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Roberto.Mabilia
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Allegato n°3 - Analisi Sito Specifica
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Relazione di Analisi Sito Specifica

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INDICE

1 . PREMESSA …………………………………………………………………………………... . . 3 2. CRITERI di LOCALIZZAZIONE delle AREE IDONEE e non IDONEE alla …... 3

REALIZZAZIONE di IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO dei RIFIUTI 2.1 METODOLOGIA ed INDIVIDUAZIONE ………………………………………... 4 3. ANALISI e CONCLUSIONI ……………………………………………………………….. 5

ALLEGATI

Allegato 1 – Tabelle di verifiche sito da Piano di Gestione dei Rifiuti- Regione Marche

Allegato 2 – Tabelle di verifiche sito da Piano di Gestione dei Rifiuti – Provincia di Macerata

ELABORATI GRAFICI

Tavola 1

Fase 1 - Aree non idonee per tutte le tipologie impiantistiche in scala 1:100.000 Stralcio (fonte PPRG

di Macerata)

Tavola 2

Fase 2 -Aree non idonee per impianti I.T.T. in scala 1:100.000-Stralcio (fonte PPRG di Macerata)

Tavola 3

Planimetria di idoneità alla localizzazione dell’impianto Sacci (scala 1:10.000)

Tavola 4

Tav.EN3a (fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 5

Tav.EN3b (fonte PTC della Provincia di Macerata)

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Tavola 6

Tav.EN4 (fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 7

Infrastrutture sovralocali e della produzione- Tav.EN39(fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 8

Rete viaria-Tav.EN43 (fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 9

Carta Geologica- Tav.ES5 (fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 10

Carta Idrogeologica-Tav.ES5bis (fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 11

Principali bacini idrografici- Tav.ES8 (fonte PTC della Provincia di Macerata)

Tavola 12

Foreste demaniali e boschi-Tavola 14 (fonte PPAR Regione Marche)

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1. PREMESSA

Il presente documento viene redatto in ottemperanza ad una specifica richiesta avanzata sia dalla

Regione Marche – Servizio Ambiente, Territorio ed Energia, in sede di Conferenza di Servizi, sia

successivamente dalla Provincia di Macerata – Settore Ambiente con nota prot. n.41460 del 22

giugno 2012 che richiedeva l’analisi sito specifica, completa di cartografie in scala adeguata, allo

scopo di valutare la compatibilità del progetto di ammodernamento e potenziamento dell’impianto

di produzione cemento, qualora ritenuto un nuovo impianto di trattamento termico dei rifiuti, con il

Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti.

Il D.Lgs. n.152/06 art. 196 attribuisce alla Regione una serie di competenze in materia di criteri

localizzativi.

Inoltre la legge regionale (L.R. 12 ottobre 2009 n. 24 - Disciplina regionale in materia di gestione

integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati) ha definito procedure e tempi per la individuazione da

parte delle province delle aree idonee e non idonee alla localizzazione di impianti.

Secondo il quadro normativo richiamato sopra si configurano sostanzialmente due principali compiti

assegnati alla Regione:

a) definire i criteri per l’individuazione, demandata alle Province, delle aree non idonee alla

localizzazione di impianti;

b) privilegiare, ad esclusione delle discariche, la localizzazione di impianti di recupero e

smaltimento rifiuti in aree destinate ad insediamenti produttivi, definendo

contemporaneamente condizioni e criteri tecnici di base per tali localizzazioni.

2. CRITERI DI LOCALIZZAZIONE DELLE AREE IDONEE E NON IDONEE ALLA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO DEI RIFIUTI

Come detto il D.Lgs. 152/06 art. 196 attribuisce alla Regione il compito di definire i criteri sulla base dei

quali le Province possano successivamente procedere all’individuazione delle aree non idonee alla

localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero di rifiuti.

Inoltre l'art. 1 c. 4 del d.lgs. n. 205 del 2010 stabilisce che i rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute

dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in

particolare:

a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora;

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b) senza causare inconvenienti da rumori o odori; c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa

vigente.

Per il raggiungimento di tali obiettivi il processo di individuazione di aree idonee per impianti di

trattamento e smaltimento dei rifiuti deve tener presente vincoli e limitazioni di natura diversa: fisici,

ambientali, sociali, economici, tecnici tutti interagenti tra loro.

Gli obiettivi a cui sono stati finalizzati i criteri individuati sono stati:

• minimizzare l’impatto della struttura sull’ambiente in cui va ad inserirsi;

• minimizzare i rischi per l’impianto derivanti da determinate caratteristiche del sito.

2.1 METODOLOGIA DI INDIVIDUAZIONE

Per definire i criteri relativi alle possibili localizzazioni sono stati considerati i due elementi essenziali:

• la tipologia impiantistica di recupero; • le caratteristiche delle aree.

Il raffronto fra queste categorie di elementi ha prodotto una serie di prescrizioni e orientamenti

riepilogati nelle tabelle (cfr. Allegato 1, ovvero Tabella 1, Tabella 2, Tabella 3, Tabella 4, Tabella 5 e

Tabella 6 del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti ed Tabella A del Piano Regionale per la

Gestione dei Rifiuti riportante i criteri generali) che costituiscono i criteri regionali di indirizzo per la

zonizzazione provinciale.

La metodologia adottata individua preliminarmente i caratteri che determinano l’esclusione dalla

localizzazione di impianti di determinati parti del territorio considerando anche fattori penalizzanti ; in

una fase successiva si sono valutati ulteriori caratteri del territorio rapportati alle tipologie

impiantistiche e ai rispettivi impatti che le stesse determinano.

Il processo di localizzazione si basa su due fasi corrispondenti ai diversi livelli di approfondimento dei

caratteri rilevabili a scale differenti:

a) in una prima fase si considerano, a scala vasta, i caratteri che determinano l’esclusione di

parti del territorio e la loro condizionata potenzialità; b) successivamente si considerano per le aree non escluse ulteriori fattori di valutazione

individuabili a scala più dettagliata.

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Nella deliberazione amministrativa n.39 del 22/02/2000 la Giunta Provinciale dispose di affidare

l’incarico per la zonizzazione ed individuazione delle aree idonee alla localizzazione di impianti di

smaltimento dei rifiuti al Dipartimento di Scienze dei Materiali e della Terra dell’Università degli Studi di

Ancona.

Il Dipartimento di Scienze dei Materiali e della Terra dell’Università degli Studi di Ancona effettuò uno

studio per la localizzazione ottimale di discariche controllate di rifiuti solidi urbani nell’ambito della

redazione del Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti facendolo proprio ed estendendolo alla

localizzazione di aree idonee e non idonee alla realizzazione di impianti di smaltimento e recupero.

Per la redazione dello studio si ricorse al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di

Macerata e al Piano Paesistico Ambientale Regionale della Regione Marche comprensivi dei relativi

elaborati cartografici.

Infatti lo studio recependo i dettami del Piano Regionale di Gestione di Rifiuti in prima e seconda fase

ha esplicitato, nell’ambito del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Macerata,

puntualmente i fattori escludenti e penalizzanti previsti dal Piano specificando la fonte dei dati

utilizzati e precisando se sono stati applicati o meno (cfr. Allegato 2).

La rappresentazione cartografica dell’analisi svolta nell’ambito dello studio ha portato

all’individuazione di gruppi con caratteristiche escludenti omogenee per tipologie impiantistiche.

3. ANALISI E CONCLUSIONI

Dall’analisi dei caratteri di vario ordine in forma tabellare richiesti dal Piano Regionale di Gestione dei

Rifiuti in relazione all’ubicazione degli impianto di recupero dei rifiuti e delle cartografie tematiche

contenute nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti oltre che dei caratteri di vario ordine in forma

tabellare contenuti in quest’ultimo emerge che l’ubicazione dell’impianto della Sacci Spa, costituito

da una linea di produzione cemento, qualora classificato come impianto di trattamento termico dei

rifiuti, è idonea e conforme agli strumenti di pianificazione territoriale previsti in scala regionale e

provinciale.

Nello specifico, come detto, al fine di individuare i fattori escludenti e penalizzanti si sono considerate

le cartografie tematiche del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Macerata e del

Piano Paesistico Ambientale Regionale della Regione Marche, parte delle quali sono riportate nel

Quadro di Riferimento Programmatico dello Studio di Impatto Ambientale mentre le altre tavole

grafiche sono allegate al presente documento (Tavola 4. Tavola 5, Tavola 6, Tavola 7, Tavola 8, Tavola

9, Tavola 10, Tavola 11 e Tavola 12).

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Emerge che l’area su cui insiste il sito produttivo Sacci risulta essere terreno pelitico-arenaceo e

arenaceo pelitico (Tavola 9-ES5-Carta Geologica) e terreno impermeabile (deposito pelitico e

argilloso) cfr. Tavola 10-ES5bis -Carta Idrogeologica.

Il sito produttivo non ricade in aree soggette ai vincoli da crinali (cfr. Tavola 11-ES8 Principali bacini

idrografici)

Dalla tavola grafica contenuta nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti della Provincia di Macerata

(Tavola 1 Fase 1 - Aree non idonee per tutte le tipologie impiantistiche) allegata e rappresentata in

scala 1.100.000, nonostante il livello di dettaglio molto limitato, emerge chiaramente la presenza di

un’area idonea all’ubicazione di tutte le tipologie impiantistiche proprio in corrispondenza delle aree

industriali dei Comuni di Castelraimondo e Gagliole ove è ubicato il cementificio.

La trasposizione di tale elaborato in una tavola di maggior dettaglio (Tavola 3 in scala 1:10.000) pone

lo stabilimento e la nuova linea di cottura ai margini dell’area idonea, relativamente al Comune di

Castelraimondo.

Pur non conoscendo i criteri di redazione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti che hanno

portato all’individuazione di tale area idonea in corrispondenza dell’insediamento produttivo, tenuto

anche conto del parere dell’Ufficio Tecnico del Comune di Castelraimondo, suffragato dalla

cartografia del PRG comunale che pone l’intero insediamento produttivo (tutte le particelle dei Fogli

Catastali n.29 e n.35 del Certificato di Destinazione Urbanistica allegato) in area industriale, si può

ragionevolmente ritenere che l’inserimento di tale area idonea nel Piano Provinciale sia proprio

conseguenza dell’esistenza dell’area industriale del cementificio e con essa coincida, in applicazione

delle linee guida della L.R. 12 ottobre 2009 n.24 che impone di privilegiare la localizzazione di impianti

di recupero e smaltimento rifiuti in aree destinate ad insediamenti produttivi.

E’ quindi ragionevole intendere, nelle previsioni del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, l’intera

area del sito produttivo Sacci quale area idonea all’ubicazione di tutte le tipologie impiantistiche in

prima fase.

Anche dall’analisi della Tavola 2 Fase 2 - Aree non idonee per impianti I.T.T. emerge in seconda fase

che l’ubicazione dell’impianto oggetto di autorizzazione, qualora considerato come impianto di

trattamento termico dei rifiuti, risulta idonea.

Ad avvalorare quanto affermato, nell’ambito dell’analisi di prima fase per l’individuazione delle zone

idonee alla localizzazione di impianti di recupero rifiuti da Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, sono

rispettati i criteri generali e prioritari riportati nella Tabella 1 del PPGR della Provincia di Macerata, la

Tabella 3, Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6.

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Nell’ambito dell’analisi di seconda fase sono rispettati i criteri di carattere geologico, idrogeologico,

fisico, antropico, naturalistico ecc…, riconducibili a criteri generali per la tipologia impiantistica

considerata (Impianti di trattamento termico), ipotesi quest’ultima avvalorata dalla tavola grafica

anzidetta (Tavola 2).

Infatti il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti – Regione Marche prevede una seconda fase nella

quale vengono valutati i fattori di carattere geologico, idrogeologico, fisico, antropico, naturalistico

ecc…, che in funzione della tipologia impiantistica considerata (nella fattispecie Impianti di

trattamento termico – I.T.T.) hanno carattere escludente, penalizzante, possibile o preferenziale (cfr.

Allegato 1), valutazione dalla quale emerge l’idoneità dell’ubicazione del sito.