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UN PROGETTO PER SALVAREL’IDENTITÀ DEL LUPO

L’espansione sul territorio del lupo,avvenuta dopo una crisi profonda diquesta specie protetta, è un segnalepositivo per l’ambiente. Sussistono

però ancora delle minacce tra cui l’IBRIDAZIONE. Essendo strettamenteaffini, lupi e cani possono incrociarsi e produrre prole fertile.Il progetto LIFE Ibriwolf mira ad arginare la diffusione di ibridi lupo-cane, lottando contro la circolazione incontrollata di cani nel territorio,attraverso l’attuazione di un Piano strategico provinciale per lariduzione del randagismo canino e riducendo il numero di esemplaripresenti nella Provincia di Grosseto grazie a catture con metodiincruenti e mantenimento in apposita struttura di ricovero e custodia.Il progetto LIFE Ibriwolf realizzato dalla Provincia di Grosseto insiemeall’Unione dei Comuni Montani dell’Amiata Grossetano, al ParcoNaturale della Maremma, all’Università di Roma “La Sapienza” e alWWF Italia. È cofinanziato dall’Unione Europea attraverso ilProgramma Life+.

I cani, in base alla loro razza, indole e modalità di allevamen-to, possono svolgere vari ruoli nella gestione delle greggi:proteggere gli animali da aggressori, tenere unito il bestiamequando necessario, e/o segnalare prontamente ad altri, senzaintervenire, la presenza di predatori. Il cane da guardiania, in particolare, è stato per lungo tempoparte integrante del sistema di allevamento praticato neipaesi dell’area del Mediterraneo, ma il suo utilizzo è cessatoquando è venuta meno, in molte aree, la presenza dei preda-tori, a seguito della persecuzione operata dall’uomo.

IL PROBLEMATutti i cani, qualsiasi sia la funzione svolta, devono essere se-lezionati, allevati e gestiti secondo regole precise, in modo daevitare problemi alle altrui attività, alla fauna e all’uomo ingenerale. Il vagabondaggio dei cani in uso alle aziendeagricolo-pastorali è un fenomeno da contrastare decisa-mente perché fonte di molteplici pericoli. Un cane da lavoro che si allontana dal suo gregge, non solomanca al compito di sorveglianza, ma diventa un cane va-gante che può aggredire animali domestici di altri allevamen-ti, danneggiare turisti e passanti, provocare incidenti stradalie predare fauna; può inoltre accoppiarsi con il lupo, con con-seguente diffusione di individui ibridi.

È BENE SAPERE CHEUn cane messo a guardia di un gregge, utile per contrastaregli attacchi dei lupi e di altri canidi vaganti, non è un canequalunque. Deve:

• possedere delle qualità speciali, ovvero essere legato albestiame, ma anche equilibrato con le persone;

• preferire la compagnia delle pecore ma anche riconoscereil proprietario;

• essere diffidente, ma non aggressivo, nei confronti dellepersone; capace cioè di incutere sufficiente timore in chisi avvicina troppo al gregge, inducendolo a tenersi allalarga.

REGOLE DI COMPORTAMENTOCome scegliere il caneÈ fondamentale che il cane da guardiania sia scelto in basealle caratteristiche comportamentali e all’attitudine al lavorodi protezione.Come allevare il caneSubito dopo lo svezzamento (2 mesi), per sviluppare il legamenecessario, il cucciolo deve essere messo insieme agli animalidomestici, affinché sviluppi un forte senso di appartenenzaal “branco”, e quindi un forte istinto di protezione; deve quindirimanere sempre con loro in un recinto dotato di scomparti-mento che garantisca il contatto visivo e olfattivo con il be-stiame. Infatti i primi otto mesi di vita del cane sono fonda-mentali per il suo futuro di cane da guardiania. L’impegnonel suo allevamento durante questo periodo sarà ripagatodalla efficacia del suo lavoro e dal lavoro della futura prole. Nelle aree dove la frequenza degli attacchi dei predatori èbassa il cucciolo, dopo 15-30 giorni, può iniziare a seguire ilgregge al pascolo. Invece nelle aree ad alta frequenza di pre-dazioni il cane deve aver raggiunto un certo livello di maturitàfisica (es. 6-8 mesi) ed è anche raccomandata la compresenza

di un cane adulto già addestrato alla guardiania.Come gestire il cane• L’allevatore deve essere certo che il cane non abbandoni

mai il gregge nelle ore notturne.• Nel caso in cui la gestione dell’allevamento preveda la di-

visione del gregge in più gruppi, l’allevatore si deve assi-curare che i cani non si riuniscano in un unico punto la-sciando degli animali privi di protezione.

• L’animale va nutrito tenendo presente il lavoro che svolge.Va prestata attenzione alla scelta degli orari del pasto e altipo di alimenti, in modo da non indurre il cane a com-portarsi in modo inadeguato al compito.

• È necessario gestire il calore dei cani femmina presenti inazienda, per evitare che cani maschi da guardiania si al-lontanino dal gregge.

• È obbligatoria l’apposizione del microchip, con conseguenteiscrizione all’anagrafe canina regionale.

• È bene eseguire le profilassi vaccinali secondo i tempi e lemodalità fissate dal medico veterinario, per evitare di con-trarre le tipiche malattie infettive (cimurro, parvovirosi,leptospirosi, ecc.).

Il cane e gli altriLa corretta socializzazione con l’uomo evita che il cane per-cepisca le persone come dei possibili pericoli per il gregge,assumendo di conseguenza atteggiamenti aggressivi e peri-colosi. Nel caso di zone ad alta densità turistica, è meglioscegliere cani da guardiania provenienti da linee di sangueaffabili con le persone. È inoltre altamente consigliabile ap-porre cartelli che avvertano della presenza di cani a guardiadel gregge, e che elenchino le regole di comportamento daadottare.

CaniDA GUARDIANIA

Comunità MontanaAmiata GrossetanoC i à

Per saperne di più vai sul sito del progetto:

www.ibriwolf.it

Prodotto realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE dell’Unione Europea. Progetto LIFE10/NAT/IT/265-IBRIWOLF

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