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Roma 4-5 giugno 2007Roma 4-5 giugno 2007
COMUNI DEL DISTRETTO DI PARMAAZIENDA USL DI PARMA
AZIENDA OSPEDALIERA-UNIVERSITARIA
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Le ragioni di un Le ragioni di un progetto progetto
integrato:integrato:
l’attenzione ai l’attenzione ai problemi sociali problemi sociali
e sanitarie sanitari
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Protocollo di intesaProtocollo di intesa tra tra
Comuni del Distretto di Parma, Comuni del Distretto di Parma, Azienda Sanitaria Locale, Azienda Sanitaria Locale,
Azienda Ospedaliera-UniversitariaAzienda Ospedaliera-Universitaria
La nascita è un evento che riguarda il vivere sociale
nel suo complesso.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
L’integrazione come scelta
PoliticaIstituzionale(Comuni e Aziende sanitarie)Professionale e dei servizi
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SCELTA POLITICASCELTA POLITICALa politica familiare ha esplicitato il riconoscimento del ruolo essenziale della famiglia nella cura della persona e nella promozione della coesione sociale.
Gli Enti e le Istituzioni locali hanno voluto organizzare un percorso specifico per i protagonisti dell’evento nascita: i genitori e il bambino
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SCELTA ISTITUZIONALESCELTA ISTITUZIONALEIl piano di zona come strumento principe dicollegamento istituzionale, di forte integrazione trasoggetti pubblici e privati e tra servizi sociali e sanitariIl piano di zona come luogo in cui individuare le priorità d’azione che richiedono l’interventocongiunto del servizio sanitario e della rete sociale.Il percorso nascita rientra tra le azioniintegrate del piano di zona nell’area diintervento legata alle responsabilità familiari, capacitàgenitoriali e promozione dei diritti di bambini
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SERVIZI E PROFESSIONISTISERVIZI E PROFESSIONISTI
Il percorso nascita: un binario per l’integrazione professionaleTavolo con rappresentanti i Servizi e l’Associazione Futura Strumenti di lettura dei bisogni di salute e benessere integrati a sostegno della programmazioneSistemi informativi integrati per la gestione delpercorso Formazione comune per gli operatori dei servizisociali, sanitari, educativi, pubblici e privati; Valutazione integrata degli esiti e dell’impatto delle politiche
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA Dall’esperienza si trae che i Servizi sono attivati solo dopo che i soggetti presentano dei danni. Il peso fisico e sociale della gestione della quotidianità di fronte all’evento “nascita” non viene considerato. Esso può indurre inadeguatezza, solitudine e difficoltà a:
comprendere i propri compiti di cura riconoscere i supporti che la società
può attivarevedere i confini tra normalità e
sofferenza, spesso mal delineati.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Di fronte ai bisogni della genitorialità anche un sistema sociale e sanitario con una buona diffusione dei Servizi può non essere adeguato a rispondere a tutti.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
L’idea condivisa è che attraverso la disponibilità, l’osservazione attenta e l’ascolto e la rivalutazione da parte di tutti sull’evolversi delle situazioni, è possibile favorire il benessere e prevenire e/o contenere il rischio e il manifestarsi di situazioni di danno.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Il percorso Nascita è un progetto di Promozione della salute.
(OMS).
Valorizzare il patrimonio di salute del singolo è interesse di tutta la comunità.
(Piano di zona del distretto)
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Carta di Ottawa (1986)
promozione della salute
definita come
Il processo che permette
alle persone e alle comunità
di sviluppare una autonoma capacità di controllo sul proprio stato di salute
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
L’assunzione di fondo è che le persone e le comunità non sono soggetti deboli,
vulnerabili, da tutelare ma hanno potenziali competenze da valorizzare, cioè sono
motore del cambiamento
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Una strategia di prevenzione e promozione della salute deve prevedere un modello organizzativo che preveda che ogni singola persona sia raggiunta da operatori motivati e preparati,in grado di farsi accettare, con modalità di comunicazione modulate sulle caratteristiche della persona e quindi capaci di tener conto degli aspetti culturali, relazionali, psicologici, etici, sociali e antropologici.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Riflessioni condivise: I genitori hanno in sé le
competenze per affrontare le scelte e il vivere quotidiano
I professionisti devono essere “facilitatori“ della loro crescita personale, favorendo il processo di empowerment
I Servizi devono svolgere azioni di sostegno in una logica di continuità e di condivisione.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Il tavolo comune ha consentito di: riaffermare la “normalità” della nascita rafforzare il concetto che sguardi diversi possono esplorare nuovi modi di dare attenzione ai genitori, definire priorità, metodologie e strategie sociali riconfermare le figure di riferimento (ostetrica e pediatra)
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
L’elaborazione dei progetti: Parto a domicilio, Dimissione Appropriata, Sostegno all’ allattamento al seno Progetto “grandi prematuri”A casa con sostegno
sono stati un primo passo per migliorare l’attenzione alla nascita e dare risposte concrete ai genitori.Restavano problemi aperti: Parcellizzazione degli interventi Valori non del tutto condivisi tra i servizi Variegatezza di culture tecniche
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITAIl percorso nascita accompagna i genitori dallagravidanza al primo anno di vita del bambino, offrendostrumenti e servizi per rendere la nascita sicura eserena. E’ finalizzato alla promozione del benessere familiarealla qualità della salute della donna allavalorizzazione di una forte sinergia materna e paternaal miglioramento delle cure del neonato edell’integrazione del nucleo
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITASi modella sulle situazioni specifiche di ogni famiglia e sui tempi naturali della gestazione, del parto e della successiva riorganizzazione familiare. Il punto di forza è la continua sinergia tra le diverse forze: l’utente non è mai uno sconosciuto.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITAL’integrazione professionale e dei servizi
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA1) Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma:
Dipartimento Cure Primarie U.O. Salute Donna, U.O. di Riabilitazione, Spazio Salute Immigrati SERT Dipartimento Salute Mentale
U.O. di PsichiatriaU.O. di N.P.I. U.O. di Psicologia Sociale
Dipartimento di Sanità Pubblica Pediatria di Comunità Pediatri di libera scelta
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
2) Azienda Ospedaliera –Universitaria di Parma:
Dipartimento Materno Infantile: Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologica, Istituto di Clinica Pediatrica, Istituto di Puericultura e Medicina
Neonatale, U.O. di Pediatria e Oncoematologia
Servizio Sociale
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Comune di Parma: Servizio Front Office Adulti Famiglie ed età
evolutiva (S.O. Minori) Centro per le Famiglie Agenzia Disabili (Progetto 'A casa con
sostegno') Servizi Educativi
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Altri Comuni del Distretto di Parma:Colorno, Mezzani, Sorbolo, Torrile.
Servizio sociale di base
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
FASI DEL PERCORSOFASI DEL PERCORSO Ha considerato le tre fasi del Percorso:
GravidanzaNascitaRitorno a casa
Tutto il personale coinvolto nel Percorso Nascita deve essere in grado di fornire omogeneità di informazione e dotato di supporti predisposti ad una risposta conforme.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
A) GravidanzaA) GravidanzaL'ostetrica costituisce la figura di riferimento. Primo colloquio: informazioni sul
percorso (corsi di preparazione alla nascita, assistenza personalizzata alla gravidanza, parto a domicilio, puerperio, sostegno all’allattamento).
Rilevazione di bisogni “altri”
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITAConsulenza sociale e psicologica sulla genitorialità
A fronte di difficoltà nello sviluppo dell'identità genitoriale interviene l’équipe territoriale (psicologo, assistente sociale).Colloquio con l’Assistente Sociale del Polo in consultorio
Le gravide seguita al SAG potranno avere una consulenza dal servizio sociale dell’Azienda Ospedaliero-universitaria poi invio al territorio.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
In caso di gravide con problematiche collegate all'abuso di sostanze stupefacenti o con problematiche psichiatriche il ginecologo e/o l'ostetrica contatteranno i medici dei servizi di riferimento.
Nel caso di donne gravide già in carico al Sert o al DSM gli operatori “ accompagneranno” la gravida al consultorio per una precoce presa in carico.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITAb) Nascita L’ospedale è il luogo di massima integrazione tra” i
saperi” sanitari
Deve anche essere luogo di integrazione socio-sanitaria attraverso
rapporto con il territorio attraverso anche la presenza di figure sociali
quando ci sono persone che non hanno avuto accesso al percorso nascita e si sono rivolte all’ospedale solo per il parto
Assistere le donne che scelgono il parto anonimo; Sostenere da vicino, sin dai giorni del parto, le
situazioni più fragili o ad alta vulnerabilità sociale
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Favorire l'attaccamento madre - bambino anche attraverso il contatto immediato e l’attaccamento al seno.Favorire la donna nella gestione del travaglioFavorire il rooming in Promozione dell’allattamento al seno Indicazioni per la “Dimissione Appropriata “
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITAc)Rientro a casa Progetto di “Dimissione Appropriata della Madre e del Neonato”Scelta del pediatra prima della nascitaComunicazione della dimissione Visita domiciliare dell’ostetrica (48h)Visita del pediatra (72h) Consulenza presso ambulatorio AllattamentoIntegrazione con il progetto “A casa con sostegno
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
In caso di nascita di bimbo con In caso di nascita di bimbo con
““bisogni speciali”bisogni speciali”
E’ avvisato il P.L.S.E’ avvisato il P.L.S.Visita in neonatologiaVisita in neonatologiaInvio alla N.P.I. territorialeInvio alla N.P.I. territorialeA casa con sostegnoA casa con sostegno
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Cosa è stato definito:Cosa è stato definito:I luoghi delle azioniI luoghi delle azioniI nodi della reteI nodi della reteIl personale di riferimento Il personale di riferimento I protocolli operativi tra serviziI protocolli operativi tra serviziUn’informazione comuneUn’informazione comune
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITACosa dobbiamo migliorare
Le modalità di comunicazione La consapevolezza che ogni passaggio
migliora la qualità di tutto il percorso Il confronto tra professionisti evitando
conflitti La consapevolezza che i genitori e il
bimbo sono “al centro” della nostra attenzione.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Monitoraggio e valutazioneMonitoraggio e valutazione
Per apporre in tempi rapidi gli opportuni correttivi e non disperdere l’efficacia ed efficienza dell’intero sistema è indispensabile definire con rigore indicatori di processo e di esito condivisi.
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GRAZIEper l’attenzione!
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
FormazioneFormazioneper tutti gli operatori per:
approfondire gli impegni previsti nel Protocollo assumere una cultura condivisa migliorare la capacità di lavoro in un contesto multidisciplinare facilitare i percorsi socio-sanitari
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Il percorso è stato delineato con l’apporto di tutte le professionalità, chiamate a supportare l’evento “nascita” anche quando la nascita è comunicata come ”diversa”.
Al tavolo ha partecipato l’Associazione Futura.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
Luoghi dell’integrazione:
Il consultorioIl consultorioL’ ospedaleL’ ospedaleLa casaLa casa
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
OBIETTIVI OBIETTIVI
DEL PROTOCOLLO D’INTESADEL PROTOCOLLO D’INTESA
1 - Definire la collaborazione da attivare tra i Servizi, nel rispetto delle competenze di ognuno, per realizzare una risposta appropriata, omogenea e condivisa ai bisogni fisiologici o patologici.
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PERCORSO NASCITAPERCORSO NASCITA
OBIETTIVI OBIETTIVI
DEL PROTOCOLLO D’INTESADEL PROTOCOLLO D’INTESA
2-Garantire uniformità di proposte alle Garantire uniformità di proposte alle tematiche della nascita e della tematiche della nascita e della genitorialità per sostenere e potenziare genitorialità per sostenere e potenziare le capacità individuali e di coppia anche le capacità individuali e di coppia anche di fronte ai bisogni non ordinaridi fronte ai bisogni non ordinari
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OBIETTIVI OBIETTIVI
DEL PROTOCOLLO D’INTESADEL PROTOCOLLO D’INTESA
3 - Ridefinire le modalità organizzative dei Servizi in modo tale che gli utenti trovino, a partire dei punti di accoglienza, percorsi predefiniti già orientati alla presa in carico dei bisogni.
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La sfida della trasformazione:
Un cambiamento culturale diUn cambiamento culturale diOrganizzazioneOrganizzazioneConoscenzeConoscenzeEmozioniEmozioni
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