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N. 50 - GIOVEDÌ 29 DICEMBRE 2011

Azione Cattolica dei Ragazzi. Il racconto di Daniele e Martina

Dal Papa, per gli auguri di Natalee l’iniziativa di carità per la pace

SUSA – “Una esperienzaentusiasmante” è il commentodegli acierrini che lunedì 19 di-cembre si sono recati a fare gliauguri al Papa, accompagnatidalla responsabile ACR Rober-ta Cantoni. Ecco il loro raccon-to. Martina Dessì 11 anni, diGiaglione: “Mamma mia! Cheesperienza incredibile, cioè vo-glio dire un incontro con il Pa-pa, a Roma, sul serio da nonperdere!Io e un altro ragazzo dinome Daniele, siamo statiestratti per questo incontro.Ero contentissima. Domenica20 siamo partiti da Torino conil treno, durante il viaggio io,Daniele e Roberta abbiamoparlato, ascoltato musica, riso,scherzato”. Daniele Giorda 10anni, di Chiusa San Michele di-ce che “è stata una partenzaemozionante, il viaggio è stato

lungo. A Roma, abbiamo presoil taxi e siamo arrivati alla Do-mus Mariae, la casa dell’AC”.Martina: “Dopo aver posato levaligie, volevamo andare a fareun giro ma ha cominciato a pio-vere. Noi con gli ombrelli inmano e pieni di energia e cari-ca ci siamo andati lo stesso eabbiamo visto Piazza di Spa-gna poi però siamo tornati alcoperto. Per tirarci un po’ su ilmorale abbiamo fatto una bellamerenda, poi dopo tutti insie-me alla Messa celebrata daDon Dino, assistente nazionale

dell’ACR. Quando siamo uscitiio ero molto felice perché la suapredica mi aveva messo una fe-licità addosso senza senso. Sia-mo andati a fare cena e io eroun po’ preoccupata perché Ro-berta ci aveva raccontato unaleggenda sulla carne che servi-vano in quell’hotel (carne di di-nosauro!!!), ma comunquescherzava”. Daniele “Dopo ce-na ci hanno fatti giocare, can-tare e ci hanno spiegato cosadovevamo fare lunedì mattinaspiegandoci come sarebbe av-venuto l’incontro con il Papa”.

Martina: “Il giorno dopo ci sia-mo svegliati, abbiamo fatto co-lazione e poi siamo partiti perandare a salutare il Papa, ioero emozionatissima”. Daniele:“Verso le 9.30 abbiamo preso ilpullman per il Vaticano, abbia-mo visitato San Pietro e poi cisiamo diretti verso gli apparta-menti del Papa. Ci siamo siste-mati e abbiamo aspettato mol-to emozionati il Suo arrivo”.Martina: “È arrivato con un belpo’ di ritardo, l’abbiamo saluta-to con la canzone dell’ACR”.Daniele: “Abbiamo ascoltato ilsaluto letto da Giada e poi ildiscorso del Papa che ha rivol-to a tutti noi! Ci siamo messi infila e siamo andati a salutarlopersonalmente consegnandogliil dono che gli abbiamo portatodalla nostra diocesi”. Martina:“Lui ci ha chiesto il nome, dache diocesi provenivamo, gliauguri di Buon Natale e ci haregalato una corona del rosa-rio! Siamo tornati all’albergo,

poi pranzo, Fontana di Trevi eColosseo, e il ritorno a casa!”Daniele: “È stato davvero unbellissimo momento!! Siamotornati all’albergo, abbiamofatto pranzo e dopo siamo an-dati a fare un piccolo giro perla Città. Purtroppo questi duegiorni sono finiti troppo in fret-ta!” In dono, Benedetto XIV haricevuto prodotti tipici valsusi-ni, un libro fotografico dall’edi-trice de La Valsusa, il libro perragazzi di Patrizio Righero “UnNatale con la coda” e il libro“Rocciamelone, un gigante diPietra” da parte del CentroCulturale diocesano.Roberta Cantoni, responsa-

bile diocesana ACR, dice che èstata “una giornata indimenti-cabile, poter stare nella stessastanza con il Santo Padre! Un

momento vissuto con le lacrimeagli occhi. La nostra mattinataha inizio con la celebrazionedell’Eucarestia, chiedendo alSignore di farci vivere benel’incontro col Papa e portandonel cuore i nostri amici rimastia casa e tutta l’AC diocesana eregionale. All’ultimo momento,ci hanno detto che gli educato-ri non potevano andare a salu-tare personalmente il Papa. Iragazzi si sono agitati ancoradi più perché dovevanoo anda-re da sol! Dal silenzio in salanon sembrava nemmeno diaver portare dei ragazzi! Al Pa-pa infine abbiamo presentatol’iniziativa dell’ACR per il me-se della pace, che aiuterà la Bo-livia” (si veda qui sotto, ndr). Èstato un momento così emozio-nante, che è davvero difficileesprime in parole. Nel mio cuo-re c’era una richiesta particola-re, per questo Natale un regaloun po’ impegnativo per i tutti isoci di AC, essere tutti davveroresponsabili in AC, non solo chiha un incarico, ma essere cor-responsabili, facendo dei sacri-fici e vivere il nostro essere diAC con il cuore e non come unpeso! Apriamo il nostro cuorealla nascita del Signore. Comeci ha detto il Santo Padre “Sia-te coraggiosi nel dargli una ri-sposta, come avete detto: «pun-tate in alto»; ne sarete felici pertutta la vita!” A.B.

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...ISCRIZIONI POSSIBILI FINO AL 2 DI GENNAIO!

IL PRIMO CAMPO INVERNALE PER GIOVANISSIMI...

Ecco una parte del messag-gio rivolto dai ragazzi al Papa:“Beatissimo Padre, siamo dav-vero molto contenti di potertioggi incontrare e di esprimertil’affetto di tutti i bambini e iragazzi dell’Acr d’Italia.

Ancora nei nostri cuori ri-suonano le tue parole dell’annoscorso, ad ottobre, e l’invito adessere sempre di più amici diGesù. Oggi vogliamo dirti checi siamo impegnati a conoscereil Signore, ad ascoltarlo, a par-lare con Lui nella preghiera ead incontrarlo nei Sacramentie nella Santa Messa. Oggi sia-mo qui, nella tua casa, insiemeai nostri educatori per rivolger-ti gli auguri di Natale di tuttal’Azione Cattolica, che ha scel-to proprio noi ragazzi a rappre-sentarla. Quest’anno il cammi-no che facciamo con i nostrigruppi ACR ci invita a scoprirela bellezza di seguire il SignoreGesù nella libertà. Vogliamo“puntare in alto”. Noi bambini e ragazzi del-

l’Azione Cattolica vogliamo ac-cogliere il dono della fede e, co-me Bartimeo, alzarci e raccon-tare a tutti che il Signore ciama e ci dona la sua gioia. An-che quest’anno, inoltre, a gen-naio, dedicato al tema della Pa-ce, ci impegneremo in un pro-getto di carità. Sosterremo larealizzazione di una biblioteca,uno spazio di animazione e unasilo nido nella località di ElAlto in Bolivia. In particolare,il progetto di solidarietà del2012 ci aiuterà a riflettere sututte quelle situazioni di illega-lità, in cui non sono garantiti idiritti fondamentali dell’uomo.Comprenderemo, infatti, che lagiustizia e la legalità sono vieprivilegiate e indispensabiliper realizzare la pace”.

GLI AUGURI DEI RAGAZZI

30La Valsusa

“Cari ragazzi ed educatoridell’ACR, sono an-ch’io veramente contento diaccogliervi e di vedere la gioiae la vita che portate nella ca-sa del Papa. Vi ringrazio tan-to degli auguri che mi avetefatto anche a nome dell’interaAzione Cattolica Italiana.Vorrei dirvi poi "Bravi!" perl’iniziativa del mese di gen-naio; anche in questo mododimostrate di essere un grup-po di ragazzi e di ragazze ingamba. Perché la vostra at-tenzione non si ferma solo aicompagni di scuola o di gioco,ma vuole arrivare là dove tan-ti coetanei non possono starebene ed essere felici come voi,perché mancano del necessa-rio per vivere in modo degno.Siate sempre sensibili versochi ha bisogno di aiuto; fatecome Gesù che non lasciavanessuno solo con i suoi proble-mi, ma lo accoglieva sempre,condivideva le sue difficoltà,lo aiutava e gli donava la for-za e la pace di Dio.So che que-st’anno riflettete sull’invitofatto a Bartimeo: "Alzati, tichiama". Dovete sentirlo ognigiorno anche voi. Quandomamma o papà vi svegliano al

mattino per andare a scuola,è un sempre nuovo: alzati! Avolte, è vero, non è così facileda ascoltare e la risposta nonè sempre immediata. Io nonvi invito solo ad essere pronti,ma a vedere che dentro que-sta parola quotidiana c’è unachiamata di qualcun’altro chevi vuole bene. C’è una chia-mata di Dio alla vita, a essereragazzi e ragazze cristiani, ainiziare un nuovo giorno che èun suo grande dono per incon-trare tanti amici, come sietevoi. Per imparare, per fare delbene e anche per dire a Gesù:grazie per tutto quello che midai. Cari amici, vorrei chieder-

vi di fare una cosa: portateanche ai vostri compagni que-sto bell’invito - alzati, ti chia-ma - e dite loro: guarda che ioho risposto alla chiamata diGesù e sono contento perchého trovato in Lui un grandeAmico, che incontro nella pre-ghiera, che vedo tra i mieiamici, che ascolto nel Vange-lo. Il Natale che vi auguro èquesto: quando farete il pre-sepio pensate che state dicen-do a Gesù: vieni nella mia vi-ta e io ti ascolterò sempre.

Alcune frasi del discorso del Papa

Alziamoci, ci chiama!

Lo slogan "Diritti alla pace"racconta bene che l'unica viaper arrivare alla Pace, che con-duce "diritti" alla meta (propriocome un sentiero di montagnasterrato tra i boschi) è quelladella legge dell'uguaglianza. Ilmese della Pace quest’annopropone un’iniziativa di solida-rietà per la Bolivia (Sud Ame-rica). Si vogliono aiutare le ra-gazze minorenni in carcere, og-gi detenute insieme alle donneadulte, bimbi compresi se sonoragazze madri. Sono ragazzeminorenni ed adolescenti, conetà tra i 14 ed i 18 anni, dete-nute in carcere nella periferiadella capitale “La Paz” posta a4000 metri di altezza). Il pro-getto dell’ACR pensa di co-struire una biblioteca, uno spa-zio di animazione e un asilo-ni-

do. Per aiutare,c’è un bel gadgetche possonocomprare i ra-gazzi di oratorie ACR. E’ unaborraccia (costa5 euro), oggettoimportante perle lunghe pas-seggiate in mon-tagna (e lo sap-piamo bene neicampi estivi!!).La borracciarappresenta lapossibilità difermarsi a bere,senza arrender-si, ma volendo-ripartire. Aiutiamo allora le ra-gazze boliviane! Per prenota-re: ACR, tel. 333/5666058.

Ragazzi, di oratori ed ACR,tenete pronti guanti e giacca avento! L’ultima domenica digennaio (il 29) ci sarà la “Gior-nata sulla neve” a Bessen Haut(Sauze di Cesana)... Se non ne-vica! Altrimenti andremo inBassa Valle! Tutti i ragazzivalsusini sono invitati! Chiede-te agli animatori o guardatewww.azionecattolicasusa.org!

L’iniziativa dell’ACR per la solidarietà

Bolivia, diritti alla pace

GIORNATA SULLA NEVE