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  • 8/3/2019 Zeta multipla

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    Zeta multipla

    Rosario Turco

    Dicembre 2011

    Il concetto di zeta multipla non nuovo; fu per la prima volta discusso via epistolare da Eulero e Goldbach

    nel 1742 e approfondito successivamente da Eulero nel 1771. Oggi una strada che riprende consistenza

    ed interesse in vari ambiti, compreso quello fisico. Eulero, tra laltro, anticip anche quelle che oggi si

    chiamano L-serie.

    Nella Sigma notation una zeta multipla (MZV) definita nel seguente modo:

    1 21 2

    1 2 ...1 2 ... 1

    1( , , ..., )ki i ik

    kkn n n

    i i in n n

    (1)

    Se k=1 riotteniamo la zeta di Riemann classica, con k=2 si tratta del prodotto di due zeta e si parla anche di

    shuffle product o di prodotto armonico.

    Per comprendere la (1) proviamo a moltiplicare tra loro solo due zeta di Riemann:

    1 1

    1 1( ) * ( )

    m n

    k k

    m nk k

    (2)

    Sviluppiamo la (2) ad esempio nel seguente modo:

    1 1 1 1 1 11 ... * 1 ...

    2 3 4 2 3 4m m m n n n

    Per ogni termine di sinistra otteniamo vari prodotti che di seguito elenchiamo:

    1 1 11 ...

    2 3 4n n n

    1 1 1 ...2 1 2 2 2 3

    m n m n m n

    1 1 1...

    3 1 3 2 3 3m n m n m n

    Etc

    Osserviamo la diagonale dei tre termini di sopra, cio mettendo insieme i termini in modo diverso, ma

    sapendo che la somma non cambia:

    1 11 ... ( )

    2 2 3 3m n m n

    m n

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    Osserviamo invece il termine sotto la diagonale, introducendo l1, sapendo che il prodotto non cambia:

    1 1 1 1... ( , )

    2 1 3 1 3 2 4 1m n m n m n m n

    m n

    Qui in ogni denominatore abbiamo dei terminim n

    a b con a>b>1, cio in Sigma notation 1

    1m n

    a b a b , cio

    quella che Michael Hoffman definisce una multi-zeta value (MZV) ( , )m n . Inoltre i termini sopra la

    diagonale analogamente rappresentano ( , )n m .

    Per cui dalla (2) si ottiene la formula

    ( ) * ( ) ( ) ( , ) ( , )m n m n m n n m (3)

    Una leggera differenza si ha se si considera il segno al posto del segno > e in tal caso se si definisce:

    1

    1* ( , )

    m n

    a b

    m na b

    Per cui *( , ) ( ) ( , )m n m n m n , da cui :

    ( ) * ( ) *( , ) ( ) *( , )m n m n m n n m (4)

    La (3) permette calcoli semplici. Ad esempio sappiamo che

    2

    (2)6

    e

    4

    (4)90

    per cui se m=n=2 dalla

    (3) :

    42

    (2) (4) 2 * (2, 2)36

    =

    4

    2* (2,2)90

    Da cui ricaviamo che

    4

    (2,2)120

    La zeta esaminata qui con k=2 nella (1), spesso chiamata double-zeta value. Eulero usava notazioni

    differenti da quelle odierne ma riusc a calcolare correttamente molti valori, ma su qualcuno invece il

    risultato errato.

    La (3) per sintetizzare a volte scritta senza il simbolo della zeta (vedi [1]) nel seguente modo:

    (m)*(n)=(m,n)+(n,m)+(n+m)

    Ad esempio

    (2)*(3)=(2,3)+(3,2)+(5)

    Inoltre ad esempio :

    (2,1)*(3)=(2,1,3)+(2,3,1)+(3,2,1)+(2,4)+(5,1)

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    Riferimenti

    [1]http://www.mathematik.uni-muenchen.de/~carr/pizzatalk.pdf

    http://www.mathematik.uni-muenchen.de/~carr/pizzatalk.pdfhttp://www.mathematik.uni-muenchen.de/~carr/pizzatalk.pdfhttp://www.mathematik.uni-muenchen.de/~carr/pizzatalk.pdfhttp://www.mathematik.uni-muenchen.de/~carr/pizzatalk.pdf