheper sostenersi moltiplicano senza senno gli impieghi edattingono ad un partito i criterii per arrolarvi quanti piugravepossano i cittadini i quali non esitino a rinunziare alleproprie convinzioni alla propria indipendenza politicaPrestare un servigio alla societagrave egrave un bene ma la molti-tudine degli uffici quando non egrave evidentemente negrave ne-cessaria negrave utile alla societagrave diventa un flagello
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Affinchegrave lapplicazione delle leggi venga assicurataper quanto si puograve egrave mestieri che le molteplici funzionidel potere esecutivo vengano distribuite non solo fra co-loro che diconsi ministri ma eziandio fra impiegati su-balterni i quali la ragione vuole sieno forniti dellabilitagravenecessaria al disimpegno delle loro funzioni I meriti ac-quistati in faccia alla nazione la prova di sapere data inpubblico esperimento o concorso congiunta ad una one-stagrave civile di cui consti alla societagrave oppure ad una garan-zia sono questi i criteri co quali si dovrebbe procederealla provvigione degli impieghi
La societagrave in pro della quale il pubblico funzionariospende il tempo e le fatiche sottraendole ai proprii inte-ressi a lui deve un sostentamento e un compenso chetale egrave lo stipendio
Gli stipendi si traggono dalla ricchezza sociale nondovrebbero dunque eccedere il merito delle funzioni e ilbisogno e la ricchezza della societagrave Saragrave piugrave perfettolorganismo della pubblica amministrazione quanto piugravescarso a paritagrave di lavoro il numero degli uffici e degliimpiegati Che dunque dovragrave dirsi di quei governi cheper sostenersi moltiplicano senza senno gli impieghi edattingono ad un partito i criterii per arrolarvi quanti piugravepossano i cittadini i quali non esitino a rinunziare alleproprie convinzioni alla propria indipendenza politicaPrestare un servigio alla societagrave egrave un bene ma la molti-tudine degli uffici quando non egrave evidentemente negrave ne-cessaria negrave utile alla societagrave diventa un flagello
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I doveri che incombono alla pubblica amministrazio-ne rendono indispensabile la ricchezza sociale la qualese da una parte egrave oggetto pure dellamministrazione stes-sa dallaltra ne egrave mezzo efficacissimo
La ricchezza nazionale comprende beni stabili e mo-bili cioegrave territorio e finanze Il territorio diviso fra i cit-tadini ne costituisce la ricchezza privata dalla quale ilpubblico erario riceve alimento per via di imposte giu-stificabili per la tutela del diritto di proprietagrave e del pos-sesso che lo Stato guarentisce al cittadino Quindi mas-simamente giova al bene dello Stato che il territorio pro-duca e col lavoro e collindustria le sue ricchezze unaprotezione data alle derrate nazionali uno sviluppomaggiore ed un appoggio da parte del governo accorda-to alle miniere ed agli opifici ne quali la materia vienesottoposta allindustria un favore speciale prestatoallagricoltura con dazi protettori aumenterebbe le sor-genti della privata ricchezza negrave lascierebbe pericolare lapubblica32
Una scienza speciale si occupa della ricchezza e pri-vata e pubblica del capitale del valore dellequilibriofra produzione e consumo fra spese e prezzo ecc ed egravelEconomia politica Questa in quanto egrave consideratacome un ramo della scienza delluomo di Stato si pro-pone secondo Adamo Smith due oggetti distinti di
32 Il territorio o beni stabili appartenenti allo Stato in proprietagravepiglia il nome di demanio lo Stato come corpo o persona moralevi gode quei diritti che competono a ciascun cittadino rispetto allasua proprietagrave
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I doveri che incombono alla pubblica amministrazio-ne rendono indispensabile la ricchezza sociale la qualese da una parte egrave oggetto pure dellamministrazione stes-sa dallaltra ne egrave mezzo efficacissimo
La ricchezza nazionale comprende beni stabili e mo-bili cioegrave territorio e finanze Il territorio diviso fra i cit-tadini ne costituisce la ricchezza privata dalla quale ilpubblico erario riceve alimento per via di imposte giu-stificabili per la tutela del diritto di proprietagrave e del pos-sesso che lo Stato guarentisce al cittadino Quindi mas-simamente giova al bene dello Stato che il territorio pro-duca e col lavoro e collindustria le sue ricchezze unaprotezione data alle derrate nazionali uno sviluppomaggiore ed un appoggio da parte del governo accorda-to alle miniere ed agli opifici ne quali la materia vienesottoposta allindustria un favore speciale prestatoallagricoltura con dazi protettori aumenterebbe le sor-genti della privata ricchezza negrave lascierebbe pericolare lapubblica32
Una scienza speciale si occupa della ricchezza e pri-vata e pubblica del capitale del valore dellequilibriofra produzione e consumo fra spese e prezzo ecc ed egravelEconomia politica Questa in quanto egrave consideratacome un ramo della scienza delluomo di Stato si pro-pone secondo Adamo Smith due oggetti distinti di
32 Il territorio o beni stabili appartenenti allo Stato in proprietagravepiglia il nome di demanio lo Stato come corpo o persona moralevi gode quei diritti che competono a ciascun cittadino rispetto allasua proprietagrave
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procurare al popolo una sussistenza abbondante o perdir meglio di metterlo in istato di procurarsela essostesso di far sigrave che lo Stato abbia sufficienti risorse perle pubbliche cariche33
Il primo fine si ottiene negli Stati colla tutela o prote-zione e col soccorso dellattivitagrave privata giusta le condi-zioni impreteribili della civile associazione
Dovendo pertanto lo Stato e colla voce delle leggi ecolla forza del governo proteggere lattivitagrave e la proprie-tagrave di tutti e ciascuno deve perciograve lasciare libero leserci-zio delle utili capacitagrave solo imponendo quei ritegni chela giustizia reclama Loperare che fanno assieme le utilicapacitagrave egrave quella che dicesi libera ed universale concor-renza il cui effetto egrave il pareggiamento rispettivo delleutilitagrave mediante linviolato esercizio della libertagrave comu-ne La libera concorrenza suppone che i poteri legalisieno pareggiati che cioegrave dinanzi alla legge non esista-no parzialitagrave che il pareggiamento venga riconosciuto edai privati e dallamministrazione della giustizia che siverifichi per parte della societagrave il soccorso dato alla pri-vata attivitagrave
Il pubblico soccorso viene dato allattivitagrave privata indue modi abilitandola e sussidiandola La si abilitasomministrandole ciograve che essa non puograve dare a segrave negravedeve ad altri si sussidia accordandole ciograve che essa egrave im-potente ad ottenere senza colpa Alla prima specie delpubblico soccorso appartengono le scuole primarie la
33 ADAMO SMITH La ricchezza delle nazioni 1 IV Introd
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procurare al popolo una sussistenza abbondante o perdir meglio di metterlo in istato di procurarsela essostesso di far sigrave che lo Stato abbia sufficienti risorse perle pubbliche cariche33
Il primo fine si ottiene negli Stati colla tutela o prote-zione e col soccorso dellattivitagrave privata giusta le condi-zioni impreteribili della civile associazione
Dovendo pertanto lo Stato e colla voce delle leggi ecolla forza del governo proteggere lattivitagrave e la proprie-tagrave di tutti e ciascuno deve perciograve lasciare libero leserci-zio delle utili capacitagrave solo imponendo quei ritegni chela giustizia reclama Loperare che fanno assieme le utilicapacitagrave egrave quella che dicesi libera ed universale concor-renza il cui effetto egrave il pareggiamento rispettivo delleutilitagrave mediante linviolato esercizio della libertagrave comu-ne La libera concorrenza suppone che i poteri legalisieno pareggiati che cioegrave dinanzi alla legge non esista-no parzialitagrave che il pareggiamento venga riconosciuto edai privati e dallamministrazione della giustizia che siverifichi per parte della societagrave il soccorso dato alla pri-vata attivitagrave
Il pubblico soccorso viene dato allattivitagrave privata indue modi abilitandola e sussidiandola La si abilitasomministrandole ciograve che essa non puograve dare a segrave negravedeve ad altri si sussidia accordandole ciograve che essa egrave im-potente ad ottenere senza colpa Alla prima specie delpubblico soccorso appartengono le scuole primarie la
33 ADAMO SMITH La ricchezza delle nazioni 1 IV Introd
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costruzione di strade e di canali la conservazione deicampioni di pesi misure e monete e le provvisioni sullasanitagrave e sicurezza pubblica alla seconda laprire ospe-dali asili ai bambini esposti provvedere nelle carestiefondare case di lavoro ecc
Il secondo fine economico egrave quello che ha per oggettoil sistema delle contribuzioni Esse affettano tutto lordi-ne sociale delle cose godevoli colpiscono la possidenzalindustria il commercio e luso Si sogliono distinguerein dirette ed in indirette Le prime si percepiscono im-mediatamente secondo le rendite le seconde si percepi-scono mediante il valore degli oggetti di cui i cittadinifanno uso
Alla prima classe appartengono le imposte sulla ren-dita certa e g limposta prediale le imposte sulle ren-dite presunte e g la tassa personale-mobiliare che sivaluta sui fitti sui famigli sulle vetture sugli animali dilusso ecc Alla seconda classe appartengono le tasseche si esigono or sulla derrata nellatto o della produzio-ne o del trasporto o della vendita or sulla sua qualitagrave orsulla vendita o qualsivoglia mutamento della proprietagravemediante il bollo lipoteca il diritto di successioneecc or sullindustria totale quando la societagrave civile neassuma lesclusivo monopolio o per segrave o per mezzo diappaltatori tali sono le gabelle e i dazi
Di qui si scorge quanto arduo sia il coacutempito dellascienza economica nellassegnare la giusta proporzionefra limposta e la ricchezza dei cittadini e comessa deb-ba assistere lo Stato nellimposizione dei tributi Dappoi-
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costruzione di strade e di canali la conservazione deicampioni di pesi misure e monete e le provvisioni sullasanitagrave e sicurezza pubblica alla seconda laprire ospe-dali asili ai bambini esposti provvedere nelle carestiefondare case di lavoro ecc
Il secondo fine economico egrave quello che ha per oggettoil sistema delle contribuzioni Esse affettano tutto lordi-ne sociale delle cose godevoli colpiscono la possidenzalindustria il commercio e luso Si sogliono distinguerein dirette ed in indirette Le prime si percepiscono im-mediatamente secondo le rendite le seconde si percepi-scono mediante il valore degli oggetti di cui i cittadinifanno uso
Alla prima classe appartengono le imposte sulla ren-dita certa e g limposta prediale le imposte sulle ren-dite presunte e g la tassa personale-mobiliare che sivaluta sui fitti sui famigli sulle vetture sugli animali dilusso ecc Alla seconda classe appartengono le tasseche si esigono or sulla derrata nellatto o della produzio-ne o del trasporto o della vendita or sulla sua qualitagrave orsulla vendita o qualsivoglia mutamento della proprietagravemediante il bollo lipoteca il diritto di successioneecc or sullindustria totale quando la societagrave civile neassuma lesclusivo monopolio o per segrave o per mezzo diappaltatori tali sono le gabelle e i dazi
Di qui si scorge quanto arduo sia il coacutempito dellascienza economica nellassegnare la giusta proporzionefra limposta e la ricchezza dei cittadini e comessa deb-ba assistere lo Stato nellimposizione dei tributi Dappoi-
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