2015 Workshop
Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza
in urbanistica
Knowledge and Appropriate Technologies for Sustainability and Resilience in Planning
Funda Atun, Maria Pia Boni, Annapaola Canevari, Massimo Compagnoni, Luca Marescotti,
Maria Mascione, Ouejdane Mejri, Scira Menoni, Floriana Pergalani
Cover
04 marzo 2015
Maria Mascione
La mappatura del rischio per i beni architettonici: strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle informazioni. Verso la tutela del territorio
2015 Workshop
Conoscenza e tecnologie appropriate per la sostenibilità e la resilienza in urbanistica - Knowledge and Appropriate
Technologies for Sustainability and Resilience in Planning
Maria Mascione – 04.03.2015
Gestione del patrimonio culturale: maggiore complessità e maggiore necessità di approcci gestionali adeguati
[fonte: UNESCO, Managing Cultural World Heritage, Manual, 2013, p.14.]
Some examples of old and news issues in heritage management
Maria Mascione – 04.03.2015
Quali rischi per il patrimonio culturale?
The following are some of the most common hazards that may lead to a disaster (WMO; ICSU, 2007):
• Meteorological: hurricanes, tornadoes, heat-waves, lightning, fire;
• Hydrological: floods, flash-floods, tsunamis;
• Geological: volcanoes, earthquakes, mass movement (falls, slides, slumps);
• Astrophysical: meteorites;
• Biological: epidemics, pests;
• Human-induced: armed conflict, fire, pollution, infrastructure failure or collapse, civil unrest and terrorism;
• Climate change: increased storm frequency and severity, glacial lake outburst floods (GLOFs).
[fonte: UNESCO, Managing Disaster Risks for World Heritage, Manual, 2010, p.9.]
Maria Mascione – 04.03.2015
Relazioni tra rischi naturali e rischi indotti da cause umane
[fonte: UNESCO, Managing Disaster Risks for World Heritage, Manual, 2010, p.9.]
Maria Mascione – 04.03.2015
Complessità degli “oggetti”, scala e temi delle analisi
[fonte: ©2011 Ministero dell'Ambiente - Geoportale Nazionale]
Castello di Torrechiara – Langhirano - PR
[fonte: Maria Mascione]
Bernate Ticino - MI Bernate Ticino - MI
Maria Mascione – 04.03.2015
Complessità degli “oggetti”, scala e temi delle analisi
[fonte: ©2011 Ministero dell'Ambiente - Geoportale Nazionale]
Castello di Torrechiara – Langhirano - PR
[fonte: Maria Mascione]
Castello di Torrechiara – Langhirano - PR
Maria Mascione – 04.03.2015
Quale patrimonio architettonico? Quale patrimonio ambientale?
CENTRISTORICI
ARCHITETTURA
“DIFFUSA”
PAESAGGI
CITTA'CENTRI URBANI
BENI ARCHITET-
TONICI
HISTORIC URBAN
LANDSCAPE
AMBIENTE
TERRITORIO
Sono beni culturali tangibili, legati da relazioni materiali e immateriali ad altri beni culturali
Maria Mascione – 04.03.2015
Complessità degli “oggetti”, scala e temi delle analisi
[fonte: ©2011 Ministero dell'Ambiente - Geoportale Nazionale]
Maria Mascione – 04.03.2015
CATALOGHI DEI BENI CULTURALI
Dataset, standard per una conoscenza strutturata e
codificata
RILIEVO e MISURAZIONE DATI AMBIENTALIDataset, standard
per una conoscenza strutturata e codificata
CARTOGRAFIADalla localizzazione dei beni
alla mappatura dei fenomeni di rischio
GIS(Geographic Information
System)Trattamento di dati geografici e alfanumerici, ma non solo...
Strumenti per la mappatura del rischio
Maria Mascione – 04.03.2015
Contenuti per la mappatura del rischioI dati – produzione e qualità
Tipologie
dati quantitativi/dati qualitativi/dati metrici
alfanumerici, geografici [spatial information], iconografici...
Contesto di produzione
Pubblica Amministrazione
altri soggetti/organismi pubblici e/o privati
Modalità di produzione
attività ordinarie, progetti specifici
Maria Mascione – 04.03.2015
Contenuti per la mappatura del rischioI dati – produzione e qualità
Processo di produzione
Progettazione concettuale (quale dato, a cosa mi serve)
Acquisizione/restituzione (componente tecnologica)
Descrizione e codifica (standard/metadati)
Aggiornamento e certificazione
Valore del dato nel tempo
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioSistemi informativi e GIS, una definizione
I Sistemi Informativi
sono sistemi socio-tecnici costituiti da hardware, software,
dati di varia natura e persone, progettati e sviluppati per
rispondere a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione,
aggiornamento e visualizzazione di dati.
Ciò che caratterizza in più i Sistemi Informativi [Geografici] è la capacità di gestire, analizzare e visualizzare dati con contenuto
geografico/spaziale.
Maria Mascione – 04.03.2015
GIS - operazioni sui dati
fonte: G. B
ordogna,
Sistemi Inform
ativi
Geografici. Componenti
e modelli d
i dati spazia
li
(corso di Sistemi
Informativi III
, Un. S
tudi
di Bergamo)
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioGIS – obiettivi di definizione e sviluppo
Conoscenza e analisi
Integrazione di dati e informazioni
Monitoraggio e prevenzione
Gestione delle emergenze
Modellazione
Supporto alle decisioni
...
Maria Mascione – 04.03.2015
Identificazione certa dell'oggetto
Accuratezza delle misurazioni
Esattezza dei riferimenti spaziali
Coerenza tra dettaglio/scala dell'identificazione e informazioni associate
GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali - Il valore della georeferenza
Maria Mascione – 04.03.2015
Massa Marittima, 'Ex casa del Fascio, localizzazione sul centroide geografico della località (www.benitutelati.it)
Onsernone-Russo,Chiesa di S. Maria Assunta (A2635), fonte: Inventario Beni Culturali Canton Ticino http://www.ti.ch
GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali - Il valore della georeferenza
Maria Mascione – 04.03.2015
Abbadia San Salvatore (SI), chiesa della Madonna del Castagno, localizzazione tramite punto (www.cartadelrischio.it)
GIS – Rappresentazione e archiviazione dei dati spaziali - Il valore della georeferenza
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioGis – dati spaziali – infrastrutture - standard
INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in the European CommunityDirective 2007/2/EC of the European Parliament and of the Council of 14 March 2007 establishing an Infrastructure for Spatial Information in the European Community (INSPIRE)
The INSPIRE directive aims to create a European Union (EU)
spatial data infrastructure.
This will enable the sharing of environmental spatial information among public sector organisations and better facilitate public access to spatial information across Europe.
[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioGis – dati spaziali – standard - metadati
“What is the INSPIRE Directive?
The INSPIRE directive came into force on 15 May 2007 and will be implemented in various stages, with full implementation required by 2019.
The INSPIRE directive aims to create a European Union (EU) spatial data infrastructure. This will enable the sharing of environmental spatial information among public sector organisations and better facilitate public access to spatial information across Europe.
A European Spatial Data Infrastructure will assist in policy-making across boundaries. Therefore the spatial information considered under the directive is extensive and includes a great variety of topical and technical themes.”
[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioGis – dati spaziali – standard - metadati
INSPIRE is based on a number of common principles:• Data should be collected only once and kept where it can be
maintained most effectively.• It should be possible to combine seamless spatial information from
different sources across Europe and share it with many users and applications.
• It should be possible for information collected at one level/scale to be shared with all levels/scales; detailed for thorough investigations, general for strategic purposes.
• Geographic information needed for good governance at all levels should be readily and transparently available.
• Easy to find what geographic information is available, how it can be used to meet a particular need, and under which conditions it can be acquired and used.
[fonte: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/48]
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioLa conoscenza dei beni da tutelare
Normative (Iccd - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) per la catalogazione, di cosa si compongono
Schedesono modelli descrittivi che raccolgono in modo organizzato le informazioni sui beni, secondo un 'percorso' conoscitivo che guida il catalogatore ed al tempo stesso controlla e codifica l'acquisizione dei dati secondo precisi criteri.Authority file sono archivi controllati che riguardano 'entità' (come gli autori, la bibliografia) in relazione con i beni culturali. Sono supporti per la standardizzazione dei datiSchede per le entità multimedialimodelli per la descrizione e la gestione delle informazioni che riguardano i diversi tipi di documenti (fotografie, disegni tecnici, audio, video, fonti archivistiche, ecc.)
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioLa conoscenza dei beni da tutelare
Iccd (Istituto centrale per il catalogo e la documentazione) – Normative e strumenti di supporto e controllo per la catalogazione dei beni culturali
Normative• schede di catalogo• authority file (per es. Scheda AUT e scheda BIB)• schede per le entità multimediali
Strumenti di supporto e di controllo• liste di valori o di termini (per es. lista regioni, lista
diocesi ...)• vocabolari• metadati
http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/115/standard-catalografici
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioLa conoscenza dei beni da tutelare
Catalogazione, vocabolari di controllo
[esempio tratto da SIRBeC Cataloghi, regione Lombardia]
Maria Mascione – 04.03.2015
Strumenti per la mappatura del rischioCatalogazione, strumenti di codifica
Thésaurus, Inventaire Géneral, Thesaurus de l'architecture, Documents & Méthodes, n. 7, 2000.
[reperibile all''URL http://www.culture.gouv.fr/culture/inventai/extranet/lexthe.htm]
Maria Mascione – 04.03.2015
Catalogazione beni culturali, banche dati esistenti (MIBACT)
“I dati necessari all'attuazione del progetto sono oggi presenti nelle Soprintendenze, nelle Direzioni Regionali e, a livello centrale, all'interno delle seguenti banche dati:Sistema informativo Carta del Rischio contenente tutti i decreti di vincolo su beni immobili emessi dal 1909 al 2003 (ex leges 364/1909, 1089/1939, 490/1999) presso l'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro
Sistema Informativo Beni Tutelati presso la Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee;
Sistema informativo SITAP presso la Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte Contemporanee.
Sistema Informativo SIGEC Web presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.”[fonte: http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/Vincoli_in_Rete.html]
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiCarta del rischio del patrimonio culturale (ISCR), base teorica
“Occorre che prenda corpo di azione tecnica quel rovesciamento del restauro tradizionale finora postulato solo in sede teorica (Brandi) come "restauro preventivo".
Una simile tecnica, alla quale qui diamo il nome di CONSERVAZIONE PROGRAMMATA, è di necessità rivolta prima che verso singoli beni, verso l'ambiente che li contiene e dal quale provengono tutte le possibili cause del loro deterioramento.
Il suo obiettivo è pertanto il controllo di tali cause, per rallentare quanto più possibile la velocità dei processi di deterioramento, intervenendo, in pari tempo e se necessario, con trattamenti manutentivi appropriati ai vari tipi di materiali.”
[G. Urbani, Piano Pilota per la conservazione dei beni culturali in Umbria, 1976]
Maria Mascione – 04.03.2015
Architettura
Rischio statico Rischio ambientale-aria Rischio antropico
COMPONENTI DEI FATTORI DI RISCHIO: Vulnerabilità (riferita al bene) Pericolosità territoriale (riferita all'ambiente in
cui è situato il bene)
EsempiCarta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiCarta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Costruzione del modello di rischioApproccio statistico, sulla cui base i singoli beni sono valutati come "unità" di una "popolazione statistica" di cui si mira a valutare il livello di vulnerabilità e quindi di rischio.
I Fattori di Rischio sono stati suddivisi in:- Vulnerabilità Individuale (V), ossia una funzione che indica il livello di esposizione di un dato bene all'aggressione dei fattori territoriali ambientali
- Pericolosità Territoriale (P), ossia una funzione che indica il livello di potenziale aggressività di una data area territoriale, indipendentemente dalla presenza o meno dei beni. [fonte: www.cartadelrischio.it]
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiProgetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Domìni per la definizione del Modello di Rischio
Vulnerabilità (V)
dominio Ambientale-Aria (definito dall’aspetto della superficie), V1;
dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche costruttive e statico-strutturali), V2;
il dominio Antropico (definito dall'uso e dalla sicurezza), V3.
Pericolosità (P)
dominio Ambientale-Aria (caratterizzato dai fattori climatici, microclimatici e gli inquinanti dell'aria), P1;
dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche geomorfologiche del suolo e del sottosuolo), P2;
dominio Antropico (caratterizzato dalle dinamiche demografiche e socioeconomiche), P3.
[fonte: www.cartadelrischio.it]
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiProgetto Carta del rischio del patrimonio culturale (ISCR)
Domìni per la definizione del Modello di Rischio
Vulnerabilità (V)
dominio Ambientale-Aria (definito dall’aspetto della superficie), V1;
dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche costruttive e statico-strutturali), V2;
il dominio Antropico (definito dall'uso e dalla sicurezza), V3.
Pericolosità (P)
dominio Ambientale-Aria (caratterizzato dai fattori climatici, microclimatici e gli inquinanti dell'aria), P1;
dominio Statico-Strutturale (definito dalle caratteristiche geomorfologiche del suolo e del sottosuolo), P2;
dominio Antropico (caratterizzato dalle dinamiche demografiche e socioeconomiche), P3.
[fonte: www.cartadelrischio.it]
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiLa Carta del rischio patrimonio culturale (ISCR)
[fonte: www.cartadelrischio.it]
Maria Mascione – 04.03.2015
[fonte: http://www.cartografia.regione.lombardia.it/Nadir/Start.do]
EsempiLa Carta del rischio patrimonio culturale (ISCR) / Polo Regione Lombardia
Maria Mascione – 04.03.2015
Fonte: http://smu.insula.it
EsempiSistema di manutenzione urbana Venezia/modulo Altimetria
Maria Mascione – 04.03.2015
Fonte: http://smu.insula.it
EsempiSistema di manutenzione urbana Venezia/modulo Altimetria
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiDistretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
Piano di gestione delle acque Dir. 2000/60/CE - Piano di Bacino del fiume Arno (stralcio “Bilancio idrico”)
INTERAZIONE TRA CORPI IDRICI E BENI CULTURALI http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiDistretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
Maria Mascione – 04.03.2015
Piano di gestione delle acque Dir. 2000/60/CE - Piano di Bacino del fiume Arno (stralcio “Bilancio idrico”)
INTERAZIONE TRA CORPI IDRICI E BENI CULTURALI http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/
EsempiDistretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
Maria Mascione – 04.03.2015
Beni architettonici e contesto sono il territorio: uguale livello di attenzione e di tutelaGestione dei fattori di rischio
EsempiLa carte des opérations archéologiques de l'Inrap (France)
Fonte: www.inrap.fr
http://www.inrap.fr/archeologie-preventive/Sites-archeologiques/p-30-Rechercher-un-site.htm
Maria Mascione – 04.03.2015
EsempiLa carte des opérations archéologiques de l'Inrap (France)
Fonte: www.inrap.fr
[fonte: www.inrap.fr]
Fonte: www.inrap.fr
Maria Mascione – 04.03.2015
Non rush mode - consists of the on-demand provision of geospatial information in support of emergencymanagement activities not related
to immediate response
Rush mode - consists of the on-demand and
fast provision (within hours or days) of
geospatial information in support of emergency
management activities immediately following
an emergency event.
Copernicus Emergency Management ServiceGeospatial information on-demand in support of emergency management activities
[fonte: http://emergency.copernicus.eu/mapping/ems/ems-mapping-service]
Maria Mascione – 04.03.2015
Il “piano di conservazione” del territorio e la riduzione dei rischi attraverso la gestione di dati e informazioni
– Aumento della condivisione di dati e informazioni– Possibilità di uso di basi dati comuni (Web Map Service,
Web Feature Service, Web Coverage Service...)– Rapporti e collaborazioni tra gli enti produttori di dati– Regole comuni per l'interoperabilità di contenuti e di
formati– Metadati, informazioni sulla qualità dei dati– Individuazione dei dati significativi per la gestione del
rischio e verifica delle esigenze di informazione nel tempo– Dataset standard, aggiornati, certificati, aperti, – Dataset disponibili in tempi certi [e in certi casi anche
brevi]– Banda larga per l'accessibilità ai dati e ai servizi
Verso la tutela del territorio
Maria Mascione – 04.03.2015
Geo dataset comuni e condivisi
[fonte: ©2011 Ministero dell'Ambiente - Geoportale Nazionale]
Maria Mascione – 04.03.2015
Sistema manutenzione urbana VeneziaWebGIS Sistema manutenzione urbana Venezia, www.smu.insula.it
Distretto Idrografico Appennino Settentrionale/Autorità di Bacino dell'Arno
WebGIS Interazione corpi idrici e beni culturali, http://geodataserver2.adbarno.it/pg_benicult_ci/
Carta del rischio del patrimonio culturalehttp://www.cartadelrischio.it;
Carta del rischio del patrimonio culturale, Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archeologici architettonici artistici e storici, Istituto centrale per il restauro, ATI-MARIS, 4 voll., 1-La cartografia tematica, 2-la metodologia per il calcolo del rischio, 3-Il rischio locale, 4-Il sistema informativo della carta del rischio, s.l., edizione curata da Bonifica s.p.a., 1996.
Polo regionale lombardoNaDIR Web Navigatore Geografico per Dati e Informazioni sulle Risorse culturalihttp://www.cartografia.regione.lombardia.it/Nadir/Start.doSull'impostazione del progetto: Sessa, Valentina, “La Carta del Rischio del patrimonio culturale: l'esperienza della Lombardia”, in Aedon, n.3, 2000. [disponibile online all'URL http://http://www.aedon.mulino.it/archivio/2000/3/sessa.htm]
Fonti e documentazione di riferimento
Maria Mascione – 04.03.2015
DRM (Disaster Risk Management)UNESCO / ICCROM / ICOMOS / IUCN, Managing disaster risk for world heritage, United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, June 2010. Available online, URL http://whc.unesco.org/en/activities/630/
Inrap – Institut Natiònal de Recherche pour l'Archeologie PreventiveCarte des opérations archéologiques de l'Inraphttp://www.inrap.frhttp://www.inrap.fr/archeologie-preventive/Sites-archeologiques/p-30-Rechercher-un-site.htm
INSPIRE – Infrastructure for Spatial Information in the European CommunityProject web site: http://inspire.jrc.ec.europa.eu/Geoportal: http://inspire-geoportal.ec.europa.eu/
Portale cartografico nazionale http://www.pcn.minambiente.it/GN/Repertorio nazionale dei dati territoriali http://www.rndt.gov.it/RNDT/home/index.phpIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale http://www.isprambiente.gov.it/it
Fonti e documentazione di riferimento
Maria Mascione – 04.03.2015
Open Data, qualche riferimentoComunità Europea: http://www.epsiplatform.eu/ The ePSIplatform is a European Commission (DG CONNECT) initiative with the objective of promoting a dynamic Public Sector Information (PSI) and Open Data re-use market across the European Union.Italia: http://www.dati.gov.it/Regione Lombardia: https://www.dati.lombardia.it/Associazione Liberiamo i dati geografici: http://www.opengeodata.it/
Fonti e documentazione di riferimento
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