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Un'altra leggenda che cantava mio padre su questo stesso diluvio di prima del diluvio assunse perme, dopo quest'episodio, un significato molto particolare.Vi si raccontava che molto, molto tempo fa, settanta generazioni prima dell'ultimo diluvio - e ognigenerazione corrispondeva a cento anni - nei tempi in cui il mare si trovava dove oggi sta la terra, ela terra la dove oggi sta il mare, esisteva una grande civiltà, il cui centro era l'isola di Haninn, cheera a sua volta il centro della terra.Ora, quest'isola di Haninn, come mi insegnarono altri dati storici, era situata approssimativamentedove si trova ora la Grecia.Gli unici sopravvissuti a questo diluvio erano stati alcuni membri di una confraternita chiamataImastun che rappresentava da sola tutta una casta.Questi Frati Imastun erano un tempo sparsi per tutta la terra, ma il centro della loro confraternitarimaneva su quell'isola.Erano uomini di scienza. Fra le altre cose essi studiavano l'astrologia, ed era per poter osservare ifenomeni celesti sotto angoli differenti che proprio prima del diluvio si erano diffusi per tutta laterra. Ma nonostante le distanze a volte considerevoli che li dividevano, rimanevano incomunicazione costante fra di loro, come pure col centro della loro comunità, che tenevano alcorrente delle loro ricerche mediante mezzi telepatici.A tale scopo, ricorrevano ad alcune pizie di cui si servivano come apparecchi riceventi. Una voltain trance, queste captavano e annotavano inconsciamente tutte le informazioniloro trasmesse dagliImastun. Secondo il punto da dove provenivano le informazioni, queste pizie le scrivevano in unodei quattro sensi convenuti. Più precisamente, trascrivevano dall'alto in basso le comunicazioni cheerano loro indirizzate dai paesi situati a est dell'isola; da destra a sinistra, quelle che ricevevano daipaesi situati a sud; dal basso in alto, quelle che venivano loro da occidente (dove si trovaval'Atlantide e, più lontano, l'attuale America); e da sinistra a destra, quelle che venivano lorotrasmesse dalle regioni dove oggi c'è l'Europa.

Imastun, in antico armeno, significava ‘saggio’. Era anche il titolo dato ai personaggi importanti della storia,

come re Salomone, il cui nome e ancora oggi preceduto da quel titolo.

(Da “Incontri con uomini straordinari” di Gurdjieff. Vedi anche il “Crizia” di Platone.)

Bogačevsky, o padre Evlissi, e ancora in vita. Egli ha la fortuna di essere assistente del padresuperiore in un monastero dei frati esseni, non lontano dalle rive del Mar

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Morto.Secondo alcune congetture, questo ordine fu fondato milleduecento anni prima di Cristo. In questa confraternita, si dice, Cristo ricevette la sua prima iniziazione.

≪Il nostro venerabile padre Telvent e finalmente riuscito a conoscere la verità sulla confraternitadei Sarmung. Il loro ernos è effettivamente esistito vicino alla citta di Siranush. Poco dopol'esodo, essi emigrarono a loro volta, circa cinquant'anni fa, per stabilirsi nella valle di Izrumin, a tre giorni di cammino da Nivssi, ecc...≫.(Ernos indica una specie di corporazione.)Passava poi ad altri argomenti.Ciò che ci colpi maggiormente fu la parola Sarmung, che avevamo gia incontrata varie volte nellibro Merkhavat. E' il nome di una celebre scuola esoterica che, secondo la tradizione, fu fondata aBabilonia duemilacinquecento anni prima della nascita di Cristo, e di cui si ritrovano tracce inMesopotamia verso il VI o il VII secolo dopo Cristo. Ma dopo di allora, non si ritrova più danessuna parte la minima informazione sulla sua esistenza.Un tempo, si attribuiva a questa scuola il possesso di un altissimo sapere, che racchiudeva lachiave di numerosi misteri nascosti.Verso il VI o il VII secolo, i discendenti degli assiri, gli aissori, furono cacciati dalla Mesopotamiaverso la Persia a opera dei bizantini; molto probabilmente l'avvenimento aveva avuto luogonell'epoca in cui queste lettere erano state scritte.Poi fummo in grado di verificare che la città di Nivssi, menzionata nel manoscritto, era l'odiernacittà di Mossul, antica capitale del paese di Nievie, e che ancora oggi la popolazione della regionecircostante era composta per la maggior parte di aissori. Giungemmo allora allaconclusione che lalettera alludeva probabilmente a questo popolo.Se era vero che quella scuola era esistita, e poi emigrata, essa non poteva essere che aissoriana; ese esisteva ancora, doveva trovarsi fra gli aissori. Tenendo per buona l'indicazione dei tre giorni dicammino da Mossul, essa doveva trovarsi da qualche parte tra Urmia e il Kurdistan, e forse nonsarebbe stato tanto difficile ritrovare il posto. Decidemmo dunque di recarci laggiù a ogni costo, dicercare dove fosse ubicata la scuola, e poi di farci ammettere.Gli aissori sono i discendenti degli assiri. Oggi sono dispersi per il mondo. Se netrovano gruppi inTranscaucasia, nel nord-ovest della Persia, nella Turchia orientale, e in genere in tutta l'AsiaMinore. Si valuta che in tutto siano circa tre milioni. Per la maggior parte, essi appartengono al

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culto nestoriano e non riconoscono la divinità di Cristo; ma vi si trovano anche giacobiti, maroniti,cattolici, gregoriani e altri; fra loro ci sono perfino degli yazidi, adoratori del diavolo, ma in numeroesiguo.