Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Socio-Sanitari,
per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
“ALESSANDRO FILOSI”
Codice meccanografico: LTRC01000D
SEDE LEGALE: Via Roma, 125 – 04019 TERRACINA (LT)
0773 702877 0773 870898 cell. 331 1822487
e-mail posta elettronica certificata (PEC): [email protected]
posta elettronica istituzionale: [email protected]
SUCCURSALE: Via Roma, 116 0773 700175 cell. 331 1745691 SUCCURSALE: Via Don Orione cell. 331 1819717 CF: 80004020592 Codice univoco per la fatturazione elettronica: UFX99T
SITO WEB ISTITUZIONALE: http://www.filositerracina.gov.it/
Prot. n. 3551/15.5.2015
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Documento del 15 maggio
( ART. 5, DPR 323/98)
CONSIGLIO DELLA CLASSE V SEZ. A
INDIRIZZO
SERVIZI _SOCIO - SANITARI
DATA DI APPROVAZIONE 14 MAGGIO 2015
IL DOCENTE COORDINATORE IL DIRIGENTE SCOLASTICO
f.to (prof.ssa Maria Giangaspero) (prof.ssa Anna Maria Masci)
Firma autografa omessa ai sensi
e per gli effetti dell'art. 3 D.Lgs. n. 39/1993
La presente copia è destinata unicamente alla pubblicazione on line. L’originale del documento è in Atti d’Istituto.
INDICE
Presentazione dell’Istituto o Breve
storia dell’Istituto o Presentazione
corsi di studi
o Risorse strutturali e sito internet
o Orario delle lezioni e organizzazione
dell’attività didattica o Provenienza della
popolazione scolastica
Il consiglio di classe
Presentazione della classe o
Elenco allievi o Profilo
della classe
o Informazioni desunte dallo scrutinio dell’anno precedente
Il percorso formativo della classe o
Obiettivi educativi o Obiettivi
cognitivi o Strumenti o Spazi o Metodologie
o Interventi di recupero e di sostegno : modalità e tempi di attuazione o
Verifica e valutazione
Alternanza Scuola/lavoro
Attività integrative e complementari
Svolgimento della Terza prova scritta
Griglie di valutazione : o Griglia di valutazione per la valutazione
formativa e sommativa o Griglia di valutazione per la prima prova scritta
o Griglia di valutazione per la seconda prova scritta o Griglia di
valutazione per la terza prova o Griglia di valutazione per il colloquio
Credito attribuito nel triennio
Valutazione del credito scolastico
Tabella ministeriale per l’attribuzione dei crediti:
Allegati :
o Programmi disciplinari svolti
o Prove simulate (I° II° e III° prova d’esame)
o Documento dell’attività svolta in area di professionalizzazione (Alternanza
Scuola/lavoro)
Il Consiglio di classe.
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
L’EDIFICIO
Gli ambienti del FILOSI devono la “vita” alla vicina chiesa del SS. Salvatore, logico fulcro di tutti i progetti presentati già sotto il pontificato di Pio VI. Chiaro come la storia di queste mura debba giocoforza subire una sorta di “sudditanza storica” rispetto al luogo di culto.
Non deve meravigliare pertanto se, nell’inquadramento storico architettonico iniziale, ogni
riferimento vedrà protagonista assoluta la sola chiesa.
Un disegno acquerellato del 1839, cronologicamente rendente lo “stato di avanzamento” del
lavori intrapresi nel 1831, per l’edificazione della “Nuova chiesa del Borgo Pio di Terracina”,
poi terminata nel 1847, fornisce graficamente quella che era l’idea dell’Architetto Antonio
Sarti
Il primo progetto è però antecedente e reca la firma di uno dei massimi esponenti del
neoclassicismo italiano: Giuseppe Valadier (1762-1839).
Nel 1790, al giovane architetto Papa Pio VI commissiona la stesura di un progetto per la
realizzazione di una chiesa e Convento dei domenicani nel Borgo della Marina. Come è
possibile notare già dalla pianta allegata a quella mostra, il Valadier sembrò prediligere
l’organismo conventuale rispetto al piano chiesa.
Il lato che più ci riguarda, quello destro per chi osserva, rivela una serie di sei grossi camerini
che si affacciano a sud sull’Appia, mentre sul lato opposto,un semplice braccio angolare
costituisce l’unico rientro interno dell’edificio e viene, in pratica, a costituire un pendant di
quello posto sul lato opposto. La facciata, priva di qualsiasi pesantezza neoclassica
(colonnati, portici), offrirà al visitatore la vista di tutta una serie di finestrelle conventuali.
In un successivo progetto il Valadier rivedrà la sua proposta, assegnando, come è giusto che
fosse, il ruolo dominante alla Chiesa. Molti, anzi, per essere precisi, tutti, assegnano l’ordito
semicircolare della piazza prospiciente alla necessità di vedere l’edificio sacro come punto
focale del corollario architettonico creato. Forse, resta una semplice ipotesi di lavoro, il caso
ha voluto che il neoclassico Valadier ripetesse, se scientemente o meno rimarrà per sempre
un mistero, l’originale suddivisione circolare del classico macellum romano, un edificio che
si trovava dove oggi sorge il Monumento ai Caduti.
La Rivoluzione Francese spazzò parecchie cose, tra queste anche il progetto Valadier. Sarà
Antonio Sarti a dover riprendere il discorso. Pur accettando la soluzione a semicircolo della
piazza, il giovane architetto riqualificherà la Chiesa. I lavori riprendono quindi nel 1830.
Le due visite papali del 1839 e del 1843, il pontefice è Gregorio XVI, sottolineano il progresso dei lavori della Chiesa, comunque non ancora finita. Ad ogni buon conto, il Papa commissiona ad uno scultore allievo del Canova, il Baruzzi, il gruppo statuario della Pietà (chiusa ad ammuffire nei locali del Semicircolo fino al 1881, quando troverà giusta collocazione nella prima cappella a destra della chiesa).
UNA SCUOLA AL PASSO CON I TEMPI
Correva l’anno 1917 quando in piena Prima Guerra nasceva a Terracina la Scuola Tecnica Comunale.
L’originario Istituto ha saputo trasformarsi, adeguandosi nel corso del tempo alle esigenze del territorio in cui si trova ad operare.
Nell’anno scolastico 1919-20 assume l’incarico il Preside Alessandro Filosi, professore di italiano. Da quel momento sino al 1956 la sua firma siglerà tutta la documentazione della scuola e a lui, dal 1960, sarà dedicato il plesso scolastico.
Nel 1923 diventa Scuola Complementare Pareggiata, con un corso annuale completo, corrispondente al quarto corso dell’Istituto Tecnico Superiore; nel 1933 il Preside Filosi riesce a trasformarla in Scuola Tecnica Commerciale.
Un ulteriore passo decisivo si ha nel 1935 quando il nuovo nome della scuola risulta essere Scuola di Avviamento Professionale Commerciale.
Nel 1961 diventa Istituto Professionale per il commercio e nel 1969 introduce le classi post qualifica, con il lungimirante inserimento dell’informatica come materia di insegnamento.
Con l’avvento della presidenza del prof. Dainotto subentrano notevoli cambiamenti. Nel 1989 aderisce al Progetto ’92, ottenendo l’autorizzazione del Ministero all’introduzione della matematica nella classe terza Addetti alla Segreteria d’Azienda, nonché attiva il settore turistico. Nel 1995 avvia i primi contatti con il mondo del lavoro, definendo nuove forme di collaborazione con Aziende esterne e nel 1998 affianca ai corsi commerciali e turistico la qualifica di primo livello di Operatore dei Servizi Sociali di durata triennale e quella di secondo livello di Tecnico dei Servizi Sociali di durata quinquennale, tesa a formare
personale specializzato capace di occuparsi con competenza dell’infanzia, del disagio, della diversa abilità, della terza età.
Quello dell’Istituto è un lungo cammino, che dimostra la vivacità e l’attenzione sempre volta ad una formazione degli alunni veramente spendibile nel mondo del lavoro.
Dall’anno scolastico 2004-05 si è sperimentato il “Progetto Alberghiero” che rappresenta l’ultima apertura dell’Istituto al territorio, interpretandone i bisogni e facendone una scuola al passo con i tempi.
Dopo anni di attesa, nell’anno 2008-2009 l’Istituto ha ottenuto l’autorizzazione per l’indirizzo Servizi Alberghieri e della Ristorazione
PRESENTAZIONE CORSI DI STUDIO
L’istruzione professionale si articola in percorsi scolastici di cinque anni, di cui tre anni per il conseguimento del diploma di qualifica professionale di primo livello e due anni per il conseguimento del diploma di scuola secondaria di 2° grado.
Il percorso scolastico prevede:
Un’area di insegnamento comune nei contenuti formativi e culturali e negli orari a tutti i corsi di qualifica degli Istituti Professionali di Stato al fine di garantire agli alunni una preparazione di base omogenea.
Un’area di indirizzo, i cui programmi ed orari di insegnamento si aggiungono a quelli dell’area comune e sono raccordati al mondo produttivo.
Un’area di professionalizzazione scelta di volta in volta dall’Istituto, per le classi IV e V per la formazione di figure professionali rispondenti alle esigenze locali del mondo del lavoro (Alternanza Scuola/lavoro)
I settori che interessano il nostro Istituto sono attualmente quello commerciale, turistico, sociale e alberghiero.
Gli indirizzi di qualifica sono:
Operatore ai Servizi di Cucina
Operatore ai Servizi di Sala/Bar
Operatore ai Servizi di Segreteria e Ricevimento
Al termine dei tre anni gli alunni possono inserirsi nel mondo del lavoro o proseguire gli studi per conseguire il diploma di stato
Gli indirizzi sono:
Tecnico dei Servizi Socio-sanitari
Tecnico dei Servizi per l’enogastronomia
Tecnico per l’ospitalità alberghiera
Il diploma consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie o l’inserimento nel mondo del lavoro.
Nel biennio post qualifica è prevista anche la frequenza di un corso professionalizzante, di Alternanza Scuola /lavoro che consente agli alunni di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro.
CARATTERISTICHE DELL’INDIRIZZO SOCIALE
Il percorso di studi si articola in cinque anni. e al termine del quinto anno si ottiene il diploma di tecnico dei servizi socio sanitari.
Il tecnico dei servizi socio sanitari ottiene una specifica formazione professionale di carattere teorico e tecnico-pratico nell’ambito dei servizi socio-educativo-culturali che consente l’inserimento nel mondo del lavoro nell’ambito di strutture pubbliche e private del settore.
Il tecnico dei servizi sociali è in grado di programmare interventi precisi e mirati secondo le esigenze, di cogliere i problemi sociali e risolverli efficacemente dal punto di vista giuridico, psicologico e igienico-sanitario.
Il corso di studi mira a determinare una figura professionale che possiede competenze nella relazione d’aiuto e che quindi possiede tecniche, strumenti e procedure improntate al perseguimento di determinati obiettivi; non si tratta di beneficienza ma di assistenza sociale pensata e praticata sulla scorta di indicazioni contenute nella nostra Costituzione.
I Servizi Socio – sanitari hanno la funzione di aiutare l ‘individuo, il cittadino a godere di una vita “sana”, intendendo con ciò l’avere garantite contemporaneamente salute e dignità.
Il cittadino di uno Stato democratico non è un suddito, non è un essere inferiore che “chiede” aiuto nelle difficoltà, ma un membro “alla pari” del gruppo che chiede solidarietà come un “ diritto”, e non come un dono, una grazia gentilmente concessa, o, al contrario , come un privilegio.
Un diritto,appunto, che il Tecnico dei Servizi tutela prima di tutto col “rispetto” della persona che gli viene affidata, della persona che “ prende in carico”
Il diploma di stato consente di proseguire gli studi universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro nell’ambito di strutture pubbliche e private:
Strutture socio-educative;
Strutture sanitarie;
Centri assistenziali e di recupero
ORE SETTIMANALI DI LEZIONE
Biennio Sociale
AREA COMUNE
MATERIA I ANNO II ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della
Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
RC o attività alternative 1 1
AREA
D’INDIRIZZO
Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze integrate (Chimica) 2
Scienze umane e sociali 4*
(1Compresenza
Met.Op.)
4*
(1Compresenza
Met.Op.)
Elementi di storia dell’arte
grafiche
ed espressioni 2*
(1Compresenza
Met.Op.)
Educazione musicale 2*
(1Compresenza
Met.Op.)
Metodologie operative 4
(2Compresenza
Met.Op.)
4
(2Compresenza
Met.Op.)
Seconda lingua straniera
Francese 2 2
Totale ore 32 32
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area d’indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza.
ORE SETTIMANALI DI LEZIONE
3° Anno
AREA COMUNE
MATERIA III ANNO
Lingua e letteratura italiana 4
Lingua inglese 3
Storia 2
Matematica 3
Scienze motorie e sportive 2
RC o attività alternative 1
AREA
D’INDIRIZZO
Metodologie Operative 4
Seconda Lingua Straniera
Francese 3
Psicologia Generale e Applicata 4
Igiene e Cultura Medico
Sanitaria 4
Diritto e Legislazione Socio
Sanitaria 3
TOTALE ORE 32
TECNICO DEI SERVI SOCIALI – 4° e 5° Anno
ORE SETTIMANALI DI LEZIONE
AREA COMUNE
MATERIA I ANNO II ANNO
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2
RC o attività alternative 1 1
AREA
D’INDIRIZZO
Seconda lingua straniera Francese 3 3
Igiene e Cultura Medico Sanitaria 4 4
Psicologia Generale e Applicata 5 5
Diritto e Legislazione Socio Sanitaria 3 3
Tecnica Amministrativa ed Economia
Sociale 2
2
Totale ore 32 32
RISORSE STRUTTURALI E SITO INTERNET
L’Istituto è dotato delle seguenti strutture:
• n. 1 Laboratorio Ricevimento
• n.1 Laboratorio Linguistico
• n. 3 Laboratori cucina
• n.1 Laboratorio Sala Primavera
• n.1 Laboratorio Sala Feronia
• n.1 Laboratorio Sala Terracina
• n.1 Laboratorio di Scienze
• n.1 Stanza “Spazio Ascolto”
• Sala Valadier
•
L’accesso alle strutture e ai laboratori è subordinato al rispetto di specifici regolamenti.
Il nostro Istituto è presente anche su Internet all’indirizzo www.filositerracina.gov.it Su questo sito, oltre a notizie relative al Piano dell’Offerta Formativa e alle attività dell’Istituto, è possibile reperire circolari, verbali del Consiglio d’Istituto, verbali del Collegio dei Docenti, documenti e modulistica.
ORARIO DELLE LEZIONI E ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
08.15 09.05 I ora
09.05 09.55 II ora
09.55 10.45 III ora
10.45 10.55 Progetto alimentazione
10.55 11.45 IV ora
11.45 12.35 V ora
12.35 13.25 VI ora
13.25 14.15 VII ora
14.15 14.25 Progetto alimentazione
14.25 15.15 VIII ora
La progettazione curricolare ed extracurricolare prevede l’adesione a progetti curricolari ed extracurricolari tali da promuovere il successo scolastico, la formazione del futuro cittadino e preparare lo studente al futuro professionale e lavorativo.
PROVENIENZA DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
La popolazione scolastica proviene da tutti i centri compresi in tale distretto e in alcuni casi anche da fuori distretto.
Il Distretto Centro comprende otto Comuni:
Campodimele
Fondi
Lenola
Monte San Biagio
Sabaudia
San Felice Circeo
Sperlonga
Terracina
IL CONSIGLIO DI CLASSE
IL CONSIGLIO DI CLASSE
COGNOME NOME MATERIA QUAL.
MASCI ANNA MARIA DIRIGENTE SCOLASTICO
CORONELLA ALFONSINA Italiano R
CECCARELLI GIULIANA Lingua Inglese R
CORONELLA ALFONSINA Storia R
IZZI RENZO Matematica ed Informatica R
LUCCI MONICA Scienze Motorie R
VOLPE LUIGI Diritto e Legislazione Socio
Sanitaria
R
GIANGASPERO MARIA Psicologia Generale e
Applicata
R
RUGGIERI EMILIA Igiene e Cultura Medico
Sanitaria
R
DANZO FRANCESCO Tecnica amministrativa ed
Economia Sociale
R
MARIANI RENATO Religione R
LIVOLI OLIMPIA Lingua Francese R
LAMBERTI MICHELE Sostegno AD04 R
FUNARO LUIGI Sostegno AD04 R
Rapporto di lavoro
R
= RUOLO
NR
= NON DI RUOLO
C
=
CONTRATTO D’OPERA PROFESSIONALE
I
= INCARICO DEL CAPO D’ISTITUTO
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ELENCO ALUNNI
ADDESSI VALENTINA
AVAGLIANO LAURA
BERARDINI MARTINA
BRUGNARA SARA
BRUNO MARCO
CESTRA VALERIA
DE FILIPPIS GIORGIA
DE RITA JESSICA
DEL PRETE ROBERTA
QUATTROCIOCCHI ROBERTO
DI BIASE ILARIA
DI CICCO SAMANTHA
DI GIROLAMO GIORGIO
DJELASSI IMEN
FRANCHIN ANTONIO JOSHUA
LA ROCCA LUCIA
MARIGLIANI MARIA RITA
MAROLLA SIMONE
SACCHETTI ELISA
SANTOMARCO ANTONELLA
TIGLI FABIANA
VELOCCI ALEXA
VITIELLO CONCETTA
CIOTTI (privatista) GIOVANNA
PROFILO DELLA CLASSE
La classe V Sez. A è attualmente costituita da 22 studenti di cui 18 alunne e 4 alunni di cui uno DA per il quale si fa riferimento alla relazione in busta chiusa allegata al Documento del 15 maggio cartaceo.
In questo anno Scolastico la compagine della classe è aumentata di 5 unità: 1 alunno proveniente dall’Istituto Tecnico Commerciale (esame d’idoneità); n.1 alunna interna del nostro Istituto (esami d’idoneità); n.1 alunna dal Liceo Scientifico (esami d’idoneità); n.1 alunna ripetente; n.1 alunna che aveva interrotto il percorso nell’anno scolastico 2012/13 per motivi personali.
Profilo Relazionale
Gli studenti della classe V sez. A Servizi Sociali hanno appreso nel corso degli anni a vivere favorevolmente lo scambio interpersonale solidarizzando tra loro e rispettandosi gli uni con gli altri; hanno imparato ad accettare la diversità, a riflettere sulla realtà che li circonda, ad accogliere coloro che vivono in circostanze diseguali, sia che lo facciano per scelta, sia che essa sia una situazione obbligata; hanno acquisito il riconoscimento delle differenze evitando di sfruttare le debolezze di genere.
Profilo Psicologico
Gli alunni hanno appreso complessivamente la capacità di formulare giudizi obbiettivi su loro stessi di fronte ad un insuccesso; hanno acquisito, generalmente, la competenza di pensare prima di agire, mantenendo l’attenzione e persistendo in un compito.
Profilo Operativo
Nel corso del triennio conclusivo la partecipazione è per alcune studenti migliorata, e da opportunistica e discontinua è divenuta più responsabile anche se alcune studentesse hanno mantenuto una frequenza poco assidua.
Quasi tutti hanno sempre partecipato alle diverse attività proposte in maniera adeguata e costruttiva e il loro impegno è sempre stato soddisfacente . Nelle varie realtà si sono sempre ambientati facilmente manifestando sia abilità tecnico professionali specifiche,sia competenze trasversali che abilità generali.
Profilo cognitivo
Un gruppo nutrito di studenti valorizzano nelle situazioni gli aspetti marginali e inusuali, sono analitici, intuitivi, riflessivi, si esprimono in modo organico, chiaro, con buone proprietà lessicali e grammaticali.
Complessivamente gli studenti percepiscono e si rappresentano le situazioni nell’insieme dei loro elementi, imparano per parole, ricordano i concetti se associati a schemi, richiamano alla mente il testo in base alla disposizione dei capitoli, paragrafi e titoli; affrontano il problema con procedure note, utilizzano schemi consolidati considerando nelle questioni gli aspetti usuali, tangibili e certi, le loro capacità espositive sono globalmente sufficienti,anche se permangono per alcuni improprietà lessicali e grammaticali.
Per alcune materie si sono resi necessari “tagli” prevalentemente pratici alla programmazione che hanno ricondotto all’essenziale gli aspetti teorici,questo a causa delle numerose assenze
da parte di diversi studenti ma soprattutto per recuperare concetti indispensabili allo sviluppo di nuovi argomenti.
Occorre far presente,inoltre, che nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno vissuto una
protratta assenza della docente di Cultura Medico Sanitaria con conseguente necessità di adattamento ad un docente supplente che peraltro è giunto in notevole ritardo per motivi
burocratici rispetto alla comunicazione della malattia dell’insegnante di ruolo; tutto ciò ha determinato notevole disorientamento soprattutto sul piccolo gruppo di studenti che già presentavano carenze di base.
3. INFORMAZIONI DESUNTE DAI RISULTATI DELLO SCRUTINIO
DELL’ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE (inserire il numero degli allievi)
MATERIE LIVELLO
ALTO (>7)
LIVELLO
MEDIO
(valutazioni tra 6 e 7)
LIVELLO
BASSO
(<6)
Italiano 12 5
Lingua Straniera Inglese 12 5
Storia 12 5
Matematica ed Informatica 10 5 2
Educazione Fisica 13 4
Psicologia 13 3 1
Diritto e Legislazione Socio Sanitaria 9 8
Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale 15 2
Igiene e Cultura Medico Sanitaria 11 6
Lingua Francese 3 14
IL PERCORSO FORMATIVO DELLA CLASSE
OBIETTIVI EDUCATIVI
Stabilire un rapporto fondato sulla disponibilità e la comunicazione
Assumere un atteggiamento normativo di fronte agli stereotipi e ai pregiudizi
Possedere un sufficiente grado di autonomia decisionale e operativa
Valorizzazione dei livelli di conoscenza acquisita, mediante un adeguato uso di competenze o attitudini possedute
Capacita di gestire un dialogo all’interno del gruppo classe
Intervenire in modo pertinente e ordinato
Assunzione di responsabilità delle proprie azioni
Acquiszione di un metodo di lavoro organico
Esecuzione dei compiti assegnati
Rispetto delle scadenze e degli impegni
Motivazione all’apprendimento
Ampliamento culturale
Attenzione a fatti e argomenti nuovi e rilevanti
Collaborazione alle attività degli organi collegiali e extracurriculari
OBIETTIVI COGNITIVI
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati
Saper utilizzare le principali tecniche di animazione, sociale,ludica e culturale
Saper realizzare azioni in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela delle persone con disabilità e della loro famiglie, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.
Saper utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente
Saper utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete
Sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità
STRUMENTI
Sono stati adottati come strumenti:
libri di testo
appunti e dispense
DVD
Internet
manuali e dizionari
televisore
riviste e quotidiani
quaderno delle esercitazioni
documenti
codice civile
METODOLOGIE
Tenendo conto dei livelli di partenza, dei ritmi di apprendimento, dei bisogni, della motivazione e degli interessi degli alunni sono state messe in atto strategie di tipo euristico che hanno reso consapevoli ed attivi gli studenti nei processi di apprendimento.
Tali strategie sono state rivolte a:
Stimolare la creatività intellettuale mediante il metodo del “problem solving”
Stimolare l’impegno individuale, inteso come ambito di ricerca, e la disponibilità al confronto
Utilizzare tecniche di simulazione per stimolare il trasferimento di competenze, lo sviluppo di capacita relazionali e l’abitudine al lavoro di gruppo
Promuovere la multidisciplinarietà per dare un senso all’unitarietà del sapere
Favorire il processo di astrazione e di sistematizzazione attraverso l’uso di procedimenti ipotetico – deduttivi – induttivi
Fare uso, oltre alla tradizionale lezione frontale, di tecniche e strategie diversificate per una motivazione sempre crescente dell’alunno
Utilizzare la spiegazione in modo contenuto per favorire il lavoro autonomo dell’allievo
Addestrare gli studenti alle tecniche dello studio : lettura e annotazione dei testi scritti; appunti sulle lezioni orali; modi di registrazione mentale dei concetti e dei nessi logici
INTERVENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO : MODALITÀ E TEMPI DI
ATTUAZIONE
Tutti i docenti hanno svolto attività di recupero in itinere (al termine di ogni modulo qualora fossero state evidenziate difficoltà di apprendimento) e nel periodo di interruzione dell’attività didattica stabilito dal Collegio dei docenti e fissato tra la fine del primo trimestre e l’inizio del successivo pentamestre.
Successivamente sono stati istituiti, per alcune discipline, anche sportelli studio.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi ha tenuto conto della situazione di ingresso e delle competenze di ogni singolo alunno.
A tale proposito, sono state somministrate sia prove oggettive adatte alla verifica dei singoli contenuti, che prove integrate. Esse sono state incentrate in attività tecnico-pratiche, cosi come di tipo comunicativo; si sono inoltre avvalse di procedure sistematiche e continue. La varietà delle attività proposte e stata dettata dall’esigenza avvertita dai docenti di essere aderenti al mondo professionale per colmare il divario scuolalavoro, in funzione di un futuro ambito lavorativo, mirando non solo al sapere, ma anche al saper fare, cioè allo sviluppo delle capacita e delle competenze, oltre che all’acquisizione dei contenuti.
Strumenti di verifica sono stati:
colloqui, ma anche brevi interventi
prove semi-strutturate
quesiti a risposta singola e multipla
analisi di testi narrativi e poetici
elaborazione di tracce nella forma del tema, del saggio breve e
dell’articolo di giornale
risoluzione dei problemi.
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
L’area professionalizzante ha previsto la frequenza del corso “Animatore Socio Culturale”
Tale percorso ha fatto parte del Progetto “Welcome Cultural Cooking”
L’Animazione e la figura dell’Animatore
CONOSCENZE (contenuti disciplinari: cosa si deve conoscere e sapere)
ABILITÀ/CAPACITÀ (elementi di conoscenza applicati operativamente: cosa bisogna saper fare con i contenuti appresi in questo modulo)
COMPETENZE (capacità di interpretazione, gestione e produzione, guidate o autonome, di quanto appreso)
1.Conoscere il significato di animazione,l’etimologia e la storia dell’animazione;
Conoscere i contesti dell’animazione e i suoi filoni teorici ;
2. Conoscere le tecniche di animazione da adottare secondo le diverse tappe evolutive;
3.Conoscere le tecniche di animazione da adottare nei diversi contesti
1.Saper trattare l'animazione come esperienza relazionale ;
2.Saper creare intersezione tra due aree:culturale e sociale;
3.Sapere educare con lo stile dell’animazione ;
4. Saper lavorare in equipe progettando interventi che siano in grado di porre la persona al centro;
5. Saper dare giuste risposte a seconda delle diverse fasce di utenza
.
1.Saper gestire le diverse attività, collaborando e progettando insieme ad altri operatori;
2.Saper gestire responsabilmente le diverse situazioni contribuendo alla crescita personale dei vari soggetti coinvolti;
3.Sapersi assumere i propri compiti e impegni stimolando la partecipazione attiva dei soggetti
ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI
( esperienze di ricerca, progetto o approfondimento condotte, incontri con esperti,
viaggi e visite d’istruzione, attività di tirocinio/stage presso scuole, ospedali, attività
di orientamento scolastico e professionale etc.)
Gli studenti hanno svolto attività di tirocinio formativo con modalità di osservazione
partecipata ,intervenendo nel campo Sociale come Centri per Disabili, Case Famiglia per
Anziani,Cooperative Sociali per l’integrazione e Scuole d’Infanzia
Hanno svolto inoltre:
Animazione socio –culturale presso Festa dell’Uva Progetto d’Istituto ; Animazione sociale con bambini; Partecipazione Progetto Legalità – Partecipazione Torneo Telethon; Stage Formativo Corso di Animazione a Sutri; Corso di Sensibilizzazione LIS ; Didattica Esperenziale a FILOSERA; Corso Sostruzione delle vie aeree; Animazione sociale al Progetto Telethon; Partecipazione in didattica esperienziale al Progetto Orientamento in entrata ; Conferenza “Regalami una Famiglia
SVOLGIMENTO DELLA I –II -III PROVA SCRITTA
SIMULAZIONE COLLOQUIO
Sono state svolte simulazioni della terza prova nel mese di maggio con quattro materie: Cultura medico-Sanitaria, Matematica, Lingua Inglese, Diritto e Legislazione Socio Sanitaria; hanno fatto seguito le simulazioni della Seconda ,della Prima prova e a conclusione il colloquio d’esame
Per la terza prova il Consiglio di Classe ha previsto la tipologia mista B + C: 8 quesiti a
risposta singola (2 per disciplina, massimo 10 righi) e 16 quesiti a risposta multipla (4 per
disciplina)
Materie coinvolte 4
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE FORMATIVA E SOMMATIVA
L
I
V
E
L
L
O
V
O
T
O
TIPOLOGIA
GIUDIZIO
Descrizione
Sintetica
BREVE GIUDIZIO MOTIVATO
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
1
0
INSUFFICIENZA GRAVISSIMA
Nullo Inesistente Nessuna Nessuna
2
1-2
INSUFFICIENZA GRAVISSIMA
Nullo
Poche Nessuna(non sa
cosa fare)
Nessuna(non si
orienta)
3
3
INSUFFICIENZA GRAVE Scarso
Molto frammentarie,
gravi lacune ed
errori; espressione
scorretta
Non riesce ad
applicare le
conoscenze minime
anche se guidato
Non riesce ad
analizzare e non
sintetizza
4
4
INSUFFICIENZA GRAVE
Insufficiente
Frammentarie e/o
carenti; lacune ed
errori; espressione
scorretta e/o
difficoltosa *
Applica le
conoscenze
minime, con errori,
solo se guidato
Compie analisi errate
e sintesi incoerenti
5
5
INSUFFICIENZA
NON GRAVE
mediocre
Conoscenze
superficiali ed
incerte; espressione *
difficoltoso e/o
impropria
Applica le
conoscenze minime
con errori e/o
imprecisioni
Analisi e sintesi
parziali e/o
imprecise; difficoltà
nel gestire semplici
si-tuazioni nuove
6
6
ACCETTABILE
sufficiente
Conoscenze
essenziali, ma
complete; espres-
sione semplice, ma
globalmente corretta
Applica le
conoscenze
acquisite in modo
sem-plice ma
corretto
Riesce a cogliere il
significato, ad
interpretare
informazioni e a
gestire semplici
situazioni nuove
7
7
SODDISFACENTE
Discreto
Complete con
qualche
approfondimento ;
espressione corretta
*
Applica le
conoscenze
acquisite a
problemi nuovi,
con qualche
imperfezione
Sa interpretare un
testo e ridefinire un
concetto; gestisce
autonomamente
situazioni nuove +
8
8
LODEVOLE
Buono
Complete e
approfondite;
espressione corretta*
e con proprietà
linguistica+
Applica le conoscenze acquisite a problemi nuovi e complessi, in modo
corretto ed
autonomo
Coglie implicazioni,
compie analisi e
correlazioni con
rielaborazione
corretta
8
9-10
ECCELLENTE
ottimo
Complete,
approfondite ed
ampliate; espressione
fluida con utilizzo di
un lessico
appropriato e
specifico +
Applica le
conoscenze
acquisite a
problemi nuovi e
complessi, in modo
autonomo e
corretto, trovando
da solo le soluzioni
migliori
Sa rielaborare correttamente ed approfondire in modo autonomo e
critico situazioni
nuove , anche
complesse
* Per Scienze Motorie e Sportive si intende relativa alla motricità e al linguaggio gestuale.
+ Per Laboratorio Trattamento Testi si intende conoscenza del software utilizzato e capacità di redigere un documento.
Nota 1: Il voto attribuito può essere il risultato della combinazione di livelli diversi di conoscenze, competenze e capacità.
Nota 2: I criteri di attribuzione dei voti potranno essere ulteriormente esplicitati in ciascuna attività disciplinare.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
“ALESSANDRO FILOSI”
Via Roma, 125 - 04019 Terracina (LT) - 0773 702877 – Fax 0773 702083
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA
ITALIANO
CANDIDATO: CLASSE
ANALISI E COMMENTO DI UN TESTO
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO PUNTEGGIO
PROVA
COMPRENSIONE DEL
TESTO
1. Comprensione piena del testo 4
2. Comprensione essenziale del testo 3
3. Comprensione parziale del testo 2
4. Comprensione frammentaria e superficiale del testo 1
CAPACITÀ DI
INDIVIDUARE LE
STRUTTURE FORMALI
DI UN TESTO
1. E’ capace di individuare in modo
documentato le strutture testuali 3
2. Individua gli elementi essenziali nella struttura del
testo 2
3. Individua in modo parziale le strutture del testo 1
RICCHEZZA E
CONSIDERAZIONI
ANALITICHE.
ORIGINALITÀ
1. Rielaborazione personale critica e documentata 5
2. Discreta capacità argomentativa.
Articolazione discreta
4
3. Rielaborazione accettabile.
Analisi dei contenuti sufficiente
Articolazione semplice
3
4. Scarsa correttezza e parziale completezza delle informazioni
Approssimazione nell’articolazione.
Informazioni slegate. Insufficiente originalità
2
5. Contraddittorietà e frammentarietà nell’articolazione delle informazioni.
Nessuna considerazione analitica.
1
CORRETTEZZA E
PROPRIETÀ
LINGUISTICA,
1. Buona correttezza. Lessico adeguato 3
2. Qualche improprietà morfosintattica.
Lessico non sempre adeguato 2
EFFICACIA
ESPOSITIVA
3. Errori diffusi. Lessico limitato e improprio 1
Punteggio della prova_______________/15
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA
(ITALIANO)
CANDIDATO: CLASSE
TEMA DI ORDINE GENERALE TEMA DI ARGOMENTO STORICO – POLITICO -ATTUALITA’
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO PUNTEGGI O
PROVA
PERTINENZA E
CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
Pertinente solo in lieve misura 1
Parzialmente pertinente 2
Sufficientemente pertinente 3
Fermamente pertinente 4
Del tutto pertinente 5
ARTICOLAZIONE,
COESIONE E COERENZA DELL’ARGOMENTO
Molto disordinato e incoerente 1
Fragile per coerenza ed articolazione del discorso
2
Accettabile, coerente e coeso 3
Coerente, ben articolato e coeso 4
CAPACITA’ DI
APPROFONDIMENTO E
SPUNTI DI
ORIGINALITA’
Piuttosto superficiale e poco originale 1
Abbastanza approfondito, con qualche spunto di
originalità 2
Approfondito e ricco di spunti originali 3
CORRETTEZZA E
PROPRIETA’
LINGUISTICA,
EFFICACIA ESPOSITIVA
Improprietà linguistiche e gravi errori di forma 1
Linguaggio semplice e
abbastanza corretto. 2
Linguaggio corretto, pertinente ed efficace 3
Punteggio della prova__________/15
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA
(ITALIANO)
CANDIDATO: CLASSE
ARTICOLO DI GIORNALE O SAGGIO BREVE
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO PUNTEGGI O
PROVA
COMPETENZA
TESTUALE E
LOGICA
Pertinenza alla traccia e capacità di applicare le
regole di stesura proprie di ciascuna Completa Punti 4
Buona Punti 3
Sufficiente Punti 2
Accettabile Punti 1
Articolazione efficace e organica Punti 4
Qualche improprietà morfosintattica.
ARTICOLAZIONE,
COESIONE E
COERENZA
Articolazione logica
Discreta coesione
Punti 3
Sintassi a tratti complicata, periodi poco fluidi
Punti 2
Assoluta mancanza di coesione, uso scorretto
dei connettivi e della punteggiatura
Punti 1
COMPETENZA
LESSICALE E
ORTOGRAFICA
Uso dei registri linguistici idonei ed efficaci.
Lessico appropriato e specifico
4
Uso di lessico semplice ma appropriato.
Sostanziale correttezza ortografica
3
Lessico generico e sostanzialmente povero.
Errori ortografici
2
Gravi e diffusi errori semantici, lessicali ed
ortografici
1
CAPACITA’ DI
RIELABORAZION
E
PERSONALE
Espressione convincente, opinioni personali.
Originalità dei percorsi
3
Discreta capacità di rielaborare le fonti a
disposizione 2
Rielaborazione accettabile 1
Punteggio della prova __________/15
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA
PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA CANDIDATO ______________ CLASSE______
Indicatori Parte 1
(tot.punti
9)
Quesito n……
(tot. punti 3)
Quesito
n……
(tot.punti3)
Conoscenza
Completa e Corretta
Corretta non del tutto completa
Rispondente ma con alcune imprecisioni. Non del tutto completa
Incompleta e non del tutto corretta
Scorretta e incompleta
3
2,5
2
1,5
1
……/ 3
……./ 1
(declinazioni:
1 -0,75 -0,5
0,25 -0)
……../ 1
Competenza:pertinenza,aderenza,
completezza e originalità
Attinente, personale e ricca
Attinente, esauriente ma generica
Generica ma corretta
Non pienamente aderente
Fuori traccia
3
2,5
2
1,5
1
……./ 3
……../ 1
……./ 1
Abilita: forma, correttezza e lessico specifico
Rigorosa e appropriata
Discretamente precisa è varia
Comprensibile e complessivamente corretta
Non sempre corretta
Scorretta e impropria
3
2,5
2
1,5
1
……./ 3
……../ 1
……/ 1
Tot. Punti …………./ 15 Suff. 10/15 Voto : ……………
L’insegnante
_____________________________
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
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TERZA PROVA
CANDIDATO _____________________ Classe: V Sez_______
Indicatori
Q1 Q2 Q1 Q2 Q1 Q2 Q1 Q2
Conoscenze
max. 5 punti
Conosce gli argomenti in modo dettagliato e approfondito
5
Conosce gli argomenti in maniera puntuale 4
Conosce gli argomenti in modo essenziale 3
Conosce gli argomenti in modo superficiale e incompleto
2
Conosce gli argomenti in modo limitato e frammentario
1
Competenza
linguistica
max. 5 punti
Usa un linguaggio molto scorrevole e coeso, padroneggiando un lessico specifico
5
Usa un linguaggio abbastanza chiaro e appropriato 4
Usa un linguaggio semplice, prevalentemente corretto
3
Usa un linguaggio impreciso e poco specifico 2
Usa un linguaggio del tutto inadeguato 1
Abilità logico
rielaborative
max. 5 punti
Rielabora le conoscenze con organicità e autonomia, stabilendo collegamenti significativi
5
Individua i concetti chiave, stabilendo collegamenti efficaci
4
Articola il discorso in modo semplice,individuando i concetti chiave
3
Articola il discorso in modo disorganico, individuando qualche concetto chiave
2
Struttura il testo in modo disarticolato e poco coerente
1
Punteggio totale dei singoli quesiti
TOTALE PUNTEGGIO TIPOLOGIA B: ______________: 8 = __________/15
15 corretto
0 errato / risposta non
data
Totale punteggio tipologia C: ___________ : 16 = _________/15
VOTO FINALE:
(tipologia B + tipologia C) : 2 =(_________+_________): 2 = __________/ 15
LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
_______________________ ____________________ ____________________
_______________________ ____________________
_______________________ ____________________
Totale punteggio tipologia C: ___________ : 16 = _________/15
VOTO FINALE:
(tipologia B + tipologia C) : 2 =(_________+_________): 2 = __________/ 15
LA COMMISSIONE IL PRESIDENTE
_______________________ _____________________ ____________________
_______________________ _____________________
___________________ ___________________
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 3
Quesito 4
Punteggio
totale per
materia
TIPOLOGIA MISTA B+C: 8 quesiti a risposta singola (2 per disciplina, massimo 10 righi) e 16 quesiti a risposta
multipla (4 per disciplina)
MATERIE COINVOLTE (4) :
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Per la valutazione dei quesiti a risposta singola si ricorre alla seguente griglia.
Il punteggio varia da un minimo di 0 ad un massimo di 5.
LIVELLO DELLA PRESTAZIONE
I
Q
II
Q
INDICAZIONI PER LA CORREZIONE
L’arrotondamento per eccesso o per difetto va eseguito unicamente sulla somma finale dei punteggi di tutte le
discipline.
Nel caso in cui la prima cifra decimale sia 5, l’arrotondamento verrà effettuato per eccesso.
Descrizione degli indicatori:
1. CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI
INADEGUATO : conoscenze molto scarse e scorrette
PARZIALMENTE ADEGUATO: conoscenze parzialmente corrette, con alcuni errori
ADEGUATO : corrette, nonostante qualche errore
COMPLETO : corrette ed approfondite
2. COMPETENZA LINGUISTICA
INADEGUATO : si esprime con difficoltà ; il linguaggio é lessicalmente non corretto e terminologicamente non
appropriato
PARZIALMENTE ADEGUATO: si esprime con alcune imprecisioni lessicali, non utilizzando sempre i termini
appropriati
ADEGUATO : tratta i problemi in modo sufficientemente chiaro; nonostante alcune imprecisioni il linguaggio é
lessicalmente corretto e terminologicamente appropriato
COMPLETO : si esprime in maniera chiara, appropriata e fluente; il linguaggio é lessicalmente corretto e
terminologicamente appropriato
3. CAPACITA’ DI ANALISI E DI SINTESI
INADEGUATO : incontra difficoltà a sintetizzare le scarse nozioni in suo possesso
PARZIALMENTE ADEGUATO: organizza ed analizza i contenuti in modo parzialmente corretto con qualche
lacuna
ADEGUATO : sa organizzare ed analizzare i contenuti dello studio in modo adeguato
COMPLETO : sa organizzare ed analizzare i contenuti dello studio in sintesi
complete, efficaci ed organiche.
4. COMPETENZA A RIELABORARE DATI ED INFORMAZIONI
INADEGUATO: non sa organizzare dati ed informazioni in modo corretto
PARZIALMENTE ADEGUATO: organizza dati ed informazioni con qualche
difficoltà
ADEGUATO: organizza dati ed informazioni in modo adeguato
COMPLETO: organizza dati ed informazioni in modo completo, efficace ed
aderente
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO
CANDIDATO: CLASSE:
Completa, corretta e approfondita p. 13
Completa, corretta con spunti personali p. 12
Conoscenza degli
argomenti
Completa e corretta p. 11
Completa con qualche imprecisione p. 10
Corretta ed essenziale p. 9
Abbastanza corretta ed essenziale p. 8
Essenziale ma non sempre corretta p. 7
Superficiale e frammentaria p. 6
Lacunosa e confusa p. 5
Molto lacunosa e confusa p. 4
Scarsa, scorretta e confusa p. 3
Non pertinente p. 2
Quasi inesistente p. 1
Padronanza e uso linguaggi specifici p. 9
Competenza linguistica
Esposizione fluida e appropriata p. 8
Esposizione scorrevole e corretta p. 7
Esposizione scorrevole con qualche incertezza nell’uso dei
linguaggi specifici
p. 6
Esposizione sufficientemente chiara e corretta p. 5
Esposizione incerta e non sempre corretta p. 4
Esposizione confusa e scorretta p. 3
Esposizione molto confusa e scorretta p. 2
Gravissimi errori di morfosintassi p. 1
Capacità
di analisi e di sintesi
Sa effettuare analisi e sintesi coerenti ed autonome p. 4
Sa effettuare analisi e sintesi anche se talvolta parziali e
imprecise
p. 3
Sa effettuare analisi e sintesi limitate e inesatte p. 2
Non sa effettuare analisi e sintesi delle conoscenze
p. 1
Competenza a
rielaborare dati e
informazioni
Ha competenze rielaborative critiche spiccate p. 4
Sa organizzare dati e informazioni in modo adeguato anche
se non sempre critico
p. 3
Sa organizzare dati e informazioni in modo semplice p. 2
Sa organizzare dati e informazioni con difficoltà p. 1
Sufficienza 20 punti Punteggio della prova__________/30
Qualora non fosse possibile dare una qualsiasi valutazione per mancanza di dati, verrà attribuito zero
come punteggio
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO PROFESSIONALE STATO "A. FILOSI" SERVIZI COMM., TURIS., SOC., ALBERGHIERI
Via Roma, 125 04019 TERRACINA (LT)
Codice Fiscale: 80004020592 Codice Meccanografico: LTRC01000D
CREDITO SCOLASTICO ATTRIBUIT O NEL TRIENNIO
Alunno 3°
a.s.2012/2013
Media
Credito Punti
4°
a.s. 2013/2014
Media
Credito Punti
Credito
Totale 3-4 anno
5°
a.s. 2014/2015
Media
Credito Punti
Credito
totale
Addessi Valentina 6,73 5 6,64 5 10
Avagliano Laura 7,55 6 6,91 5 11
Berardini Martina 7,09 5 7,00 5 10
Brugnara Sara 7,09 5 7,36 6 11
Bruno Marco 6,91 5 6,55 5 10
Cestra Valeria 6,82 5 6,55 5 10
De Filippis Giorgia 6,64 5 6,55 5 10
De Rita Jessica 6,36 5 6,73 5 10
Del Prete Roberta 7,27 5 7,00 5 10
Di Biase Ilaria 2010/11:M. 4 2012/13:M. 5 9
Di Cicco Samantha 6,64 5 6,73 5 10
Di Girolamo Giorgio 6,30 4 (esami Idoneità
6,18 4 (esami Idoneità
8
Djelassi Imen 5,90 4 6,40 4 8
Franchin Antonio Joshua 7,55 6 6,82 5 11
La Rocca Lucia 6,82 5 6,09 4 9
Marigliani Maria Rita 8,55 7 6,4 4 (esami Idoneità)
11
Marolla Simone 7,36 5 7,27 6 11
Sacchetti Elisa 6,64 4 6,4 4 (esami Idoneità
8
Santomarco Antonella 7,18 5 7,00 5 10
Tigli Fabiana 6,91 5 6,91 5 10
Velocci Alexa 7,82 6 7,45 6 12
Vitiello Concetta 7,18 5 6,91 5 10
Ciotti Giovanna
(Privatista) 2006/07
M.=6,4
4 2014/15M.=6,75
2014/15M.=6,75
IV anno=5punti
V anno =6 punti
15
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO PROFESSIONALE STATO "A. FILOSI" SERVIZI COMM., TURIS., SOC., ALBERGHIERI
Via Roma, 125 04019 TERRACINA (LT)
Codice Fiscale: 80004020592 Codice Meccanografico: LTRC01000D
Assegnazione credito
1.MEDIA DEI VOTI: ………… Fascia punteggio corrispondente……- …. 2. condizioni necessaria per l’attribuzione del punteggio massima fascia voti allo scrutinio di giugno tutti sufficienti voto condotta uguale o maggiore ad 8
frequenza alle lezioni assidua (assenze non dovute a malattia certificata in
misura minore del 10% delle giornate di lezione dell’a.s.)
frequenza alle lezioni costruttiva (attenzione e interventi pertinenti) attività di studio continua , autonoma, ordinata, approfondita
3. Attribuzione del credito scolastico per M>6,50, M>7,50 e M>9 si attribuisce il punteggio massimo di fascia per M<6,50 M<7,50 e M<9 si attribuisce il
punteggio massimo di fascia per i seguenti crediti scolastici riconosciuti da CdC perché rilevanti per impegno e validità formativa:
ha partecipato con sistematicità ed impegno agli organismi di indirizzo della
scuola (Consiglio di Istituto e/o alla Consulta Provinciale)
ha partecipato con valutazione finale positiva alle seguenti attività
organizzate dalla scuola in orario aggiuntivo: …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………
ha partecipato ad attività di tirocinio in aziende con valutazione positiva espressa dal tutor
per M=6 si attribuisce il punteggio minimo della relativa banda di
oscillazione, ma questo può essere integrato di 1 punto se sussiste almeno una delle condizioni indicate nel caso precedente
4. Attribuzione del credito formativo
Sono riconosciute e riportate nel certificato di diploma le seguenti qualificate esperienze esterne alla scuola documentate dallo studente e considerate dal CdC coerenti con l’indirizzo di studi frequentato ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… Le esperienze documentate dallo studente comportano l’attribuzione del punteggio massimo di fascia
non influiscono nell’attribuzione del punteggio massimo di fascia perché questo è stato già assegnato quale credito scolastico
non influiscono nell’attribuzione del punteggio massimo di fascia perché non sono state soddisfatte le condizioni necessarie di cui al punto 2
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO PROFESSIONALE STATO "A. FILOSI" SERVIZI COMM., TURIS., SOC., ALBERGHIERI
Via Roma, 125 04019 TERRACINA (LT)
Codice Fiscale: 80004020592 Codice Meccanografico: LTRC01000D
CREDITO SCOLASTICO
D.M. n. 99 del 16/12/2009
Tabella per attribuzione Credito Scolastico ai candidati interni
(sostituisce la tabella prevista dell'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323,
così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
M = media 3° anno 4° anno 5° anno
M=6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6<M<=7 4 - 5 4 - 5 5 - 6
7<M<=8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8<M<=9 6 - 7 6 - 7 7 – 8
9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti anche l’assiduità della presenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO PROFESSIONALE STATO "A. FILOSI" SERVIZI COMM., TURIS.,
SOC., ALBERGHIERI Via Roma, 125 04019 TERRACINA (LT)
Codice Fiscale: 80004020592 Codice Meccanografico: LTRC01000D
ALLEGATI :
PROGRAMMI DISCIPLINARI SVOLTI
PROVE SIMULATE (I° II° E III° PROVA D’ESAME)
DOCUMENTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA IN ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
VERBALE APPROVAZIONE DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
VERBALE AMMISSIONE CANDIDATI INTERNI
SCHEDE CREDITI FORMATIVI VALUTABILI
BUSTA CHIUSA CON DOCUMENTI PER ALUNNO S.M
ALLEGATI
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
“ALESSANDRO FILOSI”
Via Roma, 125 - 04019 Terracina (LT) - 0773 702877 – Fax 0773 702083
PROGRAMMA ITALIANO A.S. 2014/2015
Docente: Coronella Alfonsina
Strumenti Uso del libro di testo
Mappe concettuali; fotocopie
Metodologia Lezione frontale
Discussione guidata
Collegamenti e uso del metodo induttivo-deduttivo
Verifiche effettuate Interrogazioni orali
Test semistrutturati
Verifiche scritte di preparazione agli Esami di Stato
Programma svolto
TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
- Idee e poetiche: Positivismo; Naturalismo; Verismo
- Giovanni Verga: biografia, pensiero, percorso delle opere
- Il “Ciclo dei Vinti”: I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo: analisi generale e trame dei
romanzi
- dalle Novelle: “La Lupa”
IL PRIMO NOVECENTO
- Il Decadentismo: caratteristiche generali
temi della poesia decadente
- L’Estetismo
- Il Crepuscolarismo e le Avanguardie storiche
- Gabriele D’annunzio: biografia, pensiero, percorso delle opere
Da Il Piacere “Il ritratto dell’esteta”
- Giovanni Pascoli: biografia, poetica, pensiero, percorso delle opere
da Myricae: “Novembre”, “X Agosto”
da Il fanciullino : “E’ dentro di noi un fanciullino”
IL NUOVO ROMANZO NOVECENTESCO
- Italo Svevo: biografia, pensiero, percorso delle opere
La Coscienza di Zeno: analisi generale del romanzo
da La Coscienza di Zeno: “Il fumo”
- Luigi Pirandello: il relativismo psicologico verticale e orizzontale, l’Umorismo o”sentimento del
contrario”
Il fu Mattia Pascal e Uno, Nessuno e Centomila: analisi generale e trame
dei romanzi
da “L’Umorismo: “l’arte umoristica scompare, non riconosce eroi e sa
cogliere la vita nuda”
dalle novelle: “La patente”
I GRANDI LIRICI DEL NOVECENTO
- L’Ermetismo: caratteristiche generali
- Giuseppe Ungaretti: biografia, pensiero, poetica, percorso delle opere
da Allegria : “Soldati”
“Veglia”
“Fratelli”
“San Martino del Carso”
- Eugenio Montale: biografia, pensiero, poetica, percorso delle opere
da Ossi di Seppia: “Spesso il male di vivere ho incontrato”
“Meriggiare pallido e assorto”
- Salvatore Quasimodo: biografia, pensiero, poetica, percorso delle opere
da Acque e terre: “Ed è subito sera”
da Giorno dopo Giorno: “Uomo del mio tempo”
Testo adottato
Paolo Di Sacco- CHIARE LETTERE 3 Letteratura e lingua italiana – Ed. B.Mondadori
Studenti
__________________
__________________
Docente
Coronella Alfonsina
__________________
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
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“ALESSANDRO FILOSI”
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PROGRAMMA STORIA A.S. 2014/2015
Docente: Coronella Alfonsina
Strumenti Libro di testo
Audiovisivi
Cartine storiche
Metodologia Lezione frontale
Lezione interattiva
Verifiche effettuate Verifiche con test semistrutturati
Programma svolto
IL PRIMO NOVECENTO
- La società di massa: caratteristiche generali
- L’età giolittiana: l’Italia dal decollo industriale alla conquista della Libia
- La situazione mondiale alla vigilia della Prima Guerra Mondiale
- La “Grande Guerra”: 1915 -1918
- L’avvento del comunismo in Russia: dalla rivoluzione del 1905 alla rivoluzione bolscevica del 1917
IL PRIMO DOPOGUERRA
- I trattati di pace al termine del I° conflitto mondiale
- I problemi del dopoguerra: riconversione, disoccupazione, inflazione
I REGIMI TOTALITARI
- Il fascismo: la marcia su Roma
il delitto Matteotti
la svolta dittatoriale
le leggi “fascistissime”
I Patti Lateranensi
la conquista dell’Etiopia
l’Asse Roma – Berlino
Il Patto d’Acciaio
- Lo stalinismo : i Piani Quinquennali
le epurazioni
il “culto del capo”
- Il nazismo : dalla nascita della Repubblica di Weimar all’avvento di Hitler al potere
l’ideologia hitleriana
Le leggi razziali
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
- La “Guerra Totale”: 1939 - 1945
- L’Italia: dall’8 settembre ’43 al 25 aprile ‘45
IL SECONDO DOPOGUERRA
- La divisione del mondo in 2 blocchi contrapposti: patto Atlantico e Patto di Varsavia
- La “Guerra Fredda”
- La divisione della Germania e la “questione Berlino”
Testo adottato
G.Gentile/L. Ronga /A. Rossi (L') ERODOTO/ IL novecento e l’inizio del XXI secolo- La Scuola Editrice
Studenti
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Docente
Coronella Alfonsina
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
“ALESSANDRO FILOSI”
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PROGRAMMA PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA A.S. 2014/2015
Docente: Giangaspero Maria
Strumenti Uso del libro di testo
Mappe concettuali; fotocopie
Metodologia Lezione frontale
Discussione guidata
Collegamenti e uso del metodo induttivo-deduttivo
Verifiche effettuate Interrogazioni orali
Temi e Prove Strutturate previste dagli Esami di Stato
Conoscenze
Metodi di analisi e di ricerca psicologica del ‘900 e loro influssi sui servizi socio- sanitari:
personalità e natura delle emozioni
Struttura e sviluppo della personalità. La teoria di S.Freud La psicoanalisi dopo Freud: La teoiria di C.G..Jung; M. Klein e la psicoanalisi infantile; D. Winnicott e la funzione di di holding e il Falso Sé ; J. Bowlby e la teoria dell’attaccamento Il comportamentismo e il processo terapeutico La psicologia cognitiva e il processo terapeutico
Lo sviluppo della ricerca psicologica e i suoi influssi sui Servizi socio-sanitari .Il Movimento
antipsichiatrico
La Psicoterapia L’Etnopsichiatria
La relazione di aiuto con il paziente sofferente
Il colloquio - la capacità di ascolto e strategie di conduzione del colloquio Il colloquio nelle diverse tipologie di utenza: migranti, minori, famiglie multiproblematiche Il lavoro per progetti e il processo di aiuto
Tecniche di progettazione- analisi - documentazione-valutazione: dal caso all’intervento Analisi di casi su anziani-minori- disabili
Problemi e interventi relativi all’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei migranti
Abilità
Riconoscere le relazioni tra metodi di analisi e ricerca e teorie psicologiche
Interagire con le diverse tipologie d’utenza
Identificare i servizi e le figure implicate nella definizione, nella progettazione e gestione di un piano d’intervento
Identificare gli interventi più appropriati ai bisogni individuati
Valutare la responsabilità professionale ed etica dei diversi ruoli professionali
Identificare caratteristiche, principi di fondo e condizioni per il funzionamento di un gruppo di lavoro
Individuare le modalità più adatte a favorire l’integrazione sociale
Competenze
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte
alla realtà, individuando i diversi approcci teorici che hanno caratterizzato la storia della psicologia
Realizzare azioni a sostegno dell’utente riconoscendo la complessità e scegliendo modalità operative sulla base di ciò che i diversi orientamenti evidenziano
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, padroneggiando i contenuti relativi la globalizzazione e la multiculturalità
Realizzare azioni a sostegno dell’utente applicando i concetti fondamentali ricavati dalla conoscenza delle principali dinamiche di gruppo al fine di partecipare alla gestione di una struttura operativa
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà identificando gli interventi più appropriati ai bisogni individuali
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento responsabile di fronte alla realtà, riconoscendo gli strumenti di base per impostare una relazione corretta con le diverse tipologie di utenti nel rispetto della unicità dei singoli casi
Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso
interventi mirati
Approfondimenti
M.Klein e il gioco
J. Bowlby e la valutazione del legame di attaccamento nei bambini e nell’età adulta
Il movimento antipsichiatrico e il legame con la teoria marxista
Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano e la progettazione dell’accoglienza di bambini migranti
La tutela dei lavoratori immigrati
La via ludica dell’intercultura
Libri proposti
J. Bowlby,Costruzione e rottura dei legami affettivi, Cortina
J. Bowlby, Una base sicura,Applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento, Cortina
G. Attili, Attaccamento e amore, Il Mulino
D. Stern, Nascita di una madre,Mondadori
D. Stern, Dono di un bambino, Mondadori
D. Stern, Diario di un bambino, Mondadori
D. Stern, Le prime relazioni sociali. Il bambino e la madre, Sovera
D. Winnicot, Colloqui con i genitori, Cortina
E. Berne, Ciao e poi, Bompiani
E. Berne, A che gioco giochiamo, Bompiani
E. Berne, Fare l’amore, Tascabili Bompiani
F. Dolto, I problemi dei bambini, Oscar Mondadori
F. Dolto, Come allevare un bambino felice, Feltrinelli
F. Dolto, Quando i genitori si separano, Mondadori
F. Dolto, Quando i bambini hanno bisogno di noi, Mondadori
F. Dolto, Il desiderio femminile, Oscar Mondadori
F. Dolto, Il bambino allo specchio, Oscar Mondadori
N.B Ogni studente ha letto uno dei libri proposti
Testo Usato: M. Verzini, G. Zanarini, C. Stagnoli, CAPIRE PER AGIRE. Psicologia Generale e Applicata per i Servizi Socio – Sanitari, Clitt.
Studenti
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Docente
Giangaspero Maria
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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PROGRAMMA LINGUA INGLESE A.S. 2014/2015
Docente: Ceccarelli Giuliana
Ripasso delle regole e strutture fondamentali della lingua inglese.
Sono stati studiati i seguenti temi tratti dal libro di Gabriella Bernardini, “Caring
Issues”, Hoepli:
1. Child Protection (Unit 1)
2. Adoption (Unit 15)
3. Divorce (Unit 14)
4. Globalization (Unit 5)
5. Immigration (Unit 12)
Studenti
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Docente
Giuliana Ceccarelli
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
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PROGRAMMA MATEMATICA INFORMATICA A.S. 2014/2015
Docente: Izzi Renzo
Equazioni e disequazioni algebriche
Le equazioni di primo e secondo grado; le disequazioni di primo e secondo grado
intere e fratte; i sistemi di disequazioni; le equazioni e le disequazioni irrazionali
nel caso
(e simili).
Funzioni reali di variabile reale
La definizione e la classificazione delle funzioni reali. Le funzioni razionali e
irrazionali, intere e fratte. Il dominio di una funzione reale e la sua
rappresentazione grafica.
Lo studio del segno di una funzione reale e la sua rappresentazione grafica.
Limiti e funzioni continue
La definizione intuitiva di limite finito e infinito; il concetto intuitivo di funzione
continua. Il calcolo dei limiti, le forme indeterminate ;
la risoluzione di forme indeterminate mediante raccoglimento dell’infinito di
ordine massimo e la scomposizione mediante regola di Ruffini. Gli asintoti
orizzontali e verticali e loro rappresentazione grafica.
Derivate delle funzioni di variabile reale
La definizione di derivata. Il calcolo della derivata con la definizione nel caso della
funzione quadratica. Le regole di derivazione della potenza, della somma, del
quoziente. Il concetto intuitivo di funzione crescente e decrescente, di massimo e
minimo. Studio dell’andamento di una funzione intera (quadratica e cubica) e
razionale fratta.
Gli studenti Docente
___________________ Izzi Renzo
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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PROGRAMMA LINGUA E CIVILTA’ FRANCESE A.S. 2014/2015
Docente: Livoli Olimpia
LIBRO DI TESTO: Profession reporter
Programma svolto entro il 10 Maggio 2015
Reportage sur l'Hexagone: le territoire
Relief et fleuves, le climat; l'administration; la commune; le département; la région.
La Normandie
La région PACA
L'Alsace
Paris: le Paris Historique et le Paris moderne.
Les musées parisiens; les quartiers; les monuments.
La France d'outre-mer:
Les DROM-COM
La Martinique; la Réunion; la Guadeloupe, la Guyane.
La France et l'Europe:
La fondation de l'union Européenne
le Parlement européen; la Commission européenne. Strasbourg.
La Francophonie: les Pays francophones.
Immigration et racisme
Tahar Ben Jelloun: Le racisme expliqué à ma fille (texte).
C'est quoi le racisme? C'est quoi un raciste?
Le Romantisme:Victor Hugo, sa vie, son oeuvre.
Le Réalisme:Gustave Flaubert, sa vie, son oeuvre.
L'Education sentimentale: Ce fut comme une apparition (texte)
Arthur Rimbaud: sa vie; son oeuvre.
Studenti
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Docente
Livoli Olimpia
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO
PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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PROGRAMMA DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO -SANITARIA
A.S. 2014-2015
Docente: Volpe Luigi
Competenze Abilità Conoscenze
- Gestire azioni di informazione e di
orientamento dell’utente per facilitare
l’accessibilità e la fruizione autonoma dei
servizi pubblici e privati presenti sul
territorio
Collaborare nella gestione di progetti e
attività dell’impresa sociale e utilizzare
strumenti idonei per promuovere reti
territoriali formali ed informali
-Essere in grado di distinguere le diverse competenze degli enti territoriali
-saper illustrare l’impianto dell’art. 117 Cost. relativo alla ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni
-saper illustrare le finalità e le forme dell’integrazione socio-sanitaria
-saper descrivere le tipologie delle prestazioni socio-sanitarie
-saper collocare una data impresa nell’esatta tipologia, rispetto ai soggetti, all’attività , alle dimensioni
-saper individuare i collaboratori dell’imprenditore
-saper distinguere l’impresa artigiana e l’impresa familiare
-saper collocare una società nell’esatta tipologia in base allo scopo, all’oggetto, al grado di autonomia patrimoniale
-saper distinguere , nelle SAS, tra socie accomandanti e soci accomandatari
-sapere distinguere tra i vari organi sociali a seconda del tipo di amministrazione adottata dalla SPA
LE AUTONOMIE TERRITORIALI
-il sistema delle autonomie locali, loro funzioni ed organizzazione
-L’organizzazione socio-sanitaria
L’IMPRENDITORE E L’AZIENDA
-la differenza tra impresa ed azienda
-l’imprenditore agricolo
-le attività commerciali
-i piccoli imprenditori
LE SOCIETA’ LUCRATIVE
-definizione di società e di contratto sociale
-società di persone e società di capitali
-l’autonomia patrimoniale delle società
-le cause di scioglimento delle società
-costituzione di una spa
-Realizzare azioni , in collaborazione con
altre figure professionali, a sostegno ed a
tutela della persona con disabilità e della
sua famiglia, per favorirne l’integrazione
e migliorare la qualità della vita
-essere in grado di differenziare le cooperative di tipo A rispetto a quelle di tipo B
-saper distinguere le associazioni dalle società cooperative
-saper distinguere le ONG
-essere in grado di collaborare al disbrigo delle pratiche burocratiche
-saper valutare la responsabilità professionale ed etica dei diversi ruoli professionali
-essere in grado di agire con riservatezza ed eticità nel rispetto del codice deontologico
LE SOCIETA’ MUTUALISTICHE
-le società cooperative
-i settori in cui operano le onlus
-gli elementi che caratterizzano le associazioni
-associazioni riconosciute e non riconosciute
LE STRUTTURE PRIVATE CHE OPERANO NEL SOCIALE
-le caratteristiche delle rsa
-i servizi erogati dalle rsa
-il regolamento interno delle rsa
-i compiti dell’oss
Studenti
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Docente
Volpe Luigi
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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PROGRAMMA TECNICA AMMINISTRATIVA ED ECONOMIA SOCIALE
A.S. 2014-2015
Docente: Danzo Francesco
LA GESTIONE DELLE IMPRESE
Aspetto economico e finanziario della gestione
Aspetto qualitativo e quantitativo del patrimonio
Il reddito d’esercizio
Equilibrio finanziario ed economico
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Il sistema informativo aziendale
Funzione informativa e principi di redazione del bilancio
La struttura del bilancio
L’ECONOMIA SOCIALE
Associazioni, fondazioni e comitati
Altri enti non profit e ONLUS
La gestione delle aziende non profit
Il bilancio nelle aziende on profit
MEZZI DI PAGAMENTO E TITOLI DI CREDITO
- I mezzi di pagamento
- I titoli di credito
- La cambiale
- L’assegno bancario e l’assegno circolare
LA GESTIONE DEL PERSONALE
Le risorse umane
Il lavoro subordinato
Il sistema previdenziale e assistenziale
Studenti
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Docente
Danzo Francesco
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
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PROGRAMMA IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA
A.S. 2014-2015
Docente: Ruggieri Emilia
Unità 1
Bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità
1.1 - Il concetto di bisogno: generalità
1.2 - I bisogni socio-sanitari dell’utenza: classificazione secondo la piramide di Maslow
1.3 - Come attuare l’analisi dei bisogni
Unità 2
Rilevazione dei bisogni e delle risorse dell’utenza e del territorio
2.1 - Le principali fonti di dati: ISTAT, NSIS, Registri di Patologie, Registri dei Tumori, 2.2 - Patologie e studi epidemiologici: studi descrittivi, analitici, studi di coorte, studi caso-controllo, studi
sperimentali.
Unità 3
Organizzazione dei servizi e delle reti informali
3.1 Il Servizio Sanitario Nazionale
Caratteristiche organizzative e prestazioni erogate
Le mutue, le USL, le ASL
3.2 I servizi sociali e socio-sanitari
I LEA e i LEAS
Il Segretariato Sociale
Il Consultorio Familiare
Il Dipartimento di Salute Mentale e Neuropsichiatria infantile
Il SerT
3.3 I bisogni dell’anziano
Principali patologie cronico-degenerative dell’età anziana: m. di Parkinson, m. di Alzheimer, infarto del miocardio, ictus cerebrale
- L’assistenza all’anziano: assistenza domiciliare, centri diurni, Residenze Sanitarie Assistenziali,
case di riposo, case albergo, case famiglia
3.4 Significato e importanza dell’organizzazione in rete del servizio sociale
Lavoro in rete; sistema formale e informale, i natural helper; il networking, il lavoro in équipe e il case manager; il Piano Territoriale.
Unità 4. Progetti di intervento per anziani, minori e soggetti con disabilità.
4.1 - Lavorare per progetti. Come si elabora un progetto, le fasi del progetto, gli indicatori del progetto: identificazione di bisogni e destinatari, obiettivi, equipe e case manager, pianificazione delle attività, definizione dei metodi e mezzi, definizione dei tempi, verifica e valutazione, le scale di valutazione, chiusura del progetto e socializzazione dei risultati.
4.2 - Il percorso riabilitativo.
4.3 - Il concetto di disabilità
4.4 - Le Paralisi Cerebrali Infantili: definizione, caratteristiche cliniche, sintomatologia.
4.5 - Progetto di intervento in caso di PCI
4.6 - Progetto di intervento integrato su soggetti affetti da morbo di Parkinson e da demenza ( in particolare m. di Alzheimer). La demenza e la relazione paziente-caregiver
Unità 5
Etica professionale, deontologia professionale e codice deontologico delle professioni socio-sanitarie.
Le principali figure professionali in ambito socio-sanitario:
5.1 - L’assistente sociale
5.2 - L’infermiere professionale
5.3 - Il fisioterapista, il logopedista
5.4 - L’operatore socio-sanitario
Studenti
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Docente
Ruggieri Emilia
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÁ ALBERGHIERA
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PROGRAMMA RELIGIONE A.S. 2014-2015
Docente: Mariani Renato
Contenuti svolti
1. L’ETICA GENERALE E L’ETICA CRISTIANA :
1.1. Che cos’è l’Etica?
1.2. Etiche contemporanee nel contesto della post-modernità.
1.3. La coscienza e la sua formazione.
1.4. Il Decalogo.
2. PROBLEMI DI BIOETICA :
2.1. Che cos’è la bioetica.
2.2. Analisi di alcuni problemi di bioetica: eutanasia, procreazione assistita. Le posizioni
del Magistero ecclesiale.
Studenti
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Docente
Mariani Renato
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PER I SERVIZI COMMERCIALI, SOCIO SANITARI,
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PROGRAMMA SCIENZE MOTORIE A.S. 2014-2015
DOCENTE: Prof.ssa Monica Lucci
OBIETTIVI
DISCIPLINARI
METODOLOGIA
STRUMENTI/MEZZI
CONTENUTI OBIETTIVI RAGGIUNTI VERIFICHE/ VALUTAZIONE
Lo studente deve dimostrare di:
Essere consapevole del
percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di:
1.1 compiere attività di
resistenza, forza, velocità,
Il lavoro è stato svolto in 5 fasi *fase.globale
*fase della scoperta guidata
*fase analitica
*fase sintetica
*fase addestrativa
La parte pratica è stata
integrata con conoscenze
- Attività di accoglienza e test
d’ingresso (testi motori
standardizzati; circuiti e
giochi propedeutici e
presportivi; questionari e
schede);
- Esercitazioni e percorsi a
corpo libero e con l’uso dei
piccoli e grandi attrezzi,
codificati e non, per il
miglioramento delle capacità
motorie coordinative e
- Acquisizione/miglioramento/
affinamento delle capacità
motorie coordinative e
condizionali.
- Consapevolezza delle proprie
capacità fisiche e loro
trasferibilità nelle vita
quotidiana.
- Acquisizione di una
sufficiente capacità
relazionale.
- Acquisizione/ miglioramento
VERIFICHE
-Parte pratica: test motori
standardizzati/ circuiti misti/ situazioni
di gioco, fondamentali e arbitraggio dei
giochi sportivi praticati;
-Parte teorica:
interrogazioni/esposizioni guidate;
prove strutturate.
-Osservazioni sistematiche relative alla
partecipazione, all’impegno, al rispetto
delle regole, alla capacità di trasferire
competenze in situazioni varie e
articolarità;
1.2 coordinare azioni efficaci in situazioni
complesse
Essere in grado di.:
2.1 utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle
diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici;
2.2 praticare almeno due degli sport programmati nei ruoli congeniali alle
proprie attitudini e propensioni
2.3 mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione
degli infortuni.
Conoscere:
3.1 le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati
3.2 i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare in caso di infortuni.
teoriche per promuovere
prestazioni realmente
trasferibili al fine di imparare
a rispettare ed utilizzare il
proprio corpo in maniera
intelligente, adattandosi alle
diverse situazioni ambientali e
psicologiche in cui si agisce,
relazionandosi positivamente
con gli altri.
Il tutto è stato realizzato
attraverso:
*esercitazioni pratiche
individuali e di gruppo a corpo libero e con l’uso dei piccoli e grandi attrezzi;
*lezioni teoriche;
Spazi utilizzati: aula/ campo
condizionali: RESISTENZA/
FORZA/ VELOCITA’
/MOBILITA’
ARTICOLARE/
COORDINAZIONE /
EQUILIBRIO
- Esercitazioni di Corsa/ Salti/
Lanci;
- Pratica dei giochi sportivi al
fine di migliorare le capacità
motorie coordinative e
condizionali: PALLAVOLO
– BADMINTON
- Organizzazione di attività
sportive ed arbitraggio;
- EDUCAZIONE ALLA
SALUTE
- Norme fondamentali di
comportamento per la
prevenzione degli infortuni e
di primo soccorso in caso di
incidenti durante l’attività
motorio-sportiva
- Principali traumi e danni da
sport
- Cenni di anatomia e fisiologia
applicata al movimento;
- Principali test di valutazione e
autovalutazione delle capacità
motorie.
N.B.
delle abilità tecnico-motorie,
tattiche e metodologiche
relative alle attività e ai
giochi sportivi praticati.
- Capacità di progettare/
collaborare concretamente
all’organizzazione delle varie
attività.
- Acquisizione della cultura
motorio- sportiva evidenziata
attraverso at-teggiamenti
positivi verso lo sport.
- Conoscenza dei principali
aspetti relativi all’anatomia,
fisiologia e metodologia
dell’allenamento.
- Conoscenza dei principali
aspetti relativi alla tutela
della salute/traumatologia e
pronto soccorso ai fini della
prevenzione degli infortuni
durante le attività motorie e
sportive.
Gli obiettivi d'apprendimento
sono stati diversificati in tre
distinti livelli: minimi, medi,
massimi. I risultati raggiunti
hanno denotato,salvo pochi
casi, un livello d’apprendimento
medio.
Gli alunni hanno evidenziato
interesse e buone capacità di
apprendimento/controllo/combina
mutevoli.
Elementi rilevati:
- Grado di partecipazione/impegno/
rispetto delle regole;
- Grado di miglioramento delle
capacità fisiche di base;
- Capacità di trasferire competenze in
situazioni varie.
VALUTAZIONE
Le prestazioni motorie appartengono
alla categoria delle produzioni
complesse per le quali è difficile
stabilire costantemente criteri oggettivi;
pertanto la valutazione è scaturita da
.indici esatti (tests) quando è stato
possibile definire un livello precisabile,
e da indici indicativi quando non è stato
possibile quantificare tale livello.
Parametri di riferimento valutati:
-Stato di efficienza ed abilità acquisite
rispetto al livello di partenza;
-Partecipazione alle attività/impegno
nell’esecuzione del lavoro richiesto;
-Conoscenza degli argomenti trattati;
-Capacità di autocorrezione e
approfondimenento.
Il LIVELLO di SUFFICIENZA, è stato considerato quello dell’alunno che esegue l’esercizio in modo corretto, rispetta le regole quasi sempre,
partecipa con una certa continuità, dimostra di aver raggiunto una sufficiente capacità di gestione delle proprie capacità psico-fisiche.
polivalente esterno e spazi adiacenti all’istituto
Mezzi utilizzati: piccoli e grandi attrezzi codificati e non
Appunti dell’insegnante e libro di testo in adozione/ Ricerche su internet
*Ore di lezione svolte al 15 /05/13 n°49 (n°2 h settimanali)
.*Testo utilizzato: “ In Perfetto Equilibrio” di P.L Del.Nista- J.Parker- A.Tasselli-Casa Editrice G. D’Anna –Messina /Firenze
(Volume unico)
- zione/adattamento dei
movimenti, raggiun-gendo gli
obiettivi didattici pre-fissati e
una buona capacità di rispetto/
collaborazione/ osservazione/
riflessione e integrazione anche
con le compagne diversamente
abile inserito nella classe.
Studenti
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Docente
Lucci Monica
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Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2014
Prima prova scritta
PRIMA PROVA SIMULATA
PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Salvatore Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci, in Ed è subito sera.
Edizione: S. Quasimodo, Poesie e discorsi sulla poesia, a cura di G. Finzi, Mondadori, Milano1996
1 Forse è un segno vero della vita: 11 non più mia, arsi, remoti simulacri. 2 intorno a me fanciulli con leggeri 12 E tu vento del sud forte di zàgare, 3 moti del capo danzano in un gioco 13 spingi la luna dove nudi dormono 4 di cadenze e di voci lungo il prato 14 fanciulli, forza il puledro sui campi 5 della chiesa. Pietà della sera, ombre 15 umidi d‟orme di cavalle, apri 6 riaccese sopra l‟erba così verde, 16 il mare, alza le nuvole dagli alberi: 7 bellissime nel fuoco della luna! 17 già l‟airone s‟avanza verso l‟acqua 8 Memoria vi concede breve sonno; 18 e fiuta lento il fango tra le spine, 9 ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo 19 ride la gazza, nera sugli aranci.
10 per la prima marea. Questa è l‟ora:
Salvatore Quasimodo. Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, morto nel 1968, consegue il premio Nobel per la letteratura
nel 1959. L‟evoluzione della sua poesia riflette la storia della poesia contemporanea italiana, dall‟Ermetismo ad un
discorso poetico più ampio. Le raccolte poetiche degli anni Trenta confluiscono in Ed è subito sera (1942). Le sue
traduzioni dei poeti greci dell‟antichità sono spesso poesia originale (Lirici greci, 1940). Nelle raccolte Giorno dopo
giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Il falso e vero verde (1954 e 1956), La terra impareggiabile (1958), Dare e
avere (1966) si avverte l‟esigenza del poeta di volgersi ad un colloquio aperto con gli uomini.
Nella lirica Ride la gazza, nera sugli aranci, la rievocazione della Sicilia si fonde con quella dell‟infanzia e della
comunione con la natura, in contrasto con il dolore presente della vita.
1. Comprensione del testo
Dopo un‟attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Chiarisci il primo verso della poesia.
2.2 Spiega l‟espressione Pietà della sera (v. 5).
2.3 Qual è il significato dell‟espressione ombre / riaccese (vv. 5-6)?
2.4 Soffermati sul motivo della memoria (v. 8).
2.5 Spiega l‟espressione arsi, remoti simulacri (v. 11).
2.6 In quali scene si fa evidente l‟atmosfera mitica e con quali espressioni?
2.7 Soffermati sul motivo della natura, presente nella seconda parte della poesia.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Le tematiche della fanciullezza, della memoria e della comunione con la natura si fondono nella poesia,
accentuate da sapienti scelte stilistiche. Riflettendo su questa lirica commenta nell‟insieme il testo dal punto
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Prima prova scritta
di vista del contenuto e della forma. Approfondisci poi l‟interpretazione complessiva della poesia con
opportuni collegamenti ad altri testi di Quasimodo e/o a testi di altri autori del Novecento.
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
DOCUMENTI
ORATORIO DI SAN SILVESTRO - Roma
Donazione di Costantino, 1248
Jacques-Louis DAVID
Antioco e Stratonice, 1774
PARMIGIANINO
Adorazione dei Magi, 1529 circa
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l‟uso
antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano
fette di buccia d‟arancio, perché l‟anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a
vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un‟asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi
guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva
essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla
mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d‟avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto
si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l‟arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e
di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi
vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire
ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano
ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto
donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov‟era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse
l‟uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia
assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava
un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo
fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l‟ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”.
Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il
dono che Gesù ci ha fatto questa notte.»
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Prima prova scritta
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell‟identità de L‟Unione Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l‟arte del dono. C‟è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di
scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere
loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona
programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l‟impulso umano non ha più il minimo
posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all‟umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei
bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione
sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca valutazione dell‟altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell‟immaginazione della felicità del
destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l‟altro come un soggetto: il
contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che
desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione
degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna
voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it., Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951)
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo
percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di
aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui
giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono
interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che
riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi
venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po‟ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano
di relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un
dono s‟inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un
fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte
di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese
di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all‟interno di una catena di
reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb,
darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in
una catena continua che aiuterà altre sette persone. All‟inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones,
che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la
gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV., Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c‟è più posto per il dono ma solo per il mercato,
lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove
regna invece la legge del tornaconto. In un‟epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l‟atto del dono
per comprare l‟altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti
umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c‟è pure una forte banalizzazione del
dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli
che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle
possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o
nell‟indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare,
infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento
di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell‟altro
invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere
presentato come una cattura dell‟uomo, un‟azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa.
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Prima prova scritta
Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un‟arte che è sempre stata difficile: l‟essere umano ne è
capace perché è capace di rapporto con l‟altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non
solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti
dell‟altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché.
Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c‟è la vendita, lo scambio, il prestito.
Nel donare c‟è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all‟altro,
indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto
reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare
dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 – http://www.vita.it/non-profit/volontariato
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall‟atterraggio sulla Luna del 1969. Fu
allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura e dell‟ambiente
ha acquistato un‟importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e propria industria. Le
associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di sensibilizzazione che, quanto a
professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare, a partire dagli anni novanta il timore
del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per la Moria dei boschi o quello per il Buco
nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo l‟industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni
abitante della Terra è colpevole: il boscimano sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare
terreno coltivabile, e il fazendero argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere
cinese, che fa i suoi affari in uno studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva.
Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione alimentare sono infondate, o almeno premature, ci
sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale, per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può
dubitare che, nell‟ultimo secolo, questo tasso abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato
milioni di anni per raggiungere il primo miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al
quinto in 13, e secondo le proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli
abitanti del pianeta è cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla
popolazione complessiva di tutto il mondo all‟epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non
abbiano registrato un‟espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente, sarebbe
sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni indicano in modo
chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a rallentare, per cui dobbiamo
chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale ritmo? E non meno importante è
un‟altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed. originale 1999)
«L‟apprendistato della coesistenza con l‟altro, l‟escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una
coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all‟altro, a un mondo
differente dal nostro, all‟interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile, gesto
multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa anche le no stre
aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così scoperto. Essere costretti a
restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è molto più difficile, soprattutto senza
che ciò provochi un‟infedeltà a noi stessi. […] Finché l‟altro non sarà riconosciuto e rispettato come ponte fra
natura e cultura, com‟è, prima, il caso per l‟altro genere, ogni tentativo di mondializzazione democratica resterà un
imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché l‟universale non sarà considerato essere due, e l‟umanità
un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà
imporre il suo colore ed i suoi valori all‟altro, anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
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«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”. Ciascuno deve
sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese d‟origine e di essere
accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni essere umano ha dei doveri nei
confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L‟umanità ha
in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua
sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le
altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla
ricchezza accumulata.»
Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
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3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell‟Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una
nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli
anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un‟accentuata indifferenza per
la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell‟istituzione militare in paesi come
la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla
guerra, e dall‟accettazione della guerra stessa. L‟effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra
le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all‟azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la
sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918,
nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell‟Europa, gli anni
dell‟immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell‟attivismo politico. Da un capo all‟altro
dell‟Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il
primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente
il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra
mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta
da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l‟attuale
ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai
lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla
violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l‟omissione di azioni, un non-agire, come
in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha
certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare.
Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell‟aggressività nel regno animale, la
violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato
dall‟élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro
la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo
che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente
rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto
grande, forse troppo grande per il bene dell‟umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano.
Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività
sia presente nell‟inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c‟è dubbio che l‟accento posto sulla pura
fattualità del vivere, e quindi sul fare l‟amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla
possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in
cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società
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nell‟immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è
cosa vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo
per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come
la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della
forza fisica. La dignità dell‟uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua
condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla
volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l‟anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del
nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca onore, la religione, l‟anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non
propugno che l‟India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo
consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni
inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o
religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non
potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella
storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all‟America l‟urgenza appassionata
dell‟adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento
di levarsi dall‟oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di
elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell‟ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il
tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a
quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le
fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che
debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro
procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete
di libertà bevendo alla coppa dell‟odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto
della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica.
Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell‟anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e gli addetti
ai lavori della culla dell‟innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive il saggista Roberto
Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie razionali parascientifiche»,
su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica alle aspirazioni escatologiche delle
religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il potenziamento delle nostre capacità fisiche e
psichiche; l‟eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta dell‟invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai
geek della Valley è che questi grandiosi progetti di superamento dell‟umano nel “post-umano” si devono, e possono,
realizzare tramite la tecnologia. E tecniche, la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “mind uploading”, ossia il
trasferimento della coscienza su supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare
le cellule cancerose o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l‟Espresso” – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all‟Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po‟
diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l‟uomo – piattaforme petrolifere in fiamme,
miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per svolgere mestieri
ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata, non devono poter svolgere
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mestieri intellettuali complessi». L‟astronomo della Corte d‟Inghilterra, occhi rivolti più alle glorie del passato che alle
speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico, propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta
anacronistica ed estrema che si spiega con l‟angoscia che prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà
dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta
entrando nelle nostre vite. Che i robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario
trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c‟è più, sostituito da sensori,
lettori di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e metropolitane
guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti i convogli che si
muovono all‟interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Per molto tempo al centro dell‟attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro: «Meglio i
tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate «Quanto costano,
come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori interattivi, pc, registri
elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto assumere, soprattutto di fronte
a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e aspettative. Per gli studenti si apre una
grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in internet, di comunicare tramite chat, di prendere
appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014
«Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della
necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall‟intenzione dell‟uomo, la storia subisce un
sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell‟oro, ma progresso verso un avvenire senza meta. La progettualità
tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra “recente passato” e “immediato futuro”,
in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi, ma solo progressi nell‟ordine del proprio
potenziamento. Null‟altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria crescita, un semplice “sì” a se stessa. L‟orizzonte si
spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel
senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L‟Europa del 1914 e l‟Europa del 2014: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali;
stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti
fra l‟Europa e il resto del mondo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili
le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le
periferie la città del futuro, quella dove si concentra l‟energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli.
C‟è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro,
non fotogeniche d‟accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle
città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo
lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di
città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al
riguardo
Durata massima della prova: 6
È consentito l‟uso del dizionario italiano.
È consentito l‟uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare
l‟Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
SIMULAZIONE SECONDA PROVA: PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
INDIRIZZO: TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
Il candidato svolga uno dei seguenti temi in base alla traccia proposta
A.Analisi di un caso
Gianni 82 anni , Marinella 78 , entrambi pensionati, sono una coppia di coniugi che risiede in un appartamento condominiale situato in un quartiere periferico di una città. L’uomo ha un polmone solo a causa di un intervento chirurgico subito qualche anno addietro e ultimamente accusa una certa difficoltà respiratoria. Da circa un anno soffre di amnesie e disorientamento spazio – temporale, che diventano sempre più frequenti e che limitano la sua libertà di movimento al di fuori delle mura domestiche. Marinella esce assai poco di casa a causa di frequenti dolori agli arti inferiori dovuti ad una marcata osteoporosi.
I due coniugi hanno un solo figlio, Paolo,che vive nella stessa città ma in un altro quartiere. Egli svolge un lavoro molto impegnativo e richiede spesso l’aiuto dei genitori in quanto separato da poco e con una bambina di sei anni, sottovalutando le loro difficoltà.
Gianni è molto ostinato e rifiuta di rivolgersi ad un medico per approfondire la natura dei suoi disturbi e, inoltre, è molto refrattario all’uso dei farmaci.
La moglie in ansia per la situazione che vede aggravarsi si rivolge ai Servizi Sociali.
Il candidato dopo aver individuato il problema:
raccolga delle informazioni per una prima analisi della domanda;
individui il problema e lo analizzi;
valuti i dati e generi delle ipotesi fissando degli obiettivi;
attui un piano di azione che preveda interventi e discussione del contratto con i richiedenti;
verifichi e valuti gli obiettivi raggiunti operando le debite conclusioni.
B. Nella relazione d’aiuto i colloqui individuali con l’utenza sono uno degli strumenti più utilizzati dagli operatori nel lavoro con categorie particolarmente fragili e vulnerabili come i Rifugiati, i Richiedenti Asilo e i Beneficiari di Protezione Internazionale (R.A.R.); il colloquio individuale assume così, in queste situazioni,una valenza strategica. La costruzione di un colloquio di qualità e quindi efficace, deve prevedere la massima attenzione e sensibilità da parte dell’operatore, che deve mettersi in gioco utilizzando saperi e skill peculiari.
Operando con persone appartenenti a categorie particolarmente vulnerabili come i R.A.R., con persone spaesate, deterritorializzate e ancora alla ricerca di una motivazione forte nel vivere in un nuovo complesso sistema sociale e culturale, costruire un contesto accogliente che trasmette serenità rispetto e fiducia rappresenta un elemento insostituibile per una positiva relazione d’aiuto.
Il candidato rifletta sull’argomento proposto e organizzi:
un colloquio motivazionale (fondamento teorico nell’approccio centrato sulla persona di C. Rogers) con il
migrante, considerando la sua reticenza nel percorso d’integrazione verso il cambiamento dettato da paura,
timore di fallire, di non riuscire ad assumersi nuove responsabilità o da paura dell’imprevisto;
sostenga la consapevolezza e l’autoefficacia della persona migrante mettendo in atto azioni e comportamenti che
lo porteranno a raggiungere risultati e obiettivi prefissati.
Il candidato risponda in modo chiaro e sintetico a tre dei seguenti quesiti proposti
1) Il Progetto di Alternanza scuola/lavoro si traduce concretamente con la possibilità per gli studenti di alternare le
ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno di aziende/ servizi/scuole, per garantire
“esperienza sul campo” e superare il gap formativo tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di
competenze e preparazione.
Lo studente sulla scorta della propria esperienza formativa spieghi in che termini il progetto di Alternanza abbia
rappresentato un opportunità di crescita e di inserimento nel mercato del lavoro.
2) Lavorare per progetti anche sulla scorta dei recenti orientamenti nazionali e internazionali sul concetto
multidimensionale di salute/ benessere, prevede che siano diversi professionisti ad assumersi la responsabilità
del problema; l’intervento pertanto nasce da un progetto negoziato in ogni sua fase da una èquipe multi
professionale.
L’allievo considerando che per attuare un lavoro efficiente occorre valutare i bisogni ,individui gli elementi che
caratterizzano un progetto d’intervento individualizzato in campo socio sanitario.
3) La funzione di holding e il Falso Sé in Winnicot
4) Finalità, obiettivi e critiche al “Movimento Antipsichiatrico” che condusse alla L.180 e alla chiusura dei
manicomi.
5) Considerando il numero elevato di migranti presenti sul territorio, diviene importante la figura del mediatore
culturale come collegamento tra persone immigrate appartenenti a culture straniere e servizi e istituzionali sia
locali che nazionali. L’alunno chiarisca la funzione di questa professionalità e i compiti che può svolgere in una
èquipe socio sanitaria.
6) Oggi viviamo in una società multietnica in cui diverse culture convivono e la presenza di minori migranti
rappresenta un fenomeno particolarmente complesso e diffuso. Emerge, quindi, la necessità di interrogarsi su
cosa s’intenda per integrazione e integrità del Sé.
__________________________ Durata massima della prova : 6 ore
E’ consentito l’uso del dizionario Italiano
E’ consentito l’uso del dizionario bilingue (Italiano – lingua del paese di provenienza) per I candidate di madrelingua non italiana Non è consentilasciare l’istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
MATEMATICA Candidato________________________
1. Studiare il segno e rappresentarlo sul piano cartesiano della funzione
2. Determinare i punti di massimo e minimo della funzione
1. La funzione
a) E’ definita su tutto R
b) Si annulla in
c) Ha un asintoto verticale di equazione
d) Ha un asintoto orizzontale
2. La funzione
a) E’ sempre crescente
b) Ha un massimo in
c) Ha un minimo in
d) E’ sempre decrescente
3. Per la funzione si può affermare che
a)
b)
c) E’ definita per
d) Non ha asintoti
4. Per la funzione
a) E’ definita solo nel punto
b)
c)
d) E’ definita su tutto R
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA
Candidato________________________
RISPONDI AI SEGUENTI QUESITI ENTRO IL LIMITE MASSIMO DI 10 RIGHE
1) Definisci le “azioni” di una SPA e spiega la differenza con le "obbligazioni"
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2) Quali sono le “fasi” per la costituzione di una SPA?
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RISPOSTE MULTIPLE:INDICA LA RISPOSTA ESATTA TRA QUELLE PROPOSTE
1)L'azione è:
a) un'obbligazione
b) un debito della società
c) una quota del capitale sociale
d) l'utile della spa
2)Il capitale necessario alla costituzione della spa è:
a) 100.000, 00 euro
b) 10.000,000 euro
c) 120.000,00 euro
d) 12.000,00 euro
3) Qualora si verifichi un fatto che determina lo scioglimento della spa, gli amministratori convocano:
a) l'assemblea
b) il collegio sindacale
c) il consiglio di sorveglianza
d) i liquidatori
4) Nel sistema dualistico di amministrazione della spa gli organi sono:
a) assemblea e collegio sindacale
b) consiglio di sorveglianza e consiglio di gestione
c) consiglio di amministrazione e consiglio di gestione
d) assemblea e consiglio di sorveglianza
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
IGIENE E CULTURA MEDICO SANITARIA
Candidato________________________
1) Parla della valutazione clinico-funzionale nel percorso riabilitativo:
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2) Dai una definizione di piano di zona e descrivine brevemente i punti salienti:
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Segna la risposta esatta:
1) Il networking è:
a) un concetto nato negli ultimi anni che descrive un processo innovativo;
b) un processo volto a risolvere solo situazioni di disagio sociale;
c) un processo finalizzato a collegare tra loro tre o più persone;
d) un processo che definisce il lavoro dei professionisti in uno schema di intervento predefinito.
2) Nella riabilitazione dei malati di Parkinson il fisioterapista deve soprattutto:
a) stabilire un buon rapporto con il paziente e conquistare la sua fiducia;
b) effettuare singoli interventi, ciascuno di durata prolungata per renderli più efficaci;
c) concentrarsi solo sui movimenti muscolari trascurando la mobilità articolare;
d) concentrarsi solo sugli aspetti motori della disabilità.
3) Nella riabilitazione dei malati di demenza senile e Alzheimer si impiegano vari tipi di intervento che
cercano di stimolare:
a) l'insieme dei meccanismi che rendono il movimento fluido, rapido e preciso;
b) l'afflusso di sangue nelle aree del cervello colpite dalla degenerazione cellulare;
c) la percezione, l'attenzione e il riconoscimento;
d) il miglioramento delle capacità e il recupero della memoria a breve termine.
4) Tra le caratteristiche e servizi offerti del Centro Diurno troviamo:
a) la possibilità di ospitare persone non autosufficienti per diversi giorni;
b) soprattutto l'erogazione di servizi medici;
c) la gestione del Centro direttamente ed esclusivamente dipendente dalla ASL territorialmente
competente;
d) attività ludico-ricreative, attività motorie e servizio lavanderia.
5) L'ospedalizzazione a domicilio:
a) è erogato per tutte le situazioni sanitarie, indifferentemente dalla gravità del caso;
b) offre il duplice vantaggio di permettere di risparmiare sulla spesa sanitaria e di avvalersi dell'aiuto dei
caregiver informali (familiari del malato);
c) consente soltanto semplici interventi sanitari come prelievi ematici oppure medicazioni;
d) può essere attivata esclusivamente dietro richiesta del medico di base.
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
LINGUA INGLESE
Candidato________________________
1. Why is the topic of immigration particularly felt during periods of economic difficulty?
2. What do you think? Is globalization good or bad?
1. Illegal immigrants are highly vulnerable because they…..
a) don’t want to work long hours
b) aren’t in a favourable position to discuss their situation
c) are discriminatory towards their employers
2. An employer may exploit illegal immigrants by……
a) paying them low wages
b) refusing to give them work
c) giving them extra benefits
3. Mr. Friedman used the word “fire” as a simile to say globalization…..
a) is completely destructive like fire itself
b) was invented by man like fire
c) can be both destructive and useful like fire itself
4. A large part of unemployed people is represented by young people owing to their……
a) poor education
b) inability to build up curriculum
c) lack of experience
PROGETTO “WELCOME CULTURAL COOKING”
PROFILO ANIMATORE SOCIO –CULTURALE
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
Premessa
L’animatore socio – culturale è una figura professionale che si occupa di progettare e gestire attività di carattere educativo, culturale e di intrattenimento, rivolte a diverse tipologie di utenti in relazione al contesto in cui lavora.
Svolge la propria attività a contatto con diversi tipi di persone: bambini, adolescenti, anziani e portatori di handicap.
Le attività proposte dall’animatore socio – culturale cercano di offrire occasioni di crescita personale e culturale e hanno come obiettivo la gestione del tempo libero, l’integrazione tra le persone,attività culturali, sociali e di accoglienza.
L’animatore può gestire direttamente le attività o coinvolgere altre figure professionali su interventi specifici per realizzare laboratori creativi, attività motorie, uscite e spettacoli, attività educative, iniziative legate ad eventi particolari o stagionali, danze e balli.
Non esiste un ambiente di lavoro tipico ma piuttosto diversi ambiti possibili a cui fare riferimento dopo aver capito con quali utenti ci si sente a proprio agio.
Obiettivi
1. Migliorare le capacità di mettersi in gioco attraverso un lavoro personale
2. Migliorare le capacità di lavorare in equipe
3. Migliorare le capacità di ascolto
4. Saper formulare ipotesi risolutive e prendere decisioni finalizzate all’ottimizzazione della qualità del
servizio
5. Approfondire le lingue straniere
6. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali in campo nazionale e internazionale, utilizzando tecniche
di animazione socio - culturale
Competenze
1. Integrare la realtà aziendale con interventi atti a valorizzare l’elevata efficacia formativa
dell’esperienza svolta
2. Svolgere con precisione, rapidità e responsabilità le varie attività
3. Saper collaborare con associazioni culturali curando la progettazione e la programmazione di
eventi al fine di valorizzare il patrimonio delle risorse artistiche e culturali del territorio
Sbocchi occupazionali
Le aree di inserimento dell'animatore socio-culturale sono molteplici, sia nell'ambito dei servizi più strutturati,
che dei progetti. Egli opera nei servizi e nei progetti sociosanitari, nelle strutture socio-educative e nei servizi
di sostegno scolastico. Può trovare collocazione nei laboratori educativi ambientali, culturali, artistici,
educativi, ecc..., nelle residenze per anziani, negli ospedali e nei centri di cura per lungodegenti; nei centri di
vacanza diurni e residenziali; nei centri di aggregazione e di educazione permanente; nell'ambito
dell'animazione di strada e della prevenzione delle dipendenze.
Stage
L’attività pratica verrà svolta presso Servizi sul territorio e/o all’interno di eventi organizzati dalla scuola per
un totale di h 132 in due anni
Valutazione
Il coordinatore del progetto e gli insegnanti del Consiglio di Classe valuteranno i risultati degli allievi sul piano formativo, orientativo e didattico, nonché le competenze acquisite e le abilità maturate anche trasversali , mediante l’inserimento dello studente nelle realtà produttive.
I tutor aziendali valuteranno il raggiungimento da parte degli studenti degli obiettivi stabiliti in accordo con il patto formativo sottoscritto con l’Istituto.
Gli alunni dovranno esprimersi sulla sperimentazione, sulla sua efficacia, sull’efficienza e sulla qualità dei
processi attivati
ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO - WELCOME CULTURAL COOKING
PROFILO PROFESSIONALE: ANIMATORE SOCIO –CULTURALE
Classe IV Sez. A Servizi Socio Sanitari NOME COGNOME
Orientamento LEZIONI
Attività
teatrali ed
espressive
VISITA
AZIENDAL
E
CAG -
Roma
VISITA
Monumento
Tempio di Giove
Lezioni
Storia di
Terracina
TIPOLOGIA
STRUTTURE
Stage
TIPOLOGIA
STRUTTURE
Stage
TOTAL
E
ORE
SVOLT
E
VALUTAZIONE
TUTOR
AZIENDALE
a.s.2013/2014
VALUTAZIONE
TUTOR
FORMATIVO
a.s.2013/2014
Archeoclub di
Terracina
Dirigente
Scolastica
“A.Filosi”
Scuola
d’Infanzia dal
26/05/2014
al 31/05/2014
Casa Famiglia
per Anziani.
Addessi Valentina 5 8 8 3 3 24 51 Ottimo Soddisfacente
Avagliano Laura 5 8 8 3 3 35 62 Quasi Ottimo Molto Soddisfacente
Berardini Martina 5 8 8 3 3 35 62 Ottimo Molto Soddisfacente
Brugnara Sara 5 8 8 3 3 35 62 Ottimo Molto Soddisfacente
Bruno Marco 5 4 8 3 35 55 Quasi Ottimo Molto Soddisfacente
Cestra Valeria 5 6 8 3 35 57 Quasi Ottimo Molto Soddisfacente
De Filippis Giorgia 5 4 8 3 35 55 Ottimo Molto Soddisfacente
De Rita Jessica 5 8 8 3 3 35 62 Ottimo Molto Soddisfacente
Del Prete Roberta 5 8 8 3 3 35 62 Ottimo Molto Soddisfacente
Di Cicco Samantha 5 8 8 3 3 24 51 Ottimo Soddisfacente
Franchin Antonio 5 8 8 3 3 24 51 Ottimo Soddisfacente
La Rocca Lucia 5 6 8 3 20 52 Ottimo Soddisfacente
Marolla Simone 5 8 3 16 Ottimo Molto Soddisfacente
Santomarco
Antonella
5 6 8 3 29 51 Ottimo Molto Soddisfacente
Tigli Fabiana 5 8 8 3 35 59 Buono Soddisfacente
Velocci Alexa 5 8 8 3 35 59 Buono Soddisfacente
Vitiello Concetta 5 8 8 3 3 35 62 Ottimo Molto Soddisfacente
Sacchetti Elisa
(uditrice)
5 2 8 35 50 Ottimo Molto Soddisfacente
N° ALUNNI 17 MASCHI 3 FEMMINE 14
N° RITIRATI 2 + N°1 Uditrice Tutor Formativo /Scolastico
Prof.ssa Maria Giangaspero
_______________________
ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO - WELCOME CULTURAL COOKING
PROFILO PROFESSIONALE: ANIMATORE SOCIO –CULTURALE
Classe V Sez. A Servizi Socio Sanitari
Cognome Nome Orientamento Stage
Scuola
Infanzia
Stage Servizio
Disabili
Stage Servizio
Anziani
Totale ore
a.s. 2013/14
Totale ore
a.s. 2014/15
Totale ore
svolte
Valutazione
tutor
aziendale
Valutazione tutor
Formativo
Addessi Valentina 5 76 51 76 132 Buono Soddisfacente
Avagliano Laura 5 80 62 80 147 Buono Soddisfacente
Berardini Martina 5 65 62 65 132 Buono Soddisfacente
Brugnara Sara 5 65 62 65 132 Ottimo Soddisfacente
Bruno Marco 5 74 55 74 134 Buono Soddisfacente
Cestra Valeria 5 80 57 80 142 Buono Soddisfacente
De Filippis Giorgia 5 72 55 72 132 Buono Soddisfacente
De Rita Jessica 5 65 62 65 132 Buono Soddisfacente
Del Prete Roberta 5 65 62 65 132 Ottimo Soddisfacente
Di Biase Ilaria 5 62 Stage 2012/13: 65
62 132 Ottimo Molto Soddisfacente
Di Cicco Samantha 5 76 51 76 132 Buono Soddisfacente
Di Girolamo Giorgio 5 127 127 132 Sufficiente Parzialmente
Soddisfacente
Djelassi Imen 5 62 Stage2012/13
2013/14:132
62 199 Ottimo Molto Soddisfacente
Franchin Antonio 5 76 51 76 132 Buono Soddisfacente
La Rocca Lucia 5 80 52 80 137 Buono Soddisfacente
Marigliani Maria Rita 5 127 127 132 Buono Soddisfacente
Marolla Simone 5 16 16 Ottimo Molto Soddisfacente
Sacchetti Elisa 5 77 50 (Uditrice) 77 132 Buono Soddisfacente
Santomarco Antonella 5 80 51 80 136 Buono Soddisfacente
Tigli Fabiana 5 79,30 59 79,30 143,30 Discreto Soddisfacente
Velocci Alexa 5 73 59 73 137 Discreto Soddisfacente
Vitiello Concetta 5 65 62 65 132 Ottimo Sodisfacente
N.Alunni: 22 Maschi 4 Femmine 18
Tutor Formativo /Scolastico
Prof.ssa Giangaspero Maria
______________________
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO PROFESSIONALE STATO "A. FILOSI" SERVIZI COMM., TURIS., SOC.,
ALBERGHIERI Via Roma, 125
04019 TERRACINA (LT)
VALUTAZIONE CREDITI CLASSI QUINTE
VIENE PROPOSTO IL SEGUENTE SCHEMA
MEDIA DEL VOTO CREDITO SCOLASTICO
M=6 4-5
6<M=7 5-6
7<M=8 6-7
8<M=9 7-8
9<M=10 8-9
CREDITI FORMATIVI VALUTABILI
ATTIVITA’ ARTISTICHE CERTIFICATE
ATTIVITA’
FORMATIVE PROFESSIONALI
ATT. SOCIALI O DI
VOLONTARIATO
CORSI LINGUISTICI
ATTIVITA’ CROCE
ROSSA O SIMILARI
RELIGIONE CATTOLICA CON E/O ATTIVITA’
ALTERNATIVA CON OTTIMO
ECDL O SIMILI
ATTIVITA’ SPORTIVA
CON RISULTATI RILEVABILI
0<P>0.3 0<P>0.3 0<P>0.3 0<P>0.4 0<P>0.2 0<P>0.2 0<P>0.2 0,30
ALUNNO
Addessi Valentina
Avagliano Laura
Berardini Martina
Brugnara Sara
Bruno Marco
Cestra Valeria
De Filippis Giorgia
De Rita Jessica
Del Prete Roberta
Di Biase Ilaria
Di Cicco Samantha
Di Girolamo Giorgio
Djelassi Imen
Franchin Antonio Joshua
La Rocca Lucia
Mariglia Maria Rita
Marolla Simone
Sacchetti Elisa
Santomarco Antonella
Tigli Fabiana
Velocci Alexa
Vitiello Concetta
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO PROFESSIONALE STATO "A. FILOSI" SERVIZI COMM., TURIS., SOC., ALBERGHIERI Via Roma, 125
04019 TERRACINA (LT)
Codice Fiscale: 80004020592 Codice Meccanografico: LTRC01000D Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dai docenti del Consiglio di classe
Disciplina Docente Firma
Italiano Coronella Alfonsina
Lingua Straniera Inglese Giuliana Ceccarelli
Storia Coronella Alfonsina
Matematica - Informatica Izzi Renzo
Scienze Motorie Lucci Monica
Religione Mariani Renato
Psicologia Generale e Applicata Giangaspero Maria
Diritto e Legislazione Socio -Sanitaria Volpe Luigi
Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale Danzo Francesco
Igiene e Cultura Medico Sanitaria Ruggeri Emilia
Lingua e Cultura Francesce Livoli Olimpia
Sostegno AD04 Funaro Luigi
Sostegno AD04 Lamberti Michele
Terracina 15/05/2015 Dirigente Scolastico
Prof.ssa Annamaria Masci
Firma autografa omessa ai sensi
e per gli effetti dell'art. 3 D.Lgs. n. 39/1993
La presente copia è destinata unicamente alla pubblicazione on line. L’originale del documento è in Atti d’Istituto.
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