LA MEDIC INA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2010
MEDICINA FISIOLOGICA DIREGOLAZIONE:IL MODELLO STRATEGICONUTRIZIONALE NELLA TERAPIADELLE FLOGOSI CRONICHE
PHYSIOLOGICAL REGULATING MEDICINE: A NUTRITIONAL STRATEGIC MODEL IN THE THERAPY OFCHRONIC INFLAMMATIONS
G. Di Tullio
OR
IGIN
AL
IA
INTRODUZIONE
L’uomo rappresenta un tipico modellodi Sistema dissipativo, in grado di man-tenere uno stato di non-equilibrio ter-modinamico a spese di un flusso ener-gico continuo che origina dall’alimen-to ingerito, e che deve essere costante-mente dissipato.
Il consumo di energia avviene attraver-so il movimento e la regolazione inter-na dei processi vitali (adattamento) chemantengono l’individuo in uno stato diordine lontano dalla naturale e sponta-nea tendenza all’entropia.
– In biologia, la regola è rappresentatada Sistemi aperti che scambiano ener-
L’uomo, espressione di efficiente “comu-nità” cellulare, basa la propria relazioneadattativa con l’ambiente sulla regolazio-ne interna dei processi vitali che man-tengono l’individuo in uno stato di ordi-ne molto lontano dalla naturale tenden-za all’entropia.Il modello epistemologico di riferimentodi una Medicina “logica secondo natura”prevede la sequenza: input – adattamen-to – output.In senso patologico cronico la freccia evo-lutiva della causalità da stress è espres-sa da: eccesso di input (stressori), per-turbazioni della regolazione (disfunzioniPNEI e del ricambio plastico), deficit dioutput (insufficienza emuntoriale).– L’alimentazione moderna, di prevalen-te derivazione industriale, riveste un ruo-lo significativo come stressore non co-gnitivo.Le flogosi croniche, e in generale la per-sistenza della risposta infiammatoria cro-nica, esprimono perturbazione e deficitridondante della risposta regolativa bio-logica. È, quindi, necessario un intervento tera-peutico multicausale e sistemico (Medici-na Fisiologica di Regolazione) che preve-da anche la revisione, seppur temporanea,delle abitudini alimentari del paziente.Nella flogosi cronica semplice (monofo-cale), la correzione nutrizionale si artico-la su un intervento dietetico aspecifico. Qualora la flogosi cronica locale rappre-senti solo una delle ridondanze di un piùvasto livello di flogosi cronica sistemica(multifocale), occorre prevedere un in-tervento dietetico personalizzato e lasupplementazione con integratori nutra-ceutici.– Nella terapia fisiologica e regolativa del-le flogosi croniche, è indispensabile fo-calizzare l’attenzione sulla necessità diuna corretta riabilitazione nutrizionale delpaziente.
ADATTAMENTO,MEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE,TERAPIA SISTEMICA, RIABILITAZIONENUTRIZIONALE
SUMMARY: Humans, expression of efficient cel-lular “communities”, base their adaptative rela-tionship with the environment on the inside reg-ulation of vital processes to maintain a state oforder very distant from the natural tendency tothe entropy.The strategic model of reference in a “logical ac-cording to nature” medicine must foresee thesequence: input – adaptation – output.
RIASSUNTO
PAROLE CHIAVE
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In chronic pathological evolution, the directionof stress causality goes from input excess(stressors) through perturbations of the regula-tion (PNEI and plastic exchange dysfunctions),to deficit of output (purging systems insuffi-ciency).– Modern feeding, whose derivation is mainly in-dustrial, is a meaningful stressor of not cogni-tive quality.Chronic inflammation and persistence of chron-ic inflammatory answer in the organism com-monly express perturbation and the redundantdeficit of bio-logic regulating answer. It is therefore necessary a multicausal and sys-temic therapeutic intervention (PhysiologicalRegulating Medicine) that also includes a tem-porary revision of the patient’s food intake.
In simple chronic inflammation (solitary focus)nutritional correction is based on a non-specif-ic dietary intervention. If local chronic inflammation represents onlyone of the redundances of a bigger level of sys-temic chronic inflammation (multifocus), it mustbe arranged a personalized and specific dietaryintervention, together with the integration of anutraceutical integrating addition.– In the physiological and regulating therapy ofthe chronic inflammations, it results essential tofocus the attention on a correct nutritional re-habilitation of the patient.
KEY WORDS: ADAPTATION, PHYSIOLOGICALREGULATING MEDICINE, NUTRITIONAL REHA-BILITATION
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gia con i Sistemi limitrofi e che, graziea questa modalità, si mantengono in co-stante evoluzione. Al contrario, i Siste-mi isolati sono solo un'astrazione o rap-presentano casi particolari (1).
L’UOMO COME COMMUNITY
La community rappresenta il principiobase dell’evoluzione, e quindi dellestrutture biologiche.
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– Una comunità, per definizione, èun’organizzazione di individualità im-pegnate a sostenere un progetto comu-ne. Il corpo umano ne è l’esempio piùcalzante: una comunità di 50.000 mi-liardi di cellule, in comunicazione ecollaborazione continua. Centinaia di proteine diverse (peptidi)coprodotte da ogni cellula garantisco-no comunicazione istantanea all’inter-no della rete di relazione cellulare e delnet tra cervello, Sistema nervoso auto-
nomo, Sistema immunitario, ormonalee metabolico per la regolazione dellefunzioni-base (rete Psico Neuro Endo-crino Immunitaria).Contemporaneamente, un buon numerodi proteine diverse (Fattori di crescita) ri-lasciate da ogni cellula è in grado di pro-muovere la sostituzione degli elementidanneggiati e non più funzionali al ruo-lo comunitario (ricambio plastico) (2).
MODELLO EPISTEMOLOGICO IN MEDICINA FISIOLOGICA DIREGOLAZIONE
I Sistemi “comunitari” richiedono unavisione epistemologica “logica secon-do natura”, in grado di comprendere lacomplessa trama di interconnessioniche caratterizza i Sistemi biologici innatura (3). Questa visione, quando ap-plicata alla fisiopatologia umana, evi-denzia la necessità di una medicina fi-siologica orientata alla modulazione eal ripristino della regolazione e del ri-cambio metabolico (TAB. 1).
L’epistemologia della Medicina Fisiolo-gica di Regolazione emerge spontanea-mente dai recenti studi scientifici e dal-le numerose osservazioni caratterizzan-ti la ricerca dell’ultimo decennio nel-l’ambito delle Scienze umane:in Psicologia con la sincronicità, in Fisi-ca con i principi di non località ed en-tanglement, in Chimica con la modernavisione dei campi di coerenza dell’ac-qua, in Biologia con i campi morfoge-netici e la modulazione epigenetica delDNA, in Medicina con la visione non li-neare-sistemica, in Filosofia con il pen-siero non deterministico, in Ecologia coni temi della madre terra come ecosiste-ma unico interconnesso e quindi dellaecosostenibilità delle produzioni.
Un possibile modello epistemologico diriferimento della medicina “logica se-condo natura” può essere rappresen-tato dalla sequenza: input – adatta-mento – output (TAB. 2).
Si intende per input l’insieme di stres-sori generati dall’ambiente esterno.
ORMONISistema endocrino
PSICHESistema nervoso centrale
POSTURASistema nervoso autonomoApp. Muscolo-scheletrico
METABOLISMOSistema biochimico
AMBIENTERelazioni con l’ecosistema
DIFESASistema immunitario
MODELLO EPISTEMOLOGICO DELLAMEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE
TAB. 1
INPUT - ADATTAMENTO - OUTPUT
EPISTEMOLOGIA DELLAMEDICINA FISIOLOGICA REGOLAZIONE
INPUT
OUTPUT
EMUNTORI
ADATTAMENTO
MATRICE EXTRACELLULAREREATTIVITÀ METABOLICA
REGOLAZIONE PNEI
ALLERGENINELL’ARIA:
pollinespore
polvere
DISTURBIDAL CIBO:
allergenitossici
CLIMASTRESS FISICO:
rumorefatica
carenza di sonnocarenza di movimento
CARENZENUTRIZIONALI
RADIOATTIVITÀ
TOSSICITÀAMBIENTALE:
nell’arianell’acquanella terra
nel vestiarionell’abitazionenei medicinali
ELETTROSMOGZONE GEOPATICHE
STRESSEMOTIVO
INFEZIONI
TAB. 2
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e intolleranze alimentari e dal deficit didensità micronutrizionale tipico deimoderni alimenti, fattore fortemente li-mitante il metabolismo energetico eplastico (TAB. 4).
In sintesi, lo stress nutrizionale si strut-tura nel tempo attraverso:
A) Introduzione di tossici (induttori di-retti di flogosi delle mucose ed en-docrine disruptors);
B) Assunzione di alimenti in grado diindurre intolleranze e/o allergie, cioèl’eccessiva risposta immunoflogisti-ca cronica del Sistema immunitariodelle mucose (GALT-MALT);
Per adattamento s’intende l’insieme di-namico dei flussi di risposta metaboli-ca e regolativa psico-neuro-immuno-endocrina in cui il Sistema limbico el’Asse HPA rappresentano la principalesede della risposta adattativa autonomaallo stress; la matrice extracellulare è laprincipale interfaccia.Per output s’intende l’eliminazione, at-traverso gli emuntori, delle relative sco-rie tossiche.
Nel modello epistemologico descritto,la etiopatogenesi da stress si esprimecon tre modalità: – eccesso di input (insieme del carico
da stressori) – perturbazioni dell’adattamento re-
golativo (disfunzioni PNEI e del ri-cambio plastico)
– deficit di output (insufficienza emun-toriale).
Se si considera l’infiammazione comela principale risposta fisio-biologicaadattativa a disposizione dell’organi-smo, il modello strategico relativo allosviluppo della cronicità flogistica deveprevedere che questi tre fattori etiopa-togenetici si intreccino evolutivamentenel tempo e nello spazio, potenziando-si sinergicamente (TAB. 3).
STRESS NUTRIZIONALE E FLOGOSI CRONICA
L’alimentazione moderna, considerata laprevalente manipolazione industriale, ri-veste un ruolo significativo come stres-sore di natura non cognitiva; ciò rap-presenta, dal punto di vista quantitati-vo, la causa del principale eccesso diINPUT per l’organismo, in grado di in-fluenzare a livello qualitativo anche i re-stanti due livelli patogenetici di ADAT-TAMENTO e OUTPUT, mantenendo ildeficit regolativo immunitario nelle flo-gosi croniche (prima delle mucose e,successivamente, degli altri tessuti).
– Lo stress nutrizionale è rappresenta-to non solo dal carico specifico di tos-sici legati agli alimenti di derivazioneindustriale, ma anche dall’immuno-stress operato cronicamente da allergie
ASSE “HPA”ritmo/modulazione
cortisolo, insulina, GH,ormoni tiroidei, ecc.
PSICHERigidità dei modelli strategici
Alterazioni del tono dell’umore
ALTERAZIONIPOSTURALI
Deficit osteo-muscolareStaticità della strutturaRISPOSTA
METABOLICAAcidosi metabolicaMicronutrienti, aa,
catalizzatoridel ciclo di Krebs/
respirazione cellulare
ECOSISTEMAGeopatie, Elettrosmog,Radioattività, Tossici
ambientali e alimentari
REGOLAZIONEIMMUNITARIAAlterazione delSistema MALT
Alterazione delleCitochine
Alterazione deiFattori di crescita
MODELLO ETIOPATOGENETICODELLA FLOGOSI CRONICA
– un esempio di medicina della complessità –
TAB. 3
STRESS NUTRIZIONALENELLA FLOGOSI CRONICA
MATRICE EXTRACELLULAREREATTIVITÀ METABOLICA
REGOLAZIONE PNEI
ALLERGENINELL’ARIA:
pollinespore
polvere
DISTURBIDAL CIBO:
allergenitossici
STRESS FISICO:rumorefatica
carenza di sonnocarenza di movimento
CARENZENUTRIZIONALI
RADIOATTIVITÀ
TOSSICITÀAMBIENTALE:
nell’arianell’acquanella terra
nel vestiarionell’abitazionenei medicinali
ELETTROSMOGZONE GEOPATICHE
STRESSEMOTIVO
INFEZIONI
CLIMA
EMUNTORI
DENSITÀNUTRIZIONALE
Micronutrienti, Fibre,Vitalità degli alimenti
ALLERGIEINTOLLERANZE
ALIMENTARIImmuno-Stress
TOSSICIALIMENTARI
Endocrinedisruptors
TAB. 4
– N.d.R.: si interfacci il testo aggiuntivo a quello in Tab. 2.
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C) Ridotta densità nutrizionale per laprevalenza nell’alimentazione mo-derna di alimenti raffinati e impove-riti di derivazione industriale.
Ciò causa relativa riduzione, su basemetabolica, dell’efficienza della rispo-sta adattativa (4).
La quantità e qualità dell’INPUT ALI-MENTARE rappresentano un importan-te motore concausale etiologico. Tuttavia occorre ricordare che la veraessenza patogenetica della persistenzaflogistica cronica è determinata da unsinergismo policausale che genera laprogressiva disregolazione del terrenoindividuale psico-neuro-endocrino-im-munitario (PNEI) (5).
STRATEGIA TERAPEUTICA IN MEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE
Le flogosi croniche, risultanti dalla per-turbazione e dal deficit ridondante dellarisposta regolativa bio-logica, richiedononessariamente un intervento terapeuticomulticausale e sistemico (Medicina Fi-siologica di Regolazione) che preveda:– efficace intervento di counseling psi-cologico
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– drenaggio emuntoriale e connettiva-le con medicinali omotossicologici– terapia farmaco-biologica in micro-dosi dinamizzate, finalizzata al ripristi-no della regolazione – revisione temporanea delle abitudinialimentari del paziente, con riduzionedello stress nutrizionale a favore di unamaggior biodisponibilità micronutrizio-nale in grado di ripristinare e/o poten-ziare il Sistema energetico e di ricam-bio metabolico (TAB. 5).
CLASSIFICAZIONE DELLA FLOGOSI CRONICA
Ai fini terapeutici è necessario distin-guere clinicamente la flogosi cronicasemplice, localizzata in un singolo or-gano o tessuto (MONOFOCALE), da al-tre flogosi croniche che, pur espresse lo-calmente, rappresentano solo una delleridondanze di un più vasto livello di flo-gosi cronica sistemica, con campi di dis-turbo e multiple focalità di basso grado(MULTIFOCALE), caratterizzate da stresscronico ingravescente con progressivoesaurimento della risposta regolativa.
– Un esempio caratteristico è rappre-sentato dai pazienti con quadri clinici
complessi che presentano contempora-neamente disbiosi intestinale, parodon-topatia cronica, artropatia diffusa condeficit posturali, bronchite cronica, sin-drome ansioso-depressiva, insonnia, etc.
MODELLI DI TERAPIA NUTRIZIONALE NELLE FLOGOSICRONICHE (TAB. 6)
FLOGOSI CRONICA MONOFOCALE
Il personale protocollo propone un in-tervento dietetico per almeno tre mesi,strutturato su un modello di tipo ASPE-CIFICO che prevede contemporanea-mente:
� A) DIETA ANTITOSSICA (TAB. 7)
basata su alimenti a ridotto contenutodi tossici da contaminazione ambien-tale (diossina, policlorobifenile, etc.), daagricoltura industriale (pesticidi) e damanipolazione industriale alimentare(additivi).
– L’agricoltura industriale, praticata dif-fusamente a partire dagli anni Cin-quanta dello scorso secolo, ha il gran-de merito di aver aumentato la produt-tività agraria e – quindi – la disponibi-lità di alimenti. Tuttavia l’impiego di concimi azotati edi pesticidi di sintesi sta rendendo ste-rili i terreni, contaminando le falde ac-quifere e riducendo la biodiversità (6). Le colture intensive e la concimazionecon nitrati rendono frequenti gli attac-chi da patogeni, imponendo l’impiegodi un’ampia gamma di pesticidi tossici.Ognuno è esposto annualmente ad uncarico variabile di circa 5-10 kg di pe-sticidi facilmente ingeriti con i cibi ca-ratteristici della moderna alimentazio-ne e coltivati con tecniche agricole in-dustriali (7). Secondo l’ultimo dossier di Legam-biente, è ancora alta la percentuale diprodotti ortofrutticoli che ai controlli ri-sultano contaminati da uno o più resi-dui, talvolta superiori ai limiti consen-titi (8).
Modificazione delle abitudini di vitae degli atteggiamenti relazionali
CounselingRIDUZIONE “INPUT”
da AMBIENTE INTERNO
AUMENTO “OUTPUT”Drenaggio
omotossicologicoconnettivale ed
emuntoriale
TERAPIA DIREGOLAZIONE PNEI
Organoterapia omotossicologica,ormoni, neurormoni e citochine in microdose
dinamizzata
RIDUZIONE “INPUT”da AMBIENTE ESTERNO
Limitazione del carico tossico Nutrizionee
Dietetica
STRATEGIA TERAPEUTICA DELLA FLOGOSI CRONICAIN MEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE:
– IL RUOLO DELLA NUTRIZIONE –
TAB. 5
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• Nella flogosi cronica, il primo step te-rapeutico è – quindi – primariamenterappresentato dalla limitazione dellostress infiammatorio di natura chimi-ca indotto dai residui tossici presentinegli alimenti (9).– La dieta antitossica prevede l’adozio-ne di una dieta basata sull’esclusione dicibi manipolati industrialmente e sul ri-corso ad alimenti freschi provenienti dacoltivazioni biologiche (10).
� B) DIETA ANTIFLOGISTICA (TAB. 8)
basata sulla rimozione degli alimentiricchi in istamina ed istamino liberato-ri e degli alimenti ad alto contenuto diproteine “immunostressogene” (albu-mine/glutine).
– L’istamina è uno dei principali me-diatori chimici dell’infiammazione ingrado di richiamare cellule immuno-competenti in loco, mantenendo edamplificando progressivamente la ri-sposta flogistica, ovunque localizzata. Elevati livelli di istamina sono sempreriscontrabili nella flogosi cronica, anchese di origine non primariamente aller-gica: è sempre consigliabile un interventodietetico di esclusione degli alimenti ingrado di aumentarne i livelli.Relativamente all’esclusione delle pro-teine immunostressogene, occorre ri-cordare come il Sistema immunitario,in condizioni di impegno flogistico cro-nico (sia allergico, sia non), risenta sen-sibilmente del peso molecolare dellesostanze a valenza antigenica introdot-te con l’alimentazione (11,12). Lattoalbumina e lattocaseina, presentinel latte e nei latticini, e il glutine, pre-sente nelle farine, sono esempi di pro-teine ad alto peso molecolare.
Nell’immaginario collettivo, il granoconvenzionale, tipicamente usato dal-l’industria alimentare, è considerato mi-gliore a quello biologico perché più ric-co in glutine. Occorre, però, ricordareche una farina a maggior contenuto inglutine conviene molto di più all’indu-stria dolciaria e della panificazione: più
TAB. 6
TAB. 7
INTERVENTO DIETETICO ASPECIFICO (durata 1-3 mesi)
FLOGOSI CRONICA SEMPLICE
Alimentiistamino liberatori
PomodoriCioccolatoCrostaceiAnanasAlcool
Fecola di patateMandorle, arachidi
Caffè, tèLegumi
Alimenti ricchidi istamina
Formaggi fermentatiBevande fermentate
(vino, birra)Carne di maiale, insaccati
Pesce azzurroCibi in scatola
PomodoriCrostaceiSpinaci
ESCLUDERE:
RIDURRE:
Proteine immunostressogeneAlbume (bianco d’uovo, latte e latticini di vacca)
Glutine da farine industriali di grano
TAB. 8
STRATEGIA TERAPEUTICA NUTRIZIONALE NELLE FLOGOSI CRONICHE
FLOGOSI CRONICA SEMPLICE FLOGOSI CRONICA SISTEMICA
INTERVENTO DIETETICO ASPECIFICO (durata 1-3 mesi)
FLOGOSI CRONICA SEMPLICE
EscluderePesticidi
Metalli pesanti
Additivi
Alimenti di origineindustriale
Fast food
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glutine è presente nella farina, più si ri-ducono i tempi di lavorazione e – quin-di – i costi. Tuttavia le farine di grano moderno (adesempio le varietà Creso e Tito) a mag-gior contenuto in glutine e genetica-mente selezionato a tale scopo, rappre-sentano un fattore fortemente stressoge-no per il Sistema di regolazione immu-no-ormonale, se già cronicamente squi-librato dallo stress infiammatorio (13).
Va ricordato come il frequente uso diproteine immunostressogene, la con-comitante presenza di tossici negli ali-menti e le carenze micronutrizionaliprotratte nel tempo, conducono a dis-biosi intestinale e conseguentemente asindrome da iperpermeabilità intesti-nale (Leaky Gut Syndrome), rotturadella tolleranza orale agli alimenti e al-lergie, cause frequenti della mancata ri-
soluzione dell’infiammazione focale,anche se localizzata in sedi diverse dal-l’intestino (14).
FLOGOSI CRONICA PLURIFOCALE
La plurifocalità flogistica e la relativa“flogosi sistemica di basso grado” crea-no un imponente “rumore di fondo” dinatura biofisica e biochimica che agi-sce come campo di disturbo della mo-dulazione regolativa PNEI, con altera-zioni della funzione recettoriale immu-no e neuro ormonale.
Rappresentano, inoltre, un potente fat-tore di rallentamento del metabolismocellulare, in particolare dei cicli di pro-duzione energetica, della sintesi enzi-matica mitocondriale, della codifica-zione e della sintesi proteica.
A fronte della progressiva morte dellefunzioni cellulari, è necessario interve-nire con una sostanziale riabilitazionenutrizionale qualificata da una fortepresenza di vita negli alimenti assunti:un apporto di vitalità all’organismo at-traverso un elevato livello dietetico dicoerenza biochimica (ordine struttura-le) e biofisica (emissione biofotonicadegli alimenti).Ciò impone un indispensabile interven-to di alto valore nutrizionale per le strut-ture biologiche cellulari rese “caotiche”dalla persistenza disregolativa prodottadall’infiammazione sistemica. L’impoverimento progressivo del pool dimicronutrienti, tipica conseguenza del-l’iperconsumo operato dall’infiamma-zione sistemica, rende indispensabilel’uso di integratori nutraceutici, neces-sarie basi biochimiche di catalizzazio-ne delle risposte metaboliche in gradodi promuovere e orientare il ricambioplastico dei tessuti.
Grazie a queste considerazioni, il per-sonale protocollo propone un inter-vento dietetico strutturato, oltre chesulla dieta antitossica e antiflogistica,anche su un modello strategico PER-SONALIZZATO (TAB. 9) che prevedacontemporaneamente, per almeno seimesi:
� A) DIETA BIOENERGETICA
basata sul ricorso ad alimenti integralidi produzione agricola biodinamica.
SUPPLEMENTAZIONE CON INTEGRATORI NUTRIZIONALI
Vitamine: C, gruppo B, acido folico
Minerali: fosforo, magnesio, potassio, ferro
Oligoelementi: manganese, rame
Aminoacidi essenziali: MAP
Alcalinizzanti a base di Bicarbonati
Acidi grassi polinsaturi Omega 3/6
Prebiotici e Probiotici
Enzimi digestivi
DIETA BIOENERGETICA
ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIODINAMICA
“vitalità” degli alimenti
Attività enzimatica ed efficienza di assorbimentoCoerenza strutturale biochimicaOrdine e coerenza biofisicaValida emissione biofotonica
TAB. 11
STRATEGIA TERAPEUTICA NUTRIZIONALENELLA FLOGOSI CRONICA
FLOGOSI CRONICA SISTEMICAMULTIFOCALE
INTERVENTO DIETETICOSPECIFICO PERSONALIZZATO
(durata 6 mesi)
DIETA ANTITOSSICA
DIETA BIOENERGETICA
DIETA ANTIFLOGISTICA
INTEGRATORI NUTRIZIONALI
+
++ +
TAB. 9
TAB. 10
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In questi ultimi anni sono stati pubbli-cati diversi lavori scientifici che dimo-strano un incremento dei contenuti diantiossidanti e di vitamine negli ali-menti provenienti da colture biodina-miche. Ad esempio, si è riscontrato un maggiorlivello di vitamina C e di fenoli nellafrutta ed un contenuto doppio di flavo-noidi nel pomodoro biodinamico (15).Tuttavia il valore vitale di un alimentonon deriva solo dalla presenza in alteconcentrazioni di uno specifico com-ponente biochimico, ma dal giustoequilibrio di tutto il complesso dei suoielementi nutrizionali. Come un’orche-stra in grado di produrre un’armonia or-dinata quando raggiunga la sintonia tratutti i suoni e non la predominanza diuno sugli altri (TAB. 10).
– Un recente programma di ricerca fi-nanziato dal Ministero delle PoliticheAgricole ha già raggiunto, in questo sen-so, significative dimostrazioni (16).
Anche la freschezza degli alimenti è unfattore di primaria importanza. Alcuni procedimenti di cottura, nor-malmente usati in ristorazione, altera-no o distruggono la qualità dei cibi.Un esempio è rappresentato dalla cottu-ra alla piastra, alla brace o in acqua bol-lente. I cibi cucinati a vapore conserva-no, invece, parte delle loro proprietà.Gli alimenti manipolati industrialmenteallo scopo di prolungarne la conserva-zione presentano forte decadimento delloro valore di emissione biofisica, men-tre lo conservano se trattati con processidisidratanti, come la liofilizzazione (17).
Un chiaro esempio di vitalità è costitui-to dalla pasta fresca fatta in casa e confarina macinata al momento, che pre-senta un alto livello di emissione biofo-tonica, a differenza di quella secca nor-malmente presente in commercio e po-co vitale (18).
� B) INTEGRATORI NUTRACEUTICI
In TAB. 11 sono indicati i principali grup-pi di integratori efficaci nelle flogosi
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CONCLUSIONI
La terapia delle flogosi croniche in Me-dicina Fisiologica di Regolazione ne-cessita di interventi terapeutici integratiin grado di potenziarsi sinergicamente.
– Tra i diversi livelli di intervento tera-peutico è indispensabile focalizzarel’attenzione sulla necessità di una cor-retta e mirata riabilitazione nutriziona-le del paziente. �
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DI TULLIO G. – Medicina Fisiologi-ca di Regolazione: il modello strate-gico nutrizionale nella terapia delleflogosi croniche.La Med. Biol., 2010/2; 3-9.
Indirizzo dell’Autore
Dott. Giampiero Di Tullio– Medico Specialista in Igiene e Me-dicina preventiva - Scienza dell’A-limentazione e Dietetica
– Presidente della Società Europea diNutrizione Biologica (S.E.N.B.)
Via Parri 20, Villa FastiggiI – 61100 Pesaro
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