INTENZIONI SANTE MESSE Lunedì 20 18.00 Ballarin Domenico e Ghezzo Angela
(confr)
Martedì 21 18.00Gemma; Gianni, Bruna, Lidia
Mercoledì 22 18.00 Busetto Marco e Alda (confr)
Giovedì 23 18.00 Veronese Giovanna (confr); Armando e
Pierina
Venerdì 24 18.00: Lilla Lidia Luigi e Maria
Sabato 25 18.00: anime del purgatorio; Gino, Maria Lag-
gia, Alberto; Sergio Teresina, Pistolato Achille.
Domenica 26 11.00 Guerra Giovanni; Granzotto Giuseppe.
VITA DI COMUNITA’ Compleanni
Don Sandro e la comunità tutta si felicitano con
Furlan Bruna e Silvestri Gina che in questi
giorni festeggiano rispettivamente 93 e 90 anni!
Anniversari di matrimonio
Don Sandro e la tutta comunità si congratulano
con le coppie che in questi giorni festeggiano un
lungo cammino insieme:
Vidali Gianfranco e Crivellaro Maria (52 anni);
Bianco Mario e Bertolin Luciana (54 anni);
Boscolo Sergio e Boscolo Gina (54 anni);
Ghezzo Vittorio e Busetto Anna Maria (45 anni);
Terzo Tino e Quinto Barbara Laura (50 anni).
Continua la raccolta di fondi per coprire le spese dei recenti lavori di restauro della chiesa. Chi volesse fare la sua offerta può lasciarla in segreteria oppure fare un versamento presso il Banco Popolare agenzia della Cipressina: IBAN IT47D0503402015000000011850
Domenica 19
Giornata mondiale dei poveri Attività lupetti/reparto
9.00 chierichetti
Lunedì 20 16.45-17.45 catechismo 4 e 5 elem.
Martedì 21
Festa Madonna della Salute
18.00 S messa per gli ammalati
Mercoledì 22 17.00 doposcuola
17.00 cellule di evangelizzazione
1830 incontro 1 superiore 2030 gruppo di ascolto in via piazzetta
20.45 cellule di evangelizzazione
Giovedì 23
15.00-18.00 adorazione movimento euca-
ristico
Venerdì 24
16.45-17.45 catechismo 1,2,3 media
18.30 serata giovani
Sabato 25
11.00-12.00 catechismo 3 elementare
16.00 confessioni
16.00 doposcuola
Domenca 26 CRISTO RE Attività lupetti/reparto
9.00 chierichetti
10.45-11.45 catechismo 2 elementare
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Benedizione delle famiglie e visita agli ammalati o anziani
Don Sandro con piacere farà visita alle fami-
glie, agli anziati e agli ammalati che lo deside-
rano, per pregare con loro e chiedere la bene-
dizione della famiglia. E’ sufficiente segnalar-
lo in parrocchia per prendere appuntamento.
T entiamo di leggere la parabola dei talenti che
viene proposta questa domenica evitando di
collegarla subito al messaggio morale che ci è
sempre stato insegnato, cioè dei talenti che bisogna
far fruttificare.
Essa mette in scena degli uomini che maneggiano
con destrezza la logica finanziaria, il talento infatti
è una grossa somma di denaro.
Un uomo parte per un viaggio e dopo una lunga
assenza, torna a regolare i conti con i suoi servi.
Egli tratta da servi buoni i due che hanno saputo far
fruttare il denaro e da servo malvagio e pigro colui che
ha rifiutato il gioco di speculazioni. L’uomo ricco
arriva fino al punto di rivelare il suo amore per il
profitto dichiarando: Avresti potuto affidare il mio
denaro ai banchieri, così avrei ritirato il mio con gli
interessi (Mt 25,27). L’atteggiamento venale di
quest’uomo è in contraddizione con la legge biblica,
che vieta espressamente il prestito a interesse (Dt
23,20).
Chi è quest’uomo ricco che tutti adulano, eccetto
l’unico servo tacciato di inutilità?
Qualcuno che ha preso il posto del Creatore nel
cuore degli uomini, forse l’antico Serpente che ha
ingannato Adamo ed Eva. Solo il terzo servitore,
che rifiuta la logica del capitale, ci dà delle
indicazioni su tale individuo: egli è duro e senza
compassione, miete dove non ha seminato (Mt 25,24) e
ama il denaro al punto da approvare il prestito a
interesse vietato dalla Legge di Dio.
Gli altri servi invece, insieme alla gran parte
dell’umanità, lo considerano il loro signore e si
impegnano a far in modo che la sua logica
economica raggiunga ogni luogo e ogni uomo.
Le conseguenze della logica finanziaria sono ben
note anche oggi: i ricchi si arricchiscono sempre più
(cinque diventano dieci e due diventano quattro…),
mentre si aggrava la miseria dei poveri: A chiunque
ha sarà dato, e a chi non ha sarà
tolto anche quello che ha (Mt
25,29).
Questo padrone purtroppo è talmente incontestato
che spesso lo si prende per Dio; egli è invece colui
che fa gettar fuori, nelle tenebre esteriori, cioè nella
morte, l’uomo che gli ha tenuto testa.
La parabola ci lascia intendere che il servo inutile,
messo a morte da Satana, sia Gesù stesso.
La cifra uno, per la cultura ebraica, evoca il Dio
Uno, quel Signore che il pio ebreo invoca più volte
al giorno recitando lo Shemà Yisra’el: Ascolta
Israele, il Signore è Dio, il Signore è UNO (Dt 6,4).
Satana sembra allora continuare ancor oggi a
incarnarsi nell’umanità e con parecchio successo.
Egli spesso diviene il padrone della casa umana (Mt
24, 43), Pietro stesso è stato trattato da Satana da
Gesù quando ha rifiutato la croce (Mt 16,23): il
diavolo ispira il primo apostolo come tutta
l’umanità.
Se Satana può accasarsi come padrone delle anime,
anche Dio può incarnarsi nei nostri corpi per
combattere l’Avversario. Egli infatti si è incarnato
duemila anni fa in Gesù, e continua a farlo ancora
oggi quando l’ascolto del Verbo Eterno trasforma
interiormente anche noi in figli di Dio.
Nutrirsi della Parola, che è il Signore Risorto, ci
rende infatti il luogo dove Dio viene ad abitare,
prolungando così il mistero dell’Incarnazione.
Alla parabola dei talenti segue quella del giudizio
finale: “Quando il figlio dell’uomo verrà nella
gloria...”, il servo inutile, gettato fuori nelle tenebre,
si rivelerà essere lo stesso Signore, che farà trionfare
la logica dell’amore su quella del denaro.
Satana pensava di aver vinto, ma non è così, il
Signore lo ha sconfitto, continuando in noi la lotta
contro l’Avversario fino alla fine dei mondo.
don Sandro Manfrè
appunti Messe: Feriali 18.00 ▪ Domenica e festivi 9.30 e 11.00 ▪ XXXIII DOMENICA T.O.
della Comunità di San Lorenzo Giustiniani 19 novembre 2017-anno13 n° 680Tel. 041975762 [email protected] www.sanlorenzogiustiniani.it
IL SERVO INUTILE
Sabato 25 Novembre 2017 21° giornata nazionale della Colletta Alimentare
Non pensiamo ai poveri come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una vol-ta alla settimana […]. Queste esperienze, pur valide e utili […] dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. […] La loro mano tesa verso di noi è anche un invito […] a riconoscere il valore che la povertà in se stessa costitui-sce. La povertà è un atteggiamento del cuore [...] e permette di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti”. (Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri, dal Vaticano, 13 giugno 2017). Con queste intenzioni, invitiamo tutti a contribuire sabato 25 novembre 2017, donando, secondo le proprie possi-bilità, parte della spesa. Il cibo raccolto sarà distribuito alle numerose strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare, e arriverà anche nella nostra Parrocchia, dove il Gruppo Caritativo aiuta ogni mese una quarantina di famiglie in difficoltà. Chi desiderasse, invece, dare la propria disponibilità come volontario della raccolta, può contattarci personalmente.
In comunione Riccardo Lazzari cel. 3663423413 e Marco Cavasin cel. 3294108765
Nelle diverse biografie emerge la grande figura di Vescovo ed educatore, Gio-
vanni A. Farina; nacque a Gambellara, in provincia di Vicenza nel 1803. Entrato in seminario fu subito
notata la sua predisposizione per l’insegnamento, al punto che a soli 21 anni, quando ancora studiava
teologia, gli viene affidato il compito di tenere delle lezioni.
Ordinato sacerdote nel 1827 svolse i primi anni del suo ministero a Vicenza. E fu qui che intuì il valore
sociale che poteva avere l’insegnamento. Nel 1831 diede inizio alla prima scuola popolare femminile
e nel 1836 fondò le Suore Maestre di santa Dorotea, Figlie dei sacri Cuori un Istituto di Maestre consa-
crate al Signore e dedite interamente all’educazione.
Nel 1850 il Papa lo nominò vescovi di Treviso, dove si distinse in maniera particolare per la sua carità,
tanto da essere chiamato il “vescovo della carità”. Nel 1860 fu poi trasferito alla sede vescovile di Vi-
cenza. Partecipò al Concilio Vaticano I, dove sostenne con forza la definizione dell’infallibilità pontifi-
cia.
Morì a Vicenza il 04 marzo del 1888.
Le sue figlie sono oggi presenti in: India (6 stati); in Asia minore: Giordania, Israele, Palestina; Est
Europa: Ucraina, polonia, Romania; Europa mediterranea: Spagna, Italia; Africa: Costa D’Avorio,
Togo; America Latina: Brasile, Equatore, Colombia Messico.
Il suo messaggio di santità
Giovanni Antonio Farina fu un pastore zelante che non conobbe la mediocrità e camminò costante-
mente verso le vette della santità. Era sorretto da straordinario zelo sacerdotale nell’educare la gioven-
tù, nell’animare la vita cristiana e nell’impegno per formare sacerdoti misericordiosi e oranti, come egli
stesso testimoniò con la vita.
La virtù che più colpisce in lui è la carità eroica, tanto che venne definito «l’uomo della carità».
Le suore dell’Istituto Farina di Mestre, condividono questa immensa gioia: celebrare la santità del
nostro Padre e Fondatore nella celebrazione Eucaristica nella cappella della comunità, alle ore 6,30,
come pure nell’Eucaristia delle 18,30 in parrocchia, con Don Sandro. I santi sono i nostri amici e i
nostri intercessori presso Dio. Vi aspettiamo. Suor Maria Teresa Merlo F. SS.CC.
SAN GIOVANNI ANTONIO FARINA 23 NOVEMBRE:
TERZO ANNIVERSARIO DELLA CANNONIZZAZIONE “VI RACCOMANDO LA CARITA’…”
San Martino Anche quest’anno San Martino è passato da noi. E’ riuscito a
far divertire i bambini ed i genitori presenti ed è riuscito anche
a farli stare con il naso all’insù quando ha raccontato la sua
storia.
San Martino ha sempre un fascino speciale perché arriva in
un periodo in cui iniziano le nebbie ma riesce sempre a scal-
dare i cuori grazie anche alle castagne che come ogni anno
vengono arrostite dai 7 nani. Abbiamo cercato di pensare ad
un momento semplice ma allegro. Con i nostri ragazzi, che ringrazio, abbiamo preparato i giochi che
hanno coinvolto i genitori e come ogni anno abbiamo preparato il san Martino gigante che è stato
‘spazzolato’ in 12’ e 25’’. Troppo buono. Un grazie va sempre alle persone che si danno da fare in mo-
do che la festa rimanga una tradizione. Un grazie va come sempre ai 7 nani che hanno continuato a
batter le tece il venerdì in una iniziativa che ha coinvolto molti bambini. Un piccolo rammarico per chi
non c’era. E’ un peccato che in quelle occasioni in cui la comunità si riunisce, a parte la sagra, non ci
sia proprio la gran parte della comunità. Roberto
21 novembre Festa della Madonna
della Salute Ogni anno il 21 novembre la città di Venezia si reca al tem-pio a ringraziare per la libera-zione dalla peste, ma anche per invocare ancora la libera-zione da tante altre pesti che abitano in noi, nel nostro cuo-re: la peste dell’egoismo, della prepotenza, dell’odio e perché il mondo possa finalmente es-sere liberato dalla peste delle guerre, del terrori-smo, del sottosviluppo, della disuguaglianza tra ricchi e poveri. Maria come madre ascolta le no-stre preghiere, ma anche ci indica la via per tro-vare la salvezza :il suo Figlio Gesù Cristo.
LUNEDI 20 novembre
Il Pellegrinaggio dei giovani
MARTEDI 21 le ss. messe nella Basilica verranno celebrate
ogni ora dalle 6.00 alle 20.00.
Alle ore 10.00 solenne celebrazione presieduta dal Patriarca, presenti le Congregazioni del Clero e le Autorità Cittadine. La Basilica rimarrà aperta fino alle 22.15 con la Recita della Compieta.
Nella nostra chiesa parrocchiale alla messa delle ore 18.00 sarà chiesta l’intercessione di Maria per tutte le situazioni di sofferenza fisica e spiri-tuale.
LA GRAZIA DEL BATTESIMO SI FA DONO DI SOLIDARIETA
Quante notizie riempiono la nostra giornata,
molte rattristano, ma possiamo ascoltarne una
buona. Comunicarla fa bene a tutti.
Il mese scorso, precisamente il 19 novembre 2017
ha ricevuto in santo Battesimo la piccola Madda-
lena. Per ringraziare il Signore del dono e per
invocare l’aiuto del Signore, la famiglia ha stabili-
to di essere, a sua volta dono per qualcuno che
confida nella Provvidenza, e vive della sensibilità
altrui. Allora, unanimi, quanto ritenevano essere
superfluo in quel giorno: fiori, confetti, regali…
è stato devoluto a beneficio di chi ha fiducia nella
sensibilità di cuori buoni.
Maddalena, immersa in Cristo, oggi con i tuoi
amici esprimi il mistero ineffabile della benevo-
lenza divina. Le mozioni che hai suscitato nei
cuoi hanno invitato a rispondere alle provocazio-
ni dello Spirito che parla dentro di noi e ci guida
a dare risposta all’Invisibile Amore che opera in
noi.I sentimenti colorano la vita; senza sentimen-
ti non si può vivere. Sì, nel cuore di ciascuno c’è
un potenziale potente che si rivela mentre ascol-
tiamo la Voce interiore che ci apre ai nostri fratel-
li.Ringrazio Il Signore e la Vergine santa che mi
ha accompagnato a conoscere la generosità di
queste famiglia, mentre invito quanti leggeranno
“Appunti “a pregare tutti assieme per la piccola
Maddalena e la sua famiglia. Suor Rosetta Condotta
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