- 1. La sinistra hegeliana e Feuerbach A cura di Stefano
Ulliana
2. Panoramica
- 1. La Destra e la Sinistra hegeliana.
3. 2. Strauss, Bauer, Ruge. 4. 3. Feuerbach. 5. 4.
Stirner.Ludwig Feuerbach 6. 1. La Destra e la Sinistra
hegeliana.
- Coloro che, dopo la morte di Hegel, continuarono a riferirsi
all'impostazione del maestro tedesco, in senso conservatore vecchi
hegeliani o Destra hegeliana o all'opposto in senso rivoluzionario
ne vollero rovesciare i fondamenti e gli esiti - giovani hegeliani
o Sinistra hegeliana costituirono nel loro insieme un fronte
intellettuale e culturale molto importante, ampio e diversamente
articolato, nel processo di trasformazione civile e politico
indotto dalle mutate condizioni storiche tedesche (Confederazione
germanica e peso accentuato della Prussia). La questione principale
si venne infatti identificando sempre di pi con la definizione e
determinazione del principio teologico-politico: quale poteva o
doveva essere l'importanza ed il peso della religione nella
politica ed in generale nella speculazione filosofica tedesca del
periodo?
7.
- La Destra hegeliana Karl-Friedrich G schel (1781-1861), Kasimir
Conradi(1784-1849), Georg Andreas Gabler (1786-1853) rafforz, sino
a renderlo totalitario, il senso dell'identit di contenuto fra
filosofia e religione, mostrando il concetto nella forma della
rappresentazione religiosa cristiana tradizionale. Nel contesto cos
costruito l'orizzonte di giustificazione razionale doveva
conservare per se stesso una capacit, una potenza ed una
definizione di separazione e di priorit causale e di tipo
finalistico tale, da consentire la totale trasfigurazione in se
stesso dei concetti religiosi tradizionali della trascendenza e
creativit divina, della sua personalit assoluta e della dipendenza
ontologica del mondo storico e della natura. Demolendo alla fine
l'astrattezza dell'impianto immanentistico dello spirito riflessivo
hegeliano. La Sinistra hegeliana in un certo senso accett questa
demolizione, ma capovolgendone gli esiti. Essa infatti trasform e
capo
8.
- -volse quella volont di separazione nella ricostituzione di un
desiderio generale ed universale di inseparatezza e di comune
partecipazione, sviluppando quindi una critica radicale nei
confronti di qualsiasi procedimento di alienazione, che fingesse un
infinito astratto e precostituito (e pre-determinante). In questo
contesto opposto al precedente la riflessione filosofica avrebbe
dovuto demolire qualsiasi tentativo di far valere in modo
surrettizio la concezione umana del potere la sua necessaria unit
gerarchica - come la separata ed assoluta divinit,sic et
simpliciter .
- Cos mentre sul primo fronte la totalizzazione razionale del
reale si dispiegava come giustificazione delle strutture politiche
di tipo assolutistico esistenti (conservatorismo e reazione),
all'interno del secondo l'ideale-reale della tensione spirituale
tornava a farsi valere come spinta ed impulso alla rivoluzione del
mondo.
9. 2. Strauss, Bauer e Ruge.
- La concretezza della realt la sua inseparabilit da se stessa
rest dunque avvinta, sul piano e l'orizzonte ideale proposto dalla
Sinistra hegeliana, alla presenza intrascendibile della coscienza.
Realt concreta ed orizzonte ideale restavano inscindibilmente
uniti, a formare un duplice asse di riferimento, all'interno del
quale il ricercatore e l'analista poteva e doveva trovare tutti i
rapporti e gli elementi della dinamica e della produttivit vitale.
In questo senso la Sinistra hegeliana riconquist quella radice
creativa e doppiamente dialettica dell'infinito, che le consent di
proporre la ridefinizione ed addirittura il ricapovolgimento di
quel primo capovolgimento del mondo operato dalla tradizione di
pensiero occidentale, di tradizione platonica od aristotelica che
fosse.
10. Seguendo l'impostazione critica ed i movimenti
filosofico-religiosi del primo HegelDavid Friedrich
Strauss(1808-1874) 11.
- sottopose ad analisi critico-razionale i testi biblici.
NellaVita di Ges(1835) egli sottoline il valore allegorico (mitico)
del racconto testamentario della vita di Ges, indicando come tutti
i fatti ed eventi l raccontati avessero valore, non per la loro
realt storica, quanto piuttosto perch essi rappresentavano a
livello della credenza religiosa l'orientamento ed i desideri di
una determinata organizzazione sociale. Attraverso il mito
evangelico i primi seguaci di Ges avevano quindi inteso trasporre
l'attesa messianica di un liberatore del popolo ebraico,
identificandola poi con la sua personalit eccezionale. Molti dei
racconti evangelici vengono per questo destituiti di valore storico
o pi propriamente filosofico, per assumere su di s la funzione di
trasposizione e realizzazione mitica o leggendaria dei desideri
delle prime comunit cristiane. Il senso filosofico della religione
cristiana viene invece identificato nella volont di unire finitezza
umana e naturale ed infinitezza, anche attraverso il mito
filosofico-religioso dell'incarnazione divina, del Dio fattosi
uomo.
12.
- L'intento storico-critico e l'impianto filologico della ricerca
di Strauss vengono ripresi ed approfonditi, dopo un primo momento
di decisa contrapposizione, dagli studi e dalle analisi diBruno
Bauer(1809-1882). Pervenuto a negare la realt storica di Cristo, il
filosofo e biblista tedesco indic nello stesso Hegel il padre delle
pi radicali affermazioni atee ed anticristiane ( La tromba del
giudizio universale su Hegel, ateo e anticristo , 1841).
Allontanato dall'insegnamento universitario, egli fond a Berlino un
circolo di liberi pensatori i Liberi - decisi assertori di un
immanentismo ateo e radicale. Rimasto avvinto all'idealit del
movimento rivoluzionario, Bauer continu a far valere un principio
spirituale, di criticit pura, che determin a propria volta la
critica materialistica di Marx ed Engels.
13. Prima hegeliano ortodosso,Arnold Ruge(1802-1880) ader
successivamente al movimento della Sinistra, diventando il di-
14.
- -rettore degli (poi ). NellaFilosofia del diritto hegeliano e
la critica del nostro tempo(1842) egli anticip la critica marxiana
all'impostazione hegeliana, accusata di trasporre e neutralizzare
in modo astratto gli ordinamenti politici assolutistici ed
autoritari prussiani. Collaboratore con Marx degli (1843-44), prima
costretto all'esilio, poi deputato al parlamento nazionale ed
infine sempre pi vicino su posizioni moderate alla politica
bismarckiana.
Karl Marx,Sulla questione ebraica , 1844. 15. 3. Feuerbach.
- Ludwig Feuerbach(1804-1872) in giovent scolaro di Hegel a
Berlino. Professore universitario ad Erlangen costretto ad
abbandonare l'insegnamento a causa delle polemiche suscitate dal
suo scrittoPensieri sulla morte e l'immortalit(1830). Si allontana
dall'impostazione hegeliana con la propria operaCritica della
filosofia hegeliana(1839). Nel 1841 componeL'essenza del
cristianesimo , nel 1843 leTesi provvisorie per la riforma della
filosofia , nel 1844 iPrincipi della filosofia dell'avvenire , nel
1845L'essenza della religione . Poi leLezioni sull'essenza della
religione(1851), laTeogonia secondo le fonti dell'antichit classica
ebraico-cristiana(1857),Divinit, libert e immortalit dal punto di
vista dell'antropologia(1866),Spiritualismo e materialismo(1866)
eL'eudemonismo(postumo).
16. Il punto di partenza della riflessione feuerbachiana il
rigetto ed il capovolgimento del processo di oggettivazione
dell'orizzonte ideale dello spiritualismo hegeliano. Tanto quanto
questo 17.
- procedeva ad astrarre ed immaginare un soggetto ideale
arbitrario, portatore della potenza del pensiero e di un essere
determinante (pseudo-reale) quale sua qualit effettiva (attributo),
altrettanto ed all'opposto la posizione feuerbachiana rimetteva al
centro della determinazione soggettiva l'essere concreto (reale),
per fare del pensiero invece un'immagine attribuita a tale processo
di determinazione del soggetto (reale e concreto). Il rovesciamento
praticato dall'idealismo predispone quindi una relazione di
comprensibilit spirito astratto, estratto ed alienato - che
contraddittoriamente lascia fuori come inesplicato proprio
l'elemento materiale, dal quale in realt deve prendere le mosse (il
movimento e la giustificazione). Con ci l'idealismo offre al
contenuto tradizionale della religione una giustificazione
razionale, che in realt assolutamente irrazionale. Al contrario la
riflessione di Feuerbach intende ricominciare da ci che
l'impostazione hegeliana definiva come finito e determinato
(effettivamente il vero reale).
18.
- Cos il soggetto reale concreto e materiale - ridiviene infinito
e determinante: esso il soggetto che si esprime attraverso l'umanit
in generale, attraverso la sua potenza espressiva (la sua natura
creativa).l'uomo infatti a creare l'immagine di un'entit superiore
Dio capace di connettere a s tutte le capacit e le potenze
dell'essere umano, per poi impadronirsene grazie ad una sorta di
lascito obliato da parte dell'uomo stesso (alienazione). Dio assume
su di s tutta quella perfezione della quale l'uomo risulta
incapace, ma alla quale mira come soggetto che vuole essere, in
quanto vero ed effettivo, dotato di ogni sorta di ragione. Tanto
quanto l'uomo sente, si appassiona e ragiona, in modo imperfetto,
altrettanto Dio sente, ama e ragiona decidendo in modo perfetto,
senza alcun impedimento, resistenza o limitazione. In modo
infinito. Ma questo infinito appunto l'infinito umano, trasposto e
separato in
19.
- Dio (il soggetto assoluto dell'idealismo hegeliano),
concentrato e nello stesso tempo orientato lungo l'intero arco
d'orizzonte dell'essere (come essere provvidenziale), per essere
poi disperso all'interno di esso, in ogni possibile luogo e tempo
(come spirito della realt).in questo modo che si costruisce e si
edifica sia il soggetto astratto dell'infinito, che la riproiezione
di un orizzonte di oggettivit, che pare includere in se stesso
volont, intelletto e ragione, sottoponendo a dominio e controllo
emotivit, passione, sentimento e sensibilit. In questo modo ogni
teologia rivela la propria natura effettiva e nascosta
d'antropologia (autoritaria o libera, tirannica o fraterna). Al
tempo degli antichi Greci le divinit erano quindi limitate, perch
l'uomo greco era composto in organismi limitati, con desideri
limitati; con il passaggio al cristianesimo invece l'infinit del
desiderio dei cristiani primitivi si trasformato e realizzato
nell'immagine di un Dio infinito, nella potenza e nella volont di
realizzazione.
20.
- L'infinito astratto e separato della religione e dell'idealismo
viene quindi ricollocato al centro del proprio essere reale. La
scissione alienazione della potenza superiore viene ricomposta a s
e lasciata inseparata ed indivisarispetto a qualsiasi essere umano,
che in questo modo abbandona la propria sottomissione e soggezione,
per riconquistare la propria libert. La puntualit e l'unit
necessaria e d'ordine che faceva capo al Dio finto della religione
tradizionale viene abbattuta (a-teismo), per lasciare spazio
all'impredeterminato della libert stessa ed alla sua valenza eguale
per ogni essere naturale e razionale. Per ogni soggetto che si apra
creativamente e dialetticamente proiettando idealmente l'ordine dei
propri reciproci rapporti (coscienza relazionale). Cos l'umano si
riappropria della radicalit e dell'orizzonte realmente e veramente
infiniti: sapienza, volont e amore ridiventano determinazioni reali
e concrete, non strumenti ad una fede ipocrita e falsa,
capovolta.
21.
- A che cosa infatti dava luogo la reciproca compenetrazione fra
religione tradizionale ed idealismo hegeliano? Il capovolgimento
hegeliano e l'uso strumentale della religione tendeva a far valere
l'espropriazione e la negazione delle determinazioni naturali e
concretamente razionali del soggetto reale: la natura hegeliana era
lo spirito fuori di s, mentre era in relazione all'idea che tutto
veniva creato (esposto e, sistematicamente, disposto). La
speculazione hegeliana era perci nient'altro che una teologia
mascherata, l'ultimo rifugio della teologia cristiana: L'essere
della teologia l'essere trascendente, l'essere dell'uomo posto al
di fuori dell'uomo; l'essere della logica di Hegel il pensiero
trascendente, il pensiero dell'uomo posto al di fuori dell'uomo. (
Tesi ). Sar dunque contro l'espropriazione-alienazione del naturale
e razionale, contro il concetto e la prassi dell'ordine necessario
e gerarchico (autoritario, liberticida e differenziante) che muover
a battaglia la speculazione feuerbachiana, aprendo il cammino alla
successiva riflessione marxiana.
22.
- Alla negazione imposta dal processo di alienazione hegeliano
Feuerbach risponde con la negazione della negazione, ricostituendo
il centro immediato e vitale, inseparato ed universale,
dell'espressivit naturale e razionale. L'immagine creativa e
razionale della natura umana sostituisce allora l'immagine che si
auto-separa e si rende (fintamente) reale dello Spirito assoluto.
La determinazione astratta viene abbattuta per fare spazio e dare
tempo all'affermazione necessaria di un principio nello stesso
momento creativo e comune. In questo modo la libert naturale pu
riesprimere una vera ed autentica autenticamente razionale libert
dello spirito, che nell'umano si raccoglie e determina attraverso
l'affermazione di una comunit ed un orizzonte costituiti da una
reciprocit di rapporti, fondata sull'eguale libert. L'espressivit
naturale ha cos nella materia vivente dell'umanit la migliore e la
pi perfetta delle proprie realizzazioni.
23.
- In ci sta l' umanismo naturalisticodella filosofia
dell'avvenire feuerbachiana. L'uomo infatti vive comerapporto : fra
i propri bisogni pi profondi e naturali ed i propri desideri ed
ideali pi alti e sublimi. Rapporto che si esplica nel riferirsi
necessario alla naturalit attraverso la sensibilit, ma nello stesso
tempo appare come estroflettersi nella costituzione di un orizzonte
e di un'immaginazione razionale all'interno dei quali la vera
espressivit umana possa trovare luogo e tempo per manifestarsi e
realizzarsi. In tal modo l'essere concreto e determinato dalla
necessit naturale diviene l'essere che vive, sente, soffre,
desidera, pensa ed opera. Cos pare che una sensibilit pi profonda
ed una sensibilit pi alta innervino insieme l'intero del rapporto
che costituisce la natura dell'umanit. L'umanit si radica
nell'essere attraverso l' amore la forma pi potente e radicale di
sensibilit (come una Venere pandemia) e attraverso l'amore la forma
pi potente ed alta di sensibilit (come una Venere celeste) - si
proietta nel mondo, costruendo rapporti ed un ordine di reciproca
fraternit ( comunismo filosofico ).
24.
- Tanto l'uomo e la donna (in condizioni di parit) ha necessit
naturale di entrare in relazione per poter sopravvivere e vivere,
cos ha necessit razionale di entrare in relazione per poter
realizzare se stesso nella vita sociale e civile ( essenza sociale
dell'uomo ). Senza apertura di relazione l'uomo non creerebbe
alcuna idea, n riuscirebbe ad operare. Partendo da una sana base
fisiologica dieta, movimento, educazione comportamentale l'uomo pu
dunque creare le condizioni migliori per edificare una civilt
nuova, che sappia e possa eliminare disprezzo e discriminazione
(naturale e razionale), violenza e sopraffazione (naturale e
razionale). Questa nuova civilt eliminerebbe ogni squilibrio
nell'appropriazione delle ricchezze naturali, salvaguardando
l'orizzonte morale dell'intera umanit. Disarticolando l'ordine
astratto e diagonale del potere assolutistico del potere che si
separa e si rende realt unica e principiale l'ordine nuovo diviene
l'orizzonte ideal-reale della libert eguale, capace di tendere ed
esprimere l'amore che l'umanit ( filantropia ).
25. 4. Stirner.
- Se Feuerbach con il suo ordine nuovo apre il cammino al
compimento ed alla realizzazione della propria tendenza ideal-reale
ad opera della speculazione marxiana, concentrata sulle modalit
costruttive della natura umana (il lavoro), Johan Kaspar Schmidt
aliasMax Stirner(1806-1856) moltiplica a dismisura e fraziona
l'apertura di relazione, radicale ed universale, della filosofia
dell'avvenire feuerbachiana, isolando ciascun elemento creativo
dall'innumerevole serie dei propri rapporti dialettici. Per
togliere qualsiasi forma di dipendenza e di eterodeterminazione
vigente nel rapporto dialettico, Stirner afferma l'assolutezza
dell'individuo, nella sua propria unicit, nella propriet assoluta
di se stesso ( L'unico e la sua propriet , 1844). In tal modo egli
d l'avvio speculativo alla filosofia dell' egoismo psicologico ed
etico , fortemente avversa ad ogni forma di pensiero ed azione
comunitaria (nazionalismo, liberismo, social-comunismo, umanismo)
.
26. Max Stirner, Il falso principio della nostra educazione,
1842.Max Stirner, Il falso principio della nostra educazione,
1842.Max Stirner,L'Unico e la sua propriet , 1844. Max Stirner,Il
falso principio della nostraeducazione , 1842. Max Stirner Il falso
principiodella nostra educazione ,1842.