Il Tapiro del giorno lo diamo a Vin-
cenzo Niro. Il presidente del Consiglio
regionale si è visto bacchettare dalla
Corte dei conti sui soldi che i consiglieri
regionali non avrebbero dovuto perce-
pire nei mesi passati. Eppure proprio
quella legge porta la sua firma. Oggi che
la Corte dei conti ha ritenuto di dovere
intervenire per bacchettare l'azione po-
sta in essere dal Consiglio regionale, do-
vrebbe essere il primo a riversare nelle
casse regionali gli emolumenti presi e
non rientranti nelle disposizioni nazio-
nali in merito.
L'oscar di oggi va a Lucio Di Gaetano,
l’ economista molisano, operante a Mi-
lano, che è riuscito a salvare dal falli-
mento l'Ittierre conducendo in porto un
complicato e difficilissimo concordato.
Un'azienda data per morta e sepolta che
nel giro di pochi giorni è riuscita a indi-
viduare ben quattro potenziali acquirenti.
Alla fine l'asta se l'è aggiudicata la hol-
ding di Antonio Rosati, il vicepresidente
del Genoa calcio. Ma l'operazione salva-
taggio Ittierre porta la firma di Lucio Di
Gaetano che ora ha in mente di ripetersi
per la Gam di Bojano. Chissà se gliela
lasceranno fare.
L’Oscar del giornoa Lucio Di Gaetano
Il Tapiro del giornoa Vincenzo Niro
GIORNALE SATIRICO
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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita
Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero
ANNO X - N° 62 - SABATO 15 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
di Giovanna Ruggiero
Nel leggere la storia delle indagini sul questore Pozzo, storia raccontata dallacronaca di queste colonne, si notano due aspetti: uno comico (perché a volte nellavita c’è bisogno di sorridere), l’altro realistico (perché la vita è in ogni caso realtà).Le indagini su Pozzo, quelle che vanno verso l’archiviazione (o per lo meno la ri-chiesta c’è) sono passate da un Papa ad un Angelo. In fondo si sa, per far miracolibisogna avere quella caratteristica in più che permette, nella religione cattolicacristiana, di far miracoli. E l’inchiesta sul questore infatti è passata dalle mani diun Papa, Fabio, a quelle di D’Angelo (Nicola). L’aspetto comico però viene subitoaccantonato da quello realistico: nel leggere le pagine della Gazzetta del Molise,quel giornalaccio che non si fa i cavoli suoi e non si limita a pubblicare le notestampa, già a gennaio prospettava la richiesta di archiviazione. Non è necessariorileggere gli articoli, basta guardare i titoli in prima pagina. “Questore indagato”apparso il 15 gennaio (riportando la notizia apparsa sul Corriere della Sera),“Bomba sull’inchiesta del questore: pressioni sul pm che segue il caso, Papa lascia”apparso il 18 gennaio 2014, ed infine “Papa affiancato da D’Angelo: per aiutareo affossare le indagini sul questore?” apparso il 23 gennaio con una foto che ha
fatto il giro del Molise: il pm D’Angelo ritratto in un momento conviviale con i legalidella Biocom di Frattura, la stessa azienda sotto inchiesta che comprende in séanche l’indagine (per favoreggiamento al governatore Frattura) del questore Pozzo.E che aveva combinato Pozzo per finire sotto inchiesta? Aveva dirottato leindagini in cui è coinvolto il governatore dalla Digos (a cui l’aveva affidata il pmtitolare dell’inchiesta) alla Squadra Mobile con l’aggravante di una situazione di-ciamo paradossale: la sorella del governatore Frattura è capo di Gabinetto di Pozzoe vice questore vicario alla Polizia di Campobasso. Insomma, fermo restando cheè indispensabile in uno stato di diritto avere fiducia nella giustizia, va evidenziatoun aspetto: per chi ha seguito la storia da vicino, la richiesta di archiviazione (comepubblicato dall’Ansa Molise) che sta sulla scrivania del gip ed è firmata dal ma-gistrato che siede con gli avvocati di Frattura, non stupisce. Ciò che stupisce è lasituazione paradossale che rimane. E non perché non si ha fiducia nella magi-stratura, ma semplicemente perché la situazione di “incompatibilità ambientale”presente in Molise non permette di archiviare un’altra cosa: il dubbio. Come quellosull'ultimo episodio relativo alla storia del questore: il direttore di Telemolise ha sba-dierato nuove possibili "prove" di favoreggiamento la scorsa settimana: sarannoprese in considerazione?
Pozzo tra un Papa e un Angelo:il miracolo dell’archiviazione
Un silenzio assordante (non troviamo di meglio
che un ossimoro) distingue il distacco che s’è
creato tra la Regione e la società civile. Tacciono
tutti: sindacati, università, consorzi industriali, co-
mitati, ordini professionali, associazioni di catego-
ria, finanche Confcooperative Molise che per anni
è stata la voce del dissenso (se c’era da dissentire
dalla politica programmatica della Regione) e della
volitività (se c’era da spingere e da sollecitare), in
forza della sua larga rappresentatività numerica e
qualitativa di molti settori della produzione e dei
servizi. Spesso è stata la scintilla della polemica
costruttiva e della provocazione. Ricordiamo, ad
esempio, la richiesta della convocazione di un
Consiglio regionale da dedicare al progetto di svi-
luppo del Molise, dopo averlo opportunamente
preparato nei contenuti e nelle modalità di parte-
cipazione. Fu catalogata giustamente una proposta
saggia e necessaria, che non faceva sconti ad op-
portunismi e tatticismi, a sostegno dell’urgenza di
affrontare la realtà del momento e gli strumenti
programmatici ed operativi da utilizzare e, soprat-
tutto, la tempestività nell’utilizzarli. Stesse condi-
zioni sussistono oggi, con la differenza che tutti
tacciono, compreso Confcooperative Molise che
avrebbe, ora come allora, motivi da vendere per
chiedere la convocazione di un Consiglio regionale
da dedicare al progetto di sviluppo del Molise,
dopo averlo opportunamente preparato nei conte-
nuti e sulle modalità di partecipazione, s’intende.
Ricordiamo inoltre la pervicacia nel pretendere il
rispetto delle leggi regionali (e non solo in materia
di cooperazione), dei programmi infrastrutturali e
che la Pubblica amministrazione fosse efficiente,
che l’accesso al credito fosse garantito e protetto,
che le parti sociali fossero coinvolte e responsabi-
lizzate, che l’imprenditoria e la cooperazione fa-
cessero il proprio mestiere e la propria attività
svincolate dal cappio dell’assistenzialismo.
Perché dunque non più oggi?
La paralisi istituzionale si va pertanto consu-
mando tra l’indifferenza generale, quasi fosse uno
spettacolo chiuso in se stesso, nell’ambito sempre
più angusto della logica politica di Palazzo Moffa:
una zona franca, dove i consiglieri regionali, indi-
sturbati, badano ai propri destini e non a quelli
della collettività. Col complice silenzio di tutti (non
proprio tutti, dando atto ai cittadini indignati del
Molise di essere l’unica spina nel fianco della
giunta regionale). E da parte di tutti, l’incapacità
di affrontare le cause vere della crisi e il tentativo
di risolverla.
Dardo
di Massimo Dalla Torre
Molti anzi moltissimi l’hanno paragonata
a una soap-opera mentre di melensita’ non
c’e’ assolutamente traccia, anche se gli in-
trighi non mancano tant’e’ che sconcerta
chi cerca di capire cosa sta accadendo da
qualche settimana nelle stanze dei bottoni.
Situazione che rasenta l’assurdo e il paz-
zesco, questo e’, il commento di alcuni let-
tori, che ci hanno invitato a scrivere sulla
questione rimpasto di giunta, cosa che
sotto certi aspetti, come si dice a Roma” c’e’
po’ frega’ de meno” invece no, “ce frega ec-
come”.
A darci lo spunto le esternazioni del vi-
cepresidente della regione Michele Petra-
roia che, nonostante da un mese ha
rimesso le deleghe affidategli dal presi-
dente Frattura, ha sollecitato nuovamente
il governatore a ricomporre l’esecutivo in
tempi stretti. Lo fa con determinazione ma
anche con amarezza dichiarando che “pos-
sono disporre di me come meglio credono
per la quota rosa, per un altro uomo, per
qualcuno su Isernia, i particolarismi ap-
partengono alla destra; quindi posso stare
anche in panchina purché riusciamo a dire
qualcosa di sensato a chi non ha un lavoro
e non a rispondere con un’alzata di spalle”.
Parole che suonano come un vero e pro-
prio rimbrotto all’indirizzo del numero uno
di via Genova che, stando ai fatti si è lette-
ralmente incartato sulla verifica politica,
annunciata da qualche settimana tan-
t’e’che l’azzeramento-lampo, non c’e’ stato.
Vicepresidente che ribadisce come le pri-
marie hanno mutato gli equilibri in regione
e che “se ci sono tanti frati a pensare a loro
stessi al convento non ci pensa nessuno”,
e dove “ci sono tanti galli non fa mai
giorno”, aggiungiamo noi. Parole che evi-
denziano come la sua educazione politica
appresa nel partito di Toiatti, Iotti, Berlin-
guer e altri esponenti di spicco della vec-
chia guardia del PCI non gli consente di
temporeggiare quando la gente non ha
nemmeno di che mangiare; ecco perché ha
voluto sgombrare il campo da ogni dubbio
sulla sua persona.
“Se c’è qualcuno nella coalizione, con-
vinto che io penso più a me stesso e non
alla squadra è fuori strada. Sono logiche
che non mi appartengono, io posso tornare
tranquillamente a svolgere il ruolo di Con-
sigliere regionale purché riusciamo a dire
qualcosa di sensato a questa situazione e
non rimandare il tutto a sine die”. Parole
decise che però non devono essere assolu-
tamente scambiate per un ammaina ban-
diera, bensì di sprono a chi spera che la so-
luzione arrivi dall’alto se non addirittura
da fuori confine, in questo modo le respon-
sabilità e i timori di agguati all’interno
dell’arengo del Parlamento regionale rica-
dranno su altri che, non vivendo in Molise
possono tranquillamente decidere al posto
di chi oggi assume sempre più le sem-
bianze di Carlo Alberto il re tentenna.
Paragone che calza a pennello con la
non decisione che mostra una realtà in-
controvertibile: a togliere le cosiddette ca-
stagne dal fuoco non c’è Cavour e
soprattutto chi crede di giocare con i de-
stini dei molisani, perché, nonostante si
crede arrivato, non ha alcuna capacità ri-
solutiva. Una capacità che invece necessita
coraggio di scelte, cosa che Petraroia oggi
ha, vista anche la situazione che si è ve-
nuta a creare, dove gli elettori non sono più
disposti a essere i servi della gleba dei si-
gnori di palazzo che, nonostante le man-
naie da parte della Corte dei Conti, danno
ancora di più forza ad un proverbio locale
che traduciamo anche se la traduzione
sminuisce l’affermazione: il sazio non
crede a chi è digiuno.
TAagliolto
215 marzo 2014
Diamo risposte e non incertezza: MichelePetraroia pronto a tornare in panchina
Crisi economica profonda, politica asfittica, istituzioni allo sbando, e nessuno parla
Tacciono tutti: sindacati, università, consorzi industriali, comitati, ordini professionali, associazioni di categoria,finanche Confcooperative Molise Eppure, non mancano motivi per chiedere la convocazione di un Consiglio
regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo
opportunamente preparato nei contenuti e nelle modalità di partecipazione
CAMPOBASSO. Quella del Frattura-bis, più che un
parto annunciato e previsto, sembra essere diventata
la telenovela di una gravidanza senza fine e senza
speranza. Il presidente sta lì, con il suo pancione
pieno, ma non riesce a tirar fuori i nuovi magnifici
quattro, destinati a comporre il nuovo esecutivo.
Bisognerà chiamare un ostetrico abbastanza in
gamba, altrimenti si prevede un aborto, ovvero nes-
sun Frattura-bis.
I rapporti nella maggioranza sono quelli che sono:
a livello zero. C'è la nuova Sel di Gigino D'Angelo
che oramai ha già rotto con Frattura e suo cognato.
Sel non vuole l'autostrada, Frattura sì. Sel vuole la
difesa della sanità pubblica, Frattura vuole il poten-
ziamento del sistema Patriciello (pronto soccorso e
ricoveri ed esami no limit a Pozzilli, più quaranta
posti letto a Salcito, con l'autorizzazione che sarebbe
stata firmata, sussurrrano le voci, da un dirigente re-
gionale che, guarda caso, è la sorella di Enzo Bizzarro
cordinatore isernino di Rialzati Molise). Sel chiede
una voce in rappresentanza della sinistra (evidente-
mente a Ioffredi non lo calcolano proprio) Frattura
guarda a destra: a Micone, Cavaliere, Sabusco e
Fusco Perrella.
C'è poi il nuovo Pd delle tre effe: Fanelli, Frattura,
Facciolla, che sembra tutt'altra cosa rispetto al Pd di
Ruta&Leva. I primi vengono dalla destra e vanno a
destra. I secondi si sono fatti fregare, ma sono sem-
pre sul piede di guerra. E qui viene il bello, perchè la
ditta delle tre effe vorrebbe far fuori in un colpo en-
trambi gli assessori: Scarabeo e Petraroia. Il primo
perchè difensore accanito della sanità pubblica, il se-
condo perchè continua a voler fare il sindacalista.
Né il primo, né il secondo si sono resi conto di far
parte del consiglio d'amministrazione di una ditta
privata, quella delle tre effe, che ha ben altri pro-
grammi in testa: autostrada all'Italia dei valori im-
mobiliari e stradali, sanità a Patriciello, energie e
banda larga (internet) agli amici degli amici del-
l'estate, le torri agli arabi.
Questo è il programma del Frattura bis che, però,
non riesce a nascere. L'idea sarebbe quella di met-
tere un rappresentante di Rialzati Patriciello al posto
di Scarabeo, ma – e qui viene il bello – si parla di un
avviso di garanzia già arrivato a destinazione. Un av-
viso che scombina i giochi. L'altro posto, quello di
Scarabeo, dovrebbe andare ad una donna del Pd di
Isernia ma – e anche qui viene il bello – nessuna rap-
presentante democratica sarebbe disponibile a fare
uno sgarbo a Ruta&Leva. A questo punto perchè non
guardare a destra?
E nelle ultime ore si fa il nome di una isernina con
un bel curriculum di appartenenza storica alla de-
stra.Con queste premesse, secondo voi, cari lettori,
Frattura riuscirà a partorire?
Secondo noi è molto difficile, anzi si potrebbe
anche pronosticare un congelamento dell'attuale
giunta sine die. Il parto?
Ci penseremo domani.
N.Z.
TAagliolto
315 marzo 2014
Il governatore aveva annunciato un rimpasto di Giunta rapido ma dopo due settimane c’è ancora attesa
CAMPOBASSO. L’inaugura-
zione dell’anno giudiziario è
stata l’occasione per festeg-
giare i 20 anni della Corte dei
Conti in Molise. Il tutto con una
relazione che, solo nel 2013, ha
visto condanne per 5milioni
219mila 430 euro. Somme, dice
la Corte dei Conti, “ingiusta-
mente sottratti alla comunità
molisana, che potranno essere
utilizzate per soddisfare esi-
genze dei cittadini del Molise”.
Il presidente della Sezione Giu-
risdizionale Michael Sciascia
parla di veridicità del bilancio
regionale per nulla positivo.
“Troppo spesso, il legislatore
della Regione Molise non
pondera adeguatamente il
vincolo finanziario, limitan-
dosi ad una dichiarazione di
assenza di oneri, con il rinvio ai
mezzi finanziari a disposizione
(clausola di neutralità), ovvero
senza quantificare quelli pur
dichiarati; nonché rinviando di-
rettamente o implicitamente
alla Giunta e agli apparati am-
ministrativi la determinazione
degli oneri e della loro even-
tuale copertura(deliberazione
n.151/2013/RQ del 22 ottobre
2013 della Sezione regionale di
controllo per il Molise). La Corte
Costituzionale solo lo scorso
anno è intervenuta tre volte sul
sistema finanziario della re-
gione Molise con le sentenze n.
138 del 5 giugno 2013, n.181 del
3 luglio 2013 e n.266 del 6 no-
vembre 2013, accertando un
fittizio avanzodi amministra-
zione di euro 1.286.613.416,17
, che ha consentito spese ulte-
riori con altro rovinoso indebi-
tamento”. Anche sulla sanità il
verdetto è nero: “L’obiettivo
dell’equilibrio economico è
ancora molto lontano, mentre
la Regione Molise “presenta
uno squilibrio di cassa e di
competenza fino al 31/12/2012
complessivamente valutato, da
ultimo nella riunione del 31
gennaio 2014, in 334,134 mln
di euro”. Il Ministero dell’eco-
nomia e delle finanze attiverà
la procedura di nomina da
parte del Governo di uno o più
commissari ad acta. ’even-
tuale commissariamento da
parte del Governo nazionale
escluderebbe ancor più l’ente
regionale da ogni intervento su
questioni fondamentali per la
vita della comunità molisana”.
E ai politici presenti, soprat-
tutto regionali, chissà se sarà
passato il messaggio sui costi
della politica. “L’auspicio è che
si dia intanto il buon esempio
con una significativa riduzione
dei cc.dd. costi della politica,
spostando i mezzi finanziari
così recuperati per spese di in-
vestimento ed il rilancio del-
l’occupazione, specie giovanile.
Il Consiglio regionale deve
saper procedere con decisione
ad un saggio taglio abenefitat-
tribuiti ai singoli consiglieri
(per tutte valgano le emblemati-
che vicende -ancora da chiarire
nei loro esatti contorni giuridici-
dell’indennità per i collabora-
tori, di cui all’art.7 della legge
regionale n.7 del 3 giugno 2002
modificata dalla legge n.20 del
12 novembre 2013, che ha creato
un particolare interesse media-
tico, nonché degli incarichi plu-
rimi di “portavoce consiliare”
con correlato mancato versa-
mento dei doppi contributi al-
l’INPGI), di ingiustificate ed in-
giustificabili prebende,
collegate alle funzioni ammini-
strative regionali, e di spese per
nulla produttive né utili (come
spesso avviene con aziende re-
gionali e le società partecipate,
nonché con consulenze ed as-
sunzioni di comodo), avvertite
dalla cittadinanza come forme
di parassitismo a suo danno,
nonché ad una oculata ge-
stione dei fondi rimessi ai
gruppi consiliari regionali
l’esercizio delle loro funzioni
istituzionali”. Fondi che sono fi-
niti proprio nel mirino della
Corte dei Conti che ha decre-
tato: i consiglieri regionali
hanno preso più del dovuto, ora
devono restituire i soldi ai mo-
lisani. E poi ancora: Appro-
priazioni di finanziamenti e
contributi:
“Permane il fenomeno di ap-
propriazione di finanziamenti
e contributi, compresi quelli
provenienti dall’Unione Euro-
pea, destinati ad iniziative im-
prenditoriali e sociali alla
formazione professionale,che
invece continuano purtroppo a
risultare spesso assorbiti da
iniziative fittizieed ottenuti at-
traverso falsificazioni docu-
mentali in un sistema di
scarsi controlli(sentenze
n.62/2013, n. 157/2013 e
159/2013)e di corruttela, come
nel campo dei finanziamenti al-
l’agricoltura (sentenza
n.123/2013).
Numerose sono state al ri-
guardo le pronunce della Se-
zione, che hanno accertato un
desolante e scoraggiante si-
stema in cui inefficienza e
connivenzasi mescolano in
maniera inestricabile, giun-
gendo ad azioni revocatorie e a
sequestri conservativi a tutela
delle ragioni erariali”.
Consulenze ed incarichi:
Sono stati rilevati numerosi
affidamenti di consulenzetra
l’altro in violazione degli ob-
blighi di pubblicitàprevisti
dalla legge per motivi di traspa-
renza (sentenza n.48/2013),
nonché senza dimostrazione
della mancanza di risorse in-
terneo senza esperimento di
gare pubbliche, senza stipula-
zione di contrattie senza rela-
zioni finali(come accertato dalla
Sezione di controllo nel 2013)
ovvero a conferimenti di inca-
richi legali “impropri” ad av-
vocatida parte di un Consorzio
pubblico (sentenza n.22/2013).
Utilizzazione illecita di
fondi pubblici:
Parimenti disdicevole risulta
l’utilizzazione di denaro pub-
blico di una importante azienda
speciale regionale, il paga-
mento a spese dell’ente di un
pranzo, presentato come una
“conviviale aziendale”, riser-
vata a tutto il personale in-
terno (sentenza n.74/2013)”.
Insomma, un bilancio per i 50
anni della Regione Molise per
nulla positivo che richiede-
rebbe una razionalizzazione
della spesa iniziando dai poli-
tici, che ad oggi il buon esempio
lo chiedono ma non lo danno.
Condannati a restituire 5milioni di euro ai cittadini
Frattura bis: la telenovela di una gravidanza senza fine
La Corte dei Conti festeggia i suoi primi 20 anni in Molise
Continua l’altalena del si e del no intorno all’auto-
strada del Molise (alias Termoli - San Vittore). E conti-
nuano le precisazioni, le comunicazioni, le discussioni,
senza avere mai la certezza del sì e quella del no. Sem-
pre in bilico, fino a diventare, noi molisani, un popolo di
equilibristi. Col rischio (concreto) che prima poi il
piede vada in fallo e il tonfo potrebbe essere letale. La
classe politica che si ritrova (per grazia ricevuta) a go-
vernale a Palazzo Vitale e a deliberare a Palazzo Moffa,
non ha gli attributi morali, l’autorità politica, la credibi-
lità amministrativa per andare a Roma, al Cipe, al Mini-
stero dei Lavori pubblici. Il finanziamento di questa
arteria che si va consumando da oltre vent’anni in un
tira e molla vergognoso, emerge e poi scompare, in un
tragicomico gioco di prestigio.
Né, ci scusino Leva, Ruta, Venitelli e Di Giacomo, la
nostra deputazione parlamentare ha la capacità di ac-
cedere col piglio di una pattuglia coesa e convinta nelle
stanze dei ministri di riferimento, per chiedere che il
Molise del terzo millennio ha, di diritto, titolo a riven-
dicare una viabilità degna di tal nome e, quindi, anche
di uno spezzone di autostrada che metta in relazione il
territorio da Est a Ovest. Mentre anni e discussioni con-
tinuano a passare a vuoto, l’assessore regionale ai La-
vori Pubblici, Pierpaolo Nagni, che, forse, stufo di
questo tira e molla, o perché teme che nel tragicomico
gioco di prestigio dell’emersione e della sommersione
del finanziamento dell’autostrada del Molise le risorse
prima o poi possono scomparire, ha preferito prendere
a cuore i problemi della viabilità interna: migliaia di
chilometri di strade statali, provinciali, comunali, inter-
poderali: un reticolo anche di straordinario interesse
geomorfologico, panoramico, e paesaggistico, che taluni,
privi di memoria storica e di sensibilità ecologica, vor-
rebbero pesantemente manomettere per ottenere che
si corresse di più.
In parte ciò è largamente accaduto e sta accadendo
sulla Statale 87, e su altre strade la cui compatibilità col
territorio e con le esigenze della mobilità si vorrebbe
fossero ammodernate con interventi stravolgenti e co-
stosissimi (sbancamenti e pilastri). Il reticolo delle
strade interne è un patrimonio rilevante sotto molti
aspetti al quale è certamente opportuno dare uno
sguardo con attenzione, farne un punto programmatico
sostanziale, ma avendo cura di non fargli perdere le ca-
ratteristiche originarie tenute in grande considerazione
dai progettisti e dai costruttori del tempo. Bene, contro
questa tendenza di nessuna utilità pratica, ma di grave
manomissione del territorio, di recente, s’è detto con-
trario l’assessore regionale alle infrastrutture Pier-
paolo Nagni, che della viabilità a scorrimento veloce
per i collegamenti interregionali è un fermo sosteni-
tore, tant’è che si va battendo per non perdere la Ter-
moli - San Vittore, e per migliorare sul piano della
sicurezza le Fondo valli (Trigno, Biferno,Tappino, For-
tore, Tammaro). Diverso il suo punto di vista e il suo at-
teggiamento amministrativo e programmatico sulla
viabilità interna, per la quale ha in progetto un pro-
gramma di riqualificazione per renderla più efficiente,
come lui dice, “allo sviluppo e alla crescita delle tante
aree interne che caratterizzano il nostro territorio”. Tra-
dotto in termini correnti, equivale a dire: “Sfruttare i
tracciati esistenti migliorandoli, allargandoli, ma re-
stando sempre in sintonia con l’ambiente e il paesaggio e
tenendo ben presente i due obiettivi primari che sono la
sicurezza e la fruibilità”.
Raramente un uomo politico molisano, abituato a
promuovere mega-progetti, mega-opere, mega-appalti,
s’è spinto fino a questo punto nel perorare invece la
causa del recupero di ciò che abbiamo, con l’intenzione
di migliorarlo per farne contestualmente uno stru-
mento di sviluppo socio-economico. Riqualificazione
delle infrastrutture viarie interne e non già il loro stra-
volgimento (come nel caso della statale 87!): soluzione
ideale per migliorare i collegamenti e salvaguardare
l’ambiente.
Salvaguardare il Molise. Senza peraltro trascurare di
fare chiarezza sulla Termoli – San Vittore.
4 TAagliolto15 marzo 2014
Pierpaolo Nagni, senza perdere di vista la Termoli – san Vittore vuole il miglioramento della viabilità interna: migliaia di chilometri di strade statali, provinciali, comunali, interpoderali da ammodernare
CAMPOBASSO. Si è tenuto ad Ora-
tino il III Congresso regionale della
FLC CGIL Molise. Una platea di 150
persone tra delegati ed invitati ha di-
scusso dei temi riguardanti i settori
della conoscenza declinati sul ver-
sante regionale. E’ stata l’occasione
per riflettere su quello che abbiamo
fatto e sulle modalità organizzative
che hanno contraddistinto l’azione
sindacale in un periodo nel quale ci
sono stati drammatici tagli agli orga-
nici della scuola (ricordiamo che negli
ultimi anni si sono persi ben 1600
posti di lavoro!) riduzione delle ri-
sorse del MOF e del FFO per l’univer-
sità, aumento del numero di alunni
per classe, sottrazione del tempo dedi-
cato all’istruzione.
“Nella nostra azione sindacale ab-
biamo cercato di coniugare la tutela
individuale con la tutela collettiva,
avendo come riferimento i valori della
confederalità, tipici della CGIL, assu-
mendo come linea guida determi-
nante la necessità di migliorare il
sistema d’istruzione e di formazione
regionale facendo sempre proposte di
merito, denunciando le criticità del si-
stema e rilanciando l’iniziativa affin-
ché ci fosse un’inversione di tendenza
rispetto al declino evidente“.
Alla relazione del segretario uscente
Sergio Sorella, dopo i saluti del Ret-
tore e del vice Direttore dell’USR
Molise, è seguito un nutrito ed artico-
lato dibattito che ha posto l’accento
sulla crisi dei settori della conoscenza,
sulle azioni portate avanti dalla FLC
CGIL Molise e sulla necessità di rilan-
ciare l’iniziativa perchè l’istruzione, la
formazione e la ricerca, diventino ele-
menti indispensabili per la crescita
della nostra realtà regionale.
Hanno portato il loro contributo il
segretario generale della CGIL Molise
Sandro Del Fattore che ha ribadito
l’impegno al rilancio dell’azione con-
federale sui temi del lavoro e dei di-
ritti. Infine, ha concluso i lavori la
segretaria nazionale Annamaria San-
toro che ha ricordato le diverse emer-
genze riguardanti i nostri settori e la
necessità di incalzare il governo per-
ché ripristini risorse ed organici per
garantire un’istruzione pubblica di
qualità.
Inoltre, si è proceduto all’elezione
degli organismi dirigenti che sono
stati rinnovati, con l’ingresso di gio-
vani, di precari e di numerose RSU.
Infine il direttivo regionale ha
eletto, all’unanimità, Giuseppe La
Fratta a segretario regionale della
FLC CGIL Molise.
Si tratta di un giovane docente che
in questi anni si è distinto per l’im-
pegno e la professionalità dimo-
strati a vario titolo; in particolare
nell’organizzazione del coordina-
mento dei precari, nella gestione sia
delle vertenze riguardanti la loro
stabilizzazione sia, più in generale
del contenzioso nei nostri settori,
nell’essere un solido punto di rife-
rimento per coloro che rivendica-
vano diritti nei settori della
conoscenza e nella capacità di co-
niugare i valori fondanti della FLC
CGIL con l’azione quotidiana.
"Scuola, una politica da rivedere"
In fase di progetto un programma di riqualificazione miratoallo sviluppo e alla crescita
delle tante aree interne del territorio
Congresso della Flc Cgil. Nuovo segretario, Giuseppe La Fratta
Per una volta un politico molisano non si lascia prendere dalla megalomania delle grandi opere
“Le voci di dentro”, non della commedia di Eduardo
De Filippo, ma le più modeste e flebili della Regione
Molise, nella interpretazione analitica del Comitato
Unico di Garanzia: il Cug. A sentirle, si capisce perché
l’ente sia un enorme pachiderma impantanato, difficile
da sollevare e da far camminare.
Un ente che non coniuga da anni i verbi organizzare,
innovare, e modernizzare, per cui, una volta alle prese
con la sperimentazione (il protocollo unico informa-
tico), ha perso letteralmente la tramontana. Sentiamole
“le voci di dentro”: “Ora accade che alcuni dipendenti
sempre pronti al lavoro hanno accettato il cambiamento
e stanno tentando di comprenderne le difficoltà nel tenta-
tivo di risolverle. Ma a costoro non sta bene che altri, sep-
pure individuati e individuabili, si defilino chiedendo
aiuto a politici e direttori”. Prima bordata all’establi-
shment, colpevole di aver tollerato per anni la fase di
addormentamento delle menti e delle coscienze, appa-
gato del ritorno che gli è venuto, gli viene, e gli verrà,
dal consenso elettorale e dalla premialità economica.
Seconda bordata: “ Questo non giova certo a chi lavora e
vuole lavorare; questo non giova a chi vede un appiatti-
mento anche a livello di produttività economica: anche i
lavativi prendono la produttività. Gente con le spalle co-
perte, che non si sa come passa le giornate di sei o nove
ore. Forse per i corridoi a ciondolare, fintanto non arriva
l’orario d’uscita”. Immagine plastica di una realtà cui
tutti: dirigenti, politici, amministratori, hanno fatto l’oc-
chio; condizione quotidiana assunta a paradigma di le-
gittimità e di normalità. Vedere per credere. Tornando
al protocollo unico informatico e alle paturnie che ha
generato, per chi è nel ventre regionale, “Questa novità
sarebbe semplice da risolvere”. Vediamo come, e perché,
si dovrebbe intervenire. “Per prima cosa disponendo,
senza scampo, che i dipendenti che hanno espletato fun-
zioni al protocollo vadano in Via Genova (sede del pro-
tocollo unico informatico – ndr), ancorché per essere di
categoria adeguata.
Quindi, affiancando a questi dipendenti i tecnici della
Pubblica amministrazione digitale, avendo cura di asse-
gnare loro la posta in arrivo e in partenza della direzione
che ben conoscono. Si eviterebbero assegnazioni sba-
gliate; si eviterebbero rifiuti di corrispondenza. Quanto
tempo perso … e il cittadino paga”. Paga un conto sala-
tissimo, se si pensa che il programma del protocollo
unico informatico gli è costato un milione e duecento-
mila euro.
Commissionato a chi, e come, con quale procedura,
sono aspetti da mettere a fuoco per capire anche le
cause delle discrasie della sua messa in atto. Sempre
dalle “voci di dentro” apprendiamo che “ Quei pochi la-
voratori incastrati nel protocollo di Via Genova sono pe-
rennemente a telefono per rispondere alle mille domande
dei colleghi e degli utenti destinate a restare, purtroppo,
senza risposta”.
Un programma da un milione e passa euro quindi av-
viato in totale anarchia, che neppure il corso di aggior-
namento sfornato ad horas pare abbia rimesso in
carreggiata. Inevitabilmente amara, pertanto, la conclu-
sione: “Insomma, c’è chi passa ore per i corridoi e al bar
a prendere diversi caffè e chi, invece, non riesce nemmeno
a mangiare una brioche dalle 8 sulla scrivania … e sono
già le 12,30!”.
Le “voci di dentro”, nella interpretazione analitica del
Comitato Unico di Garanzia, sono state fatte arrivare
alle orecchie del direttore generale perché ponga rime-
dio al malessere del personale messo di fronte ad una
innovazione privo di una preventiva ed adeguata pre-
parazione (“Solitamente una pillola si dà a piccole dosi,
per comprendere anche possibili reazioni. Qui s’è trattato
di uno choc anafilattico!”).
Accadrà? Ne dubitano soprattutto coloro che due re-
centi determinazioni del direttore generale Di Mirco
relative all’assegnazione del personale al protocollo
unico informatico, le hanno viste cadere nel vuoto. Per
la prima volta, però, le voci di dentro della Regione Mo-
lise non sono più univoche, ma polifoniche. Che il cam-
biamento parta davvero dal basso?
Dardo
CAMPOBASSO. Le piccole univer-
sità, tra le quali quella del Molise,
stanno soffrendo e non poco in questi
anni a causa di una serie di leggi a li-
vello nazionale che ne riduce drastica-
mente la possibilità di crescere sul
piano qualitativo.
A subire meno danni dai provvedi-
menti sono, come al solito, i grandi
atenei con esuberanza di docenti ed
elevato turnover: più semplice per loro
fare fronte ai propri programmi didat-
tici e superare questo triennio di sof-
ferenza, mentre nelle piccole
università i pochi docenti presenti non
saranno in grado, per via dell’inesi-
stente turnover, di assicurare una di-
dattica a norma oltre avere ben scarse
prospettive di crescita programmata.
Viene da chiedersi se la politica sia
consapevole di ciò o se invece ci si
trovi di fronte ad una cinica e dannosa
scelta messa in atto per ridurre con
modalità capestro il pur rilevante nu-
mero di università che, non può non
constatarsi, costituiscono un sistema
apparentemente a crescita indefinita
per numero di sedi, di docenti ed aspi-
ranti tali.
Piuttosto problemi di significatività
scientifica e didattica sarebbero forse
da individuare nelle innumerevoli, co-
stose colonie dei megatenei (spesso
funzionali, queste, solo alla prolifera-
zione di corsi e docenti fine a se
stessa); non può, invece, non darsi
supporto a realtà efficienti dal punto
di vista scientifico-didattico e, perché
no, con appropriata dislocazione geo-
grafica, capaci di attrarre, anche se
giovani, risorse e soddisfare la utenza.
Ed allora c'è la necessità che l'intera
classe politica molisana sappia fare
quadrato intorno all'Unimol per salva-
guardare una struttura universitaria
che, pure, nelle sue difficoltà e nelle
sue contraddizioni ha dato molto al
territorio molisano e, soprattutto, alla
città di Campobasso. Ora va scongiu-
rato il pericolo insito nelle leggi ap-
provate che rischiano di portare ad
una desertificazione culturale nel mo-
mento in cui verrebbero a mancare le
piccole università come quella del Mo-
lise. Un conto è riordinare le gemma-
zioni territoriali, un altro è il pensare
solo a tagliare.
La classe politica molisana deve ri-
trovarsi intorno ad un programma ca-
pace di rilanciare il sistema
universitario in termini di qualità e di
presenza come la vollero quanti si bat-
terono negli anni per la sua nascita.
TAaglio
lto5
15 marzo 2014
“Le voci di dentro” della Regione Moliserompono il tabù del solidarismo: “Anche i lavativi prendono la produttività”
A margine delle polemiche seguite alla introduzione del protocollo unico informatico
Università abbandonata dalla RegioneNessuna programmazione dal nuovo Esecutivo. Motivi elettorali?
Il programma informatico è costato un milione e duecentomila euro. Commissionato a chi, e come, con quale procedura, sono altri aspetti da mettere a fuoco
I ragazzi del Liceo Romita di Campobasso sonostatati informati della presenza sul territorio, a Ca-stelmauro, di fusti radioattivi nel cuore del centrostorico, e di presunti sversamenti al Cosib di Ter-moli, oggetto di una inchiesta giudiziaria. Lo hannoappreso dal presidente della terza commissioneconsiliare di Palazzo Moffa, Salvatore, Ciocca che hapreso parte all’incontro impostato sul tema “Rifiutie sostenibilità ambientale”. Argomento che se benproposto, illustrato e commentato, ha in sé fortimotivazioni per interessare i giovani sulle implica-zione che i rifiuti mal raccolti, e mal smaltiti procu-rano all’ambiente, quindi alla vita delle persone.Argomento che in bocca a uomini adusi a manipo-larli ideologicamente, ha preso una ampiezza inim-maginabile all’inizio. Bravo quindi Ciocca adapprofittare dell’uditorio e di piegarlo alle sue argo-mentazioni, alle sue valutazioni, alle sue conclusioni.Che sono state tante e tutte con una dose di col-
pevolezza delle classi politiche e amministrative pre-cedenti alla sua. Per Ciocca che assomma valoriideologici del comunismo, quasi un dovere. Pari aquello di esaltare se stesso, la terza commissione, ilgoverno regionale e le scelte fatte in materia am-bientale per ostacolare le infiltrazioni malavitoseche, come raccontano le cronache, nel Molisehanno trovato terreni disponibili per sotterrare ri-fiuti tossici e pericolosi: “Progettualità e disponibilitàfinanziarie forniranno finalmente concretezza alciclo virtuoso dei rifiuti in un percorso che coinvol-gerà tutti i comuni della nostra Regione”. Cioccas’è dilungato sui singoli casi ed ha richiamato all’at-tenzione degli studenti del Romita le situazioni am-bientali che sono state poste sotto osservazionefino a toccare l’ex area dei pozzi petroliferi di con-trada Capoiaccio a Cercemaggiore, “dove la Monte-dison aveva avviato attività estrattive fin dagli anniSettanta”. Ha raccontato dei sopralluoghi “tesi al-
l’accertamento della qualità dei terreni e delle faldeacquifere. Un percorso ricognitivo che nessunoaveva inteso avviare fino ad ora: eppure, proprio inquell’area a ridosso del comune di Cercemaggiore,i pozzi petroliferi della Montedison, ormai dismessi,hanno ospitato e smaltito acque reflue. Autorizzatee non autorizzate”.
Un’indagine che proprio in questi giorni – hadetto Ciocca – è riuscita a venire a capo dei docu-menti dell’epoca, dei pareri emessi, delle autorizza-zioni concesse e dei “risultati delle analisi effettuatesui terreni (sia quelli che ospitavano i pozzi sia quellivicini agli impianti) sulle falde acquifere e sulla qua-lità dell’aria”. Sarebbe stato interessante che Cioccaavesse dato qualche anticipazione, ma non l’ha data,forse perché non convenienti al clima e alle aspet-tative creati; forse perché in attesa di conoscere i ri-sultati delle analisi effettuate lo scorso mese digennaio, assieme all’Arpam, per certificare la qualità
dell’aria, dell’acqua e del terreno al momento. Co-munque, l’incontro ha avuto il merito di informaredi quali e quante situazioni di disagio ambientale èpunteggiato il territorio regionale, di quali e quantesono le deficienze organizzative e di gestione, diquali e quante le colpe degli amministratori nell’averspeso inutilmente risorse finanziarie per redigereun piano regionale per la raccolta e lo smaltimentodei rifiuti (commissionato negli anni ‘80 alla FiatEngineering), però mai posto in essere. Peccato cheCiocca non ne abbia fatto cenno né abbia inteso ri-prenderlo, limitandosi a dire che il governo regio-nale in essere ha progettualità e risorse da metterein campo.
Speriamo sia vero e, soprattutto che sia capacedavvero di progettare un piano per i rifiuti e per lasalvaguardia ambientale, e di realizzarlo. Finora dalgoverno regionale un anno di chiacchiere e una crisi.
Dardo
Grande fermento pressol’Isti-
tuto Comprensivo di Sant’Elia a
Pianisi in vista dei preparativi
per l’accoglienza dei partner eu-
ropei nell’ambito del progetto
Multilaterale Comenius dal titolo
WET- Water Europe'sTreasure.
Dal 18 al 23 marzo 2014, la
scuola accoglierà una delega-
zione di 12 docenti e 16 alunni
provenienti da quattro scuole di
quattro differenti stati europei:
la Germania con la Mittelschule
di Lindau, la Lituania con la
scuola Alitaus r. Simnogimnazija
di Simnas, la Croazia con la
scuola Osnovnaskola Bartola Ka-
sica di Vincovci e Cipro con una
scuola GymnasioStavrou di Nico-
sia. Il progetto ha avuto una du-
rata biennale e si concluderà nel
mese di maggio 2014.
Gli alunni delle attuali classi
terze di Sant’Elia e Pietracatella,
accompagnate dalla referente del
progetto, prof.ssa Maria Racchi, e
dai docenti Sciannamè Leonardo,
Vendola Carmela e Cipolla Anto-
nietta, hanno effettuato, già dal
precedente anno scolastico tre
mobilità e nel mese di maggio il
progetto si concluderà con l’ul-
tima mobilità in Germania,
scuola capofila del progetto. Gli
alunni hanno avuto una straordi-
naria occasione per integrarsi
nell’Europa attraverso la sco-
perta delle reciproche culture e
tradizioni rafforzando la dimen-
sione europea nell’ambito del-
l’istruzione scolastica. Il
cammino intrapreso è stato lungo
e molto impegnativo, anche dal
punto di vista organizzativo, ma
gratificato da esperienze uniche
che i ragazzi difficilmente po-
tranno dimenticare. Grazie alla
tenacia e alla volontà del Diri-
gente Scolastico, prof.ssa Gio-
vanna Fantetti, la scuola si è
aperta all’Europa attraverso lo
scambio di buone pratiche, l’uti-
lizzo della lingua inglese come
lingua veicolare, il rafforzamento
della dimensione europea e la
diffusione dei valori e dei diritti
comunitari, la cui conoscenza è
indispensabile per la crescita
culturale delle nuove genera-
zioni, desiderose di affacciarsi in
Europa. Gli alunni europei sa-
ranno accolti presso le famiglie
degli alunni dell’Istituto e sa-
ranno impegnati, insieme agli in-
segnanti, in una settimana ricca
di iniziative didattiche, sociali e
culturali finalizzate alla cono-
scenza e alla valorizzazione delle
realtà territoriale.
CAMPOBASSO. “In merito alla questione della fondovalle
Fresillia, la Regione è pronta ad intervenire immediata-
mente”. La rassicurazione arriva dall’assessore ai LL.PP.
Pierpaolo Nagni.
“È già in lavorazione la delibera, da sottoporre all’atten-
zione della prossima riunione di Giunta – ha dichiarato - per
l’assegnazione alla Provincia di Isernia di 80.000 euro desti-
nati ad interventi sul tratto di strada interessato dai movi-
menti franosi. Eseguiti i sopralluoghi da parte del servizio
geologico e di difesa suolo e appurata la necessità di inter-
vento, la Regione, in tempi rapidissimi, sta compiendo uno
sforzo per poter assicurare la percorrenza della struttura via-
ria, che risulta essere di intenso utilizzo nonostante sia , e va
ricordato, una strada totalmente indefinita.
Questo vale per l’immediato – ha precisato l’assessore
Nagni - per il futuro, nella riprogrammazione degli FSC sono
stati previsti 1, 5 milioni di euro per lavori sulla Fondovalle
Fresilia finalizzati alla sistemazione del vecchio tratto. Inter-
vento propedeutico alla realizzazione del tratto finale - ha
concluso Nagni - rispetto al quale, con le stesse comunità, ab-
biamo deciso di riverificare con puntualità quale sia il miglior
percorso per giungere nella località di Sprondasino”.
615 marzo 2014 Campobasso
Assicurazioni sono state forniteper i lavori di somma urgenza
L’incontro è servito a informare i giovani studenti di quali e quante situazioni di disagio
ambientale è punteggiato il territorio regionale, di quali e quante sono le deficienze
organizzative e di gestione, di quali e quante le colpe degli amministratori
Ciocca “professore” in monnezza e tutelaambientale al Liceo scientifico “Romita” Il consigliere regionale ha preso parte all’incontro sul tema “Rifiuti e sostenibilità ambientale”
Fresilia, intervenga la Regione L’Istituto Comprensivo di Sant’Elia a Pianisi accoglie le scuole europee
Dal valore attribuito ai terreni rica-
denti nella perimetrazione Lucarino
sono derivate le notifiche di pagamento
dell’Ici che hanno scatenato un vero
putiferio tra i residenti delle contrade
spingendoli ad opporsi coinvolgendo
studi tecnici e legali. In pratica, basan-
dosi sui valori stabiliti dalla commis-
sione tecnica costituita dai
rappresentanti degli ordini professio-
nali, l’Ufficio Tributi del Comune di
Campobasso ha dato corso alle notifiche
degli avvisi di accertamento per il recu-
pero dell’Ici riferito al 2007 e al 2008 ma
ha ricevuto una serie di reclami e di ri-
chieste di chiarimenti di natura urbani-
stica ed anche legati all’effettivo valore
di mercato dei terreni. Alcuni cittadini
hanno chiesto aiuto alle associazioni di
consumatori come Adoc Molise per pre-
sentare ricorso ed ottenere l’annulla-
mento o la riduzione dei pagamenti.
Altri, invece, hanno seguito il consiglio
dell’assessore al Bilancio Donato Toma
ed hanno presentato richiesta di accer-
tamento con adesione per ottenere il
riesame dell’atto. Per far questo e ri-
spondere correttamente alle richieste
degli utenti, l’ufficio Tributi e quello Ur-
banistico si sono attivati e hanno iniziato
a collaborare mentre l’amministrazione
ha riconvocato la Commissione tecnica
per avere delucidazioni sulla determi-
nazione dei valori attribuiti alle aree.
All’incontro hanno partecipato anche gli
assessori al Bilancio e all’Urbanistica e
alla fine, dopo una serie di valutazioni,
la commissione ha rideterminato i valori
di mercato dei terreni che, integrati con
una serie di precisazioni del dirigente al-
l’Urbanistica, consentiranno al Settore
Tributi di effettuare il ricalcolo dei tri-
buti.
La Commissione ha concluso che i va-
lori di mercato delle aree sono da inten-
dersi come valori massimi e tali solo in
presenza di piani attuativi e che, in man-
canza, il valore di mercato ad essi attri-
buibile, a prescindere dalla finalità
impositive, della collocazione delle aree
e dal correlato indice territoriale di edi-
ficabilità residua, è accumulabile per
tutti a quello minimo di otto euro per
metro quadrato.
715 marzo 2014Campobasso
Lettera aperta.
Chi m vatteia m’è cumpare
di Irene Corsini
Adulatore, banderuola, doppiogiochista,
voltagabbana, trasformista, mangia pane a
tradimento… Sono molti gli aggettivi che in
genere si utilizzano quando un soggetto le-
gato politica passa da una zona all’altra. C’è
chi lo fa per motivi elettorali, ed oggi in Mo-
lise se ne vedono davvero tanti a tutti i livelli,
chi invece lo fa per sopravvivere. In quest’ul-
timo caso, sempre in Molise, esiste un detto:
chi m vatteia m’è cumpare. Tradotto: chi mi
battezza mi è compare. Un modo di dire che
sta ad indicare che, se qualcuno mi aiuta, gli
sarò riconoscente. Ma spesso la ricono-
scenza è il senso di schifo che il beneficiato
prova per il proprio benefattore. Sarà questo
il caso di Francesco Ruccolo? Un nome che
a molti lettori sicuramente non dirà nulla.
Chi è? Qualcuno si chiederà. Ve lo diciamo
noi. Non perché questo giovane ragazzo
abbia commesso qualche illecito tanto da
passare alle pagine della storia, ma sempli-
cemente perché rappresenta l’emblema di
ciò che ruota intorno alla politica. L’emblema
di chi è riconoscente all’occorrenza. L’em-
blema di chi conosce il significato del do ut
des. L’emblema dello “schifo” che i cittadini
provano ascoltando la parola politica. Per
trovare Francesco Ruccolo, un giovane non
si sa se brillante e intelligente (non lo cono-
sciamo), bisogna andare alla Provincia di
Campobasso. Lavora lì, a via Roma. Lo si
nota perché ogni qualvolta si passa con
l’auto da quelle parti, questo giovanotto pas-
seggia davanti e indietro al portone di Pa-
lazzo Magno agganciato al cellulare. Manco
fosse Roberto Ruta che in genere parla a te-
lefono con tutto il Molise. Negli anni addie-
tro sempre lo stesso volto è stato visto al
seguito di un tal Antonio Chieffo in stile por-
taborse. Tanto che in molti vociferano che il
buon Rosario De Matteis sia stato “indotto” a
sceglierlo come suo collaboratore grazie alle
referenze fornite dall’amico Antonio. Ma alla
Provincia, ormai, sta per scadere il tempo,
non si sa ancora bene che fine farà l’istitu-
zione provinciale, quindi molti collaboratori
si stanno muovendo guardandosi intorno
per cercare nuove spiagge. E Ruccolo pare
abbia trovato la sua con un tal Di Nunzio. Si
si, proprio quel consigliere regionale del Pd
di cui non si conosce il suono della voce ma
è consigliere delegato al turismo. Si dice che
in molte circostanze questo giovincello si
presenta agli incontri persino in sostituzione
del consigliere piddino. Quasi fosse il suo
portavoce. O meglio, il portacroce. Perché il
buon Ruccolo si candiderà alle amministra-
tive di Campobasso dopo avervi partecipato
anche in passato, quando seguiva come por-
taborse quel Tal Chieffo, con Progetto Mo-
lise, alias centrodestra. Con chi si candiderà
questa volta? Ma con il Partito Democratico
ovviamente e pure in quota Di Nunzio. La
notizia arriva direttamente dal Pd dove la
base del circolo di Campobasso insorge, il
segretario del circolo di Campobasso tace. In
fondo, che vuoi fa’? Le liste dovranno pur
avere uomini che gareggiano per non vin-
cere. Insomma, ste liste si dovranno pur
chiudere con qualche nome. E la coerenza
politica, gli anni di militanza, la fede nel par-
tito, che fine fanno? Sti cavoli, si penserà. Se
Patriciello governo con Frattura, un Ruccolo
in più Ruccolo in meno si potrà anche accet-
tare. Resta solo un nodo che certamente
verrà sciolto con il tempo: dove andrà a la-
vorare Ruccolo dopo le comunali?
Perimetrazione Lucarino, rideterminatii valori dei terreni per il calcolo dell’Ici
Da “portaborse” di Chieffo a “portavoce” di Di Nunzio: Ruccolo, un uomo un perché
CAMPOBASSO. "Assoluzione perchèil fatto non sussiste" per l'imprenditorecampobassano, Gennaro Albanese tito-lare di Albanese Perforazioni. Era statochiamato in causa, a novembre 2010, perla morte di un operaio in un cantiere adAncona. A seguito di quanto accadutoproprio Gennaro Albanese venne rin-viato a giudizio. Brillantemente difeso dal-l'avvocato Mario Pietrunti, i giudici delTribunale di Ancona lo hanno assoltoperchè il fatto non sussiste. Al pari lastessa impresa che aveva messo in esseretutte le precauzioni che la legge prevede.Per Albanese la fine di un incubo perchèera stato chiamato in causa, così comeaccertato dall'inchiesta e validato dai giu-dici, senza alcun motivo tanto da esserestato prosciolto con la formula assoluto-ria "del fatto non sussiste".
di Nicola Simonetti*Ci risiamo.Era l’Ottobre 2010, quando interpellato dalla Dirigente Rosa Pasquale, in-
tervenivo quale rappresentante, coinvolgendo tutti i Genitori dalle classi del-l’Infanzia fino alle classi della Secondaria, con una raccolta fondi per dotarel’Istituto Comprensivo Statale “F. Jovine” di Campobasso di un Impianto HI-FI,così da permettere a tutti gli alunni ed ai Docenti nuove forme didattiche eformative, che permettessero ai ragazzi lo sviluppo delle proprie capacità. Ciriuscimmo, non con qualche difficoltà , ma anche grazie all’aiuto di un amicobroker assicurativo della L&T e di un paio di consiglieri regionali. I ragazzi,anche, recentemente nell’occasione dell’Open day, hanno dimostrato che ve-demmo lungo, infatti molti di loro si sono distinti nell’utilizzo dello strumentomusicale, nel canto e nella recitazione. Allora ero rappresentante dei genitoriin seno al Consiglio d’Istituto, oggi anche da Presidente dello stesso, ho rispostoalla richiesta “di aiuto” della Dirigente Rossella prof.ssa Gianfagna, la stessa,da quando è arrivata in questo Istituto ha inserito una nuova marcia, unnuovo modo di interpretare la scuola “anche di quartiere”. Quindi ho propostoai sigg. Genitori, tramite i loro Rappresentanti di Classe, una nuova raccolta,una nuova autotassazione. Il progetto è di minor costo, ma più intrapren-dente. Allora raccogliemmo circa 1.600,00 Euro riuscendo nell’acquisto di unimpianto Hi-Fi completo di mixer ed amplificatori, ancora funzionanti. Invece
ora basterebbero circa 1.400,00 Euro parte dei quali è già stato raccoltocon il contributo fattivo e volontario del corpo docente. La riuscita di questoprogetto, potrebbe essere la porta di accesso verso una scuola pubblica in-formatizzata, dove i nostri figli potranno apprendere molto di più, più velo-cemente rispetto ai tempi passati, ed essere al passo con scuole e con icoetanei di altre città, dove questi strumenti, presenti da anni, vengono utiliz-zati ormai sistematicamente, anche a supporto della didattica corrente. (vds.Scuole di Trento: http://eschool.corriere.it/2013/10/29/parnasus-a-scuola-arrivano-i-tablet-ma-niente-libri-di-testo/ ). Parliamo di dotare l’Istituto diMimio Vote, volgarmente definiti “risponditori elettronici”. Ma sono molto dipiù, permettono un lavoro di equipe, un lavoro sistemico e programmato,avendo nell’immediatezza il polso della preparazione e dell’attenzione di-dattica dei ragazzi. Insomma un supporto che sprona gli studenti anche aduna competizione sana e culturale Nello scorso dicembre venne a Campo-basso anche il Professore Salvatore Giuliano, Dirigente della Majorano di Brin-disi e fautore della scuola informatizzatahttp://istitutocomprensivojovinecb.it/file/giornalino.pdf , che raccolse l’invitodella stessa prof.ssa Gianfagna, che in un incontro con i ragazzi della F. Jovinee nel pomeriggio tenne, presso la Sala Convegni dell’Università del Molise, ilcorso di formazione il “BOOK IN PROGRESS”- editoria digitale. Perché chie-dere alla stampa un aiuto nel darne risalto. Perché i momenti sono difficili,
perché le famiglie sono costrette spesso a sostituirsi alle istituzioni ed ai serviziche questi dovrebbero elargire. Acquistiamo dalla carta igiene ai fogli per lafotocopiatrice, diamo contributi per avere corsi specifici ed integrativi ai corsiistituzionali. Vorrei che la Scuola Pubblica avesse le capacità ed un bilancioforte, con il quale poter programmare e proporre, con il supporto dei Docenti,dei ragazzi e delle famiglie, opportunità formative integrative GRATUITE. Mapurtroppo oggi non è così. E’ tempo di impadronirsi delle istituzioni con attisemplici, impegnativi moralmente ed economicamente, ma che dimostranoallo Stato, alle Istituzioni, ai politici che siamo molto più propositivi di loro,molto più attenti alla formazione culturale dei nostri figli, offrendogli quei sup-porti che non potrebbero, forse, permettersi in famiglia. Con questa iniziativasi vuole comunicare alla società che i genitori dell’Istituto Comprensivo F. Jo-vine, pur vivendo situazioni familiari diverse, si sono adoperati per dare allacittà ed al Quartiere San Giovanni, una scuola attiva ed al passo con i tempi,attenta alle richieste dei giovani. Questi primi giorni di raccolta, facoltativa evolontaria (10,00 euro a nucleo familiare), hanno dato buone speranze, peròsì sottolinea che, se questo impegno verrà condiviso da tutti i genitori, o dallaloro gran parte, prescindendo dalla effettiva continuità scolastica dei proprifigli, avremo l’opportunità di realizzare concretamente questo ed altri ambi-ziosi progetti.
*Rappresentante dei genitori nel Consiglio
Il campobassano difeso dall'avvocato Pietrunti è stato scagionato da qualsiasi accusa
Morte sul cantiere, assolto Albanese
Nuovamente il caso della scuola Jovine
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di Anna Ferreri e Adriano IannaconeA pochi mesi dall'insediamento, l'amministrazione comunale di Anto-
nio Sorbo si è già dimostrata inconcludente e dannosa. Agli slogan diuna campagna elettorale durata anni il nuovo sindaco non è riuscito afar corrispondere risultati concreti. È evidente che Sorbo stia pagandolo scotto della differenza tra le facili urla demagogiche dai banchi del-l'opposizione e le concrete difficoltà di una reale gestione della cosapubblica. Ci si aspettava uno slancio volto al miglioramento della Città.Nelle prime settimane gli entusiasmi di una parte della popolazioneerano al massimo anche grazie allo sbandieramento del concetto diuna amministrazione giovane, competente e in assoluta discontinuitàcon il passato tanto additato.In questi mesi, scollata la più bella maschera dal vero volto, le aspet-
tative non sono state affatto soddisfatte e la delusione tra i cittadini siestende quotidianamente fino a rasentare la rassegnazione, soprattuttotra gli elettori che proprio in Sorbo e compagni avevano creduto a spadatratta e a prescindere.L'ormai ex salvatore della patria, forse perché troppo distratto dai
molteplici impegni e dalle diverse cariche istituzionali che ricopre, sembrapiù addentro ai social network che alle problematiche della società reale;egli ha dimostrato di essere più predisposto alla lite con chicchessia piut-tosto che all'ascolto. Ciò nonostante, Sorbo e i suoi subalterni a chiac-chiere non sono secondi a nessuno ed è proprio sulle chiacchiere e sullainerzia che stanno basando l'attività amministrativa e l'immagine dellastessa. Maestri eccelsi, lor signori, anche nell'attribuirsi meriti di altri: diassociazioni e operatori per le manifestazioni estive e natalizie; dellaSoprintendenza per le iniziative al castello e al museo; dei precedentiamministratori per i numerosi fondi ottenuti.La verità è che, tra le tantissime cose, ad oggi non è stato neanche
pensato un appalto pubblico per il servizio di mensa scolastica, nono-stante la gaffe che nei mesi precedenti ha tristemente portato Venafroalla ribalta nazionale; i lavori alla Palazzina Liberty sono in ritardo di al-meno sette mesi, nonostante i fondi siano già da tempo nella disponibilitàdell'Ente grazie alla precedente amministrazione; le tasse sono aumen-tate ed è forte l'azione di riscossione nei confronti dei cittadini costrettiad affidarsi a professionisti per far valere le proprie ragioni in tribunale;a Ceppagna i lavori all'impianto fognario sono fermi al palo perché an-cora non si appaltano, nonostante la vecchia amministrazione abbia già
ottenuto i fondi necessari, così come alcune strade sono ancora al buioanche se il nuovo impianto di illuminazione è esistente già da un paiodi anni; la frana sulla strada che porta alla frazione de Le Noci è comese non ci fosse visto che non se ne è mai sentito parlare sebbene un vec-chio prestito della Cassa Deposito e Prestiti (a tal proposito sarebbeutile sapere che fine abbiano fatto i soldi); la piazza di Vallecupa è ancorapriva di illuminazione, contrariamente alle numerose promesse sbandie-rate; non vi è alcun controllo sulla gestione dei rifiuti e sulla pulizia cit-tadina così come nessuna seria iniziativa è stata intrapresarelativamente all'inquinamento e alla tutela dell'Ambiente; dei pochi af-fidamenti sottoscritti, poi, hanno usufruito solamente soggetti non ap-partenenti alla nostra area comportando, dunque, impulsi economici inaltre zone con i soldi dei venafrani; del progetto della nuova area daadibire a mercato settimanale, nonostante le molteplici richieste deicommercianti, non si è mai sentito dire nulla quando, invece, ci sono giàdue progetti agli atti dell'ufficio tecnico che devono solamente trovare lacopertura finanziaria. Del sociale, dello sport, del turismo, di occupazione,di servizi e arredo urbano non si ha alcuna traccia.Tutto questo, come recita sempre Antonio Sorbo su Facebook, è solo
colpa delle amministrazioni precedenti?!! Da mesi, inoltre, due assessorinon partecipano più alle attività di giunta a causa di giochi politici postiin essere alle spalle e ai danni del popolo pagante. Alla luce dei fatti, siè certi che sia giusto e rispettoso conservare i membri dell'attualegiunta? Perché sono stati nominati cinque assessori se la stessa giuntaormai opera tranquillamente con soli tre elementi? A parti invertite cosaavrebbe fatto il paladino della giustezza? Se il sindaco ha difficoltà a la-vorare per il bene di tutti i venafrani a causa dell'incapacità e dei litigitra i membri del proprio esecutivo, ribadiamo, per l'ennesima volta, la no-stra disponibilità a collaborare con contributi efficaci perché non è più iltempo di chiacchiere. Poiché la maggioranza di Sorbo scricchiola ed evi-denzia grave incapacità, ci sentiamo responsabilmente in dovere di sup-portare il primo cittadino, pur nel rispetto dei ruoli, purché egli si apraad un dialogo serio e costruttivo. Sono passati mesi, ormai, e anche il sin-daco deve rendersi conto della realtà e, per quanto malvolentieri, de-durne le logiche conseguenze perché ha la responsabilità di guidare laCittà per altri quattro anni. La squadra vincente non si cambia ma quellafallimentare si.
*Consiglieri comunali
È Antonio Rosati, con la sua
Hdc, il vincitore della gara sca-
tenatasi per l'acquisto della
nuova Ittierre, ovvero della new
company che nascerà dalla vec-
chia azienda tessile di Antonio
Bianchi. Rosati, vicepresidente
del Geno Calcio, ha presentato
un'offerta monstre a cui il con-
siglio di amministrazione del-
l'Ittierre non ha potuto dire no.
Rosati mette subito sul piatto
sette milioni e si impegna per
altri quattordici. Un totale di
ventuno milioni che ha sover-
chiato le offerte di Ikf, Colella e
Compagnia Mercantile, che non
andavano oltre i tre milioni e
mezzo. Ora l'ultima parola tocca
al giudice, ma si può prevedere
con largo margine di ragionevo-
lezza che la nuova Ittierre finirà
nelle mani di Rosati che è a
capo di una holding, la Hdc con
svariati interessi industriali e fi-
nanziari. il “Conte” Rosati, con
la sua HDC, appunto Holding
del Conte, è realmente calato
nell’economia reale italiana.
Sembrerà banale, ma dopo aver
letto di arabi, kazaki, nobili e
cani ereditieri, sicuramente
parliamo di un imprenditore
che presenta un biglietto da vi-
sita composto da credibilità, su-
dore ed economia reale. La Hdc
è un gruppo molto dinamico,
che nel 2011 ha sviluppato circa
75 milioni di fatturato operando
in vari settori industriali. Il
Gruppo principalmente opera,
tramite il “sub gruppo OMG”,
nel settore della produzione e
vendita di macchine industriali,
di movimentazione terra princi-
palmente, sia in Italia sia al-
l’estero. La HDC ha anche una
importante partecipazione nel
Consorzio Geco, milanese, co-
losso della logistica integrata in
outsourcing (servizi di movi-
mentazione merce). La Holding
di Rosati è attiva anche nel set-
tore nautico, in particolare della
produzione e commercializza-
zioni di imbarcazioni da diporto,
settore in violenta crisi soprat-
tutto in Italia, soprattutto per gli
effetti della “criminalizzazione
mediatica” per i proprietari di
beni di lusso. Rosati è infine en-
trato nell’industria del pallone
comprando in serie C il Varese e
costituendo anche una società
specializzata nella comunica-
zione e nell’editoria. E come
tutti i gruppi industriali che si
rispettino, il Gruppo possiede
un portafoglio immobiliare. Il
pallino di Rosati è il calcio. E
dopo il Varese ha puntato diritto
sul Genoa Calcio, politica e in-
dustria metalmeccanica non
sono sport per signorine. Anto-
nio Rosati, 44 anni, lo sa per
esperienza diretta e da prima di
diventare il nuovo vicepresi-
dente esecutivo della squadra
più antica d'Italia, il Genoa cric-
ket and football club di Illirico
Preziosi. Con il "Prez", proprie-
tario del Grifone genoano. Ro-
sati ha molto in comune.
Lavoratori, ambiziosi e cam-
pani, entrambi hanno tatto
strada al Nord. Preziosi a Cogi-
tate Milanese con i giocattoli.
Rosati fra Cinisello Balsamo,
Peschiera Borromeo e Voghera
con attività che vanno dai car-
relli elevatori alla nautica di
lusso (yacht Queens), dal lavoro
interinale all'alta modacon il
marchio Lorenzo Riva, dalla lo-
gistica per la grande distribu-
zione al business delle pulizie.
1115 marzo 2014Isernia
L'intervento
L’interventoFonderghisa,
e i padri di famiglia?
La migliore offerta è stata quella del vicepresidente del Genoa Calcio
L'Ittierre se la compra Rosati
C'è chi urla,chi si dispera,chi manifesta,chi fa il pazzo,chi purtroppo si toglie la vitae chi,nonostante la crisi e l'impossibilità di riuscire ad arrivare,non a fine mese,ma,afine giornata,non rinuncia alla propria dignità e fa di tutto per andare avanti. 10 annifa purtroppo,una grande fabbrica,la Fonderghisa,un colosso attorno al quale,si puòdire che ruotavano tutte le aziende site,nell'allora ricco nucleo industriale di Pozzilli,cominciava a perdere equilibrio affondando piano piano nell'immenso mare chia-mato crisi. È stato allora,che in seguito alla chiusura della fonderia,tutte le aziendeintorno hanno cominciato a collassare l'una dopo l'altra. Oggi, percorrere quellastrada,soprattutto nelle ore di punta fa impressione. Le lunghe file di macchine, glioperai che attendevano alla fermata dell'autobus, le sirene delle fabbriche che an-nunciavano il cambio turno,i fumi,la vita...tutto un triste ricordo!Ed è così che è inco-minciata la terribile storia di ex operai,giovani e meno giovani alle prese conlicenziamenti, cassa integrazione, mobilità e mobilità in deroga. Molti,purtroppo tanti,non ce l'hanno fatta,e spinti dalla disperazione si son tolti la vita.. Altri,chi x un mo-tivo,chi per un altro hanno deciso di sfruttare la mobilità..altri,sono stati costretti ademigrare..altri hanno dovuto fare i conti con la depressione..altri si sono indebitati solox un pezzo di pane..altri ancora,seppur non dormendo la notte a causa dei pensieri,hanno cercato di tirare avanti alla meglio pur di riuscire a pagarebollette,medicine,benzina,pane ed acqua. Quasi un anno è mezzo fa,terminava anchela mobilità speciale, e uomini, con sufficienti anni di contributi,ma "giovani"per la pen-sione e vecchi per un posto di lavoro si sono ritrovati -scusate il termine- con il culoa terra!Hanno dovuto fare i conti con un Italia sempre più cara dal punto di vista deiservizi,ma povera di lavoro e stipendi;a dover mandare avanti la famiglia e i proprifigli che purtroppo non hanno futuro in questa Italia corrotta;a far fronte alle malattieche purtroppo sono sempre lì in agguato. Come fare per sopravvivere?Quale sorteper questi uomini padri di famiglia? Si fa presto a dire:" andate a lavorare ancora unpaio di anni e finalmente arriverà l'età giusta per la pensione.." quando il lavoro pur-troppo non c'è!!!Anzi..qualcuno diceva: "Aspettate, perchè il governo sta pensandoanche a voi e presto vi aiuterà con qualche agevolazione,abbiate fiducia,continuatea mangiare utilizzando i vostri risparmi"..E quando i risparmi sono finiti,come si vaavanti?Chiedendo forse l'elemosina?Rubando?Oppure mangiando la terra?Poi,quandoil governo decide di voltare le spalle a questi uomini,come si fà?Arriva qualcuno checon molta crudeltà ha il coraggio di dire:"eri convinto che lo stato ti aiutava, e adessoche ti ha voltato le spalle, ti muovi ad andare a lavorare,o vuoi continuare a piangertiaddosso sperando in un miracolo?"Ben venga il lavoro,ma dov'è?Chi si prende la brigadi assumere un uomo di quasi 60 anni?Quest'Italia quanti morti vorrà ancora sullaconoscenza? È ora di dire basta,di aiutare i poveri lavoratori onesti e mettere fine aquesti vergognosi giochi politici!
Un ex lavoratoreA Venafro tutto fermo
1215 marzo 2014 Termoli
Gli insegnamenti evangelici sempre attuali e,
nel caso specifico, la parabola di colui che riu-
sciva a vedere la pagliuzza negli occhi degli
altri, ma non vedeva la trave nei propri, è come
non mai calzante nelle vicende politiche di
questi ultimi giorni.
Sul tavolo delle riflessioni c’è l’Udc, i fatti di
Termoli e da ultimo le dimissioni da segretario
provinciale dell’Udc Costanzo Pinti.
Negli ultimi tempi ho preferito tacere e non
alimentare le polemiche e replicare anche ad
attacchi di carattere personale di amici ed ex
amici di partito, non perché non avessi argo-
mentazioni o perche mi sentissi all’angolo, ma
ho taciuto esclusivamente per l'interesse del
partito e per rispetto dei tanti e veri amici che
ci sono nell’Udc. Ma le dimissioni del segretario
provinciale di Campobasso e le argomentazioni
dallo stesso addotte meritano qualche doverosa
puntualizzazione.
L'amico sic! Pinti è stato eletto segretario
provinciale due anni fa. Nel corso di tale pe-
riodo ha convocato il comitato tre volte di cui
una da me richiesta per le regionali 2013 ed in
un'altra occasione, qualche mese fa, per instau-
rare un processo politico in contumacia al se-
gretario regionale Udc al quale non ha avuto
nemmeno il buon senso di avvisarlo o quanto-
meno sentirlo. In due anni non vi è stata nes-
suna iniziativa politica, mai nessun incontro,
comunicato, nemmeno durante le ultime am-
ministrative che hanno visto al voto due impor-
tanti realtà del basso Molise. Voglio ricordare
che l'organizzazione territoriale del partito con
tutte le attività connesse sono di competenza
esclusiva dei comitati provinciali e che il segre-
tario regionale ha la prerogativa di indicare, in
stretta collaborazione con la segreteria nazio-
nale, la linea del partito. Ma queste cose ele-
mentari del vivere in un partito credo che siano
sempre sfuggite all'amico Pinti. In questi due
anni il segretario Pinti non ha mai partecipato
alle riunioni convocate a Roma. La stella del co-
mitato provinciale di Campobasso ha brillato
solo per le sue assenze per questioni di linea
politica dell’Udc, mentre ha trovato tempo e ca-
pacità per andare a Roma in pellegrinaggio
presso la segreteria nazionale per chiedere la
testa di Teresio Di Pietro tacciato di immobili-
smo. La misura è colma, caro Costanzo! Voglio
ricordare a te e far presente a me stesso che in
politica tutti sono utili ma nessuno è indispen-
sabile. Il grande statista Giulio Andreotti diceva
che pensare male è peccato ma a volte ci si
prende. Allora penso che alcuni episodi di ab-
bandono, compreso il tuo, non hanno alcun
fondamento politico, ma sono solo frutto di cal-
coli di riposizionamento, specie in quei comuni
in cui si andrà a breve a votare. L’Udc non è allo
sbando! L’Udc non ha padroni! L’Udc anche a
Termoli comunque sarà presente con orgoglio
con il suo simbolo. Pensavo che nei delicati l'or-
goglio di appartenenza fosse più forte e che
tutti insieme ci stringessimo per preparare le
liste e i programmi e lasciassimo da parte i ri-
sentimenti e le polemiche e che mai si abban-
dona la nave tra i marosi, ma ora mi rendo
conto che Schettino ha fatto tanti proseliti spe-
cialmente in politica. Ma l’Udc non è la Concor-
dia. Le male lingue e le comari della politica
dicono che il dott. Pinti sia sul punto di acca-
sarsi con una nuova aggregazione politica. Io
mi rifiuto di crederlo, ma se così fosse mille au-
guri. Credo che ci mancherà il suo alto contri-
buto organizzativo ma ancor di più i notevoli
apporti di consensi riportati in tutte le nume-
rose competizioni elettorali che lo vedevano
candidato, come quelle racimolate nelle ultime
elezioni regionali un bottino di ben 167 voti di
cui 132 ottenuti a Termoli. Nel chiudere questa
mia breve riflessione ritengo che gli uomini
passano ma le idee restano a prescindere e che
l’Udc e il simbolo dello scudo crociato conti-
nuerà a vivere in tutto il Molise con o senza
Pinti, con o senza Teresio Di Pietro.
Teresio Di Pietro
Segretario regionale Udc Molise
TERMOLI - In relazione alle noti-
zie apparse su alcune testate giorna-
listiche locali l’UDC intende
rivendicare la propria autonomia de-
cisionale in merito alle strategie che,
verranno adottate in previsione della
prossima tornata amministrativa
sull’intero territorio molisano, ivi in-
cluso il comune di Termoli. A questo
riguardo, ben consapevoli della con-
sistenza elettorale che il Partito è in
condizione di esprimere proprio su
Termoli, forte di un 14,75% relativo
alla precedente tornata, e consci sia
dei ruoli di prestigio istituzionale oc-
cupati nella precedente amministra-
zione, di cui i nostri esponenti di
spicco tra cui Vincenzo Aufiero, Vin-
cenzo Ferrazzano, Dino Molinari e
Michele Cocomazzi si sono resi
egregi protagonisti, invitiamo chiun-
que ne avesse carenza di titolarità, a
esimersi da giudizi, congetture, ipo-
tesi ed affermazioni pubbliche di
qualsivoglia natura che per nulla
coincidano con la linea ufficiale che
il partito intenderà perseguire. Per-
tanto quanto apparso sui giornali
precedentemente a questo comuni-
cato è da intendersi smentito tenuto
conto del fatto che alcuna decisione è
presa in considerazione della attuale
fase di riflessione che la direzione re-
gionale e locale sta assumendo in
queste ore. Sicuramente, ci si riserva
di proporre indicazioni forti poggiate
sulla caratura di uomini e risorse di
alto spessore che, certamente, rende-
ranno, nei prossimi giorni, l’UDC
protagonista con ruoli e numeri ca-
paci di condizionare la vittoria finale
della coalizione di appartenenza.
“L’Udc non è strumento di nessuno”
TERMOLI - L’ Onorevole Ma-
stella, ha nominato Bruno Fra-
raccio coordinatore cittadino
dell’ Udeur a Termoli, affer-
mando che la nomina di Frarac-
cio costituisce un momento di
rilancio del partito nella citta-
dina termolese. Con la nomina
l’Udeur si concretizza quale
forza politica attiva e operante
nel panorama politico cittadino,
e si appresta ad affrontare con
forza e determinazione l'im-
portante campagna elettorale
per le elezioni comunali. Il neo
coordinatore ha assicurato che
eserciterà il suo mandato in col-
laborazione con tutto il gruppo
dirigente locale. A partire dalle
prossime consultazioni comu-
nali, saranno messe in campo
una serie di iniziative finaliz-
zate alla crescita del partito.
Udeur: Bruno Fraraccio nominato coordinatore cittadino
L’intervento
Eolico a San Martino: chi ci guadagna?
"Recentemente, sono capitati tra le nostre mani documenti che cihanno offerto degli ottimi spunti di riflessione, o meglio, conferme ad unaserie di ragionamenti che, ripercorrendo la genesi del parco eolico rea-lizzato nel territorio del nostro comune dalla Società New Green MoliseSrl, mettono in luce il fatto che spesso grandi interessi economici sonoveicolati da idee e considerazioni pseudo-ecologiste e pseudo-ambien-taliste che facilmente fanno breccia nell’immaginario di ognuno". A par-lare è il gruppo di opposizione all'amministrazione Facciolla. Ilmovimento San Martino Libera torna sull'argomento eolico a San Mar-tino, guarda le cifre e, parlando in soldoni, pone delle domande che po-trebbero essere sintentizzate in tre parole: chi ci guadagna? "La nostravicenda è esemplare - scrivono gli esponenti del movimento - Duranteil Consiglio Comunale del 16/10/2006, si discusse della ratifica della con-venzione nella sua prima stesura. Il Consiglio Comunale, rassicurato daipareri favorevoli espressi dai relatori tecnici, nonché membri di giunta,assessori D'Alesio, Facciolla, votò quasi all’unanimità la ratifica, con lasola eccezione di un consigliere astenuto. Non era la prima volta che ilConsiglio Comunale si occupava della materia. Infatti, era già accaduto il23/07/2005. In quella occasione, in Consiglio Comunale si discusse del-l’energia eolica e dell’eventualità di ospitare un insediamento sul terri-
torio comunale. Gli interventi degli assessori D’Alesio, Facciolla e Cara-vatta, furono imperniati sui seguenti punti: a) la produzione di energia dafonte eolica è una delle meno inquinanti; b) l’impatto ambientale è pocacosa rispetto a quello della Turbogas e delle aziende chimiche; c) è im-portante scegliere tra le aziende interessate quella di provata serietàche utilizzino tecnologie avanzate. Quindi il Consiglio ritenne opportunoesprimere, unanimemente, “orientamento favorevole per l’energia eo-lica” . Quindi, torniamo all'ottobre del 2006 (amministrazione Totaro). InConsiglio venne presentato uno schema di convenzione tra la societàed il Comune. L’accordo, tra l'altro, prevedeva inizialmente che la NewGreen Srl, a fronte della concessione per l'istallazione di 31 torri eolicheper un totale di 62 MW, versasse nelle casse del comune la somma di250.000 euro, annui, poi divenuti 450.000 euro con la modifica del 16 giu-gno2007. L’aumento della compensazione, nella modifica successiva, fumotivato da una maggiore potenza dell’impianto che sarebbe passata da62 a 72,5 MW. Cosa che del resto non ci risulta essere avvenuta. Sor-voliamo sulla procedura e sulla superficialità dei decisori per carità cri-stiana e veniamo al punto. Una volta raggiunto l'accordo con il comune,New Green completò l'iter burocratico per il rilascio dell'autorizzazioneunica, che ottenne definitivamente nel 2008, nel frattempo il nostro co-
mune aveva cambiato gestione (almeno si fa per dire), dal maggio 2007infatti era subentrata la prima amministrazione Facciolla. Ad ogni modo,rivisto l'accordo, New Green aveva finalmente tutte le autorizzazioninecessarie per la costruzione e la gestione del parco. Accade così chenell'ottobre 2008 essa, la New Green Energy Srl, cede il 50% delle suequote ad Alerion Energie Rinnovabili srl, una grossa società che si occupaesclusivamente di investimenti nel settore delle rinnovabili, per la bellezza(udite bene) di 14,2 MILIONI DI EURO!!!Ricapitolando, la New Green Molise srl, società costituita con 10.000
euro di capitale o giù di lì, che attraverso mera attività diplomatica, ad in-vestimento zero, riesce ad ottenere l'autorizzazione per la costruzionedi un parco eolico da 72 MW. Una volta terminato l'iter burocratico,vende la metà delle sue quote a 14,2 milioni di euro, senza cederne nem-meno il controllo. Vende il 50% delle quote di una società che detienesolo un’autorizzazione alla costruzione del parco! Ergo la sola autoriz-zazione valeva almeno il doppio, ovvero 28,4 milioni di euro!!! Conclu-sione: “Un tale aveva una gallina che faceva le uova d'oro, e credendo chedentro di essa ci fosse una massa d'oro, avendola uccisa, la trovò similealle altre galline. E lui, avendo sperato di trovarvi una ricchezza ammas-sata, fu privato anche di quella piccola ricchezza.”
Il movimento San Martino Libera ripercorre la storia dell’energia del vento e pone domande
L’UDC protagonista alle prossime elezioni comunali
Proroga concessioni demaniali acquacoltura, alle Regioni basterà un timbro
GUARDIALFIERA - Pubblica-
zioni, manifestazioni, convegni,
col l’ègida del Capo dello Stato e
l’intervento di alte personalità, si
organizzano e si moltiplicano in
tutt’Italia, per ricordare i 90 anni
della Radio ed i 60 della Televi-
sione. Particolare fascino esercita
tra popolo, studiosi e sociologi, la
mostra allestita a Roma nel
Museo del Vittoriano, aperta fino
al 30 marzo.Si rivive e si rivede,
con sobbalzi emotivi, un microco-
smo di realtà. Politica, costume,
personaggi, informazione,
scienza, sport, spettacolo, musica:
chiavi di lettura della nostra vita.
Avvincente è il riascolto di radio-
cronache, di canzoni, di sketch.
Vedere di nuovo attori, annuncia-
trici, presentatori, magicamente
legati a vicende passioni, smanie
“nostre personali”, di quegli anni.
Carrellate tematiche curate da
Andrea Camilleri, Piero Angela,
Bruno Vespa, Sergio Zavoli, Piero
Badaloni, Bruno Pizzul, Barbara
Scaramucci, Claudio Ferretti,
Umberto Broccoli.Nostalgica re-
trospettiva di documenti, figure,
di programmi che riportano alla
nostra labile memoria, i tanti me-
riti della Rai, di questa grande
struttura cui tutti noi dobbiamo
molto ed a cui tutti siamo affezio-
nati. Dalla radio a galena, alla
“radio balilla”; dalle teche-rai, alla
tecnologia cablata e satellitare ed
all’ultradigititale terrestre. E’ pos-
sibile, insomma, constatare quella
radio, quella TV, specchio delle
debolezze e delle virtù italiche di
quasi cent’anni. Quella TV che ha
favorito la diffusione minuta del
patrimonio culturale accumulato
nei secoli, che ha sprovincializ-
zato la psicologia popolare e che
ci ha offerto indimenticabili car-
telloni di intrattenimento ed
anche modi nuovi più raffinati di
correlazioni e di crescita. Il Cen-
tro Studi di Guardialfiera (disa-
bato.v incenzo@gmai l .com),
riconosce storicamente e artisti-
camente consistente la Mostra
della Rai al Vittoriano e organizza
per domenica 23 marzo una evo-
cativa e stimolante gita di prima-
vera a Roma, guidata dalla
dott.ssa M.Rosa Gatti responsa-
bile di “Vita Romana”, autorevole
associazione turistica-culturale
della Capitale.
vds
TERMOLI – Ieri 25 militari inglesi
hanno visitato i luoghi dove dal 3 al 7 otto-
bre 1943 si è svolta la Battaglia di Termoli.
La visita di ieri era stata precedeuta da
quella effettuata il 6 febbraio scorso dal
maggiore medico Ed Clitheroe del Royal
Army Medical Corps di Liverpool e un suo
subalterno Bob Dixon per fare una rico-
gnizione dei luoghi dove 70 anni fa si
svolse una cruenta battaglia tra soldati te-
deschi e i soldati inglesi e che costò la vita
a circa 1000 militari (metà inglesi e metà
tedeschi). Le truppe dell’VIII armata in-
glese e del Commonwealth comandate dal
generale Montgomery, sbarcarono alle
2,45 del 3 ottobre 1943 in una “notte nera
come la pece”sulla spiaggia di Termoli e
colsero di sorpresa i tedeschi che occupa-
vano la città da diverse settimane. Il mag-
giore Ed Clitheroe e gli altri militari hanno
ripercorso gli stessi itinerari, luoghi e vie
di Termoli, dove si svolsero le diverse fasi
della battaglia: il tratto di spiaggia nord tra
l’attuale Lido Anna e la Stella Marina dove
avvenne lo sbarco, l’Hotel Corona sede del
Quartier Generale tedesco, Piazza Monu-
mento che divenne insieme a Piazza S.An-
tonio cimitero dei tanti morti, un rifugio
usato durante i bombardamenti sito lungo
il Corso Nazionale, la villa del podestà
Cieri usata per ospitare il gen. Montgo-
mery, il Castello deposito delle munizioni
tedesche, la Cattedrale con il cecchino te-
desco appostato sul campanile, l’Istituto
Gesù e Maria dove alloggiarono parte
delle truppe sbarcate e tante altre posta-
zioni coinvolte nelle numerose sparatorie
e cannoneggiamenti avvenuti in quei fati-
dici 4 giorni. La “Battaglia di Termoli” è
stata descritta su diversi libri inglesi che
raccontano gli episodi bellici più impor-
tanti della seconda guerra mondiale. Su
questa battaglia il prof. Antonio Smar-
giassi ha pubblicato, cinque anni fa, un in-
teressantissimo libro molto apprezzato
dagli appassionati di storia locale e non
solo. Il 3 ottobre 2013, in occasione dei 70
anni dall’avvenimento, l’Associazione Ar-
cheoclub di Termoli organizzò un’affollata
conferenza per ricordare questa battaglia.
Ad accompagnare gli ospiti, anche ieri,
Oscar De Lena presidente della locale As-
sociazione dell’Archeoclub che sulla Bat-
taglia di Termoli ha realizzato un filmato
proiettato il 3 ottobre scorso quando fu ri-
cordato l’avvenimento.
1315 marzo 2014Termoli
PORTOCANNONE – La
commission e regionale anti-
corruzione ha organizzato un
convegno sul tema salute
pubblica, agricoltura e tutela
del territorio che si terrà que-
sto pomeriggio alle 16, nel pa-
lazzo Skanderbeg. Interver-
ranno Vincenzo Musacchio,
presidente della Corea, il
giornalista Michele Mignogna,
Vincenzo Pietrantonio, presi-
dente del Comitato di difesa
della salute pubblica, Luigia
Scarlato e Michele Di Paolo,
componenti del direttivo della
Corea.
Durante i lavori sarà anche
valutata la possibilità di pre-
sentare un ricorso al Tar con-
tro l’installazione dei nuovi
impianti eolici a Campoma-
rino e Montecilfone.
LITORALE - Alle Regioni
basterà un timbro per proro-
gare le concessioni dema-
niali. Lo rende noto il
coordinamento pesca dell’Al-
leanza delle Cooperative ita-
liane nell’auspicare che “le
Regioni, enti preposti al rin-
novo delle concessioni per
l'acquacoltura, recepiscano
al più presto l'atteso chiari-
mento giunto dalla direzione
generale del Demanio Marit-
timo”. Il Demanio ha, infatti,
indicato che per la proroga
delle concessioni demaniali
ad uso pesca e acquacoltura
scadute lo scorso anno, e pro-
rogate fino al 2020 dalle
legge di Stabilità, basterà un
semplice timbro e non occor-
rerà, invece, ripresentare le
domande di concessione.
“Siamo soddisfatti per questo
chiarimento che dimostra la
giustezza della nostra inter-
pretazione e dà un esempio
di quella semplificazione
amministrativa tanto deside-
rata dalla filiera".
Notizie in breve
I 90 anni della radio e i 60 anni
della TV nella Mostra del Vittoriano
Reduci della seconda guerra mondiale in visita ai luoghi della battaglia
Convegno su salute
pubblica e tutela territorio
GUGLIONESI – La
Giunta municipale ha
preso atto dell’ammis-
sione del progetto
presentato dall’Asso-
ciazione di Promo-
zione Sociale “Mondo
Nuovo” per conto del
Comune di Guglionesi
al finanziamento a va-
lere sul Fondo nazio-
nale per le politiche e
i servizi dell’asilo
(FNPSA) per gli anni
2014. Pertanto ha deli-
berato di affidare la
gestione di tutte le
fasi progettuali all’As-
sociazione di Promo-
zione Sociale Mondo
Nuovo.
PORTOCANNONE -
"Dalla finestra", è il ti-
tolo dello spettacolo
teatrale che l’atto il
regista Ugo Ciarfeo
mette in scena questa
sera alle ore 21 nel-
l’auditorium dell’isti-
tuto comprensivo.
Interpreti in questo
primo atto dell’autore
parigino, Georges
Feydeau, Maurizio
Cicchetti e Anna
Maria Graziani.
di Charles N. Papa
MONTAGANO - Oltre ai vari talent in tv, una mi-
riade di opportunità live per band emergenti, pro-
liferano in Molise.
Sono molti i club, pub, birrerie, che danno questa
opportunità.
Ogni band o solista, ha il suo momento di visibilità
e popolarità, sta poi alla bravura e ad un pizzico di
fortuna, avere il successo meritato. Forse ambire ai
talent in tv, non è sempre appropriato, vista la morte
catodica di molti partecipanti.
Il successo, quello vero, è appannaggio di pochi,
molti si suicidano esibendosi più per la voglia di ap-
parire che per esprimere un compiuto senso d’arte.
Nasce così, il cimitero degli aspiranti cantanti che
non hanno raggiunto nessun livello e si sono già
bruciati.
La vera trincea, quella che si oppone al tritacarne
televisivo, resta sempre il live e i vari concorsi regio-
nali. Tra quelli che in Italia sfornano talenti, vi è
Arezzo Wave Love Festival. La kermesse aretina, è
una meta ambita da molti gruppi rock. Sona tanti gli
artisti che si esibiscono su uno dei palchi del Love
Festival come Jovanotti, Bersani, Consoli, Tiroman-
cino, ma solo per citarne alcuni.
In Molise, le selezioni regionali del concorso, sono
curate dall’associazione musicale “Il pentagramma”
di Bojano, il nucleo della Riserva Moac.
Per anni si sono tenute nel capoluogo, per questa
edizione, la giuria si è riunita al Club Studio Pacha-
mama di Montagano. Il verdetto degli incontri pre-
cedenti da parte della giuria, ha portato ai quattro fi-
nalisti che si esibiranno questa sera: Sonic Flowers,
Joyleons, Radioscilla, Lachemio. Ognuno avrà a di-
sposizione 20 minuti.
Sarà la giuria composta da Teresa Mariano e dai
giornalisti Valentina Farinaccio e Maurizio Cavaliere
a consegnare il biglietto per il Love Festival al ter-
mine della serata.
1415 marzo 2014 Spettacolo
CAMPOBASSO - La seconda edi-
zione della rassegna teatrale “Off”,
prevede in cartellone domani “Molli-
sani” di Walter Santoro.
Con lui sul palco il gruppo musicale
“Voria”: Giuliano Gabriele, Lucia Cre-
monesi, Stefano Barbaresco, Tiziano
Palladino, Mariassunta Cerio.
Lo spettacolo ha in Santoro, il prota-
gonista, colui che racconta e che canta
la storia dei molisani un pò molli.
La sua garbata ironia è il percorso
che segue tutto il teatro/canzone di
“Mollisani”.
“Off” prevede altri due spettacoli, il
30 marzo “La cipria nel cielo” di e con
Francesco Vitale e il 6 aprile “Dolmen”
di Nicola Macolino.
Ingresso euro 10,00. Info
3384118604.
Teatro
TERMOLI - Il gruppo fol-
klorico Marinaro “A Shcaf-
fette”, riprende un’antica
tradizione, quella dei riti po-
polari, di culto verso il “Ve-
nerdì Santo” e quello
dell’”Altare a San Giu-
seppe”. Per ripetere l’evoca-
zione, l’Altare si può visitare
in via D’Andrea, 19 dalle ore
17.00 del 18 marzo e sino
alle 13.00 del giorni se-
guente.
Tradizioni
Arezzo wave MoliseStasera le selezioni regionali al Pachamama di Montagano
CAMPOBASSO - Stasera l’aperitivo al
Plaza Cafè dalle 19.30. Play Mario Tallari.
ISERNIA - Alle 22.30 all’Antica Fabbrica
di Ghiaccio Soul Vibes live. Il terzetto è fo-
mato dal bassista Luca Di Muzio, dal per-
cussionista Domingos Mondego e dal dj
Jackie Brown.
JELSI - Al bar Roxy “Aspettando la pri-
mavera”, con dj Twins e dj Tony.
CAMPOBASSO - Oggi al Caffè Marconi
“Dj battle”, in consolle, a colpi di sound,
Helveg vs Hinobe.
BOJANO - Sulla ss17 al pub Cat Woman,
il sabato è “Saturday night party”. Sele-
zioni latino americane con Tony B.
CAMPOBASSO - L’Alexander club pro-
pone animazione con infermiere e dottori
in sala. Due piste, sala fumatori, parcheg-
gio custodito. Nel Liulay privè, special
guest dj Cirillo from Cocoricò.
CAMPOBASSO - La serata house del
Move club oggi ospita dj Koba e dj Diego
Colangelo.
ISERNIA - Il Roof Club stasera realizza
“Press paly” con i dj Diego Capece e Pietro
Mucciarone. Ingresso euro 10,00.
Appuntamenti
Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise
dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal
Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo
336 pagine€ 19,90
Il Campobasso, mercoledì alle ore 15, sarà di scena a Ma-
scalucia, in Sicilia, per affrontare il Catania San Pio X, nel-
l’andata delle semifinali della Coppa Italia. È quanto
decretato dal sorteggio effettuato ieri mattina, presso la
sede della Lega Nazionale Dilettanti a Roma. Mercoledì 19,
dunque, i rossoblù di Farina giocheranno in Sicilia, sette
giorni dopo, il 26, il Campobasso ospiterà il team catanese,
quinto in classifica nel girone A dell’Eccellenza siciliana.
Non ci sono soste per i molisani, che nell’eventualità do-
vessero raggiungere la finalissima, questa si giocherà mer-
coledì 2 aprile.
In questo rush finale del torneo c’è da pensare anche al
campionato: domani al ‘Nuovo Romagnoli’ giungeranno i
campani dell’Alife, squadra che naviga nei bassifondi della
classifica.
Per la matematica promozione in serie D, che potrebbe
arrivare anche per mezzo della Coppa Italia, ai lupi man-
cano quattro vittorie, la prima delle quali potrebbe arrivare
anche domani. Anzi, vedendo lo score stagionale del Cam-
pobasso si può affermare che, sicuramente, la gara contro
l’Alife avvicinerà i lupi al ritorno in serie D dopo quattro
stagioni, tre delle quali vissute in Lega Pro e una, quella at-
tuale, in Eccellenza.
La squadra, agli ordini di mister Francesco Farina, all’in-
domani della giornata di riposo concessa al gruppo dopo le
fatiche di Coppa Italia, con il lungo viaggio in Sardegna, è
tornata ad allenarsi. Per smaltire le tossine della partita a
Villaputzu, il club del presidente Giulio Perrucci non ha
nemmeno richiesto l’anticipo della gara di campionato a
oggi. Si giocherà regolarmente domani e all’appello, per la
prima volta in questa stagione, mancherà il capitano Anto-
nio Minadeo, che deve scontare un turno di squalifica. As-
senti, ovviamente, anche i convalescenti Guglielmi e Monti,
oltre a Cammino.
Farina non potrà nemmeno affidarsi più di tanto al turno-
ver, perché la rosa a disposizione dispone di appena di-
ciotto elementi, compresi i due portieri che si alternano in
campionato e coppa e gli under, molti dei quali utilizzati
fino a questo momento con il contagocce. A questo punto
della stagione, dunque, sarebbe troppo rischioso metterli in
campo tutti insieme.
La gara contro l’Alife sarà diretta da Daniele Iuliano della
sezione di Termoli, che sarà coadiuvato dagli assistenti
Luigi Bonavita e Michele Rinaldi, entrambi della sezione
termolese.
Questione stadio – Ieri mattina il dirigente rossoblù,
Gaetano Mascione, ha incontrato l’assessore allo sport del
Comune di Campobasso, Aldo De Benedittis, per verificare
gli ultimi dettagli della convenzione con la quale si affiderà
la gestione dello stadio di contrada Selva Piana all’Us Cam-
pobasso 1919.
Le parti si ritroveranno lunedì, quando saranno limati i
dettagli della convenzione, che sarà sottoposta all’approva-
zione della Giunta comunale. Un’operazione veloce, che ci
sarà prima della fine del mandato, ormai agli sgoccioli.
L’assessore De Benedittis vorrebbe sbloccare anche gli
800mila euro, che il comune aveva ottenuto dalla Regione
Molise due anni e mezzo fa per i lavori allo stadio. E, in tal
senso, l’amministratore comunale è in contatto con l’asses-
sore allo sport di Palazzo Vitale, Carmelo Parpiglia, tra le
altre cose ex calciatore del Campobasso.
L’obiettivo del club rossoblù è quello di ottenere la ge-
stione e lo sblocco del finanziamento, per rimettere a nuovo
lo stadio prima dell’inizio della prossima stagione sportiva.
Lunedì l’incontro del club col Comune per la gestione dello stadio e per lo sblocco degli 800mila euro destinati alla struttura
L’Isernia è sempre più nel caos societario: la trasferta di Mate-lica, terza forza del torneo, è stata assicurata dal presidente difatto, Mario Ciampittiello, che comunque aveva già in precedenzaseguito le orme dell’ex direttore sportivo Dino Petrangelo, dimet-tendosi due settimane fa. Fatto sta che Ciampittiello garantirà lespese per non disertare la gara in terra marchigiana, quando è an-cora accesa la fiammella della speranza per poter disputare i pla-yout, per provare a salvare il titolo sportivo e, successivamente, inestate anche la società, che ad oggi non ha più dirigenti.
La trasferta di Matelica non è delle più agevoli e l’Isernia proveràa uscire dal campo con almeno un punto, sperando che l’Angolanaperde contro il Fano. Ovviamente la situazione è drammatica per-ché, oltre a raggiungere il terz’ultimo posto, l’Isernia deve ancheridurre il gap dalla sest’ultima posizione, per poter ambire alla di-sputa della gara di spareggio il prossimo mese di maggio.
Una conferenza stampa di coloro che figurano dirigenti ha chia-rito un po’ la situazione di confusione con un dato generale: chi,attualmente, detiene la proprietà del club non è disposto a pagarei debiti per salvare l’Isernia Fc.
Situazione diversa a Termoli. La squadra di mister Giacomarroha raggiunto la seconda piazza e, domani, i giallorossi saranno discena a Celano, per continuare la corsa che vede il team di patronNicola Cesare vincere da quattro turni consecutivamente. Tra ottogiorni, inoltre, ci sarà lo scontro diretto contro il Matelica, squadracontro la quale il Termoli punterà a mettere in cassaforte la se-
conda piazza, che le consentirà di giocare la prima fase dei playoffal ‘Cannarsa’ con due vantaggi: il fattore campo e ulteriori speseridotte al minimo.
Il Termoli, da quando la Lega Pro ha aperto a possibili ripescaggiper la serie C unica, ha iniziato a pensare seriamente agli spareggidi fine stagione. Prima si pensa a vincere, in estate si rifletterà sulfuturo, visto che il presidente Nicola Cesare già da tempo ha an-nunciato il suo disimpegno a conclusione della stagione. Se il Ter-moli guadagnerà sul campo le credenziali per il ripescaggio in serieC, sicuramente a più di un imprenditore potrebbe far gola la so-cietà giallorossa.E, comunque, anche se la capolista Ancona è lon-tana otto punti, fin quando la matematica non consegnerà ilcampionato ai dorici, il Termoli ha il dovere di provare una diffici-lissima rincorsa.
Al ‘Civitelle’ partirà l’operazione riscatto per l’Olympia Agno-nese, che ha perso due settimane fa contro la Maceratese, otte-nendo solo un punticino nel derby contro l’Isernia. I granata dimister Urbano, che si trovano nella zona pericolosa della classifica,devono soltanto vincere contro il Giulianova, peraltro tranquillocon la salvezza ormai acquisita. Si prevede una goleada per il Bo-jano, sempre se si presenterà, che al ‘Colalillo’ riceverà la capolistaAncona. Per i biancorossi, vicini al ritorno in serie C, la gara interra molisana sarà un test per far giocare chi ha avuto meno spa-zio e fare rifiatare coloro che sono stati maggiormente impiegati,soprattutto nell’ultimo periodo.
Sport15
15 marzo 2014
Il Termoli, domani, cercherà il pokerissimo a Celano. L’Agnonese attende il Giulianova
Il presidente dimissionario Ciampittiello assicurerà
la trasferta. A Bojano attesa la goleada per l’Ancona
Campobasso, l’andata dellesemifinali si gioca a Catania
Nuovo Montaquila – Sesto CampanoAlessio Di Nanno di Campobasso
(Galeazzo-Agostinelli) oggiVenafro – Roccaravindola
Maurizio Barbiero di Campobasso (Bibbò-Pasquale) oggi
Virtus Pozzilli – MonteneroFrancesco Lupoli di Frattamaggiore
(Izzo-Petrillo) oggiCampobasso – Alife
Daniele Iuliano di Termoli (Bonavita-Rinaldi)Cliternina – C. Vairano
Giorgio Sangregorio dell’Aquila (Centracchio-Di Tomaso)
Fornelli – Pol. GambatesaAndrea Martino di Isernia (D’Onofrio-Biondo)
Roseto – SantelianaAntonio De Lucia di Isernia (Viola-D’Apollonio)
Vastogirardi – Calcio DaunaAgostino De Santis di Campobasso
(Testa-Mariano)La classifica: Campobasso 67; Calcio Dauna 58;Sesto Campano 49; Fornelli 47; Venafro 41; Ro-seto 34; Pol. Gambatesa 32; Nuovo Montaquila28; Vastogirardi 27; Roccaravindola e Cliternina23; Santeliana 21; Alife 20; Vairano 19; Virtus Poz-zilli e Montenero 15.
I lupi, mercoledì prossimo, saranno di scena a Mascaluciaper mettere le mani sulla finalissima. Domani c’è l’Alife
Amiternina – MacerateseMichele Somma di Castellammare di Stabia
(Capaldo-Cascone)Bojano – Ancona
Pierluigi Mazzei di Brindisi (Robusto-Rega)Celano – Termoli
Matteo Marchetti di Ostia Lido (Pagano-Manco)Civitanovese – Fermana
Luigi Carella di Bari (Falco-Antonacci)Jesina – Sulmona
Matteo Perissinotto di San Donà di Piave (Fedele-Della Croce)
Matelica – Isernia: Alessandro Chindemi di Viterbo
(Di Bello-Pappagallo)Olympia Agnonese – Giulianova
Salvatore Marco Dibenedetto di Barletta(Summa-Piccolo)Angolana – Fano
Maria Marotta di Sapri (De Prisco-Minichino)
Vis Pesaro – RecanateseMatteo D’Ambrogio di Frosinone
(Iannaurato-Basile)La classifica: Ancona (-1) 58; Termoli 50; Mate-lica 48; Maceratese 46; Vis Pesaro 43; Giulianova39; Civitanovese 38; Sulmona 36; Celano e Fer-mana 35; Fano e Jesina 33; Olympia Agnonese30; Recanatese 29; Amiternina 27; Angolana 21;Isernia (-1) 19; Bojano (-2) 2.
SERIE D GIRONE F - 24^ GIORNATA
ECCELLENZA - ARBITRI 24^ GIORNATA
Isernia in campo a Matelica, seppur nel caos più totale
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