Relazione di Analisi Sito Specifica
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INDICE
1 . PREMESSA …………………………………………………………………………………... . . 3 2. CRITERI di LOCALIZZAZIONE delle AREE IDONEE e non IDONEE alla …... 3
REALIZZAZIONE di IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO dei RIFIUTI 2.1 METODOLOGIA ed INDIVIDUAZIONE ………………………………………... 4 3. ANALISI e CONCLUSIONI ……………………………………………………………….. 5
ALLEGATI
Allegato 1 – Tabelle di verifiche sito da Piano di Gestione dei Rifiuti- Regione Marche
Allegato 2 – Tabelle di verifiche sito da Piano di Gestione dei Rifiuti – Provincia di Macerata
ELABORATI GRAFICI
Tavola 1
Fase 1 - Aree non idonee per tutte le tipologie impiantistiche in scala 1:100.000 Stralcio (fonte PPRG
di Macerata)
Tavola 2
Fase 2 -Aree non idonee per impianti I.T.T. in scala 1:100.000-Stralcio (fonte PPRG di Macerata)
Tavola 3
Planimetria di idoneità alla localizzazione dell’impianto Sacci (scala 1:10.000)
Tavola 4
Tav.EN3a (fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 5
Tav.EN3b (fonte PTC della Provincia di Macerata)
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Tavola 6
Tav.EN4 (fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 7
Infrastrutture sovralocali e della produzione- Tav.EN39(fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 8
Rete viaria-Tav.EN43 (fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 9
Carta Geologica- Tav.ES5 (fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 10
Carta Idrogeologica-Tav.ES5bis (fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 11
Principali bacini idrografici- Tav.ES8 (fonte PTC della Provincia di Macerata)
Tavola 12
Foreste demaniali e boschi-Tavola 14 (fonte PPAR Regione Marche)
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1. PREMESSA
Il presente documento viene redatto in ottemperanza ad una specifica richiesta avanzata sia dalla
Regione Marche – Servizio Ambiente, Territorio ed Energia, in sede di Conferenza di Servizi, sia
successivamente dalla Provincia di Macerata – Settore Ambiente con nota prot. n.41460 del 22
giugno 2012 che richiedeva l’analisi sito specifica, completa di cartografie in scala adeguata, allo
scopo di valutare la compatibilità del progetto di ammodernamento e potenziamento dell’impianto
di produzione cemento, qualora ritenuto un nuovo impianto di trattamento termico dei rifiuti, con il
Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti.
Il D.Lgs. n.152/06 art. 196 attribuisce alla Regione una serie di competenze in materia di criteri
localizzativi.
Inoltre la legge regionale (L.R. 12 ottobre 2009 n. 24 - Disciplina regionale in materia di gestione
integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati) ha definito procedure e tempi per la individuazione da
parte delle province delle aree idonee e non idonee alla localizzazione di impianti.
Secondo il quadro normativo richiamato sopra si configurano sostanzialmente due principali compiti
assegnati alla Regione:
a) definire i criteri per l’individuazione, demandata alle Province, delle aree non idonee alla
localizzazione di impianti;
b) privilegiare, ad esclusione delle discariche, la localizzazione di impianti di recupero e
smaltimento rifiuti in aree destinate ad insediamenti produttivi, definendo
contemporaneamente condizioni e criteri tecnici di base per tali localizzazioni.
2. CRITERI DI LOCALIZZAZIONE DELLE AREE IDONEE E NON IDONEE ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO DEI RIFIUTI
Come detto il D.Lgs. 152/06 art. 196 attribuisce alla Regione il compito di definire i criteri sulla base dei
quali le Province possano successivamente procedere all’individuazione delle aree non idonee alla
localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero di rifiuti.
Inoltre l'art. 1 c. 4 del d.lgs. n. 205 del 2010 stabilisce che i rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute
dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in
particolare:
a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora;
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b) senza causare inconvenienti da rumori o odori; c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa
vigente.
Per il raggiungimento di tali obiettivi il processo di individuazione di aree idonee per impianti di
trattamento e smaltimento dei rifiuti deve tener presente vincoli e limitazioni di natura diversa: fisici,
ambientali, sociali, economici, tecnici tutti interagenti tra loro.
Gli obiettivi a cui sono stati finalizzati i criteri individuati sono stati:
• minimizzare l’impatto della struttura sull’ambiente in cui va ad inserirsi;
• minimizzare i rischi per l’impianto derivanti da determinate caratteristiche del sito.
2.1 METODOLOGIA DI INDIVIDUAZIONE
Per definire i criteri relativi alle possibili localizzazioni sono stati considerati i due elementi essenziali:
• la tipologia impiantistica di recupero; • le caratteristiche delle aree.
Il raffronto fra queste categorie di elementi ha prodotto una serie di prescrizioni e orientamenti
riepilogati nelle tabelle (cfr. Allegato 1, ovvero Tabella 1, Tabella 2, Tabella 3, Tabella 4, Tabella 5 e
Tabella 6 del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti ed Tabella A del Piano Regionale per la
Gestione dei Rifiuti riportante i criteri generali) che costituiscono i criteri regionali di indirizzo per la
zonizzazione provinciale.
La metodologia adottata individua preliminarmente i caratteri che determinano l’esclusione dalla
localizzazione di impianti di determinati parti del territorio considerando anche fattori penalizzanti ; in
una fase successiva si sono valutati ulteriori caratteri del territorio rapportati alle tipologie
impiantistiche e ai rispettivi impatti che le stesse determinano.
Il processo di localizzazione si basa su due fasi corrispondenti ai diversi livelli di approfondimento dei
caratteri rilevabili a scale differenti:
a) in una prima fase si considerano, a scala vasta, i caratteri che determinano l’esclusione di
parti del territorio e la loro condizionata potenzialità; b) successivamente si considerano per le aree non escluse ulteriori fattori di valutazione
individuabili a scala più dettagliata.
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Nella deliberazione amministrativa n.39 del 22/02/2000 la Giunta Provinciale dispose di affidare
l’incarico per la zonizzazione ed individuazione delle aree idonee alla localizzazione di impianti di
smaltimento dei rifiuti al Dipartimento di Scienze dei Materiali e della Terra dell’Università degli Studi di
Ancona.
Il Dipartimento di Scienze dei Materiali e della Terra dell’Università degli Studi di Ancona effettuò uno
studio per la localizzazione ottimale di discariche controllate di rifiuti solidi urbani nell’ambito della
redazione del Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti facendolo proprio ed estendendolo alla
localizzazione di aree idonee e non idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento e recupero.
Per la redazione dello studio si ricorse al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di
Macerata e al Piano Paesistico Ambientale Regionale della Regione Marche comprensivi dei relativi
elaborati cartografici.
Infatti lo studio recependo i dettami del Piano Regionale di Gestione di Rifiuti in prima e seconda fase
ha esplicitato, nell’ambito del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Macerata,
puntualmente i fattori escludenti e penalizzanti previsti dal Piano specificando la fonte dei dati
utilizzati e precisando se sono stati applicati o meno (cfr. Allegato 2).
La rappresentazione cartografica dell’analisi svolta nell’ambito dello studio ha portato
all’individuazione di gruppi con caratteristiche escludenti omogenee per tipologie impiantistiche.
3. ANALISI E CONCLUSIONI
Dall’analisi dei caratteri di vario ordine in forma tabellare richiesti dal Piano Regionale di Gestione dei
Rifiuti in relazione all’ubicazione degli impianto di recupero dei rifiuti e delle cartografie tematiche
contenute nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti oltre che dei caratteri di vario ordine in forma
tabellare contenuti in quest’ultimo emerge che l’ubicazione dell’impianto della Sacci Spa, costituito
da una linea di produzione cemento, qualora classificato come impianto di trattamento termico dei
rifiuti, è idonea e conforme agli strumenti di pianificazione territoriale previsti in scala regionale e
provinciale.
Nello specifico, come detto, al fine di individuare i fattori escludenti e penalizzanti si sono considerate
le cartografie tematiche del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Macerata e del
Piano Paesistico Ambientale Regionale della Regione Marche, parte delle quali sono riportate nel
Quadro di Riferimento Programmatico dello Studio di Impatto Ambientale mentre le altre tavole
grafiche sono allegate al presente documento (Tavola 4. Tavola 5, Tavola 6, Tavola 7, Tavola 8, Tavola
9, Tavola 10, Tavola 11 e Tavola 12).
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Emerge che l’area su cui insiste il sito produttivo Sacci risulta essere terreno pelitico-arenaceo e
arenaceo pelitico (Tavola 9-ES5-Carta Geologica) e terreno impermeabile (deposito pelitico e
argilloso) cfr. Tavola 10-ES5bis -Carta Idrogeologica.
Il sito produttivo non ricade in aree soggette ai vincoli da crinali (cfr. Tavola 11-ES8 Principali bacini
idrografici)
Dalla tavola grafica contenuta nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Macerata
(Tavola 1 Fase 1 - Aree non idonee per tutte le tipologie impiantistiche) allegata e rappresentata in
scala 1.100.000, nonostante il livello di dettaglio molto limitato, emerge chiaramente la presenza di
un’area idonea all’ubicazione di tutte le tipologie impiantistiche proprio in corrispondenza delle aree
industriali dei Comuni di Castelraimondo e Gagliole ove è ubicato il cementificio.
La trasposizione di tale elaborato in una tavola di maggior dettaglio (Tavola 3 in scala 1:10.000) pone
lo stabilimento e la nuova linea di cottura ai margini dell’area idonea, relativamente al Comune di
Castelraimondo.
Pur non conoscendo i criteri di redazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti che hanno
portato all’individuazione di tale area idonea in corrispondenza dell’insediamento produttivo, tenuto
anche conto del parere dell’Ufficio Tecnico del Comune di Castelraimondo, suffragato dalla
cartografia del PRG comunale che pone l’intero insediamento produttivo (tutte le particelle dei Fogli
Catastali n.29 e n.35 del Certificato di Destinazione Urbanistica allegato) in area industriale, si può
ragionevolmente ritenere che l’inserimento di tale area idonea nel Piano Provinciale sia proprio
conseguenza dell’esistenza dell’area industriale del cementificio e con essa coincida, in applicazione
delle linee guida della L.R. 12 ottobre 2009 n.24 che impone di privilegiare la localizzazione di impianti
di recupero e smaltimento rifiuti in aree destinate ad insediamenti produttivi.
E’ quindi ragionevole intendere, nelle previsioni del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, l’intera
area del sito produttivo Sacci quale area idonea all’ubicazione di tutte le tipologie impiantistiche in
prima fase.
Anche dall’analisi della Tavola 2 Fase 2 - Aree non idonee per impianti I.T.T. emerge in seconda fase
che l’ubicazione dell’impianto oggetto di autorizzazione, qualora considerato come impianto di
trattamento termico dei rifiuti, risulta idonea.
Ad avvalorare quanto affermato, nell’ambito dell’analisi di prima fase per l’individuazione delle zone
idonee alla localizzazione di impianti di recupero rifiuti da Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, sono
rispettati i criteri generali e prioritari riportati nella Tabella 1 del PPGR della Provincia di Macerata, la
Tabella 3, Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6.
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Nell’ambito dell’analisi di seconda fase sono rispettati i criteri di carattere geologico, idrogeologico,
fisico, antropico, naturalistico ecc…, riconducibili a criteri generali per la tipologia impiantistica
considerata (Impianti di trattamento termico), ipotesi quest’ultima avvalorata dalla tavola grafica
anzidetta (Tavola 2).
Infatti il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti – Regione Marche prevede una seconda fase nella
quale vengono valutati i fattori di carattere geologico, idrogeologico, fisico, antropico, naturalistico
ecc…, che in funzione della tipologia impiantistica considerata (nella fattispecie Impianti di
trattamento termico – I.T.T.) hanno carattere escludente, penalizzante, possibile o preferenziale (cfr.
Allegato 1), valutazione dalla quale emerge l’idoneità dell’ubicazione del sito.
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