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Corriere della Sera Martedì 18 Febbraio 2014 Cronache 5BG

Serviranno un intervento «sempli-ce» e uno «complesso» per bonificareil sedime aeroportuale di Orio al Seriodai sei ordigni bellici ritrovati la setti-mana scorsa, durante le operazionipreliminari di controllo previste nel-l’ambito dei lavori di rifacimento dellapista. Un doppio intervento per il qua-le però non è ancora stata decisa la da-ta, nemmeno dopo il vertice che ieri in prefettura ha visto presenti gli arti-ficieri del Decimo reggimento Genioguastatori di Cremona, con carabinie-

ri, Sacbo, Enac, vigili del fuoco, Asl eComuni dell’area coinvolta. In un’areaa prato nella parte periferica a norddel sedime, circondati dai nastri cheintimano di non avvicinarsi, ci sono due tipi di ordigni lasciati cadere suOrio dai Bomb Wings americani il 9agosto 1944. Il primo è costituito dadue Anm (Army Navy Model) 57, pe-santi 90 chili con all’interno 60 chili ditritolo e con spolette ancora presenti eattive. Sono queste due bombe chenecessitano dell’intervento «com-

plesso», perché prima di spostare gliordigni si dovrà effettuare la rimozio-ne delle spolette. L’intervento «sem-plice» riguarda invece le quattro bom-be più piccole, che contengono 11chilogrammi di esplosivo. «Attenzio-ne: “semplice” non vuol dire “facile”,perché il pericolo per chi interviene èsempre presente, anche se è il tipo diintervento che eseguiamo più spesso— avverte il capitano Pierluigi Donati,del Genio guastatori cremonese, chesolo nell’ultimo anno ha disinnescato2.600 ordigni —. È “semplice” perchébisogna soltanto prelevare l’ordigno epoi metterlo in sicurezza per il tra-sporto». «Non ci sono pericoli per iltraffico aereo», ricorda Sacbo.

Le sei bombe verranno trasportatenella cava di Palosco in cui già il 20 di-

cembre era stata fatta brillare la Anm57 ritrovata qualche giorno prima. Perdecidere la data del nuovo interventovanno però definiti ancora alcuni det-tagli, che saranno discussi in unaprossima riunione. Non è escluso che

nel corso delle ricognizioni (previsteda capitolato) propedeutiche al rifaci-mento della pista vengano trovati altriordigni: su quello che settant’anni faera ancora un piccolo aeroporto mili-tare gestito dai tedeschi le forze aeree

alleate fecero cadere una vera piog-gia di fuoco. «Ci siamo trovati inmezzo all’inferno; gente che correvaspaventata da ogni parte in cerca deipropri cari e di un rifugio antiae-reo», dice una delle testimonianzaraccolte nel libro «Orio al Serio neltempo e nei ricordi recenti» realizza-to dal Comune. Un inferno che siscatenò alle 11,30 di quella mattinaestiva. Lo scalo fu distrutto e solo negli anni ‘70 riaprì. Alcune bombearrivarono anche sul paese, ucci-dendo tre persone. Si dovette sep-pellirli a Bergamo perché il cimiterodi Orio era stato distrutto dai tede-schi: dovevano allungare la pista delpiccolo scalo.

Fabio Paravisi© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TRAFFICO NEL 2013

Orio, lavori in corso all’aeroporto

D’AR

CO

CAPACITÀ PASSEGGERI

26 movimenti orari con 16 atterraggi orari La capacità

10.000.000Passeggeri nel 2013*

(+0,8% rispetto al 2012)

8.964.376Nome

Il Caravaggio

Collocazione Orio al Serio

Agibilità24 ore

Area sedime350 ettari

2.934m x 45m

PISTE

Altezza sul

livello del mare238 metri

Principale 778m x 18m

Turistica

CAPACITÀ DELLA PISTA

I LAVORI SULLA PISTA

Parcheggio aeromobili

SUPERFICIE AREE

LA CARTA D’IDENTITÀ DELLO SCALO

Movimenti Tonnellatemovimentate cargo71.742

(-3,3% rispetto al 2012)

116.112(-0,8% rispetto al 2012)

38

36.000 metri quadrati

Aerostazione

14.900 metri quadrati

Magazzini

L’attività si svolgerà su una pista

ridotta a 2.500 metri

40 milioni di euro

Importo

APPALTO LE DATEAssegnato alle imprese Vitali, Artifoni, Vallan e Gavazzi

Durata del cantiere8 marzo-2 giugno

Dall’8 marzo al 12 maggio il cantiere coinvolgerà le testate (prima Ovest, poi Est)

Sostituzione di 370 km di cavi elettrici

8 mila metri di cavidottiRealizzazione di oltre

di bitume impiegati150 mila metri cubi

Dal 13 maggio al 2 giugnoil cantiere toccherà la parte centrale della pista (2.100 metri), quindi l’attività aeroportuale sarà sospesa

La società di gestione Sacbo

viene fondata il 16 luglio 1970

Il 21 marzo 1972 è la data

del primo volo commerciale da Orio

LA STORIA

Cantiere in pistaSatelliti e metal-detector per rifare il tracciatoDeviati duemila voli e 550 mila passeggeri Nei 20 giorni chiave 450 operai all’opera h24

Quando i l volo Fr6367Ryanair si sarà staccato dalsuolo in direzione Barcellona,la pista di Orio al Serio verràufficialmente chiusa.

Il decollo è previsto alle22.45 del 12 maggio e, unquarto d’ora dopo, sul nastrod’asfalto caleranno in forzemacchinari e maestranze peruna «fase d’assalto» pianifica-ta da mesi nei minimi dettagli:per 20 giorni, da quel momen-to, 450 persone lavoreranno sutre turni, operative 24 ore su24. Ma sarà solo la più impo-nente fra le tappe di un cantie-re che in realtà è già partito e sta per entrare nel vivo: quelloper il rifacimento completodella pista del «Caravaggio»,opera da 40 milioni e che dalleparti di Sacbo, società di ge-stione dell’aeroporto, defini-scono «senza precedenti».Non tanto per l’impatto econo-mico (solo per i nuovi par-cheggi la spa ha preventivatospese per una trentina di mi-lioni) quanto per la tipologiadi intervento e ciò che è neces-sario gestire per consentirlo.

Nelle tre settimane di stopdei voli (si riapre il 2 giugno),quando gli operai si concen-

treranno nella parte centraledella pista, da Orio sarannodeviati — cifre da capogiro,anche perché il bel tempo utileal cantiere coincide con quellodi picchi vacanzieri — 100 voligiornalieri, merci per 7.300tonnellate e 550 mila passeg-geri, di cui 400 mila facenti ca-po alla sola Ryanair. Si sposte-ranno a Malpensa, scelta comebase temporanea anche perchéunica in grado di essere basefissa per 30 aeromobili (detta-glio che ha messo fuori giocoMontichiari, scalo vuoto pergran parte del giorno ma senza

una piazzola liberanell’ora in cui arriva-no i vettori postali).

«Operazione senzaprecedenti» non è unmodo di dire, il per-ché lo precisa EmilioBellingardi, direttoregenerale operativo diSacbo: «Altrove, i can-tieri sulla pista sonostati seguiti da trasfe-

rimenti paralleli a una riduzio-ne dell’attività», come accadu-to per Torino, o Bologna, chehanno cancellato parte dei volinel periodo fuori-sede. Oppu-re, ci si confrontava con infra-

strutture diverse: i lavori sullapista a Malpensa non hannorichiesto imponenti revisionidell’attività perché i tracciatisono due, a Fiumicino tre.

Ora, tocca a Orio, dove damesi si programmano calen-dari, trasferimenti, equilibri:«Nessun volo — chiosa Bellin-gardi — è stato annullato nelperiodo di chiusura della pista,anche se ovviamente farà basesu Malpensa, ma nemmeno inquello precedente, quando siopererà con la pista ridotta».Perché dall’8 marzo sarà pro-prio così: i 2.900 metri dispo-nibili passeranno a 2.500 perconsentire l’installazione di uncantiere mobile che interesse-rà prima l’estremità Ovest(verso Orio) e poi, fra 18 aprilee 12 maggio, quella Est. Inquesta fase resterà al suo po-sto, per farsi un’idea, anche ilmaxi-cargo di Aerologic che fa

la spola con Hong Kong. Glioperai, fino a maggio, lavore-ranno soprattutto di notte,quando non ci sono sorvoli.Poi, l’arrivo a centro pista e lostop delle attività aeree. «Allo-ra si opererà giorno e notte, sutre turni da 100-150 personeciascuno», spiega Massimo Vi-tali, titolare della spa omoni-ma che guida la cordata di im-

prese che si sono aggiudicatel’appalto. E che, già adesso, so-no al lavoro per le fasi prelimi-nari che porteranno, ad esem-pio, a sostituire 370 chilometridi cavi elettrici e a passare alsetaccio per le bonifiche (con screening in profondità maanche con i classici metal-de-tector a mano) i 350 ettari disedime. Per rifare il tracciatoserviranno 150 mila metri cubifra bitume e cemento speciale,materiali che da soli valgonocirca il 40% del valore dell’ope-ra. Ma quello di Orio sarà, oltreche super, anche un cantierehi-tech: per rilevazioni e livel-lazioni di terreni i sistemi tra-dizionali sono stati sostituiti

dai satelliti, con il Gps a forniredati ai progettisti.

Vitali, che pure è al lavoro suopere chiave per il territoriocome Brebemi o la porta del-l’Expo, conferma che «questa èuna sfida anche per noi». Il 2giugno — mentre si ultime-ranno piccoli interventi acces-sori, come la sostituzione delleluci a led che abbatteranno iconsumi del 70% — la pistadovrà essere pronta. Il calen-dario è già fissato: alle 9.45, in-fatti, sarà pronta a rullare Air-Dolomiti, direzione Monaco.E, per il Caravaggio, sarà unasorta di battesimo.

Anna Gandolfi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il vertice I residuati bellici ritrovati durante la bonifica del sedime saranno fatti brillare. Due necessitano di iter complessi: hanno all’interno 60 chili di tritolo

Le sei bombe americane e la storia che riaffioraIl precedenteNel dicembre 2013 una bom-ba inesplosa è stata rinvenuta sul sedime aero-portuale, al via delle verifiche per i lavori sulla pista. È stata fat-ta saltare in una cava della Bassa

La scheda

Rinvii e ricorsiIl rifacimento della pista è un’opera di manutenzione che tutti gli aeroporti prima o poi devono affrontare (nella foto, i lavori a Linate nel 2002). A Orio l’opera è complessa, ma ha anche avuto un iter molto complicato. Inizialmente i lavori erano programmati per il 2011, ma poi

tutto fu stoppato perché le compagnie chiedevano più tempoper organizzarsi. Poi, il via libera. Nell’iter di appalto, oggi nel vivo, si segnala anche un ricorso al Tar

Costi e strategieL’opera costa 40 milioniDall’8 marzo, primadella fase «d’assalto»,decolli su spazi ridotti

La sceltaLa base temporaneaè Malpensa: Bresciafuori gioco per la ressa dei vettori postali

Nel ‘44 Orio era base tedesca Task-force per disinnescarle