Autorizzazione del Tribunale di Treviso n. 454 del 07/08/1980
RIVISTA TECNICA
COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI TREVISO
via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472
e-mail: [email protected]
Anno XXXVI n. 427 Marzo 2016
PRESIDENTE
Geom. Bruno Cisterna
DIRETTORE RESPONSABILE
Dott. Geom. Vanni Battistella
IL COMITATO DI REDAZIONE:
Geom. Deborah Candon
Geom. Massimo Cattarossi
Geom. Ferruccio Clementi
Geom. Luigi Clementi
Geom. Fiorenzo Dall’Ava
Geom. Roberto De Cristofaro
Geom. Claudio Favero
Dott. Geom. Ermanno Fellet
Geom. Paolo Gazzola
Geom. Gianfranco Tandura
Geom. Denis Vian
SOMMARIO Pag. 2
COORDINATORE STAMPA
Geom. Alberto Varago
Il Foglio
Marzo 2016
via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472
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FOTO DI COPERTINA:
Scorcio delle colline di
Conegliano (TV).
Foto dell’ Arch. Giorgio Sardi
VITA DEL COLLEGIO: Aggiornamento Albo professionale 3
VITA DEL COLLEGIO: Aggiornamento Registro dei praticanti 4
PROFESSIONE: Pubblicata la nota dell’osservatorio immobiliare 5
EDILIZIA E TECNOLOGIA: Il comfort acustico negli edifici - Ultime novità normative 6
AMBIENTE E TERRITORIO: Giornata studio per l’efficientamento energetico per le P.A. 7
URBANISTICA: Atti del convegno “L’ Innovazione Urbanistica nei P.A.T. e P.I.” - 4^ PARTE - 10
Pag. 3
Aggiornamento
Albo professionale
a cura della segreteria
del Collegio
VITA DEL COLLEGIO
AGGIORNAMENTO ALBO PROFESSIONALE
SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 25 FEBBRAIO 2016
Geom. GIORGIA CORRADIN di Ponte di Piave (TV) n. 3615
Geom. ERIKA DA PRA di Mogliano Veneto (TV) n. 3616
Geom. OMAR GOTTARDO di Oderzo (TV) n. 3617
Geom. MATTIA PICCOLI di Cordignano (TV) n. 3618
Geom. GIACOMO RUBINATO di Mogliano Veneto (TV) n. 3619
Geom. VALENTINA BARAZZA di Conegliano (TV) n. 3017
Geom. SILVANO FRANCHETTO di Quinto di Treviso (TV) n. 2838
Geom. BRUNO ROSSETTI di Treviso n. 437
Geom. KRISTIAN BATTISTON di Spresiano (TV) n. 3078
Geom. ANTONIO BERNARDI di Treviso n. 2379
Geom. MORENO BRAMBULLO di Castelfranco Veneto (TV) n. 2828
Geom. DOMENICO DI CESARE di San Pio delle Camere (AQ)n. 3324
Geom. DOMENICO MILANESE di Paese (TV) n. 2594
NUOVE ISCRIZIONI: n. 5
Il Foglio
Marzo 2016
CANCELLAZIONE PER DECESSO: n. 1
CANCELLAZIONI PER DIMISSIONI: n. 2
SOSPENSIONI PER MOROSITA’: n. 5
Pag. 4 VITA DEL COLLEGIO
Aggiornamento
Registro dei praticanti
AGGIORNAMENTO REGISTRO DEI PRATICANTI
SEDUTA DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL 25 FEBBRAIO 2016
Geom. ELENA BARES di Bonisiolo di Mogliano Veneto (TV)
Geom. LORENZO CUNIAL di Castelcucco (TV)
Geom. PIERPAOLO FIGHERA di Sala d’Istrana (TV)
Geom. ROBERTO PIZZOLATO di Trevignano (TV)
Geom. MARCO POLES di Gaiarine (TV)
Geom. IONUT CIUCIUR di San Biagio di Callalta (TV)
a cura della segreteria
del Collegio
NUOVE ISCRIZIONI: n. 5
Il Foglio
Marzo 2016
ATTESTAZIONE DI COMPIUTA PRATICA: n. 1
Pag. 5 PROFESSIONE
Pubblicata la nota
dell’osservatorio im-
mobiliare.
MERCATO EDILIZIO: PRIMA NOTA DEL 2016
PUBBLICATA LA NOTA DELL'OSSERVATORIO IMMOBILIARE
"Il mercato immobiliare italiano prosegue il trend di crescita facendo registrare negli ultimi
tre mesi del 2015 un tasso tendenziale riferito al totale delle compravendite pari a +6,2%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente."
Questa la sintesi della Nota trimestrale relativa
all'andamento del mercato immobiliare italiano
(con la sintesi annuale) pubblicata dall'OMI il 3
marzo scorso.
L'Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell'A-
genzia delle Entrate ha così reso pubblici i dati
delle compravendite che sono stati estratti l’8
febbraio 2016 e si riferiscono alla data dei rogiti
stipulati nel IV trimestre 2015.
Le compravendite di abitazioni sono quindi in rialzo: nel IV trimestre 2015 il settore resi-
denziale ha guadagnato, rispetto al IV trimestre del 2014, oltre nove punti percentuali (in
media nazionale).
Il rialzo dei volumi di compravendita di abitazioni, registrato a livello nazionale, si presenta
con segni positivi anche quando si distingue il mercato nei capoluoghi da quello nei co-
muni minori, sebbene con diversità tra le aree geografiche Nord, Centro e Sud.
Il mercato edilizio in crescita, nei primi due mesi del 2016
Aumento della domanda in tutte le città principali d'Italia
Il mercato immobiliare italiano prosegue nel percorso di ripresa e dall'analisi dei primi due
mesi del 2016 arrivano i primi segnali positivi per l’anno in corso.
Questo quadro emerge dai dati divulgati dall’Agenzia delle Entrate (OMI) in merito alle
compravendite nel 2015 sui primi due mesi dell’anno in corso.
Secondo la Nota dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate,
infatti, nel 2015 le compravendite sono aumentate a livello generale, con un +4,7% rispet-
to al 2014.
tratto da
Edilia 2000.it
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 6 EDILIZIA E TECNOLOGIA
Il Foglio
Marzo 2016
Il comfort acustico
negli edifici - Ultime
novità normative
a cura dell’ Arch. Geom.
Massimo Piani
TCAA Arpav
“IL COMFORT ACUSTICO NEGLI EDIFICI – ULTIME NOVITA’ NORMATIVE”
Il 7 aprile 2016 è entrata a far parte del corpo normativo nazionale la UNI EN ISO 16283-
3 (in recepimento della norma europea ed. febbraio 2016) riguardante le misure in opera
dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – parte 3: isolamento acustico di
facciata.
Con questa norma, finalmente, si conclude il passaggio dalle abrogate norme UNI EN
ISO 140 alle nuove norme cogenti della serie UNI EN ISO 16283 parti 1 e 2 ponendo fine
alle anomalie create dal vuoto normativo in parte sopperito dall’emanazione della UNI
11572:2015.
Si specificano così le procedure per determinare l’isolamento acustico per via aerea di
elementi di facciata (metodi di elementi) e facciate intere (metodi globali) utilizzando misu-
razioni della pressione sonora. I risultati di prova possono essere utilizzati per quantifica-
re, valutare e confrontare l’isolamento acustico per via aerea in ambienti ammobiliati che
può essere convertito in un indice di valutazione (R’w, DnTw e per il calpestio L’nw) delle
grandezze in conformità della UNI EN ISO 717-1 che consente di valutare l’isolamento
acustico per via aerea e a semplificare la formulazione dei requisiti acustici nei capitolati
edilizi.
Queste sono le premesse tecniche normative per poter comprendere gli strumenti ad oggi
a disposizione della committenza per classificare acusticamente le proprie unità immobi-
liari senza ricadere nelle imprecisioni contenute nel DPCM 5-12-1997 “Determinazione
dei requisiti acustici passivi degli edifici” che causano tuttora incomprensioni tra produttori
e clienti finali.
Infatti con le procedure di valutazione e verifica in opera contenute nelle UNI 11367
“Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valu-
tazione e verifica in opera” e UNI 11444 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica
delle unità immobiliari – Linee guida per la selezione delle unità immobiliari in edifici con
caratteristiche non seriali” consentono di classificare gli edifici secondo 4 differenti classi
di efficienza acustica: si parte dalla classe 4 (prestazione modesta) fino ad arrivare alla
classe 1 (prestazione ottima) identificando l’ambiente abitativo il più silenzioso.
E’ importante progettare ogni edificio il quale risulta composto da un sistema costituito
dalle strutture edilizie esterne (che delimitano un volume definito), dalle strutture interne
(impianti, dispositivi tecnologici ed arredi compresi all’interno del volume) la cui superficie
esterna si rapporta con l’ambiente esterno, il terreno alla base delle fondazioni e gli altri
edifici.
Perciò il comfort acustico delle unità immobiliari destinate al soggiorno e alla permanenza
di persone per lo svolgimento di attività e funzioni caratterizzanti la destinazione d’uso
(ambiente abitativo) è strettamente correlato agli elementi costruttivi quali le partizioni
interne verticali, le partizioni interne orizzontali, le facciate che delimitano e conformano
gli ambienti interni all’edificio, gli elementi di impianto a funzionamento continuo o discon-
tinuo che servono gli ambienti interni.La difesa dal rumore è un’esigenza primaria che
deve essere garantita per ogni individuo affinché la sua condizione non sia disturbata dal-
la presenza di altri rumori che ne riducano il rendimento e la capacità uditiva (a partire dal
punto di vista psicologico fino a quello fisico) siano essi provenienti da fonti esterne che
da fonti interne.
Pag. 7 AMBIENTE E TERRITORIO
PATTO DEI SINDACI: L’EFFICIENZA ENERGETICA
PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Occasioni per parlare di Energia si presentano ormai tutti i giorni, dalla telefonata del call
center che ci propone nuovi contratti energetici alle aziende che a vario titolo si propongo-
no per diminuire i consumi ed i relativi costi di esercizio.
Ben diverso è confrontarsi in una “Giornata di Studio affrontando in modo operativo le
tematiche dell’Efficientamento per la Pubblica Amministrazione” a partire dalle politi-
che energetiche proposte dalla Regione Veneto, alle strategie nazionali di incentivazione
tramite il Conto Termico gestito dal GSE, fino a sperimentazioni concrete di Diagnosi e di
riqualificazione energetica, trattando anche contratti di rendimento energetico, di mercato
dell'energia, di rinegoziazione dei contratti di fornitura energetica e monitoraggio SMART
di impianti FER.
Questo e altro ancora è quanto avvenuto il giorno 24 febbraio 2016 presso
l’Auditorium della Provincia di Treviso dal titolo “Patto dei Sindaci: l’efficienza ener-
getica per la Pubblica Amministrazione”.
Di seguito, in modo molto sintetico, si riporteranno le tematiche degli interventi che sono
stati proposti nella Giornata di Studio, che ha visto diversi partecipanti, tra i quali, il mode-
ratore e organizzatore della giornata Antonio Zonta, Dirigente del Settore Edilizia, Patri-
monio e Stazione Appaltante della Provincia di Treviso e Giulino Vendrame, Servizio E-
nergia Regione del Veneto.
Il filo conduttore che ha legato gli interventi è stato il settore dell’energia (e delle azioni
possibili per ottenere un risparmio sia in termini di emissioni di CO2 che in termini di ridu-
zione dei costi di gestione e di acquisto del combustibile). La catena degli interventi che
ha caratterizzato l’incontro ha fatto emergere che esiste una forma di “buona volontà” nel
perseguire tali obiettivi, anche se spesso ci si trova a dover recuperare quelle risorse e
competenze che chiedono doverose ed approfondite verifiche sia di bilancio che contrat-
tuali per far fronte alle iniziative di efficientamento.
A parer comune, il primo tassello da mettere a punto, e che individua la fattibilità degli
interventi e la loro sostenibilità economica nei tempi previsti, passa attraverso una
“severa” quanto mirata DIAGNOSI ENERGETICA, strumento indispensabile per la va-
lutazione del parco immobiliare degli edifici pubblici.
Ad oggi non ancora resa obbligatoria dalla norma (D.Lgs. 102/2014 n.d.r.) se non per le
grandi imprese e quelle a forte consumo di energia, viene spesso scambiata per l’APE
(Attestato di Prestazione Energetica).
All’incontro/dibattito hanno partecipato numerose realtà comunali della Provincia di Trevi-
so, e sembra che salvo qualche raro caso di amministrazione “virtuosa”, i più siano anco-
ra ai blocchi di partenza proprio perché non hanno strumenti efficaci per valutazioni di tale
dimensione oppure perché si tratta di piccole-medie realtà oppure per limitazioni dei fondi
da investire in infrastrutture. Prendendo un po’ le distanze da quest’ultima analisi
(mancanza di fondi), è stato interessante ascoltare l’idea di Green School Competition
attuata nel comune di Treviso e che ha coinvolto il patrimonio immobiliare scolastico (che
rappresenta circa il 90% del patrimonio immobiliare comunale). Ovvero come stimolare la
fantasia e l’intelligenza degli alunni nel processo di cambiamento delle abitudini per le
buone pratiche di risparmio (il classico spegnere le luci nelle aule vuote).
Il Foglio
Marzo 2016
Giornata studio per
l’efficientamento ener-
getico per le P.A.
a cura del Geom.
Massimo Cattarossi
Pag. 8 AMBIENTE E TERRITORIO
Le politiche energetiche della Regione Veneto
Giuliano Vendrame, Servizio Energia Regione Veneto
L'intervento descrive le azioni recentemente realizzate e che si prevede di realizzare, con
specifico riferimento all'utilizzo delle risorse comunitarie del POR FESR 2014-2020 dedi-
cate ad interventi volti a migliorare l'efficientamento energetico ed a limitare i mutamenti
climatici.
Il Conto Termico per l'efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione
Filippo Marcelli, Gestore dei Servizi Energetici SpA - GSE Roma
Puntuale descrizione dell’attuale Conto Termico (DM 28/12/2012) e delle principali novità
introdotte dal nuovo Conto Termico, con un particolare focus sulla Pubblica Amministra-
zione. Sono stati illustrati i soggetti beneficiari, le varie tipologie di intervento, le diverse
modalità di accesso agli incentivi, la disponibilità delle risorse statali, gli incentivi e la loro
modalità di erogazione, i risultati raggiunti, per approdare, infine, alle conclusioni più rile-
vanti per la PA.
Lo strumento del Global Service integrato per la gestione del patrimonio immobilia-
re scolastico provinciale e la Green Schools Competition
Maurizio Tufaro, responsabile U.O. Tecnologico-Manutentivo Provincia di Treviso
Racconta il percorso di rinnovamento nella gestione del patrimonio edilizio scolastico av-
viato dalla Provincia.
Il coinvolgimento dell'utenza, cioè studenti, docenti e personale scolastico, risulta fonda-
mentale per perseguire gli obiettivi di gestione efficiente e di responsabilizzazione nell'uso
del bene comune. Il progetto Green Schools Competition avviato per gli Istituti Secondari
Superiori va proprio in questa direzione oltre che formare futuri cittadini consapevoli e
responsabili nei confronti dell'ambiente.
Audit energetico per gli edifici pubblici, l'esperienza nei 10 Comuni PAES del trevi-
giano
Elena Cattarossi, T-ZERO S.r.l.
In contemporanea alla redazione dei 10 PAES supportati dalla Provincia di Treviso, la
ditta T-ZERO incaricata del progetto ha avviato l’elaborazione della diagnosi energetica in
forma “leggera” di alcuni degli edifici pubblici maggiormente energivori scelti in accordo
con le Amministrazioni coinvolte nel progetto.
Per l’elaborazione delle diagnosi viene utilizzato lo strumento SEAS (Software Energetico
per Audit Semplificati), il software che ENEA mette a disposizione gratuitamente a tutti gli
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 9 AMBIENTE E TERRITORIO
operatori pubblici e privati. Gli output del SEAS vengono successivamente confrontati con
i consumi effettivi degli edifici (ricavati dai dati delle bollette energetiche) per poi individua-
re le migliori soluzioni per l'efficientamento energetico ed i relativi costi.
Il mercato dell'energia e la rinegoziazione dei contratti di fornitura energetica per la
Pubblica Amministrazione
Giovanni Sorlini, Sinergia Consulting S.r.l.
L’intervento punta a fornire le indicazioni fondamentali per le Amministrazioni per potersi
muovere con serenità in questo campo, anche eventualmente mettendo in atto soluzioni
innovative che portino alla definizione di contratti di fornitura i più vantaggiosi possibili.
Verifica, gestione funzionale e amministrativa degli impianti fotovoltaici pubblici
Stefano Roppa, SunReport S.r.l.
L’intervento punta a fornire alla Pubblica Amministrazione le indicazioni di base per poter
valutare lo stato dei propri impianti ed adottare un corretto approccio verso la gestione
degli stessi, utilizzando le diverse soluzioni presenti sul mercato.
Inoltre sono intervenuti anche tre rappresentanti dei Comuni di Silea, Vittorio Veneto e
Montebelluna, che hanno raccontato le loro esperienze all’interno della realtà comunale.
In un contesto così energeticamente “frizzante”, la domanda che possiamo farci è
“cosa possiamo fare noi per attuare un cambiamento”, perché, è opinione condivi-
sa, che ognuno può e dovrebbe fare la sua parte.
Dal link riportato nel riquadro si potranno scaricare brevi “abstract” e slide degli interventi
della “Giornata Studio”.
Il Foglio
Marzo 2016
SI AVVISA CHE E’ POSSIBILE SCARICARE GLI ALLEGATI DI RIFERIMENTO
DAL SITO DEL COLLEGIO AL SEGUENTE LINK:
WWW.GEOTV.IT/SERVIZI/ILFOGLIO/DOCUMENTAZIONECORRELATA/
MARZO2016
Pag. 10 URBANISTICA
ATTI DEL CONVEGNO
- 4^ PARTE -
L’innovazione urbani-
stica nei PAT e PI.
ATTI DEL CONVEGNO - 4^ PARTE -
L’INNOVAZIONE URBANISTICA NEI P. A. T. E P.I.
VALUTAZIONE AMBIENTALE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
COMUNALE ATTRAVERSO V. A. S. E V.INC.A
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V. A. S.)
Obiettivi e Finalità
La finalità della V. A. S. è l’integrazione delle politiche ambientali nel processo di pianifica-
zione territoriale, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Tale procedura segue la pianificazione lungo tutto il suo iter perseguendo la finalità di
indirizzarla a obiettivi di sviluppo che puntino a soddisfare le condizioni di sostenibilità
ambientale.
La V. A. S., mettendosi in relazione con le scelte urbanistico – ambientali del piano, con-
sente:
• Di individuare gli effetti ambientali della pianificazione;
• Di indicare gli obiettivi di qualità ambientale che si intendono perseguire;
• Di avviare il monitoraggio attraverso l’uso di indicatori della qualità e/o dell’evoluzione
dell’ambiente.
Richiami normativi
DIRETTIVA 2001/42/CE del 27 giugno 2001
Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente
• Art. 1: la presente direttiva ha l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione
dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto
dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo
sostenibile;
• Art. 3: viene effettuata una valutazione ambientale per tutti i piani e i programmi che
sono elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei tra-
sporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pia-
nificazione territoriale o della destinazione dei suoli;
• Art. 4: la valutazione ambientale di cui all’art. 3 deve essere effettuata durante la fase
preparatoria del piano o del programma ed anteriormente la sua adozione o all’avvio
della relativa procedura legislativa;
• Art. 5: nel caso sia necessaria una valutazione ambientale […] deve essere redatto un
rapporto ambientale in cui siano individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che
l’attuazione del piano o del programma potrebbe avere sull’ambiente nonché le ragione-
voli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del program-
ma;
• Art. 9: gli stati membri assicurano che, quando viene adottato un piano o un programma,
le autorità […], il pubblico e tutti gli stati membri consultati ai sensi dell’art. 7 ne siano in-
formati e che venga messo a loro disposizione il piano o programma adottato, una di-
a cura
Dott. Maurizio Leoni
Agronomo libero profes-
sionista
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 11 URBANISTICA
chiarazione di sintesi in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state
integrate nel piano o programma e le misure adottate in merito al monitoraggio ai sensi
dell’art. 10;
• Art. 10: gli stati membri controllano gli effetti ambientali significativi dell’attuazione
dei piani e dei programmi al fine, tra l’altro, di individuare tempestivamente gli effetti nega-
tivi imprevisti e essere in grado di adottare le misure correttive che ritengono opportune.
D. Lgs. n° 152 del 03 aprile 2006
Norme in materia ambientale
• Art. 5: ai fini del presente decreto si intende per valutazione ambientale di piani e pro-
grammi, nel seguito valutazione ambientale strategica, di seguito V. A. S.: il processo che
comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo II della seconda parte del presente de-
creto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l’elaborazione del rapporto am-
bientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del
rapporto e degli esiti delle consultazioni, l’espressione di un parere motivato,
l’informazione sulla decisione ed il monitoraggio.
• All. VI: le informazioni da fornire con i rapporti ambientali che devono accompagnare le
proposte di piani e di programmi sottoposti a valutazione ambientale strategica sono:
a) Illustrazione dei contenuti, degli obiettivi principali del piano o programma e del
rapporto con gli altri pertinenti piani o programmi;
b) Aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile sen-
za l’attuazione del piano o del programma;
c) Caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbe-
ro essere significativamente interessate;
d) Qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi
compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale,
culturale e paesaggistica (S. I. C./Z. P. S.), territori con produzioni agricole di par-
ticolare qualità e tipicità;
e) Obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale, comunitario o
degli stati membri, pertinenti al piano o al programma, e il modo in cui durante la
sua preparazione si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione am-
bientale;
f) Possibili impatti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversi-
tà, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria i
fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, il paesaggio e l’interazione
tra i suddetti fattori. Devono essere compresi tutti gli impatti significativi, compresi
quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanen-
ti e temporanei, positivi e negativi;
g) Misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo pos-
sibile gli eventuali impatti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del
piano o del programma;
h) Sintesi delle ragioni della scelta delle alternative individuate e una descrizione
di come è stata effettuata la valutazione, nonché le eventuali difficoltà incontrate
nella raccolta delle informazioni stesse;
i) Descrizione delle misure previste in merito al monitoraggio e controllo degli
impatti negativi significativi derivanti dall’attuazione del piano o del programma
proposto definendo, in particolare, le modalità di raccolta dei dati e di elaborazio-
ne degli indicatori necessari alla valutazione degli impatti, la periodicità della pro-
duzione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli impatti, le perio-
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 12 URBANISTICA
dicità della produzione di un rapporto illustrante i risultati della valutazione degli
impatti e le misure correttive da adottare;
j) Sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle precedenti lettere.
L. R. n° 11 del 23 aprile 2004
Norme per il governo del territorio
• Art. 4: al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un eleva-
to livello di protezione dell’ambiente, i Comuni, le Provincie e le Regioni, nell’ambito dei
procedimenti di formazioni degli strumenti di pianificazione territoriale, provvedono alla
valutazione ambientale strategica (V. A. S.) degli effetti derivanti dall’attuazione degli
stessi ai sensi della direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001. […] La V. A. S. evidenzia
la congruità delle scelte degli strumenti di pianificazione rispetto agli obiettivi di
sostenibilità degli stessi, alle possibili sinergie con gli altri strumenti di pianificazione
individuando, altresì, le alternative assunte nell’elaborazione del piano, gli impatti poten-
ziali, nonché le misure di mitigazione e/o di compensazione da inserire nel piano. […]
L’amministrazione procedente assicura, altresì, il confronto con le associazioni economi-
che e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i
gestori di servizi pubblici e di uso pubblico invitandoli a concorrere alla definizione degli
obiettivi e delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione.
Le procedure amministrative in base alle diverse fattispecie di piani e programmi sono
stati individuati dalla D. G. R. 791 del 31 marzo 2009.
Elaborati
La procedura V. A. S. prevede la stesura dei seguenti elaborati:
• Rapporto ambientale preliminare, dove viene effettuata l’analisi dello stato dell’ambiente
per far emergere eventuali criticità;
• Rapporto ambientale finale, dove vengono valutati gli effetti sull’ambiente dell’attuazione
delle norme previste, la loro sostenibilità ambientale, vengono individuate eventuali miti-
gazioni e il piano di monitoraggio per controllare la sostenibilità del piano in fase di attua-
zione;
• Sintesi non tecnica, elaborato riassuntivo del rapporto ambientale;
• Dichiarazione di sintesi, dove vengono illustrate in che modo le considerazioni ambien-
tali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto am-
bientale e degli esiti delle consultazioni, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il pia-
no o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate.
Lo stato dell’ambiente prevede l’analisi delle seguenti componenti:
Aria
Clima
Acqua
Suolo e sottosuolo
Settore primario
Flora
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 13 URBANISTICA
Fauna
Biodiversità
Paesaggio
Patrimonio culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico
Popolazione
Salute e sanità
Sistema insediativo
Mobilità
Pianificazione e vincoli
Agenti fisici
Sistema turistico - ricettivo
Sistema dei servizi
Rifiuti
Energia
Esempio Tavole – Carta delle sensibilità e delle pressioni di origine antropica
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 14 URBANISTICA
Esempio Tavole – Carta delle sensibilità e delle pressioni di origine antropica
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 15 URBANISTICA
Esempio Tavole – Carta della permeabilità strutturale
Esempio Tavole – Carta delle mitigazioni
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 16 URBANISTICA
Il Foglio
Marzo 2016
Pag. 17 URBANISTICA
Richiami normativi – Regione Veneto
D. G. R. n° 1646 del 07 agosto 2012
Presa d’atto del parere n° 84 del 03 agosto 2012 della commissioni regionale V. A. S.
“Linee di indirizzo applicative a seguito del c. d. Decreto Sviluppo, con particolare riferi-
mento alle ipotesi di esclusione già previste dalla Deliberazione n° 791/2009 e individua-
zione di nuove ipotesi di esclusione e all’efficacia della valutazione dei rapporti ambientali
dei P. A. T./P. A. T. I.”
Il Foglio
Marzo 2016
IPOTESI DI ESCLUSIONE DALLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’
Le varianti derivanti dalla correzione dei perimetri degli ambiti destinati ai piani urbani-stici attuativi. Le varianti ai P. A. T./P. A. T. I. che non comportino modifiche alle destinazioni d’uso delle aree. Alle norme tecniche di attuazione del piano, alla distribuzione dei carichi insediativi ed alla dotazione degli standard urbanistici, che contengono solo la reitera-zione dei vincoli preordinati all’espropriazione o precisazioni o interpretazioni relative alle norme tecniche di attuazione del piano e che comportano solo cambi di destinazio-ne d’uso di immobili pubblici esistenti al fine di continuarli ad adibire prevalentemente ad uso pubblico. Le varianti obbligatorie di adeguamento a norme e piani sovraordinati, in caso di esclu-sivo recepimento di indicazioni normative, ivi comprese le varianti di esclusivo adegua-mento al piano di assetto idrogeologico (P. A. I.). I P. U. A. che non contengono un’area di cui all’art. 6, comma 2, lettera b), del D. Lgs. n° 152/2006 (Rete Natura 2000), e che hanno una prevalente destinazione residenziale la cui superficie di intervento non superi i 3 ha. Gli ambiti individuati sulla carta della trasformabilità del P. A. T./P. A. T. I. quali “aree idonee per interventi diretti al, miglioramento della qualità urbana”, “aree idonee per interventi diretti al miglioramento della qualità territoriale”, “aree di riqualifi-cazione e riconversione”, la cui attuazione è prevista mediante accordi di program-ma ovvero accordi pubblico/privato le cui relative destinazioni sono di natura residen-ziale fermo restando che nel rapporto ambientale devono essere contenute appo-site schede di descrizione dello stato dei luoghi.
Pag. 18 URBANISTICA
D. G. R. n° 1717 del 03 ottobre 2013
Presa d’atto del parere n° 73 del 02 luglio 2013 della commissioni regionale V. A. S.
“Linee di indirizzo applicative a seguito della sentenza n° 58/2013 della Corte Costituzio-
nale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 40, comma 1, della legge della
Regione Veneto 6 aprile 2012, n° 13, nella parte in cui aggiunge la lettera a) del comma 1
bis all’art. 14 della legge della Regione Veneto 26 giugno 2008, n° 4”
Il Foglio
Marzo 2016
TIPOLOGIA ADEMPIMENTI
P. U. A. adottati di P. R. G. non sottoposti a V. A. S.
Il P. U. A. deve essere sottoposto a veri-fica di assoggettabilità
P. U. A. adottati previsti dal P. R. G. non ancora attuati ma confermati dal P. A. T./P. A. T. I. ed i cui effetti risultano comple-tamente valutati nel rapporto ambien-tale del P. A. T./P. A. T. I. in quanto pre-sentano gli elementi richiesti dal c. d. De-creto Sviluppo (L. 12 luglio 2001 n° 106 di conversione del Decreto Legge 13 maggio 2011, n° 70 art. 5)
Il P. U. A. non deve essere sottoposto a verifica di assoggettabilità in quanto già valutato in sede di valutazione della sostenibilità ambientale del P. A. T./P. A. T. I.
P. U. A. adottati previsti dal P. R. G. non ancora attuati ma confermati dal P. A. T. /P. A. T. I. ed i cui effetti non risultano completamente valutati nel rapporto ambientale del P. A. T./P. A. T. I. anche in quanto non presentano gli elementi richiesti dal c. d. Decreto Sviluppo (art. 5, comma 8)
Il P. U. A. deve essere sottoposto a veri-fica di assoggettabilità. In ogni caso la verifica di assoggettabilità riguarda solo gli elementi che non siano stati già ogget-to di valutazione
Strumenti attuativi adottati dal P. A. T. / P. A. T. I. già sottoposto a V. A. S. ma non ivi valutati
Lo strumento attuativo deve essere sotto-porto a verifica di assoggettabilità. In ogni caso la verifica di assoggettabilità riguarda solo gli elementi che non siano stati già oggetto di valutazione
Pag. 19 URBANISTICA
ATTI DEL CONVEGNO
- FINE 4^ PARTE -
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TIPOLOGIA ADEMPIMENTI
Piano degli Interventi (P. I.)
Se il rapporto ambientale del P. A. T./P. A. T. I. ha consi-derato tutti gli effetti significativi, compresi quelli secon-dari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi derivanti dalle azioni previste dal P. A. T. /P. A. T. I. stesso, il P. I. non è sottoposto a procedura di verifica di assoggettabilità o a V. A. S. in quanto meramente attuativo di scelte già compiu-te e completamente valutate in sede di valutazione del P. A. T./P. A. T. I., non andando a modificare i parametri urbanisti-ci previsti dal P. A. T./P. A. T. I. e come tale è sottoposto a verifica di assoggettabilità;
Se il rapporto ambientale del P. A. T. non ha considerato tutti gli effetti significativi, compresi quelli secondari, cu-mulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, perma-nenti e temporanei, positivi e negativi derivanti dalle azioni previste dal P. A. T. /P. A. T. I. stesso, il P. I. è sottoposto a verifica di assoggettabilità all’esito della quale sarà sotto-posto o meno a V. A. S.;
Dalla data di recepimento di questo parere da parte della Giunta regionale, l’accertamento della sussistenza della va-lutazione di tutti gli effetti significativi, compresi quelli secon-dari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi derivanti dalle azioni previste dal P. A. T. è compiuta dalla commissione V. A. S. in sede di parere sul rapporto ambientale del P. A. T./P. A. T. I.
via Piave n. 15 - 31100 Treviso tel. + 39 0422 312700 fax. + 39 0422 420472
e-mail: [email protected]
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