Assetto del territorio e prospettive di sviluppo sostenibile
ed ecocompatibile
Everardo Minardi
Ci avviciniamo ad un punto di non ritorno?
• La ripresa dell’urbanizzazione, ma quale urbanesimo?
• L’accelerazione della mobilità (nord sud e ora est ovest): i benefici attesi e impliciti, ma quale impatto territoriale?
• La polarizzazione nell’uso del territorio: specializzazione del consumo di spazio contro la generalità della fruizione di ambiente
La crescita produce sviluppo?
• La dimensione quantitativa della produzione di beni e servizi
• La disseminazione imprenditoriale contro la retorica della grande impresa
• Le strategie multinazionali di imprese tentacolari contro la pretesa “nazionale” della economia
• La decelerazione della crescita contro una domanda estesa di sviluppo integrale
Quale ruolo gioca il territorio
• La suggestione degli scenari “naturali” del territorio
• Le risorse del territorio come materie prime per i sistemi di economia industriale e post-industriale
• Il territorio come esito di un conflitto sociale: città vs campagna, centro vs periferie,
• Il territorio come spazio della regolazione sociale
Il territorio come organismo vivente
• La rappresentazione intuitiva del territorio: è un sistema capace di interrelare componenti e fattori diversi in una unità sempre rinnovata
• Dal naturale al sociale: la antropizzazione del territorio come fattore della sua valorizzazione
• La rigenerazione del territorio: la sua interna compatibilità di sistema naturale, fisico e ambientale
• Il consumo e lo stress del territorio: le sue autodifese
La regolazione sociale del territorio
• Il progetto razionalistico della programmazione e della pianificazione territoriale: le grandi pretese e gli esiti deludenti
• Il criterio problematico della sostenibilità degli usi del territorio: come è impossibile riconsegnarlo nella sua integralità alle nuove generazioni !
Il territorio come spazio e oggetto di negoziazione sociale
• La pianificazione e la sostenibilità non sono criteri astratti e illusoriamente assoluti
• Gli attori e gli interessi in campo: le istituzioni come espressione di interessi pubblici e le famiglie, le imprese come stakeholders di interessi propri e specifici
• Come declinare interessi pubblici e interessi privati: alla ricerca di un equilibrio instabile, ma praticabile
Le regole della negoziazione e della gestione dei piani
• La dimensione qualitativa del territorio: la qualità di vita e la protezione sociale dei deboli
• La tutela e la promozione dei valori del territori che non si riducono alla dinamica del suo consumo: il capitale culturale e ambientale (eco compatibilità)
• La crescita di valore del territorio attraverso il rispetto della sua riproducibilità naturalistica, sociale e culturale (sostenibilità ed ecocompatibilità)
I territori diversi
• I territori specializzati: per l’industria, i servizi, la logistica e … la produzione alimentare?
• I territori separati: i parchi, le riserve, le oasi, i siti (la disseminazione è garanzia di tutela?)
• I territori riservati: i luoghi di caccia e di loisir, gli spazi del confronto e della selezione sociale
• I territori invisibili o resi tali: dalle basi militari ai luoghi estranei al controllo sociale
Territorio, ambiente, mondi sociali:i rifiuti come patologia
• La società del consumo produce vite di scarto• Gli scarti e i rifiuti come fenomeni di massa:
come renderli invisibili• I sentimenti si possono liquefare ma non i rifiuti e
gli scarti• I rischi ambientali e gli effetti sulla salute
individuale e collettiva• Le patologie collettive delle società degli scarti: il
controllo criminale dei rifiuti
La funzione silenziosa del territorioIl territorio come empowerment delle relazioni sociali
• I valori della eco-compatibilità come compatibilità di modelli di vita relazionale, di stili e pratiche di interazione sociale della popolazione
• Il territorio come deposito di identità “etnica”, culturale e sociale per l’attivazione della loro valorizzazione
• Il territorio come spazio della innovazione e del cambiamento
Il nodo del controllo socialedel territorio
• Le illusioni di controlli deterministici su processi sempre variabili e il deficit dei feed back
• Gli osservatori del territorio: come fare fronte alla complessità, senza incidere sui rischi e le patologie subite dal territorio
• Azioni illecite e illegali contro la tutela e la valorizzazione del territorio: il quadro incerto delle funzioni e dei compiti dal locale al nazionale
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