L'Oscar del giorno lo assegniamo aFrancesco Versaci. Il responsabile dellaCardiologia di Campobasso ed Isernia,nel suo intervento a un convegno inter-nazionale a Venezia, ha parlato anchedella volontà di costruire una rete terri-toriale per il trattamento delle emer-genze cardiologiche che possa contaredi un “Centro Hub” cioè un centro pub-blico di riferimento per tutta la Regione,che funzioni 24 ore al giorno per 365giorni l’anno, a Campobasso e mante-nere dei centri “Spoke” ad Isernia ed aTermoli con emodinamica, ed altri centriin rete come il presidio di Venafro,Agnone, Larino.
L’Oscar del giornoa Francesco Versaci
Il Tapiro del giornoa Pierpaolo Nagni
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
ANNO IX - N° 90 - DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico
ISERNIA
Elevataa Basilicail Santuariodi Castelpetroso
A PAG. 11
REGIONE
Fondi per il sociale,il rischiosono i tagli
A PAG. 2
SANITA’
Il vescovo Bregantiniintevienesulla ex Cattolica
A PAG. 3
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pier-paolo Nagni. L'assessore ai Lavori pub-blici, sulla questione Autostrada, ha cer-cato di mettere una pezza credendoancora nella stessa buona politica dellasua Giunta regionale. Quest'ultima, aparte Nagni, ha mostrato in più occa-sioni l'orticaria rispetto alla possibilerealizzazione dell'arteria viaria. Al paridi consiglieri della stessa maggioranzaai quali non va proprio giù questastrada. E così, una notizia che apparenon del tutto veritiera, ha finito solo conil riaprire mai sopite polemiche. A chi ègiovato? L'assessore Nagni prenda nota.
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22 settembre 2013
CAMPOBASSO. Relativamente alla notizia diffusa nelle ultime ore in meritoallo spostamento dei fondi destinati alla Termoli - San Vittore sulla così detta Te-lesina, è l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Pierpaolo Nagni, a chiarire chel’interpretazione risulta essere completamente infondata alla luce del fatto che,nell’ambito del Decreto del Fare all’art. 11ter, si richiama l’impegno di sottoporreal Cipe entro 90 giorni l’approvazione del progetto preliminare che, ovvia-mente, è già pronto. Nella seconda parte dello stesso articolo, poi, si richia-mano la delibera CIPE n.100/2006 e la n. 62/2011, relativamenteall’accorpamento dei fondi già previsti per la Telesina.
"L’interpretazione è impropria - sostiene Nagni - in quanto, nella su citatadelibera CIPE n. 62, figurano tutti i fondi destinati alle infrastrutture per ilsud che riguardano Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia, Sardegna e, perquanto attiene al Molise, oltre ai soldi per la Termoli - San Vittore figuranoanche quelli relativi a sisma ed alluvione. Sarebbe impensabile, a rigor di lo-gica, che la Telesina possa assorbire tutte le risorse destinate al sud. Detto que-sto, vorrei invece puntualizzare su quello che è l’aspetto positivo di tutta lavicenda precisando che, nella realtà dei fatti, il quadro della Termoli - San Vit-tore viene, anzi, rafforzato dal governo che spinge affinché si arrivi presto alladefinizione della procedura per l’inizio dei lavori". Tutto, infatti, sarebbepronto per potere inserire tecnicamente l'opera tra quelle da realizzare.Del resto, il tempo di 90 giorni previsto dalla legge va a scadere ametà novembre e, per quella data, deve essere assunta la decisionefinale su un'opera così tanto attesa. Le perplessità sulla realizza-zione dell'autostrada, pure registrata all'interno della stessa mag-gioranza regionale, potrebbero avere portato alla distorta letturadi quanto emerso nelle ultime ore. Le rassicurazioni dell'assessoreai Lavori pubblici, però, sembrano smentire nei fatti quanti hannodato una lettura estensiva del provvedimento governativo o perchè,più semplicemente, alimentate all'interno di quanti volevano ria-prire la parentesi dei dubbi sull'Autostrada molisana.
L’assessore Nagni : “Non creiamo
allarmismi, i fondi restano
al Molise”
Autostrada, strane voci corrono
CAMPOBASSO. A causa del mancato ac-credito da parte dello Stato delle spettanzeper le politiche sociali per l’anno 2013, laRegione Molise si trova impossibilitata aderogare i fondi di legge agli Ambiti Terri-toriali con conseguenti difficoltà finanzia-rie per i sette comuni capofila checoordinano la gestione amministrativa dei
Piani Sociali di Zona. Tenuto conto del dra-stico taglio dei trasferimenti nazionali aicomuni nel corso dell’ultimo quinquennio,più volte denunciato dall’ANCI, i marginiper assicurare il prosieguo delle attivitàsono problematici ed in taluni casi nonsussistono nemmeno per importi minimali.
Le cooperative che gestiscono i servizi di
assistenza domiciliare e di ogni altra tipo-logia vantano crediti per milioni di euro enon dispongono di liquidità aggiuntiva checonsenta loro di garantire la continuitàdell’attività.
Non di rado gli stipendi agli operatori eai soci-lavoratori vengono pagati con ri-tardo con i conseguenti danni per gli stessi
che sono spesso costretti ad anticipareanche le spese di spostamento per rag-giungere le persone da assistere.
Al fine di definire un percorso istituzio-nale condiviso che chiami in causa lo Statoed eviti la paventata interruzione dei ser-vizi nell’Ambito Territoriale Termoli – Por-tocannone già minacciata a partire dal 1°ottobre prossimo, la Regione chiede l’avviodi un confronto urgente presso la Prefet-tura che coinvolga le organizzazioni coo-perative, i sindacati di settore ed i comunicapofila degli ambiti territoriali.
Disagio sociale, a rischio i serviziLa Regione chiede allo Stato il pagamento delle spettanze
CAMPOBASSO. Il vescovo Giancarlo Bregantini finalmente rompe il silenzio, interrompe i minuti di pre-ghiera, e si sbottona sulla situazione della ex Cattolica. Gli attacchi dei giorni scorsi in cui si chiedeva un
segnale da parte del monsignore rinchiuso in un incomprensibile silenzio sulla situazione dellastruttura sanitaria d’eccellenza, la Fondazione Giovanni Paolo II, hanno finalmente provocato unoscossone.
Ma forse, a smuovere le acque, è stata principalmente la lettera inviata a papa Francesco dai 45dipendenti per cui è stata avviata la procedura di licenziamento. Il silenzio di Bregantini è dovutoalle trattative che lo stesso monsignore dichiara di portare avanti. “La questione della ex Cattolica
chiede una riflessione precisa sui calcoli finanziari perché complessa e articolata”. Motivo per cui Bregantini dichiara di aver incontrato “più volte il dottor Cicchetti, il dottor Ra-
stelli, il presidente della Regione Frattura, i dipendenti della Fondazione, il mondo sindacale”. In-somma, Bregantini dice che il suo “è un silenzio passivo ma fecondo, necessario in questa fase –in quanto – la complessità della questione esige il doveroso calcolo di sagge e fondate proposte chesi stanno elaborando insieme alla pastorale diocesana”. Ci si augura che “le proposte – quali ov-viamente non è dato sapere – vengano accolte dalla direzione per annullare definitivamente i li-
cenziamenti”. E se così non fosse? Bregantini dichiara che “eleverà la sua voce di protesta come già fatto in
altri momenti, in maniera chiara e forte”. Un primo passo è stato fatto. Quanto meno Bregantiniha rotto il suono del silenzio. Anche se parlare solo dei licenziamenti appare alquanto riduttivo
dal momento che è in gioco l’esistenza dell’intera struttura sanitaria di eccellenza che permette aimolisani di effettuare cure qui in Molise piuttosto che andare fuori Regione. Nell’attesa che ci siano
i riscontri positivi di questo lavoro silenzioso, bisognerà anche inquadrare bene qual è il ruolo della Re-gione Molise in questa storia. Perché se da un lato vi è la direzione della Fondazione che ha avviatole procedure di licenziamento, dall’altro vi è il mancato dialogo della struttura con la Regione per
valutare il futuro del centro di eccellenza. Insomma, un cane che si morde la coda. Tre annifa, per fare pressione sul governo regionale alle prese con la riduzione dei posti letto (unadelle cause scatenanti, ancora oggi, dell’ipotesi di licenziamento), si è proceduto con una
forte manifestazione non tanto di protesta quanto di richiesta. Oltre 5mila persone inpiazza non sono un gioco.
Tanto più se chiedevano la sopravvivenza del centro. E’ vero che l’affare richiede calcolifinanziari ma non bisogna mai dimenticare che oggi in quella struttura, ridotta all’osso eben al di sotto delle possibili prestazioni che potrebbe effettuare (senza invadere campipropri di altri ospedali), vengono curati pazienti non solo molisani, ma dell’intero centrosud.
Per cui bene l’accompagnare “ questi momenti con armi potenti come la preghiera e ildigiuno”, ma siamo certi che a dialogare con la Regione Molise e con la direzione occorronoarmi ben diverse che legano l’opportunità morale della persistenza della Fondazione conl’opportunità economica. Il tutto in un momento in cui l’intera sanità è in profonda crisi enon si può pretendere certo che i cittadini comprendano le logiche di “potere” intorno allequali ruotano certe decisioni. Per i molisani, e non solo, l’importante è potersi curare. Aglialtri l’onere e l’onore di fare in modo che ciò avvenga.
Giovanna Ruggiero
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22 settembre 2013
Il vescovo di Campobasso rompe momentaneamente il silenzio dovuto alle trattative in corso per salvare la struttura d’eccellenza
Ex Cattolica: Bregantinipronto alla protesta
ISERNIA. La prima e indispensabilericchezza di una nazione, di una regione,di una città o di un paese è data dal nu-mero dei suoi abitanti. Se questi sonopochi non riescono a produrre risorse talida potersi assicurare un tenore di vitaelevato e moderno se non con l’aiuto ed ilsostegno di altre regioni o territori piùpopolati, più evoluti e più ricchi. Nonpossiamo nasconderci che questa ipotesiriguarda direttamente il Molise, la piùpiccola regione a statuto ordinario siacome territorio sia, soprattutto, come po-polazione residente, peraltro sottopostaad uno spopolamento che appare inarre-stabile.
Sul tema dell’andamento demograficodel Molise ha condotto uno studio l’Asso-
ciazione di Iniziative Culturali, sociali edEconomiche “Il Glicine” di Carovilli.
Dall’esame dei dati dei censimenti uffi-ciali dell’Istituto Nazionale di Statistica(ISTAT) si può rilevare che negli ultimi100 anni, dal 1911 al 2011, la popolazionemolisana è passata da poco più di 396mila a 313 mila 660, cioè sono stati persi82 mila 410 abitanti e questo fenomenoappare tanto più sconvolgente in quantonegli stessi 100 anni la popolazione ita-liana è aumentata di quasi il 66%, che invalore assoluto vuol dire 23 milioni e 600mila unità. Cioè il Molise ha avuto un an-damento opposto a quello che negli stessianni si verificava nell’intero Paese e laspinta maggiore è venuta della provinciadi Isernia. Praticamente lo stesso anda-
mento dei dati regionali ha avuto la po-polazione della provincia di Campobassopassata da 265 mila 166 del 1911 a 289mila 577 del 1951 a 226 mila 419 del 2011.In valori assoluti la provincia ha perso38.747 abitanti nei cento anni, ma soprat-tutto, dopo la crescita degli anni ’30 e ’40,63.158 nei 60 anni dal 1951, 9.428 negliultimi 30 anni. In termini percentuali ilcalo è stato del 14,61% nei cento anni; del21,28% nei 60 anni; del 4,00% dal 1981.
Diverso è stato, invece, l’andamento de-mografico della provincia di Isernia: di-minuzione negli anni ’10 e ’20; stallonegli anni ’30 e ’40; forte crollo negli anni’50 e ’60; ancora stallo negli anni ’70 eprogressiva riduzione fino al 2011. Neicento anni la popolazione è diminuita
addirittura di 43.663 unità con una per-centuale pari al 33,35%; nei 60 anni dal1951 è diminuita di 30.005 unità, con unapercentuale del 25,59%; negli ultimi 30anni è diminuita di 5.283 unità, con unapercentuale del 5,71%.
"Qui non si vogliono indicare soluzionio terapie atte ad arginare questo nefastofenomeno, ma si vuole segnalare conforza e preoccupazione un problema chela nostra classe politica non può conti-nuare ad ignorare. Sono necessari inter-venti e decisioni, ma prima ancora unprogetto, una visione di quella che vor-remmo come realtà del nostro territorio,delle nostre città e dei nostri paesi in unprossimo futuro, a prescindere da quelloche potrà accadere a livello istituzionale,se esisterà ancora o no la Regione Mo-lise".
Spopolamento, un disagio socialeIl Molise è l'unica regione che continua a perdere abitanti
di Sergio Sorella*
In questi giorni si sono chiuse leoperazioni di nomina del personaleprecario, docente ed ATA, effettuatedai due ambiti territoriali di Campo-basso e di Isernia. Il quadro riassun-tivo conferma quanto avevamoannunciato nelle scorse settimane.Oltre 700 precari hanno ricevuto unincarico annuale. Si tratta di 120 do-centi e 30 ATA nelle scuole di Isernia;di 510 docenti e 102 ATA nelle scuoledella provincia di Campobasso. Di ri-lievo i numeri che riguardano gli inse-gnati di sostegno, quasi un terzo.
E’ la conferma di quanto abbiamosempre sostenuto. Nella scuola moli-sana, nonostante i tagli ed il bloccodei pensionamenti, ci sono le possibi-lità per fare delle consistenti immis-
sioni in ruolo se il MIUR assumesse atempo indeterminato il personale cheoccupa posti in organico di fatto. Ilballetto annuale delle nomine generaproblemi organizzativi e gestionalicon una ricaduta anche sulla qualitàdel servizio scolastico.
Un organico stabile potrebbe garan-tire un’organizzazione amministra-tiva e didattica più efficace edefficiente. Invece si prosegue con lapolitica delle risorse date al lumicino.Infatti le nomine in ruolo sono statesolo 64. Numero che non ha nemmenocoperto i 67 pensionamenti. Per il fu-turo sono previste altre assunzioni,ancora insufficienti.
Il D.L. 104/13 su Misure urgenti inmateria di istruzione, università e ri-cerca, che prevede per i docenti colla-boratori dei dirigenti scolastici
reggenti l’esonerati dall’insegna-mento, non si vuole applicare al Mo-lise. Eppure 32 istituzioni scolastichesu 82, sono in reggenza. L’amministra-zione ha dichiarato di ritenere attua-bile la norma alla Lombardia,all’Abruzzo ed alla Campania. Nienteper il Molise che non vede ricono-sciute le sue ragioni. Ciò sta compor-tando problemi di rilievo in moltescuole.
A tale situazione si aggiungono ledifficoltà di alcune scuole assegnate adirigenti che non hanno gradito l’in-carico e pertanto non sono presenti,lasciandole in balia di se stesse.
L’esonero dall’insegnamento del do-cente collaboratore del dirigente reg-gente andrebbe esteso a tutte le 32scuole della regione. Chiediamo al-l’Ufficio scolastico regionale di far
sentire la sua voce.Inoltre va affrontato il problema
delle scuole prive di un direttore deiservizi stabile (sono 28) tenendoconto che, come l’esperienza di questiultimi due anni ha dimostrato, lescuole prive di un dirigente ed un di-rettore dei servizi soffrono gravi diffi-coltà nel loro funzionamento. Perqueste ragioni abbiamo chiesto un’in-tegrazione di organici nelle segreterie.
Mentre in regione si accende il di-battito sulla riorganizzazione dellarete scolastica, il MIUR si è impegnatoa convocare un tavolo tecnico sul di-mensionamento. Ciascuno deve farela sua parte. Occorrono azioni sinergi-che e non difese anacronistiche delcampanile, per far uscire dalla margi-nalità la scuola pubblica molisana.
*Segretario Cgil Flc
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lto22 settembre 2013
CAMPOBASSO. Chi viaggia lo sa: i treni arrivanoin ritardo, vengono anticipati o posticipati talvoltasenza valutare le conseguenze sulla tratta, vengonosoppressi, hanno tempi di percorrenza lunghissimi,versano in condizioni di degrado, sono sovraffollati.La nostra redazione è subissata giornalmente da e-mail di protesta non da ultimo per quanto accadutoancora ieri a Isernia con il treno rotto e le conse-guenze del caso per i pendolari.
Eppure il servizio costa qualcosa come 18 milionidi euro l'anno e sarebbe stata necessaria una poli-tica gestionale più attenta al comparto locale, perchéè inaccettabile trovarsi sempre dinanzi gli stessiproblemi. Forse, bisognerebbe prendere ad esempio
quanto fatto in Trentino per unaa tratta locale. Tale ferrovia è diventata in Italia un esempio da
seguire, una dimostrazione vivente del fatto che, sesi organizzano bene le cose e si investe mental-mente ed economicamente sul treno, i risultati nonmancano e la gente considera tale mezzo utile ed in-dispensabile, sia per i propri trasferimenti per la-voro e studio, sia per motivi di svago, turismo edivertimento. Un esempio di ciò che si potrebbe rea-lizzare anche da noi, solo se ci fosse veramente lavoglia di farlo. Alla Regione devono andare i compitidi programmazione, assegnazione del servizio e con-trollo, alle società la gestione.
Le alternative ci sono la Regione svolga il suo
compito di programmazione, affidamento e con-trollo; costituisca un’Autorità regionale indipen-dente con il compito di programmare e assegnare ilservizio sugli indirizzi stabiliti dalla Regione e svol-gere i controlli.
Ma ciò che più serve di più è investire risorse peril trasporto regionale anche attraverso il proprio bi-lancio. Bisogna infine aprire una vertenza con il go-verno nazionale per equilibrare le risorse destinateal trasporto ferroviario regionale. Ad oggi infatti alMolise arrivano dallo Stato 9,30 euro a chilometro,mentre alla Puglia ne arrivano 16 e alla Campania14,5. Una sfida che va lanciata anche seguendo letracce dell'Unione europea in materia di ferrovie.
Basta con le difese anacronistiche
Le derelitte linee molisane
L'intervento
Il sistema ferroviario regionale presenta ritardi e mezzi vecchi
CAMPOBASSO. Si è appena concluso aVenezia un importante congresso di car-diologia di rilevanza internazionale cheha visto tra gli esperti invitati il Prof.Francesco Versaci, responsabile dellaCardiologia di CB ed Is. Sono state svoltenumerose importanti relazioni tenute daillustri cardiologi interventisti prove-nienti da tutte le parti del mondo.
Il primario ha anche effettuato alcuneprocedure di particolare complessità conl’utilizzo di macchinari altamente inno-vativi, che sono state trasmesse via sa-tellite in Giappone, Russia, e MedioOriente.
Alcune di queste innovative metodichesono state recentemente introdotteanche nella nostra regione aumentandosignificativamente la qualità delle pre-stazioni eseguite nei reparti di Cardiolo-gia dei presidi ospedalieri diCampobasso e di Isernia.
Da circa un anno e mezzo, con l’arrivoin Molise del Prof. Versaci si è assistitoad un importante rilancio della cardiolo-gia pubblica. Si è assistito alla riaperturadell’emodinamica del Cardarelli chiusada oltre 14 anni con la possibilità final-mente di interrompere i “viaggi dellasperanza” al di fuori della nostra Re-
gione ed eseguire, presso i nostri ospe-dali pubblici, il trattamento di tutte letecnologie interventistiche. L’ importanteriorganizzazione della cardiologia pub-blica ha consentito di effettuare presta-zioni di elevata qualità a costi contenutiutilizzando risorse umane (medici e per-sonale sanitario non medico) già pre-senti in Molise.
Questo processo è legato alla forma-zione di equipe unica di cardiologi emo-dinamisti ed elettrofisiologi in grado dioperare su più ospedali.
L’obiettivo da raggiungere è l’eccel-lenza in cardiologia attraverso un lavoro
di squadra. La bontà di un centro di-pende infatti dall’esperienza di tuttal’equipe e dal volume di lavoro che vieneeffettuato dal singolo operatore. Creandoun equipe unica aumenta l’esperienzadi tutto il personale, guidato dal profes-sor Versaci, insieme all’affidabilità ancheper effettuare i casi più complessi.
Le relazioni con altri Centri di ricercae con altri esperti internazionali del set-tore del primario di Cardiologia è statamessa a disposizione di tutto il personalein quanto tra gli obiettivi di Versaci c’èanche quello di far crescere e stimolaretutti, dai medici ai tecnici ed agli infer-mieri. E’ stato infatti effettuato un “ge-mellaggio” con altri ospedali di “ altatecnologia” dove gli infermieri del Car-darelli sono stati già inviati con la mis-sione di apprendere nuovi protocolli econfrontarsi con altre realtà.
Adesso, l’ultimo importante obiettivodel professor Versaci sarà quello di co-struire una rete territoriale per il tratta-mento delle emergenze cardiologicheche possa contare di un “Centro Hub”cioè un centro pubblico di riferimentoper tutta la Regione, che funzioni 24 oreal giorno per 365 giorni l’anno, a Campo-basso e mantenere dei centri “Spoke” adIsernia ed a Termoli con emodinamica,ed altri centri in rete come il presidio diVenafro, Agnone, Larino ed altri centrilegati a esigenze territoriali o di utenzache avranno la possibilità di trasmetteree risolvere in tempo reale i casi più ur-genti. La Gazzetta del Molise si augurache la Regione lavori in sinergia con ilPrimario Versaci e ne assecondi il pro-getto, tutto rivolto ai pazienti, senza lititra schieramenti politici.
La salvezza di una vita umana non hacolore politico, ma é segno di civiltà ecartina al tornasole per un Molise-Istitu-zione che si preoccupa della salute deicittadini.
Tommaso Di Domenico
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22 settembre 2013
di Giuseppe Di Iorio
CAMPOBASSO. "Le piccole patrie" oggi hanno lepotenzialità per tornare a giocare una vera partitasullo scacchiere sempre più in mano ad una depra-vata finanza. Tutto ciò ci impone di prendere atto cheuna fase storica si è conclusa e che diventa necessarioattrezzarci per tempo al fine di dare vita ad unanuova, più difficile ed esaltante fase: quella della se-conda autonomia. E' una sfida importante per il Mo-lise e per tutti i molisani, al di la delle appartenenzee di quant'altro se non vogliamo tornare ad essere lacostola di qualche altra regione o, peggio, doverci si-
stematicamente presentarci col cappello in mano. E'pur vero che molti esempi non sono stati positivi, chequanto costruito nel corso dell'ultimo trentennio èstato mangiato ma è altrettanto vero che possiamo ri-costruire un percorso. Una seconda autonomia, allora.L’avvento di questa deve assumere, per la nostragente, il significato di una vera e propria sfida: comefare sviluppo – per una piccola regione, fortementecaratterizzata dal suo particolarismo culturale e dallasua natura di montagna (magnifica, ma anche impe-gnativa) - nell’epoca della globalizzazione? Bisogneràpuntare essenzialmente a far uscire la nostra societàda quella sorta di “impasse” economica (oggi aggra-
vata dalla crisi mondiale) che l’ha caratterizzata inquesti ultimi decenni tratteggiata come “benesseresenza sviluppo”, pur
senza voler minimamente sottostimare gli impor-tanti traguardi raggiunti, che hanno consentito allanostra comunità di ottenere quell’“égalité de chances”rispetto ad altre aree metropolitane più ricche dellanostra.
Come fare sviluppo, dunque? Aumentando la ric-chezza prodotta, per continuare a garantire un ele-vato standard dei servizi offerti alla collettività. E ciòsi potrà ragionevolmente ottenere puntando, in primoluogo, all’ottimizzazione di tutto il potenziale umano,territoriale, infrastrutturale, tecnico, economico, fi-nanziario e culturale di cui attualmente disponiamo.E non è poca cosa. Sappiamo di non avere dalla no-stra parte il conforto dei grandi numeri. Per realtà piùconsistenti la “qualità” diventa una ragionevole pro-babilità statistica: nel nostro caso deve diventare un
progetto lucidamente elaborato e tenacemente per-seguito, dove nulla può essere lasciato al caso o al-l’improvvisazione. E' la seconda autonomia la verasfida che si impone alle forze politiche e a noi tuttiper avere la speranza ancora di un domani.
In questi giorni è tornato di attualità il dibattito sul regionalismo
Autonomia, per provarela seconda vita
Cardiologia, anche il Molisepresente al congresso internazionale di Venezia
Intervento di impianto di una valvola cardiaca per via percutanea effettuatodal primario del Cardarelli, Francesco Versaci e dal dottor Reimers
E’ intesa tra la Provincia diCampobasso e l’associazione“Dalla parte degli ultimi” per fa-vorire l’inserimento lavorativodegli immigrati. Il vertice del-l’ente di via Roma Rosario DeMatteis ha accolto la proposta dicollaborazione del presidentedell’associazione LoredanaCosta che mira a promuovere ti-rocini formativi e di inserimentolavorativo in favore di migrantie titolari di protezione umanita-ria presenti sul territorio della
provincia di Campobasso.L’obiettivo dell’iniziativa è per-fettamente in linea con le politi-che del lavoro messe in campodai Centri per l’impiego dellaProvincia e inoltre non è one-rosa per l’ente perché i costi perl’attivazione dei tirocini sono so-stenuti dall’associazione “Dallaparte degli ultimi” attraverso
misure economiche previstenell’ambito di un progetto fi-nanziato da Unicredit-CartaEtica. In particolare si mettonoa disposizione sei borse lavorodel valore di 270 euro l’una peruna durata massima di sei mesiin favore dei profughi e degliimmigrati che sono giunti inMolise in seguito all’emergenza
umanitaria Nord Africa e chesono usciti dal sistema di assi-stenza. Proprio per realizzare ilprogetto l’associazione ha chie-sto alla Provincia di supportarel’organizzazione coinvolgendo iCentri per l’impiego nella ri-cerca delle aziende disposte adospitare i beneficiari delle borselavoro. Come detto, la Provincia
ha accettato la proposta e d’in-tesa con l’associazione favorirà,attraverso i centri per l’impiego,la promozione dei tirocini for-nendo supporto nei colloqui diorientamento al lavoro, nellacompilazione dei curricula enell’orientamento alla forma-zione e riqualificazione profes-sionale.
Delle piste ciclabili e della segna-letica resta quasi niente. L’assenzadi manutenzione e il trascorreredel tempo hanno cancellato quasidel tutto i percorsi stradali asse-gnati ai ciclisti. Qua e là qualcheresiduo a ricordare l’inutilità diuna scelta che non ha mancato disollevare perplessità per il modocon cui era stata realizzata e, so-prattutto, per l’assoluta indiffe-renza mostrata dai cittadini e,cosa ancora più grave, dai ciclisti.Che a Campobasso non usano ilmezzo per spostarsi da un capoall’altro della città, ma praticano ilciclismo amatoriale sulle lunghedistanze. La pista, insomma, èstato un flop gigantesco. La cuirealizzazione ha creato spunti esi-laranti per l’assurdità e la perico-losità di taluni percorsi chefinivano a ridosso di un muro onel bel mezzo di un incrocio stra-dale. La gente campobassanadeve sapere che questo “diversivourbano” è costato quasi trecento-mila euro. Soldi che utilizzati concriterio e responsabilità, sareb-bero potuti servire, chessò, a tu-rare le buche che infestano lestrade o a rimettere in sesto qual-che marciapiede. Per onestà digiudizio bisogna dire che l’orogra-fia urbana è poco favorevole al-l’uso della bici e, quindi,all’utilizzazione di eventuali ap-positi percorsi. La cosa giusta dafare sarebbe stata non utilizzare(anzi non sprecare) quelle centi-naia di miglia di euro. Chi ha de-ciso diversamente avrà avuto lesue buone ragioni soprattutto se,dal progetto delle piste ciclabili,ha ricavato qualche vantaggioeconomico per sé. Che l’esperi-
mento sia andato in fumo, e nonabbia avuto più seguito, lo si ri-cava dalla diversa fortuna che lepiste ciclabili hanno avuto in altrerealtà urbane. Ovvero, dalla forni-tura di biciclette a pedalata assi-stita ad alto rendimento, dotate diun particolare motore che noninquina. Ebbene, Campobassonon c’è, a conferma che l’esperi-mento delle piste ciclabili, alquale era stato ammesso e finan-ziato, è stato ritenuto sostanzial-mente fallito. Le biciclette amotore ad alto rendimento e a in-quinamento zero sono state per-tanto assegnate ai comuni in cui ècostume usare la bici per risolverein maniera intelligente ed econo-micamente valida i problemi dellamobilità interna. Nel caso a: Be-nevento, Bologna, Bra, Brescia,Cagliari, Casal Velino, CasaleMonferrato, Castiglione della Pe-scaia, Catania, Chieri, ColognoMonzese, Conegliano, Cremona,Cuneo, Faenza, Ferrara, Firenze,
Foligno, Frosinone, La Spezia,Lodi, Melito di Napoli, Milano,Monterotondo, Napoli, Novara,Padova, Palermo, Perugia, Pesaro,Pordenone, Reggio Emilia, Rivello,Roma, Rovigo, San Donato Mila-nese, Saronno, Schio, Torino, Ve-nezia, Verona e Vicenza. Aciascuno di questi comuni è stataassegnata una consistente dota-zione di biciclette a motore peressere usate a sollievo del trafficoautomobilistico e per migliorarela qualità ambientale. Campo-basso non figura in questo elencoavendo dimostrato di non esserein grado di assecondare concreta-mente e fattivamente l’introdu-zione di sistemi di mobilitàinnovativi. Quale sarebbero stateconsiderate le piste ciclabili qua-lora non avessero presentato er-rori di tracciato e condizionioggettive di inutilizzabilità, che lehanno rese sostanzialmente im-praticabili.
Dardo
622 settembre 2013 Campobasso
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Là dove hanno funzionato, lo stato fornisce biciclette a motore per favorire la mobilità.
Piste ciclabili: un errore da trecentomila euro Soldi che utilizzati con criterio e responsabilità, sarebbero potuti servire a turarele buche che infestano le strade o a rimettere in sesto qualche marciapiede
E’ intesa tra l’ente di via Roma e l’associazione che si occupa dell’integrazione degli immigrati
CAMPOBASSO. Nel corso della settimana, nella provincia diCampobasso e precisamente nel Comune di Riccia i militaridella locale Stazione unitamente a quelli di Jelsi, nel corso dimirati controlli volti alla prevenzione e repressione di reati inmateria di stupefacenti, hanno rinvenuto in un terreno situatoall’interno di un’area demaniale impervia e di non sempliceindividuazione, ben 15piante di Marijuana digrandezza variabiletra i 70 cm e 2,5 mt.sottoposte a sequestro.La piantagione localiz-zata anche grazie al-l’ottima conoscenzadel territorio dei mili-tari operanti, si è pre-sentata molto curatada parte dei “coltiva-tori” i quali avevanoben delimitato il ter-reno sovrapposto conterriccio e concime perrenderlo ancora piùfertile. Le indaginitese alla identifica-zione dei responsabili,proseguono unita-mente al Nucleo Operativo e Radiomobile del capoluogo. A Campochiaro i militari del Nucleo Operativo e Radiomobiledi Bojano hanno denunciato all’Autorità Giudizia M.R. 39enneda Jelsi, censurato e sottoposto a misura di prevenzione diPubblica Sicurezza, poiché lo stesso a seguito di un controllomentre si trovava a bordo della propria autovettura, venivatrovato in possesso ingiustificato di alcune attrezzature atteallo scasso che venivano sequestrati.
Marijuana coltivata a JelsiLe piantine sono state scopertedai Carabinieri in una coltivazionein area demaniale
Provincia… dalla parte degli ultimi
Il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva della chiusuradi piazza Pepe presentata dai commercianti della zona. Lacentralissima area del capoluogo resta off limits per le auto.Il calo delle affari registrato dai commercianti, quindi, non èlegato all’assenza del via vai delle auto. Evidentemente ilprincipio secondo cui “più macchine = più vendite” vale soloper i commercianti di piazza Pepe convinti, appunto, chel’apertura al traffico della zona possa contribuire in manieraconsistente a risollevare l’economia. Forse, però, i commer-cianti non hanno considerato un aspetto importante dellaquestione perché non è la circolazione o il parcheggio delleauto a incentivare i consumi di un’area ma il numero di pre-senze. In pratica, seppur chiusa, così com’ è adesso, se l’area
non fosse spenta, i commercianti non invocherebbero il ri-torno delle auto perché riuscirebbero a guadagnare puntandosul movimento creato nel salotto della città. Il punto è proprioquesto, durante il giorno Piazza Pepe è semi deserta, non sihanno tracce di quei cittadini che tanto si sono opposti allariapertura della zona, né di quei genitori che avrebbero volutoche l’area fosse a disposizione dei bambini . La piazza non èmeta di ritrovo per i campobassani che, anche nel tardo po-meriggio, preferiscono non abbandonare il corso principaledella città ma, si sa, è difficile spingerli a cambiare abitudinie per “schiodarli” dalla passeggiata invogliandoli a frequen-tare piazza Pepe ci vorrebbero iniziative valide e appetibili.Invece adesso nessuno la vive, nessuno la trova attraente e,
quindi, nessuno compra. Una cosa appare evidente, non sononé le auto, né il traffico a determinare la vivacità di unapiazza. A meno che non si tratti di una zona commercialedove, ovviamente e giustamente , si prevedono grandi par-cheggi, il volume d’affari dell’area centrale di una città nondipende dal numero delle auto. Questa teoria viene confer-mata dalle tante isole pedonali che si trovano nelle altre cittàd’Italia e che sono sempre affollatissime. Passeggiando echiacchierando in una zona vietata alle auto ci si ferma aguardare le vetrine dei negozi, a prendere un caffè e si favo-riscono i consumi. Quindi per la rinascita commerciale dipiazza Pepe non serve il ritorno delle auto ma delle “anime”.
Teresa Manara
722 settembre 2013Campobasso
AUTOBUS
AZIENDA TRASPORTI MOLISANA spaTel. 0874.64744 - 0874.65050 - Fax 0874.629847Per maggiori informazioni consultare il sito:www.atm-molise.it
CAMPOBASSO-ROMA
ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA
Per risollevare i consumi e rianimare la zona non servono auto, servono “anime”.
Piazza Pepe chiusa, i commercianti “piangono”
E quanto c’è bisogno di questi tempi spe-rare in un mondo migliore! Ecco allora l’in-vito a cantare e a cantare “in coro”.
Siamo d’altronde convinti che cantare incoro allunga la vita, riduce lo stress. Can-tare insieme ha un effetto calmante similea quello dello yoga, perché il canto è unaforma di respirazione controllata e, come loyoga, insegna ai polmoni a respirare meglio.
Cantare in coro è scuola di vita e di mo-destia.
In quest’ottica l’Associazione PolifonicaMolisana si è mossa da sempre nell’orga-nizzare la Rassegna Corale giunta ininter-rottamente alla 22^ edizione.
Una novità di rilievo in questa edizione èla presenza di quattro tipologie di cori: un
coro giovanile, un coro femminile, un coromaschile, un coro misto. Una varietà che dànon poca rilevanza alla manifestazione co-rale perché si avrà modo di ascoltare re-pertori nuovi e sonorità nuove.
Altra novità va ricercata nella presenzadi repertori incentrati per lo più su musichepopolari con armonizzazioni e arrangia-menti di melodie frutto della creatività po-polare.
Come di consueto, la manifestazionechiuderà con lo scambio dei doni fra i corie l’esecuzione “a cori riuniti” del “Cantamusvoce” su testo in latino di S. Agostino. Ilbrano (in prima esecuzione assoluta) èstato composto appositamente per l’occa-sione dal compositore e Direttore Artistico
M° Guido Messore.I concerti seguono lo stesso itinerario
delle precedenti edizioni con il seguentecalendario:
- sabato 28 settembre alle ore 19,30 nellastorica chiesa di S. Antonio Abate con ilCoro giovanile “Juvenes Cantores” di Co-rato,
- sabato 5 ottobre alle 19,30 nella criptadella chiesa di S. Antonio di Padova con ilcoro Studium Canticum di Cagliari,
- domenica 6 ottobre alle ore 18,00 nel-l’Aula Magna del Convitto Nazionale “M.Pagano” con i cori “Samnium Concentus” diCampobasso, La Schola Cantorum “A. Pa-cini” di Atri, il Coro Studium Canticum” diCagliari.
22^ Rassegna Polifonica Nazionale “Città di Campobasso”Dal 28 settembre al 6 ottobre 2013 una serie di concerti
Nulla c’è di più nobile del canto
Per questo quandoun popolo canta c’èda sperare ancora
M. Turoldo
www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]
30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 90 - DOMENICA 22 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
ISERNIA. Nel silenzio assordante della Regione Mo-lise, in merito alla questione della sede universitaria aIsernia, ci ha pensato il Consiglio di amministrazionedell'Unimol a cercare di porre mano ad un problema se-rio. "In merito alle notizie relative alla presenza del-l’Università nella città di Isernia, il Consiglio di Ammi-nistrazione dell’Università degli Studi del Molise hadeliberato di richiedere alla Curia di Isernia il rinnovoper 5 mesi, fino al 28 febbraio 2014, del contratto di lo-cazione dell’ex Seminario Vescovile, attuale sede dei
corsi e delle attività didattiche universitarie presso il ca-poluogo isernino. Tale decisione, pur interlocutoria ri-spetto ad una più complessiva riconsiderazione delledeterminazioni in merito, è stata presa nell’interesseesclusivo degli studenti e delle loro famiglie, a garanziadella continuità nella attuale sede delle attività di didat-
tica, di ricerca e dei servizi universitari ed è stata deli-berata a totale carico finanziario dell’Ateneo. Con l'au-spicio che la Regione Molise riconsideri la decisione as-sunta". Un passo in avanti che, ora, attende da partedella Regione risposte altrettanto serie e, soprattutto,l'apertura di un confronto fino ad oggi mancato.
ISERNIA. Ieri pomeriggio è stato celebrato il Solenne Pon-
tificale per il Titolo a dignità di Basilica Minore del Santuario dell’Ad-
dolorata di Castelpetroso, Patrona del Molise. La Cerimonia è stata
presieduta dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano S.E. Mons. Gian-
Carlo Bregantini e concelebrata dal vicario Episcopale per il Santuario,
don Massimo Muccillo e dai presbiteri della diocesi. Durante il signi-
ficativo rito della Elevazione a Basilica minore, la comunità di Cam-
pobasso, rappresentata dal sindaco della Città Capoluogo, Sen. Gino
di Bartolomeo, offrirà l’olio per la lampada votiva che arde ai piedi
della Madonna Addolorata come tradizione vuole che ogni anno in oc-
casione dell’anniversario della posa per la Prima Pietra (123° anniver-
sario) ogni comunità della diocesi offre l’olio per tutto l’anno.
Alla cerimonia hanno partecipato oltre ai fedeli, devoti e pellegrini,
le massime autorità civili e militari del Molise. Questo”regale” Titolo
rappresenta una “Vera Esultanza- nelle espressioni del vescovo Bre-
gantini – una gloria che ora risplende ancor più in questo Santuario.
E’ un premio, un riconoscimento fatti di gratitudine immense per chi
ha lavorato con zelo e passione. La Basilica sarà spazio atteso coltivato
di “preghiere”, intercessioni, suppliche e ringraziamenti. Qui trovino
PACE chi ha il cuore ferito e chi vuole maturare scelte forti!”. Nota
Tecnica per l’elevazione a Titolo di Basilica
Il titolo di Basilica minore ha, da un punto di vista tecnico e pro-
cedurale, seguito un iter secondo la normativa del decreto del 9 no-
vembre 1989 “Domus Ecclesiae”
In base a tale decreto la Cattedrale è posta al primo posto fra le
chiese di maggiore dignità, poi, seguono le chiese parrocchiali e i San-
tuari.
Poi vi sono delle Chiese che sono dotate di una particolare impor-
tanza liturgica e pastorale che possono essere insignite dal Sommo
Pontefice a titolo di “Basilica Minore”.
Le norme sulle Basiliche Minori sono state disposte dopo il concilio
Vaticano II con il decreto “Domus Dei” del 1968 dalla Sacra Congre-
gazione dei Riti.
La congregazione per il Culto Divino e Disciplina dei Sacramenti
segue le odierne norme del 1989.
Condizioni per ottenere il titolo:
1. Parametro liturgico –Pastorale
La Chiesa candidata a titolo di Basilica deve essere un centro di at-
tività liturgica e pastorale, soprattutto per le celebrazioni dell’Euca-
restia, Penitenza e altri sacramenti.
2. Parametro architettonico
La Chiesa deve avere sufficiente grandezza e ampiezza del presbi-
terio –altare, ambone, sede del celebrante.
3. Parametro storico –religioso
La Chiesa deve essere costruita e dedicata a Dio in base a parti-
colare evento storico –religioso, importanza storica e bellezza arti-
stica.
4. Parametro liturgico
La Chiesa deve poter garantire un congruo numero di sacerdoti de-
diti alla cura della chiesa , l’eucarestia e le confessioni, ministranti e
appropriata corale .Concessioni annesse al Titolo di Basilica
L’annuncio. Il giorno dell’annuncio della concessione del titolo da
parte della Sede Apostolica, la Chiesa deve essere preparata adegua-
tamente con veglie e celebrazioni anche nei giorni precedenti.
La proclamazione. Il giorno della proclamazione si dovrà Celebrare
la Messa del giorno e all’inizio della celebrazione, prima del Gloria si
dà lettura del Breve Apostolico o Decreto di Concessione del Titolo
di Basilica.
Indulgenza Plenaria. I fedeli che partecipano al rito sacro possono
avere l’indulgenza Plenaria.
Simboli. Sugli stendardi, sulla suppellettile, nel timbro della Basilica
viene posto il segno pontificio delle Chiavi decussate (disposte a croce
a forma di x).
1122 settembre 2013Isernia
Solenne Pontificale a CastelpetrosoIeri pomeriggio la cerimonia presieduta da mons. Bregantini
Nel silenzio della Regione interviene il Consiglio di amministrazione Unimol
Università, contratto fino al 29 febbraio
TERMOLI – Le ferrovie dello Stato escono allo scoperto e chiedonoall’amministrazione comunale la restituzione dei suoli dove è eretto ilparcheggio di via Campania e piazza Donatori di Sangue. La situa-zione è stata trattata dal sindaco durante il suo recente incontro aRoma ma al momento non si intravvede uno sbocco del Di Brino haannunciato che per il raddoppio della linea ferrata: “Non daremo ilparere favorevole se non spostano la stazione e il nodo ferroviario oin subordine non vengono ceduti i due parcheggi insieme a quello divia Duca degli Abruzzi, anche questo di proprietà delle ferrovie”. Ledue aree in considerazione, compresa quella di Via Duca degli Abruzzisono di proprietà dell’ente Ferrovia che ora ha presentato l’istanza diriavere quei suoli. Ma il sindaco è abbastanza fermo sulla sua deci-sione ed ha risposto a dovere. “Rilasceremo il parere favorevole al rad-doppio a condizione che avvenga lo spostamento della stazione aMarinelle, e contestualmente del nodo ferroviario, o in subordine sevengono sistemati e diventato a uso comunale i locali sopra l’attualescalo ferroviario, e ci vengono ceduti piazza Donatori di sangue, i par-cheggi di via Campania e di via Duca degli Abruzzi, anche questi in-sistenti su un’area non di proprietà del Comune, oltre ad altre misurecompensative”. La battaglia è iniziata e i contendenti si incontrerannonuovamente a metà ottobre.
1222 settembre 2013 Termoli
TERMOLI - Più che un Consigliocomunale è stata una “caciara”quella di vererdì sera durante laquale non sono mancate sorprese.Una su tutte le dimissioni dell’As-sessore all’Urbanistica, Bruno Ve-rini, protocollata poche ore primadell’inizio dell’assise civica. Più diqualche Consigliere è rimasto al-libito dalla notizia perché nullaaveva fatto pensare ad un passocosì drastico. Ma il Consiglio co-munale di venerdì sarà ricordato,più che altro, per il punto all’or-dine del giorno non trattato sullarichiesta di revoca del presidentedel Consiglio Alberto Montano.Voce grossa, pugni sbattuti sui ta-voli da parte dell’opposizione chesul rifiuto di trattare l’argomentohanno sostenuto che: “L’articolo27 del regolamento al quale fa ri-ferimento Montano, tra l’altro nonvalido perché filtra quello chedeve essere inserito come ordinedel giorno, dice che il presidente
del Consiglio, qualora il testo pro-posto non abbia le caratteristichedi un atto deliberativo, può previarichiesta del segretario generalemotivatamente dichiarare inam-missibile una proposta di delibe-razione e non iscriverla all’ordinedel giorno, dandone comunica-zione al proponente, cosa che non
è stata fatta”. Maggioranza muta,Montano voglioso di proseguire laseduta con gli altri punti all’or-dine del giorno, e l’opposizione afare le barriccate: la seduta è statasospesa per ben due volte ma allaripresa il copione non è cambiato.A quel punto è stato chiesto l’in-tervento degli agenti della Polizia
Municipale ai quali è stato chiestodi annotare i nomi dei Consiglieri“indisciplinati” e la reazione nonsi è fatta attendere. Il consigliereErminia Gatti ha chiesto agliagenti di verbalizzare la denunciaalla Procura della Repubblica diLarino “per la gestione del Consi-glio comunale, e valutare se ci
sono gli estremi di rilevanza pe-nale, di abuso d’ufficio e di omis-sione di atti d’ufficio”. Poi haabbandonato l’aula seguita daicolleghi dell’opposizione. Dopopoche altre battute, gli argomentiancora da discurere, per la mag-gior parte mozioni presentatedall’opposizione, sono stati rin-viati alla prossima seduta. Dal-l’opposizione le polemiche sonocontinuate ribadendo che: “Ci èstato impedito di discutere e met-tere ai voti la richiesta di revoca, ègravissimo quello che è accaduto,uno schiaffo alla democrazia”. La“partita” è stata chiusa, almenoper quella seduta, dal ConsigliereRemo Di Giandomenico che iro-nicamente ha detto: ”Nei mieidieci secoli di permanenza in Mu-nicipio non è mai accaduta unacosa simile, mai si è impedito didiscutere un ordine del giorno, emai si è verificata una situazionecosì incresciosa”.
TERMOLI – Vicende a parteaccadute nell’ultimo Consigliocomunale, in città da qualchetempo circola la voce che si po-trebbe tornare al voto in anti-cipo per rinnovare l’attualeAmministrazione comunalesenza attendere la scadenzanaturale del mandato del pros-simo anno. In merito il Circolo locale di Si-nistra Ecologia e Libertà è fa-vorevole al rinnovo ma dice dino ai trasformismi. “Da qualchesettimana sentiamo politici lo-cali parlare di possibili elezioni
anticipate per il comune diTermoli. SEL è favorevole a un ricambioelettorale poichè questa ammi-nistrazione ha già ampiamentedeluso le aspettative dei citta-dini, ma proclamiamo un de-ciso no a ogni forma ditrasformismo che veda espo-nenti dell’attuale maggioranzacambiare casacca. Noi termolesi da tempo chie-diamo trasparenza, chiarezza ecoerenza. E’ indispensabile –continua SEL- porre fine aqueste vecchie pratiche, ancora
fresco l’esempio di LuigiLeone, eletto nel 2006 con ilcentrosinistra solo per far ca-dere il sindaco Greco nel 2009e diventare assessore nel 2010con il centrodestra. Un consi-gliere comunale ha tutto il di-ritto di votare contro lepolitiche di una maggioranzadi cui non si sente più parte,ma siamo pronti a denunciarecon forza ogni forma di scam-bio che preveda future candi-dature, nomine o favori tantoad opera del centrodestra chedel centrosinistra”.
TERMOLI – Le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Bruno Verini èstata una notizia che nessuno si attendeva. E’ stata una vera mazzata chelascia molti dubbi sul futuro dell’attuale maggioranza che governa lacittà. Nel documento protocollato poche ore prima dell’inizio del Consi-glio comunale, Verini illustra i motivi che lo hanno spinto alle dimissionidopo essersi impegnato per “la comunità in punta di piedi e con corret-tezza”. L’ex assessore non nasconde la mancanza di confronto e di dia-logo, nonostante i tentativi fatti, ma ringrazia allo stesso tempo il Sindaco,gli assessori, dirigenti e funzionari e si toglie l’ultimo sassolino dallascarpa rivolgendosi: “A quanti, politici e amministrativi che mi hannoostacolato, isolato, attaccato ingiustamente, evidentemente per il voleredi questa amministrazione, dico solo che, tale atteggiamento non ha dan-neggiato e non danneggia il sottoscritto, ma danneggia l’intera città”.
Consiglio comunale agitato, opposizione abbandona l’aula
Sel: "si a elezioni anticipate ma no a trasformismi"
Dimissioni assessoreVerini: “manca il confronto e dialogo”
Servizio idrico e depuratori, fondi per il PISU di Termoli
TERMOLI - Proseguono gli incontri tra la strut-tura dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblicie le aggregazioni di Comuni Pisu, Pai e Pit, nateper la suddivisione dei fondi Fesr e FSC in mate-ria di perdite idriche e depuratori. In particolareper quanto riguarda Termoli, che ha a disposi-zione 685.000 euro per i depuratori e oltre1.200.000 euro per il servizio idrico, si è discussodell’ipotesi di delocalizzazione del depuratore dalporto cittadino, la cui area andrebbe riqualificatacon altre opere, in zona Pantano Basso. Mentre,per quel che riguarda l’idrico, i fondi andrebberodestinati alla sistemazione del servizio comples-sivo. L’obiettivo delle riunioni che l’assessoreNagni ha calendarizzato con tutte le aggregazionicostituite è quello di rivedere, insieme ai tecnicidei comuni e insieme ai tecnici della struttura re-gionale, le richieste già avanzate dagli enti localiintervenendo con una rimodulazione laddove esi-stano incongruenze con i parametri fissati dal fi-nanziamento originario. “Occorre ottimizzare
l’opportunità dei fondi Fsc – ha dichiarato l’as-sessore Nagni -. I Comuni avranno ora il com-pito di individuare con precisione quanto e comespendere per fognature e depurazione e quantoe come spendere per il servizio idrico. Ma do-vranno farlo in fretta - ha precisato - l’obiettivodeve essere, infatti, quello di chiudere veloce-mente questa prima fase per poter avviare, subitodopo, la procedura per l’ottenimento del finanzia-mento. Un finanziamento che, spalmato sullevarie aree, non rappresenta certo un investimentofaraonico ma è pur sempre un buon punto di par-tenza. In futuro, ovviamente, cercheremo di in-crementare gli investimenti da destinare aidepuratori e al servizio idrico, tenendo sempreben presente, per quest’ultimo – ha concluso l’as-sessore al ramo - la necessità di rivoluzionarel’intero sistema che dovrà essere non più a caricodei Comuni ma a carico di una struttura in gradodi provvedere all’intero ciclo dell’acqua, dallacaptazione, al monitoraggio, alla distribuzione”.
Le Ferrovie rivogliono due parcheggi,il comune dice no al raddoppio
TERMOLI - Sono aperte le iscri-zioni al corso di formazione “Ope-ratore di sostegno per disabilivideolesi e audiolesi”. La presen-tazione si terrà venerdì 27 settem-bre, alle ore 17, in via Cavalieri diVittorio Veneto n.1/C. Il corso, pro-mosso dall’Associazione di Pro-mozione Sociale “LiberaMente”, èrivolto a tutti coloro che si occu-pano di sociale e/o che semplice-
mente ne sono interessati; appro-fondirà in particolar modo la co-municazione nel mondo dellacecità e della sordità, pertantomolto spazio sarà dato al Braille ealla LIS. Alla presentazione inter-verranno la docente di Braille,dott.ssa/tiflologa Evelina Fiore ela docente di LIS, dott.ssa/inter-prete Anna la Donna. Il corso, dalprogramma interdisciplinare, mira
a fornire ai partecipanti le compe-tenze necessarie per il sostegno,l’integrazione scolastica e il rag-giungimento dell’autonomia delvideoleso e dell’audioleso.
Per le iscrizioni si può telefo-nare ai numeri : 0875702547 –3775495497 – 3423318804 –3291052970; e-mail: [email protected] –[email protected]
LITORALE - L'Alleanza delle cooperative della pesca
ha avviato il confronto sulle richieste del settore ittico
per la Legge di Stabilità nel corso di un incontro tenutosi
con il Sen. Giorgio Santini, Capogruppo PD della Com-
missione Bilancio del Senato: il primo degli incontri in
agenda per sensibilizzare Parlamento e singole forze po-
litiche sui bisogni di pescatori e imprese ittiche. Per re-
stituire competitività ad una filiera che negli ultimi dieci
anni è stata schiacciata da una gravissima crisi produttiva,
economica ed occupazionale (segna - 31% la redditività
di impresa e - 28% l'occupazione, con la perdita di 17.000
posti di lavoro) accompagnata da ormai insostenibili tagli
alla spesa pubblica dell'80% per interventi, l'Alleanza
cooperativa ha invocato l'urgenza improrogabile di incre-
mentare dotazioni oggi del tutto insufficienti. L'Alleanza
cooperativa della pesca delinea 5 obiettivi strategici per
la manovra 2014: rendere ope-
rativi i nuovi strumenti finanzia-
rio - assicurativi (Fondo per lo
sviluppo dell'Imprenditoria It-
tica, Fondo Interbancario di
Garanzia, nuovo Fondo di Soli-
darietà nazionale) delineati
come strumenti cardine del
Programma triennale, ma non
finanziati; stabilizzare le risorse
per interventi e investimenti
che hanno subito tagli verticali
di spesa pubblica; rafforzare
l'assistenza e i servizi tramite il
rifinanziamento delle Convenzioni per lo Sviluppo della
filiera; garantire la copertura degli ammortizzatori sociali
della CIG in deroga, gravati da forte disavanzo di gestione
per gli anni 2011 e 2012; istituire uno specifico fondo
presso il ministero dell'Ambiente per sostenere servizi
ambientali della pesca. Il maggiore fabbisogno finanziario
per rispondere a queste sfide urgenti e non rinviabili è
pari a € 79.000.000, quantificato, sottolinea l'Alleanza
cooperativa, tenendo ben conto degli strali della BCE
sulle sforamento del deficit, così come dei vincoli posti
dal recupero dei 4 miliardi di euro per IVA e IMU,
mentre arrivano a 5 miliardi le richieste di Confindustria
per l'IRAP e altri 5 miliardi sono richiesti dal Sindacato
sull'IRPEF. Il Capogruppo PD della Commissione Bilancio
al Senato, Sen. Santini, ha condiviso le priorità di inter-
vento delineate dall'Alleanza cooperativa, garantendo,
pur negli stretti margini di azione consentiti da una situa-
zione Paese così difficile, un pieno e convinto impegno a
sollecitare l'attenzione della Commissione e della sua
forza politica sull'urgenza posta dalle profonde criticità
socio economiche e occupazionali attraversate da una fi-
liera strategica per il futuro dei territorio costieri.
1322 settembre 2013Termoli
SAN GIULIANO DI PU-GLIA – Venerdì 27 settembrealle 19 in prima convocazionee sabato 28 settembre alle19,30 si riunisce il Consigliocomunale. Tra i punti iscrittiall’ordine del giorno “Le de-terminazioni sulla salvaguar-dia degli equilibri di bilancio.
LARINO – Giovedì 26 set-tembre alle ore 17, nella salaconferenze del Municipio, siriunisce in seduta straordina-ria il Consiglio dell’Unione deiComuni del “Basso Biferno”.All’ordine del giorno l’ele-zione del presidente del-l’Unione.
MONTENERO DI BISAC-CIA - A seguito della dichiara-zione di ammissibilità daparte del Tribunale di Romadell’azione di classe in meritoalla questione dei trialometaninell’acqua potabile, nella gior-nata di domenica 22 settem-bre, alle ore 18, presso la salaconsiliare di Montenero di Bi-saccia, sarà possibile firmarel’atto di adesione alla class ac-tion promossa contro i Co-muni di Montenero ePetacciato.
Tale causa sarà portata
avanti dall’avvocato on. Anto-nio Di Pietro che difenderàgratuitamente i cittadini ade-renti, nell’udienza per laquantificazione del danno darisarcire, fissata per il 25marzo 2014.
Gli interessati dovrannoportare con se la fotocopiadella ricevuta di pagamentodella bolletta dell’acqua 2010,la fotocopia della ricevuta dipagamento della bollettadell’acqua 2011, la fotocopiadella carta d’identità e la foto-copia del codice fiscale.
Alleanza cooperative pesca, avviatoconfronto su legge di stabilità
Acqua ai trialometani: firma dell’atto di adesionealla class action
Al via il corso “Operatore di sostegno per disabili videolesi e audiolesi”
Notizie in breve
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MONTENERO DI BISACCIA - A seguitodella dichiarazione di ammissibilità da partedel Tribunale di Roma dell’azione di classe inmerito alla questione dei trialometani nell’ac-qua potabile, nella giornata di domenica 22settembre, alle ore 18, presso la sala consiliaredi Montenero di Bisaccia, sarà possibile fir-mare l’atto di adesione alla class action pro-mossa contro i Comuni di Montenero ePetacciato. Tale causa sarà portata avanti dal-l’avvocato on. Antonio Di Pietro che difenderàgratuitamente i cittadini aderenti, nell’udienzaper la quantificazione del danno da risarcire,fissata per il 25 marzo 2014. Gli interessati do-vranno portare con se la fotocopia della rice-vuta di pagamento della bolletta dell’acqua2010, la fotocopia della ricevuta di pagamentodella bolletta dell’acqua 2011, la fotocopia dellacarta d’identità e la fotocopia del codice fiscale.
Il sindaco riceve due argentini in visitaper scoprire il luogo di origine dei propri avi
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