IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
22424 febbraio 2018
IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
2253 marzo 2018
SEMINARIO ilQIL’ambientecrea vaLore
WORkShOp ilQILa riGenerZionetorna in primo piano
I servIzI ImmobIlIarIdI Yard
IntervIsta all’aD AlESSANdRO pASQuAREllI
rubriche
editoriale
report
qitv
deals
2S
articoLi
Parte da Yard l’innovazione nei servizi immobiliari
paGina 10
sommarIo
Sommario
Il governo del territoriopaGina 16
sPazIo al valore ambIeNTalepaGina 21
c’è anche l’italia, oggi più competitivapaGina 28
Guglielmo Pellicciolifondatore ed editorialista de
il Quotidiano Immobiliare
3S
spazio ai servizi!in questo numero de il Settimanale ci occupiamo di quel pezzo dell’industria immobiliare che si occupa di fornire alla stessa quell’attività complessa che co-munemente chiamiamo servizi. non è un lavoro facile, perché spazia in lungo e in largo per tutto il ciclo di vita di un asset immobiliare con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni e il rendimento. L’italia è arrivata relativa-mente tardi a concentrarsi su questo tipo di attività e ha ancora molta strada da fare. Solo una parte dell’in-gente patrimonio immobiliare del paese viene gestito. in particolare ad essere penalizzato maggiormente è il settore residenziale, a causa dell’elevato numero di unità per cui la standardizzazione e l’informatizzazio- ne risultano elementi fondamentali. “nel breve-medio periodo - si legge nel rapporto realizzato da Scenari Immobiliari a fine 2017 - la gestione professionale del settore residenziale rappresenta una delle maggiori opportunità del mercato italiano”.Qualora dunque le aziende che svolgono la loro attivi- tà nei servizi riuscissero a volgere lo sguardo verso il mercato residenziale e a intercettarne gli enormi bi-sogni, si aprirebbe una gigantesca fase di moderniz-zazione del patrimonio abitativo italiano con indubbi benefici sulla qualità della vita di milioni di cittadini. Si colmerebbe anche il gap tra il nostro paese e i prin-cipali stati europei che realizzano volumi d’affari nel settore dei servizi pari a due-tre volte il nostro fattu- rato.occorre seguire dunque con molta attenzione il settore perché foriero di una crescita esponenziale, soprat-tutto se saprà fare dell’innovazione la propria arma in più e intervenire in maniera sempre più efficiente e a costi standardizzati sugli asset in gestione.
eDitoriaLe
BIM, QUALE FUTURONEL REAL ESTATE?
Casi pratici di applicazione nell’industria immobiliare italiana
martedì 6 marzo - Innovation Campus Milano sCoprI dI pIù
ATTO 1
UTILIzzARE IL BIM OggI:vANTAggI E cRITIcITà
Valerio CastelnuovoSYStema
spoNsor
Umberto alesiricS itaLia
marco Claudio Grilloabitare in
Luca GiannelliuniteD conSuLtinG
ATTO 2
BIM: gLI IMMOBILINELL’ERA dIgITALE
emanuela recchirecchienGineerinG
enrico maggirecchienGineerinG
Giorgio CarcanoarcoenGineerinG
(aGire - Gruppo ipi)
michele CandeoGruppo YarD,
aSSoimmobiLiare
Jacopo PalermoimmobiLiare percaSSi
sEMINArIo
ilQI
andrea dallavalleproGetto cmr
Giovanni Cortibanca D’itaLia
cONcLUSIONI:IL pUNTO SUL BIM
Vai alla TABELLA DEALS 2018Scarica la TABELLA DEALS COMPLETA in excel
dealsmilano
35 milionihines italy ha acquistato il fabbricato di via Gio-venale angolo col moschin a milano in zona bocconi (ex sede State Street) per costruire un progetto di student housing dotato di cinema, palestra, aree co-working, biblioteca, sicurezza 24 ore su 24, sala scacchi e altro. ci saranno an-che 100 unità residenziali in affitto per visiting professor e unità per parenti in visita. hines ge-stirà direttamente con la società del Gruppo che si chiama aparto e che gestisce student housing nel nord europa (uk e irlanda) per 5.000 stanze.
DeaLS 5S
NpL: L’EvOLUzIONE cONTINUASoluzioni finanziarie per uscire dalla crisi bancaria
con nuovi approcci al mercato immobiliare
GIoVedì 22 marzo - Innovation Campus Milano sCoprI dI pIù
pANEL 1
INvESTIRE IN NpL
marco LeonenomiSma
spoNsor
Stefano ScopigliYarD creDit &
aSSet manaGement
massimo rojproGetto cmr
pANEL 2
vALUTARE gLI NpL
Piercarlo rolandoaXia.re
diego BortotDuFF & pheLpS reaG
CoNVEGNo
ilQI
Giuseppe Gabrielemazzetta
npLS re_SoLutionS
Stefano MagnolficriF reaL eState
mirko FrigerioaStaSY
630,48
725,27
610,25
912,39
479 506,64
417,09
510,82 469,57
480,89
584,37 538,01
595,19
468,83
655,67
532,75
712,68
558,41
625,34 653,17
829,76
692,61
780,89
718,81
821,07
748,85
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
2011_2
2011_3
2011_4
2012_1
2012_2
2012_3
2012_4
2013_1
2013_2
2013_3
2013_4
2014_1
2014_2
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2014_4
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2015_4
2016_1
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2016_3
2016_4
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2017_2
2017_3
n.co
mpr
aven
dite
trimestri
report 7S
il mercato immobiliare sul segmento residenziale veronese ha concluso il 2017 con un bilancio positivo in ter-mini di compravendite. nel terzo tri-mestre del 2017 nella città di Verona si è registrato un incremento del 5,2% del numero di transazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, toccando un +7,9 % nelle aree della provincia di verona.Dopo i ribassi ininterrotti, che hanno portato ad un gap di valori intorno al
-40% rispetto ai picchi di 10 anni fa, oggi le quotazioni hanno raggiunto un punto di equilibrio in gran parte della città. a fare eccezione è lo stock immobiliare di scarsa qualità, con-centrato soprattutto in periferia, dove per vendere è ancora necessario ri-bassare.La domanda, trainata soprattutto dal-la richiesta di immobili da mettere a reddito, è in crescita per gli apparta-menti nelle zone del centro città, dove
report a cura dIre/max
N. COMPRAVENDITE VERONA
Verona, il mercato residenziale recupera appealDomanda d’acquisto trainata dagli investitori
€ 0
€ 1.000
€ 2.000
€ 3.000
€ 4.000
€ 5.000
€ 6.000
Centro Cittadella, San Zeno, Valverde
Veronetta Borgo Trento
Borgo Milano
Borgo Roma, San Pancrazio,
Santa Lucia, Zona
Fiera
Borgo Venezia,
Porto San Pancrazio,
Santa Croce
Aversa, Parona, Ponte
Crencano, Quinzano,
Via Marsala
Bassone, Corno Alto,
San Massimo,
Via Manovana
Ca' di David San Michele
Montorino, Poiano, Quinto
report 8S
si registrano anche i prezzi più alti che sfiorano attualmente i 5 mila euro al metro quadro. Lo stesso vale per le zone a ridosso del centro, come bor-go trento, cittadella, San Zeno, dove accanto all’investimento in chiave tu-ristica, si aggiunge anche la classica domanda prima casa. Sempre per l’acquisto di prima abitazione piac-ciono – con budget più abbordabili – zone come Golosine, borgo roma, borgo milano, borgo venezia.L’attenzione degli acquirenti si foca-lizza principalmente verso immobili di nuova costruzione. ricercano una ubicazione poco rumorosa e vicina ai mezzi pubblici, per spostarsi più age-volmente in città. tra i principali desi-deri dei clienti la disponibilità di box o
parcheggio, annesso all’abitazione e la presenza di un terrazzo o giardino, in base alla tipologia di immobile.Sono principalmente i single ed i gio-vani under 35 a scegliere di vivere in un immobiliare in locazione, scelta dovuta ad una situazione lavorativa e personale ancora in divenire. af-frontano invece una ricerca finaliz-zata all’acquisto della prima casa le coppie, le famiglie e gli over 35 anni. pronti a rinunciare ad una posizione centrale dell’immobile a fronte di una maggiore dimensione, hanno budget che variano dai 200 mila ai 350 mila euro, toccando anche i 550 mila euro quando l’età degli acquirenti supera i 55 anni.
PREzzI IMMObIlI REsIDENzIAlI IN VENDITA A VERONA
CONVEGNO
progetti d’Italia al MIpIM
I pROGEttI ItAlIANI A MIpIM - 15 MARzO 2018 - AudItORIuM I, lEV 04
taVoLa rotoNdaInnovazIone neI progettI dI svIluppo
Westfield MilanoFabio zichichiWeStFieLD Group
SCOpRI dI pIù
un paese alla ricerca della propria identità immobiliare
Gabriele Buia, ANCEdavide Albertini petroni, RisanamentoAlessandro pasquarelli, Gruppo Yard
domenico Bosatelli, GEWISSGuglielmo pelliccioli, il Quotidiano Immobiliare
ProGettI the Signalexei dal pastrobeni StabiLi SiiQ
Wearenaentertainment districtFederico zanni - Fabio BandiraliWearena
ilQI
FICo eataly World Hotelandrea CornettipreLioS SGr
Intervista all’AD Alessandro Pasquarellidi Guglielmo Pelliccioli
Parte da Yardl’innovazione nei servizi
immobiliari
10SpArtE dA yArd l’INNoVAzIoNE NEI sErVIzI IMMoBIlIArI
Yard
socIeTà
11SpArtE dA yArd l’INNoVAzIoNE NEI sErVIzI IMMoBIlIArI
L’industria dei servizi all’immobiliare, in italia, è an-cora giovane e deve crescere per perimetro di volu-me d’affari e per nuove proposizioni. innovazione è la parola d’ordine e in Yard, il nome del gruppo nato dalla fusione tra innovation re e Yard, ci credono al punto da considerarla il driver vincente per il futu-ro dell’azienda. È su questa prospettiva di lavoro che ruota gran parte dell’intervista che l’aD alessandro pasquarelli ci concede per fare il punto sul percorso compiuto e per tracciare il nuovo profilo del gruppo ridisegnato con il nuovo brand dal 1 gennaio 2018. L’incontro è anche l’occasione per fare luce su un ambito del real estate che sarà fondamentale nei processi di gestione dei patrimoni immobiliari.
I NosTrI clIeNTI soNo I foNdI ImmobIlIarI ITalIaNI ed esTerI e le ProPerTY comPaNY. comPlessIvameNTe abbIamo 9 mIlIardIdI euro dI asseT ImmobIlIarI IN GesTIoNe
alessaNdroPasquarellI
PersoNa
12SpArtE dA yArd l’INNoVAzIoNE NEI sErVIzI IMMoBIlIArI
alessandro pasquarelli, vediamo di conoscere que-sta realtà partendo dai numeri. Quali sono le cifre che caratterizzano Yard?in sintesi possiamo contare su circa 1.400 immobili gestiti, pari a 13.000 unità immobiliari per comples-sivi 4,5 milioni di metri quadrati.nelle due sedi di milano e roma operano 130 pro-fessionisti che ci hanno permesso lo scorso anno di fatturare circa 25 milioni di euro.i nostri clienti sono i fondi immobiliari italiani ed esteri e le property company. complessivamente abbiamo 9 miliardi di euro di asset immobiliari in gestione.
rimanendo ai numeri, come si posiziona il mercato italiano rispetto all’europa?per rispondere a questa domanda mi avvalgo della ricerca che abbiamo commissionato a Scenari im-mobiliari e che è stata presentata a novembre 2017. Il fatturato dei servizi immobiliari in Italia è di 37 mi-liardi di euro pari a un fatturato medio per addetto di 124mila euro. ciò che colpisce però è il confronto con l’europa: in Francia il fatturato è di 81 miliardi (256 mila euro per addetto), in Germania di 110 mi-liardi (270 euro a persona) mentre nel Regno Unito
un logo per la nuova YardNella decisone di Innovation RE di acquistare Yard, avvenuta lo scorso anno, ha pesato soprattutto la scelta di portarsi in casa delle competenze complementari all’attività tradizio-nale. A favorire questa scelta ha contribuito anche il patrimo-nio in capo a Yard, una società con 30 anni di esperienza e di indipendenza sul mercato.Per Innovation RE era importante anche comunicare il progressivo distacco dal gruppo DeA Capital in termini di commesse di lavoro e il sempre più ampio spettro di mercato acquisito negli ultimi anni come provider indipendente. Da qui la scelta di adottare il marchio Yard per queste caratteristiche comprovate e di ridisegnare il logo con una Y stilizzata che, di fatto, rappresenta l’angolo di un edifi-co, a ribadire il campo di azione della newco.
13SpArtE dA yArd l’INNoVAzIoNE NEI sErVIzI IMMoBIlIArI
si arriva a 115 miliardi con 217 mila euro, prodotti per addetto). L’italia è evidentemente sotto la me-dia europea, confermando un ritardo nel processo di gestione dei servizi, soprattutto nel comparto re-sidenziale. La gestione professionale dei patrimoni immobiliari rappresenta una delle maggiori carenze del mercato italiano ma, al tempo stesso, una delle più interessanti opportunità di modernizzazione ed efficienza.
veniamo al gruppo Yard. perché avete deciso di chiamarlo con questo nome e come è costituita ora la società per linee di business?partiamo dalla seconda domanda, Yard è un service provider indipendente con 5 linee di business: pro-perty & Facility; project management; valuation nelle aree retail, corporate e Due Diligence.con le nostre controllate attraverso Yard credit & as-set management sviluppiamo piattaforme per npL e utp, mentre con Yard advisory operiamo nel capital market e nell’agency.
Il seTTore deI servIzI Per Il real esTaTe Può essere uNa vera INfrasTruTTura ma deve ImPeGNarsI a Produrre rIsulTaTI TaNGIbIlI PuNTaNdo sulla crescITa dImeNsIoNale delle ImPrese del seTTore, sul caPITale umaNo e sull’orGaNIzzazIoNe azIeNdale
abbiamo scelto il nome Yard perché la società, da noi acquista nel 2017, ha compiuto 30 anni di attività ed è uno dei marchi indipendenti più noti sul mercato. Stiamo cercando di far comprendere questa nostra indipendenza nel nuovo nome Yard.Le linee di business sono dirette da professionisti con grande esperienza nel settore: paolo orlando e Yuri carotenuto per il property, michele candeo per il Project e infine Alberto Ravera, Andrea Garibaldi e raffaella canali per la linea valuation. per le due con-trollate invece gli aD sono Stefano Scopigli per Yard cam e michele arcelloni per Yard advisory.Dal punto di vista dell’azionariato la vecchia proprietà che fa capo alla famiglia De agostini ha mantenu-to una quota del 45% attraverso la Dea capital Spa, mentre la maggioranza del 55% appartiene a ire hol-ding, una società costituita da alessandro pasqua-relli, paolo perrella e alcuni soci investitori di private equity.
si parla sempre più di innovazione: come può esse-re declinata nel campo dei servizi per l’immobiliare?il settore dei servizi per il real estate può essere una vera infrastruttura ma deve impegnarsi a produrre risultati tangibili puntando sulla crescita dimensio-nale delle imprese del settore, sul capitale umano e sull’organizzazione aziendale. il fulcro di questo pro-cesso passerà attraverso gli investimenti tecnologici e la formazione. non possiamo pensare di sviluppa-re il valore del patrimonio immobiliare senza puntare sull’ottimizzazione dei processi.
14SpArtE dA yArd l’INNoVAzIoNE NEI sErVIzI IMMoBIlIArI
La filosofia del nostro progetto che nasce da un buy out è di creare un Service indipendente e molto spe-cialistico mettendo a fattor comune le azioni che l’azienda può sviluppare singolarmente. abbiamo investito parecchio in IT per uscire, entro la fine del 2018, con un prodotto nuovo che operi sul property tech. Da giugno esso entrerà in area test con 2 cli-enti importanti. Property Tech significa concentrarsi non solo sulla gestione immobiliare ma anche sulla valorizzazione del cliente e dei servizi per il tenant.ci interessa investire di più nella ricerca per dare servizi sempre più competitivi e innovativi per aiu-tare gli investitori immobiliari a valorizzare al meglio i propri asset.
Un domanda infine sugli stadi, un mercato che vi vede particolarmente attivi.ci sono nuove asset class che riteniamo molto inter-essanti, tra queste appunto gli stadi. abbiamo scelto stadi che hanno tre aspetti in comune: il territorio, con l’interesse del team e delle amministrazioni a lavora-re su un progetto di rigenerazione urbana; la possi-bilità di applicare la nuova legge sugli stadi che pun-ta su non consumare nuovo suolo e semplifica tempi e procedure; la necessità di ammodernare l’impianto sportivo non solo in termini di ricettività e sicurezza, ma anche rendendolo un contenitore per attività di entertaiment, culturali e pubbliche. un luogo dove si possa vivere tutto l’anno e non marginalizzato dagli eventi sportivi. attualmente stiamo lavorando su 5 progetti, di cui 2 hanno in corso un iter molto avan-zato sia di struttura che di asset management.
abbIamo INvesTITo ParecchIo IN IT Per uscIre, eNTro la fINe del 2018, coN uN ProdoTTo Nuovo che oPerI sul ProPerTY Tech. da GIuGNo esso eNTrerà IN area TesT coN 2 clIeNTI ImPorTaNTI
15SpArtE dA yArd l’INNoVAzIoNE NEI sErVIzI IMMoBIlIArI
marINa draGoTTo
PersoNa
marzIa moreNa
PersoNa
16S
Quattro panel con relatori di grande competen-za sono stati al centro della mattinata di workshop dal titolo La rigenerazione urbana e del territorio, che il Quotidiano immobiliare ha organizzato questa settimana nella sua sede di trescore balneario. oc-casione per approfondire alcuni temi chiave emersi nel corso della riunione “a porte chiuse” con i rela-tori e gli ospiti dell’evento e poi, a seguire, nel corso della registrazione dei panel negli studi della Qitv. temi che in questo momento stanno caratterizzan-do le agende di operatori pubblici e privati che negli interventi di rigenerazione credono con convinzione, malgrado le difficoltà burocratiche e una mancanza di visione politica di insieme. Sta cambiando, tutta-via, il rapporto con le pubbliche amministrazioni (o almeno con la parte più evoluta e competente delle pa, in sintonia con esigenze e obiettivi degli operatori immobiliari, a loro volta più consapevoli dei delicati equilibri che un intervento sul territorio comporta).
Cronaca del workshop de ilQI sulla rigenerazione urbana di Cristina Giua
Il governo del territorio
Il GoVErNo dEl tErrItorIo
massImo roj
PersoNa
alberTo PaNfIlo
PersoNa
luca doNdI
PersoNa
17S
a cambiare rapidamente sono invece le tecnologie che con il loro carico di innovazione rappresenta-no un autentico boost al settore. cambiano anche i procedimenti, con il nodo (tutto da sciogliere, come emerso nel quarto panel della mattinata, dedicato proprio a questo argomento) dei processi di project management evoluto e annessa esigenza di figure professionali di project manager in linea con quello che si fa all’estero (nei paesi più avanzati in materia come il mondo anglosassone, tra usa e uk, ma anche in Francia o Germania, per fare due esempi europei). vediamo dunque di cosa si è parlato durante i panel del workshop (i cui video sono disponibili al termine di questo articolo per gli abbonati de ilQi). partiamo con il primo panel su Urbanistica & Pianificazione del territorio, da cui è emerso anzitutto un rinnovato in-teresse per i progetti di recupero di aree dismesse. in veste di relatori hanno parlato marina Dragotto, Direttore audis (associazione delle aree urbane Dis-messe); marzia morena, qui in veste di consigliere di presidenza assoimmobiliare e membro della com-missione rigenerazione creata ad hoc dall’associazio- ne e massimo roj, amministratore Delegato dello studio di architettura progetto cmr. ruolo di primo piano per associazioni come assoimmobiliare e au-dis che, accanto allo studio di architettura proget-to cmr, portano avanti il dialogo con le pubbliche amministrazioni. riflettori puntati sugli interventi che riguardano la città di milano (ancora una volta apri-pista in italia per numero di progetti in corso e prospettive), ma lo sforzo è di spostare l’attenzione, le proposte e gli investitori anche su altre location italiane.
Il GoVErNo dEl tErrItorIo
cosTaNTINo aldè
PersoNa
karl oberholleNzer
PersoNa
18S
protagonisti del secondo panel dal titolo valorizza-re i Portafogli Immobiliari sono stati Alberto Panfi-lo, amministratore Delegato di eGi (europa Gestione immobiliare) - Gruppo poste italiane e Luca Dondi, amministratore Delegato di nomisma. “La rigener-azione urbana è un processo fondamentale per un paese come il nostro – ha detto Dondi nel suo inter-vento – dove le città spesso scontano la poca lungi-miranza di scelte passate a livello di pianificazione urbana. una progettazione intelligente deve quindi ricucire le fratture del territorio, definendo una nuova identità di questi “non-luoghi”, con soluzioni insieme efficienti e di qualità estetica per restituire alle co-munità e alle città spazi nuovi, sostenibili e di nuovo inseriti nel contesto”. per Dondi la rigenerazione pre-suppone requisiti di consapevolezza (di funzioni da insediare) e di propensione all’innovazione (di pro-dotto da realizzare), nei fatti, molto meno diffuse di quanto l’adesione al principio induce a ritenere. al-berto Panfilo ha raccontato alcuni esempi di valo-rizzazione dei portafogli immobiliari di grandi gruppi italiani: esempi che sono serviti da volano per il recu-pero di porzioni urbane di grandi e piccole città.
Il GoVErNo dEl tErrItorIo
fraNcesca PIaNTavIGNa
PersoNa
mIrco boNTacchIo
PersoNa
loreNzocaNdelPerGher
PersoNa
19S
Spunto di discussione per il terzo panel sono stati i processi di rigenerazione che partono dalle innovazi-oni tecnologiche applicate sui singoli edifici, così come sugli sviluppi immobiliari di ampia scala. il ti-tolo del panel è stato progetto e innovazione tecno-logica: a parlare del tema sono stati costantino aldé, amministratore Delegato di otis e Karl oberhollen-zer, amministratore Delegato di Zumtobel. nel corso del suo intervento, aldé ha sviluppato il tema della movimentazione tra risparmio energetico, confort, digitale e connessione. oberhollenzer, in ambito illu-minazione, ha parla di risparmio energetico, design e domotica, portando esempi concreti di applicazione (l’illuminazione realizzata dall’azienda per una stazi-one ferroviaria e per un ponte).Infine spazio ai nuovi scenari di Project management in ambito della rigenerazione urbana nel quarto panel intitolato appunto project management motore del-la rigenerazione urbana. ne hanno parlato Frances-ca piantavigna, partner di unares, mirco bontacchio, amministratore Delegato di tecno Service italia e Lorenzo candelpergher, ceo di Lc & p engineering Consultans, (quest’ultima si appresta ad aprire uffici in italia, a milano, dopo aver lavorato sui mercati del Golfo arabo e in africa).
Il GoVErNo dEl tErrItorIo
URBANISTIcA & pIANIFIcAzIONE dEL TERRITORIOMarina dragotto, AUDISMarzia Morena, AssoimmobiliareMassimo Roj, Progetto CMR
vALORIzzARE I pORTAFOgLI IMMOBILIARIAlberto Panfilo, EGILuca dondi, Nomisma
pROgETTO E INNOvAzIONE TEcNOLOgIcAcostantino Aldè, OTIS ItaliaKarl Oberhollenzer, Zumtobel Italia
pROjEcT MANAgEMENT MOTORE dELLA RIgENERAzIONEFrancesca piantavigna, UNARESMirco Bontacchio, Tecno Service ItaliaLorenzo candelpergher, LC & Partners
1
2
3
4
rigenerazione urbanaworkshop
Guarda I vIdeo coN TuTTI GlI INTerveNTI deI protagonisti
vai alla pagina web del workshop
20SIl GoVErNo dEl tErrItorIo
sPazIo al valore ambIeNTaleProsegue il ciclo di appuntamenti con i Seminari de ilQI
di Patrizio Valota
Al CErsAIE sI VEdE l’INdustrIA ItAlIANA dEl futuro
Sempre più di attualità, la tematica ambientale si sta rita-gliando uno spazio di primo piano all’interno dei media e nella consapevolezza di gran parte della popolazione mon-diale. eppure la questione ambientale non si limita all’in-quinamento in senso lato; quando si parla di ambiente non si fa mai cenno - o quasi - alle condizioni, al contesto e alle modalità di fruizione dei luoghi in cui trascorriamo gran parte del nostro tempo, vale a dire le abitazioni, gli uffici, le strutture dedicate al tempo libero. il Seminario organizzato da il Quotidiano immobiliare, dal titolo la creazione di valore ambientale per l’immobile, ha posto i riflettori su questo argomento, analizzando la situa-zione attuale e indicando gli interventi possibili e necessari per migliorare il confort abitativo e, di conseguenza, au-mentare il valore dell’immobile.
eleNa molIGNoNI
PersoNa
21SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
La prima parte della mattinata è stata dedicata al modo in cui sono vissuti oggi gli immobili; gli interventi hanno infatti posto l’attenzione sulla qualità degli ambienti, sugli stru-menti volti a misurare sostenibilità ed efficienza, sul valore che i nuovi modelli abitativi possono aggiungere alla con-dizione di benessere che tutti noi ricerchiamo per i nostri spazi e che non sempre hanno valenza univoca. Se analizziamo la definizione di benessere, scopriamo come questo abbia diversi significati, variabili da soggetto a soggetto e quindi dalla forte connotazione individuale. È però indiscutibile il fatto che i presupposti e le caratteristi-che necessarie affinché si possa parlare di benessere all’in-terno di una abitazione dipendono fortemente dalle condi-zioni in cui l’edificio opera, intese non solo come qualità ambientale ma anche di contesto. costruire spazi sicuri, in un contesto ottimale e con servizi dedicati, quindi, vuol dire assicurare determinati standard, prevedibili sin dalla fase progettuale. in questo senso occorre conoscere e misurare le caratteristiche dell’edificio, garantendo con certificazioni e protocolli dedicati il valore di una struttura. il concetto cardine diventa quindi ‘flessibilità’, intesa come capacità dell’edificio di adattarsi ai cambiamenti imposti dalla società, dimenticando soluzioni preconfezionate e adattando le strutture alle necessità di chi quelli spazi li vive.
GIaNluca Padula
PersoNa
NuNzIo dI somma
PersoNa
corrado caruso
PersoNa
22SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
La seconda parte della mattinata è stata invece dedicata alle soluzioni per accrescere il valore ambientale all’interno degli edifici. Un aiuto in questo senso viene dalla tecnologia al servizio della persona, il cosiddetto internet of things, sempre più protagonista del nostro tempo. Le recenti in-novazioni tecnologiche presentano infatti molteplici novità per quanto riguarda ad esempio sensori in grado di rilevare sostanze nocive presenti nell’aria, nei cibi; o ancora solu-zioni tecnologiche e materiche che aumentano il confort di una struttura, riducendo i costi di gestione, oltre che ener-getici e ambientali. Altro ruolo fondamentale nella progettazione o riqualifica-zione di strutture già esistenti lo svolge il bim (building in-formation modeling), mettendo a disposizione un supporto informativo che permette di impostare le azioni future sulla base dei dati raccolti. Non più ad esempio riqualificazioni standardizzate, programmate di decennio in decennio, ma operazioni compiute in modo puntuale, valutando se ė il momento corretto e se conviene o meno intervenire. GIaNfraNco sassI
PersoNa
elIsabeTTaaNsaloNI zIvIerI
PersoNa
alessaNdrovIlla
PersoNa
valerIocasTelNuovo
PersoNa
23SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
il mercato, infatti, si sta sempre più orientando verso pra-tiche sostenibili, che riducono l’impatto sui consumi, so-stenute da una nuova consapevolezza da parte degli utiliz-zatori finali. In questo nuovo contesto l’aspetto estetico o la posizione geografica non sono più intesi come elementi centrali, ciò che crea valore per chi abita gli spazi, ma an-che per chi investe in essi, è la sicurezza e il benessere, che parte anche dai materiali impiegati. il valore ambientale, in-serito come peculiarità all’interno di una nuova struttura, diventa quindi un driver necessario per accrescere il valore della struttura.
a conclusione del Seminario, sul palco è intervenuta isa-bella Goldmann, di Goldmann & partners, per una va-lutazione sugli spunti emersi nel corso della mattinata. L’architetto si è soffermata sul concetto di sostenibilità, insistendo sulle molteplici declinazioni che essa sotten-de. perché si possono intendere le differenti sfumature di valore ambientale in riferimento agli edifici non solo guardando all’impatto che esercitano sull’intorno, ma po-nendo particolare attenzione anche all’impatto che quegli spazi hanno sulle persone, ovvero come questi sono vis-suti. il valore di un immobile, pertanto, passa anche dalle capacità di progettisti e costruttori di mettere in campo soluzioni innovative e adeguate al contesto, consideran-do gli immobili non più come contenitori vuoti o semplici centri di profitto, bensì come vere e proprie strutture che “operano” al servizio di chi le vive.
massImo salmaso
PersoNa
GIusePPe PIzzuTI
PersoNa
Isabella GoldmaNN
PersoNa
24SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
INTerveNTI INTeGralIIL vALORE AMBIENTALE NEI NUOvIMOdELLI ABITATIvIElena Molignoni, NOMISMA
NON SOLO EFFIcIENzA ENERgETIcA: IL vALOREdELLE cERTIFIcAzIONIgianluca padula, GARRETTI ASSOCIATI, GBC ITALIA
vALORE AMBIENTALE: UN’OppORTUNITàpER IL REAL ESTATENunzio di Somma, ASSOIMMOBILIARE
WORKpLAcE: SpAzI pER SOcIALIzzAzIONEE WELFARE AzIENdALEcorrado caruso, D2U - DESIGN TO USERS
pERIFERIE: IL vALORE dEgLI IMMOBILIE IL vALORE dELL’INTORNOElisabetta Ansaloni zivieri, INGEGNERI RIUNITI
25SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
LA TEcNOLOgIA pER LA QUALITà dELL’ARIAAlessandro villa, ALPAC
LA TEcNOLOgIA pER IL vALORE AMBIENTALEvalerio castelnuovo, SYSTEMA
MATERIALI EcOATTIvI, LA NUOvA FRONTIERAdELLA QUALITà AMBIENTALEgianfranco Sassi, GRANITIFIANDRE
cLIMATIzzAzIONE gAS FREE: cOMFORTE AgEvOLAzIONI FIScALIMassimo Salmaso, MITSUBISHI ELECTRIC
IL vALORE AMBIENTALE NELLA RIcERcA dI cASAE NEL pREzzO AL MQgiuseppe pizzutti, BNP PARIBAS REAL ESTATE ADVISORY ITALY
26SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
INTervIsTe qITv
gianluca MartoraIGD SIIQ
gianfranco SassiGRANITIFIANDRE
valerio castelnuovoSYSTEMA
SOSTENIBILITà: cONOScERE I cOSTIpER cONTROLLARLI Ed EvITARLIIsabella goldmann, GOLDMANN & PARTNERS
27SspAzIo Al VAlorE AMBIENtAlE
28SC’è ANChE l’ItAlIA. oGGI pIù CoMpEtItIVA
c’è anche l’italia oggi più competitiva
Innovazione e nuove tecnologieall’International Hotel Investment Forum
di Emilio Valdameri
Gestire un albergo oggi è molto diverso da come lo era nel passato. negli ultimi anni con l’inarrestabile sviluppo di internet, dei social networks, dei voli low-cost, dei cambiamenti climatici e delle tensioni so-ciali nei paesi medio-orientali, si è assistito a pro-fondi cambiamenti dello scenario di riferimento che hanno inevitabilmente modificato l’approccio dei clienti al sistema ricettivo: sono cambiati il metro di giudizio, la percezione della qualità, i criteri di selezi-one, il modo di viaggiare, di fare vacanza, di vivere la destinazione. L’industria dell’ospitalità mondiale, alle soglie del primo ventennio dallo sconvolgente attac-co alle torri Gemelle, dominata dallo strapotere dei grandi players statunitensi e condizionata dai turisti (e dai capitali) cinesi, si interroga a berlino su quali siano le attuali certezze su cui basare una moderna strategia vincente, ma soprattutto su quali saranno i trends dominanti e quindi quali le giuste scelte da fare per il futuro, scelte che inevitabilmente condizione-ranno anche la programmazione degli investimenti
nel settore. La discussione è aperta ed a confrontar-si sui temi più scottanti saranno come sempre i nu-meri uno delle grandi catene alberghiere, dei Fondi di investimento, dei Developers, dei Suppliers e deg-li advisors, quest’anno presenti al 21° International Hotel Investment Forum di berlino (saranno più di 180 ad alternarsi sul palco) e protagonisti come mai in passato. una buona parte delle risposte a tali dilemmi andrà certamente ricercata nello sviluppo delle nuove tec-nologie e nelle innovazioni che quest’anno con l’ihiF tech-hub sono al centro del programma della con-ferenza berlinese con una serie di incontri, per ca-pire se la loro applicazione sta effettivamente mi-gliorando le prestazioni degli hotels e le esperienze degli ospiti, o se sta distruggendo il settore. Di certo lo sta condizionando pesantemente: Artificial Intelli-gence, robotics, internet of things, virtual front desk, on-property tech, le parole chiave per comprendere il futuro dell’ospitalità.
emIlIo valdamerI
PersoNa
world caPITal
socIeTà
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per quanto riguarda l’italia, con lo sviluppo delle compagnie alberghiere internazionali e la crescita dell’interesse degli investitori per il nostro paese, cresce anche la nostra rappresentanza che final-mente, dopo anni di totale assenza, si presenta quest’anno abbastanza nutrita. Sotto la sapiente regia del Presidente di Confindustria Alberghi Gior-gio Palmucci, come già nel 2017, ci sarà un panel dedicato alle opportunità di investimento in italia con marco Sangiorgio ceo di cdp investimenti SGr,
carlo De vito di FS Sistemi urbani e, per la prima volta, un rappresentante delle istituzioni, alessandro priante, head of international relations for tourism presso il mibact; l’augurio è che il panel di quest’an-no, ora ben programmato, riscontri più successo di quello dello scorso anno e dia dell’italia un’immagine attiva, efficiente ed efficace nel promuovere i propri straordinari assets. perché ne abbiamo bisogno! con un patrimonio immobiliare turistico-ricettivo enorme, ai vertici dell’offerta europea, che colleziona discreti risultati per manifesta superiorità del prodotto italia
presenze ItalIa 2017/2016*+5,4%Quota dI merCatoIn europa13,4%Quota stranIerIsul totale*49,7%
* dato provvisorio Eurostat su dati ISTAT al 28/2/2018;
30SC’è ANChE l’ItAlIA. oGGI pIù CoMpEtItIVA
ma che performa molto meno di quello che potrebbe per le sue annose ed endemiche carenze qualita-tive, per la mancanza di collegamenti aerei diretti con le principali fonti della domanda, per l’assenza di infrastrutture adeguate e per una governance a dir poco cervellotica; l’ospitalità italiana avrebbe tutte le carte in regola per sbaragliare la concorrenza e ri-prendersi quel grande ruolo che aveva nel passato. basta crederci. basta volere. basta dedicarci tempo e risorse. Lo farà il nuovo Governo? (... se ce ne sarà uno in grado di governare!)Quello uscente obbiettivamente qualcosa più di quelli precedenti ha fatto: ha “sdoganato” un piano plurien-nale per il turismo, ha eliminato dopo due anni di iter le odiose “parity rate” che imponevano agli alberghi di proporre le camere sul proprio sito al pari di quelle offerte sui portali specializzati (booking.com, hotels.com, Expedia.com .... etc.), ha completato finalmente dopo quasi tre anni (in extremis) la normativa che disciplina i condhotel, formula che permetterà ad al-cune strutture alberghiere di disporre di un mix tra camere d’albergo e appartamenti destinati alla loca-zione ma “vendibili” a privati, ha introdotto la cedolare secca abbinata agli affitti brevi, per far emergere un fastidioso sommerso che creava concorrenza sleale agli albergatori in regola. non poca cosa! e permette-temi di dirlo con soddisfazione perché queste sono norme che ho personalmente promosso ai tempi di EIRE qualche anno fa che finalmente hanno trovato compimento, dopo anni di gestazione. Sono norme che faciliteranno ed aumenteranno la competitività del settore e favoriranno nuovi investimenti.
www.berlinconference.com
31SC’è ANChE l’ItAlIA. oGGI pIù CoMpEtItIVA
qitv
In fase di finanziarizzazione di un investimento im-mobiliare, l’acquirente avverte la necessità di una co-pertura assicurativa. il mercato italiano, al contrario di quello anglosassone, presenta una contrattualisti-ca complessa con importanti differenze tra tipologie di immobili e attori in gioco. una struttura che garan-tisce determinate certezze e permette di identificare i rischi pendenti su un investimento immobiliare, mo-tivo per cui nel nostro paese l’assicurazione è mirata (non title insurance). Di rischi pendenti sull’investi-mento immobiliare e relativa copertura assicurativa ce ne parlano in questa puntata di Forum l’avvoca-to Giuseppe Scorza, il notaio pasquale Farinaro e alberto Saiu, presidente di titolo Sicuro.
INvESTIMENTO IMMOBILIARE E ASSIcURAzIONEcOpERNIcO 40
FORUM
nuova puntata di E-Learning per il Retail Real Estate, ciclo di trasmissioni organizzato dal cncc in colla-borazione con ilQi. interviene alberto Sottocornola di Granulati Zandobbio, che illustra le caratteristiche dei gabbioni decorativi natural Stone box e la loro applicazione nel contesto dei centri commerciali. Si tratta di un sistema per la realizzazione di muri deco-rativi, recinzioni e muri di contenimento.
cENTRI cOMMERcIALI: MURI dEcORATIvIpER AMBIENTI ESTERNIcOpERNIcO 40
FORMAzIONE
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Lo sviluppo immobiliare di Santa Giulia, il quartiere a destinazione mista che si trova a Sud-est di milano, prosegue grazie ad un accordo di joint venture stretto tra risanamento e Lendlease per la realizzazione di due edifici a destinazione uffici che sorgeranno nella parte Sud del quartiere che prenderanno il nome di Spark 1 e Spark 2, dando vita al nuovo business di-strict accanto all’esistente Sky campus.
NUOvI UFFIcI A SANTA gIULIA: LA jvTRA RISANAMENTO E LENdLEASEMILANO
SERvIzIO
Davide albertini petroni, Direttore Generale di risa-namento, ha presentato l’operazione di ripresa dello sviluppo immobiliare del progetto mixed use di San-ta Giulia, nella parte Sud est di milano. ai microfoni de ilQi, albertini annuncia l’accordo di joint venture con Lendlease per la costruzione dei due nuovi uffi-ci a destinazione direzionale – lo Spark 1 e lo Spark 2 – che sorgeranno nella parte Sud del quartiere di Santa Giulia.
ALBERTINI pETRONI, RISANAMENTO: RIpARTELO SvILUppO dI SANTA gIULIAMILANO
INTERvISTA
Sostenibilità, efficienza energetica, qualità costrutti-va e certificazioni ai massimi livelli: sono questi gli elementi che caratterizzeranno i due nuovi edifici a destinazione uffici che verranno realizzati a Santa Giulia, il quartiere mixed use che sorge a Sud est di milano, grazie alla joint venture tra Lendlease e risa-namento. A spiegare le caratteristiche e la filosofia dei due building - che prenderanno il nome di Spark 1 e lo Spark 2 e i cui cantieri verranno avviati a fine estate 2018 - è andrea ruckstuhl, head of italy and continental europe di Lendlease.
RUcKSTUhL, LENdLEASE: REALIzzEREMOSpARK 1 E SpARK 2 A SANTA gIULIAMILANO
INTERvISTA
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Sarà JLL italy, guidata dal ceo pierre marin, ad occu-parsi della commercializzazione degli spazi a desti-nazione prevalentemente direzionale dei due nuovi edifici - che prenderanno il nome di Spark 1 e Spark 2 – a Santa Giulia, il quartiere mixed use che sorge a Sud est di milano. il ceo marin, a margine della pre-sentazione della joint venture risanamento - Lend-lease per realizzare i due building, parla ai microfoni de ilQi del ruolo di JLL, della tipologia di tenant adat-to per gli uffici di Santa Giulia che saranno pronti nel 2020, di infrastrutture, di servizi di collegamento e di posti auto.
MARIN, jLL: cOMMERcIALIzzARE SpARK 1E SpARK 2 A SANTA gIULIAMILANO
INTERvISTA
É stato presentato il 28 febbraio a milano la seconda edizione dell’Osservatorio Halldis sugli Affitti a breve termine in Italia. Relativo al secondo semestre 2017 delle principali città del paese, come milano, roma, Firenze, venezia e bologna, il report analizza i prezzi e i tempi delle locazioni residenziali, sempre più ri-cercate dai turisti.
hALLdIS: pRESENTATO L’OSSERvATORIOSUgLI AFFITTI A BREvE TERMINEMILANO
SERvIzIO
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L’Osservatorio semestrale sugli affitti brevi in Italia targato Halldis si sta ritagliando un ruolo di effica-ce strumento di marketing per un segmento come quello delle locazioni di breve periodo, legate essen-zialmente al turismo e ai soggiorni business. a spie-gare le modalità di raccolta, elaborazione e finalità dei dati in un mercato estremamente dinamico è an-tonio rainò, head of marketing & communication di halldis, intervistato da ilQi in occasione della presen-tazione della seconda edizione dell’osservatorio.
RAINò, hALLdIS: IL MARKETINgpER gLI AFFITTI BREvIMILANO
INTERvISTA
La presentazione ad un pubblico di operatori di set-tore della seconda edizione dell’osservatorio halldis sugli affitti brevi in Italia (con focus su 5 città) è l’oc-casione per fare il punto con vincenzo cella, ceo di halldis, sui temi che hanno caratterizzato il compar-to nel secondo semestre del 2017. A partire dal focus sulla città di milano, che si conferma la piazza italia-na più interessante di questo segmento di mercato.
cELLA, hALLdIS: MILANO cApITALEdELLE LOcAzIONI ShORTMILANO
INTERvISTA
Il fenomeno degli affitti brevi è una realtà in continua crescita che sta contribuendo alla trasformazione del-le città in italia. Questo il quadro dipinto dal managing Director di halldis alberto melgrati che, auspicando il crescente successo dell’Osservatorio sugli Affitti Bre-vi, spiega come ancora una volta sia milano a fare da apripista di questa novità. melgrati inoltre spiega la nuova sfida delle metropoli italiane, dove si registra una maggiore concentrazione di persone nei centri cit-tà, a fronte però di una diminuzione delle permanenze.
MELgRATI, hALLdIS: LE pERMANENzENEI cENTRI cITTà STANNO dIMINUENdOMILANO
INTERvISTA
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