Bollettino rurale n. 12 - Dicembre 2014
Escalaplano, 26/11/2014
Certificazione istituzionale e certificazione dal basso: modelli a confronto
CALENDARIO DEI SEMINARI
Le economie informali: modelli di successo con Mario Carfagna
10/12/2014, Selegas (Sa Domu de sa Contissa) h 1730-2030
Il mercato a Km zero: un modello integrato
per la valorizzazione dei prodotti locali
con Angela Galasso
17/12/2014, Guasila (Auditorium comunale) h 1730-2030
Associazionismo e Terzo settore
con Rodolfo Ciucciomei, Giulio Landis, Marco Antonio Pani
14/01/2015, Selegas (Sa Domu de sa Contissa) h 1730-2030
Seminari interattivi
Reti territoriali e di impresa: dall’idea al pro-
getto con Andrea Stroppiana
25/09/2014, Ballao (Casa Olla) h 900-1600
26/09/2014, San Basilio (Aula consiliare) h 900-1600
Web, Social media e Apps mobili per la pro-
mozione del lavoro in rete con Claudio Garau
16/10/2014, Escalaplano (Aula consiliare) h 900-1600
17/10/2014, Senorbì (Istituto Einaudi) h 900-1600
Pianificare una strategia di marketing
con Francesco Congiu
13/11/2014, Senorbì (Casa Lonis) h 900-1600
14/11/2014, Villaputzu (Sala polifunzionale) h 900-1600
Lavoro di gruppo e gruppi di lavoro: strategie
di efficacia e gestione dei conflitti con Carlo Duò
27/11/2014, San Vito (Sala conferenze) h 900-1600
28/11/2014, San Basilio (Aula consiliare) h 900-1600
Seminari aperti
Il territorio e le reti con GAL SGT
13/09/2014, San Nicolò Gerrei (Via S. Pertini) h 1700-2030
Le residenze artistiche e culturali per valor-
izzare i territori con Fabio Biondi
15/09/2014, San Vito (Casa Cauli) h 1000-1700
L’accesso al credito per gli operatori dei terri-
tori rurali: quali opportunità?
con C.arlo Usai, Bobore Bussa, Roberto Spano
24/09/2014, Guamaggiore (Teatro Comunale) h 1730-2030
La domanda turistica: microtendenze, seg-
menti e target con Amos Cardia e Sandro Mezzolani
15/10/2014, Villasalto (Miniera Su Suergiu) h 1730-2030
Agricoltura sociale: progetti inclusive
con Iser Sanna, Claudia Marras, Anna Franca Mascia
22/10/2014, San Vito (Azienda Paolo Murru) h 1730-2030
La valorizzazione dei beni culturali: il patri-
monio archeologico nella pianificazione stra-
tegica con Elena Romoli e Chiara Pilo
19/11/2014, Armungia (Casa del Segretario) h 1730-2030
Certificazione istituzionale e certificazione
dal basso: modelli a confronto
con Antonino Sutera
26/11/2014, Escalaplano (Aula consiliare) h 1730-2030
Il turismo di qualità e la rete dei B&B
con Giuseppina Scorrano e Alessandra Tore
04/12/2014, San Vito (Aula consiliare) h 1730-2030
Cos'è la De.Co.? La Denominazione Comunale (De.Co.), grazie a po-
chi e semplici parametri, identifica una produzione
specifica di una comunità. Lo strumento della
De.Co., la cui denominazione precisa è GeniusLoci
De.Co., nasce da un’idea semplice e geniale di Lui-
gi Veronelli, enologo, cuoco, gastronomo e scrittore
italiano, che così la spiegava: “Attraverso la De.Co.
il prodotto del territorio acquista una propria iden-
tità”. È così che questo diventa uno strumento di
marketing territoriale e un’importante opportunità
per il recupero e la valorizzazione delle identità e
delle unicità locali.
La certificazione dal basso per la valo-rizzazione dei territori
Una De.Co. è quindi “un prodotto del territorio”,
una pietanza, un dolce, un sapere, un evento, un
lavoro artigianale, con il quale una comunità si
identifica per elementi di unicità e caratteristiche
identitarie. La De.Co. assurge ad essere una vera e
propria attrazione turistica, capace di muovere
quel target di viaggiatori che la letteratura inter-
nazionale definisce “foodies”, cioè viaggiatori sen-
sibili al patrimonio culinario locale e non solo.
Il marchio si presenta come uno strumento semplice
che definisce il luogo di “nascita” e di “crescita” del
prodotto e aiuta a tracciarne la filiera produttiva.
Il valore di una De.Co. è quello di fissare, in un da-
to momento storico, ciò che identifica il comune da
cui proviene, a memoria futura oppure come occa-
sione del presente, per cogliere un’opportunità di
marketing. I prodotti agro-alimentari e artigianali,
infatti, racchiudono al loro interno tradizione, cultu-
ra, valori, conoscenza locale e, forse la cosa più
importante, l’autenticità del loro territorio di origi-
ne.
Per non confondere la De.Co.
con le DE.C.O. Fondamentale è non confondere le De.Co. con il
“marchio” De.C.O. (Denominazione Comunale d’O-
rigine), la cui legittimità è stata, sin dalle prime ini-
ziative intraprese per la sua istituzione, assai con-
testata, dibattuta ed ostacolata. In particolare, il
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
(Direzione Generale per la qualità dei prodotti
agroalimentari e la tutela del consumatore), in una
nota del 5 febbraio 2004 - indirizzata, tra gli altri,
all'ANCI, alle Regioni ed alle Province autonome,
ha ribadito la propria posizione di netto dissenso
dal Progetto De.C.O., promosso dall'ANCI, ritenen-
dolo in contrasto con quanto stabilito dalla
Lavora nell’Assessorato delle Risorse Agricole della Regione Siciliana ed è consulente sulle Politiche di sviluppo rurale, enogastronomia e iniziative divulgative,
Il relatore:
Antonino Sutera
Che cos’è il percorso Geniu-
sLoci De.Co. Nelle arti, e non solo, il genius loci rappresenta
concettualmente quello "spirito" percepibile, quasi
tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili i
momenti: uno spazio, un edificio, un monumento.
Non solo, il genius loci è anche nelle immagini, nei
colori, nei sapori e nei profumi offerti dai paesag-
gi. Le persone “respirano” il genius loci di un luogo,
di un ambiente, quando sono attaccate ad un luogo
d’infanzia, ad un ricordo, ad un
Il seminario
affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco quindi che
l’obiettivo è quello di recuperare l’identità di un
luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali
del territorio. Si tratta di un percorso da condivide-
re con il territorio e per il territorio, un percorso che
nasce con l’obiettivo di salvaguardare e valorizza-
re il “locale”, in contrapposizione con il fenomeno
della globalizzazione.
Commissione europea in merito ai riconoscimenti
DOP e IGP.
Detta nota ministeriale testualmente recita: "La scri-
vente Amministrazione ha più volte censurato l'AN-
CI dal continuare ad istituire marchi di qualità co-
munali, sottolineando la illegittimità di tali procedu-
re. Si ribadisce con forza che non è
Un momento della presentazione del relatore
ammissibile ottenere il riconoscimento di un prodot-
to agroalimentare con strumenti diversi dalla rigo-
rosa osservanza del reg. CEE n. 2081/92. La Com-
missione europea, come già sottolineato in prece-
denti note inviate all'ANCI, ha sempre assunto un
atteggiamento di condanna nei confronti di detti
marchi, attivando procedure di infrazione ogni vol-
ta che un Ente pubblico territoriale ha promosso tali
marchi di qualità. Lo stesso Governo italiano è sta-
to oggetto di un ricorso per inadempimento voluto
dalla Commissione europea per non aver rispettato
gli obblighi in virtù dell'art. 28 del Trattato istituti-
vo della Comunità europea".
GeniusLoci De.Co.
GeniusLoci De.Co.: percorso ideato dalla Libera
Università Rurale dei Saperi & dei Sapori Onlus
Il seminario
Mission Il percorso di programmazione partecipata Geniu-
sLoci De.Co. nasce con l’obiettivo di realizzare una
rete di comuni De.Co. per la promozione di un’of-
ferta integrata “del” e “nel” territorio. I prodotti di
nicchia, valorizzati dal marchio, diventano un ri-
chiamo per appassionati, viaggiatori e foodies che
scoprono il territorio e iniziano ad acquistare e de-
gustare i prodotti nelle loro zone di origine. Il co-
sto sociale del trasferimento delle merci diminuisce
e il territorio di produzione ne guadagna.
Altro obiettivo, non secondario, è costruire uno spi-
rito di squadra per la tutela dell’identità dei luoghi
e il recupero dell’unicità territoriale.
GeniusLoci De.Co., ideato dalla Libera Università
Rurale dei Saperi & dei Sapori Onlus, è un percor-
so che prevede la definizione di un modello in un
cui gli elementi essenziali sono: territorio e tradizio-
ni, tipicità (intesa come specificità), tracciabilità e
trasparenza. I prodotti con Denominazione Comu-
nale, quindi, devono avere caratteristiche specifi-
che rispetto a questi elementi.
Risultati
Il territorio è un prodotto sociale e GeniusLoci
De.Co. può rappresentare uno strumento formida-
bile di opportunità di crescita per la comunità.
Il percorso GeniusLoci De.Co., attraverso il
Un altro momento del seminario
Il seminario
Un momento del seminario
Nella pratica, la De.Co. è un atto politico, nelle
prerogative del Sindaco, per difendere e salva-
guardare l’identità del territorio: “Attraverso una
semplice delibera il Sindaco certifica la provenien-
za di ogni prodotto della sua terra - così Luigi Ve-
ronelli spiegava la De.Co. - Un’idea nata dal bas-
so per valorizzare quegli immensi giacimenti eno-
gastronomici che l’Italia racchiude. Risorse e ric-
chezze che appartengono alla terra, al proprio
luogo. Gli altri strumenti (DOP, DOC, IGT, PAT,
ECT) sono atti tecnocrati, strumenti utilissimi, sovven-
zionati o meno, ma tecnocrati”.
Aperitivo rurale
progetto di cooperazione transnazionale “Prodotti
Tipici e Dieta mediterranea”, vede la partecipazio-
ne di un vasto partenariato col fine di diffondere i
valori connessi all’utilizzo della Dieta Mediterra-
nea. La valorizzazione di questo tipo di dieta coin-
volge necessariamente i prodotti di eccellenza del
territorio siciliano, e non solo, spesso associati all’i-
dentità di determinati luoghi e segnalati anche dal-
la De.Co.
Il partenariato del progetto è così composto: 4 Gal
siciliani (Madonie, Sicani, Metropoliest e Natiblei),
1 Gal emiliano romagnolo (L‘altra Romagna), 1
Gal bulgaro (Chirpan), 2 Agenzie di sviluppo stra-
niere (ATLAS Tunisia e Regionalni razvojni center
Koper Slovena), unitamente ad un partenariato na-
zionale ampio e variegato (I.Di.Med., SO.SVI.MA.
S.p.A., CE.RI.S.-C.N.R., Consorzio Produttori Euro-
med, S.C.E. s.r.l., Consorzio Sicilia Hyblea), 7 Azien-
de Sanitarie Provinciali siciliane (Palermo, Agrigen-
to,
Caltanisetta, Enna, Catania, Ragusa, Siracusa) e la
Libera Università Rurale dei Saperi & dei Sapori
Onlus.
Riferimenti normativi/ bi-
bliografici La legge 8 giugno 1990 n. 142 (e successiva
legge del 3 agosto 1999 n. 265) consente ai
Comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei
principi sul decentramento amministrativo, la ma-
teria della valorizzazione delle attività agroali-
mentari tradizionali che risultano presenti nelle
realtà territoriali.
Il d. lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (artt. 3 e 13) e
la legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001
consentono ai Comuni di tutelare e garantire i
diritti e gli interessi pubblici derivanti dalla pre-
senza di espressioni popolari riguardanti le atti-
vità agroalimentari, in quanto rappre-sentative
di un rilevante patrimonio culturale.
L’aperitivo rurale è un ulteriore momento di confronto sui
temi appena affrontati… ma non solo. È un momento di
relazione fondamentale per il processo di rete che si sta
attivando. È un momento in cui il GAL SGT, affidando il
servizio solo ad aziende del territorio, valorizza le
capacità e competenze locali e fa conoscere le diverse
realtà territoriali anche al fine di possibili e future
collaborazioni tra i diversi settori
Ditta Furcas Agnese
di Agnese Furcas - Escalaplano
TERRITORIO
Il GAL SGT è una Fondazione di Partecipazione che uni-
sce i principi e lo spirito della Fondazione propriamente
detta e quello dell'associazione.
Tale forma giuridica è stata individuata come la più ade-
guata a soddisfare l'esigenza di garantire il massimo
livello di condivisione delle scelte.
Assicura, inoltre, maggiormente l'attuazione dell'approc-
cio Leader, in quanto si basa sui due principi fondamenta-
li, considerati dal partenariato essenziali per garantire
una reale partecipazione dei soci alle decisioni: il princi-
pio di "una testa un voto con divieto di delega" e il princi-
pio della "porta aperta".
Fondata il 9 luglio 2009, persegue lo scopo di promuo-
vere lo sviluppo sociale, culturale ed economico della
popolazione delle regioni storiche in essa rappresenta-
te, attraverso l'attuazione del Piano di Sviluppo Locale
(PSL), finanziato nell'ambito della programmazione
comunitaria e delle attività del Piano di Sviluppo Rurale
(PSR) 2007-2013.
I soggetti che hanno sottoscritto l'atto costitutivo e fanno
parte dell'Assemblea dei soci del GAL sono circa 230 di
cui 206 privati e 24 pubblici.
Gli organi della Fondazione sono: l'Assemblea dei Soci,
il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, l'Organo di
Sorveglianza, il Revisore dei Conti.
GAL SGT
Attività di marketing territoriale
Promozione del territorio e delle sue peculiarità. Creazione di
un marchio territoriale partecipato, realizzazione di azioni
volte a migliorare l'immagine e la promozione del territorio,
anche attraverso sistemi di riconoscimento collettivo volontari.
Mobilitazione degli operatori e della popolazione locale
attraverso eventi
Realizzazione di aventi sportivi, culturali, storici, ambientali,
gastronomici, finalizzati ad attrarre flussi di visitatori e di ospi-
ti, al rafforzamento dell'identità locale e ad individuare nel
GAL un soggetto attivatore di processi di sviluppo locale.
Attività per l'accompagnamento alla nascita e sviluppo di
reti territoriali e di impresa
Supporto alla costruzione ed al funzionamento di sistemi di reti
tra operatori dell'area GAL, per consentire l'accesso a servizi
difficilmente realizzabili dai singoli. Sostegno alla creazione di
reti di imprese attraverso attività di orientamento, formazione
e consulenza, promozione della cultura di impresa.
La misura 421 vede il GAL impegnato nell'attuazione di
due tipi di cooperazione: la cooperazione interterrito-
riale, che coinvolge i GAL della Sardegna e della peni-
sola, e la cooperazione transnazionale, aperta a GAL
operanti in diversi Paesi d'Europa.
In tale ambito il GAL lavora sui seguenti assi: la valoriz-
zazione delle identità e delle produzioni tipiche, con
particolare attenzione agli ambiti di filiera, l'agricoltu-
ra sociale, il turismo ed il turismo attivo, la tutela
dell'ambiente e dell'identità.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Il territorio del GAL SGT è costituito da 19 co-
muni della provincia di Cagliari facenti parte
delle 4 regioni storiche del Sarrabus, Gerrei,
Trexenta e Campidano di Cagliari.
Nell'intero territorio del GAL risiede una popo-
lazione di quasi 38 mila abitanti distribuita su
una superficie di circa 13000 kmq. Si tratta di
aree rurali con una forte vocazione agricola e
pastorale.
L'area presenta attrattive di rilievo e diversifi-
cate: la Trexenta, caratterizzata dal susseguirsi
di verdi e rigogliose campagne dove frutteti si
alternano a vigne, oliveti e campi cerealicoli; il
Gerrei, attraversato dal fiume Flumendosa e
dalla riserva naturale del lago Mulargia, con
un paesaggio caratterizzato
da altopiani solcati da profonde valli; il Sarrabus, che dal
sistema carsico del Monte Cardiga, nel territorio di Villaputzu,
nei cui pressi sorgono le miniere calcaree di Gibbas e S'Ac-
qua Arrubia, giunge sino al cuore dell'area ambientale e
montana dei Sette Fratelli.
L'area del Sarrabus-Gerrei fa parte del Parco Geominerario
della Sardegna e rappresenta la porta del territorio sul ma-
re, con le sue spiegge e acque cristalline. Si caratterizza da
altrettanti attrattori culturali e scientifici: dai circoli megalitici
di Pranu Muttedu alla presenza del Sardinian Radio Telesco-
pe (SRT).
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