ArchitettureNeoclassich
E’ lo stile architettonico che riprende gli ideali e l’ apparato
formale dell'architettura classica greca e romana.
Questo stile emerse successivamente al tardobarocco e
al rococò, in anni in cui il Grand Tour segnava la
formazione culturale di intere generazioni di nuovi artisti
e di tutta la classe aristocratica e dell'alta borghesia.
Il Neoclassicismo cominciò nella seconda metà del XVIII
secolo sviluppandosi in tutti i paesi occidentali ma
anche in Russia, negli Stati Uniti e in America Latina
Ha caratteristiche diverse a seconda delle tradizioni precedenti e, oltre a rifarsi
all’architettura classica, lasciò le sue tracce anche nell’architettura più recente
CHIESE : - pianta centrale
- portico d’ingresso
- colonne (doriche, ioniche e corinzie)
sono appoggiate su un alto zoccolo
PALAZZI: - facciate molto allungate
- cortili interni
- scaloni monumentali
- numerose stanze allineate
• 1728 - nasce a Kirkcaldy
• Studiò le antichità di Roma e
della Campania
• Studiò il palazzo di Diocleziano
• Notorietà agevolata dal
Palladianesimo
• Stretto legame tra
architettura, decorazione e
arredo
• 1792 - muore a Londra
La casa fu commissionata da
Sir Nathaniel Curzon ai due
architetti Palladiani James
Paine e Matthew Brettingham
A Robert Adam fu affidato
inizialmente il disegno dei
giardini, ma più avanti si occupò
anche della costruzione della casa
• Edificio Palladiano
• Ispirato all’arco trionfale di Costantino
• Semicolonne sormontate da un classico frontone e due nicchie
• Possenti colonne
• Ampio attico con statue che lo fronteggiano
Kedleston
Hall, frontone
sud
16 colonne e 4
semicolonne corinzie
Volta a schifo
Atrio a cielo aperto come le
tipiche domus romane
Volta ornata di stucchi
Nicchie con calchi di statue
classiche ed ellenistiche
Pannelli a grisaille
Arredo fisso
Libreria con lesene, capitelli
ionici, trabeazione e frontoni
Arredamento studiato insieme
alla decorazione delle pareti
Fusione tra
struttura, funzione e
decorazione
Costruito tra il 1830 e
il 1842 a Regensburg
Luogo dove le Valchirie accolgono e servono
le anime degli eroi morti in battaglia
Tempio octastilo, periptero di ordine
dorico con 8 colonne nel fronte
principale e 17 dei lati lunghi
I due frontoni recano altorilievi che celebrano
uno la sconfitta di Napoleone e l’altro quella
subita dai Romani a Teutoburgo nel 9 d.C.
Forte sentimento nazionalista espresso
con la forza dell’ordine dorico con tutta
la sua crudezza e la sua freddezza
(Buchladen 1784 – Monaco di Baviera 1864)
• 1734 - nasce a Foligno
• Maggiore degli architetti neoclassici
• Allievo di Vanvitelli
• Prese parte alla costruzione della Reggia di Caserta
• 1776 - titolare della cattedra di Architettura dell’Accademia di Brera
• 1779 - viene nominato Imperial Regio Architetto
• 1808 -muore a Foligno
• Realizzato tra 1776 e 1778
• Impianto a ferro di cavallo
• Razionalità della progettazione
• 3 corpi aggettanti
• Punto di vista privilegiato è quello frontale
• Portico bugnato
• Terrazza su cui si affacciano tre aperture
• Frontone centrale che interrompe i tre registri frontali
• Semicolonne binate e lesene
Egli si era formato a Roma con lo studio delle antichità romane
Copia dal vero della veduta delle Rovine del
Tempio di Nerva a Roma, un disegno a penna
acquarellato databile tra il 1776 e il 1779
L’Interno della Basilica di San Pietro, uno
studio puntuale in veduta trasversale
dell’edificio sacro
(Rota d'Imagna 1744 – San Pietroburgo 1817)
Facciata a due piani
prospiciente il fiume Neva e
limitata, alle sue estremità, da
corpi lievemente aggettanti
Un monumentale porticato in aggetto
riproduce il fronte di un tempio octastilo di
ordine ionico alle cui colonne esterne
corrispondono delle paraste che
scandiscono la superficie parietale interna
Tempietto circolare monoptero una
parte del quale penetra all’interno
del muro di testa dell’edificio
preesistente
La parte retrostante è caratterizzata da
semicolonne incassate nella muratura e
separate da quattro nicchie con statue
Tipico complesso monastico russo fatto di
tante cupole a cipolla, croci, campanili e
cappelle, incorniciato da un arco romano
cassettonato e da rovine
I toni caldi impiegati per l’arco e per
l’ampio muro che lo contiene contrastano
con i grigi della chiesa creando una
visione grandiosa e quasi fiabesca
Due sculture architettoniche, quella dell’Oriente mistico e quella della classicità romana, sono
messe a confronto, ed è quest’ultima a conferire monumentalità e ‘’antichità’’ alla prima
Fu eretta nel 1818 da Ferdinando
Bonsignore e completata poi nel
1831 per celebrare il ritorno di
Vittorio Emanuele I a Torino,
È preceduta da un'ampia scala
e da un pronao esastilo con
trabeazione e timpano.
Ai piedi della gradinata vi è il
monumento a Vittorio Emanuele
I affiancato dalle Statue della
Religione e della Fede
L'interno è a pianta circolare e la
cupola si rifà al Pantheon e alla
chiesa parigina della Madeleine.
FINE
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