Dott. Giancarlo NEGRELLO
SGS e benessere
organizzativo
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SISTEMI DI GESTIONE
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L’igiene e la sicurezza del lavoroè un problema di rilevanza strategica
per ogni organizzazione perché:
ogni infortunio o malattia professionale rappresenta oneri, difficoltà, problemi per il lavoratore , per la collettività e per l’organizzazione stessa.
il D. Lgs. 81/08 impone regole organizzative e gestionali che devono essere collocate nella struttura generale dell’organizzazione.
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I COSTI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO
HSE - Health and Safety Executive stima il costo di infortuni ed incidenti tra il 5% - 10% del guadagno lordo complessivo delle organizzazioni del Regno Unito
Secondo i dati I.N.A.I.L.:
n. di infortuni denunciati al giorno: ca. 2.500 di cui mortali: ca. 3-4
gg. lavorative perse per infortuni e M.P. in un anno: ca.16,5 milioni
costo sociale annuo di infortunie M.P. (anno 2000) ca. 31 milioni (3%PIL)
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TIPOLOGIE DI INFORTUNISTIMA
IL NUMERO DEGLI INFORTUNI CHE AVREBBERO POTUTO ESSERE EVITATI SE FOSSE STATA ADOTTATA UNA CORRETTA E RAZIONALE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, NEL SENSO PIU’ AMPIO, PUO’ STIMARSI PARI AD ALMENO IL:
40% (stima condivisa a livello europeo)
DI TUTTI GLI INFORTUNI ACCADUTI
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Fattori che intervengono nella sicurezza sul lavoro
L’organizzazioneLa mansione
Fattoripersonali
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INTEGRAZIONE
Il SISTEMA DI GESTIONE AZIENDALE deve essere unico e deve prevedere la gestione di tutte le problematiche aziendali: di approvvigionamento di magazzino di produzione finanziarie di personale di marketing ecc.
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INTEGRAZIONE
La mancata integrazione genera sprechi crea sovrapposizione di competenze con
relativi conflitti genera fughe dalle responsabilità non consente pianificazioni e
programmazioni coerenti ed equilibrate rende incerte le priorità d’azione non rende comprensibile a tutti che
la sicurezza deve essere coltivata da tutti nell’interesse di tutti
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INTEGRAZIONE DELLA SICUREZZA NELLA GESTIONE GLOBALE
DELL’ORGANIZZAZIONEQUALI BENEFICI
miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza deicicli produttivi
migliore “qualità” dei prodotti/servizi realizzati riduzione dell’impatto ambientale della produzione ottimizzazione delle risorse investite in sicurezza diminuzione delle ore lavorative perse per infortuni
e malattie minori danni a strutture, macchine, produzione
er incidenti maggiore attaccamento dei dipendenti all’azienda autorealizzazione diminuzione dei problemi durante i controlli delle
autorità di vigilanza creazione di una immagine “responsabile”
dell’organizzazione 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 9
ELEMENTI CENTRALI DI UN SGS
Impostazione politica e strategica in materia di protezione del lavoro
Definizione dei compiti e delle responsabilità
Strutturazione del sistema Organizzazione del flusso
informativo Interazione fra le misure di
sicurezza e i processi aziendali Gestione della documentazione Rilevamento e analisi dei risultati e
conseguente perfezionamento del sistema
Analisi dell’organizzazione stessa e del benessere organizzativo 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 10
OHSAS 18001:1999
Occupational health and safety management systems: Specification
NPR 5001: 1997 Guide to an occupational health and safety managemen system
UNE 81900 EX: 1996
Prevenzione infortuni professionali/ infortuni sul lavoro Norme generali per l’implementazione di un sistema di gestione prevenzione infortuni sul lavoro (S.G.P.I.L.)
UNE 81901 EX: 1996
Prevenzione infortuni professionali/ infortuni sul lavoroNorme generali per la valutazione dei sistemi di gestione della prevenzione infortuni sul lavoro (S.G.P.I.L.)
UNE 81905 - 1997
Prevention of occupational risks. Guide for an occupational safety and heath management system
NORMAZIONE
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BS 8800:1996 Guida ai Sistemi di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
AS/NZS 4360:1995 Risk management
AS/NZS 4801: 1998 (Draft)
Occupational health and safety management systems - Specificazion with guidance for use
World Health Organization Regional Office for Europe - 2001
Guidelines on Occupational Safety and Health Management System
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La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione
generale dell’azienda.20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 13
La realizzazione degli obiettivi di salute e sicurezza nelle aziende
non comporta l’obbligo di adozione di sistemi di gestione
della sicurezza.20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 14
Il SGSL definisce le modalità per individuare, all’interno della
struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i
processi e le risorse per la realizzazione della politica
aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e
sicurezza vigenti.
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STRUTTURAZIONE DEL SISTEMA
La struttura dell'SGSL deve prevedere la possibilità di: collaborazione da parte dei
dipendenti alla realizzazione e al perfezionamento del sistema
connessione con altri sistemi gestionali già in atto
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D.LGS. 231/01
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La legge in questione … ha introdotto anche nel nostro ordinamento il principio della responsabilità giuridica diretta degli enti (società, persone giuridiche ed associazioni prive di personalità giuridica) per illeciti amministrativi dipendenti da taluni reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente da soggetti in posizione di vertice (es. amministratori) ovvero da persone subordinate.
D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231
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La “ratio” della norma è evitare che un ente possa ricevere profitto, anche indiretto, dalla commissione di un reato da parte di suoi organi di vertice o di sottoposti, perciò ne risponderà con il suo patrimonio, salvo che non provi di aver adottato dei Modelli di organizzazione o di gestione idonei a prevenire determinati reati e di aver vigilato sul funzionamento e l’osservanza di tali modelli organizzativi (tramite un Organismo di vigilanza).
D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231
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Non si parla di elementi di colpa ma di azioni esimenti perché nel profilo giuridico del D.Lgs. 231/01 si è tornati ad un superato “regime di responsabilità con l’inversione dell’onere della prova” ovvero l’ente è considerato responsabile (se viene riconosciuta la commissione di un reato da parte di una figura apicale o subordinata) se non dimostra di aver attuato particolari “azioni esimenti”.
D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231
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La responsabilità dell’ente sorge quando
Responsabilità NO
C’è stato un
interesse o vantaggio dell’ente ?
Responsabilità SI
L’autore del reato
è identificat
o ?
Carenza o inesistenza di
un Modello organizzativo
Reato compiuto
da un subordina
to
SI
NO
NO
SI
Il giudice prova
l’inefficacia del
modello ?
L’ente dimostra l’efficacia
del Modello ?
NO (apicale)SI
NOSINO
SISI
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LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 123
Il 10 Agosto 2007 sulla G.U. è stata pubblicata la Legge 3 Agosto 2007, n. 123, che dà il via libera al Governo per l'elaborazione del cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro e che estende, dal 25 agosto 2007, all'art. 9 , l'applicabilità del D.Lgs. 231/01 alle fattispecie di reato di "Omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro", per le quali si applica una sanzione pecuniaria in misura non inferiore a mille quote e le sanzioni interdittive per una durata non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno.
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D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81
Il nuovo TESTO UNICO SULLA SICUREZZA riprende, all’art. 30, l’argomento riguardante il modello di organizzazione e di gestione precisando che per essere idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa deve essere “adottato ed efficacemente attuato” …
… trattasi di un Sistema di Gestione della Sicurezza
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Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione … l’adempimento di tutti gli obblighi
giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di
legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici;
b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti;
c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81
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Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione … l’adempimento di tutti gli obblighi
giuridici relativi: d) alle attività di sorveglianza sanitaria;e) alle attività di informazione e formazione dei
lavoratori;f) alle attività di vigilanza con riferimento al
rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;
g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge;
h) alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.
D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81
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Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione4 Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo
sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l’eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell’organizzazionee nell’attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.
D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81
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Articolo 30 - Modelli di organizzazione e di gestione5. In sede di prima applicazione, i modelli di
organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti.
Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all’articolo 6.
D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81
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D. LGS. 9 APRILE 2008, N. 81Riassunto sanzioni previste in caso di infortunio sul lavoro
N. quote Controvalore Azioni interdittive
Min. Max. Min. Max. Min. Max.
589
Omicidio colposo (+ violazione
art. 55 c. II D.Lgs. 81/2008)
1000 258.000 € 3 mesi 1 anno
589
Omicidio colposo250 500 64.500 € 129.000 € 3 mesi 1 anno
590
Lesioni colpose
gravi o gravissime0 250 0 € 64.500 € 0 6 mesi
Le quote per il loro valore determinano l’ammontare della sanzione pecuniaria che va quindi da un minimo di 0 € ad un massimo di 258.000 € (1000 quote x 258 €) per un infortunio con prognosi infausta e in aziende ad “elevato rischio” secondo i criteri dello stesso decreto.
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COSA DEVONO FARE LE AZIENDE
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LE AZIENDE E’ BENE CHE SI DOTINO DI ….
2.1 Il modello organizzativo
2.1.1 L’organigramma
2.1.2 Il codice di comportamento o codice etico
2.2 L’Organismo Di Vigilanza
2.3 Il codice disciplinare interno
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In termini generali, i codici etici sono documenti ufficiali dell’ente che contengono l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’ente nei confronti dei “portatori d’interesse” [stakeholders] (dipendenti, fornitori, clienti, Pubblica Amministrazione, azionisti, mercato finanziario, ecc.).
… CODICE DI COMPORTAMENTO (ETICO)
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NUOVO SVOLGIMENTO DELLE INCHIESTE
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NUOVO SVOLGIMENTO DELLE INCHIESTE
Ricerca dell’interesse o del vantaggio
dell’EnteValutazione dei modelli di
organizzazione
Individuazione delle figure coinvolte
Accertamento del sistema di vigilanza
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Sicurezza basata sul comportamento
B-BS20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 34
COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY?
La BS (Behavioral Safety) o B-BS (Behavior Based Safety) - Sicurezza basata sul comportamento, è una metodica basata su discipline scientifiche che consente di condizionare i comportamenti di sicurezza sul lavoro, al fine di ridurre l’influenza della componente legata all’errore umano nella dinamica della maggior parte degli eventi incidentali. 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 35
COME SI INTEGRA LA BEHAVIOR BASED SAFETY NEI PROCESSI DI SICUREZZA ATTUALI?
E’ ormai chiaro a tutti gli operatori nel campo della sicurezza che un approccio innovativo e manageriale alla gestione della sicurezza sul lavoro (applicazione dei SGSL) e la imprescindibile necessità della verifica dei risultatiottenuti, risultano essere condizioni necessarie per ognirealtà che desideri realmente tradurre in risultati tangibili di sicurezza quanto previsto dalla vigente normativa. 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 36
COME SI INTEGRA LA BEHAVIOR BASED SAFETY NEI PROCESSI DI SICUREZZA ATTUALI?
La sicurezza diventa così un processo culturale e comportamentale da mantenere e migliorare in modo che l’applicazione delle norme e degli adempimenti non sia vissuto come una imposizione e ridotto a mera attuazione dei dettami della legislazione vigente. (condizione che comporta risultati insoddisfacenti, pur a fronte di costi rilevanti).
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COME SI INTEGRA LA BEHAVIOR BASED SAFETY NEI PROCESSI DI SICUREZZA ATTUALI?
Sebbene non si debbano dimenticare i rischi connessi all’utilizzo di attrezzature non adeguatamente protette o di attività svolte in aree non conformi, è ormai noto che nel determinismo degli infortuni e delle malattie professionali, il fattore umano occupa una posizione di preminenza su tutti gli altri fattori: esso presenta, infatti, molte variabili ed ancora di più se ne possono prevedere per le varie combinazioni possibili. 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 38
COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY?
Quindi, al fine di ridurre il ripetersi degli eventi incidentali, oltre ad agire sulla sicurezza di macchine ed ambienti di lavoro, è necessario realizzare interventi che tendano a neutralizzare o a ridurre al minimo il verificarsi di comportamenti caratterizzati da inosservanza di norme operative o regolamentari, o dal porre in essere comportamenti non conformi alle comuni pratiche di sicurezza.
Il risultato atteso è l’azzeramento o la riduzione drastica dei comportamenti a rischio e del numero e
della gravità degli infortuni, come costantemente riportato nella letteratura internazionale.
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COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY?
Gestire i comportamenti di sicurezza Meglio formare o motivare ? La Motivazione: è ciò che spinge
l’individuo verso un risultato
“Non essere trascinato da… …ma essere spinto a…”
Da un modello reattivo ad un approccio PROATTIVO
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COSA SIGNIFICA ALLORA ADOTTARE UN BEHAVIORAL SAFETY PROCESS?
Far propria la “Behavior-Based Safety” significa adottare un protocollo preciso e univoco, basato sull’assunto che le determinanti del comportamento sono: 1) gli stimoli Antecedenti 2) gli stimoli Conseguenti.
Significa altresì accettare il principio per cui l’oggetto di studio è soltanto il “comportamento” o Behavior (motorio o verbale, ma sempre e solo comportamento). 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 41
Dimmi e mi dimenticherò,Mostrami e forse mi ricorderò,Coinvolgimi e sicuramente capirò
COS’È LA BEHAVIOR BASED SAFETY?
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I «COSTI» DELLA B-BS
Ritorno sull’investimento (ROI): 100% (la B.BS ripaga dei propri costi)
Cooper, Philips, Sutherland&Makin 1994 281% (B-BS consente un guadagno)
Chung 2000
La riduzione dei costi è dovuta a: Costi relativi all’incidente Premi assicurativi Risarcimenti x infortuni Perdita di produzione, di produttività,
ecc.
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CONCLUSIONI
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CONCLUSIONI
Durante l’attività di assistenza il tecnico della prevenzione: darà indicazioni alle aziende
affinché adottino un adeguato SGS;
darà il proprio contributo anche professionale affinché nell’SGS adottato vi sia la valutazione del clima organizzativo;
darà indicazioni affinché l’SGS sia integrato con quanto richiesto per adottare ed attuare un modello organizzativo “231”. 20/04/2013Giancarlo Negrello: SGS e benessere organizzativo 45
CONCLUSIONI
Durante l’attività di vigilanza il tecnico della prevenzione :1. Verificherà che nella
valutazione dei rischi sia compresa la valutazione del clima organizzativo finalizzata anche alla prevenzione degli infortuni;
2. Verificherà se in azienda l’organizzazione è favorevole ai lavoratori e se si basa su aspetti di coinvolgimento e motivazionali;
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CONCLUSIONI
Durante l’attività di indagine per infortunio il TDP :1. Verificherà se l’azienda ha adottato un
modello organizzativo 231 – esimente dalle responsabilità;
2. Verificherà se fattori legati all’organizzazione e alla valutazione del clima organizzativo possono aver influito sull’accadere dell’evento;
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GRAZIE
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