La tecnica: elementi teorici e didattici. La tecnica di
pagaiata quellinsieme di movimenti che latleta compie per fornire
la massima energia propulsiva allimbarcazione con il minimo
dispendio energetico. Per migliorare lesecuzione del gesto tecnico
indispensabile migliorare i parametri principali che sono la
lunghezza efficace, la frequenza di movimento e la forza applicata
al gesto specifico. L'uso che l'atleta fa della pagaia, la forma
della pagaia, la sua lunghezza e larghezza, il sedile e la sua
altezza, sono studiati ed adattati affinch l'atleta possa esprimere
la tecnica migliore.
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IL GESTO DI PAGAIATA. Lo studio del gesto della pagaiata pu
essere osservato da vari punti di vista: meccanico, biomeccanico,
bio-energetico o metabolico, neuro-muscolare. Durante questa
lezione verr analizzato il movimento del sistema barca, pagaia e
canoista, sia attraverso lesame delle sue singole componenti, che
in forma complessiva, grazie allausilio di apparecchiature
tecnologicamente allavanguardia, capaci di darci indicazioni sul
moto dellimbarcazione. In particolare, attraverso la cinematica,
potremmo disporre di relazioni capaci di descrivere le diverse
posizioni assunte dallo scafo con il trascorrere del tempo, cos da
poterle rappresentare numericamente o graficamente.
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STRUMENTAZIONE. Per conoscere le forze trasmesse dall'atleta
alla canoa necessario disporre di strumenti che ne permettano la
rilevazione e lacquisizione dei dati. Strumenti che, grazie alle
moderne tecnologie, permettono di rilevare molti particolari
relativi alla dinamica dello scivolamento del kayak. Particolari
che al Tecnico spesso risultano evidenti, ma che difficilmente in
grado di quantificare. Grazie allausilio di analisi video, valido
strumento di analisi fruibile a tutti, sono state rilevate alcune
dinamiche inerenti il moto della canoa in acqua e le
caratteristiche fondamentali della tecnica di pagaiata.
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STRUMENTI UTILIZZATI. Solette baropodrometriche Pedar Software
di videoanalisi Dartfish Piattaforma inerziale Xsens Telecamera
Sony HD e HS
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VIDEO CON DATI SINCRONIZZATI
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Divergenze di opinione sull argomento tecnica Sullargomento
tecnica, esistono molte divergenze di opinione. Gli argomenti che
maggiormente cono dibattuti sono: - la lunghezza della passata in
acqua. - la dinamica della spinta di gambe luniformit e sincronia
con la passata in acqua. - la traiettoria delle braccia. - la
torsione del busto. - Il tipo di colpo inteso come dinamica (colpo
a ruota o staccato)
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Non esiste un modello standardizzato di tecnica ma tante
individualizzazioni che dipendono da fattori strutturali,
funzionali, di origine mentale o riferite a diverse scuole
canoistiche. In atleti di altissimo livello notiamo che alcuni
parametri di economicit sono ricorrenti. Questi atleti sono in
grado di: - avere una notevole efficienza propulsiva. - ridurre al
minimo le resistenze idrodinamiche.
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DESCRIZIONE DEL MOTO DELLA CANOA La risultante delle forze non
consente alla canoa di procedere con una velocit costante. Durante
la partenza, le resistenze sono basse e il sistema pu accelerare,
ma con laumentare della velocit, aumentano notevolmente le
resistenze, fino a quando non vi sar pi accelerazione. Il moto di
una canoa un continuo accelerare e decelerare, a causa
dellalternarsi della fase acquatica con quella aerea. La direzione
del Kayak non costante, per questo motivo presente un timone con la
funzione di deriva e di correzione delle traiettorie. Durante la
fase di passata in acqua la forza maggiore alla resistenza, e si ha
quindi unaccelerazione, mentre durante la fase aerea rimangono solo
le resistenze, e il sistema decelera.
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FASI DELLA PAGAIATA La pagaiata un movimento ciclico e
continuo, quindi non frazionabile, allo scopo di comprendere come
il ciclo di pagaiata influisca sulle accelerazioni e gli angoli di
assetto dellimbarcazione, la tecnica verr suddivisa in modo
analitico in quattro fasi e sar osservata per mezzo dei dati
rilevati da alcune strumentazioni:
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Kayak, postura dellatleta. Prima di analizzare le quattro fasi
della pagaiata sar descritta la postura che latleta dovr avere in
Kayak: - Busto in posizione eretta, leggermente inclinaro in
avanti; - Spalle in posizione rilassata; - Testa in posizione
retta;
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Nellimbarcazione il corpo dellatleta deve trovare appoggio sui
tre seguenti punti: gli ischi sul sedile; i talloni poggiati sul
fondo dellimbarcazione; gli avampiedi poggiati sul puntapiedi.
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POSIZIONE DELLE GAMBE TROPPO COMPRESSE. Questa foto mostra una
posizione con le gambe troppo piegate, in questa posizione diventa
impossibile il movimento del bacino ed una buona torsione del
busto.
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IMPOSTAZIONE TROPPO LUNGA Le gambe sono troppo distese, in
questa posizione non avverr una buona pressione sulla pedaliera, e
di conseguenza non si riuscir ad applicare una forza adeguata alla
pagaia. Anche lequilibrio compromesso.
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IMPOSTAZIONE OTTIMALE. La posizione ottimale soggettiva,
dipende da fattori strutturali, funzionali, o dal tipo di gara da
realizzare. La distanza ottimale tra pedaliera e sedile una
lunghezza che permette al canoista di percepire una buona pressione
sulla pedaliera e nello stesso tempo consenta alla gamba di poter
esercitare un movimento tale da poter far indietreggiare il bacino.
La gamba nella fase di spinta, non dovr raggiungere completamente
la fase di estensione, che nella maggior parte dei casi
significherebbe aver portato il gluteo sopra il margine superiore
del sedile.
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POSIZIONE DEL BACINO E DEL BUSTO. E molto importante mantenere
durante tutto il ciclo di pagaiata il bacino in posizione
estroversa, ed il tronco in posizione retta o di pochi gradi
inclinato in avanti.
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Immagine della posizione non corretta
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ATTACCO O PRESA DACQUA E il momento in cui la pagaia viene a
contatto con la superficie dellacqua, durante questa fase avviene
la messa in pressione della pagaia. Per una corretta messa in
pressione fondamentale una buona sensibilit dellatleta, infatti una
tardiva messa in pressione della pala o un angolo di entrata in
acqua non efficace, pu far decelerare il Kayak e compromettere la
successiva fase di passata in acqua. Inoltre, entrare in acqua con
troppa irruenza crea una forte accelerazione verticale e un
beccheggio spropositato tale da influire sullidrodinamica
dellimbarcazione. Molto spesso un attacco non corretto dipende da
una spinta anticipata del braccio di spinta.
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Fase di attacco. E importante non andare a prendere lacqua
abbassando la spalla verso il lato di immersione, ma bens far
scendere il braccio verso lacqua.
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Di seguito per meglio comprendere in che modo lazione di
attacco abbia un influenza negativa sullaccelerazione longitudinale
del Kayak, sar mostrata un immagine tratta da un filmato di una
prova sincronizzata (canoa ricerca n.71), in questa immagine
possibile inoltre osservare la pressione esercitata sulla
pedaliera. Da notare che al momento dellimmersione della pala in
acqua, la canoa in fase di decelerazione (-0.85 m/s 2 ) e che la
spinta del piede corrispondente gi ad un buon valore (305.34
N).
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Nella prima foto, a sinistra un principiante che nella fase di
attacco spinge il braccio di spinta e piega troppo presto il
braccio di tirata. A destra un attacco in acqua con il braccio di
spinta che utilizzato solo per una corretta azione di
contrasto.
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Durante lattacco in acqua il bacino viene portato avanti
(freccia rossa) ed il tronco viene ruotato verso il lato di
trazione. La gamba del lato di trazione pronto alla spinta, mentre
la gamba opposta e distesa (freccia gialla), la mano di spinta
ferma vicino allorecchio
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ALTRI ERRORI TECNICI.
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Fase dattacco, il tronco in posizione ruotata (freccia gialla)
e importante notare la distanza dalla mano allorecchio (freccia
rossa), langolo tra braccio ed avambraccio del lato di spinta a
circa 80 gradi.
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PASSATA IN ACQUA E il tempo che intercorre tra la presa in
acqua e lo svincolo, questa la fase pi importante dove avviene la
fase propulsiva dellimbarcazione.
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In questa fase molto importante che la pagaia venga
verticalizzata velocemente, per ottimizzare la portanza della pala
in acqua. Si devono evitare inoltre, azioni scorrette che aumentano
le resistenze idrodinamiche. Durante la fase propulsiva, il punto
di massima accelerazione longitudinale (4.27 m/s 2 ) e la massima
spinta del piede(371.13 N), viene raggiunto qualche centesimo dopo
che la pagaia ha oltrepassato la linea perpendicolare al piano
dellacqua.
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Passata in acqua, vista frontalmente. Errori pi frequenti: -
Braccio di spinta che esegue una pressione verso lesterno, langolo
tra braccio ed avambraccio troppo ampio. - Braccio di tirata che
viene portato troppo internamente, in qualche coso il gomito viene
portato dietro il tronco del canoista.
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Passata in acqua, vista anteriore e posteriore. -Durante la
passata in acqua, la mano del braccio di spinta deve rimanere
sempre interno al gomito. -Il manico della pagaia deve rimanere il
pi possibile sulla stessa linea compresa tra la spalla, il gomito e
il polso del canoista.
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Passata in acqua, vista lateralmente. Errori pi frequenti.
Nella prima immagine notiamo un principiante, che non mantiene una
corretta postura del tronco. Inoltre anticipa eccessivamente la
spinta del braccio sinistro, il braccio destro in modo erroneo ha
iniziato la fase di trazione. Nella seconda immagine notiamo, un
azione molto ridotta nella torsione del busto e il braccio di
spinta eccessivamente sotto la linea degli occhi. In questo caso il
beccheggio dellimbarcazione sar molto elevato.
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Passata in acqua, vista lateralmente. Errori pi frequenti.
Nella prima immagine il canoista mantiene la fronte rivolta verso
il basso, il braccio di spinta si trova a met della passata gi
completamente disteso. Nella seconda immagine notiamo una ridotta
torsione del busto, la mano di spinta che oltrepassa laltezza
dellorecchio ed il braccio di trazione che ha iniziato la fase di
tensione ancor prima dellinizio della passata.
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Passata in acqua, altri errori pi frequenti: Tronco che si
inclina verso il lato di trazione; Polso flesso; La spinta del
braccio eccessivamente verso lalto o verso il basso.
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ALTEZZA DEL BRACCIO DI SPINTA
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Una buona passata in acqua deve avvenire in modo
sufficientemente ampio e con una velocit di esecuzione molto
rapida, esiste infatti una relazione tra la velocit di avanzamento
del Kayak e la velocit di esecuzione del colpo in acqua. E stata
misurata la distanza tra la prua e la parte interna della pagaia,
facendo attenzione a seguire la linea di galleggiamento della
canoa, quindi stato preso in considerazione la lunghezza della
passata in acqua es.(2,69m -1,37 m = 1,32m), stato inoltre misurato
il tempo di esecuzione (in questo caso 0,30 s). Tale misura
corrisponde allavanzamento della canoa.
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E stato verificato se ci fosse una relazione tra la velocit
dellavanzamento della canoa, durante la passata in acqua, rilevata
cinematicamente e i dati ricavati dallaccelerometro. I Grafici
mostrano le accelerazione longitudinale e velocit calcolata con
laccelerometro. E rappresentato il confronto tra le medie dei dieci
colpi pi efficaci ed i dieci colpi meno efficaci. Nei dieci colpi
pi efficaci, il punto di massima accelerazione 5,20 m/s 2, mentre
nei meno efficaci di 4,08 m/s 2, tale differenza (freccia
nera)risulta essere del 21%.
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Parte finale della passata in acqua Nel momento in cui la
pagaia raggiunge il punto in cui inizia la fuoriuscita dallacqua si
nota un forte calo di accelerazione con imminente inizio di
decelerazione (freccia gialla, 1.72 m/s 2 ), nonch una riduzione
della spinta del piede corrispondente a(297.33 N).
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E fondamentale per una buona efficacia della passata in acqua
che il movimento sia biomeccanicamente coordinato. Le gambe
compiano unazione di spinta decisa, omogenea e sincrona per tutta
la passata in acqua, iniziando nello stesso istante dellimmersione
e terminando un attimo prima dellestrazione. I muscoli del tronco
iniziano la propria fase di torsione. In questa fase il braccio di
trazione, rimanendo semiflesso trasmetter alla pagaiata la forza
derivante dalla spinta della gamba e della torsione del tronco,
tale trazione sar continuata fino al raggiungimento della posizione
verticale della pagaia, dopo questo punto che corrisponde circa
alla distanza del ginocchio, il braccio inizier a flettersi ed a
prepararsi allo svincolo. Il braccio di spinta svolger un azione di
contrasto senza che avvenga un lavoro di spinta, se non nella fase
conclusiva della passata.
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SVINCOLO O FINALE E la fase in cui la pagaia viene estratta
completamente dallacqua.
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SVINCOLO O FINALE Conclusa la passata in acqua, con un
movimento che dovr essere eseguito con rapidit (per non frenare la
corsa della canoa), avr inizio la fase di estrazione chiamata anche
svincolo. Il braccio di spinta sar tenuto nella posizione raggiunta
alla fine della seconda fase della passata in acqua e manterr la
posizione fino allinizio del nuovo ciclo di pagaiata Se lo svincolo
non viene eseguito correttamente oppure in ritardo la pagaia tender
a procurare una decelerazione allimbarcazione. Durante questa fase
fondamentale mantenere il lato di spinta sufficientemente alto, per
consentire alla pala di uscire pulita dallacqua, in caso di spinta
verso il basso si assister ad una frenata.
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Una principiante che schiaccia la spinta durante la fase di
estrazione.
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Svincolo La mano di trazione non deve superare il fianco.
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Svincolo non corretto, il gomito viene sollevato senza lausilio
della rotazione dellavambraccio, in questo modo la pala non uscir
in modo corretto provocando una decelerazione dellimbarcazione. La
spalla eseguir un movimento in intrarotazione non biomeccanicamente
corretto, il tronco poco ruotato ed inoltre non avvenuta la spinta
di gamba.
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CAMBIO LATO O FASE AEREA Fase che intercorre tra lo svincolo e
la presa dacqua dellaltro lato di pagaiata
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CAMBIO LATO O FASE AEREA Durante la fase aerea il canoista deve
cercare di disperdere minor velocit possibile limitando pi
possibile tutti i movimenti che tendono a generare attriti sullo
scafo.
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La maggior parte parte della velocit circa 70% viene persa nei
primi 180-200 millisecondi, della fase aerea. La fase aerea ha una
durata variabile ed direttamente proporzionale alla frequenza e
della velocit del colpo in acqua. Dal punto di vista puramente
meccanico sarebbe pi efficace una pagaiata senza interruzioni fra
le fasi in acqua, per eliminare tutte le decelerazioni. Ci non
possibile per la presenza di due lati di pagaia e di una fase di
cambio lato. La fase aerea fondamentale per consentire al braccio
di spinta di completare la sua lunghezza ed inoltre per poter
coordinare il movimento successivo, che rappresenta il vero
obiettivo della maggiore o minore durata della fase aerea. La fase
aerea legata a fattori individuali di origine antropometrici e
neuro-muscolari.
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DURANTE LA FASE AEREA SIAMO SEMPRE IN PRESENZA DI
DECELERAZIONE. Video sincronizzato con grafico di accelerazione
longitudinale e forze esercitate sul puntapiedi, durante la fase
aerea dellatleta A3-M, 1 prova. Pur rimanendo allinterno di una
logica decelerazione (-1.72 m/s 2 ), si nota che in questo attimo,
subito successivo allestrazione, la decelerazione si fa meno
evidente, come mostra la gobba del grafico (freccia gialla). Ci pu
essere interpretato in due modi: come riduzione del freno della
pala estratta dallacqua, oppure come piccola spinta generata dal
cambio di lato di pagaiata. Inoltre in questa fase, notiamo linizio
del cambio di spinta fra piede sinistro (34.45 N) e piede destro
(83.06 N).
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Relazioni che legano il movimento umano (gesto) alla
locomozione del mezzo (kayak ), in particolare attraverso i
seguenti aspetti: Individuazione delle caratteristiche fondamentali
della pagaiata e dei valori di forze e accelerazioni riferite a
canoisti di alto livello. Rapporto fra fase aerea e fase in acqua
alle varie frequenze di pagaiata. Asimmetria di pagaiata e analisi
dei fenomeni ad essa connessa, quali il rapporto esistente tra le
accelerazioni lungo i tre assi e lassetto dellimbarcazione.
Efficacia della pagaiata in termini di velocit di avanzamento della
canoa ad ogni colpo e le relazioni di questo parametro con
laccelerazione longitudinale e laumento della velocit del kayak.
Relazione tra la spinta espressa sulla pedaliera e laccelerazione
longitudinale del kayak. Determinazione del tempo della fase
positiva che pu essere definita come parte del colpo in grado di
produrre propulsione quindi accelerazione della canoa (Guazzini e
Mori, 2008).
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Individuazione delle caratteristiche fondamentali della
pagaiata e dei valori di forze e accelerazioni riferiti a canoisti
di alto livello. ATLETAA1-MA2-MA3-M 1 prova2 prova3 prova4 prova1
prova4 prova1 provaMEDIA Frequenza di pagaiata al
minuto85961021169112782100 Media
(s/colpi)0,680,600,560,520,650,480,720,60 Fase in
Aria35%40%33%32%35%37%41%36% Fase in Acqua65%60%67%68%65%62%59%64%
Rapporto fase in acqua/ fase in aria. -Dati riferiti alla
misurazione cinematica degli atleti di sesso maschile e relativa al
rapporto passata in acqua/fase aerea. Osservando la tabella, si
evidenzia che allaumentare della velocit di esecuzione dei test,
quindi della frequenza di pagaiata, il rapporto % passata in
acqua/fase aerea, normalmente varia a favore della durata del tempo
in acqua.
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Rapporto tra durata del colpo e la fase positiva della passata
Osservando il rapporto tra la fase positiva della pagaiata misurata
con laccelerometro e la durata del colpo misurata cinematicamente
evidenziamo che, alla frequenza media delle prove, di 100 colpi al
minuto, solo il 42% del ciclo di pagaiata ha un fase positiva
sullaccelerazione della canoa. Dati riferiti alla misurazione
cinematica e accelerometrica degli atleti di sesso maschile e
relativa al rapporto tra durata del colpo e la fase positiva della
passata. ATLETAA1-M A2-MA3-M 1 prova 2 prova3 prova 4 prova1 prova
4 prova1 provaMEDIA Frequenza di pagaiata al
minuto85961021169112782100 Media
(s/colpi)0,680,600,560,520,650,480,720,60 Fase Positiva della
pagaiata38%45%47%42%41%45%38%42%
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Rapporto tra la passata in acqua e la fase positiva della
passata. Il dato medio della seguente tabella ci aiuta a
comprendere che solo una parte della passata in acqua genera un
accelerazione del Kayak, pi precisamente ad una frequenza di 100
colpi al minuto il 32% passata in acqua viene disperso nella fase
di attacco e svincolo. ATLETAA1-M A2-MA3-M 1 prova 2 prova3 prova 4
prova1 prova 4 prova1 provaMEDIA Frequenza di pagaiata al
minuto85961021169112782100 Fase in Acqua
(s)0,440,360,350,340,420,300,420,38 Fase Positiva della
pagaiata59%75% 64% 73%66%68%
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Rapporto tra durata del colpo e la fase positiva della passata
Dati accelerometrici riferiti alla media di quattro prove svolte ad
intensit crescente.
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RILEVAZIONI PER MEZZO DELLA VIDEOANALISI Lato sinistro Con la
videoanalisi stato possibile rilevare alcune delle caratteristiche
tecniche principali della pagaiata. Quali, Rollio, Beccheggio,
Velocit angolare e traiettorie della pagaiata. Lato destro
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ANALISI DATI: ALTRE RILEVAZIONI CINEMATICHE Misurazione degli
angoli di entrata-uscita e del rollio e beccheggio Valutazioni
delle traiettorie
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I filmati elaborati con la videoanalisi sono stati integrati ed
approfonditi per mezzo dei dati rilevati dallaccelerometro e dalle
solette baropodomertriche. Rapporto significativo tra le
accelerazioni longitudinali e laterali (frecce nere) Differenza di
forza esercitata e ldurata temporale della pressione dei piedi.
Correlazione esistente tra forza espressa sulla pedaliera e rollio
dellimbarcazione. INTEGRAZIONE CON I DATI ACCELEROMETRICI
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ASIMMETRIE E CORRELAZIONI ESISTENTI TRA ACCELERAZIONI, ASSETTO
DEL KAYAK E LE FORZE ESPRESSE SULLA PEDALIERA. Anche negli atleti
di alto livello sono presenti le asimmetrie.
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ASIMMETRIE E CORRELAZIONE ESISTENTE TRA ACCELERAZIONE, ASSETTO
DEL KAYAK E LE FORZE ESPRESSE SULLA PEDALIERA.
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IL MODELLO DI PAGAIA E LA SUA LUNGHEZZA E LA DISTANZA
DELLIMPUGNATURA Non esiste un tipo di pagaia una lunghezza e una
distanza dellimpugnatura che sia uguale per tutti, infatti, le
forze applicate sulla pagaia dipendono dalla struttura dellatleta,
dalla forza specifica dellatleta, dalla forma delle pale, dalla
lunghezza della pagaia e dalla distanza tra una mano e laltra
impugnatura. Pi la distanza fra le due impugnature maggiore, minore
sar la distanza dallimpugnatura al centro di portanza della pala in
acqua, in questo caso la trazione sar vantaggiosa ma per contro
minore sar anche la lunghezza della presa avanti.
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IL MODELLO DI PAGAIA E LA SUA LUNGHEZZA E LA DISTANZA
DELLIMPUGNATURA La lunghezza della pagaia generalmente negli uomini
compresa tra i 216 e 221 cm, la misura dipender: - dalla struttura
del canoista - dalla forza specifica per colpo - dal tipo di gara
che latleta dovr svolgere - dal tipo di equipaggio,esempio in k4 la
pagaia leggermente pi lunga. Nelle donne la lunghezza generalmente
compresa tra 212 e 215 cm. Il tecnico per verificare il modello di
pagaia la propria lunghezza e la misura dellimpugnatura nella
maggior parte dei casi, somministrer dei test di avanzamento per
colpo per verificare: - sia la forza espressa per ogni colpo. - sia
una corretta e armoniosa frequenza di pagaiata che consenta una
propulsione molto pi regolare e fluida
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CONSIDERAZIONI SULLA TECNICA Lobiettivo principale della
pagaiata deve essere lavanzamento il pi possibile uniforme ed
efficace. Per avere un avanzamento efficace c bisogno di
ottimizzare la tecnica, ottenuta grazie allutilizzo di determinati
angoli biomeccanici e di una corretta dinamica del colpo. Gli
obiettivi tecnici sono: - Maggiore applicazione di forza, legata ad
una lunghezza dellefficace propulsiva, - Trasmissione del movimento
con una spinta di gambe decisa omogenea. - Una buona
sincronizzazione della catena cinetica che inizia dalla spinta del
piede e prosegue con il tronco fino al braccio. - Riduzione delle
resistenze idrodinamiche. - Velocit di messa in pressione della
pala. - Mancanza di anticipo del braccio di spinta rispetto a
quello di tirata. - Estrazione veloce. - Rapporto ottimale tra fase
aerea e fase in acqua, per consentire allatleta di recuperare la
lunghezza efficace del colpo.
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Rilevare gli errori tecnici sicuramente un compito molto
complesso. Rimane pertanto insostituibile lanalisi della pagaiata
con videocamera, utilissima anche per poter verificare quali siano
i parametri tecnici di efficacia comuni in atleti che mostrano un
ottimo rendimento.