Zona Wrestling Magazine #16

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Dominante come Brock Lesnar, torna lo Zona Wrestling Magazine, con la sua massiccia dose di articoli originali sul wrestling di tutto il mondo, considerazioni geniali (ma anche no!) e idee innovative per parlare di wrestling e perpetrare implacabilità.

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HANNO COLLABORATO

Simone SpadaGiuseppe CalòAlice The OniskAlberto FerreroFrancesco StiglianoMarco CatelliMichele MaurielloDanilo CorviettoGirolamo De Nicolo Giuseppe Christian Ferreri Mauro Sudati Ismaele Schillaci Andrea Cesana Walter FarinellaCeleste Scartoni

Le immagini presenti in questo pdf sono state reperite online e utilizzate senza fine di lucro, in quanto non c’è pubblicità ed è distribuito liberamente online a cadenza saltuaria.E’ possibile comunque chiedere la rimozio-ne di qualsiasi foto o logo che violi il diritto d’autore all’indirizzo:[email protected]

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Stavo pensando: ci sarà qualcuno che legge le cavolate che scrivo in questa prima pagina? E’ un esperimento scientifico, per cui io vi sfido: se avete letto queste mi prime righe, allora commentate l’articolo sul sito e fatemelo sapere. Secondo me prima di arrivare a questa riga, avrete già cambia-to pagina. Male vostro, perchè se continuaste la lettura leggereste alcune delle più grandi verità sul wrestling e sulla vita che siano mai state scritte.

Verità numero 1: Brock Lesnar è un fenomeno, ma è stata anche brava la WWE, dopo QUELLA WrestleMania a fargli fare qualcosa di ancora più clamoroso. Adesso chi lo batterà, se non sarà John Cena a Night of Champion, si prenderà non solo il titolo, ma un piccolo posto nella storia, simile, anche se non paragonabile, a quello che si è preso Brock spezzando la streak. Geniale. Una disamina dell’impero di Brock Lesnar la potete leggere nell’editoriale di Danilo Corvietto.

Verità numero 2: Lesnar non sarebbe quello che è senza quel dannato fenomeno di Paul Heyman. Da questo mese, grazie alla bravissima Alice, parte una rubrica che cercherà di rendere onore agli artisti della parola, esaminando ad ogni edizione uno dei “promo” meglio riusciti del mese. Il titolo dello spazio fisso è “The art of speech” ma speriamo di non doverlo presto rinominare “L’algolo di Paul Heyman”. Fatevi coraggio amici wrestler WWE.

Verità numero 3: I Wyatt sono sempre più in declino. Ne parla Francesco Stigliano nelle sue pa-gelle, ne parla Celeste nel pezzo loro dedicato, parlano chiaro anche i numeri. Io lo chiamo “Effetto Ryback”, è quel depush naturale che avviene quando A PRESCINDERE da quanto sei bravo, non c’è spazio per te più in alto di dove ti trovi adesso nelle gerarchie del roster. Se non puoi più salire, necessariamente dovrai scendere.

Verita numero 4: CM Punk è lontano dalla WWE da ormai più di sei mesi e la federazione esiste ancora, gli indici di ascolto sono più o meno gli stessi e nessuno ha cominciato a seguire il cricket a causa di questo addio. Ciò non toglie che ci manca tanto e che la sua sposa, la “piccola” AJ, dovrà essere in grado di scrollarsi il suo ricordo di dosso. Girolamo De Nicolo ne è convinto e ne parla nel suo editoriale.

Verità numero 5: se non sapete cosa è la G1 Climax, sappiate che è un torneo incredibile, con par-tecipanti di tutto il mondo, tipo Dragon Ball, dove alla fine chi vince sfida il campione della IGWP. Roba giapponese, ma anche un po’ indy. Se siete curiosi, non perdetevi l’articolo di Andrea Cesana.

Verità numero 6: c’è tanto altro in questo magazine, ma lo spazio sta finendo e non posso più scriv

L’EDITORIALE

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8 COVERSTORY

NO PAIN, NO GAINBROCK LESNAR IL DOMINATORE DELLA

WWE, E GUAI A DIRE CHE NON SE LO MERITA.

02 Editoriale

06 Le statistiche dei campioni

22 Che succede ai Wyatt?Dalle stelle alle stalle senza motivo.

13 The art of speech Quando le parole diventano arte.

25 Shawn Michaels Champion profile #03

18 WWE Network Success or bust?

La copertina più facile in assoluto. Se al-tri mesi scegliere un protagonista o l’altro sembra quasi indifferente, il magazine di settembra “esigeva” che in prima pagina ci fosse lui: il dominatore, il distruttore, la bes-tia, Brock, Lesnar. Piccolo traguardo per il nostro Paul Hey-man guy: è il primo wrestler in assoluto a guadagnarsi per più di una volta la coper-tina della nostra rivista. Il primo numero infatti, ormai di due anni fa, vedeva in cop-ertina proprio Lesnar. Bentornato Brock.

Giuseppe Calò

IN COPERTINA

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Promossi e bocciati Diamo i voti alle superstar WWE

NXT Breckout star Vi presentiamo i Vaudevillians

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45 G1 Climax Bilancio dell’edizione 2014

45 Triple H Champion profile #4

25 Il giro di boa TNAVa davvero tutto male?

36 Un becchino in pensione?

38 WWE Top 5 matchesI 5 match più belli dell’estate 2014!

AJ LeeSotto l’ombra di CM Punk

34 Theme song WWE + Metallica

54 Crazy love La drammatica storia d’amore e violenza del fighter War Machine e della stella del porno Christy Mack.

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48 WWE Super CardRecensione del nuovo gioco per dispositivi mobili targato WWE

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LE STATISTICHE DEI CAMPIONILE PERIPEZIE DEI CAMPIONI WWE, TNA E RING OF HONOR E DELLE LORO SCINTILLANTI CINTURE

WWE CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

18 AGOSTO 2014 - SUMMERSLAMVS. JOHN CENA

NESSUNA

BROCK LESNAR

WWE INTERCONTINENTAL CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

17 AGOSTO 2014 - SUMMERSLAMBATTLE ROYAL

18 AGOSTO 2014 - RAWVS. THE MIZ

DOLPH ZIGGLER

WWE UNITED STATES CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

5 MAGGIO 2014 - RAWIN 20-MAN ROYAL RUMBLE

4 LUGLIO 2014 - SMACKDOWNVS. ALBERTO DEL RIO

SHEAMUS

WWE TAG TEAM CHAMPIONSHIP

CAMPIONI

DAL

ULTIMA DIFESA

3 MARZO 2014 - RAWVS. THE NEW AGE OUTLAWS

25 AGOSTO 2014 - RAWVS GOLDUST & STARDUST (COUNT OUT)

THE USOS

WWE DIVAS CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

18 AGOSTO 2014 - SUMMERSLAMVS. AJ LEE

NESSUNA

AJ LEE

TNA WORLD HEAVYWEIGHT CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

19 GIUGNO 2014 - IMPACT WRESTLINGVS. ERIC YOUNG

31 LUGLIO 2014 - DESTINATION XVS. AUSTIN ARIES

BOBBY LASHLEY

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TNA X DIVISION CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

7 AGOSTO 2014 - IMPACT WRESTLINGVS SANADA & LOW KI

20 AGOSTO 2014 - IMPACT WRESTLING VS. LOW KI

SAMOA JOE

TNA WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

27 APRILE 2014 - SACRIFICEVS THE BROMANS

7 LUGLIO 2014 - IMPACT WRESTLINGVS. THE HARDYS

WOLVES

TNA KNOCKOUT CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

3 LUGLIO 2014 - IMPACT WRESTLINGVS. ANGELINA LOVE

4 SETTEMBRE 2014 - IMPACT WRESTLINGVS. TARYN TERRELL

GAIL KIM

ROH WORLD HEAVYWEIGHT CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

6 SETTEMBRE 2014 - ALL-STAR EXTRAVAGANZA VS. MICHAEL ELGIN

NESSUNA

JAY BRISCOE

ROH WORLD TELEVISION CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

4 APRILE 2014 - SUPERCARD OF HONORVS. TOMMASO CIAMPA

6 SETT. 2014 - ALL-STAR EXTRAVAGANZA VS. CAPRICE COLEMAN

JAY LETHAL

ROH WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP

CAMPIONE

DAL

ULTIMA DIFESA

17 MAGGIO 2014 - WAR OF THE WORLDSVS THE YOUNG BUCKS

6 SETT. 2014 - ALL-STAR EXTRAVAGANZAVS. YOUNG BUCKS

REDRAGON

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NO PAIN, NO GAIN

Summerslam è stato lo scenario di uno dei main event più stupefacenti di sempre, in cui Brock Lesnar ha annichilito John Cena, laureandosi WWE World Hea-

vyweight Champion. Preparatevi ad un articolo ricco di suplex, F5, blood, urine and vomit.

Brock Lesnar è quasi il prototipo del monster heel. Volessimo progettar e un cattivo all’appa-renza imbattibile, oppure disegnare un perfido mostro in grado di insidiare Gotham City o New

York lo vorremo gr con l’alimentarlo sino all’in-verosimile. Eppure c’è quel quasi.

Ciò che manca, ed in effetti è sempre mancato a Lesnar, è quella capacità microfonica in grado di inverdire faide altrimenti esauste, quello sprint verbale in grado di vendere un match senza l’uso della forza, quella studiata e metodica psicologia dietro la sua brutale violenza. E Paul Heyman, forse il più grande parlatore di tutti i tempi, è il perfetto contenuto in grado di colma-

HA SPEZZATO LA STREAK, HA ANNICHILITO JOHN CENA, HA UNIFICATO I DUE TITOLI DEL MONDO. E NON È MAI STATO COSÌ GRANDE. Di Danilo Corvietto

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re quel quasi, rendendolo strabordante. Potrem-mo tranquillamente asserire che il WWE He-avyweight Champion, dal dopo Summerslam in avanti, è sia Lesnar che Heyman, parte dello stesso imbattibile mostro bicefalo che riesce a dare completezza e definitività al nostro heel ideale.

In particolare, Heyman è senza ombra di dubbio all’apice della sua carriera per quanto riguarda squi-sitamente il lavoro come performer e non in veste di produttore o in ambito creativo. Si fa fatica ad elen-care un singolo promo di Heyman che possa spiccare sugli altri ed il motivo è presto detto: il buon Paul ha fatto della pura eccellenza la sua scontata costante, rendendo i suoi promo settimanali dei piccoli ed in-dimenticabili capolavori da vedere e rivedere.

Basta riascoltare i promo post Wre-stlemania e post Summerslam: la sottile psicologia dietro ogni singola parola è qualcosa di assolutamente eccellente ed inimitabile. In tutta onestà, non credo che nella storia del wrestling vi sia mai stato qual-cuno di più efficace al microfono, ed in un’epoca così sporcata dall’essere “smart”, riuscire ad essere total-mente rapiti dalle parole musicali di questo pifferaio magico è qualcosa dotato di una bellezza quasi nostal-gica.

Heyman è capace di prenderci per mano e portarci pian piano esatta-mente nel punto in cui sgancerà la sua punchline, rendendosi un heel altamente sgradevole e non con-tempo un performer assolutamente irresistibile. Ma il manager, diceva-mo, è sempre e comunque funziona-le al suo spietato avatar.

Le parole di Heyman sono così effi-caci e fiorenti solo perché godono di una perfetta complementarità con il manierismo e la vibrante fisicità di Lesnar, che è tutt’altro che un

immobile burattino animato dalle parole del suo mentore: le facce cattive di Brock, gli occhiolini in camera a fine intervista, il fare minaccioso ed irrispettoso con cui questo mastodonte compie anche il più insignificante dei gesti costitui-scono la base su cui far poggiare le sostanziose parole di Heyman, in grado di supplire perfet-tamente in caso di assenza del WWE WHC.

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Ed è proprio per questo che aver reso Lesnar Campione, è a tutti gli effetti un investimento a lungo termine. Si, perché una volta ritornato dall’esperienza in UFC, la sua gestione dal 2012 in poi, in buona parte, è stata a dir poco rivedibile.

Tornato come un trattore distruttore assestando una sonora F5 al povero Cena e calciando via il suo cappellino verde con sdegno, ci si aspettava uno stint sullla falsariga di quello creato da un annetto a questa parte, seminando distruzione, suplex e gomitate stiff. Invece no: Lesnar alla prima occasione utile, dopo 8 anni di assenza, torna solo per perdere contro Cena vittima di una punizione forse in parte giusta visto il suo abbandono, complice anche la volontà da parte della WWE di rendersi “superiore” e maggior-mente credibile rispetto alla UFC. Uno degli errori più madornali compiuti negli ultimi anni, in virtù del caro prezzo richiesto da Brock per i suoi pur ottimi servigi e del danno di immagine quasi irreparabile arrecato ad un asset che si è rivelato, con senno di poi, così utile.

Lesnar nel post Summerslam, a seguito della sacrosanta vittoria contro CM Punk, è stato gestito esattamente come avrebbe dovuto, dominando e distruggendo avversari non alla sua altezza come Mark Henry e The Big Show. Poi la svolta. Lesnar, in un mondo fatto di palaz-zi, erige l’Empire State Building. L’uomo che ha posto fine alla più grande streak di tutti tempi è proprio lui, il depositario dell’eredità pluriven-tennale della leggenda nota come Undertaker è Brock Lesnar. E perché non avrebbe dovuto esserlo?

Lesnar è il più “legittimo” dei contendenti mai affrontati dal Deadman. NCAA Champion, WWE Champion, UFC Champion: a ragion ve-duta, uno degli uomini più temibili e pericolosi del pianeta. Va da se che la domanda seguen-te, una volta raggiunta una vetta così elevata ed irripetibile, è: perché Lesnar non dovrebbe sconfiggere Cena? Anzi, perché Lesnar non dovrebbe annientare Cena, avendo assunto una sorta di aura da Semidio una volta conquistato l’intangibile? Ed è esattamente ciò che è succes-so.

SUPLEX #17, POVERO JOHN CENA

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John Cena è stato messo nelle condizioni di dover asservire la propria presunta imbattibili-

tà davanti a qualcosa di nettamente più grande di lui, è ci è riuscito nel più generoso dei modi: se dovesse bissare a Night Of Champions, beh…chiunque sarà il designato, un domani (Wre-stlemania 31), a sconfiggere Lesnar, si troverà a raccogliere tutti i sacrifici compiuti dietro quel momento, assurgendo a star di primissima grandezza, conquistando un Titolo che sarebbe realmente un punto di arrivo e non di partenza, come troppo spesso avvenuto erroneamente nel corso degli ultimi anni. Il problema una volta archiviato Cena sarà: chi mandare contro un Lesnar così forte, reduce da due faide così di primo piano?

Reigns dovrebbe essere, a ragione o torto, l’uo-mo designato per porre fine al Regno del terrore di Lesnar. Come detto, avrebbe senso che la fine possa culminare in quel di Wrestlemania, così come avrebbe senso dare ancora a Reigns qual-

che mese per mettere a punto quelle cosette de-cisamente non da main event come il lavoro in

ring e quello al microfono, entrambi ec-cessivamente lenti e prevedibili a parere

di chi vi scrive. Ma vi sono altre ipotesi interessanti, da spendere nell’imme-

diato o poco dopo contro Lesnar.

La prima è Batista. La faida tra i due è stata oggetto delle fantasie dei fan di wrestling di vecchio corso, senza contare che mai prima di adesso l’Animale gode di una notorietà deri-vante dal film “Guardians of The Galaxy” che potrebbe essere ottimamente asservita per rendere la fida ancor più speciale. A questo aggiungiamo che Batista è andato via pratica-mente da face, rispondendo a muso duro al suo ex amico/leader Triple H, e che vanta ancora un rematch valido per il Titolo. I tasselli ci sareb-bero tutti per una faida di un paio di mesi tra due powerhouse con un backgound da MMA, e considerando che al momento non vi è nessu-no di maggiormente idoneo o spendibile direi che il tempismo sarebbe perfetto. Inutile dire che Batista dovrebbe ancora una volta jobbare, intendiamoci. La seconda ipotesi sarebbe un ri-entrante Daniel Bryan, che una volta smaltito il pesante infortunio potrebbe trovare nel tenta-

REIGNS, A RAGIONE O A TORTO, POTREBBE ESSERE L’UOMO DESIGNATO PER METTERE FINE AL REGNO DI LESNAR.

L’ULTIMO UOMO CHE ALZERÀ DUE TITOLI MONDIALI IN WWE PER CHISSÀ QUANTI ANNI.

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tivo di sconfiggere un mostro imbattibile nuova linfa per quell’aura di underdog acclamato che ha finito con il portarlo sino al main event di Wrestlemania XXX. Ben venga un Campione come Lesnar dun-que. Possiamo dire con assoluta certezza che

la Cintura non è mai stata così importante, ed una potenziale vittoria per il Titolo contro un Campione così potrebbe davvero fare la fortuna dell’ipotetico prescelto.

Corsi e ricorsi storici: Singolare che sia stato proprio Triple H a consegnare il “nuovo” titolo WWE a Brock Lesnar, ritirando di fatto il World Heavyweigh Title. Era stato proprio l’attuale COO a unificare i titoli nel 2002, venendo premiato con la cintura di campione indiscussouando nelQuando nel 2002 il campione “indiscusso”. In seguito la cintura gli fu strappata da Brock Lesnar, che firmò un contratto di esclusiva con Smackdown, il general manager di Raw Eric Bischoff ripescò la big gold belt che fu della WCW e la affidò a Triple H, che fu nominato così campione. Oggi gli stessi due uomini, a distanza di 12 anni, sono protagonisti della dipartita della World Heavyweight Championship belt.

LA FOTO

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THE ART OF SPEECH #1

Signoooooore e Signooooooori,

Il mio nome è Paul Heyman e sono il qual-cUNO, che sta dietro a qualcUNO che ha conquistato qualcUNO che pensava di esse-re il qualcUNO che avrebbe battuto l’altro qualcUNO che invece l’ha battuto ventuno a UNO.Ieri sera il mio cliente non ha solo battuto,

L’ossessionante promo di quel geniaccio linguisti-co di Heyman inizia con una controversa epopea del numero UNO. Quell’ UNO che non è andato giù al 99,9% dei fan del WWE wrestling. Nessu-no si sarebbe mai aspettato una Leggenda come Undertaker soccombere alla devastazione porta-ta sul ring da Brock ‘Bestia’ Lesnar.Eppure è successo: 21-1. La sconfitta di Taker è arrivata, delicata come un machete a spezzare il

IL WRESTLING È FATTO ANCHE E SOPRATTUTTO DI PAROLE. IN QUESTA NUOVA RUBRICA, CERCHEREMO DI RENDERE IL GIUSTO TRIBUTO A CHI RIESCE A FARE DELLE PAROLE UNA VERA E PROPRIA ARTE.Di Alice “The Onisk”

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non ha solo vittimizzato, bensì ha conqui-stato colui che deteneva il titolo.E mi ha donato la possibilità di pro-clamarmi Responsabile dell’ attuale e indiscusso campione WWE e dei pesi massimi : BRRRRRRROOOOOCCCCK LESSSNNNNNSNAAAAAAAAAAAARMa ora mettiamoci al lavoro.Il mio cliente mi ha autorizzato a raccon-tarvi un segreto che non penso la Autho-rity volesse rivelarvi:John Cena non è qui questa sera. Oh, non fraintendetemi, John Cena sa-rebbe qui se John Cena potesse, ma John Cena non può essere qui perché John Cena non è nelle condizioni fisiche adatte per apparire davanti a voi e tutto questo grazie al mio cliente Brock Lesnar.

Ora, io sono in questo business da quan-do avevo 14 anni e non ho mai visto una Superstar prendersene mai tante come è accaduto a Cena ad opera del mio cliente Brock Lesnar.Qui non stiamo parlando di una Super-star qualsiasi, ma di una Top Star della WWE e non stiamo parlando di una comune Top Star, ma stiamo parlando DELLA Top Star : una Top Star di riferi-

cuore di milioni di fan. E se questa fosse acqua passata, se ormai la ferita sembrava rimarginata e Brock un lontano e in-quietante ricordo... ecco che la seconda sconfitta, (o sarebbe meglio parlare di distruzione?) arriva ai danni di John Cena. E l’iconoclastia continua.Heyman, a suon di parallelismi, continuando a farci rimbombare nella testa il nome di John Cena, informa il gentile pubblico che il loro beniamino è stato stroncato e che questa volta è diverso: non sarà sorridente a centro ring a scu-sarsi con i fan per la sconfitta.Cena non ci sarà proprio e per questo... mille gra-zie a Brock Lesnar. (Che adora farsi ripetere il suo nome da Paul Heyman, tra le altre cose).

E se il danno non fosse già abbastanza grave ai danni di Cena, arriva puntuale anche la beffa:Paul Heyman elogia apertamente l’ex campione WWE, colui che ha superato The Rock e Stone Cold Steve Austin e da dieci lunghi anni por-ta avanti la federazione interamente sulle sue spalle. Ironia? No, è realtà. Heyman dipinge Cena come Pitcher del ring, il Lanciatore, colui che ricopre il ruolo fondamen-tale, (come ben ci insegnano gli amanti del base-

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mento per un’intera generazione.Ora parliamone da un punto di vista storico....prendiamo Dwayne Johnson e la sua scalata verso il successo in WWE: leggendaria! Ma la sua permanenza ai vertici quanto è durata? Tre anni, tre anni e mezzo?Oppure prendiamo Stone Cold! Quanto è durato lui? Quattro anni, quattro anni e mezzo, forse.C’è sempre stata una costante in WWE, c’è sempre stato IL Pitcher, IL Main Even-ter garantito ogni anno, c’è sempre stato L’uomo della WWE in questi ultimi 10 anni e quest’ uomo è stato John Cena. Ed è giusto dargliene atto: perché qual-siasi altro nella situazione di ieri sera, avrebbe lanciato il titolo a Brock Lesnar in meno di trenta secondi, avrebbe ri-nunciato, avrebbe ceduto,avrebbe evitato di battersi.

Ma no.Non John Cena.E mentre io me ne stavo qui a bordo ring, ad osservare dal miglior posto dell’arena, ho visto la sofferenza sulla faccia di John Cena. Ed è stato a quel punto, Brock, che ho finalmente capito. Non ci eravamo mai arrivati prima d’ora, ma ieri sera ho finalmente capito tutto.Non riuscivo a spiegarmi perché cosi tan-ta gente ami John Cena e nutra per lui una passione smodata,i miei stessi figli tifano per lui e questa cosa mi fa incazzare parecchio, per dirne una.Ma ora capisco il perché: John Cena si è preso un sacco di mazzate, di botte vio-lente eppure ha continuato a tornare indietro a prendersene di più, sempre di più, sempre di più...Perche quando John Cena dice “Never give up”, lui lo intende letteralmente: “Mai arrendersi”.John Cena, ti sei guadagnato il mio ri-spetto e la mia ammirazione, a tal punto che se avessi del tempo libero vorrei farti diventare un Paul Heyman guy.Ehy, ehy potete criticarmi finché volete, ma ve lo dico francamente : se la storia

ball),Main Eventer d’eccezione, volto della Federa-zione. Ma non solo: persona dotata di palle quadre per salire sul ring e battersi contro quella Bestia a quattro ante che è Lesnar. Persona pronta a prendersi tante care botte e non stancarsi mai: una sorta di Ercolino sem-pre in piedi, da come ce lo descrive Heyman. “Never give up” non è solo una catchphrase stampata a muzzo su qualche maglietta: è lo stile di vita di John Cena.E qui, nella simil confessione di Heyman, arri-va esattamente la beffa:“Caro John, ti rispetto,ti ammiro e avresti po-tuto essere addirittura un Paul Heyman Guy. Saresti potuto diventare ancora più Leggenda di così, se non ti avesse battuto il mio cliente.”#Einvece.

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della WWE fosse stata scritta prima di ieri sera, prima che Brock Lesnar schie-nasse John Cena, John sarebbe diventato il migliore campione in carica in singolo nella storia della WWE.Sfortunatamente, però, il mio cliente Brock Lesnar non la pensa così.

Nell’universo di BROCK LESNAR Cena è entrato sul ring come un eroe e ha lascia-to il ring come un martire. E nell’universo di Brock Lesnar non viene applicato il credo secondo cui il martirio sta a significare credibilità e accettazione da parte di tutti. E anche se venisse applicato questo credo: è forse colui che muore accettato da tutti come vero vincitore?NO.Risposta errata: nell’ universo di Brock Lesnar colui che muore accettato da tutti, muore LO STESSO. Muore per mano del conquistatore Brock Lesnar, proprio come l’infrangibile Streak di Undertaker a WrestleMania è morta per mano di Brock Lesnar, proprio come la carriera di Undertaker è morta,proprio come il concetto di Hustle, Loyal-ty & Respect è morto, proprio come la Cenation, conquistata per mano di Brock Lesnar.E qui c’è il nocciolo della questione: lo stesso destino attende tutti coloro che si avventureranno nel covo della Bestia e cercheranno di privare Brock Lesnar del WWE World Heavyweight Champion-ship. E si tratterebbe di una lotta impari co-munque, perché chiunque salga su questo ring è solo uno sfidante, un Uomo, men-tre il mio cliente Brock Lesnar non è un uomo, il mio cliente è la Bestia, la Bestia che ridurrà in brandelli chiun-que cercherà di togliergli il titolo... ed ecco perché ogni difesa titolata ad opera di Brock Lesnar non sarà soltanto “da vede-re”, ma “da non perdere”.E se siete troppo poveri, stupidi, ciechi o ignoranti per spendere 9.99$ per il Network, lasciate che vi dica cosa è suc-cesso ieri sera. Il mio cliente Brock Lesnar ha devastato John Cena e questa è quella

Ma ora basta con Cena, è tempo di farci un giret-to nell’angusta scatola cranica di Brock e vedere uno spaccato del suo Universo, concessoci in via del tutto eccezionale dal loquace Paul Heyman, genio indiscusso della dialettica.Non ha importanza come vieni disintegrato: se perdi, perdi. Sia che il pubblico ti ami, sia che il pubblico ti riservi dei Booo (o dei coretti che neanche la povera Eva Marie riceve dopo i suoi “””match”””).Trovo decisamente azzeccata e ben studiata la metafora che Heyman ci regala, quella dell’eroe che si trasforma in martire: credibile e amato da tutti - o dai più- .Ma pur sempre sconfitto, d-e-v-a-s-t-a-t-o.E a una Bestia, che più che ragionare segue l’i-stinto, non importa certo chi tu sia, cosa faccia o cosa tu rappresenti.Se l’obiettivo è distruggere: distrugge. Così come è accaduto a Summerslam. Così come è accaduto nello scontro con Cena.E ancora prima all’altra Leggenda messa KO dalla Bestia, quella a cui si ricollega il discorso iniziale e il pericoloso nominare quell’UNO, del 21 a 1, fino allo sfinimento.Undertaker, assieme alla sua Streak e a ciò che rappresentava, è stata la prima vittima sacrifica-le, seguita ora da John Cena, dalla sua Cenation, dalla sua cultura del “Hustle, Loyalty, Respect”. 22 lunghi anni di Taker, 10 (meno)lunghi (e meno intensi) anni di Cena. Stroncati dalla stessa identica persona. E, ultimo punto sul quale vorrei soffermare questa analisi estenuante - dovrò pure essere abbinata al caro Heyman, no? - è quello su come l’Evil Genius riesca a darci una percezione terrificante dell’u-niverso interiore di Lesnar.Con le sue parole e con le espressioni che usa,

“Now, if you're too cheap or too stupid or too blind or too ignorant to spend 9,99 on the WWE Network, let me tell you what happened last night. My client Brock Lesnar im-posed his will on John Cena.

Paul Heyman

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Brock sembra nato per incutere terro-re. Partendo dal fatto che ci si riferisca a lui come ‘Bestia’ e non ‘Uomo’, per differenziarlo dagli sfidanti e arrivando all’attenta presenta-zione dell’Universo di Lesnar, in cui non vi è regola all’infuo-ri della legge del più forte. È risaputo che Heyman sia geniale in fatto di promo, ma con Lesnar sta realmente tirando fuori il meglio di sé. Più per necessità che per scelta, data la scarsa abilità e la vocina discutibile che oil neo-campio-ne ci propone sul ring. Senza qualcuno che sottolinei il suo status e lo renda una Bestia ancora più terrificante e subdola di quanto non sia, Lesnar non sarebbe che un gigantesco devasta-tore Heel riesumato dai bei tempi di

Neanderthal.E vogliamo dimenticare l’ultimo input di Hey-man da vero venditore?Pubblicizzare, seppur bacchettando un po’ i fan senza iscrizione, il WWE Network nel picco della sua performance è la ciliegina sulla torta: molto più vivace e meno pedante di Cole che ci ha minacciato per settimane con la celeberrima WWE App.

Ebbene, il promo si conclude qui, con la continua ripetizione di ciò che Brock Lesnar considera un business,’pura Brockeconomia’: Eat, Sleep, Su-plex, Repeat... con tutte le varianti del caso.

che viene detta, Signore e Signori,‘pura Brockeconomia’: Eat- sleep, suplex repeat, suplex repeat, suplex repeat, su-plex repeat (x18 volte, come quelli inflitti da Lesnar a Cena nel loro match di Sum-merSlam) Brock Lesnar vive seguendo il motto: Eat sleep, suplex repeat,Eat sleep, F5, repeatEat, sleep, victimize repeatEat sleep beat repeatEat sleep, conquer JOHN CENA.

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NETWORK, SUCCESS OR BUST?

Lo scorso 15 agosto, Vince McMahon ha svelato il nuovo logo della WWE.Un design semplice, sobrio, familiare rispetto al vecchio logo. Sembrava che il

nuovo logo della federazione, fosse destinato a diventare il nuovo simbolo del Network, ma la compagnia ha deciso in altro modo.

Un tweet di Vince McMahon ha poi portato un’innovazione decisamente interessante che riguarda il WWE Network. Infatti la foto twit-

tata da Vincent Kennedy McMahon riportava una bandiera di fronte ai quartier generale WWE a Stamford ed al di sotto di questa ban-diera, se ne visualizza un’altra in cui viene riportato il nuovo prezzo di sottoscrizione del WWE Network, l’ormai citatissimo prezzo di 9.99 dollari.

Il WWE Network è stato lanciato poco tempo fa in oltre 170 Paesi durante il weekend di Sum-merslam 2014. La WWE ha mantenuto il prez-

9,99 UNA CIFRA DESTINATA A CAMBIARE LA WWE PIÙ DEI BIG 4, DELLE 21 VITTORIE DI TAKER A WRESTLEMANIA, DEI 15 TITOLI DI FLAIR. Di Marco Catelli

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zo stracciato mensile per le nuovo sottoscri-zioni, lo hanno detto più volte a Raw, lo hanno menzionato più volte a Smackdown, durante Summerslam, il team di commento ha conti-nuato a fare giochetti, commenti e quant’altro per promuovere questa piattaforma WWE.

Al momento, il solo Canada tiene un prezzo su-periore, 11.99 dollari, ma solo perchè gli accordi con il distributore del Network del paese “cugi-no” degli Stati Uniti prevedevano questo tipo di prezzo.La decisione di utilizzare lo stesso prezzo per la sottoscrizione in tutto il mondo, è una scelta decisamente sensata e lungimirante.E’ parte di una strategia notevole di pubblicità e dal punto di vista finanziario e sembra che la WWE non cambierà idea in futuro e manterrà il prezzo stabile.Questo servirà a mantenere anche campagne promozionali standard per tutto il mondo, evitare costi inutili di campagne pubblicitarie customizzate per ogni Paese in cui il Network viene lanciato.

A livello finanziario, bloccare il prezzo a 9.99, evidentemente garantisce alla WWE di avere un adeguato margine di profitto sul progetto. Le uniche leve che la WWE deve regolare, imponendo un prezzo fisso sono: garantirsi un nuovo adeguato di sottoscrittori al servizio oppure trovare un modo per ottimizzare i costi ed abbassarli ove possibile.Nel caso il successo sarà globale, per il Network è possibile preve-dere un ulteriore taglio di prezzo a 7.99 o addirittura 5.99 anche perchè la WWE sta cercando di minimizzare altre spese proprio perchè ha puntato tutte le fiches sul progetto del Network che sta un po’ faticando a decollare.

La WWE sta affrontando una fase delicata in merito a questo proget-to soprattutto a livello di bilancio. La compagnia ha deciso di consen-tire la possibilità di sottoscrivere

il contratto con il Network anche solo per un mese, ad un prezzo leggermente maggiorato, 12.99 dollari.Praticamente, quantomeno sul suolo america-no, è lo stesso prezzo che si paga per ordinare un singolo ppv quindi l’offerta è estremamente vantaggiosa per il WWE Universe.

Il balzo in diminuzione del prezzo è del 35%, dai 19.99 dollari annunciati inizialmente per questo tipo di sottoscrizione, agli attuali 12.99 $.Come detto dalla WWE, questo prezzo riflette maggiormente le varie economie mondiali su cui è stato lanciato il progetto Network.Il taglio del prezzo è stata una decisione repenti-na rispetto a quando è stato laciato il Network,

IL FAN WWE MEDIO ALL’ANNUNCIO DEL NETWORK

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è un chiaro segno di come la compagnia vuole puntare fortemente su questa piattaforma, vuo-le indurre ancora più persone a comprare il ser-vizio per un periodo abbastanza lungo ovvero 6 mesi e quantomeno potrebbe essere un discreto modo per attrarre anche i fans occasionali del wrestling made in Stamford.Inoltre con soli tre dollari in più, si possono acquisire anche i tre grandi eventi della fede-razione ovvero Royal Rumble, Wrestlemania e Summerslam.Purtroppo il servizio non decolla e ben 128mila persone hanno deciso di interrompere prima della scadenza dei sei mesi, il contratto con il WWE Network, non per problemi con la visio-ne bensì per problemi in sede di pagamento.

Il lancio internazionale del Network era previ-sto per fine 2014/inizio 2015, invece la WWE ha voluto bruciare i tempi ed in molti Paesi, il lancio è stato anticipato ad agosto (Hong Kong, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Singapore ecc) ed ora il Network è disponibile in 170 Paesi.Mancano altri grandi mercati per la WWE.

Mancano all’appello col Network, la Cina, il Giappone, buona parte dell’Europa, il Nord Afri-ca, tutto il Medio Oriente, tutto il Sud-est Asiati-co, ma anche lo stesso Regno Unito.

Il prossimo grande mercato che riceverà il “dono” del Network sarà il Regno Unito, proba-bilmente entro ottobre 2014.In alcuni Paesi, il lancio del Network è in ritar-do, soprattutto perchè sono andate a rilento le trattative con le piattaforme televisive su cui si appoggerà il Network.

Per esempio, al momento nulla è stato annun-ciato in merito all’India, un mercato amplissimo e su cui la WWE punta moltissimo, al momento la compagnia afferma che sta ancora lavorando ad un accordo con le tv locali anche se diversi investitori hanno chiesto più volte, lumi e ag-giornamenti in merito al lancio del Network nel Paese di Gandhi.

Prima di avere un accordo con emittenti locali, non pare proprio necessario per la WWE an-

LA SOBRIA PRESENTAZIONE DEL NETWORK

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nunciare il lancio del Network in India.

Il prossimo 1° ottobre, il Network dovrebbe par-tire anche nel Regno Unito, ma per il momen-to non è stato specificato se i fans britannici, otterranno la versione top de Network oppure una versione più limitata e sicuramente diversa rispetto a quella abituale degli Stati Uniti.Cina e India sono due mercati incredibili e con

potenziale notevole per la federazione, 2 miliar-di e mezzo di persone e la WWE è veramente ansiosa di approdare su questi mercati anche perchè nello scorso giugno, la WWE non ha fat-to mistero che i mercati principali sono 4: Stati Uniti, Regno Unito ed appunto Cina e India.I ritardi che si stan-no accumulando sono dovuti ad una complessa valuta-zione economica e calcoli d’affari che la federazione sta facendo.

Con il lancio del Network, la WWE ha privato di parecchi soldi le emittenti che di-stribuivano i ppv.

E’ possibile che si arrivi a dei nuovi accordi, magari con un sistema di rimborso di questi mesi di mancati introiti per i distributori dei ppv, sta di fatto che questi calcoli sono complessi e lunghi da attuare così come i contratti da stipulare.Sarà interessante vedere quanti sottoscrittori avrà il Network con la nuova offerta di 9.99 dollari.

La WWE è sicuramente preoccupata dell’uscita di questi numeri, non ha voluto sbilanciarsi, su quanti nuovi sottoscrittori avrà il Network dopo il lancio dell’offerta..

La federazione spera moltissimo nel mercato internazionale dopo che i numeri del mercato USA non sono stati straordinari e la speranza dei McMahon e soci è che i tre grandi mercati

che stanno per ricevere in “dono” il Network, facciano numeri a livello

di sottoscrizioni eccellenti in modo da avere più di un milione di fans

connessi con il WWE Network.

Insomma, la sfida è decisamente affascinante e complessa per la WWE.Non credo arriveremo ad un clamoroso flop, la WWE sta investendo troppo nel Network, ma è certo che il momento è critico, delicato e la

WWE è vigile su tutto ciò che riguarda la sfera Network.

Attendiamoci quindi di vedere ancora per diverso tempo, la continua pubblicità di 9.99 dollari durante gli show settimanali ed i ppv.

IL NETWORK DEVE ANCORA SBARCARE IN ALCUNI DEI MERCATI PRINCIPALI DELLA WWE: INDIA, CINA E UK.

IL WWE NETWORK IN ITALIA? AHAHAHAHAHAH

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COSA È SUCCESSO AI WYATT?

C’è qualcosa che non va nel mondo. C’è decisamente qualcosa che non va se una Stable come la Wyatt Family viene mandata al macello contro il/i main

eventer di turno per essere bullizzata, umiliata, ridicolizzata, spearizzata, knockout punchedata e più e più volte attitude adjustmentizzata.

Che cos’è successo? Difficile comprenderlo. C’è da dire che la Wyatt Family aveva già avuto degli alti e bassi sin dagli esordi: prima l’Infer-no match (o Ringfire match) non convincente

contro Kane di Bray Wyatt, poi l’attacco a dei jobber random, una Sister Abigail e un Devil di cui ancora non conosciamo l’identità e di cui ormai stentiamo a credere anche la sola esisten-za. Tuttavia ultimamente la Family sembrava essersi ripresa, con Bray Wyatt impegnato nel feud contro John Cena e Luke Harper ed Eri-ck Rowan (il primo ottimo sul ring, il secondo estremamente migliorato rispetto agli esordi) finalmente impegnati con costanza nella cate-goria tag team.

SE UNA DELLE MIGLIORI STABLE DEL PRO WRESTLING MONDIALE VIENE LETTERALMENTE DEMOLITA, UN MOTIVO DEVE ESSERCI. Di Celeste “YMCA” Scartoni

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Purtroppo il demone di John Cena colpisce ancora, non che John scagli una qualche male-dizione sui suoi avversari, ma sappiamo bene che il più delle volte una faida contro il leader della C-nation si traduce in una sconfitta e la WWE deve avere delle ottime idee per far sì che il personaggio non risenta troppo di tale disfatta; la cosa è già di per sé non facile, se poi il wrestler coinvolto nel feud si trova davanti alla prima importante sconfitta, allora la fatica risulta doppia.

La WWE ha forse perduto la fiducia in Bray Wyatt? Non credo, il character attira ancora e credo che sappiano quale spreco sarebbe non utilizzare a dovere un personaggio come Bray, considerato quanto una gimmick così eclettica sia in grado di dare. Tuttavia Bray Wyatt non viene ritenuto necessario nel ruolo di heel di spicco né tantomeno come nuovo babyface, dunque si trova in una sorta di limbo in cui intanto viene impietosamente utilizzato come jobber. Ma non solo, dato che alla WWE è necessario che tutti i componenti di una Stable ricevano il medesimo push, probabilmente per semplificare il lavoro di booking, anche Har-per&Rowan sono stati penalizzati dallo stop di Wyatt, subendo dagli Usos una batosta parago-nabile a quelle che Cena ha rifilato al loro santo-ne Bray.

Con nessun regno titolato messo a referto, neanche breve, no-nostante gli ottimi match disputati, Harper&Rowan si sono infine ritrovati a jobbare alla “nuova” coppia face di giganti buoni che piace tanto ai bambini ed un paio di volte anche a subire sconfitte di rapina contro Gol-dust e Stardust; almeno in quest’ultima occa-sione hanno avuto il buonsenso di far menare i fratelli Dust a dovere, giusto per lasciare un briciolo di dignità ai due barbuti.

Insomma, o tutti o nessuno. E dire che invece sarebbe stato un ottimo modo per mantenere la Wyatt Family sulla cresta dell’onda, tamponare gli insuccessi di Bray Wyatt con i successi dei suoi adepti, segno che il messaggio di Bray li stava realmente portando, spaventosamente, al

successo, le parole che con tanta maestria Win-dham Rotunda fa uscire dalla sua bocca sono realmente in grado di farti conquistare degli obiettivi, nonostante tutto.E invece no, Bray affonda, o meglio, si tiene a galla in attesa di tempi migliori, e Luke Har-per ed Erick Rowan si tengono a galla con lui, sperando che i troppi insuccessi alla fine non facciano inabissare l’anta dell’armadio a cui si aggrappano.

Non è un caso se ultimamente i fan abbiano incominciato a paragonare i due wrestler bar-buti ai Cesaro della divisione tag team, dato che sembrano aver subito lo stesso destino dello svizzero, ossia l’essere parcheggiati a jobberland in attesa di tempi migliori. Quali siano questi tempi migliori mi resta difficile immaginarlo, l’unica cosa su cui nell’immediato la Wyatt Family potrebbe puntare sarebbe essere gli heel di punta della federazione dal momento che Brock Lesnar probabilmente non apparirà con continuità agli show; purtroppo tale posto sembra già occupato dall’Authority, Authority intesa sia come i dirigenti Triple H e Stephanie sia come i loro alleati, Seth Rollins e Kane. Per non parlare di quando Paul Heyman esegue i suoi promo a Raw, surclassando persino gli eclettici deliri di Bray Wyatt.

Una volta allontanatosi

Chris Jericho sarà necessario trovare a Bray un altro avversa-rio da eliminare, ma questa volta dovreb-bero essere anche i suoi compari Harper&Rowan a mettere a segno qualche vitto-ria, invece di fare la parte

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degli scagnozzi perennemente massacrati dagli Usos.

Altrimenti, un’ultima spiaggia sarebbe quella di un turn face per la Stable. In effetti un per-sonaggio come Bray Wyatt si presta benissimo a rappresentare un face anarchico desideroso solo di far crollare il maligno potere dell’Autho-rity, un face sui generis come è ormai da un po’ di tempo a questa parte Dean Ambrose. Dissi a suo tempo che un Ambrose nelle fila dei buo-ni non mi convinceva affatto, ma la WWE mi ha dimostrato che con una gestione adeguata del personaggio (e un’abilità naturale da par-te del wrestler) anche l’ex Jon Moxley poteva interpretare il ruolo del face, non certo un face “classico”, ma comunque face.

Tirate le somme, le tante sconfitte contro il top guy della federazione John Cena ed il top team della federazione, gli Usos, hanno rappresentato per la Wyatt Family una dura batosta, ma sa-rebbe sbagliato affermare che tutto sia perduto

o irrimediabilmente compromesso. Un banco di prova importante sarà capire chi sarà il prossi-mo avversario di Bray Wyatt e come verranno impiegati Luke Harper ed Erick Rowan nella divisione tag team ora che anche i fratelli Dust hanno cambiato allineamento e gli Ascension scalpitano nelle retrovie.

Personalmente, sarò ansiosa di vedere chi verrà scelto come avversario di Bray in vista di Wre-stleMania 31: nel corso delle settimane si sono susseguiti i nomi più disparati, dall’Undertaker a Randy Orton. Ovviamente queste sono solo ipotesi che difficilmente si realizzeranno, ma se a WrestleMania 31 vedremo realmente Bray Wyatt in una grande faida (non necessariamen-te con i wrestler sopracitati) significherà che la WWE non ha gettato la spugna con il personag-gio. Spero che nel corso del tempo la gimmick interpretata dalla Wyatt Family riuscirà ad adeguarsi agli avversari e a rinnovare se stessa ogni volta, per non gettare al vento uno dei cha-racter più intriganti degli ultimi anni.

ENNESIMA SPEAR, ENNESIMA SCONFITTA.

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Shawn Michaels è nato il 22 Luglio 1965 a Chandler, ed è considerato il più grande Perfomer che la WWE abbia mai presentato su un loro ring.Nel 1994, Michaels, in quel di Wrestlemania X prende parte al primo Ladder Match della storia contro Razor Ramon. Quest'ultimo vinse match e titolo Intercontinen-tale (conquistato da HBK alla fine del '93 contro British Bulldog), ma successiva-mente, nei mesi a venire i due diventarono addirittura alleati, formando proprio la "Kliq", ovvero una Stable in cui erano riuniti Hbk, Ramon, HHH e Kevin Nash.Nel 1995, alla Royal Rumble, successe l'impossibile; HBK entrò nella rissa reale con il numero 1 ed eliminò tutti i 29 wrestler entrati successivamente, entrando nella storia come primo wrestler ad aver vinto la Rumble entrando col numero 1.Il tutto però venne vanificato perché a WM XI perse contro Diesel.Dopo un lungo stop HBK torna alla Royal Rumble 1996, e indovinate un po'? Vinse anche quella, eliminando Diesel con la Sweet Chin Music.Ebbe un'altra opportunità quindi di partecipare e vincere il Main Event di WM XII, e ci riuscì, infatti sconfisse Bret Hart in un Iron Man Match di 60 minuti. Il match tuttavia durò di più poiché si era in pareggio alla fine del tempo regolamentare e quindi si andò ai supplementari. HBK vinse il WWf Championship alla fine, probabilmente, del Main Event più bello della storia di WM.Nel PPV Badd Blood 1997 disputa e vince il primo Hell in a Cell match della storia della Federazione sconfiggendo The Undertaker. Questa vittoria gli permise di aver una Title Shot contro Bret Hart alle Survivor Series 1997: questo evento, e il loro match sarà sempre segnato come lo SCREWJOB DI MONTREAL, nel quale Vince Mcmahon fece suonare la campana a bordo ring mentre HBK eseguiva la Sharp-shooter sull' Hit Man decretando Michaels nuovo Campione.A questo punto, HBK era il primo ed unico a detenere il titolo Europeo e quello Mon-diale diventando così il primo Grand Slam Champion della storia (WWF title, WWF tag team title ed European title).Alla Royal Rumble 1998 però, succede l'impensabile, durante un Casket Match contro The Undertaker, Shawn fù colpito da un gravissimo infortunio alla schiena, ma nonostante ciò disputò il Main Event di Wrestlemania XIV perdendo il titolo in favore di Stone Cold. Questo fu l'ultimo match di Michaels negli anni '90 in WWE, dato che l'infortunio lo tenne fuori 4 lunghissimi anni.

CHAMPION PROFILESHAWN MICHAELS

LA LEGGENDA DI UN UOMO CHE HA SCONFITTO IL DESTINO ED È RINATO

MALGRADO LA SFORTUNADi Michele Mauriello

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PROMOSSI E BOCCIATI

Benvenuti ad una nuova puntata della rubrica trattata da Francesco Stigliano, che riguarda i promossi e i bocciati del mese. Oggi, analizzeremo chi ha fatto

bene e chi ha fatto male negli ultimi 30 giorni. Come al solito avremo, per i wrestler 6 slot per i promossi e 6 per i bocciati. Per le divas 2 slot per parte. Per i tag team 1. Andiamo a scoprire chi si è comportato bene e chi male in questi 30 giorni

WRESTLER IN SINGOLO - I PROMOSSI Brock Lesnar Non ha sbagliato niente da quan-do è venuto. Ci ha traumatizzati con la rottura della streak ad Aprile, e ci ha sconvolti anche a Summerslam massacrando Cena. E a quan-to pare altri massacri si stanno avvicinando. VOTO: 10.

Dean Ambrose: Il suo personaggio comincia a prendere quota e comincia ad essere più con-vincente. La sua figura di “underdog” comin-

LA NOSTRA ORIGINALISSIMA RUBRICA CHE FA LE PAGELLE AI WRESTLER WWE TORNA ANCHE NELL’EDIZIONE DI SETTEMBRE! Di Francesco Stigliano

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cia a prendere forma e presto forse riuscirà a guadagnare qualcosa di concreto. Intanto ci ha regalato degli ottimi match assieme a Rollins. Per ora è out dagli schermi, ma lo rivedremo a breve dopo Night Of Champions. Serie di scon-fitte –sporche- contro il suo ex compagno, ma stavolta lo mettiamo fra i promossi per le grandi prestazioni che ci ha regalato. VOTO: 7,5.

Rusev: E per la seconda volta consecutiva tro-viamo nella lista dei promossi il Russo Rusev! Non gli si può dire niente, ha finalmente vinto la faida contro Jack Swagger schiacciandolo in pieno. Se la scorsa volta potevamo ipotizzare, stavolta abbiamo visto con i nostri occhi la sua schiacciante vittoria. Ora comincia a perdere colpi, perché difronte ha Mark Henry, ma sta-remo a vedere. VOTO: 7.

Roman Reigns: Sempre più Superman, sempre più imbattibile. Anche a lui stan-no costruendo un personaggio attorno, e noi tutti sappiamo qual è: quello del supere-roe. Non perde un match da un po’ di tempo, ha battuto Randy Orton a Summerslam in modo pulito. Anche se per l’intrattenimento possiamo ritenere migliore Dean Ambrose, di certo i risultati che ha avuto il Samoano sono nettamente migliori.VOTO: 8.

Dolph Ziggler: Finally! Lo avevamo detto nella scorsa puntata, e finalmente si è avverato. E’ tornato a vincere un titolo! Grandi prestazioni, grande intrattenimento. Vittoria su The Miz che rende felice tutto l’universo WWE, se l’è meritato. Continua così.VOTO: 8,5.

Mark Henry: E’ tornato, per metà in team con Show e per metà in singolo, attenderemo il prossimo Magazine per vedere in che catego-ria farlo stare, ma per ora lasciamolo in quella dei singoli. Come abbiamo detto ha fatto il suo ritorno ed ha sfidato Rusev. Sta massacrando i membri della Wyatt Family che continuano a prendere sconfitte su sconfitte. “Vedremo”, ma per ora il voto è: VOTO: 6,5.

WRESTLER SINGOLI - I BOCCIATI:

Ryback: Ci tengo a metterlo fra i bocciati in singolo, perché è stato un mese sfortunato per lui e non per Curtis Axel. Ha preso sconfitte su sconfitte “abbellite” da cattivissime prestazioni, ed inoltre poco tempo fa ha dato il suo momen-taneo ritiro dalla WWE.mente fischiato dal pubblico, perché ha l’obbiettivo di essere odiato, ma nem-meno in quello riesce. Col passare del

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tempo sta andando nel dimenticatoio. A RAW quando appare quasi nessuna reazione come per una divas. Alla fine dei conti non è del tutto colpa sua, ma bisogna metterlo di diritto fra i bocciati. VOTO: 4.

John Cena: Nessuno se lo sarebbe mai aspetta-to. John Cena, colui che il mese scorso ha preso 9 fra i promossi, ora è fra i bocciati. Massacrato, umiliato da Brock Lesnar. In giro non si parla di altro che della sua sconfitta. Ha perso il titolo, ora sta affossando personaggi come Bray Wyatt con le sue inutili vittorie per ricevere un’altra sonora scon-fitta dalla bestia a Night Of Cham-pions. Per favore è tempo di fermarsi per qualche mese, ora il tuo personag-gio non ha più senso in nessuna storyline.VOTO: 5.

Bray Wyatt: E’ fra i bocciati ma in fondo non lo è, mi spiego: ha vinto la faida contro Chris

Jericho, ha fatto dei buonissimi promo ma si è anche visto qualcosa di orripilante, quando è stato massacrato insieme ai suoi seguaci da John Cena. 3 contro 1. Lo stesso uomo che ha battuto Bryan pulito non può fare di queste figure. Personaggio a mio parere distrutto, mi dispiace Bray. VOTO: 6-.

Jack Swagger: Stessa situazione di Cena, ma con un wrestler minore. Ha fatto fare con la sua sconfitta una bruttissima figura agli USA interi.

Male per lui questo mese.VOTO: 5-.

Rob Van Dam: Non servi più alla WWE. Oc-cupi solo spazio. Il tuo tempo in WWE lo hai

QUEL CHE RESTAVA DI JOHN CENA DOPO IL PASSAGGIO DELL’URAGANO LESNAR SU LOS ANGELES.

WYATT HA VINTO LA FAIDA CON JERICHO MA VIENE RIDIMENSIONATO DA LESNAR: BOCCIATO

PER IL SECONDO MESE DI FILA.

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avuto, ora è tempo di fermarsi. Pensateci: Se Rob Van Dam andasse via, un membro di NXT potrebbe essere promosso nel main roster, tipo Sami Zayn! Al posto di uno stupido pre show a caso contro Cesaro ci potrebbe essere un vero e proprio feud fra i 2. I match in cui viene booka-to oramai sono ripetitivi e monotoni. Stop. VOTO: 4,5.

Randy Orton: Brutto ridimensionamento per lui con la sconfitta contro Roman Reigns. Certo, niente di incredibile e terribile, può rialzarsi e tornare nei ranghi alti e lo sappiamo. Presta-zioni in ring non divertentissime, ma sappiamo che ha il piccolo difetto di annoiarci parecchie volte. Si rialzerà? VOTO: 5.

DIVAS - LE PROMOSSE:Paige: Finalmente anche per lei! Turn heel! Si è risollevata. Ora è uno spettacolo da vedere, ancora di più con il titolo in mano. Gran lottato, gran personaggio. Un po’ di minutaggio in più nei suoi match non farebbe male. VOTO: 7.

Nikki Bella: Turn heel, pure per lei. Ha tradito “clamorosamente” la sorella a Summerslam e si è rilanciata nella categoria divas. Ora i suoi match sono più vari. Anche i promo insieme a Stephanie sono belli da sentire.Voto: 6,5.

DIVAS - LE BOCCIATE:

Paige: A Summerslam era un palo morto tra-scinato per il ring. Giusta la sconfitta. Nella sua faida ha praticamente fatto tutto Stephanie. Prenditi una pausa. VOTO: 4,5.

Cameron: Seconda bocciatura consecutiva, la WWE si è resa conto dell’abominio che è, gra-zie al signore. Non la vediamo sugli schermi da qualche settimana. Il push che si era preso era una cosa indegna e ingiusta. VOTO: 3.

TAG TEAM - I PROMOSSI

Stardust & Goldust: Turn heel che li rinfresca un po’, vedremo come si comporteranno. Intan-

to non perdono quasi nessun match e questa è cosa positiva. Quasi sempre ci intrattengo-no per bene, quindi titolo di promossi del mese gua-dagnato per loro. VOTO: 6,5.

TAG TEAM - I BOCCIA-TI

Erick Rowan & Luke Har-per: Scon-fitte su sconfitte. Massacri su massa-cri. Umi-liazioni su umilia-zioni. Ma perché la WWE fa questo a loro? Hanno perso per-sino contro Show ed Hen-ry! Eppure non sono così male sul ring, non capi-sco il motivo di questo loro de-push… VOTO: 4.

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THE NXT BREAKOUT STAR #2

Benvenuti al secondo appuntamento con la rubrica dedicata al territorio di sviluppo della WWE e ai talenti più interessanti che si mettono in mostra in

quel di Orlando.

Dopo il numero d’esordio (che spero sia stato di vostro gradimento), protagonista del quale è sta-ta Sasha Banks, è ora il turno di un insolito tag team che, a dispetto della recente formazione, è già riuscito a conquistarsi un posto fra i be-niamini del pubblico della Full Sail University

Arena: sto parlando dei Vaudevillains e, quindi, di Aiden English e Simon Gotch.Ancor prima di scendere nel merito di que-sta stravagante coppia, mi sento in dovere di premettere che, dopo un anno di quiescenza, caratterizzato da una caterva di squash match vinti dagli Ascension contro signori nessuno (eccezion fatta per i Wolves, sia pur presentati anch’essi come tali), la tag team division di NXT, finalmente, pare essersi risvegliata e, sfruttando l’occasione del torneo volto a individuare gli sfi-danti ai (fin troppo) longevi Campioni di Coppia,

NUOVO APPUNTAMENTO CON LE STAR PIÙ PROMETTENTI DI NXT. QUESTA VOLTA CI OCCUPIAMO DI AIDEN ENGLISH E SIMON GOTCH: I VAUDEVILLIANS! Di ChristiaNexus

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sono diversi i team ad essersi messi in luce nello show del giovedì sera (che, qualora vi sia sfug-gito, potete godervi sul WWE Network a soli 9.99 $), come Sin Cara e Kalisto o Enzo Amore e Colin Cassady, senza dimenticare Tye Dillin-ger e Jason Jordan i quali, a mio parere, previo maggior spazio concesso, potrebbero fare molto bene in futuro.In questa “primavera”, però, sono stati i Vau-devillains ad essersi contraddistinti maggiormente rispetto a tutte le altre coppie di lottatori, sia per quanto ri-guarda la caratterizzazione extra-ring, dal retrogusto decisamente vecchio stile, che in riferimento a quanto fatto vedere sul quadrato.Ora, già prima dell’alleanza con Simon Gotch, il buon Aiden English, dopo un annetto abbondante passa-to a jobbare a chiunque, forte dei propri precedenti a te-atro (peraltro, egli vanta nientemeno che un Bachelor Of Arts), iniziò a presentarsi come “The Artist”, un raffinato can-tante che intratte-neva il pubblico con la propria voce, sia durante l’ingresso sul ring che al termine dei propri incontri, mostrando una reale abilità canora e inter-pretativa che gli ha fatto riscuo-tere numerosi consensi presso gli spettatori di NXT. Un simile personaggio d’altri tempi, quindi, non poteva far altro che inte-grarsi perfettamente con “Quite Manly” Simon Gotch il quale, a propria volta, sfoggia anch’egli un look spiccatamente retrò, con due baffoni da fare invidia a Vittorio Emanuele II, insieme a una tenuta da combattimen-to a dir poco vintage e ad uno stile in-ring ispirato al bartitsu, arte marziale di fine Ottocento che combinava pugilato, judo e jujitsu.I Vaudevillains (gioco di parole basato sul termine Vaudeville,

ossia quel genere teatrale fatto di scenette co-miche accompagnate da un allegro sottofondo musicale) non sono nient’altro che la risultante dell’accostamento, quasi spontaneo, di que-sti due personaggi: molto azzeccata, peraltro, l’entrata sul ring, con lo schermo che diventa bianco e nero mentre i due personaggi si diri-gono verso il quadrato con delle movenze buffe che ricalcano il ritmo di una simpaticissima

theme song, entrambe le quali richiamano il genere teatrale cui il proprio tag team

deve il nome.Se l’insolita gimmick ha consentito

ai Vaudevillains di conquistare il pubblico della Full Sail University,

non vanno dimenticate le ottime abilità dei due una volta che suo-na la campanella: infatti, Simon

Gotch, in linea con il proprio personaggio, ha una stile di

lotta tecnico e all’antica o, come direbbero gli inglesi,

“throwback”, caratteriz-zato da diverse combi-

nazioni di attacchi, sottomissioni e

numerose varianti di suplex e altre

tipologie di prese, fra cui una pericolosa

Brainbuster. Quanto ad Aiden English, egli ha

uno stile di lotta semplice ma efficace, nel quale spic-

cano mosse come il legdrop, la swinging neckbreaker e la

cobra clutch, da lui chiamata “Director’s Cut” e usata come

finisher, senza dimenticare un’ottima capacità di “sellare” le mosse dell’avversario, cioè di rendere i colpi subiti in maniera molto realistica e soprattutto “media, cioè né troppo rigida ma neanche eccessivamente esage-rata da scadere nel ridicolo (alla Michaels VS Hogan di Sum-merslam 2005, per intenderci). I due, poi, sono soliti chiudere i match con una combinazio-ne che consta di una Rolling Senton Slam da parte di Gotch seguita a ruota da una Senton

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Bomb di English; da questo punto di vista, riten-go ottima la scelta di attribuire ai due wrestler una finisher di coppia ben determinata, poiché ciò contribuisce ulteriormente a caratterizzare il tag team.Dopo i primi incontri in cui i Vaudevillains si sono presentati al pubblico, sono arrivate le prime vittorie “pesanti” nel torneo finalizzato a decretare i #1 contenders agli NXT Tag Team Championship detenuti dagli Ascension, dal quale hanno eliminato prima “la strana cop-pia” composta da Mojo Rawley e Bull Dempsey (talmente strana da rompersi in seguito all’in-contro), e poi un altro team che, alla vigilia, era tra i papabili candidati alla vittoria, ossia Enzo Amore e Colin Cassady; in finale, essi si trove-ranno di fronte ai luchadores, Sin Cara e Kalisto, con ottime probabilità di spuntarla e, finalmen-te, di presentarsi quali degni avversari di Kon-

nor e Viktor, i quali hanno monopolizzato la scena da troppo tempo, ormai, e sem-brano diretti ad “ascende-re” (appunto), verso il main roster.Aldilà del fatto che i Vaudevillians riescano a conquistare le ambite cinture o meno, siamo di fronte a un tag team ben assortito, con una propria identità ben definita e che non farebbe fatica a dire la propria anche nei principali show della WWE; gli unici ostacoli all’arrivo dei due a Raw e Smackdown potrebbero

essere il fisico di Aiden English, lontano dagli standard ideali della WWE, e la cronica assenza di piani seri per la categoria di coppia, che al-terna momenti interessanti ad altri di match in loop e, spesso, fini a sé stessi. Tuttavia, ritengo che la stravagante personalità dei due lottatori verrebbe apprezzata anche dal WWE Universe il quale, pur avendo più volte dimostrato di non condividere i gusti della Full Sail University Arena (basti pensare ad Adam Rose o, vicever-sa, a Bo Dallas), potrebbe lasciarsi travolgere dalla carica di simpatia che questa coppia sareb-be in grado portare con sé nel main roster.Termina qui il numero odierno con NeXT Breakout Star; ChrstiaNexus vi ringrazia per la lettura e vi dà appuntamento alla prossima uscita del Zona Wrestling Magazine!

MENTRE L’ASCENSION “ASCENDE” AL MAIN ROSTER, SONO LORO IL FUTURO?

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LA TNA AL GIRO DI BOA

L’importante è crederci e continuare a la-vorare duro. Dopo la dipartita di Hogan, la TNA ha vissuto uno dei momenti più duri della sua storia. Le casse in rosso,

molti atleti che minacciavano di andarsene, AJ Styles che ha salutato ufficialmente e stipendi non pagati. Per tornare alla normalità ci sono voluti tre mesi, tre mesi di rincorse dove Dixie Carter ha dovuto dare fondo a tutte le sue forze per continuare a credere nel progetto.

Si era parlato anche di passare la mano, e alcuni

investitori si erano affacciati alla finestra. Ci è voluta la mano di un dubbioso papà Carter per risanare i conti e rimettere in carreggiata la macchina, grazie anche ad un respiro profondo negli stipendi senza Hogan, Bischoff, Styles e Sting.

Le voci che si sono rincorse sono state tante. E ancora oggi si rincorrono a causa dei contratti in scadenza di Bully Ray, Velvet Sky e Kurt An-gle. Tre partenze che potrebbero pesare perché questi tre sono parte essenziale dello show blu

IL CONTRATTO TV ANCORA IN SOSPESO, LE VOCI DI FALLIMENTO, SCELTE SBAGLIATE: MA È DAVVERO COSÌ NERO IL FUTURO DELLA TNA? Di Simone Spada

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targato Impact Wrestling. Si può anche passare un Kurt Angle che vuole la Hall Of Fame della WWE, ma gli altri due sono in questo momen-to un simbolo corposo di una federazione che a mano a mano ha perso qualche original e ha bisogno di paladini che vogliano traghettarla vita natural durante. Spike Tv intanto ha annunciato di non voler

rinnovare con la TNA e di rinunciare al wrestling. Molti hanno esultato, so-prattutto i mark della WWE. Quel-

li che il wrestling

è solo in

WWE e il resto non vale uno sguardo. Quelli che, se la TNA non rinnova, muore. Purtroppo per loro, la TNA non sta morendo, e non morirà nemmeno dovesse rimanere senza contratto. Non siamo più nel 2001, oggi il modo di con-cepire i media è cambiato con l’avvento di un sistema internet sempre più ampio. Quando Fox Sports decise di non rinnovare nel 2005, Impact andò in onda per qualche mese in stre-aming prima di accasarsi con Spike TV. Non morì allora, non morirà ora che ci sono il doppio delle proposte.

La perdita di Spike Tv non sarà grave. Se il network ha dato una mano per l’acquisizione di alcuni atleti di alto livello, tanto non ha fatto dal punto di vista comunicativo, costringendo la federazione a muoversi zoppicante. Uno dei motivi della mancata esplosione del prodotto sta anche nella incapacità un po’ del settore co-municazione della promotion e un po’ di Spike di far girare il nome come si conviene.

Sarebbe meglio quindi puntare ad altri lidi con altre impronte comunicative che potrebbero anche incidere positivamen-te sugli ascolti. Come ad esempio i tre network con cui la Carter sta contrat-tando in queste ore: ESPN, Fox Sports e Discovery. Con la prima pare man-chino pochi dettagli, gli accordi sono fatti verbalmente e si sta discutendo su come gestire l’intera comuni-cazione. La seconda ha fatto una offerta bassa e non ha una buona fama nella dirigenza. La terza ha fatto un sondaggio ma non è in grado di rilanciare in una eventuale asta.

Perciò vi sembra stiano per fallire? Anche perché in queste ore la TNA sta ri-lanciando. Una compagnia sull’orlo del collasso, non

rilancia, aspetta la fine dell’a-gonia.

Prendere Jessicka Havok potrebbe non voler dire niente,

organizzare il British Boot Camp e pensare all’Italia sì. Per il primo

caso, la TNA ha formato un roster di

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altissimo livello grazie anche alla collaborazio-ne preziosa della Progress. Nomi come Noam Dar, Rampage Brown, El Ligero, Mark Andrews, Martin Stone, Dave Mastiff sono oro colato. Soprattutto Noam Dar è in netto vantaggio per ricevere un contratto con la TNA, e sarebbe un acquisto di alto livello tecnico. Per quanto riguarda l’Italia, la dirigenza è stupefatta dai

risultati ottenuti su Nuvolari, per loro una buo-na tv ma non abbastanza conosciuta da poter

veicolare il prodotto come un network di alto livello. Eppure gli ascolti sono molto alti, hanno ricevuto positivii feedback sui commentatori e

starebbero pensando ad un passaggio pubblicitario nel nostro paese per il 2015 (non necessariamente uno show, ma sicuramente la presenza di qualche atleta ad un even-to particolare).

Ebbene, vi sembra una com-pagnia sull’orlo dell’abisso? Oggi la TNA ha basse perdite e buoni introiti soprattutto dagli ultimi show. Stanno puntando sul nord, e il nord risponde bene. Pagano i sa-lari, sono precisi soprattutto perché non hanno più con-tratti pesanti come quelli di Hogan, Sting e Bischoff.

A breve si libereranno di Kurt Angle per mettere sotto contratto una superstar delle indie (Johnny Gargano) ed un ex WWE che è nei so-gni della Carter da tempo, ovvero Matt Sydal. Si stan-no riorganizzando, stanno facendo ascolti costanti e in lenta crescita.

Non c’è nulla che porterà la TNA a fallire: di ECW ce n’é già stata una, e la WWE oggi ha altri problemi a cui pensa-re (come il flop del Network e le gravi perdite in borsa) invece che ad investire su un altro prodotto.

LA DIRIGENZA TNA SAREBBE STUPEFATTA DEGLI ASCOLTI IN ITALIA E STAREBBE PENSANDO DI FISSARE

QUI UNA TAPPA DEL TOUR PROMOZIONALE.

JESSICKA HAVOK, WRESTLER DONNA NUMERO 4 AL MONDO SECONDO PWI, HA FIRMATO CON LA TNA.

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UN BECCHINO IN PENSIONE

L’inattesa sconfitta nell’ultima edizione di Wrestlemania e poi la successiva scom-parsa. Lo stesso Brock Lesnar incredulo di fronte alla consapevolezza di aver de-

molito la winning steak di uno dei presumibil-mente intramontabili colossi della federazione. Poi il nulla. Don Becchino si è dissolto tra i fumi dello stupore e della meraviglia altrui.

Di Undertaker nessuno sa più nulla, tranne qualche sporadica immagine rubata qua e là e raffigurante un ormai distinto signore con

barba e cappello, ma un’immagine ben lontana dall’Undertaker che approdò nel lontano ’90 alla corte di Vince McMahon, stupendo già tutti per forza ed agilità. Undertaker ha perso perché voleva perdere, chiudere i giochi per non accol-larsi più il peso di difendere ogni anno la pro-pria imbattibilità in condizioni fisiche però che definire precarie sarebbe forse un eufemismo.I grandi miti non sono intramontabili, soprat-tutto fisicamente, cosicché anche per il becchi-no è arrivato il momento di chiudere il sipario e dedicarsi magari alla propria famiglia, a pro-

COSA FARÀ IL MITICO UNDERTAKER DOPO LA SCONFITTA DELL’ULTIMA WRESTLEMANIA? LA VITA DA QUASI-RITIRATO DELLA LEGGENDA VIVENTE. Di Alberto Ferrero

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pri progetti lavorativi e personali, nonché ad una vita meno “on the road” ed un po’ più tranquilla. Tuttavia, ciò che mi ha personalmente lasciato un po’ perplesso è l’alone di silenzio attorno all’Un-dertaker all’indomani della sconfitta con Lesnar. Si ritira? Boh. Tornerà? Boh. Farà qualche appa-rizione a sorpresa? Boh. Si vendicherà di Lesnar? Boh. Nessuno sa nulla ed il diretto interessato frat-tanto vive la sua vita ben lontani i vecchi tempi ed ormai alle spalle gli impe-gni con la stessa WWE. Si vocifera insistentemen-te circa un suo futuro match contro Sting nella prossima edizione di Wrestlemania. Pur essendo la sfida in sé e per sé un assoluto ed imperdibile dream match, mi chiedo se mai la sconfitta contro Lesnar e la relativa perdita della sua tanto amata imbattibilità non possa inficiare negativamente sulla sfida contro Sting. Perché fin quando Sting coltivava l’intenzione di affrontare la nemesi Undertaker, l’uomo imbattibile ed indi-struttibile, la stessa sfida avrebbe avuto tutt’altro sapore. Invece, chi viene ad affrontare il leggendario Sting? Un uomo al quale è già stata tributata una pesante sconfitta ed al quale Sting verreb-be a dare il fatidico colpo di grazia? Inoltre, se Taker ha deciso di regalare la sua imbattibilità a Lesnar e di chiudere i giochi definitivamente, perché non si ritira ufficialmente? Spera ancora di tornare? Ed in quali condizioni fisiche? Oppu-re non lo lasciano ritirare in attesa di un’ultima sfida con Sting?

Si attendono risposte, frattanto Don Becchino si gode il proprio “pre-pensionamento” in vista di quello che dovrebbe essere il suo canto del cigno. Dopodichè largo al suo inserimento nella

Hall of Fame, forse non già nel 2015, ma almeno nel 2016.

Taker è stato uno dei più grandi, carismatici ed affidabili professionisti sui quali la WWE abbia mai potuto contare, ma il suo tempo è passato e Don Becchino sembra essere solo un ricordo.

C’era una volta The Underaker, ma è una storia che non ha ancora un finale e la cui temporanea chiusura è sì enigmatica ma lascia, allo stesso tempo, ampio spazio a diversi finali a sorpresa.

Frattanto, da lontano, si odono ancora, seppur flebili, diversi rintocchi di campana. Come quei film horror di turno nei quali si ritiene che il mostro sia stato sconfitto, tranne fare la sua comparsa nel frame finale. Così è (o potrebbe essere) Undertaker: crediamo che si sia ritirato, ma potrebbe anche tornare.

Forse.

QUELLO CHE ACCADRÀ DA ADESSO IN POI POTREMO CONSIDERARLO IL CANTO DEL CIGNO DELL’UNDERTAKER

QUELL’UNO DI TROPPO NELLA GRAFICA DI WRESTLEMANIA

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WWE TOP 5 MATCHES

In questa nuova rubrica del Magazine verranno trattati i migliori incontri targati WWE. Come si evince dal titolo, in questo numero sarà stilata una classifica dei migliori incontri di questa estate.I parametri presi in considerazione per le valu-tazioni sono molteplici, ma grossomodo sono i seguenti: Qualità del lottato, storytelling, psico-logia, star-power, atmosfera, intensità, chimica fra gli atleti coinvolti, coinvolgimento del pub-blico e, ovviamente, il gusto personale.

Inoltre, ogni incontro in classifica sarà accompa-gnato da un breve commento.

5Alberto Del Rio vs Dean Ambrose Beat the Clock Challenge Match Raw 4.8.14 a parimerito con Chris Jericho vs Seth Rollins

Raw 28.7.14Incontro molto frenetico e intenso quello fra Ambrose e Del Rio. È stato uno degli ultimi incontri di Del Rio con la federazione, ma senza

OK I PERSONAGGI, IL CARISMA, I PROMO, MA IL WRESTLING SI FA SUL RING: SE ANCHE VOI SIETE DEI CULTORI DELLO SPETTACOLO, ECCO LA VOSTRA CLASSIFICA:Di BazingaHWF

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dubbio uno dei suoi migliori di questa annata. Il messicano si è saputo amalgamare bene con Dean Ambrose, il quale in questa contesa è riuscito, tramite l’intensità che riesce ad im-primere nei match, a non creare punti morti. Spot piacevoli (German Suplex di Del Rio fuori dal ring per esempio), ottima psicologia e buon coinvolgimento del pubblico.

A pari merito troviamo Seth Rollins, nell’incon-tro che lo ha contrapposto a Chris Jericho. Sen-za dubbio il miglior incontro di Y2J da quando è ritornato. Le sfide con Wyatt sono stati medio-cri, causa una rivalità debole e zero alchimia fra i due. Mentre in questa circostanza il leader dei Fozzy non poteva di certo non amalgamarsi con Seth Rollins, puro e cristallino talento del wre-stling. Incontro semplice e lineare nella struttu-ra ma abbastanza divertente, che nella relativa pochezza di belle contese sfornate questa estate, merita un posto in classifica.

4 Dean Ambrose vs Cesaro NO DQ Match Smackdown 25.7.14

Grande contesa fra I due, soprattutto se consi-deriamo il fatto che sia stata messa in scena a Smackdown. Stili molto differenti, ma comple-mentari. Cesaro regge tranquillamente il passo di Ambrose per quanto riguarda il brawling e non si è trovato in difficoltà ad utilizzare gli oggetti, anzi è stato in grado di sfruttarli in ma-niera intelligente. A mio avviso non si tratta di una delle migliori contese di Cesaro dell’anno, poiché da Gennaio ad Aprile lo svizzero ne ha sfornate moltissime, tant’è che se dovessimo sti-lare una grande classifica dei migliori incontri annuali, ne troveremmo molte proprio dell’ex Real American. D’altronde quello era un perio-do in cui era over e credibile, e non in preda a discutibili e bizzarre gestioni. Tante chicche regalate invece da Ambrose, come il mordere l’avversario per liberarsi da una sottomissione e alcune espressioni da oscar.

3 The Usos vs Luke Harper & Eric Rowan 2 out of 3 falls, Tag Team Championship Battleground 2014 20.7.14

L’unica nota positiva di un deludente Battle-ground. L’esito non ha convinto in molti, me in primis, ma l’incontro in se è stato certamente molto divertente. Le prime due cadute le ho tro-vate molto standard e molto repentine, tuttavia l’ultima ha riservato grandi cose. Gli Usos sono senza dubbio due ottimi performer, soprattutto per quel che concerne gli incontri a squadre. Non hanno una buona mic skill, ma hanno un buon carisma, che unito alle gesta messe in scena sul ring, li rende abbastanza over. Luke Harper dal canto suo è un eccellente perfor-mer, capace di qualsiasi tipo azione, in qualsiasi

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momento. È potente, agile, anche tecnico se vuole, e ha i tempi giusti. Tutto ciò si è visto in questo incontro, nel quale anche Eric Rowan ha dimostrato di non essere solamente un gigante con una lunga e improponibile barba rossa, ma anche un buon big man, che è stato in grado di migliorarsi molto nel giro di un anno. Gli stili dei quattro partecipanti si è amalgamato alla grande. Uno dei migliori incontri di coppia 2vs2 degli ultimi tempi.

2John Cena vs Brock Lesnar, WWE World Heavyweight Championship Summerslam 2014 17.8.14

Se questo incontro non avesse avuto questi pro-tagonisti, se non avesse avuto quell’atmosfera e se l’esito fosse stato diffe-rente, parle-remmo di uno dei peggiori Main Event della storia di Summerslam. Infatti dal punto di vista meramente lottato, la contesa è stata molto scarna. 16 suplex, calci, pugni e due F-5. Ma c’è tutto il resto. Innanzitutto l’enorme star-power dei due protagonisti ha creato un’elettrici-tà nell’aria straordinaria, un’atmosfera tesissima, con un pubblico coinvolto sinceramente per tutta la contesa. È stato un combattimento vero per la gente. La cosiddetta sospensione dell’increduli-tà, che è l’obbiettivo di ogni match di Pro Wre-stling, in quei 19 minuti era totale. Brock Lesnar ha un carisma fisico impressionante, nessun’al-tra Superstar nella storia ha mai avuto tale dote

naturale così spiccata. Ogni suo pugno, ogni sua ginocchiata esprime una potenza unica e stra-ordinaria. Brock Lesnar è invincibile agli occhi di tutti. Lo storytelling, seppur basilare e basato sul classico squash, è risultato perfetto. La Be-stia ha dominato per tutta la contesa, giocando, umiliando e massacrando come se fosse una mi-sera bambola, la Superstar più dominante degli ultimi 10 anni. Ed è proprio questa la parte fon-damentale, ovvero il messaggio che è stato fatto passare. John Cena, nome di punta della WWE, ambasciatore nel mondo, quindici volte campio-ne WWE, sconfitto senza diritto di replica da un mercenario senza scrupoli. Di certo questo è stato uno dei momenti più importanti dell’anno (insieme alla fine della Streak e alla super notte di Daniel Bryan a Wrestlemania).

1Dean Ambrose vs Seth Rollins, Falls Count Anywhere, Raw 18.8.14

Nonostante questo incontro non abbia avuto un esito chiaro e pulito, è stato a mio avviso il

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migliore dell’estate. La qualità del lottato è stata molto elavata, i due hanno una chimica incredi-bile e non hanno praticamente sbagliato nulla. Ci sono stati spot incredibili (sit-out powerbomb sul cumulo di sedie per esempio). Il pubblico era infiammato in maniera enorme. Ambrose è un fenomeno in ogni singolo aspetto e sfaccettatu-ra del pro wrestling, ed inoltre è attualmente la superstar più over del roster (escludendo Daniel Bryan ai box); Rollins dal canto suo, è un mo-stro come pochi altri sul ring e, come ogni buon heel che si rispetti, si attira heat in maniera consistente. Il risultato è che il pubblico ha sot-tolineato con fragore ogni singola azione messa in scena dai due ex membri dello Shield, crean-do una bolgia. Il match è risultato ottimo, anche perché questa è la migliore storyline in essere in WWE ed è molto sentita dalla gente.Gli oggetti contundenti hanno fatto la loro par-te, d’altronde Dean è perfettamente a suo agio

in queste situazioni. Oltre ad essere il migliore incontro dell’estate, potrebbe risultare anche il miglior incontro di Raw dell’anno. (alla pari con alcune contese di Danielson e Cesaro).

Quest’estate obbiettivamente ha regalato pochi incontri degni di nota. Lesnar vs Cena è stato un incontro epocale e il Falls Count Anywhere di Ambrose e Rollins è stato lodevole e degno di nota. Per il resto, poco altro. C’è una netta differenza rispetto all’estate scorsa, periodo in cui ogni Lunedì a Raw Daniel Bryan sfornava un papabile Match of the Year. Inoltre Summer-slam sfornò due grandi contese sotto tutti i pun-ti di vista, mentre quest’anno soltanto una. Nel complesso dunque un passo indietro rispetto all’anno scorso, con due personaggi che tuttavia spiccano positivamente e nettamente su tutti gli altri: Brock Lesnar e Dean Ambrose.

DEAN AMBROSE, PROTAGONISTA DI 3 DEI 6 MIGLIORI MATCH DELL’ESTATE 2014 WWE!

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AJ LEE E L’OMBRA DI CM PUNK

Siamo proprio sicuri che CM Punk non sia più in WWE? Provate a chiederlo ad AJ Lee!

Effettivamente Mr.Straight Edge appartiene oramai al passato, fisicamente è assente da tem-po e dopo alcuni mesi anche i sostenitori più accaniti hanno decisamente abbassato i toni. Ad oggi il suo fantasma non presenzia più nelle teste di Triple H e soci ma bensì in quella della propria mogliettina e questo alla lunga potrà rivelarsi un problema...un problema da non

sottovalutare.

La piccola AJ non viene più vista con gli stessi occhi di prima. Gli atteggiamenti della ragazza sbarazzina, pazza e mentalmente instabile sono passati in secondo piano. Gli episodi bizzarri che l’hanno portata a farla conoscere come Crazy Chick sono stati accantonati e riposti nel tiretto. Una volta che il fidanzamento e il seguente matrimonio sono diventati di dominio pubbli-co, l’ex campionessa non veniva riconosciuta coma la signora Brooks solo nella vita privata,

CM PUNK NON È PIÙ IN WWE MA IN FEDERAZIONE RIMANE LA SUA NEO SPOSA. UN BENE O UN MALE PER AJ LEE ESSERE ACCOSTATA AL BITW? Di Girolamo De Nicolo

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ma anche nella carriera nel wrestling profes-sionistico. La qualità degli incontri, dei promo e dei vari segmenti dentro il ring e all’interno del backstage sono rimasti intatti ma ogni qual volta parte la sua theme song e si appresta a salire sul quadrato ecco tor-nare il fantasma. Il pubblico comincia ad inneggiare a CM Punk e ad AJ non resta che incassare e portare a casa.

Recarsi al lavoro con la consa-pevolezza di essere quotidia-namente seguiti dall’ombra del marito può anche essere un disagio. AJ è una wrestler di talento e ha tutte le qualità per affermarsi nella categoria femminile, così come abbiamo potuto notare dal suo esordio ad oggi. Ma sapere di essere al 90% tifata e apprezzata per il legame coniugale che la lega a CM Punk non è di certo appagante. Volente o nolente la 27enne statuni-tense sarà costretta a portare questo fardello sulle spalle. I fan del BITW sono numerosi

e in qualsiasi città e in qualsiasi arena si andrà a disputare lo show, è matematicamente appro-vato che i cori a favore dell’ex dipendente della

WWE invaderanno la mente e i pensieri di AJ. Importante sarà la reazione a questa situazione per vedere se sarà il carattere o la fragilità a prendere il so-pravvento. Una mancanza di fiducia nei propri mezzi potreb-be portare AJ ad un periodo sottotono tale da mettere in pericolo la propria carriera nella WWE. L’assenza di un adeguata concentrazione condita da un atteggiamento negativo senza spiragli di ottimismo, andrebbe senz’altro ad influire nell’am-bito lavorativo. Una risposta invece autoritaria dimostrando di non farsi influenzare dalle voci esterne riuscendo a tene-re separata la vita privata con quella lavorativa eviterebbe il crollo psicologico, e quanto visto nelle ultime settimane durante la faida con Paige, ci permette di affermare che le barriere impo-ste dalla ragazza hanno reagito meglio di quanto si potesse im-

TALI MARITI, TALE MOGLI.

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maginare alle continue scosse sismiche provo-cate da Phillip Jack Brooks.

Nonostante ciò è bene ricordare come l’allerta terremoto rimane alta e come si suol dire “pre-venire è meglio che curare”. I primi a dover dare l’esempio sono proprio i fan di CM Punk, ai quali andrebbe lan-ciato un messaggio ben espli-cito: STOP PLEASE! Seppure la voglia di vedere il proprio beniamino sia ancora notevole non per questo a pagare le conseguen-ze dev’essere l’attuale compagna. Fare il tifo per lei urlando a gran voce il nome del marito rientra nella cerchia delle azioni poche intelli-genti da eliminare. AJ Lee merita di essere vista per il personaggio che interpreta, per la ragazza di talento qual è e per la progressione con cui in poco tempo è riuscita a bruciare le tappe e ad imporsi ad alti livelli. Se CM Punk non vuole

avere più niente a che fare con il wrestling, per-ché mai non assecondarlo cominciando a non pronunciare il suo nome? L’anello al dito è un particolare che non passa inosservato, ma una volta entrata in scena AJ Lee è semplicemente e

soltanto AJ Lee: rispettatelo!

L’ombra del marito può perseguitarla in eterno ma allo stesso tempo può svanire in modo che AJ possa proseguire la sua cavalcata vincente. Il cammino intrapreso è quello giusto e tende-re una mano a suo favore non farebbe altro che proteggerla e scacciare vie quel fastidioso ronzio.

AJ LEE MERITA DI ESSERE VISTA PER IL PERSONAGGIO CHE INTERPRETA, NON PER IL

MARITO CHE HA SCELTO.

AJ LEE È DAVVERO VISTA COME “LA MOGLIE DI CM PUNK”?

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IL BILANCIO DEL G1 CLIMAX

Questo mese si è concluso quello che secondo me è il torneo di wrestling più bello e importante al mondo: il G1 Climax.

In questo torneo un certo numero di wrestler (quest’anno 22) si affrontano, suddividendosi in due giorni all’italiana. Al termine di questi gironi i due che si trovano rispettivamente in prima posizione nel loro girone si affrontano nella finale ed il vincitore si aggiudica la pos-sibilità di competere per l’IWGP Heavyweight Championship nell’evento più importante della federazione, ovvero Wrestle Kingdom.

Nonostante la qualità sia stata di livello altissi-mo e, sostanzialmente indiscutibile, i risultati hanno lasciato abbastanza a desiderare. Guar-dando le classifiche dei giorni infatti si può ca-pire immediatamente la situazione attuale della NJPW. I primi posti sono occupati dai main eventer, da quelli consolidati e indistruttibili e dopo pian piano si passa dagli uppercarder, dai midcarder e così via.

Delle classifiche troppo lineari e prevedibili quindi. Questa potrebbe sembrare una cosa buona, visto che almeno la coerenza APPAREN-TEMENTE c’è stata. Ma non è stato neanche così, visto il modo in cui si è arrivati a questa situazione.

Risultati che non fanno capire chi è meglio degli altri e tolgono credibilità anche a gran-di vittorie. Per dire, Shibata batte Nakamura, Nakamura batte Smith, , Smith batte Shibata. Conclusione? Grande vittoria di Shibata con-tro Nakamura, ma quest’ultimo ha comunque battuto lo stesso wrestler contro cui Shibata ha perso. Tutto questo nel giro di neanche una settimana. Poi, come detto prima, sempre i soliti nomi (+ AJ Styles) a fare da padrone ed un vin-citore che semplicemente non doveva esserlo. Okada…2 Climax nel giro di tre anni.

Evitabilissimo farlo vincere così tanto, soprat-tutto perché ha perso da non molto il titolo e non mi pare così essenziale fargliene vincere

SI È CONCLUSO DA POCO IL G1 CLIMAX, UNO DEI TORNEI DI WRESTLING PIÙ BELLI E PRESTIGIOSI AL MONDO. ECCO LA NOSTRA ANALISI. Di Andrea Cesana

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ancora un altro, soprattutto perché è altamente probabile che ciò accada in un ulteriore incon-tro tra lui e la sua nemesi Tanahashi. Ed anche qui c’è la mancanza di voglia di rischiare. Fa-cendo così nel breve termine gente come Naito, Shibata, Ishii e via dicendo sarà sempre tra le seconde linee.

Oltre quindi alla gestione discutibile delle zone alte del torneo, discutibile è anche stata la ge-stione di alcuni wrestler di secondo piano, che sicuramente avrebbero dovuto fare di più. Mi riferisco a Honma e Takahashi, due wrestler che avrebbero dovuto ottenere di più da que-sto Climax. Honma, unico wrestler a non aver racimolato neanche un punto. Entrato come sostituto di Kota Ibushi, ha dimostrato di essere all’altezza della situazione e dal punto di vista qualitativo è stato sicuramente uno dei migliori,

al livello di gente come Nakamura, Ishii e così via. Non dico ovviamente che sarebbe dovuto arrivare tra le prime posizioni (anche se non mi dispiacerebbe come cosa), ma dico solamente che qualche vittoria qua e la poteva benissimo ottenerla. 0 punti per un wrestler del suo livello è qualcosa di ridicolo.

Ma forse è ancora peggio 8 punti per Yujiro Takahashi. Ovviamente c’è un abisso tra gli 8 punti suoi e gli 0 di Honma, ma c’è da considera-re il fatto che il membro del Bullet Club è anche l’attuale campione NEVER. Che lo vogliano rendere un campione con poca credibilità e che ottiene solo vittorie sporche si è capito, ma è comunque esagerato farlo arrivare al livello di midcarder come Tenzan e Archer in un torneo così importante.

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Altro wrestler bookato discutibilmente è Shel-ton Benjamin, vecchia e, purtroppo, amata conoscenza dei fan WWE. Wrestler discreto che in NJPW ha combinato poco nulla, ma al Climax chissà come mai riesce sempre a fare bene.

Non ha molto senso come cosa, dato che duran-te tutto il resto dell’anno si ritrova a viaggiare nel midcard. Inoltre pessimo il fatto di fargli vincere diversi match consecutivamente all’ini-zio e poi farlo precipitare in un vortice di scon-fitte. Non mi sorprende più di tanto però come cosa, visto il booking molto discutibile che la NJPW ha messo in atto per questo torneo.

Come detto all’inizio, questo torneo è stato però indiscutibile dal punto di vista della qualità. Match di altissimo livello dalla prima giornata

all’ultima. Nessun’altra federazione al mondo è in grado di offrire una così vasta quantità di grandi incontri in così poco tempo. Spicca su tutti il match tra Minoru Suzuki ed AJ Styles, a cui quel minorato mentale di Dave Metzler ha dato le 5 stelle. Bel match eh, ma lontano anni luce dalle five stars. Ci sono stati incontri netta-mente superiori a questo, come Nakamura vs. Tomohiro Ishii, Shibata vs. Nakamura e moltis-simi altri.

Insomma, è stato un grande torneo nel comples-so, ma con delle scelte di booking migliori sa-rebbe stato ancora superiore. Sembra di essere in WWE, dove bene o male si punta sempre sui soliti 4/5.

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RECENSIONE: WWE SUPERCARD

Essendo un newsboarder, spendo diverse ore al giorno a passare in rassegna ogni singolo sito di wrestling americano in grado di fornirci delle news fresche fre-

sche, così da offrirvi il miglior servizio possibile.

Qualche giorno fa, mi appare una notizia su un certo “WWE Supercard”. Dopo aver letto il tito-lo, mi aspettavo una notizia su un house show o magari sulla card di un futuro PPV. In realtà, dopo aver aperto la notizia, scopro che si tratta di un gioco di carte collezionabili per i device

mobile come tablet e smartphone.Appena il gioco viene pubblicato, lo scarico e dopo averlo provato per una mezz’oretta, ri-mangono abbastanza stupito, poiché il gioco, nella sua semplicità, si è rivelato un divertente passatempo. Analizziamo ora le sue caratteristi-che principali.

Il gioco si basa sull’acquisire e migliorare il proprio mazzo di carte. Con il proprio mazzo, bisogna affrontare vari avversari. Le meccani-che del gioco si basano sul sistema reso famo-

ANDIAMO AD ANALIZZARE L’ULTIMO ARRIVATO DEL SETTORE VIDEOLUDICO WWE, EDITO DA 2K GAMES SUI SISTEMI IOS E ANDROID. Di Mauro “The Chosen One” Sudati

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so dalla serie“Top Trumps”, carte collezionabili pubbli-cate sul mondo del calcio in Inghilterra. Ogni carta, come in Top Trumps, ha dei propri attributi a cui viene assegnato un valore numerico, a seconda dell’abi-lità di un wrestler in quel campo. Gli attributi sono: Forza, Resistenza, Velocità, e Carisma. A secon-da della rarità, una carta di un wrestler risulta più forte rispetto ad un altro. Una carta rara risulterà logicamente più forte di una super rara. Una ultra rara sarà più forte di una super rara e così via. Il mazzo di ogni gioca-tore ha un limite di 100 carte e si basa tutto sui wrestler utilizzati nella parte del mazzo iniziale, formato da 2 carte da usare in singolo, due carte da usare in tag team e una divas.

Passando al momento clou del gioco, cioè le par-tite, sono tutte formate da 3 round. Il computer decide su cosa si basa il round. Ad esempio, il primo round vedrà i due giocatori schierare o una carta singola, o una coppia o una lottatrice. Come detto in precedenza, sulle carte ci sono dei valori numerici per ogni categoria/attribu-to e tali valori sono i protagonisti delle partite. Il round viene vinto dal giocatore che avrà schierato la carta con il valore più alto rispet-to all’attributo scelto dalla CPU. Se l’attributo scelto è per esempio il carisma, si aggiudicherà il round chi avrà schierato il lottatore/i che avrà il miglior valore nel carisma. In molti casi, gli attributi scelti dalla CPU potrebbero essere due e quindi bisognerà possedere una carta con dei ottimi valori in entrambi gli attributi, perchè è controproducente, aver una carta con un valo-re molto alto in un attributo richiesto, e magari con un valore molto basso nell’altro attributo richiesto per ottenere la vittoria del round. Le carte da usare in tag team vanno scelte con cura. Sulla carte son presenti anche dei triango-lini diretti in varie direzioni. Ad esempio, sce-

gliendo due wrestler, uno con il triangolino in alto, ed l’altro verso il basso, i valori della coppia verranno au-mentati, poiché i due triangolini son com-plementari. Se i due triangolini sono nella stessa direzione, non si aumenteranno i va-lori. Mentre, nel caso in cui un triangolino è diretto verso il basso, ed uno verso destra, i valori della coppia verranno depoten-ziati, poiché non sono complementari.Il giocatore che vince

almeno due round, ottiene la vittoria finale. In caso di pareggio, verrà effettuato un ulteriore round. Nel mazzo iniziale, son presenti anche due slot dedicati a delle carte attributo. Tali car-te permettono, usate soltanto una volta durante il match, di potenziare un particolare attributo, o un gruppo di attributi, o addirittura di depo-tenziare gli attributi di una carta del nemico. Utilizzate con saggezza, è possibile sconfiggere anche carte che inizialmente sembrano migliori rispetto a quelle possedute.

Sia in caso di vittoria e sia in caso di sconfitta, i giocatori otterranno delle ricompense da una magica tavola piena di carte coperte. Se si vince, le carte che si potranno avere come ricompensa saranno due. In caso di sconfitta soltanto una. Tale processo si ripete in ogni scontro creando così un circolo vizioso, che spingerà il giocato-re a continuare a giocare, così da migliorare il proprio mazzo, per affrontare avversari sempre più forti. Inoltre è possibile allenare le proprie carte possedute,così verranno migliorati i suoi valori. Per allenare basta soltanto “sacrificare” un’altra carta che andrà ad aumentare il livello ed i valori della carta che si vuole allenare.

Fra le modalità di gioco, è presente anche il King Of The Ring, che vedrà il giocatore pren-der parte ad un torneo, totalmente simulato dalla CPU, che durerà in media una trentina di partite. Al giocatore toccherà gestire l’energia delle varie carte e formare la miglior squadra

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possibile Il torneo è formato da una fase di playoff che permetterà al giocatore di cercar di qualificarsi alla fase finale. Una volta qualifica-to, il torneo si basa come quello reale. Sconti ad eliminazione diretta in vista della grande finale, che porta con se dei grandi premi e ricompen-se. Il mio consiglio è di provare a qualificarsi al KOTR. E’ un torneo molto lungo, però vale la pena provarci, perché comunque ci sono anche delle ricompense, di minor valore, anche per chi non riesce a qualificarsi.

Tra i wrestler scelti per le carte, si passa dai membri attuali del roster, come Cena, Bryan, Orton, Sheamus, Cesaro, i tre ex Shield ai vari Santino Marella, Heath Slater e i nuovi debut-ti come Adam Rose e Bo Dallas. Le divas sono diverse, come AJ Lee, Natalya, Summer Rae ed altre ancora (strana l’assenza di Paige). Ed infine abbiamo anche diverse leggende come The Rock, Steve Austin, Eddie Guerrero, #Arcogan e molti altri. Avere nel gioco un sacco di carte diverse, esalta l’aspetto del collezionismo del gioco che spinge un giocatore a cercar di trova-re tutte le versioni di un determinato wrestler.

Analizziamo ora l’unico lato negativo del giochino, cioè l’incapacità di poter inte-ragire con i propri amici. Infatti, non è possibile ne sfidare i propri amici e non è nemmeno possibile poter scambiare le carte con gli amici. Questi due lati ne-gativi, non permettono al giocatore di aver a che fare con una delle massime sod-disfazioni che si provano nei giochi di carte, come ad esempio Magic The Gathe-ring: battere l’insopporta-bile amico che si vanta di aver un mazzo migliore del tuo, umiliandolo come John Cena a SummerSlam.

Personalmente, lo repu-to un passatempo molto divertente per quello che vale e che a volte è in grado di provocare una sorta di dipendenza, che porterà il giocatore a giocare per ore

ed ore pur di trovare quella carta che lo rende superiore agli avversari. WWE Supercard viene promosso a pieni voti, nella sua incredibile semplicità. Se cercate un divertente passatempo a tema wrestling, è quello che fa per voi.

SI, CI SONO DAVVERO LE CARTE CHE COMBATTONO TRA LORO.

RECAPVoto: 4/5

Pro:• Semplicità• Coinvolgimento• Divertimento

Contro:• Impossibilità di affrontare gli amici e poter scambiare con loro le varie carte• Longevità

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HHH, ovvero Hunter Hearst Helmsley, è nato a Nashua il 27 Luglio 1969.Hunter debuttò in quel di Raw il 22 Maggio 1995 sconfiggendo John Crystal. La sua gimmick rispecchiava l’aristocratico ricco e snob e che incentrava l’attenzione solo su di se.Nel 1996 insieme a Razor Ramon, Diesel e Shawn Michaels forma un gruppo chiam-ato “Kliq”.Ebbe finalmente il suo primo Match a Wrestlemania, alla dodicesima edizione, dove però fu sconfitto da Ultimate Warrior in soli 3 minuti di match.Finalmente il 21 Ottobre, in un match contro Marc Mero, conquista il suo primo titolo WWF, ovvero quello Intercontinentale.Il 1997 è l’anno della consacrazione, infatti conquista il King of the Ring battendo Ahmed Johnson e Mankind. Proprio con quest’ultimo ebbe una rivalità molto acce-sa che sfociò in addirittura 2 Stell Cage Matches.Ma la vera svolta della carriera di Triple H avvenne quando fondò la D-Generation X, una stable nel quale erano inclusi Chyna, Rick Rude, Shawn Michaels (il leader).La D-X fu un grande simbolo dell’Era Attitude.Però a Wrestlemania 14 dopo il match tra Stone Cold Steve Austin ed HBk, quest’ul-timo perde il titolo e dichiara che resterà fuori dal ring per 4 lunghi anni a causa di un infortunio; la sera dopo, a Raw, Triple H si dichiara nuovo Leader della Stable introducendo X-Pac e i New Age Outlaws. Triple H e la DX si scontrarono contro un’altra stable, ovvero la Nation of Domina-tion, cui leader era The Rock.Il suo primo titolo mondiale WWF lo conquista dopo svariati tentativi, infatti a SummerSlam 1999 si disputò un match a tre fra Stone Cold, Mankind e Triple H st-esso; il match fu vinto da Mankind ma la sera dopo, a Raw, Hunter riesce a conquis-tare il titolo battendo appunto Mankind.Il suo regno durò poco purtroppo, nemmeno un mese, dato che nell’episodio di Smackdown! del 16 Settembre 1999 perse la corona contro Vince Mcmahon, il quale poi annuncia che il titolo risulterà vacante.La fine degli anni ‘90 e gli inizi del ‘00 furono caratterizzati dal Triplo e Stephanie i quali diedero vita alla Mcmahon-Hemsley Era.Hunter fu si protagonista dell’Era Attitude, anche se favorito dall’uscita di scena di HBK ma il periodo di maggior splendore lo ebbe negli anni ‘00, durante i quali l’at-tuale COO era davvero il simbolo della Federazione e dominava su tutto e tutti.

CHAMPION PROFILETRIPLE H

DECINE DI TITOLI, POSTO DA DIRIGENTE, MATRIMONIO CON LA

FIGLIA DEL CAPO, MA LA CARRIERA DI TRIPLE H È STATA TUTT’ALTRO CHE

UNA PASSEGGIATADi Michele Mauriello

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THEME SONG

IL WRESTLING ED I METALLICA, UN BINOMIO CHE SI È PRESENTATO PIÙ VOLTE NEL CORSO DELLA STORIA. Di Ismaele “Ismaschill” Schillaci.

Salve a tutti cari lettori in questa edi-zione del mag vi parlerò di un band che è sulla scena da circa trentatre anni e che nella loro carriera ha visita-

to molte scene musicali.

Questi loro cambiamenti hanno scatenato le ire dei fan, sempre divisi tra l’esigenza di rinnovamento e l’affetto per i capolavori del passato. Questo però non è un aspetto che interessa agli appassionati di pro wrestlng.

Ebbene si oggi parleremo dei grandissimi Metallica, una delle band più grandi del continente a stelle e strisce, ma soprattutto

cavalieri del trashmetal.

Nel mondo del pro wrestling sono apparsi per la prima volta passando prima per la ECW, ma non hanno tardato a farsi vivi an-che in TNA.

L’esordio arriva in ECW, dove hanno prima musicato l’etrata di the Sandman con la can-zone intitolata Enter the sand man.

Quasi inutile descrive questa canzone perchè è uno di quei pezzi che conoscono tutti, intro lento che poi scaturisce in riff potenti ma non ossessivi dando anche spazio al cantato.

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Una particolarità che connette i due mondi è il fatto che nel second coming della ECW Sandman usò un’altra theme per via di un esosa richiesta della band sull’utilizzo di que-sto brano. Anche in diversi prodotti editoria-li della WWE, come DVD o documentari, il brano viene nascosto, per evitare problemi con la band e la sua casa discografica.

Nel 2003 la WWE rispolvera i Metallica, in occasione dell’edizione di quell’anno di Sum-merSlam. La theme song del PPV è infatti St. Anger, title track dell’omonimo album dei metallica. Un brano arrabbiato, duro, rozzo, come il sound di tutto quel periodo dei Me-tallica, tornati in studio dopo anni e anni di silenzio, costellati di problemi di dipendenza da parte del front man James e dal cambio di bassista. Alle quattro corde c’è adesso Trujil-lo, ex bassista di Ozzy Osborne, che supera una durissima selezione, immortalata nel documentario “Some kind of monster”.

Il PPV in questione entra negli annali per la seconda storica apparizioe dell’Elimination

Chamber, da cui esce vincitore Triple H.

Arriviamo quindi al lontano 2008 dove per il PPV autunnale No Mercy viene scelta come theme song All Nigthmare long canzone che proviene da “Death magnetic”, album che se-gna anche il ritoro dell’iconica band al gran-de trash, genere che avevano reso celebre, salvo poi rifugiarsi in altre più munifighce derivazioni.

Come nelle più classiche delle loro canzo-niabbiamo un intro mostruosamente lungo che alterna fasi di calma a chitarre a mille con grandi riff e arpeggi cambi repentini di tempo.

Passa qualche anno prima di risentire Het-field e soci passano all’incirca tre anni, ma tornano in grande stile, donando al feud più grande della storia ben due canzoni.

La prima che andava a fare da colonna so-nora prorio a questo feud mentre la seconda usata come entrata per un lotttore. Ovvia-mente lo scenario è quello di wrestlemania 27 la faida è quella tra Undertaker e HHH. andiamo per gradi; partiamo da The Memory Remains fore canzone all’inizio poco azzec-cata ma valutandone il testo si capisce che ha il suo perchè, qusta è una delle canzoni che amo di più dei Tallica, mi piaccionoi suoi controtempi la voce angosciante che canta l’outro.

Mentre la seconda è stata From whom the bell tools, Triple H lascia temporaneamen-te i motorhead e sceglie una delle canzoni più catartiche di questa band, apertura con suoni di campane chitarre e cassa c danno un senso di angoscia e misticismo e caricano l’ascoltatore.

Forse per HHH in quel momento, avrebbe potuto scegliere qualcosa di diverso, addosso seek and destroy, un piccolo fan fact questa cnzone è stata usata anche da Corey Taylor come canzone del suo secondo matrimonio (abbiate pazienza sono un suo grande fan).

NON CI SONO PIÙ I POSTER DI UNA VOLTA!

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CRAZY LOVE

Una storia veramente brutta che poteva terminare in tragedia.Il lottatore di arti marziali miste, ex Bel-

lator (licenziato in tronco dopo questo episodio da censurare in toto), Jon Koppenhaver detto “War Machine” è accusato di violenza domesti-ca nei confronti della sua ex fidanzata, la porno-star 23enne Christy Mack.Koppenhaver pare si sia recato a casa della sig.ra Mack ed abbia esploso tutta la rabbia contro la ragazza che è stata ricoverata in ospedale decisamente malconcia con ferite, ossa rotte in

viso, naso distrutto in due punti, denti mancan-ti ed addirittura un tentativo di stupro.

Christy Mack ha raccontato la sua versione dei fatti ovvero che l’uomo è arrivato a casa sua in piena notte, lei era in compagnia, ma quando War Machine ha visto i due, pare abbia perso la testa, picchiato ripetutamente l’amico di lei e buttato fuori casa.Dopo di che, si è accanito sulla donna, colpendo-la più volte, tagliandole i capelli, colpendola con un coltello.

WAR MACHINE E CHRISTY MACK, DAL GOSSIP ALLA CRONACA. COME UN UOMO PUÒ DIVENTARE UN MOSTRO E BUTTARE VIA VITA E CARRIERA.Di Marco Catelli

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La Mack ha affermato di aver pensato di mori-re, di essere già stata picchiata da lui in passato, ma mai così forte. Dopo aver finito il pestaggio, ha tentato lo stupro senza riuscirci, ha colpito ancora la ragazza e l’ha mollata sul pavimento. Quando l’uomo è andato in cucina, la Mack è fuggita dalla porta sul retro ed è scappata da una vicina che l’ha fatta entrare, chiama-to la polizia e portata in ospedale.

“War Machine” è ri-uscito a scappare (per un breve periodo) e dovrà rispondere di ben 7 capi d’accusa.Il lottatore dopo l’ag-guato alla Mack, si è dileguato, ma ha avu-to il tempo di postare su Twitter qualche pensiero ovvero ha detto di non essere una cattiva persona, aveva buone inten-zioni quando è andato a casa della fidanzata e che la verità verrà a galla.

Koppenhaver è stato arrestato nei pressi di Los Angeles una settimana dopo l’aggressione alla ex fidanzata. Anche in questa occasione, “War Machine” non si è smentito, ha fatto resistenza, tant’è che i poliziotti hanno do-vuto usare un taser per poter fermare in stato di arresto.

La polizia è stata chiamata da un ospite dell’ho-tel dov’era presente il lottatore, che era in com-pagnia di una donna che provava a calmarlo, senza successo ed il fighter le ha preso i capelli e l’ha spinta.L’ospite vedendo questa scena così sospetta, ha deciso di chiamare la polizia.

La Mack ha trascorso molto tempo in ospedale, ma pare si stia riprendendo in fretta e piuttosto bene mentre il lottatore deve fronteggiare di-versi capi d’accusa tra cui tentativo di strango-lamento ed utilizzo improprio di armi. Qualche giorno fa ha twittato commossa dopo una visita odontoiatrica, dicendo di essersi messa a pian-

gere quando allo specchio ha finalmente rivisto se stessa con i denti, o meglio con delle protesi. Il suo fidanzato la aveva privata anche di quelli.

Non erano certo una coppia come le altre, su Twitter non si sono mai fatti mancare l’intratte-nimento per i loro fan. Dalle foto durante i loro atti amorosi più crudi ai furiosi litigi via social. Non solo, War Machine, o meglio quello che il suo avvocato definirebbe “il personaggio War Machine”, ha dovuto scusarsi con il pubblico e

UNA DELLE DONNE PIÙ DESIDERATE DEL MONDO, RIDOTTA COSÌ

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LICENZIAMENTO, ACCUSE GRAVISSIME, UNA CARRIERA DISTRUTTA, DUE VITE SEGNATE.

per aver scritto di essere in procinto di “violen-tare” Christy. La stessa fidanzata lo spalleggiò di-cendo che era una delle tante cavolate che Kop-penhaver è solito dire e scrivere. Probabilmente però, non era così.

Quello della “Macchina da guerra” non è un caso isolato tra i fighter, tempo fa, è stato il turno di Thiago Silva, veterano UFC che è piombato nella sua accademia di Brazilian Jiu Jitsu, armato, per-ché voleva vendicarsi dell’istruttore di BJJ della scuola, macchiatosi di essere andato a letto con la moglie del fighter brasiliano.Addirittura gli SWAT sono dovuti intervenire per calmarlo ed arrestarlo, poiché il fighter si era barricato in casa con la moglie.

La UFC ovviamente lo ha immediatamente licenziato e bandito dalla federazione.

Silva dovrà rispondere di quattro capi d’accusa mentre la moglie ha affermato che il marito ave-va già tentato di ucciderla per gelosia.

Purtroppo non è la prima che sportivi più o meno famosi combinano guai e finiscono dietro le sbarre. Questi sono due casi lampanti di due fighter MMA. L’anno scorso fu il turno della

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Superstar NFL, Aaron Hernadez, tight end della squadra NFL dei New England Patriots, accusa-to di omicidio e che ha confessato. Anche per lui licenziamento e lunghissima contumacia.

In passato, OJ Simpson scampò incredibilmente ad anni di prigione dopo una fuga in auto in di-retta televisiva. Oppure Oscar Pistorius, l’atleta senza gambe, che pare abbia ucciso la splendida fidanzata Reeva.

In fondo alla celebre Christy Mack, poteva fini-re come alla sfortunata modella sudafricana.

Ma non finisce qui, andando indietro nel tempo possiamo pensare anche a Carlos Monzon, sto-rico pugile che strangolò la fidanzata e la buttò giù dal balcone oppure Mike Tyson ed il suo stu-pro a Desiree Washington.

Storie di ordinaria follia da parte di sportivi ai quali apparentemente non manca nulla per condurre una vita da sogno sia durante che dopo la loro sfologrante carriera.

Evidentemente la psiche umana non è sempre così semplice da gestire.

“PROPRIETÀ DI WAR MACHINE” CHISSÀ COSA NE FARÀ CHRISTY DI QUEL TATUAGGIO ADESSO.

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